Documento di maggio-2015_16- 5AM - IPSIA

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“GALILEO FERRARIS”
via Adamello n. 18 – 72100 Brindisi
Centralino 0831/560325 – Fax 0831/592480
Cod. Fiscale 80001320748
Internet : http ://www.ipsiaferraris.it e-mail : [email protected]
PEC: [email protected]
(D.P.R. 323/98 – O.M. 29/01)
Classe: 5^AM “sede di Fasano”
INDIRIZZO:
“Manutenzione e assistenza tecnica”
Curvatura: elettrico-elettronico
Codice Esame: IPE9
Approvato dal Consiglio di classe nella seduta del 11/05/2016
Anno scolastico 2015/2016
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
1
INDICE
1.
Presentazione della scuola
Pag. 3
2.
Profilo in uscita
Pag. 4
3.
Piano di studi e quadro orario del percorso
Pag. 6
4.
Composizione della classe
Pag. 8
Provenienza scolastica nel triennio
Elenco alunni
5.
Presentazione della classe
Pag. 9
6.
Giudizio complessivo della classe
Pag. 10
7.
Osservazioni particolari sul gruppo classe
Pag. 10
8.
Criteri e strumenti di valutazione
Pag. 10
9.
Obiettivi trasversali
Pag. 11
10.
Altre attività curriculari ed extracurriculari
Pag. 12
11.
Simulazioni terza prova e discipline coinvolte
Pag. 13
12.
Alternanza scuola lavoro
Pag. 14
13.
Composizione e stabilità del consiglio di classe
Pag. 18
14.
Allegati:
Pag. 19
 Credito scolastico acquisito da ciascun alunno nel triennio
 Proposte di griglia di valutazione prove esami di stato
 Griglie di valutazione adottate dal C.d.D.
 Proposta di griglia di valutazione prima, seconda, terza
prova
 Programmazione per disciplina
 Simulazioni terza prova
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1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’IPSIA “G. FERRARIS” di Brindisi, unitamente alla sua sede coordinata di Fasano, è un
Istituto professionale del
settore Industria e Artigianato con indirizzo “Manutenzione e
assistenza tecnica” articolato in opzioni.
Secondo i nuovi ordinamenti gli istituti professionali sono caratterizzati da un riferimento prioritario
ai grandi settori in cui si articola il sistema economico nazionale, contraddistinti da applicazioni
tecnologiche e organizzative che, in relazione alla filiera di riferimento, possono essere declinate in
base alla vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo locale e ai relativi fabbisogni formativi.
Gli strumenti per intrecciare la progettazione didattica della scuola con i piani di sviluppo locali e le
esigenze formative degli studenti sono quelli offerti dall‟autonomia didattica e organizzativa,
comprese le scelte di investimento e la progettazione dell‟offerta integrativa, arricchiti dalle
opportunità messe a disposizione delle scuole dalla flessibilità organizzativa e didattica e dalla
articolazione in opzioni prevista dal regolamento sul riordino.
Partendo dalla consapevolezza che:

la maggior parte degli alunni dell‟IPSIA “G. Ferraris”, per entrambe le sedi, proviene da
contesti socio culturali medio-bassi;

