UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM PLESSO Dl CHIMICA INDUSTRIALE "NUOVO" EDIFICIO Viale Risorgimento 4, Bologna PIANO DI EMERGENZA SEDE DI: DIP. DI CHIMICA INDUSTRIALE “TOSO MONTANARI” LABORATORI DIDATTICI AULE DELLA SCUOLA DI SCIENZE BOLOGNA 28/10/2016 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM DEFINIZIONE DI EMERGENZA Ogni scostamento dalle normali condizioni operative tale da determinare situazioni di possibile danno agli uomini e alle cose deve essere controllato e risolto nel più breve tempo possibile. Vengono chiamate EMERGENZE quelle situazioni in cui è richiesto un intervento TEMPESTIVO per prevenire o limitare i danni in presenza di un PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO. Gli stati di emergenza sono classificati in tre categorie a gravità crescente: 1. Emergenze minori (di tipo 1) controllabili dalla persona che individua l’emergenza stessa o dalle persone presenti sul luogo (es. principio lieve di incendio, versamento di quantità non significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, ecc.) 2. Emergenze di media gravità (di tipo 2) controllabili soltanto mediante intervento degli incaricati per l’emergenza come nel seguito definiti e senza ricorso agli enti di soccorso esterni (es. principio di incendio di una certa entità, versamento di quantità significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, allagamenti ecc.) 3. Emergenze di grave entità (di tipo 3) controllabili solamente mediante intervento di mezzi di soccorso esterni (VVF, Pronto Soccorso, ecc.) con l’aiuto della squadra di pronto intervento (es. incendio di vaste proporzioni, eventi catastrofici, ecc.). 2 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM 1. EDIFICIO CUI IL PIANO SI RIFERISCE 1.1 Descrizione Lo stabile, denominato “nuovo edificio”, è sito in viale Risorgimento 4, a Bologna, si sviluppa su cinque piani (incluso un piano ammezzato) ed ospita le seguenti strutture: - Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari”, Spazi della Scuola di Scienze (aula 5 e aula 6, piano terra), Laboratori didattici al piano seminterrato, al 1° ed al 2° piano. Il suddetto edificio (di cui sono allegate le planimetrie) si trova in un’area che comprende anche un secondo edificio nel quale sono collocati altri laboratori chimici, le aule di lezione, la Biblioteca Autonoma di Chimica Industriale, spazi del Dipartimento di Ingegneria Industriale. Il complesso dei due edifici costituisce il Plesso di Chimica Industriale. Per la tipologia delle strutture e delle attività svolte, tutte le aree all’interno del plesso sono da ritenersi a forte rischio di incendio; poiché i locali sono molto frequentati, non viene fatta distinzione tra aree a maggiore o minor rischio. Gli accessi al plesso sono da viale Risorgimento 4 e debbono essere lasciati liberi per l’accesso dei mezzi di soccorso. 1.2 Individuazione punto di raccolta All’esterno del plesso è stato identificato un punto di raccolta dove si dovranno radunare le persone in caso di evacuazione, per l’appello o almeno per un riscontro visivo delle presenze. Il punto di raccolta individuato è il parcheggio dell’adiacente Scuola di Ingegneria e Architettura, sito in viale Risorgimento 2. 1.3 Elenco e ubicazione mezzi antincendio In allegato è riportata la planimetria dell’edificio dove sono evidenziati: - la dislocazione degli estintori; la dislocazione degli idranti; la dislocazione dei pulsanti di allarme; la dislocazione del quadro generale della corrente elettrica e delle valvole d’intercettazione generali dei gas tecnici, dell’acqua e della caldaia termica; i locali nei quali è presente un impianto di rilevazione fumi; i locali nei quali è presente un impianto di spegnimento automatico. 3 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM 1.4 Le planimetrie Nei corridoi e nelle vie di circolazione principali sono state affisse le planimetrie che indicano: - le uscite di emergenza e la direzione per raggiungerle; posizione degli estintori; posizione degli idranti; posizione dei pulsanti di allarme; posizione delle cassette di pronto soccorso; presenza di servizio igienico disabili; indicazione del punto di ritrovo. 