IL PERSONAGGIO IN COPERTINA 7 Intervista a Mauro Coruzzi in arte.... Platinette. ETICHETTA DISCOGRAFICA 9 A settembre ritornano i corsi dell’Arca del Blues. MUSICA | RECENSIONE 9 Ester Fanciullo: I sotterfugi dell’amore. MUSICA | STRUMENTO 11 Korg WaveDrum, uno strumento elettronico particolare. TEATRO | INTERVISTA 13 Maurizio Ciccolella, direttore della scuola d’arte drammatica Talìa. MUSICA | NOVITÀ 14 Guestar: il concerto è a casa tua. MUSICA | INTERVISTA 15 Da Napoli al Kazakistan: la storia di SON PASCAL star di Pascalistan. MUSICA | ESTATE 17 “Li Ucci” Festival, l’evento che convoglia al suo interno diverse forme d’arte dalla musica alla pittura. MUSIC E TECNOLOGIA 19 Le migliori app per smartphone e tablet per ascoltare musica. MUSICA | IL GRUPPO 21 Intervista ai Beat Movment. LA MUSICA NELLA STORIA 22 Kandinsky ed il legame con la musica. PLATINETTE IL PERSONAGGIO IN COPERTINA u Il consiglio che mi sento di dare ai giovani è quello di trovare le proprie caratteristiche, e non cercare continuamente di assomigliare a qualcuno >> na delle personalità più poliedriche ed eccentriche del panorama televisivo e culturale italiano: stiamo parlando di platinette, all'anagrafe mauro Coruzzi. Da langhirano, piccolo comune della provincia di parma, alle televisioni e radio di tutta Italia: conduttore radiofonico, televisivo, opinionista, scrittore e attore, adesso anche manager e talent per drag queen. la carriera di platinette è davvero impossibile da riassumere in poche righe, coronata anche da una partecipazione allo scorso Festival di sanremo insieme a grazia Di michele, con un brano controverso ed emozionante. noi dell'Arca del Blues abbiamo avuto l'onore di contattare e intervistare questo personaggio così celebre del panorama culturale italiano: ecco cosa ci ha raccontato. Recentemente abbiamo scoperto anche un Mauro Coruzzi cantante: cosa ci racconti di questa esperienza sanremese? sanremo è stata una di quelle possibilità che capitano una volta nella vita, un'esperienza unica, non è quello il mio mestiere, ma ho avuto il piacere di essere trascinato da una canzone che in qualche modo mi rappresentava. ovviamente grazia Di michele, la mia compagna di palcoscenico, ha fatto quel che ha potuto per insegnarmi a emettere suoni che avessero un senso. È stato come aggiungere qualcosa in più che desideravi ma che consideravi inarrivabile. È un avvicinamento alla musica bello, ma perchè resterà un episodio. Indubbiamente la peculiarità della canzone era rappresentata dal messaggio, abbastanza forte. ovviamente dipende da com'è stato recepito, ma il tentativo di grazia è stato bellissimo, il fatto di poter arrivare su quel palco con un pezzo cosi importante è stato sinonimo di un certo cambiamento dei tempi. È stato un bel risultato, inaspettato. Un curriculum vastissimo, tra musica, radio, tv: ti senti più speaker, più conduttore, più opinionista? la parola "ruolo" o "categoria" non mi piace, preferisco parlare di occasioni. Fare la radio a vent'anni è stata un occasione per me. Quel che piace fare a me dipende sempre dal modo in cui lo devo fare. se penso a un futuro in generale, mi vedo più come una persona che curiosamente non fa nè radio nè tv, ma scrive. poi sono abbastanza pigro, quindi penso di potercela fare a stare seduto a scrivere con una provvigione di cibo. Tu che sei sulle scene da anni, quali consigli ti senti di dare ai giovani che si affacciano adesso sulla scena musicale e televisiva, soprattutto a quelli provenienti dal mondo dei talent? Il consiglio che mi sento di dar loro è quello di trovare le proprie caratteristiche, e non cercare continuamente di assomigliare a qualcuno. Io non ho la frenesia nel sostenere i ragazzi bravi solo perchè sono giovani, anzi la trovo una tendenza