l‟attività lavorativa prevalente dei genitori si svolge nell‟edilizia, nell‟agricoltura, nel
commercio e solo alcuni lavorano nei settori industriali come operai e tanti altri non
hanno una fissa occupazione;
si può affermare che il livello di consapevolezza educativo -formativa dei genitori dei nostri allievi
è in genere medio basso ed è reso ancora più difficoltoso dalla mancanza territoriale di centri di
aggregazione capaci di arginare fenomeni di disagio sociale e di prevenire comportamenti a rischio
di devianza.
L‟istituto "G. Ferraris" orienta la propria offerta educativa e formativa prioritariamente nella
direzione di prevenire e diminuire al massimo i rischi di dispersione scolastica potenziando le LIFE
SKILLS e costruendo competenze che agevolano l‟inserimento nel mondo del lavoro, sviluppando
in loro l‟etica del lavoro e la consapevolezza del valore sociale che questo ha nel nostro Paese.
Non meno importante è il compito di educare la persona ai principi della democrazia, della
tolleranza e della legalità nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione.
L‟orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 1452 ore nel
primo biennio e di 1617 ore nel secondo biennio e nel quinto anno.
La scuola ha fatto proprie le indicazioni relative al raggiungimento dei risultati di apprendimento
previsti dal DPR 87/2010 (profilo formativo in uscita) e qui di seguito riportate.
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2. PROFILO IN USCITA (D.P.R. 87/88/89 2010)
PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN
“MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA”
Il Diplomato di istruzione professionale nell‟indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e
manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi,
impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali
(elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in
relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
1. controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità
del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e
sulla salvaguardia dell‟ambiente;
2. osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli
interventi;
3. organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue,
relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
4. utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
5. gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l‟approvvigionamento;
6. reperire e interpretare documentazione tecnica;
7. assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei
dispositivi;
8. agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi
autonome responsabilità;
9. segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
10. operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l‟economicità degli interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza
tecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.
 Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
 Utilizzare, attraverso la conoscenza e l‟applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche.
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 Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
 Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto
delle modalità e delle procedure stabilite.
 Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti.
 Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d‟arte,
collaborando alla fase di collaudo e installazione .
 Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell‟indirizzo “ Manutenzione e assistenza tecnica “ sono sviluppate e integrate in
coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
La normativa sull'obbligo di istruzione, prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di
linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti
professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di
indirizzo
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di
istruzione: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. La preparazione di
base degli studenti degli istituti professionali si persegue tramite l‟uso sistematico di metodi che
valorizzano l‟apprendimento per mezzo di esperienze nei contesti formali, non formali e informali e
la personalizzazione dei percorsi.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti
competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere
autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla
soluzione di problemi.
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3. PIANO DI STUDI E QUADRI ORARI DEL PERCORSO
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
DISCIPLINE
1° anno
2°anno 3°anno 4°anno 5°anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
-
-
-
Scienze integrate
2
2
-
-
-
Chimica
2
2
-
-
-
Fisica e laboratorio
2
2
-
-
-
Tecnica e rappresentazione grafica
3
3
-
-
-
Informatica
2
2
-
-
-
Laboratori tecnologici
3
3
4
3
3
Scienze motorie
2
2
2
2
2
Religione o attività integrative
1
1
1
1
1
Tecnologie meccaniche
-
-
5
5
3
Tecnologie elettrico-elettroniche
-
-
5
4
3
Tecnologie e tecniche di
-
-
3
5
8
installazione e manutenzione
impianti civili e industriali
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I percorsi degli istituti professionali sono articolati in 2 bienni e un quinto anno.
Il primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei traguardi competenza previsti dal nuovo
obbligo di istruzione e dei relativi assi culturali. Le discipline dell'area di indirizzo sono presenti in
misura consistente fin dal primo biennio e si fondano su metodologie laboratoriali per favorire
l‟acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di
lavoro.
Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione
professionale, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata
competenza professionale di settore, idonea sia all‟inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al
proseguimento degli studi nel sistema dell‟istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi
universitari, nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l‟accesso agli albi delle professioni
tecniche secondo le norme vigenti in materia.
IL PIANO DI STUDI IN SINTESI
I Biennio
II Biennio
1^
3^
4^
5^
495
561
495
561
495
561
1056
1056
1056
2^
Area comune 693
660
Area tecnica 396
396
TOTALE 1089 1056
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V Anno
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4. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
ALUNNI – N° 7
PROVENIENZA SCOLASTICA NEL TRIENNIO
Anno Scolastico
2014/15
2013/14
2012/13
Stessa classe
7
7
7
Stessa scuola
0
0
0
Altra scuola
0
0
0
ELENCO ALUNNI
CANDIDATI INTERNI:
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
COGNOME
BALLA
CONVERTINI
ISTERI
LACALANDRA
LAGHEZZA
PANTALEO
PREZIOSO
NOME
Endri
Antonio
Beniamin
Francesco
Pietro
Donatello
Vito
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LUOGO DI NASCITA
ALBANIA (Kavaja)
NOCI
ALBANIA (Durazzo)
FASANO
OSTUNI
MONOPOLI
BRINDISI
DATA
07/01/1997
05/08/1997
19/10/1996
18/02/1997
25/06/1996
07/04/1997
15/06/1996
8
5. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^ AM composta da n. 7 studenti, nessuno ripetente dell‟anno scolastico precedente, ha
frequentato regolarmente le lezioni.
Il gruppo-classe nel complesso si presenta adeguato nel profitto e nel comportamento. Gli allievi
rispettosi delle regole della convivenza scolastica, hanno sempre manifestato un rapporto aperto e
con i docenti e con gli altri studenti, infatti non si sono verificati episodi di scorrettezza ed i pochi
momenti di difficoltà sono stati superati con gli strumenti del dialogo e del confronto.
Dal punto di vista del profitto lo scarso impegno iniziale, che ha portato ad un rallentamento dei
processi di apprendimento è stato superato grazie alle attività di recupero e potenziamento svolte
durante l‟arco dell‟anno. Attività svolte grazie anche all‟ausilio della strumentazione informatica
presente a scuola. Si evidenzia che nonostante la volontà e l‟impegno di raggiungere gli obiettivi
preposti gli allievi utilizzano spesso un lessico, povero, non appropriato e talvolta lacunoso dovuto
questo a situazioni di natura oggettiva come può essere l‟estrazione sociale.
Anche se le prestazioni scolastiche non sono state brillanti, è anche vero che molti degli obiettivi
che si prefigge un istituto professionale sono stati raggiunti
In merito all‟ampliamento dell‟offerta formativa ed ai percorsi di alternanza scuola-lavoro gli
obiettivi prefissati sono stati pienamente raggiunti. Di particolare rilevanza le visite presso lo FCA
di Melfi che rappresenta la più grande realtà aziendale del Sud Italia e presso lo stabilimento Skoda
durante il viaggio d‟istruzione a Praga. Importante è stata anche la partecipazione al Progetto PON
C1 “ Alunni nel mondo“, svoltosi nel mese di Maggio 2015, della durata di tre settimane presso una
scuola di lingua a Londra, con il relativo conseguimento della certificazione europea delle
competenze.
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6. GIUDIZIO COMPLESSIVO DELLA CLASSE
Il gruppo-classe costituito da studenti socievoli, aperti, rispettosi delle regole ha sviluppato
un‟adeguata capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione dei contenuti trattati nelle varie
discipline e nei rispettivi e possibili collegamenti tra le stesse.
Alcuni allievi si sono particolarmente distinti per impegno e partecipazione attiva raggiungendo un
buon livello di conoscenze, competenze e capacità in tutte le discipline; altri invece hanno
dimostrato un impegno discontinuo e non sempre una partecipazione costante e costruttiva. Tuttavia
grazie alle attività di recupero e potenziamento, tali allievi hanno raggiunto un livello sufficiente,
fermo restando che in alcuni casi permangono insicurezze e dal punto di vista lessicale e dal punto
di vista dei contenuti.
Globalmente il gruppo-classe ha raggiunto un livello più che sufficiente e nelle competenze di base
e nei contenuti specialistici.
La classe affronta l‟esame di stato consapevole delle difficoltà e complessità dello stesso, in quanto
ha potuto verificare tali difficoltà grazie alle simulazioni delle prove d‟esame svolte in classe.
7. OSSERVAZIONI PARTICOLARI SUL GRUPPO CLASSE
e/o SU SINGOLI
Per qualche alunno è presente qualche particolare situazione che comunque è stata gestita e seguita
con attenzione, per maggiori chiarimenti si rinvia ai verbali dei consigli di classe.
8. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda gli strumenti di verifica degli apprendimenti si rimanda ai programmi
disciplinari allegati al presente documento. In generale tuttavia si può riassumere che la prassi
seguita, per tutti, è stata la seguente:
-
ORALE: colloqui individuali, interventi dal posto, partecipazione attiva alle lezioni e/o ai
laboratori.
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-
SCRITTO: verifiche scritte, saggio breve, articolo di giornale, analisi di un testo poetico ed
in prosa, verifiche strutturate e semistrutturate, tema classico, relazioni.
Le verifiche (scritte ed orali) non meno di 2 per ogni periodo scolastico sono comunque state in
numero adeguato per garantire una valutazione finale il più possibile documentata ed oggettiva.
Il Consiglio di Classe, nel corso del Triennio, in linea con le indicazioni del Collegio dei Docenti in
materia di valutazione, ha adottato una scala numerica da 1 a 10, come strumento di misurazione ed
assegnazione del voto, sia per le verifiche scritte, sia per le prove orali, sia per le valutazioni
quadrimestrali. Le griglia di riferimento sono riportate in allegato
9. OBIETTIVI TRASVERSALI PREFISSATI NELLA
PROGRAMMAZIONE DEL C.d.C.
In merito agli obiettivi trasversali prefissati si è cercato di:
-
sviluppare la capacità di autovalutazione e di autocritica
-
avere consapevolezza del proprio ruolo di studente all‟interno del gruppo classe e nel
rapporto con gli insegnanti
-
avere consapevolezza del ruolo di “Tecnico della Manutenzione e dell‟Assistenza tecnica”
-
acquisire strumenti ed abilità professionali
-
sviluppare la capacità di rielaborazione autonoma di analisi e di sintesi dei contenuti.
Non sempre questi obiettivi sono stati pienamente raggiungi ma ogni docente ha profuso un
costante impegno nel:
-
esigere il pieno rispetto delle regole
-
fornire motivazioni all‟apprendimento
-
stimolare l‟attenzione e l‟attività di partecipazione
-
insistere sui nodi centrali e riepilogare per favorire la sintesi
-
abituare a pensare in modo interdisciplinare insistendo sui collegamenti tra le varie materie
-
scoraggiare la memorizzazione non accompagnata dalla piena comprensione.
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10. -ALTRE
ATTIVITÀ
CURRICULARI
ED
EXTRACURRICULARI
Visite guidate
-
Autodromo di Nardò
-
Stabilimento FCA di Melfi
-
Stabilimento SKODA di Praga
-
Azienda produzione quadri elettrici TELMES di
Bari
-
Azienda vinicola di Cassano delle Murge (BA)
-
Murgia Museum di Cassano delle Murge (BA)
-
Attività sportiva/competizioni nazionali
Progetti di orientamento in uscita
-
Incontro con l‟autore Walter Lazzarin di
-
Incontro con il giornalista Vittorio Ricapito
-
Incontro con rappresentante CORECOM
-
Corso pomeridiano di attività di manutenzione
impianti elettrici
Progetti POF
-
Teatro in classe con la compagnia “teatro delle
pietre”
-
Viaggio a Londra con conseguimento della
Progetto PON C1 (stage nel Regno
certificazione Trinity (di vari livelli) presso ISIS
Unito)
SCHOOL nel periodo tra agosto e settembre
2015
Partecipazione a gare
-
disciplinari/competizioni
-
nazionali/concorsi
- Incontro legalità con arma dei carabinieri.
Partecipazione a convegni/seminari
- Incontro con SPESAL
- Incontro con comando provinciale Vigili del fuoco
Iniziative di solidarietà e attività di
-
volontariato:
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11. SIMULAZIONI TERZA PROVA
Sono state effettuate numero due simulazioni della terza prova scritta della tipologia B ( Domande a
risposta aperta n. 2) + C (domande a risposta multipla n.4) che hanno visto coinvolte le seguenti
discipline:
Data I
Discipline coinvolte
Simulazione
07 aprile 2016
-
Storia
-
Inglese
-
Matematica
-
Tecn. Elettriche
-
Laboratorio Tecn.
Data presunta II Discipline coinvolte
simulazione
10 maggio 2016
-
Storia
-
Inglese
-
Matematica
-
Tecn. Elettriche
-
Laboratorio Tecn.
La modalità di svolgimento delle prove è stata definita nei Consigli di Classe.
Si è deliberato quanto segue:
 la durata della prova è fissata in 2 ore
 la tipologia prescelta è stata quella mista: B + C che prevede la somministrazione di quattro
quesiti a risposta multipla e due quesiti a risposta aperta per cinque discipline
 ogni quesito a risposta aperta è stato sviluppato in max 8 righi , gli è stato attribuito un
punteggio massimo di 1 punto come somma di conoscenze, competenze e capacità secondo
gli indicatori riportati in allegato
 Ogni quesito a risposta chiusa è stato valutato 0,25 punti per risposta corretta e 0 punti per
risposta errata o nulla
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12. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
La finalità dell‟attività del progetto della durata di 70 ore, svolto presso l‟Autoconsulting di
Fasano, è stata quella di garantire l‟aggancio e il confronto tra quanto appreso in aula e la realtà
della produzione, con la conseguente acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro.
Il progetto di alternanza scuola/lavoro, innovativo nel suo svolgimento, ha assicurato agli
allievi, oltre alle conoscenze di base, anche l‟acquisizione di maggiori competenze per
l‟occupabilità, l‟autoimprenditorialità e l‟interazione e la sinergia con il territorio e il mercato del
lavoro. Il percorso è stato strutturato con particolare attenzione al settore autronico.
A tal fine sono state utilizzate modalità didattiche prevalentemente di tipo induttivo e
pratico, che hanno sfruttato la filosofia dell‟ “imparare facendo.” I partecipanti hanno sperimentato
e applicato direttamente, in appositi laboratori attrezzati, presso l‟azienda partner le nozioni teoriche
di un settore particolarmente innovativo.
In itinere sono stati previsti specifici strumenti di monitoraggio dei risultati dell‟attività formativa. Il
progetto si è caratterizzato per aver previsto delle attività di orientamento in ingresso e in itinere e
l‟affiancamento personale di ogni allievo nel processo formativo, grazie alla presenza costante di un
tutor, la cui operatività è stata destinata a facilitare le relazioni e gli apprendimenti e a far emergere
i bisogni individuali.
Le attività di formazione vera e propria si è articolare in due fasi:
 formazione in aula/laboratorio, mirata a far acquisire competenze di base e trasversali,
tecnico-culturali e professionalizzanti e realizzata alternando lezioni teoriche e pratiche per
consentire il massimo coinvolgimento da parte degli allievi;
 formazione in azienda simulata (stage), destinata ad attivare, e rendere operative
competenze e abilità acquisite operando nella realtà aziendale;
Determinante è stato l‟affiancamento “aziendale”, seguito da un esperto, finalizzato ad un
momento di confronto con persone che già svolgono il lavoro verso cui gli allievi sono interessati.
L‟affiancamento aziendale, ha concorso, quindi, alla concreta trasformazione del percorso di
formazione professionale in reale percorso di inserimento lavorativo.
Qualità progettuale
Il progetto ha rivestito un‟alta qualità progettuale ed è stato investito di un elevato grado di
innovatività in quanto ha puntato a formare una figura professionale che può efficacemente inserirsi
in un comparto di forte rilevanza economica per il territorio provinciale e, nella sua articolazione e
struttura, è stato fondato sul modello ISFOL.
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Lo sviluppo della cooperazione tra l‟IPSIA “G. Ferraris” e le aziende del settore autronico
(in particolare Autoconsulting di Fasano), è la manifesta volontà di realizzare, per i ruoli e le
funzioni di competenza, un percorso formativo che possiamo definire “integrato”.
Con il progetto si sono introdotti nel sistema dell‟istruzione e della formazione professionale
forti elementi di innovazione di processo, attraverso la creazione di una virtuale “comunità”
territoriale, grazie alla quale risulteranno favoriti gli scambi di esperienze, i confronti su punti critici
e su possibili soluzioni.
La crescita professionale di tutti gli operatori, la qualificazione del complessivo sistema
formativo locale, fa assumere all‟integrazione fra istruzione e formazione, i tratti di positiva
strategia di sviluppo locale grazie al contributo del mondo del lavoro.
Punto di forza del progetto è stata la proposta di un sistema di certificazione delle
competenze condiviso tra azienda e scuola, che costituisce, per sua parte, un elemento di
innovazione e trasparenza del processo formativo.
Il percorso formativo progettato apre la strada all‟innovazione didattica, sia sul fronte del
miglioramento degli apprendimenti, ai fini di un chiaro e documentato successo scolastico, sia su
quello della ridefinizione dei saperi e del valore formativo dei contesti non scolastici.
Oltre alla spazio riservato alla stage, le attività formative e di affiancamento lavorativo sono
state tenute da esperti che operano direttamente nel settore industriale.
Contesto giustificazione intervento
Il progetto di alternanza scuola/lavoro nel settore Autronico è apparso coerente con le
priorità definite dai documenti programmatici di riferimento facendo sue le aspettative e le
vocazioni del territorio.
L'analisi del contesto provinciale del mercato del lavoro, mostra con evidenza come negli
ultimi anni il sistema produttivo provinciale abbia avuto una insufficiente capacità di creare lavoro.
La crisi economica e finanziaria internazionale e nazionale, oltre a registrare effetti negativi nei
mercati finanziari e dei beni e servizi, ha flagellato ancor più il tessuto economico e produttivo
provinciale, amplificando l‟incapacità del sistema produttivo di creare nuove occupazioni.
L‟occupazione nella provincia è ancora lontana dai tassi europei. Aumentano i lavori a
tempo con una dinamicità relativa, dovuta alla precarizzazione del lavoro, che presenta continue
transizioni fra lavoro e non lavoro;
I giovani non riescono ad entrare nel mercato del lavoro o sono costretti ad accettare lavori
dequalificati o con forme contrattuali non standard, spesso non riescono ad inserirsi a causa del
basso livello di istruzione-qualificazione;
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I settori produttivi, anche quelli trainanti, soffrono a mantenere i livelli occupazionali, anche
se il trend dell‟ultimo periodo registra un‟inversione di tendenza evidenziando nel contempo il
fabbisogno di professionalità specifiche che spesso non si trovano nel locale mercato del lavoro.
In tal senso il progetto scuola/lavoro nel settore Autronico intende ridurre il divario tra domanda e
offerta di lavoro, sostenere l'innalzamento della qualificazione e delle professionalità presidiando un
settore particolarmente significativo dell‟economia provinciale quale quello dell‟industria
aerospaziale e degli impianti tecnologici del veicolo (impianto elettrico e apparecchiature
elettroniche, coerenti con il titolo quinquennale in uscita dall‟Istituto professionale) che tenta di far
fronte alla crisi riorganizzando la propria struttura produttiva interna che non può avvenire senza
poter fare affidamento su manodopera qualificata.
Il progetto ha fatto dunque sua la strategia d‟intervento basato sull‟assunto che la
formazione rappresenta un elemento di sostegno e di risposta alla crisi economica attuale,
soprattutto nella funzione di creare nuove competenze professionali nell‟ambito dell‟apparato
economico locale, sostenendo l‟innalzamento della qualificazione e delle professionalità nei settori
caratterizzanti la Provincia e per figure professionali emergenti, come indicato nello specifico
dell‟Obiettivo operativo POR 2007-2013, che è finalizzato a “sostenere la partecipazione al mercato
del lavoro e l‟inserimento occupazionale tramite l‟offerta di misure attive e preventive rivolte agli
studenti degli Istituti Professionali.
Il presente progetto, nel suo specifico, intende realizzare un percorso di formazione della
durata di 70 ore rivolto a studenti iscritti nell‟anno scolastico 2015-2016 alle V classi degli istituti
professionali facendo loro acquisire competenze nel settore autronico che è di stretta connessione
con i fabbisogni del tessuto economico e produttivo provinciale. Il progetto è stato completato con
visite aziendali in aziende operanti nel settore; in particolare è stata effettuata la visita allo
stabilimento FCA di Melfi e all‟autodromo di Nardò.
Rispondenza del progetto
L‟intervento di alternanza scuola/lavoro progettato, oltre che costituire, una opportunità per
offrire percorsi più flessibili e maggiormente rispondenti alle esigenze degli studenti delle scuole
secondarie superiori, è la possibilità di costruire un curriculum in cui si preveda un'organica e
sistematica interazione tra fasi di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti
lavorativi. Il progetto ha inteso rendere disponibile alle aziende del territorio operanti nel settore
autronico, un serbatoio di risorse qualificate a cui attingere secondo le loro necessità.
La figura professionale di operatore autronico in uscita dall‟intervento formativo, sarà in
grado di svolgere in maniera autonoma i lavori di montaggio, manutenzione e regolazione di
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
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impianti tecnologici di bordo dei veicoli, in base alla documentazione tecnica, usando gli attrezzi in
modo efficace e tenendo conto delle norme in materia di prevenzione degli infortuni, di sicurezza
del lavoro e di protezione dell‟ambiente. I risultati attesi in termini di sbocchi occupazionali,
verificati attraverso i continui interfacciamenti con il mondo del lavoro, auspicano il collocamento
dei soggetti formati nel tessuto produttivo, con l‟inserimento lavorativo alle dipendenze di singole
imprese, o di consorzi.
A fronte di ciò i risultati attesi sono:
 favorire l‟inserimento di manodopera specializzata nei contesti lavorativi che caratterizzano
il tessuto socio-economico della Provincia.
 contribuire alla formazione figura professionale del tecnico Autronico.
 realizzare una valida formazione professionale, che consenta agli alunni l‟inserimento in
attività lavorative;
 assicurare alle aziende manodopera con competenze professionali rispondenti alle proprie
esigenze e alle esigenze generali del sistema produttivo provinciale.
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
17
13.
COMPOSIZIONE E STABILITA’ DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
Cognome e nome
Disciplina
Ore
Continuità
settimanali
didattica nel
di lezione
triennio
Sì
No
LEO FRANCA
Italiano
4h
X
LEO FRANCA
Storia
2h
X
CORCIONE Beatrice
Inglese
3h
X
MARINGELLI Florinda
Matematica
3h
MAGLIO Vincenzo
Laboratori tecnologici
ed esercitazioni
Tecnologie Elettriche
ed Elettroniche
3h
Tecniche di
Installazione e
Manutenzione
Tecnologie meccaniche
e applicazioni
8 h (2 coop)
SANTOSTASI Armando
Scienze Motorie
2h
X
Miccolis Annunziata
Educazione religiosa
1h
X
VENZA Rocco
PARTIPILO Vincenzo
VENZA Rocco
PARTIPILO Vincenzo
RENNA Vincenzo
VANTAGGIATO Francesco
firma
X
X
3 h (2 coop)
X
X
X
X
3 h (2 coop)
X
X
Brindisi, 11/05/2015
Il Coordinatore
La Dirigente Scolastica
Prof. Rocco Venza
Prof.ssa Rita Ortenzia DE VITO
________________________
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi del D. Lgs. 39/93
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
____________________________
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi del D. Lgs.39/93
18
14. ALLEGATI
Allegato 1: ELENCO ALUNNI E RELATIVO
CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
Cognome e nome
Credito
3° anno
Credito Credito
4° anno 5° anno
1 BALLA Endri
5
5
2 CONVERTINI Antonio
6
6
3 ISTERI Beniamin
6
6
4 LACALANDRA Francesco
4
5
5 LAGHEZZA Pietro
5
5
6 PANTALEO Donatello
5
5
7 PREZIOSO Vito
5
5
TOTALE
8
9
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
19
Allegato 2.1: PROPOSTA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 1^ PROVA
Obiettivi
Descrittori
Punteggio
Si esprime con linguaggio:
Capacità espressiva
Non sempre lineare e corretto
1
Quasi sempre lineare e corretto
2
Corretto ed adeguato
3
Alquanto ricco e fluido
4
Pertinenza
Non pertinente
0
In parte
1
Pertinente
2
Coesione
Capacità logico-linguistiche
Non coeso
0
In parte
1
Coeso
2
Coerenza
Non coerente
0
In parte coerente
1
Coerente
2
Approfondimento
Capacità critiche e creative
Lacunoso e superficiale
0
poco approfondito
1
In parte approfondito
2
Approfondito
3
Originalità
Poco originale
0
In parte originale
1
Originale
2
TOTALE
MAX
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
15
20
Allegato 2.2 PROPOSTA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 2^ PROVA
OBIETTIVI
Analisi e individuazione dei
dati iniziali
Individuazione di regole e
principi necessari ed efficaci
alla soluzione
Uso appropriato del
microlinguaggio
Correttezza dell’esecuzione
Originalità e capacità di
valutazione
DESCRITTORI
Non riesce minimamente a
comprendere la tematica
Non individua i dati iniziali
Individua solo parzialmente i
dati essenziali
Coglie appieno le peculiarità del
problema proposto
Non individua regole e principi
coerenti con la traccia
Coglie solo in parte l‟attinenza
di regole alla tematica
E‟ in grado di individuare le
regole più efficaci alla
soluzione
Non possiede adeguate
conoscenze del linguaggio
specifico
Possiede una conoscenza sia
pur generica della microlingua
Padroneggia il linguaggio
tecnico e lo adegua alle
situazioni
Esegue in modo errato le
operazioni richieste
Svolge in modo sostanzialmente
corretto il lavoro proposto
Esegue con padronanza dei
mezzi tecnici la tematica
richiesta
Modeste capacità di valutazione
critica
Si orienta dimostrando capacità
critiche
Possiede spiccate doti critiche
ed originalità di proposta di
soluzione
TOTALE MAX
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
PUNTEGGIO
0
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
15
21
Allegato 2.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA MISTA (B e C)
Griglia di valutazione
-
QUATTRO QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA:
Ogni quesito vale 0,25 punti (per un totale massimo conseguibile di punti 1 a materia).
Non sono ammesse correzioni nelle risposte che devono essere contrassegnate
esclusivamente a penna.
-
DUE QUESITI A RISPOSTA APERTA:
Ogni quesito vale massimo 1 punto come somma di: conoscenze, competenze e
capacità. (per un totale massimo conseguibile di punti 2 a materia)
Il punteggio relativo ad ogni risposta singola sarà attribuito secondo i seguenti
indicatori:
risposta non data o completamente errata
Punti 0
- Conoscenze: il candidato possiede conoscenze imprecise e frammentarie e non
utilizza un linguaggio appropriato.
- Competenze: il candidato comprende e definisce in modo impreciso concetti e
termini.
- Capacità: il candidato intuisce solo qualche nesso logico e causale, non
riuscendo ad inserirlo nel discorso.
- Conoscenze: il candidato possiede conoscenze superficiali e utilizza un
linguaggio non sempre appropriato.
- Competenze: il candidato comprende e definisce in modo generico concetti e
termini.
- Capacità: il candidato intuisce qualche nesso logico e causale, riuscendo ad
inserirlo nel discorso in maniera semplice.
- Conoscenze: il candidato possiede conoscenze corrette espresse con un
linguaggio quasi sempre appropriato
- Competenze: il candidato comprende e definisce concetti e termini in maniera
corretta
- Capacità: il candidato individua nessi logici e causali, riuscendo ad inserirli nel
discorso.
- Conoscenze: il candidato possiede conoscenze organiche e precise e utilizza un
linguaggio appropriato.
- Competenze: il candidato comprende e definisce termini e concetti in modo
organico e critico.
- Capacità: il candidato individua nessi logici e causali, operando collegamenti e
confronti in modo organico, personale e creativo con buone capacità di sintesi
Punti
0,25
Punti
0,50
Punti
0,75
Punti 1
Totale complessivo______________/15
TABELLA RIEPILOGATIVA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
MATERIA
1
STORIA
INGLESE
MATEMATICA
TECN. ELETTRICHE
LAB. TECNOL.
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
RISP. MULT.
2
3
4
1° RISP.
APERTA
2° RISP.
APERTA
TOTALE
/3
/3
/3
/3
/3
22
Allegato 2.4 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA ORALE
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L‟INDUSTRIA E L‟ARTIGIANATO “G. Ferraris” - BRINDISI
ESAMI DI STATO- a. sc. 2015/2016 - Commissione
n._________
CANDIDATO __________________________ CLASSE 5°/AI PUNTI _______/35_
COLLOQUIO
10.5
3
14
4
17.5
5
21
24.5
25
26b
27
7
22s
23d
24
6
28
29o
30
31
8
Suff.
22
31.5
32e
33
34
9
Discr.
23/25
35
10
Buono
26/28
Ottimo
29/31
Eccell 32/35
Indicatori di valutazione
Morfosintassi lessico
Sviluppo delle argomentazioni
Padronanza dei contenuti
Raccordi pluridisciplinari
Elaborazione originale personale
Obiettivi da accertare
Padronanza della lingua orale
Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite
C. di collegare le conoscenze nell‟argomentazione
Capacità di discutere e approfondire sotto i vari profili
gli argomenti
LA COMMISSIONE
Conduzione
Avviare il colloquio
Animare e moderare gli interventi
Rilanciare in caso di difficoltà
Mediare in caso di difficoltà (se non comprende la
domanda)
Chiedere chiarimenti
Stimolare approfondimenti
Garantire l‟organicità dello sviluppo del colloquio
Evitare che si scada nell‟interrogazione
Garantire che ogni disciplina sia “coperta”
Intervenire senza interrompere
Discussione sugli elaborati scritti
FIRMA
BRINDISI, _________
Il Presidente della Commissione
Prof.
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
23
Allegato 3. GRIGLIE DI VALUTAZIONE APPROVATE DAL C.d.D.
VALUTAZIONE PROVA SCRITTA/PRATICA
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
24
VALUTAZIONE PROVA ORALE
PROVA
L‟alunno
approfondisce gli
argomenti in modo autonomo,
cogliendo
implicazioni
e
correlazioni esatte. Espone gli
argomenti con ottima proprietà
di linguaggio.
L‟alunno possiede conoscenze
complete che sa applicare in
modo autonomo anche a
problemi più complessi.
L‟alunno possiede conoscenze
complete ma non approfondite.
L‟esposizione è corretta.
L‟alunno possiede conoscenze
essenziali ed è in grado di
articolare discorsi su argomenti
noti in modo sufficientemente
corretto.
L‟alunno possiede conoscenze
parziali e l‟esposizione rivela
improprietà di linguaggio
L‟alunno possiede conoscenze
frammentarie e superficiali in
grado di esporle solo se
debitamente guidato.
L‟alunno possiede conoscenze
molto lacunose e competenze
e capacità minime.
OBIETTIVO
RISULTATO
Pienamente raggiunto
9-10
Ottimo/eccellente
Pienamente raggiunto
8
Buono
Raggiunto
7
Discreto
Sufficientemente raggiunto
6
Sufficiente
Parzialmente raggiunto
5
Mediocre
Minimamente raggiunto
4
scarso
Non raggiunto
3
Gravemente insufficiente
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
25
VALUTAZIONE SOMMATIVA PER SCRUTINI
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
26
Allegato 4. PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINA
CLASSE:
Disciplina: ITALIANO
Docente:LEO FRANCA
n. ore settimanali previste:4
n. ore annuali previste:132
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio: 92
Sviluppare i seguenti punti: livelli raggiunti, lacune pregresse, interesse e partecipazione. Motivare se segmenti curriculari
programmati non sono stati svolti
Il gruppo classe composto da n.7 allievi disciplinato e collaborativo ha seguito con
impegno e viva partecipazione. Gli argomenti oggetto di studio sono stati approfonditi
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
soprattutto durante le ore di lezione grazie alla‟ausilio della strumentazione informatica
presente nella scuola, consentendo in tal modo di maturare una buona capacità
nell‟interpretare in modo critico gli autori studiati.
Libri di testo
Marta Sambugar, Gabriella Salà, Letteratura Modulare, La Nuova Italia Editore
 Libri di testo
 Laboratorio multimediale
Strumenti
Metodologie adottate





Cooperative learning
Discussione
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problem solving
Eliminare le voci che non interessano
Sono state promosse facoltà intuitive e logiche.
Si è educato al rigore linguistico.
Sono state sviluppate capacità d‟analisi.
Ci si è esercitati all‟uso del ragionamento intuitivo e deduttivo.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
27
-Il decadentismo in Italia: le voci decadenti italiane nella visione divergente di
D‟Annunzio.
- Giovanni Pascoli.
-Giosuè Carducci.
- Il Verismo: Giovanni Verga.
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
-La poesia del primo novecento in Italia: la poesia crepuscolare e futurista.
- Il romanzo tra „800 e‟900: Luigi Pirandello, Italo Svevo.
-Gli autori e la prima guerra mondiale: Il conflitto vissuto da Giuseppe Ungaretti.
_ La lirica italiana nel novecento:La scuola ermetica, Salvatore Quasimodo, Eugenio
Montale.
-Scrittori e Seconda Guerra Mondiale: la tragedia del secondo conflitto e della Shoa
attraverso la testimonianza di Primo Levi.
Valutazione
dell‟apprendimento
Strumenti e prove di verifica:
 Prove strutturate
 Prove semi-strutturate
 Quesiti a risposta singola/aperta
 Esercizi
 Interrogazioni
 Interventi
Eliminare le voci che non interessano
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
[cfr. griglie di valutazione allegate in appendice]
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
28
CLASSE: VAM
Disciplina: STORIA
Docente: LEO FRANCA
n. ore settimanali previste:2
n. ore annuali previste: 66
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio: 59
Sviluppare i seguenti punti: livelli raggiunti, lacune pregresse, interesse e partecipazione. Motivare se segmenti curriculari
programmati non sono stati svolti.
Il gruppo classe composta da n 7 allievi disciplinato e collaborativo ha seguito con
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
impegno e viva collaborazione la materia oggetto di studio, acquisendo un‟accettabile
conoscenza degli eventi storici e capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici.
Libri di testo
Stumpo, Cardini, Onorato, Fei; Le forme della storia, volume terzo
 Libri di testo
 Laboratorio multimediale
Strumenti
Metodologie adottate





