Christiane Klonz - Pianista - Telefono: ++49 – (0) 3 87 37 – 2 05 56 Telefax: ++49 – (0) 3 87 37 – 2 05 56 Sito internet: http://www.christiane-klonz.de e-mail: [email protected] Christiane Klonz eccellente... in grado di offrire un ampio spettro tra classi‐ cismo e romanticismo...Non si tratta di un'interprete che vive di effetti, ma di una musicista di grande serietà e competenza. ... Christiane Klonz ‐ un nome di cui si senti‐ rà parlare.” (Moderatore: Wilfried Schăper). La pianista e compositrice Christiane Klonz, che vive in Meclenburgo‐Pomerania Anteriore, ha iniziato lo studio del pianoforte presso la scuola di musica di Parchim. Ha proseguito gli studi al conservatorio “Rudolf‐Wagner‐ Régeny” di Rostock sotto la guida di Walther Heinicke‐ Oertel e del prof. Karl‐Heinz Will e poi alla scuola superio‐ re di musica "Hanns Eisler" di Berlino con il prof. Jürgen Schröder. Ha concluso il ciclo di studi con un saggio eccel‐ lente. Dal 1992 Christiane Klonz è ospite fissa dell'”Estate Musi‐ cale del Meclemburgo‐Pomerania Anteriore”, da ultimo nel 2003 tra le fila degli “Ospite star dell'Estate Musicale”. La pianista ha avuto modo di dimostrare il suo virtuosis‐ mo e la sua eccellente scioltezza delle dita, così come la passione e la sensibilità d'interprete non solo in Germa‐ nia, ma anche in Austria, Svizzera, Lussemburgo, Polonia, nella Repubblica Ceca, in Ungheria, Bulgaria, Russia, Ci‐ pro, negli Stati Uniti, in Canada e Corea. Il 21 aprile 2008 ha debuttato con successo nella Carnegie Hall di New York. Con la partecipazione a numerosi corsi di perfezionamen‐ to e grazie a consulenze artistiche ad esempio del prof. Justis Frantz (Amburgo), del prof. Walter Blankenheim (Saarbrücken), del prof. Amadeus Webersinke (Dresda) e del prof. Karl‐Heinz Kämmerling (Hannover) Christiane Klonz ha potuto trovare nuovi impulsi per mettere ulte‐ riormente a frutto il suo poliedrico talento musicale. Christiane Klonz ha ricevuto un diploma in occasione del concorso intitolato a Robert Schumann a Zwickau nel 1985, e una medaglia d’oro nel 1987. Nel 1996 ha ottenu‐ to una borsa di studio per artisti della durata di un anno della Fondazione Konrad Adenauer. E' stata la prima pia‐ nista a ricevere tale sussidio. Per il suo impegno e l'attivi‐ tà artistica le è stato assegnato il "Il premio per l’anno 2004 per l'arte e la cultura del distretto di Parchim”. Nell’anno 2006 è stata nominata “Artista Steinway”. Numerosi CD con opere di Bach, Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Grieg, Chopin, Liszt e Sciostakovic documentano la grande capacità dell’artista di dare for‐ ma espressiva a opere di epoche diverse. Accanto alle convincenti interpretazioni di significative di opere per pianoforte , l'artista mette in luce il talento creativo an‐ che con composizioni proprie. E’ stata scelta da emittenti quali SFB e DeutschlandRadio Berlin per delle registrazioni radiofoniche e dall’ARD e NDR per registrazioni televisive. Dal 2005 le emittenti radiofoniche tedesche hanno trasmesso tutte le registra‐ zioni della pianista: NDRkultur, MDR Figaro, rbb Kulturra‐ dio, hr‐klassik, hr2kultur, SWR2, SR2 Kultur, Bayern4 Klassik, KlassikRadio e NordwestRadio (Brema). Qui ad esempio il 7 ottobre 2005 è stato detto: "...una pianista L'artista non dà soltanto concerti da solista – è apparsa per esempio insieme all'Orchestra sinfonica di Berlino, alla Nuova Filarmonica del Brandeburgo, alla Nuova Fi‐ larmonica dell'Elbland e all'Orchestra sinfonica della Tu‐ ringia. Nel 1995 ha ottenuto per la sua interpretazione della “Burleske für Klavier und Orchestre “ di Richard Strauss in occasione del concerto Berolina presso lo Schauspielhaus di Berlino dell’Orchestra Sinfonica di Ber‐ lino grandi grande successo di pubblico e di critica. Nell’ambito dei concerti “Philarmonic Swing” nell’estate 2003 ha suonato in Sassonia assieme alla Nuova Filarmo‐ nica dell’Elbland. Con le sue interpretazioni delle varia‐ zioni su “I got rhytm” di George Gershwin e del “Concerto di Varsavia” di Richard Addinsell davanti a un pubblico entusiasta, l’artista