Introduzione - Home Servizio Pianificazione Urbanistica

Università degli Studi di Bologna
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Indirizzo Strutture
Tesi di Laurea in
FOTOGRAMMETRIA
ESPERIENZE DI FORMAZIONE,
GESTIONE E UTILIZZO DI
SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI
IN AMBITO COMUNALE
Relatore :
Tesi di Laurea di :
MIRIAM RUGGIERO
Prof. Ing. GABRIELE BITELLI
Correlatore :
Arch. MARCO STANCARI
Anno Accademico 2000 - 2001
INDICE
Introduzione
Cap. 1:
1
Caratteristiche generali
Territoriale Comunale
di
un
Sistema
Informativo
1.1)
Definizione di GIS e di SIT
1.2)
Breve excursus storico
1.3)
Il SIT nell’ambito della Pubblica Amministrazione
1.4)
La situazione italiana a scala comunale
1.5)
Il percorso normativo
1.6)
Il percorso tecnico
1.7)
Collaborazione fra enti diversi
1.8)
Risorse necessarie per la realizzazione di un SIT
Bibliografia
Cap. 2:
2.1)
2.2)
5
6
9
11
13
14
16
19
22
Le cartografie a grande scala come base per il SIT
Introduzione
La cartografia numerica
2.2.1)
Definizione
2.2.2)
Caratteristiche
2.2.3)
Scala nominale
2.2.4)
Struttura dati e interrogazioni
2.2.5)
La codifica della struttura dati
2.2.6)
Metodi di produzione della cartografia numerica
2.2.7)
Le ortofoto digitali
V
24
25
26
26
27
28
30
31
37
2.3)
La carta numerica comunale
2.3.1)
Definizione
2.3.2)
Epoca di realizzazione
2.3.3)
Scala nominale
2.3.4)
Formato
2.3.5)
Precisione
2.3.6)
Visualizzazione e download
2.3.7)
Origine
2.3.8)
Metodo di rilievo
2.3.9)
Riferimento e proiezione
2.3.10) Caratteristiche
2.3.11) Utilizzi
2.3.12) Operazioni standards
2.3.13) Integrazione fra le basi di riferimento
2.3.14) Aggiornamento
Bibliografia
39
39
39
39
40
40
40
40
41
41
41
42
42
42
43
44
Cap. 3:
Il Catasto: gli archivi alfanumerici, le mappe e il
trasferimento delle funzioni ai Comuni
3.1)
3.2)
Introduzione
La struttura e la cartografia catastale
3.2.1)
Nascita del Catasto e delle mappe
3.2.2)
Il Catasto Geometrico
3.2.3)
Il Catasto Numerico
3.2.4)
Il Catasto Fabbricati
3.2.5)
Documenti catastali
3.2.6)
La cartografia catastale
3.2.7)
I formati
VI
45
47
48
49
50
53
54
56
60
3.2.8)
L’aggiornamento delle mappe catastali
3.2.9)
La struttura attuale del Catasto
3.3)
Il rapporto Comuni – Catasto
3.3.1)
La sperimentazione catastale nel Comune
di San Giovanni Persiceto
3.3.2)
Il caso di Bergamo: Sistema Informativo
Territoriale integrato Comune – Catasto
3.3.3)
Le microzone catastali
Bibliografia
Cap. 4:
4.1)
4.2)
4.3)
4.4)
60
64
68
71
72
74
75
Il campo delle applicazioni possibili di un SIT comunale
Introduzione
Normative recenti in ambito comunale
4.2.1)
Le leggi Bassanini
4.2.2)
La telematica nella Pubblica Ammnistrazione
4.2.3)
L’introduzione della firma digitale
Caratteristiche generali
4.3.1)
Definizione di applicazione
4.3.2)
Prodotti all’avanguardia e l’integrazione con
altre tecnologie
4.3.3)
Software utilizzati
4.3.4)
Le applicazioni negli enti pubblici
4.3.5)
Sondaggio sull’utilizzo dei SIT nelle
Amministrazioni Comunali
Gli ambiti applicativi nell’ente comunale
4.4.1)
Urbanistica: pianificazione e gestione
4.4.2)
Informazioni catastali e riscossione dei tributi
4.4.3)
Gestione dell’ambiente
