ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE (Scuola Primaria, Infanzia e Secondaria 1° Grado) P.zza Municipio, 6 - 72020 TORCHIAROLO (BR) (ai sensi D.Lgs. 81/08) DATORE DI LAVORO Il dirigente scolastico (DdL) Prof. Antonio DE BLASI TECNICO IL Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) Ing. Cosimo Salvatore MONTEFUSCO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (D.V.R.) SEZIONE 1 - VALUTAZIONE DEI RISCHI 06 SEZIONE 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 14 SEZIONE 3 - PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 23 SEZIONE 4 - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO 86 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (P.E.E.) SEZIONE 5 - MODALITÀ DI EVACUAZIONE DEI SINGOLI PLESSI SEZIONE 6 – MODULI E SCHEDE ISTRUZIONE DI SICUREZZA 96 115 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVOROCORRELATO SEZIONE 7 - VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO LUOGHI DI LAVORO E CODICI MECCANOGRAFICI: ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Istituto Comprensivo Statale Piazza Municipio - BRIC80100N Scuola Media Piazza Municipio - BRMM80101P Scuola Primaria via Lo Marchese - BREE80101Q Scuola Primaria via Isonzo Scuola Infanzia “Don Bosco” via Colombo Scuola Infanzia “Gianni Rodari” via Caneva – BRAA80101E Scuola Infanzia “O. Decroly” San Pietro Vernotico 127 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 INTRODUZIONE INTRODUZIONE Il presente documento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è stato redatto, ai sensi del decreto legislativo n. 81/2008 aggiornato con il D. Lgs. N. 106/2009, dal dirigente scolastico che funge da datore di lavoro, con la collaborazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Scopo del documento è quello di migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori, in questo caso degli alunni, dei docenti e del personale ausiliario e di segreteria nei luoghi di lavoro. I Decreti in questione, infatti, intervengono nel mondo del lavoro con uno scopo innovativo e rivoluzionario: disciplinare e coordinare un rapporto tra datore di lavoro e lavoratore atto al raggiungimento di uno scopo comune, cioè la salvaguardia del benessere e della sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la consultazione dei lavoratori, la loro partecipazione attiva alla cogestione della sicurezza, la loro informazione e formazione specifica. Il dirigente scolastico, quindi, da parte sua è tenuto a valutare i rischi della sua scuola e a porre in atto eventuali rimedi per eliminarli. La metodologia di lavoro seguita per la predisposizione del documento si è articolata attraverso varie fasi sviluppate in collaborazione tra il Dirigente scolastico Prof. Antonio DE BLASI, e lo Studio CEN.TER. dell’ing. Cosimo Salvatore MONTEFUSCO in qualità di supporto tecnico esterno al datore di lavoro, il quale su incarico dello stesso Dirigente scolastico, riveste la funzione di Responsabile esterno del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). E’ stato sentito inoltre il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Sig. Pietro PIERRI e tutti gli utilizzatori delle strutture, delle apparecchiature ed esecutori delle operazioni di volta in volta esaminate. Il lavoro si è pertanto articolato in maniera organica ed in collegamento tra le figure sopra indicate con la finalità di raccogliere le informazioni necessarie ad una valutazione sistematica dei vari aspetti del lavoro per la redazione dei documenti richiesti dalla normativa in vigore e cioè: ● Documento di valutazione dei rischi (D.V.R.); ● Piano di Emergenza ed Evacuazione (P.E.E.); ● Documento di valutazione del rischio stress lavoro-correlato; L’Attuale DOCUMENTO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO è stato redatto ed elaborato, ai sensi del D.Lgs. 81/2008, nel mese di Dicembre 2013 e presentato ai componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione i quali lo hanno controfirmato per approvazione. DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E’ stato redatto, ai sensi del D.Lgs. 81/2008, nel mese di Dicembre 2013 e presentato ai componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione i quali lo hanno controfirmato per approvazione. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 3 di 135 FIRME ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Il documento viene presentato all’inizio di tutti gli anni a tutto il personale scolastico docente e ATA. Ai Genitori viene fatto conoscere con circolari e nelle assemblee di classe. Agli allievi viene illustrato dai docenti unitamente al regolamento interno e attraverso lo svolgimento di apposite unità didattiche. Il riesame del documento viene effettuato con periodicità annuale o in caso di modifica delle condizioni di sicurezza. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 4 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Anno Scolastico 2013 - 2014 Il presente Documento di Valutazione dei Rischi viene redatto con lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente nonché gli studenti sui possibili rischi per la salute e la sicurezza esistenti nella scuola. Il documento di valutazione dei rischi è lo strumento attraverso il quale il Datore di Lavoro (DdL) effettua la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori ed è finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza (D.Lgs. 81/2008, art. 2). SEZIONE 1 - VALUTAZIONE DEI RISCHI 1.1 - Descrizione delle attività e degli ambienti 1.2 - Criteri e fasi adottati per la valutazione del rischio 1.3 - Coinvolgimento delle persone SEZIONE 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 2.1 - Incidenti e persone esposte al rischio 2.2 - Riferimenti normativi e criteri di valutazione 2.3 - Descrizione dei pericoli e dei rischi SEZIONE 3 - PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 3.1 - Descrizione delle misure di prevenzione e protezione 3.2 - Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione per reparti 3.3 – Programma delle misure di prevenzione e protezione per attività lavorative 3.4 – Piano programmatico generale (crono programma) delle misure 3.5 – Foglio delle prescrizioni 3.6 - Informazione e Formazione 3.7 - Controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli impianti SEZIONE 4 - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO 4.1 – Oggetto e scopo 4.2 – Caratteristiche dell’insediamento 4.3 – Descrizione delle attività 4.4 – Identificazione dei pericoli d’incendio 4.5 – Individuazione delle persone esposte a rischio d’incendio 4.6 – Eliminazione o riduzione dei pericoli d’incendio 4.7 – Classificazione del livello di rischio 4.8 – Verifica dell’adeguatezza delle misure di sicurezza Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 5 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SEZIONE 1 - VALUTAZIONE DEI RISCHI 1.1 - Descrizione delle attività e degli ambienti 1.2 - Criteri e fasi adottati per la valutazione del rischio 1.3 - Coinvolgimento delle persone 1.1 - Descrizione delle attività e degli ambienti ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VALESIUM” – DATI GENERALI Legale rappresentante: Prof. Antonio De Blasi (Dirigente scolastico) Numero dipendenti: _76_ di cui: - Personale Docente _ 62_ infanzia) (_19_ scuola media + __25__ scuola primaria + _ 18 _ scuola - Personale di segreteria __4__ - Personale ausiliario __10__ Numero alunni: _623_ di cui: - _161_ alunni di Scuola Secondaria primo grado - _246_ alunni di Scuola Primaria - _216_ alunni di Scuola Infanzia Per lo svolgimento delle attività istituzionali sono state individuate le seguenti categorie di lavoratori o di persone equiparate ai lavoratori: - Personale Docente - Personale di segreteria - Personale non docente - Allievi - Persone del pubblico - Lavoratori non dipendenti dalla scuola occasionalmente presenti (rappresentanti, addetti alla manutenzione, cooperative, ecc.) Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 6 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola media risale agli anni 30-40 con struttura portante in muratura, con solaio terminale misto costituito da putrelle in ferro con lastre di laterizio e massetto con relativa pavimentazione solare. Esiste inoltre un solaio intermedio misto costituito da putrelle in ferro con lastre di laterizio, massetto, malta di allettamento e relativa pavimentazione. Alcuni anni fa tale struttura fu oggetto di collaudo statico per l’agibilità dell’edificio. Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha quattro uscite: tre su Piazza Municipio di fronte alla villa comunale e un’altra su via G. Verdi. L'edificio si sviluppa su due piani: piano terra (aule con servizi igienico-sanitari, dirigenza, segreteria, sala professori, aula informatica, laboratorio tecnico-artistico, palestra con relativi servizi igienico-sanitari e un cortile esterno) e piano primo (aule con servizi igienico-sanitari, sala video e laboratorio scientifico). I due piani sono collegati da un vano scala interno e da una scala esterna antincendio di recente realizzazione. La scuola è aperta dalle ore 7.30 alle ore 14.00 (fascia oraria di massima presenza) ed è frequentata da alunni di età compresa tra gli 11 e i 14/15 anni. E’ previsto un rientro pomeridiano il Giovedì, dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Altre attività pomeridiane dipendono dalle richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 7 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola primaria risale agli anni 60-70 con struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con relativa pavimentazione solare. Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha due uscite: una su via Lo Marchese e l’altra su via Isonzo. L'edificio si sviluppa su due piani: piano terra (aule con servizi igienico-sanitari, atrio interno, aula multimediale e un grande cortile esterno) e piano primo (aule con servizi igienico-sanitari e atrio interno). I due piani sono collegati da un vano scala interno e da una scala esterna antincendio di recente realizzazione. La scuola è aperta dalle ore 7.45 alle ore 13.45 (fascia oraria di massima presenza) ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Le attività pomeridiane sono molto variabili perché dipendono dalle richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 8 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola primaria risale agli anni 60-70 con struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con relativa pavimentazione solare. Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha due uscite: una su via Isonzo e l’altra su via Lo Marchese. L'edificio si sviluppa su un solo piano: piano terra (aule con servizi igienico-sanitari, atrio interno e cortile esterno). La scuola è aperta dalle ore 7.45 alle ore 13.45 ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 6 e i 10 anni (fascia oraria di massima presenza). Le attività pomeridiane sono molto variabili perché dipendono dalle richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 9 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA COLOMBO L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola dell’infanzia risale agli anni 70-80 con struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con relativa pavimentazione solare. Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha tre uscite: una su via Colombo, una via A. Gramsci e l’altra di fronte al Parco di Padre Pio. L'edificio si sviluppa su un solo piano: piano terra (aule con servizi igienico-sanitari, sala attività collettive, ufficio, cucina e un cortile esterno). La scuola è aperta dalle ore 7.45 alle ore 16.15 dal lunedì al venerdì (fascia oraria di massima presenza) ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Le attività pomeridiane sono molto variabili perché dipendono dalle richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 10 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola dell’infanzia risale agli anni 70-80 con struttura portante in muratura e pilastri in c.a., con solai latero-cementizi e massetto con relativa pavimentazione solare. Dalla planimetria sopra riportata si evince che il plesso in questione ha tre uscite: una su via Caneva e due su P. Mascagni. L'edificio si sviluppa su un solo piano: piano terra (aule con servizi igienico-sanitari, sala attività collettive, aula laboratorio gioco, segreteria e un cortile esterno). La scuola è aperta dalle ore 7.45 alle ore 16.15 dal lunedì al venerdì (fascia oraria di massima presenza) ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Le attività pomeridiane sono molto variabili perché dipendono dalle richieste delle famiglie e dalla programmazione annuale degli organi collegiali. SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO L'edificio in cui trovano sistemazione solo classi di scuola dell’infanzia si sviluppa su due piani, ma solo il piano terra è di pertinenza della scuola, mentre al piano superiore si trova la biblioteca comunale. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 11 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La struttura risale agli anni 70-80 è stata adibita a scuola in data posteriore al 1.12.1975, e pertanto, deve rispettare tutti i punti presenti nel D.M. 26.08.1992; inoltre l'attività scolastica è soggetta al rilascio del certificato di prevenzione incendi da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.M. 16.02.1982. La scuola è posizionata in un'area recintata di proprietà del Comune di San Pietro V.co (BR) in cui vi sono allocate anche la scuola primaria della direzione didattica statale "R. DE SIMONE", la ditta che fornisce il servizio mensa al Comune e la casa del custode. Ognuna di queste è ubicata in edifici indipendente uno dall'altro. La scuola dell'infanzia ha a disposizione un'area esterna delimitata da una recinzione in rete verde con cancello, per svolgere attività ludiche all'aperto. PROSPETTO GENERALE – RIEPILOGO Scuola sec. 1° grado “Pza. Municipio” 161 Scuola Primaria “Lo Marchese” 154 Scuola Primaria “Isonzo” Alunni con Handicap Classi/sezioni 8 7 8 Docenti 19 Segreteria 4 Personale ausiliario 2 2 Alunni Scuola Infanzia “Rodari” Scuola Infanzia “Decroly” 92 Scuola Infanzia “Don Bosco” 76 55 86 3 0 1 0 8 5 3 2 3 17 8 6 5 6 1 2 1 1 Scuola elementare “Lo Marchese” Scuola elementare “Isonzo” Aule Palestre/Ricreazione Scuola media “Pza. Municipio” 8 1 Scuola materna “Rodari” Scuola materna “Decroly” 5 0 Scuola materna “Don Bosco” 3 0 8 1 2 0 3 0 Lab. Scientifico 1 1 0 0 0 0 Lab. Artististico 1 0 0 0 0 0 Lab. Informatica 1 1 0 0 0 0 Biblioteca 1 1 0 0 0 0 Aula TV 0 0 0 0 0 0 Scuola elementare “Lo Marchese” Scuola elementare “Isonzo” Scuola materna “Don Bosco” Scuola materna “Rodari” Scuola materna “Decroly” Sala professori Scuola media “Pza. Municipio” 1 0 0 0 0 0 Uff. Presidenza Uff. Segreteria 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 Servizi alunni 2 2 1 1 1 1 Servizi Docenti 1 1 1 1 1 1 Serv. Handicap 1 1 0 0 0 0 Refettorio/Cucina 0 0 0 0 0 0 Parcheggi auto 0 1 0 0 0 0 Rampe Handicap 2 1 1 1 1 0 Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 12 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 1.2 Criteri e fasi adottati per la valutazione del rischio Per la valutazione del rischio sono stati adottati i seguenti criteri: A1. classificazione dei luoghi di lavoro e di studio nelle seguenti categorie: - AULE NORMALI - AULE SPECIALI - LABORATORI - PALESTRA - AREE COMUNI - SERVIZI IGIENICI A2. raccolta dei dati sui rischi per ogni ambiente utilizzando liste di controllo. A3. individuazione dei rischi analizzando innanzitutto la serie storica dei dati sugli infortuni registrati sull'apposito registro e poi attraverso il confronto della situazione reale con quanto previsto dalla legislazione vigente, dalle norme tecniche e dai principi di buona pratica. Vi è da osservare che responsabile delle strutture (muri, intonaco, impianti) è l'Ente Locale mentre il Dirigente scolastico è responsabile per tutto ciò che concerne la parte non strutturale. Su questo aspetto la responsabilità del Dirigente scolastico si intende assolta con la vigilanza e con la segnalazione delle disfunzioni all' Ente locale. A4. valutazione dei rischi. La valutazione della gravita dei rischi è stata effettuata tenendo conto di diversi fattori: 1. valutazione frequenza/accadimento sulla base della serie storica dei dati sul registro degli infortuni; 2. parere dei docenti delle diverse discipline e dei responsabili dei laboratori; 3. entità del possibile danno. E' stata individuata una scala di gravità del rischio: ■ livello A - Rischi dovuti a lesioni e/o disturbi reversibili e poco probabili ■ livello B - Rischi derivanti da lesioni o disturbi medio-gravi ma poco probabili, oppure leggeri ma probabili ■ livello C - Rischi dovuti a lesioni o patologie medio-gravi notevoli ma poco probabili, ovvero quelli da lesioni lievi molto probabili ■ livello D - Rischi derivanti da incidenti o patologie mortali o molto probabili. Il rischio è valutato prendendo in considerazione due aspetti: lo scostamento tra situazione ideale (fissata dalle leggi e dalle norme di corretto uso) e situazione reale (rilevata durante i sopralluoghi). Salvo casi particolari la scuola non dovrebbe essere interessata se non marginalmente dalle categorie di cui sopra. 1.3 Coinvolgimento delle persone Nell'analisi delle situazioni di rischio sono stati coinvolti: - il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - il responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione - i preposti ai laboratori - gli addetti al servizio antincendio, di prevenzione e protezione e pronto soccorso - gli allievi e i docenti dei singoli plessi. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 13 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SEZIONE 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 2.1 - Incidenti e persone esposte al rischio 2.2 - Riferimenti normativi e criteri di valutazione 2.3 - Descrizione dei pericoli e dei rischi 2.1 - Incidenti e persone esposte al rischio Per una prima ricognizione dei rischi presenti all’interno della scuola si è fatto riferimento agli infortuni annotati sul registro, di cui al DPR 547/55, D.M. 12/9/58 e D.Lgs 626/94. Il prospetto sotto riportato è stato reso possibile, infatti, dalle segnalazioni riportate nel Registro degli Infortuni dell’Istituto Comprensivo Statale di Torchiarolo dove sono descritte le date, gli infortunati e la descrizione degli infortuni avvenuti negli ultimi anni all’interno della scuola. Altre informazioni sono state comunque ottenute attraverso il contributo del Dirigente Scolastico, del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, dei docenti, del personale amministrativo e di segreteria. DATA INFORTUNATO DESCRIZIONE DELL’INFORTUNIO 4-10-2000 alunno trauma al polso durante una partita di pallavolo 17-10-2000 alunna trauma al ginocchio durante una partita di pallavolo 31-01-2001 alunno trauma al ginocchio durante una corsa lenta 12-03-2001 alunno trauma alla mano durante una corsa lenta 28-03-2001 alunno cadendo in classe si rompeva parzialmente gli incisivi superiori 11-04-2001 docente 27-04-2001 alunno 10-05-2001 alunno 18-05-2001 alunna 21-09-2001 alunna scendendo dalla macchina per entrare a scuola cadeva e si fratturava il gomito rincorrendosi con un compagno cadeva procurandosi la rottura del dente alunno seduto al banco voltandosi si procurava uno stiramento del trapezio veniva urtata in un azione di gioco da una compagna e si procurava una lieve distorsioni scivola all’uscita dalla scuola riportando trauma contusivo 05-12-2001 alunna 03-06-2002 alunna 08-06-2002 collaboratore scolastico 12-10-2002 alunna 13-11-2002 alunno 19-11-2002 docente 19-11-2002 alunno 26-11-2002 alunno 20-12-2002 alunna 07-01-2003 docente nella corsa ad ostacoli urtando uno di questi cadeva procurandosi una distorsione al piede riceveva involontariamente un pugno da un compagno procurandosi un trauma al dito spostando un banco questi staccandosi il piano cadeva sul piede scivolando nel bagno riportava trauma contusivo al coccige in un azione di gioco cadendo si procurava una escoriazione del labbro nella sala professori inciampava in una sedia dove era seduta una collega cadendo per terra durante l’ora di ed. fisica mentre stava correndo inciampava in una sedia e batteva a terra con il polso scivolava in classe battendo il viso venendo a diverbio con un compagno questi le sferrava un calcio alla gamba procurandogli un ematoma incidente stradale mentre rientrava a casa Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 14 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 08-03-2003 alunno durante la ricreazione gli veniva schiacciata la mano alla porta 14-05-2003 alunno inciampando si procurava la distorsione del piede 16-05-2003 alunno giocando a pallavolo si procurava un taglio alla mano sinistra 19-05-2003 alunna 19-05-2003 alunna 08-01-2004 alunno urtata involontariamente da un compagno cadendo batteva violentemente la mano sul pavimento nell’ effettuare un esercizio ginnico si procurava una distorsione al ginocchio scivolando nel’atrio della scuola riportava una ferita al labbro 20-01-2004 alunno 20-01-2004 alunno 18-03-2004 alunno urtato involontariamente da un compagno cadendo riportava la rottura degli occhiali spintonato involontariamente da un compagno cadendo riportava la frattura del polso giocando su procurava la distorsione di un dito della mano dx 15-05-2005 alunno scivolando in giardino si procurava una ferita alla mano 01-10-2005 A.A la caduta di un falcone gli procurava la rottura degli occhiali 20-12-2005 alunna 04-04-2006 alunno urtata da un compagno si procurava un trauma contusivo al dito sx durante l’ora di ed. fisica si procurava un infortunio al gomito 08.06.2006 coll. scolastico la caduta di un falcone gli procurava la rottura degli occhiali 19-10-2006 alunno durante l’ora di ed. fisica cadendo batteva la testa a terra 19-10-2006 alunno durante l’ora di ed. fisica si faceva male al braccio 28-11-2006 alunna durante l’ora di ed. fisica si procurava una distorsione al dito 04-12-2006 alunno 18-01-2007 alunna urtato involontariamente cadeva procurandosi la rottura degli occhiali durante l’ora di ed. fisica si procurava una distorsione al polso 23-01-2007 alunno cadendo in classe si procurava la frattura del polso 02-03-2007 alunno durante l’ora di ed. fisica si procurava una contusione alla testa 28-04-2007 alunno 11-05-2007 alunna cadendo nel salone della scuola si procurava un taglietto alla tempia durante la gita scolastica si procurava una ferita ala mento 11-09-2007 coll. scolastica 18-09-2007 docente 31-10-2007 alunno 19-01-2008 alunna 08-03-2008 alunno 12-04-2008 alunna 28-05-2008 alunna 08-10-2008 alunno 05-11-2008 alunno intenta nel lavare il pavimento scivolando batteva violentemente il viso e la mano urtata da una collega si procurava un trauma all’unghia del piede durante l’ora di ed. fisica si procurava una contusione allo zigomo sx durante l’ora di ed. fisica si procurava un trauma alla mano sx durante un litigio con un compagno riceveva una ginocchiata sulla cassa toracica riceveva accidentalmente in viso la palla che era in gioco nella palestra e riportava un sospetto trauma al setto nasale inciampando si lamentava di un dolore al fianco dx l’insegnante Sozzo Daniela, involontariamente pestava gli occhiali dell’alunno gli veniva schiacciato involontariamente un dito della mano sx Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 15 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 05-12-2008 alunno 11-12-2008 alunno 15-12-2008 alunno 09-01-2009 alunno 10-02-2009 alunna 16-02-2009 alunno 18-02-2009 alunna 27-04-209 alunno 18-05-2009 alunno 22-05-2009 alunno 25-11-2009 alunna 18-12-2009 alunno 25-01-2010 alunno 15-03-2010 alunno 09-03-2010 docente 31-05-2010 coll. scolastico 06-06-2010 alunna 11-10-2010 alunno 22-10-2010 alunno 13-01-2011 alunna 24-01-2011 alunna 23-02-2011 alunna 28-02-2011 alunno 04-03-2011 alunno 04-03-2011 alunno 17-11-2011 alunna 21-11-2011 alunno 27-04-2012 alunna 07-05-2012 alunna 12-05-2012 alunno 22-10-2012 alunna da un compagno dopo essere stato spinto a terra da un altro scivolava e cadeva dalla scala scendendo con la classe. Si procurava un leggero dolora alla gamba dx aspettando il pulmino seduto su una panchina dell’atrio della scuola si alzava di scatto procurandosi un taglio al sopracciglio veniva colpito involontariamente da un compagno di classe che gli procurava un contusione al polso della mano sx involontariamente avvicinava la mano alla forbici che stava usando la maestra ferendosi leggermente al dito sx rientrando in aula inciampava, e cadendo in avanti batteva il mento procurandosi una ferita durante l’ora di ed. fisica perdeva l’equilibrio e cadeva procurandosi una distorsione al ginocchio sx nella palestra della scuola durante l’attività del gruppo sportivo si procurava una distorsione al dito pollice della mano sx si procurava una contusione al dito mignolo della mano dx giocando a palla in palestra durante una esercitazione a palla eliminatoria in palestra si procurava una contusione al dito mignolo della mano dx mentre giocava con i compagni a calcetto si procurava una distorsione alla caviglia del piede dx veniva strattonata da un compagno e riportava quindi una lieve contusione alla caviglia sinistra durante l’ora di ed. fisica in palestra nel recuperare una palla cadeva procurandosi una distorsione al ginocchio sx veniva urtato involontariamente da un compagno e cadendo riportava un piccolo taglio alla fronte parte sx mentre era in corso in palestra una partita di pallavolo si procurava una contusione al dito pollice della mano dx mentre si recava a scuola scivolava e cadendo rovinosamente a terra si procurava traumi con frattura nello svolgimento del proprio lavoro, scivolava nel bagno e cadendo per terra riportava un trauma alla spalla cadendo in avanti urtava il mento sul tavolino ferendosi con i denti il labbro inferiore esterno ed interno mentre era in palestra durante la corsa di riscaldamento urtava un compagno rompendosi gli occhiali si procurava un trauma contusivo al polso sx scontrandosi involontariamente con un compagno in palestra si scontrava involontariamente con due compagni nell’atrio della scuola procurandosi contusione all’avampiede sx mentre svolgeva attività artistica un compagno la urtava provocando la caduta e la rottura degli occhiali spinta volontariamente da un compagno cadeva a terra rovinosamente procurandosi contusione al ginocchio sx nel corridoio scivolava e cadendo si procurava un trauma al piede dx giocando a pallavolo durante l’ora di educazione fisica si procurava una contusione al polso sx scivolava e si procurava ferita l.c. al ginocchio mentre correva all’uscita della scuola verso l’autobus durante l’ora di lezione inciampava e cadendo batteva il mento procurandosi una ferita lacero contusa mentre era intento a disegnare veniva colpito involontariamente da un compagno veniva urtata involontariamente al polso da una compagna durante una partita di pallavolo si procurava una contusione al dito indice della mano destra urtava accidentalmente la testa alla finestra procurandosi un piccolo taglio mentre cercava di mettersi in fila per l’uscita inciampava urtando il mento Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 16 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 21-11-2012 alunna 28-01-2013 docente 23-04-2013 alunno 29-11-2013 alunno 22-10-2013 alunno durante l’attività di motoria l’alunna scivolava e cadeva a terra procurandosi un indolenzimento al piede e alla caviglia sx nel piegarsi per prendere la propria cartella posata sotto la lavagna nel rialzarsi batteva violentemente la testa mentre giocava con i compagni veniva spinto involontariamente da un compagno e urtandosi al tavolino si procurava una ferita al sopracciglio sx mentre saltellava con un compagno sul materasso per la psicomotricità, scontrandosi con lo stesso, si procurava la rottura degli occhiali mentre si rincorreva con un compagno cadeva sul pavimento e si procurava una ferita lacero-contusa al mento Nell'ambito di una attività lavorativa non vi sono attività sicure e pericolose quanto piuttosto attività con maggiori o minori rischi. La definizione generale di rischio è la seguente: R=PxD con P = numero di eventi in un dato tempo D = numero di eventi dannosi sul totale CALCOLO DEL RISCHIO Per quanto riguarda gli alunni in esame, all’interno della scuola negli ultimi anni si sono avuti hanno avuto una causa legata al comportamento umano. E' stata adottata una definizione di rischio apparentemente semplice. Ma il problema è molto più complesso perché le diverse realtà che si debbono rappresentare all’interno di una scuola sono estremamente varie e coinvolgono non solo gli allievi e il personale ma anche la molteplicità delle persone che utilizzano a vario titolo le strutture scolastiche (organi collegiali, genitori, fornitori, ecc.). Pertanto i parametri P e D sono di complessa valutazione e richiedono modelli interpretativi (modelli degli eventi, del danno, delle incertezze, delle decisioni) molto più raffinati. Di seguito si integra la presente analisi con una rassegna di tutti i rischi che devono essere tenuti sotto controllo nella scuola. Essi sono stati individuati, in riferimento alla legislazione corrente, utilizzando apposite liste di controllo, attraverso le fasi seguenti: 1. 2. 3. 4. 5. 6. ESAME SERIE STORICA INCIDENTI SOPRALLUOGO AGLI AMBIENTI E ANALISI DELLE ATTIVITÀ INDIVIDUAZIONE DEGLI EVENTI INIZIATORI ESAME DELLE POSSIBILI SEQUENZE ACCIDENTALI INDIVIDUAZIONE DEL DANNO POSSIBILE ALLE PERSONE DECISIONI CONSEGUENTI Gli incidenti in palestra rappresentano per gli allievi la causa principale di rischio. Altri fattori di rischio sono legati a cadute per terra durante l'intervallo, a corse nei corridoi, a urti contro gli armadi in seguito a spinte. La scuola pertanto rappresenta un luogo abbastanza sicuro, in cui si possono però verificare anche gli incidenti più improbabili per il gran numero delle persone che ospita al suo interno, per l'età degli allievi e per la varietà delle attività che vi si svolgono. 2.2 Riferimenti normativi e criteri di valutazione L'individuazione dei rischi è stata effettuata attraverso l'osservazione dello stato dei luoghi, delle macchine e delle attrezzature adoperate e il successivo confronto con la legislazione Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 17 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI vigente, con le norme tecniche pubblicate e con i principi generali di buona pratica. 2.3 Descrizione dei pericoli e dei rischi La presente analisi del rischio ha come obiettivo principale quello di fornire una rappresentazione formale della possibilità di danno all’interno e all’esterno della scuola. Pertanto i rischi possono essere classificati nelle seguenti categorie: RISCHI ESTERNI ALL' EDIFICIO • • • • • • • • INCENDI MANCANZA DI SPAZI SICURI ESTERNI AGLI EDIFICI RISCHIO AUTO INDUSTRIE A RISCHIO (NUBI TOSSICHE ECC.) RISCHIO NUCLEARE (CENTRALI) ALLAGAMENTI CROLLI NEVE, GHIACCIO E NEBBIA RISCHI INTERNI ALL' EDIFICIO • RISCHI COMUNI A TUTTI GLI AMBIENTI • RISCHI DERIVANTI DA PROCEDURE DI LAVORO • RISCHI SPECIFICI DERIVANTI DA MACCHINE, PRODOTTI E AMBIENTI RISCHI GENERALI La valutazione dei seguenti rischi è stata effettuata, con riferimento alla legge 547/55 e seguenti, per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e al decreto legislativo n. 81/08, prendendo in esame le disposizioni sui diversi fattori di rischio e della normativa antincendio. INCENDIO Rappresenta il maggiore fattore di rischio per cattivo funzionamento o scoppio della centrale termica, per l'accensione di materiale infiammabile o per cattivo funzionamento degli impianti elettrici o delle macchine elettriche ed elettroniche. RUMORE Non costituisce una fonte di rischio ambientale, ai sensi del DPR 277/91, perché all’interno dell'edificio non vi sono impianti o macchine che possano produrre livelli equivalenti di rumorosità superiori a 80 dB(A). Il locale più rumoroso è la palestra a causa dei rumori impulsivi dei palloni e delle urla degli allievi. CADUTA DI PESI SULLE ESTREMITÀ INFERIORI E’ un rischio che interessa in via generale tutti gli operatori che trasportano piccoli pesi. Non vi sono all'interno della scuola operazioni che comportino spostamenti di pesi significativi. URTI DOVUTI ALLO SPOSTAMENTO DI ARMADI E SEDIE E’ un rischio che interessa soprattutto gli ausiliari. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 18 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI OSTRUZIONE DELLE VIE DI PASSAGGIO E DELLE USCITE E’ un rischio che interessa tutti i lavoratori presenti a scuola. Soprattutto come eventuale impedimento per l'evacuazione in caso di incendio o di emergenza. MANCATA PULIZIA E DISORDINE La mancata pulizia può produrre accumulo di polveri che, una volta inalate, possono risultare dannose. Anche il disordine è causa di rischio perché comporta disguidi nelle procedure di sicurezza e nei tempi di esecuzione dei lavori. CADUTA OGGETTI, SPORGENZE Se immagazzinati in modo disordinato i materiali possono cadere e arrecare danno a tutti i lavoratori. Causa di rischio sono anche la sporgenza di chiodi o di oggetti e gli spigoli vivi dei banchi e delle sporgenze in genere. ACCATASTAMENTO DEL MATERIALE Un accatastamento disordinato di libri, materiali di pulizia, strumenti, apparecchiature e materiale d'archivio può essere causa di gravi incidenti per cadute e arrecare danno a tutto il personale. PRESENZA DI OLIO, GRASSO, CERA E ACQUA SUL PAVIMENTO L'eventuale caduta di questi liquidi sul pavimento può provocare cadute e danni alle persone per scivolamento. UTENSILI UTILIZZATI PER USI NON IDONEI E’ un rischio al quale è esposto tutto il personale. USO DI SCALE E’ un rischio cui è esposto tutto il personale. RISCHI ELETTRICI Sono prodotti da corto circuiti o da non osservanza delle norme di prudenza. Il rischio della tensione da contatto è dovuto alla mancata adozione di relé differenziale se il sistema è alimentato a bassa tensione o dalla mancata messa a terra dell'impianto. INALAZIONE DI POLVERI E’ un rischio dovuto alle operazioni di pulizia. SCARSA IGIENE STRUTTURALE MICROCLIMA E ILLUMINAZ10NE (ENTE LOCALE TENUTO ALLA MANUTENZIONE) AMBIENTI E ARREDI (ENTE LOCALE) RISCHI SPECIFICI Sono quelli connessi all'utilizzo degli impianti e dei laboratori o a particolari procedure lavorative o all’ambiente di lavoro. Di seguito si riporta un elenco dei principali rischi considerati in modo analitico: Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 19 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ■ PALESTRA E SALA RICREAZIONE OPERATORI ADDETTI : doc. di educazione fisica, doc. di scuola materna, personale ausiliario PERSONALE PRESENTE: allievi FATTORI DI RISCHIO: cadute e urti ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, tappeti ■ LABORATORIO SCIENTIFICO E ARTISTICO OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario PERSONE PRESENTI : allievi FATTORI DI RISCHIO : elettricità, cadute e urti, sostanze pericolose CADUTE E URTI : organi esposti: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita ■ LABORATORIO INFORMATICA E LINGUISTICO OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario PERSONE PRESENTI : allievi FATTORI DI RISCHIO: elettricità, cadute e urti ORGANI ESPOSTI : corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita ■ CUCINA E MENSA OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario PERSONE PRESENTI : allievi FATTORI DI RISCHIO: elettricità, cadute e urti, vetreria, reagenti chimici, scottature ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita ■ BIBLIOTECA OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario PERSONE PRESENTI : allievi e genitori FATTORI DI RISCHIO: caduta libri, vocabolari e scaffali ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, impilamento corretto (porre ordinatamente) ■ AULA ORDINARIA E ATTIVITA’ COMUNI OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario PERSONE PRESENTI : allievi e genitori FATTORI DI RISCHIO: elettricità, sedie, tavoli non ergonomici, cadute e urti ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita ■ SALA PROFESSORI OPERATORI ADDETTI : docenti e personale ausiliario PERSONE PRESENTI : allievi e genitori FATTORI DI RISCHIO: elettricità, sedie, tavoli non ergonomici, cadute e urti ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 20 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ■ UFFICIO SEGRETERIA PERSONE ADDETTE : personale di segreteria, docenti e personale ausiliario, genitori, personale comunale PERSONE PRESENTI : personale di segreteria FATTORI DI RISCHIO: elettricità, radiazioni, sedie e tavoli non ergonomici, cadute e urti ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi, vista L'OPERATORE LAVORA AL COMPUTER TRE ORE AL GIORNO PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita, sostituzione arredi ■ UFFICIO RESPONSABILE AMMINISTRATIVO OPERATORI ADDETTI : coordinatore amministrativo, ausiliari PERSONALE PRESENTE: allievi, docenti, pubblico FATTORI DI RISCHIO: elettricità, sedie, scrivanie e arredi ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro, sostituzione arredi ■ UFFICIO PRESIDENZA PERSONALE : preside, personale ausiliario PERSONE PRESENTI : preside, personale e allievi, pubblico FATTORI DI RISCHIO: elettricità, cadute/urti, uso improprio attrezzi, sedie/tavoli non ergonomici, ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, salvavita, sostituzione mobili ■ ARCHIVIO OPERATORI ADDETTI : personale segreteria PERSONE PRESENTI : collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, resp. amministrativo FATTORI DI RISCHIO: caduta libri e fascicoli ORGANI ESPOSTI: corpo intero e singoli organi PROTEZIONI: procedure di lavoro adatte, impilamento corretto (porre ordinatamente) ■ SERVIZI IGIENICI OPERATORI ADDETTI: ausiliari UTILIZZATORI: tutti RISCHIO: igienico-sanitario per mancata pulizia, sanitari usurati, pareti scrostate, acqua mancante _________________________________ Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 21 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Per meglio individuare e rilevare i rischi per la sicurezza e la salute saranno istituiti dei gruppi di lavoro all’interno di ogni plesso. I componenti saranno individuati all’interno della scuola e soprattutto nell’ambito del servizio di protezione e prevenzione con l’obiettivo di compilare delle schede di monitoraggio (check list) che serviranno ad aggiornare il piano di valutazione dei rischi con la segnalazione dei problemi e degli interventi che dovranno essere effettuati dalla Scuola e quelli da richiedere all’Ente Locale proprietario dei plessi scolastici. Le schede di monitoraggio dovranno contenere: 1. L’esame del carteggio agli atti con l’individuazione della documentazione esistente e quella da acquisire 2. Il contesto esterno con l’individuazione dei punti di verifica 3. L’area cortiva con l’individuazione dei punti di verifica 4. L’atrio di ingresso con l’individuazione dei punti di verifica 5. I corridoi con l’individuazione dei punti di verifica 6. Le scale con l’individuazione dei punti di verifica 7. Le aule con l’individuazione dei punti di verifica 8. Le aule speciali (informatica, TV, biblioteca ecc.) con l’individuazione dei punti di verifica 9. La palestra e la sala di ricreazione con l’individuazione dei punti di verifica 10. Gli uffici amministrativi e di presidenza con l’individuazione dei punti di verifica 11. I servizi igienici con l’individuazione dei punti di verifica 12. La cucina e la mensa con l’individuazione dei punti di verifica. Pertanto possiamo ipotizzare il seguente schema come modello di organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione all’interno della singola Unità Scolastica rappresentata dalla Direzione Didattica in questione: Gruppo tecnico didattico di supporto 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Addetto servizio di prevenzione e protezione incendi e all’emergenza Addetto servizio di primo soccorso Addetto servizio di prevenzione e protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Docenti Preposti addetti ai laboratori Addetti alle pulizie e alla mensa Carta dei servizi Consiglio di Istituto Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Responsabile della sicurezza Dirigente Scolastico Eventuale Medico competente Aggiornamento del Documento sulla sicurezza Pagina 22 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SEZIONE 3 - PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 3.1 - Descrizione delle misure di prevenzione e protezione 3.2 - Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione per reparti 3.3 – Programma delle misure di prevenzione e protezione per attività lavorative 3.4 – Piano programmatico generale (crono programma) delle misure 3.5 – Foglio delle prescrizioni 3.6 - Informazione e Formazione 3.7 - Controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli impianti 3.1 - Descrizione delle misure di prevenzione e protezione II programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione comprende interventi complessi che concernono: - le strutture edilizie, l'arredamento, gli impianti fissi, l'illuminazione, il riscaldamento, gli arredi e la manutenzione; - le macchine, gli utensili e il materiale utilizzato; - le procedure di lavoro e le regole di comportamento idonee. Solo gli ultimi due ricadono direttamente sotto la responsabilità della scuola. La fornitura di locali idonei, dell’arredamento, dell'acqua, del telefono, dell'illuminazione, del riscaldamento e della manutenzione ordinaria e straordinaria è invece di competenza dell’Ente Locale proprietario dei Plessi ai sensi dell' art. 15 del DPR 1859 del 31/12/1962. L’organizzazione e la gestione del servizio di prevenzione e protezione, pertanto, comporta una duplice responsabilità: da un lato l’Ente Locale proprietario per la parte di sua competenza e dall’altro lato la Scuola che ha il compito di elaborare e redigere un programma di attuazione delle misure di protezione e prevenzione che comprenda: • designazione e compiti dei componenti del servizio di protezione e prevenzione; • individuazione delle misure di miglioramento dell'ambiente di lavoro e riduzione dei rischi connessi; • eventuale sorveglianza sanitaria da parte del medico competente; • formazione e informazione dei lavoratori; • controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli impianti e delle comunicazioni all’Ente proprietario degli immobili; • comunicazione del nominativo della persona designata come responsabile del servizio (RSPP) all'Ispettorato del Lavoro e alla U.S.L. di competenza. La mappa dei rischi verrà rielaborata in caso di introduzione di nuove tecnologie che abbiano riflesso sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori e comunque verrà controllata annualmente. Inoltre, nella designazione degli addetti al servizio di protezione e prevenzione da parte del Dirigente Scolastico, bisogna considerare la nota n. 4104/1 del 21 maggio 2007 dell’Ufficio Scolastico Regionale di Bari, la quale fa espressamente riferimento alle tipologie delle figure da formare e/o aggiornare secondo la innovativa disciplina introdotta dal D.L.vo 195/2003 e dagli Accordi StatoRegioni del 16.01.2006 e del 05.10.2006, con specifico riguardo alla capacità e ai requisiti professionali richiesti. In particolare abbiamo: RLS – Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza n. 1 per sede di dirigenza fino a 200 dipendenti e n. 3 da 201 a 1000 dipendenti RSPP – Responsabile servizi prevenzione e protezione ASPP – Addetto al servizio protezione e prevenzione API – Addetto prevenzione incendi APS – Addetto al primo soccorso n. 1 per sede di dirigenza n. 4 per sede di dirigenza ed n. 1 per plesso Attività di formazione strutturata in due moduli (A + B) n. 2 per piano di ogni plesso in cui si svolge l’attività Attività di formazione strutturata in due moduli (A + B) n. 2 per plesso Attività di formazione strutturata in tre moduli (A + B + C) Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Attività di formazione strutturata in un modulo (A) Pagina 23 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE - Antonio De Blasi (dir.) - Cosimo Salvatore Montefusco (ing.) - Pierri Pietro (ata) → dirigente scolastico → responsabile esterno servizio prevenzione e protezione → rappresentante dei lavoratori per la sicurezza PLESSO SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - Serinelli Maria Assunta (ATA) Tramacere Anna Marinella (doc.) Ventura Anna (doc) Bove Maria Grazia (doc) Del Giudice Beniamino (ATA) Serinelli Cosimo (doc.) Taurino M. Antonietta (doc.) Lolli Mirella (doc.) Musarò Flavio (doc.) Tondo Falerina (ATA) Dell’Anna Maria Rosaria (doc.) Rango M. Antonietta (doc.) → preposta → preposta → addetto al primo soccorso → addetto al primo soccorso → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → addetto servizio di prevenzione e protezione → addetto servizio di prevenzione e protezione → addetto servizio di prevenzione e protezione → addetto servizio di prevenzione e protezione PLESSO SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE - Panico Anna Paola (doc.) Serinelli Alberto (ATA) Serrati’ Francesco (ATA) Spedicati Cosima (doc.) Perrone Oronza (doc.) Brucoli Raffaella (doc.) Spedicati Cosima (doc.) Tramacere Antonia (doc.) Miccoli Vincenza (doc.) → preposta → addetto al primo soccorso → addetto al primo soccorso → addetto al primo soccorso → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → prevenzione e protezione incendi e all’emergenza → addetto servizio di prevenzione e protezione PLESSO SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO - Panico Anna Paola (doc.) Romano Antonella (doc.) Liaci Ada (doc.) De Silla Lucia Maria (doc.) Pezzuto Silvana (doc.) Ippolito Italia (doc.) → → → → → → preposta addetto al primo soccorso addetto al primo soccorso prevenzione e protezione incendi e all’emergenza prevenzione e protezione incendi e all’emergenza addetto servizio di prevenzione e protezione PLESSO SCUOLA INFANZIA “RODARI” - Durante Salvatora (doc.) → preposta Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 24 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - Giordano Beatrice (ATA) Sozzo Daniela (doc.) Giovane M. Antonietta (doc.) Palermo M. Antonietta (doc.) Durante Salvatora (doc.) → → → → → addetto al primo soccorso addetto al primo soccorso prevenzione e protezione incendi e all’emergenza prevenzione e protezione incendi e all’emergenza addetta servizio di prevenzione e protezione PLESSO SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” - Perlangeli Cosima (doc.) Golia Franco (ATA) Bracciale Vincenza (doc.) Rizzo Maria (doc.) Giorgiani Patrizia (doc.) Taurino Giovanna (doc.) Giorgiani Patrizia (doc.) Perlangeli Cosima (doc.) → → → → → → → → preposta addetto al primo soccorso addetto al primo soccorso addetto al primo soccorso addetto al primo soccorso prevenzione e protezione incendi e all’emergenza prevenzione e protezione incendi e all’emergenza addetta servizio di prevenzione e protezione PLESSO SCUOLA MATERNA “DECROLY” - Tarantini Giuseppina (doc.) Giannuzzi Ada (ATA) Tarantini Giuseppina (doc.) Strafella M. Concetta (doc.) Di Bella Anna Rita (doc.) Pulimeno Maria (doc.) → → → → → → preposta addetto al primo soccorso addetto al primo soccorso prevenzione e protezione incendi e all’emergenza prevenzione e protezione incendi e all’emergenza addetta servizio di prevenzione e protezione I compiti del servizio di prevenzione e protezione e quelli affidati ai componenti - dirigente scolastico e addetti alla prevenzione, protezione, antincendio e preposti - sono quelli previsti dal D.Lgs. n. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. n. 106/2009. In particolare: 1. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a) all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all'articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'articolo 35; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36. 2. Il datore di lavoro e cioè il Dirigente Scolastico provvede: a) a individuare e valutare tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori e degli allievi e di comunicarli all’Amministrazione competente; b) alla stesura e all’aggiornamento periodico del documento di valutazione dei rischi; c) a designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP - uno per sede di dirigenza); Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 25 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI d) a designare il personale addetto al servizio di protezione e prevenzione (ASPP – quattro per sede di dirigenza e uno per plesso); e) a designare il personale addetto alla prevenzione incendi (API - due per piano di ogni plesso); f) a designare il personale addetto al pronto soccorso (APS - due per plesso); g) ad organizzare la scuola per la gestione delle situazioni di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori di concerto con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; h) a tenere un registro nel quale sono annotati cronologicamente gli infortuni sul lavoro che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno. 3. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza provvede: a) a rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; b) a valutare preventivamente i rischi e le nomine riguardanti la designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, di prevenzione incendi e delle emergenze, di pronto soccorso e di evacuazione dei lavoratori; c) a fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro e i mezzi impiegati per attuarle non sono idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro; d) a riceve informazioni e documentazioni inerenti la valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti le sostanze e i preparati pericolosi, le macchine, gli impianti, l’organizzazione e gli ambienti di lavoro, gli infortuni e le malattie professionali. 4. Il responsabile del servizio di protezione e prevenzione provvede: a) ad organizzare, in sintonia con il Dirigente Scolastico, la struttura del servizio di prevenzione e protezione; b) ad elaborare il Documento di valutazione dei rischi (DVR) e il Piano di Emergenza ed Evacuazione (PEE); c) a individuare le “figure sensibili” da incaricare per l’attuazione delle misure di prevenzione incendi, evacuazione del personale e di pronto soccorso; d) a programmare gli interventi relativi all’attuazione del piano di sicurezza suddivisi per competenza e graduati in relazione alle obiettive priorità ed alle disponibilità finanziarie. 5. Gli addetti al primo soccorso provvedono: a) a fornire indicazioni precise riguardo l’istituto e la sua ubicazione, dire cos’è accaduto, dove è avvenuto, quando è successo, quante sono le persone coinvolte e quali le loro condizioni; b) a riconoscere un’emergenza sanitaria per prevenire un ulteriore peggioramento delle lesioni e a conoscere i rischi specifici dell’attività svolta attraverso una rapida valutazione ambientale e della dinamica dell’incidente (cadute, ferite, punture da insetti, fratture, trauma cranico, epistassi, crisi epilettiche, soffocamento, ingestione di cibi avariati, ustioni); c) ad attuare gli interventi di primo soccorso attraverso l’utilizzo della cassetta di pronto soccorso (disinfettante, cerotto, ghiaccio etc.) e a prestare attenzione alle condizioni in cui versa l’infortunato (stato di coscienza, di non coscienza, di shock, respirazione, battito cardiaco, presenza di emorragie). 6. Gli addetti al servizio di prevenzione e protezione, antincendio e gestione delle emergenze provvedono: a) ad effettuare periodicamente diversi controlli sull’efficienza delle attrezzature di sicurezza antincendio (estintori, idranti, naspi, uscite di sicurezza, ecc.) e riportare i risultati sui registri appositi depositati a scuola; b) a controllare che tutte le porte resistenti al fuoco o tagliafuoco siano chiuse; Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 26 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI c) a controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza; d) a controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi; e) a controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione; f) a controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri (per gli addetti ai laboratori). 7. Obblighi del preposto 1. In riferimento alle attività indicate all’articolo 3, i preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze,devono: a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; c) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37. 3.2 - Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione per reparti Riesce difficile prevedere tutti i casi di infortunio perché molti di essi sono legati all’abitudine e alla confidenza con il pericolo che porta a trascurare le norme di prudenza più elementari. Molte cause di infortunio derivano da banali dimenticanze o distrazioni. Sarà pertanto compito principale del servizio di protezione e prevenzione vigilare su queste cause generiche e su quelle specifiche connesse con l'ambiente, gli impianti e le procedure di lavoro. Di seguito si riportano le principali misure di prevenzione e protezione generali adottate in tutti i plessi. INCENDIO È stato predisposto il piano di sicurezza di tutti i plessi, esso prevede: - una divisione dei compiti tra tutto il personale in caso di incendio - prove di esodo annuali - disposizione di planimetrie in ogni aula o locale, di estintori, idranti e apposita segnaletica RUMORE Non rappresenta una fonte significativa di rischio a condizione che le attività in palestra si svolgano in modo corretto e ordinato. A queste condizioni i docenti presenti non saranno sottoposti a livelli equivalenti di rumore espressi in dBA, ai sensi del DPR 277/91. CADUTA DI PESI SULLE ESTREMITÀ INFERIORI È di difficile valutazione il rischio effettivo, in ogni caso sono state date opportune disposizioni e procedure di lavoro finalizzate allo spostamento controllato dei manufatti. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 27 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI URTI DOVUTI ALLO SPOSTAMENTO DI BANCHI, SEDIE E PICCOLI PESI Sono state predisposte disposizioni e procedure di lavoro finalizzate alla regolamentazione degli spostamenti. OSTRUZIONE DELLE VIE DI PASSAGGIO E DELLE USCITE Sono state predisposte disposizioni e procedure di lavoro finalizzate a tenere libere le vie di passaggio e le uscite per le emergenze. MANCATA PULIZIA E DISORDINE Sono state predisposte disposizioni e procedure finalizzate al rispetto della pulizia e dell'ordine. CADUTA OGGETTI Sono state predisposte disposizioni e procedure per l'immagazzinamento ordinato dei materiali. ACCATASTAMENTO FASCICOLI E TESTI PESANTI Sono state predisposte disposizioni e procedure per l'accatastamento ordinato. CADUTA OLIO E GRASSO SUL PAVIMENTO Sono state predisposte disposizioni e procedure perché venga rimosso l'olio o il grasso eventualmente caduti sul pavimento. UTENSILI UTILIZZATI PER USI NON IDONEI Sono state predisposte disposizioni e procedure perché ogni utensile o sussidio venga utilizzato solo per lo scopo per cui è destinato. Dovranno essere sostituiti quelli deteriorati o in cattive condizioni. EFFETTUAZIONE DI PULIZIA Sono state predisposte disposizioni e procedure per fare usare al personale i guanti nel corso delle operazioni di pulizia. MANCATO USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Sono state predisposte disposizioni e procedure per evitare il verificarsi di tale rischio. RISCHI ELETTRICI L'impianto elettrico è provvisto di dispositivo salvavita, di messa a terra e di prese di sicurezza. Sono state predisposte disposizioni e procedure per evitare fili volanti. PROCEDURE DI LAVORO Sono state adottate le procedure più idonee per ridurre i rischi a zero. Il personale è stato edotto sui rischi connessi con un uso improvvisato o non idoneo dei sussidi e delle attrezzature. Tutti i lavoratori sono stati edotti sulle modalità da seguire nello svolgimento delle diverse attività in modo da ridurre al minimo i rischi per se stessi e per gli altri. MISURE PER LA PALESTRA Le misure per la palestra derivano direttamente dall'analisi degli incidenti occorsi negli ultimi anni. Alcuni di essi derivano da poca coordinazione dei movimenti, o da riflessi lenti, o da scarsa mobilità articolare e sono collegati ad esercizi fisici ordinari. Ma la maggior parte sono collegati alla fase dei giochi e soprattutto dei momenti agonistici più intensi durante la palla a volo o le partite di calcetto. Derivano da fatti involontari dovuti all’irruenza, al non rispetto delle regole, allo spazio limitato. Il piano di prevenzione e protezione dovrà prendere in considerazione la necessità di non far coincidere l'orario delle lezioni di due classi e di svolgere una costante azione educativa nei confronti degli allievi perché la competizione si svolga nel rispetto di tutti. RISCHIO CHIMICO Sono state predisposte disposizioni e procedure per richiedere ai fornitori di materiali di pulizia e di reagenti per i laboratori le schede tossicologiche. Sono stati informati i lavoratori sulle modalità idonee d'uso e di conservazione dei prodotti. RISCHIO RESIDUO Contro il rischio residuo sono state predisposte disposizioni e procedure per informare tutto il personale scolastico e gli allievi. Inoltre sono state predisposte disposizioni e procedure per adottare norme di comportamento uniformi adatte all’uso in regime di sicurezza dei singoli ambienti e idonea segnaletica. L'organizzazione del servizio di prevenzione avrà come fine prioritario quello di abituare il singolo operatore ad acquisire una mentalità volta alla prevenzione dei rischi per sé e per gli altri e di esercitare un controllo costante sugli impianti, sulle procedure di lavoro e sull'ambiente, allo scopo di ridurre al minimo le cause di infortunio. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 28 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI L'ambiente di lavoro sarà mantenuto pulito e in ordine. Le uscite di sicurezza, i corridoi, le scale, verranno mantenute libere da ogni ostruzione. Gli utensili e i materiali non verranno abbandonati in luoghi ove possano causare cadute o dove possano cadere con facilità e colpire persone sottostanti. Le casse d'imballaggio, le tavole di legno con chiodi sporgenti, le lamiere saranno convenientemente accantonati. Tutti i materiali verranno immagazzinati in modo da evitare ogni caduta. Non verranno usate fiamme libere nei locali contenenti liquidi detergenti infiammabili. PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE GENERALI IN TUTTI I PLESSI SCHEDA PLESSO N. 1 SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO Rischi per la sicurezza 1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. Da rilevare il non funzionamento di alcune maniglie antipanico di n. 2 porte in palestra e la porta da cui si accede alla scala di emergenza. La pavimentazione si presenta regolare sia all’interno che all’esterno della scuola e non si individuano pertanto problemi e rischi per il transito degli alunni e del personale scolastico. Può concretizzarsi inoltre il rischio di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che accedono al reparto non asciugano le scarpe. La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza non sono regolamentari. Alcuni accessi alla scuola non hanno le rampe per il transito dei disabili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: rampa per disabili non esistente in corrispondenza di un ingresso su Piazza Municipio. Misure di prevenzione e protezione Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma. Il non funzionamento di alcune maniglie antipanico possono causare durante le prove di esodo e di emergenza problemi nell’apertura delle porte di accesso. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: palestra, piano primo Misure di prevenzione e protezione Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 29 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Ripristinare il funzionamento delle maniglie antipanico e quindi la funzionalità delle porte di accesso. Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca ulteriori dissesti, con la formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: cortile e atrio esterno Misure di prevenzione e protezione E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità. Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere, quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che possono determinare il rischio di urti o inciampi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti (corridoi) e lungo le uscite di sicurezza Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza Misure di prevenzione e protezione Allo scopo di limitare le possibilità di incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile, mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi. I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia situata in prossimità di corridoio o passaggi. Rischi per la sicurezza 2. Presenza di scale e/o opere provvisionali Nel fabbricato oggetto della presente valutazione sono presenti scale fisse per accedere ai vari piani, la percorrenza di quest’ultime comporta un rischio di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità. All’interno del reparto sono presenti alcune scale fisse a gradini a servizio dei diversi piani. Nonostante le scale siano dotate di parapetto anticaduta e gradini con alzata e pedata correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: Lungo i gradini della scala interna e della scala di emergenza posta all’esterno Quando: Durante la percorrenza di scale fisse a gradini Misure di prevenzione e protezione Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Durante la salite e le discese della scala Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 30 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI essi dovranno sempre utilizzare il corrimano quale punto d'appoggio supplementare. Nel caso di percorrenza di alunni in difficoltà accorre assisterli durante la percorrenza. Rischi per la sicurezza 3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi, attrezzi di palestra e sedie) e ad alcuni personal computer nella sala di informatica. Nella palestra al piano terra sono presenti attrezzature ginniche (spalliera svedese, birilli, aste, funi, cerchi, ecc.). Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: palestra Quando: durante le esercitazioni ginniche Misure di prevenzione e protezione Assistere gli alunni durante le esercitazioni ginniche. L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Durante eventi didattici nei laboratori e nelle classi dove sono state installate le LIM Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra Misure di prevenzione e protezione Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo da non costituire un ostacolo alla circolazione. Rischi per la sicurezza 4. Luoghi di deposito Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso. L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (archivio, ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo sviluppo di incendi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Smaltire a rifiuto il materiale in disuso. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 31 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: archivio e nelle aule Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di portata per ripiano. Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a parete o a soffitto. E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature. Rischi per la sicurezza 5. Rischi elettrici Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe. E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si attuino praticamente impianti elettrici volanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio Misure di prevenzione e protezione Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori. Assicurarsi che durante il periodo di non utilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 32 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la possibilità di collegamento con la messa a terra Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche Misure di prevenzione e protezione Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a terra. Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive accessibili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: Nei pressi di parti attive accessibili, sala computer, aule e uffici di segreteria Quando: Improvvisamente Misure di prevenzione e protezione E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone Rischi per la sicurezza 6. Circolazione dei mezzi di trasporto Le aree di transito sono riservate al passaggio promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il rischio di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo, in particolar modo il cortile con accesso da via G. Verdi e da Piazza Municipio. Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone Misure di prevenzione e protezione Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati. Rischi per la sicurezza 7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 33 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante l'adozione di misure compensative. La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: nell'edificio Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti. mesi: 1 Si rileva la presenza di plafoniere ad incasso che spesso sono soggette a surriscaldamento con principio di incendio. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: nei corridoi e nelle aule Misure di prevenzione e protezione Verificare l'anomalia di funzionamento di tutte le plafoniere ad incasso ed eventualmente sostituirle. Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: nell'intera struttura Quando: in caso di incendio Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento. mesi: 1 La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace (ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco probabile, ma non impossibile a verificarsi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 34 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci. Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del D.Lgs. 81/08. Rischi per la sicurezza 8. Rischi generici per la sicurezza Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio. In alcune classi a piano terra e primo piano le serrature non funzionano con il rischio che gli alunni rimangano chiusi dentro. Inoltre c’è da sottolineare la mancanza di campanella d’allarme in palestra e la poca funzionalità di quella esistente. L'altezza dei cornicioni, dei livellini e la demolizione e ricollocamento del lastricato solare delle terrazze al primo piano potrebbe comportare il rischio di cadute accidentali. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: cornicioni, livellini e terrazze a primo piano Quando: Durante lavori di manutenzione Misure di prevenzione e protezione Limitare l'accesso alle zone a rischio La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare gli alunni, al rischio di urto accidentale in considerazione dell'altezza dell'infisso da terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli. Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Misure di prevenzione e protezione Pitturazione periodica delle pareti interne. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Periodicità anni: 2 Pagina 35 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con conseguenza di possibili tagli cutanei. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: edificio scolastico Quando: durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta. L'assenza o il cattivo funzionamento degli impianti elevatori da destinare alle persone, in particolar modo di quelle non autosufficienti, può essere causa di affaticamenti e di possibili cadute dalle scale. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 4 12 Dove: tra i piani del fabbricato Quando: sempre Misure di prevenzione e protezione Dotare l'edificio di impianto elevatore E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta al vento, alla pioggia e quelli interni alla giusta apertura e chiusura. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Infissi esterni e interni Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale e per quelli interni le serrature di chiusura e apertura. anni: 1 Si prescrive il controllo periodico delle strutture orizzontali (solai) già oggetto di interventi di controllo statico alcuni anni fa. Effettuare il controllo di stabilità anche a quelli della palestra soggetti a urti di palloni che sistematicamente urtano contro causandone danneggiamenti o cadute. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: aule, corridoi, palestra e archivio a piano terra e primo piano Misure di prevenzione e protezione Si prescrive un controllo periodico della stabilità dei solai di copertura e intermedi. Sostituire i soffitti danneggiati prevedendo solai stabilmente fissati alla struttura. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Periodicità anni: 5 mesi: 1 Pagina 36 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Le precarie condizioni dei solai terminali consigliano il monitoraggio della struttura. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: aule e corridoi a piano primo Quando: sempre Misure di prevenzione e protezione Effettuare perizia tecnica con eventuale collaudo statico di tutta la struttura. Si è rilevata la possibilità per alcuni alunni particolarmente vivaci di salire sul parapetto interno di alcune finestre nei servizi igienici. Tale pratica anomala, espone gli alunni al forte rischio di sfondamento della vetrata e a caduta dall'alto all'esterno del fabbricato con pericolose conseguenze. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 4 16 Dove: nei servizi igienici alunni Quando: Durante l'utilizzo dei servizi igienici da parte degli alunni Misure di prevenzione e protezione Dotare le finestre di barre anticaduta e sostituire i vetri con altri antisfondamento. L’assenza della campanella d’allarme in palestra e la poca funzionalità di quella esistente consigliano l’attivazione urgente di questo importantissimo strumento. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: palestra, piano terra e primo piano Quando: sempre ma soprattutto durante le emergenze Rischi per la salute 9. Rischi fisici - Microclima In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: in tutto l’edificio Misure di prevenzione e protezione Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti non riscaldati e soggetti a correnti d'aria. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 37 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: nelle aule Quando: nel periodo caldo estivo scolastico Misure di prevenzione e protezione Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità. Rischi per la salute 10. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale E’ importante assicurare una buona illuminazione naturale e artificiale soprattutto durante le situazioni di emergenza. Da evidenziare l’assenza delle luci di emergenza in palestra e la poca funzionalità di quelle esistenti per il resto dell’edificio. Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli ambienti e degli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Installare sistemi di ombreggiamento solare. Il reparto dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali situazioni di pericolo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: All'interno di tutti i reparti Quando: Durante la permanenza in reparto, in assenza di luce naturale Misure di prevenzione e protezione L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i diversi ambienti di lavoro. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 38 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La mancanza delle luci di emergenza in palestra e la poca funzionalità di quelle esistenti a piano terra e primo piano può causare grossi problemi di circolazione e di deflusso soprattutto durante le emergenze. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Installare le luci di emergenza in palestra e rendere efficienti e funzionali quelle esistenti a piano terra e primo piano. Rischi per la salute 11. Rischi fisici – Arredamenti Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e insegnanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: nelle aule Quando: durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico. Rischi per la salute 12. Esposizione ad agenti biologici I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti patogeni a causa di una scarsa igiene degli ambienti di lavoro. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Dove: servizi igienici alunni Misure di prevenzione e protezione E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro. Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche. SCHEDA PLESSO N. 2 SCUOLA PRIMARIA - VIA LO MARCHESE Rischi per la sicurezza 1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 39 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si presenta ovunque regolare e non si individuano generalmente particolari problemi. Può concretizzarsi tuttavia il rischio di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che accedono al reparto non asciugano le scarpe. Occorrono i fermi al portone d’ingresso e alla porta di emergenza del piano terra e primo piano. Manca una ringhiera passamano all’ingresso della scuola. Le porte interne di tutte le aule non sono a norma in quanto aprono verso l’interno. La porta di emergenza del primo piano non funziona adeguatamente. Infine è da segnalare l’assenza di porte tagliafuoco in tutti gli ambienti dell’edificio scolastico e la mancanza di un cancelletto di protezione che conduce allo scantinato. La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza non sono regolamentari. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: cortile su via Lo Marchese Misure di prevenzione e protezione Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma. Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca dei dissesti, con la formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti in caso di pioggia che si accumula negli avvallamenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: zona di accesso all'edificio dal cortile esterno di via Lo Marchese Quando: In caso di pioggia per gli scivolamenti, in genere sempre per gli inciampi Misure di prevenzione e protezione E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità. Risistemazione del pavimento all'ingresso dell'edificio dove si presenta un accumulo di acqua in caso di pioggia. Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere, quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", battente delle porte REI, ecc., che possono determinare il rischio di urti o inciampi. Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti e lungo le uscite di sicurezza Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza Misure di prevenzione e protezione Allo scopo di limitare le possibilità d’incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile, mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi. I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia situata in prossimità di corridoio o passaggi. Segnalare adeguatamente la presenza di ostacoli sui percorsi. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 40 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La possibile presenza di chiazze d'olio, di emulsioni o di altre sostanze/materiali a terra, che determinino la scivolosità della pavimentazione, può costituire un rischio per i lavoratori che transitano lungo i percorsi esistenti in particolare nelle zone dove gli alunni corrono liberamente. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: corridoi Quando: Durante la circolazione pedonale Misure di prevenzione e protezione Periodicità La scivolosità dei pavimenti obbliga gli insegnanti ad un maggior controllo dei movimenti. In caso di pavimento bagnato interrompere ogni attività. giorni: 1 Alcune porte localizzate in corrispondenza delle uscite normali e di emergenza non si aprono facilmente in quanto urtano sul pavimento creando un forte attrito. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: Uscite palestra Misure di prevenzione e protezione Registrazione del livello degli infissi e delle tenute laterali. Rischi per la sicurezza 2. Presenza di scale e/o opere provvisionali Nel fabbricato oggetto della presente valutazione sono presenti scale fisse per accedere ai vari piani, la percorrenza di quest’ultime comporta un rischio di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità. Nonostante le scale siano dotate di parapetto anticaduta e gradini con alzata e pedata correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: Lungo i gradini delle scale Quando: Durante la percorrenza di scale fisse a gradini Misure di prevenzione e protezione Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Durante le salite e le discese della scala essi dovranno sempre utilizzare il corrimano quale punto d'appoggio supplementare. Nel caso di percorrenza di alunni in difficoltà occorre assisterli durante la percorrenza. Gli insegnanti provvederanno a seguire gli alunni durante l'uscita per ridurre il rischio di cadute. Rischi per la sicurezza 3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 41 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi e sedie) e ad alcuni personal computer nella sala di informatica. Nella palestra al piano terra sono presenti attrezzature ginniche (spalliera svedese, birilli, aste, funi, cerchi, ecc.). Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: palestra Quando: durante le esercitazioni ginniche Misure di prevenzione e protezione Assistere gli alunni durante le esercitazioni ginniche. L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Durante manifestazioni e attività comuni nell’atrio di ingresso Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra Misure di prevenzione e protezione Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo da non costituire un ostacolo alla circolazione. Rischi per la sicurezza 4. Luoghi di deposito Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso. L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo sviluppo di incendi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Smaltire a rifiuto il materiale in disuso. Nella zona palestra si rileva un locale chiuso con chiave non disponibile da parte del personale in quanto sono custodite attrezzature dell'Amministrazione Comunale. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: zona palestra Misure di prevenzione e protezione Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 42 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Fornire le chiavi al personale della scuola per l'ispezionabilità del locale. Rimuovere eventuale materiale combustibile dal deposito o adeguarlo a norma. Rischi per la sicurezza 5. Rischi elettrici Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe. E' possibile che si realizzino impianti elettrici (presepi, manifestazioni, ecc.) con cavi elettrici volanti e provvisori. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio Misure di prevenzione e protezione Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori. Assicurarsi che durante il periodo di inutilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati. Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la possibilità di collegamento con la messa a terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche Misure di prevenzione e protezione Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a terra. Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive accessibili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: Nei pressi di parti attive accessibili, sala computer e aule Quando: Improvvisamente Misure di prevenzione e protezione E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone. Si rileva la presenza di plafoniere di vecchia costruzione senza alcun grado di protezione della lampada, spesso anche arrugginite. Dove: Corridoi, aule, vani di servizio, alcuni servizi igienici Misure di prevenzione e protezione Sostituzione delle vecchie plafoniere con nuove a norma. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 43 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Si rileva la presenza di materiale non pertinente nel locale che può causare intralcio in caso di emergenza. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: Locali servizi della palestra Misure di prevenzione e protezione Eliminare il materiale non pertinente dal locale. L'accesso al locale della palestra non risulta impedito da serrature a chiave con pericolo di ingresso di personale non autorizzato. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 4 12 Dove: Locale palestra Misure di prevenzione e protezione Disporre la chiusura a chiave del locale palestra. Rischi per la sicurezza 6. Rischio d’incendio e/o d’esplosione L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante l'adozione di misure compensative. La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: nell'edificio Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la corretta manutenzione almeno degli estintori in quanto non esiste impianto di rilevazione e di estinzione ad acqua. mesi: 1 L'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo. L'assenza di elettrocalamite sulle porte REI collegate all'impianto di rilevazione incendi spinge gli operatori ad utilizzare cunei in legno sotto le stesse porte per tenerle aperte. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: nell'intera struttura Quando: in caso di incendio Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 44 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Periodicità L'assenza dell'impianto di rilevazione obbliga ad un controllo assiduo degli ambienti da parte di dirigenti e preposti. Rimuove i cunei in legno sotto porta e affiggere cartelli indicanti l'obbligo di tenere chiuse le porte REI in condizioni di utilizzo normale. mesi: 1 non definita La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace (ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco probabile, ma non impossibile a verificarsi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione Misure di prevenzione e protezione Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci. Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del D.Lgs. 81/08. Si rilevano soluzioni di continuità tra locali con rischio incendio specifico e gli altri locali maggiormente frequentati. Dove: Mancata installazione di porte REI nei vani scala o dove necessario Misure di prevenzione e protezione Disporre l’installazione di porte REI solo in occasione di uso strettamente indispensabile. Rischi per la sicurezza 7. Rischi generici per la sicurezza Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di lavoro con particolare riferimento alle finiture e ai completamenti dell'edificio. Manca un campanello d’allarme a pulsante con suoneria diffusa. Manca la segnaletica specifica che indichi chiaramente il percorso di esodo in sicurezza. Mancano le grate alle finestre del primo piano e soprattutto quelle nei servizi igienici. Le finestre nelle aule risultano con spigoli vivi con rischio di ferite e lacerazioni sia per gli alunni e sia per i docenti. Infine mancano i paracolpi ai termosifoni. La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in considerazione dell'altezza dell'infisso da terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 45 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli. Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Misure di prevenzione e protezione Periodicità Pitturazione periodica delle pareti interne. anni: 2 La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con conseguenza di possibili tagli cutanei. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: nelle aule Quando: durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta. E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta al vento e alla pioggia. Si rilevano inoltre alcuni infissi nelle aule non perfettamente agganciati alle tenute. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale. anni: 1 Verificare la stabilità di tutti gli infissi dell'edificio per l'apertura ad anta e a ribalta. non definita Si rilevano in più punti dell'edificio rigonfiamenti del copri ferro delle strutture. Ciò può causare la caduta accidentale di calcinacci di varie pezzature che potrebbero causare danni a persone che percorrono gli spazi sottostanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 4 12 Dove: Ingresso edificio e Palestra Quando: Non prevedibile Misure di prevenzione e protezione Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 46 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Intervento immediato: segnalare ed inibire il passaggio di persone al di sotto delle strutture pericolanti; Intervento da programmare: risanamento delle strutture, previo controllo accurato delle stesse. Si rilevano tratti di rivestimento di pareti danneggiato nei locali igienici. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: Servizi igienici Misure di prevenzione e protezione Ripristino rivestimenti murali per ripristinare le condizioni igieniche originarie. Si rileva la presenza di diversi ingombri al piano terra costituiti da scale, attrezzi di pulizia, ecc. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: piano terra (zona ingresso e palestra) Misure di prevenzione e protezione Rimuovere gli attrezzi che limitano l'accesso al locale. Sono presenti arredi e attrezzature dismesse lungo le vie di fuga. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: corridoi Misure di prevenzione e protezione Rimuovere il materiale superfluo, depositarlo in locali adeguati o smaltirlo a rifiuto se non utilizzabile. Ampie macchie di umidità si presentano in alcuni ambienti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 1 4 Dove: zona palestra - wc - corridoi Misure di prevenzione e protezione Intervenire con misure di deumidificazione delle murature sia dall'esterno che dall'interno del fabbricato. Le porte di accesso all'edificio e le finestrature non risultano costituite da vetri di sicurezza. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 4 12 Dove: Ingressi e finestrature Quando: In caso di urti accidentali Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 47 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Applicare pellicole protettive anticaduta o sostituire le vetrate con altre di sicurezza. In alcune aule si rilevano veneziane oscuranti danneggiate che non consentono il filtraggio della luce solare con conseguente abbagliamento per gli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 1 4 Dove: Aule didattiche Quando: con radiazione solare diretta Misure di prevenzione e protezione Riparare le tende danneggiate o sostituirle. Rischi per la salute 8. Rischi fisici - Microclima La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: nelle aule Quando: nel periodo caldo estivo scolastico Misure di prevenzione e protezione Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità. Rischi per la salute 9. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli ambienti e degli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Installare sistemi di ombreggiamento solare. Il reparto dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti di lavoro non risultano del tutto adeguati. Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle persone dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali situazioni di pericolo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: All'interno del reparto Quando: Durante la permanenza in reparto, in assenza di luce naturale Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 48 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i diversi ambienti di lavoro. Rischi per la salute 10. Rischi fisici – Arredamenti Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e insegnanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: nelle aule Quando: durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico. Rischi per la salute 11. Esposizione ad agenti biologici I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti patogeni a causa di una scarsa igiene degli ambienti di lavoro. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Dove: servizi igienici alunni Misure di prevenzione e protezione E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro. Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche. SCHEDA PLESSO N. 3 SCUOLA PRIMARIA - VIA ISONZO Rischi per la sicurezza 1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si presenta ovunque regolare e non si individuano generalmente particolari problemi. Può concretizzarsi tuttavia il rischio di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che accedono al reparto non asciugano le scarpe. In particolare occorre la revisione delle porte di emergenza e l’eliminazione del gradino all’ingresso della scuola. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 49 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza non sono regolamentari. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: cortile esterno Misure di prevenzione e protezione Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma. Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca dei dissesti, con la formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: cortile esterno Misure di prevenzione e protezione E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità. Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere, quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che possono determinare il rischio di urti o inciampi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti e lungo le uscite di sicurezza Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza Misure di prevenzione e protezione Allo scopo di limitare le possibilità d’incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile, mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi. I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia situata in prossimità di corridoio o passaggi. Rischi per la sicurezza 2. Presenza di scale e/o opere provvisionali Nel fabbricato oggetto della presente valutazione non sono presenti scale fisse in quanto l’edificio scolastico si sviluppa a piano terra. Ci sono solo pochi gradini per accedere al cortile esterno, la percorrenza di questi comporta un rischio di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 50 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI All’esterno della struttura sono presenti alcuni gradini per l'accesso al cortile. Nonostante i pochi gradini esistenti siano con alzata e pedata correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: cortile esterno Quando: Durante la percorrenza dei gradini Misure di prevenzione e protezione Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Nel caso di percorrenza di bambini accorre assisterli durante la percorrenza. Rischi per la sicurezza 3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi e sedie) e ad alcuni personal computer collocati in qualche aula. Nelle aule sono presenti attrezzature varie che in caso di cattivo uso possono costituire un rischio per gli alunni. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: aule Quando: durante attività didattiche di tipo espressivo Misure di prevenzione e protezione Assistere gli alunni durante le attività in questione. L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Durante manifestazioni nelle aule e nell’atrio interno Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra Misure di prevenzione e protezione Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo da non costituire un ostacolo alla circolazione. Rischi per la sicurezza 4. Luoghi di deposito Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 51 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso. L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo sviluppo di incendi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Smaltire a rifiuto il materiale in disuso. Evitare l'accumulo di materiale combustibile. E' fatto divieto il deposito di infiammabili. In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: archivio Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di portata per ripiano. Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a parete o a soffitto. E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature. Rischi per la sicurezza 5. Rischi elettrici Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 52 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si realizzano impianti elettrici volanti e provvisori. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio Misure di prevenzione e protezione Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori. Assicurarsi che durante il periodo di non utilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati. Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la possibilità di collegamento con la messa a terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche Misure di prevenzione e protezione Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a terra. Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive accessibili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: Nei pressi di parti attive accessibili, aule ecc. Quando: Improvvisamente Misure di prevenzione e protezione E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone. Rischi per la sicurezza 6. Circolazione dei mezzi di trasporto Le aree di transito sono riservate al transito promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il rischio di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo, in particolar modo il cortile di accesso Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 53 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati. Rischi per la sicurezza 7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante l'adozione di misure compensative. La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: nell'edificio Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o mesi: 1 mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti. Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: nell'intera struttura Quando: in caso di incendio Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento. mesi: 1 La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace (ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco probabile, ma non impossibile a verificarsi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione Misure di prevenzione e protezione Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 54 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del D.Lgs. 81/08. Rischi per la sicurezza 8. Rischi generici per la sicurezza Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio. Occorre risanare il solaio relativo all’atrio interno, come anche la pensilina esterna dell’ingresso principale. La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in considerazione dell'altezza dell'infisso da terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli. Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Misure di prevenzione e protezione Periodicità Pitturazione periodica delle pareti interne. anni: 2 La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con conseguenza di possibili tagli cutanei. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Quando: durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta. E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta al vento e alla pioggia. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Infissi esterni Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 55 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale. anni: 1 Si prescrive il controllo periodico delle strutture orizzontali (solai). Effettuare il controllo di stabilità, in particolare quelli della palestra soggetti a urti di palloni che sistematicamente urtano contro causandone danneggiamenti o cadute. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: aule e corridoi Misure di prevenzione e protezione Periodicità Si prescrive un controllo periodico della stabilità dei solai ristrutturati. anni: 5 Si è rilevata la possibilità per alcuni alunni particolarmente vivaci di salire sul parapetto interno di alcune finestre nei servizi igienici. Tale pratica anomala, espone i bambini al forte rischio di sfondamento della vetrata e a caduta dall'alto all'esterno del fabbricato con pericolose conseguenze. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 4 16 Dove: nei servizi igienici alunni Quando: Durante l'utilizzo dei servizi igienici da parte degli alunni Misure di prevenzione e protezione Dotare le finestre di barre anticaduta e sostituire i vetri con altri antisfondamento. Rischi per la salute 9. Rischi fisici - Microclima In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti non riscaldati e soggetti a correnti d'aria. La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: nelle aule Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 56 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Quando: nel periodo caldo estivo scolastico Misure di prevenzione e protezione Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità. Rischi per la salute 10. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale E’ importante assicurare una buona illuminazione naturale e artificiale soprattutto durante le situazioni di emergenza. Da evidenziare la poca funzionalità delle luci di emergenza. Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli ambienti e degli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Installare sistemi di ombreggiamento solare. La scuola dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali situazioni di pericolo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: All'interno della scuola Quando: Durante la permanenza in scuola, in assenza di luce naturale Misure di prevenzione e protezione L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i diversi ambienti di lavoro. Rischi per la salute 11. Rischi fisici – Arredamenti Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e insegnanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: nelle aule Quando: durante le lezioni Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 57 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico. Rischi per la salute 12. Esposizione ad agenti biologici I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti ambienti di lavoro. patogeni a causa di una scarsa igiene degli Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Dove: servizi igienici alunni Misure di prevenzione e protezione E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro. Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche. SCHEDA PLESSO N. 4 SCUOLA DELL’INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO Rischi per la sicurezza 1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si presenta ovunque regolare e non si individuano generalmente particolari problemi. Può concretizzarsi tuttavia il rischio di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che accedono al reparto non asciugano le scarpe. La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza non sono regolamentari. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: ingresso principale Misure di prevenzione e protezione Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma. Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca dei dissesti, con la formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 58 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Dove: cortile esterno Misure di prevenzione e protezione E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità. Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere, quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che possono determinare il rischio di urti o inciampi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti e lungo le uscite si sicurezza sul cortile esterno Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza Misure di prevenzione e protezione Allo scopo di limitare le possibilità d’incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile, mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi. I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia situata in prossimità di corridoio o passaggi. Rischi per la sicurezza 2. Presenza di scale e/o opere provvisionali Nel fabbricato oggetto della presente valutazione non sono presenti scale fisse per accedere ai vari piani, in quanto l’edificio si trova a piano terra. Ci sono solamente alcuni gradini, la percorrenza dei quali comporta un rischio di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità. All’esterno della struttura sono presenti alcuni gradini per l'accesso al cortile. Nonostante i gradini siano con alzata e pedata correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: cortile esterno Quando: Durante la percorrenza dei gradini Misure di prevenzione e protezione Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Nel caso di percorrenza di bambini accorre assisterli durante la percorrenza. Rischi per la sicurezza 3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi e sedie) e ad alcuni personal computer collocati in alcune aule. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 59 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Nella zona gioco sono presenti attrezzature varie che in caso di cattivo uso possono costituire un rischio per i bambini. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: atrio attività collettive Quando: durante i giochi Misure di prevenzione e protezione Assistere gli alunni durante i giochi. L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Durante manifestazioni nell’atrio interno Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra Misure di prevenzione e protezione Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo da non costituire un ostacolo alla circolazione. Rischi per la sicurezza 4. Luoghi di deposito Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso. L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (seminterrato o deposito piano terra) aumenta il rischio legato allo sviluppo di incendi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Smaltire a rifiuto il materiale in disuso. Evitare l'accumulo di materiale combustibile. E' fatto divieto il deposito di infiammabili. In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: archivio, aule Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di portata per ripiano. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 60 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a parete o a soffitto. E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature. Rischi per la sicurezza 5. Rischi elettrici Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe. E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si realizzano impianti elettrici volanti e provvisori. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio Misure di prevenzione e protezione Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori. Assicurarsi che durante il periodo di inutilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati. Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la possibilità di collegamento con la messa a terra Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: dove si utilizzano apparecchiature elettriche Misure di prevenzione e protezione Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a terra. Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive accessibili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: Nei pressi di parti attive accessibili Quando: Improvvisamente Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 61 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone. Rischi per la sicurezza 6. Circolazione dei mezzi di trasporto Le aree di transito sono riservate al transito promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il rischio di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo, in particolar modo il cortile di accesso Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone Misure di prevenzione e protezione Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati. Rischi per la sicurezza 7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante l'adozione di misure compensative. La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: nell'edificio Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o mesi: 1 mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti. Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: nell'intera struttura Quando: in caso di incendio Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 62 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento. mesi: 1 La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace (ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco probabile, ma non impossibile a verificarsi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione Misure di prevenzione e protezione Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci. Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del D.Lgs. 81/08. Rischi per la sicurezza 8. Rischi generici per la sicurezza Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio. La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in considerazione dell'altezza dell'infisso da terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli. Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Misure di prevenzione e protezione Pitturazione periodica delle pareti interne. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Periodicità anni: 2 Pagina 63 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con conseguenza di possibili tagli cutanei. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Quando: durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta. E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta al vento e alla pioggia. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Infissi esterni Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale. anni: 1 Si è rilevata la possibilità per alcuni alunni particolarmente vivaci di salire sul parapetto interno di alcune finestre nei servizi igienici. Tale pratica anomala, espone i bambini al forte rischio di sfondamento della vetrata e a caduta dall'alto all'esterno del fabbricato con pericolose conseguenze. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 4 16 Dove: nei servizi igienici alunni Quando: Durante l'utilizzo dei servizi igienici da parte degli alunni Misure di prevenzione e protezione Dotare le finestre di barre anticaduta e sostituire i vetri con altri antisfondamento. Rischi per la salute 9. Rischi fisici - Microclima In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti non riscaldati e soggetti a correnti d'aria. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 64 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: nelle aule Quando: nel periodo caldo estivo scolastico Misure di prevenzione e protezione Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità. Rischi per la salute 10. Rischi fisici –Illuminazione naturale ed artificiale Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli ambienti e degli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Installare sistemi di ombreggiamento solare. La scuola dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali situazioni di pericolo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: All'interno della scuola Quando: Durante la permanenza in scuola, in assenza di luce naturale Misure di prevenzione e protezione L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i diversi ambienti di lavoro. Rischi per la salute 11. Rischi fisici – Arredamenti Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e insegnanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: nelle aule Quando: durante le lezioni Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 65 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico. Rischi per la salute 12. Esposizione ad agenti biologici I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti ambienti di lavoro. patogeni a causa di una scarsa igiene degli Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Dove: servizi igienici alunni Misure di prevenzione e protezione E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro. Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche. SCHEDA PLESSO N. 5 SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA Rischi per la sicurezza 1. Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi Le aree di transito interne ai locali sono riservate esclusivamente al passaggio delle persone e risultano in genere ben dimensionate, prive di ostacoli a terra e adeguatamente illuminate in carenza di luce naturale. La pavimentazione si presenta purtroppo non regolare sia all’interno ma soprattutto all’esterno della scuola e si individuano pertanto problemi e rischi per il transito degli alunni e del personale scolastico. Può concretizzarsi inoltre il rischio di scivolamento in caso di presenza di liquidi a terra specialmente durante le giornate piovose quando le persone che accedono al reparto non asciugano le scarpe. In particolare nella seconda uscita di sicurezza c’è un gradino abbastanza alto da comportare un pericolo durante l’emergenza. Inoltre il cancello di ingresso è poco sicuro. La percorrenza delle rampe inclinate possono causare urti o cadute accidentali se la larghezza e la pendenza non sono regolamentari. L’edificio ha un solo accesso alla scuola per il transito dei disabili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: su via Caneva Misure di prevenzione e protezione Adeguare il fabbricato con la realizzazione di rampe a norma. Col passare del tempo è possibile che la pavimentazione esterna in mattoni subisca ulteriori dissesti, con la formazione di piccole buche o altri danneggiamenti, che possono costituire un rischio per il transito delle persone, relativamente ad esempio alla possibilità di inciampi o scivolamenti Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: cortile esterno Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 66 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione E' prevista un'attività periodica di monitoraggio degli spazi esterni, nell'ambito dei quali si provvederà alla sistemazione della pavimentazione nei casi di necessità. Lungo le vie di circolazione normalmente utilizzate dalle persone, possono trovarsi ostacoli di vario genere, quali ad esempio cassetti lasciati aperti, tappeti con bordi rialzati, cavi elettrici o cavi dati "volanti", ecc., che possono determinare il rischio di urti o inciampi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 1 2 Dove: Lungo le vie di circolazione esistenti (corridoi) e lungo le uscite di sicurezza sul cortile esterno Quando: Durante la circolazione pedonale o durante l'uscita di emergenza Misure di prevenzione e protezione Allo scopo di limitare le possibilità di incidenti, i corridoi e le principali vie di circolazione sono, per quanto possibile, mantenuti sgombri da ostacoli o materiali posizionati a terra. Durante la circolazione pedonale i lavoratori dovranno attenersi alle normali regole di prudenza, evitando di correre o di attuare comportamenti pericolosi. I lavoratori sono edotti a richiudere sempre i cassetti dopo il loro utilizzo, specie per i casi nei quali la cassettiera sia situata in prossimità di corridoio o passaggi. Rischi per la sicurezza 2. Presenza di scale e/o opere provvisionali Nel fabbricato oggetto della presente valutazione non sono presenti scale fisse in quanto il plesso è a piano terra. E’ da rilevare la presenza di alcuni scalini per accedere all’interno della scuola. La percorrenza di questi comporta un rischio di accidentali cadute (specie se i gradini sono bagnati) con conseguenti danni anche di media entità. All’interno del reparto non sono presenti scale fisse ma gradini a servizio del plesso. Nonostante i gradini siano correttamente dimensionati, la loro percorrenza determina, in genere, il rischio di cadute accidentali dell’utente, con conseguenze di danno non trascurabili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: Lungo i gradini esistenti Quando: Durante la percorrenza in entrata e uscita dalla scuola Misure di prevenzione e protezione Non è possibile eliminare o ridurre il rischio con misure di protezione passive, pertanto i lavoratori sono edotti di evitare di correre lungo i gradini o di attuare altri comportamenti pericolosi. Durante la salite e la discesa i bambini occorre assisterli durante la percorrenza. Rischi per la sicurezza 3. Rischi trasmissibili derivanti dall’uso di attrezzature di lavoro Le attrezzature di lavoro nell'edificio scolastico si limitano agli arredi (banchi, sedie ecc.) e ad alcuni personal computer nelle aule. L'uso di attrezzature munite di videoterminali e delle relative periferiche, oltre alle altre attrezzature tipiche da ufficio, può determinare l'esigenza di posizionare a terra dei cavi "volanti" (dati e alimentazione) che possono costituire un rischio d'inciampo per le persone, specie nel caso tali cavi attraversino corridoi o passaggi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 67 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Dove: Durante eventi didattici nelle classi Quando: Durante il passaggio di persone in corrispondenza di cavi "volanti" posti a terra Misure di prevenzione e protezione Per quanto possibile i cavi a terra saranno racchiusi in apposite canaline o comunque fasciati e posizionati in modo da non costituire un ostacolo alla circolazione. Rischi per la sicurezza 4. Luoghi di deposito Alcune stanze dell'edificio sono destinate a deposito di materiali o arredi sporadicamente utilizzati o in disuso. L'accumulo di materiale combustibile in alcuni luoghi (archivio, ripostigli ecc.) aumenta il rischio legato allo sviluppo di incendi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Smaltire a rifiuto il materiale in disuso. In caso di sovraccarico di materiali sui ripiani delle scaffalature si può concretizzare il rischio di improvvisi cedimenti con la conseguente caduta di materiali a terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: archivio e nelle aule Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di sovraccarichi sulle scaffalature individuare apposite targhette indicanti il valore massimo di portata per ripiano. Il rischio di ribaltamento delle scaffalature si può concretizzare nel caso di improvvisi cedimenti strutturali dei montanti o nel caso gli operatori si arrampichino sulle scaffalature stesse per raggiungere i piani in altezza. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Misure di prevenzione e protezione Per evitare il rischio di ribaltamento, le scaffalature sono bloccate mediante idonei sistemi di trattenuta fissati a parete o a soffitto. E' indicato mediante apposita cartellonistica il divieto assoluto di arrampicarsi sulle scaffalature. Rischi per la sicurezza 5. Rischi elettrici Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 68 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il rischio elettrico è limitato all'uso delle attrezzature (pc, stampanti, lavagne luminose, ecc.) con alimentazione elettrica e quindi all'utilizzo di prese elettriche, adattatori e prolunghe. E' possibile che si realizzino impianti provvisori (presepi, manifestazioni, ecc.) per i quali si attuino praticamente impianti elettrici volanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Quando: durante manifestazioni e nel periodo natalizio Misure di prevenzione e protezione Verificare con elettricista specializzato l'accurata realizzazione degli impianti volanti e provvisori. Assicurarsi che durante il periodo di non utilizzo e in assenza di personale nell'edificio gli impianti vengano staccati. Si possono rilevare usi impropri di prolunghe su cui si impiegano sovraccarichi eccessivi e di adattatori senza la possibilità di collegamento con la messa a terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: negli luoghi dove si utilizzano apparecchiature elettriche Misure di prevenzione e protezione Accertarsi di non superare il carico massimo previsto per le prolunghe e utilizzare adattatori idonei dotati di messa a terra. Per coloro che frequentano i luoghi di lavoro, non può essere del tutto esclusa la possibilità di contatti diretti fra parti del corpo umano e parti in tensione a seguito di rotture degli isolamenti o nel caso di parti attive accessibili. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: Nei pressi di parti attive accessibili Quando: Improvvisamente Misure di prevenzione e protezione E' prevista l'immediata sostituzione di componenti elettrici o isolamenti danneggiati. Le parti attive dell'impianto elettrico saranno adeguatamente protette in modo da evitare possibili contatti accidentali da parte delle persone Rischi per la sicurezza 6. Circolazione dei mezzi di trasporto Le aree di transito sono riservate al passaggio promiscuo di persone e mezzi. Tale condizione determina il rischio di possibili investimenti di persone, con conseguenze di danno anche rilevanti Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 69 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Dove: Lungo le vie di circolazione destinate al transito promiscuo Quando: Durante la percorrenza delle vie di circolazione da parte delle persone Misure di prevenzione e protezione Per le persone sarà necessario prestare la dovuta cautela durante la percorrenza delle vie di circolazione. In particolare si dovrà evitare di attraversare i percorsi al sopraggiungere dei veicoli e di avvicinarsi ad essi durante le manovre (es. retromarcia). E' inoltre previsto, per gli operatori/visitatori esterni all’azienda, il divieto assoluto di circolare liberamente, se non specificatamente autorizzati. Rischi per la sicurezza 7. Rischio d’incendio e/o d’esplosione L'edificio non dispone di certificato di prevenzione incendi come previsto dalle norme in vigore. E' necessario comunque verificare le misure minime di prevenzione incendi per garantire la sicurezza minima antincendio mediante l'adozione di misure compensative. La regolare manutenzione degli impianti antincendio limita lo sviluppo e il propagarsi dell'incendio. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 4 8 Dove: nell'edificio Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la corretta manutenzione degli impianti di rilevazione, di estinzione incendio di tipo fisso o mobile e l'illuminazione di emergenza in quanto risultano spesso non funzionanti. mesi: 1 Si rileva la presenza di plafoniere ad incasso che spesso sono soggette a surriscaldamento con principio di incendio. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: nei corridoi e nelle aule Misure di prevenzione e protezione Verificare l'anomalia di funzionamento di tutte le plafoniere ad incasso ed eventualmente sostituirle. Il mancato funzionamento o addirittura l'assenza dell'impianto di rilevazione incendio può essere causa di danni gravi alle strutture e agli utilizzatori per il mancato intervento tempestivo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: nell'intera struttura Quando: in caso di incendio Misure di prevenzione e protezione Verificare la presenza dell'impianto e il suo effettivo ed efficace funzionamento. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Periodicità mesi: 1 Pagina 70 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La presenza di materiale cartaceo e degli arredi, obbliga a considerare il rischio che si propaghi un incendio all’interno dei locali, qualora sia presente o sia accidentalmente introdotta una sorgente di accensione efficace (ad es. corto circuito determinato da attrezzature elettriche). Tale eventualità viene considerata poco probabile, ma non impossibile a verificarsi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Quando: In caso d'innesco con sorgente d'accensione Misure di prevenzione e protezione Le misure di prevenzione adottate sono definite nel capitolo relativo alla valutazione del rischio d'incendio. In generale, le misure di prevenzione sono orientate ad evitare la possibilità di inneschi accidentali, limitando la probabilità di presenza di sorgenti di accensione efficaci. Per impedire la possibilità che lavori affidati all'esterno determinino il rischio di introduzione accidentali di sorgenti d'accensione efficaci, sono attuate azioni di cooperazione e coordinamento preventive, ai sensi dell'articolo 26 del D.Lgs. 81/08. Rischi per la sicurezza 8. Rischi generici per la sicurezza Rientra in questa fattispecie la rilevazione di tutti quei rischi di tipo generico derivanti dall'utilizzo degli ambienti di lavoro con particolare riferimento alle finiture dell'edificio. In particolare da rilevare che gli sferici lasciano infiltrare acqua quando piove allagando le sezioni. La posizione in apertura degli infissi espone gli utenti, in particolare i bambini, al rischio di urto accidentale in considerazione dell'altezza dell'infisso da terra. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Dove: aule Misure di prevenzione e protezione Limitare l'apertura degli infissi o sostituirli con altri scorrevoli Le murature interne richiedono interventi di manutenzione ordinaria periodica consistenti nella pitturazione. La mancata ripitturazione espone al pericolo di annidamento di muffe e batteri nelle parti più sporche e scrostate. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Misure di prevenzione e protezione Periodicità Pitturazione periodica delle pareti interne anni: 2 La presenza di armadi dotati di vetro semplice espongono gli utenti al pericolo di rottura fragile con conseguenza di possibili tagli cutanei. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 3 9 Dove: edificio scolastico Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 71 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Quando: durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Sostituire i vetri con altri di sicurezza anticaduta. E' possibile, specie dopo alcuni anni dall'installazione, che alcuni infissi non garantiscano più adeguata tenuta al vento e alla pioggia. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: Infissi esterni Misure di prevenzione e protezione Periodicità Verificare la tenuta delle guarnizioni degli infissi e la sigillatura perimetrale. anni: 1 Si prescrive il controllo periodico delle strutture orizzontali (solai). Effettuare il controllo di stabilità a tutti i luoghi di lavoro della scuola. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: aule, corridoi, ecc. Misure di prevenzione e protezione Periodicità Si prescrive un controllo periodico della stabilità dei solai ristrutturati. anni: 5 Sostituire i soffitti danneggiati prevedendo solai stabilmente fissati alla struttura. mesi: 1 Rischi per la salute 9. Rischi fisici - Microclima In determinate situazioni possono verificarsi correnti d'aria pericolose per gli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: nelle aule Misure di prevenzione e protezione Evitare di creare correnti d'aria specialmente nel periodo invernale. In alternativa segnalare la presenza di ambienti non riscaldati e soggetti a correnti d'aria. La scuola non risulta provvista di un sistema di climatizzazione. Tale mancanza determina un microclima sfavorevole per coloro che frequentano i locali di lavoro per tempi prolungati, specie durante le stagioni estive in quanto l'elevata temperatura può provocare malesseri quali il "colpo di calore", disidratazione, ecc. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 2 4 Dove: nelle aule Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 72 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Quando: nel periodo caldo estivo scolastico Misure di prevenzione e protezione Durante la stagione estiva invece, le finestre e le porte vengono generalmente mantenuti aperti per favorire la ventilazione naturale e permettere un maggior sollievo contro il senso di calura e l'elevata umidità. Rischi per la salute 10. Rischi fisici – Illuminazione naturale ed artificiale E’ importante assicurare una buona illuminazione naturale e artificiale soprattutto durante le situazioni di emergenza. Da evidenziare la poca funzionalità delle luci di emergenza. Il mancato oscuramento delle finestre può causare riflessi dannosi alla vista e un riscaldamento anomalo degli ambienti e degli utenti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Installare sistemi di ombreggiamento solare. Il reparto dispone di illuminazione artificiale, tuttavia i valori di illuminamento riscontrati per i diversi ambienti di lavoro non risultano del tutto adeguati . Tale condizione può determinare dei potenziali effetti di danno sulle persone, in particolare dando luogo ad affaticamento visivo e una minore reazione visiva alle eventuali situazioni di pericolo. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: All'interno del reparto Quando: Durante la permanenza in reparto, in assenza di luce naturale Misure di prevenzione e protezione L'illuminazione artificiale sarà potenziata, in modo da adeguare i livelli di illuminamento ai valori di riferimento per i diversi ambienti di lavoro. Rischi per la salute 11. Rischi fisici – Arredamenti Alcuni arredi sono particolarmente datati e non rispondono a criteri di ergonomia, anzi presentano parti danneggiate che possono provocare strappi all'abbigliamento e tagli cutanei agli utilizzatori, alunni e insegnanti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 1 3 Dove: nelle aule Quando: durante le lezioni Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 73 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Sostituire gli arredi danneggiati con altri di tipo ergonomico. Rischi per la salute 12. Esposizione ad agenti biologici I lavoratori possono essere maggiormente esposti ad agenti patogeni a causa di una scarsa igiene degli ambienti di lavoro. Probabilità Danno Rischio (P x D) 1 2 2 Dove: servizi igienici alunni Misure di prevenzione e protezione E' prevista la periodica pulizia ed igienizzazione degli ambienti di lavoro. Adeguare i servizi igienici ormai obsoleti e con gravi carenze igieniche. SCHEDA PLESSO N. 6 SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO ATRIO Entrando nella scuola, si accede direttamente nell'atrio. Questo, dal lato d'ingresso, è delimitato da due vetrate, distanziate una dall'altra da un pilastro, che poggiano su un muretto alto dal pavimento cm. 65 circa e lungo 470 cm. circa, con davanzale largo 23 cm. circa. A tale vetrata sono annesse due porte d'emergenza con ante in vetro, di cui è necessario verificarne la natura, provviste di maniglione antipanico, ognuna delle quali misura 118 cm. circa. Una delle due porte apre in prossimità della colonna di sostegno della scala di emergenza appartenente ai locali del piano superiore, ostruendo il flusso d'uscita dei presenti riducendo lo spazio percorribile ad un minimo di larghezza di circa 76 cm. Nell’atrio sono collocati, il quadro elettrico generale, la centralina d’allarme, gli estintori a polvere da 6 kg installati ad un’altezza pari a 165 cm., le cassette idranti sprovviste di manichette, l’armadio dei DPI. Inoltre viene utilizzato anche come area di gioco e ritrovo per gli alunni. AULE - Affollamento presente: le aule, date le dimensioni in pianta, sono idonee a contenere, 20 studenti; - Dimensioni delle porte di accesso: larghezza utile 123 cm e altezza 210 cm; - Verso di apertura della porta: apertura concorde all'esodo; - Superficie di aerazione dei locali è adeguata; il ricambio dell'aria avviene senza formazione di correnti d'aria dannose per la salute dei presenti. Le finestre sono provviste di schermatura, aprono verso l'interno ad un'altezza di 121 cm. dal pavimento e 60 cm. dal muro. I vetri delle finestre non sono antisfondamento; - Rilievi: Le aule sono sprovviste di illuminazione di emergenza, i termosifoni non sono coperti da materiale para urti. Sono presenti in alcune aule macchie di umidità. LOCALE EX CUCINA – AREA DEPOSITO - Destinazione d'uso: il locale è stato diviso in due parti da pannellatura coibentata, una parte delle stanza viene utilizzata come deposito materiale mensa (una cucina, frigo, etc.), l'altra parte è usata per custodire beni di valore (televisore, computer, fotocopiatrice, etc.); - Massimo affollamento presente: nella parte destinata a deposito l'ingresso è consentito esclusivamente ai collaboratori scolastici. - Dimensioni porta d'accesso: larghezza utile 123 cm e altezza 210 cm con annessa una grata in ferro; - Verso di apertura della porta: apertura concorde all'esodo. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 74 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - La superficie di aerazione del locale è adeguata; non si notano fenomeni di condensa e/o infiltrazioni, che possano fare pensare a carenze microclimatiche; il ricambio dell'aria avviene senza formazione di correnti d'aria dannose per la salute dei presenti. Le finestre sono provviste di schermatura, aprono verso l'intemo ad un'altezza di 121 cm.dal pavimento e 60 cm. dal muro. I vetri delle finestre non sono antisfondamento. - Rilievi: l'aula è sprovvista di illuminazione di emergenza. SERVIZI IGIENICI Ci sono due locali di servizi igienici destinati all'uso dei bambini, per un totale di sette vasi ognuno indipendente con porta che chiude verso l'interno. Nel bagno dei bambini vi sono quattro box WC che hanno la porta ad un'anta della misura di 64cm. circa che apre nel verso dell'esodo, vi è nell'antibagno una finestra a due ante della misura 135 cm. circa, che apre all'interno ad un'altezza di 115 cm. circa dal pavimento e sporge dal muro 66 cm. circa. Le prese e gli interruttori elettrici non sono di tipo stagno, i termosifoni non sono rivestiti da materiale antiurto; nel secondo bagno dei bambini vi sono tre box WC che hanno la porta d'accesso ad un'anta della misura di 65 cm. circa, nel primo box vi è vicino al WC una valvola che sporge dal muro 5 cm. circa, le prese e gli interruttori elettrici non sono di tipo stagno, i montanti in ferro su cui è montato il lavabo sporgono dallo stesso. E presente il bagno per portatori di handicap ha la porta che apre nel verso dell'esodo e non è dotata di maniglione antipanico, la finestra è del tipo vasistas, vi è una valvola, che si presume sia dedicata ad intercettare l'acqua, sporgente dal muro. Le prese e gli interruttori elettrici non sono di tipo stagno, i termosifoni non sono rivestiti da materiale antiurto. Per gli insegnanti c'è a disposizione un locale servizi igienici provvisto di antibagno e di un vaso. Vi sono le cassette di derivazione dei fili elettrici scoperte, inoltre si nota una crepa sul muro del bagno, le prese e gli interruttori elettrici non sono di tipo stagno. _________________________ 3.3 – Programma delle misure di prevenzione e protezione per attività lavorative ATTIVITA’ DI DOCENZA Descrizione L'attività di docenza viene svolta principalmente nelle aule didattiche ma anche nelle palestre, nei cortili, e nei laboratori attrezzati con personal computer e altre attrezzature. Responsabilità e competenze Durante l'attività didattica i docenti assumono la responsabilità di gestire gli alunni di diverse età (scuole materne ed elementari). Attività svolte L'operatività prevede lo svolgimento delle attività elencate nella tabella riportata di seguito: Elenco attività principali Insegnamento in aula Insegnamento nelle palestre con uso di attrezzature ginniche Attività di laboratorio con pc Rischi per la Sicurezza Rischi elettrici Il fattore di rischio elettrico è connesso all'uso delle attrezzature alimentate elettricamente. Il rischio deriva da un cattivo uso delle attrezzature di laboratorio allacciate alla rete elettrica (pc, stampanti, fotocopiatrici, ecc.). In particolare un non corretto collegamento ai terminali elettrici può essere causa di dispersioni pericolose sugli apparecchi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: Laboratori, segreterie, sale riunioni, ecc. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 75 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Accertarsi sempre che le connessioni di messa a terra degli utilizzatori siano effettuate correttamente. Rischi per la Salute Rischi fisici - Microclima La necessità di ricambiare l'aria delle aule può comportare l'esposizione dei lavoratori a differenze di temperatura e umidità non controllate. Il ricambio di aria dalle aule o la necessità di svolgere attività in palestra può esporre il lavoratore a differenze climatiche pericolose per la salute. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: Nelle aule e palestre Quando: durante le lezioni ordinarie Misure di prevenzione e protezione Adeguare gli ambienti con impianti per il ricambio e il condizionamento dell'aria. Rischi stress - lavoro correlati La relativa valutazione è riportata in documento separato dal presente. Carico di lavoro fisico Il fattore di rischio è connesso con l'attività di docenza in aula, in palestra e in laboratorio Il notevole tempo che spesso viene trascorso durante le lezioni in posizione seduta impone spesso l'assunzione di posture errate. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 2 8 Dove: In aula Quando: Durante le lezioni Misure di prevenzione e protezione Adeguare gli arredi con altri di tipo ergonomico che favoriscano lo scaricamento della colonna vertebrale da seduti. In casi determinati dalla necessità di assistere bambini con ridotte capacità motorie, si rende necessario un sostegno fisico da parte del docente all'alunno. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 3 12 Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 76 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Dove: aula Durante le attività di palestra si rende spesso necessario aiutare i bambini allo svolgimento degli esercizi o simularli direttamente. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Dove: Palestra Quando: Durante le attività didattiche Misure di prevenzione e protezione Assicurare adeguata vigilanza durante l'attività. Organizzazione del lavoro Il lavoro è organizzato secondo la programmazione effettuata dall'istituto scolastico. Nome preposto: <............> Formazione, Informazione ed Addestramento Viene regolarmente effettuata un'attività di formazione e informazione di tutto il personale docente in relazione ai rischi cui lo stesso è esposto. Sorveglianza sanitaria E' necessario comunicare al medico competente le categorie di lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria. Non risultano rischi. Per cui non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria. Elenco di rischi che obbligano approfondimento da parte del medico competente: Fattore di rischio Rischio Valutazione Carico di lavoro fisico Scorretta postura da seduti 8 (4x2) Carico di lavoro fisico Attività di palestra 6 (3x2) ATTIVITA’ DI NON DOCENZA Rischi per la Sicurezza Rischi elettrici Il fattore di rischio elettrico è connesso all'uso delle attrezzature alimentate elettricamente. Il rischio deriva da un cattivo uso delle attrezzature di laboratorio allacciate alla rete elettrica (pc, stampanti, fotocopiatrici, ecc.). In particolare un non corretto collegamento ai terminali elettrici può essere causa di dispersioni pericolose sugli apparecchi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: aule, sala riunione, locali di servizio Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 77 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Misure di prevenzione e protezione Accertarsi sempre che le connessioni di messa a terra degli utilizzatori siano effettuate correttamente. Rischi per la Salute Rischi fisici - Microclima Il fattore di rischio è presente per la peculiarità dell'attività che comporta lo stazionamento del personale non docente in corridoi, aule, locali di servizio, all'esterno. Il rischio di raffreddamento è dovuto alla differenza microclimatica degli ambienti. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Adottare idoneo vestiario Evitare lo stazionamento del personale in luoghi con presenza di correnti d'aria. Rischi stress - lavoro correlati La relativa valutazione è riportata in documento separato dal presente. Carico di lavoro fisico L'attività comporta il trasferimento nei depositi di materiale didattico e arredi. Il sollevamento di carichi è possibile in caso di immagazzinamento di materiale. Probabilità Danno Rischio (P x D) 3 2 6 Misure di prevenzione e protezione Limitare il carico sollevabile al di sotto di 15 kg. Organizzazione del lavoro Il lavoro è organizzato secondo la programmazione effettuata dall'istituto scolastico. Nome preposto: <............> Formazione, Informazione ed Addestramento Viene regolarmente effettuata un'attività di formazione e informazione di tutto il personale non docente in relazione ai rischi cui lo stesso è esposto. Sorveglianza sanitaria E' necessario comunicare al medico competente le categorie di lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria. Non risultano rischi. Per cui non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria. Elenco di rischi che obbligano approfondimento da parte del medico competente: Fattore di rischio Carico di lavoro fisico Rischio Sollevamento di carichi Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Valutazione 6 (3x2) Pagina 78 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ATTIVITA’ DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO Descrizione L'attività amministrativa (segreteria e Direzione) viene svolta principalmente nell’Istituto Comprensivo Statale nonché sede della Scuola Media di via A. De Gasperi. Responsabilità e competenze Il personale amministrativo ha responsabilità organizzativa di tutto il personale Attività svolte L'operatività prevede lo svolgimento delle attività elencate nella tabella riportata di seguito: Elenco attività principali Utilizzo di personal computer Archiviazione di documenti Utilizzo di fotocopiatrici Luoghi di lavoro Elenco luoghi di lavoro Plesso di via A. De Gasperi Rischi per la Sicurezza Rischi elettrici Il fattore di rischio elettrico è connesso all'uso delle attrezzature alimentate elettricamente. Il rischio deriva da un cattivo uso delle attrezzature di laboratorio allacciate alla rete elettrica (pc, stampanti, fotocopiatrici, ecc.). In particolare un non corretto collegamento ai terminali elettrici può essere causa di dispersioni pericolose sugli apparecchi. Probabilità Danno Rischio (P x D) 2 3 6 Dove: Direzione didattica Misure di prevenzione e protezione Accertarsi sempre che le connessioni di messa a terra degli utilizzatori siano effettuate correttamente. Rischi per la Salute Rischi stress - lavoro correlati La relativa valutazione è riportata in documento separato dal presente. Lavoro ai videoterminali Il fattore di rischio deriva da periodi prolungati di uso di personal computer. Misure di prevenzione e protezione Osservare i prescritti periodi di riposo durante il lavoro. Il personale di segreteria può essere soggetta al rischio da videoterminali. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 79 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Postura scorretta Il fattore di rischio deriva dalla necessità di svolgere l'attività prevalentemente da seduti. Il notevole tempo che spesso viene trascorso per lo svolgimento dell'attività amministrativa in posizione seduta impone spesso l'assunzione di posture errate. Probabilità Danno Rischio (P x D) 4 2 8 Misure di prevenzione e protezione Adeguare gli arredi con altri di tipo ergonomico che favoriscano lo scaricamento della colonna vertebrale da seduti. Organizzazione del lavoro Il lavoro è organizzato secondo la programmazione effettuata dall'istituto scolastico Formazione, Informazione ed Addestramento Viene regolarmente effettuata un'attività di formazione e informazione del personale di segreteria in relazione ai rischi cui lo stesso è esposto. Sorveglianza sanitaria E' necessario comunicare al medico competente le categorie di lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria. Non risultano rischi. Per cui non è obbligatoria la sorveglianza sanitaria. Elenco di rischi che obbligano approfondimento da parte del medico competente: Fattore di rischio Postura scorretta Rischio Postura scorretta Valutazione 8 (4x2) 3.4 – Piano programmatico generale (cronoprogramma) delle misure Introduzione A seguito delle indicazioni, suggerimenti e obblighi evidenziati per l'eliminazione, la riduzione ed il controllo dei rischi residui individuati nel presente documento, resta a totale discrezione del datore di lavoro indicare, in base alle possibilità economiche ed in funzione della gravità dei rischi stessi, una priorità di interventi di bonifica o di riduzione o di controllo degli stessi. Ciò premesso, il S.P.P. prevede l'attuazione, nel tempo, del seguente piano programmatico generale (crono programma), per il miglioramento e la sorveglianza delle condizioni di lavoro, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 80 di 135 DOCUMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Sezione di riferimento Rischio attività reparto Tutte le attività Tutti gli Mancato adeguamento a norma degli edifici impianti elettrici e antincendio Ingresso in locali tecnici non Tutte le Tutti gli autorizzati attività edifici e alunni Caduta di cornicioni Tutte le Tutti gli attività edifici e alunni Caduta da finestre dei wc Alunni 02.1 Tutte le attività e alunni Tutto il persona le e alunni Tutte le attività Tutto il persona le Tutto il persona le Indicat. prima dell'intervento 9 (3x3) 12 (3x4) --- 02.1 Impedire l'accesso, soprattutto agli alunni, in locali non autorizzati, quali centrali termiche, locali quadri, depositi, ecc. Rendere sicuro il passaggio nei cortili Assicurarsi che i locali interessati siano chiusi a chiave custodita in luogo presidiato. Evitare il pericolo di sfondamento e caduta dall'alto Evitare il pericolo di crolli 8 (2x4) Rottura accidentale di vetrature di Tutti gli mobili edifici 9 (3x3) Urti accidentali ad infissi con apertura Tutti gli ad anta all'interno dell'edificio edifici 12 (4x3) Tutti gli edifici Adeguamento a norma degli impianti --Cadute accidentali di intonaci e calcinacci Evitare la rottura e il crollo delle vetrature a seguito di urto Ridurre il rischio evacuazione locali 8 (2x4) Imprese Tutti gli Mal funzionamento dell'impianto esterne edifici antincendio e rilevazione incendi 12 (3x4) Cavi elettrici volanti 03.1 Tutti gli edifici 3 (3x1) 03.2 Tutti gli Cadute accidentali per edifici pavimentazione dissestata 2 (2x1) Confinare le zone pericolanti e intervenire con risanamento delle strutture Sostituire le vetrature con altre anticaduta e, in alternativa, vigilare durante l'uso dei wc da parte degli alunni Controllo periodico della staticità dei solai Scongiurare il pericolo del degrado delle Verifica periodica delle murature e murature relative tinteggiature Evitare il rischio da urto Rischio incendio Azione Rendere a norma gli impianti per aumentare il livello di sicurezza 16 (4x4) Crollo di parte del solaio 02.1 Obiettivo Ridurre il rischio incendio Ridurre il rischio inciampo e elettrocuzione Ridurre il rischio di inciampo Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Sostituire le vetrature con vetri di sicurezza o applicare fogli trasparenti anticaduta Dotare gli infissi di supporti che limitino l'apertura Assicurarsi che le porte di uscita dell'edificio siano permanentemente funzionanti Accertarsi della manutenzione periodica degli impianti antincendio Assicurarsi che il personale docente verifichi il corretto posizionamento dei cavi e si accerti della disattivazione delle macchine a lezione finita Segnalare le zone dissestate e inibirne l'uso Indicat. dopo Resp. l'intervento attuazione --- Risorse Amministrazione Comunale Distretto Scolastico --Amministrazione Comunale --- --- Amministrazione Comunale e Distretto Scolastico Amministrazione Comunale --Amministrazione Comunale --Amministrazione Comunale --Amministrazione Comunale --Distretto Scolastico --- --- Amministrazione Comunale Distretto scolastico --- --- Pagina 81 di 135 Distretto scolastico Entro il Verifica attuaz. DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 3.5 – Foglio delle prescrizioni Nella presente relazione, la priorità degli interventi è stata indicata al Datore di lavoro mediante la stima numerica (da 1 a 16) del rischio (PxD). Si è quindi adottato un modello matematico di valutazione basato sulle tabelle sotto riportate, per le quali ad un valore più alto di rischio corrisponde un intervento maggiormente prioritario. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 82 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI La definizione della scala delle probabilità fa riferimento principalmente all'esistenza di una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e il danno ipotizzato; in secondo luogo all'esistenza di dati statistici noti a riguardo, a livello di azienda o di comparto di attività; infine, un criterio di notevole importanza è quello del giudizio soggettivo di chi è direttamente coinvolto nella realtà lavorativa, che spesso costituisce l'unica fonte di tipo pseudo statistico disponibile. Tale giudizio può essere misurato in modo indiretto attraverso il livello di sorpresa che l'evento provocherebbe, secondo una prassi molto interessante utilizzata a riguardo in alcuni paesi anglosassoni. La scala di gravità del danno chiama invece in causa la competenza di tipo sanitario e fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno stesso, distinguendo tra infortunio ed esposizione acuta o cronica. Fattore di rischio Pericolo incendio Accessibilità Caduta di parti di edificio Arredi Elemento valutato Presidi di rilevazione incendio, vie di fuga, sistemi di spegnimento Si valuta la presenza di rampe e impianti elevatori a servizio delle persone con ridotta attività motoria Descrizione Gli edifici scolastici dovranno essere adeguati alle prescrizioni delle norme antincendio in vigore, stanti le non conformità rilevate nel DVR Si rileva l'assenza di impianti elevatori sull'edificio di via A. De Gasperi e rampe per l’accesso ai disabili in quasi tutti gli edifici La possibile caduta di parti di elementi strutturali e non degli edifici, comprese vetrature di arredi e infissi, va valutata attentamente per evitare danni alle persone o cose La maggior parte degli arredi Presenza di arredi scolastici scolastici risulta di vecchia per alunni e costruzione e non conforme ai insegnanti principi di ergonomia Cornicioni, muri di recinzione, vetrature, infissi , ecc. Manutenzione Si rileva una scarsa Manutenzione di impianti e manutenzione di impianti e strutture strutture Foto R(PxD) Soluzioni proposte --- Prevedere idonei finanziamenti per adeguare a norma antincendio gli edifici scolastici --- Occorre installare un impianto elevatore nel plesso di via A. De Gasperi, nonché verificare la l’esistenza di rampe e la presenza di servizi igienici dedicati ai disabili in tutti gli edifici --- Verificare con periodicità prefissata le strutture e le finiture degli edifici scolastici --- Sostituire gradualmente gli arredi vetusti --- Adottare un piano generale di manutenzione periodica per rendere efficienti gli impianti, compresi quelli antincendio, e garantire sicurezza alle strutture. Periodo Referente Data scadenza intervento bonifica Conclusioni Il presente documento deve essere considerato quale strumento accessorio per il datore di lavoro, al fine di provvedere alla bonifica delle situazioni di rischio legate a violazioni delle vigenti normative in materia d'igiene, salute o sicurezza sul lavoro. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 83 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Tali violazioni di norma sono state accertate durante stabilimento aziendale, tuttavia non è certamente da violazioni non riscontrate, visto che i rilievi sono stati il principio secondo cui il documento di valutazione contemplare unicamente quei rischi specifici con all'applicazione della normativa cogente. i sopralluoghi effettuati presso lo escludere che vi siano ulteriori effettuati tenendo in considerazione ai sensi del D.Lgs. 81/08 deve caratteristica residuale rispetto Si ricorda altresì che la validità dell'analisi dei rischi effettuata e raccolta nel documento di valutazione dei rischi, è subordinata alla realizzazione degli interventi riportati nel presente "foglio prescrizioni", che si ricorda sono violazioni di legge e rivestono pertanto carattere di massima priorità. 3.6 - Informazione e Formazione II personale docente e ATA verrà informato e formato attraverso: - Corsi di aggiornamento organizzati dall’amministrazione - Riunioni periodiche con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) Gli alunni verranno formati e informati dai loro insegnanti mediante lo svolgimento di apposite unità didattiche ed incontri con esperti e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. In caso di rischio specifico presente in un ambiente verrà utilizzata apposita segnaletica e verranno affisse norme di comportamento. A tal proposito si fa presente che da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) verrà messo a disposizione una GUIDA “PROGETTO SCUOLA SICURA” per tutti i docenti e gli alunni utile per le prove di evacuazione annuali. In esso sono descritte le modalità dell’esodo, l’assegnazione degli incarichi agli allievi e i compiti che il personale docente, il personale non docente e gli allievi devono svolgere. 3.7 - Controllo delle documentazioni certificative concernenti le strutture e gli impianti Ultimo e non meno importante è il controllo delle documentazioni certificative, concernenti le strutture e gli impianti, lavoro che deve essere fatto prima della stesura del piano di emergenza. Documentazioni che sono ritenute elementi, non solo di conservazione d'obbligo per il Dirigente scolastico, ma anche strumento di verifica e/o di adeguamento alle normative di recente introduzione nella legislazione civilistica italiana, che regola l'attività anche nella scuola. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 84 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTAZIONI CERTIFICATIVE Autorizzazione al funzionamento EDIFICIO PIAZZA MUNICIPI O EDIFICI O VIA LO MARCHE SE EDIFICIO VIA ISONZO EDIFICI O VIA C. COLOMB O EDIFICI O VIA CANEVA EDIFICI O SAN PIETRO VERNOT ICO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Certificato di agibilità (art. 24, comma 1, D.P.R. 380/2001) Certificato di collaudo statico (L. 1086 del 5/11/1971) Certificato di conformità dell'impianto idrico Certificato di conformità dell'impianto elettrico Certificato di conformità dell'impianto antincendio Contratto di manutenzione degli estintori Certificato di conformità dell'impianto di terra e/o dispositivi contro le scariche atmosferiche Certificato di conformità dell'impianto igienicosanitario Certificato di conformità degli impianti tecnologici Certificato di conformità dell'impianto termico Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 85 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Certificato di abitabilità uso scuola Dalla figura sotto riportata si evince che il Certificato di abitabilità con destinazione d'uso degli ambienti, risulta essere un atto certificativo completo, in quanto il suo rilascio, per come previsto da tutta la normativa in materia edilizia e impiantistica, è subordinato al rilascio di tutte le altre certificazioni, per i compiti di vigilanza e verifica, propri del Dirigente scolastico. Pertanto la richiesta all'Ente proprietario dell'immobile delle varie certificazioni alla luce delle normative vigenti diventa l'unico adempimento obbligatorio, per il Dirigente scolastico, riducendo così di molto le competenze specifiche richieste e le connesse responsabilità. In particolare il Certificato di prevenzione incendi è normato dall’art. 5 del D.P.R. 10 giugno 2004, n. 200): 1. Il certificato di prevenzione incendi attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione degli incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio richiesti. 2. Il certificato è rilasciato a conclusione del procedimento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, e alle altre disposizioni vigenti, “fermo restando – sottolineano i vigili del Fuoco - quanto previsto dalle prescrizioni in materia di prevenzione incendi a carico dei soggetti responsabili delle attività ed a carico dei soggetti responsabili dei progetti e della documentazione tecnica richiesta”. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 86 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SEZIONE 4 - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO 4.1 – Oggetto e scopo 4.2 – Caratteristiche dell’insediamento 4.3 – Descrizione delle attività 4.4 – Identificazione dei pericoli d’incendio 4.5 – Individuazione delle persone esposte a rischio d’incendio 4.6 – Eliminazione o riduzione dei pericoli d’incendio 4.7 – Classificazione del livello di rischio 4.8 – Verifica dell’adeguatezza delle misure di sicurezza 4.1 - Oggetto e scopo La presente SEZIONE costituisce il documento di valutazione del rischio incendio che il datore di lavoro deve elaborare, in ottemperanza all'art. 17 comma 1 lettera a) e artt. 27 e 28 del Decreto Legislativo 81/08. I criteri adottati per la valutazione dei rischi di incendio e per la definizione delle misure di prevenzione e protezione, sono conformi a quanto previsto dal D.M. 10 marzo 1988 – Allegato I "Linee guida per la valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro". 4.2 - Caratteristiche dell'insediamento vedasi Sezione 1 4.3 - Descrizione dell'attività vedasi Sezione 1 Numero di persone presenti Ai fini della valutazione del rischio d'incendio e la gestione delle emergenze per l'edificio in esame, si stimano di seguito gli affollamenti previsti nelle diverse aree degli edifici scolastici, tenuto conto del personale normalmente in servizio e dell'eventuale presenza di pubblico che potrebbe essere presente nei momenti di maggior affluenza della giornata tenendo conto degli alunni, del personale docente e non docente. Sulla base delle informazioni raccolte si determinano i seguenti affollamenti: ■ Scuola secondaria primo grado Piazza Municipio: (161 alunni + 19 docenti + 6 segreteria e personale ausiliario) = 186 presenze ■ Scuola primaria via Lo Marchese: (154 + 17 + 2) = 173 presenze ■ Scuola primaria via Isonzo: (92 + 8 + 1) = 101 presenze ■ Scuola infanzia “Don Bosco” via C. Colombo: (76 + 6 + 2) = 84 presenze ■ Scuola infanzia “Rodari” via Caneva: (55 + 5 + 1) = 61 presenze ■ Scuola infanzia “O. Decroly”: (86 + 6 + 1) = 93 presenze Orario lavoro vedasi Sezione 1 Impianti e macchine utilizzate Le macchine presenti per ogni edificio scolastico sono rappresentate da personal computer e stampanti, fotocopiatrice, videoproiettori, fornelli elettrici e frigorifero, questi ultimi ad uso del personale ausiliario. Nella scuola dell’infanzia dove sono attivate le cucine sono presenti carrelli termici elettrici, frigoriferi e fornelli elettrici. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 87 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Magazzini, depositi, archivi In tutti gli edifici scolastici sono presenti vani destinati a depositi di materiale vario, come meglio specificato in altro capitolo. Locali ed impianti tecnologici Tutti gli edifici scolastici sono forniti di impianto termico del tipo a radiatori alimentato da centrali termiche con bruciatori a gas metano di differente potenzialità. In particolare per tutte le centrali termiche di tutti gli edifici è indispensabile adottare le misure di prevenzione in attesa dell'adeguamento a norma (ad esempio con l'abbassamento della pressione di esercizio). Attività soggette al controllo dei vigili del fuoco L'Azienda è soggetta al certificato di prevenzione incendi per i seguenti locali: Scuola media via A. De Gasperi, Scuola primaria via Provinciale, Scuola primaria via Duca D’Aosta, Scuola dell’infanzia via Padova. Le attività sono quelle di seguito elencate (D.M. 16 febbraio 1982). Attività N° 85: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti. N° 91: Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 100.000 Kcal/h (116 kW). 4.4 - Identificazione dei pericoli d'incendio Materiali combustibili e/o prodotti infiammabili Il primo elemento di valutazione del pericolo di incendio materiali solidi, liquidi e gassosi, che potrebbero bruciare ossia generare fenomeni esplosivi. Nel caso in esame l'attività svolta, i materiali degni di nota a seguito di un seguito: è verificare l'eventuale presenza di sviluppando fiamme, fumo e calore visto l'insediamento e considerata eventuale incendio sono riportati di SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – PIAZZA MUNICIPIO. Si rileva al piano terra un piccolo deposito di materiale in corrispondenza della zona segreteria e servizi amministrativi. Sempre a piano terra esiste un locale adibito ad archivio della scuola dove si rileva la presenza di numerose scaffalature piene di materiale cartaceo. Sempre a piano terra al di sotto della scala interna che porta al primo piano si rileva la presenza di un ripostiglio e disimpegno con materiale in disuso da rottamare. A primo piano è da rilevare la presenza della sala video e del laboratorio scientifico dove si rilevano la presenza di diversi scaffali e attrezzature. Infine è da segnalare la zona della palestra e del laboratorio tecnico-artistico, con la presenza di attrezzi ginnici vari (plastica e legno), nonché di materiale in disuso. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 88 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE. Si rilevano i seguenti depositi: a piano terra nella zona riservata al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o combustibili; nella zona palestra si rileva un deposito costituito da materassi di palestra, arredi, attrezzi ginnici, ecc. E infine sempre a piano terra c’è un aula multimediale con la presenza di diversi scaffali e attrezzature. SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO. Si rilevano i seguenti depositi: nella zona riservata al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o combustibili; nella zona palestra si rileva un deposito costituito da materassi di palestra, arredi, attrezzi ginnici, ecc. SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” VIA C. COLOMBO. Si rilevano i seguenti depositi: nella zona riservata al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o combustibili; nella zona attività collettive si rileva un deposito costituito da arredi vari, attrezzi per gioco, ecc. SCUOLA INFANZIA “RODARI” VIA CANEVA: Si rilevano i seguenti depositi: nella zona riservata al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o combustibili; nella zona attività collettive e nel laboratorio gioco si rilevano depositi costituiti da arredi vari, attrezzi per gioco, ecc. SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY”: Si rilevano i seguenti depositi: nella zona riservata al personale ausiliario è presente un modesto deposito di attrezzi e detersivi non infiammabili o combustibili; nella zona deposito si rilevano diversi arredi vari, attrezzi per gioco, ecc. Reparto Materiali combustibili o prodotti infiammabili Scuola secondaria Materiali vari in disuso o utilizzati sporadicamente primo grado Piazza Municipio Archivio cartaceo in apposito locale dotato di scaffalature metalliche Arredi scolastici con struttura metallica e legno Quantità circa 1,50 q.li circa 9,50 q.li Scuola primaria via Lo Marchese Materiali vari in disuso o utilizzati sporadicamente circa 1,20 q.li per aula q.li 1,5 Scuola primaria via Isonzo Materiali vari in disuso o utilizzati sporadicamente q.li 1 Scuola infanzia “Don Bosco” Materiali in disuso o utilizzati sporadicamente q.li 1,5 Scuola infanzia “Rodari” Materiali in disuso o utilizzati sporadicamente q.li 1,5 Scuola infanzia “O. Decroly”” Materiali in disuso o utilizzati sporadicamente q.li 1,5 La presenza di altri materiali combustibili o prodotti infiammabili dislocati in altri punti dei locali, per quantitativi limitati, non costituisce oggetto di particolare valutazione. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 89 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Presenza di ditte esterne All’interno dei reparti potrebbero venirsi a trovare lavoratori di ditte esterne (es. elettricista) con la possibilità di introduzione di materiali combustibili o prodotti infiammabili. Tale circostanza dovrà essere regolamentata come previsto nel D.Lgs. 81/08. Sorgenti d'innesco Si procede all'individuazione delle sorgenti d'innesco. Nel caso in esame, visto l'insediamento e considerata l'attività svolta, le sorgenti d'innesco in grado di costituire cause potenziali di incendio sono quelle riportate di seguito: - corto circuiti per sovraccarico elettrico; principi di incendio nelle aree esterne; utilizzatori elettrici lasciati sotto tensione anche durante le ore di mancata sorveglianza; guasti alle plafoniere per riscaldamento o guasto interno. Si rileva il generale divieto di fumo in tutti gli edifici per cui tale sorgente di incendio non si ritiene probabile. Reparti Tutte le scuole Sorgenti d'innesco • Corto circuito dell'impianto elettrico in generale a causa di sovraccarichi dovuti all'uso di attrezzature non previste (stufe elettriche ad incandescenza, piastre elettriche, ecc.). • Danneggiamento dei condensatori delle lampade al neon dei corridoi e delle aule che già hanno presentato tale inconveniente. • Mal funzionamento dei dispositivi di sicurezza della centrale termica con fuoriuscita di gas metano. 4.5 - Individuazione delle persone esposte a rischio d'incendio I danni maggiori provocati da un incendio sono la perdita di vite umane ed eventuali lesioni riportate dai sopravvissuti. L’individuazione dei lavoratori e delle persone presenti sul luogo di lavoro, al fine di garantire loro un’adeguata sicurezza antincendio, ricopre perciò un’importanza piuttosto rilevante. 4.6 - Eliminazione o riduzione dei pericoli d'incendio Materiali combustibili e/o prodotti infiammabili In tutti gli edifici occorre dismettere il materiale in disuso che può costituire un prodotto combustibile in caso di incendio. Sorgenti d'innesco Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio Sorgente di innesco Corto circuito dell'impianto elettrico in Misure specifiche Attenersi all'uso per cui gli impianti elettrici sono stati progettati. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 90 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI generale a causa di sovraccarichi dovuti all'uso di attrezzature non previste (stufe elettriche ad incandescenza, piastre elettriche, ecc.) Danneggiamento dei condensatori delle lampade al neon dei corridoi e delle aule che già hanno presentato tale inconveniente. Controllo periodico delle lampade con sostituzione periodica dei condensatori Mal funzionamento dei dispositivi di sicurezza della centrale termica con fuoriuscita di gas metano. Disporre un controllo periodico del buon funzionamento della centrale termica a servizio dell'edificio • Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali combustibili in genere. • Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio • Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della centrale termica. Scuola primaria via Lo Marchese • Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali combustibili in genere. • Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio. • Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della centrale termica. Scuola primaria via Isonzo • Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali combustibili in genere. • Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio. • Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 91 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI centrale termica. Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo • Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali combustibili in genere. • Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio. • Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della centrale termica. Scuola infanzia “Rodari” - via Caneva • Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali combustibili in genere. • Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio. • Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della centrale termica. Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico • Le apparecchiature elettriche con circuiti elettrici in temperatura (es. PC, fotocopiatrici, fax e stampanti laser) dovranno essere spente a fine turno, a meno che la loro accensione sia necessaria per l'attività. Quelle che devono restare accese per esigenze di lavoro, dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • Le macchine per ristoro dovranno essere tenute lontano da materiali combustibili. • In prossimità di macchine elettriche in genere non dovranno essere depositati materiali combustibili in genere. • Non essendo l'edificio dotato di zone per fumatori, occorre predisporre apposita cartellonistica che prescriva il divieto di fumo all'interno dell'edificio. • Vietare l'accensione di fuochi all'esterno dei cortili e in particolare nei pressi della centrale termica. 4.7 - Classificazione del livello di rischio Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio Probabilità di innesco Probabilità di propagazione Probabilità di coinvolgimento di persone Livello di rischio Bassa 1 Media 2 Alta 3 MEDIO 6 Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 92 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Scuola primaria via Lo Marchese Probabilità di innesco Probabilità di propagazione Probabilità di coinvolgimento di persone Livello di rischio Bassa 1 Media 2 Alta 3 MEDIO 6 Probabilità di innesco Probabilità di propagazione Probabilità di coinvolgimento di persone Livello di rischio Bassa 1 Media 2 Alta 3 MEDIO 6 Scuola primaria via Isonzo Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo Probabilità di innesco Probabilità di propagazione Probabilità di coinvolgimento di persone Livello di rischio Bassa 1 Media 2 Alta 3 MEDIO 6 Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva Probabilità di innesco Probabilità di propagazione Probabilità di coinvolgimento di persone Livello di rischio Bassa 1 Media 2 Alta 3 MEDIO 6 Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico Probabilità di innesco Probabilità di propagazione Probabilità di coinvolgimento di persone Livello di rischio Bassa 1 Media 2 Alta 3 MEDIO 6 4.8 - Verifica dell'adeguatezza delle misure di sicurezza Riduzione delle probabilità di incendio La riduzione della probabilità di incendio è attuata di fatto tramite controlli del personale docente e non docente con riferimento alle sorgenti di rischio-incendio. Tali controlli sono effettuati a vista e il risultato è registrato per iscritto nei registri della sicurezza e dei controlli per la prevenzione degli incendi. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 93 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Vie ed uscite di emergenza Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio Il sistema di vie di fuga risulta ben articolato sia al piano terra che al primo piano con zone di ritrovo individuate nel cortile della scuola e anche all’esterno nella zona verde di Piazza Municipio. Scuola primaria via Lo Marchese Il sistema di vie di fuga risulta ben articolato sia al piano terra che al primo piano con zone di ritrovo individuate nel cortile della scuola. Scuola primaria via Isonzo Il sistema di vie di fuga risulta ben articolato a piano terra con zone di ritrovo individuate nel cortile della scuola. Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo L'ampia disponibilità di aperture verso l'esterno facilita l'esodo in caso di emergenza. Non si rilevano particolari problematiche. Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva L'ampia disponibilità di aperture verso l'esterno facilita l'esodo in caso di emergenza. Non si rilevano particolari problematiche. Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico L'ampia disponibilità di aperture verso l'esterno facilita l'esodo in caso di emergenza. Si rileva un particolare problematico. L’uscita prevista per gli alunni della scuola dell’infanzia non è agibile in quanto non a norma, pertanto i bambini sono costretti ad utilizzare l’uscita principale che è in comune con gli altri plessi di scuola primaria e secondaria. Segnalazione di incendio Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza. Scuola primaria via Lo Marchese L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza. Scuola primaria via Isonzo L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza. Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza. Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva L'impianto acustico (campanella) di fine ora scolastica è utilizzato come allarme in caso di incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 94 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico L'impianto di allarme esistente è utilizzato in caso di incendio con suono emesso con cadenza fissata nel piano di sicurezza. Sistemi di spegnimento Scuola secondaria primo grado – Piazza Municipio Esiste un impianto di spegnimento ad idranti (cinque a piano terra e tre a primo piano) alimentato da pompe antincendio, purtroppo non funzionante. Inoltre ci sono diversi estintori (sei a piano terra e quattro a primo piano) che risultano attualmente carichi. Scuola primaria via Lo Marchese Non esiste un impianto di spegnimento ad idranti. Ci sono diversi estintori (due a piano terra e due a primo piano) che risultano attualmente carichi. Scuola primaria via Isonzo Non esiste un impianto di spegnimento ad idranti. Ci sono due estintori che risultano attualmente carichi. Scuola infanzia “Don Bosco” – via C. Colombo Esiste un impianto di spegnimento (tre idranti) alimentato da pompe antincendio, purtroppo non funzionante. Ci sono inoltre quattro estintori che risultano attualmente carichi. Scuola infanzia “Rodari” – via Caneva Esiste un impianto di spegnimento (quattro idranti) alimentato da pompe antincendio, purtroppo non funzionante. Ci sono inoltre cinque estintori che risultano attualmente carichi. Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico Esiste un impianto di spegnimento (quattro idranti) alimentato da pompe antincendio, purtroppo non funzionante. Ci sono inoltre quattro estintori che risultano attualmente carichi. Sorveglianza, controllo e manutenzione Non si rileva nessun programma di manutenzione per i presidi antincendio nei plessi. Informazione, formazione, esercitazione Informazione: dovrà essere coinvolto tutto il personale in attività di informazione, sui rischi d'incendio in azienda e sulle misure di sicurezza da adottare rispettando i contenuti specificati nell'Allegato VII del D.M. 10 Marzo 1998 al punto 7.2. Formazione: dovrà essere garantita specifica formazione antincendio a tutti i lavoratori esposti a particolari rischi di incendio, quali per esempio gli addetti all'utilizzo di sostanze infiammabili o di attrezzature a fiamma libera. Addetti antincendio: dovrà essere valutato il numero di addetti antincendio presenti e se necessario procedere alla nomina e formazione come previsto dall'allegato IX al punto 9.5, di seguito se ne riportano i contenuti: Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 95 di 135 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Anno Scolastico 2013 - 2014 Il presente piano di emergenza viene redatto con lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente nonché gli studenti sui comportamenti da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall’edificio scolastico. Il Piano di Emergenza ed Evacuazione è lo strumento operativo mediante il quale vengono studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro a tutti gli occupanti di un edificio (D.M. 10.03.1998 – D.Lgs. n. 81/2008). SEZIONE 5 - MODALITÀ DI EVACUAZIONE DEI SINGOLI PLESSI 5.1 – Conoscenza dell’ambiente scolastico 5.2 – Predisposizioni ed incarichi 5.3 – Procedure operative 5.4 – Piano di emergenza Edificio Scuola Secondaria Primo Grado Piazza Municipio 5.4.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.4.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.5 - Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Lo Marchese 5.5.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.5.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.6 – Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Isonzo 5.6.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.6.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.7 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Don Bosco” via C. Colombo 5.7.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.7.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.8 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Rodari” via Caneva 5.8.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.8.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.9 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico 5.9.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.9.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni SEZIONE 6 – Moduli e schede istruzione di sicurezza 6.1 - Norme di primo soccorso ad uso interno 6.2 - Modulo di evacuazione e Numeri telefonici utili 6.3 – Schede istruzione di sicurezza 6.4 – Schede degli impianti e attrezzature antincendio 6.4.1 – Porte REI ed uscite di emergenza 6.4.1 – Scheda estintori 6.4.2 – Scheda impianti fissi 6.4.3 – Scheda impianti di rilevazione 6.4.4 – Scheda illuminazione di emergenza Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 96 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SEZIONE 5 - MODALITÀ DI EVACUAZIONE DEI SINGOLI PLESSI 5.1 – Conoscenza dell’ambiente scolastico 5.2 – Predisposizioni ed incarichi 5.3 – Procedure operative 5.4 – Piano di emergenza Edificio Scuola Secondaria Primo Grado Piazza Municipio 5.4.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.4.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.5 - Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Lo Marchese 5.5.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.5.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.6 – Piano di emergenza Edificio Scuola primaria via Isonzo 5.6.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.6.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.7 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Don Bosco” via C. Colombo 5.7.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.7.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.8 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “Rodari” via Caneva 5.8.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.8.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.9 – Piano di emergenza Edificio Scuola infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico 5.9.1 Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario 5.9.2 Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni 5.1 – Conoscenza dell’ambiente scolastico La conoscenza dell'ambiente scolastico è stato il presupposto fondamentale per costruire il piano di emergenza. La prima operazione è stata quella di individuare le caratteristiche spaziali e distributive dei plessi (ad esempio il numero di piani ed aule per piano), utilizzando le piante e le planimetrie a disposizione, integrandole ove ci fossero delle carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti (modifiche nelle destinazioni d'uso, spostamento di muri, chiusura di porte, ecc.). Nelle piante dei diversi piani si sono opportunamente indicati tutti i luoghi in cui si possono verificare le situazioni di pericolo (laboratori, palestre, biblioteche, magazzini, centrali termiche, ecc.), le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ed uscite di sicurezza, estintori, idranti, etc.) nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola (cortili interni o esterni, ecc.). Per consentire una precisa lettura degli elaborati grafici, questi sono stati accompagnati da sintetiche note descrittive. 5.2 – Predisposizioni ed incarichi Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza, ed evitare dannose improvvisazioni, è stato necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantirne un'evoluzione in sicurezza. Designazione nominativa Sono stati identificati i compiti al personale docente e non che opera nell'Istituto. Per ogni compito si sono individuati i responsabili, in modo da garantire una buona funzionalità e sicurezza nei plessi. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 97 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE - Del responsabile e del suo sostituto addetto all'emanazione dell'ordine di evacuazione (normalmente Preside e Vicepreside) che al verificarsi di una situazione di emergenza assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso. - Del personale incaricato della diffusione dell'ordine di evacuazione. - Del personale di piano o di settore responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione. - Del personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell'Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario. - Del personale incaricato dell'interruzione della erogazione dell'energia elettrica, del gas e dell'alimentazione della centrale termica. - Del personale incaricato dell'uso e del controllo periodico dell'efficienza di estintori e idranti. - Del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle. I predetti incarichi sono riportati in un apposito schema che è allegato ai Piani di esodo di ogni plesso. Modalità di esodo Appena avvertito l'ordine di esodo le persone presenti nell'edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo, per quanto possibile, la massima calma. Quest'ultima affermazione può sembrare paradossale, ma se si pensa che, visto quanto stabilito dalla recente normativa di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica, l'uscita di sicurezza più vicina è ad una distanza massima di 60 metri dalla porta dell'aula e che normalmente il numero massimo di piani è pari a tre, si comprende che il tempo necessario per coprire tale distanza, uscendo dall'aula, è ridotto anche camminando lentamente. Se a questo si aggiunge che nella maggior parte dei casi si dispone di parecchi minuti per mettersi in salvo, è comprensibile che la soluzione del problema consista nell'esecuzione di un deflusso ordinato e senza intoppi. Pertanto non appena udito il segnale d’allarme si dovrà adottare il seguente comportamento: 1. Bisogna interrompere immediatamente ogni attività; 2. Gli studenti usciranno dall'aula, al seguito dei compagni apri-fila, in fila indiana e tenendosi per mano, o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti; un tale comportamento, oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano prendere la direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere coraggio. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 98 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 3. Seguire le vie di fuga indicate 4. Raggiungere il punto di raccolta assegnato 5. Compilare il modulo di esodo 5.3 – Procedure operative Le procedure previste dal piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi identificati precedentemente nel documento ed affinché il piano garantisca la necessaria efficacia gli adulti dovranno rispettare le seguenti regole: - esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza; - osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per salvaguardarne l'incolumità; - abbandono dell'edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi. All'interno dell'edificio scolastico ogni soggetto presente (personale docente, non docente ed allievi) dovrà comportarsi ed operare per garantire a se stesso ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo oltre agli incarichi assegnati ognuno dovrà seguire determinate procedure. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dovrà vigilare correttamente sulla corretta applicazione: - dell'ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita, da effettuare prima dell'inizio delle lezioni; - delle disposizioni inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili; - del divieto di sosta agli autoveicoli nelle aree della scuola non espressamente dedicate a tale uso e che, in ogni caso, creino impedimenti all'esodo; - dell'addestramento periodico del personale docente e non all'uso corretto di estintori ed altre attrezzature per l'estinzione degli incendi. Infine avrà cura di richiedere all'Ente Locale competente, con tempestività, gli interventi necessari per la funzionalità e manutenzione: - dei dispositivi di allarme; - dei mezzi antincendio; - di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza. IL PERSONALE DOCENTE Dovrà: - informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare l'incolumità a se stessi ed agli altri; - illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti dall'instaurarsi di una situazione di emergenza nell'ambito dell'edificio scolastico; - intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico; - controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti; - in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 99 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Una volta raggiunta la zona di raccolta farà pervenire alla direzione delle operazioni, tramite i ragazzi individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti. Tale modulo dovrà essere sempre custodito all'interno del registro. Gli insegnanti di sostegno, con l'aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente degli alunni handicappati loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche non motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno dell'edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe. IL PERSONALE NON DOCENTE Dovrà seguire specifici aspetti del piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con l'esterno. Uno o più operatori devono disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e, successivamente, controllare che nei vari piani dell'edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare in particolare: servizi, spogliatoi, laboratori, ecc.). Le uscite sulla pubblica via saranno presidiate da personale designato a tale compito, che provvederà all'interruzione del traffico, qualora necessaria, altro personale dovrà essere incaricato di attivare gli estintori e/o gli idranti. GLI ALLIEVI Dovranno adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale d'allarme: - interrompere immediatamente ogni attività; - mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo; - tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.); - disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due compagni designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila); - rimanere collegati tra loro - seguire le indicazioni dell'insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; - camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; - collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento; - attenersi strettamente a quanto ordinato dall'insegnante nel caso che si verifichino contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano. VARIE Come ricordato in premessa, l'esperienza dimostra che per un istituto scolastico, come per altri ambienti con affollamento di persone, il rischio maggiore è quello derivante dal panico durante l'esodo forzato, e non regolato, causato da situazioni di pericolo imprevedibili. In tali situazioni vanno subito avviate le operazioni tendenti a tranquillizzare i ragazzi. Laddove la situazione di pericolo si manifesti in strutture scolastiche occupate da scuole materne o prime classi, si richiede un particolare impegno da parte di tutto il personale nel controllo dell'esodo dei bambini. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 100 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 5.4 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE EDIFICIO: SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO La scuola secondaria di primo grado di piazza municipio è stata suddivisa in 4 settori (vedere i punti di raccolta nelle piantine allegate): - Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano in palestra, nel laboratorio tecnico-artistico, nel deposito e nei servizi igienici annessi alla palestra. - Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nell’aula della classe 2B, nell’aula informatica, nell’archivio, nei servizi igienici, nel disimpegno e nel corridoio e gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano primo (scala A) che al momento dell’esodo si trovano nell’aula della classe 2A, nell’aula della classe 1A, nel laboratorio linguistico, nel disimpegno, nel corridoio e infine nei servizi igienici. - Nel settore C devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nell’aula della classe 3B, nell’aula della classe 2C, nella presidenza, nei vari locali della segreteria, nel corridoio e nella sala professori. - Nel settore D devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano primo (scala B) che al momento dell’esodo si trovano nell’aula della classe 1B, nell’aula della classe 3A, nell’aula della classe 3C, nell’aula per attività di sostegno, nel disimpegno, nel corridoio e nel laboratorio scientifico. PIANO TERRA Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 101 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE PIANO PRIMO Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 102 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 5.4.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario PLESSO: SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO - PIAZZA MUNICIPIO INCARICO Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 NOMINATIVI NOTE Pagina 103 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 1. Emanazione ordine di esodo Antonio DE BLASI Dirigente scolastico 2. Diffusione ordine di esodo Antonio DE BLASI Dirigente scolastico 3. Controllo operazioni di esodo: - piano terra - primo piano Tondo FALERINA M. Antonietta RANGO ATA Docente M. Grazia BOVE Flavio MUSARO’ Docente Docente Giovanna PAGANO Beniamino DEL GIUDICE ATA ATA 5. Interruzione erogazione: gas Tondo FALERINA ATA - energia elettrica Tondo FALERINA ATA - acqua Tondo FALERINA ATA 4. Chiamate di soccorso 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: - piano terra - primo piano M. Antonietta TAURINO Beniamino DEL GIUDICE Docente ATA Giovanna PAGANO M. Rosaria DELL’ANNA ATA Docente 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita Giovanna PAGANO ATA 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Giovanna PAGANO ATA 5.4.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni PLESSO: SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO – PIAZZA MUNICIPIO INCARICO CLASSE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 NOMINATIVO NOTE Pagina 104 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 1. Ragazzi apri-fila classe classe classe classe classe classe classe classe 1A 1B 2A 2B 2C 3A 3B 3C Ferrari Francesca – Serinelli Meri Grapsi Martina – Serinelli Marco Martina Gianluca – De Giorgi Marco Angeletta Gabriele –Maggio Angela Bonaparte Maria Assunta-Scazzeri Alessandra Hansa Romanazzi Giacomo- Intranova Mattia Angeletta Angelo - Sciannocca Antonio De Ventura Alessio - Del Giudice Matteo 2. Ragazzi serra fila classe classe classe classe classe classe classe classe 1A 1B 2A 2B 2C 3A 3B 3C 3. Ragazzi con il compito di aiutare i disabili Classe 2B Classe 3C Casse 1A Classe 3A Classe 1B Golia Cristian – Tondo Riccardo DeLuca Daiana – Martellotti Cristian De Ventura Miriam – Profilo Chiara Damiano Gabriele-Renna Michele Solazzo Maura-Geusa Antonella Palomba Andrea – Del Giudice Valeri Palermo Simone – Palombo Alessandro Greco Giovanni – Martellotti Sara Tondo Michela – Rosato Massimo Mendrano Stefano – Longo Matteo Scazzeri Alessandra – Miccoli Antonio Napoletano Anita – Miglietta Marika Paiano Andrea – Paiano Michele 5.5 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE La scuola primaria di via Lo Marchese è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di raccolta nelle piantine allegate): - Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra e del piano primo (scala B) che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso, nelle aule, nel laboratorio scientifico e nei servizi igienici. - Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra e del piano primo (scala A) che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso, nelle aule, nella sala professori, nella segreteria, nel laboratorio linguistico, nell’aula multimediale e nei servizi igienici. PIANO TERRA Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 105 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE PIANO PRIMO Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 106 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 5.5.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE INCARICO NOMINATIVI NOTE 1. Emanazione ordine di esodo M. Paola PANICO Responsabile Plesso 2. Diffusione ordine di esodo M. Paola PANICO Responsabile Plesso 3. Controllo operazioni di esodo: - piano terra M. Paola PANICO docente - primo piano Francesco SERRATÌ Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 ATA Pagina 107 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 4. Chiamate di soccorso Alberto SERINELLI Francesco SERRATÌ ATA ATA 5. Interruzione erogazione: gas Alberto SERINELLI ATA - Energia elettrica Alberto SERINELLI ATA - Acqua Alberto SERINELLI ATA 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: - piano terra - primo piano Oronza PERRONE Franca PAPA docente docente Lucia PAGLIARA Antonia TRAMACERE docente docente 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita Alberto SERINELLI ATA 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Alberto SERINELLI ATA 5.5.