press 02/2015 - Stahlbau Pichler

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PRESS 02/2015
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PROFESSIONEARCHITETTO.IT (WEB)
12-02-2015
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Foglio
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Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a Ginevra
Petali d'acciaio per la «Maison de la Paix» a Ginevra
Un centro per la promozione della pace e della cooperazione internazionale, firmato dall'arch. Eric Ott
p+A news
l'attualità che riguarda l'Architettura in Italia e nel mondo, le
notizie serie e le meno serie....
Nel cuore del distretto internazionale di Ginevra, nei pressi della sede europea delle Nazioni Unite, è stata
completata la costruzione della «Maison de la Paix», un campus per 850 studenti che ospita i dipartimenti di
ricerca e amministrazione dell'Institut de hautes études internationales et du développement
(IHEID), un importante istituto di ricerca e di formazione specializzato in relazioni internazionali.
A progettarlo è Eric Ott, dello studio elvetico IPAS Architectes, vincitore nel 2008 di un concorso
internazionale di progettazione.
I PIÙ LETTI OGGI
 archivio notizie di architettura febbraio 2015
© Oskar Dariz
onamento:
Insieme, l'Istituto e i tre Centri, rendono la «Maison de la Paix» un importante polo di competenza
internazionale che rappresenta il contributo della Svizzera alla promozione a livello mondiale della pace
e della cooperazione internazionale.
087728
La «Maison de la Paix» rappresenta una piattaforma importante a livello mondiale per le questioni legate
alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo. Questo edificio di vetro e acciaio ha una forma particolare che ricalca
il disegno di sei petali. Nel campus troveranno posto tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centro
per il controllo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e il
Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L'edificio ospiterà infine diverse altre
organizzazioni che si occupano di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo a livello mondiale.
PROFESSIONEARCHITETTO.IT (WEB)
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© Oskar Dariz
La posizione della Maison de la Paix è unica per la sua dislocazione nel cuore della Ginevra internazionale,
vicino all'aeroporto e alla stazione ferroviaria centrale, e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
L'architetto Eric Ott è stato selezionato per l'originalità della proposta in risposta alle necessità di spazio e
concetti dell'edificio. Il disegno dalla forma rettangolare allungata ricorda i petali di un fiore, tanto che, fin da
subito, "Petalo" è diventato il termine per descrivere ogni parte dell'edificio.
Le linee curve del vetro che riveste le facciate, e le differenze di altezza di ogni petalo, creano una struttura
mutevole, che prende vita e si evolve mano a mano che il visitatore si muove intorno ad essa. La
molteplicità delle curve all'interno dell'edificio, in assenza di un unico muro rettilineo, crea stanze originali e
suggestive.
La struttura
L'edificio è costituito in parte da cemento armato in lastre fondato su una struttura tubolare, rinforzato da
travi visibili sulla facciata a forma di croce. L'intera struttura è ancorata a terra con pali fino a 20 metri di
profondità. All'ingresso principale, una sporgenza di 21 metri è stata realizzata grazie ad un traliccio ad arco
posto nella facciata del primo petalo. Nella sala principale, l'imponente struttura tridimensionale che poggia
su sei colonne consente panorami sconfinati. Infine, i 37 metri di luce libera che coprono le scale sotto il
quarto petalo, hanno richiesto un traliccio ad arco nella facciata del petalo (Elementi orizzontali con travi
HEM260 collegati attraverso ROR 323,9 x 25 mm.).
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© Oskar Dariz
Per quanto riguarda la struttura, realizzata da Stahlbau Pichler, i 6 "petali" sono costituiti da acciaio S355,
le strutture portanti verticali sono costituite da tubi tondi ROR 323,9 x 25 mm. Controvento verticale a
traliccio a croce di. S. Andrea e dispositivi anti-foratura fanno parte della struttura metallica in forma di
strutture trasversali. Tutto l'assemblaggio è stato realizzato sul posto.
Le facciate
Ancora a Stahlbau Pichler è toccato il prestigioso compito di sviluppare le facciate dell'intera "Casa". Oltre
15.000 mq di facciate in acciaio a doppia pelle. La facciata dell'edificio è a doppio strato. Lo strato interno è
dotato di vetro triplo ad elevate prestazioni, che garantisce protezione termica massima, e un sistema
automatico che gestisce la quantità ideale di sole negli uffici, nonché un ottimale irradiamento del calore.
Un secondo strato di doppio vetro, separato dal primo strato da una passerella per la manutenzione, offre
uno schermo acustico supplementare e protezione dall'inquinamento della ferrovia e della città.
Le facciate a doppia pelle creano un microclima interno ed una ottima qualità dell'aria indoor. Il paramento
esterno è un vetro camera basso-emissivo, e quello interno, apribile per consentire l'accesso
all'intercapedine, è costituito da una lastra di vetro singolo. L'intercapedine ventilata include il dispositivo di
schermatura della radiazione solare.
Il sistema di facciate proposto da Stahlbau Pichler è in grado di resistere ai carichi di progetto (vento, peso
proprio, neve, etc..) agenti sull'edificio in base alla sua ubicazione, e di proteggere l'edificio dall'ambiente
esterno (variazioni di clima, intemperie,..). Viene pensato per garantire caratteristiche termiche e acustiche
ottimali e per assicurare la protezione dal fuoco in diverse forme.
Crediti
Project manager e committente: The Graduate Institute
Architetto: Eric Ott, bureau IPAS Architectes SA, Neuchâtel
General contractor Steiner SA
Strutture d'acciaio e facciate (progettazione, costruzione e installazione):
Stahlbau Pichler
Date
Concorso internazionale di progettazione, proclamazione vincitore: dicembre 2008
Domanda di concessione edilizia: maggio 2010
Accordo con general contractor e apertura del cantiere: luglio 2011
Stahlbau Pichler
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Trimestrale
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Codice abbonamento:
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Stahlbau Pichler
Trimestrale
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Mit freundlichen Grüßen/Kind Regards/Saludos/
Meilleures Salutations/Tanti Saluti/ Met Vriendelijke Groeten
2
Ispirato a una
“foresta urbana”,
Palazzo Italia
costituisce il
principale landmark
dell’area Expo
Milano 2015 (foto di
Nemesi&Partners)
SPECIALE
Expo 2015. Palazzo Italia
Lo spazio
della comunità
a cura di Giuseppe La Franca
A pochi mesi dall’apertura di Expo Milano 2015, l’attenzione dei media continua a concentrarsi sugli aspetti
più interessanti per chi si occupa di cronaca, ma meno significativi per chi ritiene che “Nutrire il Pianeta –
Energia per la Vita” possa costituire un’occasione importante – forse la più importante – per affermare la
centralità dei valori fondamentali della storia, della cultura e dell’ingegno italiani.
Qualità dello spazio costruito, design accurato dei dettagli, ricerca e innovazione tecnologica, sostenibilità
energetica e ambientale: Palazzo Italia – vero e proprio edificio-evento - declina tutte queste caratteristiche secondo modalità uniche nel loro genere, frutto di un percorso progettuale integrato che ha coinvolto
professionisti, imprese e produttori. Evoluzione del progetto vincitore di un concorso internazionale di
progettazione, l’edificio (circa 12.800 metri quadrati su 6 livelli fuori terra) è situato al vertice settentrionale
del Cardo, uno dei due assi che strutturano il master plan dell’area espositiva, e costituirà il principale
landmark della manifestazione. Questo simbolo della creatività italiana contemporanea è ispirato al concetto
di comunità. La “foresta urbana” che disegna lo strato massivo esterno dell’involucro racchiude la piazza
destinata all’accoglienza dei visitatori, “cuore” simbolico e luogo di origine dell’intero percorso espositivo.
Superfici piane, inclinate e curve, strutture opache e trasparenti, l’ampia scalinata che si stacca dalla
piazza: insieme conferiscono fluidità e dinamismo agli spazi e ai percorsi che si snodano verso e attraverso
i quattro volumi edificati, che ospitano l’area espositiva (ovest), l’auditorium (sud), le attività di rappresentanza e le sale meeting (est). Il progetto restituisce un organismo dinamico e vibrante, tanto complesso
nell’articolazione dello spazio architettonico quanto efficace nella sua capacità di restituire un’immagine
unitaria, avvolgente e accogliente, che esprime tutta la positività dell’esperienza – fondamentale nelle nostre
vite - dello “stare insieme”. Il progetto è connotato da un’elevata sperimentalità, che ha richiesto un’attenta
integrazione fra diverse competenze professionali e imprenditoriali. Il concept architettonico di Nemesi è
stato ingegnerizzato da Bms Progetti e da Proger, per gli aspetti strutturali e impiantistici, con la consulenza di Livio De Santoli per la sostenibilità. Sostenuti da un articolato scheletro strutturale in calcestruzzo
armato e acciaio, i volumi sembrano sospesi attorno alla piazza, permettendone l’accesso da tutti i fronti.
Le contenute superfici d’appoggio celano i nodi della circolazione verticale e gli spazi tecnici e di supporto.
La strategia energetica garantisce ottimali condizioni di benessere riducendo al minimo i consumi, ma
l’attenzione ai principi della sostenibilità ambientale è estesa anche all’ampio ricorso alle fonti rinnovabili,
al contenimento delle emissioni e all’uso di materiali ambientalmente compatibili e riciclabili.
L’impiego di soluzioni e tecnologie costruttive uniche nel loro genere ha richiesto la partecipazione diretta
di alcune delle principali aziende italiane del settore: Italcementi e Styl-Comp Group hanno messo a punto
l’innovativa facciata in cemento biodinamico, coronata dalla spettacolare copertura vetrata fotovoltaica
affidata a Stahlbau Pichler.
