Analisi, costruzione e traduzione di un testo greco

Centro studi Hermeneia
Dispense di lingua Latina
Dispense di lingua
latina I
Analisi, costruzione e
traduzione di un testo latino
Centro studi Hermeneia
1
Centro studi Hermeneia
Dispense di lingua Latina
Sommario
Esempio di traduzione di un testo latino........................................................................................................... 3
Lettura: Marcello viene sconfitto duramente da Annibale ........................................................................... 3
Analisi ............................................................................................................................................................ 3
Traduzione ..................................................................................................................................................... 7
2
Centro studi Hermeneia
Dispense di lingua Latina
Esempio di traduzione di un testo latino
Per tradurre un testo latino, così come qualsiasi testo antico, è necessario seguire una serie di
regole: dopo una lettura integrale, è necessario dividere il testo in periodi; ogni periodo va
analizzato grazie all’individuazione dei verbi e, in seguito, dei soggetti. All’analisi del periodo deve
seguire l’analisi logica delle singole frasi, poi la costruzione, cioè il porre il testo antico nell’ordine
SVO, tipico delle lingue romanze. Solo dopo questi accorgimenti si accede al vocabolario per
cercare i significati.
Qui si propone l’analisi guidata di un testo di Livio.
Lettura: Marcello viene sconfitto duramente da Annibale
Transactis omnibus quae Romae agenda erant consules ad bellum profecti sunt.
Prior Fulvius praegressus Capuam: post paucos dies consecutus Fabius, qui et collegam coram obtestatus et
per litteras Marcellum ut quam acerrimo bello detinerent Hannibalem.
Marcellus et consulis litteris excitus et quia ita induxerat in animum neminem ducem Romanum tam parem
Hannibali quam se esse, ubi primumin agris pabuli copia fuit ex hibernis profectus ad Canusium Hannibali
occurrit.
Sollicitabat ad defectionem Canusinos Poenus; ceterum ut appropinquare Marcellum audivit, castra inde
movit.
Hannibal turmatim per equites peditumque iaculatores levia certamina serens casum universae pugnae non
necessarium ducebat sed tractus est tamen ad id quod vitabat certamen.
Analisi
Analisi e costruzione del primo periodo: evidenziamo in rosa i verbi e in verde i soggetti.
Transactis omnibus quae Romae agenda erant consules ad bellum profecti sunt.
Transactis: ablativo neutro plurale del participio passato di transigo, verbo della subordinata temporale
espressa con l’ablativo assoluto, il cui soggetto è omnibus;
agenda erant: perifrastica passiva in costruzione personale (transitiva) di ago, verbo della subordinata
relativa, il cui nominativo è quae, che però non tradurremo come soggetto, ma come complemento
oggetto;
profecti sunt: terza persona plurale, perfetto indicativo deponente da proficiscor, verbo della principale, il
cui soggetto è consules.
3
Centro studi Hermeneia
Dispense di lingua Latina
Costruiamo adesso il periodo, mettendo le parole latine nell’ordine in cui tradurremo in italiano:
consules transactis omnibus quae agenda erant Romae profecti sunt ad bellum.
Sogg.- pred.verb. – sogg. – compl.ogg.- p. verb.- stato in l.- pred. verb.- c. fine.
Traduzione:
I consoli, portate a termine tutte le cose che bisognava fare a Roma, partirono per la guerra.
Analisi e costruzione del secondo periodo: evidenziamo in rosa i verbi e in verde i soggetti.
Prior Fulvius praegressus Capuam: post paucos dies consecutus Fabius, qui et collegam coram obtestatus et
per litteras Marcellum ut quam acerrimo bello detinerent Hannibalem.
Praegressus (est): terza persona singolare, perfetto indicativo deponente da praegredior, verbo della
principale, il cui soggetto è Fulvius.
Consecutus (est): terza persona singolare, perfetto deponente da consequor, verbo della coordinata per
asindeto alla principale, il cui soggetto è Fabius;
obtestatus(est): terza persona singolare del perfetto deponente di obtestor, verbo della subordinata
relativa propria il cui soggetto è qui;
detinerent: terza persona plurale dell’imperfetto congiuntivo, verbo della completiva volitiva.
In costruzione:
Prior praegressus Capuam Fulvius: post paucos dies consecutus Fabius, qui obtestatus collegam Marcellum
Pred. sogg.- p.v.- moto a l.- sogg.- compl. tempo d.- pred. verb.- sogg.- sogg.- p. verb.- app.- compl. ogg.et coram et per litteras ut detinerent Hannibalem bello quam acerrimo.
Avv.- compl. mezzo.- pred. verb.- compl. oggetto – compl. mezzo +attr.
Traduzione: Per primo partì per Capua Fulvio: dopo alcuni giorni lo seguì Fabio che scongiurò il collega
Marcello sia in presenza, sia per lettera di trattenere Annibale con una guerra il più possibile dura.
Analisi e costruzione del terzo periodo: evidenziamo in rosa i verbi e in verde i soggetti.
Marcellus et consulis litteris excitus et quia ita induxerat in animum neminem ducem Romanum tam parem
Hannibali quam se esse, ubi primum in agris pabuli copia fuit ex hibernis profectus ad Canusium Hannibali
occurrit.