Cooperative learning
Discussione
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problem solving
Eliminare le voci che non interessano
Sono state promosse facoltà intuitive e logiche.
Si è educato al rigore linguistico.
Sono state sviluppate capacità d‟analisi.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Ci si è esercitati all‟uso del ragionamento intuitivo e deduttivo.
-Società e cultura tra industrializzazione e Belle Epoque
-La crisi della “ vecchia Europa “.
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
-L‟Italia nell‟età giolittiana.
-La Prima Guerra Mondiale: dallo scoppio al dopoguerra.
-La rivoluzione russa: cause economico-sociali; fasi ed effetti.
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
29
-Democrazie e dittature tra le due guerre mondiali in particolare il fascismo in Italia ed
il nazismo in Germania.
-La Seconda Guerra Mondiale: le vicende del conflitto e la sua conclusione.
-L‟Italia in guerra e la caduta del fascismo.
-La Shoah..
Valutazione
dell‟apprendimento
Strumenti e prove di verifica:
 Prove strutturate
 Prove semi-strutturate
 Quesiti a risposta singola/aperta
 Esercizi
 Interrogazioni
 Interventi
Eliminare le voci che non interessano
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
[cfr. griglie di valutazione allegate in appendice]
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
30
CLASSE: V AM
Disciplina: TECNOLOGIE MECCANICHE
Docente: Prof. Vincenzo RENNA
n. ore settimanali previste: 3
n. ore annuali previste: 99
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio: 91
Classe di modeste capacità ha raggiunto un livello mediamente sufficiente nonostante
alcune lacune pregresse. Sono comunque presenti alcuni elementi particolarmente
validi che hanno raggiunto un livello ben superiore a quello medio della classe.
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
L‟interesse e la partecipazione sono state soddisfacenti, la frequenza mediamente
regolare. La programmazione si è svolta regolarmente quasi nella sua interezza.
Durante tutto il corso dell‟anno si è potuto registrare un significativo interesse
soprattutto nei riguardi degli argomenti trattati con l‟ausilio di applicativi informatici.
Libro di testo
AUTORI: Caligaris Luigi; Fava Stefano; Tomasello Carlo; Pivetta Amtonio
TECNOLOGIE MECCANICHE ED APPLICAZIONI
EDITORE: HOEPLI
1.
Libri di testo
2.
Laboratorio multimediale
3.
Laboratorio di meccanica
1.
Cooperative learning
2.
Didattica laboratoriale
3.
Lezione frontale
4.
Esercitazioni di laboratorio
5.
Problem solving
Strumenti
Metodologie adottate
Sono state promosse facoltà intuitive e logiche.
Si è educato al rigore linguistico.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Sono state sviluppate capacità d‟analisi.
Ci si è esercitati all‟uso del ragionamento intuitivo e deduttivo.
È stata potenziata la capacità di utilizzo degli applicativi informatici più comuni.
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
31
1.
Macchine utensili a controllo numerico :
Struttura delle macchine utensili a controllo numerico La tecnologia del CN –
L‟unità di governo – Cenni sui trasduttori – Richiami di geometria e
trigonometria applicati alla modellizzazione del profilo pezzo e percorso
utensile - La programmazione delle Macchine a controllo numerico Istruzioni per i programmi secondo ISO 6983 – Programmi per la fresatrice a
CNC – programmi per il tornio a CNC.
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
2.
Statistica:
Rilevazioni statistiche applicate al controllo della qualità – la curva di Gauss –
la varianza e lo scarto quadratico medio – utilizzo del foglio di calcolo per la
redazione di tabelle statistiche e grafici.
3.
Ricerca operativa e project management:
Programmazione delle attività aziendali – Diagrammi di Gantt e tecniche
reticolari (PERT) – Diagrammi di Gant – Tecniche di problem solving.
Strumenti e prove di verifica:
6.
Prove strutturate
Valutazione
dell‟apprendimento
7.
Prove semi-strutturate
8.
Esercizi
9.
Interrogazioni
10.
Interventi
11.
Elaborati con supporti informatici (foglio di calcolo e word processor)
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
[cfr. griglie di valutazione allegate in appendice]
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
32
CLASSE: V AM
Disciplina: RELIGIONE CATTOLICA
Docente: Annunziata Miccolis
n. ore settimanali previste: 1
n. ore annuali previste: 33
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio:27
Classe di modeste capacità ha conseguito, al termine dell‟esperienza
didattica, gli obiettivi formativi e pedagogici prefissati all‟inizio
Presentazione sintetica
della classe rispetto alla
disciplina curriculare
dell‟anno scolastico. I percorsi didattici sono stati realizzati in gran parte.
Nel corso dell‟anno scolastico, tra gli alunni e l‟insegnante, si è
instaurato un clima relazionale positivo, collaborativo e di fiducia
reciproca.
Libri di testo
Strumenti
Metodologie adottate
Non è stato adottato nessun libro di testo.



