musica - DITUTTO

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IL PERSONAGGIO
IN COPERTINA
7 Intervista a Mauro Coruzzi
in arte.... Platinette.
ETICHETTA DISCOGRAFICA
9 A settembre ritornano i
corsi dell’Arca del Blues.
MUSICA | RECENSIONE
9 Ester Fanciullo:
I sotterfugi dell’amore.
MUSICA | STRUMENTO
11 Korg WaveDrum,
uno strumento elettronico
particolare.
TEATRO | INTERVISTA
13 Maurizio Ciccolella,
direttore della scuola d’arte
drammatica Talìa.
MUSICA | NOVITÀ
14 Guestar: il concerto è a
casa tua.
MUSICA | INTERVISTA
15 Da Napoli al Kazakistan:
la storia di SON PASCAL
star di Pascalistan.
MUSICA | ESTATE
17 “Li Ucci” Festival,
l’evento che convoglia al suo
interno diverse forme d’arte
dalla musica alla pittura.
MUSIC E TECNOLOGIA
19 Le migliori app per
smartphone e tablet per
ascoltare musica.
MUSICA | IL GRUPPO
21 Intervista ai Beat
Movment.
LA MUSICA NELLA STORIA
22 Kandinsky ed il legame
con la musica.
PLATINETTE
IL PERSONAGGIO IN COPERTINA
u
Il consiglio che mi sento di dare
ai giovani è quello di trovare
le proprie caratteristiche,
e non cercare continuamente
di assomigliare a qualcuno >>
na delle personalità più poliedriche ed eccentriche
del panorama televisivo e culturale italiano: stiamo
parlando di platinette, all'anagrafe mauro Coruzzi.
Da langhirano, piccolo comune della provincia di parma,
alle televisioni e radio di tutta Italia: conduttore radiofonico, televisivo, opinionista, scrittore e attore, adesso
anche manager e talent per drag queen. la carriera di
platinette è davvero impossibile da riassumere in poche
righe, coronata anche da una partecipazione allo scorso
Festival di sanremo insieme a grazia Di michele, con un
brano controverso ed emozionante. noi dell'Arca del
Blues abbiamo avuto l'onore di contattare e intervistare
questo personaggio così celebre del panorama culturale
italiano: ecco cosa ci ha raccontato.
Recentemente abbiamo scoperto anche un Mauro
Coruzzi cantante: cosa ci racconti di questa esperienza sanremese?
sanremo è stata una di quelle possibilità che capitano
una volta nella vita, un'esperienza unica, non è quello il
mio mestiere, ma ho avuto il piacere di essere trascinato
da una canzone che in qualche modo mi rappresentava.
ovviamente grazia Di michele, la mia compagna di palcoscenico, ha fatto quel che ha potuto per insegnarmi a
emettere suoni che avessero un senso. È stato come
aggiungere qualcosa in più che desideravi ma che consideravi inarrivabile. È un avvicinamento alla musica bello,
ma perchè resterà un episodio.
Indubbiamente la peculiarità della canzone era
rappresentata dal messaggio, abbastanza forte.
ovviamente dipende da com'è stato recepito, ma il tentativo di grazia è stato bellissimo, il fatto di
poter arrivare su quel palco con un pezzo cosi importante è stato sinonimo di un certo cambiamento dei tempi. È
stato un bel risultato, inaspettato.
Un curriculum vastissimo, tra musica, radio, tv: ti
senti più speaker, più conduttore, più opinionista?
la parola "ruolo" o "categoria" non mi piace, preferisco
parlare di occasioni. Fare la radio a vent'anni è stata un
occasione per me. Quel che piace fare a me dipende sempre dal modo in cui lo devo fare. se penso a un futuro in
generale, mi vedo più come una persona che curiosamente non fa nè radio nè tv, ma scrive. poi sono abbastanza pigro, quindi penso di potercela fare a stare seduto a scrivere con una provvigione di cibo.
Tu che sei sulle scene da anni, quali consigli ti
senti di dare ai giovani che si affacciano adesso
sulla scena musicale e televisiva, soprattutto a
quelli provenienti dal mondo
dei talent?