SCHEDA
Committente
Expo 2015
Progetto architettonico
Nemesi & Partners_Michele Molè, Susanna
Tradati
Engineering, cost management
Proger_Toni Franco Nigro, Michele Arena
Strutture e impianti
Bms Progetti_Aldo Bottini (strutture),
Nicola Malatesta, Sergio Sgambati, Luca
Stefanutti (impianti)
Sostenibilità energetica
Livio de Santoli
Consulenti
Dario Paini (acustica), Abec
(ingegnerizzazione facciate vetrate), Mario
Nanni (illuminotecnica), Systematica
(flussi),Energo (fluidodinamica), Gta
(fattibilità ambientale) Zomraude Chantal
Chalouhi (antincendio), Fsc Engineering Srl
/ Ramboll Group (fire engineering), Studio
Montanari & Partners (ristorazione)
Scavi e fondazioni
Mantovani Group
Opere edili
Italiana Costruzioni, Consorzio Veneto
Cooperativo
Involucro
Italcementi, StylComp Group
Copertura
Stahlbau Pichler
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progettare
0614
SPECIALE
Expo 2015. Palazzo Italia
La “foresta urbana” in
cemento biodinamico realizza
uno strato massivo esterno
che ombreggia l’involucro
In copertura, le vetrate
fotovoltaiche permettono
lo sfruttamento dell’energia
solare schermando la piazza
1
Una piazza per la comunità
Michele Molè è fondatore e direttore creativo
di Nemesi: «Il progetto vincitore del concorso
internazionale era caratterizzato da precise caratteristiche identitarie, ma anche da un potenziale in parte inespresso. Durante il successivo
sviluppo siamo riusciti a conservare le prime
e, allo stesso tempo, a esprimere in forma più
compiuta e soddisfacente il secondo».
Attorno a quale concetto avete progettato
Palazzo Italia?
«L’idea di “comunità” ha costituito il cardine
della riflessione. La piazza – luogo dell’identità,
dell’incontro e delle relazioni – occupa il posto
centrale nella composizione architettonica.
Attorno ad essa si riuniscono i volumi che
compongono Palazzo Italia, che riporta forme
vegetali stilizzate sulle facciate come simbolo
dell’uso corretto delle risorse e condizione di una
crescita capace di restituire frutti al territorio
nel quale è radicata».
Sul fronte della sostenibilità, i risultati ottenuti
sono notevoli. «Il progetto risponde ai criteri
normativi previsti per gli edifici realizzati a
partire dal 2017. Palazzo Italia è classificabile
A+ e produce direttamente buona parte dell’energia che consuma, grazie a sistemi costruttivi
finalizzati al contenimento delle dispersioni
termiche, all’adozione di tecnologie innovative
per il condizionamento, al ricorso a strategie
bioclimatiche. Ad esempio, l’attenta definizione
volumetrico-spaziale e lo studio dei moti convettivi fra interno ed esterno consente di ottenere,
in regime estivo, una temperatura dell’aria nella
piazza inferiore di 3 °C rispetto a quella esterna,
senza l’impiego di sistemi attivi di ventilazione».
In apertura, Susanna
Tradati e Michele Molè
(foto di Davide Milana)
1 Vista a volo d’uccello
da nord-ovest (foto di
Nemesi&Partners)
2 Prospetto sud:
le forme stilizzate
assumono un valore
simbolico rispetto
58
progettare
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[email protected] 58
2
I pannelli di
rivestimento
celano anche i
punti d’appoggio
della struttura, che
accolgono spazi
connettivi e tecnici
al tema di Expo
Milano 2015 (foto si
Nemesi&Partners)
3 La piazza interna
a Palazzo Italia è
il luogo simbolico
dell’idea di comunità,
origine del percorso
espositivo (foto si
Nemesi&Partners)
3
Una scala conduce dalla piazza
agli spazi interni, dedicati ad attività
espositive, divulgative e di rappresentanza
03/12/14 11:48
Expo Center è la sede al coperto
per eventi pubblici, composta da
un auditorium e da aree meeting
Lungo circa un chilometro
e mezzo, il Decumano
distribuisce i padiglioni
nazionali e i cluster espositivi
Palazzo Italia è l'edificio
principale del Cardo e
accoglie le attività rivolte
al pubblico della delegazione
ospitante
L'Italia e i paesi partecipanti
si incontrano simbolicamente
nella piazza centrale, fulcro
dei percorsi all'aperto
Lake Arena, l'ampio spazio aperto
dedicato alle manifestazioni collettive,
conclude il Cardo in direzione nord
Dalla Collina Mediterranea, piantumata
con vegetazione e colture tipiche, si può
osservare l'intera esposizione
L'Open Air Theatre è il polo
dedicato a spettacoli e concerti,
dotato di un palco coperto
4
4 Masterplan dell’area
Expo Milano 2015:
l’area espositiva
dedicata all’Italia
è situata lungo
il Cardo (foto di
Nemesi&Partners)
5 Assieme agli edifici
provvisori, Palazzo
Italia compone l’area
espositiva dedicata al
nostro paese (foto si
Nemesi&Partners)
6 Pianta primo
piano (foto si
Nemesi&Partners)
Innovazione e complessità
5
Palazzo Italia offre interessanti spunti anche nella sperimentazione di materiali e tecnologie innovative.
«Il progetto è espressione di quanto di meglio l’imprenditoria, la creatività e la ricerca italiane possono offrire
oggi al mondo delle costruzioni.
È il caso del cemento biodinamico, appositamente sviluppato da Italcementi per la realizzazione della pelle esterna,
in sinergia con Styl-Comp, che si è occupata dell’ingegnerizzazione e della costruzione degli oltre novemila metri
quadrati di casseforme, tutte diverse l’una dall’altra,
necessarie alla produzione dei pannelli di rivestimento.
Si tratta di un sistema in grado di offrire un’immagine
scultorea alle facciate di Palazzo Italia, qualità che si
ritrova anche nella copertura vetrata della piazza, messa
a punto e prodotta da Stahlbau Pichler impiegando superfici vetrate ad alto contenuto tecnologico, dalle forme
articolate e con differenti tipologie di finitura».
Qual è la chiave di lettura di Palazzo Italia?
«Il progetto ha suscitato apprezzamenti e – com’è giusto
che sia – anche critiche, queste ultime focalizzate principalmente sulla sua elevata complessità. Al riguardo
riteniamo che, nel nostro paese, dovremmo tutti condurre
una battaglia contro la banalità.
In questi ultimi anni il “Sistema Italia” sta conoscendo
una sorta di involuzione, soprattutto in edilizia: sembra
che non ci sia più la volontà di puntare in alto, né di darsi
obiettivi ambiziosi. Ovviamente non siamo interessati a
una complessità fine sé stessa – conclude l’arch. Molè ma crediamo fermamente che il portato della ricchezza e
della varietà del nostro patrimonio culturale e artistico
possa trovare nuove modalità espressive anche nell’architettura contemporanea, coniugando i tempi rapidi della
comunicazione con modalità di fruizione dello spazio
costruito che stimolano a una lettura “in profondità”».
www.progettarearchitettura.it/51ECT
6
[email protected] 59
Legenda
1 Scala principale d’ingresso
2 Ingresso
3 Spazio eventi
4 Area Expo
5 Area uffici
6 Area delegati
7 Ristorante
8 Superficie comune e foyer
9 Collegamenti verticali
10 Area tecnica
11 Terrazza
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progettare
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05/12/14 10:54
SPECIALE
Expo 2015. Palazzo Italia
Sinergia ingegneristica
Aldo Bottini è socio fondatore della società di ingegneria Bms Progetti, nonché
responsabile della progettazione delle
strutture e degli impianti con i soci e colleghi Nicola Malatesta e Sergio Sgambati.
«Per orientare il lavoro collettivo abbiamo definito un “brief” complesso e
articolato, al quale ci siamo attenuti
scrupolosamente. Tutti gli attori hanno
contribuito al progetto per le rispettive
competenze, secondo uno spirito di totale
consonanza metodologica, progettuale e
operativa. Il progetto non è perciò frutto
di un lavoro a “più mani”, piuttosto è il
risultato di un’unica mano che rispondeva agli input provenienti da diverse
intelligenze».
Quali peculiarità distinguono le strutture progettate?
«Lo scheletro portante è caratterizzato da
luci libere estremamente ampie al piano
terra, ideali per conferire rappresentatività e flessibilità alla piazza. I punti a
contatto con il terreno, molto distanti fra
loro, accolgono scale ed elevatori oltre
ai cavedi impiantistici, e costituiscono i
“tronchi” a sostegno di quella “foresta minerale” che compone le facciate esterne.
La struttura è formata da grandi elementi
in acciaio e in calcestruzzo realizzati in
opera e da componenti prefabbricati, allo
scopo di semplificare e velocizzare le
attività in cantiere. La progettazione ha
richiesto numerose modellazioni affinché
le geometrie rispondesse al meglio alle
esigenze statiche, senza compromessi
rispetto all’immagine architettonica
desiderata. Abbiamo perciò combinato
sistemi industrializzati con lavorazioni
d’impronta più artigianale, in modo
che le rispettive fasi potessero essere
sovrapposte dal punto di vista temporale
in corso di costruzione».
3
60
progettare
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1
2
Profili metallici piolati
Trave reticolare di facciata
Soletta piena gettata su
predalles (spessore 200 mm)
4
Impianto fotovoltaico
Attivazione termica della massa
Ventilazione
naturale
Tetto verde
Schermatura
solare
5
In apertura, Aldo
Bottini, Bms Progetti
1 Il disegno dinamico
delle facciate, ispirato
alla crescita vegetale,
crea un’immagine
unitaria e avvolgente
(foto si Nemesi&Partners)
2 Modello
tridimensionale dello
scheletro strutturale (foto
di Bms Progetti)
3 Sezione trasversale:
lo scheletro portante è
caratterizzato da luci
libere estremamente
ampie al piano terra (foto
di Nemesi&Partners)
4 Il progetto è un lavoro
a “più mani” basato su
un brief al quale tutti
i progettisti si sono
attenuti scrupolosamente
(foto di Nemesi&Partners)
5 Diagramma di
funzionamento
bioclimatico (foto di Bms
Progetti)
6 Trave reticolare del
corpo uffici e dettagli
costruttivi (foto di Bms
Progetti)
Energia geotermica da acqua di falda
6
Sistemi edilizi integrati
I ridottissimi consumi energetici sono uno degli
aspetti caratterizzanti del progetto. «In tutte le
sue declinazioni la sostenibilità – argomento
centrale nell’ottica dell’intera Expo Milano 2015
- è stata il filo conduttore della progettazione.