ha dimostrato di muoversi a suo agio anche in questo genere. Dal marzo 2000 al marzo 2007 Christiane Klonz è stata docente presso il conservatorio “Hanns Eisler” di Berlino. Contatto: claXL GmbH, Fortweg 6, D‐19395 Ganzlin, Germany, Tele‐ fax: +49‐(0)38737‐339889, eMail: claXL@t‐online.de. Recensione CD Intimità da musica da camera Thomas Gehrig, 04.02.2010 Dittersdorf, Carl Ditters von: Concerti per pianoforte in la maggiore e si bemolle maggiore Etichetta: claXL , pubblicazione: 18.11.2009 Interpretazione: Qualità del suono: Valore del repertorio: Booklet: L’ipotesi che Carl Ditters von Dittersdorf (1739‐1799) abbia effettivamente suonato insieme a Haydn e Mozart in un quartetto, come sostenuto da alcune fonti, è destinata a rimanere tale. È invece un fatto incontestato che Dittersdorf sia stato uno dei compositori più stimati del suo tempo e che era legato a Haydn e Gluck da un rap‐ porto di sincera amicizia. Della sua opera si ricordano oggi in particolare il Singspiel “Doktor und Apotheker” e le sei sinfonie raccolte sotto il titolo di “Le metamorfosi di Ovidio”. Sul presente CD, uscito per l’etichetta claXL, la pianista Christiane Klonz e l’orchestra sinfonica di Saalfeld‐Rudolstadt in Turingia, diretta da Oliver Weder, si cimentano nella riscoperta della sua opera. Insieme hanno registrato i due concerti per pianoforte in la maggio‐ re e si bemolle maggiore, il primo dei quali particolarmente noto in una versione di concerto per arpa. Emergono subito straordinariamente le caratteristiche di musica da camera di questa opera originariamente concepita per soli strumenti solisti, ovvero due violini e violoncello. L’accurato trattamento riservato alla parte pianistica, la chiara dizione e l’enfatico accompagnamento dell’orchestra danno vita ad un’armoniosa fusione già dal movimento iniziale. Con fraseggio eloquente gli interpreti creano una densa atmosfera nel “Laghetto” e un arioso cuscino orchestrale sul quale adagiare la fluida, attenta interpretazione della Klonz nel “Rondo". Nel movimento centrale del concerto in si bemolle maggiore viene concretizzata la possibilità di inserire strumenti a fiato ad libitum. Anche in questa configurazione, gli strumenti coinvolti parlano un chiaro linguaggio musicale ed accompagnano il dialogo tra parte solista e corpo musicale verso una luce altrettanto distinta. Le esclusive cadenze della Klonz, compositrice a sua volta, non rivelano esclusivamente abilità di esecuzione; l’artista evita magistralmente gesti enfatici, esuberanti o estranei, centrando così una cadenza precisa e adeguata. Dulcis in fundo, la sonata in fa maggiore XVI:23 di Haydn, che arricchisce il CD di un ulteriore lavoro solista fir‐ mato da uno degli amici di Dittersdorf decisamente più noti. Con un’interpretazione sobria e rigorosa, passaggi brillanti, una cadenza leggera come una piuma, Christiane Klonz riesce entusiasta a dar vita a movimenti iniziali e finali spumeggianti e, in contrasto a questi ultimi, a riempire il movimento centrale lirico ‐ malinconico di un’intensità calda e melodica. Anche termini di registrazione la produzione nella cappella dell’ex castello resi‐ denziale di Saalfeld è ben riuscita, regalando all’ascoltatore quella coinvolgente vicinanza acustica, intima e diretta che contraddistingue la musica da camera. L’accurato booklet interno, tanto gradevole quanto genero‐ samente illustrato, completa a perfezione quello che è un album assolutamente consigliato. A cura di Thomas Gehrig, 04.02.2010 Christiane Klonz – Diskographie Johann Sebastian Bach (1685‐1750) > Partita II c‐moll, BWV 826 Wolfgang Amadeus Mozart (1756‐1791) > Sonate F‐Dur, KV 280 Frédéric Chopin (1810‐1849) > Grande Polonaise brillante Es‐Dur précédée d'un Andante spianato, op. 22 Dmitri Schostakowitsch (1906‐1975) Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: RCD0701 > Sonate Nr. 1, op. 12 (erstmals erschienen 1997, in einer Neuauflage 2006 bei animato, in einer Neuauflage 2007 bei claXL) Johann Sebastian Bach (1685‐1750) > Englische Suite II a‐moll, BWV 807 Ludwig van Beethoven (1770‐1827) > Sonate cis‐moll, op. 27 Nr. 2 (Sonata quasi una Fantasia) Franz Schubert (1797‐1828) > Impromptu As‐Dur, op. 142 Nr. 2 Franz Liszt (1811‐1886) > Grande Étude de Paganini Nr. 3 gis‐moll "La Campanella" Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: RCD0702 (erstmals erschienen 1998, in einer Neuauflage 2007 bei claXL) Robert Schumann (1810‐1856) > Faschingsschwank aus Wien B‐Dur, op. 26 > Arabeske C‐Dur, op. 18 > Novellette F‐Dur, op. 21 Nr. 1 Edvard Grieg (1843‐1907) > Arietta Es‐Dur, op. 12 Nr. 1 Frédéric Chopin (1810‐1849) > Fantaisie‐Impromptu cis‐moll, op. 66 > Nocturne cis‐moll KK IV a Nr. 16 > Scherzo b‐moll, op. 31 Christiane Klonz, Klavier (erstmals erschienen 2002, in einer Neuauflage 2007 bei claXL) Bestellnummer: RCD0703 Wolfgang Amadeus Mozart (1756‐1791) > Fantasie in c‐moll, KV 475 > Das Butterbrot Ludwig van Beethoven (1770‐1827) > Klaviersonate Nr. 3 in C‐Dur, op. 2 Nr.3 > Allegretto c‐moll, WoO 53 > Für Elise, WoO 59 Franz Liszt (1811‐1849) > Paganini‐Etüde Nr. 5 in E‐Dur > Konzertetüde, S. 145 Nr. 1 „Waldesrauschen“ Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: RCD0704 Christiane Klonz > Scherzo > Melodie > Inspiration (erschienen 2007 bei claXL) 1 Christiane Klonz – Diskographie Weihnachtliches zu zwei oder vier Händen, u.a.: Wolfgang Amadeus Mozart (1756‐1791) > Zwölf Variationen in C‐Dur (KV 265) „Ah, vous dirai‐je Maman“ Robert Schumann (1810‐1856) > Knecht Ruprecht Richard Eilenberg (1848‐1925) > Petersburger Schlittenfahrt Heide & Christiane Klonz, Klavier > Norwegische Renntierpost (erschienen 2007 bei claXL) Bestellnummer: RCD0705 Christiane Klonz > Peace and happiness in life > Moonlight > Dream > Waltz > For you > Happy Ending (erschienen 2007 bei claXL) Christiane Klonz, Klavier Bestellnummer: CCD0706 Carl Ditters von Dittersdorf (1739‐1799) > Klavierkonzert A‐Dur (1779) > Klavierkonzert B‐Dur (1773) (Kadenzen: Christiane Klonz) Joseph Haydn (1732‐1809) > Sonate Nr. 38 F‐Dur, Hob. XVI: 23 (1773) (Welt‐Ersteinspielung; erschienen 2009 bei claXL) Christiane Klonz, Klavier Thüringer Symphoniker Saalfeld‐Rudolstadt Oliver Weder, Dirigent Bestellnummer: ECD0910 2 UNO STEINWAY DIETRO AL MULINO DELLO STAGNO CHRISTIANE KLONZ CHRISTIANE KLONZ È STATA UN TEMPO UNA BAMBINA PRODIGIO, PREMIATA CON MEDAGLIE E VITTORIE IN CONCORSI. »A LIVELLO MONDIALE DA TWIETFORT“ È STATO DETTO ALLORA DALLA STAMPA. OGGI LA PIANISTA È UNA GIOVANE DONNA E VIVE ANCORA IN UN PAESE MINUSCOLO. CON „PIANIST“ HA PARLATO DELLA SUA VITA TRA SALE DA CONCERTO E IDILLIO DI CAMPAGNA. L’appuntamento nel Mecklenburg, nei pressi di Plau am See. Appena sette case sono nascoste nel bosco; sono raggiungibili soltanto tramite una via non asfaltata. L’arrivo conduce accanto a recinti per cavalli ed un torrente, fin quando la via infine non termina dinanzi ad uno stagno, accanto al quale si trova una casa in mattoni. Qui vive la pianista Christiane Klonz. Qui tutto è silenzioso e verde, il gelsomino è profumato. Il mondo si rimpicciolisce sotto il cielo della Germania settentrionale. Con la sua espressione naturale Christiane Klonz è adatta a questo luogo. Indossa una maglietta bianca, jeans e scarpe basse; irradia una certa modestia campagnola. Ciò può anche essere dovuto al fatto che gli antenati sono vissuti già da diverse generazioni nella di- mora. Fino ad oggi l’abitazione posta sotto protezione come monumento costituisce il domicilio per la famiglia. „Questa casa appartiene a mio zio“, dimostra Christiane Klonz in un giro per il terreno. “Lì vive mio fratello, dietro la cugina, lì mia madre“. La casa all’interno della quale la pianista vive insieme alla sua famiglia era prima un mulino ad acqua, lo stagno accanto era lo stagno inerente del mulino. Per il colloquio si passa rapidamente attraverso una scala stretta sul pavimento del mulino di allora, che serve ora a Christiane Klonz come appartamento. All’interno è stretto e con molti angoli, e desta stupore come lo Steinway sia stato portato al suo posto. Infine l’ospite racconta, con un bicchiere d’acqua in vetro levigato e biscotti, di non essere la prima ad unire la vita di campagna ed il pianoforte: „Mia nonna ha suonato il pianoforte, oltre alla sua attività zootecnica. E mia madre è istruttrice di pianoforte. Da bambina mi sono sempre seduta con lei sotto il pianoforte.