Università Gabriele d’Annunzio Chieti – Pescara FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in FISIOTERAPIA UTILIZZO DEI CAMPI MAGNETICI PULSATI ATTRAVERSO IL SISTEMA QRS® (QUANTRON RESONANCE SYSTEM) Il Laureando Il Relatore Laura Leonesio Prof. Giuseppe Martini Anno Accademico 2005 - 2006 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Indice Generale Introduzione................................................................................................... 3 1. I campi elettromagnetici............................................................................ 4 1.1 Un po' di storia .................................................................................... 4 1.2. L'elettromagnetismo........................................................................... 6 2. Gli elementi di base................................................................................... 7 2.1. L'atomo............................................................................................... 7 2.1.1 Forme di radiazione.............................................................................. 9 2.2 La cellula ........................................................................................... 10 2.2.1 Il danno cellulare................................................................................ 12 3 La fisica quantistica.................................................................................. 14 3.1. I campi magnetici pulsati ..................................................................... 16 4 Il fenomeno della Risonanza.................................................................... 18 4.1. Segnali elettromagnetici ambientali naturali ................................... 18 4.2 Effetti biologici della risonanza ........................................................ 19 4.2.1 Risultati di alcuni studi....................................................................... 24 5. Il Sistema di risonanza QRS® ................................................................ 26 5.1.L'apparecchiatura QRS® .................................................................. 32 5.1.1. I programmi....................................................................................... 34 6. Casi Clinici.............................................................................................. 38 7. Conclusioni.............................................................................................. 45 8. Bibliografia.............................................................................................. 46 Pag. 2/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Introduzione Le ragioni che mi hanno portata ad interessarmi degli effetti dei campi magnetici pulsati e della loro applicazione in ambito riabilitativo nascono esclusivamente dalla personale esperienza lavorativa. Negli ultimi anni si sta assistendo al fiorire di un numero elevato di nuove proposte, metodiche ed approcci che interessano il campo della riabilitazione ma che spesso si basano su argomentazioni poco esaurienti da un punto di vista scientifico. E' talvolta difficile riuscire ad orientarsi in mezzo a tutta una serie di novità terapeutiche che possono mettere in discussione anche gli approcci considerati “tradizionali”. Il rischio di fronte ad una tale situazione è duplice: sottovalutare ogni nuova proposta, quindi non aprirsi nei confronti di nuove possibilità di cura e riabilitazione oppure, abbandonare parte dell'esperienza maturata negli anni per abbracciare teorie poco convalidate. Rientra nella pratica quotidiana del fisioterapista osservare come, applicando la stessa tecnica riabilitativa su differenti soggetti con diagnosi e disturbi apparentemente identici, si possano ottenere risultati completamente diversi. La causa è in parte da attribuire alla peculiarità della nostra attività, quella cioè di avere come “oggetto di lavoro” persone uniche e con caratteristiche diverse. Ma questo fatto mette anche in evidenza quanto ci sia ancora da scoprire nel campo della ricerca medica e scientifica. Questa esperienza può, a lungo andare, scoraggiare o essere vista come un ostacolo per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici prefissati. Personalmente è sempre stata vissuta come occasione e stimolo per approfondire continuamente i diversi aspetti professionali. Quindi una porta da lasciare sempre aperta nel lavoro quotidiano per far Pag. 3/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) entrare, a ragion veduta, nuove possibilità riabilitative adeguatamente verificate sul campo. E da questa porta che è entrato, nel reparto di riabilitazione dove attualmente lavoro, il sistema di Biorisonanza (magnetoterapia) pulsata QRS®. Il presente lavoro si basa sulla raccolta dei principi di funzionamento, degli studi effettuati, nonché di una panoramica sulle più recenti acquisizioni scientifiche relative agli effetti dei campi magnetici pulsati applicati in campo medico e riabilitativo. L'ultima parte viene dedicata interamente alla presentazione di alcuni casi clinici seguiti personalmente nella mia attività negli ultimi 2 anni. L'evoluzione durante il trattamento e il risultato finale è accompagnato (ove possibile) da documentazione fotografica. Altri casi sono stati presi dalla letteratura presente sia sottoforma cartacea che in Internet alla quale si fa riferimento nella sezione bibliografica. 1. I campi elettromagnetici 1.1 Un po’di storia L'utilizzo da parte dell'uomo dell'energia nell'ambito della cura, (Bio-magnetismo) non è un fatto recente. In particolare la terapia dei campi magnetici, che viene utilizzata sempre più in diverse aree della medicina e della riabilitazione, ha origini molto antiche. La storia della medicina ci insegna che tali fenomeni fisici (i campi magnetici) si verificano in precisi punti geologici. Ci sono sempre state persone che hanno cercato di individuarli i per poter poi “accumulare energia” in quei punti. Aristotele racconta che Thales (625-547 a.c.) immaginava che le pietre magnetiche avessero un'anima che attraesse il ferro. I primi ad utilizzare il termine “magnete” furono proprio gli antichi greci ma già secoli prima che fosse coniato il termine, in Cina Pag. 4/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) India ed Egitto, gli esperti in medicina utilizzavano i magneti naturali per curare o trattare diverse malattie. Il medico e filosofo Aviacenna (980-1037) fu il primo a definire il magnetismo come “forza particolare” ed utilizzarlo nella cura delle malattie del fegato. Nel “Papiro di Eber” i sacerdoti egizi curavano i pazienti con i campi magnetici. Nello XVI secolo Paracelso (1493-1541) utilizzò un tipo di terapia con campi magnetici per la cura delle ferite causate da frecce e da pallottole. Franz Anton Mesmer (1734-1815) invece, è considerato il progenitore della magnetoterapia in quanto applicò i magneti sul corpo dei propri pazienti e li curò con grande successo con le sue mani attraverso l'uso del magnetismo animale (mesmerismo),reso possibile con la scoperta dell'elettricità e al suo conseguente uso sotto forma di elettroterapia. Era infatti possibile, a suo parere, essere in salute ricostruendo l'armonia dei campi magnetici attraverso il nostro corpo che dispone di poli opposti simili a magneti e che rendono gli uomini sensibili all'influsso dei corpi celesti. Egli teorizza l'esistenza del magnetismo “animale.” Per magnetismo animale si intende la forza naturale osservabile nell'uomo e negli altri esseri viventi. Forza che può essere influenzata dal magnetismo attraverso il ferro e l'acciaio (magnetismo inorganico). Anche oggi professionisti utilizzano, anche se con sistemi diversi, l'energia applicata al corpo umano per la cura di malattie. Quanto allora si può considerare davvero certo parlando della ricerca e dell'effetto dei campi elettromagnetici? Pag. 5/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) 1.2. L'elettromagnetismo L'elettromagnetismo è quella parte dell'elettrologia che studia le interazioni tra campi elettrici e campi magnetici. L'insieme di tutti i fenomeni elettromagnetici sono descritti dalle equazioni di Maxwell che costituiscono le leggi fondamentali di tutta l'elettrologia. Da queste equazioni si deduce che il campo elettrico e quello magnetico si propagano nello spazio come un'onda di velocità. Ma cosa è un campo elettromagnetico? Il campo elettrico è creato da una differenza di potenziale elettrico, o tensione: più alta è la tensione, più intenso è il campo elettrico risultante. Il campo magnetico si crea quando circola una corrente elettrica: più alta è la corrente, più intenso è il campo magnetico. Se circola una corrente l'intensità del campo magnetico varia con il consumo di potenza, mentre l'intensità del campo elettrico rimane costante. Illustrazione 1: Relazione tra campo elettrico e campo magnetico Illustrazione 2: Propagazione dell'onda elettromagnetica Si deduce quindi che il campo elettrico e il campo magnetico sono indissolubilmente legati l'uno all'altro: non si può avere propagazione di un campo elettrico non Pag. 6/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) accompagnato da un campo magnetico. Una delle caratteristiche principali di un campo elettromagnetico è la sua frequenza e la corrispondente lunghezza d'onda. Si possono immaginare le onde elettromagnetiche come una serie di onde che viaggiano ad una velocità enorme, quella della luce. La frequenza descrive semplicemente il numero di oscillazioni, (o cicli) al secondo, mentre la lunghezza d'onda rappresenta la distanza tra un'onda e la successiva. Quindi anche la lunghezza d'onda e frequenza sono legate in modo indissolubile: più alta è la frequenza, più breve è la lunghezza d'onda. I campi magnetici pur essendo presenti ovunque nel nostro ambiente di vita, sono invisibili all'occhio umano. In occasione di temporali, ad esempio, dei campi elettrici sono prodotti dal locale accumulo di cariche elettriche nell'atmosfera. Ed ancora, è il campo magnetico terrestre che fa sì che l'ago di una bussola si orienti lungo la direzione nord-sud ed è normalmente utilizzato da uccelli e pesci per la migrazione e la navigazione. La nostra percezione dei campi magnetici è molto meno sviluppata rispetto agli animali anche se tutti gli altri nostri sensi si sono al pari rafforzati .L'ambiente circostante odierno è uno dei più grandi generatori di campi elettromagnetici artificiali. Viviamo, usando un termine ormai diffuso comunemente, in un costante “elettrosmog”. Questo ultimo aspetto viene ripreso in forma più estesa nel capitolo che segue. 2. Gli elementi di base 2.1. L'atomo L'atomo è la più piccola parte di ogni elemento esistente in natura e di cui ne conserva le caratteristiche chimiche. Inizialmente l'atomo era considerato un'unità indivisibile ma verso la fine dell'Ottocento Pag. 7/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) (con la scoperta dell'elettrone), fu dimostrato che l'atomo non era affatto indivisibile, bensì a sua volta composto di particelle più piccole alle quali ci si riferisce con il termine subatomiche. Facendo le proporzioni, se consideriamo il nucleo grande come una mela, gli elettroni le ruotano attorno ad una distanza pari a circa un chilometro. L'atomo è composto da un nucleo a sua volta formato da protoni (con carica positiva) e neutroni (con carica neutra) attorno al quale ruotano gli elettroni (con carica negativa). Normalmente, il numero degli elettroni che ruotano attorno al nucleo è uguale al numero di protoni nel nucleo. Essendo dette cariche di valore uguale (a parte il segno) un atomo è normalmente elettricamente neutro. Per questo motivo la materia è normalmente elettricamente neutra. Tuttavia esistono atomi con un numero di elettroni diverso dal numero atomico (cioè il numero di protoni del nucleo): si parla in questo caso di ioni. Gli atomi esistenti in natura sono 92 e sono elencati in una tavola (tavola di Mendeleyev). Gli atomi sulla sinistra di questa tavola sono detti metalli ed hanno la proprietà di perdere con una certa facilità gli elettroni diventando ioni positivi. Gli atomi sulla destra invece,sono detti non metalli ad hanno la proprietà di acquistare elettroni, cioè di diventare ioni negativi. A tale fenomeno ci si riferisce con il termine di ionizzazione. Essa si verifica quando una causa esterna (per esempio una radiazione) ha rimosso uno o più elettroni orbitali, per cui l'atomo diviene elettricamente carico e assumendo cosi il nome di ione. Un atomo può anche trovarsi in uno stato eccitato (detto metastabile) e per raggiungere la struttura stabile rilascia energia che viene emessa sotto forma di radiazione. Pag. 8/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) 2.1.1 Forme di radiazione Al gruppo delle radiazioni elettromagnetiche appartengono la luce, i raggi infrarossi, i raggi X, i raggi gamma: solo queste ultime due sono ionizzanti. Le radiazioni non ionizzanti hanno un valore inferiore a 15 elettronvolt e al massimo possono avere un effetto termico ma mai dirompente, vale a dire che non riescono a strappare l'elettrone dalla sua orbita. Esistono poi le radiazioni di fondo. La radiazione cosmica, la radioattività naturale delle acque di superficie, dell'aria e della terra, rappresentano una fonte di radiazione cui sono soggetti indistintamente tutti gli esseri viventi. A queste sorgenti occorre aggiungere le sorgenti di radiazione provocate dall'uomo, cioè la ricaduta proveniente dai test nucleari, che in certi casi alterano il livello della radiazione di fondo. Com'è intuibile, la radiazione di fondo ha una elevata variabilità da luogo a luogo Da ultimo poi ci sono le sorgenti artificiali di radiazioni ionizzanti prodotte da apparecchiature usate in campo medico come gli apparecchi a raggi X per radiografia e radioscopia. Macchine ed apparecchiature per uso scientifico quali gli acceleratori e i reattori nucleari utilizzati per la produzione di energia elettrica, appartengono .anch'essi a questa categoria. Tutta la materia è costituita da atomi e l'insieme di più atomi costituiscono la molecola. C'è quindi il fondersi di frequenze elettromagnetiche minimali che vanno a costituire una ulteriore entità vibrazionale, che è appunto quella della molecola, la quale modifica la sua frequenza in funzione dell'aggregazione atomica. Avremo a questo punto, un ulteriore e differente tipo di frequenza. A loro volta le molecole vanno a costituire strutture più complesse che arrivano ad essere aminoacidi, proteine e via via elementi strutturali della cellula, membrana Pag. 9/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) cellulare e cosi via. Quindi abbiamo una sorta di gerarchia che parte dall'atomo come prima entità vibrazionale fino a sviluppare ulteriori entità vibrazionali. 2.2 La cellula Una cellula tipica è formata da una sottile membrana che avvolge una certa quantità di protoplasma. Nella maggior parte delle cellule animali il protoplasma è formato per l'80% da acqua, per il 15% da proteine, il 3% da grassi, per l'1% da carboidrati e per il rimanente 1% da elettroliti. In prossimità del centro geometrico della cellula è situato il nucleo, circondato a sua volta da una membrana. Il protoplasma del nucleo è detto nucleoplasma, il restante protoplasma della cellula è chiamato citoplasma. Nel citoplasma sono contenuti numerosi organuli: mitocondri, lisosomi, reticolo endoplasmatico, apparato di Golgi, centrioli e fibre. Un altro gruppo di costituenti cellulari è rappresentato dagli inclusi formati da molecole quali proteine, carboidrati, lipidi e pigmenti. Il nucleo regola la funzione del citoplasma, lo si può considerare come il centro di comando da cui partono tutti gli ordini che regolano la vita della cellula, è in sostanza il cervello della cellula. La membrana cellulare ha la valenza della bipolarità, è presente una differenza di potenziale tra l'interno e l'esterno della cellula che in stato di salute è intorno a 90 mV. Tale valore decade sempre di più via via si va incontro a malattie croniche fino ad arrivare a -20mV o addirittura a -5mV nel caso dei tumori. Uno dei primi meccanismi che viene a mancare in condizioni di malattia è la pompa del sodio e del potassio. Essa permette l'estrapolazione dalla cellula di tre ioni di sodio Pag. 10/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) contro due di potassio che vengono fatti penetrare nella cellula, è perciò la struttura che controlla l'equilibrio di membrana. Nell'evento traumatico o nella malattia cronica se viene meno il meccanismo della pompa del sodio e potassio, aumenta la quantità di sodio all'interno della cellula (che a sua volta trasporta con sé l'acqua) e la cellula si gonfia. La conseguenza è una imbibizione dei tessuti, compressione dei capillari circostanti, riduzione quindi del rapporto di ossigeno alla cellula. Si innesca alla fine un circolo vizioso che può rientrare solo nel caso in cui si ristabilisca rapidamente un buon funzionamento della pompa del sodio e del potassio Tutte le reazioni chimiche, il movimento, la riproduzione e gli altri compiti della cellula hanno bisogno di energia. Anche l'attività della pompa del sodio-potassio è condizionata dalla necessità di un grande apporto di energia. Per lavorare ha infatti bisogno di ATP, senza il quale la pompa non funziona o salta. Illustrazione 3: Pompa