2. SQUADRA Dl EMERGENZA Allo scopo di raggiungere un accettabile livello di automatismo nelle azioni da intraprendere in caso di emergenza, sono stati designati i seguenti lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di emergenza. Il coordinatore dell’emergenza è il dott. Pierluigi Monari (328 0179258) o in sua assenza il prof. Alejandro Hochkoeppler. Il coordinamento dell’emergenza, in assenza di entrambi i suddetti dirigenti, viene assunto da un componente della squadra di emergenza. Laboratori e Studi 3° piano: 1. Tiziana Benelli 2. Elena Bernardi 3. Daniele Caretti 4. Loris Giorgini 5. Massimiliano Lanzi 6. Pierluigi Monari 7. Francesca Ospitali 8. Fabrizio Passarini 9. Elisabetta Salatelli 10. Salvatore Spatola 11. Ivano Vassura 93720 93863 93686 93688 93689 93676 93684 93863 93685 93620 93863 Laboratori e Studi 2° piano: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Stefania Albonetti Francesco Basile Fabrizio Cavani Giuseppe Fornasari Antonio Gonzalez Vara Alejandro Hochkoeppler Alessandra Stefan Angelo Vaccari 93681 93663 93680 93678 93673 93671 93718 93683 4 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM Laboratori didattici seminterrato 1° e 2° piano 1. Alberto Mucchi 93657 2. Sandra Stipa 93657 3. Stefano Cerini 93657 Piano ammezzato, studi docenti: 1. Barbara Ballarin 2. Giorgetti Marco 93704 93666 3. SISTEMA DI COMUNICAZIONE DELL’EMERGENZA durante l’orario di lavoro Durante l’orario di lavoro normale, dalle ore 7.30 alle ore 19 con tolleranza di ±1/2 ora, dal lunedì al venerdì, è sempre presente un locale presidiato nell’edificio vecchio del Plesso di Chimica Industriale, costituito dalla portineria, a cui è comunque sempre necessario segnalare l’emergenza. L’edificio oggetto del presente piano è stato suddiviso in zone e per ciascuna sono stati individuati uno o più addetti; i nominativi degli addetti di zona sono indicati in appositi cartelli collocati all’interno e/o all’esterno delle porte di ogni locale, delle porte di accesso al Dipartimento e nei corridoi. All’insorgere di una emergenza occorre dare il primo allarme per avvisare gli addetti di zona e, se necessario, tutti i componenti della squadra di emergenza. I sistemi scelti per dare il primo allarme sono l’allarme sonoro ed in subordine la comunicazione tramite il telefono. Sistema di comunicazione tramite allarme sonoro • Chi rileva l’emergenza attiva manualmente il pulsante di allarme e attende l’arrivo degli addetti della squadra di emergenza. • Ad allarme attivato, gli addetti della squadra di emergenza ed il Coordinatore si recheranno sul luogo dell’emergenza dopo averne verificata l’ubicazione consultando il quadro sinottico dell’impianto di allarme. Il quadro sinottico si trova al piano terra e contiene le piantine dalle quali è possibile localizzare il locale da cui è partito l’allarme. L’incarico di verificare dal quadro dove è localizzata l’emergenza, è demandata agli addetti più prossimi a tale luogo, in particolare ai Sig. Stefano Cerini, Sandra Stipa, Alberto Mucchi, che dovrà comunicare la zona in cui è scattato l'allarme agli altri membri della squadra in attesa ai vari piani. Le chiavi per l’apertura del quadro sinottico si trovano al 1° piano dentro la bacheca chiavi e 2° e 3° piano dell’edificio, vicino alla cassetta “La Patria”. • Il Coordinatore dovrà valutare se l’emergenza è sotto controllo e se può essere affrontata con mezzi interni. Sistema di comunicazione tramite telefono I telefoni sono disponibili in ogni locale di lavoro e sono abilitati alle chiamate interne; nei pressi degli stessi è affisso un cartello su cui sono indicati: 1. il nome e numero telefonico dell’addetto di zona (e del suo sostituto); 2. il numero telefonico del locale presidiato; 3. se il telefono è abilitato anche alle chiamate esterne, i numeri telefonici dei soccorsi esterni : 5 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM Vigili del Fuoco 0-115 Emergenza Sanitaria 0-118 Polizia 0-113 Carabinieri 0-112 Polizia Municipale 0-051 266626 Pronto intervento GAS Hera 0-800 713 666 Emergenza Ambientale 0-1515 Protezione civile 0-800 840 840 Pronto intervento acqua Hera 0-713 900 Centro antiveleni Ospedale Maggiore 0-051 647 89 55 Pronto Soccorso Oculistico Via Palagi 9 Bologna Emergenza elettricità in cabina Ditta CIEM 0-051 6166126/348 514562 Sig. Luca Ferroni 4. Il locale presidiato è individuato nella portineria del Plesso di Chimica Industriale (tel. 93650) Chi rileva l’emergenza avverte telefonicamente l’addetto di zona e/o il locale presidiato (digitando i numeri indicati nel cartello) e comunica il seguente messaggio: 1. sono al piano __________ locale _____________ ; 2. è in atto un’emergenza (indicare il tipo, ad esempio incendio, fuga di gas, allagamento, ecc.) nell’area ________________; 3. esistono/non esistono feriti. • Dal locale presidiato verranno avvertiti tutti i componenti della squadra di emergenza per il vecchio edificio ed il Coordinatore che si recheranno sul luogo dell’emergenza. • Il Coordinatore dovrà valutare se l’emergenza è sotto controllo e se può essere affrontata con mezzi interni. Se non trova nessuno, nel giro di pochi minuti, chiama i soccorsi esterni. • Nel caso in cui chi rileva l’emergenza non riesca entro pochi minuti a comunicare né con l’addetto di zona né con il locale presidiato, deve chiamare direttamente i soccorsi esterni. Nella bacheca posizionata nel locale sorvegliato dell'edificio vecchio sono presenti: La chiave di ingresso al piano terra della palazzina nuova contrassegnata col numero 75. La chiave di ingresso lato bosco dei lab. didattici del 1° piano contrassegnata col numero 76. Le chiavi delle porte REI di accesso al 1°, 2° e 3° piano contrassegnate col numero 77. 