fisiologia dell`apparato sessuale nel maschio e nella femmina

annuncio pubblicitario
FISIOLOGIA DELL'APPARATO SESSUALE NEL MASCHIO E NELLA FEMMINA
PUBERTA' : Inizio della crescita e dello sviluppo degli organi sessuali avviene quando l'ipofisi
comincia a produrre gli ormoni che stimolano le ghiandole sessuali maschili e femminili.
IPOFISI
FOLLICOLOSTIMOLANTE FSH
LUTEINIZZANTE LH
GHIANDOLE SESSUALI
TESTICOLI
TESTOSTERONE
OVAIE
ESTROGENI,
PROGESTERONE
La crescita inizia più tardi nei maschi che nelle femmine:
maschi 10-13, termine 19, anormale se mancano segni dopo 15
femm. 9-12, termine 17, anormale se mancano segni dopo 13
Segni della pubertà:
PRODUZIONE GAMETI (UNO AL MESE NELLA DONNA, PRODUZIONE CONTINUA NELL'UOMO)
FEMMINA
Mestruazioni (all'inizio irregolari)
Sviluppo mammelle
Allargamento bacino
Sviluppo di peli in certe parti del corpo
Particolare
disposizione del grasso
(fianchi, glutei, mammelle)
Tessuto sottocutaneo più idratato
MASCHIO
Polluzione notturna
Sviluppo peli, crescita barba e baffi
Sviluppo spalle e muscolatura
Cambiamento voce
Particolare disposizione del grasso
(addome)
In generale la FERTILITA' NELLA DONNA inizia con la prima mestruazione e termina con la
menopausa, la FERTILITA' NELL'UOMO inizia con la prima polluzione notturna e diminuisce con
l'età, ma non cessa mai. Col temine fertilità si intende il periodo in cui si possono avere figli. Esistono
naturalmente casi di sterilità sia nell'uomo che nella donna (es. nell'uomo: mancanza di spermatozoi
nello sperma, spermatozoi in numero ridotto, spermatozoi poco mobili ecc. e nella donna: cicli
anovulatori, cioè senza produzione di ovuli, difficoltà di impianto dello zigote nell'utero ...)
Il CLIMATERIO è il periodo della vita in cui si spegne (almeno nella donna) la capacità riproduttiva.
-
-
Nella DONNA viene definito menopausa. Inizia generalmente dopo i 45 anni. I segni sono:
cicli irregolari, molto lunghi, scomparsa dei cicli quindi termine della capacità riproduttiva (i
rapporti sessuali sono sempre possibili)
disturbi metabolici vari dovuti allo squilibrio ormonale: diabete mellito, aumento peli, osteoporosi
ecc.
Nell'UOMO viene definito andropausa ed è un passaggio molto graduale. I segni sono:
maggiori difficoltà nell'erezione (i rapporti sessuali sono sempre possibili se c'è l'erezione), l'uomo
mantiene la capacità riproduttiva fino alla morte (se è in grado di avere rapporti con donne fertili)
la diminuzione della produzione di testosterone può portare disturbi metabolici, ma molto meno
evidenti che nella donna.
IGIENE E MALATTIE CONTRATTE ATTRAVERSO I RAPPORTI SESSUALI
Gli organi sessuali esterni vanno tenuti puliti, quindi lavati ogni giorno. Le zone dove è più
facile il ristagno di sporcizia e la proliferazione batterica (arrossamenti, infiammazione, gonfiore,
bruciore) sono:- nell'uomo il solco balano-prepuziale, sotto il prepuzio alla base del glande (è stato
provato statisticamente che le popolazioni che praticano la circoncisione, quindi che non hanno
problemi di ristagno di smegma nel solco balano-prepuziale, sono poco soggette ad infiammazioni in
quella zona e, praticamente, non sono interessate dal cancro del pene). La buona pulizia dell'uomo
evita infezioni alla donna che ha con esso dei rapporti sessuali.- nella donna le pieghe tra grandi e
piccole labbra verso l'alto in corrispondenza del clitoride. L'essere umano ha sempre sofferto di
alcune malattie degli organi genitali esterni ed interni.
