AUTISMO: EXURSUS STORICO d.ssa A. Giaquinta La diagnosi psichiatrica nei primi anni del ‘900 Ad inizio secolo per formulare una diagnosi di psicopatologia di un bambino ci si avvaleva di schemi diagnostici pensati e sviluppati per soggetti adulti e basati su una categorizzazione tripartita della patologia mentale, che comprendeva: schizofrenia, malattie affettive e nevrosi. 1908: E. Bleuler La parola autismo deriva dal greco “autòs”, che significa se stesso, fu impiegata per la prima volta in psichiatria da Bleuler, per descrivere uno dei sintomi della schizofrenia, consistente nel ripiegamento su se stessi. 1943: Leo Kanner E' solamente nel 1943 che Leo Kanner (psichiatra infantile) utilizzò il termine “autismo infantile precoce” per descrivere un complesso di sintomi (una sindrome) presenti in un gruppo di 11 bambini, 9 maschi e 2 femmine. L. Kanner, (1943) Autisic disturbances and affective contact, “The nervous Child”, vol. 2, n° 3, pp. 217-250. Trad. Italiana: Disturbi autistici e contatto affettivo, “Psicoterapia e scienze umane”, n° 2 e 3, 1989. La “triade” di Kanner: una notevole abitudinarietà bisogno di immutabilità; lo sviluppo anormale del linguaggio, ritardi nel parlare o produzione linguistica limitata alla ripetizione di parole altrui; il rifiuto del contatto sociale, una tendenza marcata a stare da soli. caratteristiche e sintomi: Estrema solitudine: essi sembravano ignorare ciò che accadeva nell’ambiente circostante, giocando da soli e non sviluppando relazioni significative. Anormalità nel linguaggio: ritardo nella sua acquisizione, presenza di ecolalia, inversione pronominale e interpretazione letterale dei contenuti. Ossessivo desiderio per il mantenimento di una condizione: presenza di comportamenti ripetitivi, stereotipati e reazioni d’angoscia e smarrimento per ogni cambiamento nella routine giornaliera Cause: Normale sviluppo fisico: assenza di marker fisici e acquisizione delle principali funzioni. Genitori molto intelligenti ma “freddi” disturbo ad eziologia relazionale. 1944: Hans Asperger Hans Asperger, quasi contemporaneamente a Kanner, ma indipendentemente da lui, utilizzò il termine autistichen psychopathen, per definire un disturbo che interessava una determinata popolazione infantile con sintomatologia in gran parte simile a quella descritta da Kanner per i suoi soggetti, ma con capacità cognitive nettamente superiori. H. Asperger, (1944) Die “ Autistiche psychopathen” im Kindesalter, Archiv fur psychiatrie und Nervenkrankheiten, vol.117. Tradotto da U. Frith. In Frith U., Autism and Asperger syndrome (pp.37-92). New York: Cambridge University press, 1991. Differenze: Motricità: i bambini descritti da Kanner, risultavano “impacciati” solo rispetto a compiti di motricità complessa, il gruppo studiato da Asperger , evidenziava difficoltà sia nella motricità complessa che in quella fine. Capacità di apprendere: Kanner pensava che i bambini mostrassero prestazioni più elevate quando apprendevano in maniera meccanica, quasi automatica; Asperger li descriveva invece come “pensatori astratti”. Linguaggio: i soggetti di Asperger avevano un eloquio scorrevole. Nei soggetti di Kanner, invece, non si aveva linguaggio o esso non era usato in maniera comunicativa. Anni ’40 -70 - Teoria Psicodinamica L’autismo viene classificato come psicosi, la forma infantile della schizofrenia, e si sviluppano le prime teorizzazioni sulla “madre frigorifero” o ancora sulla “madre schizogenetica”. Bettheleim B., “La fortezza vuota”, Garzanti, Milano, 1976 (1976): B. Bettelheim Lo sviluppo dell’autismo è determinato da un rapporto madre-bambino alterato, caratterizzato principalmente da carenza di contatto fisico, pratiche alimentari anomale, difficoltà nel linguaggio e/o nel contatto oculare con il figlio. Autismo meccanismo di difesa vs madre perfida e cattiva … Il bambino, percependo nella madre un desiderio (reale o immaginario) di annullarlo, verrebbe colto dalla paura di annientamento da parte del mondo, dal momento che questo é rappresentato proprio dalla madre, dalla quale si difenderebbe proprio con l'autismo… (B. Bettelheim,1976) Prime ipotesi neurobiologiche 1959 Goldstein considera l'autismo come un meccanismo di difesa secondario ad un deficit organico; 1964 B. Rimland l’autismo è causato da alterazioni morfologiche e funzionali a base organica; Anni ’70: approccio organicista Studi e ricerche per individuare alterazioni organiche alla base della sindrome. La teoria comportamentista Due figure di grande importanza nell’evoluzione degli studi e delle conoscenze sull’autismo sono sicuramente I. Loovas e E. Schopler, i quali, fin dagli anni ’60, hanno contribuito in maniera determinante al superamento di una visione dell’autismo mediata da posizioni di derivazione psicoanalitica. La teoria comportamentista Secondo l'interpretazione della teoria comportamentista, l'autismo sarebbe una sindrome su base neurologica, che si oggettivizza in particolari modalità comportamentali, le quali possono essere soggette a cambiamenti in seguito ad interazioni specifiche con l'ambiente. Metodo Loovas modello di intervento per bambini autistici, elaborato secondo i principi dell'analisi applicata del comportamento (Applied Behavior Analysis). COME PLASMARE IL COMPORTAMENTO Selezionare comportamenti prefissati (target behavior). 