6 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM Emergenza sotto controllo Il coordinatore organizzerà le azioni da intraprendere per affrontare l’emergenza e riportare la situazione a quella di normale esercizio. Emergenza non sotto controllo Il coordinatore: 1. chiede l’intervento immediato dei V.V.F.F. (o incarica uno dei componenti della squadra di provvedere alla richiesta dell’intervento); 2. ordina l’evacuazione totale dell’edificio e coordina le azioni necessarie. ATTENZIONE: una volta dato il primo allarme, dal locale presidiato si provvederà ad avvisare, oltre ai componenti della squadra di emergenza, anche tutti i dirigenti delle strutture presenti o i loro preposti (del vecchio e del nuovo edificio). Dipartimento Chimica Industriale ”Toso Montanari” Dirigente: Direttore Prof. Angelo Vaccari cell. 3204365476 Vice-Direttore Prof. Valerio Zanotti Tel. Tel. 051 209 3683 051 209 3695 Dipartimento DIN (ex-Istituto di Metallurgia) Dirigente: Direttore Prof. Gianni Caligiana Tel. 051 209 3438 Scuola di Scienze Dirigente: Presidente Prof. Andrea Bottoni Tel. 051 209 9477 Area Sistemi Dipartimentali e Documentali (ASDD) – Biblioteca Autonoma di Chimica Industriale Dirigente: Dott. Leonardo Piano Tel. 051 20 94268 3bis. SISTEMA DI COMUNICAZIONE DELL’EMERGENZA durante l’orario notturno o comunque fuori dall’orario di lavoro (in cui è assente un locale presidiato) Il sistema di allarme antincendio nelle ore dalle 19.00 alle 7.30 dei giorni feriali, per tutto il giorno il sabato, la domenica e durante la chiusura obbligatoria di Ateneo è gestito dall'istituto di vigilanza La Patria tel. 0516196012. Negli giorni di chiusura per ferie del Dipartimento, fuori dal vigente contratto, è necessario richiedere l'attivazione a nostro carico del servizio di vigilanza La Patria.. Nelle giornate di chiusura del Dipartimento al di fuori del calendario d’Ateneo il servizio di copertura delle emergenze deve essere garantito da apposito contratto da attivare con LA PATRIA a carico del Dipartimento. Il personale che permane all’interno della struttura al di fuori dell’orario di lavoro deve essere espressamente autorizzato dal rispettivo dirigente e, in funzione del tipo di attività svolta, deve essere formato per affrontare le emergenze. (E’ obbligatorio, in questo caso, che siano sempre 7 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM presenti almeno due persone. In caso di esecuzione di attività sperimentali è obbligatorio che almeno una delle persone presenti appartenga alla squadra di sicurezza). • Chi rileva l’emergenza durante l’orario notturno o fuori dall’orario di lavoro normale deve valutare l’entità dell’emergenza e, se la stessa non può essere affrontata senza compromettere l’incolumità personale, deve immediatamente chiamare i soccorsi (V.V.F.F. tel. 115 – Emergenza sanitaria tel. 118 – Pronto Intervento Polizia di Stato tel. 113 – Carabinieri tel. 112 – Centrale Operativa Polizia Municipale tel. 051 266626 – Emergenza Ambientale tel. 1525 – Protezione Civile tel. 051274200) • Successivamente provvederà ad avvisare i dirigenti delle strutture e il custode dell’edificio. Per la procedura di attivazione servizio di vigilanza La Patria e/o Sistemi Integrati fare riferimento all’allegato n.1 in calce a questo documento. 4. PROCEDURA DI EVACUAZIONE Il segnale di evacuazione dell’edificio in caso di incendio è dato automaticamente dall’allarme acustico; in tutti gli altri casi di emergenza l’ordine di evacuazione viene dato dal coordinatore dell’emergenza (o da chi ne assume le funzioni) tramite allarme sonoro. Chiunque si trovi nell’edificio al momento del segnale di evacuazione deve attenersi alle seguenti indicazioni: • accertarsi che le apparecchiature e gli impianti siano in condizioni di sicurezza; • segnalare alla squadra di emergenza l’assenza di addetti in laboratori in cui sono in uso apparati che potrebbero costituire fonti di rischio; • uscire ordinatamente seguendo i percorsi indicati, NON utilizzando l’ascensore; • raggiungere obbligatoriamente il punto di raccolta; • non abbandonare il punto di raccolta se non autorizzati. 5. I COMPITI Il Coordinatore dell’emergenza: • in caso di emergenza sotto controllo, il coordinatore organizza le azioni da intraprendere per affrontare l’emergenza e riportare la situazione a quella di normale esercizio; • effettua un sopralluogo e, valutata la situazione, decide se far riprendere o meno l’attività lavorativa interrotta e le azioni da intraprendere in funzione del tipo di emergenza; • in caso di emergenza non sotto controllo, ordina l’evacuazione dell’edificio, chiede l’intervento immediato dei V.V.F.F. ed eventualmente del Pronto Soccorso, ed informa le strutture limitrofe; • all’arrivo dei Vigili del Fuoco, che assumono la gestione dell’intervento, si mette a disposizione fornendo le informazioni riguardanti gli aspetti che richiedono specifiche conoscenze del luogo e delle attività svolte; • dispone quanto opportuno per eventuali rapporti con Enti esterni, fra cui ad esempio: insediamenti adiacenti, USL, Polizia, Polizia Municipale, ecc. Nel caso in cui non sia possibile rintracciare il coordinatore o il suo sostituto, sarà uno degli addetti della squadra di emergenza ad organizzare le azioni di intervento. 