programma della serata - Incontro sulla tastiera

INCONTRO SULLA TASTIERA
Gruppo di Promozione Musicale
PRESIDENTE Enrico Hüllweck
DIRETTORE Mariantonietta Righetto Sgueglia
Si ringraziano i negozi del Centro storico
che collaborano con “Incontro sulla Tastiera”,
per la corrente Stagione 2016-2017,
alla crescita e alla divulgazione della cultura
musicale nella nostra città.
Ringraziamo tutti gli sponsor
che ci sostengono in questa stagione 2016-2017
www.incontrosullatastiera.it
INCONTRO
SULLA
TASTIERA
Si ringrazia lo sponsor del presente concerto
In collaborazione con il Comune di Vicenza
INCONTRO SULLA TASTIERA
presenta
Via Orefice, 5 (P.tta Palladio) VICENZA
Tel. 0444 545252
Corso Palladio 196, VICENZA
Tel. 0444 544414
Contrà Porton del Luzzo, 16 VICENZA
Tel. 0444 235194
LES MANOUCHES BOHEMIENS
I più bei brani della tradizione
Swing e Gipsy Jazz
Contrà Santa Barbara, 5 VICENZA
Tel. 0444 544482
Corso Palladio, 49/53 VICENZA
Tel. 0444 321329
San Marco, Mercerie San Salvador 5022 - VENEZIA
Tel. 041 5230609
Corso Palladio, Galleria Porti 2 - VICENZA
Tel. 0444 546313
Corso Palladio Andrea, 139 VICENZA
Tel. 0444 322961
COOPERATIVA TIPOGRAFICA DEGLI OPERAI
SOC. COOP. 36100 VICENZA
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Incontro sulla Tastiera
VENERDÌ 24 FEBBRAIO 2017, ore 21.00
Teatro Comunale di Vicenza - Ridotto
IL PROGRAMMA
GLI INTERPRETI
PRIMA PARTE
LES MANOUCHES BOHÉMIENS
G. Gershwin (1810 - 1849)
Oh Lady be good
D. Reinhardt
(1910 - 1953)
D. Furber, P. Braham
Bolero, oriental shuffle
V. Youmans
(1898 - 1946)
Tea for two
D. Reinhard, S. Grappelli
(1910 - 1953) (1908 - 1997)
I. Caesar
(1895 - 1996)
Minor Swing
J.P. Johnson
(1894 - 1955)
Charleston
F. Waller
(1904 - 1943)
Honeysuckle Rose
T. Murena
(1915 - 1970)
Passion
Limehouse blues
(1885 - 1961) (1881 - 1934)
Just A Gigolo’
SECONDA PARTE
H. Akst, S.M. Lewis (1894 - 1963) (1885 - 1959) Dinah
D. Reinhardt
(1910 – 1953)
M. Pinkard, K. Caseg
Nouages
Sweet Georgia Brown
(1897 - 1962) (1899 - 1965)
J. Palmer, S. Williams
(1899 - 1976) (1889 - 1965)
I’ve found a new baby
T. Dorsey
I’m Getting
(1956)Sentimental Over You
P. Boutelje, D. Winfree
(1895 - 1979) (1898 - 1975)
China boy
PRESENTAZIONE
Federico Zaltron - violino
Nicolò Apolloni - chitarra
Marco Penzo - contrabbasso
Ritmo gitano, swing, arte di strada, improvvisazione,
jazz. Atmosfere delicate e ritmi incalzanti, in un’espressione musicale che coinvolge musicisti e ascoltatori.
Unito dalla passione per il jazz manouche, il Trio ha fin
da subito un grande successo, esibendosi dapprima
in strada (dove vengono notati anche da famosi musicisti come Hyung-ki Joo del duo “Igudesman and
Joo”, Roy Paci, Yorgui Loeffer, Boulou Ferré, Moriarty,
Daniel John Martin…) e in seguito in locali, festival e
club (numerosi i concerti per il “Vicenza Jazz Festival”, esibizioni al Panic Jazz Club, al “Bar Borsa” e
all’“Antiruggine” di Mario Brunello, come anche le partecipazioni al “Ferrara Buskers Festival”, al “Meeting
di Arte, Musica e Intercultura” MAMI e al “Pennabilli
Django Festival III” nel 2013).
Il Trio si arricchisce musicalmente grazie a collaborazioni e incontri con importanti musicisti come Angelo
Debarre, Yorgui Loeffer, Billy Weiss, Jacopo Martini,
Augusto Creni, Maurizio Geri, William Brunard, Alexian
Santino Spinelli e molti altri.
