Gli stipendi di Croce Bianca sono stati pagati

annuncio pubblicitario
Latina
Dalla scomparsa
al ritrovamento
l Lo scorso 14 marzo fa perdere le
tracce Umberto Esposito, un sarto di
81 anni, pochi giorni dopo viene ritro-
vato il corpo. Una donna Georgeta Vaceanu e il compagno vengono arrestati per omicidio e sequestro di persona.
Il caso I risvolti dell’inchiesta sull’omicidio del sarto Umberto Esposito, trovato morto in campagna a La Fiora
Prelievi e bugie, tutti i riscontri
I carabinieri sottolineano le discordanze nelle dichiarazioni rilasciate da Faiola e dalla Vaceanu ascoltati durante il sequestro
SCENARI
Nelle prossime ore gli avvocati che assistono Georgeta Vaceanu e Fabrizio Faiola, indagati e
rinchiusi in carcere per l’omicidio del sarto Umberto Esposito,
decideranno se presentare ricorso al Tribunale del Riesame avverso la misura restrittiva emessa dal gip al termine dell’interrogatorio di garanzia. Nell’inchiesta sono finite anche le dichiarazioni rilasciate dai due indagati
che sono stati ascoltati quando
l’anziano era scomparso. «Le dichiarazioni di Faiola non soltanto sono ingannevoli - hanno sottolineato i carabinieri del Comando Provinciale - ma contraddicono in diversi punti le dichiarazioni rese invece dalla convivente». Il primo punto è l’auto di
Georgeta Vaceanu e Fabrizio Faiola
Umberto Esposito, una Passat, la
vettura resta ferma nel parcheggio del centro commerciale Latina Fiori dopo l’incontro del 14
marzo tra la Vaceanu, il convivente e il compagno. Faiola sostiene il 22 marzo di aver visto
passare la vettura alcuni giorni
prima a poca distanza dalla sua
abitazione è che è molto sicuro di
questa circostanza anche perchè
sostiene di aver riconosciuto il
sarto. In realtà la Passat non è
mai transitata in quel punto perchè era stata già sequestrata dai
carabinieri. Inoltre sostiene di
aver accompagnato la Vaceanu a
Latina con il furgone. E’ una circostanza smentita invece da
quello che dichiara la donna che
ha spiegato di essere arrivata a
Latina a bordo dell’Audi del compagno. E poi c’è un’altra discrepanza nelle dichiarazioni di Faiola sempre in merito al giorno in
cui è scomparso Esposito, Faiola
riferisce di essere stato sempre
nel parcheggio a poca distanza da
Latina Fiori e di aver chiamato la
compagna per raggiungerla ma
non è così la Vaceanu ha detto che
il compagno era partito per Fondi
e analizzando il traffico telefonico non vi è alcuna conversazione
come è emerso dai tabulati. E poi
c’è un altro punto che riguarda
invece il giorno dopo che è scomparso Esposito e siamo al 15 marzo. Faiola dichiara di aver trascorso quella giornata tra Fondi e
Monte San Biagio, anche la Vaceanu dice la stessa cosa, omettendo di raccontare di essere stato a Formia in quel caso i due sono stati anche fermati nel corso di
un normale controllo da parte
della polizia e proprio quel giorno avevano eseguito degli acquisiti con la carta di credito di Esposito in un centro commerciale. l
LA REPLICA
L’ATTIVITÀ
Gli stipendi
di Croce Bianca
sono stati pagati
per tempo
Pasqua sicura,
il bilancio
dei controlli
della polizia
BANCHE IN RITARDO
Nessun ritardo nel pagamento degli stipendi dei soccorritori
della Croce Bianca. «I dipendenti che hanno il conto nella stessa
banca dell’azienda - spiega la direzione di Croce Bianca - hanno
visto accreditato lo stipendio già
il 14 aprile, con un giorno di anticipo sulla data prestabilita. Se
qualcuno non ha ricevuto lo stipendio entro il 15, come previsto
da un accordo sindacale, questo
può essere dipeso dal suo istituto di credito, perché la nostra
azienda ha provveduto ad effettuare i bonifici con qualche giorno di anticipo, in considerazione
delle festività pasquali. Un’altra
spiegazione potrebbe essere che
la nostra banca abbia lavorato
soltanto i bonifici interni, ma
questo ci sembra irrituale. In
ogni caso ci preme ribadire che
Croce Bianca ha pagato gli stipendi con puntualità anche questo mese».
Il timore di dover affrontare le
festività senza la disponibilità
dello stipendio stavolta ha tratto
in errore qualcuno, che ha frettolosamente gridato al mancato
rispetto degli accordi. l
Martedì
18 aprile 2017
IL SERVIZIO
Non si ferma l’attività di
controllo del territorio da parte della Questura che insieme
anche ai commissariati di polizia della provincia ha eseguito
una serie di controlli. In tutto il
territorio pontino sono stati
impiegati 100 uomini e 20 pattuglie. «In particolare - fa sapere la Questura in una nota - sono stati effettuati specifici servizi volti ad intensificare il
controllo nei centri cittadini,
nelle zone residenziali ed in
quei luoghi caratterizzati da situazione di degrado urbano. Il
compito di coordinare le forze
in campo è stato come al solito
svolto dalla Sala Operativa della Questura di Latina, che per
le giornate di Pasqua e Pasquetta è la cabina di regia delle operazioni su tutto il territorio pontino.
L’attività di prevenzione ha
portato all'arresto di una persona e alla denuncia di sei persone in particolare. Il bilancio
è di una persona arrestata, sei
denunciate e di 103 persone
identificate. In tutto sono stati
eseguiti 9 posti di controllo e
sono state elevate 27 infrazioni
al codice della strada nel corso
del controllo di 89 veicoli. Alla
fine la polizia ha ritirato anche
due patenti e due carte di circolazione. I carabinieri invece
hanno denunciato un 35enne
di Latina che era andato a Frosinone alla guida del suo veicolo, senza patente perchè gli era
stata revocata, alla fine è scattato anche il sequestro della
vettura. l
EDITORIALE
OGGI
11
Scarica