MEDIAZIONE CULTURALE

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MEDIAZIONE CULTURALE - V EDIZIONE
Livello: I
CFU:
60
Direttore del corso: Prof. Gabriel Maria Sala
Comitato Scientifico
Componenti:
Gabriel Maria Sala (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università
di Verona);
Vanessa Maher (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Antropologia e Psicologia – Università
di Verona);
Sergio Pescatori (Dipartimento di Germanistica e Slavistica, Università di Verona);
Annamaria Piussi (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università
di Verona);
Giovanni Zanconato (Clinica Ostetrica e Ginecologica – Università di Verona);
Hamid Salmi (Université de Paris VIII Saint-Denis) ;
Mballo Ndiobo (Segretario dell'ONG 7a / maa-rewee),
Rosanna Cima (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze dell’educazione – Università di
Verona);
Federica De Cordova (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Antropologia e Psicologia –
Università di Verona);
Emanuela Gamberoni, (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Discipline Storiche Artistiche,
Archeologiche e Geografiche – Università di Verona)
Giuseppe Turrini, (Azalea cooperativa sociale – gestione di interventi di mediazione culturale)
Lucia Bertell (Studio Guglielma ricerca e creazione sociale – progettazione di interventi formativi)
Nadia Stepanova (Accademia dell’arte e della cultura della Siberia Orientale - presidente)
Obiettivi formativi specifici e funzioni anche in relazione al particolare settore occupazionale al quale si
riferiscono.
Obiettivi formativi specifici
Le nuove relazioni tra le popolazioni migranti e gli operatori delle realtà economiche, educative, sanitarie,
sociali e giudiziarie hanno mutato gli orizzonti, cambiato le prospettive del lavoro nelle aziende, nelle
istituzioni, nei servizi territoriali e nelle organizzazioni.
Per affrontare i mutamenti e i cambiamenti continui posti da queste nuove relazioni, per elaborare strategie e
modalità operative efficaci, è necessario non solo evitare conflitti ma anche operare l’apertura di spazi di
mediazione.
Apertura necessaria anche nei paesi dove si intende operare con interventi di cooperazione internazionale.
Aprire spazi di mediazione presume: l’acquisizione di nuovi e specifici modelli di lavoro da parte degli
operatori; una efficace collaborazione tra gli operatori e le figure esperte dell’interazione tra culture, quali i
Mediatori Linguistico-Culturali; un ripensamento complessivo della cultura e delle modalità organizzative dei
diversi contesti attraverso l’acquisizione della capacità di riconoscerne le logiche, i presupposti e la storia;
attraverso la relazione continua con il territorio di riferimento, con i suoi abitanti, le sue trasformazioni e con le
comunità effettivamente presenti.
A partire da queste premesse il Master in Mediazione Culturale si prefigge:
1. Rispondere alle nuove esigenze formative delle figure professionali che operano nel pubblico e nel
privato sociale a stretto contatto con utenti stranieri, e in particolare: il bisogno di acquisire nuovi
modelli operativi e nuove pratiche di lavoro, la necessità di imparare una efficace interazione tra
operatori e mediatori sia nella relazione con gli utenti, che nell’elaborazione di strategie di intervento,
attraverso occasioni di formazione congiunta.
2. Promuovere l’innovazione dei servizi sociali e sanitari, scuola, giustizia, imprese, ecc attraverso lo
sviluppo, nelle figure di responsabilità degli enti pubblici e del privato sociale, di nuove capacità
metodologiche, comparative e di orientamento nell’ambito dell’organizzazione del lavoro e della coprogettazione dei servizi, nella prospettiva di migliorare il rapporto reciproco tra la domanda e l'offerta
dei servizi (pubblici e privati) e gli utenti (italiani e stranieri).
3. Rinnovare il rapporto tra i servizi e il contesto territoriale di riferimento come risorsa per pensare e
progettare le trasformazioni necessarie nel lavoro operativo, in particolare promovendo nuove
relazioni con le comunità migranti presenti sul territorio.
4. Offrire un percorso che permetta a coloro che lavorano nella cooperazione internazionale di
1
comprendere da un lato i fattori che determinano il fallimento di un'operatività e dall'altro comprendere
quali mediazioni sono necessarie perché le azioni svolte si trasformino in un'effettiva ricchezza per le
popolazioni in cui la cooperazione opera.
