FUNZIONALISMO Il movimento funzionalista è tipicamente nordamericano. Viene ispirato da William James, simbolo della nascente indipendenza americana rispetto alla psicologia tedesca. Laureato in medicina, si interessa a psicologia e filosofia e pubblica l’emblematico Principi di psicologia dove si mostra il primo autore ad abbracciare la teoria di Darwin con entusiasmo. Importanti per la nascita del funzionalismo sono anche Mead, Moore e Dewey con la filosofia pragmatica. Per i funzionalisti l’uomo è l’ultimo stadio del processo evolutivo. I processi mentali hanno aiutato l’organismo a sopravvivere ed adattarsi. La domanda è: a cosa servono e come funzionano i processi mentali? Il comportamento adattivo si compone di 3 elementi: - una stimolazione motivante, interna o esterna all’organismo - una situazione sensoriale - una risposta che alteri la situazione in modo tale da soddisfare le condizioni motivanti. La coscienza rientra nell’adattamento biologico: quando iniziamo una nuova abitudine di tipo adattivo, la coscienza ha un forte ruolo che va scemando con il consolidarsi dell’abitudine. I comportamenti non adattivi sono invece stimolo-risposta poiché viene a mancare la rielaborazione mentale. Dewey ritiene che il riflesso non è scomponibile in stimolo e risposta ma è un anello unitario, una catena di archi riflessi. Le attività dell’organismo vivente sono un processo globale e continuo. Stimolo e risposta si differenziano per funzione (ciò che fanno) e non per esistenzialismo (ciò che sono). La ricerca funzionalistica studia i processi mentali come funzioni. La sensazione è piuttosto marginale, anche se è riconosciuto il suo valore obiettivo. L’emozione comporta il riadattamento organico automatico che aumenta l’efficacia della risposta a situazioni particolari. Alcune emozioni non sono però funzionali per la sopravvivenza dell’organismo. La funzione adattiva per eccellenza è l’apprendimento, che è l’acquisizione di appropriate risposte a problemi. A tale proposito Thorndike elabora la legge dell’effetto: ogni atto che produce soddisfazione, viene legato a quel piacere e in futuro ha più probabilità di ripresentarsi rispetto a un’azione che ha portato negatività. I funzionalisti valorizzano la sperimentazione di laboratorio, accettano i contributi di altre discipline, affiancano all’osservazione oggettivistica quella soggettivistica, studiano le differenze individuali, lo sviluppo infantile e il comportamento animale.