INTERVENTO DI TAGLIO CESAREO ELETTIVO Determinazioni della Paziente Gentile Signora, la Costituzione Italiana stabilisce per ogni atto medico l'assenso dell'interessata dopo adeguata informazione. Pertanto, per nostra documentazione, prima di sottoporLa ad intervento chirurgico, Le chiediamo di leggere con calma e sottoscrivere poi questo documento composto da 4 pagine. Nel Suo caso l'intervento previsto è quello di taglio cesareo elettivo (ossia pre-stabilito) per una o più delle seguenti motivazioni: indicazioni formulate da noi ( ) presentazione atipica del feto........................................................... ( ) elevato rischio di distocia per .......................................................... ( ) rischio materno per ........................................................................... ( ) necessità di programmare la nascita per .......................................... indicazioni avanzate o determinate da Lei stessa ( ) auto-determinazione a partorire con T.C. ( ) pregresso T.C. e rifiuto di un parto di prova Come Le è stato spiegato, il taglio cesareo è un intervento di media entità: se tutto dovesse svolgersi come di solito, dovrebbe durare circa 50 minuti, e comportare una perdita di sangue approssimativamente di 600 cc. Malgrado le tante innovazioni e progressi, persistono alcune conseguenze non del tutto annullabili: una certa dolenzia per i primi 2 giorni, spesso la necessità del catetere per 24-48 ore, la non funzione dell'intestino ed una sua ripresa (che chiamiamo canalizzazione) entro circa 3 gg. Vi saranno modeste perdite di sangue dalla vagina per circa 20 giorni (si chiamano lochiazioni, e vengono anchedopo parto per via vaginale). In genere si prevede una degenza di circa 4-5 giorni dopo l'intervento, ed una convalescenza di altri 10 giorni a casa. Questi sono fastidi e decorso usuali. Come qualsiasi intervento chirurgico, anche il Taglio Cesareo comporta qualche rischio e qualche imprevisto, cosidetti rischi impliciti, un pò come succede durante un viaggio in auto. I più frequenti, in genere, sono la possibilità di una perdita di sangue maggiore del previsto ed episodi febbrili. Inoltre, il forzato riposo a letto, e l'intervento stesso, possono anche favorire l'insorgere di flebiti, e tromboflebiti: di solito si risolvono senza grossi problemi, anche se, in casi molto rari, si possono avere ulteriori complicazioni. Come in qualsiasi intervento in cui si apra la cavità addominale può anche verificarsi un ritardo nella canalizzazione. Di solito, quando succede, è causato da aderenze, zone in cui le anse intestinali, dopo l'intervento, si appiccicano le une alle altre, come se ci fosse un adesivo. Questa evenienza, sia pur rara dopo taglio cesareo, può, in casi estremi bloccare la funzione intestinale: in una percentuale di 1 caso su 1.000 può rendersi necessario un secondo intervento chirurgico per sbrigliare le anse appiccicatesi fra loro. Anche la funzione urinaria può stentare a riprendere, dopo aver tolto il catetere: in genere è dovuto alla difficoltà a riprendere il coordinamento dei piccoli muscoli che la regolano. Tutti questi sono rischi generici, impliciti un pò in qualsiasi intervento chirurgico addominale, ma tuttavia da tener presente, specie considerando la loro minore incidenza con parto vaginale eutocico (ossia svoltosi senza problemi). Non è tutto: vaire casistiche indicano che la mortalità materna, sia pur rarissima (si parla di 1/7.000) è più elevata a seguito di taglio cesareo. Per contro crediamo, ma non tutti sono concordi, vi sono mediamente minori rischi neonatali: quelli da anestesia, peraltro assai rari, sono in genere modesti e limitati alle prime ore dopo la nascita. Un elemento da considerare è che spesso, dopo un primo taglio cesareo, le successive nascite avvengono per la stessa via: non è necessario, ma così succede in circa il 70 % dei casi. Accanto a questi rischi cosidetti impliciti, vi sono quelli difficilmente prevedibili, da quelli più semplici come una lacerazione della parete vescicale a quelli più gravi, che tuttavia ricorrono in ostetricia con una frequenza inferiore ad 1 su 3.000. Nel caso di motivazioni da noi avanzate questi rischi devono essere controbilanciati con quelli che riteniamo potrebbero verificarsi, nel Suo caso, nell'eventualità di un parto vaginale. Il bilancio fra gli uni e gli altri non è sempre agevole: per definizione i parti non effettuabili per via vaginale sono veramente pochi, dell'ordine del 10 % circa. Tuttavia la capacità di prevedere un parto vaginale senza conseguenze neo-natali e materne è molto difficile, specie in casi che presentino i Suoi stessi problemi: spesso si esegue il taglio cesareo come misura preventiva, pur sapendo che, col senno di poi, molti avrebbero potuto essere evitati. Ove le motivazioni al cesareo fossero Sue, come la volontà di non effettuare un parto vaginale, per paura o altri fattori psicologici, o per rifiuto di un parto di prova in caso di pregresso taglio cesareo, la valutazione dei pro e dei contra è forse ancora meno obiettiva. Il nostro orientamento di Gruppo è quello di riconoscere ad ogni donna il diritto di auto-determinare le modalità di parto, anche operativo, purchè opportunamente informata. Naturalmente siamo convinti anche della capacità di ognuna a sentirsi responsabile, per quello che compete, della scelta fatta. Forse sarebbe utile che Lei considerasse che, mediamente i rischi materni da Taglio cesareo sono più frequenti di quelli da parto vaginale, con una mortalità materna di 1:7000 parti, circa il doppio di quella da parto vaginale. Non risultano sostanziali e sicuri benefici sul benessere feto-neonatale. Per l'insieme dei rischi che