TEMA 11 L'ALTRA AMERICA G a iba a rn Parnaguá at Natal in Petrolina isco nc ia ag Ca p o s Barreiras Niquelândia ua Ar Se São Fr a Tocantins o s rtão Feira de Santana Vitória da Conquista C ALTOPIANO o a Rio Grande do Norte Juàzeiro Paraíba iauí s g a Pernambuco m Iriri Ara gua R L João Pessoa Recife Maceió Aracaju 10° Salvador Ilhéus Itabuna C D E L Teófilo Campo Grande Otoni Uberlândia Par a Paraguay PA L G A Fortaleza Ceará P Goiânia Montes Claros Mato Grosso do Sul E 20° m is P iri equ Sobral Teresina Alagoas ranea. A sud il clima diventa più freddo, con Sergipe Bahia foreste di conifere che lasciano progressivaBRASILIA mente il posto ad ambienti di tundra. G p ec de ran Cuiabá Itapipoca Codó Floriano Palmas P de Tocantins ALTOPIANO DI GOIÁS i á s ar MATO GROSSO E Tocantins Grosso ALTOPIANO DEL Maranhão Bacabal Imperatriz L ia ná in art P D (Cile) á Gradaús Xingu a Juruen Juruena s R. G LA PAZ Lago Titicaca I r São Luis a Tap a do Rio Teles Pires p Gua a d poré a S. M BOLIVIA Juliaca jós nco Rio B a M ad eir a o COR D D. C OND . OR Y Jurud Cha Mato Cochabamba Nevado Sajama Santa Cruz 6520 de la Sierra Oruro Tacna Sucre G o l f o Arica L. Poopó di Arica Fortín Potosí Madrejón Iquique ALTOPIANO 6180 DELLA BOLIVIA Aucanquilcha Calama Isola di Pasqua gu gu Xin Urubam ba Rondônia Nevado del Illampu 6485 ALTOPIANO Ica DEL PERÚ S 40° equatore Belém Tocantins Castanho é A Cuzco A Estuario del Rio delle Amazzoni Xin a Pôrto Velho Rio Branco ña Cu miná R P STATI SIGNIFICATIVI Gurupá Altamira Itaituba Cile • LEZIONE 2 ALCUNI C. NORTE Macapá Amazzoni ll e Santarém s a v Lábrea e Acr Arequipa us Amapá curu Ma i B u l MACCHUPICCHU 6425 Coropuna Map NA UYA ta ro Juruá A c r e R P E R Ú Huancayo e Mamor A NC LIMA M L a yali E I Callao Uca 10° Ipixuna on Yerupaja 6632 S de Rio Manaus P ur Marari era azzonia eg A m a z o n a s ri ava i ar Jav Pucallapa 6768 Huascarán L Chimbote ali G Trujillo A BL on . rañ RD Ma CO Chiclayo ay ay Uc I PUNTA AGUJA M ara ñ r Am delle azzon i Rio po Iquitos D Piura ra r Na G LLA DE Machala Sullana R Guayaquil G. di Guayaquil R Santa Cruz Cu O San Salvador io O C BRASILE Minas Gerais Espírito Santo L’economia São Paulo Belo Horizonte Vitória Rio de Janeiro Campinas r a S. Salvador P Rio de Janeiro San n Londrina de Jujuy B ilcom er a Paolo 6723 C h mejo yo Paraná Santo N. Iguaçu Baia Llullaillaco Salta a c Curitiba André di Guanabara o ASUNCIÓN Iguaz San Miguel 6600 de Tucumán u Galán 6863 Corrientes Posadas Santa Catarina P ar a n Ojos d. Salado Santiago Copiapó á del Estero Lajes Florianópolis Cro. d. Toro R. S Santa Caxias alad Uruguaiana 6380 o Maria do Sul Salinas La Serena Grandes Pôrto Alegre Lag. Mar Coquimbo Rio Grande do Sul Chiquita Rivera Córdoba Santa Fe Pelotas Aconcagua San Juan Paraná Salto Pa 6959 Mendoza Paysandú Rio Cuarto ra Rio Grande Valparaiso 20° controllate da grandi compagnie statunitensi. Le riforme attuate dal governo di Allende furono ben presto azzerate da Pinochet, e solo negli anni Ottanta, col ritorno della democrazia, il paese ha iniziato a coniugare lo sviluppo economico con una più equa ripartizione dei profitti fra imprenditori e classi lavoratrici. Il migliorato quadro politico ha anche favorito l’ingresso di capitali stranieri, impiegati per migliorare le produzioni industriali e stimolare le attività bancarie. L’adesione al Mercosur ha inoltre aperto al paese i mercati sudamericani, propiziando una fase di forte crescita