BAM BAM REGGAE CLUB|| TERRON FABIO FROM

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BAM BAM REGGAE CLUB|| TERRON FABIO FROM SUD SOUND SYSTEM
VENERDI’ 3 GENNAIO ORE 23:00
COMUNICATO STAMPA
Secondo appuntamento con Bam Bam, il nuovo format musicale del Livello
Undiciottavi, concepito per dare spazio alla musica reggae dancehall che si è
affermata negli anni nel Salento, nato all’interno della casa della musica grazie al
contributo organizzativo di Moses Vibes Reggae Promotion e ADRIATIC SOUND,
progetto musicale di Rankinlele e Papaleu.
Venerdì 3 dicembre è il turno di Terron Fabio, frontman dei Sud Sound System, dj
toaster storico che ha rivoluzionato la musica e in concetto stesso di Salento e che
da anni intrattiene migliaia di persone sulle spiagge del Salento nei club e nelle
piazze di tutta Italia, è fresco della sua ultima fatica discografica “Come Back Again
Riddim” un doppio cd di cui è produttore e cantante insieme a dj e singers da ogni
parte del mondo.
BAM BAM reggae club si propone come promotore di live set reggae, di carattere
internazionale e locale ed infatti, dopo il successo dell’inaugurazione di venerdì
scorso con Stone Love, il sound più popolare della Jamaica, tocca ad un very special
guest made in Salento di salire sull’ambito palco dell’11/8 e far ballare tutto il
pubblico della casa della musica con le migliori selezioni reggae e le incursioni al
microfono.
Start h 23.00
Ingresso 7 euro prima delle 00.30/ 10 euro dopo
infoline +39 392 3021461
LIVELLO UNDICIOTTAVI
S.S. 7 TER Lecce - Campi Salentina
Sabato 04 Gennaio, a partire dalle 23,30 Guernica live riporta sul palco I REKKIABILLY + SKACCO!
INGRESSO GRATUITO E RISERVATO AI SOCI ARCI!
Dopo il live si balla tutta la notte a ritmo ska con SKACCO!
I REKKIABILLY: Dal Mezzogiorno degli States al Mezzogiorno d'Italia: dopo più di 60 anni i Rekkiabilly portano alta
la bandiera del vecchio e romantico Rock&roll. La musica dei Rekkiabilly nasce dalla passione per artisti come Louis
Prima, Duke Ellington, Cab Calloway, Chuck Berry, Jerry Lee Lewis. Oltre ai celebri miti americani, il gruppo barese
sembra cogliere ispirazione anche dall'italiano Fred Buscaglione.Come il cantautore torinese, infatti, anche i
Rekkiabilly accompagnano la loro musica con liriche sagaci e sornione.
Il rock'n roll della band pugliese è una miscela esplosiva, mai prevedibile, sempre coinvolgente.
Musicanti ironici e scanzonati, zingari sempre in viaggio alla ricerca di una nuova chiave di lettura del rock'n roll nel
terzo millennio, sporcano e stravolgono il tipico sound fifties azzardando nuove contaminazioni con abilità e sagacia,
lasciando spazio tra le pieghe del rockabilly, a sfumature country, echi rhythm'n'blues, suggestioni surf e motown,
coloriture retrò dal sapore jazz manouche e swing. Una trama musicale ben shakerata con testi sinceri come il vino
casereccio, scritti e cantati in italiano (senza censurare espressioni dialettali e nostrane) per raccontare di viaggi,
passioni, sbronze e tragi-commedie del rock'n roll!
I Rekkiabilly nascono nel 2005 dall'estro creativo dell'istrionico chitarrista e cantante Dario Mattoni.
Nel corso degli anni ha contrabbandato il rock'n roll made in Puglia su e giù per lo stivale, al fianco di musicisti sempre
diversi fino a giungere alla formazione definitiva, caratterizzata dal contrabbasso di Joe Leali e valorizzata dell' abile
tocco del batterista Guido “Bum Bum” Vincenti. Accanto a questa esplosiva sezione ritmica, l' inseparabile sezione
fiati: la bella lady in sax Lidia Bitetti e il “Maestro” Riccardo La Torre, trombettista e “ballerino” d'eccezione, capaci di
creare un vero spettacolo con le loro acrobazie musicali!
sabato 4 gennaio - ore 21.00
Teatro Comunale - Novoli (Le)
Ingresso 10 euro
Prevendite circuito Bookingshow
Info 334.7423031 - 340.3129308
[email protected]
MASSIMO DONNO
Il cantautore salentino apre la rassegna musicale Ululati con lo spettacolo Amore,
marchette e altri boccali
Sabato 4 gennaio (ore 21.00 - ingresso 10 euro) il cantautore Massimo Donno apre Ululati,
rassegna musicale a cura di Lupo editore e CoolClub, che rientra nella stagione di prosa, danza e
musica del Teatro Comunale di Novoli, in provincia di Lecce, promossa dall'Amministrazione
Comunale di Novoli, dalla Fondazione Fòcara, dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con
Factory compagnia transadriatica.
