Univesità La Sapienza di Roma CORSO DI FORMAZIONE “BENESSERE E STILI DI VITA” TITOLO BENESSERE E BELLESSERE Multidimensionalità e correlazioni del concetto di benessere Autore: Silvia Iorio 1 PREMESSA Nel novembre del 2007 la Commissione Europea, insieme ad una task forse congiunta costituita dal Parlamento Europeo, dall’OCSE, dal Club di Roma e dal WWF, ha organizzato e ospitato una conferenza di altissimo livello intitolata “Beyond GDP” (Oltre il PIL) convocata a Bruxelles con il principale obiettivo di dibattere e chiarire quali possano essere gli indici più appropriati per misurare il progresso ed il BENESSERE in modo innovativo ovvero oltre l’aspetto economico. Si è giunti alla conclusione che non esiste un’unica dimensione del benessere bensì un insieme di possibili declinazioni che concorrono a definirne in modo complessivo il significato. Si tratta di aspetti economici, sociali, ambientali, personali, legati alla salute e allo stile di vita. Non è dunque possibile stabilire una misurazione oggettiva del benessere e quindi è necessario introdurre elementi soggettivi tentando di misurarlo nel modo il più inclusivo possibile perché, come affermano gli economisti premi Nobel Fitoussi, Sen e Stiglitz nel rapporto finale della Commision on the Measurement of Economic Performance and Social Progress, “Quello che misuriamo influenza ciò che facciamo”. Il benessere psico-fisico degli individui può essere in larga parte influenzato dai comportamenti e dagli stili di vita degli stessi: scelte alimentari, stile di vita, scelte relative alla pratica di attività sportiva, cura di sé, etc... A livello nazionale, un contributo scientifico di rilievo in ambito di metodologie innovative per la misurazione del benessere è rappresentato dal lavoro dalla Fondazione Eni Enrico Mattei che quest’anno ha pubblicato la 15° edizione dell’indice FEM (www.feemsi.org) costruito sulla base di un aggregato di variabili con l’obiettivo di considerare e misurare la sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo economico. The European House Ambrosetti inoltre, in una pubblicazione del 2010, individua sette dimensioni fondamentali in relazione al concetto di BENESSERE: - Benessere psico-fisico (salute) - Benessere comportamentale (alimentazione e stili di vita) - Benessere materiale ( reddito ) - Benessere ambientale (sostenibilità e qualità dell’ambiente) - Benessere educativo (istruzione e cultura) - Benessere sociale (welfare, famiglia, società e istituzioni) - Benessere politico (democrazia e libertà individuale) La NEF (New Economy Foundation) ha elaborato un indicatore che misura il livello di benessere delle popolazioni mondiali denominato “The Happy Planet Index” costruito per rilevare da un lato 2 ciò che conta per gli individui affinchè possano vivere una vita lunga, felice e densa di significato e dall’altro ciò che conta per il nostro Pianeta in termini di consumo delle risorse. Su questo versante molti temi meriterebbero di essere citati: dall’eccesso del consumo di carne a livello mondiale (alla luce dell’Ecologial Footprint connesso alle attività zootecniche) all’esigenza di pensare ad un sistema di trasporti dei prodotti agricoli per favorire un consumo maggiormente di prossimità ed un consumo orientato al rispetto dei cibi stagionali. Bibliografia: - The Index of Economy Well Being (IEWB) definito dal Centre for the Study of Living Standards - The Index of Social Health (ISH) definite dalla Fordham University - The Index of Living Standards definite dal Fraser Institute - The Canadian Index of Well Being realizzato dall’Institute of Well Being - La misurazione del benessere delle persone – il BCNF Index - Professor Joseph Stiglitz Chair Columbia University – Report by the commission on the Measurement of Ecomic performance and social progress - Rapporto Ecostistema Urbano Legambiente realizzato con Ambiente Italia e Sole 24 ore - Professor Amartya Sen Chair Adviser Harvard University – Well being, capability and public policy. Vol: LIII 7-9 1994 - Professor Jean Paul Fitoussi - Professore di Economia, Presidente del Consiglio Scientifico del Institut d’Etudes Politique de Paris - Chiappero-Martinetti – A multidimensional assessment of well being. Rivista Internazionale di Scienze sociali n.2 2000 - The Happy Planet Index 2.0 New Economic Foundation 2009 - “Cibo a km 0” Prof. Enrico Veronese Le due realtà quindi, benessere degli individui e benessere del pianeta, devono necessariamente integrarsi innanzitutto per ragioni etiche ed in secondo luogo poiché l’una non può sussistere senza l’altra. Non si può assolutamente pensare di vivere sani, belli e felici senza preoccuparci di tutto ciò che ci può rendere sani quindi belli e magari felici ovvero la sostenibilità dell’ambiente in cui viviamo e da cui traiamo le nostre risorse di sopravvivenza. Benessere, bellessere, scienza, progresso e sostenibilità ambientale sono così strettamente correlati fra loro da non poter prescindere gli uni dagli altri. 3 L’uomo è abituato a vivere secondo una visione antropocentrica che gli rende difficoltosa una prospettiva d’insieme diversa e più ampia ma, al punto in cui siamo giunti oggi, diventa irrilevante la motivazione quanto piuttosto la persecuzione dello scopo. Qualsiasi sia l’approccio quindi, sia esso naturalistico o prettamente scientifico, antropocentrico o meno, volendo perseguire una condizione di vita ottimale dove benessere e bellessere siano sia lo scopo finale che la conseguenza di uno stile di vita, occorre necessariamente basare il tutto sulla SOSTENIBILITA’ delle nostre scelte e azioni al fine di proteggere la salute della biosfera, le biodiversità e tutte le forme di vita con cui condividiamo il pianeta. BELLESSERE E’ particolarmente interessante notare come gli ultimi orientamenti nel ramo del Bellessere, sia esso con approccio estetico-scientifico che estetico-naturalistico, pur muovendo da posizioni diametralmente opposte, convergano verso criteri preventivi piuttosto che riparativi adeguandosi quindi ad una concezione di benessere connesso ad un corretto stile di vita, ad una cura di sé in senso globale alla quale aderire dal momento in cui si viene al mondo. UN APPROCCIO SCIENTIFICO Nel 2009 si è tenuto il convegno su Creatività della Scienza sul tema del BENESSERE e BELLESSERE con la NUTRIGENOMICA volto a ripensare e riflettere sulla “alimentazione di qualità” mediante la promozione della cultura delle scienze fisiche e naturali sui temi della ricerca scientifica e tecnologica della NUTRIGENOMICA , NUTRIGENETICA e NUTRACEUTUCA. Lo scopo e' stato quello di favorire la comprensione della scienza nel quadro di una problematica scientifica essenziale per lo sviluppo della società della conoscenza. Infatti da studi recenti sappiamo che le interazioni fra "nutrienti e geni" attivano la regolazione della espressione genetica, sia nello sviluppo che nella ricostruzione delle funzionalità dei nostri organi vitali. L’antico detto “mens sana in corpore sano” ci dice che i romani già sapevano che una buona alimentazione determina una buona salute ivi compreso il buon funzionamento del cervello; tale considerazione che favorisce equilibrio mentale e salute, oggi corrisponde a cambiare con creatività le vecchie cognizioni sulla nutrizione, per comprendere i più recenti risultati della scienza della“nutrizione genetica” al fine di migliorare in armonia il proprio benessere psico-fisico così da sentirsi forti e belli . Inoltre recenti studi di Nutrigenomica , mettendo in relazione la cultura alimentare, con le variazioni della organizzazione metabolica, hanno permesso di analizzare lo stato nutrizionale in 4 relazione a patologie croniche, come obesità, disordini comportamentali, ipertensione, diabete, celiachia, obesita' osteoporosi ecc..L’impatto della Nutrigenomica sul futuro della nutrizione produrrà un innovativo sviluppo tecnologico nella produzione alimentare di qualità sia nel campo tradizionale della produzione agricola che nel settore della produzione nutraceutica e dei cibi funzionali. Il cambiamento cognitivo favorito da una ampia diffusione della scienza e' essenziale per generare l' impatto culturale derivante dai più recenti sviluppi della ricerca Nutri-genomica, scienza che studia come i nutrienti abbiano un effetto sulla produzione e l’azione di prodotti genici specifici e come questi, a loro volta, possano influenzare la risposta ai nutrienti., e della Nutri-genetica, che più specificamente analizza come le variazioni genetiche tra gli individui di diverse “etnie” generino differenti problematiche tra diete, salute e malattie. Le ricerche di questi settori della scienza della alimentazione infatti stanno iniziando a rivelare come tratti genetici mitocondriali differenti tra le diverse etnie sono coinvolti nella sensibilità a malattie come il diabete, disturbi cardiovascolari nonché alcuni tipi di cancro. Infine gli studi e la commercializzazione di prodotti Nutraceutici e di cibi funzionali permette oggi di favorire un completamento ad uno stile di vita salutare, creando condizioni di prevenzione dei disturbi alimentari e migliorando le prestazioni sportive ed inoltre aiutando ad individuare strategie dietetiche per una miglior alimentazione sia per i bambini che per gli anziani . .Il Convegno ha inoltre affrontato il tema di come contribuire allo sviluppo della innovazione delle modalità di pensiero e di comportamento sulla nutrizione e il benessere psicofisico proponendo una strategia di disseminazione della scienza sia dal punto di vista “teorico” che “applicativo”. Per attuare tale innovazione nella diffusione della scienza e' essenziale comprendere come gli avanzamenti trans-disciplinari del scienze fisiche e naturali , abbiano osservato che le differenze sulla attivazione /inibizione della trascrizione genetica del DNA nucleare, correlandosi alle attività del DNA -Mitocontriale, vanno a modificare le vie metaboliche, anche dopo un periodo abbastanza breve di mantenimento di un particolare regime dietetico. Inoltre recenti studi hanno messo in evidenza come l' esercizio fisico incrementi la genesi mitocondriale che a seconda delle diverse culture alimentari delle varie etnie dei popoli nel mondo tende a stabilizzarsi generando percorsi metabolici differenziati. Pertanto oggi sappiamo sia dagli studi di Nutrigenomica che di Nutrigenetica che lo stato nutrizionale agisce come un “orologio molecolare” sulle complesse attivita' di controllo dell’espressione genica che ci rigenera come sistemi viventi. Tali concezioni sono di rilevante significato poiche' la nutrigenomica ci può aiutare a conservare la salute, proprio in quanto una cattiva nutrizione al contrario può comprometterla seriamente; infatti cibo di bassa 5 qualita' può diventare un veicolo di sostanze nocive, tossiche per l'apparato cardiocircolatorio e per il sistema digerente, potenzialmente in grado di provocare malattie e tumori. Dalla nutrigenomica infatti sappiamo che l’ alimentazione influisce su numerosi fattori dello sviluppo umano sia nelle fasi di crescita che durante tutta la vita, agendo sulle variazioni della produzione, di grow factors di enzimi , ed anche sulla circolazione ormonale, e sulla produzione della vitamina D , cosi come sulla organizzazione delle neurotrasmissione ecc..e quindi ha influenza su a tutti i fattori che agiscono sulle condizioni che caratterizzano il benessere psico-fisico. Ciò condurrà a produrre una nuova visione della utilità sociale ed economica della scienza contemporanea , permettendo di costruire un nuovo scenario di riferimento scientifico per i sistemi di produzione e di alimentazione e dei loro processi di sviluppo della società ella conoscenza, riguardante le più strette relazioni tra Ricerca e Impresa. Ciò permetterà inoltre di progettare metodologie e strumenti metodologici manageriali, necessari per gestire questi processi di evoluzione dello sviluppo produttivo e sociale del tipo indicato dalla Europa come “Knowledge Based Bio-Economy”.In sintesi l' iniziativa nel suo complesso contribuirà a costruire una nuova cultura dei consumatori alimentari , capace di apprezzare una rinnovata concettualità sul valore della nutrizione per la vita sia dal punto di vista della benessere che da quello estetico del bellessere . Infine tale sviluppo cognitivo e culturale, permetterà in particolare di realizzare attività di formazione e di divulgazione contenente uno spiccato contenuto innovativo, sia nelle metodologie che nelle tecnologie didattiche, che nei contenuti che potranno dar vita a progetti "pilota" a livello nazionale, volti ad indirizzare e promuovere l'interesse dei cittadini ed in particolare dei giovani ai problemi della ricerca e della sperimentazione scientifica della nutrigenomica, nutrigenetica sia in campo della alimentazione tradizionale di produzioni alimentari tipiche di elevata qualità nutritiva ed anche della moderna produzione nutraceutica. Tali risultati saranno ottenibili attraverso l'impiego delle nuove tecnologie multimediali ed in particolare tramite la realizzazione di una strategia su WEB 2.0, volta al fine di stimolare l'interesse dei cittadini, e dei giovani, ai problemi della ricerca e della sperimentazione scientifica , nell' importante settore scientifico della genetica applicata alla alimentazione . - Bibliografia e Comitato Scientifico del Convegno : – Prof. Giorgio Calabrese http://www.gcalabrese.it/ membro del Consiglio Direttivo dell'European Food Safety Authority Vice Presidente del Consiglio Scientifico dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. - Prof . Massino Pregnolato; Università degli studi di Pavia Professor of "Medicinal Chemistry" 6 - Dr. Paola Roncada, Ph.D., Istituto Sper.Italiano Lazzaro Spallanzani, Sezione di Proteomica –, esperta dei microrganismi e degli alimenti,c/o Università degli Studi di Milano,Facoltà di Medicina Veterinaria, - Prof. Luigi Bonizzi, Sez. Diagnostica Sper. e di Laboratorio -DIPAV- Università degli Studi di Milano, esperto di microbiologia e sicurezza alimentare - Prof. Aldo Di Luccia, Università degli Studi di Bari,Facoltà di Agraria,Dip. PROGESA,via G. Amendola 6) Prof Pietro Tonutti- Scuola di Studi Superiori S.Anna,Pisa, DIpartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari (DISTA); Paolo Manzelli - , Director of LRE/EGO-CreaNet – University of Florence c/o DIPARTIMENTO DI CHIMICA , POLO SCIENTIFICO - Vincenzo Vecchio – Presidente CeRA – Universita di Firenze - Fabrizio Angelini ,Specialista in Endocrinologia Università di Pisa Prof (ac) Psiconeuroendocrinologia Università di Parma, Resp Sezione Nutrizione e Sport Società Italiana Alimentazione e Sport , - Carmela M.A. Barone, Università degli Studi di Napoli Federico II,Sezione Produzioni animali T.M. Bettini, 7 Bellessere – Medicina e Chirurgia Estetica Nel mese di febbraio 2012 a Bologna si è tenuto l’Undicesimo Congresso Internazionale di medicina e chirurgia estetica. Una delle tendenze emerse è l’utilizzo sempre maggiore di terapie dolci fatte ambulatoriamente senza intervento chirurgico. Sono in aumento uomini e donne che ricercano un trattamento estetico non più per ringiovanire ma per rallentare l’invecchiamento. Infatti, la classe di età si è abbassata drasticamente, siamo nell’ordine della media di trenta anni. L’efficacia dei vari trattamenti dolci è da attribuirsi all’affiancamento di più tecniche: radiofrequenza e biorivitalizzazione per il trattamento delle rughe sono tecniche che accelerano i tempi di guarigione (il giorno dopo il trattamento si può riprendere la normale vita di relazione). Una metodica che lavora sulle rughe e macchie della pelle. Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche i nuovi ritrovati di laser frazionali che consentono un rinnovamento della pelle, soprattutto del viso, nei casi di invecchiamento e fotoinvecchiamento da lieve a moderato. Nello specifico si tratta di laser ad Erbio-YAG e CO2 che permettono in maniera pressoché indolore e senza anestesia di ottenere risultati migliori con una più rapida guarigione. Laurie Polis, dermatologa americana, è una grande fautrice di questa tipologia di laser che ha utilizzato, con grande successo, sui vari vip internazionali del calibro di Madonna. Le cannule della liposuzione molto presto verranno soppiantate da sostanze in grado di sciogliere i grassi con un processo chimico e quindi di ottenere risultati sovrapponibili alla tradizionale liposuzione. Anche le mani vogliono la loro parte con la biorivitalizzazione e peeling: dai risultati presentati risulta evidente una cute più ringiovanita a distanza già di qualche settimana.. Bibliografia: www.mondobenessere.com Bellessere - Trattamenti estetici nuove tendenze Biorivitalizzazione con acido ialuronico per ringiovanire viso, collo, decolté e mani Le tecniche di biorivitalizzazione sono interventi di medicina estetica definiti come trattamenti soft (essendo interventi senza bisturi non richiedono di interrompere le normali attività quotidiane), 8 possono quindi essere inseriti in programmi globali di ringiovanimento di viso, collo, decoltè e mani ed essere eseguiti a livello ambulatoriale. Le principali manifestazioni dell’ invecchiamento della pelle sono la perdita di elasticità e la formazione delle rughe: il viso appare stanco con pelle asfittica, secca ed opaca. La biorivitalizzazione consiste nell’ iniettare con aghi sottilissimi (il dolore è scarso o nullo) e a livello del derma superficiale, sostanze biocompatibili e riassorbibili che stimolano il derma superficiale e attenuano le rughe. BIORIVITALIZZAZIONE E ACIDO IALURONICO NATURALE. Il principale applicativo è l’ acido ialuronico, capace di legare a sé (come una spugna) grandi quantità di acqua: l’ acido ialuronico è infatti responsabile dell’ idratazione tipica della pelle giovane. Numerosi studi hanno messo in evidenza che l’ acido ialuronico si riduce con l’età. In dermatologia plastica l’ acido ialuronico sotto forma di gel è utilizzato da anni come materiale di riempimento (filler) per il trattamento delle rughe e delle cicatrici: è adatto a riempire il derma medio-superficiale e a sollevare il fondo di rughe o cicatrici depresse. Nei trattamenti di biorivitalizzazione del viso e del collo si utilizza, invece, una preparazione di acido ialuronico naturale, non modificato chimicamente, più fluido, ad elevata concentrazione, capace di legare una quantità di acqua da 40 a 70 volte superiore. L’ acido ialuronico naturale usato nella biorivitalizzazione di viso, collo, decolté e mani oltre a svolgere un’azione ristrutturante idratante ( è come applicare una crema ricca di principi attivi idratanti direttamente nel derma, in profondità, dove c’è più bisogno ), è dotato di bio-interattività: stimola la produzione di collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico endogeno, proteggendoli dall’azione dannosa dei radicali liberi che si formano continuamente, in particolare durante l’esposizione al sole. Come trattamento complementare si possono effettuare anche trattamenti di biorivitalizzazione con prodotti omeopatici ad azione stimolante sul derma e ritardante sulla diminuzione Esistono del due collagene e metodiche dell’acido di ialuronico stesso. biorivitalizzazione: La tecnica Cross-linked: usata nella prevenzione e cura dell’ invecchiamento della pelle, consiste nell’ esecuzione di infiltrazioni intradermiche lineari in senso verticale e orizzontale che si intersecano in modo da formare un reticolo di acido ialuronico su aree estese del viso e del collo ( utile soprattutto a livello delle guance e del contorno occhi, le zone più danneggiate dalla perdita di elasticità e di idratazione). La tecnica Picotage: è più utile in persone giovani che vogliono prevenire e contrastare l’ invecchiamento della pelle. Si effettuano numerose micro-iniezioni, molto superficiali e indolori, su viso collo e decolleté ed eventualmente anche sulle mani. Con questa tecnica si attua una prevenzione del foto-invecchiamento della pelle sfruttando l’azione di protezione anti-radicali liberi 9 dell’ acido ialuronico. La sostanza è riassorbibile e non dà problemi di allergia. La procedura non lascia segni e gli eventuali arrossamenti, dovuti alle microiniezioni, sono in genere di lievi e di durata molto breve. www.mondobenessere.com Intraceutical Oxygen Si tratta di un sistema che, grazie all’uso di ossigeno iperbarico puro, riesce a veicolare speciali sieri che contengono acido ialuronico, antiossidanti e vitamine con un processo delicato, non invasivo e indolore. L’Intraceutical Oxygen viene utilizzato prevalentemente sul viso e in zone critiche come collo, décolleté e mani. Il grande vantaggio della rivitalizzazione è che può essere applicata anche in zone molto delicate come il contorno occhi, le palpebre, le labbra. Adatto non solo per ringiovanire, Intraceutical Oxygen può essere usato anche come cura lenitiva-riparatrice dopo il sole, per migliorare le macchie e impurità, anche su pelli con couperose e capillari fragili. Adatto anche per la pelle con tendenza all’acne, il trattamento è utile anche durante una cura dimagrante per evitare che il viso perda freschezza e tono. Il siero utilizzato contiene acido ialuronico a basso peso molecolare (e per questo più velocemente assorbito dalla pelle) e una potente combinazione di antiossidanti e vitamine. La penetrazione del siero in profondità dà effetti immediati: la pelle appare subito più tonica, elastica e perfettamente idratata. Le rughe più sottili si attenuano per la distensione della pelle, mentre le vitamine A, C, E e il tè verde svolgono un’azione antiossidante e di protezione dei tessuti. I risultati continuano a vedersi anche nei giorni successivi. BENESSERE E BELL’ESSERE UN APPROCCIO NATURALISTICO Una tesi ormai riconosciuta è quella dell’unità funzionale tra mente e corpo: tensione e rigidità a livello corporeo provocano diminuzione di energia e vitalità così come forti e/o continui stress emotivi provocano blocchi muscolari i quali, a loro volta, inibiscono i movimenti. Non si deve dimenticare che originariamente, nella divisione cellulare, la pelle ed il sistema nervoso derivano dallo stesso foglietto embrionale ectodermico. La pelle, che è l’organo più esteso del corpo umano, espelle attraverso i pori parte delle tossine che produciamo e contemporaneamente, oltre ad espletare la sua funzione ossigenante, purtroppo assorbe molti degli agenti inquinanti di cui siamo 10 circondati, soprattutto i metalli pesanti. Prendersi cura della propria pelle è dunque tanto importante quanto alimentarsi in modo corretto con cibi sani. Pertanto se vi vogliono curare tutte le malattie da accumulo occorre necessariamente prendersene cura in modo consapevole attraverso l’utilizzo di varie sostanze che la natura ci propone che aiutino lo scambio, l’ osmosi, l’ ossigenazione e il ricambio cellulare. Quali possono essere queste sostanze? In primo luogo gli oli essenziali usati in modo sapiente e da un operatore esperto. Gli oli essenziali hanno la capacità di penetrare attraverso la pelle nel circolo sanguigno e linfatico e, attraverso l’olfatto, nel sistema limbico. Questo permette di creare una disintossicazione molto più profonda rispetto ad altre sostanze proposte sul mercato che si utilizzano sulla pelle. Gli oli essenziali hanno diverse modalità di utilizzo: per applicazione topica, tramite bagni detossinanti o emulsionati con creme o oli da massaggio. Nel massaggio, a seconda dell’aroma che viene utilizzato, non solo provocheremo un’ azione disintossicante ma anche drenante piuttosto che stimolante e rilassante. E’ da sottolineare che la funzione del massaggio non è quella di stimolare nel senso di energizzare oppure di rilassare nel senso di togliere energia ma è sempre quella di equilibrare. Stimolare la circolazione sanguigna e linfatica produce un rilassamento che a sua volta dà energia perche rimette il corpo in equilibrio. Occuparsi della pelle non vuol dire quindi occuparsi di un involucro ma anche di ciò che sta all’ interno per cui significa attivare o meno delle funzioni di scambio cellulare. E’ chiaro che se