1 Seconda legge della termodinamica • In natura tutti i processi devono soddisfare il principio di conservazione dell’energia (e quindi anche la 1a legge della termodinamica) ma … • non tutti i processi che conservano l’energia sono realmente possibili Es: 1) una cassa in moto su un piano si ferma (trasforma energia cinetica in energia termica) possibile (lo si osserva) 2) una cassa che inizialmente ferma su un piano orizzontale si metta in moto da sola (convertendo parte della sua energia interna in energia cinetica) impossibile (mai osservato) Oss: il processo 2) è l’inverso di 1) I sistemi in natura possono evolvere in una direzione temporale ma non nell’altra (“i processi sono irreversibili”) Le trasformazioni termodinamiche sono divise in: • reversibili Def: trasformazione reversibile di un sistema= trasformazione avvenuta in modo che sia possibile ricondurre nelle condizioni iniziali sia il sistema che l’ambiente esterno • irreversibili Def: trasformazione irreversibile di un sistema= trasformazione non reversibile Oss: le trasformazioni reali sono tutte irreversibili (evidenza sperimentale) Le trasformazioni reversibili sono una idealizzazione Fisica Generale - L.Venturelli SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMIOCA 2 Es: Processo reversibile: espansione isoterma di un gas ideale realizzata con trasformazioni quasi statiche con pistone che si muove senza attrito (idealizzazione) Processo irreversibile: Espansione libera di un gas. (È irreversibile perché il gas non può riportarsi spontaneamente nel serbatoio di sinistra) La 2a legge della termodinamica esprime quali vincoli i fenomeni termodinamici devono soddisfare Enunciati della 2a legge della termodinamica Esistono 2 enunciati equivalenti della 2a legge della termodinamica Enunciato di Clausius: è impossibile realizzare una trasformazione termodinamica il cui unico risultato sia quello di far passare calore da un corpo a temperatura inferiore ad un corpo a temperatura superiore 2a legge della termodinamica Oss: il funzionamento del frigorifero non è in contraddizione: sottrae sì calore dalla cella frigorifera fredda per cederlo ad un ambiente caldo. Ma non è l’unico risultato: richiede del lavoro per funzionare Fisica Generale - L.Venturelli SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMIOCA 3 In altre parole: il calore fluisce spontaneamente dalle sorgenti calde a quelle fredde, mentre è impossibile che il processo inverso avvenga spontaneamente. Enunciato di Kelvin-Planck: è impossibile realizzare una trasformazione termodinamica il cui unico risultato sia quello di assorbire calore da una sola sorgente e di trasformarlo integralmente in lavoro 2a legge della termodinamica In altre parole: è impossibile realizzare una macchina ciclica che trasformi in lavoro tutto il calore estratto da una sola sorgente. Es: espansione isoterma -caso ideale (trasformazione reversibile): tutto il calore sottratto dalla sorgente è trasformato in lavoro. Ma non è l’unico risultato: è cambiato il volume del gas. (Se torniamo indietro il calore verrebbe restituito e il lavoro complessivo sarebbe nullo). -caso reale (esistono attriti:trasformazione irreversibile): parte del calore è dissipato (sia nella fase di espansione che in quella di compressione) e il ciclo assorbe lavoro invece di compierlo Oss: quindi nel caso reale (ma anche in quello ideale) è soddisfatto l’enunciato di Kelvin-Planck. Il caso ideale ci mostra che per produrre lavoro con un motore termico (che lavora ciclicamente) ci vogliono almeno 2 sorgenti termiche Oss: i 2 enunciati (si può dimostrare) sono perfettamente equivalenti Fisica Generale - L.Venturelli SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMIOCA 4 Motori termici ideali: il ciclo di Carnot Il motore di Carnot usa 2 sorgenti con il fluido che compie cicli costituiti da 2 isoterme (da a a b e da c a d) e da 2 adiabatiche (da b a c e da d ad a ) T1 > T2 Per una trasformazione ciclica vale ⇒ ∆Eint = 0 con ⇒ Q=L Q = Q1 − Q2 Def: rendimento termico η di un motore = lavoro erogato ad ogni ciclo (energia ottenuta) diviso per il calore assorbito ad ogni ciclo (l’energia spesa) η= L Q1 Q1 − Q2 Q2 ηC = = 1− Q1 Q1 risulta Si dimostra che in questo caso Q2 T2 = ⇒ Q1 T1 ηC = 1 − T2 T1 Rendimento ciclo di Carnot T1 > T2 Oss: -il rendimento di un ciclo di Carnot dipende solo dalle temperature delle sorgenti e non dal gas ideale utilizzato o dalla larghezza del ciclo; il rendimento è massimo quando T2 minimo (T2 0) o T1 massimo ( T1 ∞) -vale: 0 < ηC < 1 Fisica Generale - L.Venturelli SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMIOCA 5 Il ciclo di Carnot essendo reversibile può essere percorso al contrario: si realizza così un ciclo frigorifero o frigorifero. Teorema di Carnot La macchina di Carnot rappresenta un caso ideale (trasformazioni reversibili) ed è un caso limite per le macchine reali. Si può dimostrare che … Date 2 sorgenti termiche tutti i cicli di Carnot (reversibili) hanno lo stesso rendimento, mentre ogni altro ciclo ha rendimento inferiore η = 1− Q2 T ≤ ηC = 1 − 2 Q1 T1 Terorema di Carnot T1 > T2 Dove Q2 e Q1 sono le quantità di calore che il motore scambia con le sorgenti a temperature T2 e T1 Se le automobili funzionassero con un ciclo di Carnot il loro rendimento sarebbe del 55%, in realtà è del 25% Fisica Generale - L.Venturelli SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMIOCA