PRESS 03/2015 Pagina Foglio 03-03-2015 9 1 087728 Data Codice abbonamento: Quotidiano Data EDILIZIANEWS.IT (WEB) 02-03-2015 Pagina Foglio 1 Seguici Progettazione Strutture Elementi Cantiere Sistemi Materiali Macchine e attrezzature Noleggio Impianti Servizi Aziende News ed eventi STAHLBAU PICHLER | ACCIAIO-CALCESTRUZZO Sottostruttura metallica di Stahlbau Pichler per fotovoltaico al nuovo IperPoli di Trento Oggi Sistemi > Strutture Sono stati 360 giorni dalla demolizione all’inaugurazione del nuovo ipermercato a nord di Trento, un esempio di investimento sul territorio che vanta pannelli fotovoltaici e l’impianto integrato a Co2 più grande d’Italia. Nell’involucro, sempre affidato a Stahlbau Pichler, si ritrovano facciate vetrate a montanti e traversi al piano terra nella zona sud e nella zona est e nell’ingresso principale della zona ovest, ove sono stati scelti serramenti a nastro. Sono 360 giorni dai lavori di demolizione di un vecchio capannone di Trento Nord all’inaugurazione del nuovo ipermercato. Ha aperto le porte il nuovo store Poli, che da anni opera nel settore della Grande distribuzione organizzata. Un ipermercato che ha coinvolto 40 aziende, 21 progettisti, che presenta l’impianto integrato a Co2 più grande d’Italia, 648 pannelli fotovoltaici a produrre 230mila kw, 803 apparecchi a led, 2.500 mq di superficie, un’opera che ha coinvolto architetti, ingegneri, tecnici, operai, aziende con 720mila ore di lavoro, oggi può essere il simbolo di un investimento volto a far crescere il territorio. Stahlbau Pichler ha fatto parte di questo gruppo che ha portato un capannone desueto a proporsi oggi come realizzazione commerciale avanzata: 930mila kg di acciaio per le strutture di questo impianto e un importante intervento anche per l’involucro e le strutture metalliche a sostegno dell’ascensore. L’edificio, riprogettato dall’architetto Walter Pichler, consiste di un’autorimessa nel seminterrato, un pianoterra destinato al supermercato ed un primo piano destinato a parcheggi e negozi. Sopra i parcheggi del primo piano Stahlbau Pichler ha realizzato una sottostruttura metallica appositamente studiata per l’impianto fotovoltaico. L’opera si sviluppa con struttura composta acciaiocalcestruzzo per il primo e il secondo impalcato e della struttura metallica in copertura. Continua a leggere l'articolo su impresedilinews.it >> Formazione English for the Building Industry Autore: G. Perin, M. Cohen Certificazione energetica: come ottenerla Autore: L. Fantini Acustica in edilizia Autore: A. Cervi I sistemi di involucro - facciate continue Autore: M. Nastri Sistemi costruttivi in legno Autore: A. Panichi La vendita assistita negli show room di porte e finestre Autore: C. Ravazzi L'impiantistica negli edifici complessi Autore: S. Cappelletti Elementi di domotica e automazione dell'edificio Autore: A. Baggini Installazione di impianti fotovoltaici Autore: M. Gamba Il rischio elettrico Autore: F. Bua Luce led: tecnologia dell'illuminazione allo stato solido Autore: F. Sanguine Scelta e dimensionamento degli impianti di climatizzazione Autore: L. Stefanutti Fare Marketing nei punti vendita di elettroforniture Autore: C. Ravazzi Sicurezza degli impianti domestici a gas Autore: C. Speroni Tags lamiere fils Fare Marketing nei punti vendita di idrotermosanitari edilizia Stahlbau Pichler walter pichler aquapanel strutture metalliche alucobond involucro iperpoli trento scia engineer impianto fotovoltaico copertura Aec Autore: C. Ravazzi travi slim floor Iscrizione Archivio Newsletter Newsletter Data 04-03-2015 Pagina Foglio 65.142 Abruzzo Basilicata 256.751 iscritti 375 Calabria News e Servizi Campania Emilia Prodotti e Aziende Friuli Lazio Liguria Normativa 1 / 2 Lombardia Software Marche Libri Molise Piemonte Lavoro Puglia Forum Sardegna Sicilia Toscana Trentino Umbria Valle d’Aosta Veneto Cerca Gli speciali tecnici Archivio Prodotti | Archivio Aziende | Dossier Tecnici | News dalle Aziende | Naviga per Categorie News - AZIENDE Stahlbau Picher tra le aziende che hanno lavorato al nuovo IperPoli di Trento inserisci qui la tua Email Entra nell'Archivio Newsletter NEWS IN TEMPO REALE? ISCRIVITI AI NOSTRI CANALI SOCIAL Letto 3 volte 04/03/2015 - 360 giorni: dai lavori di demolizione di un vecchio capannone di Trento Nord all’inaugurazione del nuovo ipermercato. Ha aperto le porte il nuovo store Poli, che da anni opera nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. Gallery Un ipermercato che ha coinvolto 40 aziende, 21 progettisti, che presenta l’impianto integrato a CO2 più grande d’Italia, 648 pannelli fotovoltaici a produrre 230.000 kw, 803 apparecchi a led, 2500 mq di superficie, un’opera che ha coinvolto architetti, ingegneri, tecnici, operai, aziende con 720.000 ore di lavoro, oggi può essere il simbolo di un investimento volto a far crescere il territorio. Stahlbau Pichler ha fatto parte di questo gruppo che ha portato un capannone desueto a proporsi oggi come realizzazione commerciale avanzata: 930.000 kg di acciaio per le strutture di questo impianto e un importante intervento anche per l’involucro e le strutture metalliche a Notizie correlate sostegno dell’ascensore. 31/12/2014 L’edificio, riprogettato dall’architetto Walter Pichler, 6 petali in vetro, acciaio e cemento compongono la Maison de la Paix consiste di un’autorimessa nel seminterrato, un pianoterra destinato al supermercato ed un primo piano destinato a parcheggi e negozi. Sopra i parcheggi del primo piano 256.751 iscritti YouTube Rss iscriviti ad Edilportale Available at the iPhone App Store Data 04-03-2015 Pagina Foglio 07/11/2014 Stahlbau Pichler per l’Acquapark a Sinsheim 24/07/2014 Stahlbau Pichler per la Città delle Culture di Milano 2 / 2 Stahlbau Pichler ha realizzato una sottostruttura metallica appositamente studiata per l’impianto fotovoltaico. L’opera dunque si sviluppa con struttura composta acciaiocalcestruzzo per il primo ed il secondo impalcato e della struttura metallica in copertura. 