L’elevata integrazione fra i sistemi edilizi ha costituito il catalizzatore di questa concezione che,
nel caso della scelta delle tecnologie termotecniche, ci ha fatto propendere per un impianto ad
attivazione della massa. Si tratta di una soluzione
innovativa per il nostro paese, che presenta due
importanti vantaggi tecnici. In primo luogo la sua
realizzazione è contestuale alla costruzione dello
scheletro strutturale, e consente una riduzione
dei tempi di costruzione. I canali in alluminio
nei quali transiterà il fluido termovettore sono
infatti annegati nei getti di completamento dei
solai. In fase di funzionamento, questa tipologia
impiantistica consente di portare lentamente ma
costantemente le masse costruite alle temperature
previste. In questo modo vengono drasticamente
contenuti gli eventuali picchi di domanda energetica causati dalle condizioni atmosferiche esterne,
assicurando al contempo le condizioni di comfort
termico ottimali negli ambienti ad uso continuativo, a fronte di consumi contenuti rispetto ad
altre soluzioni. In pratica abbiamo dimensionato
le strutture anche in funzione del loro ruolo di accumulatori termici, mentre per la climatizzazione
della piazza è stata modellata una geometria di
pieni e di vuoti atta a favorire i flussi d’aria che
l’edificio genera nel suo rapporto con il contesto.
Questa funzione di contrasto all’effetto-serra è
stata verificata attraverso accurate simulazioni
software dei flussi aerodinamici e termici. L’insieme – conclude Bottini - restituisce un edificio
estremamente performante se consideriamo la
sua destinazione d’uso».
www.progettarearchitettura.it/XqmUT
61
progettare
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Ogni pannello misura
4 per 4 metri ed è
composto da quattro
layer tridimensionali
SPECIALE
La miscela del cemento
i.active Biodymanic contiene
circa l’80% da aggregati
riciclati di elevata
qualità
Expo 2015. Palazzo Italia
Per sviluppare i 770
pannelli (circa 9.500
metri quadrati) sono
stati realizzati oltre
6.000 disegni
1
La foresta di cemento
Roberta Alfani è responsabile del team di ricerca “Malte, Premiscelati e Prodotti finiti” di
Italcementi e ha diretto lo sviluppo del i.active
Biodymanic, il cemento utilizzato per la realizzazione delle facciate di Palazzo Italia.
«Si tratta di un prodotto appositamente concepito per rispondere alle esigenze dei progettisti, che erano alla ricerca di soluzioni per
realizzare una struttura di rivestimento sottile,
resistente e dalle forme complesse, oltre che
ambientalmente sostenibile. Abbiamo messo
a punto un materiale per usi non strutturali
caratterizzato da diverse proprietà specifiche:
elevata resistenza a flesso-trazione, fluidità
iniziale tre volte maggiore rispetto a quella di
una malta standard, composizione per l’80% di
aggregati riciclati fra cui sfridi di lavorazione
del marmo di Carrara. Lo studio di una curva
granulometrica e di additivi ad hoc restituisce
un grado di fluidità prolungata nel tempo, tale
da facilitarne una vera e propria “dinamicità”
nella distribuzione anche nelle sezioni più
sottili delle casseforme. Il risultato è un mate-
riale molto compatto, privo di vuoti ed esente
da fessurazioni, capace di assecondare forme
plastiche complesse. Grazie all’uso di materiali
riciclati di origine “nobile”, la sua superficie è
bella da vedere e da toccare. Inoltre, per effetto
del principio attivo TX Active, inoltre, svolge
un’azione fotocatalitica per l’abbattimento
degli inquinanti presenti nell’atmosfera. Come
nel caso della partecipazione all’Expo 2010 di
Shanghai con il cemento trasparente i.light,
siamo estremamente soddisfatti del lavoro compiuto. Il team, composto da quindici ricercatori
impegnati per oltre diecimila ore di lavoro, sta
tutt’ora collaborando con i tecnici di Styl Comp
per gli aspetti connessi alla produzione prefabbricata dei componenti».
www.progettarearchitettura.it/9Xqcp
3
4
2
La selva delle linee genera
alternanze fra vuoti e pieni,
luci e ombre, conferendo
un’immagine naturale
all’installazione
Frammentato e
caotico, il disegno si
ispira a un sistema
entropico-morfico dalla
figuratività primitiva
La materia
plasmata è
il cemento
premiscelato
“organico”
caratterizzato
da inerti quali
il marmo di
Carrara
62
progettare
0614
[email protected] 62
In apertura, Roberta
Alfani, Responsabile
team di ricerca “Malte,
Premiscelati e Prodotti
finiti” di Italcementi
(foto di Italcementi)
1 Il cemento e le
casseforme utilizzate
per le facciate sono
stati sviluppati ad hoc
da Italcementi e SylComp Group (foto di
Nemesi&Partners)
2 Realizzata con
i.active Biodynamic,
Entreepic evoca un
sistema vegetale simile
a quello delle facciate
di Palazzo Italia (foto
di Mario Carrieri)
3 Getto di un
pannello con finitura
monofacciale: i.active
Biodymanic presenta
una fluidità prolungata
nel tempo (foto di
Styl-Comp - Camillo
Bonfanti)
4 Particolare
modanature e forature
03/12/14 11:49
Stilisti in 3D
Ivo Allas è Marketing & Sales manager di Styl-Comp Group.
«Siamo specializzati nella prefabbricazione customizzata
- il “su misura” sartoriale con la potenza dell’industria.
Approcciamo ogni realizzazione come un’opera unica
curando tutte le fasi di ingegnerizzazione, produzione e
installazione dei prodotti, in stretta collaborazione con
progettisti, imprese e fornitori dei materiali. Le tre aziende del gruppo hanno tutte collaborato alla commessa. Il
nostro Amministratore delegato, arch. Sergio Zambelli,
ha coordinato e indirizzato in prima persona la ricerca
delle soluzioni produttive, sviluppate dal dipartimento
di ingegneria interno diretto dall’ing. Claudio Pagani».
Quali tecnologie avete impiegato?
«La progettazione in 3D (circa 6.000 disegni realizzati,
per un totale di 770 pannelli dalla superficie complessiva
di circa 9.500 metri quadrati) consente di governare il
complesso della produzione degli elementi di facciata,
le rispettive connessioni regolabili per struttura in c.a.
o acciaio e le fasi di montaggio. Ogni pannello è stato
modellato con software specialistici e quindi avviato alla
produzione, utilizzando una tecnologia robotizzata di
derivazione nautica per ottenere dei veri e propri “stampi”
in resina sintetica. Parallelamente abbiamo messo a punto
un sistema dedicato per la miscelazione e l’iniezione. Il
processo industrializzato e l’uso di casseri dalle superfici
accurate assicura un’elevatissima qualità estetica finale
su tutti i lati dei manufatti, che presentano tipicamente
dimensioni di 4 metri per lato con differenti spessori
e con una presenza di volumi vuoti fino al 80%. Infine
abbiamo studiato le migliori modalità di posa in opera
che, data la complessità formale degli elementi e la loro
giacitura nello spazio, sarà effettuata con una macchina
espressamente concepita».
1
2
www.progettarearchitettura.it/hbIEm
In apertura, Ivo Allas,
Manager marketing & sales
di Styl-Comp Group (foto
di Styl-Comp - Camillo
Bonfanti)
1 Dettaglio delle
connessioni regolabili
sui tre assi cartesiani per
l’aggancio dei moduli (foto
di Ufficio Tecnico Styl-Comp
Group)
2 Il processo industrializzato
e l’uso di casseri dalle
3
4
superfici accurate assicura
un’alta qualità finale dei
manufatti
3 Resa estetica finale
e qualità tattile della
superficie si abbinano
all’azione fotocatalitica del
principio attivo Tx Active
(foto di Styl-Comp - Camillo
Bonfanti)
4 Basamento stoccaggio e
pannello campione
5 Cantiere Styl-Comp
5
63
progettare
0614
SPECIALE
Expo 2015. Palazzo Italia
Routulle customizzate
in acciaio inox
Orditura primaria, tubolare
superiore (sezione circolare
diametro 168 mm)
Puntone verticale
piatto sagomato
Orditura primaria, tubolare
inferiore (sezione circolare
diametro 168 mm)
Orditura secondaria (sezione
circolare diametro 168 mm)
1
Trasparenze customizzate
Luca Benetti è direttore commerciale di Stahlbau
Pichler, impresa altoatesina che si è aggiudicata
l’appalto specialistico per la realizzazione della
vela di copertura, ampia circa 4.500 metri quadrati
e caratterizzata da un complesso disegno tridimensionale, che raccorda i fabbricati perimetrali
esaltando la spazialità della piazza interna.
«Coniugare una forma non convenzionale con
le numerose funzioni tecniche, tipiche di una
superficie trasparente (protezione dagli agenti
atmosferici, illuminazione e ventilazione naturali,
tenuta termica, produzione di energia, etc.), ha
2
costituito la sfida principale di questa commessa.
