dvr torchiarolo 2013.2014

annuncio pubblicitario
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
(Scuola Primaria, Infanzia e Secondaria 1° Grado)
P.zza Municipio, 6 - 72020 TORCHIAROLO (BR)
(ai sensi D.Lgs. 81/08)
DATORE DI LAVORO
Il dirigente scolastico (DdL)
Prof. Antonio DE BLASI
TECNICO
IL Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP)
Ing. Cosimo Salvatore MONTEFUSCO
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (D.V.R.)
SEZIONE 1 - VALUTAZIONE DEI RISCHI
06
SEZIONE 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
14
SEZIONE 3 - PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
23
SEZIONE 4 - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
86
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (P.E.E.)
SEZIONE 5 - MODALITÀ DI EVACUAZIONE DEI SINGOLI PLESSI
SEZIONE 6 – MODULI E SCHEDE ISTRUZIONE DI SICUREZZA
96
115
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVOROCORRELATO
SEZIONE 7 - VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO
LUOGHI DI LAVORO E CODICI MECCANOGRAFICI:
■
■
■
■
■
■
■
Istituto Comprensivo Statale Piazza Municipio - BRIC80100N
Scuola Media Piazza Municipio - BRMM80101P
Scuola Primaria via Lo Marchese - BREE80101Q
Scuola Primaria via Isonzo
Scuola Infanzia “Don Bosco” via Colombo
Scuola Infanzia “Gianni Rodari” via Caneva – BRAA80101E
Scuola Infanzia “O. Decroly” San Pietro Vernotico
127
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
Il presente documento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è stato redatto, ai sensi del decreto
legislativo n. 81/2008 aggiornato con il D. Lgs. N. 106/2009, dal dirigente scolastico che funge
da datore di lavoro, con la collaborazione del responsabile del servizio di prevenzione e
protezione (RSPP) e previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Scopo del documento è quello di migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori, in questo
caso degli alunni, dei docenti e del personale ausiliario e di segreteria nei luoghi di lavoro. I
Decreti in questione, infatti, intervengono nel mondo del lavoro con uno scopo innovativo e
rivoluzionario: disciplinare e coordinare un rapporto tra datore di lavoro e lavoratore atto al
raggiungimento di uno scopo comune, cioè la salvaguardia del benessere e della sicurezza sui
luoghi di lavoro attraverso la consultazione dei lavoratori, la loro partecipazione attiva alla
cogestione della sicurezza, la loro informazione e formazione specifica. Il dirigente scolastico,
quindi, da parte sua è tenuto a valutare i rischi della sua scuola e a porre in atto eventuali
rimedi per eliminarli.
La metodologia di lavoro seguita per la predisposizione del documento si è articolata attraverso
varie fasi sviluppate in collaborazione tra il Dirigente scolastico Prof. Antonio DE BLASI, e lo
Studio CEN.TER. dell’ing. Cosimo Salvatore MONTEFUSCO in qualità di supporto tecnico
esterno al datore di lavoro, il quale su incarico dello stesso Dirigente scolastico, riveste la
funzione di Responsabile esterno del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). E’
stato sentito inoltre il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Sig. Pietro PIERRI e
tutti gli utilizzatori delle strutture, delle apparecchiature ed esecutori delle operazioni di volta
in volta esaminate. Il lavoro si è pertanto articolato in maniera organica ed in collegamento tra
le figure sopra indicate con la finalità di raccogliere le informazioni necessarie ad una
valutazione sistematica dei vari aspetti del lavoro per la redazione dei documenti richiesti dalla
normativa in vigore e cioè:
● Documento di valutazione dei rischi (D.V.R.);
● Piano di Emergenza ed Evacuazione (P.E.E.);
● Documento di valutazione del rischio stress lavoro-correlato;
L’Attuale DOCUMENTO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO è stato redatto ed
elaborato, ai sensi del D.Lgs. 81/2008, nel mese di Dicembre 2013 e presentato ai
componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione i quali lo hanno controfirmato per
approvazione.
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
E’ stato redatto, ai sensi del D.Lgs. 81/2008, nel mese di Dicembre 2013 e presentato ai
componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione i quali lo hanno controfirmato per
approvazione.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 3 di 135
FIRME
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Il documento viene presentato all’inizio di tutti gli anni a tutto il personale scolastico docente e
ATA. Ai Genitori viene fatto conoscere con circolari e nelle assemblee di classe. Agli allievi
viene illustrato dai docenti unitamente al regolamento interno e attraverso lo svolgimento di
apposite unità didattiche. Il riesame del documento viene effettuato con periodicità annuale o
in caso di modifica delle condizioni di sicurezza.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 4 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Anno Scolastico 2013 - 2014
Il presente Documento di Valutazione dei Rischi viene redatto con lo scopo di informare tutto il personale docente e
non docente nonché gli studenti sui possibili rischi per la salute e la sicurezza esistenti nella scuola. Il documento di
valutazione dei rischi è lo strumento attraverso il quale il Datore di Lavoro (DdL) effettua la valutazione globale e
documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori ed è finalizzata ad individuare le adeguate misure
di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei
livelli di salute e sicurezza (D.Lgs. 81/2008, art. 2).
SEZIONE 1 - VALUTAZIONE DEI RISCHI
1.1 - Descrizione delle attività e degli ambienti
1.2 - Criteri e fasi adottati per la valutazione del rischio
1.3 - Coinvolgimento delle persone
SEZIONE 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
2.1 - Incidenti e persone esposte al rischio
2.2 - Riferimenti normativi e criteri di valutazione
2.3 - Descrizione dei pericoli e dei rischi
SEZIONE 3 - PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
3.1 - Descrizione delle misure di prevenzione e protezione
3.2 - Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione per reparti
3.3 – Programma delle misure di prevenzione e protezione per attività lavorative
3.4 – Piano programmatico generale (crono programma) delle misure
3.5 – Foglio delle prescrizioni
3.6 - Informazione e Formazione
3.7 - Controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli impianti
SEZIONE 4 - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
4.1 – Oggetto e scopo
4.2 – Caratteristiche dell’insediamento
4.3 – Descrizione delle attività
4.4 – Identificazione dei pericoli d’incendio
4.5 – Individuazione delle persone esposte a rischio d’incendio
4.6 – Eliminazione o riduzione dei pericoli d’incendio
4.7 – Classificazione del livello di rischio
4.8 – Verifica dell’adeguatezza delle misure di sicurezza
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 5 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SEZIONE 1 - VALUTAZIONE DEI RISCHI
1.1 - Descrizione delle attività e degli ambienti
1.2 - Criteri e fasi adottati per la valutazione del rischio
1.3 - Coinvolgimento delle persone
1.1 - Descrizione delle attività e degli ambienti
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VALESIUM” – DATI GENERALI
Legale rappresentante: Prof. Antonio De Blasi (Dirigente scolastico)
Numero dipendenti: _76_
di cui:
- Personale Docente _ 62_
infanzia)
(_19_ scuola media + __25__ scuola primaria + _ 18 _ scuola
- Personale di segreteria __4__
- Personale ausiliario __10__
Numero alunni: _623_ di cui:
- _161_ alunni di Scuola Secondaria primo grado
- _246_ alunni di Scuola Primaria
- _216_ alunni di Scuola Infanzia
Per lo svolgimento delle attività istituzionali sono state individuate le seguenti categorie di
lavoratori o di persone equiparate ai lavoratori:
- Personale Docente
- Personale di segreteria
- Personale non docente
- Allievi
- Persone del pubblico
- Lavoratori non dipendenti dalla scuola occasionalmente presenti (rappresentanti,
addetti alla manutenzione, cooperative, ecc.)
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 6 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO
L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola media risale agli anni 30-40 con
struttura portante in muratura, con solaio terminale misto costituito da putrelle in ferro con
lastre di laterizio e massetto con relativa pavimentazione solare. Esiste inoltre un solaio
intermedio misto costituito da putrelle in ferro con lastre di laterizio, massetto, malta di
allettamento e relativa pavimentazione. Alcuni anni fa tale struttura fu oggetto di collaudo
statico per l’agibilità dell’edificio.
Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha quattro uscite: tre su
Piazza Municipio di fronte alla villa comunale e un’altra su via G. Verdi. L'edificio si sviluppa su
due piani: piano terra (aule con servizi igienico-sanitari, dirigenza, segreteria, sala professori,
aula informatica, laboratorio tecnico-artistico, palestra con relativi servizi igienico-sanitari e un
cortile esterno) e piano primo (aule con servizi igienico-sanitari, sala video e laboratorio
scientifico). I due piani sono collegati da un vano scala interno e da una scala esterna
antincendio di recente realizzazione.
La scuola è aperta dalle ore 7.30 alle ore 14.00 (fascia oraria di massima presenza) ed è
frequentata da alunni di età compresa tra gli 11 e i 14/15 anni. E’ previsto un rientro
pomeridiano il Giovedì, dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Altre attività pomeridiane dipendono
dalle richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 7 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE
L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola primaria risale agli anni 60-70 con
struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con
relativa pavimentazione solare.
Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha due uscite: una su via
Lo Marchese e l’altra su via Isonzo. L'edificio si sviluppa su due piani: piano terra (aule con
servizi igienico-sanitari, atrio interno, aula multimediale e un grande cortile esterno) e piano
primo (aule con servizi igienico-sanitari e atrio interno). I due piani sono collegati da un vano
scala interno e da una scala esterna antincendio di recente realizzazione. La scuola è aperta
dalle ore 7.45 alle ore 13.45 (fascia oraria di massima presenza) ed è frequentata da alunni di
età compresa tra i 6 e i 10 anni. Le attività pomeridiane sono molto variabili perché dipendono
dalle richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 8 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO
L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola primaria risale agli anni 60-70 con
struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con
relativa pavimentazione solare.
Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha due uscite: una su via
Isonzo e l’altra su via Lo Marchese. L'edificio si sviluppa su un solo piano: piano terra (aule
con servizi igienico-sanitari, atrio interno e cortile esterno). La scuola è aperta dalle ore 7.45
alle ore 13.45 ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 6 e i 10 anni (fascia oraria di
massima presenza). Le attività pomeridiane sono molto variabili perché dipendono dalle
richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 9 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA COLOMBO
L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola dell’infanzia risale agli anni 70-80 con
struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con
relativa pavimentazione solare.
Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha tre uscite: una su via
Colombo, una via A. Gramsci e l’altra di fronte al Parco di Padre Pio. L'edificio si sviluppa su un
solo piano: piano terra (aule con servizi igienico-sanitari, sala attività collettive, ufficio, cucina
e un cortile esterno). La scuola è aperta dalle ore 7.45 alle ore 16.15 dal lunedì al venerdì
(fascia oraria di massima presenza) ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 3 e i 5
anni. Le attività pomeridiane sono molto variabili perché dipendono dalle richieste delle
famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 10 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA
L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola dell’infanzia risale agli anni 70-80 con
struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con
relativa pavimentazione solare.
Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha tre uscite: una su via
Caneva e due su P. Mascagni. L'edificio si sviluppa su un solo piano: piano terra (aule con
servizi igienico-sanitari, sala attività collettive, aula laboratorio gioco, segreteria e un cortile
esterno). La scuola è aperta dalle ore 7.45 alle ore 16.15 dal lunedì al venerdì (fascia oraria di
massima presenza) ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Le attività
pomeridiane sono molto variabili perché dipendono dalle richieste delle famiglie e dalla
programmazione annuale degli organi collegiali.
SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO
L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola dell’infanzia si sviluppa su due piani,
ma solo il piano terra è di pertinenza della scuola, mentre al piano superiore si trova la
biblioteca comunale.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 11 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La struttura risale agli anni 70-80 è stata adibita a scuola in data posteriore al 1.12.1975, e
pertanto, deve rispettare tutti i punti presenti nel D.M. 26.08.1992; inoltre l'attività scolastica
è soggetta al rilascio del certificato di prevenzione incendi da parte del Comando Provinciale
dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.M. 16.02.1982. La scuola è posizionata in un'area recintata
di proprietà del Comune di San Pietro V.co (BR) in cui vi sono allocate anche la scuola
primaria della direzione didattica statale "R. DE SIMONE", la ditta che fornisce il servizio
mensa al Comune e la casa del custode. Ognuna di queste è ubicata in edifici indipendente
uno dall'altro. La scuola dell'infanzia ha a disposizione un'area esterna delimitata da una
recinzione in rete verde con cancello, per svolgere attività ludiche all'aperto.
PROSPETTO GENERALE – RIEPILOGO
Scuola sec. 1°
grado
“Pza.
Municipio”
161
Scuola
Primaria
“Lo
Marchese”
154
Scuola
Primaria
“Isonzo”
Alunni con
Handicap
Classi/sezioni
8
7
8
Docenti
19
Segreteria
4
Personale
ausiliario
2
2
Alunni
Scuola
Infanzia
“Rodari”
Scuola Infanzia
“Decroly”
92
Scuola
Infanzia
“Don
Bosco”
76
55
86
3
0
1
0
8
5
3
2
3
17
8
6
5
6
1
2
1
1
Scuola
elementare “Lo
Marchese”
Scuola
elementare
“Isonzo”
Aule
Palestre/Ricreazione
Scuola
media
“Pza.
Municipio”
8
1
Scuola
materna
“Rodari”
Scuola
materna
“Decroly”
5
0
Scuola
materna
“Don
Bosco”
3
0
8
1
2
0
3
0
Lab. Scientifico
1
1
0
0
0
0
Lab. Artististico
1
0
0
0
0
0
Lab. Informatica
1
1
0
0
0
0
Biblioteca
1
1
0
0
0
0
Aula TV
0
0
0
0
0
0
Scuola
elementare “Lo
Marchese”
Scuola
elementare
“Isonzo”
Scuola
materna
“Don Bosco”
Scuola
materna
“Rodari”
Scuola
materna
“Decroly”
Sala professori
Scuola
media
“Pza.
Municipio”
1
0
0
0
0
0
Uff. Presidenza
Uff. Segreteria
1
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
Servizi alunni
2
2
1
1
1
1
Servizi Docenti
1
1
1
1
1
1
Serv. Handicap
1
1
0
0
0
0
Refettorio/Cucina
0
0
0
0
0
0
Parcheggi auto
0
1
0
0
0
0
Rampe Handicap
2
1
1
1
1
0
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 12 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
1.2 Criteri e fasi adottati per la valutazione del rischio
Per la valutazione del rischio sono stati adottati i seguenti criteri:
A1. classificazione dei luoghi di lavoro e di studio nelle seguenti categorie:
- AULE NORMALI
- AULE SPECIALI
- LABORATORI
- PALESTRA
- AREE COMUNI
- SERVIZI IGIENICI
A2. raccolta dei dati sui rischi per ogni ambiente utilizzando liste di controllo.
A3. individuazione dei rischi analizzando innanzitutto la serie storica dei dati sugli infortuni
registrati sull'apposito registro e poi attraverso il confronto della situazione reale con quanto
previsto dalla legislazione vigente, dalle norme tecniche e dai principi di buona pratica.
Vi è da osservare che responsabile delle strutture (muri, intonaco, impianti) è l'Ente Locale
mentre il Dirigente scolastico è responsabile per tutto ciò che concerne la parte non
strutturale. Su questo aspetto la responsabilità del Dirigente scolastico si intende assolta con la
vigilanza e con la segnalazione delle disfunzioni all' Ente locale.
A4. valutazione dei rischi.
La valutazione della gravita dei rischi è stata effettuata tenendo conto di diversi fattori:
1. valutazione frequenza/accadimento sulla base della serie storica dei dati sul registro degli
infortuni;
2. parere dei docenti delle diverse discipline e dei responsabili dei laboratori;
3. entità del possibile danno.
E' stata individuata una scala di gravità del rischio:
■ livello A - Rischi dovuti a lesioni e/o disturbi reversibili e poco probabili
■ livello B - Rischi derivanti da lesioni o disturbi medio-gravi ma poco probabili, oppure leggeri
ma probabili
■ livello C - Rischi dovuti a lesioni o patologie medio-gravi notevoli ma poco probabili, ovvero
quelli da lesioni lievi molto probabili
■ livello D - Rischi derivanti da incidenti o patologie mortali o molto probabili.
Il rischio è valutato prendendo in considerazione due aspetti: lo scostamento tra situazione
ideale (fissata dalle leggi e dalle norme di corretto uso) e situazione reale (rilevata durante i
sopralluoghi). Salvo casi particolari la scuola non dovrebbe essere interessata se non
marginalmente dalle categorie di cui sopra.
1.3 Coinvolgimento delle persone
Nell'analisi delle situazioni di rischio sono stati coinvolti:
- il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
- il responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione
- i preposti ai laboratori
- gli addetti al servizio antincendio, di prevenzione e protezione e pronto soccorso
- gli allievi e i docenti dei singoli plessi.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 13 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SEZIONE 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
2.1 - Incidenti e persone esposte al rischio
2.2 - Riferimenti normativi e criteri di valutazione
2.3 - Descrizione dei pericoli e dei rischi
2.1 - Incidenti e persone esposte al rischio
Per una prima ricognizione dei rischi presenti all’interno della scuola si è fatto riferimento agli
infortuni annotati sul registro, di cui al DPR 547/55, D.M. 12/9/58 e D.Lgs 626/94. Il prospetto
sotto riportato è stato reso possibile, infatti, dalle segnalazioni riportate nel Registro degli
Infortuni dell’Istituto Comprensivo Statale di Torchiarolo dove sono descritte le date, gli
infortunati e la descrizione degli infortuni avvenuti negli ultimi anni all’interno della scuola.
Altre informazioni sono state comunque ottenute attraverso il contributo del Dirigente
Scolastico, del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, dei docenti, del personale
amministrativo e di segreteria.
