La trigonometria sferica nell’opera di Copernico La trigonometria, secondo l’origine greca della parola, indica letteralmente la scienza delle misure dei triangoli. Un triangolo è la figura ottenuta tracciando i segmenti che congiungono tre punti del piano non allineati. Un triangolo sferico è la figura che appare proiettando un triangolo, dal centro di una sfera, sulla superficie della sfera stessa. I suoi lati sono archi di cerchi massimi. Ogni triangolo tracciato sulla superficie terrestre, ad esempio per compiere misurazioni cartografiche o calcoli sulle distanze di stelle e pianeti, è, in realtà, un triangolo sferico. Da qui l’importanza della trigonometria sferica in astronomia. Il fisico polacco Copernico vi dedica parte della sua opera principale, il trattato De revolutionibus orbium coelestium. A B C Nel triangolo sferico la misura dell’angolo in A è per definizione la misura dell’angolo formato dalle tangenti in A agli archi AB e AC. Molte delle proprietà dei triangoli piani – presentate da Euclide negli Elementi - valgono anche per i triangoli sferici: ad esempio, sono uguali i criteri di similitudine e di congruenza (Libro I, 8) è analoga la nozione di triangolo isoscele (Libro I, 9). Esiste però una sostanziale differenza rispetto al caso piano: la somma degli angoli interni di un triangolo sferico è sempre maggiore di 180°, e minore o uguale a 270°. Ad esempio, il triangolo avente per vertici uno dei Poli e due punti antipodali dell’Equatore possiede tre angoli retti. Ricordiamo che assumere l’assioma delle parallele, uno dei cinque postulati della geometria euclidea, equivale a richiedere che la somma degli angoli interni di un triangolo sia sempre uguale a 180°. La geometria sferica è dunque una particolare geometria non euclidea. In essa le rette sono i cerchi massimi della sfera, i loro archi sono i segmenti (come, ad esempio, i lati dei triangoli). È chiaro che due qualunque rette della geometria sferica si intersecano in due punti: non esistono, pertanto, rette parallele. L’assioma delle parallele viene dunque sostituito dall’enunciato: Per un punto esterno ad una retta data non passa alcuna parallela. Inoltre non vale più il primo postulato di Euclide. Gli studi sulla trigonometria sferica saranno ripresi, due secoli dopo, da Eulero. Il primo trattato di trigonometria sferica della storia risale al secolo I a.C., ed è dovuto a Menelao.