Una grande nota positiva

DISMAMUSICA MAGAZINE - Dicembre 2004 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB Milano - Anno VI - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672
Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003.
Organo ufficiale di DISMAMUSICA - Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali - Anno VI - n. 16 - DICEMBRE 2004
Piove, Governo ladro!
Potremmo aprire questo numero con un “Buon Natale e Buon
Anno!”, e sarebbe perfettamente
in tema. Tutti saremmo contenti e
penseremmo ad altro. Tuttavia, fermo restando il Buon
Natale (che vi auguro di cuore), come possiamo fare in
modo che il 2005 sia davvero un Buon Anno?
La domanda è intrigante, e anche un po’ cattiva, perché
ci richiama a un concetto semplice e ingombrante: il fatto che il 2005 si riveli, o meno, un Buon Anno dipenderà
molto dalle scelte che saremo capaci di effettuare.
Negli anni passati molti avevano il vezzo di citare, più o
meno scherzosamente, la frase del titolo: era un modo
per sottolineare come, spesso, si dia la colpa della nostra inefficienza a qualcuno che non c’entra nulla, e che
si prende la colpa senza nemmeno esserne informato.
Se piove, è lapalissiano, la colpa non può essere del
Governo. Non solo. Se un cittadino qualsiasi dà al Governo una colpa di questo tipo, è molto probabile che
il Governo (concetto peraltro vago, in questo caso) non
lo venga mai a sapere. E in questo modo si protegge
doppiamente la propria incapacità di affrontare un problema qualunque.
La soluzione al dilemma proposto dal titolo, la risposta
proattiva a questa affermazione priva di senso logico
potrebbe essere “Piove: apro un ombrello”.
Detto in altri termini, guardando al 2005 dovremmo
essere capaci, ciascuno nel nostro ambito, di affrontare il nostro compito sul mercato che stiamo costruendo a partire da considerazioni altrettanto proattive: che
errori posso evitare nel 2005? Cosa posso migliorare
di quanto ho già realizzato nel 2004? Che scelte devo
compiere per crescere e far crescere la mia realtà?
E qui si parla dunque di formazione, di aggiornamento, di attivazione di nuove tecnologie, di miglioramento del servizio ai nostri clienti (intendendo con “clienti”
tutti coloro che usano le nostre offerte, le nostre strutture o la nostra opera: acquirenti, studenti, professionisti, e via dicendo).
Da anni mi piacerebbe scoprire qualcuno capace di
smentire la morale un po’ deprimente del racconto di
Leopardi sul venditore di calendari. Lì si dice che, in
fondo, non è possibile cambiare le cose.
Secondo me, invece, cambiare (in meglio) è possibile.
Per questo, in modo decisamente più convinto, aggiungo al “Buon Natale” dell’inizio un sonoro e beneaugurante “Buon Anno!”.
Gianni Cameroni
Una grande
nota positiva
L
a prima impressione avuta vedendo dal
taxi i nuovi padiglioni della terza edizione di MUSIC CHINA a Shanghai è stata
di soddisfazione. Soddisfazione nel rendermi conto di come, in un Paese che oggi è
sempre più al centro dell’attenzione mondiale per mille motivi e altrettanti interessi,
si dia la giusta importanza ad una componente fondamentale della vita culturale e
sociale: la musica. E parlo naturalmente
della musica attiva, del fare musica, della
pratica mu-
sicale proposta (e praticata) nel senso più
ampio della parola dall’età scolastica alla
maturità. Quest’anno, per necessità di ampliamento di spazi, Music China si è svolta
nel New International Exhibition Centre nell’area di Pudong, il nuovo, modernissimo
quartiere economico di Shanghai. La manifestazione è infatti cresciuta in brevissimo
tempo, raggiungendo in soli tre anni quasi
le dimensioni di altre manifestazioni più blasonate e di ben più lunga, anzi lunghissima,
tradizione.
Segue a pag. 4
IL POSTER DEL
DISMA MUSIC SHOW
PRONTO DA ESPORRE IN
BACHECA, IN VETRINA O
COMUNQUE IN PIENA VISTA: LO
TROVERETE AL CENTRO DELLA
RIVISTA, ALLE PAGG. 12 E 13
reportage
da Shanghai,
Il
dove dal 20
al 23 ottobre
scorsi si è
svolta la terza
edizione di
Music China,
porta la firma di
un distributore:
Claudio
Formisano,
titolare di
Master Music
e Presidente di
DISMA SERVIZI.
La
redazione
augura
BUONE
FESTE
e
FELICE
2005!
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Cinema, teatri e telefonini
Il Ministro dell’Industria francese Patrick Devedjan ha commentato con favore, e senza mezzi
termini, l’entrata in vigore del provvedimento che consente ai teatri e ai cinema francesi di zittire i telefonini all’interno delle loro sale, e ha manifestato ad alta voce il personale fastidio che
prova quando, durante un concerto, i distratti “maleducati” lasciano scquillare le loro orrende
suonerie. Parliamo di questo. Quando anche in Italia sarà possibile un intervento di analoga
natura? Sarebbe un “tribute” alla civiltà. Mi piace usare questo termine inglese nella sua accezione di omaggio, più che di “tributo”, cioè tassa. E se anche fosse una “tassa” sarebbe una
tassa che pagherei volentieri.
Anni fa, a un concerto, il fastidioso grillo del Motorola MicroTac (ve lo ricordate? Criiii....
Criiii... Criiii..) mandò in bestia il direttore d’orchestra. Ma cosa dire di oggi, con le suonerie stravaganti –e polifoniche– che ci ritroviamo negli apparecchi (La Cavalcata delle Valchirie, Let it be o The Wall)? Trovo davvero insopportabile anche la sola idea che queste suonerie possano interrompere un assolo di violino o possano frantumare la magica atmosfera di un
“pianissimo” al pianoforte. D’altra parte dovremmo, come consumatori, saperci dare dei limiti. Evitare di impostare le nostre suonerie su volumi impossibili, lasciar perdere le stravaganze
polifoniche e, soprattutto, avere rispetto degli altri. Francamente un telefonino che squilla nel
momento sbagliato (e soprattutto in chiesa, al cinema, durante una conferenza o a teatro) mi fa
lo stesso effetto di un sopruso, di una piccola violenza nei confronti miei e di tutti gli
altri che, invece, il telefonino lo hanno spento.