Il consiglio che mi sento di dar
loro è quello di trovare le proprie
caratteristiche, e non cercare continuamente di assomigliare a qualcuno. Io non ho la frenesia nel
sostenere i ragazzi bravi solo perchè sono giovani, anzi la trovo
una tendenza fastidiosa. Bisogna
cercare di essere un po' singolari,
piuttosto che il plurale di qualcun'altro. Ispirarsi va bene, imitare
no.
Da ascoltatore, cosa ti piace del panorama musicale italiano attuale?
A seconda dei casi ascolto un po' tutto, al momento
un'artista che mi piace molto è Francesca michielin. mi
piace il suo modo di interpretare, con quel tocco da vera
adolescente, ma con la voce precisa e riconoscibile
rispetto alle altre. mi è piaciuto moltissimo il pezzo di
mondomarcio e mina, "A Denti stretti", mondomarcio scrive delle liriche stupende.
Dove sarà Mauro Coruzzi fra dieci anni?
sul palco di un teatro di una provincia di media grandezza, a raccontare una vita disordinata.
Bianca Chiriatti
Foto sX: uFFICIo stAmpA plAtInette. Foto In Alto: DArIo AltAmurA
Agosto 2015
7
A Settembre
ritornano
i corsi
dell’Arca
del Blues
l
ETICHETTA DISCOGRAFICA
'ArCA Del Blues riprende dal
mese di settembre i corsi di avviamento alla professione incentrati
principalmente sull' apprendimento di
abilità esecutive finalizzate alla valorizzazione della propria espressione
artistica e di una personale elaborazione creativa. un percorso creativo che
attraverso lo studio degli stili, l'analisi
degli arrangiamenti, le monografie
degli artisti più importanti proietta alla
confluenza di generi in cui musica leggera, pop, jazz, rock, blues trovano
riscontro nella ricerca di un proprio
suono che caratterizzi l'identità musicale di ogni artista in formazione. la massima flessibilità delle lezioni e del percorso didattico permettono di sviluppare un iter formativo personalizzato
volto al raggiungimento degli obiettivi
fissati. I corsi professionali si arricchiscono quest'anno dei diplomi Arca del
Blues frutto di oltre 60 anni di profes-
MUSICA RECENSIONE
sione. pianoforte, chitarra, canto, violino, teoria e solfeggio e beatbox, unico
centro artistico del sud Italia in cui questa nuova disciplina trova spazio. la
capacità e pratica di riprodurre tutti i
suoni di una batteria (percussioni, piatti, ecc.) e di altri strumenti attraverso
l'utilizzo della bocca e della voce è uno
dei nuovi percorsi artistici nel mondo.
Ai corsi si affianca lo studio di registrazione, la stampa e pubblicazione di CD,
la produzione di videoclip e cortometraggi e le produzioni radiotelevisive.
Arca del Blues, l'unico centro di avviamento professionale nel salento.
Ester Fanciullo - I sotterfugi dell’amore
e
leganza e raffinatezza, due
aggettivi che descrivono perfettamente il nuovo videoclip
della giovane cantate ester
Fanciullo. l’attenta regia del regista
serena De simone, ha tradotto in
immagini il brano “i sotterfugi dell’amore”, sottolienando l’importanza dell’amore platonico e soprattutto della bellezza di questo sentimento che ci rende umani.
Il 31 luglio, è stato presentato a
Venezia in occasione del
Festivalshow, infatti ester è in gara
tra i giovani finalisti di questa grande manifestazione musicale. non
resta che incrociare le dita e
soprattutto televotare utilizzando il
suo codice di riferimento 04 al
numero 4787878.