fastidiosa. Bisogna cercare di essere un po' singolari, piuttosto che il plurale di qualcun'altro. Ispirarsi va bene, imitare no. Da ascoltatore, cosa ti piace del panorama musicale italiano attuale? A seconda dei casi ascolto un po' tutto, al momento un'artista che mi piace molto è Francesca michielin. mi piace il suo modo di interpretare, con quel tocco da vera adolescente, ma con la voce precisa e riconoscibile rispetto alle altre. mi è piaciuto moltissimo il pezzo di mondomarcio e mina, "A Denti stretti", mondomarcio scrive delle liriche stupende. Dove sarà Mauro Coruzzi fra dieci anni? sul palco di un teatro di una provincia di media grandezza, a raccontare una vita disordinata. Bianca Chiriatti Foto sX: uFFICIo stAmpA plAtInette. Foto In Alto: DArIo AltAmurA Agosto 2015 7 A Settembre ritornano i corsi dell’Arca del Blues l ETICHETTA DISCOGRAFICA 'ArCA Del Blues riprende dal mese di settembre i corsi di avviamento alla professione incentrati principalmente sull' apprendimento di abilità esecutive finalizzate alla valorizzazione della propria espressione artistica e di una personale elaborazione creativa. un percorso creativo che attraverso lo studio degli stili, l'analisi degli arrangiamenti, le monografie degli artisti più importanti proietta alla confluenza di generi in cui musica leggera, pop, jazz, rock, blues trovano riscontro nella ricerca di un proprio suono che caratterizzi l'identità musicale di ogni artista in formazione. la massima flessibilità delle lezioni e del percorso didattico permettono di sviluppare un iter formativo personalizzato volto al raggiungimento degli obiettivi fissati. I corsi professionali si arricchiscono quest'anno dei diplomi Arca del Blues frutto di oltre 60 anni di profes- MUSICA RECENSIONE sione. pianoforte, chitarra, canto, violino, teoria e solfeggio e beatbox, unico centro artistico del sud Italia in cui questa nuova disciplina trova spazio. la capacità e pratica di riprodurre tutti i suoni di una batteria (percussioni, piatti, ecc.) e di altri strumenti attraverso l'utilizzo della bocca e della voce è uno dei nuovi percorsi artistici nel mondo. Ai corsi si affianca lo studio di registrazione, la stampa e pubblicazione di CD, la produzione di videoclip e cortometraggi e le produzioni radiotelevisive. Arca del Blues, l'unico centro di avviamento professionale nel salento. Ester Fanciullo - I sotterfugi dell’amore e leganza e raffinatezza, due aggettivi che descrivono perfettamente il nuovo videoclip della giovane cantate ester Fanciullo. l’attenta regia del regista serena De simone, ha tradotto in immagini il brano “i sotterfugi dell’amore”, sottolienando l’importanza dell’amore platonico e soprattutto della bellezza di questo sentimento che ci rende umani. Il 31 luglio, è stato presentato a Venezia in occasione del Festivalshow, infatti ester è in gara tra i giovani finalisti di questa grande manifestazione musicale. non resta che incrociare le dita e soprattutto televotare utilizzando il suo codice di riferimento 04 al numero 4787878. C Korg MUSICA | STRUMENTO iao amici, in questo primo appuntamento voglio parlarvi di uno strumento elettronico eccezionale, come del resto lo sono tutti i prodotti di questo marchio. Il Korg WaveDrum è lo strumento adeguato per tutti gli artisti creativi alla ricerca di nuovi stimoli e suoni per la propria espressività. oltre ai classici suoni di percussione, il WaveDrum fornisce suoni innovativi non comuni nell’universo degli strumenti a percussione reali, e con nuove modalità di riproduzione: cambiando casualmente l’intonazione di ogni colpo, o riproducendo frasi melodiche mediante l’impostazione di scale musicali e la pressione sulla pelle. tutte caratteristiche uniche del WaveDrum. potrai ottenere variazioni