del sodio e del potassio Pag. 11/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Le strutture che svolgono questo compito nel modo più efficiente sono i mitocondri. Le proteine, i grassi e gli zuccheri sono già ridotti in molecole da strutture all'interno del citoplasma (lisosomi), quindi vengono ulteriormente ridotti ad opera dei sistemi mitocondriali. Questi processi di demolizione sono accompagnati da produzione di energia, che non si disperde sotto forma di calore, ma viene immagazzinata nel composto adenosin-trifosfato (ATP). L'ATP funziona al pari di una batteria che, una volta caricata, fornisce l'energia a tutta la cellula. Il meccanismo di trasformazione è molto delicato, basta la presenza di alcune sostanze per impedire l'immagazzinamento dell'energia e se questo blocco non viene rimosso rapidamente, la cellula muore. La cellula è quindi una “sostanza vivente” e che possiede gli “attributi della vita”. Uno di questi attributi è la capacità di rispondere agli stimoli esterni (irritabilità); la risposta può essere un movimento di avvicinamento o di allontanamento dallo stimolo (contrattilità) ed è in grado di trasmettere l'informazione apportata dallo stimolo a suoi segmenti alquanto distanti (conduttività). La materia vivente inoltre, è in grado di svolgere continuamente complicati processi biochimici, che richiedono la presenza di O2 e che portano alla liberazione di CO2 (metabolismo) e infine, è in grado di auto-riprodursi e di accrescersi in volume e in numero in modo tale di auto-perpetuarsi. 2.2.1 Il danno cellulare Il danno alle cellule può essere causato da un gran numero di agenti diversi, sia fisici che chimici e biologici. Esso risulta comunque indipendente dall'agente che l'ha Pag. 12/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) provocato, sia esso una sostanza chimica o una radiazione ionizzante. Su scala molecolare, la radiazione che attraversa le cellule viventi, ionizza ed eccita gli atomi e le molecole della struttura cellulare, modificando le azioni di forza delle strutture molecolari organiche (in genere molto complesse) dando luogo a frammenti dotati di carica elettrica (ioni e radicali liberi), che sono chimicamente instabili. A loro volta i radicali liberi e gli ioni possono interagire con la cellula stessa dando luogo a nuove alterazioni. Le alterazioni peggiori si verificano principalmente nel nucleo, ma anche il danno al citoplasma può talvolta danneggiare gravemente la cellula. L'effetto totale è comunque in funzione della quantità di radiazione, cioè della dose ricevuta, e può manifestarsi in varie gradazioni di danno, fino alla morte della cellula stessa. I danni meno gravi possono essere riparati per azione della cellula stessa attraverso la sostituzione delle cellule danneggiate tramite un processo di mitosi delle cellule sane contigue. Se invece il danno ad un organo è grave ed esteso, esso non sarà più in grado di riprodursi. In alcune circostanze, i cambiamenti che possono intervenire nelle cellule colpite da una radiazione ionizzante, anche se non la portano alla morte, causano danni importanti con gravi conseguenze. Le cellule infatti, possono dare origine ad altre cellule che presenteranno le stesse alterazioni e che trasmetteranno da cellula madre a cellula figlia in un certo organismo oppure, se le cellule sono germinali, alle cellule dei discendenti dell'individuo colpito dalle radiazioni. Riassumendo quindi, nel nostro corpo si sviluppano in continuazione movimenti di cariche elettriche in quanto siamo portatori di ioni di tutti i tipi (sodio, potassio, cloro, Pag. 13/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) magnesio etc). Queste cariche sono in continuo movimento tra membrana, strutture extra cellulari e interstizio. Sappiamo, ad esempio, che il nervo conduce corrente elettrica e quindi il nervo può essere considerato il “filo” attorno al quale si sviluppa poi un campo magnetico. L'organismo umano è perciò sotto ogni punto di vista produttore di campi elettromagnetici e, in quanto tale, risentire dell'intervento esterno di altri campi magnetici fino ad esserne influenzato e raggiungere, in casi particolari,una condizione di alterazione delle strutture vitali e quindi di malattia. 3 La fisica quantistica Tutto cominciò nel 1900 dal uno studente ricercatore di fisica di nome Max Plank. Egli scoprì che le radiazioni emesse da un corpo caldo non sono emesse in modo continuo ma in “pacchetti” ovvero in quanti. Scaldare la materia equivale ad agitarne gli atomi e provocare il desiderio di fuggire in alcune particelle. Ciò significa che l'agitazione degli atomi e delle molecole può produrre la rottura dei legami che tengono unite tra loro le particelle. Questa scoperta aprì un mondo del tutto nuovo nell'ambito della fisica. Fino a Plank si credeva che le radiazioni fossero un fenomeno costante e frazionabile a piacere, come una normale grandezza numerica. Dopo Plank si dovette tener conto che l'energia (la radiazione) non viene emessa costantemente ma “quantizzata” in pacchetti. In sostanza l'energia non è solamente un’onda che si propaga in modo continuo e in tutte le direzioni (emanazione continua) ma viene bensì emanata in “proiettili” ovvero, in quanti predefiniti, dello stesso valore (emanazione discreta). Per usare un esempio, il quanto assomiglia al vagone di un treno: il treno rappresenta la quantità di energia complessiva e ciascun vagone il quanto costante in cui è suddivisa e Pag. 14/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) sotto la cui grandezza non può esser ulteriormente considerata. La costante di Plank esprime perciò il valore fisso e non frazionabile in cui l'energia di una radiazione è divisa. L'onda della radiazione si esprime in frequenza: maggiore è la frequenza (e quindi più corta è la lunghezza d'onda) maggiore è l'energia racchiusa in un quanto. L'energia cambia in quantità, ma per essere emessa viene racchiusa sempre nel medesimo quanto, della stessa dimensione. Riferito all’esempio precedente, non importa quante persone vi siano in un vagone, il vagone resterà sempre della stessa lunghezza. Una prima conseguenza derivante dalla formulazione della teoria dei quanti è stata la scoperta che la luce, oltre a comportarsi come un’onda e quindi ad essere soggetta a fenomeni di rifrazione (le onde di luce si intrecciano e si sovrappongono come onde nel mare), si comporta anche come particella. La particella di luce viene chiamata fotone. Al pari di qualsiasi sistema biologico formato da cellule, il corpo umano produce ed emette onde di natura elettromagnetica sotto forma di deboli radiazioni luminose. Le piccole particelle senza materia che costituiscono questa emissione luminosa, sono chiamate biofotoni e sono essenziali per il flusso di informazioni all'esterno e all'interno della cellula. L'entità luminosa che viene generata è paragonabile a quella di una candela vista a 10-20 Km di distanza Queste informazioni sono necessarie per attivare il metabolismo di crescita cellulare e la sua differenziazione, quindi sono fondamentali al funzionamento proprio dell'organismo. Fritz Albert Popp, fisico dell'Università di Kaiserslautern in Germania, scrive “Onde elettromagnetiche si manifestano in cellule e aggregati cellulari come emissione di Pag. 15/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) radiazione fotonica ultra debole; il fenomeno si manifesta in tutti gli esseri viventi, compreso l'uomo. Le intensità sono dell'ordine di pochi fino ad alcune centinaia di fotoni al secondo per centimetro quadrato di superficie d'emissione, una delle sorgenti è presumibilmente il DNA. Probabilmente vengono trasmesse informazioni essenziali riguardanti la regolazione della reattività biochimica dei potenziali di membrana (cioè il trasporto attivo di sostanze intra/extra cellulari, nutritizie da un lato e scorie dall'altro), la trasmissione nervosa (cioè i segnali elettrici di comando ad esempio ai muscoli, anche al cuore), l'immunostimolazione e la regolazione dell'accrescimento, i ritmi biologici, etc.” 3.1. I campi magnetici pulsati Partendo da queste premesse si può iniziare a percepire in che misura e perchè la generazione di campi elettromagnetici artificiali può interferire sull'attività vitale dell'organismo. Viene generalmente accettata l'opinione che i campi elettromagnetici non possono avere alcun effetto biologico se non debole ma questa affermazione non può essere condivisa dal punto di vista scientifico. Non a caso vengono stabiliti dalla legge limiti di intensità d'applicazione che non devono essere superati in quanto possono causare forti effetti secondari di disturbo che portano allo sviluppo di malattie. Si può