dell’economia. Questa condizioni si sono tradotte in un reddito pro capite fra i più elevati dell’America latina, grazie al quale il Cile occupa una buona posizione nella graduatoria mondiale dell’Isu. E acam a U AY A Deserto d i At E Antofagasta N rale A R G E N T I N P a mpa 50° G. C Cerro San Valentín 4058 Pen. di Taitao Wellington 3600 Cerro Murallón Puerto Natales Arch. Reina Adelaide R. C o Trelew S t rett o Urugu ay 40° 40° Comodoro Rivadavia Golfo di San Giorgio C. TRES PUNTAS NO Puerto Deseado Str. di Magellano Punta Arenas 2469 Cro. Yogan Bahía Blanca Viedma Golfo di San Matias Pen. di Valdés Bahía Grande Sta. Inés 80° La Plata Santa Rio de la Plata Rosa C. SAN ANTONIO Coronel Tandil Pringles Bahía 1243 lorado Blanca Mar del Plata R. Ne gro Str. di Magellano ná s Valle Cent ado cov or I. di Chiloé Zapala CORD. PATAGONICA I 40° Temuco Valdivia Tronador 3554 Puerto Montt Rosario San Luis R. Salado Rancagua Curicó Talca Talcahuano Chillán Concepcíon Los Ángeles CORDIGLIERA DELLA COSTA P a t a g o n i a L E A D lce Du R. Bermejo 30° NE Is. Falkland-Malvine Falkland Occid. Terra del Fuoco 50° Stanley Falkland Orient. 50° 0 C. SAN DIEGO Hoste C. HORN di Drake 60° SO SCALA 1 : 30 000 000 SE 1000 km 30° E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Il Cile dispone di buone risorse naturali, quali il legname, la pesca marittima (quarta P A C I F I C O posizione mondiale) e soprattutto i minerali di rame (1° posto al mondo), oro, argento e SANTIAGO M O N T E V I D EO nitrati, largamente estratti nella parte settenBUENOS AIRES URUGUAY trionale del paese. Buone sono anche le prozootecniche, ma è soprattutto l’agriO C E Aduzioni N O coltura a guidare il settore primario, produA T L A N cendo T I C O grandi quantità di ortaggi, frutta e vino N da esportare in Europa durante i mesi inverO nali e primaverili, grazie all’inversione delle E stagioni. S Nonostante la grande disponibilità di minerali, l’industria pesante si limita ad alcuni stabilimenti siderurgici e metallurgici. Più diffusa è La popolazione, l’industria leggera: tessile (lavorazione della le città, la società L’ambiente naturale lana), alimentare, del legno. In costante creDegli originari amerindi resta oggi solo una Con una superficie superiore ai 750 mila km2, scita è anche il turismo, servito da una buona minoranza, pari al 10% della popolazione il Cile occupa il margine sud-occidentale rete di comunicazioni stradali e ferroviarie. Olcomplessiva, ma molti di loro si incrociarono dell’America meridionale, dove forma una stritre al suggestivo Deserto di Atacama, i visiin seguito con gli spagnoli e con i pochi imscia sottile che si allunga per circa 4300 km tatori (2,5 milioni) possono ammirare le Ande migrati europei giunti nell’Ottocento, dando lungo le coste del pacifico. Confina a nord con e i paesaggi della Terra del Fuoco. vita al principale nucleo dei cileni, composto il Perù, a nord-est con la Bolivia e a est con L’agricoltura è sempre stata all’origine di per il 90% da meticci. Dopo un’intensa crel’Argentina. Appartengono al paese alcuni grupprofonde disuguaglianze sociali, alimentascita demografica durata fino alla metà del pi insulari a ridosso della costa e la famosa te anche dalle risorse minerarie, sempre Novecento, la popolazione cresce oggi lentaisola di Pasqua, posta 3700 km al largo. Il rame è la maggior ricchezza del Cile: il 45% dei proventi delle esportazioni è legato a queIl territorio, che