Funzioni occupazionali previste
La mediazione culturale concerne tutti i campi del sociale che si occupano d’interazioni e di relazioni,
individuali o di gruppo, tra persone di culture differenti. La mediazione culturale, svolta in contesti diversi,
mira ad un’azione in grado di produrre parola, pensiero, conoscenza ed apprendimento, quindi azioni in grado
di stabilire, là dove c'è diversità culturale, pratiche operative nell'area del lavoro, della giustizia, del sociale,
dell'educazione e della cura sia in paesi europei, sia di cooperazione e sviluppo nei paesi in cui l’Unione
Europea effettua interventi economici, sociali, sanitari o educativi.
Progetto generale di articolazione delle attività formative e di perfezionamento e delle attività pratiche e
la suddivisione dei relativi crediti.
Il Master è strutturato in 1500 ore di cui:
- 384 di didattica frontale;
- 100 di stage;
- 16 di altre forme di addestramento – laboratorio, studio guidato, didattica interattiva o altro;
- e le rimanenti 1000 ore in attività di studio individuale.
Le lezioni in aula si terranno nei giorni di:
¾ Venerdì sabato e domenica anche in forma residenziale
Articolazione delle attività formative in Moduli
Il Master prevede una formazione in aula e in modalità e-learning, suddivisa in 4 moduli per un totale di 400 ore
e uno stage di 100 ore. Lo studio individuale è finalizzato a letture e approfondimenti bibliografici, confronto tra
i partecipanti e lavori di gruppo (anche attraverso l’interazione nel Forum on line), stesura dell’elaborato finale.
Modulo 1 (100 ore = 30 d’aula; 70 e-learning)
Il dispositivo della Mediazione Culturale
Mostrare modelli organizzativi, metodi e tecniche di lavoro che coinvolgono operatori e mediatori nella
costruzione di spazi di mediazione e interazione con gli utenti e le nuove realtà territoriali, istituzionali e non.
L’apprendimento di strategie operative e di comparazione tra modelli culturali differenti, sarà favorito da gruppi
di lavoro multiculturali e pluridisciplinari.
(denominazione singoli insegnamenti)
Il lavoro dei gruppi: imparare ad apprendere
Appartenenze, fondazioni, dislocarsi
Dispositivo e spazi di mediazione
Rituali e cure terapetiche nelle culture tradizionali
Riti di iniziazione e pratiche sciamaniche
La mediazione in etnopsichiatrica
Laboratorio
CFU TOTALI MODULO 1 = 12
Modulo 2 (100 ore = 30 d’aula; 70 e-learning)
Lettura del territorio
Strumenti di analisi, ipotesi di lettura e incontri di confronto con esponenti delle comunità, per rilevare dati,
bisogni e risorse alla luce delle trasformazioni che le realtà migratorie hanno portato sul territorio nel corso degli
ultimi decenni.
(denominazione singoli insegnamenti)
Cosa è leggere un territorio?
Geografia e migrazioni
Antropologia e migrazioni
Mondo Est: quali logiche in quello che è avvenuto?
Incontri con gruppi e comunità
CFU TOTALI MODULO 2 = 12
Modulo 3 (100 ore = 30 d’aula; 70 e-learning)
Organizzazione del lavoro, storia e progettualità dei contesti operativi
2
Metodologie, strumenti e pratiche per la co-progettazione e l’organizzazione di azioni e servizi in contesti
multiculturali. Uno spazio particolare verrà dedicato all'acquisizione di capacità progettuali che sappiano tenere
insieme le necessità organizzative, le nuove operatività e le nuove realtà territoriali.
A partire dalla presentazione di esperienze concrete e dal confronto con modelli operativi italiani ed europei,
verranno analizzati, valutati progetti e servizi considerati innovativi.
(denominazione singoli insegnamenti)
Spazi di mediazione e servizi socio sanitari
Spazi di mediazione nel mondo scolastico ed educativi
Progetti sociali tra istituzioni e territorio
Laboratorio
CFU TOTALI MODULO 3 = 12
Modulo 4 (100 ore = 30 d’aula; 70 e-learning)
Mediazione culturale e cooperazione internazionale
Analizzando esperienze, si stimolerà una valutazione critica secondo modelli di pensiero europeo e secondo i
modelli di pensiero dei contesti in cui la cooperazione è avvenuta. Si tratterà di individuare le azioni di
mediazione che possono rendere efficace la cooperazione per i paesi interessati.