sonore senza precedenti, controllando ad esempio l’intonazione o il timbro di un suono durante la sua fase di rilascio, con la semplice pressione sulla pelle dopo aver percosso la stessa con le mani o le bacchette. potrai anche aumentare il sustain di un suono facendo pressione sul tamburo. potrai goderti il tuo Wavedrum suonandolo da solo, oppure insieme ad altri musicisti, i quali potranno collegare i propri strumenti all’ingresso minijack stereo ausiliare dello strumento. se ciò non bastasse, il Wavedrum offre anche un’utile funzione Jam, che sfrutta ben 100 frasi loop di vari stili, velocità e generi, per consentirti di fare le tue Jam session da solo. sempre grazie all’ingresso ausiliare line, potrai inoltre collegare un lettore CD o un qualsiasi player musicale portatile, per riprodurre le basi sulle quali suonare o esercitarsi. KorgWavedrum global edition è un nuovo modello della linea Wavedrum, di seconda generazione, che vede l’implementazione di un pick-up migliorato per una trasduzione ancor più minuziosa, la quale consentirà una riproduzione più fedele delle dinamiche. una nuova impostazione della sensibilità permette di adattare lo strumento alle esigenze delle differenti tipologie di utenti (principianti, avanzati). 200 sono i preset di fabbrica e altrettanti quelli utente. Alla classica dotazione di suoni della Wavedrum, questa nuova versione global edition aggiunge nuovi suoni acustici (rullanti, djembe e conga) senza però tralasciare le percussioni tradizionali Africane e Americane, come balafon, shekere, e dundunba, il giapponese taiko e aggiungendo ai già numerosi suoni elettronici nuovi timbri in linea con i generi musicali attualmente in voga, come il dubstep e il moombahton. uno strumento incredibile, che non può mancare nel setup del percussionista o batterista moderno. In Italia lo strumento è distribuito da eko music group ed il prezzo del Korg WaveDrum global edition è di circa 499€. Carlo marzo Agosto 2015 11 TEATRO| INTERVISTA Maurizio Ciccolella p articolare attenzione deve essere data a quelle realtà interessanti che danno lustro al territorio in cui sorgono. l’esempio cade a pennello con la scuola d’arte drammatica talìa, un’eccellenza del territorio salentino nell’arte della recitazione. Intervistiamo il direttore e professionista di elevato spessore, maurizio Ciccolella: Se le chiedessero chi è Maurizio Ciccolella, lei, come risponderebbe? un operatore culturale che ha puntato la maggior parte della propria vita a studiare, cercando di maaturare una professionalità continuamente aggiornata. Ho una certa repellenza per chi si definisce “artista”, perché spesso dietro questo appellarsi si giustifica l’improvvisato. Talìa è una realtà nata e radicata ormai da tempo nel Salento. Quali sono gli obiettivi che questa scuola di formazione artistica vuole sviluppare? seguire le inclinazioni degli alunni consegnando loro una serie di tecniche e di conoscenze per affrontare la scena. l’obiettivo trasversale è scoprire la recitazione, scoprendo se stessi. Tornate in Italia con una grande vittoria conseguita in occasione del festival delle scuole di recitazione tenutosi a Rijeka in Croazia. La consacrazione estera per gli alunni della sua scuola ha sicuramente portato una ventata di buonumore e speranza in patria. Ma l’Italia che è amata nel mondo per le sue arti, in realtà ama l’arte? In Italia quasi tutto sembra “provincia”. la vera differenza spesso sta nelle risorse economiche disponibili. le dinamiche sono spesso le stesse: si lavora soprattutto grazie alle reti di relazioni che si riescono a creare. In sé non è solo negativo, ma in una società “sana” dovrebbe essere un risultato e non un punto di partenza. Oltre ai tanti spettacoli, Talia aprirà a settembre i corsi di