Materiale audiovisivo.
Laboratorio multimediale.
PC



Lezione frontale
Didattica laboratoriale
Lavori di gruppo
Si riscontra al termine del percorso didattico, in ordine alle competenze,
che gli alunni si confrontano con i valori affermati dal Vangelo e
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
testimoniati dalla comunità cristiana. Sanno impostare adeguatamente
una riflessione sulla dimensione religiosa dalla vita a partire dalla
conoscenza della Bibbia, riconoscendo la valenza delle scelte morali,
valutandole alla luce della proposta cristiana.
-Bioetica generale.
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
-La vita: riflessione a partire dalla cultura contemporanea e dalla
proposta biblica.
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
33
-Le questioni del relativismo, del soggettivismo e dell‟utilitarismo
morale.
-Dio Signore della vita. La vita come valore.
-I principi della bioetica cristiana: il principio del duplice effetto,
dell‟esposizione al pericolo di morte, della “diga”, della totalità.
-La questione morale dell‟aborto procurato.
-La questione morale dell‟eutanasia.
-La questione morale della clonazione.
-La questione morale della procreazione assistita: distinzione fra
fecondazione assistita e inseminazione artificiale.
-Le cellule staminali: origine e uso.
Valutazione
dell‟apprendimento
Strumenti di verifica:

Esercizi

Interrogazioni

Interventi
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
34
CLASSE: VAM
Disciplina: Lingua Inglese
Docente: Corcione Beatrice
n. 3 ore settimanali previste
n. 99 ore annuali previste
n. 78 ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio:
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
Libri di testo
La classe nel complesso ha raggiunto un livello sufficiente di preparazione nella
produzione scritta e orale di testi tecnici in lingua inglese e nelle competenze
previste per l‟anno in corso. Le lacune evidenziatesi all‟inizio dell‟anno scolastico
sono state in parte superate con attività di recupero mirate in itinere; permangono
tutt‟ora delle difficoltà a causa di un impegno altalenante.
Let‟s Get Electronical, Giuseppe Roggi, John Picking, Trevisini Editore
Strumenti


Libri di testo
Laboratorio multimediale
Metodologie adottate




Cooperative learning
Discussione
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Sono state promosse facoltà intuitive e logiche.
Si è educato al rigore linguistico nell‟espressione di argomenti tecnici e d
indirizzo.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Sono state sviluppate capacità d‟analisi del testo e costruzione dello stesso.
Sanno
utilizzare consapevolmente gli strumenti per l‟elaborazione scritta e orale di testi
tecnici in lingua inglese.
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
Valutazione
dell‟apprendimento
Electronic Control Systems
Transducer
Electronic circuits:
Circuit diagram,
Printed circuit board,
Integrated circuits;
More about transistors:
Bipolar transistor,
Field-effect transistors;
Analogue and Digital Systems
Switching Circuits
Memory type circuits: Sequential Logic
Electric Motors: DC motors, AC motors
Strumenti e prove di verifica:
 Prove strutturate
 Prove semi-strutturate
 Quesiti a risposta singola/aperta
 Esercizi
 Interrogazioni
 Interventi
Criteri di valutazione:
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
35
CLASSE: V AM
Disciplina: Scienze motorie
Docente: Santostasi Armando
n. ore settimanali previste:2
n. ore annuali previste: 66
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio: 55
Dal punto di vista disciplinare-educativo non ci sono stati particolari situazioni
problematiche, anche perché la classe è formata solamente da sette alunni. Dal punto di
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
vista didattico la classe è stata sufficientemente motivata e ha seguito con interesse le
attività proposte. La progettazione iniziale è stata quasi interamente svolta, anche se è
mancato l‟ultimo percorso (progettare in scienze motorie e sportive).
Libri di testo
Strumenti
Metodologie adottate




Piccoli attrezzi
Grandi attrezzi
Attrezzi non convenzionali
Laboratorio multimediale




Cooperative learning
Didattica laboratoriale
Problem solving
Differenti stili di insegnamento.

Acquisire la consapevolezza della propria corporeità intesa come
conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo.
La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle
capacità motorie ed espressive
Consolidare i valori sociali dello sport e acquisire una buona preparazione
motoria.
Lo sport, le regole e il fair play
Maturare un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione.

Obiettivi conseguiti in
termini di competenze




Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
Percorso 1 Titolo: Le mie capacità motorie
Percorso 2 Titolo: Incrementare le proprie performance con l‟allenamento
Percorso 3 Titolo: La competenza negli sport di squadra
Percorso 4 Titolo: L‟importanza della postura
Percorso 5 Titolo: Le tecniche dell‟atletica leggera
Percorso 6 Titolo: Oggi faccio l‟insegnante: il tema della salute
Test sulle capacità coordinative e sulle capacità condizionali.
Circuiti, percorsi e giochi per le capacità coordinative.
Circuiti, percorsi e giochi per le capacità condizionali.
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
36
Tecnica e tattica nei giochi di squadra; attacco e difesa in diversi sport di squadra.
Ginnastica posturale, stretching, esercizi di core stability, allenamento funzionale.
Elementi tecnici dell‟atletica leggera.
A coppie realizzazione di ppt e relativa esposizione alla classe su argomenti che
riguardano la salute (allenarsi, muoversi nell‟ambiente, stare dritti, mangiare per stare
bene, contro le dipendenze, prestare soccorso).
Valutazione
dell‟apprendimento
Strumenti e prove di verifica:
 Prove pratiche sulle capacità coordinative, sulle capacità condizionali,
sull‟atletica leggera( salto in alto) e sulla postura.
 Partecipazione
 Impegno
 Capacità relazionali
 Comportamento e rispetto delle regole.
 Valutazione di un prodotto multimediale.
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
[cfr. griglie di valutazione allegate in appendice]
CLASSE: V AM
Disciplina: MATEMATICA
Docente:
n. ore settimanali previste: 3
n. ore annuali previste: 99
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio:82
La classe, poco numerosa si è dimostrata disponibile sia all‟impegno didattico che al
dialogo educativo sempre improntato alla correttezza. L‟impegno è stato continuo per
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
le attività in classe anche se non sempre approfondito a casa a causa di diversi impegni
lavorativi degli allievi. Il programma è stato svolto nella sua interezza anche se non
sempre è stato possibile approfondire in maniera puntuale gli argomenti.
Libri di testo
Strumenti
Metodologie adottate
-BERGAMINI TRIFONEBAROZZI-MATEMATICA BIANCO MOD U LIMITI
-BERGAMINI TRIFONEBAROZZI-MATEMATICA BIANCO MOD V DERIVATE
STUDIO DI NFUNZIONI
 Libri di testo
 Laboratorio multimediale




Cooperative learning
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problem solving
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
37
Sono state promosse facoltà intuitive e logiche.
Si è educato al rigore linguistico.
Sono state sviluppate capacità d‟analisi.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Ci si è esercitati all‟uso del ragionamento intuitivo e deduttivo.
Hanno compreso il senso del formalismo matematico.
È stata potenziata la capacità di calcolo.
Sanno utilizzare consapevolmente le procedure di calcolo apprese.
- Richiami: equazioni di 1°, 2° grado, disequazioni di primo e secondo grado intere e
fratte, retta, esponenziali e logaritmi.
-Funzioni di una variabile reale: dominio, codominio e classificazione di funzione
-Limiti: definizione e tipologia di limite, teoremi sui limiti, funzioni continue, calcolo
dei limiti in caso di forme indeterminate, infinitesimi ed infiniti.
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
-Calcolo differenziale: definizione di derivata di una funzione e suo significato
geometrico ed applicato alla fisica, derivate di funzioni elementari, teoremi sul calcolo
delle derivate, derivate successive.
-Studio di funzione: classificazione, dominio, segno, asintoti, crescenza e decrescenza,
punti critici, rappresentazione grafica.
Valutazione
dell‟apprendimento
Strumenti e prove di verifica:
 Prove strutturate
 Prove semi-strutturate
 Quesiti a risposta singola/aperta
 Esercizi
 Interrogazioni
 Interventi
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
[cfr. griglie di valutazione allegate in appendice]
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
38
CLASSE: V AM
Disciplina: TECNOLOGIE ELETRICHE ED ELETTRONICHE
Docente: Venza Rocco
n. ore settimanali previste: 3
n. ore annuali previste: 99
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio: 90
Classe di discrete capacità ha raggiunto un livello più che sufficiente, sia a causa del
limitato impegno sia per una frequenza non sempre assidua da parte di alcuni alunni. La
classe nel complesso si presenta modesta nel rendimento scolastico, spesso prevale un
atteggiamento di lassismo generalizzato che non permette di sviluppare ulteriormente le
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
capacità presenti in alcuni alunni, per alcuni ragazzi permangono alcune difficoltà
comunque superabili. Di contro alcuni alunni sono dotati di spiccate capacità tecnicopratiche che non sempre sono state messe pienamente a frutto.
L‟interesse è stato discontinuo, la partecipazione è stata sollecitata di continuo, la
frequenza non sempre assidua. Il programma è stato svolto nella quasi interezza;
tuttavia per i motivi già citati non è stato possibile approfondire in maniera puntuale
alcuni argomenti.
Libri di testo
Strumenti
Metodologie adottate
-SAVI V./VACONDIO L. “Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni”
CALDERINI




Libro di testo
Appunti di lezione
Laboratorio misure elettriche
Laboratorio controlli automatici




Cooperative learning
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problem solving
Sono state promosse facoltà intuitive e logiche.
Si è educato al linguaggio tecnico.
Sono state sviluppate capacità d‟analisi.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Ci si è esercitati all‟uso del ragionamento intuitivo e deduttivo.
Hanno compreso le applicazioni della teoria alla pratica impiantistica.
È stata potenziata la capacità di ragionamento per la risoluzione di un problema.
Si è appresa la concezione dell‟automazione industriale
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
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MODULO 01 TITOLO: ELETTRONICA DI POTENZA
UD 01 Titolo: Componenti elettronici di potenza
 Il diodo
 Il transistor di potenza
 Il tiristore
 Il triac
 Il GTO
UD 02 Titolo: Convertitori AC/DC (raddrizzatori)
 Raddrizzatore trifase a semionda non controllato
 Raddrizzatore trifase a ponte non controllato
 Raddrizzatore trifase a semionda controllato
 Raddrizzatore trifase a ponte semicontrollato
 Raddrizzatore trifase a ponte totalmente controllato
 Raddrizzatori monofasi
UD 03 Titolo: Convertitori DC/AC (inverter)
 Inverter a ponte monofase
 Inverter a mezzo-ponte monofase
 Inverter monofase con trasformatore a presa centrale
 Inverter trifase a mezzo-ponte
 Controllo a modulazione di larghezza degli impulsi (PWM)
UD 04 Titolo: Convertitori DC/DC e AC/AC
 Chopper abbassatore di tensione
 Chopper elevatore di tensione
 Chopper elevatore/abbassatore di tensione
 I regolatori AC
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
MODULO 02 TITOLO: SISTEMI AUTOMATICI
UD 01 Titolo: Studio dei sistemi
 Variabili di ingresso e di uscita
 Legame tra segnali di ingresso e segnali di uscita
 Rappresentazione mediante schemi a blocchi
 Algebra degli schemi a blocchi
UD 02 Titolo: Controllo e regolazione
 Concetto di controllo e regolazione
 Controllo ad anello aperto
 Controllo ad anello chiuso
 La retroazione
 Regolazione ON/OFF
 Schemi a blocchi di sistemi retroazionati
 Funzione di trasferimento di un sistema retroazionato
 Funzione di trasferimento ad anello aperto per sistemi retroazionati
MODULO 03 TITOLO: AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
UD 01 Titolo: I controlli automatici
 Nodo sommatore e segnale di riferimento
 Tipologie di trasduttori
 Attuatori
 Tecniche di controllo pneumatico e oleodinamico
 Confronto tra tecniche di controllo meccanico ed elettrico
 Uso del PLC nel controllo di processi produttivi
UD 02 Titolo: Gli azionamenti elettrici
 Controllo di velocità di motori a corrente continua
 Controllo di velocità di motori asincroni
 Controllo di temperatura
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



