San Genesio ed Uniti, 16 Settembre 2013 Egregio Dottore, nell’ambito del miglioramento continuo delle prestazioni fornite ai pazienti ed ai medici curanti, il Laboratorio Analisi Mediche San Giorgio ha deciso di dotarsi di un innovativo sistema immunofluorimetrico automatizzato, basato sulla tecnologia MFI (Multiplex Flow Immunoassay), il Sistema BioPlex® 2200, che è in grado di rilevare ed identificare simultaneamente, nella stessa cuvetta di reazione, una gamma completa di anticorpi specifici, clinicamente rilevanti, presenti nel siero o nel plasma, consentendo la diagnosi precisa e differenziata delle malattie autoimmuni. I vantaggi sono costituiti: - dall’eliminazione dei passaggi manuali fonti di possibili errori, - dalla possibilità di eseguire sia lo screening iniziale sia la conferma della presenza di specifici anticorpi in un solo test, - dall’eccellente riproducibilità - ma soprattutto dalla dotazione di un Software dedicato che, utilizzando profili anticorpali predefiniti ed un algoritmo interpretativo, consente di associare la presenza di un determinato pattern di reazione ad una specifica patologia o a diverse possibili patologie autoimmuni. Il sistema BioPlex®2200 Lo strumento BioPlex® 2200 è un analizzatore per immunodosaggi multiplex, a completa automazione, ad accesso random e caricamento in continuo dei campioni, per l’analisi di siero e/o plasma. Un set eterogeneo di microsfere magnetiche del diametro di soli 8 micron, infuse con una miscela di due diversi fluorocromi di classificazione, permette il legame con uno specifico antigene, anticorpo o analita (Fig. 1) per un determinato dosaggio. Fig.1: foto al microscopio elettronico delle beads Fig.2: rappresentazione dei 25 tipi di beads Gli analiti bersaglio sono quindi catturati sulla superficie delle microsfere (Fig.2) e analizzati mediante l’utilizzo di un coniugato fluorescente (ficoeritrina) (Fig. 3). Pagina 1 di 14 Fig.3 Fig.4 Al termine della reazione, la fluorescenza delle microsfere viene letta all’interno del modulo di rivelazione, costituito da un citometro a flusso. Le microsfere scorrono attraverso la camera di flusso mediante il liquido di allineamento e vengono eccitate da due laser: il primo laser detto “di classificazione” provoca l’autofluorescenza delle microsfere a 638 nm (controllo) mentre il secondo laser detto “reporter” legge la fluorescenza della ficoeritrina a 532 nm (reattività del campione)(Fig.4). Il software trasforma il segnale in un rapporto di fluorescenza (FR) che viene poi riportato sulla curva di calibrazione memorizzata nel sistema, specifica per ogni dosaggio, al fine di determinare la concentrazione specifica dell’analita che sarà espresso in AI (Antibody Index: Indice Anticorpale), UI (Unità internazionali)/ml o altre unità di misura appropriate. ELENCO PRESTAZIONI RICHIEDIBILI ANTICORPI ANTI NUCLEO (ANA) Il sistema fornisce il risultato: -POSITIVO (in tal caso è consigliato approfondimento mediante immunofluorescenza indiretta indicante pattern e titolo) -NEGATIVO (in caso permanga un forte sospetto diagnostico si consiglia approfondimento tramite immunofluorescenza diretta). COD. 90.52.4: COSTO CON TICKET 10,00 COSTO A PAGAMENTO 12.00 EURO ENA Gli ENA sono auto anticorpi diretti contro particolari antigeni nucleari. Questo test, dovrebbe essere utilizzato non solo in caso di positività della determinazione ANA o in caso di risultato dubbio ma sempre dopo l'esecuzione di un test ANA oppure in presenza di segni clinici evidenti di malattia sistemica autoimmune. Esistono diversi tipi di ENA. Mediante il sistema BioPlex 2200 vengono rilevati i seguenti: • • • • • • Ro - SSA La - SSb Sm RNP Scl 70 (topoisomerasi 1) Jo - 1 (Istidil tRNA sintetasi) COD. 90.47.3: COSTO CON TICKET 13,70 COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO Pagina 2 di 