Il piccolo gigante che sogna l`Nba Basket

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Il piccolo gigante che sogna l'Nba
Basket Gli amici lo chiamano Robertino: 15 anni ma è già alto 226 centimetri
Gioca a Roma nella Stella Azzurra. Ora servono muscoli per puntare in alto
Fabrizio Fabbri
• Il prossimo 17 luglio Robertino compirà 15 anni. Il suo re gaio, se potesse scegliere, sarebbe certamente lo scudettino under 15 con i suoi amici,
forse meglio dire fratelli, della
Stella Azzurra. Robertino, affidatogli con quella ironia propria ai romani, è il soprannome diRobertBobroczkyi, nato
ad Arad in Romania, che sulla
sua carta d'identità alla voce
altezza vede scrivere 226 centimetri. Non e ' è niente di casuale, perchè il papà di Bob è alto
217 centimetri e la mamma si
attestasui200. Escavando nella sua famiglia si scopre che
Gheorghe Muresan gli è in
qualche modo imparentato,
lui che con 231 centimetri è stato, assieme ali'africano Manute Boi, il giocatore più alto dellaNba. Già gliUsaedil campionato professionistico.
«È il mio sogno - dice Robert
- quello di poter giocare nella
Nba. Lavoro duro ogni giorno
per questo ma so che dovranno esserci delle tappe. Intanto
lamia Nba si chiama Stella Azzurra. Poi, semmai, ci saràl'Eurolega». Che su di lui ci sia l'attenzione dimoltiscout d'oltreoceano non è un mistero. Per
oralo seguono e vogliono capire se su quel fisico esile, che
quasi si ha paura possa polverizzarsi come un cristallo al minimo contatto, potranno essere formati muscoli forti. Questo, con lo studio, è per ora un
obiettivo plausibile. «Ha una
grandissima intelligenza - dice Germano D'Arcangeli, il
motore della Stella Azzurra sia quando deve dedicarsi ai
libri così come in campo. È
iscritto con altri ragazzi stranieri che sono nella nostra foresteria, al Marymount International School. Ha un rendimento altissimo, ha imparato
subito l'italiano e parla correntemente anche l'inglese. Mala
cosa che colpisce più di tutto è
Dna
Il papà di Robert Bobroczkyi
è alto 2,17: la mamma 2 metri
Primo passo
Obiettivo principale vincere
lo scudetto con l'Under 15
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la sua voglia di arrivare. Hamani molto delicate e da settembre ad oggiha costruito un piccolo campionario di movimenti. Il fisico? Beh per ora ha
aggiunto 3 chili di muscoli. È
già un risultato. Ma sappiamo
bene che sullo sviluppo coordinativo e sul potenziamento
è il lavoro maggiore che andrà
compiuto».
Robertino intanto tira dritto
per la sua strada. In estate andrà negli Usa, ma questa volta
non si tratterà di un viaggio
per accrescere le proprie doti
di cestista. Atterrerà a Portland, grazie ai buoni uffici del
lontano parente Muresan, perchè lì c'è un laboratorio
all'avanguardia nello studio
della ghiandola pituttaria che
dirige lo sviluppo del fisco.«Perchè - aggiunge D'Arcangeli - si vorrebbe evitare
che alla fine Robert crescesse
ancora». Ma lui, che adora la
play station e non ha alcuna
simpatia per il footoball, non
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sembra pensarci molto. «Sono felicissimo di essere alla
Stella Azzurra e so che con i
miei genitori abbiamo fatto la
scelta giusta. Mi sono immediatamente integrato in questo progetto ed ho trovato una
nuovafamigliapronta ad accogliermi».
Se ne è accorto D'Arcangeli
del bene che tutti vogliono a
Robert dalle parti dell'Arena
Altero Felici. «Qualche giorno
fa - dice sorridendo - stavo facendo un allenamento sulla difesa al gruppo di Robertino.
Lui ha fatto una cosa sbagliata
e me lo sarei mangiato. Ho alzato la voce e gli ho puntato
l'indice contro, ma appena ho
fatto questo gesto mi sono trovato tuttala sua squadra schierata davanti a lui per proteggerlo. Quasi volessero dirmi:
prenditlea con noi non con
lui». Diventerà un giocatore
da Nba? Difficile drlo, ma certo alla Stella Azzurra, Robertino Boborczkyi si sente un ragazzo come tutti gli altri.
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