Controllo di luminosità
Controllo di posizione
Disturbi provocati dagli azionamenti
Accorgimenti per contenere i disturbi
UD 03 Titolo: Attività di laboratorio
 Controllo di temperatura ad anello chiuso
 Controllo ON/OFF di livello
 Controllo di processi industriali
 Controllo di velocità ad anello chiuso di un motore a corrente continua
 Simulazione funzionamento inverter
 Rilievo delle caratteristiche di funzionamento di raddrizzatore controllato
Valutazione
dell‟apprendimento
Strumenti e prove di verifica:
 Prove strutturate
 Prove semi-strutturate
 Quesiti a risposta singola/aperta
 Esercizi
 Interrogazioni
 Relazioni di laboratorio
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
[cfr. griglie di valutazione allegate in appendice]
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CLASSE: V AM
Disciplina: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
Docente: Venza Rocco
n. ore settimanali previste: 8
n. ore annuali previste: 264
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio: 246
Classe di discrete capacità ha raggiunto un livello più che sufficiente, sia a causa del
limitato impegno sia per una frequenza non sempre assidua da parte di alcuni alunni. La
classe nel complesso si presenta modesta nel rendimento scolastico, spesso prevale un
atteggiamento di lassismo generalizzato che non permette di sviluppare ulteriormente le
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
capacità presenti in alcuni alunni, per alcuni ragazzi permangono alcune difficoltà
comunque superabili. Di contro alcuni alunni sono dotati di spiccate capacità tecnicopratiche che non sempre sono state messe pienamente a frutto.
L‟interesse è stato discontinuo, la partecipazione è stata sollecitata di continuo, la
frequenza non sempre assidua. Il programma è stato svolto nella quasi interezza;
tuttavia per i motivi già citati non è stato possibile approfondire in maniera puntuale
alcuni argomenti.
Libri di testo
Strumenti
Metodologie adottate
-SAVI V./NASUTI P./VACONDIO L. “Tecnologie Tecniche di installazione e
manutenzione” CALDERINI




Libro di testo
Appunti di lezione
Laboratorio di impianti elettrici
Laboratorio controlli automatici




Cooperative learning
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problem solving
Sono state promosse facoltà intuitive e logiche.
Si è educato al linguaggio tecnico.
Sono state sviluppate capacità d‟analisi.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Ci si è esercitati all‟uso del ragionamento intuitivo e deduttivo.
Hanno compreso le applicazioni della teoria alla pratica impiantistica.
È stata potenziata la capacità di ragionamento per la risoluzione di un problema.
Si è appresa la concezione della manutenzione e delle problematiche ad essa connesse.
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MODULO 01 TITOLO: GUASTI E MANUTENZIONE
UD 01 Titolo: I guasti
 Guasti sistematici e non sistematici
 Tasso di guasto e probabilità di guasto
 Analisi dei guasti
 Ricerca guasti
 Strumenti diagnostica
 L‟affidabilità, disponibilità e manutenibilità
UD 02 Titolo: La manutenzione
 Manutenzione ordinaria e straordinaria
 Manutenzione preventiva e correttiva
 Politiche di manutenzione
 Tecniche di manutenzione
 Organizzazione della manutenzione
 La gestione dei rifiuti
UD 03 Titolo: Documentazione dei lavori di manutenzione
 Scheda di manutenzione
 Procedure operative
 Collaudo dei lavori di manutenzione
 Certificazione dei lavori di manutenzione
 Preventivo e capitolato di manutenzione
 Contratto di manutenzione
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
MODULO 02 TITOLO: MANUTENZIONE IMPIANTI E
APPARECCHIATURE ELETTROMECCANICHE
UD 01 Titolo: Applicazioni impianti elettrici civili e industriali
 Richiami sui sistemi di distribuzione dell‟energia elettrica
 Richiami sulle protezioni dai contatti indiretti
 Verifiche previste dalla norme CEI
 Prove sui conduttori di protezione
 Misura resistenza di isolamento
 Misura resistenza di terra
 Prove funzionali per gli interruttori differenziali
 Misura dell‟impedenza dell‟anello di guasto
 Ricerca guasti negli impianti elettrici
 Schede di manutenzione negli impianti elettrici
 Preventivo di manutenzione negli impianti elettrici
UD 02 Titolo: Applicazioni impianti pneumatici ed elettropneumatici
 Cilindri e valvole pneumatiche
 Controllo dei cilindri pneumatici
 Elettrovalvole
 Sistemi elettropneumatici
 Ricerca guasti negli impianti pneumatici ed elettropneumatici
 Schede di manutenzione per impianti pneumatici ed elettropneumatici
 Preventivo di manutenzione per impianti pneumatici ed elettropneumatici
UD 04 Titolo: Applicazioni sistemi automatizzati
 Funzionamento di un sistema automatizzato
 Dispositivi di rilevamento e attuazione
 Elaborazione dati
 Interfacce di ingresso e uscita
 Reti di comunicazione
 Ricerca guasti nei sistemi automatizzati
 Schede di manutenzione per sistemi automatizzati
 Preventivo di manutenzione per sistemi automatizzati
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43
MODULO 03 TITOLO: ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
UD 01 Titolo: L’organizzazione aziendale
 L‟impresa, l‟azienda e le società
 Tipi di società
 Operazioni relative all‟impresa
 L‟organigramma
 Leasing e franchising
 La contabilità
UD 02 Titolo: Programmazione della produzione
 Il marketing
 Progettazione della produzione
 Fasi di programmazione della produzione
 Tecniche di produzione
 Costi di produzione
 Controllo temporale della produzione: diagramma di Gantt
MODULO 04 TITOLO: SICUREZZA SUL LAVORO
UD 01 Titolo: Sicurezza nei luoghi di lavoro
 Infortuni sul lavoro
 La valutazione dei rischi
 Legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro
 I Dispositivi di Protezione Individuale
 La segnaletica di sicurezza
UD 02 Titolo: Lavori elettrici
 Rischio elettrico
 Norme per l‟esecuzione in sicurezza dei lavori elettrici
 Tipi di lavoro elettrico
 Profili professionali del personale
 Attrezzi e dispositivi di protezione per lavori elettrici
 Procedure di sicurezza per l‟esecuzione dei lavori elettrici
UD 03 Titolo: I cantieri
 Le prescrizioni del D.Lgs 81/08
 I soggetti operanti nel cantiere
 Il piano di sicurezza
 Il POS e gli obblighi delle imprese
 Il DUVRI
 Impianti elettrici nei cantieri
MODULO 05 TITOLO: ATTIVITÀ DI LABORATORIO
UD 01 Titolo: Applicazioni di pneumatica
 Circuito di comando per cilindro pneumatico a semplice effetto
 Circuito di comando per cilindro pneumatico a doppio effetto
 Ciclo pneumatico per cilindro a doppio effetto
 Ciclo pneumatico per due cilindri a doppio effetto
UD 02 Titolo: Applicazioni in logica cablata e programmata di elettropneumatica
 Ciclo elettropneumatico per cilindro a semplice effetto
 Ciclo elettropneumatico per cilindro a doppio effetto
 Ciclo elettropneumatico per due cilindri a doppio effetto
 Ciclo elettropneumatico per tre cilindri a doppio effetto
UD 03 Titolo: Applicazioni in logica programmata di processi industriali
 Sistema di imbottigliamento
 Sistema di trasporto materiale
 Sistema avviamento stella-triangolo motore asincrono
 Stazione di processo elettropneumatica
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44
Valutazione
dell‟apprendimento
Strumenti e prove di verifica:
 Prove strutturate
 Prove semi-strutturate
 Quesiti a risposta singola/aperta
 Esercizi
 Interrogazioni
 Relazioni di laboratorio
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
[cfr. griglie di valutazione allegate in appendice]
CLASSE: V AM
Disciplina:LABORATORI TECNOLOGICI
Docente: Maglio Vincenzo
n. ore settimanali previste: 3
n. ore annuali previste: 99
n. ore annuali effettivamente svolte al 15 maggio: 78
Classe mediamente di più che sufficienti capacità ha raggiunto un livello quasi discreto,
l‟impegno ed il riepilogo sono stati praticati in modo non omogeneo dagli alunni.
Presentazione sintetica della
classe rispetto alla disciplina
curriculare
L‟interesse è stato per alcuni un po‟ altalenante, la partecipazione mediamente più che
sufficiente, la frequenza per qualche alunno è risultata un po‟ discontinua. Il
programma è stato svolto senza la trattazione specifica di alcuni moduli: “5”
Documentazione tecnica e “6” Tecniche operative .
Libri di testo
Strumenti
Metodologie adottate
Laboratori tecnologici ed esercitazioni vol 4 per il quinto anno. Casa editrice: Hoepli
autori: Caligaris, Fava, Tomasello, Cerri (testo consigliato).





Libri di testo
dispense
Laboratorio multimediale
Laboratorio tecnologico
Laboratorio di misure elettriche





Cooperative learning
Discussione
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Problemsolving
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
45
Si è insistito sul fare ragionato e fare ragionando.
Si è perseguito l‟uso di un adeguato linguaggio tecnico.
Obiettivi conseguiti in
termini di competenze
Si è cercato di stimolare lo spirito critico.
Si sono proposti esempi per stimolare l‟abilità compilativa nella ricerca della
soluzione possibile.
Sono consapevoli in merito alle normative tecniche e di sicurezza sul lavoro.
Modulo 01
SICUREZZA E ANTINFORTUNISTICA
UD 01 Antinfortunistica


Dispositivi di protezione individuale e collettiva ; tipologie;
Corretto utilizzo di attrezzi, apparecchiature e strumentazione da laboratorio
UD 02 Legislazione antinfortunistica

Norme di settore relative alla sicurezza. Riepiloghi sulla Nuova Direttiva
Macchine.

Testo unico sulla sicurezza (riferimenti applicativi in ambiti di lavoro)_
UD 02 Analisi e valutazione dei rischi

Premesse, definizioni, probabilità, magnitudo e indice di rischio.

Elementi di rischio elettrico; prevenzione incendi e procedure.