4.4.4)
Gestione del territorio
VII
76
80
80
81
83
87
87
89
90
91
92
100
100
123
124
135
4.4.5)
4.4.6)
Bibliografia
Archivio fotografico
Altre applicazioni
139
139
142
Cap. 5:
Censimento della realtà italiana e casi significativi di SIT
comunali
5.1)
5.2)
Introduzione
145
Il Comune di Genova: il Sistema Informativo Territoriale,
L’Osservatorio Civis e il PRG
153
5.2.1)
La rete IG ligure
154
5.2.2)
Il settore dell’informazione geografica del
Comune di Genova
155
5.2.3)
Il Sistema Informativo Territoriale
156
5.2.4)
Il Sistema Informativo Territoriale del Centro
Storico di Genova: l’Osservatorio Civis
160
5.2.5)
Il Piano Regolatore Generale
170
Il Comune di Torino: il Sistema Informativo Territoriale
comunale on line, il progetto Torino facile e le altre sezioni 173
5.3.1)
La rete della Regione Piemonte
173
5.3.2)
Il Sistema Informativo Territoriale
Comunale on line
174
5.3.3)
Il progetto Torino_Facile
183
5.3.4)
Altri settori: “Ambiente e Territorio” e “Trasporti” 185
5.3.5)
Progetti futuri
186
Il Comune di Padova:le sezioni del Sistema Informativo
Territoriale
187
5.4.1)
Cenni sullo sviluppo del SIT
187
5.4.2)
La struttura del sistema
188
5.4.3)
Tutto Padova cartografia on line
188
5.3)
5.4)
VIII
5.4.4)
Pratiche edilizie on line
5.4.5)
Modulistica
5.4.6)
Settori in rete
5.5)
Il Comune di Siena: Cartografia e Urbanistica
5.5.1)
Il SIT per la Toscana
5.5.2)
Brevi cenni sulla nascita del SIT del Comune
di Siena
5.5.3)
Le banche dati e i suoi accessi
5.5.4)
Il catasto comunale
5.5.5)
Aggiornamento delle banche dati della
“Numerazione civica” e degli “Edifici notificati”
5.5.6)
Le applicazioni
Bibliografia
Cap. 6:
190
190
190
195
195
196
197
198
199
200
216
Il Comune di Modena: breve excursus storico
6.1)
Introduzione
6.2)
Le ragioni della formazione
6.3)
Il Dipartimento chiave
6.4)
I Database
6.5)
La cartografia catastale integrata
6.6)
Il software
6.7)
Gli ostacoli
6.8)
L’ambiente politico
6.9)
Le persone
6.10) Gli sviluppi dell’ultimo decennio
6.11) La situazione attuale
6.12) Gli sviluppi e gli obiettivi futuri
Bibliografia
IX
218
220
221
223
224
227
229
230
231
231
233
235
237
Cap. 7:
Il SIT del Comune di Modena: esempio e modello
7.1)
Introduzione
7.2)
L’interfaccia con altri siti web di tipo istituzionale
7.3)
Le banche dati
7.4)
Il sistema di riferimento
7.5)
L’architettura software
7.6)
Le basi cartografiche
7.7)
L’aggiornamento
7.8)
Il rapporto con il Catasto e le mappe catastali
7.9)
Collaborazione con gli altri enti esterni
7.10) Collaborazione fra i settori comunali
Bibliografia
Cap. 8:
8.1)
8.2)
8.3)
8.4)
8.5)
238
241
243
247
249
251
255
256
258
261
264
Le applicazioni principali del SIT del Comune di Modena
Introduzione
La firma digitale
Gli utenti
Il Sistema Informativo Territoriale
8.4.1)
Accesso
8.4.2)
Mappa tecnica
8.4.3)
Piano Regolatore
8.4.4)
Cerca particelle
8.4.5)
Mappa dei servizi
Gli altri settori
8.5.1)
Pianificazione Territoriale: PRG
8.5.2)
Cartografia
8.5.3)
Modulistica on line
8.5.4)
Edilizia Privata
X
265
270
271
272
272
273
280
290
294
296
297
298
303
303
8.5.5)
8.5.6)
Bibliografia
Cap. 9:
Banche Dati delle Pratiche Edilizie
Ambiente: il progetto I.S.O.L.A.
