Christiane Klonz - Marco Polo Music Management

Christiane Klonz
- Pianista -
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Christiane Klonz eccellente... in grado di offrire un ampio spettro tra classi‐
cismo e romanticismo...Non si tratta di un'interprete che vive di effetti, ma di una musicista di grande serietà e competenza. ... Christiane Klonz ‐ un nome di cui si senti‐
rà parlare.” (Moderatore: Wilfried Schăper). La pianista e compositrice Christiane Klonz, che vive in Meclenburgo‐Pomerania Anteriore, ha iniziato lo studio del pianoforte presso la scuola di musica di Parchim. Ha proseguito gli studi al conservatorio “Rudolf‐Wagner‐
Régeny” di Rostock sotto la guida di Walther Heinicke‐
Oertel e del prof. Karl‐Heinz Will e poi alla scuola superio‐
re di musica "Hanns Eisler" di Berlino con il prof. Jürgen Schröder. Ha concluso il ciclo di studi con un saggio eccel‐
lente. Dal 1992 Christiane Klonz è ospite fissa dell'”Estate Musi‐
cale del Meclemburgo‐Pomerania Anteriore”, da ultimo nel 2003 tra le fila degli “Ospite star dell'Estate Musicale”. La pianista ha avuto modo di dimostrare il suo virtuosis‐
mo e la sua eccellente scioltezza delle dita, così come la passione e la sensibilità d'interprete non solo in Germa‐
nia, ma anche in Austria, Svizzera, Lussemburgo, Polonia, nella Repubblica Ceca, in Ungheria, Bulgaria, Russia, Ci‐
pro, negli Stati Uniti, in Canada e Corea. Il 21 aprile 2008 ha debuttato con successo nella Carnegie Hall di New York. Con la partecipazione a numerosi corsi di perfezionamen‐
to e grazie a consulenze artistiche ad esempio del prof. Justis Frantz (Amburgo), del prof. Walter Blankenheim (Saarbrücken), del prof. Amadeus Webersinke (Dresda) e del prof. Karl‐Heinz Kämmerling (Hannover) Christiane Klonz ha potuto trovare nuovi impulsi per mettere ulte‐
riormente a frutto il suo poliedrico talento musicale. Christiane Klonz ha ricevuto un diploma in occasione del concorso intitolato a Robert Schumann a Zwickau nel 1985, e una medaglia d’oro nel 1987. Nel 1996 ha ottenu‐
to una borsa di studio per artisti della durata di un anno della Fondazione Konrad Adenauer. E' stata la prima pia‐
nista a ricevere tale sussidio. Per il suo impegno e l'attivi‐
tà artistica le è stato assegnato il "Il premio per l’anno 2004 per l'arte e la cultura del distretto di Parchim”. Nell’anno 2006 è stata nominata “Artista Steinway”. Numerosi CD con opere di Bach, Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Grieg, Chopin, Liszt e Sciostakovic documentano la grande capacità dell’artista di dare for‐
ma espressiva a opere di epoche diverse. Accanto alle convincenti interpretazioni di significative di opere per pianoforte , l'artista mette in luce il talento creativo an‐
che con composizioni proprie. E’ stata scelta da emittenti quali SFB e DeutschlandRadio Berlin per delle registrazioni radiofoniche e dall’ARD e NDR per registrazioni televisive. Dal 2005 le emittenti radiofoniche tedesche hanno trasmesso tutte le registra‐
zioni della pianista: NDRkultur, MDR Figaro, rbb Kulturra‐
dio, hr‐klassik, hr2kultur, SWR2, SR2 Kultur, Bayern4 Klassik, KlassikRadio e NordwestRadio (Brema). Qui ad esempio il 7 ottobre 2005 è stato detto: "...una pianista L'artista non dà soltanto concerti da solista – è apparsa per esempio insieme all'Orchestra sinfonica di Berlino, alla Nuova Filarmonica del Brandeburgo, alla Nuova Fi‐
larmonica dell'Elbland e all'Orchestra sinfonica della Tu‐
ringia. Nel 1995 ha ottenuto per la sua interpretazione della “Burleske für Klavier und Orchestre “ di Richard Strauss in occasione del concerto Berolina presso lo Schauspielhaus di Berlino dell’Orchestra Sinfonica di Ber‐