14 ANA SCREEN Con questa dicitura si intende la rilevazione contemporanea di 13 autoanticorpi specifici, di seguito elencati, (di cui è possibile anche la ricerca singola): dsDNA, Cromatina, SSA (52 e 60), SSB, Sm, Sm/RNP, RNP (A e 68), Scl-70, Jo-1, Centromero B, Proteina Ribosomiale. Il pannello in oggetto, approvato FDA, è corredato dal software MDSS (Medical Decision Support Software) a supporto dell’interpretazione dei risultati, mediante un algoritmo interpretativo che permette di associare i pattern anticorpali dei pazienti a specifiche malattie autoimmuni. NON MUTUABILE: COSTO 80 euro ESEMPI DI ALGORITMO INTERPRETATIVO Esempio di report riferito ad un caso in cui non è stata rinvenuta alcuna associazione con malattia Associazione con Sindrome di Sjogren Pagina 3 di 14 Esempio di report con due associazioni di malattia Anti-dsDNA Anticorpi antiDNA a doppia elica o anti DNA nativo: sono autoanticorpi diretti contro il DNA a doppia elica rilevabili in circa l’80% dei pazienti con LES e in percentuali inferiori al 2% in altre patologie autoimmuni. Oltre al ruolo diagnostico, il dosaggio degli anticorpi anti dsDNA può rivestire un ruolo importante nel monitoraggio del LES, in particolare in pazienti con nefrite lupica (1). Il test in uso utilizza dsDNA sintetizzato mediante Polymerase Chain Reaction (PCR); il test è standardizzato rispetto il sistema internazionale WHo Wo/80 ed il risultato espresso in UI/ml. cod. SSR 90.48.3 (COSTO CON TICKET 12.10 euro, COSTO A PAGAMENTO 14.00 EURO) Anti-cromatina (o antinucleosomi o anti-istoni) il DNA cellulare è presente complessato in nucleosomi, che rappresentano la struttura base della cromatina. Questi ultimi sono costituiti da un dimero di quattro proteine istoniche (H2A, H2B, H3 e H4) a cui si avvolge un tratto di dsDNA; tra i nucleosomi ed il DNA è localizzata la proteina istonica H1, che ha la funzione di avvicinare i nucleosomi (1)(nel test in oggetto, la porzione H1 è stata trascurata, per conferire maggiore specificità al test) . Gli autoanticorpi anti nucleosomi sono presenti in diverse patologie autoimmuni, quali artrite reumatoide (AR), connettivite mista (MCTD), Sindrome di Sijogren (SS), anche se prevalenti nel 50-90% dei casi di LES (2). Il test in uso utilizza antigeni purificati da timo di vitello (risultato espresso in AI) cod. SSR 91.51.6 (COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Pagina 4 di 14 Anti-SSA(Ro) 52 e 60 kD L’antigene SSA è una ribonucleoproteina ricca di uridina, costituita da due sub-unità proteiche SSA-52kD e SSA-60kD. La presenza di anti-SSA, in particolare SSA-52kD, è associata alla sindrome di Sjiogren per oltre 80%, mentre la sola positività di SSA-60kD è associata al 4060% dei casi di LES. Qualora questi anticorpi fossero rilevati in pazienti gravide, potrebbero causare lo sviluppo di LES neonatale (3). Il test in uso utilizza antigene SSA-60 purificato e SSA-52 ricombinante. Il risultato è espresso in AI. (cod. SSR 90.54.6 COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Y RNA Ro 60 kD La Ro 52 kD Anti-SSB (La) l’antigene SSB è composto da particelle di RNA legate ad una fosfoproteina di 48kD ed è il bersaglio di autoanticorpi presenti in oltre 80% dei casi Sindrome di Sjiogren mentre sono presenti in circa il 20% di pazienti con LES. Spesso sono associati alla presenza di anti-SSA. L’antigene SSB è purificato per affinità ed il risultato è espresso in AI. cod. SSR 90.54.7 (COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Y RNA Ro 60 kD Ro 52 kD La Anti-Sm l’antigene Sm è un complesso macromolecolare costituito da 7 diversi polipeptidi (B,/B’, D1, D2, D3, E, F, G) ma gli anti-Sm hanno come principale bersaglio le proteine B/B’, D1 e D3. Gli anticorpi anti-Sm sono rilevabili nel 5-30 % di pazienti affetti da LES ma, grazie alla loro elevata