Anno accademico 2016/2016 Corso di Laurea in Scienze Biologiche (canale M-Z) Corso di FISICA Docente: Dr.ssa Alessia Fantini LEZIONI (aula T8) Martedì Mercoledì Venerdì esercitazioni ore 11-13 ore 11-13 ore 9-11 Ricevimento studenti Il martedì dalle 14 alle 16 ( se c’è urgenza si può provare anche in altri giorni … tentar non nuoce ) Testi consigliati • Serway & Jewett: “Principi di Fisica“ Volume I EdiSES • D. Halliday, R. Resnick, J. Walker: "Fondamenti di Fisica“ Casa Editrice Ambrosiana, V Edizione. • Jhon R. Gordon Ralph V.Grew.Raymond A Serway “Esercizi di FISICA” EdiSES Che cos’è la fisica.. e perché si studia q La Fisica è la scienza che: Ø Studia l’origine dei fenomeni naturali che hanno luogo nel nostro universo Ø Indaga la materia, l’energia e il rapporto che le lega q La Fisica è una scienza sperimentale: Si enunciano le leggi: Leggi: relazioni sperimentalmente provate tra le grandezze che caratterizzano i fenomeni (es: Legge di Hooke: Felastica=k(x-x0)) Si definiscono i principi: Principi: ipotesi generali non smentite dall’esperienza ! ! (es: II Principio della dinamica F = ma ) Si formulano teorie: Teorie: insieme di equazioni matematiche che basandosi su un ridotto numero di principi è capace di spiegare non solo il fenomeno osservato, ma tutti i fenomeni dello stesso tipo che saranno osservati anche in futuro (es: Meccanica Newtoniana). Metodo scientifico Metodo scientifico Si osserva un fenomeno, Si identifica un “problema” Si formula un’ipotesi… Si effettua l’esperimento (si misurano le grandezze in gioco) Si effettuano delle osservazioni Si analizzano i dati gli sperimenti non verificano le previsioni Verifica sperimentale delle previsioni Gli sperimenti verificano le previsioni Nuovi esperimenti Esperimenti sbagliati??? Ipotesi sbagliate?? Formulazione delle conclusioni ( e di leggi generali ) Divulgazione dei risultati Grandezze Fisiche(1) Lunghezza, tempo, spostamento, massa, velocità, accelerazione, temperatura, forza, lavoro… Grandezza fisica ed osservabile: quantità sulla quale è possibile eseguire una misura E’ necessario definire le Grandezze Fisiche in modo Operativo Possibilità di Misurarle Valori numerici che possano essere raccolti e sottoposti a calcoli numerici Ø La misura viene espressa in termini di rapporto tra la quantità in esame ed un CAMPIONE omogeneo scelto come unità di misura: Es: se misurando la durata T di un certo fenomeno troviamo il valore 10,5 secondi, ciò significa che il fenomeno considerato è durato 10 volte e mezza più a lungo della durata “campione” di 1 secondo. Le unità di misura identificano “univocamente” la grandezza stessa. Grandezze Fisiche(2) • Esistono un enorme numero di grandezze fisiche, ma non tutte sono indipendenti tra loro ( es. velocità = lunghezza/tempo) • Esistono alcune grandezze “di base” dette che rappresentano il numero minimo di grandezze da cui, tramite relazioni matematiche, è possibile ottenere tutte le altre. • Le grandezze fisiche che non