malmente ermafrodita e perciò i due sessi si trovano intimamente le

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malmente ermafrodita e perciò i due sessi si trovano intimamente legati nello stesso individuo come si verifica nelle Ombrellifere. È interessante ricordare a questo proposito che nelle Ombrellifere la distribuzione geografica ha una netta influenza sulla struttura dell'infiorescenza e sulla distribuzione del sesso : così ad esempio Pimpinella magna L . ( = Pimpinella major Huds.) è ermafrodita solo in Italia (compreso l ' A l t o Adige), mentre la forma andromonoica si riscontra in
tutta l'Europa centrale. In Italia questa specie si presenta anche con
fiori femminili o con fiori femminili ed ermafroditi (ginomonoica). Ne!
Daucus Carota la forma andromonoica è la più diffusa, mentre la
forma ermafrodita fu solo trovata finora nelle Fiandre ed in Olanda.
In tutte le Ombrellifere andromonoiche (che sono la maggioranza),
l'andromonoecia presenta tutte le fasi di passaggio dalla dominanza
dei fiori maschili sugli ermafroditi, fino al caso inverso in cui cioè i
fiori maschili sono solo scarsamente rappresentati.
Per quanto si riferisce al Citrus trifoliata la statistica fatta su un
buon numero di fiori in località differenti della Valle Padana dimostra
come l'andromonoecia sia legata a fattori multipli, e più precisamente
essa venga influenzata dall'età del soggetto, dal suo stato di nutrizione
e dalla illuminazione. L a comparsa dei fiori maschili è abbondante negli individui giovanissimi ed in quelli adulti o vecchi, nei quali non si
sia avuto cura di rinnovare, mediante razionali potature, l'apparato
vegetativo. Mentre in quest'ultimo caso la percentuale dei fiori maschili su quelli ermafroditi è del 65-70%, dopo i trattamenti tendenti
ad escludere i rami vecchi, si abbassa al 24%. Nelle ricerche di cui
ho riferito non si può pensare che la differenza numerica sia legata a
caratteri individuali dei soggetti in istudio, dato che l'esperienza più
dimostrativa l'ho eseguita appunto sullo stesso individuo dell'Orto Botanico di Padova. Attualmente ho in corso una più radicale esperienza
nell'Orto Botanico di Torino su un grosso esemplare completamente
rinnovato, che solo nel prossimo anno mi potrà dare la fioritura (1).
(1) Già quest'anno l'esemplare in questione ha prodotto un buon numero di
frutti, malgrado che la fioritura normale non abbia avuto luogo. Si svilupparono solo dei piccoli fiori con corolla verdiccia, pochissimo appariscenti
(assolutamente diversi dai fiori normali aventi corolle bianchissime) e molto
più tardi della normale antesi. Detta fioritura anormale si prolungò fino in
agosto. Il grado di maturazione dei frutti, giudicato alla fine di ottobre, era
assai in ritardo rispetto ad altri esemplari che fiorirono nel periodo normale
per questa specie.
Il fenomeno in questione è particolarmente interessante perchè conferma
la capacità di sviluppo di fiori fecondabilissimi, anche in periodo tardivo, su
un individuo avente un apparato vegetativo completamente rinnovato. {Nota aggiunta in bozze).
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