C
Korg
MUSICA | STRUMENTO
iao amici, in questo primo appuntamento voglio parlarvi di
uno strumento elettronico eccezionale, come del resto lo
sono tutti i prodotti di questo marchio. Il Korg WaveDrum è lo
strumento adeguato per
tutti gli artisti creativi alla
ricerca di nuovi stimoli e
suoni per la propria
espressività. oltre ai classici suoni di percussione,
il WaveDrum fornisce
suoni innovativi non
comuni nell’universo degli
strumenti a percussione
reali, e con nuove modalità di riproduzione: cambiando casualmente l’intonazione di ogni colpo, o
riproducendo frasi melodiche mediante l’impostazione di scale musicali e
la pressione sulla pelle.
tutte caratteristiche uniche del WaveDrum. potrai
ottenere variazioni sonore senza precedenti, controllando ad esempio l’intonazione o il timbro di un
suono durante la sua fase
di rilascio, con la semplice pressione sulla pelle dopo aver percosso la stessa con le mani o le bacchette. potrai anche aumentare il
sustain di un suono facendo pressione sul tamburo. potrai goderti
il tuo Wavedrum suonandolo da solo, oppure insieme ad altri musicisti, i quali potranno collegare i propri strumenti all’ingresso minijack stereo ausiliare dello strumento. se ciò non bastasse, il
Wavedrum offre anche un’utile funzione Jam, che sfrutta ben 100
frasi loop di vari stili, velocità e generi, per consentirti di
fare le tue Jam session da solo. sempre grazie all’ingresso
ausiliare line, potrai inoltre collegare un lettore CD o un
qualsiasi player musicale portatile, per riprodurre le basi
sulle quali suonare o esercitarsi. KorgWavedrum global
edition è un nuovo modello della linea Wavedrum, di seconda generazione, che vede l’implementazione di un pick-up
migliorato per una trasduzione ancor più minuziosa, la
quale consentirà una riproduzione più fedele delle dinamiche. una nuova impostazione della sensibilità permette di
adattare lo strumento alle esigenze delle differenti tipologie
di utenti (principianti, avanzati). 200
sono i preset di fabbrica e altrettanti
quelli utente. Alla
classica dotazione di
suoni
della
Wavedrum, questa
nuova
versione
global
edition
aggiunge
nuovi
suoni acustici (rullanti, djembe e
conga) senza però
tralasciare le percussioni tradizionali
Africane
e
Americane, come
balafon, shekere, e
dundunba,
il
giapponese taiko e
aggiungendo ai già
numerosi suoni elettronici nuovi timbri
in linea con i generi
musicali attualmente in voga, come il dubstep e il moombahton. uno strumento incredibile, che non può mancare
nel setup del percussionista o batterista moderno. In Italia
lo strumento è distribuito da eko music group ed il prezzo
del Korg WaveDrum global edition è di circa 499€.
Carlo marzo
Agosto 2015
11
TEATRO| INTERVISTA
Maurizio Ciccolella
p
articolare attenzione deve essere data a quelle realtà
interessanti che danno lustro al territorio in cui sorgono.
l’esempio cade a pennello con la scuola d’arte drammatica talìa, un’eccellenza del territorio salentino nell’arte della
recitazione. Intervistiamo il direttore e professionista di elevato spessore, maurizio Ciccolella:
Se le chiedessero chi è Maurizio Ciccolella, lei, come
risponderebbe?
un operatore culturale che ha puntato la maggior parte della
propria vita a studiare, cercando di maaturare una professionalità continuamente aggiornata. Ho una certa repellenza per
chi si definisce “artista”, perché spesso dietro questo appellarsi si giustifica l’improvvisato.
Talìa è una realtà nata e radicata ormai da tempo nel
Salento. Quali sono gli obiettivi che questa scuola di
formazione artistica vuole
sviluppare?
seguire le inclinazioni degli alunni
consegnando loro una serie di
tecniche e di conoscenze per
affrontare la scena. l’obiettivo
trasversale è scoprire la recitazione, scoprendo se stessi.
Tornate in Italia con una
grande vittoria conseguita in
occasione del festival delle
scuole di recitazione tenutosi a Rijeka in Croazia. La consacrazione estera per gli
alunni della sua scuola ha
sicuramente portato una
ventata di buonumore e speranza in patria. Ma l’Italia
che è amata nel mondo per le sue arti, in realtà ama
l’arte?
In Italia quasi tutto sembra “provincia”. la vera differenza
spesso sta nelle risorse economiche disponibili. le dinamiche
sono spesso le stesse: si lavora soprattutto grazie alle reti di
relazioni che si riescono a creare. In sé non è solo negativo,
ma in una società “sana” dovrebbe essere un risultato e non
un punto di partenza.