riusciamo, attraverso l’uso appropriato dell’alimentazione e della cura della pelle, ad avere un buon ricambio questo sicuramente ci consente di invecchiare meno. La priorità oggi è riuscire a combattere l’ inquinamento che si accumula negli organi emuntori, si accumula sulla pelle, si accumula nel sistema linfatico e nel cervello per cui è necessario usare l’alimentazione per attivare determinate funzioni disintossicanti e disinquinare la pelle attraverso l’ uso di sostanze atte a riattivare e ossigenare per un maggiore ricambio generale. L’uso frequente di bagni di sale è uno di questi mezzi. Il sale marino integrale non subisce alcuna lavorazione e conserva intatti tutti gli oligoelementi presenti nell'acqua di mare, come lo Jodio naturale, il Manganese, il Rame, lo Zinco, il Ferro, oltre al Magnesio, al Calcio, al Bromo e al Potassio, e, naturalmente al Cloruro di Sodio, che è il sale maggiormente presente nell'organismo umano, ed è in grado di trasmettere, attraverso lo scambio ionico, tutta l'energia accumulata in natura. Come è noto, il sale marino integrale oltre a rimineralizzare, a svolgere un'azione antisettica e riequilibrante, possiede proprietà osmotiche. L'osmosi è infatti la funzione più importante che il sale sviluppa quando entra in contatto con la membrana delle cellule del corpo umano. Per osmosi l'acqua presente nelle cellule e nei liquidi extracellulari scorrerà verso la soluzione che ha la più alta concentrazione di sale. 11 Se noi ingeriamo cibi con una forte concentrazione di sale tenderemo a trattenere liquidi, se ci immergeremo in acqua con una gradazione salina superiore a quella del corpo umano, come ad esempio l'acqua di mare, rilasceremo i liquidi in eccesso presenti nei tessuti corporei, la pelle diverrà più tonica e i ristagni di liquidi sottocutanei si ridurranno. Questa semplice constatazione ci deve fare riflettere circa la diversità fra un bagno in acqua dolce, che sia in vasca o in piscina, o in acqua salata. Rimanendo a bagno in acqua dolce, che ha una salinità molto inferiore a quella del corpo umano, tenderemo ad assorbire liquidi, invece a bagno in acqua con una salinità superiore a quella del corpo umano, tenderemo a rilasciare liquidi e conseguentemente ridurremo la ritenzione idrica dei tessuti cutanei.Poiché la salinità dei liquidi intra ed extracellulari del corpo umano equivale a 9 grammi per litro, cioè lo 0,9%, per attivare l'osmosi sarà sempre necessaria una salinità superiore a quel livello e più elevata sarà la concentrazione salina più rapida e incisiva sarà l'azione osmotica. Il termine tonicità è utilizzato per definire l'effetto dell'osmosi sui tessuti corporei. In una vasca da bagno in cui vi siano 100 litri di acqua, sciogliendo 1 kg di sale marino integrale avremo una gradazione dell'1% che rappresenta la soglia minima per l'avvio di una azione osmotica. Una gradazione idonea per un bagno salino che abbia una valida azione osmotica che favorisca il drenaggio dei tessuti sottocutanei e non provochi bruciore agli occhi o a parti lese del corpo, dovrà avere una gradazione salina del 2%, vale a dire 2 kg di sale marino integrale per 100 litri di acqua. Se vogliamo raggiungere la gradazione salina dell'acqua di mare, che vede in modo naturale una presenza media di sali pari al 3,5%, dovremo sciogliere 3,5 kg di sale per 100 litri di acqua. Bagni in acqua con gradazione superiore sono destinati a trattamenti specifici di tipo dermatologico ( psoriasi, dermatiti atopiche e seborroiche), osteo-articolare ( artrosi, forme reumatiche, postumi di traumi, riabilitative), circolatorie ( percorsi vascolari), delle vie respiratorie, ecc. Negli anni si è persa l'abitudine ai sali da bagno per pediluvi, ma nessuno sa meglio delle nostre nonne che nulla è più efficace di un bagno in acqua salata per ridurre il gonfiore ai piedi e alle caviglie. La proprietà osmotica del sale è quindi di straordinaria importanza per tutti i trattamenti in cui sia presente una ritenzione di liquidi nei tessuti: dalla cellulite, ai gonfiori per ritenzione idrica a gambe e caviglie, agli edemi postumi da traumi o da interventi. Pertanto pediluvi e bagni in vasche da bagno, idromassaggio o piscine vanno sempre accompagnati dall'impiego di sale marino integrale o da sali da bagno specifici rilassanti, tonificanti o per la circolazione, in quantità sufficiente per attivare la funzione osmotica, specie quando i tessuti sottocutanei evidenziano gonfiori da edemi o da ritenzione idrica. 12 IL MASSAGGIO Con il termine massaggio si comprende una serie di manovre eseguite con le mani sulla cute, il cui scopo prevalente è quello di agire sulle masse muscolari sottostanti. Le principali manovre di sfioramento, impastamento, frizione, pressione e stiramento sono eseguirt con ritmo, direzione e forza variabili, a seconda del risultato che si intende raggiungere. Il massaggio ha un effetto diretto sulla parte trattata come risultato della meccanica del movimento effettuato dal massoterapeuta e un effetto riflesso su tutto l’ organismo. Il generale rilassamento psicofisico, gli effetti sul ricambio, sulla diuresi, sul metabolismo basale sono conseguente di un buon massaggio, non meno importanti del benefici muscolari. Pensate per il nostro benessere, quindi, ecco le coccole che ci aiutano a stare meglio. Ads by Google Il massagio rilassante aiuta ad alleviare stress e fatica e ci fa sentire accuditi e coccolarsi. Le zone del corpo in cui si accumulano le tesioni possono essere molteplici: dalla testa al collo, dalle braccia alla schiena, ai piedi. Questo massaggio aumenta la flessibilità del corpo, migliora la circolazione sanguigna, stimola il flusso di energia e contribuisce a produrre una sensazione di intensa vitalità Il massaggio per lo sport viene considerato parte integrante dell’ allenamento di ogni atleta. In particolar modo, a necessitare di cure sono gambe e piedi. Del resto, le estremità inferiori lavorano duramente durante tutto il giorno e, se non si dosano bene le forze, c’ è il rischio che questi muscoli accumulino tensioni. Il massaggio riabilitativo consente di agevolare, dopo ferite o operazioni chirurgiche, la guarigione e il ritorno alla normalità. In questo casi è comunque opportuno affidarsi alle cure di un fisioterapista. Il massaggio estetico ammorbidisce la pelle e può portare a una riduzione della cellulite. Quest’ ultima dipende da uno scarso funzionamento del metabolismo che crea un gonfiore, cioè un accumulo di grasso localizzato soprattutto sulle gambe. Con il massaggio si può agire sui vasi linfatici rendendo possibile l’ uscita della linfa che, per diversi motivi, si è accumulata tra la pelle e il muscoli. 13 Massaggio ayurvedico per rilassare corpo e mente. L’unzione del corpo (snehana) e il massaggio (abhyanga) sono usati da tempo immemorabile in India per incrementare forza, mobilità, flessibilità e memoria, così come per migliorare la vista ed il funzionamento degli organi interni; favorire il sonno, aumentare la resistenza del sistema immunitario, rigenerare i tessuti, sbloccare l’energia vitale, ridurre l’accumulo di sostanze nocive nel nostro corpo. Inoltre, il massaggio e l’unzione del corpo, migliorano la capacità di concentrazione, l’intelligenza, la fiducia in se stessi, l’autostima e promuovono la longevità. Questi sono solo alcuni dei molteplici effetti benefici derivati da una pratica regolare del massaggio. In India, da sempre, è in uso ungersi il corpo con oli; secondo il pensiero indiano, i massaggi eseguiti con oli offrono benefici maggiori. In generale, il corpo non dovrebbe essere mai massaggiato a secco poiché la frizione, il calore ed il fastidio che vengono indotti disturbano l’energia vitale, il prana. L’olio dal canto suo ammorbidisce la pelle, la lubrifica e distribuisce uniformemente il calore prodotto dal massaggio. In India, quindi, il massaggio con oli è la tecnica più usata. Oggi possiamo affermare che il grande contributo dell’India al lavoro sul corpo è dato soprattutto dall’utilizzo degli oli medicati. La scelta