sono fondamentali, sono dette e vengono descritte mediante relazioni più o meno complesse tra le grandezze fondamentali • Le grandezze fisiche si organizzano secondo uno standard internazionale (SISTEMA INTERNAZIONALE S.I.) basato su poche grandezze fondamentali, per le quali i campioni di unità (“unità fondamentali”) sono invariabili ed “accessibili” • Nell’ambito della Meccanica le grandezze fondamentali sono 3 : ingredienti base per la descrizione dei fenomeni di movimento proprietà dei corpi che contribuisce a determinare il movimento • Se si vuole studiare l’elettromagnetismo si deve introdurre una quarta grandezza fondamentale: (legata alla carica elettrica che rappresenta una proprietà dei corpi indipendente dalla massa) Grandezze fisiche fondamentali ed unità di misura Ø Il Grandezza Lunghezza [L] Tempo [T] Massa [M] Unità di misura Metro (m) Secondo (s) Kilogrammo (Kg) è la lunghezza che la luce percorre nel vuoto in 1 secondi . . 299 792 458 Ø Il è definito come la durata di 9.192.631.770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due livelli iperfini, dello stato fondamentale dell'atomo di cesio-133 (orologio atomico) è definito come la massa di un particolare cilindro di una lega di platino-iridio depositato presso l'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure a Sevrès (Francia) Ø Il Tabella grandezza derivate Tabella di alcune grandezze derivate, con la corrispondente unità di misura nel sistema SI g Conversione delle unità di misura • • Noto il valore di una grandezza in un sistema di unità di misura, è possibile esprimerlo in qualunque altro sistema per mezzo di una opportuna conversione e la relazione di conversione delle unità da un sistema all’altro, si chiama Es 1 inch (pollice) = 25,4 mm 1ounce (oncia) = 28,3495231 g 25,4mm =1 1inch 28,345g =1 1oz Altro esempio Determinare in km/h ed in m/s la velocità di un’imbarcazione che viaggia a 10 nodi: 1) 1nodo = 1mi/h mi= miglio marino 2) 1 miglio marino(mi)= 1.852 km => Fattore di conversione da mi a km: 1.852km =1 1mi 3) 1km =103 m 10 3 m =1 1km => Fattore di conversione da km a m: 4) 1 ora(h) = 3600 s => Fattore di conversione da h a s: 1h =1 3600s mi 1.852km km mi mi ⋅ 1 nodo = 1 =1 ⋅1 = 1 = 1.852 h 1mi h h h km 10 3 m 1h 1852 1 nodo = 1.852 ⋅ ⋅ = m s = 0.514 m s h 1km 3600s 3600 v barca ⎧ ⎪10 ⋅1.852 km h = 18.52 km h = 10 nodi = ⎨ ⎪ ⎩10 ⋅ 0.514 m s = 5.14 m s 1litro=1 dm3=10-3m3 Ordini di grandezza(1.1) Ordine di Grandezza (di un numero) => potenza di 10 del numero quando esso è espresso in notazione scientifica. Es: A=2300=2.3·103 => 3 è l’ordine di grandezza di A Walter Lewin: ”Nella fisica esploriamo dall’estremamente piccolo (piccola frazione del protone) all’estremamente grande (l’universo stesso); e per fare questo utilizziamo 45 ordini di grandezza: 1 con 45 zeri dietro (1000000000000000000000000000000000000000000000 … dovrebbero essere 45 zeri)” 1045 ordini di grandezza http://www.windows2universe.org/the_universe/images/nsf_matter_of_scale/nsf_matter_of_scale.html 