Opuscolo di sicurezza per gli utilizzatori di PC e

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costituita ex art. 2, comma 1, lettera a) della L.R. n. 16 del 28 novembre 2008
sede: Via C. Alvaro, 8 – 80072 POZZUOLI (NA)
Partita Iva 06321661214 –Codice Fiscale 96024110635
UOC Prevenzione e Protezione
Direttore Dott.ssa Mariarosaria Basile
BUONE PRATICHE PER L’UTILIZZATORE DEL COMPUTER E NON E’ VIDEOTERMINALISTA
Manuale di Autotutela
Elaborazione:
UOC Prevenzione e Protezione
 Dott. Alessio Migliozzi – Coord ASPP UOC PPA
 Per. Ind. Fano Nicola – ASPP UOC PPA
Data: Febbraio 2016
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INDICE
1.
Oggetto e scopo
pag. 3
2.
Campo di applicazione
pag. 3
3.
Responsabilità
pag. 3
4.
Definizioni e abbreviazioni
pag. 3
5.
Documenti di Riferimento
pag. 3
6.
Moduli e documenti di registrazione
pag. 3
7.
Modalità operative
pag. 3
8.
Disturbi Oculo –Visivi
pag. 4
9.
Disturbi Muscolo –Scheletrici
pag. 6
10.
Fatica Mentale
pag. 7
11.
Uso del Personal Computer portatile
pag. 8
12.
Per chi è in gestazione – lavoratrici gestanti
pag. 9
13.
Impianto elettrico
pag. 9
14.
Indicatori di qualità
pag. 10
15.
Esempi pratici – disposizione del postazione di lavoro
pag. 11
16.
Bibliografia
pag. 13
Note:
Redatto da
Verificato da
Approvato da
Autorizzato da
Emissione: Febbraio 2016
Per. Ind. Fano Nicola
Dott. Alessio Migliozzi
Dott.ssa Mariarosaria Basile
Dott.ssa Mariarosaria Basile
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1. OGGETTO E SCOPO
Il mondo del lavoro nell’ultimo ventennio ha visto la diffusione / evoluzione dei processi
d’informatizzazione, con una veloce e notevole crescita delle unità videoterminali. Pertanto lo scopo della
presente procedura è quello di definire ed uniformare i comportamenti degli operatori al fine di garantire
l’impiego in sicurezza dei personal computer.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura è applicata in tutte le Unità Operative, nei Servizi e negli uffici dove vengono utilizzate
apparecchiature videoterminali dal personale, anche se non classificati Videoterminalisti.
3. RESPONSABILITÀ
Le indicazioni di sicurezza descritte nel presente documento è buona norma che siano adottate da
chiunque è utilizzatore dei personal computer, anche se non classificato Videoterminalista.
4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI
 VDT = VIDEOTERMINALE: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di



procedimento di visualizzazione utilizzato (art. 173 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.).
PC = Personal Computer (Monitor, C.P.U., Tastiera, Mouse).
POSTO DI LAVORO: l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale,
eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software
per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse,
comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la
sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante (art. 173
D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.).
LAVORATORE VDT: il lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in
modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all'art. 175 del
D.Lgs. 81/208 e s.m.i. (art. 173 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.).
5. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO






DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto
2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Decreto Legislativo 3 agosto 2009 n. 106. Disposizioni integrative e correttive del Decreto
Legislativo 9 aprile 2008 n. 81in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro.
D. Lgs. 26 marzo 2001 n. 151 - "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e
sostegno della maternità e della paternità".
DM 2 ottobre 2000, Linee Guida d’uso dei videoterminali.
INAIL Linea Guida “Il lavoro al videoterminale” edizione 2010.
DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) Generale Introduttivo Art. 28 D. Lgs. 9 aprile 2008
n. 81 e s.m.i.
6. MODULI E DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE
 Scheda di sopralluogo “VDT”.
7. MODALITA’ OPERATIVE
La legge di riferimento sulla tutela del lavoro a Videoterminale è il Titolo VII del D. Lgs. 81/2008 e
ss.mm.ii. che recepisce la direttiva particolare 90/270/CEE sulle “Prescrizioni di sicurezza e di
salute per le attività lavorative svolte su attrezzature munite di videoterminali”.
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Il campo di applicazione è riferito alle attività lavorative comportanti l’uso di attrezzature munite di
videoterminali (VDT), ai sensi dell’art. 172 del D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.
Le prescrizioni minime per realizzare postazioni di lavoro idonee sono contenute nell’Allegato
XXXIV del D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. , nelle linee guida per il corretto impiego dei VDT emanate
con DM 2/10/2000 e nella Circolare n.16 del 25/01/2001.
Tali disposizioni sono un obbligo di applicazione per il personale classificato Videoterminalista,
Ai fini della sorveglianza sanitaria e degli obblighi formativi, il DM 2.10.2000 definisce “operatore
addetto al videoterminale” quel lavoratore che indipendentemente dall’articolazione dell’orario
di impiego, utilizza apparecchiature VDT per almeno 20 (venti) ore settimanali.
Il calcolo delle ore settimanali è da intendersi come media delle ore lavorate dal singolo operatore.
La identificazione dei lavoratori classificati Videoterminalisti, è a cura del dirigente delegato
“datore di lavoro” ai sensi dell’art.2 D.Lgs81/08, da cui dipendono.
Ma nel caso degli utilizzatori di personal computer, a vario titolo, e oggi ne siamo tutti utilizzatori,
è utile conoscere quelle che sono le indicazioni che possono prevenire diversi disturbi che
potrebbero derivare da comportamenti erronei e propri e non imposti dal sistema di lavoro.
Le patologie più comuni legate all’uso di PC sono:
- i disturbi muscolo scheletrici;
- affaticamento visivo;
- la fatica mentale.
Gli studi scientifici pubblicati nel corso degli anni permettono di escludere la presenza di radiazioni
sia ionizzanti (raggi X) che non, a livelli superiori al fondo naturale di radiazioni e al di sopra dei
limiti raccomandati.
Pertanto hanno confermato l’assenza di rischi dovuti alle radiazioni quali possibili effetti sulla
gravidanza (aborti, parti prematuri, malformazioni congenite) e sull’apparato visivo (cataratta).
Su queste basi si può di norma escludere che l’uso dei videoterminali, da parte di persone in
normali condizioni di salute, possa portare a effetti nocivi, a breve e a lungo termine.
Viceversa il lavoro ai PC può concorrere all’evidenziare l’esistenza di disturbi visivi preesistenti e
trascurati o non noti all’operatore, oppure ad acuire lo stato patologico dei soggetti senza che il
PC ne sia la causa scatenante.
8. DISTURBI OCULO – VISIVI
Si tratta di un sovraccarico dell’apparato visivo. I sintomi sono bruciore, lacrimazione, secchezza
oculare, senso di corpo estraneo, fastidio alla luce, dolore oculare e mal di testa, visione
annebbiata o sdoppiata, frequente chiusura delle palpebre e stanchezza alla lettura.
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Sono disturbi reversibili e costituiscono la sindrome da fatica visiva (Astenopia).
Le principali cause possono essere:
condizioni sfavorevoli di illuminazione
 eccesso o insufficienza di illuminazione generale;
 riflessi dovute alla presenza di superfici lucide;
 luce diretta proveniente da finestre o da fonti artificiali non ben schermate;
 presenza di superfici molto contrastate di colori bianco o nero;
 scarsa definizione dei caratteri dello schermo.

Impegno visivo, ravvicinato e prolungato nel tempo: gli oggetti distano a meno di un metro
dagli occhi, per cui i muscoli per la messa a fuoco dell’immagine sono molto sollecitati.