DATA
INFORTUNATO
DESCRIZIONE DELL’INFORTUNIO
4-10-2000
alunno
trauma al polso durante una partita di pallavolo
17-10-2000
alunna
trauma al ginocchio durante una partita di pallavolo
31-01-2001
alunno
trauma al ginocchio durante una corsa lenta
12-03-2001
alunno
trauma alla mano durante una corsa lenta
28-03-2001
alunno
cadendo in classe si rompeva parzialmente gli incisivi superiori
11-04-2001
docente
27-04-2001
alunno
10-05-2001
alunno
18-05-2001
alunna
21-09-2001
alunna
scendendo dalla macchina per entrare a scuola cadeva e si
fratturava il gomito
rincorrendosi con un compagno cadeva procurandosi la rottura
del dente
alunno seduto al banco voltandosi si procurava uno stiramento
del trapezio
veniva urtata in un azione di gioco da una compagna e si
procurava una lieve distorsioni
scivola all’uscita dalla scuola riportando trauma contusivo
05-12-2001
alunna
03-06-2002
alunna
08-06-2002
collaboratore scolastico
12-10-2002
alunna
13-11-2002
alunno
19-11-2002
docente
19-11-2002
alunno
26-11-2002
alunno
20-12-2002
alunna
07-01-2003
docente
nella corsa ad ostacoli urtando uno di questi cadeva
procurandosi una distorsione al piede
riceveva involontariamente un pugno da un compagno
procurandosi un trauma al dito
spostando un banco questi staccandosi il piano cadeva sul
piede
scivolando nel bagno riportava trauma contusivo al coccige
in un azione di gioco cadendo si procurava una escoriazione del
labbro
nella sala professori inciampava in una sedia dove era seduta
una collega cadendo per terra
durante l’ora di ed. fisica mentre stava correndo inciampava in
una sedia e batteva a terra con il polso
scivolava in classe battendo il viso
venendo a diverbio con un compagno questi le sferrava un
calcio alla gamba procurandogli un ematoma
incidente stradale mentre rientrava a casa
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 14 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
08-03-2003
alunno
durante la ricreazione gli veniva schiacciata la mano alla porta
14-05-2003
alunno
inciampando si procurava la distorsione del piede
16-05-2003
alunno
giocando a pallavolo si procurava un taglio alla mano sinistra
19-05-2003
alunna
19-05-2003
alunna
08-01-2004
alunno
urtata involontariamente da un compagno cadendo batteva
violentemente la mano sul pavimento
nell’ effettuare un esercizio ginnico si procurava una
distorsione al ginocchio
scivolando nel’atrio della scuola riportava una ferita al labbro
20-01-2004
alunno
20-01-2004
alunno
18-03-2004
alunno
urtato involontariamente da un compagno cadendo riportava la
rottura degli occhiali
spintonato involontariamente da un compagno cadendo
riportava la frattura del polso
giocando su procurava la distorsione di un dito della mano dx
15-05-2005
alunno
scivolando in giardino si procurava una ferita alla mano
01-10-2005
A.A
la caduta di un falcone gli procurava la rottura degli occhiali
20-12-2005
alunna
04-04-2006
alunno
urtata da un compagno si procurava un trauma contusivo al
dito sx
durante l’ora di ed. fisica si procurava un infortunio al gomito
08.06.2006
coll. scolastico
la caduta di un falcone gli procurava la rottura degli occhiali
19-10-2006
alunno
durante l’ora di ed. fisica cadendo batteva la testa a terra
19-10-2006
alunno
durante l’ora di ed. fisica si faceva male al braccio
28-11-2006
alunna
durante l’ora di ed. fisica si procurava una distorsione al dito
04-12-2006
alunno
18-01-2007
alunna
urtato involontariamente cadeva procurandosi la rottura degli
occhiali
durante l’ora di ed. fisica si procurava una distorsione al polso
23-01-2007
alunno
cadendo in classe si procurava la frattura del polso
02-03-2007
alunno
durante l’ora di ed. fisica si procurava una contusione alla testa
28-04-2007
alunno
11-05-2007
alunna
cadendo nel salone della scuola si procurava un taglietto alla
tempia
durante la gita scolastica si procurava una ferita ala mento
11-09-2007
coll. scolastica
18-09-2007
docente
31-10-2007
alunno
19-01-2008
alunna
08-03-2008
alunno
12-04-2008
alunna
28-05-2008
alunna
08-10-2008
alunno
05-11-2008
alunno
intenta nel lavare il pavimento scivolando batteva
violentemente il viso e la mano
urtata da una collega si procurava un trauma all’unghia del
piede
durante l’ora di ed. fisica si procurava una contusione allo
zigomo sx
durante l’ora di ed. fisica si procurava un trauma alla mano sx
durante un litigio con un compagno riceveva una ginocchiata
sulla cassa toracica
riceveva accidentalmente in viso la palla che era in gioco nella
palestra e riportava un sospetto trauma al setto nasale
inciampando si lamentava di un dolore al fianco dx
l’insegnante Sozzo Daniela, involontariamente pestava gli
occhiali dell’alunno
gli veniva schiacciato involontariamente un dito della mano sx
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 15 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
05-12-2008
alunno
11-12-2008
alunno
15-12-2008
alunno
09-01-2009
alunno
10-02-2009
alunna
16-02-2009
alunno
18-02-2009
alunna
27-04-209
alunno
18-05-2009
alunno
22-05-2009
alunno
25-11-2009
alunna
18-12-2009
alunno
25-01-2010
alunno
15-03-2010
alunno
09-03-2010
docente
31-05-2010
coll. scolastico
06-06-2010
alunna
11-10-2010
alunno
22-10-2010
alunno
13-01-2011
alunna
24-01-2011
alunna
23-02-2011
alunna
28-02-2011
alunno
04-03-2011
alunno
04-03-2011
alunno
17-11-2011
alunna
21-11-2011
alunno
27-04-2012
alunna
07-05-2012
alunna
12-05-2012
alunno
22-10-2012
alunna
da un compagno dopo essere stato spinto a terra da un altro
scivolava e cadeva dalla scala scendendo con la classe. Si
procurava un leggero dolora alla gamba dx
aspettando il pulmino seduto su una panchina dell’atrio della
scuola si alzava di scatto procurandosi un taglio al sopracciglio
veniva colpito involontariamente da un compagno di classe che
gli procurava un contusione al polso della mano sx
involontariamente avvicinava la mano alla forbici che stava
usando la maestra ferendosi leggermente al dito sx
rientrando in aula inciampava, e cadendo in avanti batteva il
mento procurandosi una ferita
durante l’ora di ed. fisica perdeva l’equilibrio e cadeva
procurandosi una distorsione al ginocchio sx
nella palestra della scuola durante l’attività del gruppo sportivo
si procurava una distorsione al dito pollice della mano sx
si procurava una contusione al dito mignolo della mano dx
giocando a palla in palestra
durante una esercitazione a palla eliminatoria in palestra si
procurava una contusione al dito mignolo della mano dx
mentre giocava con i compagni a calcetto si procurava una
distorsione alla caviglia del piede dx
veniva strattonata da un compagno e riportava quindi una
lieve contusione alla caviglia sinistra
durante l’ora di ed. fisica in palestra nel recuperare una palla
cadeva procurandosi una distorsione al ginocchio sx
veniva urtato involontariamente da un compagno e cadendo
riportava un piccolo taglio alla fronte parte sx
mentre era in corso in palestra una partita di pallavolo si
procurava una contusione al dito pollice della mano dx
mentre si recava a scuola scivolava e cadendo rovinosamente
a terra si procurava traumi con frattura
nello svolgimento del proprio lavoro, scivolava nel bagno e
cadendo per terra riportava un trauma alla spalla
cadendo in avanti urtava il mento sul tavolino ferendosi con i
denti il labbro inferiore esterno ed interno
mentre era in palestra durante la corsa di riscaldamento urtava
un compagno rompendosi gli occhiali
si procurava un trauma contusivo al polso sx scontrandosi
involontariamente con un compagno in palestra
si scontrava involontariamente con due compagni nell’atrio
della scuola procurandosi contusione all’avampiede sx
mentre svolgeva attività artistica un compagno la urtava
provocando la caduta e la rottura degli occhiali
spinta volontariamente da un compagno cadeva a terra
rovinosamente procurandosi contusione al ginocchio sx
nel corridoio scivolava e cadendo si procurava un trauma al
piede dx
giocando a pallavolo durante l’ora di educazione fisica si
procurava una contusione al polso sx
scivolava e si procurava ferita l.c. al ginocchio mentre correva
all’uscita della scuola verso l’autobus
durante l’ora di lezione inciampava e cadendo batteva il mento
procurandosi una ferita lacero contusa
mentre era intento a disegnare veniva colpito
involontariamente da un compagno
veniva urtata involontariamente al polso da una compagna
durante una partita di pallavolo si procurava una contusione al
dito indice della mano destra
urtava accidentalmente la testa alla finestra procurandosi un
piccolo taglio
mentre cercava di mettersi in fila per l’uscita inciampava
urtando il mento
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 16 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
21-11-2012
alunna
28-01-2013
docente
23-04-2013
alunno
29-11-2013
alunno
22-10-2013
alunno
durante l’attività di motoria l’alunna scivolava e cadeva a terra
procurandosi un indolenzimento al piede e alla caviglia sx
nel piegarsi per prendere la propria cartella posata sotto la
lavagna nel rialzarsi batteva violentemente la testa
mentre giocava con i compagni veniva spinto
involontariamente da un compagno e urtandosi al tavolino si
procurava una ferita al sopracciglio sx
mentre saltellava con un compagno sul materasso per la
psicomotricità, scontrandosi con lo stesso, si procurava la
rottura degli occhiali
mentre si rincorreva con un compagno cadeva sul pavimento e
si procurava una ferita lacero-contusa al mento
Nell'ambito di una attività lavorativa non vi sono attività sicure e pericolose quanto piuttosto
attività con maggiori o minori rischi. La definizione generale di rischio è la seguente:
R=PxD
con
P = numero di eventi in un dato tempo
D = numero di eventi dannosi sul totale
CALCOLO DEL RISCHIO
Per quanto riguarda gli alunni in esame, all’interno della scuola negli ultimi anni si sono avuti
hanno avuto una causa legata al comportamento umano. E' stata adottata una definizione di
rischio apparentemente semplice. Ma il problema è molto più complesso perché le diverse
realtà che si debbono rappresentare all’interno di una scuola sono estremamente varie e
coinvolgono non solo gli allievi e il personale ma anche la molteplicità delle persone che
utilizzano a vario titolo le strutture scolastiche (organi collegiali, genitori, fornitori, ecc.).
Pertanto i parametri P e D sono di complessa valutazione e richiedono modelli interpretativi
(modelli degli eventi, del danno, delle incertezze, delle decisioni) molto più raffinati.
Di seguito si integra la presente analisi con una rassegna di tutti i rischi che devono essere
tenuti sotto controllo nella scuola. Essi sono stati individuati, in riferimento alla legislazione
corrente, utilizzando apposite liste di controllo, attraverso le fasi seguenti:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ESAME SERIE STORICA INCIDENTI
SOPRALLUOGO AGLI AMBIENTI E ANALISI DELLE ATTIVITÀ
INDIVIDUAZIONE DEGLI EVENTI INIZIATORI
ESAME DELLE POSSIBILI SEQUENZE ACCIDENTALI
INDIVIDUAZIONE DEL DANNO POSSIBILE ALLE PERSONE
DECISIONI CONSEGUENTI
Gli incidenti in palestra rappresentano per gli allievi la causa principale di rischio. Altri fattori di
rischio sono legati a cadute per terra durante l'intervallo, a corse nei corridoi, a urti contro gli
armadi in seguito a spinte. La scuola pertanto rappresenta un luogo abbastanza sicuro, in cui si
possono però verificare anche gli incidenti più improbabili per il gran numero delle persone che
ospita al suo interno, per l'età degli allievi e per la varietà delle attività che vi si svolgono.
2.2 Riferimenti normativi e criteri di valutazione
L'individuazione dei rischi è stata effettuata attraverso l'osservazione dello stato dei luoghi,
delle macchine e delle attrezzature adoperate e il successivo confronto con la legislazione
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 17 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
vigente, con le norme tecniche pubblicate e con i principi generali di buona pratica.
2.3 Descrizione dei pericoli e dei rischi
La presente analisi del rischio ha come obiettivo principale quello di fornire una
rappresentazione formale della possibilità di danno all’interno e all’esterno della scuola.
Pertanto i rischi possono essere classificati nelle seguenti categorie:
RISCHI ESTERNI ALL' EDIFICIO
•
•
•
•
•
•
•
•
INCENDI
MANCANZA DI SPAZI SICURI ESTERNI AGLI EDIFICI
RISCHIO AUTO
INDUSTRIE A RISCHIO (NUBI TOSSICHE ECC.)
RISCHIO NUCLEARE (CENTRALI)
ALLAGAMENTI
CROLLI
NEVE, GHIACCIO E NEBBIA
RISCHI INTERNI ALL' EDIFICIO
• RISCHI COMUNI A TUTTI GLI AMBIENTI
• RISCHI DERIVANTI DA PROCEDURE DI LAVORO
• RISCHI SPECIFICI DERIVANTI DA MACCHINE, PRODOTTI E AMBIENTI
RISCHI GENERALI
La valutazione dei seguenti rischi è stata effettuata, con riferimento alla legge 547/55 e
seguenti, per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e al decreto legislativo n. 81/08,
prendendo in esame le disposizioni sui diversi fattori di rischio e della normativa antincendio.
INCENDIO
Rappresenta il maggiore fattore di rischio per cattivo funzionamento o scoppio della centrale
termica, per l'accensione di materiale infiammabile o per cattivo funzionamento degli impianti
elettrici o delle macchine elettriche ed elettroniche.
RUMORE
Non costituisce una fonte di rischio ambientale, ai sensi del DPR 277/91, perché all’interno
dell'edificio non vi sono impianti o macchine che possano produrre livelli equivalenti di
rumorosità superiori a 80 dB(A). Il locale più rumoroso è la palestra a causa dei rumori
impulsivi dei palloni e delle urla degli allievi.
CADUTA DI PESI SULLE ESTREMITÀ INFERIORI
E’ un rischio che interessa in via generale tutti gli operatori che trasportano piccoli pesi. Non vi
sono all'interno della scuola operazioni che comportino spostamenti di pesi significativi.
URTI DOVUTI ALLO SPOSTAMENTO DI ARMADI E SEDIE
E’ un rischio che interessa soprattutto gli ausiliari.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 18 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
OSTRUZIONE DELLE VIE DI PASSAGGIO E DELLE USCITE
E’ un rischio che interessa tutti i lavoratori presenti a scuola. Soprattutto come eventuale
impedimento per l'evacuazione in caso di incendio o di emergenza.
MANCATA PULIZIA E DISORDINE
La mancata pulizia può produrre accumulo di polveri che, una volta inalate, possono risultare
dannose. Anche il disordine è causa di rischio perché comporta disguidi nelle procedure di
sicurezza e nei tempi di esecuzione dei lavori.
CADUTA OGGETTI, SPORGENZE
Se immagazzinati in modo disordinato i materiali possono cadere e arrecare danno a tutti i
lavoratori. Causa di rischio sono anche la sporgenza di chiodi o di oggetti e gli spigoli vivi dei
banchi e delle sporgenze in genere.
ACCATASTAMENTO DEL MATERIALE
Un accatastamento disordinato di libri, materiali di pulizia, strumenti, apparecchiature e
materiale d'archivio può essere causa di gravi incidenti per cadute e arrecare danno a tutto il
personale.
PRESENZA DI OLIO, GRASSO, CERA E ACQUA SUL PAVIMENTO
L'eventuale caduta di questi liquidi sul pavimento può provocare cadute e danni alle persone
per scivolamento.
UTENSILI UTILIZZATI PER USI NON IDONEI
E’ un rischio al quale è esposto tutto il personale.
USO DI SCALE
E’ un rischio cui è esposto tutto il personale.
RISCHI ELETTRICI
Sono prodotti da corto circuiti o da non osservanza delle norme di prudenza. Il rischio della
tensione da contatto è dovuto alla mancata adozione di relé differenziale se il sistema è
alimentato a bassa tensione o dalla mancata messa a terra dell'impianto.
INALAZIONE DI POLVERI
E’ un rischio dovuto alle operazioni di pulizia.
SCARSA IGIENE STRUTTURALE
MICROCLIMA E ILLUMINAZ10NE (ENTE LOCALE TENUTO ALLA MANUTENZIONE)
AMBIENTI E ARREDI (ENTE LOCALE)
RISCHI SPECIFICI
Sono quelli connessi all'utilizzo degli impianti e dei laboratori o a particolari procedure
lavorative o all’ambiente di lavoro. Di seguito si riporta un elenco dei principali rischi
considerati in modo analitico:
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 19 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
■ PALESTRA E SALA RICREAZIONE
OPERATORI ADDETTI : doc. di educazione fisica, doc. di scuola materna, personale ausiliario
PERSONALE PRESENTE: allievi
FATTORI DI RISCHIO: cadute e urti
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, tappeti
■ LABORATORIO SCIENTIFICO E ARTISTICO
OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario
PERSONE PRESENTI : allievi
FATTORI DI RISCHIO : elettricità, cadute e urti, sostanze pericolose
CADUTE E URTI : organi esposti: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita
■ LABORATORIO INFORMATICA E LINGUISTICO
OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario
PERSONE PRESENTI : allievi
FATTORI DI RISCHIO: elettricità, cadute e urti
ORGANI ESPOSTI : corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita
■ CUCINA E MENSA
OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario
PERSONE PRESENTI : allievi
FATTORI DI RISCHIO: elettricità, cadute e urti, vetreria, reagenti chimici, scottature
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita
■ BIBLIOTECA
OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario
PERSONE PRESENTI : allievi e genitori
FATTORI DI RISCHIO: caduta libri, vocabolari e scaffali
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, impilamento corretto (porre ordinatamente)
■ AULA ORDINARIA E ATTIVITA’ COMUNI
OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario
PERSONE PRESENTI : allievi e genitori
FATTORI DI RISCHIO: elettricità, sedie, tavoli non ergonomici, cadute e urti
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita
■ SALA PROFESSORI
OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario
PERSONE PRESENTI : allievi e genitori
FATTORI DI RISCHIO: elettricità, sedie, tavoli non ergonomici, cadute e urti
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 20 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
■ UFFICIO SEGRETERIA
PERSONE ADDETTE : personale di segreteria, docenti e personale ausiliario, genitori, personale
comunale
PERSONE PRESENTI : personale di segreteria
FATTORI DI RISCHIO: elettricità, radiazioni, sedie e tavoli non ergonomici, cadute e urti
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi, vista
L'OPERATORE LAVORA AL COMPUTER TRE ORE AL GIORNO
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita, sostituzione arredi
■ UFFICIO RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
OPERATORI ADDETTI : coordinatore amministrativo, ausiliari
PERSONALE PRESENTE: allievi, docenti, pubblico
FATTORI DI RISCHIO: elettricità, sedie, scrivanie e arredi
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro, sostituzione arredi
■ UFFICIO PRESIDENZA
PERSONALE : preside, personale ausiliario
PERSONE PRESENTI : preside, personale e allievi, pubblico
FATTORI DI RISCHIO: elettricità, cadute/urti, uso improprio attrezzi, sedie/tavoli non
ergonomici,
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita, sostituzione mobili
■ ARCHIVIO
OPERATORI ADDETTI : personale segreteria
PERSONE PRESENTI : collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, resp. amministrativo
FATTORI DI RISCHIO: caduta libri e fascicoli
ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi
PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, impilamento corretto (porre ordinatamente)
■ SERVIZI IGIENICI
OPERATORI ADDETTI: ausiliari
UTILIZZATORI: tutti
RISCHIO: igienico-sanitario per mancata pulizia, sanitari usurati, pareti scrostate, acqua mancante
_________________________________
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 21 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Per meglio individuare e rilevare i rischi per la sicurezza e la salute saranno istituiti dei gruppi di lavoro
all’interno di ogni plesso. I componenti saranno individuati all’interno della scuola e soprattutto
nell’ambito del servizio di protezione e prevenzione con l’obiettivo di compilare delle schede di
monitoraggio (check list) che serviranno ad aggiornare il piano di valutazione dei rischi con la
segnalazione dei problemi e degli interventi che dovranno essere effettuati dalla Scuola e quelli da
richiedere all’Ente Locale proprietario dei plessi scolastici. Le schede di monitoraggio dovranno contenere:
1. L’esame del carteggio agli atti con l’individuazione della documentazione esistente e quella da acquisire
2. Il contesto esterno con l’individuazione dei punti di verifica
3. L’area cortiva con l’individuazione dei punti di verifica
4. L’atrio di ingresso con l’individuazione dei punti di verifica
5. I corridoi con l’individuazione dei punti di verifica
6. Le scale con l’individuazione dei punti di verifica
7. Le aule con l’individuazione dei punti di verifica
8. Le aule speciali (informatica, TV, biblioteca ecc.) con l’individuazione dei punti di verifica
9. La palestra e la sala di ricreazione con l’individuazione dei punti di verifica
10. Gli uffici amministrativi e di presidenza con l’individuazione dei punti di verifica
11. I servizi igienici con l’individuazione dei punti di verifica
12. La cucina e la mensa con l’individuazione dei punti di verifica.
Pertanto possiamo ipotizzare il seguente schema come modello di organizzazione del Servizio di
Prevenzione e Protezione all’interno della singola Unità Scolastica rappresentata dalla Direzione Didattica
in questione:
Gruppo tecnico didattico di
supporto
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Addetto servizio di
prevenzione e protezione
incendi e all’emergenza
Addetto servizio di primo
soccorso
Addetto servizio di
prevenzione e protezione
Rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza
Docenti
Preposti addetti ai laboratori
Addetti alle pulizie e alla
mensa
Carta dei
servizi
Consiglio di
Istituto
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Responsabile
della
sicurezza
Dirigente
Scolastico
Eventuale
Medico
competente
Aggiornamento
del Documento
sulla sicurezza
Pagina 22 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SEZIONE 3 - PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
3.1 - Descrizione delle misure di prevenzione e protezione
3.2 - Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione per reparti
3.3 – Programma delle misure di prevenzione e protezione per attività lavorative
3.4 – Piano programmatico generale (crono programma) delle misure
3.5 – Foglio delle prescrizioni
3.6 - Informazione e Formazione
3.7 - Controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli impianti
3.1 - Descrizione delle misure di prevenzione e protezione
II programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione comprende interventi
complessi che concernono:
- le strutture edilizie, l'arredamento, gli impianti fissi, l'illuminazione, il riscaldamento, gli
arredi e la manutenzione;
- le macchine, gli utensili e il materiale utilizzato;
- le procedure di lavoro e le regole di comportamento idonee.
Solo gli ultimi due ricadono direttamente sotto la responsabilità della scuola. La fornitura di
locali idonei, dell’arredamento, dell'acqua, del telefono, dell'illuminazione, del riscaldamento e
della manutenzione ordinaria e straordinaria è invece di competenza dell’Ente Locale
proprietario dei Plessi ai sensi dell' art. 15 del DPR 1859 del 31/12/1962.
L’organizzazione e la gestione del servizio di prevenzione e protezione, pertanto,
comporta una duplice responsabilità: da un lato l’Ente Locale proprietario per la parte di sua
competenza e dall’altro lato la Scuola che ha il compito di elaborare e redigere un programma
di attuazione delle misure di protezione e prevenzione che comprenda:
• designazione e compiti dei componenti del servizio di protezione e prevenzione;
• individuazione delle misure di miglioramento dell'ambiente di lavoro e riduzione dei rischi
connessi;
• eventuale sorveglianza sanitaria da parte del medico competente;
• formazione e informazione dei lavoratori;
• controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli impianti e delle
comunicazioni all’Ente proprietario degli immobili;
• comunicazione del nominativo della persona designata come responsabile del servizio (RSPP)
all'Ispettorato del Lavoro e alla U.S.L. di competenza.
La mappa dei rischi verrà rielaborata in caso di introduzione di nuove tecnologie che abbiano riflesso sulla salute e
sulla sicurezza dei lavoratori e comunque verrà controllata annualmente. Inoltre, nella designazione degli addetti al
servizio di protezione e prevenzione da parte del Dirigente Scolastico, bisogna considerare la nota n. 4104/1 del 21
maggio 2007 dell’Ufficio Scolastico Regionale di Bari, la quale fa espressamente riferimento alle tipologie delle figure
da formare e/o aggiornare secondo la innovativa disciplina introdotta dal D.L.vo 195/2003 e dagli Accordi StatoRegioni del 16.01.2006 e del 05.10.2006, con specifico riguardo alla capacità e ai requisiti professionali richiesti. In
particolare abbiamo:
RLS –
Rappresentante dei
lavoratori per la
sicurezza
n. 1 per sede di
dirigenza fino a 200
dipendenti e n. 3 da
201 a 1000
dipendenti
RSPP – Responsabile
servizi prevenzione e
protezione
ASPP – Addetto al
servizio protezione e
prevenzione
API – Addetto
prevenzione incendi
APS – Addetto al
primo soccorso
n. 1 per sede di
dirigenza
n. 4 per sede di
dirigenza ed n. 1 per
plesso
Attività di formazione
strutturata in due
moduli (A + B)
n. 2 per piano di ogni
plesso in cui si
svolge l’attività
Attività di formazione
strutturata in due
moduli (A + B)
n. 2 per plesso
Attività di formazione
strutturata in tre
moduli (A + B + C)
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Attività di formazione
strutturata in un
modulo (A)
Pagina 23 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
- Antonio De Blasi (dir.)
- Cosimo Salvatore Montefusco (ing.)
- Pierri Pietro (ata)
→ dirigente scolastico
→ responsabile esterno servizio prevenzione e protezione
→ rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
PLESSO SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
-
Serinelli Maria Assunta (ATA)
Tramacere Anna Marinella (doc.)
Ventura Anna (doc)
Bove Maria Grazia (doc)
Del Giudice Beniamino (ATA)
Serinelli Cosimo (doc.)
Taurino M. Antonietta (doc.)
Lolli Mirella (doc.)
Musarò Flavio (doc.)
Tondo Falerina (ATA)
Dell’Anna Maria Rosaria (doc.)
Rango M. Antonietta (doc.)
→ preposta
→ preposta
→ addetto al primo soccorso
→ addetto al primo soccorso
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ addetto servizio di prevenzione e protezione
→ addetto servizio di prevenzione e protezione
→ addetto servizio di prevenzione e protezione
→ addetto servizio di prevenzione e protezione
PLESSO SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE
-
Panico Anna Paola (doc.)
Serinelli Alberto (ATA)
Serrati’ Francesco (ATA)
Spedicati Cosima (doc.)
Perrone Oronza (doc.)
Brucoli Raffaella (doc.)
Spedicati Cosima (doc.)
Tramacere Antonia (doc.)
Miccoli Vincenza (doc.)
→ preposta
→ addetto al primo soccorso
→ addetto al primo soccorso
→ addetto al primo soccorso
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
→ addetto servizio di prevenzione e protezione
PLESSO SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO
-
Panico Anna Paola (doc.)
Romano Antonella (doc.)
Liaci Ada (doc.)
De Silla Lucia Maria (doc.)
Pezzuto Silvana (doc.)
Ippolito Italia (doc.)
→
→
→
→
→
→
preposta
addetto al primo soccorso
addetto al primo soccorso
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
addetto servizio di prevenzione e protezione
PLESSO SCUOLA INFANZIA “RODARI”
- Durante Salvatora (doc.)
→ preposta
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 24 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
-
Giordano Beatrice (ATA)
Sozzo Daniela (doc.)
Giovane M. Antonietta (doc.)
Palermo M. Antonietta (doc.)
Durante Salvatora (doc.)
→
→
→
→
→
addetto al primo soccorso
addetto al primo soccorso
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
addetta servizio di prevenzione e protezione
PLESSO SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO”
-
Perlangeli Cosima (doc.)
Golia Franco (ATA)
Bracciale Vincenza (doc.)
Rizzo Maria (doc.)
Giorgiani Patrizia (doc.)
Taurino Giovanna (doc.)
Giorgiani Patrizia (doc.)
Perlangeli Cosima (doc.)
→
→
→
→
→
→
→
→
preposta
addetto al primo soccorso
addetto al primo soccorso
addetto al primo soccorso
addetto al primo soccorso
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
addetta servizio di prevenzione e protezione
PLESSO SCUOLA MATERNA “DECROLY”
-
Tarantini Giuseppina (doc.)
Giannuzzi Ada (ATA)
Tarantini Giuseppina (doc.)
Strafella M. Concetta (doc.)
Di Bella Anna Rita (doc.)
Pulimeno Maria (doc.)
→
→
→
→
→
→
preposta
addetto al primo soccorso
addetto al primo soccorso
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
prevenzione e protezione incendi e all’emergenza
addetta servizio di prevenzione e protezione
I compiti del servizio di prevenzione e protezione e quelli affidati ai componenti - dirigente
scolastico e addetti alla prevenzione, protezione, antincendio e preposti - sono quelli previsti
dal D.Lgs. n. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. n. 106/2009. In particolare:
1. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede:
a) all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle
misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa
vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale;
b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all'articolo
28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro,
nonché alla riunione periodica di cui all'articolo 35;
f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36.
2. Il datore di lavoro e cioè il Dirigente Scolastico provvede:
a) a individuare e valutare tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori e degli
allievi e di comunicarli all’Amministrazione competente;
b) alla stesura e all’aggiornamento periodico del documento di valutazione dei rischi;
c) a designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP - uno per sede di
dirigenza);
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 25 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
d) a designare il personale addetto al servizio di protezione e prevenzione (ASPP – quattro per
sede di dirigenza e uno per plesso);
e) a designare il personale addetto alla prevenzione incendi (API - due per piano di ogni
plesso);
f) a designare il personale addetto al pronto soccorso (APS - due per plesso);
g) ad organizzare la scuola per la gestione delle situazioni di emergenza da attuare in caso di
pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori di concerto con il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
h) a tenere un registro nel quale sono annotati cronologicamente gli infortuni sul lavoro che
comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno.
3. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza provvede:
a) a rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza
durante il lavoro;
b) a valutare preventivamente i rischi e le nomine riguardanti la designazione degli addetti al
servizio di prevenzione e protezione, di prevenzione incendi e delle emergenze, di pronto
soccorso e di evacuazione dei lavoratori;
c) a fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e
protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro e i mezzi impiegati per attuarle non sono
idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro;
d) a riceve informazioni e documentazioni inerenti la valutazione dei rischi e le misure di
prevenzione relative, nonché quelle inerenti le sostanze e i preparati pericolosi, le macchine, gli
impianti, l’organizzazione e gli ambienti di lavoro, gli infortuni e le malattie professionali.
4. Il responsabile del servizio di protezione e prevenzione provvede:
a) ad organizzare, in sintonia con il Dirigente Scolastico, la struttura del servizio di prevenzione
e protezione;
b) ad elaborare il Documento di valutazione dei rischi (DVR) e il Piano di Emergenza ed
Evacuazione (PEE);
c) a individuare le “figure sensibili” da incaricare per l’attuazione delle misure di prevenzione
incendi, evacuazione del personale e di pronto soccorso;
d) a programmare gli interventi relativi all’attuazione del piano di sicurezza suddivisi per
competenza e graduati in relazione alle obiettive priorità ed alle disponibilità finanziarie.
5. Gli addetti al primo soccorso provvedono:
a) a fornire indicazioni precise riguardo l’istituto e la sua ubicazione, dire cos’è accaduto, dove
è avvenuto, quando è successo, quante sono le persone coinvolte e quali le loro condizioni;
b) a riconoscere un’emergenza sanitaria per prevenire un ulteriore peggioramento delle lesioni
e a conoscere i rischi specifici dell’attività svolta attraverso una rapida valutazione ambientale
e della dinamica dell’incidente (cadute, ferite, punture da insetti, fratture, trauma cranico,
epistassi, crisi epilettiche, soffocamento, ingestione di cibi avariati, ustioni);
c) ad attuare gli interventi di primo soccorso attraverso l’utilizzo della cassetta di pronto
soccorso (disinfettante, cerotto, ghiaccio etc.) e a prestare attenzione alle condizioni in cui
versa l’infortunato (stato di coscienza, di non coscienza, di shock, respirazione, battito
cardiaco, presenza di emorragie).
6. Gli addetti al servizio di prevenzione e protezione, antincendio e gestione delle
emergenze provvedono:
a) ad effettuare periodicamente diversi controlli sull’efficienza delle attrezzature di sicurezza
antincendio (estintori, idranti, naspi, uscite di sicurezza, ecc.) e riportare i risultati sui registri
appositi depositati a scuola;
b) a controllare che tutte le porte resistenti al fuoco o tagliafuoco siano chiuse;
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 26 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
c) a controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza;
d) a controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi;
e) a controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano
messe fuori tensione;
f) a controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri (per gli
addetti ai laboratori).
7. Obblighi del preposto
1. In riferimento alle attività indicate all’articolo 3, i preposti, secondo le loro attribuzioni e
competenze,devono:
a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di
legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei
mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione
e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;
b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle
zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
c) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di
emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e
inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e
immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la
loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato
f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e
delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione
di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della
formazione ricevuta;
g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37.
3.2 - Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione per reparti
Riesce difficile prevedere tutti i casi di infortunio perché molti di essi sono legati all’abitudine e
alla confidenza con il pericolo che porta a trascurare le norme di prudenza più elementari.
Molte cause di infortunio derivano da banali dimenticanze o distrazioni.
Sarà pertanto compito principale del servizio di protezione e prevenzione vigilare su queste
cause generiche e su quelle specifiche connesse con l'ambiente, gli impianti e le procedure di
lavoro. Di seguito si riportano le principali misure di prevenzione e protezione generali
adottate in tutti i plessi.
INCENDIO
È stato predisposto il piano di sicurezza di tutti i plessi, esso prevede:
- una divisione dei compiti tra tutto il personale in caso di incendio
- prove di esodo annuali
- disposizione di planimetrie in ogni aula o locale, di estintori, idranti e apposita segnaletica
RUMORE
Non rappresenta una fonte significativa di rischio a condizione che le attività in palestra si svolgano in modo corretto e
ordinato. A queste condizioni i docenti presenti non saranno sottoposti a livelli equivalenti di rumore espressi in dBA, ai
sensi del DPR 277/91.
CADUTA DI PESI SULLE ESTREMITÀ INFERIORI
È di difficile valutazione il rischio effettivo, in ogni caso sono state date opportune disposizioni e procedure di lavoro
finalizzate allo spostamento controllato dei manufatti.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 27 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
URTI DOVUTI ALLO SPOSTAMENTO DI BANCHI, SEDIE E PICCOLI PESI
Sono state predisposte disposizioni e procedure di lavoro finalizzate alla regolamentazione degli spostamenti.
OSTRUZIONE DELLE VIE DI PASSAGGIO E DELLE USCITE
Sono state predisposte disposizioni e procedure di lavoro finalizzate a tenere libere le vie di passaggio e le uscite per le
emergenze.
MANCATA PULIZIA E DISORDINE
Sono state predisposte disposizioni e procedure finalizzate al rispetto della pulizia e dell'ordine.
CADUTA OGGETTI
Sono state predisposte disposizioni e procedure per l'immagazzinamento ordinato dei materiali.
ACCATASTAMENTO FASCICOLI E TESTI PESANTI
Sono state predisposte disposizioni e procedure per l'accatastamento ordinato.
CADUTA OLIO E GRASSO SUL PAVIMENTO
Sono state predisposte disposizioni e procedure perché venga rimosso l'olio o il grasso eventualmente caduti sul
pavimento.
UTENSILI UTILIZZATI PER USI NON IDONEI
Sono state predisposte disposizioni e procedure perché ogni utensile o sussidio venga utilizzato solo per lo scopo per
cui è destinato. Dovranno essere sostituiti quelli deteriorati o in cattive condizioni.
EFFETTUAZIONE DI PULIZIA
Sono state predisposte disposizioni e procedure per fare usare al personale i guanti nel corso delle operazioni di
pulizia.
MANCATO USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Sono state predisposte disposizioni e procedure per evitare il verificarsi di tale rischio.
RISCHI ELETTRICI
L'impianto elettrico è provvisto di dispositivo salvavita, di messa a terra e di prese di sicurezza. Sono state predisposte
disposizioni e procedure per evitare fili volanti.
PROCEDURE DI LAVORO
Sono state adottate le procedure più idonee per ridurre i rischi a zero. Il personale è stato edotto sui rischi connessi
con un uso improvvisato o non idoneo dei sussidi e delle attrezzature. Tutti i lavoratori sono stati edotti sulle modalità
da seguire nello svolgimento delle diverse attività in modo da ridurre al minimo i rischi per se stessi e per gli altri.
MISURE PER LA PALESTRA
Le misure per la palestra derivano direttamente dall'analisi degli incidenti occorsi negli ultimi anni. Alcuni di essi
derivano da poca coordinazione dei movimenti, o da riflessi lenti, o da scarsa mobilità articolare e sono collegati ad
esercizi fisici ordinari. Ma la maggior parte sono collegati alla fase dei giochi e soprattutto dei momenti agonistici più
intensi durante la palla a volo o le partite di calcetto. Derivano da fatti involontari dovuti all’irruenza, al non rispetto
delle regole, allo spazio limitato. Il piano di prevenzione e protezione dovrà prendere in considerazione la necessità di
non far coincidere l'orario delle lezioni di due classi e di svolgere una costante azione educativa nei confronti degli
allievi perché la competizione si svolga nel rispetto di tutti.
RISCHIO CHIMICO
Sono state predisposte disposizioni e procedure per richiedere ai fornitori di materiali di pulizia e di reagenti per i
laboratori le schede tossicologiche. Sono stati informati i lavoratori sulle modalità idonee d'uso e di conservazione dei
prodotti.
RISCHIO RESIDUO
Contro il rischio residuo sono state predisposte disposizioni e procedure per informare tutto il personale scolastico e gli
allievi. Inoltre sono state predisposte disposizioni e procedure per adottare norme di comportamento uniformi adatte
all’uso in regime di sicurezza dei singoli ambienti e idonea segnaletica.
L'organizzazione del servizio di prevenzione avrà come fine prioritario quello di abituare il
singolo operatore ad acquisire una mentalità volta alla prevenzione dei rischi per sé e per gli
altri e di esercitare un controllo costante sugli impianti, sulle procedure di lavoro e
sull'ambiente, allo scopo di ridurre al minimo le cause di infortunio.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 28 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
L'ambiente di lavoro sarà mantenuto pulito e in ordine. Le uscite di sicurezza, i corridoi, le
scale, verranno mantenute libere da ogni ostruzione. Gli utensili e i materiali non verranno
abbandonati in luoghi ove possano causare cadute o dove possano cadere con facilità e colpire
persone sottostanti. Le casse d'imballaggio, le tavole di legno con chiodi sporgenti, le lamiere
saranno convenientemente accantonati. Tutti i materiali verranno immagazzinati in modo da
evitare ogni caduta. Non verranno usate fiamme libere nei locali contenenti liquidi detergenti
infiammabili.
PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE GENERALI IN TUTTI I PLESSI
SCHEDA PLESSO N. 1
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO
Rischi per la sicurezza
1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi
Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben
dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. Da rilevare il non
funzionamento di alcune maniglie antipanico di n. 2 porte in palestra e la porta da cui si accede alla scala di
emergenza.
La pavimentazione si presenta regolare sia all’interno che all’esterno della scuola e non si individuano pertanto
problemi e rischi per il transito degli alunni e del personale scolastico. Può concretizzarsi inoltre il rischio di
scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che
accedono al reparto non asciugano le scarpe.
La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza
non sono regolamentari. Alcuni accessi alla scuola non hanno le rampe per il transito dei disabili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: rampa per disabili non esistente in corrispondenza di un ingresso su Piazza Municipio.
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma.
Il non funzionamento di alcune maniglie antipanico possono causare durante le prove di esodo e di emergenza
problemi nell’apertura delle porte di accesso.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: palestra, piano primo
Misure di prevenzione e protezione
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 29 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Ripristinare il funzionamento delle maniglie antipanico e quindi la funzionalità delle porte di accesso.
Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca ulteriori dissesti, con la
formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle
persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: cortile e atrio esterno
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla
sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità.
Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere,
quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che
possono determinare il rischio di urti o inciampi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti (corridoi) e lungo le uscite di sicurezza
Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza
Misure di prevenzione e protezione
Allo scopo di limitare le possibilità di incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile,
mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno
attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi.
I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia
situata in prossimità di corridoio o passaggi.
Rischi per la sicurezza
2. Presenza di scale e/o opere provvisionali
Nel fabbricato oggetto della presente valutazione sono presenti scale fisse per accedere ai vari piani, la percorrenza di
quest’ultime comporta un rischio di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche
di media entità.
All’interno del reparto sono presenti alcune scale fisse a gradini a servizio dei diversi piani. Nonostante le scale
siano dotate di parapetto anticaduta e gradini con alzata e pedata correttamente dimensionati, la loro
percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non
trascurabili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: Lungo i gradini della scala interna e della scala di emergenza posta all’esterno
Quando: Durante la percorrenza di scale fisse a gradini
Misure di prevenzione e protezione
Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di
evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Durante la salite e le discese della scala
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 30 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
essi dovranno sempre utilizzare il corrimano quale punto d'appoggio supplementare. Nel caso di percorrenza di
alunni in difficoltà accorre assisterli durante la percorrenza.
Rischi per la sicurezza
3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro
Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi, attrezzi di palestra e sedie) e ad alcuni
personal computer nella sala di informatica.
Nella palestra al piano terra sono presenti attrezzature ginniche (spalliera svedese, birilli, aste, funi, cerchi,
ecc.).
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: palestra
Quando: durante le esercitazioni ginniche
Misure di prevenzione e protezione
Assistere gli alunni durante le esercitazioni ginniche.
L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da
ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono
costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Durante eventi didattici nei laboratori e nelle classi dove sono state installate le LIM
Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra
Misure di prevenzione e protezione
Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo
da non costituire un ostacolo alla circolazione.
Rischi per la sicurezza
4. Luoghi di deposito
Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso.
L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (archivio, ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo
sviluppo di incendi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Smaltire a rifiuto il materiale in disuso.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 31 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi
cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: archivio e nelle aule
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di
portata per ripiano.
Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei
montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a
parete o a soffitto.
E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature.
Rischi per la sicurezza
5. Rischi elettrici
Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione
elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe.
E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si attuino
praticamente impianti elettrici volanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio
Misure di prevenzione e protezione
Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori. Assicurarsi che
durante il periodo di non utilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 32 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la
possibilità di collegamento con la messa a terra
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a
terra.
Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti
fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive
accessibili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: Nei pressi di parti attive accessibili, sala computer, aule e uffici di segreteria
Quando: Improvvisamente
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto
elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone
Rischi per la sicurezza
6. Circolazione dei mezzi di trasporto
Le aree di transito sono riservate al passaggio promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il
rischio di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo, in particolar modo il cortile con accesso da via G.
Verdi e da Piazza Municipio.
Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone
Misure di prevenzione e protezione
Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In
particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le
manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di
circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati.
Rischi per la sicurezza
7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 33 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario
comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante
l'adozione di misure compensative.
La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: nell'edificio
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o
mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti.
mesi: 1
Si rileva la presenza di plafoniere ad incasso che spesso sono soggette a surriscaldamento con principio di
incendio.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: nei corridoi e nelle aule
Misure di prevenzione e protezione
Verificare l'anomalia di funzionamento di tutte le plafoniere ad incasso ed eventualmente sostituirle.
Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di
danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: nell'intera struttura
Quando: in caso di incendio
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento.
mesi: 1
La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio
all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace
(ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco
probabile, ma non impossibile a verificarsi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 34 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In
generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la
probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci.
Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti
d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del
D.Lgs. 81/08.
Rischi per la sicurezza
8. Rischi generici per la sicurezza
Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di
lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio. In alcune classi a piano terra e primo piano le serrature non
funzionano con il rischio che gli alunni rimangano chiusi dentro. Inoltre c’è da sottolineare la mancanza di campanella
d’allarme in palestra e la poca funzionalità di quella esistente.
L'altezza dei cornicioni, dei livellini e la demolizione e ricollocamento del lastricato solare delle terrazze al
primo piano potrebbe comportare il rischio di cadute accidentali.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: cornicioni, livellini e terrazze a primo piano
Quando: Durante lavori di manutenzione
Misure di prevenzione e protezione
Limitare l'accesso alle zone a rischio
La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare gli alunni, al rischio di urto accidentale in
considerazione dell'altezza dell'infisso da terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli.
Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La
mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Misure di prevenzione e protezione
Pitturazione periodica delle pareti interne.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Periodicità
anni: 2
Pagina 35 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con
conseguenza di possibili tagli cutanei.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: edificio scolastico
Quando: durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta.
L'assenza o il cattivo funzionamento degli impianti elevatori da destinare alle persone, in particolar modo di
quelle non autosufficienti, può essere causa di affaticamenti e di possibili cadute dalle scale.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
4
12
Dove: tra i piani del fabbricato
Quando: sempre
Misure di prevenzione e protezione
Dotare l'edificio di impianto elevatore
E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta
al vento, alla pioggia e quelli interni alla giusta apertura e chiusura.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Infissi esterni e interni
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale e per quelli interni le
serrature di chiusura e apertura.
anni: 1
Si prescrive il controllo periodico delle strutture orizzontali (solai) già oggetto di interventi di controllo statico
alcuni anni fa. Effettuare il controllo di stabilità anche a quelli della palestra soggetti a urti di palloni che
sistematicamente urtano contro causandone danneggiamenti o cadute.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: aule, corridoi, palestra e archivio a piano terra e primo piano
Misure di prevenzione e protezione
Si prescrive un controllo periodico della stabilità dei solai di copertura e intermedi.
Sostituire i soffitti danneggiati prevedendo solai stabilmente fissati alla struttura.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Periodicità
anni: 5
mesi: 1
Pagina 36 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Le precarie condizioni dei solai terminali consigliano il monitoraggio della struttura.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: aule e corridoi a piano primo
Quando: sempre
Misure di prevenzione e protezione
Effettuare perizia tecnica con eventuale collaudo statico di tutta la struttura.
Si è rilevata la possibilità per alcuni alunni particolarmente vivaci di salire sul parapetto interno di alcune
finestre nei servizi igienici. Tale pratica anomala, espone gli alunni al forte rischio di sfondamento della vetrata
e a caduta dall'alto all'esterno del fabbricato con pericolose conseguenze.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
4
16
Dove: nei servizi igienici alunni
Quando: Durante l'utilizzo dei servizi igienici da parte degli alunni
Misure di prevenzione e protezione
Dotare le finestre di barre anticaduta e sostituire i vetri con altri antisfondamento.
L’assenza della campanella d’allarme in palestra e la poca funzionalità di quella esistente consigliano
l’attivazione urgente di questo importantissimo strumento.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: palestra, piano terra e primo piano
Quando: sempre ma soprattutto durante le emergenze
Rischi per la salute
9. Rischi fisici - Microclima
In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: in tutto l’edificio
Misure di prevenzione e protezione
Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti
non riscaldati e soggetti a correnti d'aria.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 37 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima
sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive
in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: nelle aule
Quando: nel periodo caldo estivo scolastico
Misure di prevenzione e protezione
Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la
ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità.
Rischi per la salute
10. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale
E’ importante assicurare una buona illuminazione naturale e artificiale soprattutto durante le situazioni di emergenza.
Da evidenziare l’assenza delle luci di emergenza in palestra e la poca funzionalità di quelle esistenti per il resto
dell’edificio.
Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli
ambienti e degli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Installare sistemi di ombreggiamento solare.
Il reparto dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti
di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle
persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali
situazioni di pericolo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: All'interno di tutti i reparti
Quando: Durante la permanenza in reparto, in assenza di luce naturale
Misure di prevenzione e protezione
L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i
diversi ambienti di lavoro.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 38 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La mancanza delle luci di emergenza in palestra e la poca funzionalità di quelle esistenti a piano terra e primo
piano può causare grossi problemi di circolazione e di deflusso soprattutto durante le emergenze.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Installare le luci di emergenza in palestra e rendere efficienti e funzionali quelle esistenti a piano terra e primo piano.
Rischi per la salute
11. Rischi fisici – Arredamenti
Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti
danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e
insegnanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: nelle aule
Quando: durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico.
Rischi per la salute
12. Esposizione ad agenti biologici
I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti patogeni a causa di una scarsa igiene degli
ambienti di lavoro.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Dove: servizi igienici alunni
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro.
Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche.
SCHEDA PLESSO N. 2
SCUOLA PRIMARIA - VIA LO MARCHESE
Rischi per la sicurezza
1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 39 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben
dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si
presenta ovunque regolare e non si individuano generalmente particolari problemi. Può concretizzarsi tuttavia il rischio
di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che
accedono al reparto non asciugano le scarpe.
Occorrono i fermi al portone d’ingresso e alla porta di emergenza del piano terra e primo piano. Manca una ringhiera
passamano all’ingresso della scuola. Le porte interne di tutte le aule non sono a norma in quanto aprono verso
l’interno. La porta di emergenza del primo piano non funziona adeguatamente. Infine è da segnalare l’assenza di porte
tagliafuoco in tutti gli ambienti dell’edificio scolastico e la mancanza di un cancelletto di protezione che conduce allo
scantinato.
La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza
non sono regolamentari.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: cortile su via Lo Marchese
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma.
Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca dei dissesti, con la
formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle
persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti in caso di pioggia che si accumula
negli avvallamenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: zona di accesso all'edificio dal cortile esterno di via Lo Marchese
Quando: In caso di pioggia per gli scivolamenti, in genere sempre per gli inciampi
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla
sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità.
Risistemazione del pavimento all'ingresso dell'edificio dove si presenta un accumulo di acqua in caso di pioggia.
Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere,
quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", battente
delle porte REI, ecc., che possono determinare il rischio di urti o inciampi.
Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti e lungo le uscite di sicurezza
Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza
Misure di prevenzione e protezione
Allo scopo di limitare le possibilità d’incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile,
mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno
attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi.
I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia
situata in prossimità di corridoio o passaggi.
Segnalare adeguatamente la presenza di ostacoli sui percorsi.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 40 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La possibile presenza di chiazze d'olio, di emulsioni o di altre sostanze/materiali a terra, che determinino la
scivolosità della pavimentazione, può costituire un rischio per i lavoratori che transitano lungo i percorsi
esistenti in particolare nelle zone dove gli alunni corrono liberamente.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: corridoi
Quando: Durante la circolazione pedonale
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
La scivolosità dei pavimenti obbliga gli insegnanti ad un maggior controllo dei movimenti. In caso di
pavimento bagnato interrompere ogni attività.
giorni: 1
Alcune porte localizzate in corrispondenza delle uscite normali e di emergenza non si aprono facilmente in
quanto urtano sul pavimento creando un forte attrito.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: Uscite palestra
Misure di prevenzione e protezione
Registrazione del livello degli infissi e delle tenute laterali.
Rischi per la sicurezza
2. Presenza di scale e/o opere provvisionali
Nel fabbricato oggetto della presente valutazione sono presenti scale fisse per accedere ai vari piani, la percorrenza di
quest’ultime comporta un rischio di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche
di media entità.
Nonostante le scale siano dotate di parapetto anticaduta e gradini con alzata e pedata correttamente
dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali dell’utente, con
conseguenze di danno non trascurabili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: Lungo i gradini delle scale
Quando: Durante la percorrenza di scale fisse a gradini
Misure di prevenzione e protezione
Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di
evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Durante le salite e le discese della scala
essi dovranno sempre utilizzare il corrimano quale punto d'appoggio supplementare. Nel caso di percorrenza di
alunni in difficoltà occorre assisterli durante la percorrenza. Gli insegnanti provvederanno a seguire gli alunni durante
l'uscita per ridurre il rischio di cadute.
Rischi per la sicurezza
3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 41 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi e sedie) e ad alcuni personal computer
nella sala di informatica.
Nella palestra al piano terra sono presenti attrezzature ginniche (spalliera svedese, birilli, aste, funi, cerchi,
ecc.).
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: palestra
Quando: durante le esercitazioni ginniche
Misure di prevenzione e protezione
Assistere gli alunni durante le esercitazioni ginniche.
L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da
ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono
costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Durante manifestazioni e attività comuni nell’atrio di ingresso
Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra
Misure di prevenzione e protezione
Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo
da non costituire un ostacolo alla circolazione.
Rischi per la sicurezza
4. Luoghi di deposito
Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso.
L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo sviluppo di
incendi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Smaltire a rifiuto il materiale in disuso.
Nella zona palestra si rileva un locale chiuso con chiave non disponibile da parte del personale in quanto sono
custodite attrezzature dell'Amministrazione Comunale.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: zona palestra
Misure di prevenzione e protezione
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 42 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Fornire le chiavi al personale della scuola per l'ispezionabilità del locale.
Rimuovere eventuale materiale combustibile dal deposito o adeguarlo a norma.
Rischi per la sicurezza
5. Rischi elettrici
Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione
elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe.
E' possibile che si realizzino impianti elettrici (presepi, manifestazioni, ecc.) con cavi elettrici volanti e
provvisori.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio
Misure di prevenzione e protezione
Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori.
Assicurarsi che durante il periodo di inutilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati.
Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la
possibilità di collegamento con la messa a terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a
terra.
Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti
fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive
accessibili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: Nei pressi di parti attive accessibili, sala computer e aule
Quando: Improvvisamente
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto
elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone.
Si rileva la presenza di plafoniere di vecchia costruzione senza alcun grado di protezione della lampada, spesso
anche arrugginite.
Dove: Corridoi, aule, vani di servizio, alcuni servizi igienici
Misure di prevenzione e protezione
Sostituzione delle vecchie plafoniere con nuove a norma.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 43 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Si rileva la presenza di materiale non pertinente nel locale che può causare intralcio in caso di emergenza.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: Locali servizi della palestra
Misure di prevenzione e protezione
Eliminare il materiale non pertinente dal locale.
L'accesso al locale della palestra non risulta impedito da serrature a chiave con pericolo di ingresso di
personale non autorizzato.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
4
12
Dove: Locale palestra
Misure di prevenzione e protezione
Disporre la chiusura a chiave del locale palestra.
Rischi per la sicurezza
6. Rischio d’incendio e/o d’esplosione
L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario
comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante
l'adozione di misure compensative.
La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: nell'edificio
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la corretta manutenzione almeno degli estintori in quanto non esiste impianto di
rilevazione e di estinzione ad acqua.
mesi: 1
L'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di danni gravi alle strutture e agli utilizzatori
per il mancato intervento tempestivo. L'assenza di elettrocalamite sulle porte REI collegate all'impianto di
rilevazione incendi spinge gli operatori ad utilizzare cunei in legno sotto le stesse porte per tenerle aperte.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: nell'intera struttura
Quando: in caso di incendio
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 44 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
L'assenza dell'impianto di rilevazione obbliga ad un controllo assiduo degli ambienti da parte di
dirigenti e preposti.
Rimuove i cunei in legno sotto porta e affiggere cartelli indicanti l'obbligo di tenere chiuse le porte
REI in condizioni di utilizzo normale.
mesi: 1
non definita
La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio
all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace
(ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco
probabile, ma non impossibile a verificarsi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione
Misure di prevenzione e protezione
Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In
generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la
probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci.
Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti
d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del
D.Lgs. 81/08.
Si rilevano soluzioni di continuità tra locali con rischio incendio specifico e gli altri locali maggiormente
frequentati.
Dove: Mancata installazione di porte REI nei vani scala o dove necessario
Misure di prevenzione e protezione
Disporre l’installazione di porte REI solo in occasione di uso strettamente indispensabile.
Rischi per la sicurezza
7. Rischi generici per la sicurezza
Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di
lavoro con particolare riferimento alle finiture e ai completamenti dell'edificio. Manca un campanello d’allarme a
pulsante con suoneria diffusa. Manca la segnaletica specifica che indichi chiaramente il percorso di esodo in sicurezza.
Mancano le grate alle finestre del primo piano e soprattutto quelle nei servizi igienici. Le finestre nelle aule risultano
con spigoli vivi con rischio di ferite e lacerazioni sia per gli alunni e sia per i docenti. Infine mancano i paracolpi ai
termosifoni.
La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in
considerazione dell'altezza dell'infisso da terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 45 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli.
Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La
mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Pitturazione periodica delle pareti interne.
anni: 2
La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con
conseguenza di possibili tagli cutanei.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: nelle aule
Quando: durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta.
E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta
al vento e alla pioggia. Si rilevano inoltre alcuni infissi nelle aule non perfettamente agganciati alle tenute.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale.
anni: 1
Verificare la stabilità di tutti gli infissi dell'edificio per l'apertura ad anta e a ribalta.
non definita
Si rilevano in più punti dell'edificio rigonfiamenti del copri ferro delle strutture. Ciò può causare la caduta
accidentale di calcinacci di varie pezzature che potrebbero causare danni a persone che percorrono gli spazi
sottostanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
4
12
Dove: Ingresso edificio e Palestra
Quando: Non prevedibile
Misure di prevenzione e protezione
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 46 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Intervento immediato: segnalare ed inibire il passaggio di persone al di sotto delle strutture pericolanti;
Intervento da programmare: risanamento delle strutture, previo controllo accurato delle stesse.
Si rilevano tratti di rivestimento di pareti danneggiato nei locali igienici.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: Servizi igienici
Misure di prevenzione e protezione
Ripristino rivestimenti murali per ripristinare le condizioni igieniche originarie.
Si rileva la presenza di diversi ingombri al piano terra costituiti da scale, attrezzi di pulizia, ecc.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: piano terra (zona ingresso e palestra)
Misure di prevenzione e protezione
Rimuovere gli attrezzi che limitano l'accesso al locale.
Sono presenti arredi e attrezzature dismesse lungo le vie di fuga.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: corridoi
Misure di prevenzione e protezione
Rimuovere il materiale superfluo, depositarlo in locali adeguati o smaltirlo a rifiuto se non utilizzabile.
Ampie macchie di umidità si presentano in alcuni ambienti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
1
4
Dove: zona palestra - wc - corridoi
Misure di prevenzione e protezione
Intervenire con misure di deumidificazione delle murature sia dall'esterno che dall'interno del fabbricato.
Le porte di accesso all'edificio e le finestrature non risultano costituite da vetri di sicurezza.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
4
12
Dove: Ingressi e finestrature
Quando: In caso di urti accidentali
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 47 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Applicare pellicole protettive anticaduta o sostituire le vetrate con altre di sicurezza.
In alcune aule si rilevano veneziane oscuranti danneggiate che non consentono il filtraggio della luce solare con
conseguente abbagliamento per gli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
1
4
Dove: Aule didattiche
Quando: con radiazione solare diretta
Misure di prevenzione e protezione
Riparare le tende danneggiate o sostituirle.
Rischi per la salute
8. Rischi fisici - Microclima
La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima
sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive
in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: nelle aule
Quando: nel periodo caldo estivo scolastico
Misure di prevenzione e protezione
Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la
ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità.
Rischi per la salute
9. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale
Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli
ambienti e degli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Installare sistemi di ombreggiamento solare.
Il reparto dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti
di lavoro non risultano del tutto adeguati. Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle
persone dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali situazioni di pericolo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: All'interno del reparto
Quando: Durante la permanenza in reparto, in assenza di luce naturale
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 48 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i
diversi ambienti di lavoro.
Rischi per la salute
10. Rischi fisici – Arredamenti
Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti
danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e
insegnanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: nelle aule
Quando: durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico.
Rischi per la salute
11. Esposizione ad agenti biologici
I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti patogeni a causa di una scarsa igiene degli
ambienti di lavoro.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Dove: servizi igienici alunni
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro.
Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche.
SCHEDA PLESSO N. 3
SCUOLA PRIMARIA - VIA ISONZO
Rischi per la sicurezza
1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi
Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben
dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si
presenta ovunque regolare e non si individuano generalmente particolari problemi. Può concretizzarsi tuttavia il rischio
di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che
accedono al reparto non asciugano le scarpe. In particolare occorre la revisione delle porte di emergenza e
l’eliminazione del gradino all’ingresso della scuola.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 49 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza
non sono regolamentari.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: cortile esterno
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma.
Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca dei dissesti, con la
formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle
persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: cortile esterno
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla
sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità.
Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere,
quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che
possono determinare il rischio di urti o inciampi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti e lungo le uscite di sicurezza
Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza
Misure di prevenzione e protezione
Allo scopo di limitare le possibilità d’incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile,
mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno
attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi.
I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia
situata in prossimità di corridoio o passaggi.
Rischi per la sicurezza
2. Presenza di scale e/o opere provvisionali
Nel fabbricato oggetto della presente valutazione non sono presenti scale fisse in quanto l’edificio scolastico si sviluppa
a piano terra. Ci sono solo pochi gradini per accedere al cortile esterno, la percorrenza di questi comporta un rischio di
accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 50 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
All’esterno della struttura sono presenti alcuni gradini per l'accesso al cortile. Nonostante i pochi gradini
esistenti siano con alzata e pedata correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il
rischio di cadute accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: cortile esterno
Quando: Durante la percorrenza dei gradini
Misure di prevenzione e protezione
Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di
evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Nel caso di percorrenza di bambini
accorre assisterli durante la percorrenza.
Rischi per la sicurezza
3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro
Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi e sedie) e ad alcuni personal computer
collocati in qualche aula.
Nelle aule sono presenti attrezzature varie che in caso di cattivo uso possono costituire un rischio per gli
alunni.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: aule
Quando: durante attività didattiche di tipo espressivo
Misure di prevenzione e protezione
Assistere gli alunni durante le attività in questione.
L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da
ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono
costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Durante manifestazioni nelle aule e nell’atrio interno
Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra
Misure di prevenzione e protezione
Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo
da non costituire un ostacolo alla circolazione.
Rischi per la sicurezza
4. Luoghi di deposito
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 51 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso.
L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo sviluppo di
incendi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Smaltire a rifiuto il materiale in disuso. Evitare l'accumulo di materiale combustibile. E' fatto divieto il deposito di
infiammabili.
In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi
cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: archivio
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di
portata per ripiano.
Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei
montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a
parete o a soffitto.
E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature.
Rischi per la sicurezza
5. Rischi elettrici
Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione
elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 52 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si realizzano impianti
elettrici volanti e provvisori.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio
Misure di prevenzione e protezione
Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori.
Assicurarsi che durante il periodo di non utilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati.
Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la
possibilità di collegamento con la messa a terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a
terra.
Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti
fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive
accessibili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: Nei pressi di parti attive accessibili, aule ecc.
Quando: Improvvisamente
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto
elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone.
Rischi per la sicurezza
6. Circolazione dei mezzi di trasporto
Le aree di transito sono riservate al transito promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il rischio
di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo, in particolar modo il cortile di accesso
Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 53 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In
particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le
manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di
circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati.
Rischi per la sicurezza
7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione
L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario
comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante
l'adozione di misure compensative.
La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: nell'edificio
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o mesi: 1
mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti.
Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di
danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: nell'intera struttura
Quando: in caso di incendio
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento.
mesi: 1
La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio
all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace
(ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco
probabile, ma non impossibile a verificarsi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione
Misure di prevenzione e protezione
Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In
generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la
probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 54 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti
d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del
D.Lgs. 81/08.
Rischi per la sicurezza
8. Rischi generici per la sicurezza
Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di
lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio. Occorre risanare il solaio relativo all’atrio interno, come
anche la pensilina esterna dell’ingresso principale.
La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in
considerazione dell'altezza dell'infisso da terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli.
Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La
mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Pitturazione periodica delle pareti interne.
anni: 2
La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con
conseguenza di possibili tagli cutanei.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Quando: durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta.
E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta
al vento e alla pioggia.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Infissi esterni
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 55 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale.
anni: 1
Si prescrive il controllo periodico delle strutture orizzontali (solai). Effettuare il controllo di stabilità, in
particolare quelli della palestra soggetti a urti di palloni che sistematicamente urtano contro causandone
danneggiamenti o cadute.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: aule e corridoi
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Si prescrive un controllo periodico della stabilità dei solai ristrutturati.
anni: 5
Si è rilevata la possibilità per alcuni alunni particolarmente vivaci di salire sul parapetto interno di alcune
finestre nei servizi igienici. Tale pratica anomala, espone i bambini al forte rischio di sfondamento della vetrata
e a caduta dall'alto all'esterno del fabbricato con pericolose conseguenze.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
4
16
Dove: nei servizi igienici alunni
Quando: Durante l'utilizzo dei servizi igienici da parte degli alunni
Misure di prevenzione e protezione
Dotare le finestre di barre anticaduta e sostituire i vetri con altri antisfondamento.
Rischi per la salute
9. Rischi fisici - Microclima
In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti
non riscaldati e soggetti a correnti d'aria.
La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima
sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive
in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: nelle aule
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 56 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Quando: nel periodo caldo estivo scolastico
Misure di prevenzione e protezione
Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la
ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità.
Rischi per la salute
10. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale
E’ importante assicurare una buona illuminazione naturale e artificiale soprattutto durante le situazioni di emergenza.
Da evidenziare la poca funzionalità delle luci di emergenza.
Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli
ambienti e degli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Installare sistemi di ombreggiamento solare.
La scuola dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti
di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle
persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali
situazioni di pericolo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: All'interno della scuola
Quando: Durante la permanenza in scuola, in assenza di luce naturale
Misure di prevenzione e protezione
L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i
diversi ambienti di lavoro.
Rischi per la salute
11. Rischi fisici – Arredamenti
Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti
danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e
insegnanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: nelle aule
Quando: durante le lezioni
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 57 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico.
Rischi per la salute
12. Esposizione ad agenti biologici
I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti
ambienti di lavoro.
patogeni a causa di una scarsa igiene degli
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Dove: servizi igienici alunni
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro.
Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche.
SCHEDA PLESSO N. 4
SCUOLA DELL’INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO
Rischi per la sicurezza
1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi
Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben
dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si
presenta ovunque regolare e non si individuano generalmente particolari problemi.
Può concretizzarsi tuttavia il rischio di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le
giornate piovose quando le persone che accedono al reparto non asciugano le scarpe.
La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza
non sono regolamentari.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: ingresso principale
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma.
Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca dei dissesti, con la
formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle
persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 58 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Dove: cortile esterno
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla
sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità.
Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere,
quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che
possono determinare il rischio di urti o inciampi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti e lungo le uscite si sicurezza sul cortile esterno
Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza
Misure di prevenzione e protezione
Allo scopo di limitare le possibilità d’incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile,
mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno
attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi.
I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia
situata in prossimità di corridoio o passaggi.
Rischi per la sicurezza
2. Presenza di scale e/o opere provvisionali
Nel fabbricato oggetto della presente valutazione non sono presenti scale fisse per accedere ai vari piani, in quanto
l’edificio si trova a piano terra. Ci sono solamente alcuni gradini, la percorrenza dei quali comporta un rischio di
accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità.
All’esterno della struttura sono presenti alcuni gradini per l'accesso al cortile. Nonostante i gradini siano con
alzata e pedata correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute
accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: cortile esterno
Quando: Durante la percorrenza dei gradini
Misure di prevenzione e protezione
Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di
evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Nel caso di percorrenza di bambini
accorre assisterli durante la percorrenza.
Rischi per la sicurezza
3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro
Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi e sedie) e ad alcuni personal computer
collocati in alcune aule.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 59 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Nella zona gioco sono presenti attrezzature varie che in caso di cattivo uso possono costituire un rischio per i
bambini.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: atrio attività collettive
Quando: durante i giochi
Misure di prevenzione e protezione
Assistere gli alunni durante i giochi.
L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da
ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono
costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Durante manifestazioni nell’atrio interno
Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra
Misure di prevenzione e protezione
Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo
da non costituire un ostacolo alla circolazione.
Rischi per la sicurezza
4. Luoghi di deposito
Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso.
L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (seminterrato o deposito piano terra) aumenta il rischio
legato allo sviluppo di incendi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Smaltire a rifiuto il materiale in disuso. Evitare l'accumulo di materiale combustibile. E' fatto divieto il deposito di
infiammabili.
In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi
cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: archivio, aule
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di
portata per ripiano.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 60 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei
montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a
parete o a soffitto.
E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature.
Rischi per la sicurezza
5. Rischi elettrici
Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione
elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe.
E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si realizzano impianti
elettrici volanti e provvisori.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio
Misure di prevenzione e protezione
Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori.
Assicurarsi che durante il periodo di inutilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati.
Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la
possibilità di collegamento con la messa a terra
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a
terra.
Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti
fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive
accessibili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: Nei pressi di parti attive accessibili
Quando: Improvvisamente
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 61 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto
elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone.
Rischi per la sicurezza
6. Circolazione dei mezzi di trasporto
Le aree di transito sono riservate al transito promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il rischio
di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo, in particolar modo il cortile di accesso
Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone
Misure di prevenzione e protezione
Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In
particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le
manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di
circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati.
Rischi per la sicurezza
7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione
L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario
comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante
l'adozione di misure compensative.
La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: nell'edificio
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o mesi: 1
mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti.
Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di
danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: nell'intera struttura
Quando: in caso di incendio
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 62 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento.
mesi: 1
La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio
all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace
(ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco
probabile, ma non impossibile a verificarsi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione
Misure di prevenzione e protezione
Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In
generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la
probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci.
Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti
d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del
D.Lgs. 81/08.
Rischi per la sicurezza
8. Rischi generici per la sicurezza
Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di
lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio.
La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in
considerazione dell'altezza dell'infisso da terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli.
Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La
mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Misure di prevenzione e protezione
Pitturazione periodica delle pareti interne.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Periodicità
anni: 2
Pagina 63 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con
conseguenza di possibili tagli cutanei.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Quando: durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta.
E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta
al vento e alla pioggia.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Infissi esterni
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale.
anni: 1
Si è rilevata la possibilità per alcuni alunni particolarmente vivaci di salire sul parapetto interno di alcune
finestre nei servizi igienici. Tale pratica anomala, espone i bambini al forte rischio di sfondamento della vetrata
e a caduta dall'alto all'esterno del fabbricato con pericolose conseguenze.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
4
16
Dove: nei servizi igienici alunni
Quando: Durante l'utilizzo dei servizi igienici da parte degli alunni
Misure di prevenzione e protezione
Dotare le finestre di barre anticaduta e sostituire i vetri con altri antisfondamento.
Rischi per la salute
9. Rischi fisici - Microclima
In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti
non riscaldati e soggetti a correnti d'aria.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 64 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima
sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive
in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: nelle aule
Quando: nel periodo caldo estivo scolastico
Misure di prevenzione e protezione
Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la
ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità.
Rischi per la salute
10. Rischi fisici –Illuminazione naturale ed artificiale
Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli
ambienti e degli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Installare sistemi di ombreggiamento solare.
La scuola dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti
di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle
persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali
situazioni di pericolo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: All'interno della scuola
Quando: Durante la permanenza in scuola, in assenza di luce naturale
Misure di prevenzione e protezione
L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i
diversi ambienti di lavoro.
Rischi per la salute
11. Rischi fisici – Arredamenti
Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti
danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e
insegnanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: nelle aule
Quando: durante le lezioni
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 65 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico.
Rischi per la salute
12. Esposizione ad agenti biologici
I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti
ambienti di lavoro.
patogeni a causa di una scarsa igiene degli
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Dove: servizi igienici alunni
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro.
Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche.
