Politecnico di Bari - Ingegneria II Corso di Fisica Tecnica Sistema termodinamico Si definisce sistema la porzione di spazio che si desidera studiare. Il sistema viene individuato da una superficie limite attraverso cui il sistema è in collegamento con il resto dell’universo. La posizione della superficie limite influenza l’impostazione dello studio, le grandezze in gioco e quindi i risultati ottenibili. La sua determinazione richiede esperienza per ottenere risultati utili e soddisfacenti. Un sistema termodinamico può essere aperto o chiuso secondo che attraverso la superficie limite passi o meno della massa. Viene detto adiabatico quando attraverso la superficie limite non può passare calore; viene detto rigido quando attraverso la superficie limite non può passare lavoro. Per studiare un sistema è necessario individuare un certo numero di grandezze atte a caratterizzarlo ovvero a descriverne lo stato. Queste grandezze, dette di stato, devono avere un valore ripetibile quando il sistema si pone nelle stesse condizioni (stesso stato di equilibrio ovvero le grandezze non devono variare nel tempo e nello spazio del sistema). Queste grandezze possono essere intensive o estensive secondo che siano indipendenti o meno dall’estensione del sistema. Tra le prima ci sono la pressione e la temperatura e tra le seconde il volume e la superficie. Equazione di stato A temperatura costante per ogni gas si ha p⋅V=costante (legge di Boyle e Mariotte) mentre a pressione costante si ha V = V0 ⋅(1 + α⋅t) e a volume costante p = p0⋅(1 + α⋅t) (legge di GayLussac). Il valore di α è stato misurato sperimentalmente e, per bassi valori di pressione, esso risulta uguale per tutti i gas e vale 0,003661 °C-1. Prendendo due volumi uguali di gas a due temperature e pressioni diverse si ha: 1 simbolo Massa n° +t (*) aria senza CO2 p2 α 2 molecolare atomi = 1 p1 µ + t1 α idrogeno H2 2 2 La relazione (1/α+t) ha dimensioni di una ossigeno O2 2 32 temperatura, che indichiamo con T, e vale azoto N2 2 28 (*) (273,15 + t). aria 29 Questa temperatura è chiamata temperatura ossido di carbonio CO 2 28 assoluta e si misura in K anidride carbonica CO2 3 44 ammoniaca NH3 4 17 R J metano CH4 4 16 R= 0 µ kg ⋅ K dove R0 è la costante universale dei gas che vale 8314 J/(kmol⋅K) µ è la massa molare del gas in questione, kg/kmol. La relazione: p⋅v = R⋅T è chiamata equazione dei gas perfetti 1 Politecnico di Bari – Ingegneria II Capacità termica Si chiama capacità termica di un corpo la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di un grado. Essa è una proprietà estensiva. La capacità termica dell’unità di massa (capacità termica specifica) si chiama calore specifico. Di seguito si farà riferimento a quest’ultima grandezza. q Il calore specifico, in base alla definizione, si esprime come: c = 1,2 t 2 − t1 Potere calorifico Il rapporto tra la quantità di aria e di vapore di combustibile è chiamato rapporto stechiometrico. L’aria secca è un miscuglio di gas con la seguente composizione, al livello del mare: Componente Simbolo Ossigeno Azoto Argon Anidride carbonica Idrogeno O2 N2 A CO2 H2 % in % in volume massa 21 23,2 78 75,5 0,95 1,25 0,04 0,05 0,01 0,00 Il calore specifico dell’aria secca alla pressione atmosferica varia da 0,9965 kJ/(kg⋅K), a -40°C, a 1,022 kJ/(kg⋅K), a 60°C. Nei calcoli, dove si considera in genere aria a temperatura media, si può usare il valore di 1,005 kJ/(kg⋅K). Si definisce potere calorifico di una sostanza l’energia sviluppata dall’unità di massa del durante la combustione. Rapporto Sostanza Potere ρ [kg/m3] Stechiom. calorifico a 15 °C [kJ/kg] Metano 0,740 34.750 9,5 Benzina 0,730 43.540 15,5 Nella realtà questo non è possibile ottenere facilmente il rapporto stechiometrico: per far sì che il combustibile bruci completamente si fornisce una quantità di aria superiore al rapporto stechiometrico, che viene chiamata eccesso d’aria. rendimento di combustione definito come rapporto tra il calore fornito ai fumi e quello ceduto dal combustibile (potere calorifico): potere calorifico − cessione di calore all' esterno calore fornito η bruc = = potere calorifico poter calorifico Principio zero della termodinamica Dati tre sistemi termodinamici, A, B e C. Se il sistema A è in equilibrio termico con il sistema B e il sistema C è in equilibrio termico con il sistema B, allora il sistema A è in equilibrio termico con il sistema C. 2 - 1° principio