lino grandi grande successo di pubblico e di critica. Nell’ambito dei concerti “Philarmonic Swing” nell’estate 2003 ha suonato in Sassonia assieme alla Nuova Filarmo‐
nica dell’Elbland. Con le sue interpretazioni delle varia‐
zioni su “I got rhytm” di George Gershwin e del “Concerto di Varsavia” di Richard Addinsell davanti a un pubblico entusiasta, l’artista ha dimostrato di muoversi a suo agio anche in questo genere. Dal marzo 2000 al marzo 2007 Christiane Klonz è stata docente presso il conservatorio “Hanns Eisler” di Berlino. Contatto: claXL GmbH, Fortweg 6, D‐19395 Ganzlin, Germany, Tele‐
fax: +49‐(0)38737‐339889, eMail: claXL@t‐online.de. Recensione CD Intimità da musica da camera Thomas Gehrig, 04.02.2010 Dittersdorf, Carl Ditters von: Concerti per pianoforte in la maggiore e si bemolle maggiore Etichetta: claXL , pubblicazione: 18.11.2009 Interpretazione:
Qualità del suono: Valore del repertorio: Booklet: L’ipotesi che Carl Ditters von Dittersdorf (1739‐1799) abbia effettivamente suonato insieme a Haydn e Mozart in un quartetto, come sostenuto da alcune fonti, è destinata a rimanere tale. È invece un fatto incontestato che Dittersdorf sia stato uno dei compositori più stimati del suo tempo e che era legato a Haydn e Gluck da un rap‐
porto di sincera amicizia. Della sua opera si ricordano oggi in particolare il Singspiel “Doktor und Apotheker” e
le sei sinfonie raccolte sotto il titolo di “Le metamorfosi di Ovidio”. Sul presente CD, uscito per l’etichetta claXL, la pianista Christiane Klonz e l’orchestra sinfonica di Saalfeld‐Rudolstadt in Turingia, diretta da Oliver Weder, si cimentano nella riscoperta della sua opera. Insieme hanno registrato i due concerti per pianoforte in la maggio‐
re e si bemolle maggiore, il primo dei quali particolarmente noto in una versione di concerto per arpa. Emergono subito straordinariamente le caratteristiche di musica da camera di questa opera originariamente concepita per soli strumenti solisti, ovvero due violini e violoncello. L’accurato trattamento riservato alla parte
pianistica, la chiara dizione e l’enfatico accompagnamento dell’orchestra danno vita ad un’armoniosa fusione
già dal movimento iniziale. Con fraseggio eloquente gli interpreti creano una densa atmosfera nel “Laghetto” e un arioso cuscino orchestrale sul quale adagiare la fluida, attenta interpretazione della Klonz nel “Rondo". Nel movimento centrale del concerto in si bemolle maggiore viene concretizzata la possibilità di inserire strumenti a fiato ad libitum. Anche in questa configurazione, gli strumenti coinvolti parlano un chiaro linguaggio musicale ed accompagnano il dialogo tra parte solista e corpo musicale verso una luce altrettanto distinta. Le esclusive cadenze della Klonz, compositrice a sua volta, non rivelano esclusivamente abilità di esecuzione; l’artista evita magistralmente gesti enfatici, esuberanti o estranei, centrando così una cadenza precisa e adeguata. Dulcis in fundo, la sonata in fa maggiore XVI:23 di Haydn, che arricchisce il CD di un ulteriore lavoro solista fir‐
mato da uno degli amici di Dittersdorf decisamente più noti. Con un’interpretazione sobria e rigorosa, passaggi brillanti, una cadenza leggera come una piuma, Christiane Klonz riesce entusiasta a dar vita a movimenti iniziali e finali spumeggianti e, in contrasto a questi ultimi, a riempire il movimento centrale lirico ‐ malinconico di un’intensità calda e melodica. Anche termini di registrazione la produzione nella cappella dell’ex castello resi‐
denziale di Saalfeld è ben riuscita, regalando all’ascoltatore quella coinvolgente vicinanza acustica, intima e diretta che contraddistingue la musica da camera. L’accurato booklet interno, tanto gradevole quanto genero‐
samente illustrato, completa a perfezione quello che è un album assolutamente consigliato. A cura di Thomas Gehrig, 04.02.2010