Regole di comportamento nei luoghi di vita e di lavoro.
Modulo 03 Impianti elettrici civili.
Contenuti /Moduli
disciplinari svolti
UD 01 – Impianti elettrici civili.
a) Premesse di carattere normativo tecnico: comitati ed enti.
b) Componenti degli impianti elettrici civili.
c) Criteri di impiego degli apparecchi di comando.
d) Compilazione di schemi unifilari misti su traccia assegnata.
e) Disamina del libretto di uso e manutenzione di unità immobiliare ad uso
residenziale.
f) Generalità su: frigorifero ed il climatizzatore con presa visone del libretto
d‟uso e manutenzione.
UD 02 – Impianti elettrici industriali.
a) Apparati per gli impianti elettrici industriali con indicazioni di caratteristiche
specifiche e tabella afferente loro coordinamento .
b) Schemi elettrici negli impianti industriali.
c) Metodi per la ricerca guasti: per ricerca di punti allo stesso potenziale e misure
di continuità.
d) Avviamento di motori elettrici con dimostrazioni in laboratorio.
(frenatura in corrente continua, esclusione di resistenze statoriche, avviamento
stella-triangolo )
e) Gestione dell‟avviamento ed utilizzo del motore asincrono trifase ( le parti
costituenti, la morsettiera ed i dati di targa, il contattore e sue caratteristiche, la
protezione magneto-termica).
f) I circuiti di telecomando per la gestione di sequenze stabilite.
Realizzazione condivisa di sequenze stabilite afferenti: a) l‟inserzione ciclica
di tre unità operative, b) la gestione di tre unità operative in sequenza stabilita
con modalità manuale o automatica (avviamento coda-testa) con protezione
termica e segnalazione (a logica cablata).
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
46
MOD 4: Schede elettroniche e programmazione. Simulazione di processi
automatici e ambienti lavorativi.
UD 01 – Schede elettroniche (cenni).
a) Schede elettroniche: cenni sulla brasatura dolce (e sintesi libretto
saldatura). Cenni Direttiva 2002/95/CE ROhS ; lega SAC. _ Riepilogo
sull‟alimentatore lineare.
Principio di intervento di interruttore crepuscolare (sensore e
amplificatore operazionale come comparatore) e di controllo della
temperatura.
b) Convertitori DAC e ADC.
UD 02 – Simulazione di processi automatici
a) Simulazione di processi automatici mediante PLC.
Utilizzo di PLC IDEC – Izumi; programmazione mnemonica, Realizzazione di
programmi afferenti logiche di comando tipiche dei motori (marcia-arresto e
delle sequenze stabilite espletate in logica cablata).
b) Il timer del PLC
c) Il counter del PLC.
d) Cenni su SFR (registro a scorrimento)
e) Elementi di programmazione (PLC) con software assistito.
UD 03 Tecniche e procedure di installazioni di circuiti pneumatici

Introduzione ai circuiti pneumatici con riconoscimento dei principali simboli,
dispositivi e funzioni tipici.

Realizzazione di alcuni circuiti per l‟azionamento di un cilindro a doppio effetto.
(comando indiretto stabile di cilindro a doppio effetto: a) con regolazione di
velocità, b)con ritorno automatico tramite finecorsa meccanico, c) a ciclo
continuo con uso di finecorsa.).
UD 04 Il circuito elettropneumatico (cenni)

Disamina di disegno afferente il comando di un cilindro a doppio effetto
elettropneumatico con finecorsa a pausa temporizzata per il relativo rientro.
( presa visione di: diagramma delle fasi, diagramma spazio-tempo, schema
funzionale e listato di programmazione per PLC Idec-Izumi).
Valutazione
dell‟apprendimento
Relative ad abilità e conoscenze
1) Correzione prove in laboratorio.
2) Dialogo guidato.
3) Verifica individuale.
4) Prova strutturata.
5) Consultazione di: cataloghi, libretti di istruzioni ecc.
Criteri di valutazione:
Quelli stabiliti nel POF
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
47
Allegato 5.1 PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE
PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“G. Ferraris” – Brindisi
Sede coordinata di Fasano
ESAMI DI STATO a. s. 2015 – 2016
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B – C
CANDIDATO……………………………………….
DISCIPLINE: 1)STORIA 2)MATEMATICA 3)INGLESE
Classe 5 AM
Data ……………
4)TECN. ELETTR. 5)LAB. TECNOL.
- Il voto finale è espresso in quindicesimi. La prova è sufficiente se vengono attribuiti in totale almeno dieci punti su
quindici.
- La prova consiste in 10 quesiti a risposta aperta (tipologia B) e 20 quesiti a risposta chiusa (tipologia C).
- Le domande di tipo B saranno valutate da 0 a 1 punto.
- Le domande di tipo C saranno valutate 0, 25 punti se esatte, zero punti se errate o mancanti.
- Il tempo concesso è di 2 ore.
- Sono ammessi come sussidi didattici il dizionario di inglese e la calcolatrice, non è ammesso l‟uso del cellulare.
- Non sono ammesse cancellature e correzioni ed abrasioni, in tal caso la risposta è nulla.
- I quesiti di tipo B saranno valutati secondo la seguente griglia:
Risposta non data o completamente errata
Punti 0
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze imprecise e frammentarie e non utilizza un linguaggio
appropriato.
-Competenze: il candidato comprende e definisce in modo impreciso concetti e termini.
-Capacità: il candidato intuisce solo qualche nesso logico e causale, non riuscendo ad inserirlo nel
discorso.
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze superficiali e utilizza un linguaggio non sempre
appropriato.
-Competenze: il candidato comprende e definisce in modo generico concetti e termini.
-Capacità: il candidato intuisce qualche nesso logico e causale, riuscendo ad inserirlo nel discorso in
maniera semplice.
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze corrette espresse con un linguaggio quasi sempre
appropriato
-Competenze: il candidato comprende e definisce concetti e termini in maniera corretta
-Capacità: il candidato individua nessi logici e causali, riuscendo ad inserirli nel discorso.
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze organiche e precise e utilizza un linguaggio appropriato.
-Competenze: il candidato comprende e definisce termini e concetti in modo organico e critico.
-Capacità: il candidato individua nessi logici e causali, operando collegamenti e confronti in modo
organico, personale e creativo con buone capacità di sintesi
Punti
0,25
Punti
0,50
Punti
0,75
Punti 1
RISERVATO ALLA COMMISSIONE:
Docente
LEO FRANCA
MARINGELLI FLORINDA
CORCIONE BEATRICE
VENZA ROCCO
MAGLIO VINCENZO
Materia
Firma
STORIA
MATEMATICA
INGLESE
TECN. ELETTRICHE
LAB. TECNOLOGICO
Totale punti
Punti
/3
/3
/3
/3
/3
/15
Fasano ………………
Il Presidente della Commissione
Prof. ..……………………..
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
48
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016
1)
1/1
1/2
1/3
1/4
La Triplice Alleanza
era composta da
Da chi viene
rappresentata l‟Italia
alla Conferenza di
Parigi
La legge elettorale del
1928 in Italia
introdusse
Il Patto D‟Acciaio tra
Germania ed Italia
venne firmato nel
MATERIA: Storia DOCENTE: Leo Franca

Italia, Francia, Inghilterra

Francia, Russia, Inghilterra

Italia, Germania, Austria

Russia, Germania, Austria

Giovanni Giolitti

Francesco Saverio Nitti

Luigi Facta

Vittorio Emanuele Orlando

Il sistema proporzionale

Il suffragio universale

Il sistema maggioritario

La lista unica

1939

1936

1929

1938
punti
Domanda aperta 1
Giovanni Giolitti governò L‟Italia, con brevi interruzioni, dal 1901 al 1914. Esponi in un breve testo le riforme di
carattere sociale del suo governo.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------1/5
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Domanda aperta 2
Illustra in un breve testo le cause della Prima Guerra Mondiale
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
1/6
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------Totale Punti
Il Docente ………….…………….....
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
49
/3
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016
2)
2/1
2/2
La funzione
y= x2
.
x-2
Il valore di
lim 2x-3 è
x+5
x
Il dominio di
2/3
y =√ 3-x è:
La derivata di
2/4
y = -5x4-3 è:
MATERIA: Matematica DOCENTE: Maringelli Florinda

ha un asintoto x = 2

ha un asintoto e y =2

ha due asintoti x = 2 e y = 0

non ha asintoti

+

1

2

0

]-∞ ; 3]

]-∞ ; 3[

[3 ; +∞[

]3; +∞ [

y‟ = –20x4

y‟ = –20x3

y‟ = –5x3

y‟ = -5x5
punti
ILLUSTRARE IL SIGNIFICATO GEOMETRICO DELLA DERIVATA
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2/5
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------
DEFINIRE UNA FUNZIONE
2/6
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------
Totale Punti
Il Docente ………….…………….....
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
50
/3
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016
3)
3/1
3/2
3/3
3/4
MATERIA: Inglese
DOCENTE: Corcione Beatrice

A closed- loop control

An integrated- loop control

An open-loop control

A system that makes control decision

A substance added to it

A complex adjustment

A thermostat

A transducer

Transducing element

Transmitting element

Recording element

The measurand

Transducing element

Transmitting element

Recording element

Sensing element
punti
A system without feedback is
The feedback in ECS is possible thanks to
The part of a transducer from where the
output is transmitted is the
The part of a transducer that responds to the
measurand is the
Domanda aperta 1
Briefly describe the main types of electronic control systems
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------3/5
---------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------Domanda aperta 2
Explain what a transducer consists of
--------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------
3/6
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------Totale Punti
/3
Il Docente …………………………….
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
51
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2014/2015
4) MATERIA: Tecnologie elettriche ed elettroniche
4/1
4/2
La regolazione di velocità a coppia
costante di un motore asincrono si
ottiene:
L‟inverter e il raddrizzatore vengono
impiegati:
4/4
Un tiristore per entrare in
conduzione
Un raddrizzatore a ponte trifase
semicontrollato è costituto da:
Punti

Variando solo la frequenza

Variando solo la tensione di alimentazione

Variando sia la frequenza che la tensione

Aumentando la frequenza e abbassando la tensione

Entrambi come convertitori CC/CC

Entrambi come convertitori CA/CA

Il primo come convertitore CC/CA e il secondo come convertitore
CA/CC
Il primo come convertitore CA/CC e il secondo come convertitore
CC/CA

4/3
DOCENTE: Venza Rocco

ha bisogno continuamente di impulsi sul gate

ha bisogno di un solo sul gate applicabile in qualsiasi istante

non ha bisogno di impulsi sul gate

ha bisogno di un impulso sul gate, da applicare quando la tensione tra
anodo e catodo è positiva

Sei diodi

Tre diodi, se è alimentato da trasformatore a stella

Quattro diodi, di cui tre per le fasi e uno per il neutro

Tre diodi normali e tre SCR
Domanda aperta 1
Spiegare cosa è la tecnica PWM utilizzata in un inverter
4/5
------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Domanda aperta 2
Spiegare i metodi di regolazione della velocità di un motore in corrente continua:
--------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------4/6
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Totale Punti
/3
Il Docente …………………………….
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
52
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016
5) MATERIA: Lab. Tecnologico
DOCENTE: Maglio Vincenzo
5/1
5/2
5/3
5/4
5/5
Il numero di identificazione 22 per i
contattori individua:
Per il calcolo dei BTU/h ogni persona
presente nell‟ambiente viene considerata
nella seguente quantità [Cal]:

La quantità dei contattori da indicare in una distinta di
materiali.

La tipologia dei contatti ausiliari in un contattore munito
di contatti di potenza.

La tipologia dei contatti ausiliari in un contattore ausiliario.

La tipologia dei contatti ausiliari in un contattore munito di
contatti di potenza costruito in Europa.

100

200

300

400

Un valore di corrente otto volte superiore al valore nominale
cui il contattore deve resistere per almeno otto secondi.

Un valore di corrente (max) che, secondo le norme, non deve
essere superato per evitare sovratemperatura al motore che è
stato alimentato.

Un valore di corrente (max) che, attraversando i contatti di
potenza del contattore per otto ore consecutive, non produca
sovratemperatura rispetto ai valori di norma.

Un valore di corrente che i contatti ausiliari possono
interrompere per almeno otto volte in un‟ora, senza che si
surriscaldino i contatti.

D

Limitato.

B

Ampio.
Il valore della corrente nominale termica
convenzionale Ith di un contattore esprime:
Per proteggere adeguatamente con un
interruttore ad apertura automatica di tipo
magneto-termico una linea elettrica di
distribuzione, lo devo scegliere di tipo
(curva):
Punti
Domanda aperta 1
Descrivi il significato della sigla di una valvola distributore 5/2 e della funzione specifica di utilizzo.
---------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Domanda aperta 2
Parla delle varie indicazioni contenute nella targhetta di un motore asincrono trifase:
5/6
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------
Totale Punti
/3
Il Docente …………………………….
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
53
Allegato 5.2 SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE
PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“G. Ferraris” – Brindisi
Sede coordinata di Fasano
ESAMI DI STATO a. s. 2015 – 2016
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B – C
CANDIDATO……………………………………….
DISCIPLINE: 1)STORIA 2)MATEMATICA 3)INGLESE
Classe 5 AM
Data ……………
4)TECN. ELETTR. 5)LAB. TECNOL.
- Il voto finale è espresso in quindicesimi. La prova è sufficiente se vengono attribuiti in totale almeno dieci punti su
quindici.
- La prova consiste in 10 quesiti a risposta aperta (tipologia B) e 20 quesiti a risposta chiusa (tipologia C).
- Le domande di tipo B saranno valutate da 0 a 1 punto.
- Le domande di tipo C saranno valutate 0, 25 punti se esatte, zero punti se errate o mancanti.
- Il tempo concesso è di 2 ore.
- Sono ammessi come sussidi didattici il dizionario di inglese e la calcolatrice, non è ammesso l‟uso del cellulare.
- Non sono ammesse cancellature e correzioni ed abrasioni, in tal caso la risposta è nulla.
- I quesiti di tipo B saranno valutati secondo la seguente griglia:
Risposta non data o completamente errata
Punti 0
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze imprecise e frammentarie e non utilizza un linguaggio
appropriato.
-Competenze: il candidato comprende e definisce in modo impreciso concetti e termini.
-Capacità: il candidato intuisce solo qualche nesso logico e causale, non riuscendo ad inserirlo nel
discorso.
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze superficiali e utilizza un linguaggio non sempre
appropriato.
-Competenze: il candidato comprende e definisce in modo generico concetti e termini.
-Capacità: il candidato intuisce qualche nesso logico e causale, riuscendo ad inserirlo nel discorso in
maniera semplice.
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze corrette espresse con un linguaggio quasi sempre
appropriato
-Competenze: il candidato comprende e definisce concetti e termini in maniera corretta
-Capacità: il candidato individua nessi logici e causali, riuscendo ad inserirli nel discorso.
-Conoscenze: il candidato possiede conoscenze organiche e precise e utilizza un linguaggio appropriato.
-Competenze: il candidato comprende e definisce termini e concetti in modo organico e critico.
-Capacità: il candidato individua nessi logici e causali, operando collegamenti e confronti in modo
organico, personale e creativo con buone capacità di sintesi
Punti
0,25
Punti
0,50
Punti
0,75
Punti 1
RISERVATO ALLA COMMISSIONE:
Docente
LEO FRANCA
MARINGELLI FLORINDA
CORCIONE BEATRICE
VENZA ROCCO
MAGLIO VINCENZO
Materia
Firma
STORIA
MATEMATICA
INGLESE
TECN. ELETTRICHE
LAB. TECNOLOGICO
Totale punti
Punti
/3
/3
/3
/3
/3
/15
Fasano ………………
Il Presidente della Commissione
Prof. ..……………………..
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
54
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016

1/1
1/2
1/3
1/4
1) MATERIA: Storia DOCENTE: Leo Franca
Denuncia le violenze e le minacce usate dai fascisti in tutta Italia per falsare le
elezioni.

Era un esponente del partito fascista.

Era un deputato cattolico.

Fu nominato capo del governo nel 1922.

Permise a Mussolini di entrare in Parlamento.

Mostrò al re la potenza di Mussolini, che lo chiamò a formare il governo.

Apparve come un tentativo di colpo di stato.

Ebbe l‟appoggio di socialisti e comunisti.

Vennero eliminati i capi delle SA.

Vennero incendiati e distrutti negozi ed abitazioni degli ebrei.

Venne incendiato il Reichstag.

Vennero arrestati gli oppositori al fascismo.

10 giugno 1940

1 settembre 1938

6 giugno 1944

25 aprile 1945
punti
Giacomo Matteotti
La Marcia su Roma
Nella “Notte dei
Cristalli”
Nel secondo conflitto
mondiale L‟Italia entrò
in guerra
Domanda aperta 1
Illustra brevemente quando furono scritti e cosa sancirono I Patti Lateranensi.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------1/5
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------Domanda aperta 2
Illustra brevemente che cosa si decise nella conferenza di Monaco del settembre del 1938.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------
1/6
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Totale Punti
Il Docente ………….……………......
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
55
/3
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016
2) MATERIA: Matematica DOCENTE: Maringelli Florinda
1/1
1/2
1/3
1/4
Il dominio di:
y=log(x2-5x) è
-x

R

R\(0;5)

0<x<5

X<0 e x>5

e-x

1/ex

-e-x

ex

X=0 e y=4

X=1 e y=0

nessuno

X=1 e y=x

1

e

Forma indeterminata

Non esiste
punti
La derivata di y=e è
Gli asintoti di:
y= x2-x-4 sono
x-1
lim log x è:
x-1
x1
Cosa rappresentano le derivate prime e seconde della funzione s=s(t) ?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------1/5
-------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ --------------Cosa significa che una funzione è pari o dispari ?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------
1/6
--------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ --------------Totale Punti
Il Docente …………………………….
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
56
/3
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016
3)
MATERIA: Inglese
DOCENTE: Corcione Beatrice
The brush gear connects the current to the

fan

commutator

case

a system that makes rotor turn

moving part of the motor

stationary part of the motor

protective case

a type of magnet

distribute the current equally

keep the motor cool

make the shaft turn

switch the motor on

electromagnetic forces

its armature

the commutator

the brush gear
punti
2/1
The rotor is the
2/2
The fan is used to
2/3
3/4
The rotor turns thanks to
Domanda aperta 1
Briefly describe the functioning of a DC motor
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------45
------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Domanda aperta 2
Explain what a rotor consists of
----------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------
5/6
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------Totale Punti
/3
Il Docente …………………………
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
57
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2014/2015
4/1
4/2
4/3
4/4
4) MATERIA: Tecnologie elettriche ed elettroniche DOCENTE: Venza Rocco
Variando solo la tensione di armatura e mantenendo costante la tensione

di eccitazione
Variando solo la tensione di eccitazione e mantenendo costante la
La regolazione di velocità a coppia

tensione di armatura
costante per un motore a corrente
continua si ottiene:
 Abbassando sia la tensione di armatura che la tensione di eccitazione

Aumentando la tensione di armatura e abbassando la tensione di
eccitazione

Un raddrizzatore controllato

Un inverter PWM

Un raddrizzatore e un inverter

Un inverter e un chopper

Il loro innesco

La bassa frequenza di commutazione

Il loro spegnimento

La bassa qualità del segnale di uscita

Un convertitore CC/CA

Un convertitore CA/CC

Un convertitore CA/CA

Un convertitore CC/CC
Punti
Un UPS è costituto da:
Quale è la problematica dell‟impiego
degli SCR in un inverter
Un Chopper è:
Domanda aperta 1
Spiegare la differenza tra un raddrizzatore controllato un raddrizzatore non controllato:
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------4/5
------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------------------------------------------Domanda aperta 2
Spiegare la differenza tra regolazione ad anello aperto e regolazione ad anello chiuso:
----------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------
4/6
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------Totale Punti
/3
Il Docente …………………………….
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
58
Candidato ……………………………………………Classe ………………………a. s. 2015/2016
5/1
5/2
5/3
5) MATERIA: Laboratorio Tecnologico DOCENTE: Maglio Vincenzo
Il tipo di alimentazione della bobina del contattore e la natura

del carico da alimentare.
La quantità di corrente del carico, in base all‟alimentazione

della bobina del contattore.
La categoria di impiego dei contattori AC11 ci esplicita:
Il tipo di alimentazione della bobina del contattore e la natura

del carico da alimentare.
Il corretto utilizzo del contattore in base a come deve essere

alimentato il carico.
Per “Prosiel” si intende:
Il libretto dell‟impianto elettrico (di unità
immobiliare ad uso residenziale):

Uno slogan pubblicitario di prodotti elettrici.

Una azienda favorevole al commercio elettrico.

Un comitato elettrico per la ricerca tecnologica.

Una associazione per la sicurezza e l‟innovazione elettrica.

E‟ una forma pubblicitaria per i prodotti delle aziende
costruttrici.

E‟ un obbligo di legge di carattere tecnico ed antinfortunistico.

E‟ un elenco di apparecchiature che costituiscono l‟impianto.

E‟ un pretesto dell‟installatore per poter effettuare altri
controlli a pagamento.
Scarsa.

Media.

Discreta.

Ottimale.

5/4
La protezione di linea con fusibili per
proteggere circuiti di comando motore di
classe a M viene definita “a campo ridotto”,
la sua adeguatezza risulta:
Punti
Domanda aperta 1
Parla dell‟interruttore ad apertura automatica ad intervento magneto-termico.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------5/5
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Domanda aperta 2
Parla della programmazione mnemonica.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
5/6
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Totale Punti
/3
Il Docente …………………………….
Documento di maggio 5^ AM a.s. 2015/2016
59