Cognome ................................................................... Nome ................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
ASTRONOMIA E ASTROFISICA
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 La declinazione di una stella:
A
B
C
D
varia durante il giorno a causa della rotazione terrestre
non può essere superiore a 90°
è l’angolo misurato in senso antiorario tra il meridiano celeste passante per l’astro e il
meridiano fondamentale
varia da 0° a 180°
2 Il punto γ:
A
B
C
D
si trova sul meridiano fondamentale
si trova sull’equatore
ha declinazione 90°
è il meridiano di riferimento
3 Nella scala delle magnitudini apparenti:
A
B
C
D
una stella di classe 2 è due volte più luminosa di una stella di classe 0
non sono possibili valori negativi
una stella di classe 8 non è osservabile a occhio nudo
una stella di classe 3 è tre volte meno luminosa di una stella di classe 1
4 La luminosità assoluta di una stella:
A
B
C
D
dipende dal suo colore
cresce al crescere della temperatura superficiale dell’astro
diminuisce al crescere della distanza dell’astro dalla Terra
non dipende dalle dimensioni della stella
5 Nel diagramma H-R:
A
B
C
D
le stelle in basso a sinistra sono stelle rosse nel cui nucleo l’elio viene trasformato in
carbonio
le stelle in basso a destra sono stelle bianche molto calde e molto luminose
le stelle in alto a destra sono giganti rosse con luminosità ridotta e temperatura superficiale
elevata
le stelle azzurre della sequenza principale producono energia mediante reazioni di fusione
dell’idrogeno, come le nane rosse
6 Una stima attendibile delle temperature superficiali delle stelle si può ottenere:
A
B
C
D
analizzando il colore
misurando l’angolo di parallasse
misurando la luminosità
misurando la massa
6
7 A causa delle reazioni di fusione nucleare che avvengono in una stella di sequenza principale:
A
B
C
D
nel tempo tutta la massa della stella si trasforma in energia
tutti i nuclei atomici presenti nel nòcciolo della stella vengono trasformati in energia
si produce energia elettromagnetica perché la massa di un nucleo di elio è più piccola di
quella di un nucleo di idrogeno
la massa del nòcciolo della stella diminuisce e la sua composizione chimica si modifica
8 La reazione di fusione dell’elio:
A
B
C
D
avviene nel nucleo del Sole
produce un nucleo di carbonio a partire da tre nuclei di elio
avviene nel nucleo delle stelle di sequenza principale con massa superiore a 0,5 masse solari
avviene a una temperatura di circa 10 milioni di gradi
9 Una supernova:
A
B
C
D
è lo stadio finale esplosivo delle stelle di sequenza principale
genera sempre una stella a neutroni
deve avere un raggio inferiore al raggio di Schwarzschild
deriva da una gigante rossa di massa molto elevata
10 La relazione d =
1
:
p
dove
d = distanza di un astro dalla Terra
p = angolo di parallasse annua di una stella
A
B
C
D
si può utilizzare solo per le stelle che distano dalla Terra meno di 10 pc
può essere utilizzata solo se il valore di p è espresso in parsec
può essere utilizzato solo se il valore di d è espresso in parsec
non è corretta
11 Considerando due stelle di luminosità diversa, è vero che a parità di temperatura superficiale:
A
B
C
D
la stella con magnitudine assoluta inferiore ha un volume superiore
la stella con magnitudine assoluta superiore ha un volume superiore
le due stelle appartengono a classi spettrali diverse
le due stelle hanno diverso colore
12 Scegli l’affermazione corretta
A
B
C
D
Le stelle nell’arco di una giornata modificano la loro ascensione retta
Il Sole nel corso del giorno cambia declinazione e ascensione retta
Le stelle cambiano declinazione e ascensione retta nel corso dell’anno
Il Sole nel corso dell’anno cambia ascensione retta e declinazione
13 Individua l’affermazione sbagliata
A
B
C
Per identificare il punto cardinale nord nel nostro emisfero si può cercare la posizione della
Stella Polare
Per identificare la posizione del punto cardinale ovest bisogna cercare il punto in cui
tramonta il Sole
Per identificare il punto cardinale est bisogna ruotare di 90° in senso orario, procedendo dal
punto cardinale nord
7
D
Per identificare il punto cardinale sud bisogna guardare nella direzione in cui culmina il Sole
Scegli la risposta corretta
14 In quale, tra le sequenze riportate, le radiazioni sono ordinate da sinistra a destra in ordine di
frequenza crescente?
A raggi x, microonde, onde radio, radiazioni visibili rosse, raggi γ, radiazioni visibili gialle
B microonde, onde radio, radiazioni visibili rosse, raggi γ, radiazioni visibili gialle, raggi x
C raggi γ, raggi x, radiazioni visibili gialle, radiazioni visibili rosse, microonde, onde radio
D onde radio, microonde, radiazioni visibili rosse, radiazioni visibili gialle, raggi x, raggi γ
Individua il completamento sbagliato
15 Secondo la teoria dell’evoluzione stellare:
A la posizione di una stella nel diagramma H-R dipende dalla sua massa, dalla composizione
chimica e dall’età
B quando una stella della sequenza principale diventa una gigante rossa la sua massa si
modifica
C nel corso della sua vita la stella modifica temperatura, luminosità e composizione chimica
D il “percorso” di una stella sul diagramma H-R è determinato dalla sua massa iniziale
16 Una nana bianca:
A
B
C
D
esercita un’attrazione gravitazionale decine di migliaia di volte più intensa di quella terrestre
ha massa superiore a 1,44 masse solari e un volume paragonabile a quello della Terra
è un corpo di massa inferiore a 1,44 masse solari con densità 1 milione di volte maggiore di
quella dell’acqua
è composta principalmente da elio e carbonio
17 Nel diagramma H-R:
A
B
C
D
le stelle sono ordinate da sinistra a destra in ordine di temperatura crescente
le giganti rosse hanno massa più grande di tutte le stelle di sequenza principale
in basso a sinistra si collocano le stelle con maggiore temperatura e minore luminosità
le stelle bianche della sequenza principale diventeranno col tempo nane rosse
Scegli il completamento o i completamenti corretti
18 Lo spettro di un corpo nero a 3000 K è diverso da quello che si ottiene da un corpo nero a 20000
K, perché:
A a basse temperature si ha uno spettro che contiene solo radiazioni rosse; ad alte temperature
si ha uno spettro formato solo da radiazioni violette
B a basse temperature si genera uno spettro discontinuo; ad alte temperature si genera uno
spettro continuo
C a basse temperature si ha uno spettro in cui sono più intense le radiazioni rosse; ad alte
temperature si ha uno spettro in cui sono più intense le radiazioni violette
D a basse temperature si genera uno spettro continuo; ad alte temperature si genera uno spettro
discontinuo
19 Osservando i movimenti della volta celeste, si rileva che:
A
B
C
D
il Sole modifica ogni giorno la sua ascensione retta
le stelle sorgono ogni notte con 4 min di ritardo
il Sole, nell’arco di un giorno, percorre una traiettoria intorno alla Terra, muovendosi in
senso antiorario
la posizione sulla sfera celeste del Sole a mezzogiorno cambia ogni giorno
8
20 L’altezza di una stella sul piano dell’orizzonte:
A
B
C
D
varia nel corso dell’anno
si rileva nel momento della culminazione
resta invariata nel corso dell’anno, solo se si tratta di una stella circumpolare
varia in relazione alla sua distanza dall’osservatore
9
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ASTRONOMIA E ASTROFISICA
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 La fisica della struttura e dell’evoluzione stellare può essere descritta in termini di posizione delle
stelle sul diagramma H-R.
Disegna il diagramma H-R.
Definisci le grandezze che vengono utilizzate per costruirlo, indica i nomi dei diversi gruppi di
stelle presenti e descrivi le caratteristiche chimico-fisiche di ciascuno di essi.
2 Descrivi le fasi evolutive terminali di una stella a partire dallo stadio di gigante rossa, indicando i
cambiamenti chimico-fisici che avvengono e le cause che li determinano.
3 Fino ai primi anni del ’900, gli astronomi non avevano mai messo in dubbio l’idea che esistesse
uno spazio fisso sullo sfondo del quale si muovevano il Sistema Solare, le stelle e tutti i corpi
celesti. Questa rappresentazione dell’Universo dovette essere mutata in seguito alle osservazioni
dell’astronomo americano Hubble sulla luce proveniente da altre galassie.
Descrivi le scoperte di Hubble e spiega le implicazioni che da esse derivano per lo studio della
struttura dell’Universo.
4 Quali delle stelle elencate nella tabella sottostante appartengono all’emisfero celeste boreale?
Quali a quello australe? Quali sono visibili in cielo alle nostre latitudini? Perché? Quale delle
stelle indicate si trova a una minore distanza angolare dall’equatore celeste? Quale si trova a una
minore distanza angolare dal polo nord celeste?
stella
declinazione
Sirio
–16° 40'
Arturo
+19° 20'
Capella
+45° 58'
Vega
+38° 45'
Rigel
–8° 14'
Altair
+8° 47'
Antares
–26° 22'
βCentauri
–60° 14'
emisfero boreale
emisfero australe
5 In quale modo si possono determinare le dimensioni di una stella?
6 Proxima Centauri ha una magnitudine apparente 11 e una magnitudine assoluta 15,4. È una stella
molto luminosa? La sua distanza dalla Terra e maggiore o minore di 10 pc?
10
7 Leggi il brano e rispondi alle domande.
Figura 1 Diagramma H-R di un ammasso aperto - Diagramma H-R di un ammasso globulare
I diagrammi H-R degli ammassi stellari presentano caratteristiche differenti dal diagramma H-R
classico. Nel diagramma H-R degli ammassi aperti è presente la sequenza principale, ma il ramo
delle giganti rosse è poco pronunciato o addirittura assente. Nel diagramma H-R degli ammassi
globulari, invece, è ben evidente la porzione inferiore della sequenza principale, mentre mancano
il ramo superiore della sequenza, costituito da stelle calde di classe O e B, e talvolta le stelle di
classe G. Inoltre, sono sempre molto numerose le giganti rosse e il ramo orizzontale si congiunge
alla sequenza principale in un punto variabile da ammasso ad ammasso, ma sempre collocato
nella regione inferiore della sequenza principale.
Come si spiegano le caratteristiche e le differenze tra questi diagrammi H-R?
La spiegazione si basa su un’ipotesi, da tutti accettata: le stelle di un ammasso hanno tutte la
stessa origine, esse cioè si sono formate contemporaneamente da una stessa nebulosa. Perciò, al
momento della loro formazione, le stelle di un ammasso hanno la stessa composizione chimica: la
loro posizione sul diagramma, in particolare nella sequenza principale, dipende esclusivamente
dalla massa.
Perché negli ammassi aperti troviamo stelle luminose e calde, mentre negli ammassi globulari
abbondano stelle relativamente fredde e giganti rosse?
Secondo i modelli teorici, le stelle più luminose della sequenza principale sono anche quelle
dotate di massa maggiore. Esse bruciano il loro combustibile nucleare più rapidamente delle
altre, perciò lasciano per prime la sequenza principale ed evolvono spostandosi nel ramo delle
giganti rosse. La conformazione della sequenza principale e il punto in cui si stacca il ramo delle
giganti rosse sono dati utili per stabilire l’età di un ammasso.