Difetti visivi non noti o mal corretti: difetti come presbiopia, miopia, ipermetropia, ecc. non
sono causati dall’utilizzo dei PC, ma possono contribuire a far comparire i disturbi astenopenici.
Fondamentale è la correzione dei difetti, anche se lievi, per evitare ulteriori sforzi visivi durante
l’uso del PC.

Condizioni ambientali sfavorevoli: i disturbi si possono manifestare anche per;
 l’eccessiva secchezza dell’aria;
 per l’impianto di condizionamento poco efficiente;
 per il fumo di tabacco, a tal proposito si ricorda il divieto di fumo in tutti gli ambienti della
A.S.L. Napoli 2 Nord, ma si raccomanda di non fumare mai in luoghi chiusi, anche se si
è a casa propria.
 affollamento di apparecchi fotocopiatrici o stampanti laser in locali poco aerati;
 rilascio di sostanze volatili dai rivestimenti e dagli arredi.
Perché l’uso del PC non vi danneggi ricordatevi di:




Un corretto posizionamento della postazione del PC.
Non avvicinarsi mai troppo al video per migliorare la visibilità dei caratteri (tenere presenti le
corrette distanze);
Aumentare piuttosto il corpo dei caratteri od ingrandire la pagina sullo schermo. Soprattutto nel
caso si adoperino lenti multifocali (progressive), è utile mantenere i testi cartacei alla medesima
altezza rispetto al monitor, utilizzando un leggio portadocumenti (ove possibile e/o più comodo
per l’operatore) posizionato il più vicino possibile al video e sempre di fronte all’operatore.
Per i portatori di occhiali: gli oggetti riflettenti dell’ambiente, ma soprattutto il monitor, originano
riflessi sia sulla superficie esterna sia su quella interna degli occhiali. Questi riflessi si
sovrappongono sulla retina alle immagini visive e creano degli aloni fastidiosi. È buona norma
utilizzare lenti trattate con filtri antiriflesso. Anche talune lenti colorate possono essere utili per
ridurre la luce dello sfondo e migliorare il contrasto.
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Adeguare l’illuminazione del locale, adottando luci centralizzate di intensità ridotta e, quando
necessario, lampade da tavolo per illuminare i documenti;
Accertarsi che i locali siano sempre ben areati, sia gli schermi che le unità centrali producono
calore, si può accusare mal di testa e si respira aria concentrata da miceti che possono produrre
allergie
Non usare tavoli di lavoro con superfici lucide;
Posizionare e ruotare lo schermo in modo che la luce proveniente da sorgenti luminose naturali
o artificiali non cada direttamente sullo schermo e usare i tendaggi per ridurre il riverbero sul
monitor del PC;
Inclinare lo schermo in modo che il bordo superiore sia appena sotto il livello degli occhi, in
modo da evitare eccessive flessioni o estensioni del capo, regolare la luminosità ed il contrasto
del video e mantenere pulito lo schermo;
Sedersi in modo da mantenere lo schermo alla distanza di 50 -70 cm;
Sistemare l’eventuale portadocumenti alla stessa distanza dello schermo;
Guardate l’orologio per evitare che siate al PC oltre i 120 minuti e costringetevi alla pausa per
sgranchirsi le braccia e la schiena, senza impegnare gli occhi. Gli effetti più benefici si hanno
quando, durante le pause, si rivolge lo sguardo su oggetti lontani, meglio se fuori dalla finestra
Non fumate e non mangiate mentre siete al PC, è dimostrato che lo si fa senza controllarsi
In fase di acquisto è importante verificare la presenza della marcatura CE sul VDT che
