Dipartimento di Matematica & Fisica Corso di Laurea in Fisica Esperimentazioni di Fisica III a.a. 2016-2017 Prof. Giuseppe Schirripa Spagnolo Prima Esperienza “Diodo a giunzione” Eseguita in data …………………………. STUDENTE:……………………………………………………………………………………………………………………………………………. STUDENTE: ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. Note: 1 Per l’esperienza gli studenti utilizzeranno: Un diodo Zener 1N5340B (tensione nominale Zener VZ = 6 V ) Una resistenza di potenza da 330 Ω (usata come riscaldatore) Un sensore di temperatura AD590 (uscita 1 μA/K) Un diodo 1N4007 Resistenze: 100 Ω ; 1 kΩ (già montata in serie ad AD590 – resistenza di lettura); 100 kΩ Condensatori: 100 nF; 680 nF ATTENZIONE! Per tutte le misurazione effettuate durante l’esperienza bisogna effettuare una corretta valutazione delle incertezze. 2 Esercitazione di Laboratorio: Diodo a Giunzione L’esperienza è articolata in tre fasi: 1) Determinazione della curva caratteristica di un diodo Zener sia in polarizzazione diretta (normale curva del diodo) sia in polarizzazione inversa (individuazione della scarica di breakdown). Questa fase dell’esperienza va fatta a temperatura ambiente. Terminata questa fase, la resistenza di potenza verrà collegata ad un generatore di tensione variabile, si applicheranno circa 15 V. La potenza, dissipata per effetto Joule, scalderà la resistenza e i componenti su essa posizionati. Nell’attesa che la resistenza di potenza e il diodo raggiungano la temperatura di equilibrio, gli studenti si dedicheranno alla seconda fase dell’esperimento. 2) (a) Determinazione della forma d’onda di un raddrizzatore “halfwave”; (b) determinazione del “ripple” residuo al variare della frequenza dell’onda (50 Hz → 100 Hz) e del condensatore di filtraggio (verranno utilizzate due differenti valori di capacità; 100 nF e 680 nF). 3) Ripetere la fase (1) con il diodo Zener a temperatura diversa da quella ambiente. 3 PRIMA FASE DELL’ESPERIENZA Avendo a disposizione un diodo Zener 1N5340B (tensione nominale Zener VZ = 6 V ), determinarne la curva caratteristica, sia in polarizzazione inversa che in polarizzazione diretta. Al fine di consentire l’espletamento, anche della terza fase dell’esperienza, il Diodo Zener è montato sopra una resistenza di potenza da 330 Ω. Sulla resistenza di potenza è stato, anche, posto un sensore di temperatura AD590. Il sensore AD590, alimentato a tensione compresa tra 4-30 V, fornisce in uscita 1 μA per kelvin. Tale corrente, nel nostro caso, viene fatta scorrere in una resistenza da 1 kΩ (già montata in serie al sensore. Pertanto, ai capi della resistenza vi sarà una differenza di potenziale che in mV rappresenta i kelvin a cui si trova il sensore. Sensore, resistenza di potenza e diodo Zener sono in contatto termico; possiamo assumere che si trovino alla stessa temperatura. Il circuito, relativo alla resistenza di potenza, è il seguente: Prima di iniziare l’esperienza, misurare la temperatura “ambiente”; la temperatura a cui si trova la resistenza di potenza (e di conseguenza anche il diodo Zener) quando in essa non scorre corrente. Al diodo Zener si accede tramite due fili: filo grigio ANODO; filo grigio/rosa CATODO. Per ricavare la curva caratteristica, utilizzare il seguente circuito: 4 Nell’esperimento, si utilizzi una resistenza RS dell’ordine di 100 Ω (50 Ω < RS < 150 Ω). Scopo della RS è quello di limitare la quantità di corrente che può passare nel circuito, onde evitare problemi di rotture (sovraccarichi) ed inoltre consente, in via indiretta (tramite legge di ohm) di misurare la corrente che scorre nel circuito. Poiché la resistenza, diventa un elemento essenziale delle misure, prima di iniziare l’esperienza, misurare tramite ohmetro il valore “reale” della resistenza. Determinare la curva caratteristica con il diodo polarizzato direttamente (VAnodo > VCatodo). Nota: Ovviamente, non c’è nessun problema a iniziare determinando la curva caratteristica con il diodo polarizzato inversamente. Collegare il generatore di tensione variabile ponendo attenzione che la sua tensione iniziale sia zero. Far