Nei diagrammi H-R degli ammassi aperti, la sequenza principale è completa, perché si tratta di
sistemi giovani. Non si sono, infatti, ancora formate molte giganti rosse, mentre ci sono stelle
calde e luminose di grande massa.
Negli ammassi globulari, invece, mancano le stelle più luminose della sequenza principale, le
11
quali si sono già trasformate in giganti. Più vecchio è l’ammasso, più si riduce il numero di stelle
calde e il ramo delle giganti rosse ha origine in un punto via via più basso della sequenza.
Lo studio dei diagrammi H-R degli ammassi è stato utile per dimostrare che le stelle della
sequenza principale hanno la stessa “età” evolutiva e che la loro successiva evoluzione non
procede in tempi sempre uguali: le stelle più calde e di massa maggiore evolvono per prime in
giganti rosse.
a
Che cosa sono gli ammassi stellari? Dove si trovano? Come vengono catalogati? Perché gli
ammassi in cui la sequenza principale è completa sono considerati ammassi di recente
formazione?
b
In quale parte del diagramma H-R si collocano le stelle più luminose della sequenza
principale? Che colore hanno? Perché si ritiene che queste stelle si trasformino in giganti rosse più
rapidamente delle stelle più fredde?
c
Perché nei diagrammi H-R degli ammassi stellari più vecchi viene a mancare solo una parte
della sequenza principale? Perché in questi diagrammi sono presenti molte giganti rosse?
d
Perché il diagramma H-R classico differisce dai diagrammi degli ammassi stellari?
8 Leggi i dati relativi alla stella Betelgeuse (stella variabile) e rispondi alle domande, motivando le
risposte:
• magnitudine apparente: 0,4
• magnitudine assoluta max: 5,5
• classe spettrale: M2 1
• declinazione: δ +07° 24' 25''
a
La distanza di Betelgeuse dalla Terra è inferiore o superiore a 10 pc?
b
È una stella dell’emisfero australe o boreale?
c
È visibile dall’Italia?
d
È una stella con luminosità assoluta superiore al Sole?
e
Qual è la sua temperatura superficiale?
f
Qual è il suo colore?
g
Il suo diametro è inferiore o superiore a quello del Sole?
h
In quale regione del diagramma H-R si trova?
i
Si calcola che l’attuale fase evolutiva di questa stella avrà termine tra poco più di 5000 anni:
secondo le previsioni teoriche che cosa accadrà?
9 Leggi i dati relativi alla stella Deneb e rispondi alle domande, motivando le risposte:
•
•
•
•
a
b
c
d
e
f
g
h
magnitudine apparente: 1,26
magnitudine assoluta: 7,2
classe spettrale: A2 1
declinazione: δ +45° 16' 49"
È una stella visibile nel cielo di Roma?
Dove si colloca nel diagramma H-R?
Dista dallaTerra più o meno di 10 pc?
La sua luminosità assoluta è maggiore di quella del Sole?
Ha massa e volume maggiori rispetto al Sole?
Quali caratteristiche ha in comune con il Sole?
È una stella “giovane” o “vecchia”?
Quali trasformazioni subirà al termine della fase che attraversa attualmente?
10 Posiziona sulla sfera celeste (dopo aver disegnato gli opportuni elementi di riferimento):
a
b
un astro A con un’altezza di 90° per un osservatore che si trovi a latitudine 45°
un astro B con declinazione δ = 45° e ascensione retta α = 0
12
c
accanto al disegno definisci i seguenti termini: declinazione, altezza, latitudine, ascensione
retta
13
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Classe ........................ Data ..............................................
IL SISTEMA SOLARE
Individua il completamento o i completamenti sbagliati
1 Secondo la legge di gravitazione universale:
A l’accelerazione di gravità è maggiore nei pianeti rocciosi e minore nei pianeti che non hanno
una superficie solida
B pianeta e Sole si muovono intorno a un baricentro comune
C se la distanza tra due corpi celesti raddoppia, la forza di attrazione tra i due corpi si dimezza
D un pianeta perturba il movimento di rivoluzione intorno al Sole dei pianeti vicini
Scegli il completamento o i completamenti corretti
2 La relazione t12 : t22 = d13 : d23
dove
t = tempo di rivoluzione di un pianeta
d = distanza media del pianeta dal Sole
A è un’applicazione della prima legge di Keplero
B è un’applicazione della seconda legge di Keplero
C è un’applicazione della terza legge di Keplero
D non è corretta
3 I pianeti di tipo gioviano:
A
B
C
D
hanno densità superiore ai pianeti terrestri
non hanno un’atmosfera
hanno una massa molto elevata
non hanno satelliti
4 La zona radiativa all’interno del Sole:
A
B
C
D
si trova tra zona convettiva e fotosfera
produce energia elettromagnetica mediante fenomeni radioattivi
è costituita da ioni e presenta moti convettivi
è costituita da plasma, ma non avvengono reazioni termonucleari
5 Secondo la terza legge di Keplero:
A
B
C
D
la velocità di rotazione dei pianeti aumenta al crescere della loro distanza dal Sole
la velocità di rivoluzione di un pianeta è direttamente proporzionale alla sua distanza dal
Sole
la velocità di rivoluzione di un pianeta aumenta in perielio e diminuisce in afelio
prendendo come unità di misura del tempo l’anno terrestre (a) e come unità di misura delle
distanze l’UA, il tempo di rivoluzione (t) di un pianeta si può ricavare con la formula
t=
a3 .
6 I granuli presenti nella fotosfera del Sole:
A
B
C
D
sono fenomeni prodotti dalle macchie solari
sono getti di gas caldi che originano nella cromosfera
sono l’apice delle celle convettive della zona convettiva
sono zone della fotosfera più luminose e più calde delle zone circostanti
14
7 Il Sole:
A
B
C
D
è una stella con elevata magnitudine apparente, di classe spettrale M
ha un’età di circa 5 miliardi di anni ed è una stella nella fase terminale della sua esistenza
tra circa 5 miliardi di anni diventerà una supernova ed esploderà
è una stella di seconda generazione
8 Le comete:
A
B
C
D
sono corpi del Sistema Solare che si incendiano a contatto con l’atmosfera terrestre
sono formate da polveri, gas e sostanze ghiacciate che sublimano quando si avvicinano al
Sole
perdono una parte di massa a ogni passaggio vicino al Sole
hanno una composizione simile alle stelle
9 Le comete:
A
B
C
D
hanno una coda rivolta in verso opposto rispetto alla loro direzione di movimento
si formano solo in prossimità del Sole
formano la coda solo in prossimità del Sole
hanno la medesima composizione chimica degli asteroidi
10 I meteoriti:
A
B
C
D
sono corpi che si incendiano a contatto con l’atmosfera
non bruciano integralmente nell’impatto con l’atmosfera
sono frammenti di comete o asteroidi
hanno sempre grandi dimensioni
Individua il completamento o i completamenti sbagliati
11 Le reazioni di fusione nucleare nel Sole:
A modificano la composizione del nucleo
B riducono la massa del nucleo
C avvengono in una regione che occupa il 50% del volume del Sole
D producono radiazioni elettromagnetiche prevalentemente gialle
12 Individua l’affermazione o le affermazioni sbagliate
A
B
C
D
L’accelerazione di gravità che agisce sulla superficie terrestre ha un valore superiore a
quello di tutti gli altri pianeti di tipo terrestre
La massa di Giove è 318 volte più grande della massa terrestre, perciò la sua accelerazione
di gravità superficiale è 318 volte più elevata di quella terrestre
Il valore dell’accelerazione di gravità superficiale di un pianeta diminuisce al crescere del
raggio del pianeta e aumenta al crescere della densità
L’accelerazione di gravità dipende dal moto di rotazione di un pianeta
Scegli il completamento corretto
13 Il pianeta che percorre la propria orbita con velocità maggiore è:
A Mercurio
B Giove
C Venere
D Marte
15
14 La velocità angolare di rotazione del Sole varia con la latitudine a causa:
A
B
C
D
della forza centrifuga
dell’attrazione gravitazionale Sole-Terra
della variazione della sua posizione rispetto ai pianeti
del fatto che non è un corpo rigido
15 I pianeti percorrono la loro orbita intorno al Sole con velocità:
A
B
C
D
direttamente proporzionale alla loro distanza dal Sole
costante
maggiore in perielio, minore in afelio
minore in perielio, maggiore in afelio
16 L’aspetto granulare della fotosfera solare è dovuto alle correnti convettive della:
A
B
C
D
sovrastante corona
sottostante zona convettiva
sovrastante cromosfera
sottostante zona radiativa
17 Il Sole è costituito in prevalenza da idrogeno ed elio, presenti:
A
B
C
D
nel nòcciolo e nella zona radiativa
in tutta la massa
nel nòcciolo e nella fotosfera
solo nel nòcciolo
18 Le variazioni giornaliere e annue della temperatura superficiale dei pianeti non dipendono:
A
B
C
D
dall’inclinazione dell’asse di rotazione
dalla massa dell’atmosfera
dalla distanza dal Sole
dalla presenza dell’atmosfera
19 Le meteore sono:
A
B
C
D
asteroidi della fascia di Kuiper
frammenti di comete o asteroidi entrati nell’atmosfera terrestre
resti di un pianeta esploso nella nube di Oort
pianeti nani in formazione
20 In base alla seconda legge di Keplero, per un pianeta:
A
B
C
D
la velocità di rivoluzione non è costante
il periodo di rivoluzione non è costante
la velocità angolare è direttamente proporzionale alla distanza dal Sole
la velocità lineare è costante
16
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IL SISTEMA SOLARE
1 Disegna la struttura interna del Sole, indicando i nomi dei diversi strati. Spiega le differenze dal
punto di vista della struttura della materia tra uno strato e l’altro e illustra i meccanismi di
propagazione o produzione dell’energia in ciascuno di essi.
2 Il Sole e i pianeti del Sistema Solare si formarono solo dopo che la prima generazione di stelle
della nostra galassia terminò il suo ciclo di vita.
Giustifica questa affermazione considerando i dati che ne provano la validità.
3 Utilizzando la terza legge di Keplero e la
figura, spiega perché i pianeti osservabili a
occhio nudo hanno un moto apparente
diverso da Sole, stelle e Luna e alternano
momenti in cui si muovono sulla sfera
celeste con moto diretto a momenti in cui si
muovono con moto retrogrado. Inoltre,
spiega perché il loro movimento non è
sincronizzato.
4 Se la massa del Sole fosse 1/2 di quella reale, il periodo di rivoluzione della Terra sarebbe
diverso?
5 Come si spiega, secondo gli attuali modelli sulla formazione del Sistema Solare, la differenza di
composizione dell’atmosfera dei pianeti di tipo terrestre e gioviano?
6 Descrivi quali sono le caratteristiche che consentono di classificare un corpo del Sistema Solare
come pianeta nano.
17
7 Sul diagramma H-R della figura sono rappresentati gli stadi evolutivi di una stella, dalla nascita
fino alla morte.