SCHEDA PLESSO N. 5
SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA
Rischi per la sicurezza
1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi
Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben
dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si
presenta purtroppo non regolare sia all’interno ma soprattutto all’esterno della scuola e si individuano pertanto
problemi e rischi per il transito degli alunni e del personale scolastico. Può concretizzarsi inoltre il rischio di
scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che
accedono al reparto non asciugano le scarpe. In particolare nella seconda uscita di sicurezza c’è un gradino abbastanza
alto da comportare un pericolo durante l’emergenza. Inoltre il cancello di ingresso è poco sicuro.
La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza
non sono regolamentari. L’edificio ha un solo accesso alla scuola per il transito dei disabili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: su via Caneva
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma.
Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca ulteriori dissesti, con la
formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle
persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: cortile esterno
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 66 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla
sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità.
Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere,
quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che
possono determinare il rischio di urti o inciampi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
1
2
Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti (corridoi) e lungo le uscite di sicurezza sul cortile esterno
Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza
Misure di prevenzione e protezione
Allo scopo di limitare le possibilità di incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile,
mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno
attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi.
I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia
situata in prossimità di corridoio o passaggi.
Rischi per la sicurezza
2. Presenza di scale e/o opere provvisionali
Nel fabbricato oggetto della presente valutazione non sono presenti scale fisse in quanto il plesso è a piano terra. E’ da
rilevare la presenza di alcuni scalini per accedere all’interno della scuola. La percorrenza di questi comporta un rischio
di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità.
All’interno del reparto non sono presenti scale fisse ma gradini a servizio del plesso. Nonostante i gradini siano
correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali
dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: Lungo i gradini esistenti
Quando: Durante la percorrenza in entrata e uscita dalla scuola
Misure di prevenzione e protezione
Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di
evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Durante la salite e la discesa i bambini
occorre assisterli durante la percorrenza.
Rischi per la sicurezza
3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro
Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi, sedie ecc.) e ad alcuni personal computer
nelle aule.
L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da
ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono
costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 67 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Dove: Durante eventi didattici nelle classi
Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra
Misure di prevenzione e protezione
Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo
da non costituire un ostacolo alla circolazione.
Rischi per la sicurezza
4. Luoghi di deposito
Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso.
L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (archivio, ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo
sviluppo di incendi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Smaltire a rifiuto il materiale in disuso.
In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi
cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: archivio e nelle aule
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di
portata per ripiano.
Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei
montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Misure di prevenzione e protezione
Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a
parete o a soffitto.
E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature.
Rischi per la sicurezza
5. Rischi elettrici
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 68 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione
elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe.
E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si attuino
praticamente impianti elettrici volanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio
Misure di prevenzione e protezione
Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori. Assicurarsi che
durante il periodo di non utilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati.
Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la
possibilità di collegamento con la messa a terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: negli luoghi dove si utilizzano apparecchiature elettriche
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a
terra.
Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti
fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive
accessibili.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: Nei pressi di parti attive accessibili
Quando: Improvvisamente
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto
elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone
Rischi per la sicurezza
6. Circolazione dei mezzi di trasporto
Le aree di transito sono riservate al passaggio promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il
rischio di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 69 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo
Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone
Misure di prevenzione e protezione
Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In
particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le
manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di
circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati.
Rischi per la sicurezza
7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione
L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario
comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante
l'adozione di misure compensative.
La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
4
8
Dove: nell'edificio
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o
mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti.
mesi: 1
Si rileva la presenza di plafoniere ad incasso che spesso sono soggette a surriscaldamento con principio di
incendio.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: nei corridoi e nelle aule
Misure di prevenzione e protezione
Verificare l'anomalia di funzionamento di tutte le plafoniere ad incasso ed eventualmente sostituirle.
Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di
danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: nell'intera struttura
Quando: in caso di incendio
Misure di prevenzione e protezione
Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Periodicità
mesi: 1
Pagina 70 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio
all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace
(ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco
probabile, ma non impossibile a verificarsi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione
Misure di prevenzione e protezione
Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In
generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la
probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci.
Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti
d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del
D.Lgs. 81/08.
Rischi per la sicurezza
8. Rischi generici per la sicurezza
Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di
lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio. In particolare da rilevare che gli sferici lasciano infiltrare
acqua quando piove allagando le sezioni.
La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in
considerazione dell'altezza dell'infisso da terra.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Dove: aule
Misure di prevenzione e protezione
Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli
Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La
mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Pitturazione periodica delle pareti interne
anni: 2
La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con
conseguenza di possibili tagli cutanei.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
3
9
Dove: edificio scolastico
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 71 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Quando: durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta.
E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta
al vento e alla pioggia.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: Infissi esterni
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale.
anni: 1
Si prescrive il controllo periodico delle strutture orizzontali (solai). Effettuare il controllo di stabilità a tutti i
luoghi di lavoro della scuola.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: aule, corridoi, ecc.
Misure di prevenzione e protezione
Periodicità
Si prescrive un controllo periodico della stabilità dei solai ristrutturati.
anni: 5
Sostituire i soffitti danneggiati prevedendo solai stabilmente fissati alla struttura.
mesi: 1
Rischi per la salute
9. Rischi fisici - Microclima
In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: nelle aule
Misure di prevenzione e protezione
Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti
non riscaldati e soggetti a correnti d'aria.
La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima
sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive
in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
2
4
Dove: nelle aule
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 72 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Quando: nel periodo caldo estivo scolastico
Misure di prevenzione e protezione
Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la
ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità.
Rischi per la salute
10. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale
E’ importante assicurare una buona illuminazione naturale e artificiale soprattutto durante le situazioni di emergenza.
Da evidenziare la poca funzionalità delle luci di emergenza.
Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli
ambienti e degli utenti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Installare sistemi di ombreggiamento solare.
Il reparto dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti
di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle
persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali
situazioni di pericolo.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: All'interno del reparto
Quando: Durante la permanenza in reparto, in assenza di luce naturale
Misure di prevenzione e protezione
L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i
diversi ambienti di lavoro.
Rischi per la salute
11. Rischi fisici – Arredamenti
Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti
danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e
insegnanti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
1
3
Dove: nelle aule
Quando: durante le lezioni
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 73 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico.
Rischi per la salute
12. Esposizione ad agenti biologici
I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti patogeni a causa di una scarsa igiene degli
ambienti di lavoro.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
1
2
2
Dove: servizi igienici alunni
Misure di prevenzione e protezione
E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro.
Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche.
SCHEDA PLESSO N. 6
SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO
ATRIO
Entrando nella scuola, si accede direttamente nell'atrio. Questo, dal lato d'ingresso, è delimitato da due vetrate,
distanziate una dall'altra da un pilastro, che poggiano su un muretto alto dal pavimento cm. 65 circa e lungo 470 cm.
circa, con davanzale largo 23 cm. circa. A tale vetrata sono annesse due porte d'emergenza con ante in vetro, di cui è
necessario verificarne la natura, provviste di maniglione antipanico, ognuna delle quali misura 118 cm. circa. Una delle
due porte apre in prossimità della colonna di sostegno della scala di emergenza appartenente ai locali del piano
superiore, ostruendo il flusso d'uscita dei presenti riducendo lo spazio percorribile ad un minimo di larghezza di circa
76 cm.
Nell’atrio sono collocati, il quadro elettrico generale, la centralina d’allarme, gli estintori a polvere da 6 kg
installati ad un’altezza pari a 165 cm., le cassette idranti sprovviste di manichette, l’armadio dei DPI. Inoltre viene
utilizzato anche come area di gioco e ritrovo per gli alunni.
AULE
- Affollamento presente: le aule, date le dimensioni in pianta, sono idonee a contenere, 20 studenti;
- Dimensioni delle porte di accesso: larghezza utile 123 cm e altezza 210 cm;
- Verso di apertura della porta: apertura concorde all'esodo;
- Superficie di aerazione dei locali è adeguata; il ricambio dell'aria avviene senza formazione di correnti d'aria
dannose per la salute dei presenti. Le finestre sono provviste di schermatura, aprono verso l'interno ad un'altezza di
121 cm. dal pavimento e 60 cm. dal muro. I vetri delle finestre non sono antisfondamento;
- Rilievi: Le aule sono sprovviste di illuminazione di emergenza, i termosifoni non sono coperti da materiale para urti.
Sono presenti in alcune aule macchie di umidità.
LOCALE EX CUCINA – AREA DEPOSITO
- Destinazione d'uso: il locale è stato diviso in due parti da pannellatura coibentata, una
parte
delle stanza viene utilizzata come deposito materiale mensa (una cucina, frigo, etc.), l'altra parte è usata per custodire
beni di valore (televisore, computer, fotocopiatrice, etc.);
- Massimo affollamento presente: nella parte destinata a deposito l'ingresso è consentito esclusivamente ai
collaboratori scolastici.
- Dimensioni porta d'accesso: larghezza utile 123 cm e altezza 210 cm con annessa
una grata in ferro;
- Verso di apertura della porta: apertura concorde all'esodo.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 74 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
- La superficie di aerazione del locale è adeguata; non si notano fenomeni di condensa e/o infiltrazioni, che
possano fare pensare a carenze microclimatiche; il ricambio dell'aria avviene senza formazione di correnti d'aria
dannose per la salute dei presenti. Le finestre sono provviste di schermatura, aprono verso l'intemo ad un'altezza di
121 cm.dal pavimento e 60 cm. dal muro. I vetri delle finestre non sono antisfondamento.
- Rilievi: l'aula è sprovvista di illuminazione di emergenza.
SERVIZI IGIENICI
Ci sono due locali di servizi igienici destinati all'uso dei bambini, per un totale di sette vasi ognuno indipendente con
porta che chiude verso l'interno. Nel bagno dei bambini vi sono quattro box WC che hanno la porta ad un'anta della
misura di 64cm. circa che apre nel verso dell'esodo, vi è nell'antibagno una finestra a due ante della misura 135 cm.
circa, che apre all'interno ad un'altezza di 115 cm. circa dal pavimento e sporge dal muro 66 cm. circa. Le prese e gli
interruttori elettrici non sono di tipo stagno, i termosifoni non sono rivestiti da materiale antiurto; nel secondo bagno
dei bambini vi sono tre box WC che hanno la porta d'accesso ad un'anta della misura di 65 cm. circa, nel primo box vi
è vicino al WC una valvola che sporge dal muro 5 cm. circa, le prese e gli interruttori elettrici non sono di tipo stagno, i
montanti in ferro su cui è montato il lavabo sporgono dallo stesso. E presente il bagno per portatori di handicap ha la
porta che apre nel verso dell'esodo e non è dotata di maniglione antipanico, la finestra è del tipo vasistas, vi è una
valvola, che si presume sia dedicata ad intercettare l'acqua, sporgente dal muro. Le prese e gli interruttori elettrici non
sono di tipo stagno, i termosifoni non sono rivestiti da materiale antiurto. Per gli insegnanti c'è a disposizione un locale
servizi igienici provvisto di antibagno e di un vaso. Vi sono le cassette di derivazione dei fili elettrici scoperte, inoltre si
nota una crepa sul muro del bagno, le prese e gli interruttori elettrici non sono di tipo stagno.
_________________________
3.3 – Programma delle misure di prevenzione e protezione per attività lavorative
ATTIVITA’ DI DOCENZA
Descrizione
L'attività di docenza viene svolta principalmente nelle aule didattiche ma anche nelle palestre, nei cortili, e nei
laboratori attrezzati con personal computer e altre attrezzature.
Responsabilità e competenze
Durante l'attività didattica i docenti assumono la responsabilità di gestire gli alunni di diverse età (scuole materne ed
elementari).
Attività svolte
L'operatività prevede lo svolgimento delle attività elencate nella tabella riportata di seguito:
Elenco attività principali
Insegnamento in aula
Insegnamento nelle palestre con uso di attrezzature ginniche
Attività di laboratorio con pc
Rischi per la Sicurezza
Rischi elettrici
Il fattore di rischio elettrico è connesso all'uso delle attrezzature alimentate elettricamente.
Il rischio deriva da un cattivo uso delle attrezzature di laboratorio allacciate alla rete elettrica (pc, stampanti,
fotocopiatrici, ecc.). In particolare un non corretto collegamento ai terminali elettrici può essere causa di
dispersioni pericolose sugli apparecchi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: Laboratori, segreterie, sale riunioni, ecc.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 75 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi sempre che le connessioni di messa a terra degli utilizzatori siano effettuate correttamente.
Rischi per la Salute
Rischi fisici - Microclima
La necessità di ricambiare l'aria delle aule può comportare l'esposizione dei lavoratori a differenze di temperatura e
umidità non controllate.
Il ricambio di aria dalle aule o la necessità di svolgere attività in palestra può esporre il lavoratore a differenze
climatiche pericolose per la salute.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: Nelle aule e palestre
Quando: durante le lezioni ordinarie
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare gli ambienti con impianti per il ricambio e il condizionamento dell'aria.
Rischi stress - lavoro correlati
La relativa valutazione è riportata in documento separato dal presente.
Carico di lavoro fisico
Il fattore di rischio è connesso con l'attività di docenza in aula, in palestra e in laboratorio
Il notevole tempo che spesso viene trascorso durante le lezioni in posizione seduta impone spesso l'assunzione
di posture errate.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
2
8
Dove: In aula
Quando: Durante le lezioni
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare gli arredi con altri di tipo ergonomico che favoriscano lo scaricamento della colonna vertebrale da seduti.
In casi determinati dalla necessità di assistere bambini con ridotte capacità motorie, si rende necessario un
sostegno fisico da parte del docente all'alunno.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
3
12
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 76 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Dove: aula
Durante le attività di palestra si rende spesso necessario aiutare i bambini allo svolgimento degli esercizi o
simularli direttamente.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Dove: Palestra
Quando: Durante le attività didattiche
Misure di prevenzione e protezione
Assicurare adeguata vigilanza durante l'attività.
Organizzazione del lavoro
Il lavoro è organizzato secondo la programmazione effettuata dall'istituto scolastico.
Nome preposto:
<............>
Formazione, Informazione ed Addestramento
Viene regolarmente effettuata un'attività di formazione e informazione di tutto il personale docente in relazione ai
rischi cui lo stesso è esposto.
Sorveglianza sanitaria
E' necessario comunicare al medico competente le categorie di lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria.
Non risultano rischi. Per cui non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria.
Elenco di rischi che obbligano approfondimento da parte del medico competente:
Fattore di rischio
Rischio
Valutazione
Carico di lavoro fisico
Scorretta postura da seduti
8 (4x2)
Carico di lavoro fisico
Attività di palestra
6 (3x2)
ATTIVITA’ DI NON DOCENZA
Rischi per la Sicurezza
Rischi elettrici
Il fattore di rischio elettrico è connesso all'uso delle attrezzature alimentate elettricamente.
Il rischio deriva da un cattivo uso delle attrezzature di laboratorio allacciate alla rete elettrica (pc, stampanti,
fotocopiatrici, ecc.). In particolare un non corretto collegamento ai terminali elettrici può essere causa di
dispersioni pericolose sugli apparecchi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: aule, sala riunione, locali di servizio
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 77 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi sempre che le connessioni di messa a terra degli utilizzatori siano effettuate correttamente.
Rischi per la Salute
Rischi fisici - Microclima
Il fattore di rischio è presente per la peculiarità dell'attività che comporta lo stazionamento del personale non docente
in corridoi, aule, locali di servizio, all'esterno.
Il rischio di raffreddamento è dovuto alla differenza microclimatica degli ambienti.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Adottare idoneo vestiario
Evitare lo stazionamento del personale in luoghi con presenza di correnti d'aria.
Rischi stress - lavoro correlati
La relativa valutazione è riportata in documento separato dal presente.
Carico di lavoro fisico
L'attività comporta il trasferimento nei depositi di materiale didattico e arredi.
Il sollevamento di carichi è possibile in caso di immagazzinamento di materiale.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
3
2
6
Misure di prevenzione e protezione
Limitare il carico sollevabile al di sotto di 15 kg.
Organizzazione del lavoro
Il lavoro è organizzato secondo la programmazione effettuata dall'istituto scolastico.
Nome preposto:
<............>
Formazione, Informazione ed Addestramento
Viene regolarmente effettuata un'attività di formazione e informazione di tutto il personale non docente in relazione ai
rischi cui lo stesso è esposto.
Sorveglianza sanitaria
E' necessario comunicare al medico competente le categorie di lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria.
Non risultano rischi. Per cui non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria.
Elenco di rischi che obbligano approfondimento da parte del medico competente:
Fattore di rischio
Carico di lavoro fisico
Rischio
Sollevamento di carichi
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Valutazione
6 (3x2)
Pagina 78 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
ATTIVITA’ DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO
Descrizione
L'attività amministrativa (segreteria e Direzione) viene svolta principalmente nell’Istituto Comprensivo Statale nonché
sede della Scuola Media di via A. De Gasperi.
Responsabilità e competenze
Il personale amministrativo ha responsabilità organizzativa di tutto il personale
Attività svolte
L'operatività prevede lo svolgimento delle attività elencate nella tabella riportata di seguito:
Elenco attività principali
Utilizzo di personal computer
Archiviazione di documenti
Utilizzo di fotocopiatrici
Luoghi di lavoro
Elenco luoghi di lavoro
Plesso di via A. De Gasperi
Rischi per la Sicurezza
Rischi elettrici
Il fattore di rischio elettrico è connesso all'uso delle attrezzature alimentate elettricamente.
Il rischio deriva da un cattivo uso delle attrezzature di laboratorio allacciate alla rete elettrica (pc, stampanti,
fotocopiatrici, ecc.). In particolare un non corretto collegamento ai terminali elettrici può essere causa di
dispersioni pericolose sugli apparecchi.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
2
3
6
Dove: Direzione didattica
Misure di prevenzione e protezione
Accertarsi sempre che le connessioni di messa a terra degli utilizzatori siano effettuate correttamente.
Rischi per la Salute
Rischi stress - lavoro correlati
La relativa valutazione è riportata in documento separato dal presente.
Lavoro ai videoterminali
Il fattore di rischio deriva da periodi prolungati di uso di personal computer.
Misure di prevenzione e protezione
Osservare i prescritti periodi di riposo durante il lavoro.
Il personale di segreteria può essere soggetta al rischio da videoterminali.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 79 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Postura scorretta
Il fattore di rischio deriva dalla necessità di svolgere l'attività prevalentemente da seduti.
Il notevole tempo che spesso viene trascorso per lo svolgimento dell'attività amministrativa in posizione seduta
impone spesso l'assunzione di posture errate.
Probabilità
Danno
Rischio (P x D)
4
2
8
Misure di prevenzione e protezione
Adeguare gli arredi con altri di tipo ergonomico che favoriscano lo scaricamento della colonna vertebrale da seduti.
Organizzazione del lavoro
Il lavoro è organizzato secondo la programmazione effettuata dall'istituto scolastico
Formazione, Informazione ed Addestramento
Viene regolarmente effettuata un'attività di formazione e informazione del personale di segreteria in relazione ai rischi
cui lo stesso è esposto.
Sorveglianza sanitaria
E' necessario comunicare al medico competente le categorie di lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria.
Non risultano rischi. Per cui non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria.
Elenco di rischi che obbligano approfondimento da parte del medico competente:
Fattore di rischio
Postura scorretta
Rischio
Postura scorretta
Valutazione
8 (4x2)
3.4 – Piano programmatico generale (cronoprogramma) delle misure
Introduzione
A seguito delle indicazioni, suggerimenti e obblighi evidenziati per l'eliminazione, la riduzione
ed il controllo dei rischi residui individuati nel presente documento, resta a totale discrezione
del datore di lavoro indicare, in base alle possibilità economiche ed in funzione della gravità
dei rischi stessi, una priorità di interventi di bonifica o di riduzione o di controllo degli stessi.
Ciò premesso, il S.P.P. prevede l'attuazione, nel tempo, del seguente piano programmatico
generale (crono programma), per il miglioramento e la sorveglianza delle condizioni di lavoro,
a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 80 di 135
DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA
SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE – TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Sezione di
riferimento
Rischio
attività
reparto
Tutte le
attività
Tutti gli Mancato adeguamento a norma degli
edifici impianti elettrici e antincendio
Ingresso in locali tecnici non
Tutte le
Tutti gli autorizzati
attività
edifici
e alunni
Caduta di cornicioni
Tutte le
Tutti gli
attività
edifici
e alunni
Caduta da finestre dei wc
Alunni
02.1
Tutte le
attività
e alunni
Tutto il
persona
le e
alunni
Tutte le
attività
Tutto il
persona
le
Tutto il
persona
le
Indicat. prima
dell'intervento
9 (3x3)
12 (3x4)
---
02.1
Impedire l'accesso, soprattutto agli
alunni, in locali non autorizzati, quali
centrali termiche, locali quadri, depositi,
ecc.
Rendere sicuro il passaggio nei cortili
Assicurarsi che i locali interessati siano
chiusi a chiave custodita in luogo
presidiato.
Evitare il pericolo di sfondamento e
caduta dall'alto
Evitare il pericolo di crolli
8 (2x4)
Rottura accidentale di vetrature di
Tutti gli
mobili
edifici
9 (3x3)
Urti accidentali ad infissi con apertura
Tutti gli
ad anta all'interno dell'edificio
edifici
12 (4x3)
Tutti gli
edifici
Adeguamento a norma degli impianti
--Cadute accidentali di intonaci e
calcinacci
Evitare la rottura e il crollo delle
vetrature a seguito di urto
Ridurre il rischio evacuazione locali
8 (2x4)
Imprese Tutti gli Mal funzionamento dell'impianto
esterne
edifici antincendio e rilevazione incendi
12 (3x4)
Cavi elettrici volanti
03.1
Tutti gli
edifici
3 (3x1)
03.2
Tutti gli Cadute accidentali per
edifici pavimentazione dissestata
2 (2x1)
Confinare le zone pericolanti e
intervenire con risanamento delle
strutture
Sostituire le vetrature con altre
anticaduta e, in alternativa, vigilare
durante l'uso dei wc da parte degli alunni
Controllo periodico della staticità dei
solai
Scongiurare il pericolo del degrado delle Verifica periodica delle murature e
murature
relative tinteggiature
Evitare il rischio da urto
Rischio incendio
Azione
Rendere a norma gli impianti per
aumentare il livello di sicurezza
16 (4x4)
Crollo di parte del solaio
02.1
Obiettivo
Ridurre il rischio incendio
Ridurre il rischio inciampo e
elettrocuzione
Ridurre il rischio di inciampo
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Sostituire le vetrature con vetri di
sicurezza o applicare fogli trasparenti
anticaduta
Dotare gli infissi di supporti che limitino
l'apertura
Assicurarsi che le porte di uscita
dell'edificio siano permanentemente
funzionanti
Accertarsi della manutenzione periodica
degli impianti antincendio
Assicurarsi che il personale docente
verifichi il corretto posizionamento dei
cavi e si accerti della disattivazione delle
macchine a lezione finita
Segnalare le zone dissestate e inibirne
l'uso
Indicat. dopo
Resp.
l'intervento attuazione
---
Risorse
Amministrazione Comunale
Distretto Scolastico
--Amministrazione Comunale
---
---
Amministrazione Comunale e Distretto
Scolastico
Amministrazione Comunale
--Amministrazione Comunale
--Amministrazione Comunale
--Amministrazione Comunale
--Distretto Scolastico
---
---
Amministrazione Comunale
Distretto scolastico
---
---
Pagina 81 di 135
Distretto scolastico
Entro il
Verifica
attuaz.
