UNA RASSEGNA SULLA POLITICA ECONOMICA DEL TURISMO

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Università degli Studi di Perugia
A.A. 2015-2016
POLITICA ECONOMICA DEL TURISMO
UNA RASSEGNA SULLA POLITICA
ECONOMICA DEL TURISMO
Prof. Fabrizio Pompei
([email protected])
Dipartimento di Economia
UNA RASSEGNA SULLA POLITICA
ECONOMICA DEL TURISMO*
Il turismo ha a che fare con la politica economica perché per loro natura
i viaggi, soprattutto quelli internazionali, prevedono l’intervento delle
autorità politiche nelle materie seguenti:
•  negoziazioni tra compagnie aeree di diversi paesi
•  fornitura di servizi e infrastrutture (es. porti, aereoporti, strade,
ferrovie, parcheggi, ecc.)
•  interazioni tra settori diversi
•  uso di risorse pubbliche (es. sussidi e finanziamenti nel caso di
investimenti)
•  intercessioni nella richiesta di visti e documenti di viaggio
•  governo dei fallimenti del mercato
•  governo degli effetti sociali culturali e ambientali del turismo
•  uso di attrattive turistiche che sono beni pubbici come i parchi
naturali e altre aree naturalistiche
Scott N. (2011) , Tourism Policy: A Strategic Review,
Goodfellow Publishers Limited, Woodeaton, Oxford, OX3 9TJ
POLITICA ECONOMICA DEL TURISMO ED
ECONOMIA NORMATIVA
Come vedremo la politica economica del turismo ha a che fare, come
l’economia normativa, con giudizi di valore, credenze, con la
distinzione di cio’ che è bene e ciò che è male per la società
Così come tutti i problemi di politica economica, anche i problemi di
politica del turismo richiedono un pensiero complesso.
Esiste tuttavia un filone di politica economica del turismo che vede
questa disciplina come positiva, come value-free e legata allo studio
dei problemi di governance che rendono il turismo una industria
efficiente ed in rapida crescita
Una visione alternativa è quella che vede il turismo come un’attività
economica connaturata con il contesto sociale dove ha luogo, fatta di
diverse identità, fiducia tra operatori, cooperazione e/o competizione
tra gli agenti, asimmetrie nel potere di prendere decisioni e quindi
una attività che va governata dalla “politica alta”
POLITICA ECONOMICA DEL TURISMO:
ALCUNE DEFINIZIONI
Stevenson(2008,p.744)indicates‘tourismpolicyisessen=allyaboutcommunica=on’.Policies
areformulatedandimplementedindynamicenvironmentswherethereisacomplexpaEernof
decisions,ac=ons,interac=on,reac=on,andfeedback.Extendingthisargumentevenfurther,
wemayarguethatpolicycannotbeseparatedfromimplementa=onalthoughthismayalso
interpretedasdefiningeffec=vepolicy–thatis,policyisenacted.
POLITICA ECONOMICA DEL TURISMO E
PIANIFICAZIONE TURISTICA
Alcuni autori vedono la pianificazione turistica come opera di tecnici,
l’analisi della situazione corrente e di scenari futuri.
Altra cosa è la politica turistica che è essenzialmente fatta di decisioni
politiche, di operatori che devono compiere scelte e/o selezionare uno
scenario in base al raggiungimento di determinati obiettivi sociali
Ritchie & Crouch, (2003, p. 147), vedono al contrario la politica come
una serie di decisioni che devono essere attuate attraverso lo sviluppo
di un piano, quindi politica economica e pianificazione non si possono
separare
Veal(2002), vede la politica e la pianificazione come due momenti che si
sovrappongono ma sono distinti, similmente ai due autori sopra, la
politica ha a che fare con principi e obiettivi che guidano l’azione di un
governo (es. garantire l’equità nei ritorni del turismo nei confronti di
diversi gruppi sociali, puntare su un turismo di nicchia o di massa), la
pianificazione si occupa di attuare questi obiettivi attraverso la messa
in atto di azione concrete e coordinate all’interno di un piano.
TURISMO COME OBIETTIVO DI POLITICA
ECONOMICA
Il turismo ha suscitato almeno a partire dalla fine degli anni ‘60 un
forte interesse come obiettivo di sviluppo economico nei paesi
svantaggiati e meno sviluppati.
Molti autori hanno individuato questo settore del terziario come
alternativo, all’industria per il decollo dello sviluppo economico in
alcuni paesi del continente africano, asiatico o sud-americano
Il dibattito sulla effettiva possibilità che il turismo creasse dei posti
di lavoro e dei legami a monte con l’agricoltura ed alcuni settori
industriali, tali da generare un vero e proprio decollo nello sviluppo
delle economie deboli è stato sempre molto animato
Alcuni economisti hanno sempre contrapposto la visione “industry
first” a quella alternativa basata sullo sviluppo turistico
TURISMO COME OBIETTIVO DI POLITICA
ECONOMICA (2)
Comunque l’idea del turismo come volano dello sviluppo economico, per
quanto alternativa, è stata anch’essa oggetto di forti critiche a partire
dagli anni ‘80.
Sul banco degli imputati viene messa una visione acritica dello sviluppo
turistico, soprattutto come si stava evolvendo nei paesi in via di
sviluppo,
dove non si badava alle disparità che lo sviluppo comunque genera nella
società della destinazione turistica
E soprattutto non si teneva conto degli effetti sociali, culturali e
ambientali di un turismo di massa
Nelle teorie della dipendenza (Britton, 1982, Steiner, 2006), il turismo
viene visto come settore alla mercè di lobby estere e come mezzo
attraverso il quale un paese debole e in via di sviluppo entra a far parte
della sfera egemonica di un paese sviluppato del nord del mondo.
OBBIETTIVI DELLA POLITICA E RUOLO
DEL TURISMO
OBBIETTIVI DELLA POLITICA E RUOLO
DEL TURISMO (2)
OBBIETTIVI DELLA POLITICA E RUOLO
DEL TURISMO (3)
OBBIETTIVI DELLA POLITICA E RUOLO
DEL TURISMO (4)
OBBIETTIVI DELLA POLITICA E RUOLO
DEL TURISMO (5)
OBBIETTIVI DELLA POLITICA E RUOLO
DEL TURISMO (6)
TOURISM POLICY “PROBLEM AREAS”
TOURISM POLICY “PROBLEM AREAS” (2)
TOURISM POLICY “PROBLEM AREAS” (3)
WinterOlimpicGames2006inTurin;Expo2015inMilan
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