Oltre ai tanti spettacoli, Talia aprirà a settembre i
corsi di teatro in bilinguismo per i più piccoli. Quale
consiglio vorrebbe dare a chi si affaccia per la prima
volta alle vostre attività?
Di affidarsi ai nostri docenti e iniziare il percorso con una reale
voglia di mettersi in gioco. nel caso del corso bambini, naturalmente, si tratta di un’esperienza nella quale la parte ludica è
preponderante: il motto è “imparo giocando”. nei corsi per
adulti entrano altri fattori: l’impegno, la responsabilità, la motivazione e così via. In ogni caso la nostra scuola adotta tutte le
strategie per aiutare gli alunni a stare nei percorsi nei modi più
proficui.
L’arte, la musica e il teatro, ci rendono liberi ma
soprattutto ci rendono … Come concluderebbe questa
domanda?
Consapevoli e belli!
marianna greco
Agosto 2015
13
MUSICA | NOVITÀ
A
il concerto è a casa tua
vete mai sognato di poter
ospitare in casa propria il
concerto del vostro artista
preferito? Con guestar oggi è
possibile. Da un’idea di enrico
mutti, Francesco gaudesi e paul
sears, fondatori di spaceship
management, nasce una nuova
frontiera
dell’intrattenimento
musicale, una piattaforma multimediale in grado di veicolare artisti di tutti i generi attraverso veri
e propri eventi organizzati dai fan.
Il progetto guestar, in italia, rappresenta quel nuovo modo d’intendere la tendenza internazionale dell’house concert, in grado di
coniugare artisti e pubblico
bypassando la figura degli “intermediari”, dando la possibiltà agli
utenti stessi di proporre i propri
eventi e lasciando la volontà di
parteciparvi alla discrezione degli
14
artisti. l’application alla piattaforma è semplice ed intuitiva, ci si
iscrive gratuitamente, c’è la possibilità di uploadare fotografie della
location interessata ad ospitare
l’evento di un certo musicista ed
accompagnarle a video e testi per
aumentare la probabilità di essere
selezionati, dopo si aspetta, e
come specificato prima sarà l’artista stesso a scegliere dove esibirsi. “I musicisti, specialmente
quelli all’inizio della propria carriera,
hanno
sempre
meno
opportunità
di suonare
dal vivo. l’home concert può permettere loro di fare esperienza e
mettere in piedi un vero e proprio
tour. siamo certi che questa
forma di organizzare house concert diventerà una formula sempre più utilizzata nel futuro prossimo”, queste le parole dei fondatori che puntualizzano come l’home concert, spogliandosi della
Agosto 2015
sua veste elitaria, possa rappresentare un luogo d’aggregazione,
che pur partendo dal digitale,
”porti la fruizione dell’esperienza
di un live a una dimensione più
intima”. Il progetto guestar è figlio
delle esperienze pregresse del
management di spaceship e
satellite, agenzie occupate nello
sviluppo della carriera musicale di
artisti del calibro di Benny
Benassi, the Bloody Beetroots,
Alex gaudino e degli italiani dell’etichetta indipendente di
giadamesi: edipo, Andrea
nardinocchi e Dargen D’Amico.
proprio quest’ultimo, rapper e
paroliere eclettico, si è reso testimone di una delle prime esperienze italiane dell’house concert 2.0
proposte dal progetto, partecipando ad un tour di tre tappe tra
toscana, piemonte e lombardia
organizzate da alcuni dei suoi fan.
guestar è ormai una nuova realtà
dell’intrattenimento, una rivoluzione digitale in grado di catapultare
nel vostro salotto il vostro artista
preferito, cosa state aspettando?
Francesco leone
MUSICA| INTERVISTA
DA NAPOLI AL
KAZAKISTAN:
LA STORIA DI
SON PASCAL
STAR DI PASCALISTAN
p
asquale Caprino, in arte son pascal. la sua è una
storia che parte da napoli, passa per roma e
londra, e finisce, almeno per oggi, in Kazakistan,
un posto creativo e aperto, dove ha trovato il successo
musicale e anche l’amore. ma come ci è arrivato in questo posto così lontano e desueto? lo abbiamo incontrato
per farci raccontare le tappe della sua strampalata esperienza di vita.
