1 Univesità La Sapienza di Roma CORSO DI FORMAZIONE

Univesità La Sapienza di Roma
CORSO DI FORMAZIONE
“BENESSERE E STILI DI VITA”
TITOLO
BENESSERE E BELLESSERE
Multidimensionalità e correlazioni del concetto di benessere
Autore:
Silvia Iorio
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PREMESSA
Nel novembre del 2007 la Commissione Europea, insieme ad una task forse congiunta costituita dal
Parlamento Europeo, dall’OCSE, dal Club di Roma e dal WWF, ha organizzato e ospitato una
conferenza di altissimo livello intitolata “Beyond GDP” (Oltre il PIL) convocata a Bruxelles con il
principale obiettivo di dibattere e chiarire quali possano essere gli indici più appropriati per
misurare il progresso ed il BENESSERE in modo innovativo ovvero oltre l’aspetto economico. Si è
giunti alla conclusione che non esiste un’unica dimensione del benessere bensì un insieme di
possibili declinazioni che concorrono a definirne in modo complessivo il significato. Si tratta di
aspetti economici, sociali, ambientali, personali, legati alla salute e allo stile di vita. Non è dunque
possibile stabilire una misurazione oggettiva del benessere e quindi è necessario
introdurre
elementi soggettivi tentando di misurarlo nel modo il più inclusivo possibile perché, come
affermano gli economisti premi Nobel Fitoussi, Sen e Stiglitz nel rapporto finale della Commision
on the Measurement of Economic Performance and Social Progress, “Quello che misuriamo
influenza ciò che facciamo”. Il benessere psico-fisico degli individui può essere in larga parte
influenzato dai comportamenti e dagli stili di vita degli stessi: scelte alimentari, stile di vita, scelte
relative alla pratica di attività sportiva, cura di sé, etc...
A livello nazionale, un contributo scientifico di rilievo in ambito di metodologie innovative per la
misurazione del benessere è rappresentato dal lavoro dalla Fondazione Eni Enrico Mattei che
quest’anno ha pubblicato la 15° edizione dell’indice FEM (www.feemsi.org) costruito sulla base di
un aggregato di variabili con l’obiettivo di considerare e misurare la sostenibilità ambientale e
sociale dello sviluppo economico.
The European House Ambrosetti inoltre, in una pubblicazione del 2010, individua sette dimensioni
fondamentali in relazione al concetto di BENESSERE:
-
Benessere psico-fisico (salute)
-
Benessere comportamentale (alimentazione e stili di vita)
-
Benessere materiale ( reddito )
-
Benessere ambientale (sostenibilità e qualità dell’ambiente)
-
Benessere educativo (istruzione e cultura)
-
Benessere sociale (welfare, famiglia, società e istituzioni)
-
Benessere politico (democrazia e libertà individuale)
La NEF (New Economy Foundation) ha elaborato un indicatore che misura il livello di benessere
delle popolazioni mondiali denominato “The Happy Planet Index” costruito per rilevare da un lato
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ciò che conta per gli individui affinchè possano vivere una vita lunga, felice e densa di significato e
dall’altro ciò che conta per il nostro Pianeta in termini di consumo delle risorse.
Su questo versante molti temi meriterebbero di essere citati: dall’eccesso del consumo di carne a
livello mondiale (alla luce dell’Ecologial Footprint connesso alle attività zootecniche) all’esigenza
di pensare ad un sistema di trasporti dei prodotti agricoli per favorire un consumo maggiormente di
prossimità ed un consumo orientato al rispetto dei cibi stagionali.
Bibliografia:
-
The Index of Economy Well Being (IEWB) definito dal Centre for the Study of Living
Standards
-
The Index of Social Health (ISH) definite dalla Fordham University
-
The Index of Living Standards definite dal Fraser Institute
-
The Canadian Index of Well Being realizzato dall’Institute of Well Being
-
La misurazione del benessere delle persone – il BCNF Index
-
Professor Joseph Stiglitz Chair Columbia University – Report by the commission on the
Measurement of Ecomic performance and social progress
-
Rapporto Ecostistema Urbano Legambiente realizzato con Ambiente Italia e Sole 24 ore
-
Professor Amartya Sen Chair Adviser Harvard University – Well being, capability and
public policy. Vol: LIII 7-9 1994
-
Professor Jean Paul Fitoussi - Professore di Economia, Presidente del Consiglio Scientifico
del Institut d’Etudes Politique de Paris
-
Chiappero-Martinetti – A multidimensional assessment of well being. Rivista Internazionale
di Scienze sociali n.2 2000
-
The Happy Planet Index 2.0 New Economic Foundation 2009
-
“Cibo a km 0” Prof. Enrico Veronese
Le due realtà quindi, benessere degli individui e benessere del pianeta, devono necessariamente
integrarsi innanzitutto per ragioni etiche ed in secondo luogo poiché l’una non può sussistere senza
l’altra. Non si può assolutamente pensare di vivere sani, belli e felici senza preoccuparci di tutto ciò
che ci può rendere sani quindi belli e magari felici ovvero la sostenibilità dell’ambiente in cui
viviamo e da cui traiamo le nostre risorse di sopravvivenza. Benessere, bellessere, scienza,
progresso e sostenibilità ambientale sono così strettamente correlati fra loro da non poter
prescindere gli uni dagli altri.
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L’uomo è abituato a vivere secondo una visione antropocentrica che gli rende difficoltosa una
prospettiva d’insieme diversa e più ampia ma, al punto in cui siamo giunti oggi, diventa irrilevante
la motivazione quanto piuttosto la persecuzione dello scopo. Qualsiasi sia l’approccio quindi, sia
esso naturalistico o prettamente scientifico, antropocentrico o meno, volendo perseguire una
condizione di vita ottimale dove benessere e bellessere siano sia lo scopo finale che la conseguenza
di uno stile di vita, occorre necessariamente basare il tutto sulla SOSTENIBILITA’ delle nostre
scelte e azioni al fine di proteggere la salute della biosfera, le biodiversità e tutte le forme di vita
con cui condividiamo il pianeta.
BELLESSERE
E’ particolarmente interessante notare come gli ultimi orientamenti nel ramo del Bellessere, sia esso
con approccio estetico-scientifico che estetico-naturalistico, pur muovendo da posizioni
diametralmente opposte, convergano verso criteri preventivi piuttosto che riparativi adeguandosi
quindi ad una concezione di benessere connesso ad un corretto stile di vita, ad una cura di sé in
senso globale alla quale aderire dal momento in cui si viene al mondo.
UN APPROCCIO SCIENTIFICO
Nel 2009 si è tenuto il convegno su Creatività della Scienza sul tema del BENESSERE e
BELLESSERE con la NUTRIGENOMICA volto a ripensare e riflettere sulla “alimentazione di
qualità” mediante la promozione della cultura delle scienze fisiche e naturali sui temi della ricerca
scientifica e tecnologica della NUTRIGENOMICA , NUTRIGENETICA e NUTRACEUTUCA.
Lo scopo e' stato quello di favorire la comprensione della scienza nel quadro di una problematica
scientifica essenziale per lo sviluppo della società della conoscenza. Infatti da studi recenti
sappiamo che le interazioni fra "nutrienti e geni" attivano la regolazione della espressione genetica,
sia nello sviluppo che nella ricostruzione delle funzionalità dei nostri organi vitali. L’antico detto
“mens sana in corpore sano” ci dice che i romani già sapevano che una buona alimentazione
determina una buona salute ivi compreso il buon funzionamento del cervello; tale considerazione
che favorisce equilibrio mentale e salute, oggi corrisponde a cambiare con creatività le vecchie
cognizioni sulla nutrizione, per comprendere i più recenti risultati della scienza della“nutrizione
genetica” al fine di migliorare in armonia il proprio benessere psico-fisico così da sentirsi forti e
belli . Inoltre recenti studi di Nutrigenomica , mettendo in relazione la cultura alimentare, con le
variazioni della organizzazione metabolica, hanno permesso di analizzare lo stato nutrizionale in
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relazione a patologie croniche, come obesità, disordini comportamentali, ipertensione, diabete,
celiachia, obesita' osteoporosi ecc..L’impatto della Nutrigenomica sul futuro della nutrizione
produrrà un innovativo sviluppo tecnologico nella produzione alimentare di qualità sia nel campo
tradizionale della produzione agricola che nel settore della produzione nutraceutica e dei cibi
funzionali.