8 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM Gli addetti della squadra di emergenza: • dovranno collaborare e contribuire a domare la situazione di emergenza • nel caso di ordine di evacuazione, coordineranno il deflusso di tutti i presenti e, prima di abbandonare l’edificio, si sincereranno che tutti (compresi eventuali ospiti od operatori di ditte manutentrici esterne) abbiano lasciato l’edificio facendo un rapido sopralluogo in tutti i locali della propria zona, compresi i servizi igienici; • si accertano che persone portatrici di handicap, eventualmente presenti, o persone che potrebbero avere particolari difficoltà siano debitamente assistite da colleghi precedentemente individuati (personale di appoggio), per essere accompagnati in sicurezza fuori dall’edificio; • una volta assolti i compiti indicati in precedenza, si metteranno a disposizione del Coordinatore dell’emergenza, dei V.V.F.F., della Polizia, ecc. per collaborare, fornendo informazioni sugli aspetti della zona di pertinenza (es. sostanze ed apparecchiature pericolose presenti, ecc.) e quant’altro necessario. Il Personale docente Il personale docente presente nelle aule o nei laboratori didattici mantiene il controllo degli studenti durante tutte le operazioni dell’emergenza e in caso di evacuazione si accerta che tutti gli studenti abbiano raggiunto il punto di raccolta. I Responsabili di didattica o di ricerca in laboratorio (RDRL) • si accertano che gli impianti di loro competenza siano messi in sicurezza • si accertano che le linee dei gas siano stati intercettati all’origine (chiusura delle valvole delle bombole) • coordinano l’uscita dei presenti nel laboratorio • si accertano che tutti coloro che afferiscono al gruppo di ricerca abbiano raggiunto il punto di raccolta 5.1 Incarichi attributi alla squadra di emergenza Titolare incarico Sig.ra Elisabetta Salatelli Sostituto in caso di assenza Sig.ra Francesca Ospitali Sig. Massimiliano Lanzi Sig. Salvatore Spatola Sig. Giuseppe Fornasari Sig. Fabrizio Cavani Sig. Fabrizio Passarini Sig.a Elena Bernardi Custode/Portineria Addetto Ditta La Patria Incarico Interruzione erogazione corrente elettrica (anche per XRF) Interruzione erogazione gas metano Interruzione erogazione acqua e alimentazione caldaia termica Vigilanza e aiuto persone diversamente abili o in difficoltà nei movimenti Vigilanza cancello esterno Indicazioni ai soccorsi esterni riguardo al luogo dell’emergenza 9 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM Verifica completa evacuazione dei locali Sig.. Daniele Caretti Sig.ra Tiziana Benelli Sig. Angelo Vaccari Sig.ra. Alessandra Stefan Sig.ra Sandra Stipa Sig.ra Stefania Albonetti Sig.ra Barbara Ballarin Sig. Giorgetti Marco Sig. Stefano Cerini Sig. Alberto Mucchi 3° piano 2° piano 1° piano (lab. didattici) Piano ammezzato Piano terra (Aula 5, 6) e lab didattici seminterrato Tutti i componenti della squadra di emergenza sono a conoscenza sia dell’ubicazione dei punti d’interruzione e/o intercettazione che degli incarichi assegnati e possono supplire in caso di assenza degli incaricati. Tutti gli addetti presenti collaborano insieme al controllo dei locali del Dipartimento e alla messa in sicurezza dei servizi vigenti (elettricità, gas, acqua). Tutti i componenti della squadra di emergenza invitano ed indirizzano i presenti a dirigersi celermente verso il punto di ritrovo sito nel piazzale di Ingegneria, allo scopo di evitare ingombri od ostruzioni vero la via di accesso al Dipartimento da parte degli addetti ai soccorsi. Importante, al suonare dell'allarme, le porte REI di accesso al 1°, 2°, 3° piano e all'aula 5 si sganciano automaticamente dove si verifica l'emergenza. E' una prima indicazione della zona in cui probabilmente è scattato l'allarme, da tenere presente in caso di presenza di addetti all'emergenza in numero limitato. 