FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI 04 febbraio 2017 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI 04/02/2017 QN - La Nazione - Grosseto Ecco il bando per tre lotti Peep 6 04/02/2017 Il Giornale di Vicenza Nuova edizione della Giornata per la raccolta del farmaco 7 27/01/2017 Farmacia News Un piano di studi in linea con il nuovo ruolo del farmacista P 8 27/01/2017 Farmacia News «Burocrazia e rivalità sleale: resistiamo con la deontologia» 9 04/02/2017 Giornale di Sondrio - Centro Valle I Farmacisti piangono Antonio Trapani 10 04/02/2017 Il Giornale d'Italia Un'occasione per aiutare il prossimo 11 SANITÀ NAZIONALE 04/02/2017 Corriere della Sera - Nazionale Malati lasciati a terra, sospensione archiviata per i medici 13 04/02/2017 Corriere della Sera - Nazionale Il farmaco blocca l'atrofia spinale «Lo diamo gratis a due bambini di 3 e 22 mesi» 14 04/02/2017 La Repubblica - Nazionale Ma in Italia si guarisce più che nel resto d'Europa 15 04/02/2017 La Repubblica - Nazionale "Tumori, epidemia globale ma sappiamo come batterla" 16 04/02/2017 La Repubblica - Nazionale Essere diabetici in Veneto 18 04/02/2017 La Repubblica - Milano Agenzia del farmaco fondo di 50 milioni per il primo sprint 19 04/02/2017 Milano Finanza Affari in famiglia 21 04/02/2017 QN - Il Giorno - Nazionale Dall'omicidio al cianuro ai traffici sui medicinali Altra condanna per Bona 23 04/02/2017 QN - Il Giorno - Nazionale IL CORAGGIO DI INVESTIRE IN RICERCA E INNOVAZIONE 24 04/02/2017 QN - Il Giorno - Nazionale Medici e nutrizionisti Un pool per la salute dei denti 25 04/02/2017 QN - Il Giorno - Nazionale Medici e nutrizionisti Un pool per la salute dei denti 26 VITA IN FARMACIA 04/02/2017 Corriere della Sera - Milano Ospedali, gare truccate 28 04/02/2017 Corriere della Sera - Milano Ema, pronti 59 milioni 29 04/02/2017 Corriere della Sera - Milano «Grandi alleanze un vantaggio per la ricerca contro il cancro» 30 04/02/2017 La Repubblica - Genova Sanità e migranti Dal rischio alcol agli ostacoli per motivi religiosi 31 04/02/2017 La Repubblica - Napoli Veronesi jr verso il Pascale 33 04/02/2017 La Stampa - Cuneo "A Savigliano c'è spazio per la settima farmacia" 34 04/02/2017 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia REGGIOLO LA FARMACIA TORNA IN CENTRO 35 04/02/2017 QN - Il Resto del Carlino - Forli Farmacie in arrivo Ne apriranno tre in prima periferia 36 04/02/2017 QN - Il Giorno - Lodi Falsificava ricette per comprare morfina: bloccato in farmacia 37 04/02/2017 QN - Il Giorno - Milano Inchiesta sulle farmacie Famà e Bona condannati 38 04/02/2017 QN - Il Giorno - Legnano Farmacia Guarnieri di nuovo nel mirino Un altro furto dopo quello di dicembre 39 04/02/2017 QN - La Nazione - Empoli La domenica della 'sanità solidale': esami e visite gratis per tutti 40 04/02/2017 QN - La Nazione - La Spezia Bilancio, tagli a 4 milioni di spese Il dg: «Entro tre anni deficit azzerato» 41 04/02/2017 Il Gazzettino - Belluno Farmacia: nuova gestione a orario continuato 42 04/02/2017 Il Gazzettino - Padova Il bandito dagli occhi azzurri rapina con pistola la farmacia 43 PROFESSIONI 04/02/2017 Il Tempo - Nazionale Se la salute fa rima con il digitale 45 27/01/2017 Farmacia News eCommerce è destinato a crescere 46 27/01/2017 Farmacia News L'ottimizzazione come strumento di difesa 49 27/01/2017 Farmacia News Un'esperienza impegnativa 51 27/01/2017 Farmacia News Le mille virtù del geranio africano 52 PERSONAGGI 03/02/2017 QS - QuotidianoSanita.it Contraffazione. Federfarma in audizione: "Farmacie sono sicure. I pericoli vengono da web e palestre" 55 FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI 6 articoli 04/02/2017 Pag. 9 Ed. Grosseto diffusione:76979 tiratura:107166 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CASTIGLIONE VENTIQUATTRO ALLOGGI IN ZONA POGGETTO Ecco il bando per tre lotti Peep DOPO l'aggiudicazione di quello a Punta Ala, adesso il Comune di Castiglione della Pescaia pensa anche ai tre lotti Peep del capoluogo. Ieri è stato infatti pubblicato il relativo bando che prevede un totale di 24 alloggi nella zona Poggetto a Castiglione della Pescaia. «La pubblicazione del bando per l'assegnazione dei lotti Peep a Castiglione era un punto strategico del programma politico della nostra giunta - dice l'assessore Mazzarello - e a tale scopo l'ufficio urbanistica ha lavorato alacremente per quantificare le aree interessate e stabilire i criteri del bando. Ad oggi siamo in grado di presentare ai nostri cittadini un piano di edilizia economica e popolare serio e concreto, al di là delle vacue promesse che da più di un decennio erano state fatte sulle cosiddette 'case per i residenti' che vedevano issare cartelloni di inizio lavori, in realtà mai partiti. Il Peep sorgerà nella zona del Poggetto, in totale tranquillità, nell'area denominata «Gli Orti»: la riqualificazione di questa zona offrirà la possibilità ai proprietari dei terreni convenzionati di definire l'urbanizzazione dell'area con ulteriori 24 alloggi di iniziativa privata, parcheggi e zone a verde. SCHEDA Un posto di lavoro a tempo indeterminato all'Ordine dei farmacisti L'ORDINE dei farmacisti della provincia di Grosseto ha pubblicato un avviso per mobilità esterna volontaria per titoli e colloquio per la copertura di un posto vacante a tempo parziale e indeterminato nell'organico dell'ente, area B del contratto collettivo enti pubblici non economici. Domande entro il prossimo 19 febbraio. Assemblea territoriale di Sinistra italiana in vista del congresso DOMATTINA a partire dalle 9.30, al circolo Khorakhané dell'Arci, in via Ugo Bassi a Grosseto, si terrà la riunione territoriale per gli iscritti di Sinistra italiana, aperta anche ai simpatizzanti della provincia di Grosseto, al fine di preparare il congresso fondativo del partito in programma a Rimini. «Grazie al personale della Casa di riposo per le cure prestate» UN RINGRAZIAMENTO di cuore Tiziana Sbrilli lo invia pubblicamente a tutto il personale della casa di riposo «Ferrucci» di Grosseto «per le cure professionali ed amorevoli - spiega - rivolte a mia madre, Maria Antonietta Loppi». Se vuoi essere aggiornato con le notizie della tua città clicca su FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 6 04/02/2017 Pag. 18 diffusione:29202 tiratura:37102 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SOLIDARIETÀ Nuova edizione della Giornata per la raccolta del farmaco Si svolgerà sabato prossimo in tutta Italia, in particolare a Vicenza la XVII Giornata di Raccolta del Farmaco. In 101 Province, nelle oltre 3.600 farmacie che aderiscono all'iniziativa e ne espongono la locandina, sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco da donare ai poveri, assistiti dai volontari di Banco Farmaceutico. I farmaci acquistati, informano i promotori, saranno consegnati direttamente agli oltre 1.600 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Durante la Grf dello scorso anno sono stati raccolti 353.851 farmaci, per un controvalore commerciale pari a circa 2 milioni di euro. Ne hanno beneficiato oltre 557.000 persone assistite dagli enti convenzionati. In 16 sono stati raccolti oltre 4.100.000 farmaci, per un controvalore di circa 24 milioni di euro. In 3 anni, la richiesta di farmaci da parte degli enti convenzionati con Banco Farmaceutico è salita del 16 per cento, a fronte del costante aumento degli indigenti assistiti: gli utenti complessivi, inoltre, sono cresciuti nel 2016 del 37,4 per cento. La Giornata si svolge sotto l'Alto Patronato della presidenza della Repubblica, in collaborazione con Aifa, Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute e BFResearch. © RIPRODUZIONE RISERVATA FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 7 27/01/2017 Pag. 1 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un piano di studi in linea con il nuovo ruolo del farmacista P roprio alla fine dell'anno appena concluso, il comitato centrale della Fofi ha attivato l'apposita commissione federale per l'esame della proposta di riforma del corso di laurea in Farmacia presentata dalla Conferenza nazionale dei direttori di dipartimento. Il documento, frutto dei contributi di tutte le componenti universitarie e di autorevoli società scientifiche, va nella giusta direzione per adeguare le conoscenze acquisite durante gli studi all'evoluzione della società. I nuovi laureati in farmacia avranno, così, una preparazione il linea con il nuovo modello di Ssn dove il concetto di salute non è solo legato alla cura della malattia, ma si basa su importanti concetti di prevenzione e di educazione sanitaria. Degna di nota, l'idea di attualizzare il percorso didattico e renderlo omogeneo tra le 33 sedi di Farmacia esistenti sul territorio nazionale, mantenendo al tempo stesso la specificità didattica di ogni facoltà: è stato infatti previsto che le singole sedi possano istituire corsi di libera scelta, che andranno a integrare l'offerta formativa necessaria al raggiungimento dei crediti finali per ogni singolo studente. Sono state introdotte materie di esame molto interessanti e attuali, come "farmacoeconomia" che permetterà allo studente di affinare le proprie capacità imprenditoriali, oppure "tecnologia farmaceutica avanzata e dispositivi medici" che consentirà al farmacista di conoscere nel dettaglio la clinica diagnostica, anziché essere un mero utilizzatore degli strumenti in dotazione nell'angolo servizi della farmacia. E ancora, sono state inoltre inserire discipline come "scienze dell'alimentazione", "alimenti e prodotti dietetici", "farmacovigilanza e farmacoepidemiologia", che serviranno ai futuri farmacisti per accompagnare il cittadino in un percorso di prevenzione delle malattie e abituarlo a uno stile di vita più sano, attraverso un servizio capillare di educazione sanitaria e medicina d'iniziativa. Promosso dunque il nuovo piano di studi, sembra per ora allontanarsi lo spettro del numero chiuso per l'accesso in facoltà. Ciò non porti speranze o false illusioni: in questo momento in farmacia non esiste lo spazio reale per assorbire tutti i neolaureati. Questa riforma potrebbe però dare nuova linfa a un mercato del lavoro in stallo, integrando l'ottima preparazione generale dei giovani farmacisti (ricordiamo che sono i più richiesti a livello internazionale) con alcune nozioni altamente specialistiche che potranno aumentare le possibilità di impiego anche in settori esterni alla farmacia, dando risposte serie e immediate a chi desidera trovare lavoro alla fine di un impegnativo, ma gratificante, percorso di studio. FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 8 27/01/2017 Pag. 4 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Burocrazia e rivalità sleale: resistiamo con la deontologia» Intervista a Ferdinando Foglia , presidente dell' Ordine dei farmacisti di Caserta Dal suo punto di vista quali sono i mali oscuri che minacciano le farmacie, presidente? A mio avviso i ritardi da parte delle Asl nei pagamenti sono un problema dei più gravi. Anche se si deve ammettere che da qualche tempo a questa parte la situazione è in miglioramento, resta il fatto che i tempi di pagamento si protraggono spesso di due, tre, quattro mensilità. Inoltre sulle vendite al banco pesa la concorrenza delle parafarmacie che stanno allargando la loro tipologia di offerta rivaleggiando non solo sul parafarmaco ma anche su altri prodotti. In più, si è alle prese con le lungaggini nelle assegnazioni: come le commenta? Oggi molti colleghi non hanno forze né risorse sufficienti a mettere, come si dice, il primo piatto in tavola; e l'orizzonte non è certo dei più sereni. Vanno gestiti i ricorsi che estendono le tempistiche concorsuali: stiamo attendendo sia gli esiti definitivi del concorso del 2009 e del cosiddetto concorsone su cui pesano ondate di ricorsi, in attesa di una decisione ultima. Ma gli interessi in gioco sono molteplici e, mi lasci dire, non sempre sono trasparenti. Soffrono maggiormente le farmacie rurali o anche quelle delle aree urbane? Parlerei di problematiche generalizzate, perché mentre la grande distribuzione organizzata è poco radicata sul territorio, le parafarmacie hanno al contrario attecchito ovunque, sono in continua crescita e il controllo sulle loro politiche commerciali è a mio parere molto carente. Quali iniziative possono aiutarvi a migliorare la situazione e a resistere? La fedeltà al codice deontologico dei farmacisti e la professionalità sono ancora strumenti validi per fidelizzare la clientela. I servizi lo sarebbero, a loro volta, ma a limitarne l'offerta sono gli spazi angusti, spesso, e la possibilità di entrare in conflitto con altre categorie come quelle degli estetisti e dei fisioterapisti: qui si vive quasi in un clima di scontro permanente. Quanto pesano le dinamiche demografiche sul territorio casertano, dottor Foglia? Molto. Si può dire che alcuni centri siano ormai popolati solo da anziani e i cambiamenti toccano anche le città. Per questo credo che la politica farmaceutica debba evolversi ed essere più favorevole ai farmacisti, dando per esempio loro un più agevole accesso a tecnologie come gli elettrocardiografi, magari in collaborazione con gli studi medici. FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 9 04/02/2017 Pag. 5 diffusione:16000 I Farmacisti piangono Antonio Trapani LUTTO I Farmacisti piangono Antonio Trapani SONDRIO (gdl) Cordoglio in città per la scomparsa di Antonio Trapani, storico direttore dell'Ordine dei farmacisti e poi dell'Associazione dei Titolari di Farmacia privata dove ha lavorato fino a 90 anni. Dopo aver lasciato il lavoro si dedicò al volontariato sino a 20 giorni dalla morte. Era diventato responsabile provinciale dell'Amor, l' associazione dei malati in ossigenoterapia e riabilitazione. Una vita intera dedicata al lavoro acquisendo meriti tali da essere insignito Commendatore dell'ordine della Repubblica italiana. Inoltre, ha vissuto insieme alla moglie per 70 lunghi anni e non ha mai accettato la sua perdita avvenuta il 27 febbraio del 2016, per poi morire soltanto 11 mesi dopo. In Valtellina è stato conosciuto nel mondo della Pubblica Amministrazione per la sua lunga attività nel mondo dell'Assistenza ai dipendenti statali ed in quella di direttore dell'Ordine dei farmacisti, mantenendo i rapporti con le Asl, la Pubblica Amministrazione e le istituzioni. Foto: Il commendatore Antonio Trapani FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LUTTO 04/02/2017 Pag. 9 Il Giornale d'Italia Un'occasione per aiutare il prossimo Sabato 11 febbraio in tutta Italia si svolgerà la Giornata di Raccolta del Farmaco Torna la giornata del farmaco, sabato 11 febbraio 2017 si svolgerà in tutta Italia la XVII edizione della GRF - Giornata di Raccolta del Farmaco. In 101 Province, nelle oltre 3.600 farmacie che aderiscono all'iniziativa e ne espongono la locandina, sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco da donare ai poveri, assistiti dai volontari di Banco Farmaceutico. I farmaci acquistati verranno consegnati direttamente agli oltre 1.600 enti convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Durante la GRF del 13 febbraio 2016, sono stati raccolti 353.851 farmaci, per un controvalore commerciale pari a circa 2 milioni di euro. Ne hanno potuto beneficiare oltre 557.000 persone assistite dagli enti convenzionati. In 16 anni, la GRF Giornata di Raccolta del Farmaco ha raccolto oltre 4.100.