(denominazione singoli insegnamenti)
Quadri normativi e riferimenti teorici
Analisi di esperienze: elementi critici
Cooperazione e attivazione dei contesti: quali mediazione necessarie
Laboratorio
CFU TOTALI MODULO 4 = 12
Il Comitato Scientifico prevede la possibilità di iscrizione a modulo trasversale per un totale di 116 ore
formative pari a 15 CFU.
Scheda didattica di Master
Denominazione Moduli
SSD
Denominazione
insegnamenti
M-PED/01 metodolgia e tecnica
dedella mediazione
Modulo 1
Modulo 2
IL DISPOSITIVO
DELLA MCL
LETTURA DEL
TERRITORIO
M-PED/01 pratica clinica e
mediazione culturale
M-PED/01 mediazione clinica tra
famiglie gruppi e
istituzioni
M-PSI/05 la mediazione in
etnopsichiatria
MED/40
fertilità, nascita e parto
nei servizi di ginecologia
CFU per
insegname
nto
ORE di
didattica
frontale per
insegnamento
2
16
2
16
2
16
12
2
16
2
16
M-PED/01 curae guarigione nello
sciamanesimo
2
16
M-DEA/01 antropologia culturale e
metodo comparativo
2
16
M-DEA/01 metodologia della ricerca
antropologica
2
16
2
16
2
16
2
16
L-LIN/21
gruppi etnici tra lingue,
culture e potere
M-GGR/01 metodologia della ricerca
antropologicae
interazioni culturali
M-DEA/01 strumenti di ricerca per
l'analisi dei contesti
culturali
CFU tot.
per Modulo
12
3
M-PED/01 gruppi e comunità del
territorio
M-PSI/05 organizzazione e
mediazione culturale nei
servizi psichiatrici
16
2
16
2
16
2
16
2
16
2
16
2
16
2
16
2
16
2
16
MED/40
Modulo 3
Modulo 4
STORIA,
PROGETTUALITà E
INNOVAZIONE NELLE
ORGANIZZAZIONI
MEDIAZIONE E
COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE
la domanda di
mediazione in ambito
materno-infantile
M-PED/01 ricerca e progettazione
sociale con istituzioni e
territorio
M-PED/01 organizzare e progettare
servizi con utenza
straniera
M-PSI/05 infanzia, migrazioni e
istituzioni scolastiche
L-LIN/21
apprendimento e lingua
materna
M-DEA/01 cooperazione e politiche
di intervento
2
M-DEA/01 reti nazionali e
transnazionali: relazioni,
migrazioni, denaro
SPS/08
la cooperazione
internazionale tra luci e
ombre
M-PED/01 cooperazione decentrata
e modelli di sviluppo
M-GGR/01 programmi europei e
cooperazione ad est
M-PED/01 ricchezza e povertà
nella/della cooperazione
internazionale:
mediazioni possibili
12
12
2
16
2
16
2
16
Laboratorio,
studio guidato,
didattica
interattiva o
altro
12
2
Stage/Tirocinio/
Redazione di un
progetto o di un
elaborato
100
4
Prova finale
TOTALE
Percentuale di frequenza obbligatoria:
Periodo di svolgimento
4
6
500
60
70%
Indicare la data di inizio e di termine delle attività e l’impegno giornaliero.
marzo 2010- marzo 2011
Modalità di svolgimento delle verifiche periodiche e della prova o prove finali.
Per le verifiche periodiche: lavori di gruppo, relazioni, prove individuali
Per la prova finale: verifica in aula del lavoro di gruppo, verifica individuale del diario e della relazione finale
Posti disponibili
Numero massimo di posti disponibili e numero minimo di iscritti senza i quali il corso non viene attivato.
Il Master si rivolge a un numero massimo di 55 partecipanti. Il Master non partirà se non sarà raggiunto il
numero minimo di 35 iscrizioni che non comprendono le iscrizioni agevolate (max 2) e gli uditori (max 5).