1. Suddividete il comportamento che vi prefiggete in varie componenti. Ricompensate le approssimazioni alla risposta finale (target response). 2. Stimolare e far sparire lentamente la stimolazione (prompting and prompt fading). a) Aiutate il bambino anche guidandolo fisicamente, a realizzare il comportamento. b) Togliete gradualmente la vostra assistenza. 3. Istruzioni - a) Che siano chiare e concise; b) Distanziatele opportunamente nel tempo, e presentatele al bambino quando è attento. 4. I tentativi cominciano con le istruzioni dell’educatore, includendo qualsiasi stimolo, seguito dalla risposta positiva del bambino o dal fallimento (risposta negativa o non-risposta) e la relativa ricompensa o punizione (se necessaria). Come lavarsi i denti La seguente sequenza di passi è raccomandata come linea d’azione per insegnare al bambino come lavarsi i denti. 1. Aprire il rubinetto. 2. Prendere lo spazzolino per il manico. 3. Inumidirlo. 4. Chiudere il rubinetto. 5. Afferrare il tubo del dentifricio con la mano che il bambino usa meno. 6. Svitare il tappo. 7. Deporre il tappo. 8. Mettere il dentifricio sullo spazzolino. 9. Deporre lo spazzolino. 10. Riavvitare il tappo. 11. Mettere via il dentifricio. 12. Riprendere lo spazzolino. 13. Spazzolare la parte esterna dei denti superiori ed inferiori. 14. Spazzolare le parti che mordono dei denti. 15. Spazzolare le parti interne dei denti superiori ed interiori. 16. Mettere giù lo spazzolino. 17. Prendere un bicchiere. 18. Aprire il rubinetto. 19. Riempirlo di acqua. 20. Chiudere il rubinetto. 21. Sciacquare la bocca. 22. Mettere giù il bicchiere. 23. Pulirsi la bocca. 24. Aprire il rubinetto. 25. Sciacquare lo spazzolino. 26. Rimettere giù Io spazzolino. 27. Pulire il lavandino. 28. Chiudere il rubinetto. 29. Asciugarsi le mani. 30. Mettere via tutto. E. Schopler: Programma TEACCH approccio globale ed integrato, attraverso la costituzione di un progetto educativo individualizzato che tenga conto del livello di sviluppo del soggetto e delle caratteristiche dell'ambiente. 2000: DEFINIZIONE L’autismo é un disturbo funzionale del sistema nervoso centrale, che si manifesta precocemente, prima del terzo anno di età, alterando gravemente lo sviluppo generale del bambino. I sistemi internazionali di classificazione delle malattie, DSM-IV e ICD-10, sottolineando la compromissione globale dello sviluppo del bambino autistico, fissano i seguenti criteri per la diagnosi: persistente e alterata acquisizione delle abilità relazionali, comunicativolinguistiche e comportamentali. Ieri Bruno Bettelheim Causa autismo: rifiuto del bambino da parte dei genitori e dalla loro ostilità nei suoi confronti. Soluzione: allontanamento del bambino dai genitori e inserimento nella sua scuola residenziale a cui diede il nome di “Scuola Ortogenetica”. Ieri disturbo emotivo causato da ostilità e rifiuto da parte dei genitori nei confronti del bambino il quale, per reazione, presentava un ritiro sociale nei loro confronti. terapia separazione dai genitori e l’inserimento in ospedale psichiatrico E . s c h o p l e r Oggi disturbo dello sviluppo causato da anomalie organiche cerebrali da cui dipendeva il mancato sviluppo delle abilità sociali. terapiaeducazione speciale nell’ambiente naturale del bambino che va lasciato nella sua famiglia e nella sua comunità. Ieri trattamento impartito da superspecialisti in un ambiente creato artificialmente per la terapia ( modello medico) Oggi E. Schopler trattamento modello generalista, in cui i naturali educatori: genitori, parenti ed insegnanti potevano diventare ottimi terapeuti se correttamente formati e consigliati da professionisti esperti (modello co-terapia). Disturbi dello spettro autistico DSMV approccio dimensionale Autismo grave Autismo medio Autismo lieve Autismo sottosoglia Autismo variante fisiologica della norma Disturbo dello Spettro Autistico secondo il DSM V Autismo Autismo grave medio Autismo variante fisiologica della norma