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 24 milioni di euro. In 3 anni, la richiesta di farmaci da parte degli enti convenzionati con Banco Farmaceutico è salita del 16%, a fronte del costante aumento degli indigenti assistiti: gli utenti complessivi, inoltre, sono cresciuti nel 2016 del 37,4%(nel 2016, gli enti sostenuti da Banco Farmaceutico hanno aiutato oltre 557mila persone, il 12% dei poveri italiani). Le difficoltà, infine, non riguardano soltanto i poveri: oltre 12 milioni di italiani e 5 milioni di famiglie hanno dovuto limitare il numero di visite mediche o gli esami di accertamento per ragioni economiche. E' quanto emerge dall'ultima edizione di "Donare per curare: Povertà sanitaria e Donazione Farmaci", il rapporto sulla povertà sanitaria realizzato da Banco Farmaceutico in collaborazione con l'Osservatorio Donazione Farmaci. La GRF si svolge sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, in collaborazione con Aifa, Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute e BFResearch. L'iniziativa è realizzata con il sostegno diIntesa Sanpaolo, Teva, Doc, EG EuroGenerici, Avvenire, TV2000, Mediafriends, Segretariato Sociale Rai e Pubblicità Progresso. FEDERAZIONE ITALIANA ORDINE DEI FARMACISTI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALUTE SANITÀ NAZIONALE 11 articoli 04/02/2017 Pag. 14 diffusione:238671 tiratura:333841 L' Asl sul caso Nola: «Vizio di forma, richiesta poco circostanziata». Ma gli accertamenti proseguono In servizio I tre erano già tornati in servizio. Il ministro della Sanità li aveva definiti «eroi» Fulvio Bufi NAPOLI È stata archiviata per un difetto di forma la richiesta di sospensione di tre dirigenti medici dell'ospedale di Nola avanzata dai vertici della Asl Napoli 3 sud all'indomani della diffusione di un video girato all'interno del pronto soccorso in cui si vedevano due donne che venivano curate stando stese sul pavimento. La commissione disciplinare della stessa Asl, che ha esaminato la richiesta di sospensione, l'ha ritenuta non sufficientemente circostanziata, decidendo così di non dare seguito al provvedimento proposto nei confronti del direttore sanitario dell'ospedale Santa Maria della Pietà, Andreo De Stefano, del responsabile del pronto soccorso Andrea Manzi, e di quello della Medicina d'urgenza, Felice Avella. In realtà i tre medici erano già rientrati in servizio la scorsa settimana, perché la sospensione era stata temporaneamente revocata dalla stessa Asl in attesa di ulteriori accertamenti. Nel frattempo, l'iter avviato con l'adozione dell'iniziale provvedimento è andato avanti e la questione è arrivata davanti alla commissione disciplinare che ha deciso per l'archiviazione. La vicenda, però, non si chiude, almeno formalmente. Perché la Asl potrebbe adottare nei confronti dei tre medici ulteriori provvedimenti sulla base di quanto emergerà dalla nuova indagine interna. A sostenerlo è la manager, Antonietta Costantini: «All'esito dei nuovi accertamenti disposti decideremo come procedere, e se affidarci nuovamente alla commissione stessa». L'impressione, al di là delle dichiarazioni e dei comunicati ufficiali, è che, spentosi il clamore mediatico di quei giorni, in cui il governatore della Campania De Luca parlò anche di licenziamenti, il caso dell'ospedale di Nola stia rientrando nella sua giusta dimensione: lo scandalo dei pazienti curati sul pavimento fu dovuto all'inadeguatezza non solo di posti letto ma anche di barelle in un momento in cui per una serie di circostanze concomitanti - ingiustificata paura della meningite, temperature estremamente rigide e strade verso altri ospedali bloccate dalla neve - al pronto soccorso del Santa Maria della Pietà arrivarono, nella notte tra il 7 e l'8 gennaio, centinaia di persone in poche ore. E i medici, per dare assistenza a tutti, non si fermarono nemmeno di fronte alla necessità di dover fare stendere qualcuno a terra, se la patologia da affrontare richiedeva che il paziente fosse in posizione orizzontale. Le due donne fotografate erano state colpite una da choc anafilattico, che poteva richiedere il massaggio cardiaco o la defibrillazione, e l'altra da attacchi di vomito con il rischio, se non fosse stata stesa, di soffocamento. Il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin definì «eroi» i medici che operarono quella notte. © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Nella notte tra il 7 e l'8 gennaio all'ospedale di Nola, a causa dell'affolla-mento, due signore furono assistite adagiate su coperte stese sul pavimento A seguito delle immagini postate sui social network per tre dirigenti della Asl Napoli 3 sud scattò la richiesta di sospensione Foto: Lo scatto La foto postata su Facebook con i malati a terra al pronto soccorso dell'ospedale di Nola SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Malati lasciati a terra, sospensione archiviata per i medici 04/02/2017 Pag. 16 diffusione:238671 tiratura:333841 Il farmaco blocca l'atrofia spinale «Lo diamo gratis a due bambini di 3 e 22 mesi» L'accesso alla terapia La casa produttrice Usa la mette a disposizione in attesa che sia introdotta sul mercato europeo Adriana Bazzi Cecilia e Lorenzo non capiscono ancora che cosa sta loro succedendo (forse). Sono piccolissimi: lei ha tre mesi di vita, lui quasi due anni. Hanno in comune una malattia che si chiama atrofia muscolare spinale, in sigla Sma1. Sono bambini che non riescono a mantenere la testa dritta, non sono capaci di stare seduti sul seggiolino né di afferrare un giocattolo o un biberon perché i loro muscoli non funzionano come dovrebbero. E, nella maggior parte dei casi, superano di poco i due anni di vita: col tempo perdono anche la capacità di respirare. Ma c'è chi pensa a loro. I ricercatori che hanno studiato un nuovo farmaco, il Nusinersen, e i medici di un centro di riferimento per la cura delle malattie neuromuscolari, il NeMo, dell'Ospedale Niguarda (ma non è il solo), a Milano, in grado di somministrare questa nuova terapia, registrata dalle autorità ma ancora non disponibile per tutti. «Cecilia piangeva di un pianto inconsolabile racconta la mamma Elisa -. L'ho portata al pronto soccorso di Cremona. Non erano le solite coliche dei neonati: i medici sono andati a fondo, hanno fatto diagnosi di malattia, ci hanno indirizzato al centro NeMo di Niguarda dove c'è la possibilità di accedere a questa nuova cura. Cecilia non si muove. Adesso aspettiamo i risultati delle infusioni: le prime due in gennaio, la terza prevista l'otto febbraio. Ci vuole tempo, dicono due mesi, per vedere qualche risultato». Colpisce positivamente il fatto che la diagnosi sia arrivata molto rapidamente, grazie alla competenza dei medici, in un ospedale di una piccola città. Così è avvenuto anche per Lorenzo, ma lui aveva una mamma pediatra a Milano. «Lorenzo non ha una classica Sma1, non è mai stato costretto a letto - dice suo papà Edoardo -. Tutto sembrava normale, poi durante una visita pediatrica per il controllo del peso ci siamo accorti che c'era qualcosa che non andava e il pediatra ha richiesto accertamenti». Test genetici e diagnosi di Sma1. Suggerimen-to: rivolgersi al NeMo di Niguarda. Il centro è uno di quelli che fanno parte di un programma di expanded access del farmaco. In altre parole: l'azienda produttrice, l'americana Biogen, in attesa che il farmaco, già approvato dall'Ema (l'ente europeo dei farmaci) venga reso disponibile, mette a disposizione dei pazienti la terapia gratuitamente. Ma il Niguarda non è l'unico istituto a offrire questa opportunità ai bambini malati: ce ne sono 5 in Italia, tre sono centri NeMo (a Milano, Messina e Roma, al policlinico Gemelli, dove lavora Eugenio Mercuri, il ricercatore della speranza, professore di Neuropsichiatria infantile che coordina il programma a livello nazionale). Gli altri centri dove i piccoli pazienti possono trovare la cura sono il Bambin Gesù a Roma e l'Istituto Gaslini a Genova. © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Insieme Elisa con in braccio la figlia Cecilia SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Al centro NeMo di Milano 04/02/2017 Pag. 17 diffusione:239605 tiratura:340745 Ma in Italia si guarisce più che nel resto d'Europa ALBERTO MANTOVANI IN OCCASIONE della Giornata contro il cancro, l'Organizzazione mondiale della sanità ci ricorda alcune cifre di questa malattia che, nonostante i progressi, costituisce ancora un enorme problema di salute. Ogni anno in tutto il mondo si ammalano circa 14 milioni di persone, che secondo le stime diventeranno 21 entro il 2030. Viviamo in un momento di grande speranza dal punto di vista delle nuove strategie di cura: sono entrate in clinica - e avranno un ruolo sempre più importante - le terapie basate sul sistema immunitario, come l'immunoterapia. Ma non possiamo certo dimenticare l'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, come sottolineato dall'Oms. Nel nostro Pase la fotografia è chiara: 1.000 nuove diagnosi di cancro ogni giorno, 3 milioni di malati, di cui 2 vivi a più di 5 anni, 700mila guariti. Se guardiamo alla sopravvivenza dei malati - risultato di diagnosi precoce e terapie adeguate - e confrontiamo i nostri dati con il resto d'Europa, noi facciamo meglio della media europea. Rispetto al Nord Europa ben più ricco di noi - otteniamo risultati identici o addirittura, per alcuni tumori, migliori. Un successo di cui possiamo essere fieri, che è legato ad almeno due fattori. Innanzitutto la nostra ricerca oncologica, estremamente attiva e all'avanguardia, che ci vede fra i cinque - se non fra i primi tre migliori Paesi al mondo. Una ricerca sostenuta da istituzioni pubbliche come il ministero della Salute e da charities come l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), che si traduce in cure e trattamenti migliori. Il secondo nostro fattore vincente è il Servizio sanitario nazionale, che garantisce a tutti l'accesso a strumenti di diagnosi e cura. Quest'ultimo punto ci ricorda l'importanza della condivisione, anche a livello globale: per le terapie contro il cancro così come per altre armi di salute. Il cancro sta infatti diventando un problema serio anche per i Paesi in via di sviluppo. Fondamentale, dunque, condividere strumenti di prevenzione, come i vaccini, di diagnosi precoce e cura. In questa giornata, dunque, l'auspicio, è di fare sempre più e meglio. Per i nostri pazienti così come per tutto il resto del mondo. L'autore è professore di Immunologia e Direttore scientifico dell'Irccs Humanitas di Milano. È lo scienziato italiano più citato al mondo SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL COMMENTO 04/02/2017 Pag. 17 diffusione:239605 tiratura:340745 "Tumori, epidemia globale ma sappiamo come batterla" L'oncologo Cognetti: "Molti cancri si possono prevenire. Ma servono politiche vigorose" DANIELA MINERVA ROMA. «La soluzione esiste». Detta così, nero su bianco, da un'istituzione come l'Oms che tutto è tranne che ottimista, suona davvero come una buona notizia. Che acquista ancor più peso perché associata a una sfilza di numeri grami: 14 milioni di persone che scoprono ogni anno nel mondo di avere il cancro, 8,8 milioni di morti e i tumori che surclassano i killer dei paesi poveri, l'Aids, la Tbc e la malaria messi insieme. Di fronte a questa marea montante, che in Italia conta mille nuove diagnosi al giorno l'Oms dice: si può fare, soprattutto grazie alla diagnosi precoce. L'allarme, e la soluzione insieme, arrivano nel World Cancer Day, promosso il 4 febbraio dalle organizzazioni internazionali. Con la fotografia della marcia del cancro nel mondo e le linee guida per fermarlo: scoprire i tumori in tempo utile. Come già è accaduto alle nostre latitudini: se le persone che sopravvivono ai tumori della mammella, del colon, dell'utero e della prostata sono sempre di più è perché la diagnosi precoce permette di scovare neoplasie piccolissime poi di estirparle prima che invadano il corpo. E se assistiamo per lo più imbelli alle malattie del pancreas o dell'ovaio è proprio perché non c'è modo di agire d'anticipo. Ma il "si può fare" dell'Oms non nasconde che il prezzo è alto: sofferenza umana, perché le terapie anticancro sono drammatiche, e denari sonanti: 1160 miliardi di dollari nel 2010. L'unico modo per uscirne è evitare la malattia. Visto che «i tumori si possono prevenire - promette Francesco Cognetti, responsabile dell'Oncologia medica del Regina Elena di Roma e presidente della Fondazione Insieme - con una politica seria. Che sia capace di vaccinare contro l'Hpv e il virus dell'epatite B. Di imporre accise pesanti su sigarette e alcol. E di fare educazione in età scolare». Perché alcune delle cause del cancro sono note: la cattiva alimentazione, il fumo, l'alcol. I veleni nell'aria e nel piatto. A partire dalle polveri sottili che penetrano negli alveoli e causano fino al 10% dei cancri del polmone nel mondo tanto che senza inquinamento molti fumatori non si ammalerebbero. Gli epidemiologi mettono in fila i numeri, collegano le statistiche. E non accettano le generalizzazioni. «Le neoplasie sono oltre 270, e ognuna ha le sue cause», precisa Diego Serraino, epidemiologo del Cro di Aviano. Ma i denominatori comuni per i big killer ci sono. Primo tra tutti, chiosa Milena Sant, responsabile dell'epidemiologia dell'Istituto dei tumori di Milano: «l'invecchiamento della popolazione». Anno dopo anno si accumulano mutazioni nel Dna e questo conduce, quasi inevitabilmente, alla proliferazione neoplastica. La scommessa oggi è di frenare la corsa con uno stile di vita anticancro, forti delle prove che accusano il fumo e mostrano che se si buttano le sigarette, la mortalità per questo tumore cala. E l'alcol, «pericoloso anche per il pancreas, patologia in crescita come l'abuso di alcolici tra i giovani», aggiunge Sant. Le carni rosse pericolose per il colon e i grassi, cancerogeni per mammella, colon, prostata, pancreas. «La cattiva alimentazione colpisce nel nostro paese - aggiunge Serraino - perché abbiamo rinnegato le nostre origini mediterranee. Siamo passati a regimi non coerenti con la nostra storia evolutiva. E questo ci ha fatto male». «Ogni anno in Italia 146mila casi di tumore, il 40% del totale, potrebbero essere evitati seguendo uno stile di vita sano», specifica Carmine Pinto, presidente dell'Associazione degli oncologi (Aiom), che per questo ha avviato diverse campagne di prevenzione nelle scuole e sul territorio. Ma se molti danni si possono evitare, con un miglior stile di vita, in fondo alla strada c'è un trigger che sembra ineludibile. «L'industrializzazione. L'esposizione a metalli pesanti, polveri sottili, azoto, ozono. Sul posto di lavoro, nelle città». Un puzzle di chimica pericolosa che fa impazzire le cellule. Basti pensare al SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il rapporto Ogni anno 14 milioni di nuovi malati. Colpa del mondo che invecchia Di grassi e veleni. La soluzione però c'è: diagnosi precoce. Parola dell'Oms 04/02/2017 Pag. 17 diffusione:239605 tiratura:340745 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato caso ftalati, le sostanze chimiche usate per plastificare molti oggetti di uso comune che, spiega, «sono sospettati di un ruolo nei tumori della mammella come potrebbero averlo in tutte le neoplasie ormonodipendenti». E i pesticidi: chi vive nelle aree in cui c'è un uso esteso rischia più degli altri i linfomi di Hodgkin, i sarcomi, le neoplasie del sistema nervoso centrale. Insomma, cercando il perché dei numeri snocciolati dall'Oms ci si imbatte in ostacoli insormontabili, ma si trovano anche le strade per provare a fermare l'ondata. «È questa la vera urgenza», conclude Cognetti. I numeri milioni milioni 14 31 1.160 30 - 50% di nuovi malati nel mondo ogni anno nel 2030 saranno miliardi di dollari il costo annuo dovuto alla diusione dei tumori nel mondo dei tumori possono essere prevenuti FONTE OMS La mortalità in Italia I pazienti sopravvissuti Percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, tra persone che hanno già un'aspettativa di vita normale I tumori dell'apparato respiratorio Nel 2000 Morti per macro regione, in milioni Americhe 1,06 1,28 Morti ogni 100.000 persone per tumori della trachea, dei bronchi o dei polmoni Uomini 2000 Nel 2015 Donne 2004 2008 2012 Europa e Asia del Nord 1,88 Africa 0,37 0,53 2,10 Medioriente 0,26 0,39 Sud est asiatico 0,91 Mammella Prostata Colon-retto Vescica Testa e collo Tiroide Linfomi non-Hodgkin Melanoma cutaneo Corpo dell'utero TUTTI Cina e Oceania 2,42 46 56 61 67 60 61 63 70 1,31 66 3,07 FONTE OMS 60 www.who.int/cancer www.aiom.it PER SAPERNE DI PIÙ 04/02/2017 Pag. 22 diffusione:239605 tiratura:340745 Oscar Beretta Cavaion Veronese (Verona) Ho letto su quotidiani e social che la Sanità nella Regione Veneto è stata confermata benchmark nazionale. Vorrei dissentire. Sono a dir poco inorridito da alcuni aspetti di detta Sanità. Sono diabetico insulino-dipendente dalla nascita. Mi sono trasferito nel 2004 in provincia di Verona per amore, di una persona e del Veneto, che ho sempre ammirato come Regione. Per molti lati le mie aspettative si sono consolidate, ma per altri ho avuto parecchie delusioni. Tra queste, i presidi di cui ho bisogno per gestire il diabete e per vivere. Ho infatti bisogno di effettuare 8 controlli della glicemia al giorno: la Regione Veneto me ne passa 4 (la Regione Lombardia 8). Ad ogni controllo, per evitare infezioni, devo cambiare ago: la Regione Veneto me ne passa 2 al giorno (la Regione Lombardia 8). Infine, vorrei poter provare il misuratore di glicemia sottocutaneo per il monitoraggio continuo. La Regione Veneto non me lo passa, costa 1.200 euro più 300 euro a bimestre per le attrezzature (la Regione Lombardia lo passa dietro prescrizione). Sono un lavoratore dipendente con uno stipendio da impiegato e i costi sopra esposti sono difficili per me da sostenere. Penso di meritarmi di poter curare la mia malattia con i mezzi necessari. Non voglio credere che in Veneto solo i ricchi imprenditori possano curarsi in modo dignitoso. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Essere diabetici in Veneto 04/02/2017 Pag. 1 Ed. Milano diffusione:239605 tiratura:340745 C'è un mese per preparare il dossier per Bruxelles Per la sede c'è anche l'ipotesi del palazzo in via Pirelli ALESSIA GALLIONE Agenzia del farmaco, comincia il primo sprint. Con una base di cinquanta milioni. A Roma è stata varata la cabina di regia per portare a Milano l'Ema. E c'è un primo step fondamentale: il dossier di candidatura da presentare a Bruxelles dovrà essere pronto entro la prima metà di marzo. Ovvero, per i giorni in cui sarà ufficiale il divorzio della Gran Bretagna dall'Unione europea. La corsa parte con un fondo di 50 milioni. «È la fiche che il governo ha messo sul tavolo» ha spiegato la ministra Lorenzin in visita a Milano. E per la sede spunta anche l'ipotesi degli uffici comunali in ristrutturazione di via Pirelli. ALESSIA GALLIONE A PAGINA II UN MESE per costruire la candidatura di Milano. Adesso che Palazzo Chigi ha preso in mano ufficialmente la regia dell'operazione post Brexit è arrivato anche il nuovo obiettivo: correre, per riuscire a preparare il dossier da presentare a Bruxelles entro la metà di marzo. Perché è allora che la Gran Bretagna sancirà ufficialmente il divorzio dall'Unione europea. E la città che sogna di conquistare la sede dell'Agenzia del farmaco in fuga da Londra, vuole essere pronta a scattare. Una corsa con altri Paesi che nel caso dell'Italia però parte con una dote in più. Un fondo di oltre «50 milioni» che, spiega la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, «è la fiche che il governo ha messo subito sul tavolo per la sede». Il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina l'ha chiamata «cabina di regia». Quello degli Esteri Angelino Alfano «task force». Un gruppo di lavoro formato da tutti i ministeri coinvolti, più Comune e Regione, che ieri si è riunito per la prima volta a Palazzo Chigi. Accendendo i motori della macchina operativa. Con un passaggio in più. Perché il vertice tra i doversi responsabili e capi di gabinetto delle strutture è servito anche a consegnare il timone nelle mani della presidenza del Consiglio. D'ora in poi, in pratica, sarà Paolo Gentiloni a guidare le danze. Si parte. Con l'ambizione, appunto, di candidare Milano come futura sede dell'Ema. L'Agenzia europea dei medicinali oggi ha casa a Londra, in un palazzo di vetro e acciaio a Canary Wharf. Ma è destinata a traslocare una volta che la Gran Bretagna uscirà dall'Ue. I giochi, sono convinti Beppe Sala e Roberto Maroni, si chiuderanno entro l'estate. Ed è per questo che sindaco e presidente della Regione avevano chiesto al governo un'accelerazione. Che ora è arrivata. Insieme con un'altra certezza. Nella legge di Bilancio il governo ha stanziato all'interno dei fondi a disposizione del ministero della Salute 59 milioni di euro in tre anni: 13 per il 2017, 23 per il 2018 e altrettanti per il 2019. Sono «la fiche» di cui parla Beatrice Lorenzin da investire nell'impresa. «Il dossier Ema è tutto europeo ha spiegato la ministra - . Il governo ha fatto la sua parte». A che cosa servirà la dote per il post Brexit ? I soldi potranno essere messi a disposizione per realizzare la futura struttura dell'Agenzia del farmaco o per pensare a incentivi in grado di rendere più appetibile la piazza milanese. E qui si torna a uno dei passaggi chiave dell'operazione. Perché adesso a livello locale si apre anche un'altra caccia, quella all'indirizzo in grado di ospitare l'Ema. Un luogo, ha spiegato in passato il sindaco, che possa «contenere fino a 800 persone e i delegati dei Paesi dell'Ue che si riuniscono periodicamente». Dove? Per Beppe Sala in prospettiva sarà necessario «costruire un palazzo ah hoc». E l'ex area di Expo potrebbe non essere l'unica candidata. Le ipotesi da passare al setaccio sono diverse. E nella lista da valutare ci sarebbero anche gli uffici comunali in ristrutturazione di via Pirelli. Sono centrali e vicino alla nuova Milano disegnata dai grattacieli di Porta Nuova. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Agenzia del farmaco fondo di 50 milioni per il primo sprint 04/02/2017 Pag. 1 Ed. Milano diffusione:239605 tiratura:340745 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Con un'ulteriore suggestione: proprio lì accanto, c'è un'area di proprietà dell'amministrazione che Palazzo Marino metterà in vendita insieme alla possibilità di far venire su un edificio. Il bando per trovare chi si aggiudicherà i diritti di costruzione è allo studio e dovrebbe essere lanciato entro la primavera. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Il palazzo comunale di via Pirelli, una delle possibili sedi dell'Agenzia europea del farmaco 04/02/2017 Pag. 59 N.25 - 4 febbraio 2017 diffusione:69939 tiratura:128717 Affari in famiglia Pagina a cura di Guido Lorenzon Anche nel secolo nuovo le aziende manifatturiere possono essere nate in un garage di Padova e oggi navigare tra i leader di settore. E, per di più, con un mercato prevalentemente interno. Questa la sintesi della storia di Italchimica, fondata nel 2003 da tre fratelli Fioretto alla periferia di Padova dove ha sede. C'è stata anche un'acquisizione: nel 2006 è stato comprato il ramo detergenza professionale della ditta I.N.D.I.A., una delle più importanti aziende del settore professionale che produceva detergenti dal 1932. Italchimica produce, infatti, detergenti e anche cosmetici. Ha chiuso il 2016 con un fatturato di 52,6 milioni di euro, una crescita del 15% sull'esercizio precedente, un patrimonio netto di 14,35 milioni di euro, un ebitda di circa il 10%: il miglior risultato della sua storia. Ma la crescita continua e le previsioni per il 2017 hanno come obiettivo un fatturato di 58 milioni di euro. Gli addetti sono 164 di cui 138 dipendenti e 26 interinali. Poche settimane fa Italchimica ha celebrato la sua prima convention, inaugurando la nuova sede. «Noi non ci chiediamo come realizzare un prodotto, ma perché», ha detto Alessandro Fioretto presidente della società, «ossia ci interroghiamo sulla domanda del cliente e il nostro prodotto è semplicemente una risposta, di qualità, ma è un riscontro ad una richiesta. Ritengo che qui stia la ragione della nostra crescita. Siamo diventati leader in Italia nel settore della detergenza professionale e tra i principali player nella cosmetica e nella detergenza consumer grazie a un impegno collettivo e ad una forte passione quotidiana». Il mercato per il 90% del fatturato è quello italiano, il prodotto tuttavia è presente in 50 Paesi e il business plan prevede per il 2017 una crescita proprio sui mercati esteri. L'azienda padovana ha una filiale commerciale in Romania. Il core business si fonda su detergenza professionale, cosmetica professionale e consumer, cosmetica e dispositivi per il campo sanitario, venduti in farmacie e ospedali. Italchimica è certificata come Officina autorizzata per la produzione di presidi medico chirurgici. Con i marchi Sanitec, Domina e Matrix copre il settore della detergenza professionale, ambito nel quale l'impresa è stata fondata. I prodotti vengono venduti a grossisti e rivenditori e riforniscono il settore ristorazione, alberghi, comunità, ospedali. Con i marchi Dermomed professional e dMed Pharma Italchimica si rivolge alla cosmetica professionale e, infine, con i marchi Dual Power (detergenti), Bakterio (disinfettanti e detergenti), Dermomed e Anima (cosmetica) al settore consumer, con vendita sugli scaffali della Gdo. Gli spazi necessari alla produzione e al magazzino sono cresciuti in genere per aggregazione e integrazione di immobili esistenti. Dal 2010 in poi gli investimenti sono stimati in circa 9 milioni di euro, sia per spazi che per macchinari. Nel 2012 sono stati aggiunti 4 mila metri quadrati adibiti a magazzino e nel 2016 altri 6 mila. La superficie coperta è oggi di 45 mila metri quadrati, di cui 25 mila impiegati per il magazzino. Nel corso del 2017 saranno spesi circa altri 4 milioni di euro per investimenti, di cui la metà per completare i lavori di ampiamento e adeguamento della sede e l'altra metà per nuovi impianti. La capacità produttiva è di 100 mila tonnellate all'anno distribuite in 60 milioni di pezzi raccolti poi in 72 mila pallet. Tutte le lavorazioni sono eseguite in Italia e all'interno, oltre a miscelazione, riempimento e confezionamento, anche il soffiaggio del materiale plastico e lo stampaggio dei tappi. Il ciclo di lavoro è di 24 ore continue su nove linee di produzione e sette di confezionamento. I due milioni di euro programmati negli investimenti saranno impiegati per comprare e montare due linee nuove, una per la detergenza e una per la produzione di cosmetici. Per una maggiore tutela dell'ambiente e contribuire così alla diminuzione dell'impatto ambientale, Italchimica ha avviato le linee Green Power per il comparto professional e Green Life per quello consumer, con prodotti ad etichetta Ecolabel EU. La proprietà è dei tre fratelli fondatori Alessandro, presidente, Marco e Fabrizio. «Abbiamo incominciato davvero in un garage», ha detto il presidente, «e i pesi all'interno della società sono rimasti invariati, come anche il giusto grazie a nostro padre che ha avuto fiducia in noi e nel nostro progetto e ci ha fornito le iniziali garanzie presso la banca». (riproduzione riservata) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ITALCHIMICA 04/02/2017 Pag. 59 N.25 - 4 febbraio 2017 diffusione:69939 tiratura:128717 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Alessandro Fioretto SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 22 04/02/2017 Pag. 6 diffusione:39803 tiratura:63700 Dall'omicidio al cianuro ai traffici sui medicinali Altra condanna per Bona - MILANO - QUATTRO ANNI e sei mesi di reclusione per Carmelo Famà, ex direttore generale di Farmacie Comunali Corsichesi srl, e tre anni e otto mesi per Gianfranco Bona, prima trasportatore di farmaci e poi socio dello stesso Famà in Farmaceutiche srl, l'azienda con cui i due portavano avanti i loro affari ai danni di Farmacie Comunali Corsichesi. Così si sono espressi i giudici della Quarta sezione penale del Tribunale, che, oltre a condannare a vario titolo gli imputati per i reati di falso, appropriazione indebita e peculato, hanno quantificato un danno patrimoniale ed economico per la partecipata pubblica superiore ai 450mila euro; di questi, 200mila sono già stati restituiti, mentre per la restante somma è stata ordinata la confisca dei beni. Tutto emerse nel 2012, quando Gianfranco Bona confessò di essere stato l'autore dell'omicidio al cianuro del farmacista milanese Luigi Fontana. Nei suoi racconti, Bona parlò di un debito nei confronti del 65enne legato a una triangolazione di farmaci - un meccanismo in atto con altri complici per frodare il fisco portata avanti con la società di cui era socio: la Farmaceutiche srl. Da lì a individuare il socio occulto della stessa il passo fu breve: a quel punto, Carmelo Famà, in conflitto di interessi in quanto già direttore generale di una partecipata pubblica, fu costretto a dare le dimissioni; e, complice il rapido susseguirsi degli eventi dovuto alle serrate indagini sull'omicidio, Famà non riuscì nemmeno a sistemare le situazioni economico-fiscali della partecipata pubblica lasciando in evidenza un credito nei confronti di Farmaceutiche srl di 114mila euro. DIVERSO ma parallelo il discorso dei 254mila euro di cui si sono illecitamente appropriati i due condannati. Il meccanismo era contorto e ben studiato: Famà nel suo ruolo di dg ordinava al distributore i farmaci che Bona avrebbe dovuto trasportare nei magazzini di farmacie corsichesi ma che, invece, indirizzava a farmacie compiacenti sparse in tutta Italia. Queste acquistavano i prodotti in nero girando la fatturazione e la documentazione fiscale ad altri esercizi che avevano bisogno di gonfiare i costi o i magazzini. Tra le altre soluzioni c'era anche quella del baratto: ai quantitativi in fattura venivano corrisposti altri farmaci contingentati da destinare al mercato dell'export. Francesca Santolini SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA SENTENZA PENA DI TRE ANNI E OTTO MESI 04/02/2017 Pag. 11 diffusione:39803 tiratura:63700 L'INDUSTRIA farmaceutica