teatro in bilinguismo per i più piccoli. Quale consiglio vorrebbe dare a chi si affaccia per la prima volta alle vostre attività? Di affidarsi ai nostri docenti e iniziare il percorso con una reale voglia di mettersi in gioco. nel caso del corso bambini, naturalmente, si tratta di un’esperienza nella quale la parte ludica è preponderante: il motto è “imparo giocando”. nei corsi per adulti entrano altri fattori: l’impegno, la responsabilità, la motivazione e così via. In ogni caso la nostra scuola adotta tutte le strategie per aiutare gli alunni a stare nei percorsi nei modi più proficui. L’arte, la musica e il teatro, ci rendono liberi ma soprattutto ci rendono … Come concluderebbe questa domanda? Consapevoli e belli! marianna greco Agosto 2015 13 MUSICA | NOVITÀ A il concerto è a casa tua vete mai sognato di poter ospitare in casa propria il concerto del vostro artista preferito? Con guestar oggi è possibile. Da un’idea di enrico mutti, Francesco gaudesi e paul sears, fondatori di spaceship management, nasce una nuova frontiera dell’intrattenimento musicale, una piattaforma multimediale in grado di veicolare artisti di tutti i generi attraverso veri e propri eventi organizzati dai fan. Il progetto guestar, in italia, rappresenta quel nuovo modo d’intendere la tendenza internazionale dell’house concert, in grado di coniugare artisti e pubblico bypassando la figura degli “intermediari”, dando la possibiltà agli utenti stessi di proporre i propri eventi e lasciando la volontà di parteciparvi alla discrezione degli 14 artisti. l’application alla piattaforma è semplice ed intuitiva, ci si iscrive gratuitamente, c’è la possibilità di uploadare fotografie della location interessata ad ospitare l’evento di un certo musicista ed accompagnarle a video e testi per aumentare la probabilità di essere selezionati, dopo si aspetta, e come specificato prima sarà l’artista stesso a scegliere dove esibirsi. “I musicisti, specialmente quelli all’inizio della propria carriera, hanno sempre meno opportunità di suonare dal vivo. l’home concert può permettere loro di fare esperienza e mettere in piedi un vero e proprio tour. siamo certi che questa forma di organizzare house concert diventerà una formula sempre più utilizzata nel futuro prossimo”, queste le parole dei fondatori che puntualizzano come l’home concert, spogliandosi della Agosto 2015 sua veste elitaria, possa rappresentare un luogo d’aggregazione, che pur partendo dal digitale, ”porti la fruizione dell’esperienza di un live a una dimensione più intima”. Il progetto guestar è figlio delle esperienze pregresse del management di spaceship e satellite, agenzie occupate nello sviluppo della carriera musicale di artisti del calibro di Benny Benassi, the Bloody Beetroots, Alex gaudino e degli italiani dell’etichetta indipendente di giadamesi: edipo, Andrea nardinocchi e Dargen D’Amico. proprio quest’ultimo, rapper e paroliere eclettico, si è reso testimone di una delle prime esperienze italiane dell’house concert 2.0 proposte dal progetto, partecipando ad un tour di tre tappe tra toscana, piemonte e lombardia organizzate da alcuni dei suoi fan. guestar è ormai una nuova realtà dell’intrattenimento, una rivoluzione digitale in grado di catapultare nel vostro salotto il vostro artista preferito, cosa state aspettando? Francesco leone MUSICA| INTERVISTA DA NAPOLI AL KAZAKISTAN: LA STORIA DI SON PASCAL STAR DI PASCALISTAN p asquale Caprino, in arte son pascal. la sua è una storia che parte da napoli, passa per roma e londra, e finisce, almeno per oggi, in Kazakistan, un posto creativo e aperto, dove ha trovato il successo musicale e anche l’amore. ma come ci è arrivato in questo posto così lontano e desueto? lo abbiamo incontrato per farci raccontare le tappe della