Abbiamo puntato soprattutto sulla messa a punto
dell’interfaccia fra i sottosistemi strutturale e di
rivestimento, con una soluzione customizzata
che risolve sia le problematiche legate all’uso di
lastre trasparenti dalla forma quadrangolare,
molte delle quali piegate in una e anche in due
direzioni, sia la necessità di facilitarne la regolazione in cantiere. Si tratta di elementi puntuali
– una combinazione di componenti in acciaio e in
alluminio estruso - che consentono di calibrare la
posizione di ciascun pannello vetrato in rapporto
agli altri e alla struttura in acciaio che li sostiene
tutti, nel rispetto delle tolleranze caratteristiche
di ciascun materiale. Il “momento della verità”
nello sviluppo del progetto costruttivo è stato la
realizzazione di un mock-up di dimensioni adeguate, completato nell’estate scorsa. Progettisti,
direzione lavori e i tecnici delle altre imprese
hanno potuto verificarne in prima persona la
resa estetica, la funzionalità e le prestazioni
attese. L’aspetto più significativo del percorso
finora compiuto è stato sicuramente lo spirito di
fattiva collaborazione fra i diversi attori coinvolti,
perciò guardiamo con fiducia all’ultima fase – la
realizzazione in opera – che inizieremo a breve».
Legenda
1 Lastra stratificata vetro
extrachiaro: temperato Hst
(12 + 0,76 pvb + 10 mm),
indurito e interposizione celle
fotovoltaiche
2 Lastra esterna selettiva:
temperato Hst (8 + 0,76 pvb
+ 8 mm) interposizione celle
fotovoltaiche
Intercapedine (18 mm) con
argon 90%
Lastra interna: stratificato
temperato Hst
(6 + 0,76 pvb + 6 mm)
indurito
3 Orditura primaria, tubolare
superiore
4 Routulle customizzate
5 Distanziatore d’appoggio (80
x 75 mm) profilo a U – Unp
80x45x6
6 Sigillatura in silicone
resistente ai raggi ultravioletti
7 Orditura secondaria
8 Orditura primaria, tubolare
inferiore
9 Puntone verticale
3
In apertura,
Luca Benetti,
Direttore commerciale
Stahlbau Pichler
1 Prova in
stabilimento
2 Dettaglio della
struttura metallica
spaziale, con
4
individuazione dei
principali componenti
portanti (foto di
Stahlbau Pichler)
3 Dettaglio del
nodo tipo fra vetro
fotovoltaico in vetro
camera (a sinistra)
e vetro fotovoltaico
stratificato (a destra)
(foto di Stahlbau
Pichler)
4 Modello
tridimensionale della
struttura di copertura
con evidenziati i punti
d’appoggio (foto di
Stahlbau Pichler)
www.progettarearchitettura.it/YGQ7E
64
progettare
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Acciaio | Norme tecniche per le costruzioni e Cpr 305/2011
La tracciabilità dei prodotti in acciaio
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di Redazione | 4 febbraio 2015 in Materiali&Sistemi, Strutture · 0 Commenti
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Con questo articolo tratteremo gli obblighi ai quali i soggetti coinvolti in
un’opera devono ottemperare ai sensi della normativa nazionale per i prodotti da
costruzione (Ntc 2008) e del Regolamento Europeo delle Costruzioni (Cpr
305/2011).
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La Torre Diamante a Milano. ©Stahlbau Pichler.
Si riportano a titolo esemplificativo, nella figura 2, i soggetti che possono essere
coinvolti nella fornitura dei prodotti per la realizzazione di un’opera; ciascuno di
essi è tenuto a ottemperare a doveri e obblighi ben precisi.
Si evince che l’acciaio è un materiale sicuro in quanto la tracciabilità del
prodotto viene garantita dalle normative su tutta la filiera.
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Nella fornitura dei prodotti per la realizzazione di un’opera i soggetti coinvolti devono
ottemperare, ai sensi della normativa nazionale per i prodotti da costruzione e del
Regolamento Europeo delle Costruzioni, a doveri e obblighi ben precisi. Circa l’acciaio,
la tracciabilità del prodotto viene garantita dalle normative su tutta la filiera.
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04-02-2015
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Schema dei soggetti coinvolti nella fornitura di prodotti per la realizzazione di un’opera.
NORMATIVE PER I PRODOTTI AD USO STRUTTURALE
Si riportano alcune delle principali normative armonizzate che riguardano i
prodotti strutturali in acciaio.
Per i prodotti laminati a caldo: Uni En 10025-1:2005, Prodotti laminati a
caldo di acciai non legati per impieghi strutturali. Condizioni tecniche di
fornitura.
Per i prodotti tubolari: Uni En 10210-1:2006, Profilati cavi finiti a caldo di
acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali. Condizioni tecniche di
fornitura; Uni En 10219-1:2006, Profilati cavi formati a freddo di acciai non legati
e a grano fine per strutture saldate – Condizioni tecniche di fornitura.
Per la bulloneria strutturale: Uni En 14399-1:2005 Bulloneria strutturale ad
alta resistenza a serraggio controllato – Parte 1: Requisiti generali; Uni En
15048-1:2007 Bulloneria strutturale non a serraggio controllato – Parte 1:
Requisiti generali.
Per gli acciai inossidabili: Uni En 10088-4:2009 Acciai inossidabili – Parte 4:
Condizioni tecniche di fornitura dei fogli, delle lamiere e dei nastri di acciaio
resistente alla corrosione per impieghi nelle costruzioni; Uni En 10088-5:2009
Acciai inossidabili – Parte 5: Condizioni tecniche di fornitura delle barre,
vergelle, filo, profilati e prodotti trasformati a freddo di acciaio resistente alla
corrosione per impieghi nelle costruzioni.
Per i pannelli coibentati autoportanti: I pannelli coibentati vengono
realizzati secondo la seguente normativa di riferimento e devono avere la
marcatura Ce, per essere utilizzati nelle costruzioni: Uni En 14509:2013
Pannelli isolanti autoportanti a doppio rivestimento con paramenti metallici –
Prodotti industriali – Specifiche.
L’aggiornamento professionale
Archivio
Travi | Prodotti laminati a caldo. ©ArcelorMittal
La normativa riserva particolare attenzione all’esecuzione di strutture in
acciaio: Uni En 1090-1:2012 Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio –
Parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali
(periodo di coesistenza fino al 1 luglio 2014). Normativa alla quale dovranno
sottostare per esempio i profili sottili e le lamiere grecate, che dovranno
essere marcati Ce a partire dal 1 luglio 2014.
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Da sottolineare che la normativa italiana prevede che la materia prima da
utilizzarsi per la realizzazione di questi profili deve essere prodotta in
ottemperanza alle seguenti normative armonizzate:
Uni En10025-1:2005, Prodotti laminati a caldo di acciai non legati per
impieghi strutturali. Condizioni tecniche di fornitura; (prodotti con obbligo di
marcatura Ce per la commercializzazione).
Uni En10346:2009, Prodotti piani di acciaio rivestiti per immersione a caldo
in continuo – Condizioni tecniche di fornitura.
Uni En10149-1:1997, Prodotti piani laminati a caldo di acciai ad alto limite di
snervamento per formatura a freddo. Condizioni generali di fornitura.
I prodotti piani realizzati ai sensi delle norme Uni En 10346:2009 e Uni En
10149-1:1997 non sono obbligati ad avere la marcatura Ce; l’uso strutturale è
consentito con il benestare del Cslp – Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici -,
mediante il relativo Attestato di Qualificazione.
MARCATURA CE PER I PRODOTTI IN ACCIAIO PER USO STRUTTURALE
Le norme armonizzate, superato il periodo di coesistenza, diventano
obbligatorie e occorre quindi apporre sul prodotto la relativa marcatura Ce per
la libera circolazione nel Mercato Europeo. Ciascuna norma armonizzata
contiene il cosiddetto «Allegato za» che identifica i paragrafi della norma che
appartengono alla parte «armonizzata» della norma stessa e che quindi
diventano cogenti ai sensi del Reg.(Ue) 305/2011 (già per la Dir. 89/106/Cee)
04-02-2015
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acciaio Ance Andil Astaldi attrezzature
bim calcestruzzo cantiere Cina energia
estero Europa formazione fotovoltaico
francia germania grandi opere Impregilo
imprese viarie infrastrutture infrastrutture
I prodotti da costruzione, fino al 2011, sono stati regolamentati dalla Direttiva
Europea 89/106/Cee (Cpd, recepita in Italia con il Dpr n.246/93, modificato poi
dal Dpr 499/97). Questa Direttiva, che ha accompagnato il mondo dell’edilizia
per più di venti anni, è stata sostituita dal nuovo Cpr, acronimo di
«Construction Products Regulation» ovvero «Regolamento Europeo per i
Prodotti da Costruzione» n. 305/2011. Essendo un Regolamento Europeo è
divenuto automaticamente applicabile e interamente attuativo in tutti gli Stati
membri dell’Unione a partire dal 1 luglio 2013.
Da sottolineare che il Nuovo Regolamento (Cpr) ha inteso chiarire i concetti
base della marcatura Ce, donando una maggiore attendibilità al sistema
attraverso l’imposizione di requisiti più rigorosi. Oggi il Regolamento introduce
un concetto nuovo: all’articolo 1 vengono fissate le condizioni per l’immissione
sul mercato dei prodotti da costruzione, stabilendo disposizioni armonizzate
per la descrizione delle prestazioni dei prodotti in relazione alle loro
caratteristiche essenziali e all’uso della marcatura Ce.
internazionalizzazione
investimenti Italia laterizio
legno
Massimo Ghiloni mercato Messico Milano pmi
Polonia porti progettazione recupero rinnovabili
riqualificazione risparmio energetico Russia
Sace sicurezza software sostenibilità
territorio urbanistica
Pannelli coibentati autoportanti. © Rw Panel
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Expo 2015: l'architettura del Padiglione
Italia
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A maggio prenderà il via l'Expo 2015, l’esposizione universale di
Milano dove i 150 Paesi circa presenti, si occuperanno di come nutrire
il Pianeta nei prossimi anni.