italiana ha fatto registrare un altro anno positivo: il 2016, a conferma di un trend che non accenna a calare. I dati sono arrivati in questi giorni dal pre consuntivo di Farmindustria . Oltre all'export nel 2016, altro piatto forte del pharma italiano, costituito da quasi 200 aziende, 63.500 addetti, 6.100 ricercatori, si riconferma l'innovazione e la ricerca. Le aziende del settore hanno investito 2,6 milioni di euro nel 2016 e incrementato del 95% negli ultimi cinque anni nella ricerca esterna. L'innovazione riguarda sempre di più anche le farmacie al centro di una rivoluzione "copernicana" caratterizzata da una spinta che guarda al futuro con spirito di iniziativa e attenzione all'innovazione. Presidio sanitario capillare sul territorio, fondamentale il ruolo delle farmacie nella promozione della salute, nella prevenzione e nell'educazione sanitaria del cittadino: per adempiere a questo compito le farmacie investono su personale preparato e continuamente aggiornato oltre ad una grande attenzione ai bisogni del cliente/paziente. L'obiettivo primario è quello di mantenere le persone sane, contrastando l'insorgenza e lo sviluppo della malattia. INTERESSANTI i dati sulle farmacie sul territorio nazionale. L'Italia è quindicesima in classifica per numero di farmacie in rapporto agli abitanti. Ce ne sono 29,55 ogni 100mila abitanti. Il dato mette in evidenza la capillarità del servizio. L'Italia è anche il Paese europeo in cui ci sono più farmacisti: sono 70.300 contro i 55.454 della Francia che è seconda (rapporto dell'Associazione delle farmacie dei Paesi Ue). Fondamentali i momenti di contatto tra consumatori, brand, prodotti e screening per informare i cittadini e comunicare le novità in ambito di prevenzione ed educazione alla salute. In questi giorni è ancora Milano capitale della prevenzione. Ha preso il via nella città meneghina il Farmatour Unilever, un ciclo di eventi su tutto il territorio nazionale all'interno di alcune selezionate farmacie per parlare di prevenzione ed educazione alla salute orale. Il road show farmaceutico è partito ieri dalla farmacia Ambreck di Milano, ma sono già ufficializzate le altre due date di febbraio: il 16 a Barlassina, nella farmacia del vicepresidente di Federfarma Milano, Paolo Vintani e il 24 a Genova, nella farmacia Pedrini. Ospiti delle prime due tappe Justine Mattera ed Emanuela Folliero. A tutti i partecipanti verrà presentato White Now Touch, il nuovo prodotto per un sorriso brillante. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CORAGGIO DI INVESTIRE IN RICERCA E INNOVAZIONE 04/02/2017 Pag. 13 diffusione:39803 tiratura:63700 Medici e nutrizionisti Un pool per la salute dei denti NUTRIZIOSINISTI, MEDICI, dentisti e personaggi del mondo dello spettacolo alla Farmacia Ambreck per la prima tappa del Farmatour Unilever total care, «perchè l'igiene orale deve cominciare fin da piccoli». Centinaia le persone che si sono fermate. «Mentadent - afferma Alessandro Simoni, Senior Marketing Manager Unilever - è il brand leader nell'igiene orale che da oltre 36 anni si prende cura del sorriso degli italiani. In queste giornate dedicate alla salute orale coinvolgeremo in maniera attiva la figura del farmacista, che in questi anni ha saputo dominare un'evoluzione delle competenze, in grado di coniugare l'insostituibile ruolo di consulente specialistico del paziente a tutela della salute, con doti imprenditoriali». PRESENTATO IN ANTEPRIMA White Now Touch che ridona il sorriso bianco a chiunque. «La farmacia fanno sapere gli organizzatori - è oggi al centro di un profondo processo evolutivo caratterizzato da una crescente competizione che stimola e richiede nuovi modelli. Anche manageriali. Interessanti i dati sulle farmacie sul territorio nazionale. L' Italia è quindicesima in classifica per numero di farmacie in rapporto agli abitanti. Ce ne sono 29,55 ogni 100mila abitanti. L'Italia è anche il paese europeo in cui ci sono più farmacisti: sono 70.300 contro i 55.454 della Francia che è seconda (rapporto dell'Associazione delle farmacie dei Paesi UE). Il dato mette in evidenza la capillarità del servizio. IL FARMACISTA oggi, accanto alle imprescindibili competenze tecnico-professionali specifiche, è sempre più imprenditore responsabile dell'organizzazione e gestione delle risorse umane, delle tecniche di marketing, comunicazione e della definizione di partnership orientate a network innovativi. Già ufficializzate le altre due date di febbraio: il 16 a Barlassina, nella farmacia del Vice Presidente di Federfarma Lombardia, Paolo Vintani e il 24 a Genova, nella farmacia Pedrini. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FARMACIA AMBRECK PRIMA TAPPA DEL FARMATOUR UNILEVER 04/02/2017 Pag. 13 diffusione:39803 tiratura:63700 Medici e nutrizionisti Un pool per la salute dei denti Nella Farmacia Ambreck da sinistra Evelina Flachi - nutrizionista de "La prova del cuoco", il programma di Rai Uno condotto da Antonella Clerici - con il dottor Alberto Ambreck A destra Susanna Messaggio e Justine Mattera L'evento ha richiamato nella farmacia personaggi del mondo dello spettacolo, clienti interessati alla novità, passanti incuriositi Centinaia, infatti, le persone che sono entrate e hanno apprezzato l'iniziativa SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FARMACIA AMBRECK PRIMA TAPPA DEL FARMATOUR UNILEVER VITA IN FARMACIA 15 articoli 04/02/2017 Pag. 1 Ed. Milano diffusione:238671 tiratura:333841 Ospedali, gare truccate Giuseppe Guastella turbativa d'asta nelle forniture di apparecchiature sanitarie: la Procura chiede il rinvio a giudizio di 26 persone per il caso Elekta. a pagina 6 Fu un esposto del direttore della struttura di ingegneria clinica dell'Istituto dei tumori di Milano, Roberta Pavesi, a dare il via nel 2014 all'inchiesta che un anno dopo portò agli arresti domiciliari per associazione per delinquere e turbativa d'asta quattro manager italiani della azienda svedese Elekta che produce apparati ad alta tecnologia per il trattamento terapeutico dei tumori e alla scoperta di appalti truccati in mezza Italia. Ora la Procura chiede il rinvio a giudizio di 26 persone e della Elekta, coinvolta in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società. La gara con la quale l'Istituto dei tumori avrebbe dovuto acquistare per un importo di 1,9 milioni di euro un acceleratore lineare, una apparecchiatura per la radioterapia, sarebbe stata viziata da un accordo tra due aziende concorrenti e da complicità interne alla struttura ospedaliera, sostiene il sostituto procuratore Giovanni Polizzi. La stessa cosa sarebbe avvenuta in molti altri appalti. Come in quello per una analoga apparecchiatura da vendere all'azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, dove la gara, anche essa «turbata» come quella precedente, riguardava anche la realizzazione di un «bunker» per «ospitare un acceleratore per la struttura complessa di radiologia oncologica». «La netta impressione è che, esattamente come accade in altri settori, vi sia una sorta di spartizione tra le aziende del settore», scriveva il gip Giuseppe Gennari ordinando gli arresti. Le indagini della Guardia di Finanza di Milano hanno scoperto che, attraverso gli stessi accordi e gli interventi di primari e funzionari pubblici, sarebbero state truccate anche le gare per gli acceleratori nell'ospedale «Spezzino» di La Spezia, al Policlinico San Matteo di Pavia, all'azienda Usl 9 di Grosseto, all'ospedale del «Mare» di Napoli, oppure alla Asl di Lecce ma anche all'azienda ospedaliera «Bianchi Melacrino Morelli» di Reggio Calabria alla azienda Usl di Bologna e agli ospedali riuniti Marche Nord di Pesaro. Non tutte le gare furono poi portate a termine perché alcune, a causa delle indagini, furono bloccate prima dell'affidamento della fornitura. G. Gua. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN 26 A GIUDIZIO per il caso elekta 04/02/2017 Pag. 1 Ed. Milano diffusione:238671 tiratura:333841 Ema, pronti 59 milioni Elisabetta Soglio Il governo mette sul tavolo 59 milioni per la candidatura di Milano a sede dell'Agenzia del farmaco. Prima riunione ieri a Roma. a pagina 5 La scalata all'Ema comincia con un finanziamento di 59 milioni (nel triennio) che il governo mette a disposizione per dimostrare di voler entrare nella partita. L'annuncio è stato dato ieri dal capo di gabinetto della presidenza del consiglio, Antonio Funiciello, durante la prima riunione del tavolo convocato a Roma per preparare la candidatura di Milano: obiettivo è conquistare la sede dell'Agenzia del farmaco oggi ospitata a Londra, che dopo la Brexit dovrà cercare una nuova collocazione all'interno dell'Ue. I tecnici di Regione e Comune hanno incontrato i rappresentanti dei ministeri della Salute, dello Sviluppo economico, degli Affari esteri e delle Politiche comunitarie. Da oggi si procede con la messa a punto del dossier mentre parte la fondamentale attività diplomatica. Comune e Regione hanno messo a disposizione il lavoro già fatto per dimostrare che Milano ha le carte in regola ed è attrattiva: per offerta culturale e immobiliare, collegamenti (in particolare i tre aeroporti), qualità della vita e per avere dimostrato, con Expo, di saper gestire operazioni complesse. Elisabetta Soglio © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL GOVERNO E LA CANDIDATURA ue 04/02/2017 Pag. 7 Ed. Milano diffusione:238671 tiratura:333841 «Grandi alleanze un vantaggio per la ricerca contro il cancro» Adriana Bazzi Un fondo di 500 milioni di euro per garantire ai malati i farmaci oncologici innovativi, quelli più costosi, la costruzione di reti oncologiche su tutto il territorio nazionale e l'introduzione nei Lea (i livelli essenziali di assistenza garantiti dal sistema sanitario) delle terapie contro il dolore, delle cure palliative e dell'adroterapia (che sfrutta particelle subatomiche contro le cellule neoplastiche): tutte iniziative che il governo sta portando avanti e che sono state ricordate ieri a Milano dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin alla vigilia del World Cancer Day, celebrato oggi in tutto il mondo. «Dobbiamo affrontare la malattia a 360 gradi e garantire l'accesso alle cure in modo uniforme in tutt'Italia grazie, appunto, alle reti oncologiche - ha ricordato ieri il ministro della Salute, durante un incontro all'Istituto nazionale dei tumori con i rappresentati di tutti i centri di cura e di ricerca della Regione Lombardia - ma soprattutto dobbiamo prevenirla attraverso corretti stili di vita, e con gli screening per l'individuazione precoce del tumore. Il cancro è una malattia che si può domare». E il ministro, a margine dell'incontro, si è così espressa a proposito della prospettiva di fusione fra Istituto Europeo di oncologia e Istituto Humanitas per la creazione di un grande polo oncologico: «Dal punto di vista dell'operazione non entro perché è fra privati. Dal punto di vista scientifico non possiamo che vedere favorevolmente l'iniziativa laddove si faccia massa critica, che è sempre un vantaggio per la ricerca». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il ministro Beatrice Lorenzin (foto ), ministro della Salute nel governo Gentiloni, ha presentato il World Cancer Day ieri in via Venezian VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lorenzin e l'operazione privata su Ieo e Monzino 04/02/2017 Pag. 6 Ed. Genova diffusione:239605 tiratura:340745 Sanità e migranti Dal rischio alcol agli ostacoli per motivi religiosi Alfredo Maiolese e i pazienti musulmani che non vogliono medici donna: "Bisogna capirsi e trovare i modi giusti" GIULIA DESTEFANIS LA SFIDA della presa in carico dei migranti, Patrizia Balbinot che è operatrice socio sanitaria al Centro alcologico regionale del San Martino, la racconta con un caso concreto: «Quando è arrivato in reparto Abraham, 28 anni del Senegal, ospite da 2 anni di un centro di accoglienza di Quarto, non parlava - spiega - Non riuscivamo a comunicare, ed era un problema, perché beveva, era affetto da epatopatia cronica e aveva bisogno di un percorso di cura. Ho chiamato il centro di accoglienza e mi hanno detto che l'italiano lo capiva bene: allora ho riflettuto sul mio approccio. E l'ho cambiato. Gli ho chiesto come andassero le cose in Senegal, della sua famiglia, abbiamo iniziato a chiacchierare. Mi sono interessata alla sua storia». A lei si è aperto un mondo, tanto che da allora sottopone a tutti gli stranieri un questionario anonimo per ascoltare le loro necessità e la loro percezione della sanità italiana. Mentre Abraham, chiacchiera dopo chiacchiera, ha capito che poteva fidarsi e si è fatto aiutare. Ma i casi come il suo sono sempre di più, e con loro crescono le sfide che l'immigrazione apre anche tra le mura di ospedali e ambulatori. Se ne è discusso ieri al convegno "Immigrazione e sanità - L'importanza dell'accoglienza e la formazione culturale degli operatori sanitari" organizzato a Genova dal Centro alcologico con la Asl 3, l'Ipasvi, la federazione nazionale degli infermieri e degli assistenti sanitari: «Ormai il 12% dei nostri pazienti sono stranieri - spiega Gianni Testino, direttore del Centro alcologico, riferendosi a pazienti stranieri che vivono in Italia da tempo ma anche al numero crescente di migranti in difficoltà - Una percentuale che ci impone di adattare non solo la cultura medica, ma anche i percorsi di assistenza, coinvolgendo infermieri e operatori». L'alcol, tra le dipendenze, è quella che cattura più in fretta e può essere molto nociva: perché i ragazzi di fede musulmana non lo conoscevano, «iniziano a bere qui spesso per lo stesso motivo dei nostri figli, emulazione. Lo usano come strumento di integrazione, oppure come fosse un farmaco per alleviare i loro disagi - continua Testino - E gli effetti sono devastanti anche a dosaggi per noi moderati: anche perché certe popolazioni, come le nord africane e mediorientali, hanno minore capacità di smaltire l'alcol». Balbinot, attraverso quel questionario che potrebbe fare da esempio per altri reparti, cerca di capirli: «Solo il 40% di loro dice di avere un lavoro - racconta - E poi scrivono di sentire la mancanza della famiglia: quando i famigliari ci sono cerchiamo di coinvolgerli, ma spesso sono soli». Ma non c'è solo il punto di vista del centro alcologico: c'è Maria Pia Giardino, infermiera del Sert di Voltri, che racconta la difficoltà di avere a che fare con pazienti uomini di fede musulmana, «che rifiutano ogni contatto». «È una cultura diversa - la risposta di Alfredo Maiolese, presidente della Lega Islamica Europea Bisogna capirsi, senza forzature, e trovare i modi giusti, nel nome della salute, che è il bene più prezioso per tutti». C'è Enrico Costa, del Ceis, una delle realtà più impegnate nell'accoglienza a Genova: «Con le dipendenze non si scherza, molti ragazzi fumano, alcuni cannabis, e su questo siamo intransigenti - spiega - L'aiuto e la collaborazione con Asl e ospedali è fondamentale». E ci sono i ragazzi dell'Orto collettivo di Campi, dove molti migranti sperimentano un antidoto alle dipendenze, «il lavoro all'aria aperta, con la terra - dice Andrea Pescino - Il lavoro combatte il disagio, è una ricchezza per i migranti e per la collettività». ©RIPRODUZIONE RISERVATA I NUMERI ENTRO ALCOLOGICO "Ormai il 12% dei nostri pazienti sono stranieri - spiega Gianni Testino, direttore del Centro alcologico, riferendosi a pazienti stranieri che vivono in Italia e ai migranti" DIPENDENZA L'alcol, tra le dipendenze, è quella che cattura più in fretta e può essere molto nociva: VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La salute Il convegno Crescono le sfide che l'immigrazione apre anche tra le mura di ospedali e ambulatori 04/02/2017 Pag. 6 Ed. Genova diffusione:239605 tiratura:340745 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato perché i ragazzi di fede musulmana non lo conoscevano e iniziano a bere qui per emulazione L'ANTIDOTO Ma ci sono anche i sono i ragazzi dell'Orto collettivo di Campi, dove molti migranti sperimentano un antidoto alle dipendenze, il lavoro all'aria aperta, con la terra genova.ipasvi.it regione.liguria.