Il cantautore proporrà i brani del suo cd d'esordio nello spettacolo inedito "Amore, marchette e
altri boccali" affiancato dalla band formata da Morris Pellizzari (chitarra acustica), Francesco
Pellizzari (batteria e percussioni), Stefano Rielli (contrabbasso) e da numerosi ospiti: Luca Barrotta
(fisarmonica), Gianluca Milanese (flauto traverso), Raf Qu (chitarra acustica), Stefano Calò
(chitarra classica), Simone Franco (voce recitante), Lillo Birillo (giocoliere), Triace (Marco Rollo –
pianoforte, Carla Petrachi – voce, Alessia Tondo – voce, Emanuela Gabrieli – voce), Max Nocco
Placeforthesoul (dj), Emanuele Coluccia (sassofono) Marco Puzzello (tromba), Valerio Daniele
(chitarra acustica), Gianni de Blasi (regista e autore de “Le Filastre”, lette durante lo spettacolo).
Nelle undici tracce che compongono Amore e marchette, esordio di Donno (Ululati/Lupo Editore)
c'è il segno di un cantautore che conosce la materia umana, e che ama mescolare l'ironia e la poesia
alla quotidianità surreale dell'amore, fino a includere non solo le atmosfere - in un dialogo costante ma anche le voci del passato prossimo di Pier Paolo Pasolini (nel brano "Tango") o del grande
Alberto Sordi (in "Bologna A.D. 2012"), mescolandole al presente delle sue suggestioni
autobiografiche, come fa ad esempio nella traccia dal titolo "Il mio compleanno". Un cantautore che
non ha paura di guardarsi e, soprattutto, guardarci dentro con il ritmo di una musica leggera e
ironica. Amore e marchette, nuova produzione dell'etichetta Ululati, vanta, tra le collaborazioni di
eccellenza, quelle con Massimo Geri, Nilza Costa (nel brano "Il bianco ed il nero") e Guido Sodo,
nel brano intitolato "La colpa". "Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore
italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi
graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e
neorealismo. E' una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina
tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli" sottolinea Oliviero Malaspina.
La rassegna proseguirà sabato 1 febbraio (ore 21.00 - ingresso 10 euro) con il concerto di Mino
De Santis. Ogni qual volta si ascoltano le sue canzoni, si hanno ben chiare le sue radici, la sua
storia, le origini musicali e i suoi ascolti al jukebox. La voce e l'ironia amara di De Andrè, ma anche
l'impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non abbandonarsi a facili
semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere play. Mino De Santis è a tutti gli effetti un
fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo fa come potrebbe fare un
fotografo con le sue istantanee, un pittore impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del
paese nel riferire vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia. Dopo Scarcagnizzu (Fondo
Verri) e Caminante (Ululati/Lupo Editore) anche in questo terzo album "Muddhriche"
(Ululati/Lupo Editore) si raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio
molliche minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento. Ci sono le "macchiette",
i personaggi del paese: "Lu prete" scaltro e smaliziato o la "La bizoca e la svergognata",
apparentemente diverse ma "le stesse e l'hanno sempre saputo". C'è la bellezza e la malinconia degli
"Anni" passati tra casa, chiesa e sogni di libertà ma anche il sud amaro dei "Pezzenti"(feat. Nando
Popu / Sud Sound System), quegli immigrati trattati come animali tra "patruni e capurali", senza
diritti o assistenza, pagati venti euro alla giornata me definiti lo stesso invasori. E tra mandolino e
fisarmonica, si continua a raccontare di quei "Radical chic", quelli bravi a dare definizioni, che
hanno così poco da dire ma tanto da parlare. A poco a poco le "Muddhriche" compongono il quadro
di un uomo che, come ben rappresentato dalla copertina del disco, dall'alto, osserva, riconosce,
cerca di individuare quelle briciole, le piccole cose che continuano a dargli godimento. È un
carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni polmoni l'aria scanzonata di un
bonaccio che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al sogno di
anarchia.