È troppo sperare che anche in Italia certi ambienti vengano schermati? Mi risulta per certo che il costo di una simile operazione sia davvero irrisorio. E
vi assicuro: sarebbero soldi ben spesi...
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Vecchia Volpe
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SOMMARIO
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1
UNA NOTA POSITIVA
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7 A COLLOQUIO CON
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ANGELA BELLAVISTA
1
UNA NOTA POSITIVA
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8 MONDOMUSICA
di Claudio Formisano
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CHIUDE CON UN
SUCCESSO
Reportage da Shanghai
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9 PROFILI D’AZIENDA:
BMG
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10 LEGGENDO QUA E LÀ...
7
A COLLOQUIO CON...
di Andrea Cicchetti
Angela Bellavista, Product
Manager Disma Music Show
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12 IL POSTER DEL
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DISMA MUSIC SHOW
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14 MUSICISTA:
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IDENTITÀ CERCASI...
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15 SECOND HAND GUITAR
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18 DALLE AZIENDE:
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PRODOTTI E...
8
DALL’ITALIA
Fiere, eventi e notizie
colophon
D I S M A M U S I C A
M A G A Z I N E
N. 16 - Dicembre 2004 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
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Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. - Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro (Art Director).
Hanno collaborato a questo numero: Andrea Cicchetti, Alessandro De Cristoforis, Caterina De Gregori, Marco Forcellini,
Claudio Formisano, Patrizio Vertuani, Vittorio Gallarotti
Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI)
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DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
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3
Dall’Italia e dall’estero
L’opinione
degli Italiani
Una grande
nota positiva
Segue dalla prima pagina
Pro-Light & Sound
Il primo dei tre grandi padiglioni, che complessivamente coprivano una superficie di 38.000
mq. (30.000 destinati agli strumenti musicali e
8.000 al crescente settore pro-light)
era la replica del corrispondente
settore di Francoforte (Pro-Light & Sound), e proponeva
un completo ventaglio di
soluzioni per questo segmento: dai P.A. system
ai microfoni di ogni tipo
e necessità, dai diffusori di ogni peso e dimensione alla musica digitale
e midi.
Per quanto riguarda l’offerta
specifica, ho avuto modo di riconoscere molti tra i marchi che siamo abituati a vedere a L. A. o a Francoforte,
ma mi sono trovato faccia a faccia anche con
molte nuove realtà che lasciano ben sperare in
una maggiore offerta, finalizzata ad un ampliamento di fasce di utenti potenziali e ad un conseguente allargamento del mercato. Alti stand
con insegne imponenti, effetti di luci laser che
si intrecciano su fondali nerissimi per amplificare al massimo il gioco degli effetti, service
faraonici da grandi stage parzialmente montati
che mostrano quanto sia già intensa e diffusa
questa attività anche in Cina: e queste non sono che notazioni
frettolose di
4
una visita approfondita. Tutt’intorno si avvertiva
un’atmosfera di grande energia e si notava, nei
padiglioni degli espositori stranieri (cioè di noi
Occidentali) un sentimento di generale eccitazione a proposito di questo nuovo mercato che
sta sbocciando sempre più velocemente.
Classico & Acustico
Il secondo padiglione lo
potremmo definire come
l’ambiente che Music
China dedicava al settore dello strumento
musicale “classico”
o “acustico”, ivi inclusa tutta la vasta
gamma formata dalle
proposte per la didattica di base. Unica eccezione, in questo ambito
espositivo, l’imponente stand
Gibson con la sua intera offerta: forse aveva voluto attestarsi in una zona più
calma o forse (come dicevano alcune malelingue) si era iscritta in ritardo...
Al di là della facezia, in questo padiglione
c’erano, di fatto, gli strumenti tradizionali
cinesi e asiatici in genere, i pianoforti, con
molti marchi cinesi (ricordiamoci che, quando parliamo della Cina, parliamo di centinaia di fabbriche di pianoforti, non di decine): in altre parole c’era una varietà di prodotti che, una volta ancora, rivela la presenza di un mercato interno molto forte.
Ma, proprio parlando di pianoforti, anche
per i marchi a noi più noti ho potuto riscontrare una novità: a differenza degli
anni passati, infatti, questi prodotti erano
proposti direttamente dai produttori e non
più, come in passato, da agenti o distributori locali. Grandi nomi quali Steinway,
FAZIOLI, Bechstein, Kawai,
Samik e via discorrendo sfilavano
davanti agli
occhi dei visitatori, scintillanti di riflessi e
forti della loro indiscussa supremazia internazionale. Una notazione a margine: vedendoli a Shanghai mi sono ricordato, con
un po’ di nostalgia, di quando i pianoforti
erano esposti alla “nostre” fiere italiane. E
mi sono ritrovato a sperare che, in un futuro molto prossimo, i produttori di pianoforti riprendano in considerazione questa opportunità, proprio perché oggi più che mai
la gente vuole vedere e toccare prima di
comprare, vista e considerata la grande offerta che si ha a disposizione. Quale occasione migliore si offre all’operatore se non
l’unico appuntamento nazionale del fare
musica? Ma questa è un’altra storia.
Il terzo padiglione
L’ultimo padiglione si è rivelato il cuore
pulsante della fiera anche a Shanghai. Il
padiglione, sempre affollato, riproponeva,
almeno in parte, gli stand, le soluzioni e
l’effetto che siamo abituati ad incontrare
nelle fiere internazionali di strumento. Molti volti e molti nomi noti erano naturalmente presenti, e parlo sia a livello di espositori internazionali (Roland, Korg, Warwick,
Ludwig, DW, EMG, Marshall, Hohner, Paul
Reed Smith ecc.) sia a livello di visitatori.
Tra questi ultimi ho potuto riconoscere moltissimi distributori Italiani, e tra essi Claudio Bugari, Giorgio Masetti, Fabrizio Sorbi,
Beniamino Bugiolacchi, Eolo Davoli, Federzoni, Franco Scavino con un largo seguito di esponenti del Music Pool e molti altri. Tra i prodotti esposti c’erano chitarre
di ogni genere, foggia e colore e, negli
stand dei produttori diciamo “cinesi”, ho
subito potuto notare che la tanto vitu-
Nel comunicato finale diffuso da Music
China al termine della manifestazione sono
naturalmente contenute le cifre relative
all’edizione di quest’anno. A testimoniare
l’importanza che viene riservata al mercato
italiano dello strumento musicale, tra le brevi
interviste inserite a commento dei dati (sono
stati proposti 12 personaggi dell’industria
mondiale del settore) ben due sono di operatori italiani: Beniamino Bugiolacchi (direttore
del Museo della Fisarmonica di Castelfidardo
e consigliere di Ancona Promuove) e Andrea
Ballone Burini, produttore di fisarmoniche di
Castelfidardo.