6. EQUIPAGGIAMENTI E MEZZI DI PROTEZIONE La Squadra di Emergenza dispone attualmente di giubbotto identificativo personale. E’ a disposizione la seguente dotazione minima per l’emergenza il cui controllo è a cura della Sig.ra Francesca Ospitali: 3° piano (armadio 10IIIA) 2 maschere facciali full-face 2 Filtri per gas e vapori organici Teb>65°C 2 Filtri universali 2 visiere di protezione 2 paia di occhiali 2 paia di guanti a manica lunga in neoprene 2 tute monouso per rischi lievi 2 tute monouso Tychem F per agenti chimici 2 caschetti antinfortunistica 1 confezione di panni assorbenti (10 panni) 1 imbragatura con corda 2° piano (armadio 1IIA) 2 maschere facciali full-face 2 Filtri per gas e vapori organici Teb>65°C 2 Filtri universali 2 visiere di protezione 2 paia di occhiali 2 paia di guanti a manica lunga in neoprene 2 tute monouso per rischi lievi 2 tute monouso Tychem F per agenti chimici 2 caschetti antinfortunistica 1 confezione di panni assorbenti (10 panni) 1 imbragatura con corda 10 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM 7. AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA Il Piano di Emergenza viene aggiornato ogni qualvolta siano apportate modifiche sostanziali alla struttura dell’edificio, nelle dotazioni di emergenza, nelle funzioni e nei nominativi di organico, ecc. 7.1 Il registro dei controlli Per quel che concerne il registro dei controlli periodici contenuti nel Manuale di Sicurezza e Salute (cap. 7.1) è in capo al Responsabile del Plesso Sig. Mario Pontieri 051 20 9 3619 I controlli riguardano: - l’illuminazione di emergenza; i presidi antincendio (estintori, idranti ecc.); i dispositivi di sicurezza e di controllo (impianto d’allarme, di segnalazione d’incendio, naselli, porte REI e maniglioni antipanico, ecc.). In caso di mancata applicazione delle suddette regole, gli addetti d’emergenza sono tenuti ad identificare i trasgressori e segnalarli all’autorità competente. Responsabili di Struttura Direttore Dipartimento ChimInd Prof. Angelo Vaccari Presidente Presidenza della Scuola di Scienze Direttore Dipartimento DIN Prof. Andrea Bottoni Dirigente (ASDD) – Biblioteca Autonoma di Chimica Industriale Dott. Leonardo Piano Prof. Gianni Caligiana 11 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM TIPOLOGIE DI EMERGENZA EMERGENZA INCENDIO • mantenere la calma • attivare la procedura di comunicazione dell’emergenza Compiti del coordinatore dell’emergenza: • stabilire se fronteggiare l’incendio o avviare la procedura di evacuazione della struttura e chiamare i Soccorsi Esterni • si può tentare di spegnere l’incendio solo se questo è estremamente circoscritto (un contenitore, il cestino dei rifiuti…) • non mettere in alcun modo a rischio l’incolumità delle persone presenti Compiti della squadra di emergenza: Emergenza sotto controllo: • individuare il mezzo di estinzione idoneo • togliere lo spillo di sicurezza dall’estintore • dirigere il getto di estinguente alla base della fiamma o alla base dell’alimentazione Emergenza NON sotto controllo: • avviare la procedura di evacuazione della struttura • durante l’esodo, se occorre aprire le porte, accertarsi prima che non siano calde EMERGENZA SISMICA Durante il terremoto In caso di evento sismico, mantenere la calma e non farsi prendere dal panico. Cercare inoltre di tranquillizzare le altre persone presenti. In un luogo chiuso • non precipitarsi fuori dall'edificio a meno che non ci si trovi a piano terra e la porta d'ingresso non dia accesso diretto ad uno spazio aperto; • non usare le scale; • non usare l’ascensore; • se si viene sorpresi dalla scossa all’interno di un ascensore, fermarsi al primo piano possibile e uscire immediatamente; • allontanarsi da vetri, mobili pesanti, scaffalature, impianti elettrici sospesi, o comunque da oggetti che possono cadere; • cercare riparo sotto un tavolo, nel vano di una porta, inserita in un muro portante o sotto una trave, nell’angolo fra due muri; • attendere che la scossa abbia termine; 12 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM • tutto il personale docente e tecnico presente nelle aule, nelle biblioteche e sale di lettura, nei laboratori didattici e di ricerca, manterrà il controllo degli studenti e degli utenti invitandoli alla calma e a rispettare i comportamenti sopra descritti. All’aperto • dirigersi verso spazi aperti e ampi; • allontanarsi da edifici, terrapieni, linee elettriche, muri di recinzione, cantieri; • se ci si trova su un marciapiedi fare attenzione a cornicioni, insegne, balconi, eventualmente cercare riparo sotto un portone; Dopo il terremoto • abbandonare i locali seguendo le vie di esodo; • tutto il personale docente e tecnico presente nelle aule, nelle biblioteche e sale di lettura, nei laboratori didattici e di ricerca, prima di uscire si accerterà che tutti gli studenti abbiano abbandonato i locali. • se è possibile, prima di abbandonare i locali cercare di mettere in sicurezza impianti, attrezzature, reazioni chimiche o altri esperimenti in corso; • raggiungere uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti; • non usare il telefono se non per reali esigenze di soccorso; • non usare autoveicoli per lasciare le strade libere per i soccorsi; • attendere nel luogo sicuro individuato. Compiti della Squadra di emergenza Durante il terremoto gli addetti della squadra di emergenza: • inviteranno tutti i presenti alla calma e a seguire le istruzioni descritte in precedenza; • indosseranno la casacca ad alta