20/06/2014 I sistemi Stahlbau Pichler per il progetto Expo Gate 04/06/2014 Stahlbau Pichler per il nuovo Padiglione dell’Acquario di Genova progettato dal Renzo Piano 11/07/2013 Azione della neve ed azione del vento sono state studiate su copertura, impianto fotovoltaico e solaio, ampi studi sono stati effettuati sulla resistenza al sisma, così come apposite analisi sono state eseguite sull’azione d’urto al passaggio delle autovetture sulle rampe che portano al parcheggio. Le travi composte del 1° impalcato sono travi del tipo Slim Levi’s Store di M il ano: st r ut t ur a metallica e facciate Stahlbau Pichler Floor, modellate come travi continue con 6 campate. La trave 09/05/2013 dimensionati come travi a singola campata. Le lastre alveolari Stahlbau Pichler realizza le facciate ed il rivestimento del nuovo store Nardelli 12/04/2013 Stahlbau Pichler realizza le facciate del progetto firmato dallo studio Piuarch sopra il portone, viene calcolata come trave con singola campata. Le travi composte del 2° impalcato sono si appoggiano sulla flangia superiore della trave in acciaio. Le strutture di cui Stahlbau Pichler si è occupata sono: solaio del supermercato, rampa carico-scarico, porticato d’ingresso, zona rifiuti, porticato aperto comune, supermercato, parcheggio, due negozi, rampa principale e rampa di collegamento, copertura, strutture per impianti tecnologici e fotovoltaici. Nell'ampiezza delle luci sia del garage che del piano negozio sta la chiave di un ambiente molto luminoso e funzionale grazie anche alla presenza di pochissime colonne, uno dei punti di forza della struttura. La tecnologia è entrata a supporto delle abilità del team di ingegneri e tecnici che hanno operato su questo progetto in azienda, per le verifiche infatti sono stati adoperati sistemi software mb AEC e SCIA Engineer. Per quanto concerne l’involucro, sempre affidato a Stahlbau Pichler, si ritrovano facciate vetrate a montanti e traversi al piano terra nella zona Sud e nella zona Est e nell’ingresso principale della zona Ovest, ove sono stati scelti serramenti a nastro. Facciate a montanti e traversi sono state montate anche nella palazzina dedicata ai negozi. Laddove si trovano le strutture metalliche a supporto dell’impianto fotovoltaico nella zona di perimetro Più lette Più commentate sono state installate velette costruite con Aquapanel e laterali in Alucobond per dare al contempo stabilità e flessibilità. Per terminare, il rivestimento è stato realizzato con pannello sandwich e pannello in pvc. Al primo piano le facciate sono completate con lamiere Fils in alluminio preverniciate, allocate sopra i pannelli sandwich. La struttura metallica, realizzata da Stahlbau Pichler, posta a sostegno dell’ascensore è stata saldata senza giunti e predisposta con vetri di coronamento per lasciare l’ascensore a vista. Strutture metalliche, involucro, strutture a sostegno dell’impianto fotovoltaico e strutture a sostegno dell’ascensore, tutti interventi affidati a Stahlbau Pichler in questo progetto IperPoli che è una struttura moderna che racchiude un cuore ecologico, creata scommettendo sul futuro, ponendo attenzione all’inserimento nel paesaggio e che ad oggi dà lavoro a 52 persone. STAHLBAU PICHLER su Edilportale.com (riproduzione riservata) Consiglia questa notizia ai tuoi amici Articolo letto 43593 volte Semplificazione dei lavori privati: i tecnici contro lo spot del Governo Articolo letto 30374 volte Moduli unici per l’edilizia: da oggi operativi CIL e CILA standardizzati Articolo letto 26464 volte Edifici in cemento armato, i geometri non possono progettarli Articolo letto 16855 volte Partite Iva: a rischio le modifiche al nuovo regime fiscale dei minimi Articolo letto 16437 volte Split payment, definite le regole anti evasione Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 1 / 8 . Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 2 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 3 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 4 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 5 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 6 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 7 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 76/83 8 / 8 Pagina Foglio 02-2015 14 1 087728 Data . odice abbonamento: Mensile Corriere dell’Alto Adige Giovedì 5 Marzo 2015 7 BZ Data 05-03-2015 Pagina Foglio 1 Segui @IB_Energia IL PORTALE PER L'ARCHITETTURA SOSTENIBILE, IL RISPARMIO ENERGETICO, LE FONTI RINNOVABILI IN EDILIZIA Prodotti Aziende Temi Tecnici Notizie Normativa Approfondimenti Progetti Info dalle Aziende Eventi Per la tua pubblicità | Iscriviti alla newsletter Libri Enti e Associazioni Forum Video Cerca un termine o una frase Infobuild energia > Notizie > Un ipermercato in classe energetica A e con tetto fotovoltaico Un ipermercato in classe energetica A e con tetto fotovoltaico 05/03/2015 Stampa 648 pannelli fotovoltaici, illuminazione LED e soluzioni Stahlbau Pichler per la struttura Ha aperto a Trento, a poco più di un anno dalla demolizione di un vecchio capannone, il nuovo Iperpoli, store che opera nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. Si tratta di un edificio di design, attento all’ambiente e certificato in classe energetica A. Un ipermercato su 2500 mq di superficie, che ha coinvolto 40 aziende, 21 progettisti. Tra gli investimenti sostenuti per ottenere la certificazione energetica, sono stati installati 648 pannelli fotovoltaici che produrranno 230 mila kw, coprendo così più della metà del fabbisogno energetico annuale. Inoltre 803 apparecchi a Led per l'illuminazione interna garantiscono un risparmio energetico del 50%. Caldo e freddo sono prodotti autonomamente grazie a un impianto integrato che eroga refrigerazione, raffrescamento e riscaldamento dei locali. Stahlbau Pichler ha collaborato alla realizzazione con 930.000 kg di acciaio per le strutture, un intervento per l’involucro e le strutture metalliche a sostegno dell’ascensore. L’edificio, riprogettato dall’architetto Walter Pichler, consiste di un’autorimessa nel seminterrato, il supermercato al pianoterra e parcheggi e negozi al primo piano. Sopra i parcheggi del primo piano Stahlbau Pichler ha realizzato una sottostruttura metallica appositamente studiata per l’impianto fotovoltaico. L’opera dunque si sviluppa con struttura composta acciaio-calcestruzzo per il primo ed il secondo impalcato e della struttura metallica in copertura. Azione della neve ed azione del vento sono state studiate su copertura, impianto fotovoltaico e solaio, ampi studi sono stati effettuati sulla resistenza al sisma, così come apposite analisi sono state eseguite sull’azione d’urto al passaggio delle autovetture sulle rampe che portano al parcheggio. Inserisci la tua e-mail Architettura sostenibile Biomasse Certificazione energetica degli edifici Coibentazione termica Conto Energia Detrazione fiscale 50% - 65% Efficienza energetica Eolico Idroelettrico Illuminazione Incentivi e finanziamenti agevolati Normativa Solare fotovoltaico Solare termico Sostenibilità e Ambiente Pagina Foglio 02-2015 54/61 1 / 8 087728 Data Codice abbonamento: Bimestrale Pagina Foglio 02-2015 54/61 2 / 8 087728 Data odice abbonamento: Bimestrale Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 54/61 3 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 54/61 4 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 54/61 5 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 54/61 6 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 54/61 7 / 8 Bimestrale Data Pagina Foglio 02-2015 54/61 8 / 8 Data IMPRESEDILINEWS.IT (WEB2) Foglio Home In breve