Per i tumori, soprattutto nella donna è necessaria la diagnosi precoce, perché quando sono
ancora piccoli e non sono diffusi in altri organi (metastasi) possono essere asportati chirurgicamente,
garantendo la lunga sopravvivenza o la guarigione della malata.
- tumori al seno: farsi insegnare dal medico l'autopalpazione per scoprire eventuali noduli. E' bene
iniziare l'autopalpazione già nell'adolescenza quando il seno si è ormai sviluppato. Nell'età matura si
eseguirà periodicamente la mammografia che, in molti casi, mette in evidenza anche tumori molto
piccoli
- tumori del collo dell'utero: quando iniziano i primi rapporti sessuali (oppure non oltre i 25 anni)
effettuare la prima visita dal ginecologo, il quale prescriverà il pap-test, un esame al microscopico
delle cellule dell'epitelio del collo dell'utero. Il prelievo viene effettuato attraverso la vagina con una
sottile spatola ed è indolore. Tenere sotto controllo eventuali perdite di sangue lontane dal periodo
mestruale. Informare il ginecologo di tali perdite per eventuali esami.
Nell'uomo occorre tenere sotto controllo il pene, i testicoli e la prostata
- cancro della prostata: è uno dei tumori più frequenti nell’uomo dopo i 50 anni effettuare una volta
all'anno una visita chirurgica che prevede l'esplorazione anale per verificare la dimensione e la
consistenza della prostata. Esiste anche un esame del sangue detto PSA, se risulta alto potrebbero
esserci altri controlli da eseguire. La diagnosi precoce può salvare la vita in quanto il cancro alla
prostata non è raro nell'uomo e, se viene scoperto per tempo, può essere asportato chirurgicamente
prima di dare delle metastasi.
- cancro del testicolo: è raro e colpisce soprattutto il giovane, effettuare l'autopalpazione dei testicoli
una volta al mese
- cancro del pene: è raro, tenere sotto controllo eventuali lesioni o piaghe del pene che non
guariscono in fretta e spontaneamente e recarsi al più presto dal dottore
Gli organi sessuali possono essere interessati da infezioni da parte di batteri, virus, funghi.
Molte volte sono infezioni banali che si possono curare con apposite pomate prescritte dal medico,
altre volte richiedono piccoli interventi chirurgici (es. l'asportazione di condilomi dal pene). Il contagio
si può avere tramite rapporti sessuali, in piscina, per poca igiene, in certi periodi di debolezza e
debilitazione dell'organismo.
Per le infezioni batteriche si usano gli antibiotici
Per quelle da funghi si usano gli antimicotici
Per quelle da virus (più difficili da combattere) gli antivirali
Le malattie veneree sono assai più serie. Prima della scoperta degli antibiotici portavano a morte. La
sifilide e la blenorragia, o scolo, o gonorrea sono causate da batteri, l'Herpes genitalis da un virus.
Esse si contraggono quasi esclusivamente attraverso i rapporti sessuali; è bene comunque fare
attenzione a non toccare servizi igienici pubblici poco puliti. Anche le epatiti B e C si possono
contrarre attraverso i rapporti sessuali con persone malate o portatori sani. Il virus dell'epatite fa
ammalare il fegato, se diviene cronica può degenerare in cirrosi o in un tumore.
Il papilloma virus umano o HPV è un virus appartenente al gruppo dei papillomavirus, si
trasmette attraverso i rapporti sessuali ed è causa del tumore del collo dell’utero. Da anni ormai si
pratica la vaccinazione nelle bambine sotto i 12 anni.
A.I.D.S. Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita e sua prevenzione
Il virus dell'AIDS (per i francesi s.i.d.a.) si introduce nella cellula di un certo tipo di globuli bianchi: i
linfociti T che sono responsabili delle difese dell'organismo e li distrugge. Il soggetto diviene
immunodepresso e viene colpito da varie infezioni (anche molto rare fra la gente dotata di sistema
immunitario sano) che normalmente verrebbero combattute dai linfociti T.
