Il medico competente e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici: il settore veterinario Angelo SACCO Specialista in Medicina del Lavoro [email protected] Rischi professionali in ambito veterinario Peculiarità • Settore caratterizzato da: – ampia varietà delle attività lavorative – eterogeneità degli ambienti di lavoro – rapida evoluzione delle procedure di lavoro – e, dunque, – grande e tale varietà dei rischi professionali da rendere impossibile l’individuazione di un solo gruppo omogeneo – Rischio principale quello biologico La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici PRECEDENTEMENTE AL D.Lgs. 81/08 e al 626/94 • Era assicurata da un medico competente (D.P.R. 303/56) – nelle sole lavorazioni industriali previste dalla tabella allegata all’art. 33 D.P.R. 303/56 con rischio di: • • • • • Anchilostomiasi Carbonchio Leptospirosi Tubercolosi Sifilide ed altre malattie trasmissibili La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici PRECEDENTEMENTE AL D.Lgs. 81/08 e al 626/94 • Voce n. 54: Anchilostomiasi (lavori nelle gallerie, nelle fornaci di laterizi). Controllo periodico annuale e quando l’operaio denunci o presenti sintomi sospetti di infestione • Voce n. 55: Carbonchio e Morva (lavoratori addetti: a) alle infermerie per animali, b) ai macelli, c) alla concia delle pelli, d) alle sardigne; e) alla lavorazione del crine, f) alla raccolta e alla lavorazione dei residui animali per la fabbricazione di concimi, di colla o di altri prodotti industriali). Controllo immediato quando l’operaio denunci o presenti sintomi sospetti di infezione La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici PRECEDENTEMENTE AL D.Lgs. 81/08 e al 626/94 • Voce n. 56: Leptospirosi (a) lavori nelle fogne e nei canali, b) lavori di bonifica in terreni paludosi). Controllo immediato quando l’operaio denunci o presenti sintomi sospetti di infezione • Voce n. 57: Tubercolosi, sifilide ed altre malattie trasmissibili (soffiatura del vetro con mezzi non meccanici (in quanto implichi l’uso di canne promiscue). Controllo periodico ogni 15 giorni ed ogni volta che l’operaio riprenda il lavoro dopo una assenza di durata superiore a 5 giorni La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 QUANDO • è dovuta “qualora l’esito della valutazione del rischio ne rilevi la necessità” (art. 279 c. 1) La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 COME • Secondo quanto previsto dall’art. 41 (art. 279 c. 1) • Visita preventiva, periodica, d’idoneità … La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 PERCHE’ • Per fornire al datore di lavoro “conforme parere” circa l’adozione di misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione (art. 279 c. 2), fra le quali: • …. La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 … PERCHE’ a) la messa a disposizione di vaccini efficaci … b) l’allontanamento temporaneo del lavoratore La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 … PERCHE’ • Per informare il datore di lavoro, “ove gli accertamenti sanitari abbiano evidenziato, nei lavoratori esposti in modo analogo ad uno stesso agente, l’esistenza di anomalia imputabile a tale esposizione” (art. 279 c. 3) • In questo caso il d.d.l. deve procedere ad una nuova valutazione del rischio (ovviamente, con la collaborazione anche del m.c.) La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 … PERCHE’ • Per fornire ai lavoratori “adeguate informazioni sul controllo sanitario cui sono sottoposti e sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell’attività che comporta rischio di esposizione a particolari agenti biologici indicati nell’allegato XLVI nonché dei vantaggi ed inconvenienti della vaccinazione e della non vaccinazione” (art. 279 c. 3) La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 I “particolari “ agenti biologici indicati nell’allegato XLVI, per i quali fornire l’informativa sono quelli contrassegnati con la lettera D: – – – – – – – Virus dell’epatite C, G, B, D Virus herpes dell’uomo tipo 8 Virus BK E JC Papillomavirus dell’uomo Virus dell’AIDS Virus HTLV Agenti non