sua strampalata esperienza di vita. Pasquale, cos’è stato a condurti in un luogo così lontano come il Kazakistan? “Io ho sempre fatto musica, suonavo a napoli, poi a londra e roma, con la mia band. un giorno ho incontrato per caso una ragazza kazaka che conosceva la mia musica tramite Facebook, e mi ha invitato a visitare il suo paese, dove ho poi trovato successo come musicista. È un posto diversissimo dall’Italia, ogni giorno mi trovo ad affrontare problemi e sfide, ma è un posto che dà tante soddisfazioni, perché la gente non ha sovrastrutture mentali, sono tutti meno snob e aperti al nuovo, a differenza di noi italiani.” Ma non senti la mancanza dell’Italia? “l’Italia mi manca moltissimo. mi manca il cibo (ha assaggiato anche il rustico leccese, ndr.). mi manca il clima, ormai vivo per otto mesi all’anno con la neve, e per tre mesi con una temperatura di -40°. Cerco di tornare in Italia almeno una volta ogni mese e mezzo, per vedere mia madre. se ci tornerò mai a vivere, sarà per qualcosa per cui ne deve valere davvero la pena.” Che musica si ascolta in Kazakistan? “Ci sono almeno due correnti musicali fondamentali: una che copia il pop americano e le boyband, l’altra più neomelodica, con arrangiamenti pop/dance anni ’80. non ci sono troppe dinamiche di mercato: io per esempio ho iniziato con una cover reggae di sting, “englishman in shymkent”, che è una città kazaka molto stereotipata, riconducibile a una napoli o una Bari italiana. Ho collaborato anche con Albano. Diciamo che la mentalità qui è molto aperta, sono davvero pronti a qualunque sperimentazione.” La tua esperienza di vita è diventata anche un programma televisivo, Pascalistan, lanciato da DeeJay Tv: da dov’è nata l’idea di farne un reality? Agosto 2015 15 MUSICA| INTERVISTA “l’esperienza di pascalistan è nata in maniera molto naturale, io avevo trovato le mie soddisfazioni personali in Kazakistan, avevo “fatto pace” con la mia voglia di tro- vare il successo in Italia. Ho un amico che fa il produttore televisivo, eravamo in toscana e lui mi propose di creare qualcosa insieme, partendo con le nostre forze. poi per fortuna DeeJay tv ha creduto nel progetto e ci ha dato una mano dal punto di vista economico: sono nate così le prime due serie di pascalistan, un reality nel vero senso della parola, senza un canovaccio o una trama da “LI UCCI” FESTIVAL A CutroFIAno DAl r 13 Al 19 settemBre itorna anche quest’anno lo spettacolo nel cuore di Cutrofiano. li ucci festival, evento che convoglia al suo interno diverse forme d’arte dalla musica alla pittura. molteplici saranno i contenitori artistici che ospiteranno i vari eventi live di arti figurative e musica popolare. li ucci Festival è organizzato dall’Ass.ne Cult. sud ethnic in collaborazione con il Comune di Cutrofiano, fa parte della rete dei Festival puglia sounds musiche del salento, con la Direzione Artistica e organizzativa di Antonio melegari il quale si avvale da sempre della collaborazione di Antonio tarantini in qualità di responsabile promozione. Domenica 13 – 9:00 Bike tour - 20:00 presentazione libro - 21:00 concerto a km 0 (masseria lastore) Lunedì 14 - giornata dedicata alle Arti Visive con “lI uCCI trA musICA e Colore” a cura di teresa gravili Martedì 15 - Apertura mostre artistiche 19:00 alle 21:00 - 21:00 leCCe ACCorDeon proJeCt Mercoledì 16 – “CHIAZZA CA sonA e VIVe”, una serie di showcase seguire. tutto quello che è stato filmato è realmente accaduto, senza filtri.” Quali sono i lati negativi della tua nuova vita in Oriente? “la popolazione kazaka è diversissima da quella italiana. sono abituati a una precarietà innata, cambiano lavoro spessissimo, si reinventano con una facilità assoluta. per il mio lavoro però è dura, sono costretto a cambiare svariati manager, e