crescere, molto lentamente la tensione. Con differenti tensioni “lette” sulla resistenza (differenti correnti che circolano nel circuito) tracciare il grafico ID vs VD. Porre attenzione alla tensione d’uscita del generatore; la caduta di tensione sulla resistenza RS è bene che sia sempre inferiore a 5 V. In caso contrario, la potenza dissipata su tale resistenza potrebbe essere troppa (riscaldamento eccessivo della resistenza e sua possibile rottura). Nel compiere l’esperienza, compilare la seguente tabella. Polarizzazione Diretta - Temperatura alla quale vengono rilevate le misure: 300,1 ± 0,1 K Differenza di potenziale ai capi della Resistenza [V] σV (V) Corrente che scorre nella resistenza [mA] σi (mA) Differenza di potenziale ai capi del diodo (VAnodo - VCatodo) [V] σV diodo (V) Valore della resistenza di lettura: 99,5 Ω ± 0,1 Ω 0,079 0,239 0,350 0,884 1,486 1,932 2,328 2,689 2,895 3,065 3,274 3,860 3,963 4,238 4,694 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,80 2,41 3,53 8,89 14,93 19,41 23,40 27,03 29,10 30,81 32,91 38,80 39,83 42,59 47,18 0,12 0,12 0,12 0,14 0,17 0,20 0,23 0,25 0,27 0,28 0,30 0,34 0,35 0,37 0,40 0,627 0,652 0,671 0,691 0,707 0,709 0,714 0,719 0,722 0,723 0,728 0,729 0,730 0,732 0,735 Esempio di tabella, volutamente, non necessariamente corretta 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 Ricordare che in polarizzazione diretta, il diodo inizia a condurre in modo “significativo” soltanto dopo che la tensione presente ai sui capi (quindi anche quella del generatore) raggiunge differenze di potenziale maggiori di 0.5 V. Ricavata la tabella di cui sopra, disegnarne il grafico ID vs. VD per il Diodo in polarizzazione diretta. 5 Polarizzazione diretta 16.00000 Corrente (mA) 14.00000 12.00000 Esempio di grafico, volutamente, 8.00000 6.00000 non necessariamente corretto 10.00000 4.00000 2.00000 0.00000 0 100 200 300 400 500 600 700 800 Tensione (mV) Tracciata la curva caratteristica del diodo in polarizzazione diretta, invertire la polarità del generatore; anche in questo caso, porre attenzione che la tensione d’uscita del generatore sia zero. Ricavare la curva ID vs VD, con il diodo polarizzato inversamente. Ricordare che la corrente che circola nel circuito sarà “estremamente bassa”, fin tanto che ai capi del diodo non c’è una differenza di potenziale uguale alla tensione di Zener (nel nostro caso circa 6 V). Anche in questo caso, compilare la seguente tabella. Polarizzazione Inversa - Temperatura alla quale vengono rilevate le misure: 299,9 ± 0,1 K Differenza di potenziale ai capi della Resistenza [V] 0,0000005 0,000001 0,000036 0,00026 0,00085 0,0011 0,0027 0,0053 0,0092 0,024 0,100 0,577 1,769 σV (V) Corrente che scorre nella resistenza [mA] σi (mA) Valore della resistenza di lettura: 99,5 Ω ± 0,1 Ω 0,0000006 0,000006 0,000006 0,00006 0,00006 0,0006 0,0006 0,0006 0,0006 0,006 0,006 0,006 0,006 -0,00005 -0,00010 -0,00036 -0,00262 -0,00860 -0,01111 -0,01766 -0,04589 -0,09055 -0,24030 -1,00804 -5,79899 -17,77889 Differenza di potenziale ai capi del diodo σV diodo (V) (VAnodo - VCatodo) [V] 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 0,00035 -3,264 -3,902 -4,226 -4,885 -5,251 -5,334 -5,469 -5,687 -5,798 -5,895 -5,916 -5,924 -5,933 Esempio di tabella, volutamente, non necessariamente corretta 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 0,006 6 Ricavata la tabella di cui sopra, disegnarne il grafico ID vs. VD per il Diodo in polarizzazione inversa. Polarizzazione inversa Corrente (mA) -7000 -6000 -5000 -4000 -3000 -2000 -1000 -2.00000 0 Esempio di grafico, volutamente, non necessariamente corretto -7.00000 -12.00000 -17.00000 Tensione (mV) -22.00000 Ricavata la curva caratteristica del diodo, sia in polarizzazione diretta sia in polarizzazione inversa, applicare alla resistenza di potenza una tensione di circa 15 V. Per consentire al sistema resistenza di potenza, sensore di temperatura, diodo, di assumere la stessa temperatura, lasciando collegata al generatore di tensione la resistenza di potenza, si effettua la seconda fase dell’esperienza. 