specificità, sono stati inclusi nei criteri diagnostici di questa malattia (4) . L’antigene utilizzato è purificato per affinità ed il risultato espresso in AI. cod. SSR 90.53.9 (COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Anti-RNP (68 e A) (o antiribonucleoproteine) l’antigene RNP è una ribonucleoproteina macromolecolare. Gli anticorpi anti-RNP hanno come principale bersaglio le proteine 68kD, A (34KD) e C che sono associate ad U1 RNA e formano la piccola ribonucleoproteina nucleare U1 (U1snRNP). Gli anti-RNP sono presenti in circa il 2547% dei casi di LES, mentre ad alti titoli sono diagnostici per connettivite mista (MCTD). Non sono indicativi di patologia specifica quando presenti in basse concentrazioni perché sono rilevabili in altre malattie reumatiche come la sclerosi sistemica e l’artrite reumatoide. Entrambi gli antigeni utlizzati sono ricombinanti ed il risultato espresso in AI. cod. SSR 90.53.A (COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Anti Sm/RNP l’antigene Sm/RNP è un complesso di componenti Sm e RNP, per cui come già detto, sono caratteristici della connettivite mista (MCTD) o sindrome di Sharp (una patologia caratterizzata dalla presenza contemporanea di LES, sclerodermia e polimiosite), con una sensibilità del 95100%. Si riscontrano anche nel 30-40% dei pazienti LES. Gli antigeni in uso sono purificati ed il risultato espresso in AI.NON MUTUABILE. COSTO A PAGAMENTO 20.00 EURO Pagina 5 di 14 Anti-Jo1 L’antigene Jo1 è una istidil-tRNA sintetasi e rappresenta il bersaglio degli anticorpi specifici anti-Jo1 presenti nei soggetti affetti da Polimiosite e Dermatomiosite. Si riscontrano quasi esclusivamente nei pazienti con miosite: nel 33% di polimiosite primitiva, nel 25% di dermatomiosite primitiva e nel 15% di polimiosite associata ad altre connettivopatie. Il sistema BioPlex®2200 utilizza un antigene ricombinante ed il risultato espresso in AI. cod. SSR 90.51.7 (COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Anti-Centromero B Gli anticorpi anti-centromero sono autoanticorpi antinucleari diretti contro la struttura antigenica del centromero. Con il termine centromero si intendono diverse subcomponenti proteiche, le più importanti della quali sono CENP-A, CENP-B e CENP-C. Nello specifico, gli anticorpi anti centromero B reagiscono con gli antigeni CENP-B presenti nel siero umano. Essi risultano positivi nella cosiddetta Sclerosi Sistemica limitata cutanea (lSSc) o sindrome CREST (presenti nel 70% dei pazienti circa). Questi anticorpi possono essere raramente presenti anche nel LES, nella Sindrome di Sjogren, nell’Artrite Reumatoide e nella Cirrosi Biliare Primitiva. La loro presenza costituisce un criterio diagnostico per la sclerosi sistemica. Il test in uso utilizza un antigene ricombinante ed il risultato espresso in AI. cod. SSR 90.48.8 (COSTO CON TICKET 13.15 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Anti-Scl70 questo autoantigene, identificato come l’enzima DNA-topoisomerasi I (Shero 1986), deve il suo nome alla specificità per la sclerosi sistemica o sclerodermia (SSc) ed al suo apparente peso molecolare (70 kDa): è il bersaglio di autoanticorpi specifici presenti in circa il 30-40% dei soggetti affetti da Sclerosi Sistemica con interessamento cutaneo. La presenza di questi anticorpi costituisce perciò uno dei criteri diagnostici di Sclerodermia. Viene utilizzato un antigene ricombinante ed il risultato espresso in AI. cod. SSR 90.53.8 (COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Anti-PROTEINA RIBOSOMIALE P (Anti-Ribo P o Anti-ribosomi) gli anticorpi anti-Ribo P hanno come target 3 proteine ribosomiali specifiche, localizzate nella subunità grande (60S) del ribosoma. Il termine anti-proteina ribosomiale P deriva dal fatto che le tre proteine, P0, P1 e P3 sono fosforilate. Questi anticorpi sono altamente specifici per il Pagina 6 di 14 LES, anche se presenti occasionalmente in altre connettiviti. Viene utilizzato un antigene purificato per affinità ed il risultato espresso in AI. cod. SSR 90.53.B (COSTO CON TICKET 13.70 euro, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO) Bibliografia 1)D. Villata, Cap 7, Il laboratorio nelle malattie autoimmuni, Esculapio, 2007, 159-173. 