dell’olio avviene in base alla costituzione di chi si sottopone al massaggio e alla condizione di salute relativa al momento in cui si sottopone al massaggio, In altri termini tutto il massaggio e l’uso degli oli seguono il principio della Prakriti (natura o costituzione psicofisica) e della Vikriti (squilibrio), la scelta è sempre basata sul soggetto e sul momento attuale. Quindi la scelta di un olio dall’altro è legata alla capacità di accrescere o diminuire un dosha o più dosha. Pur essendo considerato “fuoco in forma liquida” per la sua natura riscaldante, l’olio può avere anche proprietà rinfrescanti. Gli oli riscaldanti saranno quindi indicati per armonizzare, pacificare, vata e kapha, mentre gli oli raffreddanti saranno ottimi per pitta. In base alle caratteristiche di calore o freschezza, si può consigliare l’uso dei seguenti oli: Per Vata: olio di sesamo Per Pitta: olio di noce di cocco e di semi di girasole Per Kapha: olio di senape, di oliva, di mandorle e di semi di albicocca www.ayurveda italia.it 14 Massaggio Hot Stone per distendere tensioni fisiche e mentali Il massaggio Hot Stone è uno dei metodi principali del più esteso Stone Massage e coniuga le proprietà terapeutiche riconosciute alle pietre con quelle del calore attraverso svariate forme applicative. Le pietre utilizzate in questa tecnica sono essenzialmente di origine lavica (in quanto capaci di mantenere più a lungo il calore), di varia grandezza e riscaldate a una temperatura intorno ai 60-70° C. In base alle esigenze, le pietre possono essere strofinate sul corpo, abbinate a oli essenziali, eseguendo uno specifico massaggio, oppure poste e lasciate agire direttamente sulle zone doloranti. Collocate sui chakra, o in prossimità dei meridiani, agiscono sui flussi energetici dell’organismo. Il massaggio Hot Stone aiuta a sciogliere la rigidità muscolare, a migliorare la mobilità articolare e ad alleviare le tensioni fisiche e mentali, causa stress, disturbi del sonno, ansia e depressione; dolori articolari, reumatici o artritici, dolore alla schiena. Una variante di tale metodo prevede l’applicazione alternata di pietre calde e fredde, finalizzata al miglioramento della circolazione sanguigna, all’ossigenazione dei tessuti e all’eliminazione delle tossine, agendo positivamente anche in termini estetici: la pelle risulta distesa e levigata. Questa combinazione, poiché stimola la vasodilatazione e successivamente la vasocostrizione, è consigliata per il trattamento di lesioni muscolari e infiammazioni, oltre ad avere un effetto rilassante sul sistema nervoso, sull’umore e sul benessere in generale. Il massaggio Hot Stone procura una generale sensazione di benessere e relax, e ben ti predispone verso gli altri. Il massaggio Hot Stone è controindicato per le persone con problemi di fragilità capillare: in questi casi vengono impiegate pietre di quarzo opportunamente raffreddate, un metodo utile anche per gli sportivi. La terapia con le pietre più diffusa in occidente è stata messa a punto, nei primi anni novanta, da Mary Hannigan Nelson, si chiama “LaStoneTherapy, un trattamento multi sensoriale che unisce le conoscenze della medicina ayurvedica e gli antichi rituali dei nativi d’America con elementi della New Age. Si utilizzano 72 pietre: 54 nere e calde, di origine vulcanica, per ristabilire l’energia dei chakra, e 18 bianche e fredde, ad esempio il marmo. La tecnica della Nelson prevede due fasi principali del massaggio, durante la prima c’è la stimolazione con il calore delle pietre nere riscaldate. Durante la seconda, invece, si applicano le pietre bianche. Il trattamento dura circa un’ora. 15 Le proprietà terapeutiche del calore Fare pressione nel punto dolente del corpo è un istinto quasi innato per l’ uomo. Quasi un riflesso, che ci fa toccare la parte in cui proviamo dolore. Il massaggio con le pietre si rifà a questo principio e, nel giro di pochi anni, è diventato una delle forme più apprezzate per combattere i dolori localizzati. L’ uso delle pietre è antichissimo: prima usate per diagnosticare le malattie e tutt’ oggi come monili dalle proprietà terapeutiche e benefiche. Solo di recente sono tornate in voga con la tecnica del massaggio e del calore. E così, nello Hot Stone Massage si usano pietre di ogni tipo: siano esse basaltiche, vulcaniche, ciottoli del Gange, o provenienti dai letti di fiumi dell’ Arizona, dell’ Italia e della Francia. Il concetto di base su cui poggia l’ azione terapeutica dei materiali è lo scambio di calore: le pietre ben levigate sono in grado di conservare più a lungo il calore e di restituirlo al corpo con il quale vengono in contatto. Di solito vengono usate in associazione con olii specifici per il disturbo da curare. Infine, la capacità delle diverse pietre di rilasciare calore determina il maggior o minor assorbimento della sostanza. Ma non tutti i massaggi con le pietre sono uguali. Ne esistono almeno due tipi: quello freddo e quello caldo. Massaggio con le pietre calde Nel massaggio a caldo si usano pietre laviche di varia forma, dimensione e peso. Esse devono potere essere comodamente usate con le mani (anche se a volte se ne usano di molto grandi per curare parti più estese del corpo del paziente). Le pietre basaltiche vengono scaldate in acqua, a 65 – 70°. Una volta applicato l’ olio sulla parte da massaggiare, si prelevano le pietre, si asciugano e si iniziano i massaggi, che vengono effettuati con una pressione media. Quando le pietre iniziano a raffreddarsi si sostituiscono con altre pietre calde. 16 Dal punto di vista fisico i benefici che se ne possono ricavare sono molti: innazitutto, le pietre calde sciolgono la rigidezza dei muscoli, alleviano la tensione della colonna vertebrale, decongestionano i depositi linfatici e migliorano la ritenzione dei liquidi. Ma non solo: migliorano la circolazione arteriosa, sbloccano gli scambi metabolici all’ interno dell’ organismo, lo disintossicano, migliorano la mobilità delle articolazioni, rilassano i tessuti molli e migliorano il ritorno venoso. E, ancora, levigano la pelle, aiutano a smaltire lo stress e creano calore. Dal punto di vista psichico-spirituale, invece, grazie a questo massaggio si raggiunge un riequilibrio energetico generale da cui derivano una generale sensazione di benessere, relax mentale, coscienza della propria unità corporea, aumento della sensibilità e della capacità di percepire il mondo e le persone circostanti. Il massaggio a freddo Per il massaggio a freddo si usano vari tipi di quarzo. Il massaggio a freddo, particolarmente indicato per gli sportivi, viene invece praticato con pietre poste qualche tempo prima nel freezer. Oltre che per il massaggio le pietre sono usate appoggiandole in punti energetici del corpo (i chakra della tradizione indiana) o alternate sui muscoli, fredde e calde, a seconda del disturbo nella medicina Ayurvedica. Il trattamento con le pietre calde è controindicato per chi soffre di fragilità capillare. Il massaggio alla polvere di stelle per stimolare e distendere i muscoli Per cominciare, occorre sdraiarsi a pancia in su. Il massaggio alla polvere di stelle parte dalla pianta del piede sinistro. Sulle mani dell’estetista c’è un prezioso olio all’oro 24 carati che sarà applicato durante tutto il massaggio sulle parti da trattare. La peculiarità di questo metallo è quella di detossinare, riattivare la circolazione e drenare. Ha inoltre proprietà stimolanti, è un efficace antiage indicato per le pelli mature ed esigenti che hanno bisogno di nutrimento profondo. Dal piede sinistro, il massaggio alla polvere di stelle dal piede sinistro procede risalendo verso la caviglia e la gamba. Il massaggio è fatto di manualità ritmiche, tocchi, pressioni, movimenti circolari che attivano un processo detossinante. Si ripetono gli stessi gesti sul piede e sulla gamba 17 destra e si prosegue sull’addome dove le manovre circolari seguono il senso dell’intestino e vengono associate a lievi pompaggi sul plesso solare: massaggiandolo, si favorisce la liberazione del flusso energetico e si detossina il corpo. Il massaggio alla polvere di stelle prosegue poi passando alle braccia e, con carezze e tocchi delicati, al collo, su mento, labbra, guance e contorno occhi. Lavorando su questa zona, è possibile ottenere un effetto drenante sugli eventuali gonfiori del viso. Così si attenuano le rughe superficiali e si ha un piacevole effetto distensivo e tonificante su guance, fronte, contorno occhi. A pancia in giù, il massaggio alla polvere di stelle riparte sempre dai piedi e caviglie. L’estetista punta l’attenzione alla schiena che viene manipolata con pressioni delle dita e dei gomiti. Con il palmo della mano a coppetta e il pollice contro l’indice dà colpetti alternati su tutta la schiena, stimolando la zona anche con pressioni lente e in armonia con il ritmo respiratorio. Poi compie piccoli movimenti di vibrazione che hanno come conseguenza la distensione dei muscoli. 18 Automassaggio Do-in, il massaggio ai piedi per stimolare e rilassare Si pronuncia “Dau” in e significa letteralmente “immissione nel proprio sé fisico e spirituale di forze vitali esterne”. Derivato dal Tao di Shin Sen, considera l’uomo un elemento unito all’Universo. Il massaggio Do-in si basa sugli stessi principi dell’agopuntura cinese e dello shiatsu con lo scopo di equilibrare e potenziare l’energia vitale. L’automassaggio Do-in si pratica esercitando pressioni con tre dita della mano (pollice, indice, medio), torsioni, esercizi di mobilizzazione delle articolazioni o stiramenti in particolari zone del corpo (tipiche del massaggio shiatsu) per facilitare il flusso di energia verso gli organi interni. Si integra con tecniche respiratorie simili a quello dello yoga e movimenti stretching. Per eseguire l’automassaggio Do-in, che può essere praticato ovunque grazie alla sua semplicità, sono sufficienti 10-15 minuti al giorno. Per l’energia o per il relax Stimolante: stimolare il punto che si trova sotto il ginocchio, nella parte esterna della tibia. 19 Rilassante: premete sul lato interno del braccio per alcuni minuti. I punti vanno stimolati con pollice, indice e medio o con l’intera mano. Per riequilibrare i meridiani • Con il palmo della mano schiaffeggiate il piede prima ai lati e poi sulla pianta. • Distendete ogni songolo dito del piede afferrrandolo e tirandolo dalla punta. • Infilate le dita delle mani negli spazi tra un dito e l’altro del piede. • Ruotate la mano più volte e flettete le dita sollevando il palmo verso l’alto. • Con il pollice e l’indice afferrate ogni singolo dito del piede; fatelo ruotare e sollevatelo in modo deciso. • Premete con la prima falange del pollice la linea centrale della pianta del piede partendo dal retro delle dita per arrivare sino al tallone. • Esercitare una pressione intensa nel retro dell’ultima falange dell’alluce. • Come manovra finale scuotete il piede in modo deciso tenendo ben ferma la caviglia con le mani. • Ripetete gli stessi movimenti con l’altro piede. Alcuni consigli utili • Prima di eseguire il massaggio sfregate le mani una con l’altra per favorire la Circolazione di energia vitale e di sangue. • Per aumentare il flusso di energia vitale eseguite una torsione del polso. • Il passaggio eseguito a digiuno ha un effetto indubbiamente maggiore • Per stimolare i punti riflessi camminate a piedi nudi su una strada strerrata, pietra o erba. • Prestate sempre molta attenzione al respiro durante l’esecuzione. 20 Massaggio tibetano, contro insonnia, ansia e depressione La medicina tibetana è una delle pratiche curative olistiche più antiche, anche se è meno conosciuta rispetto a quella cinese e indiana da cui ha attinto. Le sue origini risalgono a 4000 anni fa e, all’interno del vasto insieme di tecniche che caratterizza il Massaggio Tibetano, si colloca il Ku Nye, il nome originale che nasce dalla combinazione dei termini “ku”, che significa cospargere o ungere, e “nye” che indica, invece, la manipolazione effettiva. Alcuni terapeuti del Massaggio Tibetano utilizzato anche degli strumenti: il bastoncino, la moxa (sigari di artemisia usati in punti specifici dell’agopuntura che utilizzano il calore come sistema curativo), pietre calde e pietre fredde, conchiglie, compresse calde ed infine si combina anche con l’horme (compresse di spezie bagnate in olio caldo e posizionate su vari punti del corpo). Lo scopo primario del Massaggio Tibetano, che prevede l’impiego di tecniche specifiche, è ristabilire l’armonia vitale tra il corpo, l’energia e la mente. L’energia rappresenta il collegamento vitale tra il corpo e la mente e se viene meno il suo naturale equilibrio, anche il fisico e la psiche ne risentono, determinando l’insorge della malattia. Ads by Google 21 Il Massaggio Tibetano prevede una fase iniziale, in cui il terapeuta cosparge delicatamente di oli essenziale il corpo della persona, seguita dalla manipolazione vera e propria, compiuta usando le dita, i palmi delle mani e, talvolta, anche degli avambracci e dei gomiti. Il trattamento privilegia l’azione su determinate parti anatomiche, in base ad un percorso prestabilito che coinvolge i tre “umori”, o principali centri energetici presenti nel corpo mano: il vento (al centro), la bile (lato destro) e la flemma (lato sinistro). Al termine, viene applicata della farina per rimuovere l’olio n eccesso. Il Massaggio Tibetano favorisce il drenaggio dei liquidi, l’espulsione delle tossine dall’organismo e risulta efficace nella cura dell’insonnia, stress, degli stati ansiosi e depressivi. Giusto per avere un’idea della medicina tibetana, alla base di questa antica scienza medica si trova il concetto di energia come forza dinamica presente in tutto ciò che esiste. Nell’organismo umano è il principio vitale psicofisico. Questa energia nasce dall’interazione armonica di cinque elementi: spazio, aria, fuoco, acqua e terra che, in base alla lora natura, producono tre “umori”, o energie fisiologiche, denominate “vento”, “bile” e “flemma”, dalle qualità “neutra”, “calda” e “fredda” rispettivamente, responsabili vitali. 22 Massaggio craniosacrale per migliorare la postura Il massaggio craniosacrale è una tecnica osteopatica dal contatto non invasivo, eseguita con leggere manipolazioni sulle ossa del cranio e sulla colonna vertebrale che, agendo sul sistema craniosacrale, permette di ripristinare l’equilibrio naturale del corpo, migliorare la postura, la respirazione e le funzionalità complessive dell’organismo. Le origini di tale pratica derivano dalle intuizioni del medico William Garner Sutherland che, agli inizi del XX secolo, scoprì che le ossa craniche non avevano una struttura rigida ma dinamica e che tale moto era legato a un’infrastruttura di fluidi e tessuti che si muove ritmicamente e in modo interdipendente. Il perfezionamento di questi studi portò, nel corso del tempo, alla definizione del sistema craniosacrale. Il massaggio dedicato prevede un tocco leggero del terapeuta sulle fasce connettivali, su alcune aree della testa, della spina dorsale e dell’osso sacro, alla ricerca di un contatto con il ritmo craniosacrale che dovrà essere assecondato e stimolato. Ilmassaggio craniosacrale può essere praticato anche sui neonati, sulle persone anziane e sulle donne in gravidanza. In questo modo si rilassano le contratture, migliorando il battito cardiaco e la respirazione polmonare. Il massaggio craniosacrale agisce sul sistema nervoso, ormonale e sulsistema immunitario, favorendo l’armonia degli stati psicologici ed emotivi, oltre che la cura e prevenzione 23 di patologie dolorose. A livello fisico, si è dimostrato efficace per riequilibrare la postura, per regolare la respirazione e le funzioni gastroenteriche, contro ilmal di testa, lo stress, la sciatalgia e le vertigini. Il sistema cranio sacrale Il nome deriva dalle ossa che, assieme alle vertebre, circolano il sistema nervoso centrale: quelle del cranio e l’osso sacro. Nel sistema nervoso centrale, cervello e midollo spinale sono ricoperti da una membrana protettiva in cui circola il liquido cerebrospinale che, internamente alla scatola cranica, viene prodotto e riassorbito tramite un ritmo spontaneo che si propaga in tutto il corpo. Questo lieve movimento, chiamato respiro primario o ritmo cranio sacrale, coinvolge le ossa craniche, la colonna vertebrale fino all’osso sacro e, mediante la fascia connettivale, le zone periferiche del corpo. Il massaggio Rolfing per correggere la postura La rieducazione posturale è l’obiettivo principale del massaggio Rolfing, una tecnica manuale e di esercizio fisico, che mira a ristabilire l’armonia e l’equilibrio complessivi del corpo. Infatti, tale metodo, pur partendo da un problema localizzato, agisce sul corpo mediante una tecnica di “ristrutturazione globale”, alleviando la persona anche dai sintomi dolorosi di patologie specifiche. 