La rivoluzione industriale RIVOLUZIONE INDUSTRIALE • Un complesso di trasformazioni nel modo di produrre i manufatti che determinò, a sua volta, un profondo ed irreversibile mutamento nei consumi, nel modo di vita e nei rapporti sociali → Origine del mondo moderno Cesura storica fondamentale e origine della “grande divergenza” tra Occidente e resto del mondo • Cambiamenti di vasta portata realizzatisi alla fine del Settecento solo in INGHILTERRA • Nei Paesi dell’Europa continentale occorre attendere il XIX secolo Condizioni che resero possibile in Inghilterra la rivoluzione industriale Alla fine del 700 solo in Inghilterra: Domanda in continua espansione a causa dell’allargamento del mercato interno ed internazionale → aumento dell’export • Scarsa manodopera in alcuni settori della lavorazione • Capacità tecnica ed inventiva per creare congegni adatti a moltiplicare la produzione • Fonti di energia poco costose per lo sfruttamento e) Disponibilità di capitali per l’acquisto del macchinario e per il rischio/investimento f) Fiducia nella stabilità del quadro politico e legislativo = tutela del diritto di proprietà e dei brevetti • • In Inghilterra si era ridotto l’autoconsumo ed era stato unificato il mercato interno • Sul piano politico: controllo sul governo esercitato dalle classi abbienti I PRESUPPOSTI EVOLUZIONE DELL’AGRICOLTURA INGLESE a) Notevole sviluppo enclosures b) Massimi vantaggi per grandi proprietari c) Sviluppo delle colture intensive d) Adozione su larga scala del ciclo del Norfolk e) Attenta selezione di sementi f) Intenso utilizzo di attrezzi agricoli perfezionati → Cresce il numero dei non addetti all’agricoltura (circa la metà della popolazione attiva) PASSAGGIO AL SISTEMA DI FABBRICA (Concentrazione del lavoro nelle fabbriche, prima nel settore del cotone e poi negli altri settori) Dalla bottega artigiana e dall’industria a domicilio (o protoindustria) alla manifattura → Produzione in serie → Manodopera a basso costo: ci si svincola dal sistema corporativo I MEZZI Innovazioni tecnologiche per accrescere la produttività • sostituzione delle macchine alla fatica umana • sostituzione fonti artificiali di energia (dall’energia idraulica alla macchina a vapore inventata da James Watt nel 1769) → utilizzo forza del vapore • ricorso a materie prime come sostanze minerali • Carbon fossile (di cui è ricco il sottosuolo inglese) come combustibile a basso costo • Coke = carbon fossile raffinato utilizzato nella siderurgia Il settore cotoniero Settore cotoniero: comparto di punta della prima fase della rivoluzione industriale inglese (fino al 1830) • Il cotone sostituisce progressivamente la lana: - convenienza delle importazioni grazie al dominio dei mari di cui godeva l’Inghilterra - mercato potenzialmente più vasto e stoffe di cotone adatte ai climi caldi - abili artigiani e divulgazione degli insegnamenti tecnico-scientifici - innovazioni meccaniche che favoriscono la produzione: • Sgranatrice meccanica di Whitney • Introduzione della spoletta volante di Kay • Filatoio meccanico azionato a vapore grazie al perfezionamento della macchina di Watt → A partire dagli anni Ottanta del 700: decollo delle cotonate • Le esigenze del settore tessile determinano effetti a catena su altri comparti: chimica L’industria siderurgica Industria siderurgica: dal 1788 al 1806 produzione quadruplicata - Utilizzo di carbon fossile e coke - Profilati in ferro, eliminando dalla ghisa il carbonio residuo con il forno a riverbero di Cort - L’Inghilterra diviene esportatrice di ferro per impieghi civili e militari L’Inghilterra industriale La produzione industriale in Inghilterra Le Conseguenze • Aumento produttività e reddito • Miglioramento condizioni di vita all’urbanesimo → impulso • Investimento in conoscenze e tecnologie • Nuove aggregazioni intorno alle fabbriche • Muta il volto delle città (quartieri con squallide abitazioni di operai provenienti dalle campagne, dalla Scozia e dall’Irlanda) f) Cambiamento dei modi di pensare e agire • Comunque non bisogna esagerare la rapidità dei mutamenti sociali e la coscienza che ne ebbero i contemporanei (la letteratura dell’epoca ne costituisce una emblematica testimonianza) La popolazione delle città industriali inglesi I COSTI sfruttamento coloniale • b) sfruttamento lavoratori senza tutela (13-14 ore al giorno per 6 giorni a settimana) - incrementi salariali non adeguati al costo della vita in rapida crescita per effetto dell’inflazione c) sfruttamento lavoro minorile e di donne mal pagate (lavoro ripetitivo che non richiede specifiche competenze) - E. P. Thompson: rapida espansione nei distretti industriali e minerari del metodismo (setta religiosa che predica la frugalità e l’autodisciplina) aumento divario tra i paesi più ricchi e meno ricchi d) Reazioni politico-sociali • Scioperi, boicottaggio, proteste e petizioni al Parlamento b) Movimento LUDDISTA (dal 1779): bande di operai che distruggono le macchine ritenute responsabili della disoccupazione e del peggioramento delle condizioni di lavoro → rapida disgregazione: aderenti impiccati o deportati ► Nuovo ceto imprenditoriale che aspira ad integrarsi nella classe dirigente ed a orientare a proprio vantaggio le scelte politiche del governo: «l’Inghilterra era il solo paese in cui si fosse non alterato ma veramente abbattuto il sistema di casta. I nobili e i non nobili vi si occupavano insieme degli stessi affari, seguivano le stesse professioni, e cosa ben più significativa, si sposavano tra loro» (Tocqueville) L’economia europea nel primo Ottocento Un quadro complesso e contraddittorio • Crescita demografica in Europa (a partire dal 1820) aumento natalità e riduzione mortalità (progressi medicina e igiene; maggiori opportunità di lavoro) • Agricoltura: aumento produttività dei terreni fertilizzanti chimici, macchine agricole e nuove tecniche colturali Comunque si ripetono crisi e carestie • Mercato ristretto e frammentato trasporti lenti barriere doganali tra gli Stati e all’interno dei singoli Stati • Crescita della produzione manifatturiera grazie a: - Progresso scientifico applicato alla tecnologia e istituzioni culturali di Stato - Macchina a vapore come strumento di trasporto - Costruzioni ferroviarie La rivoluzione industriale nel primo Ottocento • Inghilterra: nuova fase della rivoluzione industriale - Rapida diffusione macchine a vapore e applicazione ai trasporti - Piroscafi a vapore (ma resta forte la concorrenza delle navi a vela fin dopo il 1850) - Espansione delle ferrovie → Gran Bretagna = «officina del mondo» (primato indiscusso fino al 1870) • Europa continentale: ritardo dell’industrializzazione ► Carattere comune (indotto dalla necessità di contrastare la concorrenza agguerrita inglese): iniziative degli imprenditori sostenute dall’intervento dello Stato e delle banche ►Altre caratteristiche: Adozione misure protezionistiche Scarsezza di capitali Limiti del mercato L’industrializzazione nell’Europa Occidentale ► Belgio 1. Presenza di estesi giacimenti carboniferi 2. Rapporti privilegiati con la Gran Bretagna 3. La rete ferroviaria più estesa in rapporto alla superficie ► Francia 1. Progressi nel settore cotoniero, siderurgico e meccanico 2. Ma struttura economica fondata sull’agricoltura con molti medi e piccoli proprietari ► Germania 1. Frammentazione politica ma avvio unione doganale 2. Sviluppo dell’istruzione superiore e di scuole tecniche di alto livello (ingegneria e chimica) 3. Industrializzazione salta fase del tessile per concentrarsi su siderurgia e chimica La produzione industriale in Europa nell’Ottocento