303
305
310
La documentazione degli archivi geografici: i metadati
9.1)
9.2)
9.3)
9.4)
9.5)
9.6)
9.7)
Introduzione
Definizione di metadata
Forme di utilizzo dei metadati
La metainformazione e le sue funzioni
L’importanza di internet
Analisi degli standard e loro diffusione
La situazione attuale per la compilazione dei metadati
negli enti locali
9.8)
Il problema della ricerca delle metainformazioni
9.9)
La situazione del Comune di Modena
Bibliografia
311
313
315
315
317
318
331
334
336
340
Appendici
•
•
Appendice 1 relativa al Cap. 3
“Il Catasto: gli archivi alfanumerici, le mappe e il
trasferimento delle funzioni ai Comuni”
Appendice 2 relativa al Cap. 9
“La documentazione degli archivi geografici: i metadati”
XI
342
351
INTRODUZIONE
“Non possiamo modellare la città nella nostra testa: la complessità è
superiore alle nostre forze. Sappiamo che la città comprende una miriade
di relazioni, ma quando tentiamo di identificarle e descriverle in modo
appropriato siamo costretti a farlo in termini matematici. I modi in cui i
mutamenti avvengono nel corso del tempo possono essere espressi
attraverso equazioni e il calcolatore elettronico, elaborando le istruzioni
che gli sono state fornite, può in pochi minuti metterci in condizione di
osservare quello che potrebbe avvenire nel corso di decenni di sviluppo di
una grande città.”
(J. Brian Mc Loughlin: “La pianificazione urbana e territoriale”, 1969,
Marsili Editore)
Quante complesse problematiche! Ho cercato di elaborare qualche
soluzione: la mia tesi.
1
Un Sistema Informativo Territoriale (SIT) è costituito da un insieme di
tecniche, procedure software, hardware, strumenti e personale tecnico in
grado di acquisire, gestire, tenere aggiornati ed elaborare dati ed
informazioni riferibili al territorio, con lo scopo di analizzare e di
modellare i fenomeni che occorrono soprattutto nelle aree urbane e di
fornire supporto alle decisioni di chi deve governare il territorio.
In una visione moderna i SIT si rilevano gli strumenti privilegiati per
accedere a dati territoriali diversi, ovunque e in qualunque forma essi siano
disponibili, e per elaborarli in forma integrata al fine di ricavarne
un’informazione accurata e completa. Scopo del SIT è dunque di essere
uno strumento per il governo delle trasformazioni del territorio e un
supporto non solo per la rappresentazione del dato, ma per l’analisi,
l’interpretazione e le conseguenti decisioni e scelte da effettuare nel
territorio (DSS, Decision Support System).
L’obiettivo di questa tesi è di effettuare un censimento sulla situazione
italiana nell’ambito dei SIT a scala comunale, analizzandone le principali
problematiche di formazione e gestione, studiandone i principali utilizzi,
evidenziandone le criticità e mettendo in luce le possibilità di
miglioramento della situazione attuale, anche grazie alle nuove opportunità
offerte dalla tecnologia, soprattutto nel campo della telematica.
I Sistemi Informativi Territoriali comunali presentano problematiche
specifiche non solo a livello informatico e tecnico, ma anche a livello
normativo, burocratico, politico, culturale e organizzativo. Inoltre, anche se
in Italia si è iniziato a parlare di SIT all’inizio degli anni ’80, la realtà a
scala locale si presenta ancora frammentaria, con notevoli differenze fra un
comune e un altro: infatti si passa da situazioni all’avanguardia a situazioni
in cui a malapena vengono utilizzate le tecnologie informatiche.
Uno studio sistematico di queste tematiche legate alla diffusione dei SIT
comunali non è stato svolto di recente, se non in modo sporadico da
qualche rivista specializzata: l’ambito dell’informazione geografica è
ancora fortemente in evoluzione e all’avanguardia, e perciò probabilmente
risulta difficile da documentare. Nello svolgimento della tesi, la fase
impegnativa di acquisizione dei dati è stata seguita da una ricerca
approfondita e a vari livelli: per consultazione bibliografica, per contatti
2
diretti e tramite web. Non solo: con ovvie difficoltà pratiche, l’analisi ha
spaziato su tutto il territorio nazionale, con occhio critico per le situazioni
più all’avanguardia e, data la multidisciplinarietà del SIT, in molti e
diversificati ambiti (pianificazione, cartografia, ambiente, ecc.). Sono state
prese in considerazione le questioni più attuali e ancora fonte di
discussione, come l’introduzione della telematica negli enti locali, l’utilizzo
della cartografia numerica a grande scala, i formati software, la
collaborazione fra i principali enti che operano sul territorio (Comune,
Catasto, Aziende dei servizi, ecc.), gli archivi alfanumerici e le mappe
catastali, il trasferimento delle funzioni dallo Stato ai comuni, ecc.