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA LO MARCHESE INCARICO CLASSE NOMINATIVO 1. Ragazzi apri-fila classe classe classe classe classe classe classe classe 2 2 3 3 3 4 4 4 a b a b c a b c Petrachi Luca-Mazzei Michele Ingrosso Noemi-Mitu Darius Ingrosso Gabriele – Macchia Davide Tondo Cristopher-Greco Desire Ferì Mary-Tario Noemi Tommasi Dennis-Poci Mattia Capilunga Sara – Capilunga Aurora Palombo Riccardo – Bonatesta Eleonora 2. Ragazzi serra fila classe classe classe classe classe classe classe classe 2 2 3 3 3 4 4 4 a b a b c a b c Tafuro Lorenzo-Palombo Filippo Marini Giuseppe-Angeletti Martina Tondo Vincenzo – Tafuro Cristiano Paiano Marco – Invidia Nadia Bonaparte Giuseppe-Del Giudice Anthony Gravante Roberto – Spedicati Raffaele Caiulo Andrea – Foscari Giovanni Martina Leonardo – Crocifoglio Denni Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 NOTE Pagina 108 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 3. Ragazzi con il compito di Classe 4 b aiutare i disabili Classe 3 a Classe 3 b Caiulo Andrea – Grassi Gabriele Lementini Paolo – Montagna Elisa Miccoli Giulia – Tondo Cristophere 5.6 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO La scuola primaria di via Isonzo è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di raccolta nella piantina allegata): - Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso e nelle aule. - Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio ingresso, nel laboratorio musicale, nelle aule e nei servizi igienici. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 109 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 5.6.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO INCARICO NOMINATIVI NOTE 1. Emanazione ordine di esodo Silvana PEZZUTO Responsabile Plesso 2. Silvana PEZZUTO Responsabile Plesso Diffusione ordine di esodo 3. Controllo operazioni di esodo: - piano terra Italia IPPOLITO docente 4. Chiamate di soccorso Pietro TONDO Ada LIACI ATA docente 5. Interruzione erogazione: gas Pietro TONDO ATA - Energia elettrica Pietro TONDO ATA - Acqua Pietro TONDO ATA 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: - piano terra Antonella ROMANO Antonietta M. LONGO 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita Pietro TONDO ATA 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Pietro TONDO ATA docente docente 5.6.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni EDIFICIO: SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO INCARICO 1. Ragazzi apri-fila CLASSE classe classe classe classe classe 1A 1B 5A 5B 5C NOMINATIVO NOTE Micoli Davide – Perrone Sofia Vincenti Nicole – Carrozzo Marta Saracino Carla – Grassi Marika Delle Gemme Arianna – Lezzi Fabiana Maggio Giovanni – Dente Aurora Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 110 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 2. Ragazzi serra fila classe classe classe classe classe 1A 1B 5a 5b 5c Tommasi Michele – Ferrari Michela Geusa Massimiliano – Epifani Giulia Renna Giulia – Pattini Luigi Mario Serinelli Giada – Diomede Carla Tondo Lorenzo – Di Tosto Diego 5.7 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO La scuola infanzia “Don Bosco” è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di raccolta nella piantina allegata): - Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula della sezione II, nell’aula della sezione III e nei servizi igienici. - Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula della sezione I, nell’ufficio, nel lavaggio stoviglie e nei servizi igienici. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 111 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 5.7.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO INCARICO NOMINATIVI NOTE 1. Emanazione ordine di esodo Perlangeli Cosima Responsabile Plesso 2. Diffusione ordine di esodo Perlangeli Cosima Responsabile Plesso 3. Controllo operazioni di esodo: - piano terra Perlangeli Cosima docente 4. Chiamate di soccorso Golia Franco Bracciale Vincenza ATA docente 5. Interruzione erogazione: gas Golia Franco ATA - energia elettrica Golia Franco ATA - acqua Golia Franco ATA 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: - piano terra Carrieri Lucia Giorgiani Patrizia docente docente 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita Golia Franco ATA 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Golia Franco ATA 5.7.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” – VIA C. COLOMBO INCARICO CLASSE NOMINATIVO 1. Ragazzi apri-fila sezione 2 sezione 3 sezione 1 Cretì Marisol-Verardi Cristian Centonze Vincenzo – Geusa Asia Pascarito Michela – Levante Marco 2. Ragazzi serra fila sezione 2 sezione 3 sezione 1 Marzo Diego – Tommasi Francesco Ingrosso Alessia – Grimaldi Martina Del Giudice Cristopher – Cretì Chanel Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 NOTE Pagina 112 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 5.8 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA La scuola infanzia “Rodari” è stata suddivisa in 2 settori (vedere i punti di raccolta nella piantina allegata): - Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula, nel deposito, nel ripostiglio, nella mensa e nei servizi igienici annessi. - Nel settore B devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano terra che al momento dell’esodo si trovano nella sala attività collettive, nell’aula, nell’aula sezione I, nell’aula sezione II, nell’aula video e nei servizi igienici. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 113 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 5.8.1 - Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA INCARICO NOMINATIVI NOTE 1. Emanazione ordine di esodo Durante Salvatora Responsabile Plesso 2. Diffusione ordine di esodo Durante Salvatora Responsabile Plesso 3. Controllo operazioni di esodo: - piano terra Durante Salvatora docente Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 114 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 4. Chiamate di soccorso Giovane M. Antonietta Sozzo Daniela ATA docente 5. Interruzione erogazione: gas Giovane M. Antonietta ATA - Energia elettrica Giovane M. Antonietta ATA - Acqua Giovane M. Antonietta ATA 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: - piano terra Giordano Beatrice Palermo M. Antonietta docente docente 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita Giovane M. Antonietta ATA 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Giovane M. Antonietta ATA 5.8.2 - Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “RODARI” – VIA CANEVA INCARICO CLASSE NOMINATIVO 1. Ragazzi apri-fila sezione 1 sezione 2 Calò Matteo – Mazzotta Martina Serinelli Chiara- De Rinaldis Marco 2. Ragazzi serra fila sezione 1 sezione 2 Delle Gemme Laura – Serinelli Stefano De Rinaldis Sofia – Macchia Mirko 3. Ragazzi con il compito di aiutare i disabili NOTE Tondo Sara – Del Coco Carlotta 5.9 - PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “O.DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO Per la scuola infanzia “O. Decroly” è stato previsto un solo settore (vedere il punto di raccolta nella piantina allegata): - Nel settore A devono confluire gli alunni, i docenti e il personale ausiliario del piano rialzato che al momento dell’esodo si trovano nell’atrio, nell’aula 4, nell’aula 3, nell’aula 2, nell’aula 1, nel deposito e nei servizi igienici. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 115 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SETTORE A Modulo con l'assegnazione dei compiti ai docenti e al personale ausiliario EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “O.DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO INCARICO NOMINATIVI NOTE 1. Emanazione ordine di esodo Giuseppina TARANTINI Responsabile Plesso 2. Diffusione ordine di esodo Giuseppina TARANTINI Responsabile Plesso Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 116 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 3. Controllo operazioni di esodo: - piano terra 4. Chiamate di soccorso Giuseppina TARANTINI docente Giannuzzi ADA Anna Rita DI BELLA ATA docente 5. Interruzione erogazione: gas Giannuzzi ADA ATA - Energia elettrica Giannuzzi ADA ATA - Acqua Giannuzzi ADA ATA 6. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: - piano terra Francesca MASI M. Concetta STRAFELLA docente docente 7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita Giannuzzi ADA ATA 8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico Giannuzzi ADA ATA Modulo con l'assegnazione dei compiti agli alunni EDIFICIO: SCUOLA INFANZIA “O.DECROLY” – SAN PIETRO VERNOTICO INCARICO CLASSE NOMINATIVO 1. Ragazzi apri-fila sezione 1 sezione 2 sezione 3 Scorrano Alice – Tedesco Tecla Candito Jacopo – Pezzuto Pio Cosi Alessia – Galati Oscar 2. Ragazzi serra fila sezione 1 sezione 2 sezione 3 Caputo Michael Antonio - Fiorello Alessandro Andresano Samuele-Costantini Benedetta Miraglia Francesco – Massari Martina NOTE SEZIONE 6 – Moduli e schede istruzione di sicurezza 6.1 - Norme di primo soccorso ad uso interno 6.2 - Modulo di evacuazione e Numeri telefonici utili 6.3 – Schede istruzione di sicurezza 6.4 – Schede degli impianti e attrezzature antincendio: Prescrizioni 6.4.1 – Porte REI ed uscite di emergenza 6.4.1 – Scheda estintori 6.4.2 – Scheda impianti fissi 6.4.3 – Scheda impianti di rilevazione 6.4.4 – Scheda illuminazione di emergenza Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 117 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 6.1 - Norme di primo soccorso ad uso interno DISINFEZIONE DI FERITE Disinfettare subito anche le piccole ferite: nessuna ferita anche se piccola può essere toccata se non con le mani accuratamente pulite con acqua e sapone. Lavare la ferita allontanando con garza la polvere o le schegge. Applicare il disinfettante: acqua ossigenata o liquidi medicinali. Applicare una garza sulla ferita e fasciare con una benda senza stringere troppo per non ostacolare la circolazione del sangue. EMORRAGIE Se l'emorragia è di lieve entità lasciar defluire un po' di sangue poi coprire la ferita con garza e cotone idrofilo e bendare. Se l'emorragia è notevole applicare una fasciatura stretta o, se non basta, il laccio emostatico (in assenza, usare cinture e bretelle o strisce di gomma). L'uscita del sangue dal naso si ferma in genere tenendo il capo piegato in avanti e ponendo del ghiaccio sulla radice del naso. CONTUSIONI Apporre impacchi con acqua fredda sulla parte schiacciata. La commozione cerebrale produce perdita di coscienza, respirazione debole, pallore intenso, rilassamento muscolare. Porre il colpito in posizione orizzontale e spruzzargli acqua fredda sul viso e applicare impacchi freddi sul capo. La commozione toracica produce tosse con espettorato sanguigno, difficoltà di respiro, dolori acuti al petto. Distendere il colpito col torace un po' rialzato e applicare impacchi freddi sul torace. DISTORSIONI Avvengono quasi sempre al polso o al collo del piede. Applicare impacchi freddi e stare in riposo con l'arto sollevato. LUSSAZIONI Provocano lo spostamento delle due ossa dell'articolazione. Fare impacchi freddi in attesa del medico. STRAPPI MUSCOLARI Sono causati da sforzi violenti o brusche contrazioni. Frizionare la parte e fasciare strettamente. FRATTURE Si riconoscono dalla deformazione della parte e dal dolore violento. Ai colpiti è bene somministrare tè o caffé. ASFISSIE Da strangolamento: liberare la gola e praticare la respirazione artificiale. Per azione della corrente elettrica: togliere la tensione prima di intervenire sul colpito, o isolarsi con assi o panni asciutti. Spostare il conduttore con un bastone o materiale isolante. Oppure afferrare per i vestiti il colpito con le mani ricoperte con parecchi strati di stoffa e spostarlo dal contatto di parti sotto tensione con un movimento rapido e deciso, impiegando possibilmente solo una mano. Eventualmente praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco, fino all'arrivo del medico. USTIONI Ogni bruciatura anche se apparentemente lieve, deve essere sempre sottoposta al medico. Non toccare la parte lesionata. Se necessario, lavarsi le mani con acqua e sapone e se possibile disinfettarle. Se le bruciature sono arrossate e provocano dolore, coprire la parte con garza sterile e ovatta e bendare. Mai aprire le vesciche. Nell'applicare la garza evitare di toccarla nel punto in cui verrà a contatto con la bruciatura. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 118 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 6.2 - MODULO DI EVACUAZIONE DATA ______________ 1. PLESSO 2. CLASSE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 ORA INIZIO __________________ Pagina 119 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE 3. ALLIEVI PRESENTI 4. ALLIEVI EVACUATI 5. FERITI (*) 6. DISPERSI (*) 7. ZONA DI RACCOLTA (*) Segnalazione nominativa SIGLA ALUNNO SERRA-FILA SIGLA DOCENTE ________________________________ ________________________________ NUMERI TELEFONICI UTILI o o o o o o o o o o o o o 112 113 115 118 (0831)620131 (0832)731215 (0831) 652204 (0831)620131 (0831)620193 (0831)692788 (0831)620204 (0831)620129 (0831) CARABINIERI POLIZIA DI STATO VIGILI DEL FUOCO EMERGENZA SANITARIA DIRIGENTE SCOLASTICO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREV. E PROTEZIONE SERV. MANUTENZ. E RICARICA - ESTINTORI PLESSO SCUOLA SEC. PRIMO GRADO PLESSO SCUOLA PRIMARIA LO MARCHESE PLESSO SCUOLA PRIMARIA VIA ISONZO PLESSO SCUOLA INFANZIA DON BOSCO PLESSO SCUOLA INFANZIA RODARI PLESSO SCUOLA INFANZIA “O. DECROLY” 6.3 – SCHEDE ISTRUZIONE DI SICUREZZA SCHEDA N°1 – DIRIGENTE SCOLASTICO Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 120 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO DIRIGENTE SCOLASTICO All’insorgere di un pericolo: 1) DIRIGEREVI CON UNO O PIU’ AIUTANTI VERSO IL LUOGO DEL PERICOLO E CERCATE DI ELIMINARLO; 2) SE NON CI RIUSCITE, CHIAMATE VIGILI URBANI: POLIZIA CARABINIERI VIGILI DEL FUOCO SOCCORSO SANITARIO I SOCCORSI: tel. tel. 113 tel. 112 tel. 115 tel. 118 3) NEL CASO DI PERICOLO DI GRAVE ENTITA’, DATE L’ORDINE DI EVACUARE L’EDIFICIO, ATTUANDO LA PROCEDURA D’EMERGENZA PRESTABILITA; 4) DIRIGETEVI VERSO L’INGRESSO PRINCIPLAE DELL’EDIFICIO ED ATTENDETE I SOCCORSI. AL LORO ARRIVO INDICATEGLI IL LUOGO DEL SINISTRO; 5) ATTENDETE IN QUESTO POSTO LE COMUNICAZIONI CHE VI SARANNO TRASMESSE DAI RESPONSABILI DEI CENTRI DI RACCOLTA; IN CASO DI SMARRIMENTO DI QUALSIASI PERSONA, PRENDETE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE E COMUNICATELE ALLE SQUADRE DI SOCCORSO, AL FINE DELLA LORO RICERCA. IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI: CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA NON USARE MAI L’ASCENSORE NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI NON APRIRE LE FINESTRE SCHEDA N°2 – RESPONSABILI DEI PUNTI DI RACCOLTA Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 121 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO RESPONSABILI DEI PUNTI DI RACCOLTA All’ordine di evacuazione dell’edificio: NEL CASO NON SIATE INSEGNANTI: 1) DIRIGEREVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA PREVISTO DALLE PLANIMETRIE DI PIANO; PERCORRENDO L’ITINERARIO 2) ACQUISITE, DALLE INSEGNANTI DI OGNI CLASSE, LA PRESENZA DEI LORO STUDENTI E TRASCRIVETELA NELL’APPOSITO MODULO; (NEL CASO QUALCHE PERSONA NON RISULTI ALLA VERIFICA, PRENDETE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE E TRASMETTETELE AL CAPO DI ISTITUTO); 3) COMUNICATE STUDENTI. AL CAPO DI ISTITUTO LA PRESENZA COMPLESSIVA DEGLI NEL CASO SIATE INSEGNANTI: 1) EFFETTUATE L’EVACUAZIONE DELLA VOSTRA CLASSE COME PREVISTO DALLA PROCEDURA D’EMERGENZA; 2) DIRIGEREVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA PREVISTO DALLE PLANIMETRIE DI PIANO; PERCORRENDO L’ITINERARIO 3) TRASMETTETE LA PRESENZA DEGLI STUDENTI AL RESPONSABILE DEL CENTRO DI RACCOLTA IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI: CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA NON USARE MAI L’ASCENSORE NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI NON APRIRE LE FINESTRE SCHEDA N°3 – PERSONALE NON DOCENTE DI SEGRETERIA Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 122 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PERSONALE NON DOCENTE DI SEGRETERIA All’ordine di evacuazione dell’edificio: 1) ABBANDONATE IL VOSTRO UFFICIO EVITANDO DI PORTARE OGGETTI PERSONALI CON VOI; 2) CHIUDETE LA PORTA E DIRIGETEVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA; (N.B. seguire l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano); In caso d’incendio nel vostro ufficio, provvedete a: 1) SPEGNERLO MEDIANTE L’USO DI UN ESTINTORE; SE NON SIETE CONDIZIONE DI EFFETTUARE QUESTA PROCEDURA, CERCATE AIUTO; NELLA 2) AVVERTIRE IMMEDIATAMENTE IL CAPO DI ISTITUTO O SUO DELEGATO IN CASO DI INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI. IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI: CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA NON USARE MAI L’ASCENSORE NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI NON APRIRE LE FINESTRE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 123 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SCHEDA N°4 – PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO NORME SUL COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO All’insorgere di un pericolo: 1) INDIVIDUATE LA FONTE DEL PERICOLO, VALUTATENE L’ENTITA’ E SE CI RIUSCITE CERCATE DI FRONTEGGIARLA; 2) SE NON RIUSCITE, AVVERTITE IMMEDIATAMENTE IL CAPO DELL’ISTITUTO ED ATTENETEVI ALLE DISPOSIZIONI IMPARTITE; All’ordine di evacuazione dell’edificio: 1) TOGLIETE LA TENSIONE ELETTRICA AL PIANO AGENDO SULL’INTERRUTTORE SEGNALATO NELLA PLANIMETRIA DI PIANO; 2) FAVORITE IL DEFLUSSO ORDINATO DEL PIANO (eventualmente aprendo le porte di uscite contrarie al verso dell’esodo); 3) INTERDITE L’ACCESSO ALLE SCALE ED AI PERCORSI NON DI SICUREZZA; 4) DIRIGETEVI, AL TERMINE DELL’EVACUAZIONE DEL PIANO, VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA ESTERNO PREVISTO DALLE PLANIMETRIE DI PIANO. IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI DI: CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA NON USARE MAI L’ASCENSORE NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI NON APRIRE LE FINESTRE 6.4 – Ing. IMPIANTI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO Studio CEN.TER. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 | PRESCRIZIONI Pagina 124 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 125 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 126 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 127 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 128 di ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP 135 Pagina 129 di DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Anno Scolastico 2013 - 2014 Il presente documento viene redatto con lo scopo di fornire una cornice di riferimento sullo stress nell’ambiente scolastico identificando le fonti di stress e le azioni che sono necessarie intraprendere. SEZIONE 7 - VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO 7.1 - Introduzione 7.2 – Identificazione delle fonti di stress 7.3 - Decisioni in merito alle azioni che è necessario intraprendere 7.4 - Piano delle azioni 7.5 - Conclusioni Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 130 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE 7.1 - Introduzione Partendo dal presupposto che il Decreto Lgs. n. 81/2008 prevede l’obbligo, entro il 31 dicembre 2010, di valutare il rischio stress lavoro-correlato e assicurare una data certa al documento di valutazione dei rischi, la Dirigenza Scolastica di concerto e in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), ha elaborato il seguente documento che serve come cornice di riferimento sullo stress nell’ambiente scolastico identificando le fonti di stress e le azioni che sono necessarie intraprendere. I Plessi di cui è composto l’Istituto Comprensivo Statale di Torchiarolo (BR) e cioè: - Scuola Secondaria Primo Grado Piazza Municipio; - Scuola Primaria Lo Marchese; - Scuola Primaria via Isonzo; - Scuola Infanzia “Don Bosco” via C. Colombo; - Scuola Infanzia “Rodari” via Caneva - Scuola Infanzia “O. Decroly” – San Pietro Vernotico si caratterizzano diversamente quali ambienti di lavoro: - per le diverse età e per il numero dei minori a cui si rivolge l’attività didattica dei docenti e quella di supporto dei collaboratori scolastici; – per le specificità degli edifici/ambienti che ospitano le attività educative e didattiche; - per la diversa estensione e natura dei tempi scuola, con i servizi ad essi correlati; - per l'ubicazione e l'organizzazione interna degli uffici di presidenza e di segreteria; - per l’intervento di esterni. Il datore di lavoro, secondo il decreto in oggetto, può intervenire: > sull'organizzazione del lavoro; > sull'ambiente lavorativo; > non sulla sfera privata intoccabile del lavoratore. La valutazione del rischio concernente lo stress richiede: l’identificazione delle fonti di stress, le decisioni in merito alle azioni che è necessario intraprendere e infine il piano delle azioni. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 131 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE 7.2 - Identificazione delle fonti di stress. Possiamo riferirci a due tipi di rischi: * quelli ambientali, nel nostro caso: > rumorosità eventuale, particolarmente nel corso delle attività in palestra e della refezione scolastica e/o attività didattiche comuni di più classi o sezioni > carenze eventuali nell'igiene ambientale * quelli psicosociali, nel nostro caso: ● contesto di lavoro > funzione e cultura organizzativa (cfr. modello di struttura gerarchica collegialmente adottato, ma da socializzare in maniera efficace e organigramma di istituto) > ruolo nell'organizzazione > sviluppo di carriera (?) > modalità di presa delle decisioni, stili di gestione e di controllo > relazioni interpersonali > mobilità e trasferimenti (?) > scarso equilibrio tra lavoro e vita privata ● contenuto del lavoro > tipo di compito > carico, ritmi ed orario di lavoro (da esplicitare nel miglior modo) 7.3 - Decisioni in merito alle azioni che è necessario intraprendere La Dirigenza scolastica intende programmare la politica scolastica specifica in materia di stress e/o intervenire attraverso misure specifiche, nel nostro caso: ● misure di gestione e di comunicazione in grado di: - chiarire gli obiettivi aziendali (cfr. scuole) e il ruolo di ciascun lavoratore; - assicurare un sostegno adeguato da parte della direzione ai singoli individui e ai team di lavoro; - portare a coerenza responsabilità e controllo sul lavoro; - migliorare l'organizzazione, i processi, le condizioni e l'ambiente di lavoro, mirate per ogni fattore di stress individuato. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 132 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ● misure di sostegno sociale ed economico in grado di: - prevenire o neutralizzare lo stress legato all'attività lavorativa riorganizzando l'attività professionale; - migliorare il sostegno sociale e prevedendo una ricompensa adeguata (cfr. Fondo di istituto) agli sforzi compiuti dai lavoratori. 7.4 - Piano delle azioni Le azioni poste in essere dalla Dirigenza Scolastica andranno ad incidere sull'organizzazione del lavoro scolastico, con riguardo a: ● orario di lavoro > (cfr. norme nazionali e Piano Annuale degli impegni del personale A.T.A. predisposto dal Dirigente Amministrativo, sulla base della annuale direttiva del Dirigente Scolastico). L’ orario di lavoro sarà organizzato in modo da evitare conflitti con esigenze e responsabilità delle turnazioni a rotazione, secondo CCNL e C. Integrativo. ● partecipazione e controllo > (cfr. Dirigente Scolastico e Dirigente Amministrativo con direttive; contrattazione di istituto con RSU e OO.SS.; collegialità e relative deliberazioni). Sarà consentito ai lavoratori di partecipare alle decisioni e alle misure che hanno ripercussioni sul loro lavoro. ● quantità di lavoro assegnato > (cfr. modello organizzativo adottato dal Collegio dei Docenti, organigramma di Istituto, P.O.F. e conseguente selezione delle progettualità di istituto, individuazione dei destinatari delle funzioni strumentali e degli incarichi, riconoscimento di compensi a carico del fondo di Istituto). Gli incarichi affidati dovranno essere compatibili con le capacità e le risorse del lavoratore e dovranno consentire la possibilità di recupero dopo l'esecuzione di compiti particolarmente impegnativi sul piano fisico o mentale. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 133 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ● contenuto delle mansioni > (cfr. come sopra). Le mansioni andranno stabilite in modo che il lavoro risulti dotato di significato, stimolante, compiuto e fornisca l'opportunità di esercitare le proprie competenze. ● ruoli/comportamenti I ruoli e le responsabilità di lavoro andranno definiti con chiarezza (cfr. ruoli da profilo; ruoli degli Organi Collegiali Scolastici in presenza dell'Autonomia e della Dirigenza Scolastica; delega di compiti, ma non di funzioni da parte del Dirigente Scolastico ai Docenti suoi Collaboratori; descrizione dei compiti - tempi - modi – verifiche e valutazioni nel caso degli incarichi; comportamenti moralmente obbligati, secondo il Codice di Comportamento ed il Regolamento interno di Istituto). ● ambiente sociale Bisognerà offrire la possibilità di interazione sociale, incluso il sostegno emotivo e sociale fra i collaboratori. ● prospettive future Occorrerà evitare ambiguità per quanto riguarda la sicurezza del posto di lavoro e le prospettive di sviluppo professionale. Bisognerà promuovere la formazione permanente e la capacità di inserimento professionale. 7.5 - Conclusioni La Dirigenza Scolastica, qualora insorgesse un problema di stress lavoro-correlato, cercherà di agire sempre per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo adottando tutte quelle misure appropriate (che possono essere collettive, individuali o di entrambi i tipi) previste dallo stesso Decreto Legislativo n. 81/2008. Misure che saranno attuate con la collaborazione dello stesso RSPP e con la partecipazione e collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti. Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 134 di 135 DOCUMENTI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il presente documento è stato redatto nel mese di ai sensi D.Lgs. 81/08 DICEMBRE 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - TORCHIAROLO TORCHIAROLO, _________________ DATORE DI LAVORO (DdL) Prof. Antonio DE BLASI RESPONSABILE ESTERNO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) Studio CEN.TER. dell’ing. Cosimo Salvatore MONTEFUSCO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Sig. Pietro PIERRI Studio CEN.TER. Ing. Cosimo Salvatore Montefusco - RSPP Pagina 135 di 135