visibilità. Al termine della scossa gli addetti della squadra di emergenza dovranno: • coordinare e facilitare l’esodo dall’edificio; • verificare lo stato di salute delle persone presenti; • verificare che il punto di raccolta sia sufficientemente sicuro, in caso contrario invitare le persone a spostarsi verso un luogo più sicuro; • verificare con il coordinatore l’opportunità di staccare le utenze e gli impianti, e se del caso, procedere in tal senso. Il coordinatore della squadra di emergenza, ad evacuazione terminata, con il supporto della squadra di emergenza, dovrà: • verificare se sussiste la necessità di allertare i soccorsi esterni; • verificare eventuali danni presenti, sempre che ciò possa essere fatto in sicurezza. Il Dirigente della Struttura congiuntamente con il coordinatore dell’emergenza, qualora non vi siano danni evidenti e la situazione generale lo consenta, potrà richiedere di riprendere le attività. 13 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM EMERGENZA NEVE Nel caso si verifichino copiose nevicate: Compiti della squadra di emergenza: • interdire l’accesso dei veicoli e sgomberare i parcheggi del plesso dalle vetture presenti, allo scopo di permettere l’intervento dei mezzi spazzaneve e spargisale. Compiti del Coordinatore dell’emergenza: Nell’eventualità che le strade di accesso al plesso risultino non percorribili e quindi non accessibili a mezzi di soccorso (pompieri, ambulanze) • sospendere l’attività didattica e di ricerca. • raffrontarsi con i Direttori e gli organi dell’Amministrazione centrale per valutare la chiusura del plesso a tutto il personale. EMERGENZA ALLAGAMENTO Nel caso si verifichi una situazione in cui dei locali del Dipartimento si allaghino per motivi esterni (condizioni metereologiche) o per motivi interni (rottura di tubazioni di adduzione di acqua) si raccomanda di: • mantenere la calma • se si pensa che nella zona allagata vi sia presenza di sostanze altamente reattive in presenza di acqua, allontanarsi velocemente dalla zona allagata • attivare la procedura di comunicazione dell’emergenza specificando l’ubicazione della perdita o della zona allagata Compiti della squadra di emergenza: • togliere la corrente elettrica nei locali interessati • chiudere l’acqua (se il problema deriva da una rottura di tubazione) • procedere alle operazioni di raccolta acqua, mettendo in sicurezza le apparecchiature presenti • se necessario, avviare la procedura di evacuazione della struttura INTERRUZIONE ACQUA POTABILE • mettere in sicurezza tutte le attività del laboratorio • allertare la squadra di emergenza Compiti del Coordinatore dell’emergenza: • informarsi in tempi brevi riguardo l’origine e la presunta durata dell’interruzione del servizio • se l’interruzione si presume possa essere di lunga durata, sospendere le attività e avviare la procedura di evacuazione 14 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM EMERGENZA FUGA DI GAS In caso di fuga di gas (metano), il personale che rileva la perdita: • NON deve effettuare alcuna operazione elettrica negli ambienti ove si percepisce odore di gas (azionamento interruttori, utilizzo telefoni, torce elettriche...) • avvia immediatamente la procedura di comunicazione dell’emergenza Compiti della squadra di emergenza: • staccare la corrente elettrica dalle centraline • chiudere la valvola di intercettazione del gas • aprire tutte le finestre • delimitare l’area interessata dall’evento incidentale e impedire l’avvicinamento del personale non autorizzato. • se necessario, avviare la procedura di evacuazione della struttura EMERGENZA CON BOMBOLE In caso di fuoriuscita di gas tossici, infiammabili, esplosivi… il personale che rileva la perdita: • NON deve effettuare alcuna operazione elettrica negli ambienti ove si percepisce odore di gas (azionamento interruttori, utilizzo telefoni, torce elettriche...) • avvia immediatamente la procedura di comunicazione dell’emergenza, attivando l’allarme generale di evacuazione dell’edificio Compiti della squadra di emergenza: • compartimentare il locale • staccare la corrente elettrica dalle centraline • se possibile, aprire tutte le finestre EMERGENZA ESPLOSIONE • se non si è coinvolti direttamente nell’esplosione, allontanarsi il più velocemente possibile dal luogo interessato poiché non si possono escludere a priori ulteriori esplosioni o crolli successivi. • se impossibilitati ad uscire, in presenza di crolli ripararsi sotto scrivanie o tavoli • se si rimane intrappolati sotto le macerie battere su condotti o muri per farsi sentire dai soccorritori Compiti della squadra di emergenza: • attivare la procedura di evacuazione • chiamare i soccorsi esterni All’arrivo dei soccorsi esterni, fornire il maggior numero di informazioni possibili: persone che mancano all’appello, presenza nell’area interessata di particolari sostanze chimiche, bombole di gas compressi… 15 