classici associati con le encefaliti spongiformi trasmissibili La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici IL D.Lgs. 81/08 … PERCHE’ • Per informare l’INAIL (ex ISPESL) dei casi di malattia o di decesso dovuti ad esposizione ad agenti biologici (art. 281 c. 2) Obiettivi della sorveglianza sanitaria negli esposti ad agenti biologici • i rischi per la salute da esposizione ad agenti biologici sono: – di tipo infettivo – di tipo tossicologico – di tipo allergologico FATTORI CHE DETERMINANO IL PROCESSO INFETTIVO SUSCETTIBILITA’ DELL’OSPITE VIA DI ESPOSIZIONE DOSE INFETTANTE VIRULENZA Fattori che determinano il processo tossico e allergico • Tossicità da agenti biologici – ??? • Allergie – scarsa importanza della dose di esposizione – rilevanza della suscettibilità individuale Metodologie da utilizzare nella sorveglianza sanitaria negli esposti ad agenti biologici • pertanto, sarà necessario adottare protocolli di screening finalizzati ad identificare i lavoratori considerati maggiormente suscettibili nei confronti dell’azione patogena (tossica, infettiva, allergica) dei microrganismi L’importanza dell’anamnesi patologica • raccolta anamnestica mirata ad individuare una riduzione delle difese immunitarie – ripetuti episodi infettivi a carico delle vie aeree in età adulta – ricadute di morbillo o di varicella – infezioni gravi o poco comuni (Haemophilus influeanziae) – otite media ad andamento cronico in età adulta – infestazioni da parassiti (Giardia lambia) L’importanza dell’anamnesi patologica • ... raccolta anamnestica .. – infezioni virali disseminate (H. simplex o H.zooster) – ripetute e disseminate infezioni muco-cutanee – stati di immunodeficienza secondaria (infezione da HIV / AIDS conclamata) – terapie immunosoppressive (fisiche e farmacologiche) – neoplasie – TB Altre condizioni da considerare • recenti malattie virali ad andamento acuto • epatopatie croniche • malattie autoimmuni • disordini del sistema emopoietico • insufficienza renale cronica Altre condizioni da considerare • • • • diabete conclamato e complicato malattie cortico-surrenali epatopatie croniche alcolismo e dipendenze L’esame obiettivo • valutazione dell’apparato tegumentario allo scopo di cogliere: – dermatosi in atto (porte aperte all’ingresso di microrganismi) – allergopatie da uso di DPI • valutazione globale allo scopo di sospettare eventuali stati d’ipersuscettibilità da indagare con ulteriori e più approfonditi accertamenti Indicazioni di massima per la sorveglianza sanitaria • questionari (compiti, modalità operative e sintomatologia) • immunoprofilassi • esami ematochimici SPECIFICI • ricerche anticorpi per valutare lo stato immunitario a seguito di immunoprofilassi o di esposizione accidentale (ad es. ricerca di anticorpi per epatite B) Indicazioni di massima per la sorveglianza sanitaria • ricerche colturali connesse al rischio di propagazione dell'agente a terzi (ad es. esecuzione di tampone faringeo nel personale di ostetricia, neonatologia) • approfondimento di aspetti correlati al rischio (accertamenti su familiari, stato atopico) e segnalazione di esposizioni potenziali connesse con l'attività lavorativa L’immunoprofilassi • le misure di immunoprofilassi previste dalla legge (simbolo “V”) o consigliate per specifiche categorie di lavoratori sono effettuate a cura e spese del datore di lavoro • NOTA: la vaccinazione antitetanica è eseguita gratuitamente dai Servizi di igiene pubblica delle Usl L’informazione dei lavoratori • Il medico competente informa i lavoratori sui vantaggi ed inconvenienti della vaccinazione e della non vaccinazione – il problema dei “non responders” – il problema di coloro che si rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione Problematiche connesse con il giudizio di idoneità • la gestione dei lavoratori ipersuscettibili • la gestione dei lavoratori con malattie infettive e diffusibili • la gestione dei lavoratori con sieropositività da patogeni emotrasmessi ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ad AGENTI BIOLOGICI Idoneità alla mansione • In alcuni situazioni particolari