“ Ai tempi della nonna esistevano ancora molti animali nel cortile. Oggi la fauna è limitata ad una marea di papere, quattro gatti trovati ed alcuni storioni da allevamento nello stagno di una fonte propria. Il suo amore per gli animali è quasi altrettanto grande quanto quello per la musica. „Prima avrei anche potuto immaginare di studiare medicina per veterinario“, sostiene. Ad un certo punto si è decisa del tutto per il pianoforte, dato che per altri interessi rimaneva sempre meno tempo. „A partire dalla sesta classe mi recai ogni settimana alle lezioni presso la scuola superiore della musica a Rostock”, si ricorda la pianista. "Inoltre ho partecipato più volte al concorso musicale della DDR e ho vinto anche una volta. Tutto questo è stato molto duro e dispendioso per il tempo impiegato.“ Per studiare mi sono poi recata a Berlino est, presso il professore Jürgen Schröder alla scuola superiore per la musica „Hanns Eisler“. Dopo la caduta del muro Christiane Klonz ha concluso i propri studi con un esame da concerto di due anni. Questo è stato il periodo più bello di tutti gli studi, dato che „dovevo concentrarmi soltanto sulle esercitazioni“. TRA ARTE E PROFESSIONE Oggi la pianista può esercitarsi anche di notte grazie alla posizione isolata del mulino ad acqua. Tuttavia deve difendere il tempo ogni volta dai grandi e piccoli doveri della quotidianità. Due giorni alla settimana sono occupati dalla sua attività di insegnamento presso la scuola musicale Parchim. Alcuni dei suoi allievi hanno molto talento, partecipano a concorsi. Comunque Christiane Klonz non consiglia loro necessariamente una carriera professionale. „È molto, molto difficile resistere nel settore musicale“, è la sua motivazione. „Bisogna rendersi conto del fatto quanto sia difficile ed anche fisicamente impegnativo il percorso da pianista. Inoltre lo studio non prepara a sufficienza per la quotidianità professionale. „Dopo il diploma si è praticamente un libero professionista, ma nella scuola superiore si impara poco di tasse, conti o contrattazioni per onorari“, ammonisce la musicista. NOTE E ANEDDOTI Dal 2007 tutte le incisioni di Klonz, anche i CD meno recenti pubblicati in nuove edizioni, sono disponibili presso la casa discografica claXL. Si tratta complessivamente di sei albi, i cui programmi sono stati recrutati principalmente dagli highlights del 18. e 19. secolo: Mozart, Chopin, Schubert, Beethoven e Schumann sono al centro del repertorio. Pezzi sconosciuti e modermi sono piuttosto marginali. Come unica grande opera del 20. secolo è rappresentata la prima sonata in pianoforte di Schostakowitsch. »Non prediligo un particolare compositore o stile“, sostiene Christiane Klonz. „Per me sono sempre importanti le singole opere. Spesso organizzo le serate al pianoforte in modo tale che sia presente qualcosa di ogni epoca“. Per quanto riguarda le incisioni lo organizza in modo simile. Così l’attuale incisione unisce la fantasia in c minore di Mozart, una delle prime sonate di Beethoven, due studi di Liszt. Tra questi appaiono pezzi che fanno parte piuttosto del repertorio del bis: „Per Elisa“ di Beethoven e „Das Butterbrot“ di Mozart, un breve pezzo virtuoso nel quale la mano destra spalma in forte maniera pittoresca passi a perla sulla tastiera. Il CD termina con tre composizioni proprie della pianista, ambientato nello stile tra romanticismo e jazz. Qualunque cosa uno voglia pensare di una tale successione di potpourri, sotto l’aspetto tecnico del suono Christiane Klonz si muove con disinvoltura tra gli stili diversi. Domina un leggero perlato così come passaggi virtuosi spericolati o una forte suonata a piene mani. Sarebbe curioso apprendere come questa pianista potrebbe interpretare Bartok oppure i pezzi in stile jazz di Stravinski. „Mi piace anche suonare pezzi moderni“, asserisce l’artista. „Comunque