Ecco le loro dichiarazioni:
“Music China offre chiari segnali di crescita:
e lo si può capire sia dal numero dei visitatori, sia dal grado di interesse per i prodotti
esposti. Anche l’organizzazione è stata molto efficiente, e i produttori italiani presenti
sono stati molto soddisfatti. Music China è
una manifestazione che ha certamente un
futuro, e lo testimonia l’interesse che già
si esprime per l’edizione 2005” (Beniamino
Bugiolacchi).
“C’è un’atmosfera positiva, che si può paragonare a quella delle grandi fiere europee.
Ho personalmente incontrato moltissimi
insegnanti e rappresentanti di istituti musicali cinesi, e questo rappresenta un forte
segnale di partenza per l’inizio delle nostre
attività commerciali in Cina. Sono davvero
soddisfatto di aver partecipato a questa manifestazione”. (Andrea Ballone Burini).
perata qualità del prodotto Made in China è
notevolmente migliorata. Materiali, finiture,
ma soprattutto il suono, stanno diventando
sempre più convincenti. Proseguendo nella
carrellata ho poi potuto trovare amplificatori, batterie, piatti, percussioni, fiati, corredati di tutta la strumentazione da palco e
dei relativi accessori. Un’offerta completa
e molto articolata, per un mercato che, non
dimentichiamolo, è probabilmente il più
grande mercato del mondo. Ma non è ancora finita. Una Fiera che si rispetti è fatta anche di eventi collaterali e contemporanei:
e allora come non citare le molte demo, la
molta “vita musicale”, il fermento tra visitatori ed espositori. Ed ancora sale conferenze con incontri e convegni, incontri di associazioni musicali, riviste specializzate... Insomma, anche se giovanissima, con solo
tre anni di vita dietro le spalle, Music China
si è rivelata una fiera di strumenti musicali
di tutto rispetto.
I numeri
Qualche numero che indica la velocità di
crescita di questa nuova realtà è forse
più esplicativo di mille parole:
Espositori: si è passati dai 274 nel 2002
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Dalla Prima
ai 531 del 2003 per arrivare ai 745 del
2004. E di questi ultimi ben 619 hanno
esposto strumenti musicali (il 48% in più
rispetto al 2003).
La provenienza degli espositori indica
da subito la notevole internazionalità
della manifestazione: Australia, Austria,
Belgio, Francia (con 26 espositori), Germania (con 42 espositori), Italia (con 17
espositori), Giappone, Hong Kong e Ungheria facevano infatti da grande corollario a una grandissima presenza locale.
Per il 2005 ci sono già molte prenotazioni di spazi, il che lascia intuire che probabilmente occorrerà occupare un altro
padiglione.
Se parliamo poi di visitatori, possiamo rilevare che quest’anno si sono superate
le 25.000 presenze, delle quali 23.000
Passeggiando
in Fiera a Shanghai
provenienti dalle più svariate province
della Cina e 2.000 da 61 Paesi d’oltre
oceano (il 18% in più rispetto al 2003).
Certo, se confrontiamo questo numero
con i 48.000 visitatori del Disma Music
Show 2004 o con i circa 75.000 della
Winter NAMM di Anaheim o con i quasi 100.000 della Musik Messe di Francoforte, è evidente che c’è ancora molto cammino da fare per il Music China
di Shanghai. Visti i risultati già raggiunti, però, e considerando che già oggi la
Cina è il Paese che al mondo può vantare il maggior numero di musicisti, c’è
da aspettarsi che lo sviluppo “verticale” della manifestazione (destinata a
diventare uno degli appuntamenti “fissi” del mercato) non si farà aspettare
ancora a lungo.
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
La Music China 2004 di Shanghai
è stata una vera sorpresa. Entrando dall’ingresso espositori direttamente nella hall riservata ai produttori di strumenti tradizionali
cinesi, l’impressione immediata è
stata che, in fondo in fondo, nulla era cambiato. Una lunga schiera di piccoli produttori indaffarati a dimostrare
il proprio prodotto con il malcelato orgoglio di
chi produce ancora con le proprie mani, ragazzini che provavano strumenti a fiato o a corda,
le solite cose.
La porta che separava questa sezione della fiera
ha avuto però lo stesso effetto che avrebbe avuto la Grande Muraglia se fosse improvvisamente
apparsa lì davanti.
Il padiglione seguente ci ha catapultato immediatamente alla MusikMesse di Francoforte o al
Namm di Los Angeles. I prodotti esposti, la tipologia degli stand, le aziende espositrici ci hanno
fatto immediatamente il quadro della situazione:
la Cina è già e diventerà sempre di più una sterminata nazione che vuole assaporare tutto, che
si prepara a comprare di tutto e che è gia pronta
a costruire di tutto.
La produzione cinese di strumenti musicali è quanto di più diverso e composito si possa immaginare ed è possibile trovare praticamente di tutto: da
strumenti elettronici con tecnologia ormai obsoleta ma di basso prezzo a prodotti molto più avanzati e con caratteristiche molto interessanti.
Copiano? Forse sì, forse no. Forse la Cina sta
vivendo l’esperienza Italiana degli anni ’60,
quando i produttori nazionali nascevano come
funghi “ispirandosi” a produzioni di oltre oceano. Vedremo.
Di sicuro c’è una sola cosa: la Cina è una realtà
con cui fare i conti, un potenziale mercato per alcuni, un potenziale fornitore per altri.
Enrico Monaci - ORLA
5
Notizie da Rimini
A colloquio con
*
Angela Bellavista
manager di Rimini Fiera
*Product
per Disma Music Show
“
“
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
penso ai commercianti. Per questo motivo anche nel 2005 daremo la possibilità ai gestori
dei negozi di organizzare insieme a noi dei pullman per raggiungere Rimini.”
festival, che quest’anno apre anche ai ragazzi delle scuole superiori. Infine, dopo l’ottimo
debutto dello scorso anno, un padiglione per
la seconda edizione di Band & Folk.”