Dal primo maggio al 31 ottobre 2015 Milano diventerà una vetrina
mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie
per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire
cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e
dei suoi equilibri.
Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e
Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori
attesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante che
si terrà nel nostro Paese.
Il progetto del Padiglione Italia
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Il progetto del Padiglione Italia
I l progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso
internazionale di progettazione aggiudicato da Expo 2015 S.p.A.
nell’Aprile 2013; su 68 studi partecipanti, è risultato vincitore il progetto
di Nemesi&Partners realizzato con Proger e BMS Progetti per la parte
ingegneristica, relativa alle strutture e agli impianti, e con il Prof. Livio
De Santoli per la sostenibilità dell’edificio.
Il Padiglione Italia prevede la realizzazione di Palazzo Italia (circa
13.200 mq su 6 livelli fuori terra) e degli edifici temporanei del Cardo
(circa 13.700 mq su 3 livelli fuori terra).
L'interno del padiglione Italia
Il progetto è connotato da una forte sperimentalità; l’architettura di
Nemesi, c o n t r a d d i s t i n t a d a p r o g e t t i u n i c i c o n
attenzione all’innovazione tecnologica e approccio sostenibile, fanno
del Padiglione Italia il simbolo della grande fabbrica creativa
contemporanea.
L'architettura di Palazzo Italia
03-02-2015
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L'architettura del padiglione Italia
Palazzo Italia è ispirato a una “foresta urbana” ; la “pelle” ramificata
disegnata dallo Studio Nemesi come involucro esterno dell’edificio
evoca una figuratività primitiva e tecnologica al tempo stesso.
La struttura del Padiglione Italia
La tessitura di linee genera alternanze di luci e di ombre, di vuoti e di
pieni dando vita a un’architettura-scultura che rimanda ad opere di
Land Art.
Per l’architettura di Palazzo Italia lo studio Nemesi è partito dall’idea di
coesione, intesa come forza di attrazione che genera un ritrovato senso
di comunità e di appartenenza. L’energia della comunità è
rappresentata dalla piazza interna; cuore simbolico e partenza del
percorso espositivo, riunisce attorno a sé i quattro volumi che danno
forma a Palazzo Italia.
03-02-2015
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La struttura di Palazzo Italia
I volumi architettonici, metafora di grandi alberi, presentano degli
appoggi massivi a terra che simulano delle grandi radici che affondano
nel terreno; gli stessi volumi, visti dalla piazza interna, aprendosi e
allungandosi verso l’alto si liberano come chiome attraverso la grande
copertura vetrata.
A dar risalto alle forme scultoree di Palazzo Italia è la ricca t r a m a
ramificata dell’involucro esterno . Per il design di questa “pelle”
Nemesi ha dato vita a una texture geometrica unica ed originale che
evoca l’intreccio casuale di rami, dando vita a un’architettura
nell’architettura.
L'organizzazione di Palazzo Italia
Nemesi ha immaginato il percorso espositivo di Palazzo Italia come una
graduale scoperta e conquista delle forme e dei contenuti di questa
architettura-paesaggio.
03-02-2015
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Il percorso inizia nella piazza interna, grande hall di accoglienza dei
visitatori, dove superfici inclinate e curve conferiscono fluidità e
dinamismo alle volumetrie architettoniche disegnando uno spazio
suggestivo.
Palazzo Italia comprende : spazi per eventi al piano terra e ai livelli
superiori spazi espositivi, di rappresentanza, per conferenze/meeting,
per ristorazione, tra cui un ristorante VIP posto al quarto livello e una
terrazza panoramica. L’edificio ospiterà spazi istituzionali e di
rappresentanza del Governo Italiano, eccellenze del Made in Italy.
Padiglione Italia: approccio sostenibile e innovativo
Palazzo Italia è stato progettato in un’ottica sostenibile e concepito
come edificio a energia quasi zero grazie anche al contributo del vetro
fotovoltaico in copertura e alle proprietà fotocatalitiche del nuovo
cemento per l’involucro esterno.
L’intera superficie esterna di Palazzo Italia, 9.000 mq, sarà costituita da
900 pannelli di cemento “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TX
Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il
principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti
presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a
liberare l’atmosfera dallo smog.
La malta prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte
provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che
conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali.
La “dinamicità” è una caratteristica propria del nuovo materiale che
presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme
complesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia.
I p a n n e l l i p e r l ’ i n v o l u c r o e s t e r n o , pezzi unici diversi tra loro,
verranno realizzati con la tecnologia di Styl-Comp.
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Foglio
A copertura di Palazzo Italia Nemesi ha progettato una “ vela” dal
design innovativo che verrà realizzata da Stahlbau Pichler. Una
copertura che interpreta l’immagine della chioma di una foresta;
caratterizzata da vetro fotovoltaico e da campiture geometriche per lo
più quadrangolari, sia piane che curve, assieme all’involucro ramificato
dell’edificio è espressione d’innovazione sia in termini di progettazione
che di tecnologia.
Per saperne di più vai su Padiglione Italia 2015
Credits:
Foto di Nemesi & Partners
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Tags: • city life • expo 2015 • milano • nemesi & partners • padiglione italia • palazzo italia
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Artikel vom Dienstag, 3. Februar 2015
Klare Signale von der Politik gefordert
Südtirols Jugend ist gut ausgebildet, innovativ und motiviert. Viele interessieren sich
für die Selbständigkeit. „Was es braucht sind klare Signale der Politik an diese Jugend,
denn sie ist der Innovations-Motor für die Zukunft“, sind sich die Vertreter der Jungen
Wirtschaft einig.
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Wie innovative Geschäftsideen professionell begleitet werden, erfuhren die Vertreter der „Jungen
Wirtschaft Südtirol“ im TIS innovation park.
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Die Vertreter der Jungendorganisationen haben hierzu klare Vorstellungen, die in
einem Konzept festgehalten sind. Nun geht die Gruppe einen Schritt weiter.
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waren entsetzt“
Erpresser in die Falle gelockt
„Bei einem gemeinsamen Tag unter dem Motto „Junge Wirtschaft im Gespräch“
suchten wir den Austausch mit wichtigen Akteuren in Südtirol, um über unsere
Anliegen zu diskutieren und diese in der Praxis weiterzudenken“, erklärt Andreas
Mair, Landessekretär der Südtiroler Bauernjugend. Neben dem Besuch des TIS
innovation park, standen eine Aussprache bei der Handelskammer und der
Besuch des Unternehmens Stahlbau Pichler auf dem Programm.
Unterstützung in Beratungen und Kompetenzen
Das Konzept der Jungen Wirtschaft stellt weniger die finanzielle Förderung von
jungen Unternehmern in den Mittelpunkt, als vielmehr die Unterstützung in eine
umfassende Beratung. „Jeder Neugründer oder Übernehmer braucht eine
umfassende Beratung bei finanziellen, steuerlichen und rechtlichen Aspekten,
aber auch bei der Erarbeitung des Businessplans“, erklärt Thomas Moriggl,
Präsident der Gruppe der Jungunternehmer im Unternehmerverband Südtirol.
„Mit einem Voucher-Heft könnten die Jungunternehmer diese Beratungsangebote
bei den verschiedenen Stellen völlig unkompliziert einlösen“, ergänzt Jasmin
Fischnaller, Vorsitzende der Junghandwerker.
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EDILIZIA, ARCHITETTURA, OPERE PUBBLICHE
Un nuovo Padiglione arricchisce
l’Acquario di Genova
➤ Ha da poco visto la luce un importante ampliamento dell’Acquario di Genova: il nuovo Padiglione dei Cetacei, posto tra
l’acquario e la Grande Nave Blu, oggi Padiglione Biodiversità.
1
2
Tale realizzazione, progettata da Renzo Piano, si integra alla perfezione nel complesso del Porto Antico, grazie a
superfici vetrate del lato sud ed all’altezza del percorso visiFigg. 1, 2 – Il nuovo Padiglione,
con una lunghezza di 94 m, 28
di larghezza e 23 di altezza, è
stato costruito in
galleggiamento nel bacino di
carenaggio nel porto di La
Spezia e trasportato al cantiere
di Genova Voltri per i lavori di
completamento. Solo in un
secondo tempo, quando
l’opera era ormai quasi
completa, è giunto nel Porto
Antico di Genova, dove è stato
zavorrato. In seguito, è stata
effettuata la realizzazione dei
collegamenti con l’Acquario
esistente e con la Nave Blu.
Fig. 3 – Vista interna del
Padiglione dei Cetacei, in cui i
visitatori possono addentrarsi
per ammirare da vicino la vita
dei delfini.
Fig. 4 – Una foto esterna del
Padiglione, in cui è visibile il
parapetto, anch’esso realizzato
in acciaio inossidabile EN
1.4401 (AISI 316).
3
4
Fig. 5 – Un particolare dei
serramenti, tutti realizzati in
acciaio inossidabile EN 1.4401
(AISI 316) in una foto risalente
alla fase di lavorazione.
5
tabile, che si eleva di appena
tre metri al di sopra del livello
del mare. Vi sono quattro vasche a cielo aperto (suddivise
in vasca espositiva principale,
nursery, vasca medica e vasca curatoriale), in grado di
ospitare fino a dieci delfini.
Il nuovo Padiglione è costituito da 1.000 m di facciate
cieche, con pannellature in
calcestruzzo e 1.700 m circa
di facciate vetrate. La facciata
continua è vincolata alle strutture portanti attraverso staffe
in acciaio e si sviluppa con
montanti principali costituiti
dall’unione di due profilati che
misurano 55 per 12 mm in
profili aperti in acciaio inossidabile EN 1.4401 (AISI 316); i
traversi principali sono costi4
INOSSIDABILE 199
tuiti dall’unione di due profilati aperti (55 per 12 mm) in acciaio inox EN 1.4401; i traversi secondari, anch’essi realizzati
con lo stesso materiale, presentano dimensioni di 5 per 12
mm e 32 per 12 mm. La facciata viene completata da una vetrocamera costituita da una lastra esterna in vetro extrachiaro, da un’intercapedine di 20 mm riempita di gas Argon e da
una lastra interna a bassa emissività in vetro extrachiaro.