2) Y.Sherer, Y. Shoenfeld, Autoantiboby Guide in Systemic Lupus Erythematosus, Bio-Rad Laboratories, 2007, 45. 3) D. Bassetti et al, Cap 8, , Il laboratorio nelle malattie reumatiche autoimmuni, Esculapio, 2007, 186-189 4) P. Migliorini et al, Autoimmunity, Feb.2005, 38(1): 47-54 5) R. Tozzoli, N. Bizzaro, La diagnostica di Laboratorio delle malattie autoimmuni sistemiche, La medicina di laboratorio, Vol.IX N.1, 1998. 6) R. Gerli, L. Caponi, Autoimunity, Feb.2005, 38 (1): 85-92 PANNELLO ANTICORPI PER LA DIAGNOSI ED IL MONITORAGGIO DELLE VASCULOPATIE SISTEMICHE AUTOIMMUNI (Anti-PR3, Anti-MPO, anti-GMB) Gli anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili (ANCA) sono autoanticorpi che reagiscono con antigeni presenti nei granulociti citoplasmatici dei neutrofili. La prima descrizione fu fatta da Davies nel 1982 che li riscontrò in alcuni pazienti con glomerulonefrite necrotizzante.In seguito furono identificati due pattern di fluorescenza, uno citoplasmatico (c-ANCA) nel siero di soggetti con granulomatosi di Wegener ed uno perinucleare (p-ANCA) nei soggetti con glomerulonefrite necrotizzante. I c-ANCA sono anticorpi diretti contro la proteinasi 3 (PR3), una serin-proteasi, che in condizioni di flogosi viene rilasciata in ambiente extracellulare in associazione ad altri costituenti dei granuli e può degradare il collagene ed altre strutture del connettivo. Anticorpi anti-PR3 sono presenti nel 65% dei pazienti con granulomatosi di Wegener, circa nel 25% nei casi di poliangite microscopica e in meno del 5% di sindrome di Churg-Strauss (2). cod.SSR AntiPR3: 90.53F COSTO CON TICKET 12.10 EURO, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO I p-ANCA riconoscono la mieloperossidasi (MPO) che è un importante enzima con proprietà battericide dei neutrofili e dei monociti, in grado di formare prodotti tossici all’interno dei neutrofili per l’eliminazione di batteri e virus fagocitati (1). Anticorpi anti-MPO sono presenti nel 64% dei casi di pazienti con glomerulo nefrite idiopatica progressiva (NCGN), nel 60% di poliangite microscopica, nel 50% di sindrome di Churg-Strauss e nel 24% di granulomatosi di Wegener. cod. SSR AntiMPO: 90.51.8 COSTO CON TICKET 12.10 EURO, COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO Il marker diagnostico sierologico della sindrome di Goodpasture, è rappresentato invece dagli anticorpi anti-membrana basale glomerulare (anti-GMB), i quali sono specifici per il dominio non collagenoso della catena a3 del collagene di tipo IV. Questi anticorpi sono molto sensibili e specifici per anti GMB/sindrome di Goodpasture. E’ importante ricordare la presenza contemporanea di entrambi gli ANCA e degli anti-GMB nel 20-30% dei pazienti (3). Anti-GMB NON MUTUABILE. COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO PANNELLO COMPLETO (Anti PR3 Anti MPO Anti-GMB): NON MUTUABILE. COSTO 35,00 EURO Pagina 7 di 14 Microfotografia di un reperto anatomico che mostra la sindrome di ChurgStrauss Polimorfonucleati con pattern di fluorescenza tipico della granulomatosi di Wegener con positività per cANCA e Glomerulo Nefrite rapidamente progressiva nella poliangite microscopica (semilune). Bibliografia 1) E.Tonutti, D. Visentini, Cap 15, Il laboratorio nelle malattie reumatiche autoimmuni. Esculapio 2007, 271-276 2) Cees G.M. Lallenberg, Cap 13, Autoantibodies, 2/e, Elsevier 2007, 95-101 3) A. Radice, R.A. Sinico, , Il laboratorio nelle malattie