Come sarà organizzato il layout espositivo dell’edizione 2005?
Anche quest’anno è stata lanciata una nuova
immagine del Disma Music Show.
“Oltre a tre padiglioni interamente dedicati
“È la dimostrazione che intendiamo accreagli strumenti elettrici ed elettronici, ne avrescere le potenzialità dell’evento. L’agenzia
mo uno per gli strumendi comunicazione Unica,
7
padiglioni
per
l’evento
di
ti acustici, che, edizione
insistendo sull’headlidopo edizione, stanno riferimento del mercato italiano ne la musica addosso,
divenendo una peculia- degli strumenti musicali e delle ha messo a punto una
rità importante della nonuova immagine che coedizioni musicali
stra offerta. Ci sarà poi
glie il raffinato gioco fra
un ulteriore padiglione con il grande palco live
corpo e musica a tal punto da trasformare la
che vedrà esibizioni non-stop di grandi artisti
presenza fisica dello strumento nel rapporprovenienti da tutto il mondo, di virtuosistici
to strettissimo fra mente (musica) e corpo
dimostratori e di giovani di talento. E ancora,
(strumento).”
un padiglione per l’evento collaterale più articolato della manifestazione: Scuola MusicaAndrea Cicchetti
“
“
A
lla vigilia della nona edizione, possiaqualità sull’intero processo produttivo e gestiomo definire il percorso del DISMA MUnale, sancendo così anche nella forma quel suo
SIC SHOW solido e articolato, ricco di
preciso codice di etica commerciale e
sfide lanciate, di sfide raccolte,
relazionale che esisteva da semdi sfide vinte. Costruito su
pre nella sostanza. Voglio
una costante attenziopoi ricordare che nello
ne agli espositori e
scorso mese di setsu una stretta aftembre abbiamo
finità con il pubinaugurato due
blico. Propulsivo
nuovi padiglioper le tematini con relativi
che di attualiservizi sul latà economica
to ovest del
del comparto
quartiere, ai
e per la proquali andranno
mozione delle
ad aggiungersi
valenze sociali e
entro l’agosto
culturali più stret2006 due ultetamente connesse
riori padiglioni sul
al “fare musica”. Un
lato est, interventi
percorso che ha fatto delstrutturali che porteranla manifestazione il prodotto
no Rimini Fiera a poter confieristico leader in Italia e lo ha potare su oltre 110 mila metri quasizionato tra le prime tre kermesse di settore in
dri di superficie espositiva. Nuovi padiglioEuropa. Un percorso che
ni e nuovi servizi significaIl nostro obiettivo è quello
l’Associazione DISMAMUno crescita del business
di fare di Disma Music Show per Rimini Fiera ma al
SICA ha compiuto fin dalil punto di riferimento per
l’inizio insieme a Rimini
contempo amplificazione
Fiera.
degli strumenti promoziotutti gli utenti della musica.
Dalle prime, significative,
nali al servizio delle noedizioni nella cornice della vecchia struttura fiestre aziende, perché ciò che più ci sta a cuore
ristica riminese all’eccellente salto di qualità inè far collimare il nostro sviluppo societario con
ternazionale nella cornice del nuovo quartiere
quello dei mercati di riferimento.”
espositivo, in grado di soddisfare, per concezione architettonica e modernità dei servizi, le esiNonostante aprile sia ancora lontano, è posgenze delle aziende e quelle dei visitatori.
sibile qualche previsione sulle adesioni delle
“Fare fiere”, dice Angela Bellavista, product maaziende a questa nona edizione?
nager di Rimini Fiera per Disma Music Show,
“significa prima di ogni altra cosa fare innova“Non amo sbilanciarmi in previsioni, preferisco,
zione. Perché i prodotti fieristici sono anzituta garanzia di serietà verso i clienti, attenermi ai
to strumenti di comunicazione. Partecipare ad
fatti. E i fatti sono che ad oggi le grandi azienuna manifestazione come il Disma Music Show
de hanno già confermato la loro presenza al Diha per le aziende presenti una valenza che va
sma Music Show 2005. Un primo, importante,
ben oltre al valore del momento commerciale
passo verso la costruzione di una vetrina che
per assumere i tratti di un’estensione della loauspichiamo rinnovata, solida e sempre più
ro notorietà attraverso l’appartenenza alla leavariegata, in grado di richiamare decine di midership stessa dell’evento. Mi fa anche piacere
gliaia di visitatori. Il nostro obiettivo è quello di
evidenziare che Rimini Fiera, a massima garanfare di Disma Music Show il punto di riferimenzia per espositori e visitatori, ha recentemento per tutti gli utenti della musica.. Non parlo
te ottenuto da BVQI Sincert la certificazione di
solo di chi fa musica ma anche chi la vende,
Mercato e Fiera – Fiera e Mercato
Il Salone di riferimento del mercato dello Strumento musicale deve essere il più possibile rappresentativo delle
varie anime che lo compongono. La storia del Disma Music Show dimostra che l’impegno degli organizzatori per
raggiungere questo obiettivo è sempre stato elevatissimo, e dimostra anche che deve però fare i
conti, ogni anno, con l’andamento effettivo del mercato, con l’andamento generale dell’economia e con i capricci della politica nazionale ed internazionale.
Una vicenda economica clamorosa, una guerra, un atteso risultato politico e una
nuova valuta (l’Euro) sono stati elementi di disturbo per la nicchia di mercato rappresentata da chi fa musica, esattamente come per ogni altro
ambito economico. Ma la sostanziale tenuta del comparto (a
differenza di altri settori decisamente contraddistinti dalla
recessione) è lì a dimostrare che il mercato è comunque vivace e stabile.
Il senso del Disma Music Show è tutto qui. Nella necessità, per un settore economico molto ben definito, di proclamare a voce alta i propri obiettivi, di
proporre a un pubblico il più vasto possibile i
propri prodotti e di costruire, insieme agli
attori del mercato (costruttori, editori, distributori, agenti e rivenditori), il futuro
prossimo anno dopo anno.
È per questo che occorre compattare
il settore e offrire al pubblico la “squadra” al completo. Non sarebbe molto
significativo, il prossimo anno, offrire ai visitatori del Salone di Rimini
il panorama davvero (e finalmente)
completo del mercato?
