IASF – Bologna Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica di Bologna Direttore: Giuseppe Malaguti – [email protected] www.iasfbo.inaf.it L’IASF-Bologna è una delle strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e si caratterizza principalmente per studi di astrofisica spaziale, sia in campo tecnologico, di ricerca e sviluppo, che in campo scientifico. All’IASF-Bologna lavorano circa 60 persone tra ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi, assegnisti di ricerca e borsisti. Inoltre, data la stretta collaborazione tra IASF-Bologna e sedi universitarie del territorio, molti studenti svolgono qui il loro percorso di Laurea e/o Dottorato di Ricerca. L’IASF partecipa attivamente a progetti di ricerca sia in ambito nazionale che internazionale, anche in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il MIUR, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ESO, UE. il personale IASF-Bologna: Il 51% è costituito da personale di ricerca a tempo indeterminato (blu), il 7% è rappresentato dal personale amministrativo (rosso) e il 9% da personale tecnico a tempo indeterminato (verde). Il 12% del personale dell’IASF-Bologna ha contratti a tempo determinato (viola) mentre il 21% sono assegnisti di ricerca e borsisti (azzurro). Tra le principali tematiche scientifiche trattate all’interno dell’IASF-Bologna vi sono: la cosmologia, ovvero lo studio dell’universo dalle sue origini ad oggi, in particolare della sua prima luce: la radiazione cosmica di fondo a microonde. L’IASF ha ideato e seguito fin dall’inizio la realizzazione dello strumento Low Frequency Instrument (LFI) a bordo del satellite Planck, nonché l’analisi e interpretazione scientifica dei dati; l’astrofisica relativistica e delle alte energie, cioè lo studio dei fenomeni più violenti che avvengono nell’Universo sia nella nostra Galassia, come per esempio le binarie X, sia fuori da essa, come i buchi neri supermassicci, i nuclei galattici attivi e i lampi gamma. Le altissime energie, cioè i raggi X e gamma, sono fondamentali per investigare questi fenomeni e a tal scopo i ricercatori utilizzano dati acquisiti da telescopi spaziali (alcuni elencati nella pagina seguente) in aggiunta a dati multifrequenza che permettono di avere una conoscenza più approfondita degli oggetti che si sta studiando. In ambito tecnologico lo staff di IASF-Bologna possiede le competenze necessarie all’ideazione, sviluppo e realizzazione di strumenti che consentono di osservare il cosmo su tutto lo spettro elettromagnetico. È dotato di laboratori e attrezzature per la gestione e il controllo da terra di strumentazione spaziale, camere pulite e termo-vuoto, macchine criogeniche. A questo si aggiungono una banca radioisotopi, laboratori per lo sviluppo e la taratura di rivelatori di radiazione X e gamma e un centro calcolo all’avanguardia per l’analisi dei dati provenienti dalle missioni spaziali. IL FUTURO: IASF-Bologna è coinvolto nei più importanti progetti nazionali e internazionali per future missioni spaziali nel campo dell’astrofisica e della cosmologia. Tra questi va ricordata la partecipazione al programma COSMIC VISION 2015-2025 dell’ESA con numerosi progetti, tra cui: Euclid (lancio nel 2020), EChO e LOFT (selezione ad inizio 2014), ATHEnA+ (selezione a fine 2013). Inoltre IASFBologna partecipa ad importanti progetti da terra come MAORY (progetto premiale MIUR “T-REX”) e ASTRI (progetto bandiera MIUR). Il satellite Planck. Lanciato il 14 maggio 2009, ha terminato la sua Alcune delle missioni spaziali in cui è coinvolto l’IASF-Bologna per la realizzazione di strumentazione a bordo, calibrazioni, analisi e interpretazione dei dati scientifici. Dall’alto in senso orario: il satellite XMM-Newton dell’ESA che lavora in banda X; il satellite Fermi della NASA che osserva la radiazione gamma; il satellite AGILE dell’ASI, a cui è stato assegnato il prestigioso premio Bruno Rossi nel 2012, e infine il satellite INTEGRAL dell’ESA che lavora nel regime dei raggi gamma soffici. Credits: ESA, NASA, INAF Infrastrutture tecnologiche presso IASFBologna. Dall’alto in senso orario: sala integrazione grandi apparecchiature; laboratori; centro di calcolo; sistemi criogenici, camera pulita; camera termo-vuoto; macchina radiogena X. IASF-Bologna è attivamente presente sul territorio sia nel campo della divulgazione che della didattica: (i) promuove varie iniziative rivolte al pubblico nell’ambito del “public outreach”, per esempio il recente Origins 2013, evento organizzato da INAF in collaborazione con il CERN in occasione della “Notte dei Ricercatori 2013”; (ii) ha partecipato e partecipa all’organizzazione di numerose conferenze scientifiche; (iii) coinvolge le scuole del territorio in numerosi progetti. egregia missione il 23 ottobre 2013. Planck ha effettuato la più precisa misura delle anisotropie della radiazione di fondo cosmica a microonde; i suoi dati permettono di studiare l’Universo primordiale e la sua evoluzione. L’IASF-Bologna è profondamente coinvolto nella missione con l’ideazione, realizzazione e calibrazione dello strumento alle basse frequenze LFI (con P.I. N. Mandolesi). L’IASF è profondamente coinvolto nell’analisi dati e nello studio dei risultati cosmologici e astrofisici. ESA COSMIC VISION 2015-2025: Progetti futuri a cui IASF-Bologna partecipa nell’ambito del programma Cosmic Vision 20152025 dell’ESA. I. il telescopio spaziale Euclid (il cui lancio è previsto nel 2020) studierà la geometria dell’Universo per capire la natura della materia e dell’energia oscura. L’IASF-Bologna ha la responsabilità del contributo nazionale ad uno dei due strumenti a bordo, il NISP, e contribuisce alle simulazioni della missione e all’analisi dei dati scientifici. Progetti futuri a cui IASF-Bologna partecipa nell’ambito del programma Cosmic Vision 2015-2025 dell’ESA. II (selezione fine 2013 - inizio 2014). A sinistra EChO, dedicato allo studio della fisica e della chimica delle atmosfere dei pianeti oltre il sistema solare (esopianeti). Al centro LOFT che osserverà il comportamento della materia in condizioni estreme, impossibili da riprodurre in un laboratorio sulla Terra. A destra ATHEnA+, grande osservatorio spaziale X, ha lo scopo di trasformare la nostra comprensione dell’Universo “caldo” ed “energetico” studiando la materia in condizioni estreme di gravità, temperatura e campo magnetico. PROGETTI DA TERRA: A sinistra E-ELT, che sarà il più grande telescopio ottico-infrarosso del mondo, di cui MAORY (Multi-conjugate Adaptive Optics RelaY), che verrà integrato e testato presso l’IASF-Bologna, costituisce il modulo di ottica adattiva ed uno degli strumenti di prima luce. Al centro e a destra: ASTRI (Astrofisica con Specchi a Tecnologia ReplIcante) il progetto bandiera del MIUR il cui scopo è realizzare il prototipo del “Small Size Telescope” del futuro CTA (Cherenkov Telescope Array). IASF-Bologna ha il compito di sviluppare un sistema in grado di acquisire, archiviare e visualizzare in tempo reale i dati prodotti ad altissima velocità. Credits: ESA, NASA, INAF Area della Ricerca di Bologna – via Piero Gobetti, 101 – 40129 Bologna – ITALY e-mail: [email protected] – www.iasfbo.inaf.it - Tel. (+39) 051.6398688