devo arrangiarmi con gli organizzatori. Questi però indietreggerebbero spesso dinanzi a suoni moderni. I più alti complimenti Christiane Klonz li ottiene per il suo impegno nel conquistare nuove fasce di ascoltatori per la musica classica. „Nei miei concerti introduco spesso le singole opere con alcune parole“; racconta la pianista. „Per questo ho già spesso ricevuto molte critiche positive”. Uno dei suoi programmi è intitolato „Note e aneddoti dal mondo della musica classica“. Lì l’ascoltatore apprende tra l’altro che Beethoven aveva intitolato il suo pezzo „Per Elisa“ all’origine „Per Therese“ e che lo aveva composto per la figlia del suo medico. DEBUTTO NELLA CARNEGIE HALL Non c’è da meravigliarsi del fatto che Christiane Klonz abbia assunto nella sua patria del Mecklenburg il rango di un VIP locale. Al pranzo insieme in un ristorante nell’Hotel alla riva del lago l’amministratore arriva in persona a porre i suoi omaggi alla pianista. Anche tutte le cameriere sono a conoscenza di chi si tratta. Con tali incontri la pianista si dimostra gentile in modo molto autentico ed interessato, domanda della famiglia e porge a tutti i propri saluti. L’espressione rilassata della pianista non per ultimo è probabilmente legata al fatto che nella propria patria sia molto amata e popolare. D’altra parte Christiane Klonz si è esibita in diversi paesi europei, Corea e Canada. Il culmine della sua carriera da pianista fino ad ora lo ha raggiunto lo scorso aprile nella serata da solista nella Weill Recital Hall, la sala della musica da camera della Carnegie Hall. „All’inizio tutto era molto frenetico, dato che mi sono ammalata e non ho avuto tempo per esercitarmi“, rammenta la musicista. „Mio marito e io siamo giunti soltanto la sera precedente al concerto a New York, il giorno dopo ho avuto soltanto quattro ore per provare.“ E pensare che si era preparata per due anni per quella serata. „La pressione è stata immensa.“ Però sul palco tutto è andato benissimo. „All’improvviso ho ricevuto una vera e propria spinta di forza.“ Ancora adesso il suo volto si illumina quando ripensa al viaggio. E Christiane Klonz si è portata quest’anno un ulteriore debutto internazionale alle sue spalle, al Festival de Wiltz in Lussemburgo. Ed è imminente la sua esibizione al festival Chopin nella Repubblica Ceca, a Marienbad. Quando la pianista poi si muove lungo la via verso il mulino ad acqua e i rami sfiorano il tetto dell’automobile, si sente di nuovo a casa. Pare che nel cambio pieno di tensione tra la sala da concerto e l’idillio di campagna si trovi una particolare ispirazione. DER INSELBOTE, 7. ottobre 2008 „Happy Ending“ nella casa dell’ospite La pianista Christiane Klonz entusiasma il pubblico a Nebel Nebel - La pianista da concerto e compositrice Christiane Klonz ha dato per la terza volta un concerto a Amrum. Opere di Beethoven, Schubert e Schumann erano in programma nella casa dell’ospite di Nebel. Il pubblico in sala era fin dall’inizio preso dalle melodie del 19. secolo. Christiane Klonz ha cominciato con Ludwig van Beethoven e ha conferito a questa musica un linguaggio proprio. Ciascun tocco è stato eseguito in modo preciso, sensibile e dinamico. Il pubblico di Amrum, che ha frequentemente omaggiato l’artista con forti applausi, ha potuto rallegrarsi altresì delle opere di Franz Schubert e Robert Schumann. All’età di sei anni la pianista cominciò con le lezioni di pianoforte e ha seguito questa via con successo fino all’esame del concerto. Klonz ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, tra l’altro è stata la prima pianista a ricevere una borsa di studio per artisti dalla fondazione Konrad-Adenauer. scelto anche una conclusione particolare per il suo concerto: ha suonato la propria composizione „Happy Ending“. Immagine: l’artista ha un rapporto particolare con Amrum La pianista ha tra l’altro un rapporto del tutto particolare con Amrum: si è sposata a Nebel. Per cui ha DER MAERKISCHE BOTE, 17. settembre 2008 Altamente virtuosa e con molti sentimenti Il nuovo luogo da concerto ha trovato il suo pubblico Cottbus - La società tedesca di Chopin già da sempre pone particolare valore ad invitare pianisti eccezionali a Cottbus, spesso di livello internazionale. Anche per l’ormai secondo concerto nel nuovo museo dell’arte di Cottbus ciò è riuscito: Christiane Klonz ha portato opere classiche, romantiche e tre opere proprie a pianoforte. Per anticiparlo: questo concerto è stato accolto con entusiasmo dal pubblico. Iniziando con la fantasia in C maggiore di Mozart l’artista si è subito immedesimata nel dialago con il pianoforte Grotrian. La sonata in pianoforte op. 2 nr. 3 di Ludwig van Beethoven ha palesato una tecnica perfetta e grande virtuosismo. Sensazioni molto intime si sono palesate nel secondo movimento, l’adagio, così come nel seguente impromtu di Schubert. Con modestia l’artista ha indicato le sue tre farse e pezzi con caratteristiche molto forti, che hanno ricevuto l’applauso spontaneo. Il culmine del concerto è stato però sicuramente la seconda parte della serata. Nei „Faschingsschwänken“ di Robert Schumann il nesso sentimentale tra la pianista ed il romanticismo era altrettanto palpabile quanto con le due opere di Fryderyk Chopin a fine sera al termine del concerto. Christiane Klonz è stata qui in grado di trasmettere al pubblico interessato la propria passione per la musica del grande compositore polacco, in un concerto con tutto esaurito. Immagine: Christiane Klonz è stata ospite con grande successo nella sala da concerto con tutto esaurito del museo dell’arte Dieselkraftwerk, su invito della società tedesca di Chopin. Bendestorf: una pianista vivace Bendestorf – Erano spesso opere vivaci, volentieri esplicitamente melodiche, ma anche contraddittorie all’interno, che Christiane Klonz ha inserito nel programma al suo concerto per i 9. giorni del pianoforte di Bendestorf. Vivace, con forza, è questo il simbolo di questa pianista. Contraddizione che raggiunge quasi melodie primaverili dalla recitazione fino a grande eccitazione, determinano la fantasia in C maggiore KV 475 di Mozart. Sarebbe però stata auspicabile una maggiore ironia leggera, una maggiore ricerca, più profondità. L’artista si è trovata invece a proprio agio con una delle prime sonate di Beethoven in C maggiore op. 2, 3. Con forza, sicurezza tecnica, poi la contraddizione tra insistenza e ricerca nella seconda melodia, lo scherzo adagio, l’umorismo della quarta melodia, ciò corrisponde evidentemente al suo temperamento. La nota As maggiore Impromptu op. 142, 2 è giunta direttamente prima di tre composizioni proprie di Christiane Klonz, che non smentiscono un colorito slavo; brevi impressioni, legate nella tonalità, leggero nel carattere. Schumann scrisse il proprio "Faschingsschwank da Vienna" nel 1838 per la propria sposa Clara. La brillantezza dell’opera va molto a genio all’artista, il che vale non meno per l’impromtu op. 66 di Chopin ed il suo Scherzo op. 31. Anche se nella seconda melodia di Schumann avrebbe dovuto prevalere un po’ più di mistero, la forza dell’esecuzione e il cambio tra contraddizioni dinamiche hanno convinto. Il pubblico entusiasta ha avuto due bis. Il primo, il "Butterbrot" di Mozart, un pezzo divertente quasi spigliato hanno mostrato quanto la delicatezza e l’umorismo della pianista siano predominanti. pale Pubblicato il 2. settembre 2008 Nordbayerischer Kurier, 18. agosto 2008 Dare un volto alla musica Serata di gala in casa Wahnfried con la pianista Christiane Klonz BAYREUTH (Di Roman Kocholl) - Lei non porta un nome „importante“, però suona il pianoforte in modo fantastico. La pianista Christiane Klonz residente a Twietfort nel Mecklenburg-Vorpommern ha dimostrato nella serata di gala in casa Wahnfried di non dover temere il confronto con pianisti da concerto molto più noti. Che Christiane Klonz disponesse di una tecnica ineccepibile lo ha dimostrato subito con la sonata nr. 3 di Ludwig van Beethoven in C maggiore. La sua suonata era caratterizzata da una grande chiarezza, nessuna nota è apparsa sotto tono. Oltre alla sua padronanza tecnica la pianista dispone anche di una grande forza creativa. È in grado di