Il cambiamento cognitivo favorito da una ampia diffusione della scienza e' essenziale per generare
l' impatto culturale derivante dai più recenti sviluppi della ricerca Nutri-genomica, scienza che
studia come i nutrienti abbiano un effetto sulla produzione e l’azione di prodotti genici specifici e
come questi, a loro volta, possano influenzare la risposta ai nutrienti., e della Nutri-genetica, che più
specificamente analizza come le variazioni genetiche tra gli individui di diverse “etnie” generino
differenti problematiche tra diete, salute e malattie. Le ricerche di questi settori della scienza della
alimentazione infatti stanno iniziando a rivelare come tratti genetici mitocondriali differenti tra le
diverse etnie sono coinvolti nella sensibilità a malattie come il diabete, disturbi
cardiovascolari nonché alcuni tipi di cancro. Infine gli studi e la commercializzazione di prodotti
Nutraceutici e di cibi funzionali permette oggi di favorire un completamento ad uno stile di vita
salutare, creando condizioni di prevenzione dei disturbi alimentari e migliorando le prestazioni
sportive ed inoltre aiutando ad individuare strategie dietetiche per una miglior alimentazione sia per
i bambini che per gli anziani .
.Il Convegno ha inoltre affrontato il tema di come contribuire allo sviluppo della innovazione
delle modalità di pensiero e di comportamento sulla nutrizione e il benessere psicofisico
proponendo una strategia di disseminazione della scienza sia dal punto di vista “teorico” che
“applicativo”. Per attuare tale innovazione nella diffusione della scienza e' essenziale comprendere
come gli avanzamenti trans-disciplinari del scienze fisiche e naturali , abbiano osservato che le
differenze sulla attivazione /inibizione della trascrizione genetica del DNA nucleare, correlandosi
alle attività del DNA -Mitocontriale, vanno a modificare le vie metaboliche, anche dopo un periodo
abbastanza breve di mantenimento di un particolare regime dietetico. Inoltre recenti studi hanno
messo in evidenza come l' esercizio fisico incrementi la genesi mitocondriale che a seconda delle
diverse culture alimentari delle varie etnie dei popoli nel mondo tende a stabilizzarsi generando
percorsi metabolici differenziati. Pertanto oggi sappiamo sia dagli studi di Nutrigenomica che di
Nutrigenetica che lo stato nutrizionale agisce come un “orologio molecolare” sulle complesse
attivita' di controllo dell’espressione genica che ci rigenera come sistemi viventi. Tali concezioni
sono di rilevante significato poiche' la nutrigenomica ci può aiutare a conservare la salute, proprio
in quanto una cattiva nutrizione al contrario può comprometterla seriamente; infatti cibo di bassa
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qualita' può diventare un veicolo di sostanze nocive, tossiche per l'apparato cardiocircolatorio e per
il sistema digerente, potenzialmente in grado di provocare malattie e tumori.
Dalla nutrigenomica infatti sappiamo che l’ alimentazione influisce su numerosi fattori dello
sviluppo umano sia nelle fasi di crescita che durante tutta la vita, agendo sulle variazioni della
produzione, di grow factors di enzimi , ed anche sulla circolazione ormonale, e sulla produzione
della vitamina D , cosi come sulla organizzazione delle neurotrasmissione ecc..e quindi ha influenza
su a tutti i fattori che agiscono sulle condizioni che caratterizzano il benessere psico-fisico. Ciò
condurrà a produrre una nuova visione della utilità sociale ed economica della scienza
contemporanea , permettendo di costruire un nuovo scenario di riferimento scientifico per i sistemi
di produzione e di alimentazione e dei loro processi di sviluppo della società ella conoscenza,
riguardante le più strette relazioni tra Ricerca e Impresa. Ciò permetterà inoltre di progettare
metodologie e strumenti metodologici manageriali, necessari
per gestire questi processi di
evoluzione dello sviluppo produttivo e sociale del tipo indicato dalla Europa come “Knowledge
Based Bio-Economy”.In sintesi l' iniziativa nel suo complesso contribuirà a costruire una nuova
cultura dei consumatori alimentari , capace di apprezzare una rinnovata concettualità sul valore
della nutrizione per la vita sia dal punto di vista della benessere che da quello estetico del bellessere
. Infine tale sviluppo cognitivo e culturale,
permetterà in particolare di realizzare attività di
formazione e di divulgazione contenente uno spiccato contenuto innovativo, sia nelle
metodologie che nelle tecnologie didattiche, che nei contenuti che potranno dar vita a progetti
"pilota" a livello nazionale, volti ad indirizzare
e promuovere l'interesse dei cittadini ed in
particolare dei giovani ai problemi della ricerca e della sperimentazione scientifica della
nutrigenomica, nutrigenetica sia in campo della alimentazione tradizionale di produzioni alimentari
tipiche di elevata qualità nutritiva ed anche della moderna produzione nutraceutica. Tali risultati
saranno ottenibili attraverso l'impiego delle nuove tecnologie multimediali ed in particolare tramite
la realizzazione di una strategia su WEB 2.0, volta al fine di stimolare l'interesse dei cittadini, e dei
giovani, ai problemi della ricerca e della sperimentazione scientifica , nell' importante settore
scientifico della genetica applicata alla alimentazione .
- Bibliografia e Comitato Scientifico del Convegno :
– Prof. Giorgio Calabrese http://www.gcalabrese.it/
membro del Consiglio Direttivo
dell'European Food Safety Authority Vice Presidente del Consiglio Scientifico dell'Istituto
Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.
- Prof . Massino Pregnolato; Università degli studi di Pavia Professor of "Medicinal Chemistry"
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- Dr. Paola Roncada, Ph.D., Istituto Sper.Italiano Lazzaro Spallanzani, Sezione di Proteomica –,
esperta dei microrganismi e degli alimenti,c/o Università degli Studi di Milano,Facoltà di Medicina
Veterinaria,
- Prof. Luigi Bonizzi, Sez. Diagnostica Sper. e di Laboratorio -DIPAV- Università degli Studi di
Milano, esperto di microbiologia e sicurezza alimentare
- Prof. Aldo Di Luccia, Università degli Studi di Bari,Facoltà di Agraria,Dip. PROGESA,via G.
Amendola 6) Prof Pietro Tonutti- Scuola di Studi Superiori S.Anna,Pisa, DIpartimento di Scienze e
tecnologie agroalimentari (DISTA);
Paolo Manzelli - , Director of LRE/EGO-CreaNet – University of Florence c/o DIPARTIMENTO
DI CHIMICA , POLO SCIENTIFICO
- Vincenzo Vecchio – Presidente CeRA – Universita di Firenze
- Fabrizio Angelini ,Specialista in Endocrinologia Università di Pisa
Prof (ac) Psiconeuroendocrinologia Università di Parma, Resp Sezione Nutrizione e Sport Società
Italiana Alimentazione e Sport ,
- Carmela M.A. Barone, Università degli Studi di Napoli Federico II,Sezione Produzioni animali
T.M. Bettini,
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Bellessere – Medicina e Chirurgia Estetica
Nel mese di febbraio 2012 a Bologna si è tenuto l’Undicesimo Congresso Internazionale di
medicina e chirurgia estetica. Una delle tendenze emerse è l’utilizzo sempre maggiore di
terapie dolci fatte ambulatoriamente senza intervento chirurgico. Sono in aumento uomini
e donne che ricercano un trattamento estetico non più per ringiovanire ma per rallentare
l’invecchiamento. Infatti, la classe di età si è abbassata drasticamente, siamo nell’ordine della
media di trenta anni. L’efficacia dei vari trattamenti dolci è da attribuirsi all’affiancamento di
più tecniche: radiofrequenza e biorivitalizzazione per il trattamento delle rughe sono tecniche
che accelerano i tempi di guarigione (il giorno dopo il trattamento si può riprendere la normale
vita di relazione). Una metodica che lavora sulle rughe e macchie della pelle. Nel corso
dell’incontro sono stati presentati anche i nuovi ritrovati di laser frazionali che consentono un
rinnovamento della pelle, soprattutto del viso, nei casi di invecchiamento e fotoinvecchiamento
da lieve a moderato. Nello specifico si tratta di laser ad Erbio-YAG e CO2 che permettono in
maniera pressoché indolore e senza anestesia di ottenere risultati migliori con una più rapida
guarigione. Laurie Polis, dermatologa americana, è una grande fautrice di questa tipologia di
laser che ha utilizzato, con grande successo, sui vari vip internazionali del calibro di Madonna.