7
Fiere e dintorni
Mondomusica
chiude con un successo
di Vittorio Gallarotti
La mostra cremonese dedicata agli strumenti
musicali d’artigianato si prepara a diventare
un appuntamento internazionale
L
a XVII edizione di Cremona Mondomusica, salone degli strumenti musicali
d’artigianato e degli accessori per la
liuteria, ha registrato un corale commento
di plauso al termine delle tre intense giornate espositive (8-10 ottobre). La città dei
violini e dei liutai più famosi del mondo ha
infatti visto la partecipazione di almeno 5.000 visitatori,
che hanno gremito
il padiglione dove si
confrontavano i 200
espositori “attentamente selezionati”,
come è sottolineato
nelle comunicazioni
ufficiali della segreteria organizzativa
del salone.
La mostra Mondomusica, che a partire
dalla prossima edizione potrà fregiarsi dell’appellativo di
mostra Internazionale, ha offerto ai suoi
visitatori un vasto panorama di strumenti
(e non solo ad arco, ma arricchiti anche
da organi e clavicembali),
affiancati,
come è ormai tradizione, da accessori e
semilavorati e da editoria specializzata ed
editoria musicale.
Non solo “Mostra”
Ma Mondomusica non è solo mostra. Un
fitto programma di convegni, concerti e incontri specializzati ad alto livello ha
consentito a musicisti, operatori, rivenditori, appassionati
e artigiani di trovare stimoli aggiuntivi alla visita, che
non si è mai semplicemente esaurita negli eleganti
corridoi del Salone,
ma si è stemperata
nei mille rivoli degli
incontri con chi fa
musica, chi parla
di musica e chi approfondisce tematiLo stand Organa che legate al mondo
della musica anche
solo per l’applicazione di normative o per
lo studio di percorsi in grado di garantire
una maggiore sicurezza.
La musica “suonata”
Ci sembra importante segnalare la presenza a Mondomusica del “cittadino
onorario” Mstislav Rostropovich, che sabato 9
ottobre 2004 ha diretto il concerto
di apertura
della StaPer la prima volta a Cremona, il 9 ottobre, si è tenuta, durante Mondomusica, una
gione
Tavola
rotonda sugli
strumenti
musicali
Panoramica di Mondomusica
In questa pagina, alcune immagini “rubate” durante
lo svolgimento di Mondomusica, a Cremona, dall’8
al 12 ottobre scorsi. Nel box in basso a sinistra, alcuni momenti della tavola rotonda sugli strumenti
musicali organizzata all’interno della Fiera. Da sinistra a destra sono riconoscibili Fabio Perrone, Andrea Ilari e Luciano Del Rio.
Lo stand Yamaha
Concertistica 2004/2005 del Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona. E importante
è stato anche il concorso per giovani violinisti ‘Andrea Amati’, che ha visto vincere ex-aequo Laura Marzadori (di 15 ann) e
Mattia Sanguineti (di 16), i quali si sono
esibiti, il 10 ottobre, a Palazzo Pallavicino
di fronte alla commissione presieduta da
Salvatore Accardo.
Successo anche del “Concerto in movimento”, promosso da Officina Musicale e
proposto dal violoncellista Mario Brunello
e dal trio d’archi dell’Orchestra nazionale
Rai, che si prefigge l’obiettivo di valorizzare gli strumenti ad arco contemporanei
mediante l’esecuzione di brani classici o
commissionati per l’occasione, affidati a
interpreti di prestigio. Il “Movimento” che
dà il titolo alla performance è costituito
dall’impiego di diversi strumenti durante
le esecuzioni. In quest’occasione Brunello e il Trio della Rai hanno suonato violini di Jan Bartos, Eric Blot e Laura Vigato,
viole di Filippo Fasser, Federico Fantova e
Bruno Costardi, violoncelli di Filippo Fasser e Bertrand Delisle.
tavola rotonda dal titolo “Strumenti Musicali: mercato tra passato e futuro. Valutazioni, stime, tutela assicurativa e non”, organizzata da Paolo Moglia di AssicurArte.
È stata una importante occasione di confronto tra diverse professioni che, pur agendo in settori differenti, hanno come comune denominatore gli strumenti musicali.
Alla tavola rotonda hanno preso parte Michele Messina, direttore del Settore Prevenzione e Sicurezza dell’ANIA, che ha parlato dell’importanza delle procedure di sicurezza da adottare nei musei per prevenire illecite sottrazioni di beni culturali; Palamede Favi, dirigente dell’Axa Art Versicherung, che ha illustrato
L’edizione 2005
le attuali possibilità assicurative offerte dalle compagnie a copertura dei danni a cui gli strumenti musicali posL’appuntamento con Mondomusono essere soggetti nel corso del loro tempo-vita; Andrea Ilari, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Pasica è quindi riconfermato per
trimonio Culturale di Monza, che ha riferito sull’attività del Nucleo nell’ambito del contrasto ad attività illecite nel
l’edizione (ricordiamo, “insettore culturale ed in particolare al fenomeno dei furti di strumenti musicali. Antonio Monzino, presidente DISMAMUternazionale”) del 2005,
SICA, ha sottolineato che se finora il legislatore non ha preso nella necessaria considerazione la tutela della Musica, è
perché essa non è mai stata una componente importante della nostra cultura, e ha salutato con una nota di speranza la riche si svolgerà, sempre
forma della scuola attualmente in atto che anche alla Musica attribuisce finalmente dignità come materia di studio; Luciano
nel mese di ottobre, e
Del Rio, presidente di AIARP, ha illustrato l’operato dell’Associazione e il suo impegno costante volto a migliorare la professioche riconfermerà la
nalità degli operatori del settore degli strumenti a tastiera, mentre Atanasio Cecchini, presidente di Pianosound, ha descritto la
formula già vista quesituazione odierna del mercato del pianoforte supportata da un’ampia analisi storica del fenomeno.
st’anno: una attenI lavori, coordinati da Fabio Perrone, consulente tecnico di strumenti musicali presso il Tribunale di Cremona e membro del comita selezione delle
tato di controllo degli strumenti musicali a marchio CremonaLiuteria® presso la Camera di Commercio, si sono conclusi con la feraziende ammesse,
ma convinzione degli operatori che il patrimonio organologico (degli strumenti musicali, ndr) italiano vada maggiormente tutelato e
per poter garantisalvaguardato poiché costituisce una parte importante del patrimonio culturale nazionale.
re a ogni visitatore (professionale o amatore) il
più alto profilo
possibile della
gamma di offerta.