24 Il massaggio Rolfing prende il nome dall’ideatrice, la Dottoressa Ida Rolf, laureata in Biochimica alla Columbia University nel 1920, approfondì le ricerche sul corpo umano presso il Rockfeller Institute. Dopo anni di studio dei diversi approcci a Yoga, Osteopatia e Omeopatia associò il principio di unità del corpo e della mente. La sua formazione scientifica e l’esperienza manipolatoria da osteopata, la portò ad unificare le tecniche ed a trovare un equilibrio nella struttura corporea in relazione alla forza di gravità. Sviluppò una particolare tecnica che all’epoca della sua morte, avvenuta nel 1979, poteva contare su più di 200 praticanti, ad oggi sono intorno al migliaio. Il presupposto del massaggio Rolfing è l’analisi delle azioni quotidiane che ogni persona compie abitualmente sotto l’influenza di un elemento fondamentale: la forza di gravità. Un adattamento errato del corpo a tale forza può determinare vari squilibri nel naturale assetto corporeo, all’origine di infiammazioni, dolori e difetti posturali. In genere appare evidente come anormali tensioni croniche nel corpo possono essere originate da eventi sia fisici che psichici: ad esempio posture sbagliate, croniche tensioni fisiche, traumi come postumi di contusioni e fratture, atteggiamenti di difesa o di isolamento dalla realtà circostante. Massaggio in gravidanza, benefici e rischi Durante la gravidanza, il corpo della donna subisce cambiamenti sostanziali in termini di peso e di postura, uniti a disturbi fisiologici derivanti dal nuovo assetto ormonale e dalla pressione che il bambino in crescita esercita sugli organi. Il massaggio in gravidanza, o prenatale, è una tecnica 25 che aiuta la futura mamma ad assecondare e a gestire le necessità del suo corpo nelle varie fasi che precedono il parto. Tale pratica incrementa le funzioni dei muscoli e delle articolazioni, migliora la circolazione, tonifica il corpo, attenua i gonfiori e favorisce notevolmente il rilassamento, rafforzando la partoriente sia dal punto di vista fisico che mentale. Oltre a ridurre lo stress ormonale e fisico, il massaggio in gravidanza può prevenire le smagliature, migliorando l’elasticità della pelle grazie alla stimolazione della circolazione sanguigna. Durante la seduta, il terapeuta esegue determinate manipolazioni, simili a quelle del massaggio tradizionale, che intervengono principalmente, pur nella specificità di ogni singolo caso, sulla regione pelvica, sulla colonna vertebrale e sulla muscolatura della schiena. La donna deve mantenere la posizione supina o sul fianco per non alterare l’assetto del feto nell’utero, rispettando alcune accortezze per tutelare la sua salute e quella del bambino. Alcune zone, come l’addome o l’area delle ossa dell’anca e del tallone (collegati all’utero) vengono sollecitate solo lievemente, senza pressioni, per non stimolare eventuali contrazioni premature. Prima di iniziare il massaggio è bene consultarsi con il proprio medico e informare il terapeuta dei problemi fisici individuali. Il massaggio Stem per eliminare cellulite, cuscinetti e rughe Per contrastare cellulite e cuscinetti ma anche per ridefinire i contorni del viso, ilmassaggio Stem è una delle tante soluzioni che propogono beauty farm e spa. Il massaggio completo dura circa due ore. È un trattamento complesso che viene eseguito da massaggiatori specializzati ed estetisti. Per restituire armonia alla figura e contrastare gli inestetismi in modo duraturo è consigliabile una 26 seduta al mese. Per effettuare un massaggio Stem si utilizzano steli e sfere di legno che scorrono sul corpo per allentare le tensioni e stimolare i tessuti. Gli inestetismi che tolgono armonia alla figura, come la perdita di tono, i cuscinetti e lacellulite, non possono essere contrastati isolatamente: ogni problema localizzato, infatti, è il riflesso di una disfunzione più ampia. Durante lo massaggio Stem, quindi, prima di stimolare le zone critiche ci si occupa di riportare l’equilibrio in tutto il corpo. Si comincia rilassando la muscolatura, dalla zona cervicale, per scendere sulle spalle e lungo la schiena. L’estetista si sofferma soprattutto sulle parti del corpo più contratte e dolenti. Riattiva poi la circolazione del sangue e della linfa, con manovre drenanti. Anche in questo caso la stimolazione avviene prima nella parte alta del corpo (ascelle, braccia, base del collo e petto), poi sull’addome, sull’area inguinale e nel cavo popliteo. I massaggi per guarire dall’influenza Naso chiuso, gola in fiamme, raffreddore, è quanto ci aspetta a breve, siamo ormai nell’epoca in cui, come tutti gli anni, la maggior parte degli italiani è costretta a letto dall’influenza. L’istinto è quello di buttarsi sui medicinali, dalla medicina tradizionale a quella cinese, tutto per rimettersi in piedi il prima possibile. Ma esistono anche altri rimedi per curare i mali di stagione. Lo dimostra anche uno studio pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine. Un massaggio sapiente stimola il sistema immunitario, fattore principale contro le malattie da raffreddamento, in particolare quelle di origine virale. Pressioni e sfregamenti della pelle abbassano il livello degli ormoni dello stress come il cortisolo, mentre aumentano quello dei linfociti T e delle cellule immunitarie natural killer. Si guarisce dall’influenza più in fretta. Raffreddore – Massaggio tuina per liberare il respiro Per starnuti a raffica, naso che cola, narici tappate, ricorri al massaggio tuina che si basa sui principi della medicinacinese. Fai così: premi per un paio di minuti, e con una certa energia, il punto sul dorso della mano, nell’incavo tra la base dell’indice e quella del pollice. Poi massaggia l’esterno delle narici per facilitare il passaggio dell’aria. 27 Bellezza e benessere, il massaggio thailandese con le erbe calde Il massaggio thailandese in patria è considerato una branca della Medicina Tradizionale Thailandese, è riconosciuto e regolamentato dal governo ed insegnato presso istituzioni pubbliche e private; è anche insegnato e praticato da personale “non-medico” nei centri benessere, spa, alberghi, villaggi turistici, industria del turismo. In Europa e negli Stati Uniti un crescente numero di insegnanti e praticanti sono emersi fin dagli anni novanta. In Italia, l’interesse verso il massaggio thailandese è maturato ancora più tardi. In genere si riceve il massaggio posizionandosi su un materassino non troppo soffice sul pavimento. Il massaggio thailandese con le erbe calde è particolarmente indicato per la bellezza ma soprattutto per il benessere femminile. Riassume in sè l’essenza della tradizione thai: la stimolazione del corpo con manualità mirate e l‘uso di piante officinali costituisce da secoli la soluzione più efficace contro disturbi e inestetismi come la cellulite. Il cocktail di erbe per il massaggio thailandese include ingredienti diversi. Fra le piante officinali ha un ruolo di spicco la curcuma, una radice dal potere antisettico, antinfiammatorio e antipiretico che regala elasticità e colorito sano alla pelle.Ci sono poi il tamarindo, che ha potere purificante e favorisce il rinnovamento cellulare, lo zenzero, dall’effetto antinfiammatorio, e la combava, un piccolo agrume tropicale con proprietà antiage. Le erbe vengono essiccate, sminuzzate e mescolate e poi chiuse in sacchetti di cotone. Prima del massaggio thailandese bisogna riscaldare le fitocompresse con il vapore, in modo che il loro contenuto rilasci più facilmente i principi attivi e il calore dilati i pori della pelle. 