4
Centro studi Hermeneia
Dispense di lingua Latina
Excitus: participio passato, nominativo maschile singolare di excieo, verbo della subordinata implicita al
participio con valore causale, il cui soggetto è Marcellus;
induxerat: terza persona singolare del piuccheperfetto indicativo di induco, verbo della subordinata
causale;
esse: infinito presente di sum, in funzione di copula, verbo della subordinata oggettiva il cui soggetto è
neminem ducem;
fuit: terza persona singolare del perfetto indicativo di sum, verbo della subordinata temporale, il cui
soggetto è copia;
profectus: participio passato deponente, nominativo maschile singolare del verbo proficiscor, verbo della
subordinata implicita al participio con valore temporale;
occurrit: terza persona singolare del perfetto indicativo attivo di occurro, verbo della principale, il cui
soggetto è Marcellus.
Quindi in costruzione (avendo già indicato verbi e soggetti indico solo gli altri componenti della frase):
Marcellus excitus et consulis litteris et quia induxerat ita in animum neminem ducem Romanum esse tam
Compl. specif.- compl. causa eff.
Moto a luogo
quam se parem Hannibali, ubi primum in agris fuit copia pabuli profectus ex hibernis occorri Hannibali ad
compl. paragone- compl. term.
Stato in luogo
compl. specif
moto da luogo
compl. term.
Canusium.
Moto a luogo
Traduzione: Marcello, spinto sia dalla lettera del console sia poiché aveva così indotto nell’animo (poiché
aveva così radicata la convinzione) che nessun condottiero romano fosse tanto quanto lui stesso pari ad
Annibale, non appena nei campi ci fu abbondanza di cibo, partito dagli accampamenti invernali, corse
incontro ad Annibale a Canosa.
Analisi e costruzione del quarto periodo: evidenziamo in rosa i verbi e in verde i soggetti.
Sollicitabat ad defectionem Canusinos Poenus; ceterum ut appropinquare Marcellum audivit, castra inde
movit.
Analisi dei verbi e del periodo:
Sollicitabat: terza persona singolare dell’imperfetto indicativo attivo del verbo sollicito, verbo della
principale, il cui soggetto è Poenus;
appropinquare: infinito presente attivo di appropinquo, verbo della subordinata infinitiva oggettiva il cui
soggetto è Marcellum;
5
Centro studi Hermeneia
Dispense di lingua Latina
audivit: terza persona singolare del perfetto indicativo attivo di audio, verbo della subordinata temporale, il
cui soggetto è poenus;
movit: terza persona singolare del perfetto indicativo attivo di moveo, verbo della coordinata avversativa
alla principale.
Quindi in costruzione:
Poenus Sollicitabat Canusinos ad defectionem; ceterum ut audivit Marcellum appropinquare, movit inde
Compl. ogg.- compl fine
Avv. Luogo
castra.
compl. ogg
Traduzione: Il cartaginese esortava gli abitanti di Canosa alla defezione; tuttavia, non appena sentì che
Marcello si avvicinava, spostò da là l’accampamento.
Analisi e costruzione del quinto periodo: evidenziamo in rosa i verbi e in verde i soggetti.
Hannibal turmatim per equites peditumque iaculatores levia certamina serens casum universae pugnae
non necessarium (esse) ducebat sed tractus est tamen ad id quod vitabat certamen.
Serens: participio presente di sero, verbo della subordinata implicita al participio con valore concessivo, il
cui soggetto è Hannibal;
esse: infinito presente di sum sottinteso, verbo della subordinata infinitiva oggettiva, copula, il cui soggetto
è casum;
ducebat: terza persona singolare dell’imperfetto indicativo attivo di duco, verbo della principale;
tractus est: terza persona singolare del perfetto passivo di traho, verbo della coordinata avversativa;
vitabat: terza persona singolare dell’imperfetto indicativo di vito, verbo della subordinata relativa propria.
Quindi in costruzione (indichiamo i complementi oggetto in giallo):
Hannibal serens levia certamina per equites iaculatores peditumque turmatim ducebat non (esse)
Compl. mezzo- compl specif.
necessarium casum universae pugnae sed tractus est tamen ad id certamen quod vitabat.
Compl specificazione
Moto a luogo
Traduzione: Annibale, pur disseminando rapidi scontri per mezzo di cavalieri e di arcieri della fanteria in
schiere, riteneva che non fosse urgente il rischio di una battaglia campale ma fu comunque spinto a quello
scontro che stava evitando.
6
Centro studi Hermeneia
Dispense di lingua Latina
Traduzione
I consoli, portate a termine tutte le cose che bisognava fare a Roma, partirono per la guerra. Per primo partì
per Capua Fulvio: dopo alcuni giorni lo seguì Fabio che scongiurò il collega Marcello sia in presenza, sia per
lettera, di trattenere Annibale con una guerra il più possibile dura. Marcello, spinto sia dalla lettera del
console sia dal fatto che aveva così radicata nell’animo la convinzione che nessun altro condottiero romano
oltre a lui fosse in grado di competere con Annibale, non appena nei campi ci fu abbondanza di cibo (non
appena si diede la possibilità di approvvigionarsi), partito dagli accampamenti invernali, corse incontro ad
Annibale a Canosa. Il cartaginese esortava gli abitanti di Canosa alla defezione; tuttavia, non appena sentì
che Marcello si avvicinava, spostò da là l’accampamento. Annibale, pur disseminando rapidi scontri per
mezzo di cavalieri e di arcieri della fanteria in schiere, riteneva che non fosse ineluttabile il rischio di una
battaglia campale ma fu comunque spinto a quello scontro che stava evitando.
7