Pasquale, cos’è stato a condurti in un luogo così
lontano come il Kazakistan?
“Io ho sempre fatto musica, suonavo a napoli, poi a
londra e roma, con la mia band. un giorno ho incontrato per caso una ragazza kazaka che conosceva la mia
musica tramite Facebook, e mi ha invitato a visitare il suo
paese, dove ho poi trovato successo come musicista. È
un posto diversissimo dall’Italia, ogni giorno mi trovo ad
affrontare problemi e sfide, ma è un posto che dà tante
soddisfazioni, perché la gente non ha sovrastrutture
mentali, sono tutti meno snob e aperti al nuovo, a differenza di noi italiani.”
Ma non senti la mancanza dell’Italia?
“l’Italia mi manca moltissimo. mi manca il cibo (ha assaggiato anche il rustico leccese, ndr.). mi manca il clima,
ormai vivo per otto mesi all’anno con la neve, e per tre
mesi con una temperatura di -40°. Cerco di tornare in
Italia almeno una volta ogni mese e mezzo, per vedere
mia madre. se ci tornerò mai a vivere, sarà per qualcosa
per cui ne deve valere davvero la pena.”
Che musica si ascolta in Kazakistan?
“Ci sono almeno due correnti musicali fondamentali: una
che copia il pop americano e le boyband, l’altra più neomelodica, con arrangiamenti pop/dance anni ’80. non ci
sono troppe dinamiche di mercato: io per esempio ho iniziato con una cover reggae di sting, “englishman in
shymkent”, che è una città kazaka molto stereotipata,
riconducibile a una napoli o una Bari italiana. Ho collaborato anche con Albano. Diciamo che la mentalità qui è
molto aperta, sono davvero pronti a qualunque sperimentazione.”
La tua esperienza di vita è diventata anche un
programma televisivo, Pascalistan, lanciato da
DeeJay Tv: da dov’è nata l’idea di farne un reality?
Agosto 2015
15
MUSICA| INTERVISTA
“l’esperienza di pascalistan è nata in maniera molto
naturale, io avevo trovato le mie soddisfazioni personali
in Kazakistan, avevo “fatto pace” con la mia voglia di tro-
vare il successo in Italia. Ho un amico che fa il produttore televisivo, eravamo in toscana e lui mi propose di
creare qualcosa insieme, partendo con le nostre forze.
poi per fortuna DeeJay tv ha creduto nel progetto e ci ha
dato una mano dal punto di vista economico: sono nate
così le prime due serie di pascalistan, un reality nel vero
senso della parola, senza un canovaccio o una trama da
“LI UCCI” FESTIVAL
A CutroFIAno DAl
r
13 Al 19 settemBre
itorna anche quest’anno lo
spettacolo nel cuore di
Cutrofiano. li ucci festival,
evento che convoglia al suo interno
diverse forme d’arte dalla musica
alla pittura. molteplici saranno i
contenitori artistici che ospiteranno
i vari eventi live di arti figurative e
musica popolare. li ucci Festival è
organizzato dall’Ass.ne Cult. sud
ethnic in collaborazione con il Comune di Cutrofiano, fa parte della
rete dei Festival puglia sounds musiche del salento, con la Direzione
Artistica e organizzativa di Antonio melegari il quale si avvale da sempre della collaborazione di Antonio tarantini in qualità di responsabile
promozione.
Domenica 13 – 9:00 Bike tour - 20:00 presentazione libro - 21:00
concerto a km 0 (masseria lastore)
Lunedì 14 - giornata dedicata alle Arti Visive con “lI uCCI trA musICA e Colore” a cura di teresa gravili
Martedì 15 - Apertura mostre artistiche 19:00 alle 21:00 - 21:00
leCCe ACCorDeon proJeCt
Mercoledì 16 – “CHIAZZA CA sonA e VIVe”, una serie di showcase
seguire. tutto quello che è stato filmato è realmente
accaduto, senza filtri.”
Quali sono i lati negativi della tua nuova vita in
Oriente?