Osserva e rispondi alle domande,
motivando adeguatamente le risposte.
a Quali dimensioni e quale colore ha la
stella appena formata?
Quali parametri hai considerato per
rispondere?
b Nel passaggio dalla fase 2 alla fase 3 la
massa della stella si modifica?
c Quali cambiamenti di colore, di
luminosità, di temperatura superficiale
avvengono nel passaggio dalla fase 2 alla
fase 3? Come si spiegano questi
cambiamenti?
d Quali sono le cause del passaggio dalla
fase 4 alla fase 7?
e In base alla posizione sul diagramma
stabilisci colore, luminosità e temperatura
superficiale della stella nella fase 7.
f Quali caratteristiche (massa, struttura
interna, densità, composizione) presenta la
stella nella fase 7?
g Quali stelle seguono il percorso ideale
rappresentato nella figura?
8 La fotosfera del Sole è caratterizzata da
un’intensa attività che si manifesta con vari fenomeni. Descrivili e spiega come sono collegati con
alcune manifestazioni che si verificano sulla Terra.
9 Spiega perché si può dire che “Giove è un Sole mancato”.
10 Lo bel pianeto che d’amar conforta
faceva tutto rider l’oriente,
velando i Pesci ch’erano in sua scorta.
Purgatorio I, 18-19
Venere, il pianeta che induce all’amore, faceva risplendere tutta la parte orientale del cielo,
oscurando la costellazione dei Pesci che si trovava sotto la sua guida.
Per chiarire il significato astronomico di questi versi di Dante, rispondi alle domande.
a Dante pone Venere in congiunzione con la costellazione dei Pesci. Quali costellazioni possono
trovarsi in congiunzione con Venere? Perché?
b Gli astronomi hanno verificato che nell’aprile dell’anno 1300 (periodo in cui presumibilmente
Dante ambienta la Divina Commedia) Venere non sorgeva nella costellazione dei Pesci, ma era in
congiunzione con la costellazione del Toro. La situazione descritta nel canto I del Purgatorio
corrisponde, invece, all’aprile del 1301. Perché la posizione di Venere si modifica da un anno
all’altro?
c Venere è visibile all’alba o al tramonto, ma sempre in prossimità del Sole, diversamente da altri
pianeti: spiega perché.
18
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IL PIANETA TERRA
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 Durante l’anno:
A
B
C
D
per l’emisfero nord della Terra durante l’inverno la durata del dì è decrescente e quella della
notte è crescente. Per l’emisfero sud si verifica il contrario
per l’emisfero nord dal 21 giugno al 23 settembre la durata del dì è crescente, mentre la
durata della notte è decrescente. Per l’emisfero sud si verifica il contrario
il 21 giugno all’equatore il dì dura meno che in Italia
il 21 giugno all’equatore l’altezza del Sole è inferiore rispetto all’equinozio di autunno
Individua il completamento o i completamenti sbagliati
2 All’equatore:
A il 23 settembre il Sole è allo zenit
B nel semestre primavera-estate il Sole sorge a nord-est e tramonta a nord-ovest
C nell’arco dell’anno l’altezza del Sole varia complessivamente di 23° 27'
D il Sole a mezzogiorno ha un’altezza di 90°
3 Al circolo polare artico:
A
B
C
D
il 21 giugno il Sole ha un’altezza di 46° 54'
il lungo dì comincia il 21 marzo e termina il 23 settembre
durante l’estate il Sole si abbassa gradualmente e il dì si accorcia da 24 ore a 12 ore
durante l’estate l’altezza del Sole varia da 46° 54' a 23° 27'
Scegli il completamento o i completamenti corretti
4 Le stagioni meteorologiche:
A coincidono esattamente con le stagioni astronomiche solo nel nostro emisfero
B nella zona intertropicale sono poco differenziate
C iniziano convenzionalmente il primo giorno del mese di un solstizio o di un equinozio
D modificheranno la loro collazione temporale rispetto all’attuale calendario, a causa del
fenomeno della precessione degli equinozi
5 Il 5 maggio:
A
B
C
D
il Sole è allo zenit su un parallelo di latitudine +16°
il Sole è allo zenit sull’equatore
il Sole è allo zenit su un parallelo di latitudine 16°
il Sole ha declinazione negativa
6 Se un osservatore vede culminare il Sole mentre un orologio regolato sull’ora di Greenwich segna
le 14, la sua longitudine è:
A 30° E
B 30° O
C 120° O
D 120° E
19
7 Le navi e gli aerei che attraversano l’antimeridiano di Greenwich devono:
A
B
C
D
passare (il giorno dopo) a una data maggiore di un giorno, se navigano da est verso ovest
ripetere (il giorno dopo) la data di attraversamento, se navigano da ovest verso est
passare (il giorno dopo) a una data maggiore di un giorno, se navigano verso est
ripetere (il giorno dopo) la data di attraversamento, se navigano verso ovest
8 Osservando i movimenti della volta celeste, si rileva che:
A
B
C
D
il Sole modifica ogni giorno la sua ascensione retta
le stelle sorgono ogni notte con 4 min di ritardo
il Sole, nell’arco di un giorno, percorre una traiettoria intorno alla Terra, muovendosi in
senso antiorario
la posizione sulla sfera celeste del Sole a mezzogiorno cambia ogni giorno
9 Il moto di rivoluzione della Terra:
A
B
C
D
si svolge in senso orario se osservato dal polo nord celeste
si svolge su un piano inclinato di 23° 27' rispetto all’equatore
è la causa dell’alternarsi di notte e dì
determina il valore dell’accelerazione di gravità
10 Le fasi lunari:
A
B
C
D
si ripetono identiche ogni 27 giorni
si ripetono identiche ogni mese sinodico
non si verificherebbero se i moti di rotazione e di rivoluzione lunari avessero durata diversa
dipendono dall’inclinazione dell’asse lunare rispetto al piano dell’eclittica
11 Il valore dell’accelerazione di gravità:
A
B
C
D
non è costante al livello del mare
è condizionato dalla forza centrifuga
a livello del mare cresce dal polo all’equatore
varia in relazione alla velocità lineare di rotazione
12 La velocità lineare di rotazione sulla Terra:
A
B
C
D
diminuisce, spostandosi dal polo all’equatore
aumenta in uno stesso luogo con l’altitudine
condiziona il valore della forza centrifuga
è costante, perché la Terra è un corpo rigido
13 A causa del fenomeno della precessione degli equinozi:
A
B
C
D
l’anno tropico è più lungo dell’anno sidereo
l’anno civile è più corto dell’anno tropico
tra circa 13 000 anni l’estate australe sarà più lunga dell’estate boreale
la posizione della linea dei solstizi rispetto alla linea degli apsidi si modifica
14 Le eclissi di Sole:
A
B
C
D
sono anulari quando la Luna nuova è in perigeo e la Terra in afelio
durante l’anno sono più frequenti delle eclissi totali di Luna
si verificano soltanto durante il plenilunio
hanno una periodicità casuale
20
15 Durante il moto di rivoluzione terrestre:
A la velocità di rotazione della Terra aumenta passando dalla posizione di afelio a quella di
perielio
B la declinazione del Sole varia da +66° 33' a 66° 33'
C il piano dell’equatore è costantemente inclinato di 23° 27' rispetto al piano dell’eclittica
D il piano del circolo di illuminazione è sempre perpendicolare al piano dell’eclittica
16 Quando la Luna si trova in opposizione:
A
B
C
D
sorge alle 18 e tramonta alle 6
sorge alle 6 e tramonta alle 18
si trova sempre sul piano dell’eclittica
la linea Terra-Sole è perpendicolare alla linea Terra-Luna
17 La direzione del sud:
A
B
C
D
nella zona temperata boreale è sempre indicata dalla posizione del Sole al momento della
culminazione
per un osservatore all’equatore è sempre indicata dalla posizione del Sole al momento della
culminazione
nell’emisfero australe non corrisponde alla direzione della culminazione del Sole
può essere determinata con precisione solo nei giorni di equinozio
18 Il moto conico dell’asse terrestre:
A
B
C
D
causa una variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre
avviene in senso retrogrado
determina la durata dell’anno sidereo
modifica la forma dell’orbita di rivoluzione terrestre
19 La latitudine di un luogo nel nostro emisfero:
A
B
C
D
è l’angolo complementare dell’altezza della Stella Polare
è uguale all’altezza della Stella Polare
nel giorno di equinozio è uguale alla declinazione solare
nel giorno di equinozio è l’angolo complementare della declinazione solare
20 Il giorno solare:
A
B
C
D
dura 4 min in meno del giorno sidereo
è più lungo del giorno sidereo a causa del moto di rivoluzione terrestre
ha una durata maggiore durante l’inverno astronomico
dura meno di 12 ore nel semestre invernale
21
Cognome .......................................................... Nome ...................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
IL PIANETA TERRA
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Leggi il brano e rispondi alle domande
Le prime vere prove fisiche che hanno portato a dimostrare in modo inequivocabile la rotazione
terrestre risalgono al XVIII e al XIX secolo. La prima e più significativa è l’esperienza di
Guglielmini, realizzata nel 1791 a Bologna.
Guglielmini dimostrò che un corpo in caduta libera dalla sommità di una torre, non cade
seguendo la verticale (come dovrebbe essere secondo le leggi della fisica), ma devia spostandosi
verso est. Come si spiega questo fatto?
Se la Terra fosse ferma, il corpo sarebbe soggetto alla sola forza di gravità e cadrebbe secondo la
verticale. Ma, poiché la Terra ruota intorno al suo asse, il corpo, insieme alla torre, viene
trascinato in questo movimento e possiede, anche prima di cadere, una velocità lineare di
rotazione. Tale velocità ha direzione orizzontale e il suo modulo aumenta al crescere della
distanza dall’asse di rotazione (e alla latitudine del luogo). Perciò, un corpo che si trovi alla
sommità di una torre si sposta da ovest a est più velocemente di un corpo situato alla base
(perché la sommità della torre si trova a una distanza maggiore dall’asse di rotazione terrestre).
Un grave in caduta libera tende a mantenere per inerzia la velocità di rotazione iniziale, perciò
giungerà al suolo (che si muove con velocità di rotazione minore) in un punto spostato verso est
rispetto alla verticale. La velocità lineare di spostamento, quindi l’entità dello spostamento dalla
verticale, non dipende soltanto dall’altezza della torre, ma anche dalla latitudine: a 45° di
latitudine, dove la velocità lineare è di 329 m/s, la deviazione per una caduta di 100 m è di circa
17 mm.
a Due punti A e B che si trovano rispettivamente
alla base e in cima alla torre hanno la medesima
velocità angolare di rotazione? Perché hanno
diversa velocità lineare di rotazione?
b Nell’esperimento effettuato da Gugliemini il
corpo devia verso est: che cosa si deduce da
questa osservazione?
22
2 Surge ai mortali per diverse foci
la lucerna del mondo; ma da quella
che quattro cerchi giugne con tre croci,
con miglior corso e con migliore stella
esce congiunta
[…]
fatto avea là mane e di qua sera
Paradiso I, 37-43
Il Sole sorge per gli uomini lungo l’arco dell’anno da diversi punti dell’orizzonte, ma quando
sorge da quel punto nel quale quattro cerchi celesti si intersecano con tre croci […] aveva fatto
mattina nel Purgatorio e sera sulla Terra.