Christiane Klonz – Diskographie Johann Sebastian Bach (1685‐1750) > Partita II c‐moll, BWV 826 Wolfgang Amadeus Mozart (1756‐1791) > Sonate F‐Dur, KV 280 Frédéric Chopin (1810‐1849) > Grande Polonaise brillante Es‐Dur précédée d'un Andante spianato, op. 22 Dmitri Schostakowitsch (1906‐1975) Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: RCD0701 > Sonate Nr. 1, op. 12 (erstmals erschienen 1997, in einer Neuauflage 2006 bei animato, in einer Neuauflage 2007 bei claXL) Johann Sebastian Bach (1685‐1750) > Englische Suite II a‐moll, BWV 807 Ludwig van Beethoven (1770‐1827) > Sonate cis‐moll, op. 27 Nr. 2 (Sonata quasi una Fantasia) Franz Schubert (1797‐1828) > Impromptu As‐Dur, op. 142 Nr. 2 Franz Liszt (1811‐1886) > Grande Étude de Paganini Nr. 3 gis‐moll "La Campanella" Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: RCD0702 (erstmals erschienen 1998, in einer Neuauflage 2007 bei claXL) Robert Schumann (1810‐1856) > Faschingsschwank aus Wien B‐Dur, op. 26 > Arabeske C‐Dur, op. 18 > Novellette F‐Dur, op. 21 Nr. 1 Edvard Grieg (1843‐1907) > Arietta Es‐Dur, op. 12 Nr. 1 Frédéric Chopin (1810‐1849) > Fantaisie‐Impromptu cis‐moll, op. 66 > Nocturne cis‐moll KK IV a Nr. 16 > Scherzo b‐moll, op. 31 Christiane Klonz, Klavier (erstmals erschienen 2002, in einer Neuauflage 2007 bei claXL) Bestellnummer: RCD0703 Wolfgang Amadeus Mozart (1756‐1791) > Fantasie in c‐moll, KV 475 > Das Butterbrot Ludwig van Beethoven (1770‐1827) > Klaviersonate Nr. 3 in C‐Dur, op. 2 Nr.3 > Allegretto c‐moll, WoO 53 > Für Elise, WoO 59 Franz Liszt (1811‐1849) > Paganini‐Etüde Nr. 5 in E‐Dur > Konzertetüde, S. 145 Nr. 1 „Waldesrauschen“ Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: RCD0704 Christiane Klonz > Scherzo > Melodie > Inspiration (erschienen 2007 bei claXL) 1
Christiane Klonz – Diskographie Weihnachtliches zu zwei oder vier Händen, u.a.: Wolfgang Amadeus Mozart (1756‐1791) > Zwölf Variationen in C‐Dur (KV 265) „Ah, vous dirai‐je Maman“ Robert Schumann (1810‐1856) > Knecht Ruprecht Richard Eilenberg (1848‐1925) > Petersburger Schlittenfahrt Heide & Christiane Klonz, Klavier > Norwegische Renntierpost (erschienen 2007 bei claXL) Bestellnummer: RCD0705 Christiane Klonz > Peace and happiness in life > Moonlight > Dream > Waltz > For you > Happy Ending (erschienen 2007 bei claXL) Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: CCD0706 Carl Ditters von Dittersdorf (1739‐1799) > Klavierkonzert A‐Dur (1779) > Klavierkonzert B‐Dur (1773) (Kadenzen: Christiane Klonz) Joseph Haydn (1732‐1809) > Sonate Nr. 38 F‐Dur, Hob. XVI: 23 (1773) (Welt‐Ersteinspielung; erschienen 2009 bei claXL) Christiane Klonz, Klavier Thüringer Symphoniker Saalfeld‐Rudolstadt Oliver Weder, Dirigent Bestellnummer: ECD0910 2
UNO STEINWAY DIETRO AL MULINO DELLO STAGNO
CHRISTIANE KLONZ
CHRISTIANE KLONZ È
STATA UN TEMPO UNA
BAMBINA
PRODIGIO,
PREMIATA CON MEDAGLIE E VITTORIE IN CONCORSI. »A LIVELLO MONDIALE DA TWIETFORT“ È
STATO DETTO ALLORA
DALLA STAMPA. OGGI LA
PIANISTA È UNA GIOVANE
DONNA E VIVE ANCORA IN
UN PAESE MINUSCOLO.
CON „PIANIST“ HA PARLATO DELLA SUA VITA
TRA SALE DA CONCERTO
E IDILLIO DI CAMPAGNA.
L’appuntamento nel Mecklenburg, nei pressi di Plau am See.
Appena sette case sono nascoste
nel bosco; sono raggiungibili
soltanto tramite una via non asfaltata. L’arrivo conduce accanto
a recinti per cavalli ed un torrente, fin quando la via infine non
termina dinanzi ad uno stagno,
accanto al quale si trova una casa
in mattoni. Qui vive la pianista
Christiane Klonz. Qui tutto è
silenzioso e verde, il gelsomino è
profumato. Il mondo si rimpicciolisce sotto il cielo della Germania settentrionale. Con la sua
espressione naturale Christiane
Klonz è adatta a questo luogo.