Le cannule della liposuzione molto presto verranno soppiantate da sostanze in grado di
sciogliere i grassi con un processo chimico e quindi di ottenere risultati sovrapponibili alla
tradizionale liposuzione. Anche le mani vogliono la loro parte con la biorivitalizzazione e
peeling: dai risultati presentati risulta evidente una cute più ringiovanita a distanza già di
qualche
settimana..
Bibliografia: www.mondobenessere.com
Bellessere - Trattamenti estetici nuove tendenze
Biorivitalizzazione con acido ialuronico per ringiovanire viso, collo, decolté e mani
Le tecniche di biorivitalizzazione sono interventi di medicina estetica definiti come trattamenti soft
(essendo interventi senza bisturi non richiedono di interrompere le normali attività quotidiane),
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possono quindi essere inseriti in programmi globali di ringiovanimento di viso, collo, decoltè e
mani ed essere eseguiti a livello ambulatoriale. Le principali manifestazioni dell’ invecchiamento
della pelle sono la perdita di elasticità e la formazione delle rughe: il viso appare stanco con pelle
asfittica, secca ed opaca. La biorivitalizzazione consiste nell’ iniettare con aghi sottilissimi (il
dolore è scarso o nullo) e a livello del derma superficiale, sostanze biocompatibili e riassorbibili che
stimolano il derma superficiale e attenuano le rughe. BIORIVITALIZZAZIONE E ACIDO
IALURONICO NATURALE. Il principale applicativo è l’ acido ialuronico, capace di legare a sé
(come una spugna) grandi quantità di acqua: l’ acido ialuronico è infatti responsabile dell’
idratazione tipica della pelle giovane. Numerosi studi hanno messo in evidenza che l’ acido
ialuronico si riduce con l’età. In dermatologia plastica l’ acido ialuronico sotto forma di gel è
utilizzato da anni come materiale di riempimento (filler) per il trattamento delle rughe e delle
cicatrici: è adatto a riempire il derma medio-superficiale e a sollevare il fondo di rughe o cicatrici
depresse. Nei trattamenti di biorivitalizzazione del viso e del collo si utilizza, invece, una
preparazione di acido ialuronico naturale, non modificato chimicamente, più fluido, ad elevata
concentrazione, capace di legare una quantità di acqua da 40 a 70 volte superiore. L’ acido
ialuronico naturale usato nella biorivitalizzazione di viso, collo, decolté e mani oltre a svolgere
un’azione ristrutturante idratante ( è come applicare una crema ricca di principi attivi idratanti
direttamente nel derma, in profondità, dove c’è più bisogno ), è dotato di bio-interattività: stimola
la produzione di collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico endogeno, proteggendoli
dall’azione dannosa dei radicali liberi che si formano continuamente, in particolare durante
l’esposizione al sole. Come trattamento complementare si possono effettuare anche trattamenti di
biorivitalizzazione con prodotti omeopatici ad azione stimolante sul derma e ritardante sulla
diminuzione
Esistono
del
due
collagene
e
metodiche
dell’acido
di
ialuronico
stesso.
biorivitalizzazione:
La tecnica Cross-linked: usata nella prevenzione e cura dell’ invecchiamento della pelle, consiste
nell’ esecuzione di infiltrazioni intradermiche lineari in senso verticale e orizzontale che si
intersecano in modo da formare un reticolo di acido ialuronico su aree estese del viso e del collo (
utile soprattutto a livello delle guance e del contorno occhi, le zone più danneggiate dalla perdita
di
elasticità
e
di
idratazione).
La tecnica Picotage: è più utile in persone giovani che vogliono prevenire e contrastare l’
invecchiamento della pelle. Si effettuano numerose micro-iniezioni, molto superficiali e indolori, su
viso collo e decolleté ed eventualmente anche sulle mani. Con questa tecnica si attua una
prevenzione del foto-invecchiamento della pelle sfruttando l’azione di protezione anti-radicali liberi
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dell’ acido ialuronico. La sostanza è riassorbibile e non dà problemi di allergia. La procedura non
lascia segni e gli eventuali arrossamenti, dovuti alle microiniezioni, sono in genere di lievi e di
durata
molto
breve.
www.mondobenessere.com
Intraceutical Oxygen
Si tratta di un sistema che, grazie all’uso di ossigeno iperbarico puro, riesce a veicolare speciali
sieri che contengono acido ialuronico, antiossidanti e vitamine con un processo delicato, non
invasivo
e
indolore.
L’Intraceutical Oxygen viene utilizzato prevalentemente sul viso e in zone critiche come collo,
décolleté e mani. Il grande vantaggio della rivitalizzazione è che può essere applicata anche in zone
molto delicate come il contorno occhi, le palpebre, le labbra. Adatto non solo per ringiovanire,
Intraceutical Oxygen può essere usato anche come cura lenitiva-riparatrice dopo il sole, per
migliorare le macchie e impurità, anche su pelli con couperose e capillari fragili. Adatto anche per
la pelle con tendenza all’acne, il trattamento è utile anche durante una cura dimagrante per evitare
che il viso perda freschezza e tono. Il siero utilizzato contiene acido ialuronico a basso peso
molecolare (e per questo più velocemente assorbito dalla pelle) e una potente combinazione di
antiossidanti e vitamine. La penetrazione del siero in profondità dà effetti immediati: la pelle appare
subito più tonica, elastica e perfettamente idratata. Le rughe più sottili si attenuano per la
distensione della pelle, mentre le vitamine A, C, E e il tè verde svolgono un’azione antiossidante e
di protezione dei tessuti. I risultati continuano a vedersi anche nei giorni successivi.
BENESSERE E BELL’ESSERE
UN APPROCCIO NATURALISTICO
Una tesi ormai riconosciuta è quella dell’unità funzionale tra mente e corpo: tensione e rigidità a
livello corporeo provocano diminuzione di energia e vitalità così come forti e/o continui stress
emotivi provocano blocchi muscolari i quali, a loro volta, inibiscono i movimenti. Non si deve
dimenticare che originariamente, nella divisione cellulare, la pelle ed il sistema nervoso derivano
dallo stesso foglietto embrionale ectodermico. La pelle, che è l’organo più esteso del corpo umano,
espelle attraverso i pori parte delle tossine che produciamo e contemporaneamente, oltre ad
espletare la sua funzione ossigenante, purtroppo assorbe molti degli agenti inquinanti di cui siamo
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circondati, soprattutto i metalli pesanti. Prendersi cura della propria pelle è dunque tanto
importante quanto alimentarsi in modo corretto con cibi sani. Pertanto se vi vogliono curare
tutte le malattie da accumulo occorre necessariamente prendersene cura in modo consapevole
attraverso l’utilizzo di varie sostanze che la natura ci propone che aiutino lo scambio, l’ osmosi, l’
ossigenazione e il ricambio cellulare. Quali possono essere queste sostanze? In primo luogo gli oli
essenziali usati in modo sapiente e da un operatore esperto. Gli oli essenziali hanno la capacità di
penetrare attraverso la pelle nel circolo sanguigno e linfatico e, attraverso l’olfatto, nel sistema
limbico. Questo permette di creare una disintossicazione molto più profonda rispetto ad altre
sostanze proposte sul mercato che si utilizzano sulla pelle. Gli oli essenziali hanno diverse modalità
di utilizzo: per applicazione topica, tramite bagni detossinanti o emulsionati con creme o oli da
massaggio. Nel massaggio, a seconda dell’aroma che viene utilizzato, non solo provocheremo un’
azione disintossicante ma anche drenante piuttosto che stimolante e rilassante. E’ da sottolineare
che la funzione del massaggio non è quella di stimolare nel senso di energizzare oppure di rilassare
nel senso di togliere energia ma è sempre quella di equilibrare.
Stimolare la circolazione
sanguigna e linfatica produce un rilassamento che a sua volta dà energia perche rimette il corpo in
equilibrio. Occuparsi della pelle non vuol dire quindi occuparsi di un involucro ma anche di ciò che
sta all’ interno per cui significa attivare o meno delle funzioni di scambio cellulare. E’ chiaro che se
riusciamo, attraverso l’uso appropriato dell’alimentazione e della cura della pelle, ad avere un buon
ricambio questo sicuramente ci consente di invecchiare meno. La priorità oggi è riuscire a
combattere l’ inquinamento che si accumula negli organi emuntori, si accumula sulla pelle, si
accumula nel sistema linfatico e nel cervello per cui è necessario usare l’alimentazione per attivare
determinate funzioni disintossicanti e disinquinare la pelle attraverso l’ uso di sostanze atte a
riattivare e ossigenare per un maggiore ricambio generale. L’uso frequente di bagni di sale è uno di
questi mezzi.