10-17 metri 1026 metri Richiami di Matematica Nelle pagine successive sono riportate alcune concetti o formule matematiche indispensabili per seguire il corso. Mi aspetto che vi andiate a riguardare le operazioni ed i metodi che saranno per la comprensione degli argomenti che tratteremo. Ø Regole fondamentali dell’algebra => Moltiplicazione , divisione e addizione algebriche ( da riguardare da soli) Ø Potenze Ø Logaritmi Ø Equazioni lineari Ø Fattorizzazioni Ø Equazioni di secondo grado Ø Equazioni di curve famose Ø Un po’ di geometria euclidea Ø Derivate ed integrali Potenze Potenza : xm Casi particolari: x=base m=esponenziale x0=1, x1=x Basi particolari: x=10 => 10m x=e => em dove e, detto numero di Eulero, è un numero costante irrazionale pari a: e=2,71828 18284 59045 23536 02874 71352…… Operazioni tra potenze: Moltiplicazione di due potenze con stessa base: Divisione tra due potenze con la stessa base: Una potenza che ha per esponente una frazione è pari ad una radice come segue: In particolare: Potenza di potenza: x1/ 2 = x x n x m = x (n + m ) xn (n − m ) = x xm xn / m = m xn x1/ 3 = 3 x n m (x ) = x n⋅m Logaritmi Il logaritmo è l’operazione inversa della potenza. x =a y “il logaritmo y è l’esponente da dare ad a per ottenere x” y = log a x argomento base Affinchè il logaritmo sia definito si deve avere: a≠1 ed x>0 Basi particolari: x=10 (base comune) => 10m x=e (base naturale) => em Proprietà dei logaritmi: log a a = 1 log a 1 = 0 log a a b = b log c (ab) = logc a + logc b a loga x = log a a x = x a log c = log c a − log c b b 1 log a = − log a b b log b x log a x = log b a ( ) log c a n = n log c a Funzioni esponenziale e logaritmo Funzione logaritmo f(x)=logbx Funzione esponenziale f(x)=ex la funzione esponenziale è l’elevamento a potenza con base e ex e e 1 La Funzione logaritmo è definita sulla semiretta positiva cioè l'insieme entro cui variano i valori delle x, è compreso nei valori tra (0,+∞), mentre l’insieme in cui variano i valori delle y, è (-∞,+ ∞). x Per la funzione esponenziale, l'insieme entro cui variano i valori delle x, è compreso nei valori tra (- ∞,+∞), mentre il valore dell’esponenziale varia tra (0,+∞). Equazioni Lineari (1) y = mx + b L’equazione lineare ha la forma generale: m e b sono costanti Sul piano cartesiano xy l’equazione rappresenta una retta b= intercetta della retta (il punto lungo l’asse y in cui la retta y m= pendenza della retta (coefficiente angolare) il coefficiente angolare è dato da: y2 − y1 Δy m= = x2 − x1 Δx r (x1 ,y1 ) Definiti due punti qualsiasi, (x1,y1), (x2,y2) lungo la retta (x2 ,y2 ) θ interseca l’asse stesso) Δy Δx (0,b) Coefficiente angolare x NB: m è anche uguale alla tangente dell’angolo che la retta forma con l’asse delle x Δy = r sin θ Δx = r cosθ Δy r sin θ m= = = tgθ Δx r cosθ m = tgθ Equazioni Lineari (2) II y = mx + b La retta ha una pendenza positiva (I e III quadrante) y2 − y1 m= = 0 ⇔ y2 = y1 x2 − x1 y2 − y1 