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
3.5 – Foglio delle prescrizioni
Nella presente relazione, la priorità degli interventi è stata indicata al Datore di lavoro
mediante la stima numerica (da 1 a 16) del rischio (PxD). Si è quindi adottato un modello
matematico di valutazione basato sulle tabelle sotto riportate, per le quali ad un valore più alto
di rischio corrisponde un intervento maggiormente prioritario.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 82 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
La definizione della scala delle probabilità fa riferimento principalmente all'esistenza di una
correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e il danno ipotizzato; in secondo
luogo all'esistenza di dati statistici noti a riguardo, a livello di azienda o di comparto di attività;
infine, un criterio di notevole importanza è quello del giudizio soggettivo di chi è direttamente
coinvolto nella realtà lavorativa, che spesso costituisce l'unica fonte di tipo pseudo statistico
disponibile.
Tale giudizio può essere misurato in modo indiretto attraverso il livello di sorpresa che l'evento
provocherebbe, secondo una prassi molto interessante utilizzata a riguardo in alcuni paesi
anglosassoni.
La scala di gravità del danno chiama invece in causa la competenza di tipo sanitario e fa
riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno stesso, distinguendo tra
infortunio ed esposizione acuta o cronica.
Fattore di
rischio
Pericolo
incendio
Accessibilità
Caduta di
parti di
edificio
Arredi
Elemento
valutato
Presidi di
rilevazione
incendio, vie di
fuga, sistemi di
spegnimento
Si valuta la
presenza di
rampe e
impianti
elevatori a
servizio delle
persone con
ridotta attività
motoria
Descrizione
Gli edifici scolastici dovranno
essere adeguati alle prescrizioni
delle norme antincendio in
vigore, stanti le non conformità
rilevate nel DVR
Si rileva l'assenza di impianti
elevatori sull'edificio di via A.
De Gasperi e rampe per
l’accesso ai disabili in quasi
tutti gli edifici
La possibile caduta di parti di
elementi strutturali e non degli
edifici, comprese vetrature di
arredi e infissi, va valutata
attentamente per evitare danni
alle persone o cose
La maggior parte degli arredi
Presenza di
arredi scolastici scolastici risulta di vecchia
per alunni e
costruzione e non conforme ai
insegnanti
principi di ergonomia
Cornicioni,
muri di
recinzione,
vetrature,
infissi , ecc.
Manutenzione Si rileva una scarsa
Manutenzione di impianti e manutenzione di impianti e
strutture
strutture
Foto
R(PxD)
Soluzioni proposte
---
Prevedere idonei
finanziamenti per adeguare
a norma antincendio gli
edifici scolastici
---
Occorre installare un
impianto elevatore nel
plesso di via A. De Gasperi,
nonché verificare la
l’esistenza di rampe e la
presenza di servizi igienici
dedicati ai disabili in tutti
gli edifici
---
Verificare con periodicità
prefissata le strutture e le
finiture degli edifici
scolastici
---
Sostituire gradualmente gli
arredi vetusti
---
Adottare un piano generale
di manutenzione periodica
per rendere efficienti gli
impianti, compresi quelli
antincendio, e garantire
sicurezza alle strutture.
Periodo Referente
Data
scadenza intervento bonifica
Conclusioni
Il presente documento deve essere considerato quale strumento accessorio per il datore di
lavoro, al fine di provvedere alla bonifica delle situazioni di rischio legate a violazioni delle
vigenti normative in materia d'igiene, salute o sicurezza sul lavoro.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 83 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Tali violazioni di norma sono state accertate durante
stabilimento aziendale, tuttavia non è certamente da
violazioni non riscontrate, visto che i rilievi sono stati
il principio secondo cui il documento di valutazione
contemplare unicamente quei rischi specifici con
all'applicazione della normativa cogente.
i sopralluoghi effettuati presso lo
escludere che vi siano ulteriori
effettuati tenendo in considerazione
ai sensi del D.Lgs. 81/08 deve
caratteristica residuale rispetto
Si ricorda altresì che la validità dell'analisi dei rischi effettuata e raccolta nel
documento di valutazione dei rischi, è subordinata alla realizzazione degli interventi
riportati nel presente "foglio prescrizioni", che si ricorda sono violazioni di legge e
rivestono pertanto carattere di massima priorità.
3.6 - Informazione e Formazione
II personale docente e ATA verrà informato e formato attraverso:
- Corsi di aggiornamento organizzati dall’amministrazione
- Riunioni periodiche con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
Gli alunni verranno formati e informati dai loro insegnanti mediante lo svolgimento di apposite
unità didattiche ed incontri con esperti e con il responsabile del servizio di prevenzione e
protezione. In caso di rischio specifico presente in un ambiente verrà utilizzata apposita
segnaletica e verranno affisse norme di comportamento.
A tal proposito si fa presente che da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione (RSPP) verrà messo a disposizione una GUIDA “PROGETTO SCUOLA SICURA”
per tutti i docenti e gli alunni utile per le prove di evacuazione annuali. In esso sono descritte
le modalità dell’esodo, l’assegnazione degli incarichi agli allievi e i compiti che il personale
docente, il personale non docente e gli allievi devono svolgere.
3.7 - Controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli
impianti
Ultimo e non meno importante è il controllo delle documentazioni certificative, concernenti le
strutture e gli impianti, lavoro che deve essere fatto prima della stesura del piano di
emergenza.
Documentazioni che sono ritenute elementi, non solo di conservazione d'obbligo per il
Dirigente scolastico, ma anche strumento di verifica e/o di adeguamento alle normative di
recente introduzione nella legislazione civilistica italiana, che regola l'attività anche nella
scuola.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 84 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTAZIONI
CERTIFICATIVE
Autorizzazione al
funzionamento
EDIFICIO
PIAZZA
MUNICIPI
O
EDIFICI
O VIA
LO
MARCHE
SE
EDIFICIO
VIA
ISONZO
EDIFICI
O VIA C.
COLOMB
O
EDIFICI
O VIA
CANEVA
EDIFICI
O SAN
PIETRO
VERNOT
ICO
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Certificato di agibilità (art.
24, comma 1, D.P.R.
380/2001)
Certificato di collaudo statico
(L. 1086 del 5/11/1971)
Certificato di conformità
dell'impianto idrico
Certificato di conformità
dell'impianto elettrico
Certificato di conformità
dell'impianto antincendio
Contratto di manutenzione
degli estintori
Certificato di conformità
dell'impianto di terra e/o
dispositivi contro le
scariche atmosferiche
Certificato di
conformità
dell'impianto igienicosanitario
Certificato di conformità degli
impianti tecnologici
Certificato di conformità
dell'impianto termico
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 85 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Certificato di abitabilità uso
scuola
Dalla figura sotto riportata si evince che il Certificato di abitabilità con destinazione d'uso degli
ambienti, risulta essere un atto certificativo completo, in quanto il suo rilascio, per come
previsto da tutta la normativa in materia edilizia e impiantistica, è subordinato al rilascio di
tutte le altre certificazioni, per i compiti di vigilanza e verifica, propri del Dirigente scolastico.
Pertanto la richiesta all'Ente proprietario dell'immobile delle varie certificazioni alla luce delle
normative vigenti diventa l'unico adempimento obbligatorio, per il Dirigente scolastico,
riducendo così di molto le competenze specifiche richieste e le connesse responsabilità. In
particolare il Certificato di prevenzione incendi è normato dall’art. 5 del D.P.R. 10 giugno 2004,
n. 200):
1. Il certificato di prevenzione incendi attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa di prevenzione degli incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio
richiesti.
2. Il certificato è rilasciato a conclusione del procedimento di cui al Decreto del Presidente della
Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, e alle altre disposizioni vigenti, “fermo restando –
sottolineano i vigili del Fuoco - quanto previsto dalle prescrizioni in materia di prevenzione
incendi a carico dei soggetti responsabili delle attività ed a carico dei soggetti responsabili dei
progetti e della documentazione tecnica richiesta”.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 86 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SEZIONE 4 - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
4.1 – Oggetto e scopo
4.2 – Caratteristiche dell’insediamento
4.3 – Descrizione delle attività
4.4 – Identificazione dei pericoli d’incendio
4.5 – Individuazione delle persone esposte a rischio d’incendio
4.6 – Eliminazione o riduzione dei pericoli d’incendio
4.7 – Classificazione del livello di rischio
4.8 – Verifica dell’adeguatezza delle misure di sicurezza
4.1 - Oggetto e scopo
La presente SEZIONE costituisce il documento di valutazione del rischio incendio che il
datore di lavoro deve elaborare, in ottemperanza all'art. 17 comma 1 lettera a) e artt. 27 e 28
del Decreto Legislativo 81/08. I criteri adottati per la valutazione dei rischi di incendio e per la
definizione delle misure di prevenzione e protezione, sono conformi a quanto previsto dal D.M.
10 marzo 1988 – Allegato I "Linee guida per la valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di
lavoro".
4.2 - Caratteristiche dell'insediamento
vedasi Sezione 1
4.3 - Descrizione dell'attività
vedasi Sezione 1
Numero di persone presenti
Ai fini della valutazione del rischio d'incendio e la gestione delle emergenze per l'edificio in
esame, si stimano di seguito gli affollamenti previsti nelle diverse aree degli edifici scolastici,
tenuto conto del personale normalmente in servizio e dell'eventuale presenza di pubblico che
potrebbe essere presente nei momenti di maggior affluenza della giornata tenendo conto degli
alunni, del personale docente e non docente. Sulla base delle informazioni raccolte si
determinano i seguenti affollamenti:
■ Scuola secondaria primo grado Piazza Municipio: (161 alunni + 19 docenti + 6 segreteria e
personale ausiliario) = 186 presenze
■ Scuola primaria via Lo Marchese: (154 + 17 + 2) = 173 presenze
■ Scuola primaria via Isonzo: (92 + 8 + 1) = 101 presenze
■ Scuola infanzia “Don Bosco” via C. Colombo: (76 + 6 + 2) = 84 presenze
■ Scuola infanzia “Rodari” via Caneva: (55 + 5 + 1) = 61 presenze
■ Scuola infanzia “O. Decroly”: (86 + 6 + 1) = 93 presenze
Orario lavoro
vedasi Sezione 1
Impianti e macchine utilizzate
Le macchine presenti per ogni edificio scolastico sono rappresentate da personal computer e
stampanti, fotocopiatrice, videoproiettori, fornelli elettrici e frigorifero, questi ultimi ad uso del
personale ausiliario. Nella scuola dell’infanzia dove sono attivate le cucine sono presenti carrelli
termici elettrici, frigoriferi e fornelli elettrici.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 87 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Magazzini, depositi, archivi
In tutti gli edifici scolastici sono presenti vani destinati a depositi di materiale vario, come
meglio specificato in altro capitolo.
Locali ed impianti tecnologici
Tutti gli edifici scolastici sono forniti di impianto termico del tipo a radiatori alimentato da
centrali termiche con bruciatori a gas metano di differente potenzialità. In particolare per tutte
le centrali termiche di tutti gli edifici è indispensabile adottare le misure di prevenzione in
attesa dell'adeguamento a norma (ad esempio con l'abbassamento della pressione di
esercizio).
Attività soggette al controllo dei vigili del fuoco
L'Azienda è soggetta al certificato di prevenzione incendi per i seguenti locali: Scuola media via
A. De Gasperi, Scuola primaria via Provinciale, Scuola primaria via Duca D’Aosta, Scuola
dell’infanzia via Padova. Le attività sono quelle di seguito elencate (D.M. 16 febbraio 1982).
Attività
N° 85: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone
presenti.
N° 91: Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o
gassoso con potenzialità superiore a 100.000 Kcal/h (116 kW).
4.4 - Identificazione dei pericoli d'incendio
Materiali combustibili e/o prodotti infiammabili
Il primo elemento di valutazione del pericolo di incendio
materiali solidi, liquidi e gassosi, che potrebbero bruciare
ossia generare fenomeni esplosivi. Nel caso in esame
l'attività svolta, i materiali degni di nota a seguito di un
seguito:
è verificare l'eventuale presenza di
sviluppando fiamme, fumo e calore
visto l'insediamento e considerata
eventuale incendio sono riportati di
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – PIAZZA MUNICIPIO. Si rileva al piano terra un
piccolo deposito di materiale in corrispondenza della zona segreteria e servizi amministrativi.
Sempre a piano terra esiste un locale adibito ad archivio della scuola dove si rileva la presenza
di numerose scaffalature piene di materiale cartaceo. Sempre a piano terra al di sotto della
scala interna che porta al primo piano si rileva la presenza di un ripostiglio e disimpegno con
materiale in disuso da rottamare. A primo piano è da rilevare la presenza della sala video e del
laboratorio scientifico dove si rilevano la presenza di diversi scaffali e attrezzature. Infine è da
segnalare la zona della palestra e del laboratorio tecnico-artistico, con la presenza di attrezzi
ginnici vari (plastica e legno), nonché di materiale in disuso.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 88 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE. Si rilevano i seguenti depositi: a piano terra nella zona
riservata al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non
infiammabili o combustibili; nella zona palestra si rileva un deposito costituito da materassi di
palestra, arredi, attrezzi ginnici, ecc. E infine sempre a piano terra c’è un aula multimediale
con la presenza di diversi scaffali e attrezzature.
SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO. Si rilevano i seguenti depositi: nella zona riservata al
personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o
combustibili; nella zona palestra si rileva un deposito costituito da materassi di palestra,
arredi, attrezzi ginnici, ecc.
SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” VIA C. COLOMBO. Si rilevano i seguenti depositi: nella zona
riservata al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non
infiammabili o combustibili; nella zona attività collettive si rileva un deposito costituito da
arredi vari, attrezzi per gioco, ecc.
SCUOLA INFANZIA “RODARI” VIA CANEVA: Si rilevano i seguenti depositi: nella zona riservata
al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o
combustibili; nella zona attività collettive e nel laboratorio gioco si rilevano depositi costituiti
da arredi vari, attrezzi per gioco, ecc.
SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY”: Si rilevano i seguenti depositi: nella zona riservata al
personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o
combustibili; nella zona deposito si rilevano diversi arredi vari, attrezzi per gioco, ecc.
Reparto
Materiali combustibili o prodotti infiammabili
Scuola secondaria Materiali vari in disuso o utilizzati sporadicamente
primo grado
Piazza Municipio
Archivio cartaceo in apposito locale dotato di
scaffalature metalliche
Arredi scolastici con struttura metallica e legno
Quantità
circa 1,50 q.li
circa 9,50 q.li
Scuola primaria
via Lo Marchese
Materiali vari in disuso o utilizzati sporadicamente
circa 1,20 q.li
per aula
q.li 1,5
Scuola primaria
via Isonzo
Materiali vari in disuso o utilizzati sporadicamente
q.li 1
Scuola infanzia
“Don Bosco”
Materiali in disuso o utilizzati sporadicamente
q.li 1,5
Scuola infanzia
“Rodari”
Materiali in disuso o utilizzati sporadicamente
q.li 1,5
Scuola infanzia
“O. Decroly””
Materiali in disuso o utilizzati sporadicamente
q.li 1,5
La presenza di altri materiali combustibili o prodotti infiammabili dislocati in altri punti dei
locali, per quantitativi limitati, non costituisce oggetto di particolare valutazione.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 89 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Presenza di ditte esterne
All’interno dei reparti potrebbero venirsi a trovare lavoratori di ditte esterne (es. elettricista)
con la possibilità di introduzione di materiali combustibili o prodotti infiammabili. Tale
circostanza dovrà essere regolamentata come previsto nel D.Lgs. 81/08.
Sorgenti d'innesco
Si procede all'individuazione delle sorgenti d'innesco. Nel caso in esame, visto l'insediamento e
considerata l'attività svolta, le sorgenti d'innesco in grado di costituire cause potenziali di
incendio sono quelle riportate di seguito:
-
corto circuiti per sovraccarico elettrico;
principi di incendio nelle aree esterne;
utilizzatori elettrici lasciati sotto tensione anche durante le ore di mancata sorveglianza;
guasti alle plafoniere per riscaldamento o guasto interno.
Si rileva il generale divieto di fumo in tutti gli edifici per cui tale sorgente di incendio non si
ritiene probabile.
Reparti
Tutte le scuole
Sorgenti d'innesco
• Corto circuito dell'impianto elettrico in generale a causa di
sovraccarichi dovuti all'uso di attrezzature non previste (stufe elettriche
ad incandescenza, piastre elettriche, ecc.).
• Danneggiamento dei condensatori delle lampade al neon dei corridoi e
delle aule che già hanno presentato tale inconveniente.
• Mal funzionamento dei dispositivi di sicurezza della centrale termica
con fuoriuscita di gas metano.
4.5 - Individuazione delle persone esposte a rischio d'incendio
I danni maggiori provocati da un incendio sono la perdita di vite umane ed eventuali lesioni
riportate dai sopravvissuti. L’individuazione dei lavoratori e delle persone presenti sul luogo di
lavoro, al fine di garantire loro un’adeguata sicurezza antincendio, ricopre perciò un’importanza
piuttosto rilevante.
4.6 - Eliminazione o riduzione dei pericoli d'incendio
Materiali combustibili e/o prodotti infiammabili
In tutti gli edifici occorre dismettere il materiale in disuso che può costituire un prodotto
combustibile in caso di incendio.
Sorgenti d'innesco
Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio
Sorgente di innesco
Corto circuito dell'impianto elettrico in
Misure specifiche
Attenersi all'uso per cui gli impianti elettrici
sono stati progettati.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 90 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
generale a causa di sovraccarichi dovuti
all'uso di attrezzature non previste (stufe
elettriche ad incandescenza, piastre
elettriche, ecc.)
Danneggiamento dei condensatori delle
lampade al neon dei corridoi e delle aule che
già hanno presentato tale inconveniente.
Controllo periodico delle lampade con
sostituzione periodica dei condensatori
Mal funzionamento dei dispositivi di sicurezza
della centrale termica con fuoriuscita di gas
metano.
Disporre un controllo periodico del buon
funzionamento della centrale termica a
servizio dell'edificio
• Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax
e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia
necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno
essere tenute lontano da materiali combustibili.
• Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili.
•
In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali
combustibili in genere.
•
Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita
cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio
•
Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della
centrale termica.
Scuola primaria via Lo Marchese
• Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax
e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia
necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno
essere tenute lontano da materiali combustibili.
• Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili.
•
In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali
combustibili in genere.
•
Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita
cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio.
•
Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della
centrale termica.
Scuola primaria via Isonzo
• Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax
e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia
necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno
essere tenute lontano da materiali combustibili.
• Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili.
•
In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali
combustibili in genere.
•
Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita
cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio.
•
Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 91 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
centrale termica.
Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo
• Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax
e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia
necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno
essere tenute lontano da materiali combustibili.
• Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili.
•
In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali
combustibili in genere.
•
Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita
cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio.
•
Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della
centrale termica.
Scuola infanzia “Rodari” - via Caneva
• Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax
e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia
necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno
essere tenute lontano da materiali combustibili.
• Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili.
•
In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali
combustibili in genere.
•
Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita
cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio.
•
Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della
centrale termica.
Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
• Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax
e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia
necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno
essere tenute lontano da materiali combustibili.
• Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili.
•
In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali
combustibili in genere.
•
Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita
cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio.
•
Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della
centrale termica.
4.7 - Classificazione del livello di rischio
Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio
Probabilità di
innesco
Probabilità di
propagazione
Probabilità di
coinvolgimento di
persone
Livello di rischio
Bassa 1
Media 2
Alta 3
MEDIO 6
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 92 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Scuola primaria via Lo Marchese
Probabilità di
innesco
Probabilità di
propagazione
Probabilità di
coinvolgimento di
persone
Livello di rischio
Bassa 1
Media 2
Alta 3
MEDIO 6
Probabilità di
innesco
Probabilità di
propagazione
Probabilità di
coinvolgimento di
persone
Livello di rischio
Bassa 1
Media 2
Alta 3
MEDIO 6
Scuola primaria via Isonzo
Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo
Probabilità di
innesco
Probabilità di
propagazione
Probabilità di
coinvolgimento di
persone
Livello di rischio
Bassa 1
Media 2
Alta 3
MEDIO 6
Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva
Probabilità di
innesco
Probabilità di
propagazione
Probabilità di
coinvolgimento di
persone
Livello di rischio
Bassa 1
Media 2
Alta 3
MEDIO 6
Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
Probabilità di
innesco
Probabilità di
propagazione
Probabilità di
coinvolgimento di
persone
Livello di rischio
Bassa 1
Media 2
Alta 3
MEDIO 6
4.8 - Verifica dell'adeguatezza delle misure di sicurezza
Riduzione delle probabilità di incendio
La riduzione della probabilità di incendio è attuata di fatto tramite controlli del personale
docente e non docente con riferimento alle sorgenti di rischio-incendio. Tali controlli sono
effettuati a vista e il risultato è registrato per iscritto nei registri della sicurezza e dei controlli
per la prevenzione degli incendi.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 93 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Vie ed uscite di emergenza
Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio
Il sistema di vie di fuga risulta ben articolato sia al piano terra che al primo piano con zone di
ritrovo individuate nel cortile della scuola e anche all’esterno nella zona verde di Piazza
Municipio.
Scuola primaria via Lo Marchese
Il sistema di vie di fuga risulta ben articolato sia al piano terra che al primo piano con zone di
ritrovo individuate nel cortile della scuola.
Scuola primaria via Isonzo
Il sistema di vie di fuga risulta ben articolato a piano terra con zone di ritrovo individuate nel
cortile della scuola.
Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo
L'ampia disponibilità di aperture verso l'esterno facilita l'esodo in caso di emergenza. Non si
rilevano particolari problematiche.
Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva
L'ampia disponibilità di aperture verso l'esterno facilita l'esodo in caso di emergenza. Non si
rilevano particolari problematiche.
Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
L'ampia disponibilità di aperture verso l'esterno facilita l'esodo in caso di emergenza. Si rileva
un particolare problematico. L’uscita prevista per gli alunni della scuola dell’infanzia non è
agibile in quanto non a norma, pertanto i bambini sono costretti ad utilizzare l’uscita principale
che è in comune con gli altri plessi di scuola primaria e secondaria.
Segnalazione di incendio
Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio
L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di
incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza.
Scuola primaria via Lo Marchese
L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di
incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza.
Scuola primaria via Isonzo
L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di
incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza.
Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo
L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di
incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza.
Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva
L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di
incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 94 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
L'impianto di allarme esistente è utilizzato in caso di incendio con suono emesso con cadenza
fissata nel piano di sicurezza.
Sistemi di spegnimento
Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio
Esiste un impianto di spegnimento ad idranti (cinque a piano terra e tre a primo piano)
alimentato da pompe antincendio, purtroppo non funzionante. Inoltre ci sono diversi estintori
(sei a piano terra e quattro a primo piano) che risultano attualmente carichi.
Scuola primaria via Lo Marchese
Non esiste un impianto di spegnimento ad idranti. Ci sono diversi estintori (due a piano terra e
due a primo piano) che risultano attualmente carichi.
Scuola primaria via Isonzo
Non esiste un impianto di spegnimento ad idranti. Ci sono due estintori che risultano
attualmente carichi.
Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo
Esiste un impianto di spegnimento (tre idranti) alimentato da pompe antincendio, purtroppo
non funzionante. Ci sono inoltre quattro estintori che risultano attualmente carichi.
Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva
Esiste un impianto di spegnimento (quattro idranti) alimentato da pompe antincendio,
purtroppo non funzionante. Ci sono inoltre cinque estintori che risultano attualmente carichi.
Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
Esiste un impianto di spegnimento (quattro idranti) alimentato da pompe antincendio,
purtroppo non funzionante. Ci sono inoltre quattro estintori che risultano attualmente carichi.
Sorveglianza, controllo e manutenzione
Non si rileva nessun programma di manutenzione per i presidi antincendio nei plessi.
Informazione, formazione, esercitazione
Informazione: dovrà essere coinvolto tutto il personale in attività di informazione, sui rischi
d'incendio in azienda e sulle misure di sicurezza da adottare rispettando i contenuti specificati
nell'Allegato VII del D.M. 10 Marzo 1998 al punto 7.2.
Formazione: dovrà essere garantita specifica formazione antincendio a tutti i lavoratori
esposti a particolari rischi di incendio, quali per esempio gli addetti all'utilizzo di sostanze
infiammabili o di attrezzature a fiamma libera.
Addetti antincendio: dovrà essere valutato il numero di addetti antincendio presenti e se
necessario procedere alla nomina e formazione come previsto dall'allegato IX al punto 9.5, di
seguito se ne riportano i contenuti:
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 95 di 135
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Anno Scolastico 2013 - 2014
Il presente piano di emergenza viene redatto con lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente
nonché gli studenti sui comportamenti da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall’edificio scolastico. Il
Piano di Emergenza ed Evacuazione è lo strumento operativo mediante il quale vengono studiate e pianificate le
operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro a tutti gli occupanti di
un edificio (D.M. 10.03.1998 – D.Lgs. n. 81/2008).
SEZIONE 5 - MODALITÀ DI EVACUAZIONE DEI SINGOLI PLESSI
5.1 – Conoscenza dell’ambiente scolastico
5.2 – Predisposizioni ed incarichi
5.3 – Procedure operative
5.4 – Piano di emergenza Edificio Scuola Secondaria Primo Grado Piazza Municipio
5.4.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.4.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.5 - Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Lo Marchese
5.5.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.5.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.6 – Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Isonzo
5.6.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.6.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.7 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Don Bosco” via C. Colombo
5.7.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.7.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.8 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Rodari” via Caneva
5.8.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.8.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.9 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
5.9.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.9.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
SEZIONE 6 – Moduli e schede istruzione di sicurezza
6.1 - Norme di primo soccorso ad uso interno
6.2 - Modulo di evacuazione e Numeri telefonici utili
6.3 – Schede istruzione di sicurezza
6.4 – Schede degli impianti e attrezzature antincendio
6.4.1 – Porte REI ed uscite di emergenza
6.4.1 – Scheda estintori
6.4.2 – Scheda impianti fissi
6.4.3 – Scheda impianti di rilevazione
6.4.4 – Scheda illuminazione di emergenza
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 96 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
SEZIONE 5 - MODALITÀ DI EVACUAZIONE DEI SINGOLI PLESSI
5.1 – Conoscenza dell’ambiente scolastico
5.2 – Predisposizioni ed incarichi
5.3 – Procedure operative
5.4 – Piano di emergenza Edificio Scuola Secondaria Primo Grado Piazza Municipio
5.4.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.4.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.5 - Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Lo Marchese
5.5.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.5.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.6 – Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Isonzo
5.6.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.6.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.7 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Don Bosco” via C. Colombo
5.7.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.7.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.8 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Rodari” via Caneva
5.8.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.8.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.9 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
5.9.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
5.9.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
5.1 – Conoscenza dell’ambiente scolastico
La conoscenza dell'ambiente scolastico è stato il presupposto fondamentale per costruire il
piano di emergenza. La prima operazione è stata quella di individuare le caratteristiche
spaziali e distributive dei plessi (ad esempio il numero di piani ed aule per piano),
utilizzando le piante e le planimetrie a disposizione, integrandole ove ci fossero delle
carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti (modifiche nelle destinazioni d'uso,
spostamento di muri, chiusura di porte, ecc.).
Nelle piante dei diversi piani si sono opportunamente indicati tutti i luoghi in cui si possono
verificare le situazioni di pericolo (laboratori, palestre, biblioteche, magazzini, centrali
termiche, ecc.), le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ed uscite di sicurezza, estintori,
idranti, etc.) nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola
(cortili interni o esterni, ecc.).
Per consentire una precisa lettura degli elaborati grafici, questi sono stati accompagnati da
sintetiche note descrittive.
5.2 – Predisposizioni ed incarichi
Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza, ed evitare
dannose improvvisazioni, è stato necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che
garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e
sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantirne
un'evoluzione in sicurezza.
Designazione nominativa
Sono stati identificati i compiti al personale docente e non che opera nell'Istituto. Per ogni
compito si sono individuati i responsabili, in modo da garantire una buona funzionalità e
sicurezza nei plessi.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 97 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
- Del responsabile e del suo sostituto addetto all'emanazione dell'ordine di evacuazione
(normalmente Preside e Vicepreside) che al verificarsi di una situazione di emergenza
assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso.
- Del personale incaricato della diffusione dell'ordine di evacuazione.
- Del personale di piano o di settore responsabile del controllo delle operazioni di
evacuazione.
- Del personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze
dell'Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario.
- Del personale incaricato dell'interruzione della erogazione dell'energia elettrica, del gas e
dell'alimentazione della centrale termica.
- Del personale incaricato dell'uso e del controllo periodico dell'efficienza di estintori e
idranti.
- Del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e
dei percorsi per raggiungerle.
I predetti incarichi sono riportati in un apposito schema che è allegato ai Piani di esodo di
ogni plesso.
Modalità di esodo
Appena avvertito l'ordine di esodo le persone presenti nell'edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo, per quanto possibile, la massima calma. Quest'ultima
affermazione può sembrare paradossale, ma se si pensa che, visto quanto stabilito dalla
recente normativa di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica, l'uscita di sicurezza più vicina è ad una distanza massima di 60 metri dalla porta dell'aula e che normalmente il
numero massimo di piani è pari a tre, si comprende che il tempo necessario per coprire tale
distanza, uscendo dall'aula, è ridotto anche camminando lentamente.
Se a questo si aggiunge che nella maggior parte dei casi si dispone di parecchi minuti per
mettersi in salvo, è comprensibile che la soluzione del problema consista nell'esecuzione di
un deflusso ordinato e senza intoppi. Pertanto non appena udito il segnale d’allarme si dovrà
adottare il seguente comportamento:
1. Bisogna interrompere immediatamente ogni attività;
2. Gli studenti usciranno dall'aula, al seguito dei compagni apri-fila, in fila indiana e
tenendosi per mano, o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti; un
tale comportamento, oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano prendere la
direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere coraggio.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 98 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
3. Seguire le vie di fuga indicate
4. Raggiungere il punto di raccolta assegnato
5. Compilare il modulo di esodo
5.3 – Procedure operative
Le procedure previste dal piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi
identificati precedentemente nel documento ed affinché il piano garantisca la necessaria
efficacia gli adulti dovranno rispettare le seguenti regole:
- esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza;
- osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per
salvaguardarne l'incolumità;
- abbandono dell'edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi.
All'interno dell'edificio scolastico ogni soggetto presente (personale docente, non docente ed
allievi) dovrà comportarsi ed operare per garantire a se stesso ed agli altri un sicuro
sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo oltre agli incarichi assegnati
ognuno dovrà seguire determinate procedure.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dovrà vigilare correttamente sulla corretta applicazione:
- dell'ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita,
da effettuare prima dell'inizio delle lezioni;
- delle disposizioni inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili;
- del divieto di sosta agli autoveicoli nelle aree della scuola non espressamente dedicate a
tale uso e che, in ogni caso, creino impedimenti all'esodo;
- dell'addestramento periodico del personale docente e non all'uso corretto di estintori ed
altre attrezzature per l'estinzione degli incendi.
Infine avrà cura di richiedere all'Ente Locale competente, con tempestività, gli interventi
necessari per la funzionalità e manutenzione:
- dei dispositivi di allarme;
- dei mezzi antincendio;
- di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza.
IL PERSONALE DOCENTE
Dovrà:
- informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle
procedure indicate nel piano al fine di assicurare l'incolumità a se stessi ed agli altri;
- illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere lezioni teorico pratiche sulle
problematiche derivanti dall'instaurarsi di una situazione di emergenza nell'ambito
dell'edificio scolastico;
- intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a
condizioni di panico;
- controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti;
- in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di classe per effettuare un
controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 99 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Una volta raggiunta la zona di raccolta farà pervenire alla direzione delle operazioni, tramite
i ragazzi individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli
allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti. Tale modulo dovrà essere
sempre custodito all'interno del registro. Gli insegnanti di sostegno, con l'aiuto, ove occorra,
di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente degli alunni
handicappati loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in
difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere
anche non motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno
dell'edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap può
comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda
alla classe.
IL PERSONALE NON DOCENTE
Dovrà seguire specifici aspetti del piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai
collegamenti con l'esterno. Uno o più operatori devono disattivare gli impianti (energia
elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e, successivamente, controllare che nei vari
piani dell'edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare in particolare: servizi, spogliatoi,
laboratori, ecc.). Le uscite sulla pubblica via saranno presidiate da personale designato a
tale compito, che provvederà all'interruzione del traffico, qualora necessaria, altro personale
dovrà essere incaricato di attivare gli estintori e/o gli idranti.
GLI ALLIEVI
Dovranno adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale d'allarme:
- interrompere immediatamente ogni attività;
- mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo;
- tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.);
- disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due
compagni designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila);
- rimanere collegati tra loro
- seguire le indicazioni dell'insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto
delle precedenze;
- camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni;
- collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo
sfollamento;
- attenersi strettamente a quanto ordinato dall'insegnante nel caso che si verifichino
contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano.
VARIE
Come ricordato in premessa, l'esperienza dimostra che per un istituto scolastico, come per
altri ambienti con affollamento di persone, il rischio maggiore è quello derivante dal panico
durante l'esodo forzato, e non regolato, causato da situazioni di pericolo imprevedibili. In
tali situazioni vanno subito avviate le operazioni tendenti a tranquillizzare i ragazzi. Laddove
la situazione di pericolo si manifesti in strutture scolastiche occupate da scuole materne o
prime classi, si richiede un particolare impegno da parte di tutto il personale nel controllo
dell'esodo dei bambini.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 100 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
5.4 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
EDIFICIO: SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO
La scuola secondaria di primo grado di piazza municipio è stata suddivisa in 4 settori
(vedere i punti di raccolta nelle piantine allegate):
- Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
che al momento dell’esodo si trovano in palestra, nel laboratorio tecnico-artistico, nel
deposito e nei servizi igienici annessi alla palestra.
- Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
che al momento dell’esodo si trovano nell’aula della classe 2B, nell’aula informatica,
nell’archivio, nei servizi igienici, nel disimpegno e nel corridoio e gli alunni, i docenti e
il personale ausiliario del piano primo (scala A) che al momento dell’esodo si trovano
nell’aula della classe 2A, nell’aula della classe 1A, nel laboratorio linguistico, nel
disimpegno, nel corridoio e infine nei servizi igienici.
- Nel settore C devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
che al momento dell’esodo si trovano nell’aula della classe 3B, nell’aula della classe 2C,
nella presidenza, nei vari locali della segreteria, nel corridoio e nella sala professori.
- Nel settore D devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano primo
(scala B) che al momento dell’esodo si trovano nell’aula della classe 1B, nell’aula della
classe 3A, nell’aula della classe 3C, nell’aula per attività di sostegno, nel disimpegno,
nel corridoio e nel laboratorio scientifico.
PIANO TERRA
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 101 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
PIANO PRIMO
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 102 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
5.4.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
PLESSO: SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO
INCARICO
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
NOMINATIVI
NOTE
Pagina 103 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
1. Emanazione ordine di esodo
Antonio DE BLASI
Dirigente scolastico
2. Diffusione ordine di esodo
Antonio DE BLASI
Dirigente scolastico
3. Controllo operazioni di esodo:
- piano terra
- primo piano
Tondo FALERINA
M. Antonietta RANGO
ATA
Docente
M. Grazia BOVE
Flavio MUSARO’
Docente
Docente
Giovanna PAGANO
Beniamino DEL GIUDICE
ATA
ATA
5. Interruzione erogazione: gas
Tondo FALERINA
ATA
- energia elettrica
Tondo FALERINA
ATA
- acqua
Tondo FALERINA
ATA
4. Chiamate di soccorso
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti:
- piano terra
- primo piano
M. Antonietta TAURINO
Beniamino DEL GIUDICE
Docente
ATA
Giovanna PAGANO
M. Rosaria DELL’ANNA
ATA
Docente
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie
d'uscita
Giovanna PAGANO
ATA
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica
via ed interruzione del traffico
Giovanna PAGANO
ATA
5.4.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
PLESSO: SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO – PIAZZA MUNICIPIO
INCARICO
CLASSE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
NOMINATIVO
NOTE
Pagina 104 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
1. Ragazzi apri-fila
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
1A
1B
2A
2B
2C
3A
3B
3C
Ferrari Francesca – Serinelli Meri
Grapsi Martina – Serinelli Marco
Martina Gianluca – De Giorgi Marco
Angeletta Gabriele –Maggio Angela
Bonaparte Maria Assunta-Scazzeri Alessandra
Hansa Romanazzi Giacomo- Intranova Mattia
Angeletta Angelo - Sciannocca Antonio
De Ventura Alessio - Del Giudice Matteo
2. Ragazzi serra fila
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
1A
1B
2A
2B
2C
3A
3B
3C
3. Ragazzi con il compito di
aiutare i disabili
Classe 2B
Classe 3C
Casse 1A
Classe 3A
Classe 1B
Golia Cristian – Tondo Riccardo
DeLuca Daiana – Martellotti Cristian
De Ventura Miriam – Profilo Chiara
Damiano Gabriele-Renna Michele
Solazzo Maura-Geusa Antonella
Palomba Andrea – Del Giudice Valeri
Palermo Simone – Palombo Alessandro
Greco Giovanni – Martellotti Sara
Tondo Michela – Rosato Massimo
Mendrano Stefano – Longo Matteo
Scazzeri Alessandra – Miccoli Antonio
Napoletano Anita – Miglietta Marika
Paiano Andrea – Paiano Michele
5.5 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE
La scuola primaria di via Lo Marchese è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di
raccolta nelle piantine allegate):
- Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
e del piano primo (scala B) che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso, nelle
aule, nel laboratorio scientifico e nei servizi igienici.
- Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
e del piano primo (scala A) che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso, nelle
aule, nella sala professori, nella segreteria, nel laboratorio linguistico, nell’aula
multimediale e nei servizi igienici.
PIANO TERRA
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 105 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
PIANO PRIMO
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 106 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
5.5.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE
INCARICO
NOMINATIVI
NOTE
1. Emanazione ordine di esodo
M. Paola PANICO
Responsabile Plesso
2. Diffusione ordine di esodo
M. Paola PANICO
Responsabile Plesso
3. Controllo operazioni di esodo:
- piano terra
M. Paola PANICO
docente
- primo piano
Francesco SERRATÌ
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
ATA
Pagina 107 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
4. Chiamate di soccorso
Alberto SERINELLI
Francesco SERRATÌ
ATA
ATA
5. Interruzione erogazione: gas
Alberto SERINELLI
ATA
- Energia elettrica
Alberto SERINELLI
ATA
- Acqua
Alberto SERINELLI
ATA
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti:
- piano terra
- primo piano
Oronza PERRONE
Franca PAPA
docente
docente
Lucia PAGLIARA
Antonia TRAMACERE
docente
docente
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie
d'uscita
Alberto SERINELLI
ATA
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica
via ed interruzione del traffico
Alberto SERINELLI
ATA
5.5.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE
INCARICO
CLASSE
NOMINATIVO
1. Ragazzi apri-fila
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
2
2
3
3
3
4
4
4
a
b
a
b
c
a
b
c
Petrachi Luca-Mazzei Michele
Ingrosso Noemi-Mitu Darius
Ingrosso Gabriele – Macchia Davide
Tondo Cristopher-Greco Desire
Ferì Mary-Tario Noemi
Tommasi Dennis-Poci Mattia
Capilunga Sara – Capilunga Aurora
Palombo Riccardo – Bonatesta Eleonora
2. Ragazzi serra fila
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
classe
2
2
3
3
3
4
4
4
a
b
a
b
c
a
b
c
Tafuro Lorenzo-Palombo Filippo
Marini Giuseppe-Angeletti Martina
Tondo Vincenzo – Tafuro Cristiano
Paiano Marco – Invidia Nadia
Bonaparte Giuseppe-Del Giudice Anthony
Gravante Roberto – Spedicati Raffaele
Caiulo Andrea – Foscari Giovanni
Martina Leonardo – Crocifoglio Denni
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
NOTE
Pagina 108 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
3. Ragazzi con il compito di Classe 4 b
aiutare i disabili
Classe 3 a
Classe 3 b
Caiulo Andrea – Grassi Gabriele
Lementini Paolo – Montagna Elisa
Miccoli Giulia – Tondo Cristophere
5.6 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO
La scuola primaria di via Isonzo è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di raccolta
nella piantina allegata):
- Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso e nelle aule.
- Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso, nel laboratorio musicale, nelle
aule e nei servizi igienici.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 109 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
5.6.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO
INCARICO
NOMINATIVI
NOTE
1. Emanazione ordine di esodo
Silvana PEZZUTO
Responsabile Plesso
2.
Silvana PEZZUTO
Responsabile Plesso
Diffusione ordine di esodo
3. Controllo operazioni di esodo:
- piano terra
Italia IPPOLITO
docente
4. Chiamate di soccorso
Pietro TONDO
Ada LIACI
ATA
docente
5. Interruzione erogazione: gas
Pietro TONDO
ATA
- Energia elettrica
Pietro TONDO
ATA
- Acqua
Pietro TONDO
ATA
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti:
- piano terra
Antonella ROMANO
Antonietta M. LONGO
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie
d'uscita
Pietro TONDO
ATA
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica
via ed interruzione del traffico
Pietro TONDO
ATA
docente
docente
5.6.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO
INCARICO
1. Ragazzi apri-fila
CLASSE
classe
classe
classe
classe
classe
1A
1B
5A
5B
5C
NOMINATIVO
NOTE
Micoli Davide – Perrone Sofia
Vincenti Nicole – Carrozzo Marta
Saracino Carla – Grassi Marika
Delle Gemme Arianna – Lezzi Fabiana
Maggio Giovanni – Dente Aurora
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 110 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
2. Ragazzi serra fila
classe
classe
classe
classe
classe
1A
1B
5a
5b
5c
Tommasi Michele – Ferrari Michela
Geusa Massimiliano – Epifani Giulia
Renna Giulia – Pattini Luigi Mario
Serinelli Giada – Diomede Carla
Tondo Lorenzo – Di Tosto Diego
5.7 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO
La scuola infanzia “Don Bosco” è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di raccolta nella piantina allegata):
- Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento
dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula della sezione II, nell’aula della sezione III e nei
servizi igienici.
- Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento
dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula della sezione I, nell’ufficio, nel lavaggio stoviglie
e nei servizi igienici.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 111 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
5.7.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO
INCARICO
NOMINATIVI
NOTE
1. Emanazione ordine di esodo
Perlangeli Cosima
Responsabile Plesso
2. Diffusione ordine di esodo
Perlangeli Cosima
Responsabile Plesso
3. Controllo operazioni di esodo:
- piano terra
Perlangeli Cosima
docente
4. Chiamate di soccorso
Golia Franco
Bracciale Vincenza
ATA
docente
5. Interruzione erogazione: gas
Golia Franco
ATA
- energia elettrica
Golia Franco
ATA
- acqua
Golia Franco
ATA
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti:
- piano terra
Carrieri Lucia
Giorgiani Patrizia
docente
docente
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie
d'uscita
Golia Franco
ATA
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica
via ed interruzione del traffico
Golia Franco
ATA
5.7.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO
INCARICO
CLASSE
NOMINATIVO
1. Ragazzi apri-fila
sezione 2
sezione 3
sezione 1
Cretì Marisol-Verardi Cristian
Centonze Vincenzo – Geusa Asia
Pascarito Michela – Levante Marco
2. Ragazzi serra fila
sezione 2
sezione 3
sezione 1
Marzo Diego – Tommasi Francesco
Ingrosso Alessia – Grimaldi Martina
Del Giudice Cristopher – Cretì Chanel
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
NOTE
Pagina 112 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
5.8 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA
La scuola infanzia “Rodari” è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di raccolta nella
piantina allegata):
- Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
che al momento dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula, nel
deposito, nel ripostiglio, nella mensa e nei servizi igienici annessi.
- Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra
che al momento dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula, nell’aula
sezione I, nell’aula sezione II, nell’aula video e nei servizi igienici.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 113 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
5.8.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA
INCARICO
NOMINATIVI
NOTE
1. Emanazione ordine di esodo
Durante Salvatora
Responsabile Plesso
2. Diffusione ordine di esodo
Durante Salvatora
Responsabile Plesso
3. Controllo operazioni di esodo:
- piano terra
Durante Salvatora
docente
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 114 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
4. Chiamate di soccorso
Giovane M. Antonietta
Sozzo Daniela
ATA
docente
5. Interruzione erogazione: gas
Giovane M. Antonietta
ATA
- Energia elettrica
Giovane M. Antonietta
ATA
- Acqua
Giovane M. Antonietta
ATA
6. Attivazione e controllo periodico di estintori
e/o idranti:
- piano terra
Giordano Beatrice
Palermo M. Antonietta
docente
docente
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle
vie d'uscita
Giovane M. Antonietta
ATA
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla
pubblica via ed interruzione del traffico
Giovane M. Antonietta
ATA
5.8.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA
INCARICO
CLASSE
NOMINATIVO
1. Ragazzi apri-fila
sezione 1
sezione 2
Calò Matteo – Mazzotta Martina
Serinelli Chiara- De Rinaldis Marco
2. Ragazzi serra fila
sezione 1
sezione 2
Delle Gemme Laura – Serinelli Stefano
De Rinaldis Sofia – Macchia Mirko
3. Ragazzi con il compito di
aiutare i disabili
NOTE
Tondo Sara – Del Coco Carlotta
5.9 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “O.DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO
Per la scuola infanzia “O. Decroly” è stato previsto un solo settore (vedere il punto di
raccolta nella piantina allegata):
- Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano
rialzato che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio, nell’aula 4, nell’aula 3, nell’aula
2, nell’aula 1, nel deposito e nei servizi igienici.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 115 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
SETTORE A
Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “O.DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO
INCARICO
NOMINATIVI
NOTE
1. Emanazione ordine di esodo
Giuseppina TARANTINI
Responsabile Plesso
2. Diffusione ordine di esodo
Giuseppina TARANTINI
Responsabile Plesso
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 116 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
3. Controllo operazioni di esodo:
- piano terra
4. Chiamate di soccorso
Giuseppina TARANTINI
docente
Giannuzzi ADA
Anna Rita DI BELLA
ATA
docente
5. Interruzione erogazione: gas
Giannuzzi ADA
ATA
- Energia elettrica
Giannuzzi ADA
ATA
- Acqua
Giannuzzi ADA
ATA
6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o
idranti:
- piano terra
Francesca MASI
M. Concetta STRAFELLA
docente
docente
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie
d'uscita
Giannuzzi ADA
ATA
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica
via ed interruzione del traffico
Giannuzzi ADA
ATA
Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni
EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “O.DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO
INCARICO
CLASSE
NOMINATIVO
1. Ragazzi apri-fila
sezione 1
sezione 2
sezione 3
Scorrano Alice – Tedesco Tecla
Candito Jacopo – Pezzuto Pio
Cosi Alessia – Galati Oscar
2. Ragazzi serra fila
sezione 1
sezione 2
sezione 3
Caputo Michael Antonio - Fiorello Alessandro
Andresano Samuele-Costantini Benedetta
Miraglia Francesco – Massari Martina
NOTE
SEZIONE 6 – Moduli e schede istruzione di sicurezza
6.1 - Norme di primo soccorso ad uso interno
6.2 - Modulo di evacuazione e Numeri telefonici utili
6.3 – Schede istruzione di sicurezza
6.4 – Schede degli impianti e attrezzature antincendio: Prescrizioni
6.4.1 – Porte REI ed uscite di emergenza
6.4.1 – Scheda estintori
6.4.2 – Scheda impianti fissi
6.4.3 – Scheda impianti di rilevazione
6.4.4 – Scheda illuminazione di emergenza
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 117 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
6.1 - Norme di primo soccorso ad uso interno
DISINFEZIONE DI FERITE
Disinfettare subito anche le piccole ferite: nessuna ferita anche se piccola può essere toccata se non
con le mani accuratamente pulite con acqua e sapone. Lavare la ferita allontanando con garza la
polvere o le schegge. Applicare il disinfettante: acqua ossigenata o liquidi medicinali. Applicare una
garza sulla ferita e fasciare con una benda senza stringere troppo per non ostacolare la circolazione
del sangue.
EMORRAGIE
Se l'emorragia è di lieve entità lasciar defluire un po' di sangue poi coprire la ferita con garza e cotone
idrofilo e bendare. Se l'emorragia è notevole applicare una fasciatura stretta o, se non basta, il laccio
emostatico (in assenza, usare cinture e bretelle o strisce di gomma). L'uscita del sangue dal naso si
ferma in genere tenendo il capo piegato in avanti e ponendo del ghiaccio sulla radice del naso.
CONTUSIONI
Apporre impacchi con acqua fredda sulla parte schiacciata. La commozione cerebrale produce perdita
di coscienza, respirazione debole, pallore intenso, rilassamento muscolare. Porre il colpito in posizione
orizzontale e spruzzargli acqua fredda sul viso e applicare impacchi freddi sul capo. La commozione
toracica produce tosse con espettorato sanguigno, difficoltà di respiro, dolori acuti al petto. Distendere
il colpito col torace un po' rialzato e applicare impacchi freddi sul torace.
DISTORSIONI
Avvengono quasi sempre al polso o al collo del piede. Applicare impacchi freddi e stare in riposo con
l'arto sollevato.
LUSSAZIONI
Provocano lo spostamento delle due ossa dell'articolazione. Fare impacchi freddi in attesa del medico.
STRAPPI MUSCOLARI
Sono causati da sforzi violenti o brusche contrazioni. Frizionare la parte e fasciare strettamente.
FRATTURE
Si riconoscono dalla deformazione della parte e dal dolore violento. Ai colpiti è bene somministrare tè
o caffé.
ASFISSIE
Da strangolamento: liberare la gola e praticare la respirazione artificiale. Per azione della corrente
elettrica: togliere la tensione prima di intervenire sul colpito, o isolarsi con assi o panni asciutti.
Spostare il conduttore con un bastone o materiale isolante. Oppure afferrare per i vestiti il colpito con
le mani ricoperte con parecchi strati di stoffa e spostarlo dal contatto di parti sotto tensione con un
movimento rapido e deciso, impiegando possibilmente solo una mano. Eventualmente praticare la
respirazione artificiale e il massaggio cardiaco, fino all'arrivo del medico.
USTIONI
Ogni bruciatura anche se apparentemente lieve, deve essere sempre sottoposta al medico. Non
toccare la parte lesionata. Se necessario, lavarsi le mani con acqua e sapone e se possibile
disinfettarle. Se le bruciature sono arrossate e provocano dolore, coprire la parte con garza sterile e
ovatta e bendare. Mai aprire le vesciche. Nell'applicare la garza evitare di toccarla nel punto in cui
verrà a contatto con la bruciatura.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 118 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
6.2 - MODULO DI EVACUAZIONE
DATA ______________
1.
PLESSO
2.
CLASSE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
ORA INIZIO __________________
Pagina 119 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
3.
ALLIEVI PRESENTI
4.
ALLIEVI EVACUATI
5.
FERITI (*)
6.
DISPERSI (*)
7.
ZONA DI RACCOLTA
(*) Segnalazione nominativa
SIGLA ALUNNO SERRA-FILA
SIGLA DOCENTE
________________________________
________________________________
NUMERI TELEFONICI UTILI
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
112
113
115
118
(0831)620131
(0832)731215
(0831) 652204
(0831)620131
(0831)620193
(0831)692788
(0831)620204
(0831)620129
(0831)
CARABINIERI
POLIZIA DI STATO
VIGILI DEL FUOCO
EMERGENZA SANITARIA
DIRIGENTE SCOLASTICO
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREV. E PROTEZIONE
SERV. MANUTENZ. E RICARICA - ESTINTORI
PLESSO SCUOLA SEC. PRIMO GRADO
PLESSO SCUOLA PRIMARIA LO MARCHESE
PLESSO SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO
PLESSO SCUOLA INFANZIA DON BOSCO
PLESSO SCUOLA INFANZIA RODARI
PLESSO SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY”
6.3 – SCHEDE ISTRUZIONE DI SICUREZZA
SCHEDA N°1 – DIRIGENTE SCOLASTICO
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 120 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO
DIRIGENTE SCOLASTICO
All’insorgere di un pericolo:
1) DIRIGEREVI CON UNO O PIU’ AIUTANTI VERSO IL LUOGO DEL PERICOLO E
CERCATE DI ELIMINARLO;
2) SE NON CI RIUSCITE, CHIAMATE
VIGILI URBANI:
POLIZIA
CARABINIERI
VIGILI DEL FUOCO
SOCCORSO SANITARIO
I SOCCORSI:
tel.
tel. 113
tel. 112
tel. 115
tel. 118
3) NEL CASO DI PERICOLO DI GRAVE ENTITA’, DATE L’ORDINE DI EVACUARE
L’EDIFICIO, ATTUANDO LA PROCEDURA D’EMERGENZA PRESTABILITA;
4) DIRIGETEVI VERSO L’INGRESSO PRINCIPLAE DELL’EDIFICIO ED ATTENDETE I
SOCCORSI. AL LORO ARRIVO INDICATEGLI IL LUOGO DEL SINISTRO;
5) ATTENDETE IN QUESTO POSTO LE COMUNICAZIONI CHE VI SARANNO TRASMESSE
DAI RESPONSABILI DEI CENTRI DI RACCOLTA;
IN CASO DI SMARRIMENTO DI QUALSIASI PERSONA, PRENDETE TUTTE LE
INFORMAZIONI NECESSARIE E COMUNICATELE ALLE SQUADRE DI SOCCORSO, AL
FINE DELLA LORO RICERCA.
IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:
CAMMINARE
CHINATI
E
DI
RESPIRARE
TRAMITE
UN
FAZZOLETTO,
PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL
PERCORSO DI FUGA
NON USARE MAI L’ASCENSORE
NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO
SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI
NON APRIRE LE FINESTRE
SCHEDA N°2 – RESPONSABILI DEI PUNTI DI RACCOLTA
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 121 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO
RESPONSABILI DEI PUNTI DI RACCOLTA
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
NEL CASO NON SIATE INSEGNANTI:
1) DIRIGEREVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA
PREVISTO DALLE PLANIMETRIE DI PIANO;
PERCORRENDO
L’ITINERARIO
2) ACQUISITE, DALLE INSEGNANTI DI OGNI CLASSE, LA PRESENZA DEI LORO
STUDENTI E TRASCRIVETELA NELL’APPOSITO MODULO; (NEL CASO QUALCHE
PERSONA NON RISULTI ALLA VERIFICA, PRENDETE TUTTE LE INFORMAZIONI
NECESSARIE E TRASMETTETELE AL CAPO DI ISTITUTO);
3) COMUNICATE
STUDENTI.
AL
CAPO
DI
ISTITUTO
LA
PRESENZA
COMPLESSIVA
DEGLI
NEL CASO SIATE INSEGNANTI:
1) EFFETTUATE L’EVACUAZIONE DELLA VOSTRA CLASSE COME PREVISTO DALLA
PROCEDURA D’EMERGENZA;
2) DIRIGEREVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA
PREVISTO DALLE PLANIMETRIE DI PIANO;
PERCORRENDO
L’ITINERARIO
3) TRASMETTETE LA PRESENZA DEGLI STUDENTI AL RESPONSABILE DEL CENTRO DI
RACCOLTA
IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:
CAMMINARE
CHINATI
E
DI
RESPIRARE
TRAMITE
UN
FAZZOLETTO,
PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL
PERCORSO DI FUGA
NON USARE MAI L’ASCENSORE
NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO
SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI
NON APRIRE LE FINESTRE
SCHEDA N°3 – PERSONALE NON DOCENTE DI SEGRETERIA
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 122 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO
PERSONALE NON DOCENTE DI SEGRETERIA
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
1) ABBANDONATE IL VOSTRO UFFICIO EVITANDO DI PORTARE OGGETTI PERSONALI
CON VOI;
2) CHIUDETE LA PORTA E DIRIGETEVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA;
(N.B. seguire l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano);
In caso d’incendio nel vostro ufficio, provvedete a:
1) SPEGNERLO MEDIANTE L’USO DI UN ESTINTORE; SE NON SIETE
CONDIZIONE DI EFFETTUARE QUESTA PROCEDURA, CERCATE AIUTO;
NELLA
2) AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE IL CAPO DI ISTITUTO O SUO DELEGATO IN CASO DI
INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI.
IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:
CAMMINARE
CHINATI
E
DI
RESPIRARE
TRAMITE
UN
FAZZOLETTO,
PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL
PERCORSO DI FUGA
NON USARE MAI L’ASCENSORE
NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO
SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI
NON APRIRE LE FINESTRE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 123 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
SCHEDA N°4 – PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO
NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO
PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO
All’insorgere di un pericolo:
1) INDIVIDUATE LA FONTE DEL PERICOLO, VALUTATENE L’ENTITA’ E SE CI RIUSCITE
CERCATE DI FRONTEGGIARLA;
2) SE NON RIUSCITE, AVVERTITE IMMEDIATAMENTE IL CAPO DELL’ISTITUTO ED
ATTENETEVI ALLE DISPOSIZIONI IMPARTITE;
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
1) TOGLIETE LA TENSIONE ELETTRICA AL PIANO AGENDO SULL’INTERRUTTORE
SEGNALATO NELLA PLANIMETRIA DI PIANO;
2) FAVORITE IL DEFLUSSO ORDINATO DEL PIANO (eventualmente aprendo le porte di
uscite contrarie al verso dell’esodo);
3) INTERDITE L’ACCESSO ALLE SCALE ED AI PERCORSI NON DI SICUREZZA;
4) DIRIGETEVI, AL TERMINE DELL’EVACUAZIONE DEL PIANO, VERSO IL PUNTO DI
RACCOLTA ESTERNO PREVISTO DALLE PLANIMETRIE DI PIANO.
IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI:
CAMMINARE
CHINATI
E
DI
RESPIRARE
TRAMITE
UN
FAZZOLETTO,
PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL
PERCORSO DI FUGA
NON USARE MAI L’ASCENSORE
NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO
SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI
NON APRIRE LE FINESTRE
6.4 – Ing.
IMPIANTI
ED ATTREZZATURE
ANTINCENDIO
Studio CEN.TER.
Cosimo Salvatore
Montefusco - RSPP
135
| PRESCRIZIONI
Pagina 124 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 125 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 126 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 127 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 128 di
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
135
Pagina 129 di
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
Anno Scolastico 2013 - 2014
Il presente documento viene redatto con lo scopo di fornire una cornice di riferimento sullo
stress nell’ambiente scolastico identificando le fonti di stress e le azioni che sono necessarie
intraprendere.
SEZIONE 7 - VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO
7.1 - Introduzione
7.2 – Identificazione delle fonti di stress
7.3 - Decisioni in merito alle azioni che è necessario intraprendere
7.4 - Piano delle azioni
7.5 - Conclusioni
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 130 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
7.1 - Introduzione
Partendo dal presupposto che il Decreto Lgs. n. 81/2008 prevede l’obbligo, entro il 31
dicembre 2010, di valutare il rischio stress lavoro-correlato e assicurare una data certa al
documento di valutazione dei rischi, la Dirigenza Scolastica di concerto e in collaborazione con
il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), ha elaborato il seguente
documento che serve come cornice di riferimento sullo stress nell’ambiente scolastico
identificando le fonti di stress e le azioni che sono necessarie intraprendere.
I Plessi di cui è composto l’Istituto Comprensivo Statale di Torchiarolo (BR) e cioè:
- Scuola Secondaria Primo Grado Piazza Municipio;
- Scuola Primaria Lo Marchese;
- Scuola Primaria via Isonzo;
- Scuola Infanzia “Don Bosco” via C. Colombo;
- Scuola Infanzia “Rodari” via Caneva
- Scuola Infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico
si caratterizzano diversamente quali ambienti di lavoro:
- per le diverse età e per il numero dei minori a cui si rivolge l’attività didattica dei docenti e
quella di supporto dei collaboratori scolastici;
– per le specificità degli edifici/ambienti che ospitano le attività educative e didattiche;
- per la diversa estensione e natura dei tempi scuola, con i servizi ad essi correlati;
- per l'ubicazione e l'organizzazione interna degli uffici di presidenza e di segreteria;
- per l’intervento di esterni.
Il datore di lavoro, secondo il decreto in oggetto, può intervenire:
>
sull'organizzazione del lavoro;
>
sull'ambiente lavorativo;
>
non sulla sfera privata intoccabile del lavoratore.
La valutazione del rischio concernente lo stress richiede: l’identificazione delle fonti di stress, le
decisioni in merito alle azioni che è necessario intraprendere e infine il piano delle azioni.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 131 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
7.2 - Identificazione delle fonti di stress.
Possiamo riferirci a due tipi di rischi:
* quelli ambientali, nel nostro caso:
> rumorosità eventuale, particolarmente nel corso delle attività in palestra e della refezione
scolastica e/o attività didattiche comuni di più classi o sezioni
> carenze eventuali nell'igiene ambientale
* quelli psicosociali, nel nostro caso:
● contesto di lavoro
> funzione e cultura organizzativa (cfr. modello di struttura gerarchica collegialmente adottato,
ma da socializzare in maniera efficace e organigramma di istituto)
> ruolo nell'organizzazione
> sviluppo di carriera (?)
> modalità di presa delle decisioni, stili di gestione e di controllo
> relazioni interpersonali
> mobilità e trasferimenti (?)
> scarso equilibrio tra lavoro e vita privata
● contenuto del lavoro
> tipo di compito
> carico, ritmi ed orario di lavoro (da esplicitare nel miglior modo)
7.3 - Decisioni in merito alle azioni che è necessario intraprendere
La Dirigenza scolastica intende programmare la politica scolastica specifica in materia di stress
e/o intervenire attraverso misure specifiche, nel nostro caso:
● misure di gestione e di comunicazione in grado di:
- chiarire gli obiettivi aziendali (cfr. scuole) e il ruolo di ciascun lavoratore;
- assicurare un sostegno adeguato da parte della direzione ai singoli individui e ai team di
lavoro;
- portare a coerenza responsabilità e controllo sul lavoro;
- migliorare l'organizzazione, i processi, le condizioni e l'ambiente di lavoro, mirate per ogni
fattore di stress individuato.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 132 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
● misure di sostegno sociale ed economico in grado di:
- prevenire o neutralizzare lo stress legato all'attività lavorativa riorganizzando l'attività
professionale;
- migliorare il sostegno sociale e prevedendo una ricompensa adeguata (cfr. Fondo di istituto)
agli sforzi compiuti dai lavoratori.
7.4 - Piano delle azioni
Le azioni poste in essere dalla Dirigenza Scolastica andranno ad incidere sull'organizzazione del
lavoro scolastico, con riguardo a:
● orario di lavoro
> (cfr. norme nazionali e Piano Annuale degli impegni del personale A.T.A. predisposto dal
Dirigente Amministrativo, sulla base della annuale direttiva del Dirigente Scolastico).
L’ orario di lavoro sarà organizzato in modo da evitare conflitti con esigenze e responsabilità
delle turnazioni a rotazione, secondo CCNL e C. Integrativo.
● partecipazione e controllo
> (cfr. Dirigente Scolastico e Dirigente Amministrativo con direttive; contrattazione di istituto
con RSU e OO.SS.; collegialità e relative deliberazioni).
Sarà consentito ai lavoratori di partecipare alle decisioni e alle misure che hanno ripercussioni
sul loro lavoro.
● quantità di lavoro assegnato
> (cfr. modello organizzativo adottato dal Collegio dei Docenti, organigramma di Istituto,
P.O.F. e conseguente selezione delle progettualità di istituto, individuazione dei destinatari
delle funzioni strumentali e degli incarichi, riconoscimento di compensi a carico del fondo di
Istituto).
Gli incarichi affidati dovranno essere compatibili con le capacità e le risorse del lavoratore e
dovranno consentire la possibilità di recupero dopo l'esecuzione di compiti particolarmente
impegnativi sul piano fisico o mentale.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 133 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
● contenuto delle mansioni
> (cfr. come sopra).
Le mansioni andranno stabilite in modo che il lavoro risulti dotato di significato, stimolante,
compiuto e fornisca l'opportunità di esercitare le proprie competenze.
● ruoli/comportamenti
I ruoli e le responsabilità di lavoro andranno definiti con chiarezza (cfr. ruoli da profilo; ruoli
degli Organi Collegiali Scolastici in presenza dell'Autonomia e della Dirigenza Scolastica; delega
di compiti, ma non di funzioni da parte del Dirigente Scolastico ai Docenti suoi Collaboratori;
descrizione dei compiti - tempi - modi – verifiche e valutazioni nel caso degli incarichi;
comportamenti moralmente obbligati, secondo il Codice di Comportamento ed il Regolamento
interno di Istituto).
● ambiente sociale
Bisognerà offrire la possibilità di interazione sociale, incluso il sostegno emotivo e sociale fra i
collaboratori.
● prospettive future
Occorrerà evitare ambiguità per quanto riguarda la sicurezza del posto di lavoro e le
prospettive di sviluppo professionale. Bisognerà promuovere la formazione permanente e la
capacità di inserimento professionale.
7.5 - Conclusioni
La Dirigenza Scolastica, qualora insorgesse un problema di stress lavoro-correlato, cercherà di
agire sempre per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo adottando tutte quelle misure appropriate
(che possono essere collettive, individuali o di entrambi i tipi) previste dallo stesso Decreto
Legislativo n. 81/2008. Misure che saranno attuate con la collaborazione dello stesso RSPP e
con la partecipazione e collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti.
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 134 di 135
DOCUMENTI SULLA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il presente documento è stato
redatto nel mese di
ai sensi D.Lgs. 81/08
DICEMBRE 2013
ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE - TORCHIAROLO
TORCHIAROLO, _________________
DATORE DI LAVORO (DdL)
Prof. Antonio DE BLASI
RESPONSABILE ESTERNO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
Studio CEN.TER. dell’ing. Cosimo Salvatore MONTEFUSCO
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)
Sig. Pietro PIERRI
Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP
Pagina 135 di 135
Scarica