Il sale marino integrale non subisce alcuna lavorazione e conserva intatti tutti gli oligoelementi
presenti nell'acqua di mare, come lo Jodio naturale, il Manganese, il Rame, lo Zinco, il Ferro, oltre
al Magnesio, al Calcio, al Bromo e al Potassio, e, naturalmente al Cloruro di Sodio, che è il sale
maggiormente presente nell'organismo umano, ed è in grado di trasmettere, attraverso lo scambio
ionico, tutta l'energia accumulata in natura. Come è noto, il sale marino integrale oltre a
rimineralizzare, a svolgere un'azione antisettica e riequilibrante, possiede proprietà osmotiche.
L'osmosi è infatti la funzione più importante che il sale sviluppa quando entra in contatto con la
membrana
delle
cellule
del
corpo
umano.
Per osmosi l'acqua presente nelle cellule e nei liquidi extracellulari scorrerà verso la soluzione che
ha
la
più
alta
concentrazione
di
sale.
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Se noi ingeriamo cibi con una forte concentrazione di sale tenderemo a trattenere liquidi, se ci
immergeremo in acqua con una gradazione salina superiore a quella del corpo umano, come ad
esempio l'acqua di mare, rilasceremo i liquidi in eccesso presenti nei tessuti corporei, la pelle
diverrà
più
tonica
e
i
ristagni
di
liquidi
sottocutanei
si
ridurranno.
Questa semplice constatazione ci deve fare riflettere circa la diversità fra un bagno in acqua dolce,
che
sia
in
vasca
o
in
piscina,
o
in
acqua
salata.
Rimanendo a bagno in acqua dolce, che ha una salinità molto inferiore a quella del corpo umano,
tenderemo ad assorbire liquidi, invece a bagno in acqua con una salinità superiore a quella del corpo
umano, tenderemo a rilasciare liquidi e conseguentemente ridurremo la ritenzione idrica dei tessuti
cutanei.Poiché la salinità dei liquidi intra ed extracellulari del corpo umano equivale a 9 grammi per
litro, cioè lo 0,9%, per attivare l'osmosi sarà sempre necessaria una salinità superiore a quel livello e
più elevata sarà la concentrazione salina più rapida e incisiva sarà l'azione osmotica.
Il termine tonicità è utilizzato per definire l'effetto dell'osmosi sui tessuti corporei.
In una vasca da bagno in cui vi siano 100 litri di acqua, sciogliendo 1 kg di sale marino integrale
avremo una gradazione dell'1% che rappresenta la soglia minima per l'avvio di una azione osmotica.
Una gradazione idonea per un bagno salino che abbia una valida azione osmotica che favorisca il
drenaggio dei tessuti sottocutanei e non provochi bruciore agli occhi o a parti lese del corpo, dovrà
avere una gradazione salina del 2%, vale a dire 2 kg di sale marino integrale per 100 litri di acqua.
Se vogliamo raggiungere la gradazione salina dell'acqua di mare, che vede in modo naturale una
presenza media di sali pari al 3,5%, dovremo sciogliere 3,5 kg di sale per 100 litri di acqua.
Bagni in acqua con gradazione superiore sono destinati a trattamenti specifici di tipo dermatologico
( psoriasi, dermatiti atopiche e seborroiche), osteo-articolare ( artrosi, forme reumatiche, postumi di
traumi,
riabilitative),
circolatorie
(
percorsi
vascolari),
delle
vie
respiratorie,
ecc.
Negli anni si è persa l'abitudine ai sali da bagno per pediluvi, ma nessuno sa meglio delle nostre
nonne che nulla è più efficace di un bagno in acqua salata per ridurre il gonfiore ai piedi e alle
caviglie. La proprietà osmotica del sale è quindi di straordinaria importanza per tutti i trattamenti in
cui
sia
presente
una
ritenzione
di
liquidi
nei
tessuti:
dalla cellulite, ai gonfiori per ritenzione idrica a gambe e caviglie, agli edemi postumi da traumi o
da interventi. Pertanto pediluvi e bagni in vasche da bagno, idromassaggio o piscine vanno sempre
accompagnati dall'impiego di sale marino integrale o da sali da bagno specifici rilassanti, tonificanti
o per la circolazione, in quantità sufficiente per attivare la funzione osmotica, specie quando i
tessuti sottocutanei evidenziano gonfiori da edemi o da ritenzione idrica.
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IL MASSAGGIO
Con il termine massaggio si comprende una serie di manovre eseguite con le mani sulla cute, il cui
scopo prevalente è quello di agire sulle masse muscolari sottostanti. Le principali manovre di
sfioramento, impastamento, frizione, pressione e stiramento sono eseguirt con ritmo, direzione e
forza variabili, a seconda del risultato che si intende raggiungere. Il massaggio ha un effetto diretto
sulla parte trattata come risultato della meccanica del movimento effettuato dal massoterapeuta e un
effetto riflesso su tutto l’ organismo.
Il generale rilassamento psicofisico, gli effetti sul ricambio, sulla diuresi, sul metabolismo basale
sono conseguente di un buon massaggio, non meno importanti del benefici muscolari. Pensate per
il nostro benessere, quindi, ecco le coccole che ci aiutano a stare meglio.
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Il massagio rilassante aiuta ad alleviare stress e fatica e ci fa sentire accuditi e coccolarsi. Le
zone del corpo in cui si accumulano le tesioni possono essere molteplici: dalla testa al collo, dalle
braccia alla schiena, ai piedi. Questo massaggio aumenta la flessibilità del corpo, migliora la
circolazione sanguigna, stimola il flusso di energia e contribuisce a produrre una sensazione di
intensa vitalità
Il massaggio per lo sport viene considerato parte integrante dell’ allenamento di ogni atleta. In
particolar modo, a necessitare di cure sono gambe e piedi. Del resto, le estremità inferiori lavorano
duramente durante tutto il giorno e, se non si dosano bene le forze, c’ è il rischio che questi muscoli
accumulino tensioni.
Il massaggio riabilitativo consente di agevolare, dopo ferite o operazioni chirurgiche, la guarigione
e il ritorno alla normalità. In questo casi è comunque opportuno affidarsi alle cure di un
fisioterapista.
Il massaggio estetico ammorbidisce la pelle e può portare a una riduzione della cellulite. Quest’
ultima dipende da uno scarso funzionamento del metabolismo che crea un gonfiore, cioè un
accumulo di grasso localizzato soprattutto sulle gambe. Con il massaggio si può agire sui vasi
linfatici rendendo possibile l’ uscita della linfa che, per diversi motivi, si è accumulata tra la pelle e
il muscoli.
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Massaggio ayurvedico per rilassare corpo e mente.
L’unzione del corpo (snehana) e il massaggio (abhyanga) sono usati da tempo immemorabile in
India per incrementare forza, mobilità, flessibilità e memoria, così come per migliorare la vista ed il
funzionamento degli organi interni; favorire il sonno, aumentare la resistenza del sistema
immunitario, rigenerare i tessuti, sbloccare l’energia vitale, ridurre l’accumulo di sostanze nocive
nel nostro corpo. Inoltre, il massaggio e l’unzione del corpo, migliorano la capacità di
concentrazione, l’intelligenza, la fiducia in se stessi, l’autostima e promuovono la longevità. Questi
sono solo alcuni dei molteplici effetti benefici derivati da una pratica regolare del massaggio.
In India, da sempre, è in uso ungersi il corpo con oli; secondo il pensiero indiano, i massaggi
eseguiti con oli offrono benefici maggiori. In generale, il corpo non dovrebbe essere mai
massaggiato a secco poiché la frizione, il calore ed il fastidio che vengono indotti disturbano
l’energia vitale, il prana. L’olio dal canto suo ammorbidisce la pelle, la lubrifica e distribuisce
uniformemente il calore prodotto dal massaggio.
In India, quindi, il massaggio con oli è la tecnica più usata. Oggi possiamo affermare che il grande
contributo dell’India al lavoro sul corpo è dato soprattutto dall’utilizzo degli oli medicati.