4
Requisiti di accesso
Titoli di studio richiesti per l’ammissione al corso e relativa denominazione (laurea/e ante-riforma, n. della/e
classe/i di laurea, n. della/e classe/i di laurea specialistica/magistrale).
laurea conseguita ai sensi del D.M. 509/99;
- titolo di studio universitario di durata almeno triennale (secondo gli ordinamenti precedenti il D.M.
509/99);
- titolo rilasciato all’estero, riconosciuto idoneo dal Comitato Scientifico del corso ai soli limitati fini
dell’iscrizione al corso.
Destinatari
1. dirigenti, coordinatori e consulenti di pubbliche amministrazioni, enti ed imprese;
2. operatori dei servizi in ambito sociale, sanitario, scolastico, formativo, giudiziario, sindacale ed
economico;
3. operatori della cooperazione internazionale;
4. mediatori linguistico-culturali.
Costituisce titolo preferenziale una esperienza professionale pluriennale negli ambiti di riferimento del Master.
Uditori
Il Comitato Scientifico prevede un numero max di 5 uditori. Il contributo di iscrizione per singolo uditore è di €
1000,00. Agli uditori viene rilasciato, a sola firma del Direttore del Corso su verifica delle presenze in aula e
dell’attività e-learning (minimo 70% di frequenza), un attestato di frequenza.
Modalità di ammissione
Il Comitato Scientifico nomina una commissione ristretta per effettuare la selezione dei partecipanti. La
selezione verrà effettuata attraverso l’analisi dei CV (punti max 5), la verifica della conoscenza di lingue
straniere (italiano, se stranieri) (max punti 5), un colloquio motivazionale (max punti 10).
Scadenze
Termine ultimo presentazione domande: 25 gennaio 2010
Selezione: 1-2 febbraio 2010
Pubblicazione graduatoria: 8 febbraio 2010
Termine ultimo pagamento iscrizioni ed eventuali rate: 8 febbraio 2010
Inizio corso: 1 marzo 2010
Tassa di iscrizione e contributo d’iscrizione dei master e corsi di perfezionamento e aggiornamento
professionale.
La tassa di iscrizione universitaria è di € 500,00 + un contributo di iscrizione di € 2.000,00 per un totale di
quota di iscrizione di € 2.500,00.
Eventuali agevolazioni previste per i partecipanti meritevoli
Il Comitato Scientifico può conferire fino a due iscrizioni agevolate a partecipanti ritenuti meritevoli e
impossibilitati al pagamento dell’intera quota di iscrizione. Il conferimento di tale agevolazione è vincolato al
raggiungimento del numero minimo di 20 iscrizioni (non di domande).
A tal fine il CS richiede che, all’atto della presentazione della domanda di partecipazione, gli/le studenti
presentino, oltre alla domanda di agevolazione, tutta la documentazione necessaria per la valutazione (modello
ISEE+documentazione già richiesta per la presentazione della domanda). L’agevolazione prevista consiste nel
pagamento della sola tassa universitaria di iscrizione (€ 500,00).
Enti e/o soggetti esterni disposti a collaborare a vario titolo allo svolgimento del corso
Il Comitato Scientifico si avvale per la progettazione, l’organizzazione e la gestione del Master, con stipula di
apposita convenzione, della collaborazione dell’ATI formata da Studio Guglielma ricerca e creazione sociale –
soc. coop e di Azalea cooperativa sociale a r.l.
Inoltre è prevista la collaborazione del Comune di Verona che metterà a disposizione il servizio di MC Xenos e
la sede del Master.
Tutori
Il Comitato Scientifico, avvalendosi dell’ATI formata da Studio Guglielma e Azalea cooperativa sociale, affida
a loro e al personale da loro individuato le funzioni di tutorato relative al Master.
5
Sede di svolgimento delle attività
Palazzo da Lisca Cavalli, Via Interrato dell’Acquamorta, 54 – Verona
La sede delle attività residenziali verrà indicata di volta in volta in base alle esigenze organizzative e al numero
delle presenze.
Sede amministrativa/organizzativa del corso
Presso Studio Guglielma ricerca e creazione sociale, via Magellano 8 Verona – 045 8309946
e-mail: gestione. [email protected]
Informazioni
Area Post Lauream, Ufficio Master e Corsi di Perfezionamento
Via Paradiso, 6 – 37129 Verona Tel. 045 8425216/5244 fax. 045 8425217
e-mail: [email protected] (per informazioni di tipo amministrativo).
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