Il percorso di visita è strutturato su due livelli e consente al
pubblico di osservare gli animali sia dall’alto sia da una prospettiva subacquea. Al piano superiore è stata posta una piattaforma
a cielo aperto, progettata per i visitatori con disabilità motorie,
che possono, quindi, ammirare la vasca a pochi passi dai delfini.
Poi, dopo circa 50 metri di percorso, il pubblico può accedere al Padiglione Biodiversità, attraversato il quale rientra
nel Padiglione dei Cetacei passando all’interno di un tunnel
vetrato lungo circa 15 metri. Esso, grazie alla sua forma curva, si addentra in parte nel volume della vasca espositiva
principale, per la gioia dei visitatori, a cui è data la possibilità
di godere di incantevoli scorci della vita acquatica, con i delfini che nuotano anche al di sopra della testa dei visitatori. ■
I riferimenti agli articoli sono a pag. 15
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GIULIA MATTIOLI (NEXTA)
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19/02/2015
E’ uno dei progetti più attesi di EXPO 2015, rappresentante del nostro paese e
vero e proprio landmark all’interno dell’area espositiva: il Padiglione Italia sta
sorgendo su progetto di Nemesi&Partners, realizzato con Proger e BMS
Progetti (per la parte ingegneristica relativa alle strutture e agli impianti) e con il
prof. Livio De Santoli (per quanto riguarda la sostenibilità). Situato lungo il
Cardo, uno dei due assi perpendicolari che strutturano l’area di EXPO, il
Padiglione Italia si compone di Palazzo Italia e d e g l i edifici temporanei del
LEGGI ANCHE
Cardo. Ma è Palazzo Italia il vero protagonista, emblema di innovazione
tecnologica, estetica, know-how italiano e grande fabbrica creativa che ha fatto
della sostenibilità un tratto distintivo.
Dal punto di vista architettonico, lo Studio Nemesi ha concepito un involucro,
una ‘pelle’ che avvolge l’edificio come una foresta urbana, quasi un groviglio
organico di liane e rami, che abbracciano il Palazzo dando un senso di
protezione, coesione e forza, e con volumi architettonici che ricordano i grandi
alberi, gli appoggi che evocano grosse radici e, da alcune prospettive, le forme
che appaiono come fronde rigogliose. Alla natura si ispira e alla natura fa
omaggio nelle sue sfaccettature green. Palazzo Italia è un edificio ad energia
quasi zero, grazie all’utilizzo del fotovoltaico e delle proprietà fotocatalitiche
dell’involucro esterno.
05/08/2014
“Organic London
Skyscraper”: più immondizia
si produce, più cresce
l’edificio
MARILENA VINCI
L’intera superficie del palazzo, 9000 metri quadrati, è costituita di pannelli di
realizzata da Stahlbau Pichler, e si tratta di vetro fotovoltaico. Infine, per
sfruttare la luce naturale Nemesi ha progettato un grande lucernario vetrato di
forma conica sospeso sulla piazza interna dell’edificio, che irradia la stessa e le la
La rinascita di un edificio in
chiave green
G.M. (NEXTA)
087728
smog. La malta è composta per l’80% da aggregati riciclati, parte dei quali
provengono da sfridi di lavorazione di marmo di Carrara, elemento che
conferisce lucentezza e brillantezza. I pannelli per l’involucro esterno, pezzi
unici diversi tra loro, vengono realizzati con la tecnologia di Styl-Comp. Per
quanto riguarda l’energia, la ‘chioma’ che sovrasta il palazzo come copertura è
THINKSTOCK
27/11/2014
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cemento 'i.active BIODYNAMIC' con principio attivo TX Active brevettato da
Italcementi. Questi, a contatto con la luce solare, catturano gli agenti inquinanti
atmosferici e li rende inerti, contribuendo così a liberare l’aria circostante dallo
20-02-2015
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Stahlbau Pichler
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Progetti > UFFICI, CENTRI DIREZIONALI
Maison de la Paix
Progettista: Eric Ott, bureau IPAS Architectes SA, Neuchâtel
Luogo: Ginevra, SVIZZERA
Committente: Steiner SA
Superficie di intervento: 38.000 mq
Foto: Oskar Dariz
Azienda Fornitrice: STAHLBAU PICHLER
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STAHLBAU PICHLER
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Cronologia realizzazione: 2008-2014
Tipo utente: Maison de la Paixè è un progetto architettonico cuore del Campus de la Paix e rappresenta una piattaforma
importante a livello mondiale per le questioni legate alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo. L’obiettivo della
Confederazione di rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospitante organismi ed eventi internazionali trova
concretezza in progetti d’infrastruttura come questo che consolidano l’offerta “intellettuale” di Ginevra.
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Questo edificio spettacolare di vetro con una forma particolare che ricalca il disegno di sei petali, situato nel
cuore del distretto internazionale di Ginevra, nei pressi della sede europea delle Nazioni Unite, nasce per
accogliere i dipartimenti di ricerca e amministrazione dell’IHEID, oltre che un campus per gli 850 studenti, prima
sparsi in tutta la città. Inoltre, qui troveranno posto tre organismi finanziati dal governo svizzero: il Centro per il
controllo democratico delle forze armate (DCAF), il Centro di politica di sicurezza (GCSP) e il Centro
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Data
23-02-2015
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internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD). L’edificio ospiterà infine diverse altre organizzazioni che si
occupano di promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo a livello mondiale.
Insieme, l’Istituto e i tre Centri, rendono la Maison de la Paix un importante polo di competenza internazionale
che rappresenta il contributo della Svizzera alla promozione a livello mondiale della pace e della cooperazione
internazionale.
La posizione della Maison de la Paix è unica per la sua dislocazione nel cuore della Ginevra internazionale,
vicino all’aeroporto e alla stazione ferroviaria centrale, e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
A seguito di un concorso internazionale di architettura, l’architetto Eric Ott (IPAS, Neuchâtel) è stato
selezionato per l’originalità della proposta in risposta alle necessità di spazio e concetti dell’edificio.
Il disegno dalla forma rettangolare allungata ricorda i petali di un fiore, tanto che, fin da subito,”Petalo” è
diventato il termine per descrivere ogni parte dell’edificio.
La leggerezza del volume dell’edificio dunque si materializza in petali diversi tutti riposti su un unico basamento.
Le linee curve del vetro che riveste le facciate, e le differenze di altezza di ogni petalo, creano una struttura
spettacolare ed elegante, che prende vita e si evolve a mano a mano che il visitatore si muove intorno ad esso.
La molteplicità delle curve all’interno dell’edificio, in assenza di un unico muro rettilineo, crea stanze originali e
suggestive.
Gli ambienti più suggestivi sono l’auditorium Ivan Pictet, la scala a chiocciola nell’atrio del primo petalo e la le
connessioni curve tra i due livelli della libreria. Oltre al movimento apportato all’intero complesso, questi spazi
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Data
23-02-2015
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Foglio
conferiscono all’edificio una forte identità basata su di una notevole armonia.
L’area riservata per l’Istituto comprende:
600 posti dell’auditorium Ivan Pictet, suddivisibile in due sale più piccole da 400 e 200 posti
Un auditorium da 100 posti
La Biblioteca Kathryn e Shelby Cullom Davis, che copre 4.500 mq su due livelli con 330 postazioni di
lavoro
11 aule e 10 sale per seminari
Una caffetteria con 170 posti, nonché una terrazza con 60 posti a sedere
La struttura
L’edificio è costituito in parte da cemento armato in lastre fondato su una struttura tubolare, rinforzato da travi
visibili sulla facciata a forma di croce. L’intera struttura è ancorata a terra con pali fino a 20 metri di profondità.
All’ingresso principale, una sporgenza di 21 metri è stata realizzatagrazie ad un traliccio ad arco posto nella
facciata del primo petalo. Nella sala principale, l’imponente struttura tridimensionale che poggia su sei colonne
consente panoramisconfinati. Infine, i 37 metri diluce libera che coprono le scale sotto il quarto petalo, hanno
richiesto un traliccio ad arco nella facciata del petalo (Elementi orizzontali con travi HEM260collegati attraverso
ROR 323,9 x 25 mm.).
Per quanto riguarda la struttura, realizzata da Stahlbau Pichler, i 6 “petali” sono costituiti da acciaio S355,
le strutture portanti verticali sono costituite da tubi tondi ROR 323,9 x 25 mm. Controvento verticale a traliccio
a croce di. S. Andrea e dispositivi anti-foratura fanno parte della struttura metallica in forma di strutture
trasversali.
Tutto l’assemblaggio è stato realizzato sul posto.
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Data
23-02-2015
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Foglio
Le facciate
Ancora a Stahlbau Pichler è toccato il prestigioso compito di sviluppare le facciate dell’intera “Casa”.
Oltre 15.000 mq di facciate in acciaio a doppia pelle.
La facciata dell’edificio è a doppio strato. Lo strato interno è dotato di vetro triplo ad elevate prestazioni, che
garantisce protezione termica massima, e un sistema automatico che gestisce la quantità ideale di sole negli
uffici, nonché un ottimale irradiamento del calore. Un secondo strato di doppio vetro, separato dal primo strato
da una passerella per la manutenzione, offre uno schermo acustico supplementare e protezione
dall’inquinamento della ferrovia e della città. Le facciate a doppia pelle sono ideali per creare un microclima
interno ed una qualità dell’aria indoor migliore rispetto ad un sistema di rivestimento tradizionale: costituendo
una doppia pelle, il paramento esterno è un vetro camera basso-emissivo, e quello interno, apribile per
consentire l’accesso all’intercapedine, è costituito da una lastra di vetro singolo. L’intercapedine ventilata include
il dispositivo di schermatura della radiazione solare.