Sabato 22 febbraio (ore 21.00 - ingresso da 7 a 10 euro) spazio al progetto Terra ca nun senti del
trio composto da Rachele Andrioli (voce), Rocco Nigro (fisarmonica) e Valerio Daniele (chitarra
acustica) che proporrà musica popolare d'autore, ballate e canti di Caterina Bueno, Rosa Balistreri,
Domenico Modugno, Gabriella Ferri.
Sabato 8 marzo (ore 21.00 - ingresso 10 euro) la rassegna si conclude con Francesca Romana
Perrotta. La storia della cantautrice parte da Forlì e da una band: gli Zeroincondotta. L’inizio di
una carriera lunga e piena di piccole e grandi soddisfazioni (premio della Critica al concorso
"Primavera Heineken Live Festival",l’arrivo in semi-finale all’Accademia della Canzone Italiana di
Sanremo e la partecipazione al Tim Tour). Merito del brano “In genere sogno” che entra nell’air
play di diverse radio tra cui Radio Rai 2. È solo l’inizio di una serie di eventi fortunati tra cui la
vittoria del “Premio Musicultura di Recanati”, il passagio da parte di Fiorello su “Viva Radio 2”,
quello in televisione su Rai Uno e tanti altri. Nel 2008 Francesca pubblica il suo primo album dal
titolo “Vermiglio” distribuito da Warner Music. Comincia un nuovo capitolo della sua carriera, un
periodo fatto di concerti e premi. In particolare nel 2009 vince il “Premio De Andrè migliore
interpretazione” con il brano “Storia Clandestina” e duetta con Cristiano De Andrè durante il tour
“De Andrè canta De Andrè”. Ancora premi del 2010 (Premio miglior personaltià artistica al Premio
Poggiobustone e per la seconda volta Premio Musicultura) e poi un allbum “Lo specchio” in cui
vanta la collaborazione di Cristiano De Andrè e di Pacifico. Nel 2014 uscirà Special Edition di
Francesca Romana Perrotta! Un doppio cd album per Ululati/Lupo Editore con due nuove canzoni,
vari brani tra i più rappresentativi dei due album già pubblicati. Un album dedicato agli amanti della
canzone d'autore. Prima dello spettacolo in piazza Regina Margherita L’esercito assente.
Performance danzata a cura del Laboratorio di danza di Annamaria De Filippi (Lecce). Un invito a
manifestare la propria solidarietà verso il mondo delle donne che hanno subito violenza, in rete con
il progetto d’arte pubblica “ZapatosRojos”.
Info
Teatro Comunale di Novoli (Le)
Piazza Regina Margherita
Tel: 334.7423031 - 340.3129308
[email protected]
facebook: Teatro Comunale di Novoli
Ufficio stampa e produzione rassegna musicale
Società Cooperativa Coolclub
Piazza Baglivi 10, Lecce
Tel e Fax: 0832303707 - 3394313397
[email protected]
È lieto di presentare
Opa Cupa Live!
Domenica 5 gennaio ore 22:30
INGRESSO GRATUITO
COMUNICATO STAMPA
L’orchestra balcanica più amata dal Salento torna a casa, della musica e
dopo un anno dall’uscita dell’ultimo, strepitoso Tarantavirus, domenica 5
gennaio gli Opa Cupa saranno sul palco dell’Undiciottavi in formazione
completa, per l’ imperdibile live.
Chi non conosce gli Opa Cupa avrà una buona occasione per poter
assistere alla loro performance domenica e di solito è amore a prima vista
per questi dieci musicisti, che affollano il palco diretti dal Maestro Cesare
Dell’Anna ed accompagnati dalla voce intensa della cantante napoletana
Irene Lungo.
«Opa Cupa», è grido di esortazione alla danza degli zingari del Sud-Est
Europa ed è un progetto musicale nato nel Salento. Orientato verso la
ricerca nel repertorio musicale dei Balcani, i testi e le musiche originali
scritti da Cesare Dell'Anna, si incrociano con le sonorità jazz e bandistiche
tipiche della tradizione musicale del Sud Italia. Intorno al trombettista
Cesare Dell'Anna si riuniscono musicisti di diverse culture (Bosnia-
Erzegovina, Albania, Algeria, Bulgaria, Italia meridionale, Marocco,
Romania) formando una vera e propria fanfara festosa. I ritmi irregolari
sono fortemente influenzati da più stili, creando caleidoscopiche sonorità
e affascinanti momenti di pura tecnica interpretativa e musicale. Opa Cupa
spazia e fa tesoro di poliedriche esperienze svolte in ambito etnico e jazz,
che fondono ed elaborano i velocissimi «estam» e «horo», dai tempi
dispari ed irregolari, o le affascinanti melodie degli antichi canti bosniaci e
quelle articolate della cultura albanese. Le elaborazioni musicali fungono
da colonna sonora di una festa, contornata da antichi canti epici e lente
ballate vertiginosamente accelerate in puro stile zingaro.