Chi Siamo Abbonamento Realizzazioni Iscrizione newsletter Ristrutturazioni Progetti ClickTheBrick LinkedIn Materiali|Impianti Facebook Costruire in acciaio a Made Expo Il progetto Isola dell’acciaio, che riunisce le più importanti realtà del comparto delle costruzioni in acciaio, dal 18 al 21 marzo proporrà la presentazione in anteprima di progetti, planimetrie, realtà aumentata: occasione per conoscere i protagonisti dell’architettura in acciaio e le opere realizzate per Expo 2015. di Redazione | 7 marzo 2015 in Materiali, Produzione · 0 Commenti Twitter Digg Delicious Facebook Stumble Subscribe by RSS La presenza di Fondazione Promozione Acciaio >> e di ben 19 aziende del comparto acciaio alla prossima edizione di Made Expo, che si terrà presso il polo fieristico di Rho dal 18 al 21 marzo, sarà l’occasione per il settore dell’acciaio di mostrare al mondo la propria forza, aprendo proprio con questa prima partecipazione alla manifestazione milanese l’anno dell’Expo 2015, di cui questo materiale si è rivelato l’indiscusso protagonista. L’acciaio, che ancora oggi in Italia viene troppo spesso associato esclusivamente a grandi opere infrastrutturali e industriali, è stato scelto per la realizzazione del costruito di ben il 75% dei progetti Expo e addirittura del 90% del costruito dei padiglioni dei Paesi stranieri che partecipano alla manifestazione universale. Quando si parla di innovazione, bellezza e sostenibilità, cuore del messaggio di questa edizione di Made Expo, l’acciaio trova un perfetto inserimento per quelle che sono le sue caratteristiche prestazionali: la sostenibilità appunto, la rapidità costruttiva, la durabilità, la sicurezza antisismica, la flessibilità, la leggerezza e l’economicità. L’InfoPoint di Expo 2015 (ExpoGate) durante le fasi di cantiere 1 / 2 YouTube Macchine|Noleggio Fondazione Promozione Acciaio | Made Expo 2015 Condividi quest’articolo 07-03-2015 Pagina Ricerca Sportello Impresa Leggi l’ultimo numero Archivio IMPRESEDILINEWS.IT (WEB2) Data Pagina Foglio Progetto Isola dell’acciaio: i partecipanti. Il progetto Isola dell’acciaio riunisce importanti realtà del settore delle costruzioni in acciaio: Associazione Italiana Zincatura, associazione Arcelormittal Commercial Italy srl, produttore Assofermet, associazione Blm Group – Adige Sys spa, tecnologie taglio laser Commerciale Siderurgica Bresciana spa, distribuzione Duferdofin Nucor srl, produttore Gruppo Beltrame Afv Acciaierie Beltrame spa, produttore Knauf di Lothar Knauf sas, produttore Nord Zinc spa, tecnologie durabilità Tenaris Dalmine, produttore Ttm Laser spa, tecnologie taglio laser. Inoltre, importanti costruttori metallici: Cms srl – Costruzioni Metalliche Santonicola Cogi srl Giugliano Costruzioni Metalliche srl Ilk srl Lorenzon srl Engineering & Technology Mbm spa Stahlbau Pichler srl e committenti che hanno deciso di sfruttare i vantaggi dell’acciaio per lo sviluppo del parco immobiliare, come la Bnp Paribas Real Estate Property Development spa. Incontri e approfondimenti. Presso il pad. 1 stand G27/H28 si potranno visionare i progetti in anteprima, con approfondimenti, planimetrie, in particolare grazie all’uso della realtà aumentata, che permetterà di immergersi nei progetti e nelle realizzazioni, con la disponibilità a fissare incontri con i protagonisti di questi interventi, che potranno esporre e analizzare nel dettaglio gli studi alla base di ogni intervento. Fondazione Promozione Acciaio | Fpa è oggi in Italia il soggetto di promozione e comunicazione più forte per l’acciaio nelle costruzioni. Istituita nel 2005 per comunicare il valore aggiunto che l’architettura in acciaio sa dare, forte della convinzione che l’acciaio sia strumento fondamentale al servizio delle costruzioni, delle infrastrutture e del design. Fpa si propone una forte azione di rinnovamento culturale nel settore edile, promuovendo e valorizzando i prodotti e gli aspetti progettuali e tecnologico‐costruttivi delle soluzioni in acciaio. Le attività sono sostenute dai soci, tra i quali figurano acciaierie italiane e internazionali, aziende di trasformazione e distribuzione, costruttori metallici, associazioni di categoria e studi di progettazione. Tag: acciaio, architettura, costruzioni, edilizia, fondazione promozione acciaio, innovazione, isola dell’acciaio, made expo 2015, progetti, realtà aumentata, sostenibilità Post precedente Città storiche città contemporanee. Strategie di intervento per la rigenerazione della città in Europa 07-03-2015 2 / 2 Data 09-03-2015 Pagina Foglio Lunedì 09 Marzo 2015 CERCA NEL SITO INFORMAZIONE APPUNTAMENTI SOFTWARE LOGIN Registrati | Recupera password email HOMEPAGE 1 / 2 VIDEO •••••••• FORUM Home Page / Informazione / EXPO 2015 e Biodiversity Park / #EXPO2015. #padiglioneitalia è VIVAIO ITALIA #EXPO2015. #padiglioneitalia è VIVAIO ITALIA @Italcementi @expo2015milano @Pad_Ita2015 Vota questa notizia (1 voti): Mi piace 1 Condividi: Invia ad un amico Stampa LE NEWS PIÙ LETTE 28/01/2015 Boi, #OICE: "Bene la Regione Sardegna sui consulenti esterni" 06/03/2015 Si chiama VIVAIO ITALIA ed è il concept guida del Padiglione Italia: uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a “germogliare”, che operano nel Paese. 19/01/2015 Il Padiglione Italia dovrà essere concepito come uno spazio innovativo, inedito, sorprendente, unico. Uno spazio “trasparente”, che deve poter dialogare con l’ambiente circostante. Che cambia aspetto nel corso della giornata. Che respira e che vive, quasi fosse esso stesso un organismo vivente. Un punto di riferimento per imprenditori e ricercatori, capaci di rinnovare il concetto di “eccellenza italiana” del “saper fare” e del Made in Italy. Un simbolo del nuovo patto tra il Paese e il suo territorio, non più inteso in senso meramente paesaggistico, ma come leva di trasformazione e crescita. Gli elementi cardine del progetto 1. TRASPARENZA - Vetro, cristalli, materiali fotosensibili. Materiali di valenza metaforica e concettuale (guardare al di là del proprio ambiente, dialogare con il mondo, essere trasparenti...). 2. ENERGIA - Energia come vita, strumento e mezzo, come motore di trasformazione, come faro nella notte. Nel segno del rispetto ambientale e della compatibilità.. 3. ACQUA - Un elemento fortemente legato all’identità di Milano e alle tematiche dell’Expo, simbolo dell’esistenza, della nascita, della rigenerazione, delle risorse della Terra, e anche della capacità di “riflettere il cielo”. 4. NATURA - Elemento al centro del nostro futuro. Lo scenario da cui veniamo e verso il quale dobbiamo convergere. 