La scelta dell’olio avviene in base alla costituzione di chi si sottopone al massaggio e alla
condizione di salute relativa al momento in cui si sottopone al massaggio, In altri termini tutto il
massaggio e l’uso degli oli seguono il principio della Prakriti (natura o costituzione psicofisica) e
della Vikriti (squilibrio), la scelta è sempre basata sul soggetto e sul momento attuale. Quindi la
scelta di un olio dall’altro è legata alla capacità di accrescere o diminuire un dosha o più dosha.
Pur essendo considerato “fuoco in forma liquida” per la sua natura riscaldante, l’olio può avere
anche proprietà rinfrescanti. Gli oli riscaldanti saranno quindi indicati per armonizzare, pacificare,
vata e kapha, mentre gli oli raffreddanti saranno ottimi per pitta.
In base alle caratteristiche di calore o freschezza, si può consigliare l’uso dei seguenti oli:
Per Vata: olio di sesamo
Per Pitta: olio di noce di cocco e di semi di girasole
Per Kapha: olio di senape, di oliva, di mandorle e di semi di albicocca
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Massaggio Hot Stone per distendere tensioni fisiche e mentali
Il massaggio Hot Stone è uno dei metodi principali del più esteso Stone Massage e coniuga le
proprietà terapeutiche riconosciute alle pietre con quelle del calore attraverso svariate forme
applicative. Le pietre utilizzate in questa tecnica sono essenzialmente di origine lavica (in quanto
capaci di mantenere più a lungo il calore), di varia grandezza e riscaldate a una temperatura intorno
ai
60-70°
C.
In base alle esigenze, le pietre possono essere strofinate sul corpo, abbinate a oli essenziali,
eseguendo uno specifico massaggio, oppure poste e lasciate agire direttamente sulle zone doloranti.
Collocate sui chakra, o in prossimità dei meridiani, agiscono sui flussi energetici dell’organismo.
Il massaggio Hot Stone aiuta a sciogliere la rigidità muscolare, a migliorare la mobilità articolare e
ad alleviare le tensioni fisiche e mentali, causa stress, disturbi del sonno, ansia e depressione; dolori
articolari, reumatici o artritici, dolore alla schiena.
Una variante di tale metodo prevede l’applicazione alternata di pietre calde e fredde, finalizzata al
miglioramento della circolazione sanguigna, all’ossigenazione dei tessuti e all’eliminazione delle
tossine, agendo positivamente anche in termini estetici: la pelle risulta distesa e levigata.
Questa combinazione, poiché stimola la vasodilatazione e successivamente la vasocostrizione, è
consigliata per il trattamento di lesioni muscolari e infiammazioni, oltre ad avere un effetto
rilassante sul sistema nervoso, sull’umore e sul benessere in generale. Il massaggio Hot
Stone procura una generale sensazione di benessere e relax, e ben ti predispone verso gli altri.
Il massaggio Hot Stone è controindicato per le persone con problemi di fragilità capillare: in questi
casi vengono impiegate pietre di quarzo opportunamente raffreddate, un metodo utile anche per gli
sportivi.
La terapia con le pietre più diffusa in occidente è stata messa a punto, nei primi anni novanta, da
Mary Hannigan Nelson, si chiama “LaStoneTherapy, un trattamento multi sensoriale che unisce le
conoscenze della medicina ayurvedica e gli antichi rituali dei nativi d’America con elementi della
New Age. Si utilizzano 72 pietre: 54 nere e calde, di origine vulcanica, per ristabilire l’energia dei
chakra, e 18 bianche e fredde, ad esempio il marmo. La tecnica della Nelson prevede due fasi
principali del massaggio, durante la prima c’è la stimolazione con il calore delle pietre nere
riscaldate. Durante la seconda, invece, si applicano le pietre bianche. Il trattamento dura circa
un’ora.
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Le proprietà terapeutiche del calore
Fare pressione nel punto dolente del corpo è un istinto quasi innato per l’ uomo. Quasi un riflesso,
che ci fa toccare la parte in cui proviamo dolore. Il massaggio con le pietre si rifà a questo principio
e, nel giro di pochi anni, è diventato una delle forme più apprezzate per combattere i dolori
localizzati.
L’ uso delle pietre è antichissimo: prima usate per diagnosticare le malattie e tutt’ oggi come monili
dalle proprietà terapeutiche e benefiche. Solo di recente sono tornate in voga con la tecnica del
massaggio
e
del
calore.
E così, nello Hot Stone Massage si usano pietre di ogni tipo: siano esse basaltiche, vulcaniche,
ciottoli del Gange, o provenienti dai letti di fiumi dell’ Arizona, dell’ Italia e della Francia.
Il concetto di base su cui poggia l’ azione terapeutica dei materiali è lo scambio di calore: le
pietre ben levigate sono in grado di conservare più a lungo il calore e di restituirlo al corpo
con il quale vengono in contatto. Di solito vengono usate in associazione con olii specifici per il
disturbo da curare. Infine, la capacità delle diverse pietre di rilasciare calore determina il maggior o
minor
assorbimento
della
sostanza.
Ma non tutti i massaggi con le pietre sono uguali. Ne esistono almeno due tipi: quello freddo e
quello
caldo.
Massaggio con le pietre calde
Nel massaggio a caldo si usano pietre laviche di varia forma, dimensione e peso. Esse devono
potere essere comodamente usate con le mani (anche se a volte se ne usano di molto grandi per
curare parti più estese del corpo del paziente). Le pietre basaltiche vengono scaldate in acqua, a 65
– 70°. Una volta applicato l’ olio sulla parte da massaggiare, si prelevano le pietre, si asciugano e si
iniziano i massaggi, che vengono effettuati con una pressione media. Quando le pietre iniziano a
raffreddarsi si sostituiscono con altre pietre calde.
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Dal punto di vista fisico i benefici che se ne possono ricavare sono molti: innazitutto, le pietre calde
sciolgono la rigidezza dei muscoli, alleviano la tensione della colonna vertebrale, decongestionano i
depositi linfatici e migliorano la ritenzione dei liquidi. Ma non solo: migliorano la circolazione
arteriosa, sbloccano gli scambi metabolici all’ interno dell’ organismo, lo disintossicano, migliorano
la mobilità delle articolazioni, rilassano i tessuti molli e migliorano il ritorno venoso. E, ancora,
levigano la pelle, aiutano a smaltire lo stress e creano calore.
Dal punto di vista psichico-spirituale, invece, grazie a questo massaggio si raggiunge un riequilibrio
energetico generale da cui derivano una generale sensazione di benessere, relax mentale, coscienza
della propria unità corporea, aumento della sensibilità e della capacità di percepire il mondo e le
persone circostanti.
Il massaggio a freddo
Per il massaggio a freddo si usano vari tipi di quarzo. Il massaggio a freddo, particolarmente
indicato per gli sportivi, viene invece praticato con pietre poste qualche tempo prima nel freezer.
Oltre che per il massaggio le pietre sono usate appoggiandole in punti energetici del corpo (i chakra
della tradizione indiana) o alternate sui muscoli, fredde e calde, a seconda del disturbo nella
medicina
Ayurvedica.
Il trattamento con le pietre calde è controindicato per chi soffre di fragilità capillare.
Il massaggio alla polvere di stelle per stimolare e distendere i muscoli
Per cominciare, occorre sdraiarsi a pancia in su. Il massaggio alla polvere di stelle parte dalla
pianta del piede sinistro. Sulle mani dell’estetista c’è un prezioso olio all’oro 24 carati che sarà
applicato durante tutto il massaggio sulle parti da trattare. La peculiarità di questo metallo è quella
di detossinare, riattivare la circolazione e drenare. Ha inoltre proprietà stimolanti, è un
efficace antiage indicato per le pelli mature ed esigenti che hanno bisogno di nutrimento profondo.
Dal piede sinistro, il massaggio alla polvere di stelle dal piede sinistro procede risalendo verso la
caviglia e la gamba. Il massaggio è fatto di manualità ritmiche, tocchi, pressioni, movimenti
circolari che attivano un processo detossinante. Si ripetono gli stessi gesti sul piede e sulla gamba
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destra e si prosegue sull’addome dove le manovre circolari seguono il senso dell’intestino e
vengono associate a lievi pompaggi sul plesso solare: massaggiandolo, si favorisce la liberazione
del flusso energetico e si detossina il corpo.