non è semplice insegnare a persone diverse l’approccio al lavoro e tutte le dinamiche che ci sono dietro.” Un’ultima curiosità: come hai fatto a imparare il kazako? “È stata un’esigenza di sopravvivenza. la prima cosa che ho imparato sono stati i numeri, perché i primi manager che ho avuto cercavano regolarmente di fregarmi. oggi parlo un kazako di base, e discretamente anche il russo, la seconda lingua del paese.” B. C. musicali sparsi in piazza Cavallotti Giovedì 17 - alle ore 19:30 appuntamento con Assaggiucci, percorso/degustazione di peperoncini piccanti dal mondo oltre alla degustazione di Vino locale e olio. 21 tradizione musicale salentina Venerdì 18 - 3° torneo di Briscola a Coppie con le salentine presso il Caffè saracino alle ore 18:30. In serata, alle ore 22:00 sarà la volta di enza pagliara Sabato 19 - in piazza municipio a partire dalle ore 21:00 l’atteso Concerto-evento de li ucci Festival che vedrà esibirsi i primi due classificati di uCCIFolKontest, e precisamente il gruppo Armonauti 1°classificato-, e il gruppo Canusìa -2°classificato-,il cantattore salentino p40 che come da tradizione aprirà il concerto, ed il gruppo popolare menamenamò. la serata continuerà fino a notte con li ucci orkestra che eseguiranno un concerto legato alla tradizione popolare salentina. (Contatti: www.liuccifestival.it, 377 6954833) Agosto 2015 17 MUSICA E TECNOLOGIA t la musica tra tecnologia e società utti coloro che possiedono uno smartphone o tablet hanno sentito prima o poi l’esigenza di collegare le cuffie per ascoltare la propria musica preferita. ma l’annoso problema di molti è quello di reperire le tracce, possibilmente rimanendo nell’ambito della legalità. sappiamo tutti infatti come sia diffusa la pratica del download illegale di brani in mp3 utilizzando piattaforme per pC o tramite siti web dalla dubbia legalità. per evitare di incorrere in problemi, i principali sistemi operativi per dispositivi mobili hanno consentito lo sviluppo di una serie di applicazioni per scaricare o ascoltare in streaming una quantità pressoché infinita di brani. Apple ha per esempio utilizzato, fin dal lontano 2001, la piattaforma Itunes per consentire il download (a pagamento) di milioni di brani, cogliendo il malessere delle principali major discografiche che si sentivano profondamente danneggiate dalla “circolazione” indiscriminata e gratuita di brani coperti da diritto d’autore. Dagli iniziali esperimenti sui primi Ipod shuffle per finire agli Iphone e Ipad di ultima generazione ne è passato di tempo. Ad oggi possiamo dire che il sistema si è perfezionato ed ha preso piede nonostante le iniziali resistenze dei fedelissimi di napster e soci… l’applicazione è disponibile su tutti i prodotti Apple (anche sui computer) ed è scaricabile anche su pC su sito ufficiale itunes.com oggi con Itunes è possibile acquistare musica a parti- re da € 0,69 o album interi a partire da € 4,99. un prezzo decisamente più basso rispetto a un album o singolo in CD. In alcuni rarissimi casi è possibile scaricare anche gratuitamente, come già successo per l’ultimo album degli u2 “songs of innocence” che tante polemiche ha generato nel mondo dell’industria musicale e degli utenti. Chi utilizza Android invece ha a disposizione la piattaforma rilasciata da google play che si chiama play music che consente l’utilizzo degli stessi servizi in abbonamento a €9,99 al mese. A differenza di Itunes che consente una maggiore libertà di visione del catalogo, google richiede una preventiva iscrizione gratuita al servizio prima di farvi decidere se sottoscrivere o meno l’abbonamento. Ciò non consente di visualizzare e testare la piattaforma prima di decidere. sicuramente un’arma a suo sfavore. l’ultimo nato in ambito di sistema operativo per