ALL. 12 Carnevale - Terre di Castagno

ALLEGATO 12 CDA DEL 20 APRILE 2007
Nome società
GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano Soc. Coop.
P.IVA /Codice fiscale
Referente di progetto
02232330361
LUCIANO CORREGGI
Indirizzo
via Emilia Ovest 101, 41100 Modena
Telefono
Telefono: 059 - 821149
Fax
E-mail e web
Fax:
059 - 380063
[email protected]
www.galmodenareggio.it
Riferimento al Piano Azione Piano di Azione Locale – GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano –
Locale
Azione 1.4.2.
Obiettivi
“Realizzazione a regia diretta di un’azione di ricerca, recupero e
divulgazione della tradizione del carnevale nell’Alto Appennino
Modenese, a fini di riscoperta dell’identità culturali e di promozione
turistica”.
Titolo del progetto
“CARNEVALE DI TRADIZIONE
NELL’APPENNINO MODENESE E REGGIANO”
PARTNER PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Nome società
Centro Documentazione Storica del Comune di Ferrara.
Referente di progetto
GIAN PAOLO BORGHI
Indirizzo
Telefono
Via Gobetti n.5 – 44100 Ferrara.
0532.768490
Fax
0532.766183
E-mail e web
[email protected]
CO-FINANZIATORI
Nome società / Ente
Referente di progetto
Indirizzo
Telefono
E-mail
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Il contesto di riferimento
– (le motivazioni, criticità
ed
opportunità
che
hanno
condotto
al
progetto)
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
Descrizione del progetto
La specificità del territorio rurale dell’Appennino Modenese e Reggiano, il
relativo isolamento dai processi di omogeneizzazione culturale tipici delle
realtà ad intenso sviluppo industriale, ha creato le condizioni per
l’emergere di un’autoctona e specifica tradizione culturale, come quella dei
Canti del Maggio o del carnevale. Tale ultima tradizione, con pochi riscontri
a livello nazionale, ha assunto connotati diversi e specifici tra le diverse
realtà dell’Appennino, le più rilevanti sono le seguenti:
a) Nell’area pre-appenninica e appenninica la rappresentazione di
testi carnevaleschi della “La Filippa”, di Giulio Cesare Croce;
b) A Guiglia e nelle area limitrofe la rappresentazione della “Vecchia”,
tipico rituale di mezza Quaresima (o d’inizio carnevale ovvero
dell’Epifania),
c) Nel pavullese, ma con riscontri anche in altre aree del medio e alto
Frignano, la rappresentazione del carnevale dei “mascheri”:
Lacchè, Arlecchini, Dottori, Vecchio e Vecchia, rituale un tempo
eseguito negli ultimi tre giorni di carnevale, con danze tradizionali
itineranti e intervento di altre figure richiamanti personaggi della
Commedia dell’Arte. Il rituale veniva completato, a mezza
Quaresima, con il Processo e la condanna al Rogo della Vecchia;
d) Nel alto Frignano (Pievepelago e dintorni) la rappresentazione del
“Carnevalino delle anime” e di altri rituali “minori” di carnevale;
e) Nell’intorno del territorio di Villa Minozzo la rappresentazione della
“Befanata”, con particolari testi e musiche;
f) Nel territorio avente come fascia principale il territorio reggiano di
Felina, la rappresentazione della “satira” carnevalesca.
Tali molteplici tradizioni culturali, tipiche dell’area rurale dell’Appennino,
che si tramandano per gran parte oralmente, rischiano di scomparire se
non viene intrapresa una specifica opera di ricerca etnografica e di
documentazione.
Due sono gli obiettivi principali del progetto: documentare il carnevale
tradizionale negli areali appenninici modenese e reggiano e divulgare
questa festa calendariale nei diversi ambiti culturali, con specifico
riferimento al territorio interessato e al mondo della scuola. Tale ricerca sul
carnevale sarebbe la prima in assoluto nell’area considerata e con pochi
riscontri a livello nazionale.
Per il raggiungimento di tali finalità si propone di attivare una campagna di
ricerca bibliografica per giungere alla redazione di una specifica guida
commentata, di procedere alla sua divulgazione, in particolare nelle
scuole di tutta la Regione e anche delle Regioni limitrofe e tra le diverse
associazioni culturali del territorio appenninico, attraverso uno specifico
convegno pubblico.
Una tale iniziativa è promossa anche a fini di promozione turistica, in
particolare a supporto del turismo scolastico, che già vede una presenza
importante nel territorio considerato, anche se è minacciato da altre realtà.
La salvaguardia e l’incremento del turismo scolastico necessita, quindi, di
rinnovare l”offerta” per le scuole dell’obbligo: la rappresentazione e la
divulgazione di particolari tradizioni del carnevale può costituire un nuovo
ed importante elemento di attrattività.
Gli obiettivi specifici del progetto sono dunque:
• Diffondere la conoscenza di questa particolare tradizione culturale,
ancora viva e densa di significati;
• Valorizzare la cultura popolare in tutte le sue forme autentiche ed
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•
•
originali;
Promuovere lo studio da parte delle nuove generazioni del patrimonio
culturale locale;
Promuovere la salvaguardia e la valorizzazione a fini turistici delle
tradizioni popolari connesse con il carnevale.