garantisce che i campi elettromagnetici sono al di sotto dei limiti raccomandati e riscontrabili nei
comuni ambienti di vita.
9. DISTURBI MUSCOLO –SCHELETRICI
I disturbi più frequenti sono il senso di fastidio, il dolore, l’intorpidimento e la rigidità al collo, alla
schiena, alle spalle, alle braccia e alla mani.
Le principali cause possono essere:
 posizioni di lavoro inadeguate dovute alla tipologia di arredi e al posizionamento del VDT;
 posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati anche in presenza di posti di
lavoro idonei;
 movimenti rapidi e ripetitivi delle mani: digitazione e uso del mouse per lunghi periodi senza
interruzioni.
Per attenuare le cause è necessario:
 assumere la postura corretta di fronte al video, con piedi ben poggiati al pavimento e
schiena poggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare, regolando allo scopo l'altezza
della sedia e l'inclinazione dello schienale;
 posizionare lo schermo del video di fronte in maniera che, anche agendo su eventuali
meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un po' più in basso
dell'orizzontale che passa per gli occhi dell'operatore e ad una distanza dagli occhi pari a
circa 50 -70 cm. (si veda la figura sotto riportata);
 disporre la tastiera davanti allo schermo (come da figura sotto riportata) ed il mouse, od
eventuali altri dispositivi di uso frequente, sullo stesso piano della tastiera ed in modo che
siano facilmente raggiungibili;
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eseguire la digitazione e utilizzare il mouse evitando irrigidimenti delle dita e del polso,
curando di tenere gli avambracci appoggiati sul piano di lavoro in modo da alleggerire la
tensione dei muscoli del collo e delle spalle;
evitare, per quanto possibile, posizioni di lavoro fisse per tempi prolungati. Nel caso ciò
fosse inevitabile si raccomanda la pratica di frequenti esercizi di rilassamento (collo,
schiena, arti superiori ed inferiori, e per quest’ultimi bisogna evitare la stasi venosa
prolungata che spesso si manifesta con intorpidimento e crampi).
10. FATICA MENTALE
Chi è troppo al Computer a volte accusa disturbi da stress. Lo stress da eccessivo lavoro al PC
produce, mal di testa, tensione nervosa, irritabilità, stanchezza eccessiva, insonnia, digestione
difficile, ansia, depressione. Tutto ciò può derivare:
 da un rapporto conflittuale uomo/macchina, ad es. quando si ritiene che la macchina
determina i tempi e il processo di lavoro, quando la macchina è di difficile uso o non ben
funzionante, ecc.;
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dal contenuto e dalla complessità del lavoro, ad es. un lavoro monotono e ripetitivo o molto
complesso;
comunque si è costretti ad interagire con il sistema operativo;
talvolta si può creare dipendenza dall’intelligenza artificiale e, inspiegabilmente, funziona
meglio dell’ipnosi. La dipendenza da Internet o Internet dipendenza, meglio conosciuta
nella letteratura psichiatrica con il nome originale inglese di Internet addiction disorder
(IAD), è un disturbo da discontrollo degli impulsi. Ma è attualmente riconosciuta anche la
dipendenza da smartphone, da facebook
11. USO DEL COMPUTER PORTATILE
L’uso dei computer portatili può comportare maggiori difficoltà nel mantenere una posizione
ergonomica conforme a quanto contenuto in questa procedura. Pertanto si dovrebbe limitare
l’uso a brevi periodi.
Durante l’utilizzo è necessario:




regolare l’inclinazione, la luminosità e il contrasto sullo schermo in modo ottimale in
modo da non creare problemi di riflesso sullo schermo e di abbagliamento per
l’utilizzatore;
se si prevede di dover effettuare lavori prolungati è bene utilizzare una tastiera esterna e
un mouse separati rispetto al PC portatile;
cambiare spesso posizione facendo pause molto frequenti ed evitare di piegare la
schiena in avanti;
mantenere gli avambracci, i polsi e le mani allineati durante l’uso della tastiera e del
mouse, evitando di piegare o angolare i polsi.
Al fine di evitare l’affaticamento visivo è opportuno:


non effettuare attività prolungate di lettura/scrittura sulle apparecchiature informatiche
portatili quali smartphone, palmari, ecc. specialmente se non hanno la possibilità di
aumentare la dimensione dei caratteri;
durante la lettura è importante distogliere spesso lo sguardo dallo schermo per fissare
oggetti lontani.
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12. PER CHI E’ IN GESTAZIONE – LAVORATRICI GESTANTI
Si ricorda a tutte le lavoratrici:
 di segnalare lo stato di gravidanza al proprio dirigente
 valutare, d’intesa con il Dirigente e il Preposto, se il lavoro consente
cambiamenti frequenti delle posture;
 modificare le condizioni e l'orario di lavoro (pause);
 organizzare il lavoro in modo da consentire alla lavoratrice di assentarsi
secondo necessità.
13. IMPIANTO ELETTRICO
E’ assolutamente vietata qualsiasi manomissione dell’impianto elettrico
Non smontare mai il PC e non aprire il contenitore per effettuare riparazioni o altro. Per
eventuali interventi (espansioni, cambio di schede, ecc.) occorrerà rivolgersi al personale
a ciò addetto o all’assistenza tecnica.
Non togliere la spina elettrica dalla presa di corrente tirando il filo di alimentazione. Si
potrebbe rompere il cavo o l'involucro della spina rendendo accessibili le parti in
tensione.
Se la spina non esce, evitare di tirare con forza eccessiva, perché si potrebbe strappare
la presa dal muro.
Quando una spina si rompe occorre farla sostituire con una nuova marchiata ad es. IMQ
(Istituto italiano del Marchio di Qualità). Non tentare di ripararla con nastro isolante o con
l'adesivo. E' un rischio inutile! Richiedere la sostituzione all’U.O.C Tecnica.
Non attaccare più di un apparecchio elettrico a una sola presa. In questo modo si evita
che la presa si surriscaldi con pericolo di corto circuito e incendio.
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NO!
Situazioni che vedono installati più adattatori multipli, uno sull'altro, sono espressamente
vietate.
Spine di tipo tedesco (Schuko) possono essere inserite in prese di tipo italiano solo
tramite un adattatore che trasferisce il collegamento di terra effettuato mediante le
lamine laterali ad uno spinotto centrale. E' assolutamente vietato l'inserimento a forza
delle spine Schuko nelle prese di tipo italiano. Infatti, in tale caso dal collegamento
verrebbe esclusa la messa a terra.
14. INDICATORI DI QUALITA’
Segnalazioni di infortuni, incidenti o incidenti mancati.
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15. ESEMPI PRATICI
Disposizione della postazione di lavoro.
Fig. 1
Fig. 3
Fig. 2
Fig. 4
Disposizione dei diversi elementi in funzione delle differenti attività da svolgere.
1) lavoro prevalentemente al videoschermo (dialogo)
2) + 3) lavoro prevalentemente con lo sguardo rivolto sul testo da digitare (digitazione)
4) attività mista
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Corretta ubicazione delle postazioni di lavoro al videoterminale e disposizione dell’illuminazione in
locali dotati di finestre.
Regolazione ottimale dell’altezza del piano di lavoro, del sedile e dello schermo, nonché della
distanza dallo schermo. Le attrezzature e i mobili devono essere adattati alla statura dell’operatore.
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16. BIBLIOGRAFIA
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Decreto legislativo n. 81/208 e successive modifiche e integrazioni - Titolo VII e Allegato XXXIV;
D.M. 2/10/2000 - Linee guida d’uso dei videoterminali;
D. Lgs. 26 marzo 2001 n. 151 - "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e
sostegno della maternità e della paternità";
Circolare 20/4/2001 n. 5/2001 53;
Manuale VDT INAIL - edizione anno 2010;
La Sicurezza in Ospedale - Fascicolo VIII INAIL – edizione anno 2012;
IRCCS - Fondazione “G.B. Bietti” per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia ONLUS;
Azienda Ospedaliera FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO – Procedura PRAOS 22;
A.S.L. Napoli 2 Nord – U.O.C. P.P.A. – formazione / informazione in F.A.D. “Videoterminalisti”
anno 2015 – Dr.ssa M.R. Basile, Dr. A. Migliozzi, Per. Ind. N. Fano.
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