dispositivi mobili è sicuramente Windows. la sua app “Xbox music” consente il download e la riproduzione di brani, anche in questo caso, previo abbonamento mensile che consente il download e lo streaming di brani illimitato per tutto il mese. Altre app a pagamento che abbracciano tutti i sistemi operativi sono sicuramente spotify , mog e rhapsody (tutte in abbonamento). ma la domanda che molti si pongono è: devo per forza pagare? la risposta è no. esistono infatti numerose valide alternative che però hanno spesso qualche restrizione o limiti. Alcune d queste sono DownCloud (Iphone) della famiglia soundclound, Jamendo (musica indipendente per Iphone e Android), Free music Archive (Iphone e Android). se ci si accontenta di ascoltarle in streaming allora consigliamo Deezer, soundcloud, musica di rdio, Wimp. Davide maggi Docente di tecnica del suono [email protected] Agosto 2015 19 MUSICA | IL GRUPPO BEAT MOVMENT Un duo di giovani che lavora per i giovani... Ma Beat Movement cosa altro è? non è altro che un progetto nato dall’amore per la musica, dall’amicizia e dagli obiettivi comuni che ci hanno spinti a intraprendere un’ avventura fuori dai soliti schemi e dalla solita routine. Siete partiti dal Salento, con sacrifici e sudore. Ora siete a Roma dove abitudinariamente suonate in giro per i vari club di tutta italia. Come è cambiato il vostro modo di approcciarvi con il pubblico, da una piccola cittadina del sud alla capitale? la nostra trasferta al centro Italia è stata fondamentale, rispetto al sud, qui c’è molta più collaborazione, inoltre il circuito è molto ampio e vario, questo ci ha permesso di inserirci nel tessuto underground e di iniziare a suonare nei club, dove abbiamo conosciuto gente e instaurato rapporti d’amicizia con artisti e organizzatori; è qui infatti, che il nostro modo di vedere le cose e di approcciarsi con il pubblico è cambiato. Vivere lontani da casa con in testa solo un obiettivo ti fa vedere le cose in modo diverso, riesci a percepire il valore di tutto senza mai dimenticarti lo scopo per cui si è partiti. E’ da poco uscito il vostro ultimo lavoro: Linea Rotta, vinile rilasciato dalla nascente etichetta BlackWater Label. Nella costruzione di questo lavoro dalle sonorità delicate e attente ai dettagli musicali, a chi vi siete ispirati? E soprattutto quanto lavoro concettuale c’è dietro alla realizzazione di questo EP? Beh, come dicevamo prima, dietro c’è tutto un discorso spirituale e artistico che abbiamo appreso solo facendoci influenzare dalla scena techno romana, il disco delimita infatti l’interruzione di una “linea”, un punto d’arrivo per la vecchia mentalità, ma allo stesso tempo un trampolino di lancio per le nostre nuove e future idee. Il disco si ispira ad “unknown pleasures” dei “Joy Division”, storica band punk inglese nata alla fine degli anni ’80, sono stati loro la chiave per completare questo ep, anche se il genere è totalmente differente, la techno contenuta in questo vinile contiene dei dettagli punk provenienti del nord europa, Inghilterra e germania. La vostra musica tende a descrivere immagini, colori e suoni, quasi non fosse un disco ma una vignetta di Dylandog. Quale paesaggio musicale descrive il vostro mAttIA prete & sImone sCArDIno AKA BeAt moVement Agosto 2015 21 KANDINSKY MUSICA | IL GRUPPO sound interiore? Il disco descrive a pieno ciò che siamo interiormente, ogni traccia presente rappresenta emozioni e suoni diversi: con “unione/Divergente” (A1) tiriamo fuori il nostro lato dark e industriale, con “prospettiva/piatta” (A2), diamo spazio ad una musica più concettuale e dub, “linea/rotta” invece (B), è la somma di tutte le esperienze maturate in questi anni di clubbing. Il suono è dritto e ipnotico, la nostra preferita tra le tre! Sulla vostra