comunque possono prevedersi in tutti questi casi, sia nell'eseguire che nel negare un taglio cesareo, è necessario che la decisione di assenso o di dissenso porti la Sua firma a documentazione di questo momento di reciproca comunicazione ed accordo. Spesso si ritiene che, comunicando i vari rischi, il medico rimetta alla paziente la responsabilità di ciò che potrebbe accadere. Non è così: il medico è in colpa se eseguisse un qualsiasi intervento senza prima dare informazione sui rischi eventuali e senza l'assenso dell'interessata. E se, in presenza di non accettazione di questi rischi, effettuasse lo stesso l'intervento. Naturalmente, la nostra responsabilità di chirurghi rimane del tutto attiva, ed il nostro operato sempre giudicabile e da motivare. La Sua firma quindi non è richiesta per escludere la responsablità dei curanti, ma solo per documentare che Lei è stata informata dei rischi prima di essere operata e che, pertanto, di questi rischi Lei è oggi consapevole. Da parte nostra, naturalmente, assumiamo l'impegno di essere prudenti, esperti ed attenti: purtroppo, a volte, non basta. Le proponiamo pertanto diverse forme di assenso o di non assenso. La preghiamo di leggere le diverse formule sottoscrivendo quella che ritiene per Lei più beneficiale: (a) Dichiaro di aver chiesto io stessa di partorire con taglio cesareo elettivo invocando il mio diritto all'auto-determinazioni e pur essendo stata edotta dei rischi specifici dell'intervento chirurgico. Mi rendo anche conto che possono crearsi condizioni particolari, e di come non sia possibile prevedere tutto. Dò quindi, sin da ora, il mio assenso preventivo a quanto deciderà di fare, compresa la trasfusione di sangue.” (Questa è la formula più ampia e riguarda la propria scelta di fare un taglio cesareo). Firma..................................... (b) “Accetto la decisione dell'ostetrico di eseguire un taglio cesareo elettivo per le motivazioni su-indicate, consapevole dei rischi comunque possibili. Mi rendo anche conto che possono crearsi condizioni particolari, e di come non sia possibile prevedere tutto. Dò quindi, sin da ora, il mio assenso preventivo a quanto deciderà di fare, compresa la trasfusione di sangue.” (Questa è la formula più ampia e riguarda l'assenso all'intervento proposto dai medici). Firma..................................... (c) Dichiaro di aver chiesto io stessa di partorire con taglio cesareo elettivo invocando il mio diritto all'auto-determinazioni e pur essendo stata edotta dei rischi specifici dell'intervento chirurgico. Mi rendo anche conto che possono crearsi condizioni particolari, e di come non sia possibile prevedere tutto. Dò quindi il mio assenso preventivo a quanto deciderà di fare, raccomandando di procedere a trasfusione di sangue solo se strettamente necessaria.” Firma..................................... (d) “Accetto la decisione dell'ostetrico di eseguire un taglio cesareo elettivo per le motivazioni su-indicate, consapevole dei rischi comunque possibili. Mi rendo anche conto che possono crearsi condizioni particolari, e di come non sia possibile prevedere tutto. Dò quindi il mio assenso preventivo a quanto deciderà di fare, raccomandando di procedere a trasfusione di sangue solo se strettamente necessaria.” Firma..................................... (e) Dichiaro di aver chiesto io stessa di partorire con taglio cesareo elettivo invocando il mio diritto all'auto-determinazioni e pur essendo stata edotta dei rischi specifici dell'intervento chirurgico. Mi rendo anche conto che possono crearsi condizioni particolari, e di come non sia possibile prevedere tutto. In tal senso voglio che qualsiasi decisione da prendere per eventi imprevisti che si verificassero in corso di intervento, venisse stabilita d'accordo con la persona che qui di seguito delego a fare i miei interessi .” ................................................................................. Firma ........................................ (f) “Accetto la decisione dell'ostetrico di eseguire un taglio cesareo elettivo per le motivazioni su-indicate, consapevole dei rischi comunque possibili. Mi rendo anche conto che possono crearsi condizioni particolari, e di come non sia possibile prevedere tutto. In tal senso voglio che qualsiasi decisione da prendere per eventi imprevisti che si verificassero in corso di intervento, venisse stabilita d'accordo con la persona che qui di seguito delego a fare i miei interessi .” ................................................................................. Firma ........................................ (g) “Rifiuto di sottopormi ad intervento di taglio cesareo elettivo, pur cansapevole dei rischi comunque rappresentatemi dall'ostetrico. Sò che tale rifiuto rimane valido fino a che non si determinino condizioni di assoluta necessità per me o per il bambino che deve nascere. Dò atto della correttezza con cui mi sono stati posti i problemi.” Firma ........................................ Questo modulo ha solo funzione documentale, e fà seguito ad altra informazione data oralmente. Ove non la ritenesse sufficiente La invitiamo a fare presente questa sua impressione: proveremo ad essere più esaurienti. Se invece ritiene che l'informazione sia stata adeguata La invitiamo ad apporre una seconda firma. Firma ......................................... Ancora una autorizzazione: A chi dare informazioni sul Suo stato di salute ?: ( ) a nessuno ( ) si, solo ai miei congiunti più stretti : ............................................................. ..................................................................................................................... Firma ..........................................