Il massaggio alla polvere di stelle prosegue poi passando alle braccia e, con carezze e tocchi
delicati, al collo, su mento, labbra, guance e contorno occhi. Lavorando su questa zona, è possibile
ottenere un effetto drenante sugli eventuali gonfiori del viso. Così si attenuano le rughe
superficiali e si ha un piacevole effetto distensivo e tonificante su guance, fronte, contorno occhi.
A pancia in giù, il massaggio alla polvere di stelle riparte sempre dai piedi e caviglie. L’estetista
punta l’attenzione alla schiena che viene manipolata con pressioni delle dita e dei gomiti. Con il
palmo della mano a coppetta e il pollice contro l’indice dà colpetti alternati su tutta la schiena,
stimolando la zona anche con pressioni lente e in armonia con il ritmo respiratorio. Poi compie
piccoli movimenti di vibrazione che hanno come conseguenza la distensione dei muscoli.
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Automassaggio Do-in, il massaggio ai piedi per stimolare e rilassare
Si pronuncia “Dau” in e significa letteralmente “immissione nel proprio sé fisico e spirituale di
forze vitali esterne”. Derivato dal Tao di Shin Sen, considera l’uomo un elemento unito
all’Universo. Il massaggio Do-in si basa sugli stessi principi dell’agopuntura cinese e dello shiatsu
con
lo
scopo
di
equilibrare
e
potenziare
l’energia
vitale.
L’automassaggio Do-in si pratica esercitando pressioni con tre dita della mano (pollice, indice,
medio), torsioni, esercizi di mobilizzazione delle articolazioni o stiramenti in particolari zone del
corpo (tipiche del massaggio shiatsu) per facilitare il flusso di energia verso gli organi interni. Si
integra con tecniche respiratorie simili a quello dello yoga e movimenti stretching. Per eseguire
l’automassaggio Do-in, che può essere praticato ovunque grazie alla sua semplicità, sono
sufficienti 10-15 minuti al giorno.
Per
l’energia
o
per
il
relax
Stimolante: stimolare il punto che si trova sotto il ginocchio, nella parte esterna della tibia.
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Rilassante: premete sul lato interno del braccio per alcuni minuti. I punti vanno stimolati con
pollice, indice e medio o con l’intera mano.
Per riequilibrare i meridiani
•
Con il palmo della mano schiaffeggiate il piede prima ai lati e poi sulla pianta.
•
Distendete ogni songolo dito del piede afferrrandolo e tirandolo dalla punta.
•
Infilate le dita delle mani negli spazi tra un dito e l’altro del piede.
•
Ruotate la mano più volte e flettete le dita sollevando il palmo verso l’alto.
•
Con il pollice e l’indice afferrate ogni singolo dito del piede; fatelo ruotare e sollevatelo in
modo deciso.
•
Premete con la prima falange del pollice la linea centrale della pianta del piede partendo dal
retro delle dita per arrivare sino al tallone.
•
Esercitare una pressione intensa nel retro dell’ultima falange dell’alluce.
•
Come manovra finale scuotete il piede in modo deciso tenendo ben ferma la caviglia con le
mani.
•
Ripetete gli stessi movimenti con l’altro piede.
Alcuni consigli utili
•
Prima di eseguire il massaggio sfregate le mani una con l’altra per favorire la
Circolazione di energia vitale e di sangue.
•
Per aumentare il flusso di energia vitale eseguite una torsione del polso.
•
Il passaggio eseguito a digiuno ha un effetto indubbiamente maggiore
•
Per stimolare i punti riflessi camminate a piedi nudi su una strada strerrata, pietra o erba.
•
Prestate sempre molta attenzione al respiro durante l’esecuzione.
20
Massaggio tibetano, contro insonnia, ansia e depressione
La medicina tibetana è una delle pratiche curative olistiche più antiche, anche se è meno conosciuta
rispetto a quella cinese e indiana da cui ha attinto. Le sue origini risalgono a 4000 anni fa e,
all’interno del vasto insieme di tecniche che caratterizza il Massaggio Tibetano, si colloca il Ku
Nye, il nome originale che nasce dalla combinazione dei termini “ku”, che significa cospargere o
ungere,
e
“nye”
che
indica,
invece,
la
manipolazione
effettiva.
Alcuni terapeuti del Massaggio Tibetano utilizzato anche degli strumenti: il bastoncino, la moxa
(sigari di artemisia usati in punti specifici dell’agopuntura che utilizzano il calore come sistema
curativo), pietre calde e pietre fredde, conchiglie, compresse calde ed infine si combina anche con
l’horme (compresse di spezie bagnate in olio caldo e posizionate su vari punti del corpo).
Lo scopo primario del Massaggio Tibetano, che prevede l’impiego di tecniche specifiche, è
ristabilire l’armonia vitale tra il corpo, l’energia e la mente. L’energia rappresenta il collegamento
vitale tra il corpo e la mente e se viene meno il suo naturale equilibrio, anche il fisico e la psiche ne
risentono, determinando l’insorge della malattia.
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Il Massaggio Tibetano prevede una fase iniziale, in cui il terapeuta cosparge delicatamente di oli
essenziale il corpo della persona, seguita dalla manipolazione vera e propria, compiuta usando le
dita, i palmi delle mani e, talvolta, anche degli avambracci e dei gomiti.
Il trattamento privilegia l’azione su determinate parti anatomiche, in base ad un percorso
prestabilito che coinvolge i tre “umori”, o principali centri energetici presenti nel corpo mano: il
vento (al centro), la bile (lato destro) e la flemma (lato sinistro). Al termine, viene applicata della
farina per rimuovere l’olio n eccesso. Il Massaggio Tibetano favorisce il drenaggio dei liquidi,
l’espulsione delle tossine dall’organismo e risulta efficace nella cura dell’insonnia, stress, degli stati
ansiosi e depressivi.
Giusto per avere un’idea della medicina tibetana, alla base di questa antica scienza medica si trova
il concetto di energia come forza dinamica presente in tutto ciò che esiste. Nell’organismo umano è
il principio vitale psicofisico. Questa energia nasce dall’interazione armonica di cinque elementi:
spazio, aria, fuoco, acqua e terra che, in base alla lora natura, producono tre “umori”, o energie
fisiologiche, denominate “vento”, “bile” e “flemma”, dalle qualità “neutra”, “calda” e “fredda”
rispettivamente, responsabili vitali.
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Massaggio craniosacrale per migliorare la postura
Il massaggio craniosacrale è una tecnica osteopatica dal contatto non invasivo, eseguita con
leggere manipolazioni sulle ossa del cranio e sulla colonna vertebrale che, agendo sul sistema
craniosacrale, permette di ripristinare l’equilibrio naturale del corpo, migliorare la postura, la
respirazione e le funzionalità complessive dell’organismo. Le origini di tale pratica derivano dalle
intuizioni del medico William Garner Sutherland che, agli inizi del XX secolo, scoprì che le ossa
craniche non avevano una struttura rigida ma dinamica e che tale moto era legato a un’infrastruttura
di
fluidi
e
tessuti
che
si
muove
ritmicamente
e
in
modo
interdipendente.
Il perfezionamento di questi studi portò, nel corso del tempo, alla definizione del sistema
craniosacrale. Il massaggio dedicato prevede un tocco leggero del terapeuta sulle fasce connettivali,
su alcune aree della testa, della spina dorsale e dell’osso sacro, alla ricerca di un contatto con il
ritmo craniosacrale che dovrà essere assecondato e stimolato. Ilmassaggio craniosacrale può
essere praticato anche sui neonati, sulle persone anziane e sulle donne in gravidanza.
In questo modo si rilassano le contratture, migliorando il battito cardiaco e la respirazione
polmonare. Il massaggio craniosacrale agisce sul sistema nervoso, ormonale e sulsistema
immunitario, favorendo l’armonia degli stati psicologici ed emotivi, oltre che la cura e prevenzione
23
di patologie dolorose. A livello fisico, si è dimostrato efficace per riequilibrare la postura, per
regolare la respirazione e le funzioni gastroenteriche, contro ilmal di testa, lo stress, la sciatalgia e le
vertigini.