8
IN BREVE
Può una Sonata di Mozart farci venir voglia
di... cioccolato? E viceversa, può l’intenso
e avvolgente sapore di questa prelibatezza
“esotica” rievocarci un Improvviso di Schubert o una Rapsodia di Brahms? Evidentemente sì.
È la scommessa di Quirino Principe, presentatore del concerto Jouer du chocolat
tenutosi a Milano in occasione dell’inaugurazione della prima cioccolateria “ufficiale” meneghina, nel cuore del quartiere di Brera.
Secondo Principe, e secondo gli organizzatori dell’iniziativa della Bondardo Comunicazione, la degustazione del cioccolato non
può prescindere dall’esperienza sensoriale della musica, in particolare dall’ascolto
di brani che ruotano attorno alla tonalità di
sol maggiore. Proprio così: sarebbe questa
la condizione “tecnica” indispensabile perché un brano musicale ricordi lo sciogliersi
in bocca di un cioccolatino o l’appagamento che una tazza di cioccolata calda dà nei
freddi pomeriggi di novembre.
A contornare il concerto, la presenza della poetessa Alda Merini, che ha preparato l’auditorium alla “degustazione” musicale con una dolcissima poesia. Il pianista
Igor Nicotra, con l’esecuzione di brani “in
sol” di Debussy, Mozart, Ravel non ha fatto poi che aumentare in chi ascoltava la
voglia di buon cioccolato e di... buonissima musica!
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Profili d’azienda
BMG Publications:
a colloquio
con Lorena Ferrari
BMG PUBLICATIONS rappresenta per il mondo musicale mondiale un punto di riferimento.
Qual è, oggi, il ruolo che BMG PUBLICATIONS
rivendica nel panorama musicale italiano?
Parlare di “rivendicazione” è un po’ forte, soprattutto nel nostro settore, fatto di musica e
di armonia. Parlando invece di “ruoli” che BMG
ricopre, mi piace pensare che siano principalmente due. BMG Publications è innanzitutto un
punto di riferimento che definirei fondamentale
per la commercializzazione e la distribuzione
dei principali cataloghi di editoria musicale del
mondo. Un distributore attento e ricco di offerte
a 360 gradi. Poi BMG Publications è anche
editore di innovazione in un settore piuttosto
statico, dove possiamo diventare propositivi in
nascenti e non ancora affermati segmenti come
quello della multimedialità, o dove la ricerca e
l’accostamento di repertori appartenenti a
diversi generi e la nuova didattica musicale
diventano un punto di forza dell’offerta più innovativa. BMG Publications è infine anche un
editore in grado di proporre un repertorio
diversificato costruito attraverso una molteplicità di cataloghi decisamente blasonati:
Ricordi, Salabert, Durand, Max Eschig, Ricordi Londra, Editio Musica Budapest...
La “mission” di un editore musicale, però non è
solo quella di produrre e distribuire stampati di
successo. Ma anche, forse, quella di anticipare
le tendenze. In questo senso, qual è la “mission” di BMG Publications?
BMG Publications è un editore di musica stampata. Ritengo che le proposte musicali nuove e
la proposta di nuove tendenze appartenga più
alla “mission” di un editore di musica riprodotta. BMG Publications, quindi, difficilmente an-
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
“
“
Tornando a una visione “nazionale”, come viene articolata la distribuzione BMG Publications in relazione al mercato?
I nostri principiali punti di riferimento sono i negozi di musica stampata, i rivenditori di strumenti e le librerie specializzate. La nostra rete
di vendita, insieme con il nostro customer service completamente rinnovato, svolge la funzione
primaria di trait d’union fra richieste del mercato e capacità dell’azienda di dare risposte adeguate e tempestive. Di fatto si tratta di una catena con un doppio binario, che porta le proposte dell’azienda al mercato, ne verifica l’efficacia, riporta in azienda le richieste, i commenti e
anche le critiche che dal mercato vengono generate e ottimizza nuovamente l’offerta in funzione dei risultati. Un flusso costante di informazioni che ci consente di dare al cliente finale
quello che si aspetta, nel luogo dove lo cerca, e
con la collaborazione, e spero la soddisfazione,
degli intermediari-principe dell’intera struttura,
cioè i rivenditori.
Guardando al mercato della musica stampata,
stici, affinché un pubblico più ampio di quello
quali sono oggi le prospettive di sviluppo che
già esistente possa accedere ai negozi, possa
si aprono agli editori?
essere invogliato da proposte più accessibili e
È noto che la situazione è difficile, aggravata
possa venire coinvolto dalla musica stampata
com’è da un diffuso atteggiamento che al moanche in senso più allargato. In altre parole
mento esprime “sentimenti” generali che sconon ha più senso proporre solamente spartiti:
raggiano il consumo. In questa situazione lo
bisogna arrivare al pubblico con libri, canzosviluppo è possibile solo a partire da una equinieri, musica per bambini, strenne natalizie,
librata combinazione di offerta di nuovi prodotti
prodotti multimediali e via dicendo. Ma non
e nuovi segmenti. Noi pensiamo che possa esbasta ancora: occorre attivare una maggiore
sere il marketing diretto, volto “a far entrare” in
propensione verso i nuovi prodotti, al di là dei
negozio il consumatore finale, a fare la differengeneri. Dobbiamo dare ai
za. BMG Publications si
uno
è
gamma
La
consumatori nuove occasta quindi muovendo in
sioni di acquisto con frequesto senso anche
dei fattori chiave
quenza analoga a quella
con una ricerca attenper un’azienda
di altri settori commerciali.
ta dei mezzi necessari
Molti di loro le coglieranno,
a sviluppare il sell-out,
e ci consentiranno, forse,
proprio a partire dalla
di ridisegnare i contorni del nostro mercato.
sollecitazione ai consumatori a recarsi nei punti
di vendita e a “toccare con mano” le nostre proAndando infine a “ruota libera”: qual è il “conposte editoriali, che vengono sempre più curate
siglio” di Lorena Ferrari agli operatori italiani?
anche dal punto di vista della finitura estetica e
Investire per guadagnarsi il futuro: in conodel design: aspetti importanti nel processo che
scenza e in servizio al cliente. Questi sono i
deve creare un rapporto di empatia tra prodotto
fattori strategici dello sviluppo, soprattutto per
e consumatore.
