Gruppo SEA@Sapienza Energia dal mare Ocean Energy Conversion OEC Technologies Alessandro Corsini La Sapienza, Università di Roma e.mail: [email protected] Indice Indice della lezione (i) • 1. Energia dal mare, ocean power Le fonti energetiche in ambiente marino: definizioni e classificazioni Energia dal moto ondoso: Aspetti generali del suo sfruttamento Analisi del potenziale, dati Ww e dati per l’area mediterranea • 2. Tecnologie mare-motrici per Wave Energy Conversion Cenni storici Classificazione delle tecnologie On-, Off- e near-shore: Principio di funzionamento Tipologie impiantistiche e prestazioni Tecnologie “on-shore”: Oscillating Water Column (OWC) Principio di funzionamento Tipologie impiantistiche e prestazioni I componenti Gli impianti pilota Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1 Indice Indice della lezione (ii) • 3. Impatto ambientale delle tecnologie mare-motrici • 4. Analisi economica Analisi dei costi Il mercato delle tecnologie mare-motrici, stato dell’arte Le barriere di mercato • 5. OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Modello time-dependent Simulazione delle prestazioni • 6. Riferimenti bibliografici e www Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal mare, origine e classificazione (i) Fonti primarie Tipo di energia utile ottenibile Sorgenti Energia di rivoluzione della terra Formazione del sistema solare calore da attività vulcanica (soffioni, etc.) Calore endogeno reazioni nucleari fissione fusione isotopi radioattivi effetti termici dello irraggiamento effetti meccanici dello irraggiamento effetti biologici dello irraggiamento E.T. E.M. maree irraggiamento utilizzato direttamente Radiazione solare Legenda: E.E. - Energia elettrica E.M. - Energia meccanica E.T. - Energia termica gradiente termico terrestre Campo Gravitazionale sole-terra-luna Formazione degli elementi E.M. evaporazione e condensazione di acqua gradiente termico degli oceani e di salinità dei mari vento (sorg. eolica) correnti e onde marine E.T. (E.E.) E.T. (E.E.) E.T. (E.E.) E.M. E.T. E.M. combustibili solidi, liquidi e aeriformi fotosintesi marina da C. Caputo, Gli impianti convertitori di energia, Mason, 1997 E.T. (E.E.) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2 1. Energia dal mare Energia dal mare, origine e classificazione (ii) interazione con il sole 29,7% 45,8% Interazione con il moto della luna 22,9% 0,002% 0,003% 0,2% 0,018% 0,001% 0,023% 0,004% from Bloss and Kappelmeyer “Survey of Energy Sources”, 1980 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal mare, origine e classificazione (iii) En. “potenziale” meccanica cinetica conversione en. meccanica potenziale En. “potenziale” termica maree maree correnti sottomarine moto ondoso gradiente termico moto ondoso En. Meccanica Energia elettrica processo di conversione diretto (e.g. simile idro-elettrico), elevate eff. di conversione è determinata dalla tecnologia conversione en. termica bassa qualità entalpica dell’accumulo di calore sensibile nelle masse d’acqua, limite di Carnot per il passaggio termo-meccanico interazione con rete di potenza sistemi di accumulo di energia da RES discontinuità della disponibilità della fonte energetica, i.e. condizioni meteo, cicli stagionali, cicli di rivoluzione planetari Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 3 1. Energia dal mare Energia dal mare Descrizione delle tecnologie mare-motrici per fonte primaria En. “potenziale” meccanica cinetica Energia dalle maree Energia dalle correnti sottomarine Energia dal gradiente termico oceanico maree Maree Onde Correnti Gradiente termico Gradiente salino maree correnti sottomarine En. “potenziale” termica moto ondoso moto ondoso gradiente termico En. Meccanica Energia elettrica Energia dal moto ondoso Forma di energia marina potenziale Stima della risorsa globale 300 TWh/anno 80.000 TWh/anno Produzione elettrica globale attuale 800 TWh/anno 17.400 TWh/anno 10.000 TWh/anno 2.000 TWh/anno Fonti: Policy Report, IEA-OES, 2006 IEA Statistics for 2004 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dalle maree (i) Lunar power La sorgente di energia è prodotta dal moto di rivoluzione della Luna l’attrazione gravitazionale provoca il periodico sollevamento delle masse d’acqua terrestri e, per questo tramite, l’accumulo di energia in forma potenziale (sollevamento) ovvero la creazione di correnti di marea Due modalità di conversione energia dalle maree Energia cinetica delle correnti indotte dalle maree Energia potenziale generata dal dislivello Struben, A. M. A., Tidal Power. London: Sir Isaac Pitman & Sons, Ltd., 1921. La conversione di energia dalle maree è caratterizzata da cicli di conversione prevedibili Il sistema di conversione è operativo in intervalli di 6 – 12 h, con periodo di 24 h La differenza tra periodo di rivoluzione lunare e quello terrestre comporta un leggero sfasamento tra la disponibilità (maree) e la domanda di potenza dalla rete bacini di accumulo L’efficienza di conversione è legata all’altezza delle maree, e.g. 10 m – 17 m in ragione del sito Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 4 1. Energia dal mare Energia dalle maree (ii) Componenti sbarramenti (infrastrutture navali, banchine, chiuse), turbine idrauliche (tipo Kaplan a basso carico idraulico e calettamento palare variabile),bacini di accumulo Modalità di funzionamento Fase a) alta marea: chiuse aperte, riempimento del bacino con turbine in free-wheeling Fase b) bassa marea: bacino pieno, generazione di potenza Possibilità di generazione bi-direzionale di potenza, efficienza ridotta per il de-rating di prestazioni delle turbine Possibilità di regolazione e modulazione potenza negli impianti a bacino (e.g. come per generazione idro-elettrica) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dalle maree (iii) San Jose Cobequid Cumberland Shepody United States Knik Arm Turnagain Arm India Kutch Cambay Korea Garolim United Kingdom Severn Mersey Wyre Conwy France Mont Saint Michel La Rance Arguenon Russia Mezen Penzhinskaya Bay Altezza media delle maree (m) 5.9 12.4 10.9 10.0 7.5 7.5 5.3 6.8 4.7 7.0 6.5 6.0 5.2 8.4 8.4 8.4 9.1 6.0 240 90 115 170 1970 