Mediazione Culturale (III edizione) Livello I Crediti Formativi Universitari 60 Direttore Prof. Gabriel Maria Sala Comitato scientifico Vanessa Maher (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Antropologia e Psicologia – Università di Verona); Sergio Pescatori (Dipartimento di Germanistica e Slavistica, Università di Verona); Annamaria Piussi (Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Verona); Giovanni Zanconato (Clinica Ostetrica e Ginecologica – Università di Verona); Francois Fleury (Appartenance- Losanna); Ismael Maiga (GEPELA- Université de Paris VIII Saint-Denis); Hamid Salmi (Université de Paris VIII Saint-Denis) ; Luigi Scapini (Pittore e storico dell’arte). Obiettivi formativi specifici e funzioni anche in relazione al particolare settore occupazionale al quale si riferiscono. La mediazione culturale concerne tutti i campi del sociale che si occupano d’interazioni e di relazioni, individuali o di gruppo, tra persone di culture differenti. La mediazione culturale, svolta in contesti diversi, mira ad un’azione in grado di produrre parola, pensiero, conoscenza ed apprendimento, quindi azioni in grado di stabilire, là dove c'è diversità culturale, pratiche operative nell'area del lavoro, della giustizia, del sociale, dell'educazione e della cura nei paesi europei, della cooperazione e dello sviluppo nei paesi in cui l'Europa effettua interventi economici, sociali, sanitari o educativi. L'espansione e il radicamento di persone e famiglie che giungono da paesi diversi come l'Europa dell'Est, l'Africa, il Sud-Est Asiatico, l'America centrale e così via, hanno mutato gli orizzonti, sconvolto i panorami, cambiato le prospettive, ponendo in continuo contatto e in uno stretto faccia a faccia, le popolazioni migranti e gli operatori delle realtà economiche, educative, sanitarie, sociali e giudiziarie. Si sono verificate situazioni di integrazione sociale o di disadattamento, di assimilazione o di repulsione, di incontro o di conflitto, che hanno richiesto azioni ed operatività per molti aspetti, nuove ed inusuali, poiché interventi, strategie operative, didattiche, modelli di lavoro, anche i più consolidati, si sono spesso rivelati inefficaci o insufficienti. Contemporaneamente si sono moltiplicati gli interventi di cooperazione e di sviluppo sia nei paesi dell'Est sia nel cosiddetto sud del mondo. Da entrambi i flussi ne è nata una domanda diffusa di esperti nell'interazione tra culture che possano effettuare una mediazione non solo linguistica ma anche culturale: molte realtà pubbliche e del privato sociale stanno promovendo nei servizi al territorio il coinvolgimento della figura del Mediatore culturale. Attualmente risulta necessaria una formazione universitaria e un continuo aggiornamento delle figure professionali, anche nel campo dell’auto-organizzazione. Il Master in Mediazione culturale si propone da un lato di offrire una formazione per coloro che già operano o aspirano a lavorare come operatori/trici e professionisti/e che devono interagire con persone, famiglie e gruppi di culture differenti; dall’altro una formazione che li renda in grado di rapportarsi agli enti del territorio, alle altre realtà operanti nella stessa area professionale attraverso pratiche di auto-gestione e di autoorganizzazione. In particolare ha gli obiettivi di • sviluppare un nuovo, alto profilo professionale di esperto/a nell'area della mediazione culturale e delle relazioni tra culture, destinato/a ad operare con capacità metodologiche, comparative, dirigenziali e di orientamento nelle pubbliche istituzioni, nell’economia, nei settori culturali, educativi, sociali, sanitari e giuridici; • promuovere il perfezionamento culturale e professionale degli operatori dei servizi sociali e sanitari, della scuola, della giustizia, delle aree economiche e lavorative e nello specifico: - operatori dei servizi: - educativi e sociali (formatori, educatori, sociologi, assistenti sociali) - scolastici, (insegnanti, direttori, presidi) 1 - sanitari, (medici, ginecologi, pediatri) - clinici (psicologi, psicoterapeuti, psichiatri) - operatori del diritto e del sistema giudiziario (avvocati, magistrati, operatori del sistema penitenziario e delle strutture di accoglienza) - operatori economici e del lavoro - operatori del settore della cooperazione • rispondere all’esigenza del territorio e dei suoi servizi sociali (enti pubblici, privato sociale) di avere un riferimento formativo qualificato nella preparazione dei mediatori culturali. Progetto generale di articolazione delle attività formative e di perfezionamento e delle attività pratiche e la suddivisione dei relativi crediti Il Master è strutturato in 250 ore di didattica in aula. Si articola nei 4 moduli di seguito indicati: 1) Gli insegnamenti teorici 2) Gli insegnamenti metodologici 3) I laboratori 4) Forme e pratiche di mediazione culturale IL master Si ispira al modello formativo che ha come principi fondanti: a – la dimensione integrata e multidisciplinare. Il modello di formazione integrato pone mediatori/trici provenienti da diversi paesi e operatori/trici di istituzioni diverse (scuola, servizi sociali, sanità pubblica, giustizia,economia, ecc.), nella condizione di stare nell'interazione, in uno scambio continuo di informazioni e di azioni, in uno spazio di mediazione che presuppone una continua revisione del proprio operare. b – la diversificazione della formazione rispetto ai contesti di lavoro. Ogni ambito lavorativo richiede una forma di mediazione specifica, che tenga conto di normative, consuetudini e linguaggi, che si differenziano da istituzione a istituzione, da paese a paese. SCHEDA DIDATTICA DEL CORSO ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI Attività formative Ambiti disciplinari Di base CFU antropologico M-DEA/01 Antropologia culturale M-DEA/01 Antropologia della parola M-DEA/01 Mediazione, cultura e personalità M-DEA/01 Antropologia della salute 2 2 2 2 psicologico M-PSI/08 Psicologia transculturale M-PSI/08 Psicologia etnoclinica M-PED/01 Educazione comparata M-PED/01Filosofia dell’educazione IUS/13 Diritto internazionale e comparato SPS/10 Sociologia delle migrazioni, M-DEA/01 Antropologia delle comunità locali e delle relazioni etniche MED/40 Fertilità, nascita, parto MED/40 Mediazione in ambito materno-infantile MED/25 Psichiatria transculturale MED/17 Malattie infettive tropicali 1 2 1 1 1 1 pedagogico Caratterizzanti Settori scientifico-disciplinari giuridico Sociologico Antropologico medico 1 2 2 1 1 Tot. CFU 8 3 2 1 2 6 2 linguistico Affini o integrative Pedagogico/ metodologico filosofico informatico Attività di tirocinio Professionalizzanti A scelta dello studente L-LIN/01 Lingue e culture L-LIN/01 Psicolinguistica e Sociolinguistica L-OR/09 Traduzioni e mediazioni delle lingue dell’Africa L-LIN/21 Traduzione e mediazione delle lingue slave M-PED/03 Metodi e tecniche del lavoro di gruppo M-PED/01Metodi e tecniche della mediazione M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi INF/O1 Internet nella mediazione culturale Stage Per la prova finale Altre Laboratorio di Mediazione culturale TOTALE 1 2 1 1 5 2 4 2 2 8 6 2 2 13 13 60 60 2 2 8 Modalità di svolgimento delle verifiche periodiche e della prova o prove finali Al termine del Master, ai partecipanti che abbiano frequentato almeno il 70% delle ore di corso e abbiano svolto le attività, superato le verifiche e la prova finale verrà rilasciato, dal Direttore del Corso, il Diploma di Master in Mediazione Culturale con l’attribuzione di 60 (sessanta) crediti formativi complessivi. Periodo di svolgimento Il Master si svolgerà a partire dal mese di novembre 2007 e terminerà entro il dicembre 2008 e le lezioni si svolgeranno in orari compatibili con esigenze lavorative. Posti disponibili (minimo/massimo) Il Master non verrà attivato qualora non si raggiunga il numero minimo previsto di 12 allievi. Il numero massimo dei partecipanti è stabilito in 25 unità. Nel caso in cui il numero delle domande sia superiore ai posti disponibili si provvederà ad effettuare una prova selettiva consistente nel verificare le attitudini e il possesso delle conoscenze minime necessarie per seguire con profitto il corso. La rinuncia al corso deve essere manifestata dallo studente con atto scritto. Requisiti di accesso Possono accedere al Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale giovani con: - laurea conseguita ai sensi del D.M. 509/99; - titolo di studio universitario di durata almeno triennale (secondo gli ordinamenti precedenti il D.M. 509/99); - titolo rilasciato all’estero, riconosciuto idoneo dal Comitato Scientifico del corso ai soli limitati fini dell’iscrizione al corso. Modalità di ammissione Nel caso in cui il numero delle domande sia superiore ai posti disponibili si provvederà ad effettuare una prova selettiva consistente nel verificare le attitudini e il possesso delle conoscenze minime necessarie per seguire con profitto il corso. 3 Scadenze Termine ultimo presentazione domande: 15 ottobre 2007 Le date relative alla selezione, pubblicazione della graduatoria, termine ultimo per il pagamento delle iscrizioni saranno successivamente comunicati Inizio corso: novembre 2007 Contributi di iscrizione Il contributo di iscrizione è pari a € 2.400,00 Enti e/o soggetti esterni disposti a collaborare a vario titolo allo svolgimento del corso Sarà di supporto alla didattica il Laboratorio di Mediazione Culturale istituito come Centro Operativo Interdipartimentale di Ricerca, Formazione e Consulenza dell’Università degli Studi di Verona. Sede di svolgimento delle attività Per lo svolgimento del Master saranno utilizzate le strutture della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Verona che metterà a disposizione le aule ed i supporti didattici necessari. Sede amministrativa/organizzativa del corso La Direzione del corso ha sede presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione Lungadige Porta Vittoria, 17 – Verona Tel 0458028549 Fax 0458028053 e.mail: [email protected] Informazioni Area Formazione Post Lauream, Ufficio Master, Corsi di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale Via S. Francesco, 22 – 37129 Verona Tel. 045 8028477/8166 fax. 045 8028484 e-mail: [email protected] 4