i rivenditori. Il cliente che entra in un punto
Quali sono i generi musicali che oggi vengono
vendita cerca due cose: il prodotto e la compea trovarsi al centro dell’interesse per gli utenti
tenza. E il rivenditore deve essere in grado di
finali: in altre parole su cosa è giusto investioffrirli entrambi con un sorriso. L’investimento
re in termini di assortimento e proposta?
da effettuare è quindi legato alla formazione
La gamma è uno dei fattori chiave per
costante, alla quale non deve essere estraneo
un’azienda di distribuzione: migliorare la qualo stesso distributore, chiamato a offrire un
lità e l’ampiezza dell’assortimento è quindi
flusso continuo di informazioni e servizi accesuno dei fattori strategici di crescita. Ma non
sori. Da parte nostra, è quello che cerchiamo
basta. Bisogna a mio parere allargare la prodi fare. Ogni giorno.
posta a prodotti musicali anche non specialiGianni Cameroni
“
“
S
iamo andati a trovare Lorena Ferrari, Diticipa le tendenze. Ma la ringrazio di questa
rettore Generale di BMG Publications,
piccola provocazione, perché se è vero quello
nella sede dell’azienda, situata alla periche ho appena affermato, è anche vero che noi
feria sud della pulsante Milano, a ridosso dello
siamo pronti a raccogliere le sfide del mercato:
snodo autostradale dove convergono due tanBMG Publications intende infatti anticipare e ingenziali e l’Autostrada del Sole.
terpretare la richiesta e la disponibilità del pubIntorno all’edificio ci sono altre aziende, magazblico a studiare ed eseguire nuovi repertori, aczini e depositi, e un frenetico viavai di furgoni e
cogliere formati editoriali non tradizionali, fruire
camion di ogni dimensione accompagna chi si
di proposte didattiche nuove. E intende quindi
avventura alla ricerca dell’editore.
produrre e proporre al mercato, attraverso la
Nessun problema di parpropria rete distributiva,
cheggio, naturalmente, e
tutto il necessario supporNon ha più senso
pochi passi per raggiunto di musica stampata in
solamente
proporre
gere il primo piano dellinea con questa spinta al
lo stabile, dove si trova
rinnovamento.
spartiti
l’ufficio di Lorena Ferrari,
ingombro di pubblicazioni e decisamente “vivo”
BMG Publications, comunque, non si occupa
nella sua ordinata complessità. Lorena Ferrari
solo di “Italia”. Qual è il suo ruolo a livello di
mi fa accomodare, mi offre un caffè e possiamo
mercato europeo?
cominciare una simpatica intervista.
Il mercato allargato porta l’azienda a promuovere la presenza e la diffusione dei propri cataloghi in modo diretto e continuo, attraverso
l’eccellenza del proprio servizio di distribuzione.
Questo è il vero nodo strategico di una realtà
distributiva, un ruolo sul quale noi stiamo investendo in modo costante.
Premio alla carriera a Natalia Valli
In occasione del’International Music Meeting 2004 - XIV Edizione, tenutosi a Padova con
il patrocinio della Accademia Internazionale della Cultura e delle Arti, il soprano Natalia
Valli (nella foto insieme a Giuseppe Castania, presidente dell’Accademia) ha ricevuto il premio per la carriera artistica. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno ad un
giovane musicista che ha intrapreso la carriera in uno dei settori artistici in cui la stessa
Accademia è attiva: Musica, Liuteria, Letteratura, Teatro, Danza, Scenografia, Arti Visive,
Arti Figurative, Scienze Sociali e Biblioteca. Il premio 2004
del Dipartimento Musica è
andato a Natalia Valli in virtù
dei suoi 15 anni di carriera:
il giovane soprano italiano,
apprezzato in tutto il mondo
per la sua grande preparazione e per la sua grande preparazione tecnica e padronanza
di scena, ha studiato in Russia e si è esibita nei maggiori teatri del pianeta. L’anno
prossimo è prevista la messa
in scena della prima opera da
lei composta, Pinocchio.
9
Rassegna Stampa
Leggendo
qua e là
di Caterina De Gregori
“Effetto Mozart”
per grandi e piccini
CityBologna del 5 novembre sottolinea l’importanza della musica nella crescita della persona ilustrando il progetto “Effetto Mozart” di Don Campbell, “un americano
che viaggia per il mondo insegnando le qualità benefiche
della musica.” È lui l’autore del libro The Mozart Effect,
e il produttore di una serie di cd che raccolgono alcuni
brani di Mozart e che, secondo Campbell, sarebbero
particolarmente indicati per nascituri e per bimbi piccoli
e grandi. “Il suo obiettivo primario è quello di riuscire a convincere genitori, medici e insegnanti del ruolo della musica ‘come un potente catalizzatore di salute, creatività e sviluppo’”. Naturalmente le motivazioni
dell’autore si basano su studi scientifici: “nel 1997, per esempio, uno studio specialistico rivelò che i bambini nati prematuri che ascoltavano musica nei reparti di terapia intensiva avevano più probabilità di sopravvivenza degli altri”, e ancora,
a sottolineare l’importanza dell’ascolto musicale anche per gli adulti, “un’indagine realizzata dall’università di Washington
ha scoperto che l’accuratezza dei redattori letterari aumenta del 21,3% se ascoltano musica classica”.
Due tè e musica: 27 euro
Con tono tra l’amareggiato e lo stupito, Sandro Cappelletto su La Stampa del 4 ottobre riporta una disavventura capitatagli a Venezia: “è il tramonto, il cielo di piazza San Marco è grigio, rosa e azzurro, il Campanile e i due mori della torre
sono a un passo, come la facciata della basilica, e il colombo svolazza tranquillo. L’orchestra del Cafè Florian –pianoforte, violino e fisarmonica– suona valzer, tango, Morricone, stacca veloce una sinfonia di Mozart”. L’atmosfera, insomma,
è quella giusta.
Poi il conto: “Due tè al limone, senza pasticcini: 27 euro, il conto specifica due voci: il tè, in quanto tè, 17 euro; la musica,
in quanto musica, 10 euro (…). L’addizione è davvero inelegante”, sottolinea Cappelletto: “Il sarcasmo di Goldoni verso i
suoi concittadini troverebbe materiale pronto per nuove commedie, acidissime”.