7 SECONDA FASE DELL’ESPERIENZA a) Determinazione della forma d’onda di un raddrizzatore “halfwave” b) Determinazione del “ripple” residuo al variare della frequenza dell’onda (50 Hz → 100 Hz) e del condensatore di filtraggio (verranno utilizzati due differenti valori della capacità). Per questa fase dell’esperienza, si utilizza un diodo 1N4007, una resistenza RL dell’ordine dei 100 kΩ e un generatore di funzioni con uscita sinusoidale. L’uscita dovrà essere “aggiustata” in modo che il segnale abbia una frequenza di 50 Hz ed un’ampiezza picco-picco superiore a 3 V. Dopo aver utilizzato un segnale da 50 Hz, ripetere le misure con segnale a 100 Hz. Il diodo e la resistenza verranno montati sulla breadboard. Il segnale d’ingresso (quello del generatore di funzioni) e quello prelevato ai capi della resistenza, verranno visualizzati sui due canali dell’oscilloscopio. In questo modo sarà possibile verificare, sperimentalmente, il funzionamento del diodo come “valvola” senza ritorno”. Nel disegno sotto è riportato anche il condensatore CL , questo condensatore va inserito successivamente. Verificato il funzionamento come “valvola senza ritorno” del diodo, collegare, in parallelo alla resistenza RL prima, un condensatore con valore dell’ordine dei 100 nF e successivamente un condensatore con valore dell’ordine dei 680 nF. In entrambi i casi, determinare la forma d’onda presente ai capi della 8 resistenza e misurarne il ripple. Si dovrebbero osservare delle forme d’onda simili a quelle mostrate nelle figure seguenti. Determinazione del ripple: Vin = ……………. V picco- picco; Frequenza segnale ……...…. Hz RL = ………..…… kΩ CL = ……….…….. nF Ripple = …………..…. V picco-picco ************************** Vin = ……………. V picco- picco; Frequenza segnale ……...…. Hz RL = ………..…… kΩ CL = ……….…….. nF Ripple = …………..…. V picco-picco Attenzione: per tutte le misurazioni considerare la corretta valutazione dell’incertezza. 9 Terminata la seconda fase dell’esperienza, la resistenza di potenza, il sensore di temperatura, e il diodo Zener, dovrebbero aver raggiunto una temperatura differente da quella ambiente (leggere la nuova temperatura tramite il sensore AD590). A questo punto, con questa nuova temperatura, ripetere la fase uno. Attenzione lasciare inserita l’alimentazione alla resistenza di potenza. Se si stacca l’alimentazione alla resistenza riscaldante, essa si raffredda e non si ottiene una temperatura “differente” da quella della fase uno. Polarizzazione Diretta - Temperatura alla quale vengono rilevate le misure: ……………..….. K Differenza di potenziale ai capi della Resistenza [mV] Corrente che scorre nella resistenza [mA] Valore della resistenza di lettura: ….………... Ω Differenza di potenziale ai capi del diodo (VAnodo - VCatodo) [mV] Polarizzazione inversa - Temperatura alla quale vengono rilevate le misure: ……………..….. K Differenza di potenziale ai capi della Resistenza [mV] Corrente che scorre nella resistenza [mA] Valore della resistenza di lettura: ….………... Ω Differenza di potenziale ai capi del diodo (VAnodo - VCatodo) [mV] 10 Corrente (mA) A questo punto si possono confrontare i grafici ID vs. VD (sia per il diodo in polarizzazione diretta sia per il diodo in polarizzazione inversa) per tutte e due le temperature. Polarizzazione diretta Esempio di grafico, volutamente, non necessariamente corretto 16 14 12 10 8 6 4 2 0 T=298,6 k T=313 k 0 200 400 600 800 Tensione (mV) Polarizzazione inversa Corrente (mA) -8000 Esempio di grafico, volutamente, -2 0 non necessariamente -6000 -4000 -2000 corretto -7 -12 T=298,6 k T=313 k -17 -22 Tensione (mV) Esempi di considerazioni finali Osservando i grafici, si può notare nella polarizzazione diretta una variazione maggiore rispetto alla polarizzazione inversa. Dalle previsioni teoriche ci si aspetta che la tensione sul diodo diminuisce di ??? per kelvin. La differenza tra le due temperature a cui sono state effettuate le misure è di ???. Dunque si dovrebbe osservare una variazione della d.d.p. di circa: ??? Quindi si può affermare che i risultati ............... con la teoria. 11 12