pagina FB siete molto internazionali. La domanda nasce spontanea… Qual è l’orizzonte di Beat Movement? poter vivere dei nostri sogni è la cosa a cui aspiriamo maggiormente, è il motivo per il quale viviamo lontani da casa. sappiamo che c’è tantissimo lavoro da fare e che non sarà facile, ma questo non ci spaventa, anzi siamo più determinati che mai e pronti a conoscere i “piaceri sconosciuti” che la vita e la musica ha ancora da offrirci! Francesco mancarella l a pittura e la musica per secoli sono state considerate arti assestanti, divise per proprie tecniche e concezioni. In effetti le diverse posizioni hanno avuto i propri motivi dalle plurali aspettative di chi le ha fruite: se ad esempio nella pittura si è ricercata una certa corrispondenza con la realtà, dalla musica si è ricercato essenzialmente lo svago con nessun vincolo in termini di “verità”. usare il passato prossimo è d’obbligo poiché, grazie all’indipendenza intellettuale assunta dagli artisti dalla rigida formazione delle Accademie avuta con le “avanguardie storiche” del ‘900, oggi entrambe le discipline artistiche dialogano raggiungendo risultati estremamente interessanti. tutto ha inizio con Wassily Kandinsky, pittore russo nato a mosca nel 1866 e morto a neully sur seine, vicino parigi, nel 1944. Kandinsky è considerato il padre dell’astrattismo: l’avanguardia artistica che abolisce totalmente il concetto di “figurativo” in pittura a favore di una fantasia del pittore il quale assembla linee, forme e colori in un ordine apparentemente illogico ma in realtà governato da equilibrio e “armonia”. Armonia, termine, questo, non appartenente al linguaggio pittorico ma a quello musicale, ed è proprio questa la chiave che ci permette di comprendere le opere kandinskiane. Anche nelle loro denominazioni le opere indicano il legame dell’arte di Kandinskij con la musica: "impressioni", "improvvisazioni" e "composizioni". leggiamo dai suoi scritti che “In generale il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima il pianoforte dalle molte corde. l’artista è una mano che toccando questo o quel tasto mette in vibrazione l’anima umana…”. Inoltre affermò che "per noi pittori il più ricco ammaestramento è quello che si trae dalla musica. Con poche eccezioni e deviazioni la musica, già da alcuni secoli, ha usato i propri mezzi on per ritrarre le manifestazioni della natura, ma per esprimere la vita psichica dell'artista attraverso la vita dei suoni musicali...". Kandinsky nel 1912 pubblica lo spirituale nell’arte in cui associa i colori ai suoni e agli strumenti musicali. Ad esempio il giallo viene paragonato alla forza di una tromba perché associato alla vitalità, il blu è paragonato ad un flauto per il suo trasmettere distanza mentre il rosso, considerato caldo e vivace, è paragonato alla tuba. Il colore può esercitare sia “un effetto fisico” e superficiale basato sulla sua percezione dall’occhio sia “un effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale attraverso cui il colore raggiunge l'anima. e’ proprio questo il senso per apprezzare pienamente le opere d’arte astratta. Di fatti, se ci si fa caso, la musica è la prima disciplina che ha sempre permesso l’astrazione nei suoi processi, per cui non ci si può aspettare che la primavera del celebre compositore Antonio Vivaldi abbia richiami alla natura, come il canto degli uccelli o lo sbocciare dei fiori, mentre i suoni scelti da Vivaldi, nonostante non abbiano nessun riferimento diretto con la realtà, rievocano a noi le sensazioni profuse dalla stagione primaverile. Anche il pittore, dunque, come il musicista può ideare una sua opera prescindendo dall’osservazione pedissequa della natura, osservazione permessa da oltre un secolo dallo scatto fotografico. gian piero personè