Il sistema di facciate proposto da Stahlbau Pichlerè in grado di resistere ai carichi di progetto (vento, peso
proprio, neve,…) agenti sull’edificio in base alla sua ubicazione, proteggere l’edificio dall’ambiente esterno
(variazioni di clima, intemperie,..), garantendo che non ci siano per esempio infiltrazioni di acqua e garantisce le
migliori caratteristiche termiche e acustiche, assicura la protezione dal fuoco in diverse forme e le sue
prestazioni durano nel tempo conferendo all’edificio un determinato valore estetico nel rispetto della sua
funzionalità.
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Notizie di STAHLBAU PICHLER
19/06/2007 AZIENDE
Nuova sede Stahlbau Pichler: grandi
superfici e spazi luminosi
Il complesso, che si sviluppa su
una superficie coperta di 8240
metri quadri, comprende la
palazzina degli uffici articolata su
sette piani e l’officina su due...
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POLITICHE E STRATEGIE
EDILIZIA
Padiglione Italia, l'ecosostenibilità ad EXPO 2015
INDUSTRIA
Il progetto
sostenibile
della grande
struttura
dedicata
all'Italia
TRASPORTI
AGRICOLTURA
GENERAZIONE DISTRIBUITA
TIPOLOGIA:
(Lastampa.it) di
Giulia Mattioli - E'
uno dei progetti più
attesi di EXPO
2015,
rappresentante del
nostro paese e
vero e proprio
landmark all'interno
dell'area
espositiva: il
Padiglione Italia sta
sorgendo su progetto di Nemesi&Partners, realizzato con Proger e BMS Progetti (per la parte
ingegneristica relativa alle strutture e agli impianti) e con il prof. Livio De Santoli (per quanto riguarda la
sostenibilità). Situato lungo il Cardo, uno dei due assi perpendicolari che strutturano l'area di EXPO, il
Padiglione Italia si compone di Palazzo Italia e degli edifici temporanei del Cardo. Ma è Palazzo Italia il
vero protagonista, emblema di innovazione tecnologica, estetica, know-how italiano e grande fabbrica
creativa che ha fatto della sostenibilità un tratto distintivo. Dal punto di vista architettonico, lo Studio
Nemesi ha concepito un involucro, una 'pelle' che avvolge l'edificio come una foresta urbana, quasi un
groviglio organico di liane e rami, che abbracciano il Palazzo dando un senso di protezione, coesione e
forza, e con volumi architettonici che ricordano i grandi alberi, gli appoggi che evocano grosse radici e,
da alcune prospettive, le forme che appaiono come fronde rigogliose. Alla natura si ispira e alla natura
fa omaggio nelle sue sfaccettature green. Palazzo Italia è un edificio ad energia quasi zero, grazie
all'utilizzo del fotovoltaico e delle proprietà fotocatalitiche dell'involucro esterno. L'intera superficie del
palazzo, 9000 metri quadrati, è costituita di pannelli di cemento 'i.active BIODYNAMIC' con principio
attivo TX Active brevettato da Italcementi. Questi, a contatto con la luce solare, catturano gli agenti
inquinanti atmosferici e li rende inerti, contribuendo così a liberare l'aria circostante dallo smog. La
malta è composta per l'80% da aggregati riciclati, parte dei quali provengono da sfridi di lavorazione di
marmo di Carrara, elemento che conferisce lucentezza e brillantezza. I pannelli per l'involucro esterno,
pezzi unici diversi tra loro, vengono realizzati con la tecnologia di Styl-Comp. Per quanto riguarda
l'energia, la 'chioma' che sovrasta il palazzo come copertura è realizzata da Stahlbau Pichler, e si tratta
di vetro fotovoltaico. Infine, per sfruttare la luce naturale Nemesi ha progettato un grande lucernario
vetrato di forma conica sospeso sulla piazza interna dell'edificio, che irradia la stessa e le la scala
centrale nelle ore diurne.
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Per i cittadini
23 febbraio 2015
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Obiettivo Efficienza Energetica 2011 - a cura dell'Unita' UTEE [email protected]
Realizzato da ENEA - Unita' Comunicazione con Auxidium© CMS
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25-02-2015
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Mensile internazionale di architettura e ingegneria delle costruzioni
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90/2015
La costruzione in acciaio fa il suo
ingresso a MADE expo
LEGNO GennaioFebbraio
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24 febbraio 2015
Abbonati
Fondazione Promozione Acciaio ha riunito 19 realtà aziendali del comparto per
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dare spazio e visibilità ai più importanti progetti realizzati con l’acciaio in
occasione di Expo 2015
Twitter
Arketipo Magazine @ArketipoMag 16 Feb
Per la prima volta la Fondazione Promozione Acciaio insieme a 19 aziende del
comparto acciaio parteciperà a MADE expo presso il polo fieristico di Rho: questa
Realizzate in Italia dallo Studio ZDA, le
#Dacie in legno sono rimontate in
#Russia. "bit.ly/1Av6mMK" #wood
sarà l’occasione per il settore dell’acciaio di mostrare al mondo la propria forza,
pic.twitter.com/5crKC8cpAh
aprendo proprio con questa prima presenza alla exhibition milanese l’anno
Espandi
grandi opere infrastrutturali e industriali, è stato scelto per la realizzazione del
costruito di ben il 75% dei progetti Expo e addirittura del 90% del costruito dei
padiglioni dei Paesi Stranieri che partecipano alla manifestazione universale.
Quando si parla di innovazione, bellezza e sostenibilità, cuore del messaggio di
questa edizione di Made expo, l’acciaio trova un perfetto inserimento per quelle che
sono le sue caratteristiche prestazionali: la sostenibilità, la rapidità costruttiva, la
Facebook
f
Arketipo Magazine
1 day ago
Lo studio di Simone Micheli ha realizzato
un'operazione di interior design e illuminazione
per i nuovi uffici e lo show... See More
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L’acciaio, che ancora oggi in Italia viene troppo spesso associato esclusivamente a
087728
dell’Expo 2015 di cui questo materiale si è rivelato l’indiscusso protagonista.
Data
24-02-2015
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Foglio
durabilità, la sicurezza antisismica, la flessibilità, la leggerezza e l’economicità.
Il Progetto Isola d’Acciaio riunisce importanti realtà del settore delle costruzioni in
acciaio:
– Associazione Italiana Zincatura (associazione)
2/2
Nuovi uffici e showroom RUBENSLUCIANO
a Strà (Ve) – Simone Micheli | Arketipo
arketipomagazine.it
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– Arcelotrmittal Commercial Italy srl (produttore)
Arketipo Magazine
– Assofermet (associazione)
Mi piace 6.795
– BLM Group – Adige Sys spa (tecnologia taglio laser)
– Commerciale Siderurgica Bresciana spa (distribuzione)
– Duferdofin Nucor srl (produttore)
– Gruppo Beltrame AFV Acciaierie Beltrame spa (produttore)
– Knauf di Lothar Knauf sas (produttore)
– Nord Zinc spa (tecnologie durabilità)
– Tenaris – Dalmine (produttore)
– TTM Laser spa (tecnologia taglio laser)
– CMS srl – Costruzioni Metalliche Santonicola (costruttore metallico)
– Cogi srl (costruttore metallico)
– Giugliano Costruzioni Metalliche srl (costruttore metallico)
– ILK srl (costruttore metallico)
– Lorenzon srl Engineering & Technology (costruttore metallico)
Eventi
01
RECIPROCITY design liège 2015
01
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Fare architettura a Milano?
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1 ottobre 2014 - 1 novembre 2015 Liège
1 febbraio 2015 - 15 marzo 2015
16 febbraio 2015 - 16 marzo 2015 Milano
Tutti gli eventi
– M.B.M. spa (costruttore metallico)
– Stahlbau Pichler (costruttore metallico)
Presso il Padiglione 1 Stand G27/H28 si potranno visionare i progetti in anteprima,
con approfondimenti, planimetrie, in particolare grazie all’uso della realtà
aumentata che permetterà di immergersi nei progetti e nelle realizzazioni, con la
disponibilità a fissare incontri con i protagonisti di questi interventi che potranno
esporre e analizzare nel dettaglio gli studi alla base di ogni intervento.
Tag: acciaio
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In Calabria il primo impianto ibrido ammesso agli incentivi ...
IperPoli di Trento, Stahlbau Pichler
partner del progetto
L'azienda ha collaborato alla realizzazione con 930.000 kg di acciaio
per le strutture, un intervento per l’involucro e le strutture metalliche
a sostegno dell’ascensore
Martedì 24 Febbraio 2015
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D
opo quasi un anno dall'inizio dei lavori di demolizione di un vecchio
capannone di Trento Nord, è stato inaugurato in questi giorni il nuovo store
Poli, che da anni opera nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. Un
ipermercato che presenta l’impianto integrato a CO2 più grande d’Italia, 648
pannelli fotovoltaici a produrre 230.000 kw, 803 apparecchi a led, 2500 mq di superficie;
un’opera che ha coinvolto architetti, ingegneri, tecnici, operai, aziende con 720.000 ore
di lavoro.
SOTTOSTRUTTURA METALLICA PER L'IMPIANTO FV. Di questo progetto ha fatto parte
anche Stahlbau Pichler che ha collaborato alla realizzazione con 930.000 kg di acciaio
per le strutture e un intervento anche per l’involucro e le strutture metalliche a
sostegno dell’ascensore. L’edificio, riprogettato dall’architetto Walter Pichler, consiste
di un’autorimessa nel seminterrato, un pianoterra destinato al supermercato ed un
primo piano destinato a parcheggi e negozi. Sopra i parcheggi del primo piano
l'azienda ha realizzato una sottostruttura metallica appositamente studiata per
l’impianto fotovoltaico. L’opera dunque si sviluppa con struttura composta acciaiocalcestruzzo per il primo ed il secondo impalcato e della struttura metallica in
copertura.