100 520 61 5.8 5.5 610 22 28 2300 - 6800 5338 1400 1800 2900 6500 900 7000 480 8640 700 47 33 9700 349 446 15000 50000 22.2 15.6 15.6 5.3 3.6 4.8 16.6 114.7 8.1 6 15.9 15.9 15.9 6.5 - Australia Mexico United States 10.9 6-7 5.5 - - - Paese Località Argentina Canada Secure Bay Rio Colorado Passamaquoddy Bay Area del bacino Potenza installata Potenza specifica 2 2 (km ) (MW) (MW/km ) impianti di potenza di taglia elevata costi in conto capitale molto elevati bassi costi di esercizio elevato impatto ambientale prodotto dalle infrastrutture di intercettazione Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 5 1. Energia dal mare Energia dalle correnti sottomarine (i) Generalità L’energia delle correnti sottomarine, ad oggi inesplorata, è caratterizzata da un elevato potenziale, e.g. in Europa circa 75 GW l’energia delle correnti è del tipo “non a barriera”, al contrario di quella ottenuta sfruttando l’innalzamento e l’abbassamento delle maree riduzione dei costi e dell’impatto ambientale connesso con le infrastrutture di centrale negli impianti per le maree Le turbine per lo sfruttamento delle correnti marine, in configurazione non intubata, sono (come per le tecnologie eoliche) ad asse orizzontale o ad asse verticale turbine ad asse orizzontale adatte alle correnti marine costanti, quelle presenti in Mediterraneo o nel canale della Manica turbine ad asse verticale adatte alle correnti di marea caratterizzate da inversioni di moto Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dalle correnti sottomarine (ii) Valutazione del potenziale Valutazione del potenziale specifico: 3 kW per m2 di area spazzata per una corrente di acqua alla velocità di 3 m/s (i.e 11 Km/h) e.g. per un aeromotore 3kW per m2 di area si ottengono per correnti d’aria alla velocità di 28 m/s (i.e. 101 Km/h) Sfruttamento economicamente conveniente per correnti di velocità compresa tra 2.25 e 2.5 m/s con fondali di profondità compresa tra 20 m e 30 m per ottimizzare lo strato limite della corrente e gli effetti di bordo esercitati dal fondale e dalla superficie di separazione La mappa mostra gli “hot spots” per lo sfruttamento delle correnti sottomarine nel Regno Unito e nel nord della Francia Per impianti sperimentali con turbine ad asse orizzontale, centrale di Hammerfest in Norvegia e a Lynmouth in UK, il COE è pari a 4 €cents/kWh si calcola di raggiungere costi ancora più competitivi nelle configurazioni di impianto a rotori multipli (i.e. sea turbine farm) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 6 1. Energia dal mare Energia dalle correnti sottomarine (iii) Progetti ed impianti UK: progetto della Marine Current Turbines Ltd Seaflow: 1999 progetto, rotore ad asse orizzontale, 11m diametro, 300 kW installato nel 2003 al largo di Lynmouth, Devon impiego stand-alone, e.g. carico di dump Seagen: 2007 progetto, rotore doppio ad asse orizzontale, 1 MW impiego grid-connected Seagen array: 2007 progetto, 10 twin-rotors ad asse orizzontale, 10 MW concetto di sea turbines farm, impiego grid-connected Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dalle correnti sottomarine (iii) Curiosità La Corrente del Golfo presenta nello stretto della Florida una portata di circa 30 milioni di m3/s (50 volte la portata di tutti i fiumi del mondo). Potenza valutata: 25 GW. Potenza prelevabile: 1 GW per evitare cambiamenti delle condizioni climatiche. Stretto di Messina: correnti con velocità di 1,5 m/s. Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 7 1. Energia dal mare Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (i) Principio di funzionamento L'energia solare assorbita dalla superficie del mare in forma termica, crea una differenza di temperatura fra le acque superficiali, che possono raggiungere i 25 - 28 °C, e quelle in profondità, e.g. a 600 m alla temperatura di 6-7 °C. Il primo riferimento documentale all’uso energetico del gradiente termico del mare appare nel 1870 in “Ventimila leghe sotto i mari”, di Jules Verne L’energia termica delle acque superficiali può essere impiegata quale sorgente calda o superiore per l’alimentazione di un ciclo Rankine a vapore (e.g. con fluidi motori quali acqua, ammoniaca o fluoro), mentre l’energia termica a bassa temperatura delle acqua profonde costituisce la sorgente fredda per la condensazione Una differenza di 20 gradi centigradi basta a garantire la produzione di una quantità di energia economicamente sfruttabile Attualmente realizzati impianti di potenza massima pari a 250 KW, ma si pensa di poter arrivare a 2 MW pur con costi d’impianto molto alti La prima centrale per la conversione dell'energia termica degli oceani (OTEC) è attiva dal 1979 al largo delle isole Hawaii Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Master Ridef Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (ii) Potenziale della risorsa risorsa OTEC: acque equatoriali nella fascia 10°S – 10°N, temperatura superficiale 22°C – 24°C costa orientale dell’Africa caratterizzata da temperature di fondo più elevate acque equatoriali nella fascia 20°S - 10°S e 10°N – 20°N, temperatura superficiale 20°C – 22°C costa occidentale del Sud-America zona particolarmente fredda 98 nazioni interessate dall’accesso a risorse termiche OTEC economicamente sfruttabili (i.e. 20°C di gradiente di temperatura entro 200 miglia dalla costa) stima mondiale indica potenza di 577 GW fonte: US Dept of State, 1981 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 8 1. Energia dal mare Master Ridef Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (iii) Cicli motori Closed Cycle OTEC, CC-OTEC D’Arsonval, 1881, cicli a vapore ad ammoniaca richiede acqua di condensazione a profondità comprese tra 800 m e 1000 m OTEC a ciclo chiuso Open Cycle OTEC, OC-OTEC Claude, 1921, cicli aperti a vapor d’acqua il calore sensibile alimenta un processo di evaporazione a flash De-salinated water la condensa è impiegabile come acqua dissalata, rappresenta un sotto-prodotto utile Vacuum pump OTEC a ciclo aperto Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Master Ridef Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (iv) efficienze di conversione e prestazioni