1) contatto col virus e incubazione
Il contagio può avvenire attraverso rapporti sessuali con sieropositivi, scambio di siringhe fra
tossicodipendenti, tagli o punture con oggetti taglienti venuti a contatto con sangue infetto,
trasfusioni di sangue. Normalmente non si ha nessun sintomo anche per diversi anni dopo il
contagio. Solo una piccola parte dei contagiati ha manifestato dopo poche settimane un complesso
di sintomi (LAS) consistenti soprattutto nel rigonfiamento dei linfonodi del collo e in febbricola
persistente. L'esame del sangue può risultare negativo per un periodo che va dalle due settimane ad
un anno (per gli scienziati pessimisti, fino a cinque anni dal rapporto a rischio si potrebbe non
risultare sieropositivi)
2) Prima fase della malattia o ARC
Può comparire anche dopo anni dal contatto col virus. I sintomi sono: febbre, stanchezza,
calo di peso, pruriti, diarrea, rigonfiamento ghiandole. Questi disturbi reagiscono poco alle cure
tradizionali.
3) Fase conclamata
Si aggravano i disturbi della prima fase ed il soggetto viene colpito da infezioni molto gravi ed
estese (polmoniti, tubercolosi, tumori, infezioni da virus e protozoi) alcune di esse molto rare: la
polmonite da pneumocystis carinii (un protozoo) e il sarcoma di Kaposi (un tumore dei vasi
sanguigni) sono le due principali malattie rarissime che ormai sono frequenti fra i malati di AIDS.
Inoltre i soggetti colpiti da AIDS si ammalano di Tubercolosi, una malattia infettiva quasi scomparsa
dai paesi ricchi. Oggi sono a disposizione medicinali che allungano la vita degli ammalati. In
particolare un'associazione di tre farmaci, definita "la triplice" o "the cocktail" assunti tutti i giorni già
dalla fase 2 può ritardare di anni l'insorgere della fase 3. Inoltre esistono casi di persone, che sono
oggetto di studio da parte di tutti i ricercatori, che hanno contratto l'HIV da oltre 15 anni e non si sono
ancora ammalate. Si cerca di scoprire come e perché il loro organismo resista all'attacco del virus.
Prevenire l'AIDS e in genere l'epatite e altre malattie
che si contraggono attraverso scambi di liquidi biologici
Evitare di drogarsi e di scambiare le siringhe usate, evitare i rapporti sessuali occasionali con
tossicodipendenti, omosessuali e persone poco conosciute (in caso di rapporti occasionali usare il
preservativo che, in caso di rottura, non garantisce la protezione), non usare strumenti taglienti in
comune (forbici, tagliaunghie, lamette da barba), evitare di toccare il sangue altrui senza guanti di
gomma, assicurarsi che il proprio barbiere cambi le lamette del rasoio e che il dentista sterilizzi
adeguatamente gli strumenti.
Oggi oltre la grande maggioranza dei nuovi casi ha contratto l’AIDS attraverso rapporti sessuali e
solo una minoranza sono tossicodipendenti o ex-tossicodipendenti: la situazione si è ribaltata rispetto
a dieci anni fa.
Negli USA le nuove diagnosi di AIDS non si riscontrano tra gay o bisessuali ma proprio in soggetti
eterosessuali. Nel mondo, quindi, questa è una malattia che interessa gli eterosessuali e credere il
contrario è un grosso errore di valutazione. “Le persone eterosessuali ne sono colpite per il 90% se
non di più” sostiene il direttore del Dipartimento di difesa contro la diffusione dell’HIV.
La figura delle persone maggiormente a rischio di contrarre il virus oggi sono il maschio che si infetta
attraverso rapporti promiscui (occasionali) o con prostitute e la giovane donna tra i 25 e i 40 anni,
eterosessuale, sposata o comunque con una relazione stabile e, soprattutto, inconsapevole del
rischio che corre: nel 40% dei casi, infatti, a trasmetterle il virus è proprio il partner (marito, fidanzato
o compagno), che a sua volta ha contratto l'infezione attraverso rapporti non protetti con prostitute o
transessuali.