abbraccia il versante occisto minerale. Estratto in miniere a cielo aperto, viene fuso in lingotti. dentale delle Ande meridionali, è quasi interamente montuoso, ricco di vulcani (una trentina sono quelli attivi), e frequentemente interessato da un’intensa attività sismica. La Cordigliera delle Ande raggiunge in Cile la sua massima altezza (monte Aconcagua, 6.959 m). A essa si affianca, a ridosso della costa, una seconda cordigliera, meno elevata, separata dalla prima da una lunga e ampia vallata, la cui morfologia favorisce gli insediamenti umani. I corsi d’acqua, alimentati dai ghiacciai andini, sono brevi, ricchi di acque e quasi sempre a regime torrentizio. Nel paese sono individuabili tre aree dotate di caratteristiche ambientali diverse. A nord si estende una lunga fascia arida e calda, quella del deserto di Atacama. Al centro si trova una fascia temperata, con boschi, praterie e ambienti simili alla macchia mediterO C E A N O C Isabela Chimborazo 6310 Ambato C Boa Vista I 3014 Pico da Neblina Roraima Barcelos Rio N A Maraã m equatore QUITO (Ecuador) SURINAME Guyana50° francese GUYANA MASS IC Scheda BOGOTÁ Isole Galápagos CARACAS VENEZUELA IA ECUADOR OMB L O C 80° LATINA TEMA 11 L'ALTRA AMERICA LATINA • LEZIONE 2 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI mente, al ritmo dell’1% annuo, e oggi ammonta a circa 17 milioni di persone. La struttura della popolazione vede ancora una forte prevalenza di giovani, ma la buona qualità dei servizi sanitari ha anche incrementato la speranza di vita, che oggi sfiora gli 80 anni, un valore che avvicina il Cile ai paesi europei. La popolazione vive in massima parte nelle regioni centrali del paese, dotate di un clima temperato, e si concentra per quasi il 90% nelle aree urbane. La sola capitale, Santiago, ospita un terzo degli abitanti, seguita da altre grandi città come Valparaiso (1,7 milioni), sbocco marittimo di Santiago, Conceptión (400 mila) e Antofagasta (250 mila). La storia e l’ordinamento istituzionale Santiago, la capitale del Cile, si presenta con il volto moderno dei palazzi che ospitano la sede di grandi imprese e dei grattacieli. Intorno alla città, però, metà della popolazione vive in quartieri degradati. corso del Novecento si alternarono, in Cile, governi democratici e regimi autoritari, spesso appoggiati dai militari e supportati dagli Usa, interessati alle risorse minerarie del paese. L’ultima volta accadde nel 1973, quando un sanguinoso colpo di stato militare soppresse il regime democratico di Salvador Allende e portò al potere il generale Augusto Pinochet. Nel 1989 un referendum popolare impedì al dittatore di prolungare il suo mandato e da allora il Cile è tornato alla piena democrazia. In base alla Costituzione, il presidente della repubblica, eletto a suffragio universale, è anche capo del governo. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Originariamente abitato da popolazioni indigene, il Cile venne scoperto da Magellano nel 1520 e successivamente occupato dagli spagnoli, che lo unirono al vicereame del Perù e vi fondarono la capitale Santiago. Alla conquista si opposero tenacemente gli indigeni, in particolare gli araucani, che solo alla fine del Settecento dovettero soccombere. Nel 1818 il paese ottenne l’indipendenza, dopo una lunga guerra di secessione, e negli anni seguenti entrò ripetutamente in conflitto con Bolivia e Perù, nei confronti dei quali ottenne grandi vantaggi territoriali. Nel