efficienza di conversione, 24°C hot – 4°C cold ciclo ideale 8%, ciclo reale 3% - 4% consumo specifico di acqua evaporatore 4 m3/s, condensatore 2 m3/s (ratio 2:1) per MW perdite per pompaggio tra il 20% e il 30%, per velocità media di 2 m/s e.g. 100 MW: 400 m3/s acqua calda, D 16 m, profondità 20 m De-salinated water 200 m3/s acqua fredda, D 11 m, profondità 1000 m de-rating prestazionale Vacuum pump output di potenza si riduce di circa 900 kW per 1°C di riduzione della sorgente calda, i.e. sorgente fredda a T costante taglia limite per cicli CC-OTEC, 100 MW, imposta dalle tubazioni dell’acqua di raffreddamento taglia limite per cicli OC-OTEC, 2.5 MW, imposta dalla bassa pressione di vaporizzazione Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 9 1. Energia dal mare Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (v) Schemi impiantistici Gli impianti OTEC possono operare in configurazione: land-based (o "inshore"), near-shore, o offshore (su battelli flottanti). Impianti CC-OTEC: Hawaii, USA, entrata in esercizio 1979 50 kW potenza lorda, 18 kW potenza netta rendimento organico 0,36 impianto dimostrativo, di tipo land-based Impianti OC-OTEC: Hawaii, USA, periodo di esercizio 1993-1998 gradiente termico OTEC 26°C – 6°C 255 kW potenza lorda, 103 kW potenza netta, 0.4 l/s di acqua dissalata rendimento organico 0,40 impianto dimostrativo, di tipo land-based Impianti ibridi CC&OC OTEC: CC-OTEC produzione potenza e OC-OTEC produzione acqua pre-commercial floating, gradiente termico OTEC 26°C – 6°C 7.9 MW potenza lorda, 5.2 MW netta, 2.3 103 m3/g acqua A Corsini, Milano 27 febbraio 2006 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (vi) Vega L.A., Marine Soc. Jour., 6-4, 2003, pp. 25-35 TG Analisi dei costi economico-ambientali 700 - 900 IMV 800 - 1000 tecnologie OTEC capital-intensive, limiti di convenienza economica devono considerare gli eventuali prodotti-multipli o mercati di nicchia come i sistemi di potenza non elettroconnessi tecnologie OTEC impatti ambientali consumo di acqua, per 100 MW pari alla portata del fiume Colorado per 60 GW 361.000 m3/s alterazione del gradiente termico, conseguente alla sottrazione e restituzione delle portate di evaporazione e condensazione Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 10 1. Energia dal mare Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (vii) Corriere della Sera, 9 Gennaio 2008 Progetto Energy Island (UK) Università di Southampton Piattaforma: Lato 300 m Area 234000 m2 Potenza nominale 250 MW 4 Energy Island: •1000 MW = 1 piccola centrale nucleare Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal gradiente termico oceanico OTEC (viii) Progetto Energy Island (UK) 22 ha 0,9 kW/m2 54 MW p 13,5 MW e 20,25 MW t 6 aerogeneratori 3 MW p/aerogeneratore 18 MW p 500 m 2 MW/100 m 10 MW e 15 kW/m 600 m 9 MW p 3 MW e 6 MW idraulici CEA: Controlled Environment Agricolture Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 11 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (i) Introduzione La sorgente di energia da sfruttare si presenta in forma meccanica potenziale e cinetica delle onde L’idea di convertire l’energia potenziale e cinetica delle onde in energia meccanicaelettrica è relativamente antica (primo brevetto 1799, Girard & Son, France) il numero di tecnologie energetiche wave-powered tra il 1855 ed il 1973 conta 340 dispositivi (tra progetti, prototipi di laboratorio e dispositivi pre-industriali) carattere peculiare è lo sviluppo di soluzioni energetiche innovative e non derivate da altri settori Interesse nello sviluppo di un settore energetico wave power è legato fattori di tipo energetico: energia dal moto ondoso è caratterizzata da un’elevata densità energetica (tra le più elevate nel settore delle RES) fattori di tipo ambientale: Protocollo di Kyoto e l’insieme di politiche dedicate al controllo dei cambiamenti climatici fattori di tipo economico: il livello attuale e le previsioni di crescita del costo del barile di petrolio unite all’importanza strategica del petrolio e dei suoi derivati programmi EU di R&S nel settore del wave power a partire dal 1986 con il 4thFP confermano la leadership europea (atlantica) nel settore Italia, sviluppo di soluzioni prototipali (URLS) e studi di integrazione in SAPS in isole minori del Mediterraneo (Corsini et al., 2005 e 2006) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (ii) Caratteristiche di interesse del moto ondoso L’energia del moto ondoso deriva dall’effetto del vento sulla superficie libera del mare. Le onde che si generano sono: onde capillari, increspature generate dall’attrito tra vento e superficie dell’acqua, provocando un moto circolatorio delle particelle superficiali; onde di gravità, generate dalla pressione esercitata dal vento, provocando un moto oscillatorio. Altezza, intesa come distanza secondo la verticale tra la cresta e il ventre, cioè tra la parte più alta e più bassa dell'onda Periodo, intervallo di tempo compreso fra due passaggi consecutivi di una cresta per lo stesso punto fisso Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 12 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (iii) Formazione delle onde Il meccanismo di trasferimento di energia tra vento e mare è efficace e garantisce una naturale concentrazione di energia meccanica sulla superficie dell’acqua una volta create le onde viaggiano su lunghe distanze con basse perdite e.g. le onde create dai venti prevalenti atlantici (Alisei) alimentano naturalmente il versante europeo La potenza delle onde è proporzionale al quadrato della loro ampiezza o altezza Hw per il loro periodo caratteristico Tw e.g. per onde di: periodo lungo ∼ 7 – 10 s ampiezza media ∼ 2 m potenza per unità di lunghezza del fronte d’onda 40 – 70 kW/m in prossimità della costa tale valore di potenza è attenuato dalla presenza del fondale tale effetto dissipativo può essere compensato da fenomeni naturali legati alla rifrazione e/o riflessione dei fronti d’onda creando concentrazioni di energia (e.g. hot spots) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (iv) Il potenziale della risorsa WEC nel 1996 ha stimato un potenziale energetico