Indossa una maglietta bianca,
jeans e scarpe basse; irradia una
certa modestia campagnola. Ciò
può anche essere dovuto al fatto
che gli antenati sono vissuti già
da diverse generazioni nella di-
mora. Fino ad oggi l’abitazione
posta sotto protezione come monumento costituisce il domicilio
per la famiglia. „Questa casa
appartiene a mio zio“, dimostra
Christiane Klonz in un giro per il
terreno. “Lì vive mio fratello,
dietro la cugina, lì mia madre“.
La casa all’interno della quale la
pianista vive insieme alla sua
famiglia era prima un mulino ad
acqua, lo stagno accanto era lo
stagno inerente del mulino. Per il
colloquio si passa rapidamente
attraverso una scala stretta sul
pavimento del mulino di allora,
che serve ora a Christiane Klonz
come appartamento. All’interno è
stretto e con molti angoli, e desta
stupore come lo Steinway sia
stato portato al suo posto. Infine
l’ospite racconta, con un bicchiere d’acqua in vetro levigato e
biscotti, di non essere la prima ad
unire la vita di campagna ed il
pianoforte: „Mia nonna ha suonato il pianoforte, oltre alla sua
attività zootecnica. E mia madre è
istruttrice di pianoforte. Da bambina mi sono sempre seduta con
lei sotto il pianoforte.“
Ai tempi della nonna esistevano
ancora molti animali nel cortile.
Oggi la fauna è limitata ad una
marea di papere, quattro gatti
trovati ed alcuni storioni da allevamento nello stagno di una fonte
propria. Il suo amore per gli animali è quasi altrettanto grande
quanto quello per la musica.
„Prima avrei anche potuto immaginare di studiare medicina per
veterinario“, sostiene. Ad un
certo punto si è decisa del tutto
per il pianoforte, dato che per
altri interessi rimaneva sempre
meno tempo. „A partire dalla
sesta classe mi recai ogni settimana alle lezioni presso la scuola
superiore della musica a Rostock”, si ricorda la pianista.
"Inoltre ho partecipato più volte
al concorso musicale della DDR
e ho vinto anche una volta. Tutto
questo è stato molto duro e dispendioso per il tempo impiegato.“ Per studiare mi sono poi
recata a Berlino est, presso il
professore Jürgen Schröder alla
scuola superiore per la musica
„Hanns Eisler“. Dopo la caduta
del muro Christiane Klonz ha
concluso i propri studi con un
esame da concerto di due anni.
Questo è stato il periodo più bello
di tutti gli studi, dato che „dovevo concentrarmi soltanto sulle
esercitazioni“.
TRA ARTE E PROFESSIONE
Oggi la pianista può esercitarsi
anche di notte grazie alla posizione isolata del mulino ad acqua.
Tuttavia deve difendere il tempo
ogni volta dai grandi e piccoli
doveri della quotidianità. Due
giorni alla settimana sono occupati dalla sua attività di insegnamento presso la scuola musicale
Parchim. Alcuni dei suoi allievi
hanno molto talento, partecipano
a concorsi. Comunque Christiane
Klonz non consiglia loro necessariamente una carriera professionale. „È molto, molto difficile
resistere nel settore musicale“, è
la sua motivazione. „Bisogna
rendersi conto del fatto quanto sia
difficile ed anche fisicamente
impegnativo il percorso da pianista. Inoltre lo studio non prepara
a sufficienza per la quotidianità
professionale. „Dopo il diploma
si è praticamente un libero professionista, ma nella scuola superiore si impara poco di tasse,
conti o contrattazioni per onorari“, ammonisce la musicista.
NOTE E ANEDDOTI
Dal 2007 tutte le incisioni di
Klonz, anche i CD meno recenti
pubblicati in nuove edizioni, sono
disponibili presso la casa discografica claXL. Si tratta complessivamente di sei albi, i cui programmi sono stati recrutati principalmente dagli highlights del
18. e 19. secolo: Mozart, Chopin,
Schubert, Beethoven e Schumann
sono al centro del repertorio.
Pezzi sconosciuti e modermi sono
piuttosto marginali. Come unica
grande opera del 20. secolo è
rappresentata la prima sonata in
pianoforte di Schostakowitsch.
»Non prediligo un particolare
compositore o stile“, sostiene
Christiane Klonz. „Per me sono
sempre importanti le singole
opere. Spesso organizzo le serate
al pianoforte in modo tale che sia
presente qualcosa di ogni epoca“.