il datore di lavoro su parere del medico competente potrà valutare l’opportunità dell’allontanamento temporaneo dall’esposizione La sorveglianza sanitaria degli ex-esposti • In alcuni casi (per esempio, esposizione a virus “lenti”) è opportuno che il MC informi i lavoratori dell’opportunità di sottoporsi ad accertamenti periodici anche dopo la cessazione dell’esposizione ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ad AGENTI BIOLOGICI Procedure in caso di contaminazione acuta • segnalare l’infortunio: – al responsabile diretto – alla direzione sanitaria – al RSPP – al medico competente – recarsi al pronto soccorso per le procedure diagnostiche, terapuetiche, profilattiche e medico-legali ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ad agenti biologici Lavoratrici in gravidanza e in allattamento • Le lavoratrici in gravidanza e in allattamento NON devono essere adibite ad attività che comportino l’esposizione ad agenti biologici • esse sono pertanto tenute a segnalare al datore di lavoro il proprio stato Il registro degli esposti e degli eventi accidentali • E’ prevista l’istituzione del “registro degli esposti e degli eventi accidentali” da parte del datore di lavoro (art. 280 del D.Lgs. 81/908) per gli addetti ad attività che comportano l’uso di agenti di gruppo 3 o 4. • Il registro, istituito e aggiornato dal datore di lavoro, è tenuto per il tramite del SPP • Al registro ha accesso il MC • Sul registro bisogna annotare: – l’attività svolta da ciascun operatore – l’agente o gli agenti utilizzati – gli eventuali casi di esposizione individuale La sorveglianza sanitaria in ambito veterinario Principali rischi in ambito veterinario [Fonte: Sacco et al, 2012] Tipo di rischio Modalità d’esposizione Diversi agenti infettivi possono trasmettere malattie degli animali Da agenti all'uomo; il rischio di contagio deriva principalmente dal contatto diretto biologici con animali e loro deiezioni, a causa di morsi, graffi, punture e attraverso lesioni di continuo della cute Per contatto col pelo degli animali e con altri materiali di origini animale, Allergico ma anche con mangimi per animali, prodotti farmaceutici e sostanze chimiche impiegate in sanità veterinaria Il lavoro all'aperto espone gli operatori ad agenti atmosferici sfavorevoli (pioggia, vento, soleggiamento, freddo etc.); inoltre, nei macelli e nelle Da agenti altre strutture di produzione e commercio d’animali, nel controllo di fisici alimenti d’origine animale conservati nelle celle frigorifere sono presenti basse temperature Per aggressione di animali (morsi, graffi, calci, cornate, testate) o Infortunistico conseguente a incidenti (causati dagli spostamenti in automobile o da attività in ambiti operativi esterni poco sicuri) Per uso od esposizione a farmaci (ad es. antibiotici, disinfettanti) ed a Chimico sostanze chimiche impiegate in sanità veterinaria Ulteriori possibili rischi • Radiazioni ionizzanti (rischio in genere assai contenuto ma talora esaltato dalla necessità di tenere fermo l’animale durante l’esecuzione dell’indagine) • Farmaci antiblastici (inusuale) • Anestetici gassosi (rischio talora esaltato dalle precari condizioni delle sale operatorie) • …. Sorveglianza sanitaria nel settore veterinario Protocolli sanitari • • • • Visita medica (annuale) Esami ematochimici (annuale) I.R. secondo Mantoux (biennale) (Visita oculistica e esame audiometrico)* * se rischio Sorveglianza sanitaria nel settore veterinario Vaccinazioni • Antitetanica (consigliata) • Anti-influenzale (consigliata) • Anti-rabbica (da valutarne l’opportunità in base al rischio e alla tempestiva disponibilità delle misure di profilassi post-esposizione) Sorveglianza sanitaria nel settore veterinario Informazione dei lavoratori • Sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell’esposizione (virus lenti) • Sull’uso costante dei DPI • Sull’opportunità di non fumare • Sulla necessità di non bere alcolici Il medico competente e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad agenti biologici: il settore veterinario Angelo SACCO Specialista in Medicina del Lavoro