assegnare un volto alla musica. Per esempio con l’adagio della sonata di Beethoven. Qui è stata in grado di trarre dal pianoforte in casa Wahnfried sia colori scuri e torvi, così come toni tiepidi e teneri. Con molta energia e gesti essenziali la pianista, che dal marzo 2000 ha una cattedra alla scuola superiore per musica „Hanns Eisler“ a Berlino, ha dato inizio alla prima melodia del Faschingsschwank di Robert Schumanns di Vienna in B maggiore, op. 26. Dopo la pausa Christiane Klonz si presenta anche come compositrice. I suoi pezzi in parte umoristici, in parte meditativi sono belli da ascoltare ed ovviamente devoti al tono. Successivamente la pianista ha dovuto ingranare una marcia più alta: composizioni di Franz Liszt e Frederic Chopin erano in programma. Anzitutto la Grand Étude de Paganini nr. 5, E maggiore, ispirata al leggendario violinista del diavolo. Un contemporaneo di Liszt ha parlato nel contesto della rappresentazione di questi studi da parte del compositore nel 1842 di „mani gettate in alto in aria“, che „in modo straordinariamente raro“ abbiano navigato su un tasto sbagliato. Christiane Klonz ha proseguito qui in modo nettamente meno esaltato, tuttavia si può supporre che in fatto di sicurezza abbia possibilmente superato Franz Liszt. In ogni caso è stata in grado di superare anche i passaggi più difficili senza incidenti. Qualora in questo concerto si volesse andare a cercare il proverbiale pelo nell’uovo, allora al limite in questo: forse con gli studi di Chopin il polso della pianista era un po’ troppo delicato per poter attribuire alle ottave la giusta veemenza. Comunque: la pianista ha presentato anche la musica di Chopin in modo differenziato, mai struggente, ma sempre con profondità emotiva. Come primo dei tre bis è seguito un divertimento musicale di Wolfgang Amadeus Mozart: „Das Butterbrot“. In quel caso non si è fatto attendere a lungo l’idonea bottiglia bocksbeutel, che di solito viene passata in tradizione affermata dei franchi (generalmente) all’artista. Dichiarazione d’amore alla Wiener Klassik 22. Luglio 2008 | a cura di Dieter Hofmann La musicista di classe mondiale Christiane Klonz (Foto: Dieter Hofmann) BAD STUER – Cosa significa Wiener Klassik? Si tratta della musica di J. Haydn, W.A. Mozart e L.v. Beethoven, le composizioni in particolare che vanno dal 1781 al 1827, considerando che nel 1781 Haydn compose i suoi Quartetti Russi seguendo un metodo molto particolare, Mozart si trasferì a Vienna, e il 1827 fu l’anno della morte di Beethoven. Nessuno di questi tre musicisti della Wiener Klassik, legati tra loro da rapporti personali, è originario di Vienna (Haydn era amico di Mozart e insegnante di Beethoven), ma con loro si concentrarono a Vienna gli avvenimenti musicali europei. L’essenza delle loro composizioni era rappresentata dalla musica mondiale. Esecuzione di musica classica con fascino e passione Particolarmente gradito agli amanti della musica di questa regione, quindi, il concerto di beneficenza a favore dell’associazione Warener Tafel im Müritzkreis, in omaggio alla Wiener Klassik tenutosi lo scorso fine settimana a Bad Stuer. E chi sarebbe potuto essere interprete più idoneo in un tale contesto se non la pianista Christiane Klonz di Plau? La giovane artista ha debuttato con grande successo ad aprile alla Carnegie Hall di New York. L’enorme afflusso di spettatori nella chiesa di Bad Stuer è un’ulteriore conferma di tale successo. Questa artista dotata non è solo un’eccellente interprete; le sue esecuzioni colme di fascino e passione parlano semplicemente per lei. Nulla è lezioso o alla ricerca dell’effetto. Per il programma serale, l’artista ha selezionato quattro tra le più belle composizioni della Wiener Klassik: la Sonata n. 38 in fa maggiore di Joseph Haydn (1732-1809), la Fantasia in do minore di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e le Sonate op. 2, n. 1 e 3 di Ludwig van Beethoven (1770-1827). Una scelta questa che va considerata una dichiarazione d’amore della pianista nei confronti di questi tre compositori che, anche nel suo