a questo punto credere che quando i campi magnetici sono adeguatamente selezionati, favoriscano la normale attività del metabolismo cellulare con positivi effetti terapeutici di stimolazione. Questi effetti possono essere ottenuti con l'uso dei campi elettromagnetici pulsati, chiamati così perché sono emessi con impulsi ritmici, separati da una pausa invece che in maniera costante e continua. Pag. 16/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) La generazione e la trasmissione di corrente da parte di un apparecchio di elettro magnetoterapia produce l'azione di un campo magnetico nel corpo, conosciuta anche come “forza elettromotrice”. Il corpo umano è un substrato che è particolarmente favorevole allo sfruttamento di queste forze elettromotrici perchè è composto dal 70-80% di acqua. Nell'acqua ci sono elementi elettricamente carichi (ioni), che possono essere spostati dall'applicazione di questa forza attivando cosi la formazione e un flusso di corrente elettrica. Riguardo al funzionamento, visto in precedenza, della pompa del sodio e potassio delle cellule tumorali, ne consegue che se si riesce a riportare il potenziale di membrana verso la soglia della normalità con l'applicazione di un campo elettromagnetico, esiste la possibilità di interferire in qualche modo sull'evoluzione del tumore. Fino ad oggi i risultati delle applicazioni a fini terapeutici, ottenuti con i tradizionali impulsi di campi elettromagnetici, sono molto differenti tra loro. La causa è da attribuire al fatto che escludendo i fattori personali che non possono essere alterati, l'efficacia dell’applicazione della magnetoterapia dipende principalmente dalle caratteristiche dell'apparecchio utilizzato. C'è una varietà di apparecchi disponibili sul mercato con differenze di campo, frequenza, modalità di emissione e questo rende difficile applicare la metodica della ripetitività nell'analisi dei dati. Una precisa forma d'onda, l’intensità e una certa frequenza che siano in grado di entrare “in risonanza” con il corpo umano possono dare di fatto risultati completamente differenti. E' necessario tenere inoltre presente che anche la prevedibilità della risposta all'applicazione dei campi magnetici è spesso difficoltosa. La reazione stessa al trattamento infatti non è sempre identica e anche la stessa persona, a distanza di ore, può Pag. 17/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) non rispondere alla stessa maniera. Il primo tentativo di utilizzo dei campi magnetici pulsati a scopo terapeutico è stato fatto con l'applicazione di impulsi elettrici con forma quadrata o quadrangolare, che però si sono dimostrati inadeguati nel trasferimento delle cariche elettriche e possono produrre distorsioni di campo all'interno del corpo umano con conseguente danno dell'organismo. Diversamente è accaduto con onde ad impulso sinusoidale. Con questo tipo di impulso è possibile ottenere un movimento di cariche elettriche con un certo effetto terapeutico. 4 Il fenomeno della Risonanza Per comprendere il fenomeno della risonanza si pensi a due corde della chitarra di una stessa nota. Se si pizzica una di loro essa incomincia a vibrare e lo stesso accade alla corda vicina che continua a vibrare fino a quando la prima non viene fermata. Questo è possibile perchè la corda è “entrata in risonanza” ed emette lo stesso numero di vibrazioni (frequenza) trasmessa dalla prima corda che è stata pizzicata e da cui ha ricevuto una parte di informazioni. Ciò dimostra quanta energia deve essere scambiata tra i due sistemi e come l'informazione deve essere correttamente trasferita e codificata per essere letta. 4.1. Segnali elettromagnetici ambientali naturali Nel 1952 un ricercatore di Monaco di Baviera W.O. Schumann, presentò una ricerca in cui dichiarava che tra la ionosfera e la terra si crea un campo magnetico pulsante alla Pag. 18/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) frequenza di 10Hz. Questa pulsazione fu definita come risonanza di Schumann. La terra si comporta come un circuito elettrico enorme. L'atmosfera è un conduttore debole e se non ci fossero fonti di carica, la relativa carica elettrica attuale si disperderebbe in circa 10 minuti. Dobbiamo quindi immaginare che esista una cavità risonante tra il bordo della terra e quello più basso della ionosfera di circa 55 Km. Le risonanze di Schumann sono onde elettromagnetiche che esistono e si propagano in questa cavità. Come le onde su una molla, non sono sempre presenti tutto il tempo, ma devono essere eccitate per essere osservate. Si sa per certo che non sono causate dalla morfologia terrestre (crosta terrestre o nucleo), ma sembrano essere collegate con l'attività elettrica nell'atmosfera, specialmente durante i periodi di attività intensa di lampi. Si presentano parecchie frequenze tra i 6 e 50 cicli al secondo ( 7.8 Hz, 14, 20, 26, 33, 39 e 45 Hz) che producono un campo magnetico calibrato, debole e mutevole ma pulsante. 4.2 Effetti biologici della risonanza Da alcuni studi (Dr. Fiorenzo Marinelli- CNR Bologna) emerge la possibilità che la presenza di interferenze elettromagnetiche siano in grado di disturbare la percezione da parte dell'organismo umano della risonanza di Schumann. Ciò sarebbe causa di problemi di carattere neurovegetativo al nostro orologio biologico che contribuiscono a peggiorare quelle situazioni di stress caratteristiche del nostro mondo odierno. Come accennato in precedenza i biofotoni (prodotti e ricevuti dal DNA cellulare contenuto nel nucleo ), inducono il fenomeno della “risonanza” nelle cellule che attuano, una volta stimolate, la propagazione delle vibrazioni-informazioni. Le differenti frequenze delle vibrazioni (od oscillazioni) prodotte dalle cellule, o da un Pag. 19/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) campo elettromagnetico, sono catturate da altre strutture cellulari. Queste ultime le riconoscono come necessarie per il loro funzionamento entrando in “risonanza” con esse (frequenza di risonanza). Viceversa, una interferenza che non è in armonia con i bisogni dell'organismo, può bloccare l'attività cellulare causandone la morte o la degenerazione in cellula tumorale. Secondo la legge di Kirkoff una sostanza può assorbire solo le lunghezze d'onda che è in grado di emettere e la radiazione esterna viene perciò assorbita dal sistema soltanto quando essa entra in risonanza con una delle potenziali frequenze previste dal sistema stesso. A questo punto se ogni cellula è caratterizzata da proprie capacità vibrazionali, derivanti dalla costituzione dei corpuscoli che la costituiscono, avremo che ogni organo ha una sua frequenza. Un esempio lo abbiamo nel rilevamento effettuato con l'elettro encefalogramma (EEG), quando cioè, vengono registrate le emissioni elettromagnetiche da parte del cervello. Sappiamo che nello stato di veglia c'è un'emissione del ritmo cosi detto beta (le cui frequenze variano da 15-17 Hz a 27-30Hz). Se facciamo poi chiudere gli occhi alla persona, si rilevano frequenze di ritmo alfa (8-12 Hz); il ritmo theta che è quello del dormiveglia o della fase dei sogni (4-7-Hz). Infine c'è il ritmo delta che è quello del sonno profondo (0,5-3 Hz). Esiste quindi un elettromagnetismo rilevato dal nostro cervello e che è condizionato dall’attività metabolica delle cellule (in quanto si rilevano differenti dati a secondo della situazione in cui viene fatto l'EEG). Dal punto di vista biologico, molti studiosi, sostengono che la risonanza di Schumann governa in qualche modo la neurofisiologia animale (es. le migrazioni degli uccelli). Pag. 20/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Per quel che riguarda l'uomo è da notare che il range della frequenza di risonanza parte da circa 7,83 Hz fino a 35 Hz. Queste frequenze corrispondono appunto a quelle delle onde alfa e beta cerebrali rilevabili con l'EEG. Quando si provano a confrontare i tracciati della registrazione del segnale creato dalla risonanza di Schumann con quello di un EEG è molto difficile fare una distinzione tra le correnti cerebrali e le modifiche dei campi elettrici presenti in natura. Illustrazione 4: Registrazione e confronto tra le onde elettromagnetiche naturali presenti nell'ambiente e il tracciato di un EEG Basandosi sulle differenti proprietà della ionosfera, l'intensità del segnale di un campo elettromagnetico ambientale naturale, mostra un differente sviluppo durante il giorno. La frequenza con un range di circa 8-13 Hz. chiamata segnale di tipo I domina durante il giorno, quindi c'è un collegamento con il ritmo alfa dell'EEG. Inoltre il segnale di tipo I è molto più presente durante il giorno rispetto la notte (le intensità del giorno e della notte hanno una