Per chiarire il significato astronomico di questi versi di Dante rispondi alle domande.
a Perché il Sole, per un osservatore che si trovi alle medie latitudini, sorge da punti diversi
dell’orizzonte?
b Quale variazione annua si osserva? I quattro cerchi celesti a cui si fa riferimento in questi versi
sono: l’eclittica, l’equatore celeste, l’orizzonte, il meridiano fondamentale (coluro equinoziale).
Definisci il significato dei quattro termini.
c Disegna su una sfera celeste i quattro cerchi, ponendo in evidenza l’asse del mondo, i punti
cardinali, i punti γ e ω.
d I quattro cerchi si intersecano in due punti: quali?
e Nel disegno che hai fatto, il punto γ coincide con il punto cardinale est: spiega che cosa sono
questi punti.
f Soltanto in due giorni all’anno si verifica la situazione particolare descritta da Dante: quali?
3 L’accelerazione di gravità sulla superficie di Giove è circa 26 volte più grande dell’accelerazione
di gravità sulla Terra, mentre la massa di Giove è 318 volte più grande di quella terrestre.
a Quale relazione esiste tra massa del pianeta e accelerazione di gravità?
b Quali altri fattori condizionano il valore dell’accelerazione di gravità?
4 Calcola e rappresenta con un disegno:
a l’altezza della Stella Polare sull’orizzonte di un osservatore che si trovi sul tropico del Cancro;
b l’altezza del Sole a mezzogiorno per un osservatore che si trovi sul tropico del Cancro nel
giorno dell’equinozio d’autunno.
5 Il punto γ era chiamato dagli antichi greci anche punto di ariete, perché l’equinozio di primavera
si verificava quando il Sole entrava nella costellazione dell’Ariete. Oggi l’equinozio di primavera
si verifica quando il Sole entra nella costellazione dei Pesci.
Spiega perché si è verificato questo cambiamento e descrivi i movimenti apparenti dello zodiaco
nei prossimi secoli.
6 Dal punto di vista astronomico occorre distinguere il “tempo vero” di un luogo dal “tempo
civile”. Spiega perché e illustra gli accorgimenti utilizzati per definire l’ora civile.
7 Disegna le posizioni relative di Sole, Terra e Luna nelle diverse fasi del mese sinodico, descrivi
sinteticamente ciascuna di esse e spiega perché non si verificano regolarmente eclissi di Sole o di
Luna ogni mese lunare.
23
8 Il disegno rappresenta il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Indica sulla figura (e
disegna se necessario) la posizione dei seguenti elementi: solstizio d’inverno, solstizio estivo,
perielio, afelio, linea degli apsidi, equinozio di primavera, equinozio d’autunno, asse terrestre,
piano dell’equatore.
Scrivi la definizione di ciascuno dei termini elencati.
9 Descrivi le variazioni di altezza del Sole e di durata del dì che si osservano durante l’anno nella
zona intertropicale.
10 Il disegno rappresenta le traiettorie apparenti
del Sole nei giorni di equinozio e solstizio,
osservate a latitudini diverse nel nostro
emisfero. Identifica in ciascuna figura le
traiettorie dell’equinozio e di ciascun solstizio e
rispondi.
a Su quale parallelo si osserva quanto rappresentato nella figura a)? Perché sul piano
dell’orizzonte non sono rappresentati i punti cardinali est e ovest? Quale dato ti permette di
definire la latitudine del luogo?
b Su quale parallelo si osserva quanto rappresentato nella figura b)? Come si stabilisce sul piano
dell’orizzonte la posizione dei punti cardinali est, ovest e sud?
c Quale dato ti permette di definire la latitudine del luogo? Su quale parallelo si osserva quanto
rappresentato nella figura c)?
24
Cognome .............................................................. Nome ..................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
I MATERIALI DELLA LITOSFERA
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 La calcite:
A
B
C
D
è un minerale che appartiene al gruppo degli elementi nativi
è un silicato
è una roccia sedimentaria
è un minerale della famiglia dei carbonati
2 Un cristallo si può formare:
A
B
C
D
solo all’interno della Terra a temperature e pressioni elevate
solo a partire da una massa calda e fusa
da una soluzione per precipitazione
per sublimazione di un vapore vulcanico
3 Non sono minerali femici:
A
B
C
D
le olivine e i pirosseni
il quarzo e l’ortoclasio
i feldspati
i carbonati e gli idrossidi
Individua il completamento sbagliato
4 Sono minerali femici:
A
B
C
D
gli alluminosilicati
gli anfiboli
gli ossidi
i pirosseni
Scegli il completamento o i completamenti corretti
5 Il metamorfismo di contatto:
A
B
C
D
si verifica per contatto tra due masse di magma
modifica la composizione di una roccia, ma non la sua struttura
porta alla formazione di rocce con struttura scistosa
porta alla formazione di rocce con struttura granulare
6 Una roccia sedimentaria:
A
B
C
D
contiene sempre minerali diversi da quelli delle rocce magmatiche
è spesso stratificata
non è compatta
si forma a basse temperature e pressioni
7 Sono rocce sedimentarie di origine chimica:
A
B
C
D
salgemma e gesso
arenaria e marmo
selce e siltite
basalto e gabbro
25
8 La diagenesi:
A
B
C
D
è un fenomeno metamorfico causato da aumento di pressione
è il fenomeno per il quale la sabbia si trasforma in arenaria
è la fase finale del ciclo sedimentario
è il fenomeno per il quale il calcare si trasforma in marmo
9 Il gruppo silicato ha formula:
A
B
C
D
Si4O4
SiO4
(SiO4)4SiO2
10 Il magma secondario:
A
B
C
D
è meno denso del magma primario
all’origine ha composizione femica
si forma per anatessi
è più denso del magma primario
11 Un minerale metasomatico si forma:
A
B
C
D
durante il processo magmatico
durante il processo metamorfico
durante il processo sedimentario
per anatessi
Individua il completamento sbagliato
12 Sono rocce magmatiche:
A il pirosseno
B il gabbro
C il basalto
D la peridotite
13 Una roccia magmatica intrusiva:
A
B
C
D
può contenere quarzo
può avere struttura porfirica
può derivare da un magma di anatessi
non ha struttura vetrosa
14 Il marmo:
A
B
C
D
contiene carbonato di calcio
è una roccia intrusiva olocristallina
deriva dal metamorfismo di contatto di rocce sedimentarie
non ha struttura scistosa
15 Il gabbro:
A
B
C
D
è una roccia metamorfica
contiene silice
ha struttura olocristallina
ha la medesima composizione del basalto
26
Scegli il completamento o i completamenti corretti
16 L’arenaria:
A è una roccia clastica coerente
B ha struttura olocristallina
C si forma per compattazione e diagenesi di sedimenti con clasti di dimensioni inferiori a 1/16
di mm
D è un tipo particolare di calcare
17 Il granito:
A
B
C
D
ha la medesima composizione della riolite e della pomice
è un minerale sialico
ha una struttura olocristallina
si forma per solidificazione di lave sialiche
18 Il quarzo:
A
B
C
D
è una roccia magmatica intrusiva
si trova solo nelle rocce magmatiche
è un minerale di formula SiO2
ha struttura vetrosa
19 Il basalto:
A
B
C
D
è una roccia magmatica intrusiva femica
è una roccia magmatica effusiva femica
ha struttura olocristallina
ha struttura vetrosa
20 L’anatessi:
A
B
C
D
è un particolare tipo di diagenesi
è una struttura delle rocce metamorfiche
può portare alla formazione di un magma sialico
si verifica nel mantello terrestre
27
Cognome ................................................................. Nome ...................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
I MATERIALI DELLA LITOSFERA
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Descrivi i criteri adottati per classificare i minerali.
2 Spiega la differenza tra cristalli e solidi amorfi; descrivi in particolare le caratteristiche dei
cristalli.
3 Che cosa sono i silicati? Descrivi la struttura base dello ione silicato e i diversi tipi di struttura che
può generare.
4 Descrivi le differenze tra minerali femici e sialici.
5 Illustra i criteri utilizzati per classificare le rocce magmatiche.
6 Osserva il diagramma:
a Quale dato viene riportato in verticale nel diagramma?
b Quale dato viene riportato in orizzontale nel diagramma?
c Come viene utilizzato il diagramma?
d Completa le caselle vuote e spiega il significato dei termini che introduci.
7 Descrivi le diverse modalità di formazione di una roccia sedimentaria.
28
8 Descrivi le modalità di formazione di un corpo roccioso:
a granitico
b basaltico
c evaporitico
d di travertino
Scegli poi l’abbinamento opportuno tra i casi descritti e gli esempi sotto indicati, motivando la tua
risposta:
1. formazione gessoso-solfifera, in Sicilia
2. plateaux (espandimento) vulcanico, in Islanda
3. cava di “pietra di Tivoli”, in Lazio
4. plutone sardo
9 Disegna uno schema che rappresenti il ciclo litogenetico e spiegalo.
10 Spiega con opportuni esempi come si fa a capire se un campione roccioso è una roccia
magmatica intrusiva o effusiva.