Per quanto riguarda le incisioni lo
organizza in modo simile. Così
l’attuale incisione unisce la fantasia in c minore di Mozart, una
delle prime sonate di Beethoven,
due studi di Liszt. Tra questi
appaiono pezzi che fanno parte
piuttosto del repertorio del bis:
„Per Elisa“ di Beethoven e „Das
Butterbrot“ di Mozart, un breve
pezzo virtuoso nel quale la mano
destra spalma in forte maniera
pittoresca passi a perla sulla tastiera. Il CD termina con tre
composizioni proprie della pianista, ambientato nello stile tra
romanticismo e jazz.
Qualunque cosa uno voglia pensare di una tale successione di
potpourri, sotto l’aspetto tecnico
del suono Christiane Klonz si
muove con disinvoltura tra gli
stili diversi. Domina un leggero
perlato così come passaggi virtuosi spericolati o una forte suonata a piene mani. Sarebbe curioso apprendere come questa pianista potrebbe interpretare Bartok
oppure i pezzi in stile jazz di
Stravinski. „Mi piace anche suonare pezzi moderni“, asserisce
l’artista. „Comunque devo arrangiarmi con gli organizzatori.
Questi però indietreggerebbero
spesso dinanzi a suoni moderni.
I più alti complimenti Christiane
Klonz li ottiene per il suo impegno nel conquistare nuove fasce
di ascoltatori per la musica classica. „Nei miei concerti introduco
spesso le singole opere con alcune parole“; racconta la pianista.
„Per questo ho già spesso ricevuto molte critiche positive”. Uno
dei suoi programmi è intitolato
„Note e aneddoti dal mondo della
musica classica“. Lì l’ascoltatore
apprende tra l’altro che Beethoven aveva intitolato il suo pezzo
„Per Elisa“ all’origine „Per Therese“ e che lo aveva composto
per la figlia del suo medico.
DEBUTTO NELLA CARNEGIE HALL
Non c’è da meravigliarsi del fatto
che Christiane Klonz abbia assunto nella sua patria del Mecklenburg il rango di un VIP
locale. Al pranzo insieme in un
ristorante nell’Hotel alla riva del
lago l’amministratore arriva in
persona a porre i suoi omaggi alla
pianista. Anche tutte le cameriere
sono a conoscenza di chi si tratta.
Con tali incontri la pianista si
dimostra gentile in modo molto
autentico ed interessato, domanda
della famiglia e porge a tutti i
propri saluti.
L’espressione rilassata della
pianista non per ultimo è probabilmente legata al fatto che nella
propria patria sia molto amata e
popolare. D’altra parte Christiane
Klonz si è esibita in diversi paesi
europei, Corea e Canada. Il culmine della sua carriera da pianista fino ad ora lo ha raggiunto lo
scorso aprile nella serata da solista nella Weill Recital Hall, la
sala della musica da camera della
Carnegie Hall. „All’inizio tutto
era molto frenetico, dato che mi
sono ammalata e non ho avuto
tempo per esercitarmi“, rammenta la musicista. „Mio marito e io
siamo giunti soltanto la sera precedente al concerto a New York,
il giorno dopo ho avuto soltanto
quattro ore per provare.“ E pensare che si era preparata per due
anni per quella serata. „La pressione è stata immensa.“ Però sul
palco tutto è andato benissimo.
„All’improvviso ho ricevuto una
vera e propria spinta di forza.“
Ancora adesso il suo volto si
illumina quando ripensa al viaggio. E Christiane Klonz si è portata quest’anno un ulteriore debutto internazionale alle sue
spalle, al Festival de Wiltz in
Lussemburgo. Ed è imminente la
sua esibizione al festival Chopin
nella Repubblica Ceca, a Marienbad. Quando la pianista poi si
muove lungo la via verso il mulino ad acqua e i rami sfiorano il
tetto dell’automobile, si sente di
nuovo a casa. Pare che nel cambio pieno di tensione tra la sala
da concerto e l’idillio di campagna si trovi una particolare ispirazione.
DER INSELBOTE, 7. ottobre 2008
„Happy Ending“ nella casa dell’ospite
La pianista Christiane Klonz entusiasma il pubblico a Nebel
Nebel - La pianista da concerto e compositrice Christiane Klonz ha dato per la terza volta un concerto a
Amrum. Opere di Beethoven, Schubert e Schumann
erano in programma nella casa dell’ospite di Nebel. Il
pubblico in sala era fin dall’inizio preso dalle melodie
del 19. secolo. Christiane Klonz ha cominciato con
Ludwig van Beethoven e ha conferito a questa musica
un linguaggio proprio. Ciascun tocco è stato eseguito
in modo preciso, sensibile e dinamico. Il pubblico di
Amrum, che ha frequentemente omaggiato l’artista
con forti applausi, ha potuto rallegrarsi altresì delle
opere di Franz Schubert e Robert Schumann.