Il sistema cranio sacrale
Il nome deriva dalle ossa che, assieme alle vertebre, circolano il sistema nervoso centrale: quelle del
cranio e l’osso sacro. Nel sistema nervoso centrale, cervello e midollo spinale sono ricoperti da una
membrana protettiva in cui circola il liquido cerebrospinale che, internamente alla scatola cranica,
viene prodotto e riassorbito tramite un ritmo spontaneo che si propaga in tutto il corpo. Questo lieve
movimento, chiamato respiro primario o ritmo cranio sacrale, coinvolge le ossa craniche, la colonna
vertebrale fino all’osso sacro e, mediante la fascia connettivale, le zone periferiche del corpo.
Il massaggio Rolfing per correggere la postura
La rieducazione posturale è l’obiettivo principale del massaggio Rolfing, una tecnica manuale e di
esercizio fisico, che mira a ristabilire l’armonia e l’equilibrio complessivi del corpo. Infatti, tale
metodo, pur partendo da un problema localizzato, agisce sul corpo mediante una tecnica di
“ristrutturazione globale”, alleviando la persona anche dai sintomi dolorosi di patologie specifiche.
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Il massaggio Rolfing prende il nome dall’ideatrice, la Dottoressa Ida Rolf, laureata in Biochimica
alla Columbia University nel 1920, approfondì le ricerche sul corpo umano presso il Rockfeller
Institute. Dopo anni di studio dei diversi approcci a Yoga, Osteopatia e Omeopatia associò il
principio di unità del corpo e della mente. La sua formazione scientifica e l’esperienza
manipolatoria da osteopata, la portò ad unificare le tecniche ed a trovare un equilibrio nella struttura
corporea in relazione alla forza di gravità. Sviluppò una particolare tecnica che all’epoca della sua
morte, avvenuta nel 1979, poteva contare su più di 200 praticanti, ad oggi sono intorno al migliaio.
Il presupposto del massaggio Rolfing è l’analisi delle azioni quotidiane che ogni persona compie
abitualmente sotto l’influenza di un elemento fondamentale: la forza di gravità. Un adattamento
errato del corpo a tale forza può determinare vari squilibri nel naturale assetto corporeo, all’origine
di infiammazioni, dolori e difetti posturali.
In genere appare evidente come anormali tensioni croniche nel corpo possono essere originate da
eventi sia fisici che psichici: ad esempio posture sbagliate, croniche tensioni fisiche, traumi come
postumi di contusioni e fratture, atteggiamenti di difesa o di isolamento dalla realtà circostante.
Massaggio in gravidanza, benefici e rischi
Durante la gravidanza, il corpo della donna subisce cambiamenti sostanziali in termini di peso e di
postura, uniti a disturbi fisiologici derivanti dal nuovo assetto ormonale e dalla pressione che il
bambino in crescita esercita sugli organi. Il massaggio in gravidanza, o prenatale, è una tecnica
25
che aiuta la futura mamma ad assecondare e a gestire le necessità del suo corpo nelle varie fasi che
precedono il parto. Tale pratica incrementa le funzioni dei muscoli e delle articolazioni, migliora la
circolazione, tonifica il corpo, attenua i gonfiori e favorisce notevolmente il rilassamento,
rafforzando
la
partoriente
sia
dal
punto
di
vista
fisico
che
mentale.
Oltre a ridurre lo stress ormonale e fisico, il massaggio in gravidanza può prevenire le smagliature,
migliorando l’elasticità della pelle grazie alla stimolazione della circolazione sanguigna. Durante la
seduta, il terapeuta esegue determinate manipolazioni, simili a quelle del massaggio tradizionale,
che intervengono principalmente, pur nella specificità di ogni singolo caso, sulla regione pelvica,
sulla colonna vertebrale e sulla muscolatura della schiena.
La donna deve mantenere la posizione supina o sul fianco per non alterare l’assetto del feto
nell’utero, rispettando alcune accortezze per tutelare la sua salute e quella del bambino. Alcune
zone, come l’addome o l’area delle ossa dell’anca e del tallone (collegati all’utero) vengono
sollecitate solo lievemente, senza pressioni, per non stimolare eventuali contrazioni premature.
Prima di iniziare il massaggio è bene consultarsi con il proprio medico e informare il terapeuta dei
problemi fisici individuali.
Il massaggio Stem per eliminare cellulite, cuscinetti e rughe
Per contrastare cellulite e cuscinetti ma anche per ridefinire i contorni del viso, ilmassaggio Stem è
una delle tante soluzioni che propogono beauty farm e spa. Il massaggio completo dura circa due
ore. È un trattamento complesso che viene eseguito da massaggiatori specializzati ed estetisti. Per
restituire armonia alla figura e contrastare gli inestetismi in modo duraturo è consigliabile una
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seduta al mese. Per effettuare un massaggio Stem si utilizzano steli e sfere di legno che scorrono sul
corpo
per
allentare
le
tensioni
e
stimolare
i
tessuti.
Gli inestetismi che tolgono armonia alla figura, come la perdita di tono, i cuscinetti e lacellulite,
non possono essere contrastati isolatamente: ogni problema localizzato, infatti, è il riflesso di una
disfunzione più ampia. Durante lo massaggio Stem, quindi, prima di stimolare le zone critiche ci si
occupa di riportare l’equilibrio in tutto il corpo.
Si comincia rilassando la muscolatura, dalla zona cervicale, per scendere sulle spalle e lungo la
schiena. L’estetista si sofferma soprattutto sulle parti del corpo più contratte e dolenti. Riattiva poi
la circolazione del sangue e della linfa, con manovre drenanti. Anche in questo caso la stimolazione
avviene prima nella parte alta del corpo (ascelle, braccia, base del collo e petto), poi sull’addome,
sull’area inguinale e nel cavo popliteo.
I massaggi per guarire dall’influenza
Naso chiuso, gola in fiamme, raffreddore, è quanto ci aspetta a breve, siamo ormai nell’epoca in
cui, come tutti gli anni, la maggior parte degli italiani è costretta a letto dall’influenza. L’istinto è
quello di buttarsi sui medicinali, dalla medicina tradizionale a quella cinese, tutto per rimettersi in
piedi il prima possibile. Ma esistono anche altri rimedi per curare i mali di stagione. Lo dimostra
anche uno studio pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine.
Un massaggio sapiente stimola il sistema immunitario, fattore principale contro le malattie da
raffreddamento,
in
particolare
quelle
di
origine
virale.
Pressioni e sfregamenti della pelle abbassano il livello degli ormoni dello stress come il cortisolo,
mentre aumentano quello dei linfociti T e delle cellule immunitarie natural killer. Si guarisce
dall’influenza più in fretta.
Raffreddore – Massaggio tuina per liberare il respiro
Per starnuti a raffica, naso che cola, narici tappate, ricorri al massaggio tuina che si basa sui principi
della medicinacinese.
Fai così: premi per un paio di minuti, e con una certa energia, il punto sul dorso della mano,
nell’incavo tra la base dell’indice e quella del pollice. Poi massaggia l’esterno delle narici per
facilitare il passaggio dell’aria.
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Bellezza e benessere, il massaggio thailandese con le erbe calde
Il massaggio thailandese in patria è considerato una branca della Medicina Tradizionale
Thailandese, è riconosciuto e regolamentato dal governo ed insegnato presso istituzioni pubbliche e
private; è anche insegnato e praticato da personale “non-medico” nei centri benessere, spa, alberghi,
villaggi turistici, industria del turismo. In Europa e negli Stati Uniti un crescente numero di
insegnanti e praticanti sono emersi fin dagli anni novanta. In Italia, l’interesse verso il massaggio
thailandese è maturato ancora più tardi. In genere si riceve il massaggio posizionandosi su un
materassino non troppo soffice sul pavimento.
Il massaggio thailandese con le erbe calde è particolarmente indicato per la bellezza ma
soprattutto per il benessere femminile. Riassume in sè l’essenza della tradizione thai: la
stimolazione del corpo con manualità mirate e l‘uso di piante officinali costituisce da secoli la
soluzione più efficace contro disturbi e inestetismi come la cellulite. Il cocktail di erbe per
il massaggio thailandese include ingredienti diversi. Fra le piante officinali ha un ruolo di spicco la
curcuma, una radice dal potere antisettico, antinfiammatorio e antipiretico che regala elasticità e
colorito sano alla pelle.Ci sono poi il tamarindo, che ha potere purificante e favorisce il
rinnovamento cellulare, lo zenzero, dall’effetto antinfiammatorio, e la combava, un piccolo agrume
tropicale con proprietà antiage.