Come è stato possibile che un virus sconosciuto all'inizio degli anni '80 sia diventato in dieci anni una
piaga mondiale causando alla fine del secolo più di un milione di morti?
Innanzitutto nuove ricerche hanno stabilito che in Africa il virus era già presente dagli anni '60. E'
stato stabilito che un africano è morto di AIDS nel 1959!
1. Il virus dell'AIDS, cioè l'HIV deriva da un virus presente nelle scimmie (il SIV)
2. Il virus è passato dalle scimmie all'uomo probabilmente in Africa. Le cause di passaggio possono
essere state le seguenti:
 il virus ha subito una mutazione diventando pericoloso anche per l'uomo
 è passato dalle scimmie all'uomo
1. perché alcune popolazioni tribali si cibano di carne cruda di scimmia
2. perché il vaccino antipolio veniva prodotto su terreni di coltura che contenevano tessuti di
scimmia infetti
3. uso di siringe non sterili durante le campagne di vaccinazione in Africa
 attraverso rapporti sessuali il virus si è diffuso nelle popolazioni africane (tuttora le più colpite) e
in seguito a turisti e alla popolazione americana, asiatica ed europea
 il virus si è diffuso all'inizio soprattutto tra omosessuali maschi
 in alcune nazioni dove è comune la pratica di scambiarsi la siringa fra tossicodipendenti il virus si
è diffuso di più in questa categoria di persone (ad es. in Italia)
 negli anni in cui il virus è comparso non erano ancora a punto le strategie di controllo del sangue
dei donatori e il virus si è diffuso in moltissime persone che hanno ricevuto trasfusioni o iniezioni
di derivati di sangue
 negli ultimi dieci anni il virus ha avuto una enorme diffusione anche attraverso i rapporti sessuali
perché è diventata comune l'abitudine di cambiare spesso partner sessuale senza proteggersi
col preservativo
AIDS oggi
Alla metà del 1996 nel mondo erano stati segnalati circa 1.400.000 casi di AIDS conclamato, i
portatori di HIV si stimavano intorno ai 30 milioni, 19 milioni dei quali nell'Africa sub-sahariana, cioè
centro meridionale. Nel 2012 si stimavano 36 milioni di sieropositivi e malati dei quali oltre il 90% nei
paesi del terzo mondo, cioò significa condanna a morte in questi paesi dove non ci sono cure per i
malati. I morti nel mondo nel 2012 sono stati 1,6 milioni di cui 1.700 in Italia.
In Italia si stimano circa 4.000 nuovi casi ogni anno. Se da una parte l’Aids è stato al centro delle
campagne di sensibilizzazioni negli anni a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta, nel nuovo secolo, il
rischio dell’Hiv sembra in parte passare in secondo piano. Infatti, dal sondaggio emerge che solo un
ragazzo su tre considera l’Aids un rischio reale e ritiene che “non faccia più vittime”.
IL CICLO FEMMINILE SPIEGATO IN 6 GRAFICI
1 In una delle due ovaie matura un follicolo che contiene un ovulo (raramente possono maturare due ovuli, in
tal caso, qualora la donna rimanesse incinta, potrebbe avere due gemelli biovulari). Dopo un certo numero di
giorni dall'inizio delle mestruazioni (14 in un ciclo normale, di meno in un ciclo breve, di più in un ciclo lungo) il
follicolo scoppia e libera l'ovulo che entra in una tuba. Il follicolo diventa una cicatrice che si chiama corpo luteo
che diventa via via più piccolo.
2 L'inizio del ciclo si conta dal primo giorno di mestruazione. Alla fine delle mestruazioni la mucosa interna
dell'utero (l'endometrio) inizia a svilupparsi per prepararsi a ricevere l'ovulo fecondato. Se l'ovulo non è stato
fecondato la membrana progressivamente si atrofizza e dopo 14-16 giorni dall'ovulazione si rompono i piccoli
vasi sanguigni che la irroravano e si hanno le mestruazioni. Se il ciclo è più breve o più lungo, varia la lunghezza della fase pre-ovulatoria, la fase post-ovulatoria ha una durata fissa.