“la popolazione kazaka è diversissima da quella italiana.
sono abituati a una precarietà innata, cambiano lavoro
spessissimo, si reinventano con una facilità assoluta. per
il mio lavoro però è dura, sono costretto a cambiare svariati manager, e non è semplice insegnare a persone
diverse l’approccio al lavoro e tutte le dinamiche che ci
sono dietro.”
Un’ultima curiosità: come hai fatto a imparare il
kazako?
“È stata un’esigenza di sopravvivenza. la prima cosa che
ho imparato sono stati i numeri, perché i primi manager
che ho avuto cercavano regolarmente di fregarmi. oggi
parlo un kazako di base, e discretamente anche il russo,
la seconda lingua del paese.”
B. C.
musicali sparsi in piazza Cavallotti
Giovedì 17 - alle ore 19:30 appuntamento con Assaggiucci, percorso/degustazione di peperoncini piccanti dal mondo oltre alla degustazione di Vino locale e olio. 21 tradizione musicale salentina
Venerdì 18 - 3° torneo di Briscola a Coppie con le salentine presso il Caffè saracino alle ore 18:30. In serata, alle ore 22:00 sarà la
volta di enza pagliara
Sabato 19 - in piazza municipio a partire dalle ore 21:00 l’atteso
Concerto-evento de li ucci Festival che vedrà esibirsi i primi due classificati di uCCIFolKontest, e precisamente il gruppo Armonauti 1°classificato-, e il gruppo Canusìa -2°classificato-,il cantattore salentino p40 che come da tradizione aprirà il concerto, ed il gruppo popolare menamenamò. la serata continuerà fino a notte con li ucci
orkestra che eseguiranno un concerto legato alla tradizione popolare
salentina.
(Contatti: www.liuccifestival.it, 377 6954833)
Agosto 2015
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MUSICA E TECNOLOGIA
t
la musica tra tecnologia e società
utti coloro che possiedono uno smartphone o tablet hanno
sentito prima o poi l’esigenza di collegare le cuffie per ascoltare la propria musica preferita. ma l’annoso problema di
molti è quello di reperire le tracce, possibilmente rimanendo nell’ambito della legalità. sappiamo tutti infatti come sia diffusa la pratica del download illegale di brani in mp3 utilizzando piattaforme
per pC o tramite siti web dalla dubbia legalità. per evitare di incorrere in problemi, i principali sistemi operativi per dispositivi mobili
hanno consentito lo sviluppo di una serie di applicazioni per scaricare o ascoltare in streaming una quantità pressoché infinita di
brani. Apple ha per esempio utilizzato, fin dal lontano 2001, la
piattaforma Itunes per consentire il download (a pagamento) di
milioni di brani, cogliendo il malessere delle principali major discografiche che si sentivano profondamente danneggiate dalla “circolazione” indiscriminata e gratuita di brani coperti da diritto d’autore. Dagli iniziali esperimenti sui primi Ipod shuffle per finire agli
Iphone e Ipad di ultima generazione ne è passato di tempo. Ad
oggi possiamo dire che il sistema si è perfezionato ed ha preso
piede nonostante le iniziali resistenze dei fedelissimi di napster e
soci… l’applicazione è disponibile su tutti i prodotti Apple (anche
sui computer) ed è scaricabile anche su pC su sito ufficiale
itunes.com oggi con Itunes è possibile acquistare musica a parti-
re da € 0,69 o album
interi a partire da €
4,99. un prezzo decisamente più basso
rispetto a un album o
singolo in CD. In alcuni
rarissimi casi è possibile scaricare anche gratuitamente, come già
successo per l’ultimo
album degli u2 “songs
of innocence” che tante
polemiche ha generato
nel mondo dell’industria musicale e degli
utenti. Chi utilizza Android invece ha a disposizione la piattaforma rilasciata da google play che si chiama play music
che consente l’utilizzo degli stessi servizi in abbonamento
a €9,99 al mese. A differenza di Itunes che consente una
maggiore libertà di visione del catalogo, google richiede
una preventiva iscrizione gratuita al servizio prima di farvi
decidere se sottoscrivere o meno l’abbonamento. Ciò non
consente di visualizzare e testare la piattaforma prima di
decidere. sicuramente un’arma a suo sfavore. l’ultimo
nato in ambito di sistema operativo per dispositivi mobili è
sicuramente Windows. la sua app “Xbox music” consente
il download e la riproduzione di brani, anche in questo
caso, previo abbonamento mensile che consente il download e lo streaming di brani illimitato per tutto il mese.
Altre app a pagamento che abbracciano tutti i sistemi operativi sono sicuramente spotify , mog e rhapsody (tutte
in abbonamento). ma la domanda che molti si pongono è:
devo per forza pagare? la risposta è no. esistono infatti
numerose valide alternative che però hanno spesso qualche restrizione o limiti. Alcune d queste sono DownCloud
(Iphone) della famiglia soundclound, Jamendo (musica
indipendente per Iphone e Android), Free music Archive
(Iphone e Android). se ci si accontenta di ascoltarle in
streaming allora consigliamo Deezer, soundcloud, musica
di rdio, Wimp.
Davide maggi
Docente di tecnica del suono
[email protected]
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MUSICA | IL GRUPPO
BEAT MOVMENT
Un duo di giovani che lavora per i giovani... Ma Beat
Movement cosa altro è?
non è altro che un progetto nato dall’amore per la musica, dall’amicizia e dagli obiettivi comuni che ci hanno spinti a intraprendere un’ avventura fuori dai soliti schemi e dalla solita routine.
Siete partiti dal Salento, con sacrifici e sudore. Ora
siete a Roma dove abitudinariamente suonate in giro
per i vari club di tutta italia. Come è cambiato il vostro
modo di approcciarvi con il pubblico, da una piccola
cittadina del sud alla capitale?
la nostra trasferta al centro Italia è stata fondamentale, rispetto al sud, qui c’è molta più collaborazione, inoltre il circuito è
molto ampio e vario, questo ci ha permesso di inserirci nel tessuto underground e di iniziare a suonare nei club, dove abbiamo conosciuto gente e instaurato rapporti d’amicizia con artisti e organizzatori; è qui infatti, che il nostro modo di vedere le
cose e di approcciarsi con il pubblico è cambiato. Vivere lontani da casa con in testa solo un obiettivo ti fa vedere le cose in
modo diverso, riesci a percepire il valore di tutto senza mai
dimenticarti lo scopo per cui si è partiti.
E’ da poco uscito il vostro ultimo lavoro: Linea Rotta,
vinile rilasciato dalla nascente etichetta BlackWater
Label. Nella costruzione di questo lavoro dalle sonorità delicate e attente ai dettagli musicali, a chi vi
siete ispirati? E soprattutto quanto lavoro concettuale c’è dietro alla realizzazione di questo EP?
Beh, come dicevamo prima, dietro c’è tutto un discorso spirituale e artistico che abbiamo appreso solo facendoci influenzare dalla scena techno romana, il disco delimita infatti l’interruzione di una “linea”, un punto d’arrivo per la vecchia mentalità, ma allo stesso tempo un trampolino di lancio per le nostre
nuove e future idee. Il disco si ispira ad “unknown pleasures”
dei “Joy Division”, storica band punk inglese nata alla fine degli
anni ’80, sono stati loro la chiave per completare questo ep,
anche se il genere è totalmente differente, la techno contenuta in questo vinile contiene dei dettagli punk provenienti del
nord europa, Inghilterra e germania.
La vostra musica tende a descrivere immagini, colori e
suoni, quasi non fosse un disco ma una vignetta di
Dylandog. Quale paesaggio musicale descrive il vostro
mAttIA prete & sImone sCArDIno AKA BeAt moVement
Agosto 2015
21
KANDINSKY
MUSICA | IL GRUPPO
sound interiore?
Il disco descrive a pieno ciò che siamo
interiormente, ogni traccia presente rappresenta emozioni e suoni diversi: con
“unione/Divergente” (A1) tiriamo fuori il
nostro lato dark e industriale, con
“prospettiva/piatta” (A2), diamo spazio
ad una musica più concettuale e dub,
“linea/rotta” invece (B), è la somma di
tutte le esperienze maturate in questi anni
di clubbing. Il suono è dritto e ipnotico, la
nostra preferita tra le tre!