reumatiche autoimmuni. Esculapio 2007, 548-549 ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI La Sindrome Antifosfolipidica (APS) è una malattia autoimmune dipendente da fattori genetici ed ambientali le cui indicazioni cliniche sono costituite da: formazione di trombi, aborti ripetuti e trobocitopenia associate a positività per anticorpi anticardiolipina e/o altri anticorpi antifosfolipidi (aPL). Può manifestarsi come entità clinica isolata (APS primaria) o in associazione con altre malattie (APS secondaria), più frequentemente il Lupus Eritematosus Sistemico (LES). Pagina 8 di 14 I marcatori biologici ammessi a livello internazionale come “criteri” di laboratorio per la diagnosi di APS sono tre: Lupus anticoagulant LAC Anticorpi anti-Cardiolipina β2 dipendenti di classe IgG o IgM a medio o alto titolo Anticorpi anti-β2-glicoproteina-I di classe IgG o IgM Anche se l’isotipo IgA (Cardiolipina e β2-glicoproteina-I) non è inserito nei “criteri” diagnostici, si raccomanda la ricerca di anticorpi anti-IgA (in particolare anti-β2-glicoproteina-I) nei casi in cui gli anticorpi IgG e IgM siano negativi ma permanga il sospetto di APS (Ref. 1). Anticorpi Anti Cardiolipina (aCL) Gli anticorpi anti-cardiolipina (aCL) vengono più frequentemente utilizzati nella diagnosi di APS. L’isotipo che si riscontra maggiormente è quello IgG ma posso anche essere rilevati IgM e IgA aCL. Poiché gli anticorpi aCL si trovano nell’80-90% dei pazienti con APS, il test è molto sensibile per la diagnosi della sindrome. Tuttavia l’anticorpo aCL non è specifico per APS perché si riscontra anche in altre malattie autoimmuni o in seguito a malattie infettive (Ref. 2) Per una migliore specificità, i test BioPlex2200 utilizzano una cardiolipina sintetica, a differenza di molti kit del commercio che utilizzano una cardiolipina bovina che presenta più impurità. COD SSR IgG: 90.47.5 COSTO CON TICKET 13.15 EURO. COSTO A PAGAMENTO 26.00 EURO COD SSR IgM: 90.47.5 COSTO CON TICKET 13.15 EURO. COSTO A PAGAMENTO 26.00 EURO Anticorpi anti-β2-glicoproteina-I (β2GPI) La β2 glicoproteina I è un cofattore proteico che si lega ai fosfolipidi di membrana e pare essere il principale determinante antigenico per gli anticorpi antifosfolipidi. Gli anticorpi anti-β2 glicoproteina I si trovano nel 40-90% dei pazienti APS e presentano una maggiore specificità rispetto ad altri anticorpi nella diagnosi di APS. E’ importante ricordare che la presenza di anticorpi multipli antifosfolipidi è associata ad un maggiore rischio, rispetto alla singola positività. E’ stato raccomandato di esprimere i risultati degli aCL in valori numerici e di stabilire dei ranges definiti, come negativo, positivo basso, positivo medio, positivo alto (3) I test BioPlex®2200 consentono di rilevare contemporaneamente, per gli isotipi IgG, IgM ed IgA, gli anticorpi anti-aCL e anti-β2-glicoproteina-I con l’utilizzo di soli 5 µl di campione in 45 minuti. Come indicato dalle Linee Guida, i valori di aCL sono riportati in GPL-U/ml, MPL-U/ml e APL-U/ml (secondo lo Standard di Harris) mentre gli anti- β2-glicoproteina-I sono riportati in U/ml per tutti e tre gli isotipi. NON MUTUABILE. COSTO A PAGAMENTO IgG o IgM: 26 EURO CADAUNO PANNELLO COMPLETO (IgG+IgM) β2GPI e aCL: COSTO 75 EURO 1) Bertolaccini ML et al, “Non criteria” aPL test: report of a task force and preconference workshop at the 13th International Congress on Antiphospholipid Antibodies, Galveston, TX, USA, April 2010. Lupus 2011; 20:191-205 2) Y Sherer, y. Shoenfeld. The Antiphospholipid Syndrome. 1st ed. 2004:40. 