28 Sacchetti caldi sulla pelle La seduta del massaggio thailandese dura circa un’ora e interesssa tutto il corpo. Su ogni zona vengono effettuate prima delle manovre manuali, soprattutto compressioni e digitopressioni, poi vengono applicate le erbe, con ripetuti passaggi dei sacchettini sulla pelle. Finchè questi sono molto caldi, li si appoggia al corpo per un tempo brevissimo. Quando invece si intiepidiscono, li si può anche spremere sui punti di contatto, con movimenti rotatori prolungati. Le intense frizioni con i fagottini caldi, che hanno anche un’azione detossinante e rilassante, concludono il massaggio thailandese amplificando la sensazione di benessere generale. SHIATSU Non è fisioterapia nè massaggio, lo shiatsu si occupa del benessere di mente e corpo. Nasce in Giappone attorno al 1930, agisce sull’energia, ed è considerato il filo rosso che lega il corpo alla mente. Lo shiatsu si basa sugli stessi principi dell’agopuntura sostituendo però agli aghi, pressioni localizzate lungo i meridiani energetici, ma non è una forma di fisioterapia nè un massaggio, si tratta di un metodo naturale che può aiutare chiunque, sani e malati, a migliorare la qualità di vita, a prevenire molti disturbi e agisce in tempi record. In genere il trattamento dello shiatsu viene fatto a terra su un morbido futon, non bisogna spogliarsi, basta indossare vestiti comodi. La seduta inizia con l’analisi dello “hara”, in pratica l’operatore tasta l’addome (che è il luogo di incrocio di tutti i meridiani) alla ricerca di tensioni. Nelle mani ha una sensibilità maturata dall’allenamento che gli permette di sentire dove sono i vuoti e i pieni energetici. In parole semplici, se paragoni i meridiani a dei canali, le zone dove l’acqua manca e quelli dove ce n’è troppa, crea un ingorgo. Per ristabilire il flusso corretto di energia agisce sui punti paragonabili a delle chiuse) con pressioni di pollici, palmo delle mani, gomiti. Lo shiatsu è utile negli stati di affaticamento, mal di schiena, stress, problemi mestruali,mal di testa e disturbi del sonno. Viene proposto anche per la riabilitazione in alcuni reparti ospedalieri. I benefici dello shiatsu dipendono molto dalle condizione di partenza, ma in genere già dalle prime sedute si ha un miglioramento. Ci vogliono almeno quattro sedute, una a settimana, per un ciclo minimo. Poi continui con una seduta al mese per mantenere i risultati. 29 Puoi sottoporti allo shiatsu sia per un problema acuto che per dolori cronici, ma anche come prevenzione. - Enciclopedia del massaggio Demetra srl 1999 - www.ayurveda.it - www.mondobenessere.com Automassaggio del viso, le tecniche per la salute della pelle Modi per combattere le rughe in modo naturale. L’automassaggio del viso aiuta a riattivare la circolazione superficiale, stimola il rinnovamento cellulare della pelle, favorisce l’eliminazione delle tossine metaboliche a opera del sistema linfatico; inoltre se il massaggio viene praticato con creme o oli nutrienti e rivitalizzanti, contribuisce a veicolare preziosi elementi nutritivi per la bellezza e la salute della pelle. Gli studi di Emil Vodder sono ormai patrimonio universale, riconosciuto in campo medico ed estetico. 30 Il drenaggio linfatico si propone di: • eliminare il ristagno dei liquidi nei tessuti • detossinare i tessuti • rigenerare le cellule Come eseguire il massaggio Va eseguito un massaggio delicato e ripetuto, con i polpastrelli delle dita, dal naso verso le orecchie, dalle labbra verso il mento, dalle guancie verso le orecchie, dal mento verso il collo, insomma, dalla parte interna a quella esterna del viso, sia dalla parte destra del viso che sinistra. Al termine di queste manovre, delicate e carezzevoli, proverete una sensazione di benessere e di distensione e il vostro viso apparirà visibilmente più riposato, la carnagione più rosea, i lineamenti più aperti e distesi. A questo punto potete applicare la vostra consueta crema di bellezza, che farete delicatamente assorbire con manovre di scivolamento circolare, oppure utilizzare un mix nutriente a base di olio di rosa rubiginosa (un cucchiaino), ricco di acidi grassi essenziali (acido linoleico), a cui aggiungerete una gocccia di olio essenziale di palmarosa o, in alternativa di geranio. Applicate questo mix in piccola quantità sul viso, facendolo assorbire bene. Alla fine, per stimolare la circolazione energetica, è utile e piacevole eseguire un automassaggio delle orecchie, con movimenti discivolamento e di stiramento del padiglione auricolare. Infine strofinate entrambe le orecchiecon il palmo delle mani. MEMORIE E CONSAPEVOLEZZA Tutto quello che una persona fa entra nelle memorie cellulari pertanto è chiaro che per ottenere un risultato occorre uno stile di vita, una quotidianità . Comportamenti e abitudini formano le memorie. Questo consente alle nostre cellule di diventare molto più ricettive nei confronti sia del cibo che delle sostanze disintossicanti creando un vero e proprio substrato di memoria cellulare che attiva molto prima la funzione desiderata così come accade ad una persona che si allena frequentemente per un periodo prolungato ed in seguito sospende questa abitudine; essa conserverà comunque una memoria nei muscoli che le consentirà di ottenere risultati molto più immediati nel caso di ripresa dell’attività. E’ necessario creare questo substrato di memoria tramite un periodo sufficientemente prolungato di abitudine alla cura di sé. Di fondamentale interesse è capire che 31 questa memoria cellulare a sua volta ne crea una più importante che è la consapevolezza ovvero il fatto che le persone siano consapevoli di cosa faccia loro bene o male. Il tocco Attraverso il tocco, anche solo sfioramenti, si possono attivare funzioni propriocettive che consentono di togliere tensioni a livello emozionale e di conseguenza neuro muscolare. Gli adulti, a differenza dei bambini che entrano molto più frequentemente in stretto contatto fisico con altri essere umani (per ovvi motivi quali la dipendenza totale dalla mamma o l’ amore che la mamma vuole comunicare attraverso l’abbraccio o la carezza) soprattutto nella nostra cultura occidentale, mancano di questo scambio tattile che invece ha importanti funzioni propriocettive, emozionali identificative. E’ estremamente importante da parte dell’operatore interpretare i segnali corporei del paziente/cliente per entrare in una sorta di comunicazione affinchè la seduta abbia gli effetti terapeutici desiderati. L’esperienza dell’operatore, ad esermpio, gli avrà insegnato che, oltre all’individualità del soggetto e quindi al suo personale trascorso, anche semplicemente in relazione all’età si hanno esigenze diverse: se a vent’ anni occorre depurare a cinquanta occorre emozionare. 32 Conlcusioni Alla luce di quanto esposto il Bellessere nasce essenzialmente come conseguenza di uno stile di vita corretto che porta l’individuo ad un Benessere globale. Il termine Benessere rimanda immediatamente ad uno stato emotivo di appagamento il quale a sua volta predispone alla cura di sé e dell’ambiente. Nella nostra società attuale l’ostacolo più consistente è in realtà dovuto ai presupposti economici e sociali basati proprio sul concetto dei desideri in continua e sorprendentemente rapida evoluzione e perciò perennemente inappagati. “L’identità, priva di un mondo costante, durevole e rassicurante, diventa incerta e problematica. Là infatti dove il mondo è di continuo creato e ricreato , vi è una vita vissuta senza un senso constante di sé che naufraga in una serie di riflessi fugaci nello specchio dell’ambiente circostante. La differenza tra realtà e virtualità diventa sempre più vaga, come vaga diventa la propria identità e indefinito lo spazio della libertà”. Umberto Galimberti – I vizi capitali e i nuovi vizi - Feltrinelli 33