LICEO SCIENTIFICO STATALE G.GALILEI - DOLO (Ve) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ANNO SCOLASTICO.....2014/15 DOCENTE :Cadeddu Diana DISCIPLINA DI INSEGNAMENTO : Fisica Liceo Scienze Umane CLASSE : 3B OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI generali OBIETTIVI EDUCATIVI OBIETTIVI COGNITIVI Atteggiamento di rispetto per le persone, le cose, gli impegni prefissati. Autocontrollo, specie nelle situazioni di difficoltà e di ansia. Positiva relazione con gli altri, disponibilità al confronto Attenzione ai problemi comuni, partecipazione attiva alla vita della scuola. Ragionata presa di coscienza della propria realtà personale e delle scelte operate. Capacità di interagire con l’insegnante e i compagni, ponendo domande pertinenti e cogliendo analogie e differenze, casualità e interconnessioni tra gli argomenti proposti. Padronanza del linguaggio specifico della disciplina. Capacità di elaborare pensieri rigorosi, documentati e motivati. Capacità di operare collegamenti interdisciplinari. Situazione di partenza : La classe è composta da 25studenti : 18 femmine e sette maschi . La maggioranza della classe dimostra disponibilità al dialogo educativo , le prime verifiche del lavoro svolto hanno dato risultati accettabili per la maggioranza degli studenti . Ho osservato che vi è curiosità nei confronti della nuova disciplina –che spero si mantenga- e un impegno nell’affrontare le attività sperimentali proposte adeguato . Per quando riguarda i prerequisiti ho considerato che gli studenti si affacciano per la prima volta allo studio della disciplina pertanto gli unici prerequisiti richiesti sono stati :il sistema metrico decimale e strumenti matematici dell’aritmetica e dell’algebra di base. Non tutti hanno ovviamente provveduto al ripasso dei prerequisiti , ma si continuerà ad insistere perché venga fatto . Per quando riguarda i prerequisiti ho osservato che : La maggioranza della classe possiede potenzialità adeguate ad affrontare il nuovo insegnamento e conoscenze sufficienti , un gruppo di 5 studenti è molto attivo e preparato con conoscenze e abilità ottime le prime verifiche del lavoro svolto hanno dato risultati ottimi per alcuni, accettabili per la maggioranza degli studenti , alcuni hanno rivelato delle incertezze colmabili con uno studio più sistematico e meno superficiale. La classe si è dimostrata attenta e molto disponibile al dialogo educativo, anche se – come sottolineato – a tale disponibilità in aula non sono seguiti lo studio, la rielaborazione e l’impegno adeguati. 1 CONTENFUTI DISCIPLINARI Classe terza Misura e grandezze fisiche La rappresentazione di dati e fenomeni (tempi 15%) Settembre- ottobre Le grandezze vettoriali (tempi 5%) novembre Il moto rettilineo (tempi 20%) Dicembre -Gennaio I principi della dinamica (tempi : 10%) Febbraio Conoscenze Abilità Conoscere le unità di Misurare grandezze fisiche con strumenti misura fondamentali opportuni e fornire il del SI risultato associando Definizione di errore l’errore sulla misura assoluto ed errore Rappresentare dati e percentuale fenomeni con Che cosa sono le linguaggio algebrico, cifre significative grafico o con tabelle Conoscere vari Riconoscere relazioni metodi per tra grandezze fisiche rappresentare un relative allo stesso fenomeno fisico fenomeno Conoscere alcune relazioni fra grandezze (proporzionalità diretta, inversa, quadratica) Differenza tra vettore e scalare Che cos’è la risultante di due o più vettori La legge degli allungamenti elastici Definizione di velocità media e accelerazione media Il moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato La legge oraria del moto rettilineo uniforme Le leggi del moto uniformemente accelerato L’accelerazione di gravità Operare con grandezze vettoriali e grandezze scalari Risolvere semplici problemi sulle forze Esperienze di laboratorio - Misure di lunghezza, volume e tempo - Misure di densità - Verifica della regola del parallelogramma Applicare le leggi orarie - Misura dei moti rettilinei dell’accelerazione di Calcolare grandezze gravità cinematiche mediante - Analisi di un moto le rispettive definizioni rettilineo vario Studiare il moto di caduta libera Proporre esempi di - Verifica della seconda Conoscere gli applicazione dei tre legge della dinamica enunciati dei tre con la rotaia a cuscino principi della dinamica principi della dinamica Distinguere moti in d’aria. Che cos’è la forza sistemi inerziali e non gravitazionale inerziali * Forza d’attrito Descrivere il moto di un corpo anche facendo riferimento alle cause che lo producono Applicare i principi 2 della dinamica alla soluzione di semplici esercizi L’equilibrio dei corpi solidi (tempi : 10%) Febbraio -Marzo Che cos’è una forza equilibrante Definizione di momento di una forza Che cos’è una coppia di forze Il significato di baricentro Che cos’è una macchina semplice Piano inclinato Determinare la forza - Determinazione della risultante di due o più forza di equilibrio di un forze assegnate. corpo appoggiato sul Calcolare il momento di piano inclinato Verifica una forza delle condizioni di Analizzare semplici equilibrio per un’asta situazioni di equilibrio vincolata a ruotare statico individuando le intorno a un’ asse forze e i momenti fisso. applicati Determinare il baricentro di un corpo* Calcolare il vantaggio di una macchina semplice. L’equilibrio dei fluidi (tempi : 10%) Marzo La definizione di pressione La legge di Stevino Enunciato del principio di Pascal La pressione atmosferica L’enunciato del principio di Archimede Moto circolare uniforme e grandezze relative. Descrizione del cosmo secondo il mondo antico. la legge di gravitazione universale. La definizione di lavoro La definizione di potenza La definizione di energia cinetica L’enunciato del teorema dell’energia cinetica Che cos’è l’energia potenziale gravitazionale Definizione di energia potenziale elastica Calcolare la pressione di un fluido Calcolare la spinta di Archimede Applicare il concetto di pressione a solidi, liquidi e gas Dinamica del moto circolare Legge di gravitazione universale (tempi : 10%) Aprile Energia e lavoro Aprile -Maggio I principi di conservazione dell’energia meccanica (tempi : 20%) - Verifica sperimentale del principio di Archimede. Calcolare la forza centripeta Determinare la forza di gravitazione Applicare la legge di gravitazione universale Riconoscere le diverse forme di energia - Esperienze qualitative Descrivere sulle trasformazioni trasformazioni di energetiche energia da una forma a un’altra in semplici situazioni Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati al binomio lavoro-energia Calcolare il lavoro e l’energia mediante le rispettive definizioni Energia meccanica e Applicare la conservazione sua conservazione dell’energia meccanica Distinguere tra forze per risolvere problemi conservative e forze sul moto non conservative Applicare il principio di La definizione di 3 - Studio sperimentale dell’urto di un carrello contro un ostacolo fisso maggio quantità di moto e di impulso Enunciato del principio di conservazione della quantità di moto conservazione della quantità di moto per prevedere lo stato finale di un sistema di corpi Risolvere esercizi applicando alcuni principi di conservazione Si sottolinea che la classe svolgerà una serie di attività programmate dal Consiglio di Classe , pertanto il programma subirà delle interruzioni sia nel primo quadrimestre sia nel secondo . Si assicura che ogni nuovo passo nel suo sviluppo verrà fatto solo se la maggioranza della classe ha appreso con sicurezza gli argomenti precedenti. SCELTE METODOLOGICHE Ho considerato che : gli studenti si accostano per la prima volta allo studio della fisica quindi non possiedono un linguaggio e una capacità di matematizzazione tale da poter affrontare gli elementi più astratti della disciplina , pertanto ogni fenomeno verrà introdotto in termini problematici Per guidare una discussione ,guidare un esperimento o un ragionamento .Il punto di partenza sarà costituito da situazioni della loro esperienza quotidiana sulle quali riflettere o da semplici esperienze da svolgere a scuola o a casa . L’idea è quella di far percorrere agli studenti l’avventura di costruzione della conoscenza scientifica che gli scienziati hanno già percorso .Naturalmente non tutto verrà “riscoperto” e via via che si procede un numero sempre maggiore di risultati scientifici verrà comunicato Il metodo di insegnamento verrà articolato a seconda dei diversi momenti, delle esigenze della classe e dei particolari aspetti del programma. Principalmente verranno tenute lezioni frontali introducendo i nuovi argomenti con l’analisi di fenomeni fisici possibilmente vicini alla realtà degli studenti, poi si affronterà l’aspetto teorico cui seguiranno alcune applicazioni. Durante le spiegazioni cercherò di instaurare un dialogo costante con la classe, facendo intervenire i ragazzi stessi per descrivere un particolare fenomeno o per fare un controllo dimensionale, in questo modo si cercherà di migliorare la capacità di analisi di situazioni reali. Inviterò gli studenti a costruire figure geometriche piane o solide (per facilitarli nel calcolo delle aree delle superfici e del volume dei solidi) e alla realizzazione in laboratorio di semplici esperimenti per analizzare fenomeni e verificare le leggi introdotte teoricamente. Assegnerò agli studenti particolari ricerche e piccole prove sperimentali da svolgere a casa anche a carattere multidisciplinare - da realizzare e da illustrare poi alla classe STRUMENTI DIDATTICI : I mezzi principali sono il libro di testo Ruffo FISICA Lezioni e problemi vol. unico , la lavagna e/o supporti multimediali per la presentazione di alcuni argomenti. Si utilizzeranno i laboratori di fisica per assistere ad esperienze dimostrative. Azioni di recupero L'azione di recupero verrà fatta continuamente durante l'anno scolastico, con le verifiche si hanno dati oggettivi sul grado di comprensione ed assimilazione dei vari contenuti. Si cercherà quindi di intervenire dopo ogni prova scritta rispiegando i punti meno chiari e proponendo nuovi esercizi per superare le difficoltà incontrate. Va tuttavia rilevato che alcuni studenti accusano più difficoltà di altri, o per uno studio discontinuo o per difficoltà varie di approccio alla materia, per questi va pensato un’attività di sostegno in itinere ( anche partecipando al Club delle Scienze ). VALUTAZIONE La valutazione è parte integrante della programmazione didattica in quanto fornisce i dati per guidare e migliorare il processo di insegnamento-apprendimento; i parametri disciplinari su cui 4 essa si basa sono: conoscenza dei contenuti affrontati, capacità di analisi di un fenomeno fisico, competenza nel costruire semplici grafici, ordine e chiarezza nell’esporre gli aspetti teorici, correttezza nell’applicazione delle leggi fondamentali, corretto utilizzo del linguaggio specifico. Il voto dello scritto indica in che misura lo studente è in grado di comprendere un testo ed utilizzare il linguaggio scientifico nella comunicazione scritta, analizzare autonomamente un semplice fenomeno fisico, applica le formule delle leggi fondamentali, esegue correttamente i calcoli richiesti, controlla la dimensione del risultato, costruisce semplici grafici dei fenomeni indicati. Il voto dell’orale indica in che misura lo studente comunica utilizzando il linguaggio scientifico, risponde in modo coerente ai quesiti proposti, giustifica le relazioni matematiche presenti nelle leggi fondamentali, descrive con chiarezza gli esperimenti esaminati o semplici fenomeni legati alla propria esperienza. Come prove per lo scritto: si eseguiranno almeno due verifiche per quadrimestre con semplici esercizi su specifici fenomeni o test a risposta multipla. Come prove per l’orale: si avranno almeno una valutazioni all’anno; i voti potranno provenire oltre che da colloqui anche da prove scritte composte da test a risposta multipla e/o quesiti a risposta aperta su aspetti teorici della disciplina e/o esercizi applicativi. Nella valutazione orale confluirà anche l’interesse e la partecipazione alle lezioni e alle attività di laboratorio, l’impegno nello studio ed il regolare svolgimento dei compiti assegnati per casa. Saranno valutati anche le relazioni di esperienze di laboratorio e i lavori personali di approfondimento. Il voto dello scrutinio finale è unico, il voto unico sarà una sintesi dei due. Le varie prove, a seconda della tipologia, avranno peso diverso nella valutazione. Il voto finale quindi sarà frutto di una media ponderata dei voti conseguiti durante l’anno. La valutazione delle prove scritte è generalmente ottenuta con un procedimento a due fasi: 1. l'attribuzione di un punteggio sulla base di una tabella analitica delle soluzioni degli esercizi proposti che tiene conto essenzialmente delle difficoltà cognitive e della tipologia degli errori; 2. l'attribuzione del voto sulla base di una analisi statistica dei punteggi che cerca di evidenziare i risultati individuali relativamente ai risultati medi della classe. Caratteristiche del colloquio Giudizio e Voto Lo studente dimostra di non conoscere i vari argomenti o commette molti e gravi errori Scarso nelle leggi fondamentali; manca di coerenza nel descrivere i vari fenomeni fisici; non 1 - 2 -3 conosce la terminologia scientifica. Gravemente Lo studente dimostra di avere conoscenze lacunose o commette molti errori; presenta difficoltà a scrivere correttamente la maggior parte delle leggi fondamentali; non sa Insufficiente descrivere la maggior parte dei fenomeni fisici affrontati; fa confusione nell'applicazione 4 di qualche proprietà matematica o nell’utilizzo del linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di possedere conoscenze incomplete su alcuni argomenti e/o commette qualche errore nella descrizione delle leggi fondamentali e/o a condurre Insufficiente autonomamente la descrizione semplificata di un fenomeno fisico importante; evidenzia incertezze nell'utilizzo di qualche proprietà matematica essenziale e/o del linguaggio 5 scientifico. Lo studente dimostra di conoscere le leggi fondamentali denotando qualche incertezza Sufficiente nell’ applicazione o nella rappresentazione grafica; sa descrivere completamente un 6 particolare fenomeno fisico studiato con alcune imprecisioni; conosce ed utilizza correttamente le strutture essenziali della matematica e del linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di avere conoscenze puntuali ed esegue con una sicurezza Discreto esercizi con l’applicazioni delle formule fondamentali; sa analizzare e costruire i grafici fondamentali; evidenzia capacità intuitive e descrivere un fenomeno fisico pur con 7 qualche imprecisione; conosce ed utilizza correttamente le proprietà matematiche di base ed il linguaggio scientifico. 5 Lo studente dimostra di avere buone conoscenze ed esegue con sicurezza esercizi di media difficoltà; evidenzia capacità intuitive e logiche nell'effettuare riflessioni e deduzioni su aspetti teorici e nella descrizione di un fenomeno fisico; sa costruire ed analizzare grafici di media difficoltà; conosce ed utilizza con sicurezza le buone conoscenze matematiche ed il linguaggio scientifico. Lo studente dimostra di saper utilizzare le conoscenze ben strutturate nell’affrontare esercizi più complessi; evidenzia capacità intuitive e logiche nell'effettuare deduzioni e collegamenti; sa esprimere riflessioni sul testo proposto ed effettuare correttamente la descrizione di un fenomeno fisico; sa costruire ed analizzare grafici di una certa complessità; conosce ed utilizza con sicurezza le ottime conoscenze matematiche ed il linguaggio scientifico. FIRMA Prof.ssa Diana Cadeddu 6 Buono 8 Ottimo 9 - 10