Elementi di Fisica - Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano SOLUZIONI ESERCIZI CAPITOLO 2 Esercizio n.1 v = 4 m/s Esercizio n.2 vm = 5,3 m/s Δt = 7 minuti e 4 secondi Esercizio n.3 Usiamo la seguente costruzione grafica: fiume 10 km/h barca 7 km/h La velocità della barca rispetto alla riva è quindi la somma vettoriale delle due velocità rappresentate. Usando il teorema di Pitagora si ottiene: v = 10 2 + 7 2 km/h = 149 km/h = 12,2 km/h v = 12,2 km/h Esercizio n.4 ⎡ h = 44,1m ⎤ ⎢ Δt = 3 s⎥⎦ ⎣ Esercizio n.5 Combinando le due leggi orarie del moto uniformemente accelerato v = v0 + a⋅Δt Δx = v0⋅Δt + ½ a⋅(Δt)2 dove la velocità iniziale è v0 = 0 e la velocità finale è v = 100 km/h = 27,8 m/s si ha Δt = v/a Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies s.r.l. Elementi di Fisica - Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano e pertanto Δx = ½ v2/a = 0,5⋅(27,8 m/s)2/(2 m/s2) = 386 m Δx = 386 m Esercizio n.6 ⎡ ⎢ ⎢ ⎢⎣ f = 100 Hz ⎤ ⎥ T = 10 s = 10 ms ⎥ ⎥⎦ v = 126 m/s -2 Esercizio n.7 Il moto della estremità delle lancette dell’orologio è circolare uniforme con velocità angolare ω = 2π/T dove T rappresenta il periodo (12 h e 1 h rispettivamente per la lancetta delle ore e per quella dei minuti). Detta R la lunghezza delle lancette, la velocità sarà v = ω⋅R Si ottiene per la lancetta delle ore ω = 2π/T = 2π/(12h) = 2π/(43,2⋅103 s) = 0,145⋅10-3 rad/s v = ω⋅R = (0,145⋅10-3 rad/s)⋅(50 cm) = 7,27⋅10-3 cm/s e per la lancetta dei minuti ω = 2π/T = 2π/(1h) = 2π/(3,6⋅103 s) = 1,75⋅10-3 rad/s v = ω⋅R = (1,75⋅10-3 rad/s)⋅(80 cm) = 0,140 cm/s ⎡ ⎢ ⎣ v ore = 7,27 ⋅ 10 -3 cm/s ⎤ ⎥ v min = 0,140 cm/s ⎦ Esercizio n.8 m = 280 mg Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies s.r.l. Elementi di Fisica - Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano Esercizio n.9 La forza peso che agisce sulla massa sospesa è Fg = m·g = (30·10-3kg)·(9,81m/s2) = 0,294 N. Affinchè la massa sia in equilibrio, la forza R dovuta alla tensione delle due corde che sostengono la massa deve essere uguale ed opposta ad Fg (vedi figura). Tale forza R è la somma vettoriale delle tensioni FT delle due corde. Applicando il teorema di Pitagora al triangolo rettangolo isoscele AOC si ottiene per i moduli delle forze da cui C A R FT FT O Fg 2FT2 = R2 FT = R / 2 = 0,208 N F = 0,208 N Esercizio n.10 R = 9,9 cm Esercizio n.11 F = 392 N Esercizio n.12 Nella leva in questione, la forza peso esercitata dal masso rappresenta la resistenza della leva FR = m·g = (450 kg)·(9,81 m/s2) = 4414,5 N Utilizzando la condizione di equilibrio della leva, la forza motrice può essere calcolata come segue: Fm = Fr·br /bm = 490,5 N dove br = 0,2m e bm = 1,8m. Il corrispondente momento meccanico risulta pari a M = Fm·bm = 882,9 N·m Il guadagno meccanico della leva è quindi: G = Fr /Fm = 9 ⎡ ⎢ ⎣ Fm = 490,5 N ⎤ ⎥ M = 882,9 N ⋅ m⎦ Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies s.r.l. Elementi di Fisica - Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano Esercizio n.13 Il fulcro è a 2/3 della lunghezza della leva: bm = 0,8 m e br = 0,4 m Esercizio n.14 Perché la persona possa stare in equilibrio in punta di piedi, bisogna che i momenti delle forze si equilibrino. Supponiamo che l’angolo fra la direzione del piede ed il suolo sia piccolo; con questa