29
Cognome ............................................................... Nome ..................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
LA TERRA È UN PIANETA INSTABILE
(verifica 1)
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 I magmi sialici:
A
B
C
D
alimentano i vulcani a scudo
sono più densi dei magmi femici
producono lave andesitiche o riolitiche
contengono una percentuale di silice inferiore rispetto ai magmi femici
2 I vulcani islandesi:
A
B
C
D
sono vulcani a scudo
eruttano lave basaltiche
presentano diatremi e caldere
sono alimentati da magmi femici
3 Il magma si forma:
A
B
C
D
in uno strato completamente fuso del mantello
in zone del mantello o della crosta per diminuzione di pressione o aumento di temperatura
in zone del mantello o della crosta per aumento di pressione e aumento di temperatura
nel nucleo
4 La magnitudo di un terremoto:
A
B
C
D
non può avere valori superiori a 10
non può avere valori inferiori a 1
diminuisce allontanandosi dall’epicentro
si ricava dall’analisi del sismogramma
5 L’epicentro è:
A
B
C
D
il punto in cui si genera il terremoto
il punto da cui partono le onde P e S
il punto da cui partono le onde L
il luogo in cui si forma la faglia
6 Le onde S:
A si propagano solo nei solidi
B si propagano nella crosta con una velocità inferiore alle onde P
C provocano un’oscillazione delle particelle di materia nello stesso senso di propagazione
dell’onda
D sui sismogrammi vengono registrate dopo le onde P e L
30
7 Secondo la scala Richter:
A un terremoto di magnitudo 0 produce sul sismogramma un’oscillazione massima di
ampiezza uguale a quella del terremoto standard
B un terremoto di magnitudo 4 produce sul sismogramma un’oscillazione massima di
ampiezza 10 000 volte più grande del terremoto standard
C un terremoto di magnitudo 7 produce sul sismogramma un’oscillazione massima di
ampiezza 70 volte più grande del terremoto standard
D il terremoto standard è un terremoto ideale che produce un’oscillazione di ampiezza
massima di 0,001 mm in tutte le stazioni di rilevamento
8 L’intensità di un terremoto:
A
B
C
D
può assumere valori da 1 a 10
non può essere determinata se il sisma avviene nel deserto
viene determinata osservando e misurando le oscillazioni presenti sui sismogrammi
cresce allontanandosi dall’epicentro
Individua il completamento sbagliato
9 I piroclasti:
A sono scarsi nelle eruzioni dei vulcani a scudo
B possono dar luogo alla formazione di brecce e ignimbriti
C sono frammenti dell’edificio vulcanico o di lava solidificata
D sono rocce magmatiche effusive
10 Le eruzioni freato-magmatiche:
A
B
C
D
sono caratteristiche dei vulcani sottomarini
avvengono con il meccanismo di base-surge
possono verificarsi anche se il magma non è sialico
si innescano quando l’acqua entra nella camera magmatica
11 I vulcani lineari:
A
B
C
D
sono caratteristici delle dorsali oceaniche
si trovano in Islanda
sono stratovulcani
attualmente sono alimentati da magmi femici
Scegli il completamento o i completamenti corretti
12 Le colate di fango sono chiamate:
A ignimbriti
B nubi ardenti
C lahars
D piroclasti
13 La magnitudo di un terremoto:
A
B
C
D
è il logaritmo in base 10 dell’intensità del sisma
si misura sull’epicentro del terremoto
è direttamente proporzionale all’intensità del terremoto
varia secondo una scala logaritmica
31
14 Le onde P:
A
B
C
D
provocano una deformazione e una variazione di volume delle rocce attraversate
rallentano passando da un solido a un fluido
non si propagano nel nucleo terrestre
provocano nel mezzo attraversato un’oscillazione perpendicolare alla loro direzione di
propagazione
15 Una faglia:
A
B
C
D
è una frattura che attraversa la crosta per tutto il suo spessore
è il punto in cui si trova l’ipocentro di un terremoto
può essere soggetta a movimenti solo quando si verifica un terremoto
è una frattura lungo la quale si accumula energia potenziale elastica
16 Il sismogramma:
A
B
C
D
è lo strumento utilizzato per registrare un sisma
misura la forza di un terremoto
ha una struttura diversa a seconda della distanza della stazione di rilevamento dall’epicentro
viene utilizzato per definire l’intensità del sisma
17 La carta della distribuzione geografica dei terremoti evidenzia che:
A
B
C
D
i terremoti producono attività vulcanica
in corrispondenza delle dorsali si verificano terremoti con ipocentro superficiale
c’è una sismicità intensa in prossimità della cintura di fuoco circumpacifica
i terremoti vulcanici sono più frequenti dei terremoti tettonici
18 Se l’epicentro di un sisma si trova a 100 km dalla stazione di rilevamento e l’ampiezza massima
delle oscillazioni sul sismogramma è 0,1 mm il terremoto ha:
A intensità 1
B intensità 0,1
C magnitudo 100
D magnitudo 2
19 La forma di un vulcano:
A
B
C
D
dipende dalla natura delle rocce del territorio
dipende dalla profondità della camera magmatica
dipende dal tipo di materiali eruttati
dipende dalla temperatura del magma
20 L’attività vulcanica è:
A
B
C
D
effusiva nelle dorsali oceaniche
esplosiva nei vulcani di tipo peleano
esplosiva nei vulcani di tipo hawaiano
esalativa nelle eruzioni freato-magmatiche
32
Cognome ................................................................. Nome ...................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
LA TERRA È UN PIANETA INSTABILE (verifica 1)
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Esistono diverse tipologie di attività vulcanica: descrivi ciascuna di esse indicando i fattori che
sono alla base di tali diversità.
2 Secondo le attuali teorie esistono solo due tipi di magma: spiega come e dove si generano,
descrivi le loro caratteristiche e il loro diverso comportamento.
3 Quali differenze esistono tra il vulcanesimo delle dorsali oceaniche e il vulcanesimo della cintura
di fuoco circumpacifica?
4 Dopo aver descritto le caratteristiche comuni a tutti i tipi di onde sismiche, spiega le differenze di
comportamento che caratterizzano le onde P ed S.
5 Spiega che cosa sono e come vengono misurate “magnitudo” e “intensità” dei terremoti.
6 Osservando il sismogramma di un terremoto registrato a una distanza di 100 km dall’epicentro si
rileva su di esso un’oscillazione massima di ampiezza 1 cm: qual è la magnitudo del sisma?
Motiva la tua risposta.
7 Il modello del rimbalzo elastico è il modello più attendibile per spiegare la genesi dei terremoti
con ipocentro superficiale e intermedio. Illustra tale modello e spiega perché se in un’area sismica
i terremoti sono più frequenti, è meno probabile che abbiamo magnitudo molto elevata.
8 Riporta sulla carta le principali aree vulcaniche e sismiche della Terra. Indica nel caso dei vulcani
il tipo di magma che caratterizza ciascuna regione. Spiega la differenza tra terremoti di origine
vulcanica e terremoti tettonici. Infine evidenzia le considerazioni che emergono dall’osservazione
della carta.
33
9 Il Vesuvio e l’Etna sono i principali vulcani italiani: descrivi le caratteristiche che hanno in
comune e quelle che li differenziano (tenendo conto anche della loro storia).
10 Sulla figura sono riportati le curve dei tempi di propagazione delle onde P e S in funzione della
distanza dall’epicentro e due sismogrammi (linee verticali) che registrano gli effetti del medesimo
sisma in due diverse stazioni di rilevamento. Osserva la figura e rispondi, motivando le tue scelte.
a Quale curva rappresenta le onde P e quale le onde S?
b Che cosa rappresenta la distanza tra le due curve?
c A quale distanza dall’epicentro sono stati registrati i due sismogrammi?
d È possibile con questi dati stabilire la posizione dell’epicentro?
e La magnitudo del sisma misurata nelle due stazioni di rilevamento è uguale o diversa? Perché?
34
Cognome ................................................................. Nome ...............................................................
Classe ........................ Data ..............................................
LA TERRA È UN PIANETA INSTABILE (verifica 2)
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 All’interno della Terra:
A
B
C
D
la densità cresce in modo graduale e omogeneo
la temperatura cresce in modo regolare e costante
non esiste uno strato fluido
esiste una zonazione chimica
2 La discontinuità di Gutenberg:
A
B
C
D
separa l’astenosfera dalla litosfera
è uno strato fluido che separa il mantello dal nucleo
separa strati diversi sia per composizione sia per stato fisico
separa strati diversi solo per stato fisico
3 All’interno della Terra le onde sismiche P:
A
B
C
D
si propagano nel mantello con velocità crescente dall’esterno verso l’interno
non vengono registrate nella zona d’ombra perché non si propagano nel nucleo esterno
accelerano attraversando la discontinuità di Moho
decelerano attraversando la discontinuità di Gutenberg
4 Le onde sismiche S:
A
B
C
D
si propagano nell’astenosfera
non vengono registrate a una distanza angolare di 104° dall’epicentro, ma ricompaiono
fortemente rallentate a una distanza di 143° dall’epicentro
accelerano attraversando la discontinuità di Moho
non possono essere rifratte e riflesse
5 La crosta oceanica:
A
B
C
D
è più densa di quella continentale
è più sialica di quella continentale
è formata da rocce magmatiche intrusive ed effusive ricoperte da uno strato di sedimenti
si è formata prima della crosta continentale
6 L’astenosfera è formata da:
A
B
C
D
basalti
gabbri
peridotiti
rioliti
Individua il completamento sbagliato
7 L’astenosfera:
A rallenta le onde P e ferma le onde S
B è uno strato del mantello più denso della litosfera
C è formato da rocce ultrafemiche
D è uno strato plastico formato di peridotite parzialmente fusa
35
8 La litosfera:
A
B
C
D
è formata da rocce rigide e compatte
comprende i continenti, i fondali oceanici e il mantello superiore
è formata da uno strato di gabbri e da uno strato di basalti ricoperto di sedimenti
non ha spessore uniforme
Scegli il completamento o i completamenti corretti
9 Secondo il principio dell’isostasia:
A le rocce rigide della crosta possono comportarsi a lungo termine come materiale plastico
B la litosfera continentale non può sprofondare nel mantello
C l’astenosfera ha una composizione diversa dal mantello litosferico
D la crosta ha raggiunto un equilibrio gravitazionale permanente
10 Secondo la teoria della tettonica delle zolle:
A
B
C
D
tutti i continenti presentano margini attivi e passivi
in prossimità del margine di un continente è sempre presente una fossa oceanica
ogni continente è una zolla
una zolla può comprendere sia litosfera continentale sia litosfera oceanica
11 Secondo la teoria della tettonica delle zolle:
A
B
C
D
le fosse oceaniche sono strutture permanenti e definitive della crosta
i fondali oceanici possono chiudersi
i continenti possono modificare forma ed estensione
la forma e le dimensioni delle zolle restano immutate mentre queste si muovono
12 Le anomalie magnetiche dei fondali oceanici:
A
B
C
D
sono dovute alla presenza nella litosfera oceanica di basalti con una propria magnetizzazione
residua permanente
sono positive in prossimità delle dorsali
dimostrano che la crosta oceanica è più recente di quella continentale
si sono formate nei periodi in cui il campo magnetico terrestre era invertito rispetto a quello
attuale
Individua il completamento sbagliato
13 La subduzione di una zolla oceanica sotto una zolla continentale:
A genera magmi primari e di anatessi in prossimità della zona di subduzione
B porta alla formazione di un arco vulcanico ad attività esplosiva sulla zolla oceanica in
prossimità della fossa
C avviene lungo i margini trasformi
D implica la distruzione di crosta oceanica e l’ispessimento della crosta continentale
14 Secondo la teoria della tettonica delle zolle:
A
B
C
D
i vulcani delle dorsali sono alimentati da magma primario
lungo i margini di subduzione il magma si produce per fusione del mantello e della crosta
le lave dei punti caldi provengono dal mantello profondo
l’astenosfera è formata da rocce femiche simili al basalto
36
Scegli il completamento o i completamenti corretti
15 Secondo la teoria della tettonica delle zolle:
A lungo le dorsali non si verificano terremoti
B i terremoti si verificano solo lungo i margini di subduzione
C i terremoti non si verificano lungo i margini conservativi
D il piano di Benioff identifica il piano di subduzione di una placca oceanica sotto una placca
continentale
16 I basalti della crosta oceanica:
A
B
C
D
hanno la medesima composizione dei gabbri sottostanti e si formano contemporaneamente a
essi
hanno tutti 200 milioni di anni
hanno la medesima composizione delle rocce dell’astenosfera
sono rocce intrusive femiche
17 Secondo l’attuale modello della struttura della Terra, procedendo dall’esterno verso l’interno
troviamo:
A crosta, mantello litosferico, discontinuità di Moho, astenosfera, mesosfera, discontinuità di
Gutenberg
B crosta, discontinuità di Moho, litosfera, astenosfera, mesosfera, discontinuità di Gutenberg
C crosta, discontinuità di Moho, mantello litosferico, astenosfera, mesosfera, mantello
inferiore, discontinuità di Gutenberg
D crosta, discontinuità di Moho, mantello litosferico, astenosfera, discontinuità di Gutenberg,
mesosfera, mantello inferiore
18 Lungo le dorsali:
A
B
C
D
fuoriesce lava con composizione uguale al materiale dell’astenosfera
si formano strati di rocce effusive e intrusive femiche
è presente un sistema di faglie trasformi chiamato rift valley
si rileva un flusso di calore insolitamente basso
19 Le fosse oceaniche:
A
B
C
D
sono margini di zolla
si formano al centro delle zolle oceaniche
sono fenditure da cui fuoriesce lava basaltica
sono caratterizzate da debolissima attività sismica
20 I punti caldi:
A
B
C
D
sono zone con un flusso di calore particolarmente elevato
sono i vulcani presenti sui continenti
sono vulcani che eruttano lave provenienti dal mantello profondo
sono vulcani isolati con attività esplosiva o effusiva
37
Cognome ............................................................. Nome ...................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
LA TERRA È UN PIANETA INSTABILE (verifica 2)
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Spiega, utilizzando la teoria della tettonica delle zolle, perché la crosta continentale ha una
struttura più complessa ed è più antica della crosta oceanica.