relazione approssimativa di 3:1 fino a 10:1). L'intensità varia anche a Pag. 21/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) dipendenza della stagione, il che ha una influenza significativa sul comportamento e il corso delle malattie nell'uomo. Il segnale di tipo I, è di fatto statisticamente più presente durante i mesi estivi con una maggiore intensità, ed è indirettamente correlato al fatto che la mortalità dell'uomo è più bassa nel mese di agosto (la quantità di calcio contenuto nel sangue è massima in questo mese), mentre nei mesi di febbraio e marzo è più alta (la mortalità durante l'inverno è del 30-40% maggiore rispetto l'estate; non solo a causa delle malattie virali, anche tutte le altre malattie batteriche sono più frequenti: in questo un periodo c'è una ridotta resistenza dell'organismo umano). Il segnale di tipo II del campo elettromagnetico naturale, corrisponde all'area di frequenza del ritmo delta dell'EEG (0,5-6 Hz.) ed è presente, in modo prevalente, con condizioni di tempo disturbato. Nell'atmosfera sono presenti altri range di frequenza molto basi (da 1 a 10 Khz), che possono essere generati non solo da stimoli elettromagnetici, ma anche dalla luce o dal suono, e corrispondono alla frequenza di controllo delle reazioni muscolari come pure alle reazioni biochimiche che si svolgono a livello della cellula. La frequenza di risonanza ottimale della membrana degli eritrociti sottoposti ad un campo di oscillazione elettromagnetica è di 1 Khz (prof. Marino ”Modern bioelecticity” Macel Dekker - New York and Basel -1988). La circolazione sanguigna nell'uomo e negli animali può essere considerata il mezzo di trasporto delle cariche elettriche. Ogni eritrocita, che trasporta l'ossigeno all'organismo attraverso l'emoglobina e riveste un ruolo attivo nel metabolismo dell'ATP, trasporta circa 7000 cariche elettriche libere con approssimativamente 5.5 x10^9 eritrociti/cm3. Se il flusso sanguigno è colpito da una sorgente esterna elettromagnetica, viene generato un potenziale elettrico (a causa del ferro contenuto nell'emoglobina), una corrente viene Pag. 22/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) prodotta e di conseguenza si forma una forza meccanica. Dato che il cervello dell'uomo contiene cristalli di Fe3O2 che sono altrettanto buoni conduttori di corrente si può pensare a possibili effetti anche a questo livello. Altri ricercatori scientifici (M. Blank e A. A. Marino), riferendosi alla teoria del passaggio di ioni attraverso la membrana sotto l'influsso campi elettromagnetici, confermano l'esistenza di una frequenza di risonanza propria del meccanismo di flusso degli ioni così come è stata confermata quella della membrana degli eritrociti. E' stato visto che applicando un segnale con un voltaggio alternato pari a 10mV e una frequenza di 200Hz, il sodio aumenta la sua concentrazione di circa tre volte rispetto a ciò che succede applicando una frequenza di circa 100 Hz. L'applicazione di oscillazioni elettromagnetiche tra 9 e 20 Hz favorisce di molto il rilascio del calcio a livello cerebrale che, come è noto, ha un ruolo rilevante nell'attivazione del sistema simpatico. (U. Wanke-1994). E' quindi importante, per una applicazione corretta della terapia con i campi magnetici pulsati, individuare la frequenza “ottimale” di risposta (frequenza di risonanza). Gli effetti biologici derivanti dall'applicazione dei campi magnetici pulsati possono cosi essere brevemente riassunti: 1. Modificazione dello stato fisico del citoplasma. 2. Esaltano la funzionalità dei mitocondri. 3. Modulano i sistemi enzimatici. 4. Interagiscono con le proprietà fisiche dei tessuti. 5. Regolano il metabolismo cellulare. 6. Apportano ossigeno alla cellula. Pag. 23/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) 7. Producono ulteriore energia per la cellula. 8. Migliorano la permeabilità della membrana agli ioni. 9. Migliorano l'assorbimento degli aminoacidi. 10. Incrementano la migrazione dei macrofagi. 11. Incrementano la produzione dei linfociti N. K. 4.2.1 Risultati di alcuni studi Anche per quel che riguarda il campo dell'ortopedia, la terapia dei campi magnetici in passato è stata considerata quasi un rimedio universale. Già nel 1957 fu stabilito, che non solo il cuore e il cervello ma anche gli altri organi, tra le quali le ossa, producevano dei segnali elettrici se stimolati. Questa scoperta ha portato allo sviluppo di uno stimolatore della crescita ossea che negli anni successivi è stato impiegato con successo per la terapia della pseudoartrosi. Nel frattempo però anche lo spettro delle applicazioni è aumentato notevolmente. L'efficacia dei sistemi di campi magnetici statici ma pulsati è stata dimostrata non solo per il trattamento della pseudoartrosi, ma esistono anche dati certi relativi ad una migliore osteointegrazione degli impianti come ad esempio delle protesi (Konrad 1996). Inoltre, Jacobson-Kram (1997) descrive un miglior accrescimento osseo nella osteotomia di distrazione con una congiunzione ossea fino ad un centimetro per effetto dei campi elettromagnetici. Markus (2000) e Linovitz hanno potuto registrare aumenti significativi del tasso di fusione grazie alla stimolazione dei campi magnetici in pazienti affetti da spondilolesi delle vertebre lombari, con valori pari al 64% rispetto al 43% senza ausilio dei campi magnetici. A livello cellulare, Chang et al (2003) hanno dimostrato l'influsso sugli osteoclasti, Pag. 24/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) mentre Yuge et al (2003) hanno dimostrato l'influsso sulla differenziazione degli osteoblasti. Partendo dal presupposto che vi è una regolazione fisiologica dell'attività degli osteoblasti e degli osteoclasti, l'impiego dei campi elettromagnetici pulsanti, ad esempio per la terapia dell'osteoporosi, risulta evidente. Pelka et all (2001) hanno dimostrato che è possibile ottenere in un individuo una riduzione significativa dei crosslink come parametro della perdita ossea e un aumento della densità ossea grazie all'impiego della Biorisonanza quantistica. I risultati ottenuti con la terapia dei campi magnetici sulle ossa ha spostato l'attenzione degli studiosi anche verso altri tessuti del sistema muscolo scheletrico, in particolare verso la cartilagine, nella speranza di poter trovare un'ulteriore opportunità terapeutica per il trattamento dell'artrosi. Già nelle culture cellulari è stata accertata un'attività piezoelettrica della cellula cartilaginea, se stimolata. Nel frattempo si sono avuti risultati significativi dagli studi sull'impiego dei campi magnetici, incluso il sistema di Biorisonanza quantistica, nella terapia della gonartrosi agli stadi 2 e 3 secondo Kellgren, della spondiloartrosi e, in misura minore anche per la coxartrosi (tra gli altri, Fischer et all 2001, Pipitone et al 2001, Jacobson 2001 et al, Hulme et al 2002) Un ulteriore campo di ricerca è rappresentato dalle sindromi dolorose del sistema muscolo scheletrico, che spesso insorgono a causa di danni da sovraccarico o tendinopatie inserzionali. In tal senso, Binde et al (1984) hanno dimostrato che le alterazioni rotatorie rispondono bene ai campi magnetici pulsati. Anche l'effetto positivo dei campi elettromagnetici per la guarigione di ferite va considerato certo. Già nel 1990 Ieran et al descrivevano una significativa accelerazione del processo di guarigione di ulcere venose. Inoltre viene descritto un effetto duraturo nell'ambito delle visite mediche periodiche. Questo è stato confermato dal gruppo di lavoro di Stiller nel Pag. 25/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) 1992. Il gruppo verum ha raggiunto una riduzione della superficie della ferita di oltre il 47%, mentre il gruppo di controllo ha subito un aumento della ferita attorno al 42%. Kuliev et al descrivono inoltre una più rapida stabilizzazione dello stato immunitario e una riduzione significativa della durata di trattamento con terapia dei campi magnetici per pazienti affetti da ulcera e diabete mellito. 