Articolazione del progetto in azioni: obiettivi e modalità specifiche
Azione n.1
Ideazione e realizzazione di una guida commentata alla tradizione
del carnevale nell’Appennino Modenese e Reggiano.
Descrizione
Avvalendosi della consulenza scientifica del Centro di Documentazione
Storica/Centro Etnografico del Comune di Ferrara, che ha maturato una
vasta esperienza di recupero e valorizzazione delle tradizioni culturali
locali, sarà ideata e realizzata un’apposita guida riportante testi e
riferimenti bibliografici, spesso dispersi in una miriade di realizzazioni
(libri, articoli, saggi, miscellanee di studi, interventi a convegni ecc.),
incentrati sulla tematica carnevalesca e dati alle stampe in un arco
temporale oscillante dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni.
La pubblicazione si avvarrà del contributo di vari studiosi e ricercatori
tra cui Gian Paolo Borghi (responsabile del già menzionato istituto),
Giorgio Vezzani (direttore della rivista nazionale di tradizioni popolari “Il
Cantastorie”), Giuliano Biolchini (etnomusicologo e studioso locale) e
Maria Chiara Periotto (studiosa di tradizioni popolari e operatrice dei
beni culturali).
Risultati attesi (punto di Raccogliere e rielaborare tutti i materiali utili per documentare le
molteplici
tradizioni
della
rappresentazione
del
carnevale
verifica del progetto)
nell’Appennino e farne così un elemento di richiamo per supportare la
promozione del turismo scolastico delle scuole dell’obbligo e degli
istituti superiori dell’intera regione e di quelle limitrofe.
Chi realizza l’azione?
GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano.
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Azione n.2
Stampa e divulgazione della Guida sulle rappresentazioni del
carnevale.
Descrizione
L’azione prevede di realizzare una apposita pubblicazione a colori, con
i testi e il materiale raccolto nella azione precedente, in 750 copie e di
procedere al suo invio gratuito ad associazioni culturali dell’Appennino
e alle scuole dell’obbligo della regione e delle province limitrofe.
Risultati attesi (punto di Far conoscere alle associazioni culturali e alle scuole dell’obbligo la
particolare tradizione culturale connessa al carnevale e sollecitare gli
verifica del progetto)
insegnanti e i genitori a visitare il territorio in cui quella tradizione
culturale è sorta e tuttora si manifesta.
Chi realizza l’azione?
GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano.
Azione n.3
Realizzazione di un convegno di divulgazione della tradizione del
Carnevale nell’Appennino Modenese e Reggiano.
Descrizione
La pubblicizzazione di cui alla azione precedente dovrà essere
accompagnata da un convegno a carattere scientifico, previsto per il
mese di giugno, nel Comune di Pavullo nel Frignano, promosso
anch’esso dalle Associazioni ISA e In/Oltre e con il patrocinato dalla
Provincia di Modena e dal Comune di Pavullo nel Frignano. In detto
convegno verranno affrontate le tematiche del carnevale in aree
appenniniche nazionali e locali alla presenza di storici e studiosi di
antropologia e di etnografia. In avanzata fase organizzativa, prevederà
relazioni e comunicazioni.
Risultati attesi (punto di Validare la qualità della ricerca etnografica realizzata e divulgare la
pubblicazione predisposta.
verifica del progetto)
Chi realizza l’azione?
GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano.
Gestione del progetto
Chi coordina il progetto
Il Progetto è realizzato dal GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano
in collaborazione con le associazioni culturali ISA e In/Oltre.
Come sono ripartite le Al GAL compete la gestione di tutte le azioni previste dal progetto ed il
responsabilità e le verifiche monitoraggio sulla loro attuazione, oltre che al loro finanziamento, con il
reciproche?
Chi
è ricorso alle risorse del Programma Leader+ nei limiti previsti dal PAL.
responsabile della qualità
del progetto?
Come saranno coinvolti gli Saranno coinvolti nell’attuazione del progetto soprattutto le Associazioni
operatori e le imprese del culturali dell’Appennino Emiliano Romagnolo e gli istituti scolastici della
territorio?
scuola dell’obbligo della Regione Emilia Romagna e delle provincie
limitrofe.
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Valore aggiunto
Quale è il valore e la Il valore aggiunto del presente progetto sta nella salvaguardia di una
rilevanza del progetto particolare tradizione culturale e la realizzazione di azioni di valorizzazione
utile alla promozione culturale e turistica dell’Appennino Modenese e
sul territorio?
Reggiano.
Quale è l’area del L’area coinvolta comprende il territorio dell’Appennino Modenese e
territorio
coinvolta? Reggiano.
Quanti comuni? Quante
province?
Come si sostiene il
progetto
postfinanziamento?
Avrà
continuità? Come?
Nella fase di costituzione e primo avvio il progetto si sostiene con il
contributo economico del Programma Leader + e delle Associazioni
Culturali ISA e In/Oltre e successivamente della attività che le stesse
associazioni, avvalendosi del volontariato dei loro soci, per proseguire le
attività di promozione culturale verso le scuole e i giovani, di cui la
pubblicazione ne costituirà uno dei supporti principali.
Senza il finanziamento il Senza il concorso iniziale del Programma Leader + e delle Associazioni
progetto
sarebbe Culturali ISA e In/Oltre il progetto non si sarebbe attuato.
comunque o in parte
realizzabile? Come?
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