5. TECNOLOGIA - Uno sguardo al divenire. Espressione dell’identità di questo Paese. Una sfida. Un’opportunità. Palazzo Italia Palazzo Italia 13.275 mq, 6 livelli fuori terra Imprese di costruzione: Mantovani Group, scavi e fondazioni Italiana Costruzioni S.p.A., realizzazione dell’edificio Italcementi SpA e Styl-Comp Group, realizzazione dell’involucro esterno Stahlbau Pichler Srl, realizzazione vela di copertura Palazzo Italia è stato progettato in un’ottica sostenibile e concepito come edificio a energia quasi zero grazie anche al contributo del vetro fotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento per l’involucro esterno. #EfficienzaEnergetica e #sostenibilità: ecco la nuova #app “Casa di domani” Data 09-03-2015 Pagina Foglio L’intera superficie esterna di Palazzo Italia, 9.000 mq, sarà costituita da 900 pannelli di cemento “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TX Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. La malta prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia. A copertura di Palazzo Italia Nemesi ha progettato una “vela” dal design innovativo che verrà realizzata da Stahlbau Pichler. Una copertura che interpreta l’immagine della chioma di una foresta; caratterizzata da vetro fotovoltaico e da campiture geometriche per lo più quadrangolari, sia piane che curve, assieme all’involucro ramificato dell’edificio è espressione d’innovazione sia in termini di progettazione che di tecnologia. L’andamento della copertura trova il suo punto di maggior espressione architettonica in corrispondenza del cuore della piazza interna; un grande lucernario vetrato di forma conica si inserisce in “sospensione” sulla piazza e sulla scala centrale irradiandole di luce naturale. Scheda Progetto PROGETTO: Progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione preliminare su 68 studi partecipanti LUOGO: Milano, area Rho-Pero COMMITTENTE: Expo 2015 SpA PROGETTO ARCHITETTONICO: Nemesi & Partners Srl, Arch. Michele Molè e Arch. Susanna Tradati TEAM DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA: Alessandro Miele (Coordinatore), Alessandro Belilli, Claudio Cortese, Daniele Durante, Enrico Falchetti, Alessandro Franceschini, Davide Giambelli, Alessandra Giannone, Paolo Greco, Mariarosaria Meloni, Fabio Rebolini, Giuseppe Zaccaria, Kai Felix Dorl, Matteo Pavese, Paolo Maselli MODEL MAKER: Officina06, Gianluca Brancaleone AREA D’INTERVENTO: 13.500 mq Palazzo Italia 13.275 mq, 6 livelli fuori terra Cardo 13.776 mq, 3 livelli fuori terra SPAZI E SUPERFICI: Palazzo Italia (dimensioni 57,5 m x 57,5 m x 25m) spazi espositivi 2.500mq (piano terra, mezzanino, livelli 1,2,3,4) spazi di rappresentanza 2.560 mq (piano terra, mezzanino, livelli 1,2,3,4) spazi per eventi 1.000 mq (piano terra) spazi conferenza/meeting 1.920 mq ( di cui auditorium 250 posti-primo livello; sala conferenza 150 posti-secondo livello, sala conferenza 50 posti-quarto livello) spazi per la ristorazione 1.450 mq (caffetteria 150 mq-terzo livello, ristorante VIP 600 mq/100 posti-quarto livello, terrazza panoramica 700 mq) sviluppo guscio 350 mq area verde in copertura 200 mq livello interrato destinato ai locali tecnici e di deposito 2.000 mq Cardo spazio Unione Europea 2.180 mq (piano terra, livello 1) spazi espositivi 4.160 mq (piano terra, livello 1) spazi per eventi 2.340 mq (livello 1) spazi rappresentanza 1.060 mq (livello 1) spazi per la ristorazione e terrazze eventi 1.900 mq (piano terra e copertura) terrazze (copertura) 300 mq N. piazzette 17 CLASSE ENERGETICA: Class A PARTNERS DI PROGETTAZIONE: Proger SpA, Engineering e Cost Management Bms Progetti Srl, Strutture e Impianti Prof. Ing. Livio de Santoli, Sostenibilità energetica CONSULENTI: Ing. Dario Paini (Acustica), ABeC (Ingegnerizzazione facciate vetrate); Mario Nanni (Lighting design), Systematica Srl (Flussi), Energo SpA Fluidodinamica), GTA Srl (Fattibilità ambientale), Arch. Zomraude Chantal Chalouhi (Antincendio), Ing. Samuele Sassi- FSC Engineering srl/Ramboll Group (Fire engineering), Studio Montanari & Partners S.r.l. (Ristorazione) GENERAL CONTRACTOR PADIGLIONE ITALIA: Italiana Costruzioni S.p.A @edilio_it PADIGLIONE ITALIA RENDER & CANTIERE 2 / 2 Pagina Foglio 02-2015 28/33 1 / 6 087728 Data bbonamento: Mensile Pagina Foglio 02-2015 28/33 2 / 6 087728 Data odice abbonamento: Mensile Pagina Foglio 02-2015 28/33 3 / 6 087728 Data Codice abbonamento: Mensile Pagina Foglio 02-2015 28/33 4 / 6 087728 Data Codice abbonamento: Mensile Pagina Foglio 02-2015 28/33 5 / 6 087728 Data dice abbonamento: Mensile Pagina Foglio 02-2015 28/33 6 / 6 087728 Data ice abbonamento: Mensile Data ILNUOVOCANTIERE.IT (WEB2) Foglio Home Chi siamo News Cantieri Abbonati alla rivista Materiali&Sistemi Iscrizione newsletter 12-03-2015 Pagina ClickTheBrick Macchine&Attrezzature Seguici su LinkedIn Imprese&Mercati Strutture | Acciaio Struttura composta acciaio-calcestruzzo Facebook Territorio 1 / 2 Ricerca Punti di Vista Leggi l’ultimo numero Archivio Stahlbau Pichler ha fatto parte del gruppo che ha portato un capannone desueto a proporsi oggi come realizzazione commerciale avanzata: 930.000 kg di acciaio per le strutture di questo impianto e un importante intervento anche per l’involucro e le strutture metalliche a sostegno dell’ascensore. di Redazione | 12 marzo 2015 in Materiali&Sistemi, Strutture · 0 Commenti Condividi quest’articolo Twitter Digg Delicious Facebook Stumble Dai lavori di demolizione di un vecchio capannone di Trento Nord all’inaugurazione del nuovo ipermercato sono passati 360 giorni. Ha aperto le porte il nuovo store Poli, che da anni opera nel settore della grande distribuzione organizzata. La costruzione di questo ipermercato ha coinvolto 40 aziende, 21 progettisti, presenta l’impianto integrato a CO2 più grande d’Italia, 648 pannelli fotovoltaici a produrre 230.000 kw, 803 apparecchi a led, 2500 mq di superficie, un’opera che ha coinvolto architetti, ingegneri, tecnici, operai, aziende con 720.000 ore di lavoro, oggi può essere il simbolo di un investimento volto a far crescere il territorio. Subscribe by RSS Stahlbau Pichler >> ha fatto parte di questo gruppo che ha portato un capannone desueto a proporsi oggi come realizzazione commerciale avanzata: 930.000 kg di acciaio per le strutture di questo impianto e un importante intervento anche per l’involucro e le strutture metalliche a sostegno dell’ascensore. L’edificio, riprogettato dall’architetto Walter Pichler, consiste di un’autorimessa nel seminterrato, un pianoterra destinato al supermercato e un primo piano destinato a parcheggi e negozi. Sopra i parcheggi del primo piano Stahlbau Pichler ha realizzato una sottostruttura metallica appositamente studiata per l’impianto fotovoltaico. L’opera si sviluppa con struttura composta acciaio-calcestruzzo per il primo e il secondo impalcato e della struttura metallica in copertura. Azione della neve e azione del vento sono state studiate su copertura, impianto fotovoltaico e solaio, ampi studi sono stati effettuati sulla resistenza al sisma, così come apposite analisi sono state eseguite sull’azione d’urto al passaggio delle autovetture sulle rampe che portano al parcheggio. Le travi composte del 1° impalcato sono travi del tipo Slim Floor, modellate come travi continue con 6 campate. La trave sopra il portone, viene calcolata come trave con singola campata. Le travi composte del 2° impalcato sono dimensionati come travi a singola Seguici → LinkedIn Imprese edili ClickTheBrick Data ILNUOVOCANTIERE.IT (WEB2) 12-03-2015 Pagina Foglio campata. Le lastre alveolari si appoggiano sulla flangia superiore della trave in acciaio. 