5. Il Sistema di risonanza QRS® L'organismo umano non è solo un corpo fatto di materia ma è anche energia. Il nostro è un corpo quantistico, espressione di miliardi di particelle subatomiche, fotoni ed elettroni, che formano atomi, molecole, organi, apparati e che danno vita ai diversi meccanismi fisiologici nell'uomo. L'insieme di tutti questi campi elettromagnetici con diverse frequenze vibratorie creano un vero e proprio campo/corpo elettromagnetico in continuo rapporto dinamico tra interno ed esterno. La semplice esposizione del corpo a campi magnetici pulsati a bassa frequenza stimola il metabolismo cellulare, aumenta l'assimilazione di ossigeno, e accelera l'eliminazione di sostanze chimiche tossiche e di scarto. Il campo magnetico può penetrare completamente il corpo e rinforzare in modo naturale il ciclo di funzionalità cellulare indebolito. Alcuni ricercatori hanno cercato di trovare il modo per focalizzare e dare forma ai campi magnetici presenti in natura al fine di simulare il metabolismo cellulare e permettergli di ristabilirsi. Venti anni di ricerca medica e scientifica in Germania nei campi elettromagnetici pulsati, basati su queste ricerche scientifiche, hanno portato allo sviluppo del Quantron Pag. 26/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Resonance System (QRS®). Il Sistema di Biorisonanza Quantron è stato sviluppato dal Dott. Gehhard Fischer, (Liechtenstein) con la cooperazione di scienziati tedeschi, il Dott. Ulrich Warnke (Professore e direttore del dipartimento di biomedicina all'università di SaarlandGermania-) e più tardi il Dott. Ing. H. L. König responsabile dell'Università di Elettrofisica di Monaco (Germania) specializzato nello studio degli effetti dell'elettrosmog nel corpo umano. Sin dal 1996 il sistema QRS è stato testato dalla stazione spaziale russa all'interno del programma “MIR”. Il sistema fu introdotto per contrastare la diminuzione di calcio nelle ossa degli astronauti. Uomini e donne impegnati in missioni nello spazio perdevano in densità ossea poiché essi non potevano muoversi correttamente in assenza di gravità. L'assenza di gravità non produce un impatto aerobico, e quando il QRS fu introdotto migliorò i problemi di circolazione, l'incremento di ossigeno nel sangue e migliorò il metabolismo cellulare fornendo, agli astronauti, energia addizionale. Nell'Aprile del 2001 lo scienziato russo (medicina spaziale) Prof. Dott. Baranov illustrò nella sua lezione magistrale, ( “QRS® - Magnetic Field Therapy – Present and Future”, April, 2001 – Darmstadt/Germania) che l'applicazione di questi campi nella lunga distanza e per viaggi lunghi offre la possibilità di “auto correzione medicale dell'organismo” poiché lo spazio offre condizioni diverse rispetto all'ambiente della terra. Pag. 27/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Il QRS non produce onde artificiali e in particolare onde sinusoidali, bensì produce (analogamente per quanto avviene per la propagazione delle onde nella ionosfera e per le oscillazioni del campo magnetico terrestre),un campo magnetico dosato, debole e variabile secondo un determinato ritmo di frequenze (pulsante). Illustrazione 5: Confronto tra le onde prodotte dal QRS e quelle registrate dall'EEG Per raggiungere questo obiettivo il campo magnetico deve avere una forma e una sequenza temporale particolare nel senso dell'ampiezza e della frequenza contenuta nel segnale. La scoperta del fisico tedesco Dertinger e del biologo russo Kruglikov, secondo cui le cellule utilizzerebbero il rumore come fonte energetica per i processi controllati da informazioni (la cosiddetta risonanza stoccastica), è di fondamentale importanza. Dertinger e Kruglikov spiegano per la prima volta come le cellule riescono ad amplificare estremamente il segnale rumoroso attraverso frequenze caratteristiche Pag. 28/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) utilizzate come base per la trasmissione dell'informazione. Sfruttando il fenomeno della Biorisonanza cellulare, si può ottenere un effetto terapeutico massimo applicando delle intensità di campo minime. Al centro della comunicazione tra le cellule, infatti, vi sono delle frequenze caratteristiche contenute nel segnale di rumore. Il Prof. Dott. Fischer (Università di Graz /Austria) afferma: “Bisogna considerare che insieme alla materia e all'energia, esiste una terza categoria: l'informazione. La trasmissione, l'immagazzinamento e il passaggio delle informazioni sono tutti aspetti necessari per la regolazione ed il controllo del sistema vivente, il processo informativo richiede molta energia, che viene poi a ridistribuita a tutto l'organismo”. E' necessario fare ricorso anche alle conoscenze della moderna medicina accademica. La scoperta pionieristica del “sistema del monossido di azoto a livello vascolare”(NO) da parte del farmacologo Furchgott alla fine degli anni ottanta (premio Nobel per la medicina nel 1998) ci aiuta a comprendere ancora meglio alcuni aspetti. E' stato dimostrato che l'endotelio dei vasi produce NO che è il più importante agente endogeno responsabile della vasodilatazione. Ma non solo, il monossido di azoto impedisce l'aggregazione e l'adesione dei trombociti, riduce l'adesione dei leucociti alla parete vasale e ritarda la proliferazione di cellule muscolari lisce dei vasi. Esso è quindi un preciso segnale molecolare del sistema cardio-circolatorio che influenza la ricerca medico-scientifica e, di conseguenza, l'applicazione di tutti i metodi terapeutici compreso quello riguardante l'uso dei campi magnetici pulsati.(QRS). Come già accennato, i campi magnetici pulsati a bassa intensità e frequenza producono gli effetti maggiori stimolando il metabolismo della membrana cellulare e causando una reazione a catena nel corpo umano. La cellula produce la sua energia (ATP) che è Pag. 29/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) necessaria per il movimento del corpo, costruisce e rompe le molecole e trasporta le sostanze attraverso la membrana cellulare. Per compiere tutte queste attività la cellula richiede ossigeno e molte altre sostanze in modo particolare enzimi e glucosio. In aggiunta a ciò la cellula produce monossido di azoto, acqua e prodotti di scarto. Per essere in grado di eseguire e controllare adeguatamente tutti questi processi il metabolismo cellulare deve essere in buona salute, e il potenziale di membrana deve essere mantenuto a 70-110 mV (millivolt). Se il valore del potenziale di membrana si abbassa il metabolismo viene danneggiato e di conseguenza la cellula si ammala. La cellula malata perde energia, non c'è abbastanza ATP disponibile e il voltaggio della membrana cellulare si abbassa fino a 40-50 mV. La cellula cancerogena, ad esempio, ha un voltaggio di soli 20 mV e non è in grado di rigenerarsi e necessita, per vivere nel suo ambiente, di un'energia 16 volte superiore. Illustrazione 6: cellula sana Illustrazione 7: cellula malata Pag. 30/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Illustrazione 8: applicazione QRS Alcuni risultati derivanti dall'utilizzo del sistema QRS sono: 1) Influenza e normalizzazione sulla circolazione sanguigna: all'interno del campo magnetico il carico delle particelle nei capillari sanguigni oscilla al ritmo della frequenza QRS. Questo può ridurre, ad esempio, l'attrito e la resistenza all'interno dei capillari più piccoli. La perfusione (circolazione sanguigna) aumenta e di conseguenza cresce anche il tasso di diffusione dell'ossigeno e del monossido di azoto. 2) Incremento della pressione parziale dell'ossigeno: tutti gli studi dimostrano un significativo aumento di ossigeno nel sangue superiore dell'80%. 3) Viene ristabilito il potenziale di membrana. Il sistema QRS con il suo sistema brevettato di trasporto degli ioni permette il selettivo movimento di protoni (H+ ioni) che raggiungono successivamente la membrana cellulare. In questo modo la membrana sarà iperpolarizzata e il potenziale di membrana ristabilito. 4) Afflusso di calcio nella cellula (cascata di calcio). Attraverso l'aumento della concentrazione di ioni H+ nell'area di membrana, il valore del pH si riduce in prossimità Pag. 31/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) della membrana stessa e ciò facilita il rilascio di calcio dallo strato della membrana cellulare. Il calcio non legato affluisce all'interno delle cellule e causa numerose reazioni metaboliche. I macrofagi vengono attivati e di conseguenza il sistema immunitario si rafforza. Il metabolismo è attivato e il monossido di azoto, uno dei più potenti vasodilatatori è prodotto. In aggiunta, la citogenesi cellulare (struttura, funzione e moltiplicazione) viene stimolata. 