Sulla vostra pagina FB siete molto
internazionali. La domanda nasce
spontanea… Qual è l’orizzonte di
Beat Movement?
poter vivere dei nostri sogni è la cosa a
cui aspiriamo maggiormente, è il motivo
per il quale viviamo lontani da casa.
sappiamo che c’è tantissimo lavoro da
fare e che non sarà facile, ma questo non
ci spaventa, anzi siamo più determinati
che mai e pronti a conoscere i “piaceri
sconosciuti” che la vita e la musica ha
ancora da offrirci!
Francesco mancarella
l
a pittura e la musica per secoli
sono state considerate arti assestanti, divise per proprie tecniche e
concezioni. In effetti le diverse posizioni
hanno avuto i propri motivi dalle plurali
aspettative di chi le ha fruite: se ad
esempio nella pittura si è ricercata una
certa corrispondenza con la realtà, dalla
musica si è ricercato essenzialmente lo
svago con nessun vincolo in termini di
“verità”. usare il passato prossimo è
d’obbligo poiché, grazie all’indipendenza intellettuale assunta dagli artisti dalla
rigida formazione delle Accademie avuta
con le “avanguardie storiche” del ‘900,
oggi entrambe le discipline artistiche
dialogano raggiungendo risultati estremamente interessanti. tutto ha inizio
con Wassily Kandinsky, pittore russo
nato a mosca nel 1866 e morto a neully
sur seine, vicino parigi, nel 1944.
Kandinsky è considerato il padre dell’astrattismo: l’avanguardia artistica che
abolisce totalmente il concetto di “figurativo” in pittura a favore di una fantasia
del pittore il quale assembla linee, forme
e colori in un ordine apparentemente
illogico ma in realtà governato da equilibrio e “armonia”. Armonia, termine,
questo, non appartenente al linguaggio
pittorico ma a quello musicale, ed è proprio questa la chiave che ci permette di
comprendere le opere kandinskiane.
Anche nelle loro denominazioni le opere
indicano il legame dell’arte di Kandinskij
con la musica: "impressioni", "improvvisazioni" e "composizioni". leggiamo dai
suoi scritti che “In generale il colore è
un mezzo che consente di esercitare un
influsso diretto sull’anima. Il colore è il
tasto, l’occhio il martelletto, l’anima il
pianoforte dalle molte corde. l’artista è
una mano che toccando questo o quel
tasto mette in vibrazione l’anima
umana…”. Inoltre affermò che "per noi
pittori il più ricco ammaestramento è
quello che si trae dalla musica. Con
poche eccezioni e deviazioni la musica,
già da alcuni secoli, ha usato i propri
mezzi on per ritrarre le manifestazioni
della natura, ma per esprimere la vita
psichica dell'artista attraverso la vita dei
suoni musicali...". Kandinsky nel 1912
pubblica lo spirituale nell’arte in cui
associa i colori ai suoni e agli strumenti
musicali. Ad esempio il giallo viene paragonato alla forza di una tromba perché
associato alla vitalità, il blu è paragonato ad un flauto per il suo trasmettere
distanza mentre il rosso, considerato
caldo e vivace, è paragonato alla tuba. Il
colore può esercitare sia “un effetto fisico” e superficiale basato sulla sua percezione dall’occhio sia “un effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale
attraverso cui il colore raggiunge l'anima. e’ proprio questo il senso per
apprezzare pienamente le opere d’arte
astratta. Di fatti, se ci si fa caso, la musica è la prima disciplina che ha sempre
permesso l’astrazione nei suoi processi,
per cui non ci si può aspettare che la
primavera del celebre compositore
Antonio Vivaldi abbia richiami alla natura, come il canto degli uccelli o lo sbocciare dei fiori, mentre i suoni scelti da
Vivaldi, nonostante non abbiano nessun
riferimento diretto con la realtà, rievocano a noi le sensazioni profuse dalla stagione primaverile. Anche il pittore, dunque, come il musicista può ideare una
sua opera prescindendo dall’osservazione pedissequa della natura, osservazione permessa da oltre un secolo dallo
scatto fotografico.
gian piero personè
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