LA MONETA
Premessa
La più antica forma di scambio tra i soggetti economici è stata il BARATTO, ovvero il trasferimento
di un bene in cambio di un altro bene, ma con l’introduzione della moneta, essa ha permesso di
abbandonare il baratto e ne ha eliminato gli inconvenienti facilitando gli scambi e i pagamenti,
agevolando le transazioni commerciali. Quindi si può affermare che la MONETA è una terza merce
che opera da intermediaria negli scambi e che misura il valore dei beni in modo univoco. Le
principali FUNZIONI della moneta sono tre:
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Intermediazione negli scambi dei beni , per questa ragione deve trattarsi di una merce
universalmente accettata come mezzo di pagamento
Unità di misura del valore di altri beni
Riserva di valore nello SPAZIO (trasferimento di ricchezze da un luogo ad un altro) e nel
TEMPO (accumulo di ricchezza nel tempo).
La moneta metallica e cartacea
Abbandonato l’uso della moneta-merce (sale, bestiame ..) si stima che dal VII sec. a.c. , avvennero
le prime CONIAZIONI : rame, argento e oro. I sistemi monetari del passato c.d. SISTEMA
METALLICO che rimase in vigore fino agli anni 20 del XX secolo, aveva una fondamentale
caratteristica di essere costituito da monete vere , coniate con metallo nobile e quindi dotate di un
alto valore INTRINSECO. Nei moderni sistemi monetari le monete metalliche (oro e argento) sono
state sostituite da CARTAMONETA, il biglietto di banca nato nel XIII secolo come titolo di credito al
portatore .
Sistema monetario e liquidità monetaria
IL SITEMA MONETARIO è l’insieme delle monete ammesse a circolare in un paese con le relative
norme che lo regolamentano , e alla base del sistema monetario vi è l’UNITA’ MONETARIA
(dollaro, euro). Prende il nome di LIQUIDITA’ MONETARIA la quantità di tutti i mezzi monetari
ammessi a circolare in una nazione. Tali mezzi possono essere raggruppati in due gruppi:
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Liquidità PRIMARIA (M1) -> biglietti di banca emessi dalla banca centrale delle monete di stato ,
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c/c bancari e postali e depositi di titoli di credito (BOT – CCT)
Liquidità SECONDARIA (M2) -> depositi a risparmio bancari o postali .
Nell’ambito della liquidità primaria accanto alle banconote emesse dalla banca di emissione e alle
monete divisionarie di stato (spiccioli) esistono altre liquidità:
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Moneta bancaria, assegni, bancomat e carta di crediti
Moneta commerciale, cambiali emesse da privati
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Codice Civile ( Norma che regola il diritto d’autore). Per qualsiasi informazione e richiesta rivolgersi al sito o
al numero di telefono ( anche whatsapp) 3389136064. Daniele Pascucci
Il valore della moneta
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Intrinseco -> significato storio , valore dei metalli coniati
Nominale -> valore impresso sul conio della moneta metallica, valore deducibile dalla
quantità di beni e servizi che una sua unità riesce ad acquistare
Esterno (cambio) -> in base al prezzo in moneta nazionale al quale vengono acquistate le
valute estere
Reale -> in relazione al potere d’acquisto
Potere di acquisto della moneta
Il POTERE DI ACQUISTO corrisponde alla quantità di beni e servizi che in un dato momento può
essere acquistata con il suo impiego. Il potere di acquisto è INVERSAMENTE PROPORZIONALE AI
PREZZI dei beni e servizi . All’aumentare dei prezzi il potere d’acquisto diminuisce e viceversa. Ciò
equivale a dire che il valore della moneta è il reciproco del livello generico dei prezzi.
VALORE MONETA (Potere d’acquisto) -> 1/P(indice dei prezzi)
Teoria quantitativa della moneta e equazione di FISHER
La teoria elaborata dall’economica Statunitense nel 1911, cercando di mettere in rilievo la
relazione esistente tra la quantità di moneta in circolazione e il suo potere d’acquisto rientra nel
considerare due grandezze:
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M -> Quantità moneta
V -> Velocità di circolazione della moneta , ossia il numero di volte che la moneta passa da
un soggetto ad un altro in un determinato tempo
Q -> Quantità di beni e servizi scambiati in un paese
P -> Livello generale dei prezzi
Quindi l’EQUAZIONE DI FISHER si ottiene uguagliando la quantità di moneta disponibile in un
sistema economico con il valore di tutti i beni scambiati.
QUANTITA’ DI MONETA (mezzi monetari per velocità di circolazione) = VALORE DEI BENI E SERVIZI
SCAMBIATI (PQ, quantità dei beni scambiati per livello generale dei prezzi ).
Con l’uguaglianza delle due grandezze otteniamo : MV=PQ -> P=MV/Q
Da questa formula si può facilmente desumere che il livello generale dei prezzi è determinato dalle
grandezze M, V, Q. Esso aumenta in proporzione all’aumentare della quantità di moneta in
circolazione e alla sua velocità di circolazione , mentre diminuisce proporzionalmente
all’aumentare del volume dei beni scambiati .
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Ora poiché il potere di acquisto della moneta è il reciproco del livello generale dei prezzi (VM=1/P)
avremo (P=MV/Q) ovvero il potere d’acquisto della moneta è inversamente proporzionale alla sua
quantità e velocità di circolazione ed è direttamente proporzionale al volume degli scambi .
Accanto all’equazione di Fisher si può citare L’EQUAZIONE DI CAMBRIDGE dove alcuni economisti
della scuola omonima , apportarono alcune modifiche rivelando che la velocità (V) di circolazione
della moneta non tiene conto della “preferenza della liquidità “ dei soggetti economico (tendenza
di avere moneta liquida) , infatti se AUMENTA la preferenza per la liquidità, la circolazione
DIMINUISCE, quindi se indichiamo con K la fonte di reddito che i soggetti detengono in forma
liquida avremo : K=1/V , cioè V=1/K
Gli economisti di Cambridge sostituirono con K la grandezza V nell’equazione di Fisher (MV=PQ)
ottenendo dunque : M*1/K =PQ , M=K*P*Q
Nell’equazione di FISHER compare PQ (quantità beni scambiati per i prezzi) mentre gli economisti
di Cambridge sostituirono a PQ l’ammontare del PIL, perché l’insieme dei beni esistenti in
un’economia va calcolato in base al valore delle merci e dei servizi finali. Allora sostituendo Y a PQ
avremo: M*1/K=Y , M=KY
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