5.1.L'apparecchiatura QRS® L'apparecchiatura QRS® attiva un campo magnetico pulsante testato in numerosi studi scientifici svolti presso Università europee e USA e brevettato a livello Internazionale. La terapia con QRS è stata sviluppata inizialmente mediante uno speciale apparecchio medicale sulla base di un particolare segnale di campo magnetico con proprietà terapeutiche. Nel tempo ha mostrato di avere uno spettro sempre più ampio di applicazioni terapeutiche per un numero sempre maggiore di patologie, con effetti collaterali trascurabili. Essa è composta da un materassino per l'applicazione completa, da un cuscino per l'applicazione locale e da un puntale per trattamento di punti specifici. Pag. 32/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Illustrazione 9: Apparecchiatura QRS® L'impulso base del campo elettromagnetico QRS ha una durata di 2 ms ed è formato dalla sovrapposizione di un’onda di forma rettangolare e di un’altra onda che aumenta secondo una funzione esponenziale, il tutto seguito da una pausa. L'impulso viene ripetuto a 5 ms, questo significa che c'è una frequenza di base di circa 200Hz, la quale soddisfa la frequenza richiesta come condizione per il trasporto di ioni. Combinando una sequenza di quattro impulsi base (e conseguente pausa) in un unico pacchetto con successivi pacchetti di impulsi basati su di esso, vengono ottenute ulteriori frequenze che sono correlate alle frequenze che compongono il tracciato dell'EEG e che generano l'effetto terapeutico. L'OMS ha dichiarato innocui campi magnetici sino ad una intensità di esposizione sistemica di 100 microTesla (µT) a 50 Hz, nel tempo massimo di un'ora al giorno. Il QRS lavora da una intensità di 300 nanoTesla (0,3 µT) con il programma più basso fino ad una intensità di 30 µT (livello 10) utilizzando il materassino (sistemica). Utilizzando il cuscino o il puntale (locale), si raggiunge una intensità massima di 40 µT Il campo di Biorisonanza magnetica che si forma è quindi a bassa intensità e a bassa frequenza, esso raggiunge un campo di azione di 120 cm verso l' alto e 50 cm lateralmente. Pag. 33/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) I cicli del campo magnetico emessi dagli applicatori (stuoia, cuscino, penna) sono fra 0.1 Hz e 1000 Hz. Le più alte frequenze (250 Hz - 1000Hz) sono soprattutto responsabili dell'inizio dei processi biochimici all'interno del corpo: la permeabilità della membrana cellulare aumenta e si ristabilizzano i potenziali danneggiati. La reazione dell'organismo all'applicazione del campo magnetico non dipende tanto dall'ammontare dell'energia assorbita dai tessuti ma piuttosto dalla modulazione e dal tempo di applicazione prescelti. Spesso la forza di una specifica reazione non è proporzionale all'intensità del campo di forza e in alcuni casi i risultati sono stati inferiori applicando una frequenza elevata. (H. L: Konig 1986). Da questo si può concludere che l'effetto biologico non si basa esclusivamente sul trasferimento dell'energia tra il campo magnetico e la cellula. (H. Dertinger- Aprile 2000). Sulla base del segnale QRS è stato sviluppato l'apparecchio per la Biorisonanza QRS101 con tre distinti programmi terapeutici: BASIS, VITAL e RELAX con una intensità regolabile dal livello sensitive fino al livello 10. 5.1.1. I programmi Il QRS ha tre programmi con regolazione separata dell'intensità a dipendenza della indicazione terapeutica seguita. 1. Programma BASE: E' il programma di mantenimento generale di salute. Il campo magnetico è composto dai seguenti cicli di frequenza: 3 Hz, 22 Hz, 250 Hz, 500 Hz, 750 Hz e 1000 Hz; Effetto principale: Affluenza degli ioni, dissociazione degli eritrociti. Indicazioni: Prevenzione, attivazione del metabolismo, terapia del dolore Pag. 34/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Questo programma è stato sviluppato come “Dispositivo per il trasporto ioni, in particolare protoni” coperto da brevetto internazionale. 2. Programma VITAL: Cicli di frequenza: 0.1 Hz, 10 Hz, 22 Hz, 250 Hz, 500Hz, 750 Hz e 1000 Hz. Effetto principale: Proliferazione del monossido di azoto con relativa vasodilatazione e quindi miglioramento dell'irrorazione sanguigna, aumento della vitalità e concentrazione, effetto antidepressivo, diminuzione della meteoropatia. Indicazioni Malattie con disturbi circolatori centrali o periferici, psoriasi, depressione, osteoporosi 3. Programma RELAX: Cicli di frequenza: 0.3 Hz, 1.5 Hz e 3 Hz che influiscono in modo particolare sul sistema cardiocircolatorio sono attivate, mentre le frequenze che corrispondono a 250 Hz, 500 Hz, 750 Hz e 1000 Hz sono state eliminate. Effetto principale: Attivazione del sistema parasimpatico e quindi regolazione vegetativa con diminuzione dello stress, rilassamento muscolare e diminuzione dei crampi, miglioramento del sonno. La durata dell'applicazione (da 1 a 30 minuti) deve essere regolata in maniera del tutto individuale e differenziata con programmi specifici. Dal momento che l'apparecchio opera con una intensità di campo di 30 µT, non sussiste alcun rischio di sovradosaggio. Generalmente l'applicazione è di 8 minuti 2 volte al giorno. Nei soggetti sani, gli effetti di ciascuna applicazione durano da 1 a 8 ore. Poiché il trattamento è molto lento, il miglioramento del metabolismo e la rigenerazione generale delle cellule può instaurarsi dopo pochi giorni oppure dopo diverse settimane, a seconda della costituzione. Pag. 35/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Durante le prime applicazioni circa il 40% delle persone non avverte assolutamente nulla; in questi casi l'applicazione può essere ripetuta più volte di seguito utilizzando intensità maggiori. Bisogna tener tuttavia presente che le applicazioni a livelli elevati (su alcuni programmi) dopo le ore 18 possono creare disturbi del sonno. Altre persone invece non sopportano fin dall'inizio neppure il livello 1, questo può dipendere dalle condizioni generali del soggetto, dalla labilità del suo sistema cardiocircolatorio e dal grado di iperacidità del sangue. In questi casi occorre cominciare con il livello 1 e se anche questo è troppo elevato bisogna limitare le proprie applicazioni a soli 2 minuti e prolungare gradualmente il tempo di applicazione fino ad arrivare a 8 minuti. Solo a questo punto è indicato passare al livello 2. Ciascun soggetto richiede quindi una regolazione individuale e personale. Un soggetto relativamente calmo, sereno che vive senza grossi stress e vuole ottenere un aumento della vitalità può utilizzare i livelli da 3 a 6. La situazione è completamente capovolta in presenza di stress, instabilità pressorie o attività sportiva intensa. Quando si vuole ottimizzare il trasporto ionico nell'organismo e le funzioni del metabolismo cellulare, rivitalizzando le cellule, in genere sono meglio tollerati i livelli da 1 a 4. In caso di più applicazioni di QRS quotidiano occorre assumere integratori di magnesio e bere molta acqua (almeno 1 litro al giorno). Questo accorgimento favorisce il trasporto degli ioni di idrogeno, elimina l rischio di crampi e migliora l'eliminazione delle tossine. E' stato dimostrato che a seguito dell'applicazione con QRS, può essere modificata nel tempo l'assunzione di farmaci. Ciò significa che il paziente, sotto controllo medico, Pag. 36/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) può eventualmente ridurre gradualmente il dosaggio dei farmaci ed, in alcuni casi, a sospenderli completamente (Prof. G: Fischer, Graz-agosto 1999). Controindicazioni Gravidanza: Non sono note esperienze negative, ma come prescrive la normativa in materia di farmaci e di dispositivi medici, in caso di gravidanza devono essere evitati il più possibile tutti gli influssi esogeni (fumo, alcool, farmaci,campi magnetici) Epilessia: In questo campo vi sono state alcune esperienze positive. Tuttavia, per motivi di sicurezza, si raccomanda l'applicazione solo sotto controllo medico. Pace Maker (solo impianti elettronici certificati EN50061) Disfunzioni della tiroide Non ci sono controindicazioni per i portatori di protesi o sintesi metalliche. Pag. 37/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) 6. Casi Clinici Caso 1 S.A Paziente maschio di 69 anni. Esiti di poliomielite all'età di 4 anni con residua paresi dell'arto inferiore sinistro. Da circa 9 mesi presenza di ulcera perimalleolare sinistra su arteriopatia periferica cronico-ostruttiva di grado IV. con ostruzioni a livello femoro crurale bilaterale. Piede e zona bimalleolare a sinistra atrofiche, secche e desquamanti. Polso tibiale e pedideo non palpabile bilateralmente. Edemi declivi ai piedi. Non segni di infezione. Stato di debridment eseguito 6 giorni prima in ospedale. Polineuropatia periferica distale bilaterale - Diabete mellito-Ipertensione arteriosa. Viene impostato trattamento con QRS®: tre applicazioni giornaliere con uso del cuscino applicato localmente in prossimità dell'ulcera. Programma Vital intensità 1 per 8 minuti, rivisto regolarmente in base alla risposta del paziente fino ad arrivare a Vital intensità 2 per 24 minuti. Illustrazione 10: Situazione all'entrata 13.7.06 Illustrazione 11 Dopo 1 settimana dall'inizio del trattamento 20.7.06 Pag. 38/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Illustrazione 12: Dopo circa 3 settimane di trattamento 7.8.06 Il paziente è trasferito in Ospedale per esami clinici. Il trattamento QRS è sospeso per 15 giorni. Prosegue le applicazioni al rientro da noi ma purtroppo, per problemi personali, il paziente è costretto a rientrare al proprio domicilio dopo qualche giorno. Illustrazione 13: Situazione al rientro.22.8.06 (Un mese dall'inizio del trattamento QRS) Illustrazione 14: Situazione al momento della dimissione 25.8.06 Caso 2 P.G. Paziente femmina 69 anni. Ipertensione, depressione e iper-reattività bronchiale. Nel 1987 intervento di discectomia L5-S1 per sciatalgia. A distanza di 15 anni ripresa dei dolori nella stessa sede che peggiorano nel tempo fino a portare la signora dal neurochirurgo. L'esame RMN evidenzia un conflitto della radice di L5 a livello del Pag. 39/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) forame di coniugazione L5-S1. L'interpretazione dei dolori va nel senso di un dolore neuropatico e/o compressione della radice. Le viene consigliato un intervento chirurgico di esplorazione con possibile impianto di stimolatore cordonale posteriore. A questo punto si procede ad impostare un programma con QRS (sistemico e locale) e dopo 6 settimane si può constatare un avvenuto miglioramento della sintomatologia algica. Caso 3 B.A. Paziente maschio.83 anni. Ipertensione, diagnosi di amiotrofia dolorosa diagnosticata 20 anni fa e guarita spontaneamente. Attualmente accusa dolori e ipoestesia al V° dito della mano destra con astenia del dito e del braccio a cui si associa dolore, seppur non marcato, a livello cervicale bilateralmente. Con la RMN viene riscontrata ernia paramediana destra a livello di C6-C7 con restringimento del canale spinale e osteocondrosi. Clinicamente si evidenzia paresi abduzione del V° dito, ipoestesia (L'EMG conferma lesione periferica del nervo ulnare). Il paziente rifiuta con molta paura la prospettiva di un intervento chirurgico. Viene impostato programma con QRS (sistemico e locale) ottenendo in 3 mesi la ripresa della sensibilità e il completo ripristino della motricità della mano e del braccio. Caso 4 R.S: paziente femmina di 42 anni. Morbo di Bürger (tromboangitiis obliterans) con marcato linfedema agli arti inferiori stato di amputazioni multiple alle dita dei piedi bilateralmente (Piede destro: amputazione I°-III°-III°dito, Piede sinistro: amputazione I°-II°-III°dito nel periodo aprile 2002 fino al settembre 2004). Tabagismo cronico (60 PY ca.) Visto il lento ma progressivo decorso della malattia le è stato proposto da parte Pag. 40/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) dei medici l'amputazione sottogenicolare che la signora ha tassativamente rifiutato. Attualmente presenza di estese ulcerazioni cutanee dorsali ad entrambe i piedi (più evidente al piede sinistro. Presenza abbondante di fibrina nelle ferite (la signora non consente che venga pulita). Dall'esame Rx del piede destro si evidenzia un quadro di molteplici zone osteolitiche soprattutto a livello della testa e base I° MT, testa II° e III° MT e a livello del tarso. Impossibilità all'appoggio (pochi passi sui talloni) e quindi alla deambulazione anche con ausilio. La signora si mobilizza unicamente in carrozzina. Dolori notturni ai piedi di origine ischemica. Per la medicazione delle ulcere viene utilizzato Lavasept e Ialugen garza. Programma di trattamento: Linfodrenaggio quotidiano arti inferiori associato a QRS. Due applicazioni giornaliere (mattina e tarda serata) con stuoia e cuscino applicato localmente e singolarmente ad ciascun piede con 2 applicazione consecutive. Per la stuoia è stato utilizzato il programma BASIS intensità 3 (mattina) e RELAX int. 2 (sera) per una durata da 8 fino a 24 minuti complessivi. Con il cuscino è stato inizialmente applicato il programma BASIS con intensità 3 per 8 minuti. Solo dopo circa 2 mesi di trattamento si è passati al programma VITAL partendo da una intensità 1 per 8 minuti fino a raggiungere i 24 minuti con una intensità massima di 2 (la paziente non sopportava una intensità maggiore riferendo una sensazione fastidiosa ai piedi). La scelta di utilizzare il programma RELAX per l'applicazione serale con la stuoia è stata fatta per favorire il riposo notturno della paziente che da mesi era molto disturbato nonostante l'assunzione di farmaci. Anche per quest'ultimo problema la risposta è stata positiva con un miglioramento progressivo della qualità del sonno, a pari passo con la Pag. 41/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) sintomatologia dolorosa, rendendo possibile l'abolizione completa della terapia farmacologica inizialmente instaurata. Il 31.08 2004 viene ricoverata in Ospedale per l'amputazione del II° dito del piede (la posizione deformata rendeva doloroso ogni tentativo di appoggio del piede). Illustrazione 15: Situazione all'entrata piede destro 20.8.04 Illustrazione 16: Situazione all'entrata piede sinistro 20.8.04 Dopo l'intervento rientra in clinica per il proseguo del trattamento. Illustrazione 17: Piede destro 21.09.04 Illustrazione 18: Piede sinistro 21.09.04 Pag. 42/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Illustrazione 19: Piede destro 29.10.04 Illustrazione 20: piede sinistro 29.10.04 In data 21.9.04 la signora acquista un'apparecchiatura QRS e rientra al proprio domicilio continuando il programma giornaliero impostato. Continua il trattamento con sedute di linfodrenaggio e supervisione ulcere a livello ambulatoriale presso di noi 2 volte alla settimana. Pag. 43/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) Illustrazione 21: Piede destro 27.03.05 Illustrazione 22: Piede sinistro 27.03.05 La situazione dopo circa 1 anno di trattamento ha permesso alla paziente di tornare ad una vita pressoché normale. Scomparsa completa dei dolori e deambulazione possibile con calzature ”comode” senza bisogno di alcuna modifica di tipo ortopedico. Illustrazione 23: Piede destro 15.11.05 Illustrazione 24: Piede sinistro 15.11.05 Pag. 44/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) 7. Conclusioni L'utilità dei campi elettromagnetici nelle applicazioni biomediche in ambito ortopedico, reumatologico e vascolare sta assumendo un'importanza sempre più scientificamente rilevante. Negli ultimi anni del secolo scorso sono aumentati gli studi e le applicazioni della magnetoterapia con campi pulsati a bassa intensità e frequenza che, sfruttando il principio della Biorisonanza quantistica, sono in grado di ripristinare l'equilibrio metabolico cellulare e di affrontare un vasto repertorio di patologie. I casi qui riportati appaiono interessanti oltre che per i benefici ottenuti, anche per il fatto di averli conseguiti migliorando ed integrando le metodiche precedentemente utilizzate nel campo riabilitativo. La possibilità di cura offerta dall'utilizzo del QRS è davvero interessante e vale la pena integrarlo nel lavoro quotidiano del fisioterapista al quale è chiesta la pazienza, la precisione nella raccolta dei dati e una stretta collaborazione con la figura medica. Le scoperte scientifiche e di pari passo la medicina avanzano rapidamente e per chi lavora applicando tecniche riabilitative, lo scambio e la condivisione di informazioni e risultati sono alla base di ogni “successo” terapeutico. Ringrazio di cuore la Dott.sa Lucia Foletti di Lugano per avermi introdotta alla conoscenza del sistema QRS. Sono grata inoltre alla direzione della Clinica G:VariniOrselina (Svizzera) dove attualmente lavoro, per la concessione all'utilizzo del sistema e al Dott. Michele Pagnamenta per il sostegno e la condivisione di alcuni casi clinici. Pag. 45/46 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA – Anno Accademico 2005-2006 Utilizzo dei campi magnetici pulsati attraverso il sistema QRS (Quantron Resonance System) 8. Bibliografia 1- Anatomia Funzionale e fisiologia L.Langley – Edizioni Piccin 2- Therapy by Means of Pulsating QRS-Magnetic Field Prof. Dr.Ing. Habil. M.Krauß Chemnitz / Germany 3- Modern Bioelectricity - Marino, A.A. - Marcel Dekker New York and Basel 1988 4.“Effetti biologici dei campi magnetici pulsati: basi teoriche, strumentazione, applicazioni terapeutiche e nello sport”.Seminario per gli studenti di BioingegneriaGennaio 2003, dott. Fabio Petrossi- Università degli studi di Trieste. 5- Nuovi orizzonti in medicina F.A. Popp- Edizioni IPSA (PA) 6. Le radiazioni ionizzanti -pubblicazione internetClaudio Furetta- Dipartimento di Fisica dell'Università degli studi di Roma. 7. La risonanza di Schumann –pubblicazione internetAndrea Gheddi- Istituto di Radioastronomia CNR Bologna 8. Whole Body Magnetic Field Therapy for selected Diseases of Elderly Person in a General Practice. Dr. W. Gaube, Dr. W. Kobinger, Dr. G. Fischer /Australian Journal for Physical Medicine and Rehabilitation, August 1999 Pag. 46/46