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM BLACK OUT La struttura è dotata di luci di emergenza. • mantenere la calma • mettere in sicurezza tutte le attività del laboratorio • allertare la squadra di emergenza Compiti del coordinatore dell’emergenza: Informarsi in tempi brevi riguardo all’origine e la presunta durata del black out Se il black out è esterno Se il black out si verifica nel tardo pomeriggio e si presume possa essere di lunga durata, sospendere le attività e avviare la procedura di evacuazione tramite comunicazione a voce dei presenti nella struttura. Se il black out è interno Se il black out richiede l’intervento nella cabina elettrica chiamare la ditta CIEM (v. riquadro numeri utili) INFORTUNIO Applicare le seguenti istruzioni anche nel caso di infortunio di gravità apparentemente trascurabile • non intervenire direttamente sull’infortunato • avviare la procedura di comunicazione dell’emergenza, specificando l’ubicazione dell’incidente e le condizioni della persona • rimanere a disposizione per fornire qualsiasi informazione necessaria all’identificazione dell’accaduto Compiti della squadra di emergenza: In caso di infortunio non grave tale da NON richiedere l’intervento dell’autoambulanza • organizzarsi per accompagnare l’infortunato presso il più vicino Pronto Soccorso In caso di intervento dell’autoambulanza • portarsi all’ingresso in attesa dei soccorritori, accompagnandoli verso il luogo dell’incidente • in caso di richiesta o di necessità, rimanere a disposizione per l’accompagnamento dell’infortunato presso il presidio ospedaliero Registrare l’incidente nel manuale della sicurezza e comunicarlo al SPP 16 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM EMERGENZA CHIMICA SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI CHIMICI Operazioni preliminari: Allertare immediatamente gli occupanti dell’area e il responsabile del laboratorio Aiutare eventuali persone contaminate (si veda più avanti) Intervenire solo se ciò può essere fatto in sicurezza e se si ha comprovata esperienza chimica, altrimenti allertare immediatamente la squadra di emergenza Se il prodotto è volatile o infiammabile è necessario: • allontanare le fonti di calore • allontanare le fonti di ignizione • spegnere le apparecchiature elettriche • mettere in sicurezza eventuali lavorazioni in atto Se il prodotto è un solido pulverulento è necessario: • limitare le correnti di aria • spegnere le cappe Se il prodotto è una sostanza che reagisce violentemente con acqua o con l’aria formando vapori infiammabili, è necessario: • coprire immediatamente lo spandimento con sabbia secca • allontanare le fonti di calore • allontanare le fonti di ignizione • spegnere le apparecchiature elettriche • mettere in sicurezza eventuali lavorazioni in atto A seconda dell’entità e della tipologia dello spandimento si deve valutare la necessità di evacuare il locale e/ o allertare l’emergenza Estensione Piccolo Quantità < 300 mL Medio Grande 300 mL – 5 L >5L Risposta Trattamento chimico o assorbimento assorbimento Emergenza Materiali Neutralizzazione o kit di assorbimento Kit di assorbimento Squadra di emergenza COME ARGINARE LO SPANDIMENTO: Procurarsi la scheda di sicurezza della sostanza Indossare i DPI idonei: • Occhiali (in ogni laboratorio) • Guanti monouso (in ogni laboratorio) 17 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM • • • • Guanti NON monouso (chiedere al personale tecnico di zona) Maschera per polveri (chiedere al personale tecnico di zona) Maschera per vapori (chiedere al personale tecnico di zona) Camice usa e getta (chiedere al personale tecnico di zona) Procurarsi le attrezzature necessarie: • Scopa con paletta (locale 301, 3° Piano) • Sacchi per rifiuti (locale 301, 3° Piano) • Bidoni per rifiuti (in ogni laboratorio) • Sabbia assorbente (in ogni laboratorio) • Pannetti assorbenti Se la sostanza è liquida: • arginare lo spandimento partendo dall’esterno con sabbia assorbente o panni assorbenti. Se la sostanza è solida e NON reagisce violentemente con acqua: • arginare lo spandimento con carta inumidita • allontanare eventuali sostanze incompatibili • raccogliere il materiale utilizzato per assorbire con paletta e scopa e metterlo nel sacco di plastica • inserire il sacco in un bidone Valutare se lavare o eliminare nei rifiuti pericolosi anche la scopa e la paletta (a seconda della pericolosità della sostanza raccolta). OPERAZIONI FINALI DI DECONTAMINAZIONE: Lavare la zona contaminata con abbondante acqua (solo se la sostanza non reagisce violentemente con acqua) Se la sostanza presenta particolari caratteristiche di pericolosità, eliminare nei rifiuti pericolosi anche gli stracci utilizzati nella pulizia finale • • • • eliminare i DPI indossati lavarsi le mani chiamare il referente di zona per i rifiuti per conferire al deposito i rifiuti pericolosi prodotti chiedere ai tecnici di zona il reintegro del materiale utilizzato 