mondiale pari a 2.000 TWh/yr Source: based on Claesson, (1987) circa il 10% domanda energetica mondiale al 2002 potenza specifica onde kW/m in acque profonde zona di influenza degli Alisei zona di influenza delle tempeste polari frequenza annuale onde Hw > 5 m WEC: World Energy Council Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 13 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (v) Il potenziale della risorsa Ogni sito con potenza specifica di 15 kW/m è oggi teoricamente sfruttabile in modo economicamente conveniente Effetto della profondità delle acque sulla potenza e la producibilità energetica Source: based on Claesson, (1987) RARW 0.125 0.222 0.194 0.006 0.142 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (vi) Livello di potenza delle onde su base-annuale Il potenziale della risorsa, EU Area atlantica e Mare del Nord 25 kW/m, isole Canarie potenza specifica onde kW/m in acque profonde 75 kW/m, largo dell’Irlanda e della Scozia 30kW/m, largo della Norvegia 21 kW/m, mare del Nord Potenza totale in acque profonde 290 GW Bacino del Mediterraneo 4 – 11 kW/m, Mar Egeo Potenza totale in acque profonde 30 GW EU potenza complessiva 320 GW e.g. UK potenziale energetico da wave-energy disponibile al 2003 stimato in 840 TWh/anno, 260% domanda potenziale energetico tecnologicamente ed economicamente sfruttabile pari al 15% - 25% domanda Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 14 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (vii) Il potenziale della risorsa, Italia (i) rete ondametrica nazionale, APAT serv. Idromare 14 Boa APAT di Ponza, dati dal 1999 al 2003 livello medio di potenza (kW/m) 12 1999 2000 2002 2003 2001 10 potenza max circa 12 kW/m potenza media invernale 8 kW/m, periodo ott. – febbr. potenza min 2kW/m 8 6 4 2 0 1 2 3 4 5 6 mesi 7 8 9 10 11 12 surplus di energia RES è marcatamente stagionale soluzioni per l’accumulo o il buffering stagionale dell’energia convertita necessaria una potenza “rotante” di tipo convenzionale per coprire i vuoti di potenza rinnovabile Gruppo SEA @ Latina-Sapienza Potenziale energetico nel Mar Mediterraneo G. Sannino ENEA REM Ravenna 2012 15 Potenziale energetico nel Mar Mediterraneo G. Sannino ENEA Potenziale energetico nel Mar Mediterraneo G. Sannino ENEA REM Ravenna 2012 16 Potenziale energetico nel Mar Mediterraneo, modelli di climatologia marina G. Sannino ENEA 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (viii) Altezza significativa spettrale del moto ondoso (m) Il potenziale della risorsa, Italia (ii) Ponza Ancona Monopoli Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 17 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (viii) Altezza significativa spettrale del moto ondoso (m) Particolare della stagione invernale Il potenziale della risorsa, Italia (iii) Ponza Ancona Monopoli Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (ix) Il potenziale della risorsa, Italia (iv) Periodo di picco (s) Ponza Ancona Monopoli Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 18 1. Energia dal mare Energia dal moto ondoso (viii) Periodo di picco (s) Particolare della stagione invernale Il potenziale della risorsa, Italia (v) Ponza Ancona Monopoli Gruppo SEA @ Latina-Sapienza Condizioni meteo-marine Valori tipici onde Mar Tirreno Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec Hs [m] 0.9 0.9 0.6 0.9 0.6 0.4 0.7 0.8 0.7 0.6 0.6 1 Tp [s] 7.3 4.8 5.7 5.7 5.1 4.5 5.3 5.4 5.5 4.8 5.1 5.9 Tm [s] 4.1 3.5 4 4 3.8 4.1 4.5 4.7 4.1 4.3 4.5 4.6 Boa: Datawell directional wavec MKI Posizione: 40°52’0.1”N 12°56’60.0”E Profondità Mare: 100 m Corsini A. et al Space-Time Mapping Of Wave Energy Conversion Potential In Mediterranean Sea States ASME-ATIUIT 2010 Valori tipici onde Oceano Atlantico 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Hs (m) 0.8 1.2 1.6 2.0 2.4 2.9 3.4 4.0 4.5 Ts (s) 9.0 9.5 10.0 10.5 11.0 11.5 12.0 12.5 13.0 Z (%) 0.250 0.200 0.177 0.145 0.100 0.070 0.045 0.007 0.006 A.F. de O. Falcão R.J.A.Rodriguez Stochastic modelling of OWC wave power plant performance Applied Ocean Research 2002 pp.59-71 FMGroup @ DIMA-Sapienza 19 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici per il moto ondoso (i) Generalità e classificazione Energia del moto ondoso in forma potenziale (e.g. gravitazionale) e cinetica energia cinetica, posseduta dall’acqua nel suo movimento circolare: le particelle fluide si muovono descrivendo traiettorie circolari con diametro pari all’altezza dell’onda; energia potenziale, che l’acqua acquista quando è elevata sul livello del mare (e.g. come negli impianti idroelettrici). Le tecnologie di conversione possono essere suddivise in tre categorie sulla base della distanza del sito d’installazione dalla costa: off-shore devices: sono essenzialmente corpi oscillanti o flottanti posti in mare aperto shoreline devices: si tratta di strutture fisse costruite direttamente sulla costa near-shore devices: sono dispositivi in genere galleggianti posti in diretta prossimità della costa Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici per il moto ondoso (ii) • Generalità e classificazione Off-shore: sfruttano acque più profonde e quindi potenze più elevate (per profondità >40 m non interviene, se non marginalmente, l'effetto dissipativo del fondale). A parità di potenze installate impianti più compatti e con maggiori prestazioni. • On-shore: strutture di facile manutenzione e installazione, non richiedendo lunghi cablaggi o particolari strutture di ancoraggio, hanno maggiore robustezza, semplicità e sono più economiche. (es. OWC, Tapchan, Pendulor) • Near-shore: soluzioni intermedie tra le on-shore e le off-shore, nate con l’intento di conciliare i pregi di entrambe. (es. OSPREY) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 20 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici per il moto ondoso (iii) Peculiarità progettuali dei dispositivi Principali difficoltà nella realizzazione di dispositivi di conversione dell’energia da moto ondoso 1. Irregolarità delle onde incidenti per ampiezza, fase e direzione: è difficile ottenere la massima efficienza per un dispositivo sull’intero intervallo delle frequenze