La formazione completa di Opa Cupa è composta daCesare Dell'Anna alla
tromba, Irene Lungo voce, Cristian Martina alla batteria, Stefano Valenzano al basso,
Luigi Bruno alla chitarra, Rocco Nigro alla fisarmonica, Giancarlo Dell'Anna tromba,
Giuseppe Oliveto al trombone, Paride Marco e Andrea Doremi alle tube, Luca
Manno e Davide Arena ai sax.
Dodici superbi musicisti sul palco, per una serata che se non vi hanno
ancora raccontato sarà un’emozione vivere per la prima volta sul palco
della casa della musica.
Prima e dopo il concerto degli Opa Cupa, dj set di Ciro Merode, Sabrina Morea
e Beirut World Beat.
Ingresso gratuito - Infoline +393923021.461
@ LIVELLO UNDICIOTTAVI
SS 7 Ter - Lecce-Campi Salentina
martedì 7 gennaio - ore 20.00
Cinema Db d'Essai - Lecce
Ingresso libero
Info [email protected] - 0832390557
FRESIA
Presentazione a Lecce del documentario diretto da Corrado Punzi, prodotto
da Marco Bechis e Muud Film con il supporto dell'Apulia Film Commission
Martedì 7 gennaio (ore 20.00 - ingresso gratuito) il cinema Db d'Essai di Lecce ospita la prima di
"Fresia", documentario diretto da Corrado Punzi e realizzato con il contributo di Apulia Film
Commission e dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia. Presentato da pochi giorni al
Festival Internacional del Nuevo Cine latinoamericano - La Habana, Cuba, il documentario racconta
la storia di Fresia, una donna cilena che ha dedicato la sua vita alla ricerca di suo marito, Omar
Venturelli, un uomo di origini italiane scomparso in Cile nel 1973, poco dopo il colpo di Stato del
generale Augusto Pinochet. Fresia ha lottato con tutte le sue forze per ottenere verità e giustizia,
riuscendo dopo 36 anni a trovarsi faccia a faccia in un tribunale italiano con Alfonso Podlech, il
militare ritenuto responsabile delle torture e della morte di suo marito Omar.
Il film, girato tra l'Italia e il Cile, documenta i tre anni del processo avviato a Roma in seguito
all'arresto e alla successiva estradizione di Podlech. La narrazione si sviluppa attraverso il lavoro
dell'avvocato Marta Vignola, che con Fresia consolida un rapporto umano cominciato dieci anni
prima nella città cilena di Temuco. Fresia è prodotto da Karta Film di Marco Bechis - regista di
Garage Olimpo - e da Muud Film. Le musiche originali sono di Francesco Cerasi autore pugliese di
importanti colonne sonore di film e documentari come Gli equilibristi e Black Block.
Corrado Punzi è nato a Lecce nel 1979. È dottore di ricerca e si occupa di potere e comunicazione.
Ha scritto e diretto cortometraggi e documentari. Nel 2004 ha organizzato dei laboratori
cinematografici nel carcere minorile di Lecce e ha realizzato il cortometraggio I nostri volti (15
min.). Per la Saietta Film di Edoardo Winspeare ha diretto diversi video istituzionali e ha girato il
backstage del film I Galatuomini. Nel 2007 è stato in Burundi per girare un documentario sulla
guerra etnica tra Hutu e Tutsi (Petit Pays – 52 min.). Nello stesso anno ha diretto anche il
cortometraggio Dove, i miei occhi interpretato da Giorgio Colangeli. Nel 2009 ha scritto e diretto
Di chi sei figlio (42 min.), un documentario sulla lotta delle lavoratrici del tabacco nel Salento.
Fresia è il suo primo lungometraggio.
Dopo la proiezione si terrà un incontro con il regista Corrado Punzi, l’autrice Marta Vignola e il
direttore di Apulia Film Commission Silvio Maselli. Modera il giornalista Pierpaolo Lala.
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