m= <0 x2 − x1 2 1 m=0 b>0 2 I 1 1 m>0 b>0 m e b possono essere positivi , negativi o nulli: y2 − y1 m= >0 x2 − x1 y 2 x m=0 b<0 m>0 b<0 III La retta è parallela all’asse delle x (I e II quadrante o III e IV quadrante) La retta ha una pendenza negativa (II e IV quadrante) m<0 b>0 IV Fattorizzazione di un’equazione ed equazioni di secondo grado Fattor comune: ax+ay+az= a(x+y+z) Quadrato perfetto: a2+2ab+b2=(a+b)2 Differenza di quadrati: a2-b2=(a-b)(a+b) ax2 +bx+c=0 Equazioni di secondo grado: dove a b e c sono i coefficienti (fattori numerici ) ed x è la grandezza incognita Le Soluzione dell’equazione di secondo grado sono: − b ± b 2 − 4ac x= 2a Affinché le soluzioni siano reali il termine sotto radice (determinante) deve essere positivo o nullo. Δ = b 2 − 4ac ≥ 0 ⇒ b 2 ≥ 4ac Nel caso particolare di determinante nullo le due soluzioni sono coincidenti. (cioè vi è un’unica soluzione.) x = − b 2a Alcune equazioni “famose” Equazione di una retta: y y = mx + b x y Equazione di una circonferenza di raggio R e centrata nell’origine del sistema cartesiano xy 2 2 x +y =R 2 R x y Equazione di un’ellisse centrata nell’origine a= semiasse maggiore b= semiasse minore Equazione di una parabola il cui vertice si trova in y=b. Se a>0 la parabola è convessa Se a<0 la parabola è concava Equazione di un’iperbole equilatera 2 2 x y + 2 =1 2 a b 2 y = ax + b b a y y a>0 b a<0 x b x xy = costante x y x Concetti di base Teorema di Pitagora: c= ipotenusa a=cateto maggiore b=cateto minore 2 c = a +b c 2 b a La distanza d tra due punti di coordinate (x1,y1) ed (x2,y2) si ottiene applicando il teorema di pitagora: y d = Δx 2 + Δy 2 = 2 2 (x2 − x1 ) + ( y2 − y1 ) d (x1 ,y1 ) (x2 ,y2 ) Δy Δx x Se una retta interseca due rette parallele, con esse individua: Ø coppie di angoli alterni interni Ø coppie di angoli corrispondenti uguali tra loro Ø angoli interni la cui somma è pari a 180° Trigonometria 1°Teorema In un triangolo rettangolo, la misura di un cateto è uguale al prodotto della misura dell’ipotenusa per il coseno dell’angolo adiacente oppure per il seno dell’angolo opposto. x = r cosθ y = r sinθ x cosθ = r y sinθ = r 2° Teorema In un triangolo rettangolo, la misura di un cateto è uguale a quella dell’altro cateto moltiplicato per la tangente dell’angolo opposto al primo, o per la cotangente dell’angolo adiacente. y P = (x,y) sinθ y=x cosθ ⇒ y = x tgθ r y θ x cosθ x=y sinθ ⇒ x = y cotgθ x Funzioni trigonometriche Le funzioni trigonometriche (sin, cos, tan, cotan, …) sono funzioni periodiche, cioè che dopo un determinato periodo si ripetono identiche a loro stesse; per le funzioni seno e coseno il periodio è pari a 2π (360°), per la tangente e la cotangente il periodo è pari a π y y = tan x y = cosx y = sinx y x -π/2 π/2 0 -1 ≤ cosx ≤ 1 1 x cosx tanx -1≤ sinx ≤1 cotanx sinx Periodo Periodo -∞<tanx<∞ π x Identità trigonometriche a = c cosθ c b = c sinθ b θ a sin 2 θ + cos 2 θ = 1 sin(θ ± φ ) = sin θ cos φ ± cosθ sin φ sin 2θ = 2 sin θ cosθ cos(θ ± φ ) = cosθ cos φ ∓ sin θ sin φ cos 2θ = cos 2 θ − sin 2 θ ⎡1 ⎤ ⎡1 ⎤ sin θ ± sin φ = 2 sin ⎢ (θ ± φ )⎥ cos⎢ (θ ∓ φ )⎥ ⎣2 ⎦ ⎣2 ⎦ sin 2 θ cos 2 θ 2 2 = 1 (1 − cosθ ) ⇒ (1 − cosθ ) = 2 sin 2 θ 2 2 = 1 (1 + cosθ ) 2 tan 2θ = tan θ 2 = 2 tan θ 1 − tan 2 θ 1 − cosθ 1 + cosθ ⎡1 ⎤ ⎡1 ⎤ cosθ + cos φ = 2 cos⎢ (θ + φ )⎥ cos⎢ (θ − φ )⎥ ⎣2 ⎦ ⎣2 ⎦ ⎡1 ⎤ ⎡1 ⎤ cosθ − cos φ = 2 sin ⎢ (θ + φ )⎥ sin ⎢ (θ − φ )⎥ ⎣2 ⎦ ⎣2 ⎦ tan 2θ = 2 tan θ 1 − tan 2 θ Formule di Prostaferesi Radiante Il radiante (generalmente indicato rad) è un numero puro ed è l'unità di misura degli angoli del SI. Tale misura rappresenta il rapporto tra la lunghezza l di un arco di circonferenza spazzato dall'angolo α, e la lunghezza del raggio r di tale circonferenza. α rad l = r α rad (l = r ) = 1 rad Se consideriamo una circonferenza di raggio unitario (r=1) avremo che: • L’angolo giro (360°), poiché sottende l’intera circonferenza (lunga 2π) misura 2π rad • L’angolo piatto (180°), poiché sottende una semicirconferenza (lunga π), vale π rad La conversione radianti- gradi e gradi radianti si ottiene considerando che: (rad ) (grad ) x x 2π (grad ) (rad ) (grad ) (rad ) x : 2π = x : 360° ⇒ = ⇒ x = x rad 360° 2π 360° x (rad ) = π (grad ) x rad 180° x° = 180° (rad ) x π Incertezza sperimentale e cifre significative q La fisica è una scienza sperimentale e le misure e l’incertezza con cui vengono effettuate sono il fulcro di ogni esperimento. q Le misure possono essere dirette o indirette e vengono sempre espresse mediante un numero seguito dall’errore e dall’unità di misura 1) Misure dirette : la grandezza viene confrontata con campioni multipli (o sottomultipli) dell’unità fondamentale (es: misura della lunghezza di un tavolo mediante un righello tarato) 2) Misure indirette: la grandezza è legata ad altre grandezze che possono essere misurate direttamente ( es: volume di un parallelepipedo che si può ottenere a partire dalla misura diretta dei suoi lati) q Se la misura di una stessa grandezza viene ripetuta più volte in genere si otterranno valori diversi anche se molto vicini tra loro => (che può essere sistematico o casuale) q Se la misura è eseguita con strumenti tarati ( come di solito avviene), alla misura stessa sarà associato un’incertezza che sarà pari alla minima variazione che lo strumento stesso riesce a definire Es: misurando un tavolo con un metro di legno che ha una sensibilità di 1 cm ( tra due tacche consecutive sullo strumento c’è la distanza di 1 cm) la misura effettuata non potrà avere una precisione maggiore del centimetro => Ltavolo = 1,50 m ±0.01m q L’errore sulla misura stabilisce il numero di cifre significative che si possono garantire come esatte Analisi Dimensionale(1) Ø L’analisi dimensionale è uno strumento “teorico” di controllo della correttezza “dimensionale” delle formule che mettono in relazioni varie grandezze fisiche e di supporto nell’individuazione delle dimensioni e delle unità di misura corrette dei termini che compaiono in una formula. Ø