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: LA SALUTE dei migranti e la prevevzione dei comportamenti a rischio apre nuove sfide per medici, infermieri e operatori sanitari genovesi. A sinistra Alfredo Maiolese 04/02/2017 Pag. 1 Ed. Napoli diffusione:239605 tiratura:340745 Veronesi jr verso il Pascale DEL BELLO A PAGINA VII LA griffe "Veronesi" sbarca a Napoli. Direttamente da Milano per aumentare il prestigio del Pascale e, anche, per drenare l'inarrestabile emorragia di pazienti in fuga verso il nord. Per ora è un'ipotesi. Suffragata dalla domanda di partecipazione al concorso, potrebbe però presto diventare realtà grazie all'approdo di Paolo Veronesi in veste di neodirettore della Chirurgia senologica del polo oncologico partenopeo. Lui è il figlio di Umberto, guru del "linfonodo sentinella" e fondatore dello Ieo (Istituto europeo di oncologia): recentemente scomparso a 90 anni, è stato anche scienziato di fama internazionale ed ex ministro della Salute. Attualmente Paolo Veronesi è primario della stessa disciplina proprio allo Ieo che però, al momento sta vivendo una stagione difficile a causa di un possibile passaggio di mano. Questa è la premessa che potrebbe consentire al Pascale di riempire la casella vuota di primario della Senologia lasciata libera da Giuseppe D'Aiuto, andato in pensione già da qualche anno. Certo, il brand Veronesi fa gola e l'asse Milano-Napoli lo confermerebbe. Ovviamente, nonostante ci siano già stati dei contatti al vertice, l'operazione deve comunque passare attraverso un concorso per titoli ed esami. E non è matematica la vittoria di Veronesi, anche perché oltre a vari candidati interni (praticamente tutti, tranne il figlio dell'ex primario, Massimiliano D'Aiuto che, pur avendo i titoli, ha deciso di rimanere fuori dalla corsa) ce ne sono alcuni provenienti da centri di rilievo e altrettanto titolati. Per esempio, Daniela Terribile, ricercatore e aiuto di Chirurgia senologica al Gemelli di Roma (anche lei in pole position), Paolo Arnone (in forza allo Ieo) e Marcello Pozzi del Regina Elena di Roma. In più a concorrere ci sono anche alcuni nomi noti dalla vicina Federico II, come Antonello Accurso. Ma perché, si chiedono tanti camici bianchi (e non solo loro), un professionista come Veronesi, conosciuto per rango di stirpe e già al vertice in una prestigiosa struttura del nord, sarebbe disponibile a sbarcare all'ombra del Vesuvio con lo stesso incarico? E in più in una situazione organizzativa che di certo non è quella meneghina? Ha poco più di 50 anni, il rampollo della celebre famiglia, non sarebbe in rapporti idilliaci con alcuni primari dello Ieo. I suoi colleghi infatti, preoccupati che l'Istituto possa essere fagocitato dall'Humanitas di Gianfelice Rocca e dal gruppo San Donato guidato da Paolo Rotelli, qualche giorno fa hanno scritto una lettera di fuoco al Cda dello Ieo, per ribadire il loro secco no all'operazione. La ragione del rifiuto? Il particolare statuto dell'Istituto fondato nel '94 dal patriarca Umberto (a suo tempo, grazie all'aiuto di Enrico Cuccia, deus ex machina di Mediobanca) secondo cui tutti i redditi vengono reinvestiti nella ricerca e non distribuiti tra gli azionisti. Modello unico, in Italia. Tutti contrari dunque alla manovra che vede capofila Intesa San Paolo (azionista Ieo con il 7,36 per cento) tranne, appunto Paolo Veronesi che solo qualche giorno fa diceva «Papà sarebbe stato felice» della cessione dello Ieo a Humanitas. La posizione dell'erede del Professore - è la tesi degli osservatori locali pur se supportata dalla famiglia, è talmente delicata a quella dei suoi colleghi da indurlo a tenere pronto un piano B. In altre parole, se Humanitas vincesse la sfida acquisendo lo Ieo, Paolo Veronesi non avrebbe problemi. Al contrario, se dovesse essere confermata l'autonomia dello Ieo, la sconfitta coinvolgerebbe anche il chirurgo. E in questo caso, potrebbe prendere forma l'operazione-Pascale. Tra l'altro, l'attuale norma concorsuale dà comunque al manager la libertà di scelta. Il direttore generale può nominare anche un candidato che la commissione valutatrice non ha inserito nei primi tre posti della classifica. I giochi sono aperti. Attilio Bianchi non si è ancora espresso e per lui, dicono gli addetti, vale il motto "vinca il migliore". E se sarà Veronesi, il Pascale e con lui la Regione avrà tutto da guadagnarci. Anche in immagine. www.istitutotumori.na.it www.salute.gov.it PER SAPERNE DI PIÙ VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL PERSONAGGIO 04/02/2017 Pag. 49 Ed. Cuneo diffusione:154324 tiratura:222715 "A Savigliano c'è spazio per la settima farmacia " Grazie a coloro che lo scorso anno sono venuti ad abitare in città, Savigliano potrebbe aprire una settima farmacia. La normativa che regola il settore prevede infatti che si apra una farmacia ogni 3.300 abitanti, con la possibilità di attivarne un'altra superata la metà della quota «necessaria» (1.650). Lo scorso anno, la popolazione contava 21.471 abitanti: una ventina in più delle 21.450 necessarie per una nuova apertura. «Il Comune non ha alcun obbligo di chiedere l'istituzione di una nuova licenza - ha scritto l'ex sindaco Claudio Cussa, rispondendo in una lettera a una sollecitazione del consigliere Maurizio Occelli (Forza Italia) - anche perché l'eccedenza di abitanti è molto contenuta e si tratta di una facoltà». [a. gi.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lettera del consigliere comunale di Forza Italia 04/02/2017 Pag. 13 Ed. Reggio Emilia diffusione:100036 tiratura:134560 OGGI alle 11 inaugura la farmacia Montaldi Dallaglio, in piazza Martiri, in centro a Reggiolo. E' un altro passo avanti nella ricostruzione post terremoto. Il sisma del 2012 aveva arrecato gravi danni ai locali della farmacia, prima trasferita in un container e poi in una sede provvisoria. Ora l'attività torna di fronte alla rocca, nell'immobile prima demolito e poi ricostruito. Per l'inaugurazione sono previste iniziative promozionali che proseguono anche la prossima settimana. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato REGGIOLO LA FARMACIA TORNA IN CENTRO 04/02/2017 Pag. 11 Ed. Forli diffusione:100036 tiratura:134560 Farmacie in arrivo Ne apriranno tre in prima periferia QUATTRO nuove farmacie sono già state aperte, altre tre apriranno a breve. Nel comprensorio di Cesena, il concorso regionale per l'apertura di nuove sedi farmaceutiche porterà in tutto a 53 il numero totale dei presidi. Tra ottobre e novembre dello scorso anno sono spuntate quattro croci verdi luminose a San Mauro Pascoli e tre a Cesena. In città le zone sono San Vittore, Diegaro e via Madonna dello Schioppo. LE ALTRE ZONE che presto potrebbero avere nuove farmacie sono Cesenatico (Ponente), Longiano (Ponte Ospedaletto), Bora di Mercato Saraceno, Bulgaria di Gambettola e Cesena nell'area che gravita attorno a via Cesare Zavattini. In tre di queste località nasceranno altrettante farmacie. Una passeggiata sulla piantina geografica della città che si cura permette anche di verificare come sono cambiati i tempi. Da quando, per esempio, è stato abbassato il livello dell'aumento della popolazione per aprire nuove sedi: ogni 3.500 abitanti. «Il ruolo delle farmacie - spiega Stefano Pianori per Federfarma - resta imprescindibile. La vendita dei farmaci in modo professionale è un elemento fondamentale». Soprattutto nei confronti della vendita di farmaci online. Un costume sempre più diffuso e pericoloso. «Soprattutto - fa intendere Pianori in quei siti che non sono sottoposti ai controlli legali». Cesena si prepara così a vedere alzate nuove saracinesche che faranno compagnia agli altri 50 presidi privati e alle farmacie comunali. m. s. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COSA CAMBIA 04/02/2017 Pag. 9 Ed. Lodi diffusione:39803 tiratura:63700 Falsificava ricette per comprare morfina: bloccato in farmacia - VIGEVANO - DURANTE alcune visite che aveva sostenuto all'ospedale del capoluogo lomellino, il 25enne vigevanese G.V., si era impadronito di ricettari e timbri di medici con i quali acquistava morfina nella farmacie cittadine. Così, è stato denunciato dalla polizia per i reati di falso, furto aggravato di timbri e ricettari medici e detenzione di sostanze stupefacenti. A lui gli uomini del vice questore aggiunto Anna Leuci sono arrivati dopo un'indagine avviata da diverse settimane. I riscontri investigativi hanno consentito di appurare che il venticinquenne, che in passato aveva subìto un complesso intervento chirurgico che aveva avuto complicazioni, per le quali sarebbe in causa con i medici della struttura privata presso la quale si era rivolto e che per questo aveva dovuto sottoporsi a numerose terapie compresa l'assunzione di morfina a scopo terapeutico, presentava le ricette falsificate nelle varie farmacie della città per ottenere, con l'esenzione, lo stupefacente. QUANDO giovedì si è presentato in farmacia dove aveva ordinato la sostanza, ha trovato i poliziotti in borghese che lo hanno bloccato. Accertato che, da agosto, il venticinquenne era riuscito a falsificare almeno un centinaio di ricette grazie alle quali aveva potuto ottenere dei consistenti quantitativi di morfina. Ai poliziotti il giovane ha spiegato che a causa dei problemi di salute dei quali soffre da tempo e che lo hanno condotto a una parziale invalidità, la dose di morfina che è costretto ad assumere ogni giorno è superiore a quella che gli è stata prescritta dai medici e così ha deciso di provvedere in maniera autonoma per condurre una vita normale. Il consumo sarebbe stato di oltre 30 fiale al giorno, dieci volte il quantitativo prescritto. Nella sua auto e nella sua casa i poliziotti hanno ritrovato molte confezioni vuote di morfina e diverse impegnative, ricettari medici ed un timbro.U.Z. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato VIGEVANO NEI GUAI UN VENTICINQUENNE 04/02/2017 Pag. 3 Ed. Milano diffusione:39803 tiratura:63700 di FRANCESCA SANTOLINI - CORSICO - QUATTRO ANNI e sei mesi di reclusione per Carmelo Famà, ex direttore generale di Farmacie Comunali Corsichesi srl, e tre anni e otto mesi per Gianfranco Bona, prima trasportatore di farmaci e poi socio dello stesso Famà in Farmaceutiche srl, l'azienda con cui i due portavano avanti i loro «business» ai danni di Farmacie Comunali Corsichesi. Così si sono espressi i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano che, oltre a condannare a vario titolo gli imputati per i reati di falso, appropriazione indebita e peculato, hanno quantificato un danno patrimoniale ed economico per la partecipata pubblica superiore ai 450mila. Di questi 200mila sono già stati restituiti, mentre per la restante somma è stata ordinata dal tribunale la confisca dei beni. SI È CONCLUSO così un filone delle indagini che ha visto protagonista Farmacie Comunali Corsichesi srl, la società partecipata di cui il Comune di Corsico è socio al 90% e che, dicono i giudici, veniva gestita in modo «privatistico e affaristico» dal suo direttore generale. Se questa inchiesta ha fatto luce sul giro di fatturazioni e la triangolazione di farmaci nel periodo che va dal 2011 al 2012, resta ancora aperto il filone che prende in esame quanto accaduto prima di tale data e che vede coinvolte, oltre a Bona e Famà, anche i due ex presidenti del Cda di Farmacie Comunali Corsichesi, i distributori di farmaci e i farmacisti privati compiacenti che si sono resi complici di una maxi frode. TUTTO VIENE alla luce nel 2012, quando Gianfranco Bona confessa di essere stato l'autore dell'omicidio al cianuro commesso ai danni del farmacista milanese Luigi Fontana. Nei suoi racconti Bona parla di un debito nei confronti del 65enne derivante da una triangolazione di farmaci - un meccanismo in atto con altri complici per frodare il fisco - portata avanti con la società di cui è socio: la Farmaceutiche srl. Da qui ad individuare il socio occulto della stessa il passo è stato breve: uscito allo scoperto Carmelo Famà, in pieno conflitto di interessi in quanto già direttore generale di una partecipata pubblica, è stato costretto a dare le dimissioni. Complice il rapido susseguirsi degli eventi dovuto alle serrate indagini sull'omicidio, Famà non è riuscito a sistemare le situazioni economico-fiscali della partecipata pubblica lasciando in evidenza un credito nei confronti di Farmaceutiche srl di 114mila euro. Nonostante per ovvi motivi Famà fosse a conoscenza delle criticità economiche di Farmaceutiche srl, continuava ad eseguire a favore della stessa forniture di medicine presenti nei magazzini delle strutture pubbliche corsichesi. DIVERSO ma parallelo il discorso dei 254mila euro (valore commerciale di 41.229 farmaci) di cui si sono illecitamente appropriati i due condannati. Il meccanismo era contorto e ben studiato: Famà nel suo ruolo di direttore generale ordinava al distributore i farmaci che Bona avrebbe dovuto trasportare nei magazzini di farmacie corsichesi ma che, invece, indirizzava a farmacie compiacenti sparse in tutta italia. Queste acquistavano i prodotti in nero girando la fatturazione e la documentazione fiscale ad altri esercizi che avevano bisogno di gonfiare i costi o i magazzini. Tra le altre soluzioni c'era anche quella del baratto: ai quantitativi in fattura venivano corrisposti altri farmaci contingentati da destinare al mercato dell'export. Le indagini dei carabinieri e della guardia di finanzia hanno accertato come questi illeciti e una gestione «interessata» dei beni pubblici avvenissero da anni con il coinvolgimento di vari soggetti. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Inchiesta sulle farmacie Famà e Bona condannati 04/02/2017 Pag. 2 Ed. Legnano diffusione:39803 tiratura:63700 di IVAN ALBARELLI - LEGNANO - SE l'hanno presa di mira o è semplice sfortuna non è chiaro. Quel che è certo è che, ormai, per la Farmacia Guarnieri in fondo alla via Venezia - quartiere Oltrestazione - non c'è un momento di pace. Risale alla notte scorsa infatti l'ultimo furto subito dall'esercizio commerciale, che porta così a dieci la conta dei blitz - fra furti (3) e rapine (7) - avvenuti negli ultimi anni. E se restiamo nel solo «comparto» dei furti - del genere: effrazioni notturne a negozio chiuso - la Guarnieri si ritaglia un altro piccolo record: la razzia di giovedì notte arriva a nemmeno due mesi dall'ultima, che risale al 17 dicembre scorso. «Ormai non so più cosa dire e cosa pensare - dice sconfortato Antonio Guarnieri -. La farmacia è dotata di antifurti e di allarme ma ancora una volta tutti i sistemi a disposizione non sono serviti a fermare i ladri». STAVOLTA, a differenza dell'ultimo colpo a ridosso di Natale, l'impianto di videosorveglianza ha ripreso un uomo incappucciato e un altro nel ruolo di «palo» all'esterno. Ancora una volta, proprio come un mese e mezzo fa, la banda ha fatto irruzione rompendo sbarre e finestra nel retro entrando dal cortile condominiale. Nelle immagini immortalate dalle telecamere il ladro strappa poi letteralmente il cassetto della cassa. «Alla fine sono scappati con 700 euro in tasca fra banconote e monete che teniamo come fondo cassa - racconta il titolare - ma non si sono per fortuna portati via i farmaci» (a dicembre avevano invece preso il volo decine di scatole di Viagra e Cialis destinate ad alimentare il mercato nero di questi prodotti). A Guarnieri ieri pomeriggio non è rimasto altro da fare che presentare la solita denuncia ai carabinieri, che stanno ora esaminando i filmati della videosorveglianza a caccia d'indizi utili per identificare gli autori. SOTTO accusa per così dire sono finiti anche l'antifurto - non sarebbe scattata, così sembra, la telefonata d'allarme a casa di Guarnieri - e indirettamente gli inquilini del condominio: «Questa mattina (ieri, ndr) mi hanno detto di aver sì sentito l'allarme intorno alle due di notte, ma nessuno ha chiamato le forze dell'ordine...». Guarnieri chiede da anni al Comune l'installazione delle telecamere lungo una via che, soprattutto nel suo tratto finale, è giudicata pericolosa e frequentata da balordi e spacciatori. «Se ci fossero state giovedì notte si sarebbero rivelate utili». A sostegno di questa battaglia aveva anche organizzato, due anni fa, una raccolta di firme fra i residenti della zona. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Farmacia Guarnieri di nuovo nel mirino Un altro furto dopo quello di dicembre 04/02/2017 Pag. 15 Ed. Empoli diffusione:76979 tiratura:107166 La domenica della ' sanità solidale': esami e visite gratis per tutti LA VISITA dal cardiologo e il controllo della pressione. La prevenzione del melanoma e l'ecografia. La visita ginecologica, e poi il dietologo, la verifica della vista e dell'udito, un controllo ai denti. Domenica 12 febbraio, a Castelfiorentino, porte aperte degli studi medici, dei centri radiodiagnostici e delle farmacie (con anche una postazione mobile) per assicurare a quanti ne faranno richiesta una verifica del proprio stato di salute, senza spendere nemmeno un euro. «Medici in piazza» è la giornata all'insegna della 'sanità solidale' promossa dal Comune e dal Lions Club Certaldo Boccaccio in collaborazione con tutti gli studi medici e i centri presenti nel territorio. Si tratta di una novità assoluta per Castelfiorentino. In piazza Gramsci, a partire dalle 10, sarà attivo un gazebo della Prociv Arci per fornire informazioni sulle visite e gli esami che si potranno fare. A POCHI PASSI, un camper della Lilt offrirà a tutti i cittadini un completo controllo dei nei nell'ambito della campagna di prevenzione dal melanoma, mentre le farmacie (Venturi e Comunale 1) saranno a disposizione per la misurazione della pressione. Quattro gli studi e i centri diagnostici aperti con un'ampia gamma di esami e visite. Radius Valdelsa (via Cerbioni 7, area industriale di Cambiano) effettuerà esami ecografici, visite oculistiche e ginecologiche, screening epatologico (camper associazione nazionale Ciechi). L'Assomedica (piazza delle Fiascaie) sarà a disposizione con dietologo, dermatologo, psichiatra, psicologa infantile, podologo, chirurgo vascolare e medici di famiglia (per visite generiche). IL «CENTRO Medico Castelfiorentino» (via Masini 26) sarà presente con fisioterapista, podologa, dietologo, logopedista, dermatologo, dentista, cardiologo. «Il Giglio» (piazzetta «De Amicis») con cardiologo, e consentirà ai pazienti di sperimentare agopuntura, allergologia e usufruire di un test per l'udito. Infine, chi desidera donare il sangue o effettuare il test di idoneità per poterlo fare, il Centro Trasfusionale sarà aperto dalle 8 alle 11 (ospedale «Santa Verdiana»). «A volte - sottolinea l'assessore alla salute, Alessandro Tafi - basta poco, anche un semplice test come la misurazione della pressione, per poter predisporre delle terapie efficaci ed evitare il sorgere di patologie anche gravi». Irene Puccioni VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CASTELFIORENTINO DALLE 10, IN STRADE E PIAZZE, GRAZIE A LIONS BOCCACCIO E COMUNE IN COLLABORAZIONE CON GLI STUDI MEDICI 04/02/2017 Pag. 5 Ed. La Spezia diffusione:76979 tiratura:107166 - LA SPEZIA - LE VOCI del bilancio dell'Asl non lasciano spazio a interpretazioni. Il totale delle entrate nel 2015 è stato di 430 milioni e 307 mila euro, il totale dei costi sono stati pari a 437 milioni e 408 mila euro. Il che ha generato un saldo negativo di 7 milioni e 101 mila euro. Il disavanzo, nel risultato di esercizio del 2015, è evidente, come del resto è evidente lo sforzo dell'azienda per risanare il deficit. Operazione, questa, che è stata conseguita, in parte. Il bilancio del 2016 riporta un saldo negativo di 3 milioni e 986 mila euro, frutto della differenza tra i 430 milioni e 727 mila euro di entrate e i 434 milioni e 713 mila euro di uscite. «A dire il vero - spiega il direttore generale, Andrea Conti - non si tratta di un disavanzo ma di una quota di bilancio non coperto dal fondo nazionale ma da un'integrazione del fondo, realizzata dalla Regione anche col contributo economico dei cittadini. Stiamo seguendo le direttive regionali, secondo cui da qui a tre anni la spesa sanitaria deve essere coperta solo da fondi nazionali». Il dato che emerge dal risultato di esercizio 2016, è quello relativo alla differenza tra il deficit di bilancio riscontrato l'anno scorso e quello del 2015, che ha originato un rientro di 3 milioni e 115 mila euro. Un 'risparmio' operato su diverse voci di bilancio. Per esempio, per l'acquisto di farmaci nelle farmacie convenzionate, l'Asl 5 è passata dai 32 milioni e 42 mila euro del 2015 ai 28 milioni e 312 mila euro del 2016, con un risparmio di 3 milioni e 730 mila euro. Per quelli tumorali distribuiti dal San Martino e dal Gaslini si è passati dai 3 milioni e 281 mila euro del 2015 ai 5 milioni e 813 mila euro del 2016, ma al contempo sono diminuiti di 1 milione e 831 mila euro i costi dei ricoveri e aumentati di 1 milione e 306 mila euro le spese per i servizi sanitari riferiti all'assistenza specialistica ambulatoriale. «Per quanto riguarda la spesa farmaceutica - conclude Conti -, la scelta della Regione, che condivido, è quella secondo cui il cittadino non deve andare in pochi centri di distribuzione dei farmaci ma deve essere libero di recarsi dove desidera. Il primo ciclo di cura viene dispensato a livello ospedaliero, poi il cittadino va nella farmacia che vuole». Laura Provitina SCHEDA I dirigenti I costi dei dirigenti, 450 unità, e i 1400 del comparto sanitario, rimangono praticamente invariati: la spesa dei dirigenti è di 44 milioni di euro Infermieri Il personale infermieristico e i pochi operatori socio sanitari (Oss) che non appartengono alle cooperative costano circa 55 milioni e 500 mila euro I risparmi La rinegoziazione dei contratti ha fruttato un rientro, dal 2015 al 2016, di 1 milione e 179 mila euro, guadagnati 212 mila euro nell'assistenza informatica VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Bilancio, tagli a 4 milioni di spese Il dg: «Entro tre anni deficit azzerato» 04/02/2017 Pag. 39 Ed. Belluno diffusione:56481 tiratura:76115 Farmacia : nuova gestione a orario continuato TRICHIANA - (m.b.) La farmacia di via Roma è stata ceduta dalla famiglia Zerbio alla società Farmacia Dolomiti Sas della dottoressa A. Da Pian & C. Una novità non solo gestionale, ma anche nell'orario di apertura che sarà continuato. La struttura che comprende i locali della farmacia al primo piano e al piano superiore una abitazione, era stata fondata dal dottor Giuseppe Zerbio, scomparso nell'ottobre dello scorso anno. L'attività è un vero e proprio pezzo di storia del paese. Il suo fondatore aveva due lauree: farmacia e giurisprudenza, negli anni 50 aveva prese il posto del dottor Zampol che aveva aperto l'attività a Lentiai. Dopo oltre un trentennio Giuseppe affidò la farmacia al figlio Luca che ha portato avanti l'attività fino a questi giorni. Zerbio partecipò anche attivamente alla vita politica di Trichiana, con la carica di vicesindaco negli anni dal 1960 al 64, mentre la moglie Paola Cadonà ha aiutato il marito nella farmacia, ed ha ricoperto la carica di assessore alla cultura. La nuova gestione, intanto, si presenta al pubblico con un'orario ampliato: infatti, la farmacia sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 20 con orario continuato. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TRICHIANA La storica rivendita della famiglia Zerbio è passata di mano, offrendo novità 04/02/2017 Pag. 47 Ed. Padova diffusione:56481 tiratura:76115 (Ca.B.) Rapina a mano armata ieri sera nella farmacia di via del Castello, a Pernumia. Poco dopo le 19 un uomo ha fatto irruzione nel negozio, pronunciando in italiano perfetto, con una leggera cadenza veneta, la più classica delle frasi: «Fermi tutti, questa è una rapina». Il malvivente ha puntato una pistola, forse giocattolo, contro la farmacista e l'ha obbligata ad aprire la cassa. Quindi l'ha ripulita di tutto il contenuto, che complessivamente ammontava a 400 euro. L'azione criminale è durata pochi minuti, poi l'uomo si è dileguato. A quel punto dalla farmacia è partito l'allarme. In poco tempo sono arrivati sul posto i carabinieri di Monselice e di Abano che hanno raccolto le varie testimonianze. E ora fervono le indagini per risalire al rapinatore, che starebbe colpendo varie attività del padovano. A suggerire che potrebbe trattarsi dello stesso uomo che il 31 gennaio scorso ha rapinato una farmacia in via Armistizio a Padova e il 13 gennaio una tabaccheria in via Siracusa, sempre in città, è infatti un particolare notato dai testimoni: gli occhi incredibilmente azzurri, ben visibili nonostante il volto dell'uomo fosse in tutte le occasioni parzialmente travisato da un berretto ben calato sulla fronte e da una sciarpa portata fin sopra il naso. Ora toccherà ai carabinieri accertare se si tratti effettivamente della stessa persona. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il bandito dagli occhi azzurri rapina con pistola la farmacia PROFESSIONI 5 articoli 04/02/2017 Pag. 15 diffusione:11274 tiratura:24464 Se la salute fa rima con il digitale Patrizia Licata La sanità e l'industria del farmaco sono cambiate e a spingere verso una radicale trasformazione è l'elemento che ha già rivoluzionato tanti settori: la tecnologia. Internet delle cose, connettività digitale, nanotech e biotech, sensori, Big data. Tutto questo ha un impatto anche nel mondo della salute: farmaci mirati, addirittura personalizzati, per i pazienti; più efficienza e meno costi per il sistema sanitario; produttività per il paese. Sfide e potenzialità, dunque, ma anche incognite. Se ne è parlato al Centro Studi Americani nel corso dell'evento "Pharma Tech Dialogue" promosso dalla rivista Formiche dove è stato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, a sottolineare il peso dell'industria farmaceutica nell'economia italiana: siamo il secondo maggior produttore farmaceutico dell'Ue dopo la Germania, con l'ambizione di arrivare al numero uno. Il matrimonio tra industria del farmaco e tecnologie passa per un'inedita cooperazione tra medici e accademia da un lato e informatici, matematici e bioingegneri dall'altro, e fa leva sulla nuova ricerca basata su "reti" distribuite di attori che collaborano e sulle start up. È qui che nasce oggi molta dell'innovazione per la salute che rende il settore più sostenibile e efficiente e anche più "umano", ha sottolineato Roberto Ascione, ceo di Healthware International, tanto che l'Italia potrebbe ritrovarsi a vivere un secondo Rinascimento, fatto di eccellenti piccole botteghe dell'innovazione hitech per la salute, come indicato da Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Toscana Life Sciences. Ma anche i grandi si danno da fare per sviluppare tecnologie per la sanità: Francesco Stronati, vice president IBM, Health and Public Sector, ha ricordato come il colosso informatico si sia messo in prima fila, grazie a Watson Health, per dare supporto a medici e ricercatori con cloud, analytics, sistemi cognitivi, intelligenza artificiale. Che cosa serve adesso all'Italia per diventare la super-potenza dell'innovazione hitech nella sanità? «La cultura del cambamento e più collaborazione pubblico-privata», ha sottolineato il presidente di Farmindustria, Scaccabarozzi. È così che si mette l'acceleratore allo sviluppo delle start-up e si creano quegli ecosistemi che sono come la rampa di lancio perché l'innovazione possa decollare. PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il convegno del Centro Studi Americano 27/01/2017 Pag. 1 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News eCommerce è destinato a crescere I dati rilevati dall'Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano dimostrano una crescita costante del commercio elettronico in Italia, per le diverse categorie merceologiche. Nell'ambito specifico della farmacia, sono le esperienze di successo dei farmacisti che, dopo essersi cimentati nel commercio elettronico di parafarmaci e cosmetici, ora puntano anche alla vendita di Sop e Otc , a dimostrazione di come sia una strada percorribile 1 commercio elettronico (eCommerce) si sta "*' sviluppando in ogni -> settore merceologico. ,-3^1» i rilevamenti effettuati dall'Osservatorio eCommerce B2c (Business to consumer) del Politecnico di Milano mostrano l'evoluzione di questo interessante fenomeno (vedi grafici), figlio della moderna tecnologia. Negli ultimi sei anni, la domanda è cresciuta annualmente a un ritmo di due cifre, passando da 8 miliardi di euro nel 2010, a poco meno di 20 miliardi nel 2016. Tra i 19 milioni di acquirenti presenti online, il 68% è un "web shopper abituale", gli altri, acquirenti occasionali. Interessante è anche la distribuzione della domanda: se nel 2010 i servizi erano il 68% (il 32% invece riguardava i prodotti), nel 2016 questa forbice si è ridotta a favore dei prodotti che ora coprono il 46% della domanda (ai servizi resta il 54% del totale). Turismo, informatica ed elettronica e abbigliamento sono i tre comparti merceologici più commercializzati online, modalità d'acquisto che complessivamente in Italia ha un tasso di penetrazione del 5% (in Francia è del 10%, negli Usa del 15%, mentre nel Regno Unito del 19%). Sono dati che devono interessare anche il commercio elettronico delle farmacie italiane, che da poco più di un anno a questa parte, in virtù del decreto legislativo 17/2014, hanno facoltà, previa autorizzazione del ministero della Salute, di vendere anche farmaci Sop e Otc all'interno dei loro portali, peraltro già attivi da tempo per il commercio di parafarmaci e prodotti cosmetici. » segue a pag. 8 • Segue dalla prima di Pierluigi Altea "n Italia, le farmacie autorizzate alla vendita a distanza al pubblico dei medicinali senza obbligo di prescrizione, sono attualmen.te 415, di cui 353 farmacie e 62 esercizi commerciali (vedi infografica e tabella). Un numero esiguo, destinato però a crescere, proprio come prevede l'Osservatorio eCommerce B2C (business to consumer) del Politecnico di Milano, da tempo impegnato nel monitorare il fenomeno del commercio online (vedi grafici). «Ci aspettiamo una crescita anche di questo comparto», spiega Samuele Fraternali, Senior Researcher presso gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, «cioè perlomeno una crescita commisurata all'intero settore eCommerce che è destinato a crescere nel suo complesso. Tuttavia, nel comparto farmacia, perché ciò avvenga aldilà di una crescita, per così dire, fisiologica, c'è bisogno che il cliente si abitui a questa nuova modalità d'acquisto, del tutto estranea al prodotto farmaceutico, che venga dunque "educato" e spinto in questa direzione». Le farmacie, secondo quanto affermato da Samuele Fraternali, dovrebbero lavorare sui tre diversi fronti che da sempre caratterizzano il commercio elettronico: il prezzo, la qualità dei prodotti e dei servizi accessori, nonché la gamma dei beni offerti. «C'è bisogno che nel comparto farmacia nascano e si sviluppino iniziative riconducibili a questi tre elementi», spiega il ricercatore, «volte a far percepire il valore aggiunto che un acquisto online può riservare anche a un prodotto riconducibile alla sfera farmacia». Tuttavia, sottolinea Fraternali, c'è un limite di cui è bene terne conto. «Per i prodotti farmaceutici», spiega, «è più difficile compiere quelle operazioni di marketing e comunicazione che tanto valgono e sono efficaci in altri settori. Però, è anche vero che, una volta attratto il consumatore all'interno del sito di eCommerce per un qualsiasi altro prodotto commercializzato dalla farmacia, è più facile fare operazioni di cross-selling, che a questo punto rendono possibile anche la vendita del farmaco o di altri prodotti farmaceutici che poco si prestano a essere promossi con i tradizionali strumenti di marketing». Per fare eCommerce, non basta prendere i prodotti e metterli online, bisogna rispettare alcuni principi. A ricordarlo è Giovanni Cappellotto, project manager ed esperto di vendite online. «Innanzitutto, è indispensabile avere una piattaforma di vendita di ottimo livello», spiega, «quindi un negozio online ben costruito, integrato con tutti i sistemi di gestione, così PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L1 27/01/2017 Pag. 1 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato da curare l'approvvigionamento e il magazzino, sino al rapporto con i corrieri per le spedizioni che devono essere rapidissime: pensando all'enorme diffusione delle farmacie in Italia, la vittoria sulla distribuzione tradizionale si può avere solo garantendo consegne molto veloci e prodotti scontati». Sì, ma quanto deve generare un sito eCommerce per poter essere produttivo? «Il fatturato minimo per ogni addetto su un'attività che vende online»; spiega Cappellotti, «si sta situando sopra i 300mila euro: un obiettivo che può essere raggiunto solo se il sito è esposto a un certo traffico che è il driver principale di qualsiasi attività economica. Tanto è vero che, anche nel commercio tradizionale, il valore immobiliare o dell'affitto di un esercizio pubblico è dato in buona parte proprio dal traffico cui è esposto». Anche online, dove tutto è invisibile, il traffico, che non giunge naturalmente Regione/Provincia Autonoma Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Provincia Autonoma di Boizano Provincia Autonoma di Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d'Aosta Veneto TOTALE Farmacie 1 46 32 46 6 60 13 19 3 13 16 11 18 83 353 I siti autorizzati alla vendita online di tarmaci d'automedicazione (Fonte: ministero della Salute) Esercizi commerciali 7 10 1 7 3 10 2 1 52 Fonte: ministero della Salute - rilevamento effettuato il 19 dicembre 2016 La dinamica della domanda eCommerce B2C (2010-2016) Valore degli acquisti eCommerce da consumatori italiani • WM 11.002 • mln€ • • 9.347 • min€ • ^B min € ^S 12.648 min € 34% 2013 2012 •• 12.648 H mlnC • ^5 (20152016) 2016 14.374 min € 39% 2014 ma lo si deve generare, è quello che fa stare in piedi il negozio. «Lo si può ottenere a pagamento sui motori di ricerca e all'interno dei social network», spiega Cappellotti, «o puntando sul posizionamento naturale, investendo sull'allestimento dello scaffale online, dove conta molto il merchandising; oppure ancora curando i contenuti che si possono scrivere sul sito Web: nel caso dei farmaci venduti senza obbligo di prescrizione medica, però, va ricordato che non si può modificare il bugiardino, quindi non si possono inventare descrizioni diverse da quelle approvate dall'AIFA, tuttavia si può pensare di agire sulle intenzioni di acquisto, sui bisogni dei consumatori e sulla relazione con il cliente che anche online è molto importante». 2013 • ^5 t 2014 16.657 min € 41% 2015 • • SS 2015 Web shopper non abituali Web shopper abituali 19.649 min € 46% 2016 Fonte grafici: Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano Per avviare un'attività di e-commerce, che equivale a mettere in piedi un ramo d'azienda, si devono spendere almeno 30mila euro. «Questa è la base da cui partire», dice Giovanni Cappellotti, esperto di vendite online, «poi, col tempo, dovendo gestire la multicanalità, perché il sito deve poter essere raggiunto anche attraverso i social network, l'investimento sale sino a lOOmila euro». È questa la strada per raggiungere la quota di utenti disponibili a credere nel sito, a sceglierlo come fornitore. «Per quanto riguarda il guadagno, invece», avverte Cappellotti, «ci vogliono almeno due anni prima di riuscire a vedere dei numeri degni dell'investimento». II pagamento è un anello della catena dell'e-commerce che il consumatore italiano non teme più come un tempo, anche se in Italia è ancora basso il numero delle persone che pagano con carta di credito rispetto ad altri Paesi. «Il 20% degli utenti, invece, preferisce pagare con il contrassegno, credendo di avere più garanzie», dice Giovanni Cappellotto, esperto di vendite online, «in realtà, in questo modo si corrono più rischi, ma non però con le farmacie italiane che per esercitare il commercio elettronico devono chieder un'autorizzazione specifica al Ministero della Salute che ne certifica, tra le altre cose, anche l'esistenza reale e dunque l'autenticità». Se non è nel pagamento, il problema principale delle farmacie online resta quello di farsi notare all'interno di un mercato molto ampio che appare quasi infinito. «Quando ci si muove in un'area fisica», spiega Cappellotti, «si calcola il costo/opportunità, online invece appare tutto sullo stesso piano, anzi a ogni ulteriore presenza di competitors, la distanza fra il venditore e il cliente aumenta, per questo in rete tutto può diventare più difficile». Anche per la farmacia, dunque, il commercio online, se ben pianificato e gestito correttamente, può essere un vero business. Nella classifica nazionale dei siti eCommerce di maggior successo, dominata da marchi che commercializzano elettronica, abbigliamento e servizi, c'è infatti anche una parafarmacia, Saninforma.it, parafarmacia online riconducibile alle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia. «Ci 27/01/2017 Pag. 1 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato siamo affacciati all'eCommerce nel 2000», racconta Emiliano Zani, responsabile eCommerce del gruppo, «e da settembre dello scorso anno (2016) abbiamo iniziato la vendita online anche dei farmaci da banco. È ancora presto per tracciare un bilancio, perché il primo mese è stato di rodaggio e le vendite hanno anche risentito di una certa discontinuità dovuta al lancio dei prodotti e alle promozioni, tuttavia siamo soddisfatti e ottimisti per il futuro». D'altronde, i numeri di questa parafarmacia online, riconducibile a una delle 26 farmacie comunali afferenti al gruppo che conta anche una parafarmacia, sono di tutto rispetto, frutto di un lavoro sviluppato in oltre 15 anni di attività. «Annualmente, evadiamo, in media», spiega Zani, «circa 45mila ordini, grazie ai 4milioni di visitatori circa che ogni anno visitano il nostro sito. Il catalogo conta 5mila prodotti, oltre ai farmaci Otc e Sop che abbiamo introdotto recentemente e che ci consentiranno di aumentare il fatturato che in questo momento copre circa il 10% del totale». Chi è l'acquirente che acquista parafarmaci e farmaci sul sito eCommerce di Saninforma? «È un consumatore-paziente che rispecchia il profilo tipo dell'acquirente online», spiega Zani, «cioè proviene prevalentemente dalle grandi città del Nord Italia, seguito da chi risiede al Centro e poi al Sud, ha un'età compresa tra 35 e 55 anni, cioè si colloca nella fascia che ha il maggior reddito e nel nostro caso è in prevalenza donna, perché i nostri prodotti, soprattutto quelli legati alla cosmesi, sono indirizzati a una clientela femminile». I competitor, invece, almeno per ora, sono le farmacie autorizzate all'eCommerce, perché, ricorda Zani, le norme che regolano il commercio dei farmaci online hanno posto questo vincolo, a tutela dei consumatori e per evitare il monopolio di grossisti e grandi gruppi già presenti sul Web. «Per una farmacia, darsi all'eCommerce non è difficile», dice Zani, «ma impegnativo, perché richiede grandi investimenti. Noi, per fortuna, nel realizzare il progetto, abbiamo potuto contare sulla struttura aziendale già esistente, una realtà solida presente sul mercato tradizionale da oltre cent'anni. Dunque, avevamo già diversi punti vendita, un magazzino ben strutturato e diverse competenze interne che abbiamo usato anche per quest'altra iniziativa. A dire il vero, qualunque farmacia o parafarmacia ha la possibilità di sfruttare alcune sinergie, negli acquisti, nella conoscenza del prodotto e nella capacità di gestire il cliente, però poi tutto il resto richiede nuove risorse dedica- 27/01/2017 Pag. 4 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News L'ottimizzazione come strumento di difesa di Roberto Carminati sti della salute», così spiega Ernesto Panaro, titolare dell'omonima farmacia a Cervino. Quali aspetti gestionali e finanziari la preoccupano di più, oggi, dottor Panaro? Sono anche consigliere di Federfarma e segretario regionale campano del Sunifar e quel che noto ovunque è una marcata flessione dei fatturati che va di pari passo con il decremento della remunerazione. Senza dubbio la più vasta diffusione dei generici ha un peso importante e in più sul bilancio delle farmacie pesa il fatto che non solo per offrire servizi ma anche per soddisfare gli adempimenti normativi è necessario disporre di personale adeguato. Cerchiamo di ottimizzare acquisti e sconti per difenderci dalla concorrenza delle parafarmacie e il commissariamento della regione, che speriamo ormai prossimo al termine, complica le cose. A quali adempimenti e a quali strategie di ottimizzazione fa riferimento, in particolare? Parlo soprattutto della gestione di un'offerta aggiuntiva di servizi che comprende le consegne a domicilio e la distribuzione per conto, in nome delle aziende sanitarie; deU'appropriatezza e del controllo terapeutico; dell'eventuale disponibilità di personale paramedico in farmacia. Non credo che tutte queste funzioni debbano rientrare fra le nostre prerogative, a meno che non siano riconosciute, agevolate e remunerate in modo equo. Perché - si pensi alla distribuzione dei presidi per diabetici o nefropatici nonché a quanto sia difficile orientarsi fra norme e burocrazia amministrare una farmacia oggi richiede un impegno davvero ingente. Come sono cambiati i fatturati negli ultimi anni e quali contromisure avete adottato? La diminuzione si avvicina al 20% anche per via dell'uscita di alcuni farmaci dal prontuario Ssn. Si reagisce acquistando i farmaci ad alta rotazione direttamente dai produttori e non sul canale intermedio; cercando di massimizzare gli sconti e riducendo le scorte a magazzino. Il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Caserta ha sottolineato che c'è poco dialogo coi medici di base: concorda? Pienamente. E apprezzo il fatto che l'Ordine abbia sollevato il problema. Sulle spalle dei farmacisti ricade anche attraverso sanzioni economiche il peso stesso di un piano terapeutico errato. E troppo spesso ci troviamo a prendere decisioni che non spetterebbero a noi. Vorremmo condividere i problemi e a volte sembra che tutto questo non sia possibile. "1 poco dialogo con la medicina generale si deve anche al fatto che ormai difficilmente i medici di base vivono davvero la realtà dei paesi», afferma Bruna Rita Cianci, titolare della farmacia Cianci di San Pietro Infine. «Questo .ci costringe talvolta a sostituirci a loro, almeno nella percezione dei clienti, per i quali restiamo l'unico presidio disponibile». Anche a San Pietro si avverte la concorrenza delle parafarmacie, dottoressa? Forse i centri più piccoli e distanti dagli ipermercati sono più protetti e restano al di fuori dell'orbita delle parafarmacie, il cui numero continua a crescere. Da noi, il parafarmaco costituisce ancora una discreta parte delle vendite; e il problema è di ordine demografico. Pesa allora la tendenza all'invecchiamento della popolazione? Senz'altro sì e lo si vede in particolare sulle vendite dei prodotti destinati alla prima infanzia il cui giro d'affari si è ridotto in misura molto evidente. Questa dinamica non interessa invece la cosmetica, un àmbito nel quale si riesce a mantenere la fidelizzazione della clientela. Per conservarci in salute l'arma più efficace nelle nostre mani è la professionalità, che ci permette di essere considerati dai pazienti una autentica fonte di tranquillità, con i nostri consigli. Altrove si è puntato l'indice sull'uscita di alcuni prodotti dal prontuario: è d'accordo? Certamente. Per i titolari che come la sottoscritta e mio figlio, che insieme a me gestisce la farmacia, attivi in un paese da poco più di mille anime, il taglio dal prontuario di alcune linee ha prodotto un danno percepibile. La mia opinione è che le aziende sanitarie locali dovrebbero consentirci almeno di svolgere funzioni di distribuzione per conto, un aspetto sul quale andrebbero avviate una riflessione e una revisione. Si aggiunga il problema dei tempi di pagamento, che PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato i discute molto del modello paziente-centrico e di servizi, ma la verità è che, soprattutto in una regione come la Campania, la spesa sanitaria e quella farmaceutica viaggiano sempre sul filo del rasoio e questo ci spinge a operare più come ragionieri che come professioni- L'ottimizzazione come strumento di difesa Con una presenza di parafarmacie pari a oltre un terzo del totale delle farmacie private, in provincia di Caserta esiste una concorrenza notevole. I farmacisti titolari si trovano costretti ad ag 27/01/2017 Pag. 4 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato superano sovente i 90 giorni contro i due mesi previsti dalla convenzione. Quanto è difficile confrontarsi con una clientela anziana e offrire i servizi adeguati? Anche senza ricorrere a una scriteriata politica di sconti che a mio avviso si rivela, a lungo termine, perdente, bisogna preservare il rapporto fiduciario fatto di credibilità e professionalità. Non c'è dubbio, però, che le risorse scarseggino. Per gli anziani ai quali ci rivolgiamo con una gamma in grado di abbracciare diverse fasce di prezzo; ma anche per i farmacisti stessi. Se pensiamo ai servizi, anch'essi rappresentano per noi un costo e l'acquisto delle apparecchiature necessarie dovrebbe essere agevolato dalle istituzioni stesse, di concerto con i medici. Bisognerebbe cioè rendersi conto che, in luogo dei tagli, sono gli investimenti a generare i maggiori risparmi per l'avvenire, e agire di conseguenza. 