Le applicazioni utilizzano le basi cartografiche come chiave di accesso alle
informazioni alfanumeriche. Lo studio della diffusione delle applicazioni
dei SIT comunali è stato incentrato principalmente su due aspetti: le
applicazioni accessibili tramite web e quelle indirizzate al professionista.
WebGIS, infatti, vuol dire servizi e tecniche per accedere ai dati geografici
attraverso internet utilizzando la tipica architettura client-server del www:
infatti oggi, grazie alla diffusione di internet e all’implementazione delle
sue potenzialità, l’utente, con il semplice utilizzo di un PC e di un modem,
può accedere al SIT in qualunque momento e con un notevole risparmio di
tempo e di denaro. Dopo aver verificato la diffusione delle applicazioni
standard (mappa tecnica, PRG, particelle catastali, ecc.), sono state
analizzate quelle più all’avanguardia (come ad esempio il certificato di
destinazione urbanistica), mettendo in evidenza le problematiche relative
(come la firma digitale, l’aggiornamento dei dati, ecc.) e proponendo una
panoramica sulle possibili soluzioni. Nell’analisi degli ambiti applicativi si
è cercato di andare al di là di una bibliografia a volte troppo settoriale e
specialistica e di prototipi di ricerca o progetti sperimentali, sicuramente
indispensabili in un campo così innovativo ma a volte fuorvianti, per
fornire un quadro reale della situazione italiana.
Successivamente, attraverso l’analisi di alcuni SIT comunali significativi,
sono state considerate problematiche relative a città di diversa grandezza
con problemi specifici di tipo economico, applicativo, culturale e
formativo. Senza dubbio la collaborazione con il Comune di Modena, per
un’analisi approfondita di uno dei SIT oggi più evoluti in ambito nazionale,
3
ha reso possibile documentare per la prima volta in modo sistematico il
sistema adottato e studiare sul campo un modello per l’approccio alla
problematica e la specificità delle soluzioni per un ente locale.
Se da una parte sono stati compiuti molti progressi nel campo
dell’informazione geografica e ci sono solide basi per uno sviluppo sempre
maggiore, dall’altra rimangono ancora irrisolte o di difficile soluzione
diverse questioni. Una di queste è senza dubbio la qualità dei dati
(geometrici e alfanumerici): non tutte le informazioni devono essere messe
in rete, ma bisogna sempre operare una scelta fra le informazioni
veramente utili e quelle superflue, e fra le informazioni con una certa
qualità e quelle con una qualità insufficiente. L’informazione geografica
potrà raggiungere la sua maturazione solo documentando con adeguati
strumenti, metadati (descrittori di dati), le banche dati, rendendole
disponibili su server in rete, e generando delle interfacce in grado di
integrare virtualmente banche dati residenti su server differenti e gestite da
enti differenti. Invece, ancora oggi, nella maggioranza dei casi i dati diffusi
dagli enti locali comunali non sono adeguati come completezza e qualità.
L’analisi degli standard europei e internazionali per l’analisi dei dati si è
basata sulla loro completezza, applicabilità e diffusione, ma soprattutto
sulla loro accessibilità e fruibilità: questo vuol dire, ancora una volta,
integrabilità con il mondo di internet. Infatti l’acquisizione delle
informazioni, ancora una volta impegnativa per l’attualità della
problematica e la conseguente carenza di dati soprattutto nei siti italiani, si
è orientata verso standard condivisibili in rete (pagine HTML o XML) o
accessibili tramite motori di ricerca. Partendo da questi standard si sono
messe in evidenza le possibili soluzioni attuabili per un ente comunale
(compilazione, software disponibili, architettura informatica, ecc.), in
riferimento soprattutto al caso di Modena, proponendo per esso uno
standard all’avanguardia. Sarebbe auspicabile per l’utente di dati
geografici, arrivare ad una situazione simile a quella statunitense, cioè
potere consultare via Internet metadati, elaborare banche dati virtuali,
copiare dati di pubblico dominio, oppure acquistare informazioni territoriali
pagando con carta di credito e trasferendo i file via rete.
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