Le erbe vengono essiccate, sminuzzate e mescolate e poi chiuse in sacchetti di cotone. Prima
del massaggio thailandese bisogna riscaldare le fitocompresse con il vapore, in modo che il loro
contenuto rilasci più facilmente i principi attivi e il calore dilati i pori della pelle.
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Sacchetti caldi sulla pelle
La seduta del massaggio thailandese dura circa un’ora e interesssa tutto il corpo. Su ogni zona
vengono effettuate prima delle manovre manuali, soprattutto compressioni e digitopressioni, poi
vengono applicate le erbe, con ripetuti passaggi dei sacchettini sulla pelle. Finchè questi sono molto
caldi, li si appoggia al corpo per un tempo brevissimo.
Quando invece si intiepidiscono, li si può anche spremere sui punti di contatto, con movimenti
rotatori prolungati. Le intense frizioni con i fagottini caldi, che hanno anche un’azione detossinante
e rilassante, concludono il massaggio thailandese amplificando la sensazione di benessere
generale.
SHIATSU
Non è fisioterapia nè massaggio, lo shiatsu si occupa del benessere di mente e corpo. Nasce in
Giappone attorno al 1930, agisce sull’energia, ed è considerato il filo rosso che lega il corpo alla
mente.
Lo shiatsu si basa sugli stessi principi dell’agopuntura sostituendo però agli aghi, pressioni
localizzate lungo i meridiani energetici, ma non è una forma di fisioterapia nè un massaggio, si
tratta di un metodo naturale che può aiutare chiunque, sani e malati, a migliorare la qualità di vita, a
prevenire molti disturbi e agisce in tempi record.
In genere il trattamento dello shiatsu viene fatto a terra su un morbido futon, non bisogna
spogliarsi, basta indossare vestiti comodi. La seduta inizia con l’analisi dello “hara”, in pratica
l’operatore tasta l’addome (che è il luogo di incrocio di tutti i meridiani) alla ricerca di tensioni.
Nelle mani ha una sensibilità maturata dall’allenamento che gli permette di sentire dove sono i vuoti
e i pieni energetici.
In parole semplici, se paragoni i meridiani a dei canali, le zone dove l’acqua manca e quelli dove ce
n’è troppa, crea un ingorgo. Per ristabilire il flusso corretto di energia agisce sui punti paragonabili
a delle chiuse) con pressioni di pollici, palmo delle mani, gomiti.
Lo shiatsu è utile negli stati di affaticamento, mal di schiena, stress, problemi mestruali,mal di
testa e disturbi del sonno. Viene proposto anche per la riabilitazione in alcuni reparti ospedalieri. I
benefici dello shiatsu dipendono molto dalle condizione di partenza, ma in genere già dalle prime
sedute si ha un miglioramento. Ci vogliono almeno quattro sedute, una a settimana, per un ciclo
minimo. Poi continui con una seduta al mese per mantenere i risultati.
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Puoi sottoporti allo shiatsu sia per un problema acuto che per dolori cronici, ma anche come
prevenzione.
-
Enciclopedia del massaggio Demetra srl 1999
-
www.ayurveda.it
-
www.mondobenessere.com
Automassaggio del viso, le tecniche per la salute della pelle
Modi per combattere le rughe in modo naturale.
L’automassaggio del viso aiuta a riattivare la circolazione superficiale, stimola il rinnovamento
cellulare della pelle, favorisce l’eliminazione delle tossine metaboliche a opera del sistema linfatico;
inoltre se il massaggio viene praticato con creme o oli nutrienti e rivitalizzanti, contribuisce a
veicolare preziosi elementi nutritivi per la bellezza e la salute della pelle.
Gli studi di Emil Vodder sono ormai patrimonio universale, riconosciuto in campo medico ed
estetico.
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Il drenaggio linfatico si propone di:
•
eliminare il ristagno dei liquidi nei tessuti
•
detossinare i tessuti
•
rigenerare le cellule
Come eseguire il massaggio
Va eseguito un massaggio delicato e ripetuto, con i polpastrelli delle dita, dal naso verso le
orecchie, dalle labbra verso il mento, dalle guancie verso le orecchie, dal mento verso il collo,
insomma, dalla parte interna a quella esterna del viso, sia dalla parte destra del viso che sinistra.
Al termine di queste manovre, delicate e carezzevoli, proverete una sensazione di benessere e di
distensione e il vostro viso apparirà visibilmente più riposato, la carnagione più rosea, i lineamenti
più aperti e distesi. A questo punto potete applicare la vostra consueta crema di bellezza, che farete
delicatamente assorbire con manovre di scivolamento circolare, oppure utilizzare un mix nutriente a
base di olio di rosa rubiginosa (un cucchiaino), ricco di acidi grassi essenziali (acido linoleico), a
cui aggiungerete una gocccia di olio essenziale di palmarosa o, in alternativa di geranio.
Applicate questo mix in piccola quantità sul viso, facendolo assorbire bene. Alla fine, per stimolare
la circolazione energetica, è utile e piacevole eseguire un automassaggio delle orecchie, con
movimenti discivolamento e di stiramento del padiglione auricolare. Infine strofinate entrambe le
orecchiecon il palmo delle mani.
MEMORIE E CONSAPEVOLEZZA
Tutto quello che una persona fa entra nelle memorie cellulari pertanto è chiaro che per ottenere un
risultato occorre uno stile di vita, una quotidianità .
Comportamenti e abitudini formano le
memorie. Questo consente alle nostre cellule di diventare molto più ricettive nei confronti sia del
cibo che delle sostanze disintossicanti creando un vero e proprio substrato di memoria cellulare che
attiva molto prima la funzione desiderata così come accade ad
una persona che si allena
frequentemente per un periodo prolungato ed in seguito sospende questa abitudine; essa conserverà
comunque una memoria nei muscoli che le consentirà di ottenere risultati molto più immediati nel
caso di ripresa dell’attività. E’ necessario creare questo substrato di memoria tramite un periodo
sufficientemente prolungato di abitudine alla cura di sé. Di fondamentale interesse è capire che
31
questa memoria cellulare a sua volta ne crea una più importante che è la consapevolezza ovvero il
fatto che le persone siano consapevoli di cosa faccia loro bene o male.
Il tocco
Attraverso il tocco, anche solo sfioramenti, si possono attivare funzioni propriocettive che
consentono di togliere tensioni a livello emozionale e di conseguenza neuro muscolare. Gli adulti, a
differenza dei bambini che entrano molto più frequentemente in stretto contatto fisico con altri
essere umani (per ovvi motivi quali la dipendenza totale dalla mamma o l’ amore che la mamma
vuole comunicare attraverso l’abbraccio o la carezza) soprattutto nella nostra cultura occidentale,
mancano di questo scambio tattile che invece ha importanti funzioni propriocettive, emozionali
identificative. E’ estremamente importante da parte dell’operatore interpretare i segnali corporei del
paziente/cliente per entrare in una sorta di comunicazione affinchè la seduta abbia gli effetti
terapeutici desiderati. L’esperienza dell’operatore, ad esermpio, gli avrà insegnato che, oltre
all’individualità del soggetto e quindi al suo personale trascorso, anche semplicemente in relazione
all’età si hanno esigenze diverse: se a vent’ anni occorre depurare a cinquanta occorre emozionare.
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Conlcusioni
Alla luce di quanto esposto il Bellessere nasce essenzialmente come conseguenza di uno stile di vita
corretto che porta l’individuo ad un Benessere globale. Il termine Benessere rimanda
immediatamente ad uno stato emotivo di appagamento il quale a sua volta predispone alla cura di sé
e dell’ambiente. Nella nostra società attuale l’ostacolo più consistente è in realtà dovuto ai
presupposti
economici e sociali basati proprio sul concetto dei desideri in continua e
sorprendentemente rapida evoluzione e perciò perennemente inappagati.
“L’identità, priva di un mondo costante, durevole e rassicurante, diventa incerta e problematica. Là
infatti dove il mondo è di continuo creato e ricreato , vi è una vita vissuta senza un senso constante
di sé che naufraga in una serie di riflessi fugaci nello specchio dell’ambiente circostante. La
differenza tra realtà e virtualità diventa sempre più vaga, come vaga diventa la propria identità e
indefinito lo spazio della libertà”. Umberto Galimberti – I vizi capitali e i nuovi vizi - Feltrinelli
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