18 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM 19 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM Simboli di pericolo 20 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM 21 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM Contatto di un prodotto chimico con la pelle o i vestiti • • • • • • • • • Se il contatto con il prodotto chimico è avvenuto direttamente sulla cute, lavare immediatamente con acqua per non meno di 15 minuti (ad eccezione di solidi infiammabili, fenolo >10%). Se il contatto con il prodotto chimico ha interessato anche gli indumenti, rimuovere velocemente questi ultimi. Togliere maglioni o magliette con cautela per non contaminare gli occhi. Lavare immediatamente con acqua per non meno di 15 minuti (ad eccezione di solidi infiammabili, fenolo >10%). Lavare i vestiti contaminati in lavatrice separatamente dagli altri indumenti. Gli effetti personali che non possono essere decontaminati devono essere buttati. Non usare solventi per lavare la pelle. I solventi alterano il normale strato lipidico della pelle causando irritazioni e infiammazioni e in alcuni casi possono facilitare il passaggio dermico del prodotto tossico. In caso di contatto sulla pelle con solidi infiammabili, spazzolarne via il più possibile prima di procedere come descritto sopra. In caso di gravi ustioni cutanee provocate da acidi forti, basi forti, ecc. chiamare i soccorsi esterni. Accertarsi sulla scheda di sicurezza se occorre aspettarsi degli effetti ritardati sulla salute, altrimenti chiamare i soccorsi esterni, tenendo a disposizione la scheda di sicurezza. Contatto di un prodotto chimico con gli occhi • • • • • Lavare immediatamente gli occhi con acqua per almeno 15 minuti avendo cura di tenere ben aperti gli occhi. L'uso delle fontane dei lavaggi oculari è preferito in modo da avere le mani libere per tenere aperti gli occhi. Se un lavaggio oculare non è disponibile lavare l'occhio sotto il rubinetto avendo cura di far scorrere l'acqua dall'interno dell'occhio verso l'esterno in modo da non contaminare l'altro occhio. Rimuovere le lenti a contatto durante il lavaggio. Non perdere tempo per rimuoverle prima. Dopo il lavaggio non rimettere le lenti a contatto. Recarsi al Pronto Soccorso Oculistico (si veda al riquadro numeri utili) Inalazione di un prodotto chimico • • • • • Chiudere il contenitore, aprire le finestre o aumentare la ventilazione, spostarsi all'aria aperta. Allertare il Responsabile del Laboratorio o in sua assenza, l’addetto della squadra di emergenza Controllare la scheda di sicurezza per vedere quali effetti aspettarsi sulla salute Se si presumono effetti molto gravi, chiamare i soccorsi esterni Se si presumono effetti di bassa gravità, recarsi immediatamente al Pronto Soccorso, con la scheda di sicurezza del prodotto 22 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM ALLEGATO N.1 Procedura di attivazione servizio di vigilanza La Patria e/o Sistemi Integrati Referente Sig. Andrea Fiorentini tel. 0512093765 email: [email protected] Nei giorni di chiusura programmati del Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” e che non coincidono con la chiusura d’Ateneo, il Sig. Andrea Fiorentini è delegato a richiedere, con il necessario anticipo, il preventivo di spesa per il periodo interessato. Preventivo che verrà inoltrato alla Sig.ra Cristina Corazza (tel. 0512094685 email: [email protected]) per il disbrigo delle pratiche burocratiche (impegno e buono d’ordine) e quindi inviato al responsabile della vigilanza La Patria Sig. Gabriele Zanotti (cell. 335-7613270 e mail: [email protected]) per la presa in carico del servizio Nei giorni di assenza per ferie del personale della portineria per garantire l’apertura e la chiusura del Dipartimento è necessario che il personale comunichi con anticipo le giornate di assenza per ferie, per permettere al Sig. Andrea Fiorentini di richiedere il preventivo di spesa per il periodo interessato. Preventivo che verrà inoltrato alla Sig.ra Cristina Corazza (tel. 0512094685 email: [email protected]) per il disbrigo delle pratiche burocratiche (impegno e buono d’ordine) e quindi inviato al responsabile della vigilanza La Patria Sig. Gabriele Zanotti (cell. 335-7613270 e mail: [email protected]) per la presa in carico del servizio Nei giorni di assenza per malattia del personale della portineria, che non è programmabile, per garantire l’apertura e la chiusura del Dipartimento il Sig. Andrea Fiorentini/Sig.ra Cristina Corazza (tel. 0512094685 email: [email protected]) avvertono il responsabile della vigilanza La Patria Sig. Gabriele Zanotti (cell. 335-7613270 e mail: [email protected]) di prendere in carico il servizio e di preparare successivamente il preventivo di spesa ad emergenza finita con il rientro in servizio del personale addetto. Preventivo che seguirà l’iter normale (impegno, buono d’ordine, invio alla ditta La Patria) 23