3) Lakos G. et al, International Consensus Guidelines on Anticadiolipin and Anti-β2glycoprotein I Testing: A Report from the APL Task Force at the 13th International Congress on Antiphospholipid Antibodies. Arthritis & Rheumatism, DOI 10.1002/art.33349 Pagina 9 di 14 ANTICORPI PER LA DIAGNOSI DI MALATTIA CELIACA Il sistema BioPlex®2200 consente di analizzare un pannello di anticorpi IgA e IgG (anti-DPG e anti-tTG) utili alla diagnosi di morbo o malattia celiaca (MC), l’enteropatia immunomediata indotta dal glutine e prolammine correlate. Come risaputo, nelle persone geneticamente predisposte per MC, lo sviluppo di una risposta immune delle cellule T e B porta alla sintesi di anticorpi anti-tTG IgA e a cytokine proinfiammatorie, originando un’infiammazione cronica della mucosa dell’intestino tenue, che può sfociare in un’atrofia dei villi intestinali (1). Poiché la maggior parte dei pazienti ha una lieve sintomatologia e mostra dei segni clinici atipici che potrebbero ritardare la diagnosi, la diagnostica di laboratorio può essere un valido aiuto mediante la ricerca di anticorpi specifici. Gli anticorpi specifici comprendono gli anti-transglutaminasi tissutale (anti-tTG), gli anticorpi anti-peptidi deamidati della gliadina (anti-DPG) e gli anti-endomisio (EMA) (2). La pubblicazione nel 2012 delle nuove Linee Guida Europee (2) ha proposto un nuovo algoritmo diagnostico (vedasi Figura). Tale algoritmo identifica come principale test di screening gli anticorpi anti-tTG IgA in associazione alla identificazione di un eventuale deficit di IgA (<7mg/dl), rilevato in automatico dal sistema BioPlex 2200. Il dosaggio degli anticorpi anti-DPG può essere utilizzato come test addizionale nei pazienti che sono negativi o dubbi per altri anticorpi specifici. COD. SSR Anti-tTG IgA 90.53 D COSTO CON TICKET 12.10 EURO. COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO COD. SSR Anti-DGP IgA 90.495 COSTO CON TICKET 12.10 EURO. COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO Le nuove linee guida spostano il test EMA come test di conferma, non più come screening. Inoltre, se i valori di anti-tTG sono superiori di 10 volte il cut-off, con un EMA positivo, non è più necessario eseguire la biopsia. Se si riscontra un deficit di IgA, si consiglia di eseguire i test anti-tTG IgG e anti-DPG IgG. Una volta fatta la diagnosi di MC ed iniziata la dieta priva di glutine, il paziente deve essere monitorato regolarmente da un minimo di 12 mesi a due anni, sia nell’andamento dei sintomi sia nella normalizzazione degli anticorpi specifici. A questo scopo devono essere dosati gli antitTG IgA (tTG IgG in caso di deficit di IgA) (è da ricordare che nei bambini più piccoli gli antiDPG si negativizzano prima con la privazione di glutine (3). COD. SSR Anti-tTG IgG 90.53 D COSTO CON TICKET 12.10 EURO. COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO COD. SSR Anti-DGP IgG 90.495 COSTO CON TICKET 12.10 EURO. COSTO A PAGAMENTO 15.00 EURO Bibliografia 1) E. Tonutti, N. Bizzaro, Autoantibodies, 2/e, 2007, Elsevier, cap 55 2) S. Husby et al, ESPGHAN Guidelines for Diagnosis of Coeliac Disease, JPGN, Vol. 54, N.1, January 2012 3) G. Holmes, C. Catassi, A. Fasano, Fast Facts: Celiac Disease. 2nd Edition; August 2009, 57-63 Pagina 10 di 14 RICERCA E TIPIZZAZIONE DEGLI ANTICORPI CONTRO HSV 1 E 2 Il test BioPlex 2200 è in grado di accertare la presenza di anticorpi IgG anti HSV 1 (Herpes Simplex Virus tipo 1) ed HSV 2 (Herpes Simplex Virus tipo 2). L’analisi è indicata per individui sessualmente attivi o donne gravide come ausilio nella diagnosi presunta dell’infezione da HSV1 o HSV 2. Il test non è applicabile a pazienti pediatrici, neonati e pazienti immunocompromessi mentre è utile per determinare e differenziare gli anticorpi nei confronti di Herpes 1 e 2. Le analisi specifiche per gli anticorpi anti herpes sono particolarmente utili perché le infezioni sono, nella maggior parte dei casi, subcliniche: si calcola che il 90% dei soggetti affetti da herpes non presenti sintomi o presenti sintomi non riconosciuti. A tal proposito, va fatto notare che i casi di insorgenza di lesioni causate da HSV1 nella zona genitale sono in aumento, soprattutto in soggetti non infetti da HSV 2, con stime addirittura del 35% delle infezioni genitali causate da HSV 1. Il test BioPlex 2200, si basa sul riconoscimento di anticorpi diretti contro le glicoproteine gG1 e gG2 dell’envelope erpetico (il rivestimento virale più esterno) ed è quindi in grado di riconoscere e differenziare i campioni di pazienti positivi specificatamente per anticorpi IgG anti HSV1 ed HSV2. COD. SSR Anti-HSV1 IgG 91.22.1 COSTO CON TICKET 7.90 EURO. COSTO A PAGAMENTO 12.00 EURO COD. SSR Anti-HSV2 IgG 91.22.1 COSTO CON TICKET 7.90 EURO. COSTO A PAGAMENTO 12.00 EURO Pagina 11 di 14 RICERCA anticorpi IgG ed IgM anti SIFILIDE Le analisi diagnostiche tradizionali per la sifilide, noti come determinazione delle “reagine” erano basati sul rilevamento degli anticorpi diretti contro gli antigeni lipoidei non treponemici. Le analisi per la ricerca delle reagine, come i test VDRL (Venereal Disease Research Laboratory) ed RPR (Reagina Plasmatica Rapida), rilevano la presenza di anticorpi totali generati contro la proteina che viene liberata in grande quantità durante la distruzione cellulare e possibilmente altri materiali lipidici liberati dai treponemi o da altre infezioni batteriche. Queste analisi, seppur semplici e riproducibili, non essendo dirette contro l’antigene causale della sifilide, possono fornire risultati falsi positivi. Il test Bioplex 2200, al contrario, è un immunodosaggio specifico per la determinazione qualitativa: -degli anticorpi IgG anti T. Pallidum, test di screening, che usato contestualmente a test non treponemici, fornisce evidenza sierologica di infezione da T. pallidum. E’ inoltre indicato per la conferma dei risultati di analisi ottenuti mediante test non treponemici di screening. Rispetto ad altri tipi di immunodosaggio, fornisce una sensibilità clinica ed una specificità decisamente migliorate. Il test BioPlex®2200 Syphilis IgG utilizza tre proteine ricombinanti di T. pallidum (15kDa, 17kDa, 47kDa) ed il risultato, espresso in AI (Antibody Index) può riportare i valori per le singole proteine, utile nel follow-up di pazienti in terapia. COD. SSR Anti-IgG 91.10.2 COSTO CON TICKET 6.85 EURO COSTO A PAGAMENTO 10.00 EURO -degli anticorpi IgM anti T.Pallidum, test che può essere usato unitamente al rilevamento delle IgG nel quadro dello screening delle infezioni pregresse o in atto o può essere usato unitamente ai test treponemici e/o non treponemici come ausilio nell’identificazione dell’infezione acuta. L’analisi delle IgM può essere utilizzata come ausilio ai fini della differenziazione tra un’infezione pregressa e un’infezione recente o in atto e può rilevare la risposta anticorpale IgM precoce associata alla sifilide primaria anche nelle donne in stato di gravidanza. Il test BioPlex®2200 Syphilis IgM utilizza due proteine ricombinanti di T. pallidum (17kDa, 47kDa) ed il risultato, espresso in AI (Antibody Index), può riportare i valori per le singole proteine. COD. SSR Anti-IgM 91.10.2 COSTO CON TICKET 6.85 EURO COSTO A PAGAMENTO 10.00 EURO Pagina 12 di 14 ANTICORPI CONTRO EPSTEIN BARR VIRUS Il test BioPlex®2200 EBV IgG consiste in un immunodosaggio multiplex per la determinazione qualitativa, contemporanea, nel siero umano degli anticorpi della classe IgG diretti contro tre diversi antigeni del virus EBV , i cui risultati sono espressi in AI (Antibody Index): 1) l’antigene nucleare 1 (EBV NA-1) 2) l’antigene del capside virale (EBV VCA) e 3) l’antigene diffuso precoce dello stesso virus (EBV EA-D). Il test suddetto può essere usato singolarmente o unitamente al test BioPlex®2200 EBV IgM per la derminazione qualitativa di due diversi anticorpi IgM, i cui risultati sono espressi in AI (Antibody Index): 1) anticorpi IgM diretti contro l’antigene del capside virale di EBV (EBV VCA-IgM) ed 2) anticorpi eterofili del siero umano. L’uso contemporaneo dei due test è indicato come ausilio nella diagnosi di laboratorio della mononucleosi infettiva. Non sono conosciute le performances del test in caso di: pazienti immunocompromessi/immunosoppressi, campioni di neonati/lattanti, diagnosi di carcinoma nasofaringeo, linfoma di Burkitt e altri linfomi associati ad EBV. EBV IgG NA-1: gli anticorpi IgG anti EBV NA-1 sono raramente presenti nella fase acuta della mononucleosi infettiva ma aumentano normalmente durante la convalescenza. Un aumento può essere indicativo della progressione verso le fasi più avanzate della convalescenza. La presenza in individui altrimenti sani indica la precedente esposizione al virus. I livelli anticorpali aumentano raggiungendo un plateau in un periodo variabile tra tre mesi ed un anno ed in generale persistono per il resto della vita. COD. SSR Na-1 IgG 91.21.1 COSTO CON TICKET 14.25 EURO COSTO A PAGAMENTO 16.00 EURO EBV IgG VCA: questi anticorpi sono normalmente presenti nella fase acuta della mononucleosi infettiva ed anzi la loro presenza è indicativa della fase acuta dell’infezione. La loro presenza in individui altrimenti sani indica generalmente l’esposizione immunologica sotto forma di infezione silente primaria o la precedente esposizione al virus. I livelli di questi anticorpi raggiungono il picco dopo 3-4 settimane, quindi declinano e rimangono persistenti per tutto il resto della vita. COD. SSR VCA-IgG 91.21.1 COSTO CON TICKET 14.25 EURO COSTO A PAGAMENTO 16.00 EURO EBV IgG EA-D: questi anticorpi sono frequentemente presenti nella fase acuta della malattia e sono generalmente assenti durante la convalescenza. Un aumento può indicare l’infezione acuta, la riattivazione dell’infezione o l’infezione cronica. La loro presenza in individui altrimenti sani indica generalmente la riattivazione del virus, in special modo se concomitante all’aumento dei livelli degli anticorpi anti EBV NA-1 . I livelli di questi anticorpi tendono ad aumentare raggiungendo il picco dopo 3-4 settimane quindi declinano e generalmente scompaiono dopo 6 mesi. COD. SSR EA-D IgG 91.21.1 COSTO CON TICKET 14.25 EURO COSTO A PAGAMENTO 16.00 EURO EBV VCA IgM: indicativi della fase acuta o della riattivazione della monucleosi, gli anticorpi IgM sono generalmente assenti durante la convalescenza. La loro presenza in individui altrimenti sani indica generalmente l’esposizione immunologica sotto forma di infezione silente primaria oppure la riattivazione dell’infezione. I livelli anticorpali raggiungono il picco dopo 3-4 settimane e generalmente si dissipano in 2-3 mesi. COD. SSR VCA IgM 91.21.1 COSTO CON TICKET 14.25 EURO COSTO A PAGAMENTO 16.00 EURO Pagina 13 di 14 Anticorpi eterofili: sono normalmente presenti solo nella fase acuta mentre la loro presenza in individui altrimenti sani indica generalmente l’esposizione immunologica sotto forma di infezione silente primaria. I livelli anticorpali raggiungono il picco dopo 3-4 settimane, poi declinano e generalmente si dissipano in 2-3 mesi. Attualmente l’analisi degli anticorpi eterofili è la prassi più comune per la diagnosi di mononucleosi infettiva acuta. E’ tuttavia da rilevare che il 20 % dei pazienti affetti da infezione primaria non sviluppa anticorpi eterofili. L’introduzione dell’analisi degli anticorpi EBV VCA IgM ha decisamente migliorato il rilevamento della fase acuta della malattia. Tuttavia, anche questi ultimi anticorpi possono non esser rilevati nella fase acuta di tutti i pazienti. La ricerca di entrambi, EBV VCA IgM ed anticorpi eterofili, aumenta quindi la probabilità di individuare un’infezione primaria acuta. COD. SSR Eterofili IgM 91.21.3 COSTO CON TICKET 7.90 EURO COSTO A PAGAMENTO 10.00 EURO Pagina 14 di 14