2 / 2 Il Nuovo Cantiere Progetto Colore Le strutture di cui Stahlbau Pichler si è occupata sono: solaio del supermercato, rampa carico-scarico, porticato d’ingresso, zona rifiuti, porticato aperto comune, supermercato, parcheggio, due negozi, rampa principale e rampa di collegamento, copertura, strutture per impianti tecnologici e fotovoltaici. Nell’ampiezza delle luci sia del garage che del piano negozio sta la chiave di un ambiente molto luminoso e funzionale grazie anche alla presenza di pochissime colonne, uno dei punti di forza della struttura. La tecnologia è entrata a supporto delle abilità del team di ingegneri e tecnici che hanno operato su questo progetto in azienda, per le verifiche infatti sono stati adoperati sistemi software mb Aec e Scia Engineer. Nell’involucro si ritrovano facciate vetrate a montanti e traversi al piano terra nella zona sud e nella zona est e nell’ingresso principale della zona ovest, ove sono stati scelti serramenti a nastro. Facciate a montanti e traversi sono state montate anche nella palazzina dedicata ai negozi. Laddove si trovano le strutture metalliche a supporto dell’impianto fotovoltaico nella zona di perimetro sono state installate velette costruite con Aquapanel e laterali in Alucobond per dare al contempo stabilità e flessibilità. Per terminare, il rivestimento è stato realizzato con pannello sandwich e pannello in pvc. Al primo piano le facciate sono completate con lamiere Fils in alluminio preverniciate, allocate sopra i pannelli sandwich. La struttura metallica, realizzata da Stahlbau Pichler, posta a sostegno dell’ascensore è stata saldata senza giunti e predisposta con vetri di coronamento per lasciare l’ascensore a vista. Strutture metalliche, involucro, strutture a sostegno dell’impianto fotovoltaico e strutture a sostegno dell’ascensore, tutti interventi affidati a Stahlbau Pichler in questo progetto IperPoli che è una struttura moderna che racchiude un cuore ecologico, creata scommettendo sul futuro, ponendo attenzione all’inserimento nel paesaggio e che a oggi dà lavoro a 52 persone. IL CANTIERE Committente: F.lli Poli spa Progetto architettonico: Architekten Walter Pichler & Partner Progetto strutturale: Stahlbau Pichler srl – Ing. Michael Hofer Costruttore metallico, realizzazione involucri, facciate: Stahlbau Pichler srl Fotografie: Paolo Ronc Tag: acciaio, cantiere, edilizia, Iperpoli, Stahlbau Pichler, strutture, Trento Edilizianews Impresedilinews ClickTheBrick Imprese edili Edilizianews Il nuovo cantiere L’aggiornamento professionale Archivio marzo 2015 febbraio 2015 gennaio 2015 dicembre 2014 novembre 2014 ottobre 2014 settembre 2014 agosto 2014 luglio 2014 giugno 2014 maggio 2014 aprile 2014 marzo 2014 febbraio 2014 gennaio 2014 dicembre 2013 novembre 2013 ottobre 2013 settembre 2013 agosto 2013 luglio 2013 giugno 2013 maggio 2013 aprile 2013 marzo 2013 febbraio 2013 Post precedente Consegnato il Villaggio Expo a Cascina Merlata Invia il tuo commento Il tuo nome dicembre 2012 Inserisci il tuo nome Tag Data Pagina Foglio 03-2015 . 1 / 9 123189 Bimestrale Codice abbonamento: DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE Bimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 . 2 / 9 Data Pagina Foglio 03-2015 . 3 / 9 123189 Bimestrale Codice abbonamento: DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE Bimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 . 4 / 9 DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE Bimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 . 5 / 9 DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE Bimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 . 6 / 9 DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE Bimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 . 7 / 9 DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE Bimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 . 8 / 9 DOMUS -DEUTSCHE AUSGABE Bimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 . 9 / 9 Pagina Foglio 03-2015 10/13 1 / 4 087728 Data Codice abbonamento: Trimestrale Trimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 10/13 2 / 4 Trimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 10/13 3 / 4 Trimestrale Data Pagina Foglio 03-2015 10/13 4 / 4 17-03-2015 Data Pagina 1 / 2 Foglio NETWORK Municipi: Home LAVORO ANNUNCI ASTE 17 marzo 2015 - Aggiornato alle 22.34 I II III IV V Cronaca ALTRI AREA METROPOLITANA Sport Foto Cerca nel sito REGIONE Ristoranti Consiglia Annunci Locali Condividi 2 Tweet METEO Cambia Edizione 0 0 Accedi Video LinkedIn 0 Expo, il Padiglione Italia parla romano Presentato al Maxxi l'edificio progettato dallo studio capitolino di architetti Nemesi&Partners e finito al centro della bufera giudiziari sugli appalti provocata dall'inchiesta Procura di Firenze di SARA GRATTOGGI 17 marzo 2015 2 Consiglia Condividi 0 Tweet 0 0 LinkedIn 0 Pinterest Mentre la bufera giudiziaria sugli appalti scatenata dalla Procura di Firenze si abbatte anche su "Palazzo Italia" di Expo 2015 - con l'ex responsabile unico del Padiglione Italia, Antonio Acerbo, l'ex facility manager Andrea Castellotti e l'imprenditore ora arrestato Stefano Perotti accusati, fra gli altri, di aver turbato la gara per i lavori "pilotandone l'aggiudicazione in favore" della società Italiana Costruzioni (alla guida di un'Ati composta anche dal Consorzio Veneto Cooperativo), per cui risultano indagati anche gli imprenditori Attilio e Luca Navarra - al Maxxi si svelano i segreti del Padiglione progettato dallo studio romano di architettura Nemesi&Partners. Si glissa sulla cronaca nel museo realizzato fra l'altro dalla stessa Italiana Costruzioni: Alberto Mina, direttore delle relazioni esterne del Padiglione, rimanda alle dichiarazioni del commissario unico di Expo, Giuseppe Sala ("Abbiamo sentito Raffaele Cantone e stiamo verificando gli atti, ma Perotti non risulta da nessuna parte rispetto ad aziende che hanno vinto appalti"). ULTIM'ORA LAZIO Roma, 17:15 FURTI OLEODOTTI, PRESA LA BANDA DEGLI "OIL VAMPIRES" Roma, 16:55 AFFISSIONI, DA TEST CON NUOVO SOFTWARE EMERGE 90% EVASIONE TARRIFFA ••••• CASE FAMILY BANKER MOTORI LAVORO Cambia la tua professione senza cambiare professionalità.Ecco cosa significa diventare