All’età di sei anni la pianista cominciò con le lezioni
di pianoforte e ha seguito questa via con successo
fino all’esame del concerto. Klonz ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, tra l’altro è stata la prima
pianista a ricevere una borsa di studio per artisti dalla
fondazione Konrad-Adenauer.
scelto anche una conclusione particolare per il suo
concerto: ha suonato la propria composizione „Happy
Ending“.
Immagine: l’artista ha un rapporto particolare con Amrum
La pianista ha tra l’altro un rapporto del tutto particolare con Amrum: si è sposata a Nebel. Per cui ha
DER MAERKISCHE BOTE, 17. settembre 2008
Altamente virtuosa e con molti sentimenti
Il nuovo luogo da concerto ha trovato il suo pubblico
Cottbus - La società tedesca di Chopin già da sempre
pone particolare valore ad invitare pianisti eccezionali
a Cottbus, spesso di livello internazionale. Anche per
l’ormai secondo concerto nel nuovo museo dell’arte
di Cottbus ciò è riuscito: Christiane Klonz ha portato
opere classiche, romantiche e tre opere proprie a
pianoforte.
Per anticiparlo: questo concerto è stato accolto con
entusiasmo dal pubblico. Iniziando con la fantasia in
C maggiore di Mozart l’artista si è subito immedesimata nel dialago con il pianoforte Grotrian. La sonata
in pianoforte op. 2 nr. 3 di Ludwig van Beethoven ha
palesato una tecnica perfetta e grande virtuosismo.
Sensazioni molto intime si sono palesate nel secondo
movimento, l’adagio, così come nel seguente impromtu di Schubert. Con modestia l’artista ha indicato le sue tre farse e pezzi con caratteristiche molto
forti, che hanno ricevuto l’applauso spontaneo.
Il culmine del concerto è stato però sicuramente la
seconda parte della serata. Nei „Faschingsschwänken“ di Robert Schumann il nesso sentimentale tra la
pianista ed il romanticismo era altrettanto palpabile
quanto con le due opere di Fryderyk Chopin a fine
sera al termine del concerto.
Christiane Klonz è stata qui in grado di trasmettere al
pubblico interessato la propria passione per la musica
del grande compositore polacco, in un concerto con
tutto esaurito.
Immagine: Christiane Klonz è stata ospite con grande
successo nella sala da concerto con tutto esaurito del museo dell’arte Dieselkraftwerk, su invito della società tedesca di Chopin.
Bendestorf: una pianista vivace
Bendestorf – Erano spesso opere vivaci, volentieri
esplicitamente melodiche, ma anche contraddittorie
all’interno, che Christiane Klonz ha inserito nel programma al suo concerto per i 9. giorni del pianoforte
di Bendestorf. Vivace, con forza, è questo il simbolo
di questa pianista. Contraddizione che raggiunge
quasi melodie primaverili dalla recitazione fino a
grande eccitazione, determinano la fantasia in C maggiore KV 475 di Mozart. Sarebbe però stata auspicabile una maggiore ironia leggera, una maggiore ricerca, più profondità.
L’artista si è trovata invece a proprio agio con una
delle prime sonate di Beethoven in C maggiore op. 2,
3. Con forza, sicurezza tecnica, poi la contraddizione
tra insistenza e ricerca nella seconda melodia, lo
scherzo adagio, l’umorismo della quarta melodia, ciò
corrisponde evidentemente al suo temperamento. La
nota As maggiore Impromptu op. 142, 2 è giunta
direttamente prima di tre composizioni proprie di
Christiane Klonz, che non smentiscono un colorito
slavo; brevi impressioni, legate nella tonalità, leggero
nel carattere.
Schumann scrisse il proprio "Faschingsschwank da
Vienna" nel 1838 per la propria sposa Clara. La brillantezza dell’opera va molto a genio all’artista, il che
vale non meno per l’impromtu op. 66 di Chopin ed il
suo Scherzo op. 31. Anche se nella seconda melodia
di Schumann avrebbe dovuto prevalere un po’ più di
mistero, la forza dell’esecuzione e il cambio tra contraddizioni dinamiche hanno convinto.
Il pubblico entusiasta ha avuto due bis. Il primo, il
"Butterbrot" di Mozart, un pezzo divertente quasi
spigliato hanno mostrato quanto la delicatezza e
l’umorismo della pianista siano predominanti.
pale
Pubblicato il 2. settembre 2008
Nordbayerischer Kurier, 18. agosto 2008
Dare un volto alla musica
Serata di gala in casa Wahnfried con la pianista Christiane Klonz
BAYREUTH (Di Roman Kocholl) - Lei non porta un
nome „importante“, però suona il pianoforte in modo
fantastico. La pianista Christiane Klonz residente a
Twietfort nel Mecklenburg-Vorpommern ha dimostrato nella serata di gala in casa Wahnfried di non
dover temere il confronto con pianisti da concerto
molto più noti.