3 Il follicolo produce ormoni estrogeni sotto lo stimolo del FSH prodotto dall'ipofisi. Prima dell'ovulazione la
produzione degli estrogeni si riduce improvvisamente. L'ipofisi produce in gran quantità LH e questo fa avvenire
l'ovulazione. Dopo l'ovulazione gli estrogeni aumentano in modo minore.
4 L'ipofisi produce LH soprattutto nella seconda fase del ciclo e questo ormone agisce sul corpo luteo che
produce progesterone. Via via che il corpo luteo rimpicciolisce diminuisce la produzione di ormoni. Al crollo
della concentrazione di ormoni sessuali nel sangue iniziano le mestruazioni.
5 Se inizia la gravidanza il progesterone non diminuisce perché una parte dell'embrione continua a produrre
quest'ormone, la mucosa interna dell'utero rimane attiva e ben irrorata di sangue per accogliere il prodotto del
concepimento che si annida fra le sue cellule. In quel punto inizierà a svilupparsi la placenta. La pillola
anticoncezionale si basa proprio sulla concentrazione di ormoni nel sangue. Per ventuno giorni la donna
assume ogni giorno una pillola contenente ormoni sessuali. Questi ormoni raggiungono il sangue e quindi
l'ipofisi. L'ipofisi non produce FSH e LH e non avviene l'ovulazione. Dopo 21 giorni di pillola la donna
interrompe la cura per una settimana. Il crollo della presenza di ormoni nel sangue provoca le mestruazioni.
6 La donna, osservando alcuni cambiamenti nel suo corpo può avere informazioni sul proprio stato di fertilità:
la temperatura basale: misurando la temperatura rettale ogni mattina alla stessa ora la donna scopre se ovula
e quando ha ovulato. Infatti dopo l'ovulazione la temperatura sale di circa 2 decimi di grado e rimane alta fino a
prima delle mestruazioni
il muco vaginale: dopo le mestruazioni, di solito alcuni giorni prima dell'ovulazione, nella vagina è presente un
muco filante, trasparente, descritto come "albume d'uovo". Dopo l'ovulazione la caratteristica del muco cambia:
diventa più denso e più scuro. Il muco filante serve per consentire agli spermatozoi di vivere e muoversi
agevolmente all'interno degli organi sessuali femminili. La donna è fertile da 5 giorni prima dell'ovulazione (in
quanto gli spermatozoi vivono all'interno dell'utero e delle tube aspettando l'ovulo) a 4 giorni dopo l'ovulazione
(in quanto l'ovulo vive e rimane fertile per alcuni giorni dopo l'ovulazione).
Esistono oggi altri mezzi utilizzabili da tutte le donne per prevedere la data dell'ovulazione o per verificare se
l'ovulazione è avvenuta:
 è in vendita un apparecchio elettronico che ricerca la presenza nell'urina di una sostanza chimica legata
all'ovulazione
 è in vendita un piccolo microscopio che permette di osservare nella saliva la presenza di altri tipi di sostanze
chimiche legate all'ovulazione
In pratica la donna può capire
 che si avvicina l’ovulazione osservando un segno:
o la comparsa del muco filante,
 che quasi sicuramente ha ovulatato osservando due segni:
o il cambiamento del muco che diventa denso
o l’innalzamento della temperatura di due decimi di grado
L’uso della pillola anticoncezionale stabilizza il ciclo, che diventa sempre di 28 giorni anche nelle donne che
l’avevano lungo o corto (infatti può essere usata anche come medicinale), si hanno ugualmente le mestruazioni
nel periodo di sospensione della pillola (una settimana) ma non si ha l’ovulazione, perché gli ormoni presenti
nella pillola la bloccano. La pillola ha molti effetti collaterali e deve essere prescritta dal ginecologo dopo una
serie di esami.
Il ciclo femminile in sei grafici
Scarica