Family Banker®... CERCA UN LAVORO Provincia Roma Il Padiglione Italia all'Expo 2015 Le altre notizie » Area funzionale - Data 17-03-2015 Pagina Foglio 2 / 2 Cerca Slideshow 1 di 6 Mentre Michele Molè, fondatore e direttore di Nemesi&Partners, accenna solo "alle notizie poco confortanti che purtroppo oggi abbiamo letto sugli appalti". Concentrandosi invece sul progetto con cui lo studio - già vincitore con l'archistar Thom Mayne del concorso per il centro direzionale Eni a San Donato Milanese - ha vinto il concorso internazionale di progettazione per il Padiglione Italia, aggiudicato da Expo nell'aprile 2013. Caratterizzandosi "per l'innovazione tecnologica, la ricerca dei materiali e la sostenibilità", come ha sottolineato Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi. Il progetto - realizzato con Proger e BMS Progetti per la parte ingegneristica e con Livio De Santoli per la sostenibilità dell'edificio - si sviluppa lungo il Cardo, uno dei due assi perpendicolari che struttura il master plan dell'Expo Milano 2015, concepito come "un borgo lineare", con gli edifici che ospiteranno fra l'altro le rappresentanze delle Regioni e il padiglione Unione Europea. Mentre Palazzo Italia, unico edificio di Expo costruito per restare (che ospiterà spazi istituzionali e di rappresentanza del governo, oltre a eccellenze del Made in Italy), è ispirato a una "foresta urbana". Con l'involucro esterno - una "seconda pelle" a trama ramificata - che evoca l'intreccio casuale di rami, in una tessitura di linee che alterna luci e ombre, vuoti e pieni, dando vita a un'architettura-scultura che rimanda a opere di Land Art. Cuore del Palazzo e simbolo dell'idea di comunità è la piazza interna. Che riunisce intorno a sé, come vere e proprie quinte urbane, i quattro blocchi che ospiteranno la zona Espositiva, la zona Auditorium-Eventi (Blocco Sud), quella dedicata gli uffici di rappresentanza e quella che ospiterà le sale conferenze. Questi volumi architettonici, metafora di grandi alberi, con appoggi che simulano radici che affondano nel terreno, si aprono verso l'alto come chiome, attraverso la grande copertura vetrata. Una "vela" dal design innovativo che verrà realizzata da Stahlbau Pichler. Palazzo Italia, ha sottolineato Molè, "è stato progettato in un'ottica sostenibile". Oltre al vetro fotovoltaico in copertura, l'uso di pannelli di cemento "i. active Biodynamic" con principio attivo TX Active (brevettato da Italcementi) permetterà alle superfici della "seconda pelle" di catturare alcuni inquinanti presenti nell'aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l'atmosfera dallo smog. ASTE GIUDIZIARIE Appartamenti Ladispoli viale Italia 131 Mq 75 152000 € Vendite giudiziarie nel Lazio Visita gli immobili di Roma a Roma Scegli una città Roma Scegli un tipo di locale Data 26-03-2015 Pagina Foglio HOME Mi piace 45 NOTIZIE Accedi MERCATO Rivista digitale EVENTI NORMATIVE PROGETTI Search PROGETTI & DESIGN GESTIONE 1 / 2 SERVIZI RETAIL SHOP Home / PROGETTI & DESIGN Seguici su Facebook 26 marzo 2015 Presentato oggi a Milano il Mudec, Museo delle Culture Una struttura di recupero di archeologia industriale nell’ex fabbrica dell’Ansaldo. E’ il nuovo Museo delle Culture di Milano il cui progetto è ora stato misconosciuto dallo stesso Chipperfield Nato da un’operazione di recupero di archeologia industriale nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo, in zona Tortona a Milano, il Mudec reinterpreta gli spazi in cui si inserisce con corpi dalle forme squadrate rivestiti di zinco e con una struttura in vetro - illuminata 24 ore su 24 – che “irrompe” geometricamente nell’edificio che lo accoglie. Il nuovo spazio si distingue per la sua hall centrale di forma libera e organica, che genera una corte interna, una piazza coperta, luogo d’incontro fra le culture e le comunità. Nasce così il nuovo Museo delle Culture - Mudec che finalmente apre i suoi spazi per raccontare attraverso due grandi mostre, “Mondi a Milano” e “Africa. La terra degli spiriti”, il legame antico di Milano con le esposizioni universali e con le culture di tutto il mondo. Le due mostre, che occupano tutti gli spazi espositivi del Museo, sono state ideate proprio in relazione all’eccezionale occasione di Expo Milano 2015, promosse dal Comune di Milano – Cultura all’interno del palinsesto di ‘Expo in città’. “Mettiamo fine ad una attesa lunga 15 anni - ha detto l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno - e apriamo alla città uno spazio nuovo e straordinario per mostre ed eventi dedicate a tutte le culture del mondo. Quella del Mudec è una storia lunga e travagliata costellata da ritardi e polemiche. Oggi diciamo basta perché Milano non vuole attendere oltre, alla vigilia di Expo. Le ultime discussioni con i rappresentanti dell’architetto Chipperfield relative ai lavori di finitura dell’edificio sono state molto faticose. Nonostante la volontà del Comune di trovare soluzioni ci siamo scontrati con un muro di rigidità incomprensibile. Ci sarà modo e tempo per verificare eventuali lacune progettuali o eventuali difformità esecutive. I lavori di completamento saranno comunque conclusi nel rispetto delle indicazioni tecniche a suo tempo fornite dall’architetto Chipperfield, ma quello che è certo è che l’Amministrazione ha messo fine a trattative estenuanti per recuperare a pieno titolo la priorità I più letti della settimana 19 marzo 2015 Guerra dei prezzi e tempi di pagamento, principali fattori che possono mettere a rischio la ripresa Leggi tutto 23 marzo 2015 Forum: al terzo test, la porta blindata in classe 3 resiste…ma per poco Leggi tutto 3 aprile 2013 Polonia. Export record 2012 di finestre e porte: 1 miliardo di euro Leggi tutto 21 marzo 2015 Prove di effrazione su porte di ingresso al Forum…e la porta in classe RC3 cede Leggi tutto 26-03-2015 Data Pagina 2 / 2 Foglio indiscutibile: quella di aprire il Museo per le mostre straordinarie del 2015”. Come noto dopo quindici anni di lavoro, 30 milioni di euro, tre sindaci, quattro assessori ai Lavori pubblici, sei assessori alla Cultura che si sono avvicendati, l'architetto progettista (concorso vinto nel 2000), il londinese David Chipperfield, disconosce l'esecuzione dei lavori soprattutto per quanto riguarda la pavimentazione e diffida il Comune dall'usare la sua firma. Seguici su Facebook La struttura è opera di Stahlbau Pichler. All’interno dell’edificio si sviluppano diversi spazi che offrono al visitatore e alla città una molteplicità di proposte culturali e di servizi, distribuiti su 17.000 mq: sale della collezione museale e delle esposizioni temporanee, auditorium, bistrot, design store; caffetteria, concept store, ristorante, biblioteca; aule didattiche, spazio junior, academy24 e parcheggio. Le foto che accompagnano questa news sono di Oskar DaRitz. Nel