repertorio, occupano un posto di rilievo. È stata un’esecuzione armonica, che ha tolto il fiato agli attenti ascoltatori, in un’atmosfera che alimentava a sua volta gli stimoli della dotata musicista. Il lungo applauso e i numerosi fiori sono stati ricompensati con la concessione di due bis di questi grandi compositori. La Klonz suonato "Für Elise" („Per Elisa“), una delle più note e apprezzate opere di Ludwig van Beethoven e "Das Butterbrot", di Wolfgang Amadeus Mozart. Una serata musicale da sogno A nome di tutti i presenti, un “bravo” alla pianista e docente presso il conservatorio di Berlino Christiane Klonz, per una magnifica serata all’insegna di una classica da sogno. (Fonte: http://www.svz.de/lokales/luebz/artikeldetails/article/212/liebeserklaerung-an-die-wiener-klassik.html) Con la Klonz attraverso la Wiener Klassik Piacevole sorpresa al festival di Wiltz La Matinee di domenica nella Dekanatskirch ha riservato una piacevole sorpresa, con la giovane pianista tedesca Christiane Klonz. La docente del conservatorio berlinese „Hans Eisler“ è stata capace di entusiasmare pienamente gli ascoltatori con un notevole concerto di presentazione. Del programma facevano parte opere di Joseph Haydn (Sonata n. 38 in fa maggiore), Mozart (Fantasia in do minore KV 475) e Beethoven (Sonate Opus 2 n. 1 e 3, oltre che la Sonata Opus 10 n. 3). Con un tocco plastico e distinto, un sicuro senso del ritmo, molta abilità nel ricreare arrangiamenti carichi di tensione e allo stesso tempo con brevi ma sostenute introduzioni verbali, Christiane Klonz si è dimostrata interprete tanto sensibile quanto brillante della Wiener Klassik. Un momento di spicco della nuova serie di musica da camera nell’ambito del festival di Wiltz! Luxemburger Wort, 16 luglio 2008 Christiane Klonz durante il pregevole concerto di presentazione (FOTO: C. WINDESHAUSEN) ! & " ' # $ ( , $ , ' !" # $ / , , $ $ ( $ , 0 1 * #+ #- . ( % & '" " , % () 2, + , ( 1 0' - ) % , ( , 3 4 2 2 ) 1 2 1 2 (# 1 2 , 1 , 2 (! 5 , ,, - ', 3 , 6 , (7 / ' $ , (" , , * #+ $ + 2 $ % ) ( % * , . % -% / 22 3 1 % * #+ , (+ , 8 ( + % . & ' 6 1 1 8 2 ; / (7 9: ( < % / $ ? ( %% % / * !" # => 2 ,, 6 - 0 % % % & % + ' ! 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Tel.: (603) 543-3100 Fax: (603) 542-9705 401 River Road, Claremont, NH 03743 Domenica 11 maggio 2008 Straordinaria interpretazione a Bellows Falls Sabato 26 aprile, Bellows Falls (Vermont, USA) ha ricevuto un dono meraviglioso, un dono mai visto o ascoltato a Chicago, St. Lòuis o San Francisco. Invece è accaduto proprio qui a Bellows Falls, dopo le acclamate esibizioni alla Carnegie Hall di New York e a Boston. Purtroppo solo un ristretto numero dei presenti ha ricevuto questo dono. Con intensità, energia, controllo e talvolta sfumature impercettibili, Christiane Klonz, residente in Germania ma esibitasi in tutto il mondo, ha riempito la Immanuel Episcopal Church di una musica splendida, raramente ascoltata recentemente. Proposta con una tecnica magistrale e sensibilità di interpretazione, la musica echeggiava attraverso tutta la chiesa. Le dita dell’artista volavano veloci sui tasti del sontuoso pianoforte a coda Steinway come le ali di un colibrì, altre volte si muovevano con vigore e passione e, quando opportuno, con la delicatezza di una farfalla in volo. Mozart, Beethoven e Schumann sono stati interpretati come se i tre maestri in persona si trovassero tra il pubblico. Le sue composizioni personali sono state inoltre briose e originali. Tuttavia… che dire di Chopin! L’interpretazione della Fantaisie-Impromptu in do diesis minore è stata semplicemente magnifica. L’ovazione del pubblico è stata la giusta e naturale reazione. Grazie Stone Church Arts, per averci reso testimoni di un’esperienza di tale classe. Grazie a tutti coloro che hanno sottoscritto la stagione 2007/2008. Grazie signora Klonz, per aver portato la Carnegie Hall a Bellows Falls. Se solo fossero state presenti più persone a condividere un tale momento. Signora Klonz, “Sie waren fabelhaft”. Sì signora Klonz, è stata sublime. Rosemarri e Hans Roth