2 Utilizzando la teoria della tettonica delle zolle spiega perché c’è corrispondenza tra la
distribuzione geografica dei terremoti e quella dell’attività vulcanica.
3 Descrivi i fenomeni che avvengono lungo un margine di subduzione. Rappresenta con un modello
le strutture presenti in corrispondenza di questo tipo di margine.
4 Il paleomagnetismo è la prova più significativa a favore della teoria dell’espansione dei fondali
oceanici. Spiega che cos’è il paleomagnetismo e come si generano le anomalie magnetiche dei
fondali.
5 Osserva la figura e rispondi, motivando le tue risposte.
a Il grafico rappresenta le variazioni di velocità delle onde P ed S all’interno della Terra: quale
linea rappresenta la velocità delle onde P? Quale rappresenta le onde S? Motiva la tua risposta.
b La velocità delle onde sismiche P ed S varia in modo differente all’interno della Terra: perché?
c Come si identificano nel grafico le discontinuità di Moho e Gutenberg? Quali differenti effetti
hanno le due discontinuità sulla velocità delle onde P ed S? Come si spiegano queste differenze?
d Quale comportamento presenta la litosfera per quanto concerne la propagazione delle onde
sismiche?
6 Secondo la teoria di Wegener, i continenti hanno modificato nel tempo la loro posizione: quali
meccanismi, secondo la teoria della tettonica delle zolle, possono giustificare tali movimenti?
Quali differenze esistono a questo proposito tra la teoria di Wegener e la teoria della tettonica
delle zolle?
7 Secondo la teoria della tettonica delle zolle esistono tre tipi di margine di zolla. Illustra le
caratteristiche dei tre tipi di margine e spiega come si possono identificare sulla superficie
terrestre.
38
8 Quali sono al momento le ipotesi più attendibili sull’origine del calore interno terrestre?
Descrivile e illustra il probabile meccanismo di trasmissione di tale calore nel mantello terrestre.
9 Esistono centri vulcanici isolati chiamati punti caldi: quali caratteristiche presentano le lave di
questi vulcani? Come si originano? In che modo possono essere utilizzati per confermare la
validità della teoria della tettonica delle zolle?
10 La figura rappresenta la struttura della crosta oceanica.
Completa lo schema indicando:
a la composizione dei diversi strati della crosta oceanica
b la composizione delle rocce del mantello sottostante
c le caratteristiche delle rocce dei diversi strati
d la posizione della discontinuità di Moho
Spiega la genesi, la struttura e la “giovane” età della crosta
oceanica, utilizzando la teoria della tettonica delle zolle.
39
Cognome ....................................................... Nome ......................................................
Classe ........................ Data ..............................................
ALLA SCOPERTA DELLA STORIA DELLA TERRA
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 La faglia di San Andreas è:
A
B
C
D
una faglia inversa
una faglia diretta
una faglia trasforme
una faglia obliqua
2 Una sinclinale:
A
B
C
D
è una piega con la convessità verso l’alto
è una piega con la convessità verso il basso
presenta un piano assiale orizzontale
è una falda di ricoprimento
3 I fossili di facies:
A
B
C
D
sono fossili di organismi vissuti nella medesima era geologica in ambienti diversi
sono fossili di organismi vissuti per un periodo breve in un’area estesa
non sono utili per costruire la scala cronostratigrafica
servono per ricostruire l’ambiente sedimentario
4 Horst e graben:
A
B
C
D
sono strutture tipiche delle zone orogenetiche
si trovano in corrispondenza dei margini continentali passivi
sono tipici delle zone di distensione
sono diaclasi
Individua il completamento sbagliato
5 In una serie trasgressiva:
A gli strati sono ordinati dal basso verso l’alto dal più antico al più recente
B i depositi continentali si trovano in basso, quelli marini in alto
C lungo la linea di costa dal basso verso l’alto si osserva la sequenza argilliti, arenarie,
conglomerati
D lungo la linea di costa dal basso verso l’alto si osserva la sequenza conglomerati, arenarie,
argilliti
Scegli il completamento o i completamenti corretti
6 Le ofioliti:
A sono sequenze sedimentarie tipiche delle fosse di subduzione
B sono successioni di rocce magmatiche femiche
C si trovano nelle regioni himalayana, alpina, degli Appalachi e degli Urali
D sono tipiche dei vulcani della cordigliera andina
7 Sono periodi del Mesozoico:
A
B
C
D
Triassico, Giurassico, Permiano
Cretaceo, Carbonifero, Permiano
Triassico, Giurassico, Cretaceo
Devoniano, Triassico, Siluriano
40
Individua il completamento sbagliato
8 Durante il Paleozoico:
A compaiono e si estinguono i trilobiti
B compaiono le felci
C si verifica l’orogenesi ercinica
D compaiono e si estinguono le ammoniti
9 Durante il Mesozoico:
A
B
C
D
si completa l’orogenesi alpina
compaiono i mammiferi
si frammenta la Pangèa
si verificano trasgressioni marine
10 Durante il Cenozoico:
A
B
C
D
si completa la formazione della cordigliera delle Ande
compaiono e si estinguono le nummuliti
l’Australia si separa dall’Antartide
si forma la Pangea
11 Secondo la scala cronostratigrafica:
A
B
C
D
il Fanerozoico è diviso in 4 ere
il Mesozoico ha inizio circa 245 milioni di anni fa
il Cenozoico è diviso in 5 ere
il Neozoico è diviso in 2 periodi
Scegli il completamento o i completamenti corretti
12 La datazione radiometrica:
A è possibile perché il tempo di dimezzamento di un isotopo radioattivo non è condizionato da
eventi esterni
B è possibile solo per le rocce che contengono uranio
C non si può applicare allo studio delle rocce, ma solo ai fossili
D non può sostituire la datazione relativa
13 Le faglie dirette:
A
B
C
D
sono caratterizzate da uno scorrimento del tetto verso l’alto
sono originate da movimenti distensivi
sono faglie trascorrenti
hanno un piano di faglia orizzontale
14 Una discordanza angolare:
A
B
C
D
è una faglia inclinata rispetto agli strati sedimentari
è indice di una lacuna sedimentaria
si forma quando si verifica una trasgressione marina
comporta una variazione di giacitura degli strati
15 L’orogenesi:
A
B
C
D
comporta sempre la formazione di un sistema arco-fossa
avviene solo lungo i margini convergenti delle zolle
comporta sempre l’attivazione di un sistema di vulcani sul margine del continente
è provocata da movimenti isostatici
41
16 I cratoni:
A
B
C
D
sono le aree più giovani dei continenti
sono formati da scudi e tavolati
hanno un’intensa attività sismica e una scarsa attività vulcanica
poggiano su un basamento di crosta oceanica
17 Gli orogeni:
A
B
C
D
sono le zone più antiche dei continenti
si sono formati prima dello smembramento della Pangèa
si trovano solo in prossimità dei margini continentali attualmente attivi
sono fasce allungate fortemente piegate e metamorfosate
18 La catena delle Ande:
A
B
C
D
si è formata circa 300 milioni di anni fa
si è formata in seguito a una collisione continente-continente
si è formata per collisione oceano-continente
è formata da due catene parallele
19 L’atmosfera secondaria della Terra:
A
B
C
D
si è formata durante il Cambriano grazie ai primi organismi
non conteneva ossigeno
era formata di gas provenienti dall’interno della Terra
si è formata durante l’Archeano
20 La comparsa della vita:
A
B
C
D
si è verificata circa 900 milioni di anni fa
è avvenuta in seguito alla comparsa dell’ossigeno atmosferico
è testimoniata dalle stromatoliti fossili
è avvenuta prima della formazione della Pangèa
42
Cognome .............................................................. Nome ................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
ALLA SCOPERTA DELLA STORIA DELLA TERRA
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Spiega il significato dei seguenti termini:
a fossa tettonica
b margine continentale passivo
c falda di ricoprimento
d faglia trasforme
In quali delle regioni sottoelencate si possono trovare le strutture tettoniche che hai descritto?
Motiva la risposta.
1. margine atlantico del continente nordamericano
2. Rift Valley
3. margine pacifico del continente nordamericano, California
4. Alpi
5. fossa della valle del Reno
2 Inserisci i termini che ritieni significativi per spiegare il modello rappresentato nella figura.
Rispondi poi alle seguenti domande.
a Il modello rappresenta ciò che accade in seguito alla collisione tra una zolla continentale e una
zolla oceanica: quali fenomeni tettonici si realizzano in questa regione?
b Quali strutture si creano nella zona di collisione? Descrivi le modalità di formazione e le
caratteristiche di ciascuna di esse.
c Quali caratteristiche particolari presentano le catene montuose che si formano?
43
3 Le figure rappresentano due pieghe erose. Osserva e rispondi.
a Le pieghe possono essere sinclinali o anticlinali: qual è la
differenza tra i due tipi di pieghe?
b Quale modello rappresenta una sinclinale, quale
un’anticlinale?
c Come si riconosce un’anticlinale o una sinclinale in un
terreno livellato dall’erosione?
d Le pieghe in figura sono chiamate bacini e duomi: che cosa
sono?
4 Leggi il brano e rispondi alle domande.
Tutta la costa pacifica del Nordamerica, dalla California fino all’Alaska, e per un’estensione
media verso l’interno di circa 500 km, si è formata a causa dell’addossamento successivo di
blocchi di crosta al cratone preesistente. La configurazione del Nordamerica, infatti, viene oggi
interpretata come un “collage” di blocchi di litosfera, la maggior parte dei quali pare sia stato
trasportato per migliaia di kilometri dal luogo d’origine nel bacino del Pacifico. Molti di questi
blocchi sono di origine oceanica, alcuni sono invece frammenti di microcontinenti…
a Che cosa sono i cratoni?
b Come si può capire se un blocco roccioso è un frammento di crosta oceanica o continentale?
c Il paleomagnetismo può aiutare a comprendere se vi sono stati movimenti che hanno provocato
la rotazione oltre alla traslazione dei blocchi: in che modo?
d Gli orogeni possono formarsi non solo per subduzione, ma anche mediante un altro
meccanismo, analogo a quello descritto in questo brano: come si chiama questo meccanismo?