corso dell’affollata conferenza stampa oltre all’assessore hanno parlato Marina Pugliese, direttore Polo Arte Moderna e Contemporanea, Natalina Costa, Claudia Zevi, Antonello Negri e un membro dell’associazione interculturale di Milano. Nell’occasione, la piazza incrocio tra le vie Bergognone e Tortona, è diventata ufficialmente Largo delle Culture. (as) PhotoGallery Mi piace 0 ABOUT Tutti i socials Guidafinestra CHI SIAMO CONTATTI PRIVACY & COOKIE COMUNICATI STAMPA PUBBLICITÀ guidafinestra is a trademark of DBInformation Spa P.IVA 09293820156 Questo sito è un prodotto editoriale aggiornato in modo non periodico, pertanto non è soggetto agli obblighi di registrazione di cui all'art. 5 della L. 47/1948 Data 27-03-2015 Pagina Foglio 1 / 9 Emre Hüner: Pelin Tan legge la mostra dell'artista turco sulle forme dell'abitare in un fututo post-apocalittico 1 2 3 English Sign up / LogIn Dal 1928 Search Domus... Mi piace Piace a 449.887 persone. Iscriviti per vedere cosa piace ai tuoi amici. Architettura / Design / Arte / Prodotti / Archivio Storico / Shop Contenuti Notizie / Interviste / Opinioni / Portfolio / Speciali / Recensioni / Video / Dall'archivio Rivista Questo mese / Edizioni locali Network Il tuo profilo / RSS / facebook / twitter / instagram / pinterest / LOVES Estetica e performance Michele Mole’, fondatore di Nemesi&Partners, racconta a Domus il progetto per Padiglione Italia, esempio dell’importanza della collaborazione tra chi progetta e chi costruisce, del dialogo tra invenzione estetica e invenzione performativa. Interviste Published 27 Marzo 2015 Sections Interviste, Architettura Location Milano Keywords acciaio, cemento, Expo 2015, Expo Milano, Expo Milano 2015, Italcementi, Michele Mole’, Nemesi, Nemesi&Partners, padiglione, padiglione Expo, Padiglione Italia, Palazzo Italia, Stahlbau Pichler, Steelcom Network Like on Facebook Pin to Pinterest Share on Twitter Data 27-03-2015 Pagina Foglio 2 / 9 Abbiamo incontrato Michele Mole’, fondatore di Nemesi&Partners, per farci raccontare il progetto del Padiglione Italia, che si compone di Palazzo Italia e degli edifici temporanei disposti lungo il cardo. Ne è nata anche una riflessione sul tema della collaborazione tra architetti e imprese, necessaria per “fare cultura” nel mondo contemporaneo. Nemesi&Partners, Palazzo Italia, costruzione della facciata ramificata © Nemesi&Partners Data 27-03-2015 Pagina Foglio 3 / 9 Nemesi&Partners, Palazzo Italia, costruzione della facciata ramificata © Nemesi&Partners Codice abbonamento: 087728 Domus: Qual è la differenza, dal punto di vista dell’approccio progettuale, tra il costruire un’architettura temporanea e un’architettura permanente? Michele Mole’: C’è una differenza molto importante, non soltanto in termini di scelte tecnologiche – fare un edificio che deve durare nel tempo è cosa totalmente diversa dal farne uno che avrà sei mesi di vita – ma anche in termini prestazionali: abbiamo dovuto tenere conto di una serie di normative che assicurano la sostenibilità dell’edificio permanente, mentre un edificio temporaneo non deve essere assoggettato a questo tipo di normative. Ma al di là dell’aspetto tecnico, cambia radicalmente la concezione dell’opera: non dovevamo tenere in considerazione solo l’aspetto quasi di intrattenimento di un’esposizione internazionale – obiettivo primario dei padiglioni espositivi nazionali – ma creare un’opera emblematica per l’intero evento, permanente, che potesse essere un’icona per la Milano del futuro. Dovevamo occuparci di intrattenimento ma anche di qualcosa di terribilmente serio che dovrà fare città, che dovrà essere capace di riscattare un’intera zona della periferia di Milano. Data 27-03-2015 Pagina Foglio 4 / 9 Domus: Entrambi i progetti adottano soluzioni tecnologiche innovative, soprattutto per quanto riguarda i rivestimenti, che sono anche i protagonisti dell’aspetto iconico dell’opera. Oltre a questo, quali altre funzioni svolgono? Michele Mole’: Anzitutto vorrei sottolineare che mettere al centro del sistema edilizio e di trasformazione del territorio il progetto, con la sua capacità utopica e visionaria, seppur concreta, significa mettere al centro qualcosa che è in grado di generare un percorso virtuoso di innovazione e di sperimentazione. In second’ordine è chiaro che la grande sfida dell’architettura è quella di fare qualcosa che abbia una componente fondamentale di comunicazione estetica e poetica: non vogliamo sfuggire all’intrattenimento – soprattutto oggi, che la velocità della comunicazione è tale per cui non si può che stare dentro questa velocità – ma nello stesso tempo dovevamo costruire un edificio vero, che fosse performante, ma che fosse anche e soprattutto espressione dell’identità comunitaria italiana. Da questo punto di vista, per esempio, il lavoro sulla pelle esterna in fibrocemento, realizzata con il contributo di Italcementi, ha non soltanto un obiettivo di innovazione compositiva – quella della foresta urbana pietrificata – ma ha anche una concezione innovativa di un organismo osmotico, un organismo che dialoga con l’ambiente. Non soltanto il cemento di cui è composta questa pelle, attraverso una fotosintesi catalitica, trasforma lo smog in una componente salina che mantiene bianca la superficie del materiale, ma soprattutto quando è posto davanti alle superfici opache in cemento armato diventa una parete ventilata che permette d’estate di raffrescare le superfici in cemento armato dell’edificio e d’inverno di proteggerle dal freddo. Quando si sovrappone alle vetrate svolge la funzione fondamentale, attraverso un attento calcolo della foratura di ogni singolo pannello, di mediare l’irraggiamento solare diretto all’interno dell’edificio in modo tale che la stratificazione della facciata, fatta di un vetro a bassa emissività e di questa seconda pelle, consenta un delta energetico nell’edificio sempre costante e misurato. Ciò significa che nei prospetti maggiormente esposti al sole e rivestiti da ampie superfici vetrate, la tessitura di questi pannelli garantisce la schermatura dell’energia solare in eccedenza. L’invenzione estetica è quindi anche, e soprattutto, invenzione performativa. Data 27-03-2015 Pagina Foglio Nemesi&Partners, Palazzo Italia, costruzione della facciata ramificata e della piazza interna © Nemesi&Partners 5 / 9 Data 27-03-2015 Pagina Foglio 6 / 9 Domus: Quale sarà il destino del Padiglione Italia dopo Expo? Sono già state fatte ipotesi riguardo all’utilizzo futuro delle strutture? Michele Mole’: Riguardo a questo posso parlare più di speranze che di certezze: purtroppo il sistema Italia ha dimostrato, anche in questo caso, di non essere lungimirante quando si tratta di prendere decisioni strategiche per la gestione del territorio. Tuttavia c’è la convinzione da parte di tutti che Expo debba