BREVI
CALABRIA, BANDO DA 40 MILIONI PER LA MESSA
IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
Rivolto ai comuni e alle province, l'avviso pubblico
punta alla alla sicurezza antisismica, all'efficienza
energetica e alla dotazione tecnologica delle scuole
calabresi
MARCHE, ARRIVA IL CONTRATTO DI
APPRENDISTATO PER I PROFESSIONISTI
PRATICANTI
Presentato l’accordo siglato tra Regione Marche e
Confprofessioni Marche per la disciplina dell'alto
apprendistato per l'accesso alle professioni
ordinistiche
STRADA DI SCORRIMENTO A MARE DI GENOVA,
NUOVI INTERVENTI PER UN INVESTIMENTO DI
130 MLN
Quasi la metà ancora da realizzare a carico
dell’accordo di programma di Cornigliano del 2010
PREVENZIONE SISMICA, ASSEGNATI DALLA
GIUNTA REGIONALE UMBRA OLTRE 600MILA
EURO PER EDIFICI PRIVATI
Le domande prevenute erano 64, i fondi sono stati
assegnati alle prime 26 in graduatoria
PIANO PAESAGGISTICO DELLA TOSCANA, LE
PROTESTE DELLE ASSOCIAZIONI
AMBIENTALISTE
Fai, Legambiente, Wwf Italia e Italia Nostra hanno
dichiarato il proprio sconcerto di fronte alle
proposte di emendamento al piano paesaggistico
della Toscana
PROVE DI RESISTENZA. L'azione della neve e quella del vento sono state studiate su
copertura, impianto fotovoltaico e solaio; ampi studi sono stati effettuati sulla
resistenza al sisma, così come apposite analisi sono state eseguite sull’azione d’urto al
24-02-2015
Data
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3/3
Foglio
passaggio delle autovetture sulle rampe che portano al parcheggio. Le travi composte
del 1° impalcato sono travi del tipo Slim Floor, modellate come travi continue con 6
campate. La trave sopra il portone, viene calcolata come trave con singola campata. Le
travi composte del 2° impalcato sono dimensionati come travi a singola campata. Le
lastre alveolari si appoggiano sulla flangia superiore della trave in acciaio.
DALLE AZIENDE
TOUR EXPO IN BIKE SHARING CON E.ON
Oltre a fornire energia verde, l'azienda ha realizzato
un nuovo sistema di illuminazione a Led e una
stazione di bike sharing per il Comune alle porte di
Milano
INVOLUCRO. Per quanto concerne l’involucro, sempre affidato a Stahlbau Pichler, si
ritrovano facciate vetrate a montanti e traversi al piano terra nella zona Sud e nella
zona Est e nell’ingresso principale della zona Ovest, ove sono stati scelti serramenti a
nastro. Facciate a montanti e traversi sono state montate anche nella palazzina
dedicata ai negozi. Laddove si trovano le strutture metalliche a supporto dell’impianto
fotovoltaico nella zona di perimetro sono state installate velette costruite con
Aquapanel e laterali in Alucobond per dare al contempo stabilità e flessibilità. Per
terminare, il rivestimento è stato realizzato con pannello sandwich e pannello in pvc. Al
primo piano le facciate sono completate con lamiere Fils in alluminio preverniciate,
allocate sopra i pannelli sandwich.
STRUTTURA PER L'ASCENSORE. La struttura metallica, realizzata da Stahlbau Pichler,
posta a sostegno dell’ascensore è stata saldata senza giunti e predisposta con vetri di
coronamento per lasciare l’ascensore a vista.
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EURO A CAPO VERDE
L'impresa si è aggiudicata i lavori di
modernizzazione ed estensione dell’aeroporto
internazionale di Praia
WIENERBERGER BRICK AWARD 2016, APERTE
LE ISCRIZIONI
La giuria sarà chiamata a individuare i migliori
progetti nelle cinque categorie di concorso, in vista
della premiazione finale che si terrà a Vienna nella
primavera del 2016
FOTOVOLTAICO, IL FONDO INFRASTRUTTURALE
F2I ACQUISISCE LE ATTIVITÀ DI EON
Gli impianti fotovoltaici di Eon confluiranno nella
controllata Hfv Holding Fotovolatica che potrà così
contare su una capacità complessiva di 150Mw, fra le
più grandi in Italia
INGEGNERI RIUNITI SPA, MEZZO SECOLO DI
STORIA
L'azienda di ingegneria ed architettura compie 50
anni
XYLEXPO FRA LE “FIERE TOP” ITALIANE
Anche la biennale mondiale delle tecnologie per la
lavorazione del legno nella lista degli eventi fieristici
che potranno accedere a fondi dedicati nell’ambito
del piano di sostegno al “Made in Italy” previsti nella
Legge di stabilità
RIVISTE
CASA&CLIMA N°53 [sfoglia
l'anteprima]
VISTI IN FIERA Bau 2015 e CES
INTERVISTE Passivhaus, ma low-cost,
Rinnovabili e accumulo
SOSTENIBILITA' Protocolli a
25-02-2015
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INGEGNERI.INFO (WEB)
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La Community degli Ingegneri Italiani · Supplemento di Tecnici.it - Quotidiano di informazione scientifica e tecnica - ISSN 2284-0109 - Anno 8 n° 101 del 25/02/2015
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Redazionale L'acciaio protagonista a MADE Expo 2015
L'acciaio protagonista a MADE Expo 2015
Fondazione Promozione Acciaio lancia 'Steel feeds innovation', spazio speciale al MADE Expo 2015 per
scoprire i padiglioni in acciaio per l'Esposizione Universale
Di Redazione Pubblicato sul Canale Redazionale il 25 febbraio 2015
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La costruzione in acciaio 'debutta' ufficialmente a MADE Expo 2015 (Fiera Milano Rho,
18-21 marzo 2015). Riunite da Fondazione promozione acciaio, 19 aziende attive nel
comparto saranno presenti alla prossima edizione del MADE nel progetto 'Steel Feeds
Innovation', un'Isola dell'acciaio realizzata in un anno cruciale per il materiale, protagonista
assoluto di moltissime costruzioni realizzate per Expo 2015. Ad esempio la Vela di
copertura di Palazzo Italia, il Padiglione della Santa Sede, le Tende del Cardo e
del Decumano: solo alcune delle numerose opere che hanno trovato nell’acciaio la soluzione
costruttiva più performante e che saranno presentati proprio all'interno dell'Isola dell'acciaio
di Fondazione promozione acciaio al MADE.
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Detrazione fiscale sul fotovoltaico al 50% solo
per gli impianti domestici
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LL.PP./Contabilità
L’acciaio, che ancora oggi in Italia viene troppo spesso associato esclusivamente a grandi
opere infrastrutturali e industriali, eppure è stato scelto infatti per la realizzazione del
costruito di ben il 75% dei progetti Expo e addirittura del 90% del costruito dei
padiglioni dei Paesi Stranieri che partecipano alla manifestazione universale. Per molti di
Analisi prezzi excel
Foglio di calcolo per l'analisi dei prezzi
basato sulla scheda opere pubbliche della
Campania Scaricato 2839 volte
Strutture
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Vela di copertura di Palazzo Italia. Progetto architettonico e immagini: Nemesi & Partners INGEGNERI.INFO (WEB)
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Foglio
questi progetti la scelta dell'acciaio è stata legata alle caratteristiche di innovazione, bellezza e
sostenibilità, che sono anche il cuore del messaggio di questa edizione di MADE Expo.
L’acciaio trova infatti un perfetto inserimento per quelle che sono le sue caratteristiche
prestazionali: la sostenibilità appunto, la rapidità costruttiva, la durabilità, la sicurezza
antisismica, la flessibilità, la leggerezza e l’economicità. 25-02-2015
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Calcolo capacità portante di
fondazioni superficiali
Il software effettua il calcolo della capacità
portante di fondazioni superficiali, con
piano d'appoggio... Scaricato 1664 volte
Expo Center E Padiglione 0 - Progetto architettonico e immagine: aMDL Michele De Lucchi
srl
Da qui nasce l'Isola dell'acciaio durante MADE Expo 2015: presso il Pad. 1 Stand G27/H28 si
potranno visionare i progetti dell'Esposizione Universale in anteprima, con
approfondimenti, planimetrie, in particolare grazie all’uso della realtà aumentata
che permetterà di immergersi nei progetti e nelle realizzazioni, con la disponibilità a fissare
incontri con i protagonisti di questi interventi che potranno esporre e analizzare nel dettaglio
gli studi alla base di ogni intervento. Queste le realtà del settore delle costruzioni in acciaio presenti al MADE: ASSOCIAZIONE ITALIANA ZINCATURA associazione
​ARCELORMITTAL COMMERCIAL ITALY SRL produttore
​ASSOFERMET associazione
​BLM GROUP – ADIGE SYS SPA tecnologia taglio laser
​COMMERCIALE SIDERURGICA BRESCIANA SPA distribuzione
​DUFERDOFIN NUCOR SRL produttore
​GRUPPO BELTRAME AFV ACCIAIERIE BELTRAME SPA produttore​
​KNAUF DI LOTHAR KNAUF SAS produttore
NORD ZINC SPA tecnologie durabilità
​TENARIS –DALMINE produttore
TTM LASER SPA tecnologie taglio laser
GIUGLIANO COSTRUZIONI METALLICHE SRL ILK SRL
LORENZON SRL ENGINEERING & TECHNOLOGY M.B.M. SPA
STAHLBAU PICHLER SRL
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CMS SRL - COSTRUZIONI METALLICHE SANTONICOLA COGI SRL
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Insieme a loro, anche i costruttori metallici
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