Come agisce?
5 Per ricostruire l’ordine degli eventi geologici si possono utilizzare due metodi differenti:
descrivili, indicando limiti e pregi di ciascuno di essi.
6 Descrivi gli eventi che hanno caratterizzato, dal punto di vista geologico e biologico, il
Precambriano.
7 Enuncia i princìpi stratigrafici, spiega come possono essere utilizzati per scoprire correlazioni
stratigrafiche e per definire una scala cronostratigrafica ideale.
8 Descrivi l’origine e l’evoluzione dell’atmosfera terrestre.
9 In quale era della storia della Terra ha inizio lo smembramento della Pangèa? Quali eventi
geologici e biologici caratterizzano quest’era?
10 L’orogenesi alpino-himalayana ha caratteristiche differenti rispetto all’orogenesi andina. Illustra
tali differenze e spiega come e quando si è verificata l’orogenesi alpino-himalayana.
44
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Classe ........................ Data ..............................................
LA DINAMICA DELL’IDROSFERA
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 La salinità delle acque marine:
A
B
C
D
diminuisce se si forma il ghiaccio
è in media il 35%
è stabile in profondità, variabile in superficie
aumenta in prossimità delle foci dei fiumi
2 I fiumi:
A
B
C
D
hanno velocità elevata e costante
hanno portata costante per tutto il loro percorso
sono corsi d’acqua permanenti
hanno una portata soggetta a variazioni stagionali
3 La stratificazione termica dei laghi:
A
B
C
D
si inverte periodicamente nelle regioni temperate
non è condizionata dal clima
nei laghi delle regioni temperate è diretta in inverno, inversa in estate
è inversa quando dall’alto in basso si susseguono epilimnio, ipolimnio e termoclino
Individua il completamento sbagliato
4 Nelle acque marine il biossido di carbonio:
A è più solubile dell’ossigeno
B viene utilizzato dagli organismi fotosintetici
C ha una solubilità che aumenta al crescere della temperatura
D proviene in massima parte dall’atmosfera
5 Le onde di oscillazione:
A
B
C
D
sono flussi di materia provocati in mare aperto dal vento
non hanno effetti in profondità
causano un’oscillazione delle particelle d’acqua senza movimento di traslazione
vicino alla costa si trasformano in onde di traslazione
6 Nel mare:
A
B
C
D
il termoclino e lo strato profondo non risentono delle variazioni termiche esterne
l’acqua superficiale congela a –2 °C
le acque profonde non ricevono calore dagli strati superficiali
le acque profonde sono soggette a movimenti
Scegli il completamento o i completamenti corretti
7 Le maree:
A
B
C
D
sono più ampie quando sono maree di quadratura
sono dette sizigiali quando c’è plenilunio o novilunio
avvengono a un’ora della giornata detta ora di porto
se i fondali sono regolari si ripetono a intervalli di 24 h
45
8 Le correnti marine superficiali:
A
B
C
D
si muovono per effetto dell’attrazione luni-solare
sono causate dalla rotazione terrestre
tendono a muoversi in senso orario nel nostro emisfero
subiscono l’effetto della forza di Coriolis
9 I fanghi calcarei:
A
B
C
D
sono sedimenti di origine chimica
non si trovano su fondali a profondità di 6000 m
sono formati da resti di organismi
abbondano in prossimità delle dorsali
10 Se il bilancio annuale di un ghiacciaio è positivo:
A
B
C
D
l’alimentazione avviene sotto il limite delle nevi persistenti
l’ablazione è meno intensa dell’alimentazione
le dimensioni del ghiacciaio diminuiscono
il ghiacciaio si espande
11 Tra i laghi italiani:
A
B
C
D
il lago di Garda è un lago di circo
il lago di Bolsena occupa il cratere di un vulcano estinto
il lago Maggiore è un lago tettonico
il lago di Alleghe è un lago vulcanico
12 Le sesse sono:
A
B
C
D
movimenti delle acque dei fiumi
causate da variazioni della pressione atmosferica
simili alle maree e sono causate dall’azione gravitazionale della Luna
correnti verticali che si osservano nei laghi di maggiori dimensioni
13 Il firn è:
A
B
C
D
la neve fresca che si deposita sopra i ghiacciai
il ghiaccio compatto degli inlandsis
il materiale che costituisce la banchisa
più denso e compatto della neve fresca
14 Il bacino idrografico di un corso d’acqua:
A
B
C
D
è delimitato da linee di displuvio
comprende un solo fiume e la sorgente che lo alimenta
può essere anche chiamato reticolo idrografico
può variare nel tempo
15 Il limite delle nevi persistenti:
A
B
C
D
è influenzato solo dall’altitudine
è influenzato solo dalla latitudine
indica il limite tra bacino ablatore e bacino collettore
si colloca sopra la lingua glaciale
46
16 Le maree sizigiali:
A
B
C
D
avvengono solo in località con particolari caratteristiche geologiche
si ripetono ogni 28 giorni
hanno ampiezza variabile in relazione alla conformazione del territorio
non si verificano quando ci sono le eclissi
17 Una falda freatica è:
A
B
C
D
un fiume sotterraneo
uno strato impermeabile tra due strati permeabili
uno strato permeabile tra due strati impermeabili
uno strato poroso saturo d’acqua, delimitato superiormente da una zona aerata
18 La scarpata continentale:
A
B
C
D
segna il limite di costa
è l’ambiente di formazione degli atolli
si trova solo nei mari interni continentali
raccorda crosta continentale e crosta oceanica
19 Le acque continentali:
A
B
C
D
rappresentano il 2,8% dell’idrosfera
sono un terzo dell’idrosfera
sono prive di sali
comprendono anche acque iuvenili e acque rigenerate
20 La salinità delle acque marine:
A
B
C
D
si aggira mediamente intorno al 35% in peso
è la percentuale di sostanze disciolte in 1 l d’acqua marina
è espressa in grammi per litro
influenza la densità dell’acqua
47
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Classe ........................ Data ..............................................
LA DINAMICA DELL’IDROSFERA
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Quali sono i componenti dell’idrosfera? Come vengono coinvolti nel ciclo dell’acqua?
2 Oltre alle maree, le acque oceaniche possono essere interessate da diversi tipi di moti: correnti,
onde, tsunami. Spiega le caratteristiche di ciascuno di essi e i meccanismi che li generano.
3 Descrivi le caratteristiche dei sedimenti marini.
4 Indica le cause delle variazioni di salinità delle acque marine.
5 Riporta sul disegno i nomi delle forze che causano il fenomeno delle maree; descrivi poi come
agiscono. In particolare spiega perché durante una giornata si verificano normalmente due alte
maree e perché esistono maree sizigiali e maree di quadratura.
6. I ghiacciai non sono strutture statiche, ma si modificano e si muovono. Spiega come e perché.
7. a Come si forma una falda freatica? Qual è la sua struttura? Che cos’è la superficie freatica?
b Qual è la particolarità di una falda imprigionata?
c Che cosa sono i pozzi artesiani? Quali sono le loro caratteristiche?
8 Spiega che cosa sono i bacini idrografici e i bacini idrogeologici: perché molte volte non
coincidono?
9 Spiega come si forma un ghiacciaio.
10 Descrivi le caratteristiche dei corsi d’acqua soffermandoti in particolare sui fattori che possono
influenzare regime e portata.
48
Cognome .............................................................................. Nome .................................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
LA DINAMICA DELL’ATMOSFERA
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 La troposfera:
A è costituita prevalentemente di azoto
B si raffredda salendo verso l’alto
C è più sottile all’equatore
D contiene l’ozonosfera
2 L’ozonosfera:
A
B
C
D
si trova a un’altitudine di 80 km
è una zona della stratosfera
viene distrutta dalle radiazioni ultraviolette
è una zona in cui la temperatura dell’aria aumenta
3 Le isobare:
A
B
C
D
sono zone di alta pressione
hanno valori decrescenti verso il centro nelle aree anticicloniche
sono ravvicinate nelle aree con gradiente barico elevato
hanno valori più elevati nelle zone umide, meno elevati nelle zone di aria secca
4 I venti nel nostro emisfero:
A
B
C
D
si muovono dalle aree cicloniche a quelle anticicloniche
si muovono in una direzione che dipende dal gradiente barico e dalla forza di Coriolis
escono dalle aree cicloniche ruotando in senso orario
convergono verso le aree anticicloniche ruotando in senso antiorario
5 Se a 25 °C 1 m3 di aria contiene 20 g di vapor d’acqua (limite di saturazione 23 g):
A
B
C
D
l’umidità assoluta è 20 g/m3
l’umidità relativa è 20 g/m3
l’aria è satura e il vapor d’acqua condensa
l’umidità relativa è superiore al 50%
6 L’umidità relativa:
A
B
C
D
è la quantità massima di vapore che può essere contenuta in 1 m3 d’aria
diminuisce se, mantenendo invariata l’umidità assoluta, aumenta la temperatura dell’aria
diminuisce se, mantenendo invariata l’umidità assoluta, diminuisce la temperatura dell’aria
si misura in g/m3
7 Gli alisei:
A
B
C
D
sono venti dell’alta troposfera
sono venti periodici caratteristici dell’Asia sudorientale
spirano dalla regione delle alte pressioni subtropicali verso la regione delle basse pressioni
equatoriali
soffiano da NE verso SO nell’emisfero boreale
49
Individua il completamento sbagliato
8 I climi megatermici umidi:
A sono tipici della regione intertropicale
B sono caratterizzati da temperature medie superiori sempre ai 15 °C
C non si osservano in Africa
D permettono lo sviluppo della foresta pluviale o della savana
9 I climi aridi:
A
B
C
D
si osservano solo nelle regioni equatoriali
sono caratterizzati da escursioni termiche diurne molto elevate
non sempre hanno temperature medie annue elevate
possono consentire lo sviluppo di specie effimere
Scegli il completamento o i completamenti corretti
10 L’incremento dell’effetto serra:
A è causato da un aumento del contenuto di biossido di carbonio nell’aria
B dipende dalla riduzione del tasso di ossigeno nell’aria
C è conseguenza del “buco nell’ozono”
D è un aumento della temperatura dell’aria, causato da un aumento delle radiazioni ultraviolette
provenienti dal Sole
11 Il clima della savana è:
A
B
C
D
un clima arido
un clima mesotermico
un clima microtermico
un clima megatermico umido
Individua il completamento sbagliato
12 Le precipitazioni:
A sono abbondanti nella stagione estiva dei climi monsonici
B sono frequenti per tutto l’anno nel clima delle foreste pluviali
C sono modeste nei climi temperati freddi a estate calda
D sono frequenti nelle regioni a clima di gelo perenne
13 Un aumento della temperatura dell’aria provoca:
A
B
C
D
un aumento dell’umidità assoluta
un aumento del limite di saturazione
una diminuzione dell’umidità relativa
una diminuzione della pressione
14 La Terra:
A
B
C
D
riceve dal Sole un flusso di energia pari alla costante solare
assorbe le radiazioni solari e le riemette in parte come onde lunghe
restituisce parte dell’energia ricevuta dal Sole per irraggiamento e per riflessione
avrebbe una temperatura superficiale più elevata se non ci fosse l’atmosfera
15 I monsoni:
A
B
C
D
sono venti dei climi tropicali
solo se estivi portano precipitazioni
portano sempre intense precipitazioni
sono tipici dell’Oceano Indiano
50
Scegli il completamento o i completamenti corretti
16 I gas responsabili dell’effetto serra:
A comprendono le molecole di vapor d’acqua
B sono prodotti solo dall’attività umana
C sono prodotti a causa del buco dell’ozono
D sono componenti dell’aria tossici per l’uomo
17 Sono elementi del clima:
A
B
C
D
le condizioni del tempo che restano immutate
la temperatura e le precipitazioni
la pressione e i venti
la latitudine e la conformazione geografica
18 L’ozono:
A
B
C
D
è una forma di ossigeno molecolare
non si può mai formare al suolo
si forma solo al suolo
forma uno strato di spessore variabile
19 Le isoiete:
A
B
C
D
rappresentano la media annua delle precipitazioni in una regione
sono linee che congiungono su una carta geografica tutte le località con la medesima
temperatura media
congiungono località con precipitazioni annue o mensili uguali
rappresentano le variazioni annue della pressione atmosferica in una località
20 Il clima:
A
B
C
D
rappresenta la media annuale delle condizioni meteorologiche di una regione
nella classificazione di Köppen è valutato in base alla latitudine
può variare anche in regioni poste alle medesime latitudini
indica la variazione annua della temperatura in una regione
51
Cognome .............................................................................. Nome .................................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
LA DINAMICA DELL’ATMOSFERA
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Spiega perché l’ozono è presente solo in tracce nella troposfera, anche se in questa zona
l’ossigeno molecolare ha una concentrazione elevata.
