Nome file d:\scuola\corsi\corso fisica\ottica\specchi sferici.doc Elaborato il 18/05/2003 alle ore 12.36 , salvato il 17/05/03 12.33 Creato il 09/05/2003 10.33 Dimensione file: 48640 byte stampato il 18/05/2003 12.36 Andrea Zucchini Web: http://digilander.iol.it/profzucchini Ottica geometrica Specchi sferici Uno specchio sferico è una porzione di superficie sferica riflettente. Il centro della superficie sferica è detto centro di curvatura Il raggio della superficie sferica è detto raggio di curvatura Una retta normale al piano tangente alla superficie sferica è detta asse centrale o asse ottico, mentre il punto in cui l’asse ottico “entra” nello specchio è detta centro dello spechio. Possiamo considerare riflettente sia la superficie esterna della sfera che quella interna; nel primo caso avremo uno spechio sferico convesso, nel secondo avremo uno specchio sferico concavo. Lo spechio sferico genera una immagine virtuale dal prolungamento dei raggio riflessi, quindi dietro la superficie. Lo specchio piano si può considerare come uno specchio sferico con raggio di curvatura infinito. Costruzione immagini specchio sferico Consideriamo un fascio di raggi paralleli all’asse ottico. I raggio prossimi all’asse ottico vengono tutti riflessi in prossimità di un punto detto fuoco o punto focale e la sua distanza sull’asse ottico dal centro dello specchio è detto distanza focale o lunghezza focale dello specchio. Nella figura seguente si nota come il fuoco si presenti a distanza R dalla superficie riflettente. 2 1/4 Nome file d:\scuola\corsi\corso fisica\ottica\specchi sferici.doc Elaborato il 18/05/2003 alle ore 12.36 , Creato il 09/05/2003 10.33 salvato il 17/05/03 12.33 Dimensione file: 48640 byte stampato il 18/05/2003 12.36 Andrea Zucchini Web: http://digilander.iol.it/profzucchini indicato con p la distanza dell’oggetto dalla superficie riflettente e i la distanza dell’immagine virtuale generata, vale la seguente equazione 1 1 1 2 + = = p i f R 2/4 Nome file d:\scuola\corsi\corso fisica\ottica\specchi sferici.doc Elaborato il 18/05/2003 alle ore 12.36 , La relazione salvato il 17/05/03 12.33 Creato il 09/05/2003 10.33 Dimensione file: 48640 byte stampato il 18/05/2003 12.36 Andrea Zucchini Web: http://digilander.iol.it/profzucchini 1 1 1 2 + = = si può facilmente dimostrare a partire dalla figura a fianco (n.b. nella figura è p i f R indicato con o la posizione dell’oggetto). Analizzo gli angoli α , β , γ , θ e i rapporti che li legano: β = α + θ angolo esterno al triangolo OCa γ = α + 2θ angolo esterno al triangolo OIa Eliminando θ avrò α + γ = 2β Scrivo ora l’approssimazione in radianti degli angoli α , β , γ considerando i “triangoloidi” che hanno per lato l’arco si specchio av α≈ e sostituendo nella equazione av o β≈ av r γ ≈ av i av av av 1 1 1 2 + =2 che semplificata darà + = = o i r p i f R 3/4 Nome file d:\scuola\corsi\corso fisica\ottica\specchi sferici.doc Elaborato il 18/05/2003 alle ore 12.36 , salvato il 17/05/03 12.33 Creato il 09/05/2003 10.33 Dimensione file: 48640 byte stampato il 18/05/2003 12.36 Andrea Zucchini Web: http://digilander.iol.it/profzucchini Gli specchi sferici, ancor meglio parabolici, vengono utilizzati nella costruzione di grandi telescopi per la loro leggerezza e per l’assenza di aberrazione cromatica 4/4