L’analisi dimensionale si basa sulle seguenti osservazioni: q Ogni grandezza fisica ha una sua “dimensione”, cioè può essere espressa come una ben precisa combinazione delle grandezze fisiche fondamentali [T],[M][L][I] a b c [ G ] = [ M ] [ L ] [T ] [ I ] d q Le dimensioni delle varie grandezze fisiche che compaiono in una relazione matematica devono rispettare alcune regole formali affinché la formula stessa abbia una propria coerenza. q È possibile definire delle quantità adimensionali ( senza dimensioni ), che si possono ottenere come rapporto tra due quantità fisiche che hanno la stessa dimensione. Una quantità adimensionale non ha bisogno di unità di misura, e viene detta numero puro Es: Il coefficiente di attrito dinamico μd per un corpo che striscia su una superficie scabra è dato dal rapporto tra la forza di attrito dinamico Fa subita dal corpo e la componente N della forza esercitata dal corpo sulla superficie, in direzione perpendicolare al corpo stesso: −2 µd = Fa N [µ d ] = [M ][L][T ]−2 = [M ]0 [L]0 [T ]0 [M ][L][T ] Poichè numeratore e denominatore ( entrambi forze) hanno la stessa dimensione, il coefficiente di attrito dinamico è adimensionale Dimensioni delle grandezze derivate Elenco di alcune grandezze derivate, usate in Meccanica ed in Elettromagnetismo, con le dimensioni corrispondenti, espresse in funzione delle 4 grandezze fondamentali: lunghezza (L), tempo (T), massa (M) ed intensità di corrente elettrica A Analisi dimensionale (2) Regole formali dell’analisi dimensionale : Ø Le dimensioni di un prodotto tra grandezze fisiche si ottengono facendo il prodotto delle dimensioni dei singoli fattori. L’analogo vale anche per le dimensioni del rapporto; ⎡L ⎤ −1 ⎡v⎤ = ⎣ ⎦ = ⎡L⎤⎡T ⎤ ⎣ ⎦ ⎡ ⎤ ⎣ ⎦⎣ ⎦ ⎣T ⎦ s v= t Ø Tutte le grandezze che compaiono in una somma o in una differenza devono avere le stesse dimensioni; s+t ⎡L⎤ + ⎡T ⎤ ⎣ ⎦ ⎣ ⎦ Ø Il primo membro di un’uguaglianza deve avere le stesse dimensioni del secondo membro; ⎡ ⎤ ⎡ ⎤ s=t ⎣L⎦ = ⎣T ⎦ Ø L’argomento di una funzione trascendente (es. sin, cos, log, exp) deve essere ⎡t⎤ un numero puro; t e − τ ⎣⎦ =1 ⎡τ ⎤ ⎣ ⎦ ⎡τ ⎤ = ⎡T ⎤ ⎣⎦ ⎣ ⎦ Ø Il risultato di una funzione trascendente è un numero puro. Analisi Dimensionale (4) Es: Si scrivano le dimensioni di ciascuna delle grandezze che compaiono nell’equazione: ( ) v2 = 2a x − x1 + v12 e si stabilisca se l’equazione è dimensionalmente corretta sapendo che v = velocità, a = accelerazione, x = spostamento ( 2 ) 2 1 v = 2a x − x1 + v Soluzione: [ L] [v] = = [L][T ]−1 [T ] [x] = [x1 ] = [L] 2 2 ( ) ⎡a ⎤ = ⎣ ⎦ ⎡L ⎤ ⎣ ⎦ 2 ⎡T ⎤ ⎣ ⎦ −2 = ⎡⎣L⎤⎦⎡⎣T ⎤⎦ 2 2 2 ⎛ ⎡L ⎤ ⎞ ⎛ ⎡L ⎤ ⎞ ⎡L ⎤ ⎛ ⎡L ⎤ ⎞ ⎛ ⎡L ⎤ ⎞ ⎜ ⎣ ⎦ ⎟ = ⎣ ⎦ ⎡L ⎤ − ⎡L ⎤ + ⎜ ⎣ ⎦ ⎟ = ⎜ ⎣ ⎦ ⎟ ⎜ ⎣ ⎦ ⎟ + ⎣ ⎦ ⎣ ⎦ ⎜⎡ ⎤⎟ ⎜ ⎡T ⎤ ⎟ ⎡ ⎤2 ! ⎜ ⎟ ⎜ ⎡T ⎤ ⎟ ⎡ ⎤ T # " # $ T T ⎣ ⎦ ⎣ ⎦ ⎝ ⎠ ⎣ ⎦ ⎝ ⎠ ⎣ ⎦⎠ ⎝⎣ ⎦⎠ ⎝ ⎡L ⎤ ⎣ ⎦ ( 2 ⎡v⎤ = ⎡a ⎤ ⎡x ⎤ − ⎡x ⎤ + ⎡v ⎤ ⎣ ⎦ ⎣ ⎦ ⎣ ⎦ ⎣ 1⎦ ⎣ 1⎦ ) Le dimensioni di ciascun termine sono uguali e l’equazione è, almeno dal punto di vista dimensionale, corretta.