eccitate 2. Struttura, i carichi che si verificano in condizioni meteo estreme possono essere in alcuni casi anche 100 volte maggiori di quelli medi previsti nella progettazione 3. Accoppiamento tra il movimento lento (≈ 0.1 Hz) delle onde con il più veloce generatore elettrico (frequenze ≈ 500 volte più grande) L’insieme dei problemi individuati determina l’attuale indirizzo progettuale orientato verso le seguenti potenze: dispositivi di potenza media 1.5 – 2 MW nominali moduli di mini-generazione di taglia 5 – 20 kW nominali, ev. impiego in power arrays Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Introduzione Questa classe di convertitori opera sui regimi d’onda di maggiore potenza (e.g. acque con profondità superiore a 40 m) Tipologie di WECs Archimedes Wave Swing Floating wave power vessel Pelamis Wave Dragon Salter Duck Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 21 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Archimedes Wave Swing (i) Progettato dalla Teamwork Technology BV (Paesi Bassi) STRUTTURA: Consiste in una struttura cava e sommersa, la cui parte superiore è libera di muoversi verticalmente rispetto a quella inferiore che invece è fissata al fondale. FUNZIONAMENTO: Il movimento è causato dal periodico cambiamento di pressione idrostatica dovuto alle onde. Conversione potenza meccanica in potenza elettrica attraverso un generatore. VANTAGGI: Rimane completamente sommerso: • non si risente delle grandi sollecitazioni dovute alle tempeste • l’impatto visivo è praticamente nullo SVANTAGGI: Presenza di parti mobili. Affidabilità e costi. Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Archimedes Wave Swing (ii) 2002 progetto definitivo sistema da 2 MW di potenza nominale Impianto pilota a scala reale testato nel 2004 al largo della costa portoghese Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 22 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Progettato dalla Sea Power International (Svezia) Floating Wave Power Vessel STRUTTURA: Dispositivo di superficie costituito da un bacino di raccolta acque galleggiante e da vasche di zavorra FUNZIONAMENTO: L’onda incidente viene raccolta dal bacino e il sistema di conversione sfrutta principalmente il contenuto di energia potenziale per caduta VANTAGGI: Dotato di un sistema di ancoraggio mobile, che ne permette l’orientamento in ragione della direzione del moto ondoso 1980 impianto pilota in prossimità di Stoccolma 2002 sistema da 1.5 MW di potenza nominale, 50 m profondità, 500 km offshore UK Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Sviluppato da Ocean Power Delivery Ltd, UK STRUTTURA: Pelamis (i) struttura semisommersa composta da corpi cilindrici articolati, liberi di ruotare tra loro e che ha una produzione di potenza idraulica sfruttabile per acque con profondità superiori ai 20 m. FUNZIONAMENTO: Sfrutta l’ampiezza delle onde. Le onde inducono il movimento dei giunti attivando degli arieti idraulici che pompano olio ad alta pressione ai motori idraulici i quali a loro volta azionano generatori elettrici. VANTAGGI: Più dispositivi connessi tra loro e legati alla riva attraverso un singolo cavo sottomarino La forma particolare a “serpentone” offre una sezione più piccola resistente all’onda incidente, riducendo le sollecitazioni. SVANTAGGI: Pericoloso per la navigazione e forte impatto visivo. Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 23 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Sviluppato da Ocean Power Delivery Ltd, UK Pelamis (ii) Prototipi installati su fondali di 20 m Progetto definitivo prevede l’installazione su fondali di 50-100 m Commercializzazione del dispositivo prevede l’installazione di dispositivi in serie: di conversione fino a 39 Pelamis potenza nominale 750 kW regioni fino a 50 kW/m del fronte d’onda impianto pilota 130 m lunghezza da 0,375 MW di potenza nominale Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Wave dragon STRUTTURA: dispositivo galleggiante rialzato sul livello del mare, over-topping. Consiste in due deflettori per focalizzare le onde su di una rampa corta e ripida tale da elevare l’altezza delle onde in modo da farle riversare nell’adiacente bacino rialzato. FUNZIONAMENTO: l’energia delle onde viene immagazzinata come energia potenziale dall’acqua contenuta nel serbatoio, quindi sfruttata per produrre potenza elettrica con turbine idrauliche (di tipo Kaplan) VANTAGGI: non presenta parti mobili a parte le turbine: la struttura resiste meglio alle forti mareggiate. Inoltre presenta elevati rendimenti. SVANTAGGI: Difficoltà di ancoraggio e costi. prototipo largo 57 m in scala 1:4.5, corrispondente ad un impianto di 4 MW scale 1:1, dal 2002 in servizio in Danimarca. Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 24 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici off-shore Progettato da S. Salter, Univ. di Edimburgo, 1974 Salter duck STRUTTURA: sistema modulare costituito da più elementi uguali (camme) montate su di un albero rigido e sostenute su di uno zatterone disposto sulla superficie del mare perpendicolarmente alla direzione delle onde prevalenti FUNZIONAMENTO: ogni camma possiede un profilo tale che oscillando angolarmente intorno all’asse geometrico dell’albero assorbe l’onda incidente lasciando calmo lo specchio d’acqua retrostante. Questo movimento aziona un motore idraulico per produrre elettricità. VANTAGGI: converte sia l’energia cinetica che potenziale delle onde, con efficienza di assorbimento prossima al 90% SVANTAGGI: la dimensione della camma deve essere comparabile con l’altezza d’onda (sistema ingombrante e costoso). Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici shoreline o on-shore Introduzione Questa classe di convertitori è installata sulla costa, o integrate in opere civili lungo la linea di costa. Riduzione dei costi di manutenzione ed esercizio (e.g. assenza di elettrodotti sottomarini, e sistemi di ancoraggio), riduzione del contenuto energetico del moto ondoso (e.g. da 3-8 volte) Tipologie di WECs TAPCHAN Pendulor Oscillating Water Column OWC Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 25 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici shoreline o on-shore WEC di tipo over-topping sviluppato da Norwave SA TAPCHAN (i) TAPCHAN da Tapered Channel STRUTTURA: è composto da un canale che si ristringe gradualmente in direzione del serbatoio Le onde entrano dal lato più largo del canale e si propagano all'interno di esso verso il restringimento subendo un'amplificazione in ampiezza finché non si rovesciano all’interno del serbatoio che è rialzato sopra il livello del mare L’altezza dei muri del canale è pari al livello di riempimento del bacino, e.g 3 – 7 m Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici shoreline o on-shore WEC di tipo over-topping sviluppato da Norwave SA TAPCHAN (ii) TAPCHAN da Tapered Channel FUNZIONAMENTO: l’energia cinetica delle onde è convertita in energia potenziale. L'acqua dal serbatoio ritorna a mare dopo essere passata attraverso una turbina convenzionale (e.g. tipo Kaplan). VANTAGGI: output stabile e continuo grazie alla riserva del serbatoio. Inoltre, non presentando parti mobili, non necessita di grande manutenzione SVANTAGGI: Richiede appropriate configurazioni della linea di costa e regimi di marea significativi Impianto dimostrativo costruito nel 1985 a Toftstallen, Norvegia danneggiato nel 1991 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 26 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici shoreline o on-shore Pendulor STRUTTURA: camera del Pendulor a pianta rettangolare aperta ad una estremità che la pone in collegamento con il mare FUNZIONAMENTO: La camera è chiusa sul fronte da una paratia (pendulum) in grado di oscillare attorno ad un asse orizzontale l'azione delle onde causa il suo oscillamento che viene usato per azionare una pompa idraulica e un generatore elettrico Entrambe le fasi del moto oscillatorio utili ai fini della conversione VANTAGGI: dimensioni contenute SVANTAGGI: bassa potenza prodotta (pochi kW) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici shoreline o on-shore Sviluppato: Oscillating Water Column OWC (i) Instituto Tecnico Superior, Lisbona Wavegen Ltd & Queen’s University, Belfast STRUTTURA: Si tratta di un apparato che sfrutta l’energia dell’onda per comprimere dell’aria all’interno di una camera processo di conversione di tipo penumatico, con due fasi utili (e.g compressione – aspirazione) FUNZIONAMENTO: L’aria viene fatta fluire attraverso un dispositivo espansore che permette la produzione di potenza meccanica-elettrica VANTAGGI: dispositivo di potenza compresa nel range di 60÷500 kW Si tratta attualmente della soluzione più promettente sia per la fattibilità tecnica ed economica Impianti già in servizio, esperienze di integrazione in Sistemi di Potenza isolati Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 27 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici shoreline o on-shore Energetech OWC (ii) Sviluppato Energetech, Australia STRUTTURA: Camera ed espansore simili a dispositivi OWC Dispositivo di collezione ed amplificazione del moto ondoso con barriera parabolica Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici near-shore OSPREY Il principale dispositivo per applicazioni near-shore (e.g. acque con profondità inferiore a 20 m) è l’OSPREY, sviluppato dalla Wavegen Ltd STRUTTURA e FUNZIONAMENTO: Si tratta di un OWC che prevede la possibilità di integrazione con una turbina eolica Sviluppato per l’impiego su fondali sabbiosi VANTAGGI: Questo sistema mira a massimizzare la quantità di energia ottenibile in una zona di mare SVANTAGGI: Scarsa affidabilità e costi per l’ancoraggio. Prototipo OSPREY I fu costruito nel 1996 a Dounray (Scozia) ma fu distrutto l’anno successivo da una tempesta OSPREY 2000, struttura in composito, progettato per fondale da 15 m con potenza nominale di 2 MW Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 28 2. Tecnologie mare-motrici Tecnologie mare-motrici Impianti di potenza, stato dell’arte Al 2003 circa 16 WECs shore-line e near-shore in esercizio W-wide & EU-wide Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Composizione (i) Valvola di by-pass Generatore elettrico camera OWC Turbina Wells Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 29 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Composizione (ii) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Principio di conversione Onda Energia meccanica cinetica e potenziale Compressionedepressione aria nella camera Energia pneumatica Turbina Wells Alternatore Energia Meccanica Energia Elettrica fase di compressione fase di aspirazione Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 30 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Turbina Wells (i), condizioni di lavoro Turbina Wells La turbina è soggetta a condizioni molto più gravose e difficili rispetto a qualsiasi altra applicazione, incluse le turbine eoliche Il macchinario è soggetto all’azione corrosiva della salsedine, per questo il processo di conversione prevede il passaggio di tipo pneumatico Il flusso d’aria è oscillante in direzioni opposte ed inoltre, con una forte connotazione stocastica (e.g. variabile nel tempo su scale dei tempi dai secondi a quelle stagionali) la variabilità periodica del flusso d’aria tra valori positivi e negativi comporta rendimenti di conversione non ottimali per lo sfruttamento delle fasi di compressione ed aspirazione della camera La soluzione a tale problema data la metà degli anni ’70 Turbina Wells sviluppata dal Dr. A. Wells presso la Queen’s University di Belfast, UK Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Turbina Wells (ii), disegno profilo palare simile a quello di un’ala (i.e. airfoil) profilo palare simmetrico rispetto alla linea di camber della pala la turbina è detta auto-rettificante perché la sua coppia non è sensibile alla direzione del flusso d’aria poiché il rotore-generatore ha una rotazione unidirezionale efficienza di conversione è 80% contro 85%90% tipico delle turbine idrauliche margine operativo molto stretto Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 31 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Turbina Wells (iii) Aspetti negativi Potenze basse a piccole portate d’aria, i.e. basso