All’attivo due album: l’uno, “Torno Subito”, del 2012,
che rappresenta il primo passo verso la ricerca di nuovi ritmi, armonie, e timbri, ed anche l’inizio di un’intensa esperienza compositiva, l’altro, “Jean” del 2014,
una raccolta di standards swing e swing manouche,
riarrangiati e registrati interamente in analogico su nastro, risultato di un accurato lavoro d’insieme.
Il Trio, comunque, non dimentica la sua origine “di
strada”, dove ancora oggi si esibisce con grande entusiasmo.
IL GIPSY SWING
Guida all’ascolto
Il jazz manouche - anche noto come gipsy jazz o gipsy swing – si riferisce a quello stile musicale melodico
cadenzato, tipico delle band tzigane, in cui trovano la
massima espressione gli strumenti a corda. Questo genere musicale trae la sua origine dall’irripetibile esperienza artistica del chitarrista Django Reinhardt, che ne
è considerato l’ideatore e il suo massimo esponente: un
artista che ha reso possibile l’unione tra l’antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches e il jazz
americano.
Il frutto di questa unione è un genere che coniuga la sonorità e la creatività espressiva dello swing degli anni
Trenta con il filone musicale del valse musette francese,
il flamennco spagnolo ed il virtuosismo eclettico tzigano.
Lo stile è effettivamente molto simile allo swing americano degli anni ‘20/’30, suonato più comunemente con
un’orchestra. Ma i due generi, pur somigliandosi e sviluppandosi parallelamente, hanno origini ben differenti:
lo stile americano si è attestato nei luoghi che successivamente ne seguiranno le tracce e vi saranno legati per
tradizione, come New York e New Orleans, mentre il manouche, nomade e cosmopolita, vibra di “anima zingara”
unitamente a varie contaminazioni culturali.
Ciò che balza all’attenzione, dal punto di vista musicale,
è la tipologia di improvvisazione, che non è modale (non
ricorre alle scale) ma si realizza a partire dagli accordi
e utilizzando in prevalenza arpeggi. Il modo di suonare
risulta quindi tonale e i cromatismi sono impiegati per
legare, mantenendo in tal modo un sound che appare
un compromesso tra un approccio più sanguigno e uno
più riflessivo.
La chitarra ritmica che accompagna, detta “pompe”, ha
una caratteristica pennata miscelata ad una stoppata di
corde che dà nome al tipico accompagnamento manouche: si tratta di una tecnica che permette ad una o più
chitarre di sostituire la sezione ritmica.
Si parla, poi, di un genere musicale per nulla accantonato, anzi! Artisti contemporanei come The Rosenberg
Trio, Bireli Lagrene, Angelo Debarre, Tchavolo Schmitt,
Romane, Fapy Lafertin e l’italiano Dario Pinelli, ne stanno
portando avanti la tradizione con grandi risulati.
Con il presente concerto Incontro sulla Tastiera torna
a privilegiare proposte di giovani talentuosi del nostro
territorio, con un appuntamento decisamente fuori dai
soliti generi, che non potrà che coinvolgere il pubblico in
turbinio di energia e trascinante esuberanza.
Ritmo gitano, swing, arte di strada, improvvisazione, jazz.
Atmosfere delicate e ritmi incalzanti: questo è il gipsy
jazz o jazz manouche. Ed il trio vicentino dei Manouches
Bohemiens ce lo propone in un variegato bouquet di brani
che non dimenticano, tra i tanti, anche le produzioni del
“padre fondatore” Django Reinhardt.
Un viaggio artistico unico, attraverso una musica che sa
trasmettere emozioni diverse in ogni pezzo che si ascolta,
che ha il potere di accompagnare in percorsi fantastici,
tra atmosfere romantiche e sognanti, rivelando ogni volta
sfumature e sensazioni che l’ascolto precedente non era
stato in grado di percepire.
Una calda giornata afosa di mezza estate o una tempesta
appena placatasi, un fanciullo che gioca nel cortile di casa
o il motivetto alla radio che accompagna una partita a
carte in un bar semideserto: tutto questo è quello che il
Gypsy trasmette, sensazioni, figure e paesaggi diversi che
si incontrano con suoni e melodie inconfondibili.
Con la certezza, quindi, di offrire una serata dalle grandi
“sorprese”, si augura un buon ascolto!
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Venerdì 24 marzo 2017
Teatro Comunale di Vicenza - Ridotto ore 21.00
ENSEMBLE DI MANDOLINI E CHITARRE DELLE VENEZIE
“Musiche d’altri tempi”
Direttore Maura Mazzonetto
Musiche di Vivaldi, Rossini, Puccini, Calace