Che Christiane Klonz disponesse di una tecnica ineccepibile lo ha dimostrato subito con la sonata nr. 3 di
Ludwig van Beethoven in C maggiore. La sua suonata era caratterizzata da una grande chiarezza, nessuna
nota è apparsa sotto tono. Oltre alla sua padronanza
tecnica la pianista dispone anche di una grande forza
creativa. È in grado di assegnare un volto alla musica.
Per esempio con l’adagio della sonata di Beethoven.
Qui è stata in grado di trarre dal pianoforte in casa
Wahnfried sia colori scuri e torvi, così come toni
tiepidi e teneri. Con molta energia e gesti essenziali la
pianista, che dal marzo 2000 ha una cattedra alla
scuola superiore per musica „Hanns Eisler“ a Berlino,
ha dato inizio alla prima melodia del Faschingsschwank di Robert Schumanns di Vienna in B
maggiore, op. 26.
Dopo la pausa Christiane Klonz si presenta anche
come compositrice. I suoi pezzi in parte umoristici, in
parte meditativi sono belli da ascoltare ed ovviamente
devoti al tono. Successivamente la pianista ha dovuto
ingranare una marcia più alta: composizioni di Franz
Liszt e Frederic Chopin erano in programma. Anzitutto la Grand Étude de Paganini nr. 5, E maggiore,
ispirata al leggendario violinista del diavolo. Un contemporaneo di Liszt ha parlato nel contesto della
rappresentazione di questi studi da parte del compositore nel 1842 di „mani gettate in alto in aria“, che „in
modo straordinariamente raro“ abbiano navigato su
un tasto sbagliato. Christiane Klonz ha proseguito qui
in modo nettamente meno esaltato, tuttavia si può
supporre che in fatto di sicurezza abbia possibilmente
superato Franz Liszt. In ogni caso è stata in grado di
superare anche i passaggi più difficili senza incidenti.
Qualora in questo concerto si volesse andare a cercare
il proverbiale pelo nell’uovo, allora al limite in questo: forse con gli studi di Chopin il polso della pianista era un po’ troppo delicato per poter attribuire alle
ottave la giusta veemenza. Comunque: la pianista ha
presentato anche la musica di Chopin in modo differenziato, mai struggente, ma sempre con profondità
emotiva.
Come primo dei tre bis è seguito un divertimento
musicale di Wolfgang Amadeus Mozart: „Das Butterbrot“. In quel caso non si è fatto attendere a lungo
l’idonea bottiglia bocksbeutel, che di solito viene
passata in tradizione affermata dei franchi (generalmente) all’artista.
Dichiarazione d’amore alla Wiener Klassik
22. Luglio 2008 | a cura di Dieter Hofmann
La musicista di classe mondiale Christiane Klonz
(Foto: Dieter Hofmann)
BAD STUER – Cosa significa Wiener Klassik?
Si tratta della musica di J. Haydn, W.A.
Mozart e L.v. Beethoven, le composizioni in
particolare che vanno dal 1781 al 1827,
considerando che nel 1781 Haydn compose i
suoi Quartetti Russi seguendo un metodo
molto particolare, Mozart si trasferì a Vienna, e il 1827 fu l’anno della morte di
Beethoven. Nessuno di questi tre musicisti
della Wiener Klassik, legati tra loro da
rapporti personali, è originario di Vienna
(Haydn era amico di Mozart e insegnante di
Beethoven), ma con loro si concentrarono a
Vienna gli avvenimenti musicali europei.
L’essenza delle loro composizioni era rappresentata dalla musica mondiale.
Esecuzione di musica classica con fascino e passione
Particolarmente gradito agli amanti della musica di questa regione, quindi, il concerto di
beneficenza a favore dell’associazione Warener Tafel im Müritzkreis, in omaggio alla Wiener Klassik tenutosi lo scorso fine settimana a Bad Stuer. E chi sarebbe potuto essere interprete più idoneo in un tale contesto se non la pianista Christiane Klonz di Plau? La giovane artista ha debuttato con grande successo ad aprile alla Carnegie Hall di New York.
L’enorme afflusso di spettatori nella chiesa di Bad Stuer è un’ulteriore conferma di tale
successo. Questa artista dotata non è solo un’eccellente interprete; le sue esecuzioni colme di fascino e passione parlano semplicemente per lei. Nulla è lezioso o alla ricerca
dell’effetto.