contenuto di energia nel moto ondoso incidente Forte decadimento delle prestazioni al di sopra del flusso critico oltre il quale la turbina va in stallo Dimensioni del rotore abbastanza grandi per la potenza raccolta (2.3 m di diametro per la turbina da 400 kW dell’impianto di Pico, 2.6 m per l’impianto Islay II da 500 kW) Soluzioni progettuali innovative Guide statoriche, per ridurre le perdite aerodinamiche Wavegen Ltd Adozione di rotori multipli, riduce il rendimento ma incrementa il margine operativo Turbina con pale a geometria variabile Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Master Ridef Oscillating Water Column OWC Impianti pilota (ii), dati prestazionali Isola di Islay, shoreline atlantica Potenza della sorgente, 37 – 45 kW/m direzionale 64 – 67 kW/m totale Potenza turbina Wells, 420 kW nominali Energia convertita per anno, 1850 MWh Ore di esercizio per anno, 4400 h/anno Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 32 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Impianti pilota (i) • Isola di Islay (Scozia), 500 kW 70 kW/m potenza disponibile shoreline • Isola di Pico (Azzorre, Portogallo), 1000 kW 40 kW/m potenza disponibile shoreline • Porto di Sakata (Giappone), 200 kW 10 kW/m potenza disponibile integrazione nell’infrastrutture portuali Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Oscillating Water Column OWC Impianti pilota (ii) POSEIDONE consortium An integrated procedure for the design of a wave energy converter developed for Mediterranean operation FMGroup @ DMA-Sapienza CRAS Sapienza Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 33 2. Tecnologie mare-motrici Altri dispositivi (i) Sperboy, 2007 UK C Wave system, 2002 UK Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici WEC biomimetic concepts Bio-wave, 2006 AUS OYSTERTM system, 2001 UK Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 34 2. Tecnologie mare-motrici Altri dispositivi (iii) Pneumatically Stabilized Platform (PSP), 1993 UK Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 2. Tecnologie mare-motrici Altri dispositivi (iv) Mighty whale, 1987 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 35 2. Tecnologie mare-motrici Altri dispositivi (v) Seawave Slot cone Generator (SSG), 2005 EU Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 3. Impatto ambientale delle tecnologie mare-motrici Impatto ambientale (i) Considerazioni generali Le tecnologie di conversione di energia dal mare sono considerate a basso impatto ambientale, e.g. zero emissioni di GHG durante la generazione di potenza Aree di maggiore impatto Ambiente marino, le strutture possono modificare la deposizione di sedimenti le strutture possono costituire habitat artificiali per popolazioni marine Rumore, peculiare dei sistemi on-shore principalmente legato alle turbine Wells nei dispositivi OWC Ostacoli per la navigazione, peculiare dei sistemi off-shore e near-shore richiede l’installazione di sistemi di riconoscimento visivi o radar Impatto visivo, nei sistemi di potenza on-shore e near-shore Trasmissione di potenza, impatti visivi ed ambientali legati agli elettrodotti Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 36 3. Impatto ambientale delle tecnologie mare-motrici Impatto ambientale (ii) Wave Energy Converters Limite maggiore nella valutazione di impatto ambientale è il ridotto numero di informazioni ed esperienze In letteratura studi dedicati a WECs, Thorpe, 1992 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 3. Impatto ambientale delle tecnologie mare-motrici Impatto ambientale (ii) Impatti sul ciclo di vita Dati indicativi degli impatti legati alle attività correlate Natural gas, (CO2 kg/TJ) 230.000 PV Si-p, (CO2 kg/TJ) 55.000 Wind, (CO2 kg/TJ) 8.700 Dati ETH 1996 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 37 4. Analisi economica Sviluppo tecnologico Tecnologie in fase di sviluppo nel 2003 e nel 2006 Progetti di ricerca, sviluppo e dimostrazione in atto al marzo 2006 2003 2006 Fonte: Review and analysis of ocean energy systems development and supporting policies, IEA June 2006 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 4. Analisi economica Sviluppo tecnologico Stato generale di sviluppo delle tecnologie marine, 2006 UK Fonte: Review and analysis of ocean energy systems development and supporting policies, IEA June 2006 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 38 4. Analisi economica Analisi economica Considerazioni generali Tecnologie WECs in larga maggioranza in fase embrionale o prototipale in similitudine con le esperienze proprie del settore eolico mancanza di standard industriali (i.e. selezione sito, tecnologie e taglie) per determinare economie di scala dispositivi one-off spesso over-engineered riduzione dei costi impianto & conversione attesa dalla realizzazione di dispositivi largescale e dall’incremento dell’affidabilità componenti andamento del COE registrato una riduzione del 50% negli ultimi 10 anni COE ancor non competitivo con combustibili fossili, ma già competitivo con altre RES convenienza economica già raggiunta in applicazioni di nicchia quali SAPS di isole non elettroconnesse scenari di convenienza economica non legati all’introduzione di tecnologie WECs innovative Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 4. Analisi economica Analisi economica Analisi per tecnologia (i) Tecnologie WECs, fattori di costo variabili in termini capitale, installazione, manutenzione ed esercizio mercato WECs costituito principalmente da dispositivi on-shore e off-shore on-shore caratterizzati da bassi costi di esercizio e semplicità di connessione e vettoriamento elettrico off-shore caratterizzati dall’elevate potenze specifiche della sorgente maggiori ratei di riduzione COE possibilità di usufruire delle tecnologie off-shore sviluppate nel settore idrocarburi Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 39 4. Analisi economica Analisi economica Analisi per tecnologia (ii) Fonte IEA, 2003 on-shore near-shore off-shore Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 4. Analisi economica Analisi economica Prospezioni di mercato