COMUNICATO STAMPA 20.03.2014 CLASSICI CONTRO 2014 NUDA VERITAS 3 METAMORFOSI DEI CLASSICI Teatro di Santa Margherita Ca’ Foscari, Venezia Martedì 25 marzo 2014 - ore 17.00-19.30 CATERINA BARONE (Università di Padova) Da fanciulla a donna: la metamorfosi di Ifigenia LUIGI SPINA (Antropologia e Mondo Antico Siena) Scongelare i classici per nuove verità TIZIANO SCARPA - ANNA ZAGO Dialogo con Lesbia. Un’intervista impossibile Testo e performance di TIZIANO SCARPA con ANNA ZAGO (Theama Teatro) nel ruolo di Lesbia CLASSICI PER TUTTI I GIORNI Il Catullo di Tiziano Scarpa e la Nuda Veritas dei Classici Contro I Classici sono fatti per vivere, ti cambiano il pensiero, ti liberano dalla banalità dell'iPhone, ti spiegano anche il tablet. Sono qualcosa di più, qualcosa di nostro. Sono la coscienza più antica dell'Europa, sono tutto quello che facciamo. Sono in ogni gesto e in ogni parola della nostra vita quotidiana: con i Classici possiamo amare e odiare, viaggiare, giocare, brindare e far festa, pensare e scrivere controcorrente, cercare la verità. Il terzo grande evento dei Classici Contro 2014 Nuda Veritas al teatro veneziano di Santa Margherita, il 25 marzo alle ore 17, è dedicato alle «Metamorfosi dei Classici», ossia spiegherà come i Classici si trasformano e sono dentro di noi, tutti i giorni. Introduce Caterina Barone (Università di Padova) con il mito di Ifigenia, la fanciulla, la sposa promessa, ma soprattutto la prima vittima della guerra di Troia, sono gli occhi e la voce di chi soffre: simbolo dell'inganno politico e dell'assurdità della violenza tra Euripide, Racine, Goethe e Ritsos. 1 COMUNICATO STAMPA 20.03.2014 Certo metamorfosi e anche prove del fuoco i Classici ne hanno già avute abbastanza, a furia di roghi voluti e incendi fortuiti di biblioteche. Ogni tanto l'oblio dei tempi bui o anche l'ignoranza di un ministro li minaccia, ma ritornano sempre perché sono nostri. Nella loro Odissea di tremila anni sono qui a parlarci per il tempo presente, con le loro teste nel teatro dei Classici Contro. E chi viaggia con Omero è già più avanti nel futuro, oltre le crisi e i problemi del momento. Luigi Spina, dal Centro di Studi Antropologia e Mondo Antico di Siena, prova, con le dovute cautele, a 'scongelare' i Classici per vederne l'effetto là dove meno ce l'aspettiamo: i Classici contengono le loro verità che vanno rispettate. Chiedono un impegno, un continuo confronto intellettuale, ci chiedono di 'essere all'altezza, con loro non ci basta uno slogan, non possiamo barare. Solo così un classico potrà ancora parlarci, e spiegarci, per fare solo un esempio, come fare una campagna elettorale, per vincerla, naturalmente. E fare qualcosa di serio e di vero. Ma i Classici ci servono anche per i nostri sentimenti, ci aiutano a capire i nostri amori, i nostri rapporti più personali. La ricerca della verità diventa così una performance di Catullo in persona con l’intervista impossibile (e di grande successo dalla prima dell'Olimpico) di Tiziano Scarpa a Lesbia, l’amante interpretata dall’attrice Anna Zago. La storia d’amore tra Catullo e la prima femme fatale della letteratura viene ‘scoperta’, domanda dopo domanda, dallo scrittore veneziano, che ricopre con incredibile versatilità i ruoli più diversi: ora è l’adolescente imbarazzato e malizioso a un tempo, ora è il giornalista a caccia di gossip, ora il filologo che si scontra con le teorie della critica e lamenta le aporie nella ricostruzione del testo, ora è anche Tiziano Scarpa, scrittore e poeta, che si confronta con uno dei grandi classici della letteratura latina. La stessa verità su Lesbia è inafferrabile dietro la reticenza del personaggio sulla scena, metafora del silenzio a cui è stata condannata dalla tradizione. Lesbia esiste infatti solo attraverso la poesia di Catullo: è l’amante e l’amata, la puttana e la musa, campionessa di immoralità e figura sublimata. Un ritratto all’apparenza schizofrenico che si ricompone nell’amore di Catullo, un’esperienza umana e letteraria che abbraccia la totalità dell’esistenza: “Catullo”, afferma la Lesbia di Scarpa, “era innamorato di tutto”. Abbandonata la pedanteria scolastica con cui spesso è stata analizzata la sua poesia emerge il ventenne innamorato, che ha descritto la passione erotica nelle sue contraddizioni, nelle sue spinte distruttive e coesive. I Carmina sono la voce e la verità dell’anima di un ragazzo che ci ha insegnato ad amare. Informazioni, approfondimenti e prenotazioni: http://lettere2.unive.it/flgreca/aicc.htm CLASSICI CONTRO Progetto a cura di Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani UNIVERSITÀ CA' FOSCARI VENEZIA DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA E BENI CULTURALI ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CULTURA CLASSICA VENEZIA CENTRO DI STUDI ANTROPOLOGIA E MONDO ANTICO SIENA COMUNE DI VENEZIA - COMUNE DI VICENZA MIUR - USR VENETO - USR FRIULI VENEZIA GIULIA LICEO MARCO POLO VENEZIA - LICEO FOSCARINI VENEZIA LICEO FRANCHETTI MESTRE - SCUOLA NAVALE MILITARE MOROSINI VENEZIA LICEO MAJORANA-CORNER MIRANO - LICEO MONTALE SAN DONÀ DI PIAVE LICEO XXV APRILE PORTOGRUARO - LICEO PIGAFETTA VICENZA - LICEO CORRADINI THIENE LICEO ASTORI MOGLIANO - LICEO CANOVA TREVISO - LICEO FLAMINIO VITTORIO VENETO LICEO TIZIANO BELLUNO - LICEO TITO LIVIO PADOVA - LICEO PETRARCA TRIESTE LICEO LEOPARDI PORDENONE - LICEO STELLINI UDINE - LICEO CELIO ROVIGO LICEO COTTA LEGNAGO - LICEO MAFFEI VERONA - LICEO PRATI TRENTO 2