diventare un parco scientifico dedicato all’innovazione e in particolar modo che Palazzo Italia dovrebbe diventare un incubatore di idee per i giovani. C’è stata una manifestazione di interesse, che seguiamo con particolare attenzione, da parte dell’Università Statale di Milano per mettere all’interno del parco la nuova città studi, trasferendo tutte le facoltà in quest’area. La speranza è che dopo l’esposizione universale queste aree possano rimanere un luogo di innovazione e sperimentazione per Milano. Domus: Il brief di Expo richiedeva il 50% di spazi aperti per ogni padiglione e l’utilizzo del verde come elemento progettuale. In che modo si sono risolti questi aspetti nel progetto del Padiglione e di Palazzo Italia? Michele Mole’: Questo era il brief per i padiglioni nazionali del paesi partecipanti, ma non era valido per il Padiglione Italia, per i quali era invece richiesta la costruzione dell’intera superficie. Abbiamo cercato di far si che ci fosse la maggior quantità superficie esterna possibile, introducendo i tetti giardino a Palazzo Italia ma anche in tutti gli edifici del cardo, le piazzette e rendendo lo spazio pubblico esterno un elemento fondante, che diventasse luogo di incontro per le persone. L’aspetto della sostenibilità, dell’uso del verde, che nel caso in esame non era dato in termini di percentuale, è stato risolto immaginando un edificio non più muto e oppressivo nei confronti dell’ambiente, ma che dialoga con esso in maniera osmotica, e che quindi non inquina (a emissioni zero) e che interferisce con gli agenti atmosferici. La grande metafora della foresta e dell’albero nasce da questa idea di base, che non è soltanto poetica ma anche pratica: l’albero che con le radici estrae l’energia dal suolo e la restituisce attraverso le fronde. Questo succede veramente, nel senso che Palazzo Italia estrae l’acqua dalla falda freatica sottostante, la porta alle pompe di calore passando attraverso le serpentine per il condizionamento e la utilizza, in inverno (quando è più calda della temperatura esterna) per contribuire al riscaldamento e, in estate – quando è più fredda – al raffrescamento. Il sistema del Concrete Cooling è un’invenzione straordinaria: mentre nei sistemi tradizionali l’aria viene prodotta in centrali termiche e Data 27-03-2015 Pagina Foglio 7 / 9 Concrete Cooling è un’invenzione straordinaria: mentre nei sistemi tradizionali l’aria viene prodotta in centrali termiche e partecipa al riscaldamento e al raffreddamento ambientale soltanto nel momento in cui esce dalla tubazione ed entra nell’ambiente, nel Concrete Cooling l’aria, prima di uscire nell’ambiente per partecipare al suo condizionamento climatico, entra con delle serpentine all’interno delle strutture in cemento armato e attiva (attivazione da massa) le pareti e i solai, che diventano veri a propri termosifoni e condizionatori. Questo porta, a parità di prestazioni e volumetrie, a un risparmio di circa il 40% dell’energia necessaria per la climatizzazione. La copertura fotovoltaica (la fronda) produce 140 Kw, circa il 70 % dell’energia di cui l’edificio ha bisogno. Questo per dire che quest’idea dell’edificio osmotico proietta l’architettura contemporanea in una direzione di dialogo e interazione con l’ambiente. Nemesi&Partners, Palazzo Italia, costruzione della vela di copertura © Nemesi&Partners Data 27-03-2015 Pagina Domus: Come siete stati selezionati per questo progetto? Michele Mole’: Abbiamo vinto un concorso internazionale, l’unico di tutta Expo, per il quale sono stati presentati 68 progetti provenienti da tutto il mondo. Milano ha saputo di dover organizzare Expo nel 2007, il concorso è stato indetto all’inizio del 2013 e noi abbiamo firmato il contratto per la realizzazione a maggio del 2013. Tuttavia sono in cantiere quasi tutte le settimane e credo che, anche in questo contesto tragicomico, non prevarrà la mediocrità: la qualità architettonica è molto alta, lo spazio ha un carattere urbano coerente, non è un parco giochi. Domus: Gli altri padiglioni si sono avvalsi di partner locali che si sono incaricati di adattare il progetto alla normativa italiana. Immagino che in questo caso il procedimento si sia svolto diversamente e mi sembra che un tema molto forte che emerge sia da Palazzo Italia che dal Padiglione sia la stretta relazione tra progettisti e aziende Michele Mole’: Si, ma questo è stato possibile soltanto perché noi progettisti abbiamo contestato le regole del RUP (Responsabile Unico del Procedimento) dell’epoca – che voleva indire una gara al ribasso – sostenendo che in questo modo il progetto non sarebbe mai stato realizzato. Siamo riusciti a convincere il RUP assumendoci la piena responsabilità di individuare i soggetti più capaci e pronti per realizzare le componenti innovative del progetto. Abbiamo contattato – per la copertura e la pelle esterna – aziende leader del mercato italiano con cui collaborare sin dalla fase progettuale, selezionando poi Italcementi, Steelcom e Stahlbau Pichler. Non c’è quindi stato il solito percorso, spesso disastroso, dell’idea dell’architetto trincerato in università che crea e immagina per poi confrontarsi con quelli che sanno fare le cose, portando a una divaricazione drammatica tra concezione e realizzazione. Tutto Palazzo Italia, comprese le viti, è stato progettato dallo studio Nemesi e modellato in 3d in condivisione e collaborazione con le aziende costruttrici: è finito il tempo dei creativi e dei costruttori che non dialogano tra loro. In questo senso Palazzo Italia vuole rappresentare l’eccellenza della cultura architettonica e costruttiva italiana, orientata verso l’innovazione. Abbiamo uno straordinario passato, di cui siamo orgogliosi, ma come non capire che se vogliamo fare cultura oggi lo dobbiamo fare attraverso le tecniche, i linguaggi, la partecipazione a un mondo che ha radicalmente cambiato il senso estetico dell’insieme? Mantenere in vita forme che non hanno più un senso rispetto al vivere oggi in Italia è fare un’operazione formalista e improduttiva. 087728 8 / 9 Codice abbonamento: Foglio Data 27-03-2015 Pagina Foglio in Italia è fare un’operazione formalista e improduttiva. 9 / 9 © riproduzione riservata Nemesi&Partners, Palazzo Italia, costruzione della vela di copertura © Nemesi&Partners Sections Interviste, Architettura Network Keywords acciaio, cemento, Expo 2015, Expo Milano, Expo Milano 2015, Italcementi, Michele Mole’, Nemesi, Nemesi&Partners, padiglione, padiglione Expo, Padiglione Italia, Palazzo Italia, Stahlbau Pichler, Steelcom Like on Facebook Pin to Pinterest Location Milano Your comments Responses from Twitter Aggiungi un commento... Commenta Luca Cozzani · ETSAM - Universidad Politécnica de Madrid In foto e` ancora più brutto che dai render (ed era dura). Il dettaglio del modulo Share on Twitter