WECs Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 40 4. Analisi economica Analisi economica Barriere di mercato Rischio industriale Tecnologie non mature mancanza di track-record riguardo affidabilità, efficienza, manutenibilità criticità ambientali, condizioni severe di esercizio Costo COE indicano convenienza economica in mercati di nicchia (e.g. isole) elemento di successo nel breve termine l’internalizzazione nel COE dei costi ambientali Regolamenti integrazioni ed armonizzazione normative necessarie per le fasi di installazione in configurazioni on-shore e off-shore (i.e. normative nel settore ambientale, elettrico &c) Industria ad oggi impegno limitato a poche attività industriali SME causa gli elevati costi di sviluppo necessario alla commercializzazione il coinvolgimento di attori industriali di dimensioni maggiori (e.g. oil companies (???)) Infrastrutture siti ottimali per WECs spesso in posizione periferiche rispetto alle reti di trasmissione necessari interventi di rinforzamento a carico dell’investitore (i.e. approx. 1.5 M€ per MW, UK) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 4. Analisi economica Analisi economica Incentivi. Situazione italiana al xii/2008 Legge finanziaria 2008 Le tariffe sono valide per impianti a fonti rinnovabili di potenza inferiore a 1 MW (o 200 kW per impianti eolici on-shore) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 41 5. OWC, caso studio OWC applicazione nei mari Tirreno ed Adriatico Dati meteo-marini h(m) media nel periodo invernale circa 2 m T(s) medio nel periodo invernale circa 4 s Ponza Monopoli Ancona W(kW) media rispetto al periodo invernale circa 12 kW/m Portata in volume d’aria per metro di fronte d’onda intorno 1 – 2 (m3/s) OWC applicazione nei mari Tirreno ed Adriatico Prestazioni, stima Power [kW] 5. OWC, caso studio Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 Power [kW] Power [kW] 0 50 45 40 35 30 25 25 20 20 15 15 10 10 5 5 4000 6000 8000 Time [h] Time [3h] 40 30 2000 2000 45 35 0 1000 50 0 1000 2000 Time [3h] 42 5. OWC, caso studio OWC applicazione nei mari Tirreno ed Adriatico Prestazioni, stima Anno di riferimento dati ondametrici Ponza Ancona Monopoli 2003 2001 2000 Energia annua MWh/a 41,43 14,90 24,46 Energia primavera/estate MWh/a 9,65 3,30 8,37 Energia autunno/inverno MWh/a 31,79 11,60 16,10 Ore con P>5 kW h 2753 1314 1425 Ore con P<1 kW h 3242 6705 4350 Potenza media kW 4,73 1,70 2,79 Potenza massima kW 48,39 32,19 39,41 Potenza media (mesi invernali) kW 12 8 11,00 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 5. OWC, caso studio OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Carico delle utenze Isola di Ventotene, arcipelago ponziano Curva di domanda, anno 2000 Sistema di generazione: motori diesel Consumo: 8489 GJ/anno Picco di potenza: 720 kW Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 43 5. OWC, caso studio OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Schemi di integrazione OWC & SAPS 14 livello medio di potenza (kW/m) 12 1999 2000 2002 2003 2001 10 8 6 4 2 0 1 2 3 4 5 6 mesi 7 8 9 10 11 12 1. Singolo OWC nell’isola 2. Integrazione dell’OWC nel sistema di potenza: • Accoppiamento con centrale, impianto fotovoltaico e sistema d’accumulo ad H2 • Interventi di risparmio energetico • 3 dispositivi OWC in parallelo Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 5. OWC, caso studio OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Prestazioni OWC, potenza e rendimento (ii) Pmax= 160 kW En.= 97 MWh/anno ηMAX = 0,6 Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 44 5. OWC, caso studio OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Integrazione OWC con il sistema di potenza (i) Centrale a gasolio Impianto fotovoltaico OWC Sistema d’accumulo ad idrogeno Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 5. OWC, caso studio OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Integrazione OWC con il sistema di potenza (ii) Criterio di scelta: Minimizzazione dei consumi di gasolio Risultato ottimizzazione: • • • • • Potenza di esercizio motori: 152 kW Potenza nominale celle a combustibile: 100 kW Potenza nominale elettrolizzatore: 100 kW Volume serbatoio: 400 m3 Livello iniziale idrogeno: 50 % Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 45 5. OWC, caso studio OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Integrazione OWC con il sistema di potenza (iii) Settimana invernale Settimana estiva Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 5. OWC, caso studio OWC applicazione ad un’isola minore del Mediterraneo Integrazione OWC con il sistema di potenza (iv) Funzionamento del sistema di accumulo: Il livello di idrogeno Consumo = 372 t/anno Risparmio = 79 t (-30%) Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 46 6. Riferimenti Riferimenti (i) World-wide & EU-wide World Energy Council. "Renewable Energy Resources: Opportunities and Constraints 1990-2020", 1993. World Energy Council. "Survey of Energy Resources", 1998. Commission of the European Communities, DG XVII. "An Assessment of the State of Art, Technical Perspectives and Potential Market for Wave Energy", prepared by ETSU and CCE, 1992. Commission of the European Communities, "The Renewable Energy Study. Prospects for Renewable Energy in the European Community and Eastern Europe up to 2010", DG XVII, 1994. Falnes, L and Lovseth, J. "Ocean Wave Energy", Energy Policy, vol. 19, No. 8, p. 768-775, 1991. Mollison, D. "Wave Climate and the Wave Power Resource", in Hydrodynamics of Ocean Wave-Energy Utilization, Evans and Falcão (eds), Springer-Verlag, pp. 133156, 1986. Thorpe, T.W., “A review of Wave Energy”, Vols. 1 and 2, DTI report, ETSU R-72, 1992. Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 6. Riferimenti Riferimenti (ii) Web-wide http://europa.eu.int/comm/energy_transport/atlas/htmlu/wave.html http://www.iea.org http://www.worldenergy.org/wec-geis/default.asp http://www.eere.energy.gov/RE/ocean_wave.html http://www.wave-energy.net http://www.energoclub.it http://www.wave-energy-centre.org http://www.oceanpd.com http://www.wavegen.co.uk http://www.energetech.com.au http://www.soton.ac.uk Gruppo SEA @ Latina-Sapienza 47