27/01/2017 Pag. 9 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News Anche per la farmacia, dunque, il commercio online, se ben pianificato e gestito correttamente, può essere un vero business. Nella classifica nazionale dei siti eCommerce di maggior successo, dominata da marchi che commercializzano elettronica, abbigliamento e servizi, c'è infatti anche una parafarmacia, Saninforma.it, parafarmacia online riconducibile alle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia. «Ci siamo affacciati all'eCommerce nel 2000», racconta Emiliano Zani, responsabile eCommerce del gruppo, «e da settembre dello scorso anno (2016) abbiamo iniziato la vendita online anche dei farmaci da banco. È ancora presto per tracciare un bilancio, perché il primo mese è stato di rodaggio e le vendite hanno anche risentito di una certa discontinuità dovuta al lancio dei prodotti e alle promozioni, tuttavia siamo soddisfatti e ottimisti per il futuro». D'altronde, i numeri di questa parafarmacia online, riconducibile a una delle 26 farmacie comunali afferenti al gruppo che conta anche una parafarmacia, sono di tutto rispetto, frutto di un lavoro sviluppato in oltre 15 anni di attività. «Annualmente, evadiamo, in media», spiega Zani, «circa 45mila ordini, grazie ai 4milioni di visitatori circa che ogni anno visitano il nostro sito. Il catalogo conta 5mila prodotti, oltre ai farmaci Otc e Sop che abbiamo introdotto recentemente e che ci consentiranno di aumentare il fatturato che in questo momento copre circa il 10% del totale». Chi è l'acquirente che acquista parafarmaci e farmaci sul sito eCommerce di Saninforma? «È un consumatore-paziente che rispecchia il profilo tipo dell'acquirente online», spiega Zani, «cioè proviene prevalentemente dalle grandi città del Nord Italia, seguito da chi risiede al Centro e poi al Sud, ha un'età compresa tra 35 e 55 anni, cioè si colloca nella fascia che ha il maggior reddito e nel nostro caso è in prevalenza donna, perché i nostri prodotti, soprattutto quelli legati alla cosmesi, sono indirizzati a una clientela femminile». I competitor, invece, almeno per ora, sono le farmacie autorizzate all'eCommerce, perché, ricorda Zani, le norme che regolano il commercio dei farmaci online hanno posto questo vincolo, a tutela dei consumatori e per evitare il monopolio di grossisti e grandi gruppi già presenti sul Web. «Per una farmacia, darsi all'eCommerce non è difficile», dice Zani, «ma impegnativo, perché richiede grandi investimenti. Noi, per fortuna, nel realizzare il progetto, abbiamo potuto contare sulla struttura aziendale già esistente, una realtà solida presente sul mercato tradizionale da oltre cent'anni. Dunque, avevamo già diversi punti vendita, un magazzino ben strutturato e diverse competenze interne che abbiamo usato anche per quest'altra iniziativa. A dire il vero, qualunque farmacia o parafarmacia ha la possibilità di sfruttare alcune sinergie, negli acquisti, nella conoscenza del prodotto e nella capacità di gestire il cliente, però poi tutto il resto richiede nuove risorse dedica- PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un'esperienza impegnativa 27/01/2017 Pag. 24 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News Le mille virtù del geranio africano Le evidenze a supporto dell'azione antivirale e antibatterica (D cn 01 doides DC, o geranio africano, riflette al meglio le caratteristiche migliori della fitoterapia: non un meccanismo d'azione specifico e target based, infatti, ma piuttosto un fitocomplesso contenente alcune centinaia di componenti diversi che danno luogo a un comportamento pleiotropico, andando ad agire a diversi livelli della risposta organica ed espletando, quindi, attività spesso tra loro complementari e sinergiche». Marco Biagi, che insegna Fitoterapia all'Università di Siena, e di Modena e Reggio Emilia, riassume così le molte proprietà benefiche di Pelargonium sidoides, pianta di origine africana che può vantare una lunga tradizione d'uso nel trattamento dei patologie delle vie aeree (box a lato). La sua azione si esplica soprattutto grazie all'aumento della naturale risposta fisiologica agli attacchi microbici, a cui contribuiscono sia meccanismi aspecifici, che meccanismi diretti di tipo antivirale e antibatterico (box in basso), antiadesivo e secretomotorio: l'esito globale è una diminuzione dei sintomi, un accorciamento del decorso e una riduzione delle complicanze e delle recidive dei classici malanni della stagione invernale come raffreddore e influenza. «La pianta ha, infatti, uno spiccato organotropismo nei confronti del sistema respiratorio», specifica Biagi. «Con alcuni colleghi dell'Università di Siena abbiamo lungamente studiato la pianta e abbiamo recentemente stilato un Opinion Document in cui si evidenziano alcune caratteristiche farmacologiche relative al pelargonio uniche nel suo genere», aggiunge Biagi. «La terapia più frequentemente adottata in caso di infezioni respiratorie è di tipo sintomatico, con antidolorifici, antitussivi, decongestionanti e antipiretici, i quali però, agendo solo sulla sintomatologia, non vanno a eliminare il fattore eziologico delle patologie da raffreddamento. Pelargonium sidoides DC ha invece i presupposti ideali dal punto di vista farmacologico per il trattamento delle patologie da raffreddamento, poiché, grazie al suo peculiare meccanismo di azione, rappresenta un trattamento "causale" delle affezioni respiratorie, che ragionevolmente si presta anche all'uso abbinato con i classici farmaci sintomatici», precisa il professore. La maggior parte delle infezioni delle vie aeree è di origine virale, a cui si può in alcuni casi aggiungere una sovra-componente di origine batterica. Oltre all'azione aspecifica immunomodulante e antivirale, l'estratto alcolico standardizzato di Pelargonium sidoides è stato testato per la sua capacità di aumentare la produzione di monossido d'azoto da parte dei macrofagi. Questa, a sua volta, determina un incremento di citochine pro-infiammatorie (IL-6 e TNF-a), favorendo la chemiotassi, la produzione di anticorpi e l'aumento della risposta Th1. Altri studi in vitro hanno approfondito l'azione antivirale della pianta nei di Giuliana Miglierini Gli estratti della radice di pelargonio, la parte della pianta costituente la droga, sono ricchi di metaboliti primari e secondari che sono al cuore della sua attività farmacologica. I metaboliti primari, prodotti dalla pianta al fine della propria sopravvivenza, sono costituiti soprattutto da carboidrati e polisaccaridi ad attività immunomodulante e antivirale. I metaboliti secondari, invece, servono per l'adattamento della specie nell'ambiente: come l'uomo usa la parola per comunicare con l'ambiente circostante, infatti, le piante hanno solo la chimica per fare ciò e la difesa e la comunicazione sono demandate al loro metabolismo, spiega l'esperto di fitoterapia. «Nel pelargonio le sostanze che spiccano per concentrazione e attività biologiche sono le cumarine polidrossilate e i polifenoli, tra cui le proantocianidine», dice Biagi. «Queste ultime, in particolare, sono in grado di svolgere un'azione antiadesiva nei confronti della cellula batterica, che non può così legarsi alla superficie della cellula ospite per infettarla. Altri costituenti attivi contenuti nell'estratto confronti di vari virus, tra cui il virus respiratorio sinciziale, diversi ceppi di virus influenzali e parainfluenzali (H1N1, H3N2, tipo 3), il coronavirus HCo229 e il coxsachievirus A9. Sono stati condotti anche studi in vivo su modelli murini d'influenza. L'attività PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le mille virtù del geranio africano la pianta curativa delle patologie da raffreddamento Gli estratti idroalcolici standardizzati di Pelargonium sidoides sono caratterizzati da una spiccata azione immunomodulante e antivirale, ascrivibile al suo fitocomplesso particolarmente ricco di principi attivi e utile per il trattamento delle malattie da raffreddamento 27/01/2017 Pag. 24 N.1 - GENNAIO 2017 Farmacia News PROFESSIONI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 53 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato antibatterica è stata testata in vitro su Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aenjginosa, Staphylococcus aureus, Proteus mirabilis. L'utilizzo dell'estratto standardizzato di radici di Pelargonium sidoides DC EPs7630 nel trattamento delle affezioni respiratorie risulta pertanto scientificamente provato e supportato dai dati clinici presenti in letteratura. PHYTOTHOWPY R»D Opinione sull'utlllzzo del farmaco vegetale tradizionale contenente l'estratto standardizzato di radici di Pilargonlum sìdoìdts OC. EPs7630 nel trattamento delle comuni patologie da raffreddamento II geranio africano (Pelargonium sidoides DC.) è una pianta della famiglia delle Geraniacee nativa delle regioni costiere del Sud Africa, dove la sua radice è usata come rimedio tradizionale da molti secoli. La sua fortuna in Europa arrivò alla fine del XIX secolo, quando un ufficiale dell'esercito inglese testimoniò la sua utilità per la cura della tubercolosi. L'indagine scientifica moderna sul suo profilo fitochimico e sulle proprietà farmacologiche risale agli anni 70 del secolo scorso, quando in Germania furono identificati i principi attivi e brevettato il processo di estrazione con etanolo e di standardizzazione chimica che sono alla base dell'unico farmaco vegetale tradizionale registrato a base di pelargonio, l'estratto EPs 7630. L'introduzione nel 2004 da parte di Ema della nuova procedura semplificata di autorizzazione dei farmaci vegetali tradizionali, recepita nel 2006 anche in Italia (D.lgs. n. 219 del 24 aprile 2006 e D.Lgs. n. 274 del 29 dicembre 2007 e direttiva 2004/24/CE), ha reso possibile non dover produrre studi pre-clinici e clinici di sicurezza ed efficacia a supporto delle domande, come per i farmaci tradizionali, in quanto ciò può essere evinto dall'uso esteso e prolungato delle piante nel tempo (almeno 30 anni, di cui 15 continuativi in Europa). La normativa stabilisce anche che i requisiti di qualità siano gli stessi dei farmaci classici, sia chimici che biologici. Nel 2010 l'AlFA ha autorizzato la registrazione dell'estratto idroalcolico standardizzato delle radici di Pelagonium sidoides DC (EPs7630) come primo farmaco vegetale tradizionale italiano con l'indicazione terapeutica del trattamento del raffreddore comune, commercializzato dall'azienda farmaceutica Loacker Remedia - Schwabe Pharmaceuticals (suppl. ord. n. 165 G.U. del 26/7/2010). Anche l'Agenzia Europea dei Medicinali ha positivamente considerato la lunga tradizione d'uso del geranio africano, fino alla pubblicazione della revisione della monografia EMA nel 2015 (EMA/HMPC/444244/2015, del 20/11/2012). includono composti fenolici semplici (soprattutto acido gallico), tannini idrolizzabili e condensati ad alto peso molecolare, flavonoidi e minerali come calcio e silicio. L'aumento del battito ciliare delle cellule epiteliali nasali, inoltre, è alla base dell'effetto secrotomotorio», aggiunge l'esperto. L'azione benefica di Pelargonium sidoides è supportata da numerosi studi clinici, tra cui molti entrati nella revisione dei dati scientifici disponibili che ha portato all'inclusione nella lista dell'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) dei Traditional Herbal Medicinal Products. L'endpoint più studiato riguarda il trattamento di una vasta gamma di affezioni delle vie respiratorie tra cui la sindrome influenzale, la rinosinusite o rinofaringite, la bronchite e il raffreddore. Dopo la registrazione come farmaco vegetale tradizionale in molti paesi europei, la sicurezza d'uso della pianta è stata ancor più strettamente attestata dall'applicazione del sistema di farmacovigilanza proprio dei prodotti farmaceutici, con eventi collaterali in generale di lieve entità e rara evenienza. «Gli estratti di Pelargonium sono caratterizzati da un'ottima tollerabilità; tuttavia, è sempre opportuno osservare le precauzioni circa l'assunzione in base all'età, che deve superare i sei anni, o lo stato di gravidanza o allattamento, e riferire sempre al medico curante eventuali farmaci che vengano assunti in contemporanea per escludere possibili interazioni», conclude Marco Biagi. PERSONAGGI 1 articolo 03/02/2017 Sito Web QS - QuotidianoSanita.it Contraffazione. Federfarma in audizione: "Farmacie sono sicure. I pericoli vengono da web e palestre" Così la presidente Annarosa Racca , sentita ieri alla Camera dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulla contraffazione. "I farmaci che gli italiani trovano nelle 18.300 farmacie sparse sul territorio nazionale sono controllati e sicuri. I pericoli vengono dai siti illegali di e-commerce, le palestre e altri esercizi illegali. Per questo abbiamo apprezzato le scelte effettuate dal ministero della Salute nel recepimento della direttiva europea sull'e-commerce". 03 FEB - Le farmacie e la filiera farmaceutica che sta a monte offrono le più ampie garanzie su sicurezza e affidabilità dei medicinali distribuiti al pubblico, per la severità delle norme e dei controlli che la caratterizzano. E' quanto ha detto la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, sentita ieri alla Camera dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulla contraffazione. "I farmaci che gli italiani trovano nelle 18.300 farmacie sparse sul territorio nazionale - ha detto in particolare la presidente del sindacato titolari sono controllati e sicuri grazie all'efficienza dell'intera filiera. Nel caso in cui un prodotto già in vendita presentasse potenziali pericoli per la salute, potrebbe essere ritirato dagli scaffali nel giro di 24 ore dalla prima allerta". I farmaci contraffatti, invece, arrivano al consumatore finale passando da altri canali, come i siti illegali di e-commerce, le palestre e altri esercizi illegali. "Proprio per questo - ha detto ancora la presidente Racca - Federfarma ha apprezzato le scelte effettuate dal ministero della Salute nel recepimento della direttiva europea sull'e-commerce, limitato ai soli farmaci senza obbligo di ricetta medica venduti dagli esercizi 'fisici' autorizzati". Il sindacato, poi, "è intervenuto più volte per segnalare siti web e farmacie online illegali, poi chiusi su intervento delle autorità competenti". PERSONAGGI - Rassegna Stampa 04/02/2017 - 04/02/2017 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Edizioni regionali