approssimazione, il piede può essere assimilato ad una leva di II genere con fulcro in corrispondenza del punto di contatto del piede con il suolo, forza motrice FA data dal tendine di Achille e forza resistente data dalla forza peso Fg. La condizione di equilibrio sarà FA⋅dr = Fg⋅ (dr − ds ) da cui si ha FA = Fg (d r − d s ) dr Si osservi che la leva è sempre vantaggiosa, essendo FA sempre minore di Fg. Il guadagno meccanico è G= Fg FA = dr (d r − d s ) ed è tanto maggiore quanto maggiore è la distanza ds (dr è anatomicamente fissato), ovvero tanto più si avvicina la proiezione verticale del baricentro alla punta dei piedi. Questo fatto può essere facilmente sperimentato provando a sollevare i talloni spostando avanti ed indietro il baricentro del corpo. Infine facciamo un esempio numerico: se dr = 19 cm; ds = 6 cm, e prendendo Fg=800 N, si avrà: 13 N = 547 N 19 19 G= = 1,46 13 FA = 800 ⋅ FA = 547 N Esercizio n.15 L = 784 N Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies s.r.l. Elementi di Fisica - Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano Esercizio n.16 Sia che l’oggetto venga lanciato verso il basso, sia che esso venga lanciato verso l’alto, il modulo della velocità con cui esso raggiunge il suolo è la medesima. Infatti, per il principio di conservazione dell’energia meccanica applicato al nostro esempio, si ha 1 1 mgh0 + mv 02 = mv f2 2 2 vf = 46,2 m/s Come si può osservare, il modulo di vf non dipende dall’orientazione di v0. La velocità |vf| può essere quindi ricavata come segue: v f = 2g ⋅ h0 + v 02 = 46,2 m/s vf = 46,2 m/s Esercizio n.17 h = 20,4 m Esercizio n.18 Il lavoro mecanico che l’atleta deve compiere per salire lungo la scala è dato dal prodotto della forza che egli compie per sollevare il proprio corpo (contraria alla forza peso, F=m·g) moltiplicata per lo spostamento complessivo (ovvero l’altezza h della pertica): L= m·g·h = (70kg)·(9,8m/s2)·(30m) = 2,058⋅104 J La potenza meccanica sviluppata è data dal rapporto tra il lavoro meccanico ed il tempo necessario per compierlo: W = L/Δt = (20580J)/(60s) = 343 W L = 2,058 ⋅ 10 4 J⎤ ⎥ W = 343 W ⎦ ⎡ ⎢ ⎣ Esercizio n.19 ⎡ ⎢ ⎣ h =3m ⎤ v = 7,7 m/s ⎥⎦ Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies s.r.l. Elementi di Fisica - Vincenzo Monaco, Roberto Sacchi, Ada Solano Esercizio n.20 Possiamo assimilare la corsa sul tapis roulant ad una corsa lungo una strada in salita con pendenza di 10o. Il lavoro meccanico L che compie l’atleta è dato dalla somma del lavoro necessario a sollevare il baricentro del proprio corpo durante la salita, a muovere le gambe, a spostare ciclicamente il baricentro del corpo da una gamba all’altra nonché a compiere piccoli salti durante la corsa. Gli ultimi tre termini sono difficilmente quantificabili. Valutiamo invece il primo contributo. La potenza meccanica W è per definizione r r r L F ⋅ Δs r Δs r r W = = =F⋅ = F ⋅v Δt Δt Δt r dove F è la forza che l’atleta esercita con le gambe durante l’ascesa (che è di r intensità pari al proprio peso) e v la velocità con cui compie la salita. Si ha F = m⋅g = (80 kg)⋅(9,8 m/s2) = 784 N r r L’angolo tra F e v è di 90o-10o; e si ha pertanto r r W = F ⋅ v = (784 N)⋅(8 km/h)⋅cos 80o = (784 N)⋅(2,22 m/s)⋅0,174 = 303W W = 303 W 6 Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies s.r.l.