2 Completa il disegno con le scritte opportune,
descrivi sinteticamente la struttura dell’atmosfera,
indicando le caratteristiche chimico-fisiche più
importanti delle diverse zone.
52
3 Leggi il brano e rispondi alle domande.
La Terra riceve energia dal Sole e ne restituisce una parte sotto forma di onde lunghe, che
riscaldano l’atmosfera. Le molecole dell’aria, le polveri e le nubi riflettono verso lo spazio
esterno circa il 31% delle radiazioni solari e ne assorbono circa il 18%. Negli strati alti
dell’atmosfera vengono assorbite soprattutto le radiazioni a maggiore energia, cioè i raggi X e
buona parte delle radiazioni ultraviolette. Quindi solo una parte della radiazione solare riesce a
raggiungere la superficie terrestre. La quantità di energia che la superficie terrestre riceve non è
comunque costante, ma varia da luogo a luogo e, anche nella medesima località, cambia
nell’arco della giornata (per l’alternarsi del dì e della notte) e dell’anno in relazione a numerosi
fattori, quali latitudine, stagione, presenza o assenza di copertura nuvolosa, posizione geografica
e natura litologica del suolo.
Al suolo giungono sia le radiazioni dirette che hanno attraversato indisturbate l’atmosfera, sia le
radiazioni che sono state diffuse dai gas atmosferici o dalle nubi (radiazioni deviate in tutte le
direzioni dello spazio che hanno modificato la loro traiettoria senza tuttavia perdere energia). La
superficie terrestre tuttavia non trattiene tutte le radiazioni solari che riceve: in media il 4% di
esse viene riflessa.
La Terra, come abbiamo detto, restituisce poi parte dell’energia ricevuta sotto forma di
radiazioni a onde lunghe, che contribuiscono a ristabilire il bilancio termico dell’atmosfera.
Quest’ultima quindi viene riscaldata sia dalle radiazioni solari, sia dal calore che riceve dalla
Terra.
a Quale frazione della radiazione solare in media riesce a raggiungere la superficie terrestre?
b Quale frazione della radiazione solare viene effettivamente assorbita dal suolo?
c L’atmosfera, secondo il brano, viene riscaldata anche dal basso: quali sostanze in particolare
sono in grado di assorbire le onde lunghe emesse dalla superficie terrestre?
d Queste sostanze, grazie alla loro capacità di assorbire, sono responsabili di un importante
fenomeno: quale?
e In che modo l’inquinamento può perturbare l’equilibrio naturale del riscaldamento
dell’atmosfera?
4 In una determinata località, in una giornata fredda del mese di febbraio, si rileva un’umidità
relativa dell’80%, con una temperatura dell’aria di 2 °C. Nella medesima località, in una giornata
di maggio, si rileva una temperatura di 25 °C e un’umidità relativa del 25%.
Sapendo che:
 limite di saturazione a 2 °C = 7 g/m3
 limite di saturazione a 25 °C = 23 g/m3
stabilisci quale delle due situazioni corrisponde a un’umidità assoluta più elevata.
5 Completa il disegno indicando:
a i nomi delle celle convettive
b la posizione delle aree permanenti di
bassa e alta pressione.
Descrivi poi la circolazione della
bassa troposfera spiegando che cosa
sono le celle convettive e come si
generano.
53
6 Spiega che cosa sono gli inquinanti primari e i fattori meteorologici che influiscono
sull’inquinamento atmosferico.
7 Che cosa sono le piogge acide? Quali effetti possono avere?
8 Spiega che cos’è la pressione atmosferica, come si misura, come e perché varia.
9 Spiega che cosa sono umidità assoluta e umidità relativa, indicando le unità di misura e la
relazione tra questi valori e il limite di saturazione.
10 Descrivi i diversi tipi di climi nivali.
54
Cognome .............................................................................. Nome .................................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
GEOMORFOLOGIA
Scegli il completamento o i completamenti corretti
1 La corrasione:
A
B
C
D
è un processo di degradazione chimica
è un processo di degradazione fisica
produce rocce montonate
è operata dal vento
2 La caolinizzazione dei feldspati:
A
B
C
D
avviene prevalentemente nelle regioni desertiche
è la trasformazione di un minerale anidro in un minerale idrato
è un processo di idrolisi
produce lateriti
3 La gessificazione:
A
B
C
D
può essere operata dalle piogge acide
è causata dall’ossigeno atmosferico
è un processo di disfacimento
è la trasformazione dei minerali femici in argille
4 Nelle regioni carsiche:
A
B
C
D
sono abbondanti i corsi d’acqua
in superficie vi sono forme di modellamento dovute alla deposizione del calcare
sono presenti rocce calcaree
c’è un clima arido
5 Le morene sono:
A
B
C
D
forme di erosione
cumuli di detriti glaciali
anche dette “rocce montonate”
depositi glaciali tipici delle zone temperate
6 Nelle regioni carsiche l’erosione del calcare:
A
B
C
D
è provocata da acque ricche di triossido di zolfo
avviene grazie all’acido carbonico
produce acido carbonico
produce bicarbonato di calcio
7 Il pirosseno ferroso per ossidazione si può trasformare in:
A
B
C
D
gesso
calcare
quarzo
limonite
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8 L’humus è:
A
B
C
D
un tipo particolare di suolo
una miscela di materiali organici e acqua
la frazione inorganica di un suolo
abbondante nel permafrost
Individua il completamento sbagliato
9 Nelle regioni carsiche:
A il calcare si deposita in ambienti caldi e poveri di biossido di carbonio
B il calcare precipita in ambienti freddi e ricchi di biossido di carbonio
C si creano forme di deposito all’interno delle cavità ipogee
D l’erosione avviene più facilmente nei climi caldo-umidi
10 Un fiume:
A
B
C
D
trasporta i clasti per saltazione, rotolamento e trascinamento
ha una capacità di trasporto tanto maggiore quanto più cresce la sua velocità
crea terrazzi fluviali in corrispondenza dell’estuario
svolge un’azione erosiva sulla sponda esterna e un’azione di sedimentazione sulla sponda
interna di un meandro
Scegli il completamento o i completamenti corretti.
11 L’ablazione è:
A una forma di erosione glaciale
B la quantità di ghiaccio persa dal ghiacciaio per fusione e sublimazione
C una forma di erosione fluviale
D una forma di deposito fluviale
12 Le tilliti sono:
A
B
C
D
minerali tipici delle zone glaciali
rocce metamorfiche
rocce sedimentarie striate
rocce tipiche del deserto
Individua il completamento sbagliato
13 L’esarazione glaciale:
A crea valli con profilo a U
B avviene per estrazione e rimozione
C è l’azione erosiva dell’acqua di fusione del ghiacciaio
D produce la farina di roccia
14 Le falesie:
A
B
C
D
sono forme di deposito fluviale
hanno pareti a picco
spesso presentano un solco di battigia
vengono erose più facilmente se sono formate da rocce tenere
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Scegli il completamento o i completamenti corretti.
15 I fiordi:
A sono coste basse
B sono valli di escavazione fluviale
C sono valli glaciali
D si osservano in Corsica, Grecia e Galizia
16 La deflazione:
A
B
C
D
è il processo di erosione e trasporto operato dal vento
è tanto più intensa quanto minore è la velocità del vento
agisce più efficacemente sulle argille
è il processo di formazione dei depositi eolici
17 La corrasione è una forma di erosione:
A
B
C
D
fluviale
glaciale
eolica
marina
18 Le dune:
A
B
C
D
si possono formare solo nei deserti
nei deserti si muovono nella direzione del vento
hanno pendenza minore sul versante controvento
quando sono morte perdono la stratificazione incrociata
19 Il livello base di un fiume:
A
B
C
D
è il punto in cui sfocia
quando si alza, determina un incremento della capacità erosiva e di trasporto
quando si abbassa, l’acqua rallenta e tende a depositare
può essere rappresentato da un lago o da rocce resistenti
20 In corrispondenza di un meandro:
A
B
C
D
la velocità è massima in prossimità della riva esterna
la velocità è minima in prossimità della riva interna
la riva esterna è la sponda di deposizione
la riva interna è la sponda di erosione
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Cognome .............................................................................. Nome .................................................................................
Classe ........................ Data ..............................................
GEOMORFOLOGIA
Rispondi alle domande e svolgi quanto indicato
1 Utilizzando le conoscenze finora acquisite spiega le relazioni e le differenze tra l’azione delle
forze endogene e l’azione degli agenti esogeni nel modellamento del paesaggio.
2 Idratazione e idrolisi sono due importanti processi di alterazione chimica delle rocce: spiega la
differenza tra i due termini e descrivi con esempi i due processi.
3 Spiega come si forma il suolo e descrivi sinteticamente la struttura di un suolo maturo.
4 Descrivi e metti a confronto le modalità di erosione di vento, ghiaccio e fiumi.
5 Descrivi le forme del paesaggio prodotte dall’azione erosiva dei ghiacciai6 Descrivi sinteticamente e spiega come varia, dalla sorgente alla foce, l’azione erosiva di un corso
d’acqua.
7 Il fenomeno carsico è conseguenza di particolari processi chimici che coinvolgono aria e litosfera.
Descrivili.
8 Descrivi le caratteristiche morfologiche delle forme di erosione e delle forme di deposito, tipiche
delle regioni carsiche. Spiega come e perché si formano.
9 Illustra le caratteristiche morfologiche degli ambienti desertici.
10 Descrivi le caratteristiche dei diversi tipi di coste e spiega come si formano.
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