Friedel Stegen 09/03/2014 Missione KwaSizabantu, incontro domenicale Portare frutto in ogni stagione Domenica scorsa abbiamo letto della promessa di fidanzamento che Dio fa al Suo popolo. Dio ci fidanza a Sé stesso: che cosa implica questo? Che frutti porta nella nostra vita? Dobbiamo fare attenzione a ciò che Gesù dice dei Farisei: “Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno [di osservare], ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno.” (Matteo 23:3). Allo stesso modo dei Farisei, anch’io posso proclamare tutta la verità- “Sono stato salvato/a, vivo per il Signore Gesù!” –mentre il Signore dice ad altri, a proposito di me: “Non fate quello che lui/lei fa.” Non è sufficiente che io mantenga ogni comandamento della legge, come i Farisei. Tutti possono vedere in me che sono cristiano/a, lo possono udire in quello che dichiaro, ma come stanno le cose, guardando al frutto della mia vita? Marco 11:12-25 Il giorno seguente, quando furono usciti da Betania, egli ebbe fame. 13 Veduto di lontano un fico, che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualche cosa; ma, giunto al fico, non vi trovò nient’altro che foglie; perché non era la stagione dei fichi. 14 E [Gesù,] rivolgendosi al fico, gli disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te!» E i suoi discepoli l’udirono. 12 Gesù ha fame, e vede il fico. Il fico rappresenta noi cristiani. In altre parole, possiamo avere una forma esteriore di devozione cristiana (così come nessuno poteva negare che quello era un albero di fico, nessuno può negare dal di fuori che tu sia un cristiano/a) ma al contempo negarne il potere. “Non era la stagione dei fichi”: la stagione naturale è tale che quell’albero non può portar frutto; eppure il Signore va a cercare qualcosa da mangiare presso di esso. In Ezechiele e nell’Apocalisse, leggiamo del fiume che scorre dalla base del trono del Signore Gesù Cristo. Gli alberi piantati in riva al fiume portano frutto tutto l’anno. Coloro che ricevono forza, cibo da quel fiume portano frutto ogni mese dell’anno: “Presso il torrente, sulle sue rive, da un lato e dall’altro, crescerà ogni specie di alberi fruttiferi, le cui foglie non appassiranno e il cui frutto non verrà mai meno. Ogni mese faranno frutti nuovi, perché quelle acque escono dal santuario; quel loro frutto servirà da cibo, e quelle loro foglie da medicamento». (Isaia 47:12) “Poi mi mostrò il fiume dell’acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.2 In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume stava l’albero della vita. Esso dà dodici raccolti all’anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni.” (Apocalisse 22:1-2) Questo è ciò che Gesù si aspettava da quella pianta di fico. Non trovando frutti di cui cibarsi, Gesù maledice quella pianta, dicendo: “Nessuno mangi mai più frutto da te!”. Con la nostra mente umana, diciamo: Signore Gesù, non sei stato forse irragionevole? E’ normale non trovare frutto fuori stagione; è innaturale aspettarsi dei frutti in qualsiasi mese dell’anno. Signore Gesù, non sei stato forse ingiusto verso quella pianta di fico? Matteo 11:20 20 La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Ci viene da chiedere: Signore Gesù, intendi proprio durante tutto l’anno? In stagione e fuori stagione? In qualsiasi situazione? Anche quando c’è troppa pioggia o troppa poca? Noi continuamente usiamo la nostra mente per trovare spiegazioni a un mancato raccolto: troppa pioggia, troppa poca, la grandine… Ragioniamo, facciamo passare ogni cosa attraverso il nostro ragionamento e ci dimentichiamo che se siamo piantati sulle rive di quel fiume che ha la sua origine nel cuore del Cielo, sotto il trono di Dio, possiamo portare frutto nella nostra vita in ogni momento dell’anno. Posso avere la “forma” di devozione cristiana, dal di fuori tutto sembra perfetto e nessuno può trovare torto in me, ma c’è frutto, giorno dopo giorno? Se io sono radicato nel Signore Gesù, se ho lo stesso Suo Spirito, se sono fidanzato/a a Lui, sarò capace di essere come Lui è. Il Signore Gesù sa tutto; sapeva che non era stagione per quel frutto. Allo stesso modo, Lui sa che ti trovi in una situazione difficile; sa che le cose non stanno andando per il verso giusto; sa che siamo in una situazione tale che non è tempo per noi secondo natura di portare frutto. E quando tutto starà andando storto, quando tutti punteranno il dito verso di me, è proprio il momento in cui Gesù verrà in cerca di frutto. Non importa quanto grande sarà la tentazione che starò affrontando: è proprio allora che Gesù verrà in cerca di frutto nella mia vita. Non ci capisce nessuno, le persone si comportano irragionevolmente e fanno il contrario di quello che si dice loro di fare…E’ in questo momento che arriva il Signore Gesù, affamato, e vuole un frutto da mangiare. Che cosa gli darò? Niente? O potrò darGli un frutto maturo, che si può mangiare, che sazia e soddisfa? Se mi trovo da solo/a, come sono i miei pensieri? Se Gesù venisse in quel momento, troverebbe frutto? Che tipo di frutto c’è in me? In qualsiasi situazione, che cosa trova Dio nella mia vita? In Galati capitolo 5 leggiamo quali sono i frutti della carne e i frutti dello Spirito: Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: [adulterio,] fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, [omicidi,] ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. (Gal. 5:19-21) 19 Com’è la tua vita, e non solo dal punto di vista sessuale? C’è odio nella tua vita, pensi male di altri? Anche questi sono pensieri impuri. Sei un cristiano, dal di fuori non c’è niente di sbagliato, ma riguardo alla tua vita mentale? E’ possibile che, nei nostri pensieri, siamo in continua ricerca di piaceri, mentre dal di fuori non si nota nulla. L’odio è qualcosa che ospitiamo e nascondiamo nel nostro cuore nei confronti di un fratello o di una sorella. Gesù non si presenta a noi in persona- ci manda persone, magari persone con cui non andiamo molto d’accordo, con cui non abbiamo una buona relazione. Questa è una fonte di odio e di lotta: nel mio cuore sto lottando contro questa persona, ma senza dirlo apertamente, perché dopotutto sono un cristiano! Ma sono geloso/a di qualcosa nella vita di quella persona. Nel mio cuore c’è anche rabbia, nello sforzo costante di ottenere il meglio per me stesso. Mi lamento e critico, non sono soddisfatto/a di un fratello o di una sorella e vado in cerca di torti in lui o lei; vado oltre, ne parlo con altri: “Hai visto che rabbia aveva x?”; ed è in questi momenti che Gesù si pone al tuo fianco, e cerca frutto nella tua vita. A volte ti sembra proprio che tutti abbiano torto eccetto te e quei pochi attorno a te. Se Gesù venisse proprio allora- quando sei preso d’attacco- cosa troverà? Gesù ti manderà qualcuno che ti taglierà la strada, per vedere come reagisci- se porti buon frutto o cattivo. Guardiamo alla nostra vita e chiediamoci: in quel momento specifico, cosa troverebbe Gesù? Quando colsero la donna in adulterio, la portarono da Gesù dicendo: la legge dice di lapidarla. Quando sulla tua via si pone una situazione del genere, tu come reagisci? Che frutti porti? Gesù tace per un certo tempo, probabilmente pensando e attendendo il Padre. Al contrario, noi così spesso reagiamo in fretta, secondo la nostra natura, in base a come ci sentiamo al momento, e non sappiamo attendere il Signore. Gesù si siede e scrive col dito nella sabbia. Non reagisce velocemente, poiché lo confrontano con la Parola stessa di Dio. La mia preghiera è di non rispondere mai in fretta, ma di saper dire piuttosto: O Dio, cosa hai Tu da dire? Le persone spesso parlano tra di loro così in frettacosì facilmente hanno cose da dire e consigli da dispensare. Gesù invece attende, e poi risponde con parole che li legano mani e piedi. Fratelli e sorelle, è mia preghiera che anche noi impariamo la maniera di Gesù; che non parliamo più così tanto, e che esprimiamo invece quello che è nel cuore di Dio. Spesso persone vengono da me a scusarsi: “Scusami, non avrei dovuto dire questo”. Spesso sono anch’io a dover andare da altri a scusarmi nella stessa maniera. Ecco qualcosa che dobbiamo imparare. Gesù oggi viene da me, che mi professo cristiano- che frutto trova nella mia vita? Tutto questo mi fa temere Dio- che non dica qualcosa o reagisca in una maniera in cui non dovrei. Ciò che occupa i miei pensieri è che io possa agire e reagire, in ogni situazione, in un modo in cui Gesù può trovare frutto. E’ bene se ciascuno di noi si chiede: che tipo di albero sono? Quando una persona viene da me (che sia un bambino, un adulto, un anziano… o una persona notoriamente difficile), che frutto può raccogliere da me? Quando una persona ha un bisogno spirituale, si trova in una battaglia spirituale e vede una vittoria nella mia vita che gli fa dire: finalmente ho trovato un cristiano che potrà darmi qualcosa che soddisfi la mia fame, che cosa potrà trovare in me? Quante persone incontriamo che sono in bisogno disperato. Siamo in grado di sfamarli, di soddisfare l’anelito del loro cuore? Cosa trovano tali persone quando vengono da me? Che sia la mia preghiera al Signore: Padre, quando queste persone vengono a me affamate, sono capace di sfamarle? Ho tempo per loro? Ho tempo per ascoltare? Magari no: sono troppo occupato col “lavoro del Signore” e con “le vie del Signore” per ascoltare. E lascio che queste persone mi passino oltre e se ne vadano ancora affamate. E’ così per me? Come il Signore ha visto quel fico, così il Signore vede te- e sa chi mandare da te per essere sfamato. Cosa trova il Signore nel tuo cuore? Rabbia, critica…? Guardiamo ai frutti dello Spirito: amore. Sono in grado di dare la mia vita per l’altro? Sono pronto a sacrificare del mio perché l’altro sia salvato? E’ la mia preghiera e il mio più alto desiderio che l’altro sia salvato al massimo? Gioia. Mia moglie (o mio marito) è sempre pieno di gioia quando è con me? Cosa dicono le persone quando sono con te? Possono dire: “Oh, che amore, che gioia ho sperimentato! Lui/lei mi ha sollevato dalla palude in cui ero! Ho una speranza ora!” Che frutto mangiano gli altri quando sono con me? Amore, comprensione, gioia e pace? Sono nella mia vita? Gentilezza? Bontà? Fedeltà? Il Signore manda persone da noi ogni giorno. Ogni giorno della nostra vita incontriamo persone, e molti sono affamati- cosa dò loro da mangiare? Fèrmati, attendi, riflettici su. E’ terribile se Gesù viene da me e da te, e non trova frutto. Esaminando i frutti della carne e delle spirito (Galati 5:19-22), vediamo dipinti per noi i ritratti di due persone. Esàminati, e determina da che parte ti trovi; se ti trovi dalla parte del frutto cattivo, vieni a Gesù oggi stesso, affinché Lui possa aiutarti.