Per il programma serale, l’artista ha selezionato quattro tra le più belle composizioni della
Wiener Klassik: la Sonata n. 38 in fa maggiore di Joseph Haydn (1732-1809), la Fantasia in
do minore di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e le Sonate op. 2, n. 1 e 3 di Ludwig
van Beethoven (1770-1827).
Una scelta questa che va considerata una dichiarazione d’amore della pianista nei confronti di questi tre compositori che, anche nel suo repertorio, occupano un posto di rilievo. È
stata un’esecuzione armonica, che ha tolto il fiato agli attenti ascoltatori, in un’atmosfera
che alimentava a sua volta gli stimoli della dotata musicista. Il lungo applauso e i numerosi
fiori sono stati ricompensati con la concessione di due bis di questi grandi compositori. La
Klonz suonato "Für Elise" („Per Elisa“), una delle più note e apprezzate opere di Ludwig van
Beethoven e "Das Butterbrot", di Wolfgang Amadeus Mozart.
Una serata musicale da sogno
A nome di tutti i presenti, un “bravo” alla pianista e docente presso il conservatorio di
Berlino Christiane Klonz, per una magnifica serata all’insegna di una classica da sogno.
(Fonte: http://www.svz.de/lokales/luebz/artikeldetails/article/212/liebeserklaerung-an-die-wiener-klassik.html)
Con la Klonz attraverso la Wiener Klassik
Piacevole sorpresa al festival di Wiltz
La Matinee di domenica nella Dekanatskirch ha riservato una piacevole sorpresa, con la giovane pianista tedesca Christiane Klonz. La docente del conservatorio berlinese „Hans Eisler“ è stata capace di entusiasmare pienamente gli ascoltatori con un notevole concerto di presentazione.
Del programma facevano parte opere di Joseph Haydn (Sonata n. 38 in fa
maggiore), Mozart (Fantasia in do minore KV 475) e Beethoven (Sonate Opus
2 n. 1 e 3, oltre che la Sonata Opus 10 n. 3). Con un tocco plastico e distinto, un sicuro senso del ritmo, molta abilità nel ricreare arrangiamenti carichi
di tensione e allo stesso tempo con brevi ma sostenute introduzioni verbali,
Christiane Klonz si è dimostrata interprete tanto sensibile quanto brillante
della Wiener Klassik.
Un momento di spicco della nuova serie di musica da camera nell’ambito del
festival di Wiltz!
Luxemburger Wort, 16 luglio 2008
Christiane Klonz durante il pregevole concerto di presentazione
(FOTO: C. WINDESHAUSEN)
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Domenica 11 maggio 2008
Straordinaria interpretazione a Bellows Falls
Sabato 26 aprile, Bellows Falls (Vermont, USA) ha ricevuto un dono meraviglioso, un dono mai visto o ascoltato a Chicago, St. Lòuis o San Francisco.
Invece è accaduto proprio qui a Bellows Falls, dopo le acclamate esibizioni
alla Carnegie Hall di New York e a Boston. Purtroppo solo un ristretto numero dei presenti ha ricevuto questo dono. Con intensità, energia, controllo e
talvolta sfumature impercettibili, Christiane Klonz, residente in Germania
ma esibitasi in tutto il mondo, ha riempito la Immanuel Episcopal Church di
una musica splendida, raramente ascoltata recentemente. Proposta con una
tecnica magistrale e sensibilità di interpretazione, la musica echeggiava attraverso tutta la chiesa.
Le dita dell’artista volavano veloci sui tasti del sontuoso pianoforte a coda
Steinway come le ali di un colibrì, altre volte si muovevano con vigore e passione e, quando opportuno, con la delicatezza di una farfalla in volo. Mozart,
Beethoven e Schumann sono stati interpretati come se i tre maestri in persona si trovassero tra il pubblico. Le sue composizioni personali sono state
inoltre briose e originali. Tuttavia… che dire di Chopin! L’interpretazione della Fantaisie-Impromptu in do diesis minore è stata semplicemente magnifica.
L’ovazione del pubblico è stata la giusta e naturale reazione.
Grazie Stone Church Arts, per averci reso testimoni di un’esperienza di tale
classe. Grazie a tutti coloro che hanno sottoscritto la stagione 2007/2008.
Grazie signora Klonz, per aver portato la Carnegie Hall a Bellows Falls. Se
solo fossero state presenti più persone a condividere un tale momento.
Signora Klonz, “Sie waren fabelhaft”. Sì signora Klonz, è stata sublime.
Rosemarri e Hans Roth