Les Choristes
di Francia
Renzo Arbore:
la musica aiuta
medici e pazienti
Così Humanitas Salute titola il 14 ottobre un articolo online di Alessandra Capato, che intervista Renzo Arbore. “Quanto sono importanti
le canzoni e la musica per un malato?”, chiede la Capato. “La musica
conta moltissimo”, risponde Arbore, “È una grande consolatrice della
vita (…) è una distrazione per le persone sofferenti, è un modo per togliersi dal dolore. È utilizzata anche in anestesia, è un passepartout di
benessere. Ho notato inoltre che i medici sono spesso grandi appassionati e cultori della musica. Ho ricevuto sempre molte lettere di dottori che ascoltavano musica forse come metodo per rilassarsi”. In tono
scherzoso, la giornalista chiede se per un appassionato come Arbore
il jazz sia una malattia. “Sì, sono stato contagiato e credo di essere
ancora infetto. È una specie di virus che ti porti dentro. Ogni volta che
ascolti questa musica si risveglia in te qualcosa di magico”. Per quanto
riguarda il talento, poi, il poliedrico Arbore dichiara: “Il talento si eredita
parzialmente; dipende molto anche dal terreno di cultura, dall’ambiente
dove si cresce. Inoltre il talento deve essere alimentato. Per
metà si conquista e per metà
si coltiva. Si deve molto ascoltare, molto leggere, apprendere dagli incontri. Per i bambini
è molto importante maturare in
una situazione sociale stimolante. Per quanto mi riguarda,
io sono vissuto in una famiglia
musicale: si ascoltava musica, si parlava di arte e questo
background è per così dire entrato nel mio Dna”.
Maurizio Turroni (Famiglia
Cristiana, 7 novembre) firma un articolo su Les Choristes – I ragazzi del coro. “(…) la vicenda cattura lo
spettatore proiettandolo in una realtà che non esiste più, ma che sa evocare paure ed emozioni che tutti,
chi più chi meno, abbiamo provato nella nostra infanzia. L’indigenza del dopoguerra. Un collegio di provincia che somiglia a un carcere. Un gruppo di bambini emarginati, orfani o di famiglie in situazioni difficili,
che sfogano nella ribellione le loro insicurezze. Un odioso direttore manesco e disonesto (…). Ecco il mondo in cui piomba, spaesato, Clément Mathieu, insegnante con la passione per la musica. Sarà l’unico a
non arrendersi a quel degrado. E piano piano i ragazzini lo seguiranno, mettendo su un coro che rappresenterà il loro riscatto (…)”.
Christophe Barratier, il regista, che ha 38 anni e una formazione da chitarrista classico, spiega: “ (…)
volevo che la storia avesse a che fare con la musica (…) Pure io sono stato un bambino musicista e
solitario. Niente drammi. Però quel periodo mi ha reso fragile, come accade a molti. E la musica mi ha
salvato”.
Autostrada aperta per il Conservatorio
“Una grande, radicale, revisione del percorso formativo: un’operazione a 360 gradi per mettere
in rete tutte le esperienze della provincia di Varese. Cambiano pelle le scuole musicali”. Così si
apre l’articolo di Maria Teresa Tognazza sul settimanale varesino Luce del 31 ottobre dedicato,
appunto, al rivoluzionario progetto che vuole: “ridisegnare l’identità del Civico Liceo Musicale di
Varese e delle scuole musicali aderenti e creare una rete interscolastica provinciale”. L’idea è
del direttore del Civico Liceo varesino, Marco Aceti, il quale nel suo disegno, per far fronte alla
riforma che coinvolge i conservatori e le scuole di musica, propone di “ridefinire tutti insieme il
piano dell’offerta didattica per gli allievi dai 4 ai 18 anni, e poi andare a bussare ai conservatori vicini per strappare la stipula di una convenzione, che garantisca ai propri allievi un accesso privilegiato agli Istituti di alta cultura musicale”. Questo progetto coinvolge 2.500 alunni frequentanti e 250 docenti. “Noi puntiamo”, spiega Aceti, “ad ottenere dai conservatori di Milano,
Como, Novara e Alessandria il riconoscimento del curricolo medio, del percorso didattico e dei
crediti formativi. Chiederemo poi la presenza di un docente del conservatorio agli esami (…),
il riconoscimento del voto dell’esame (…) e infine l’ammissione diretta, tramite tale esame, al
conservatorio”.
10
La musica
e Leonardo
Mostre, conferenze, convegni, discussioni, incontri, concerti, rassegne cinematografiche… Questo e altro al Festival della Scienza di
Genova presentato su Il Sole-24 ore del 24 ottobre.
Viene segnalato con particolare rilievo il concerto del 29 ottobre
La Musica ai tempi di Leonardo in cui “per la prima volta vengono
suonati insieme tre prototipi particolarmente significativi, restituiti
al mondo musicale contemporaneo dalla perizia di altrettanti, noti
maestri liutai: la viola organista ricostruita da Akio Obuchi, la lira
a teschio di cavallo ricreata da Simone Vignato e lo spettacolare
organo di carta ricostruito, in una seconda versione migliorata, da
Joaquín Lois, seguendo la ricerca di Joaquín Saura”.
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Rassegna Stampa
Il coro del Berchet
Liceo Berchet: “i ragazzi stanno scoprendo il canto collettivo come scuola di vita, proprio come i protagonisti del film Les Choristes di Christophe Barratier”. È Maria Teresa Veneziani che
presenta, sul Corriere della sera del 2 novembre, una nuova iniziativa del liceo classico milanese. Si tratta di un coro e di una
orchestra (Schuberchet) composta da alunni, insegnanti, genitori e bidelli. Il coro è “nato per esplicito volere del preside Innocente Pessina, subito dopo il suo insediamento, nel dicembre
scorso, convinto del potere aggregante e formativo della musica”. Il preside aveva già creduto in progetti analoghi, incentivando e promovendo la nascita di un complesso rock a Buccinasco,
quartiere difficile. Qui al Berchet la situazione è diversa, e poche, a ben guardare, sono anche le cose in comune con i ragazzi di Les Choristes. Tranne che “con il coro si impara a vincere
la timidezza, a stare insieme e a sentirsi utili agli altri”, come
sottolinea il regista del film Barratier. “E in questo il coro del cinema è perfettamente uguale al coro del Berchet. A confermarlo è Andrea Tenaglia, il prof di lettere che con la professoressa
Giovanna Grazioli ha ricevuto l’incarico dal preside di mettere in
piedi il coro, decidendo immediatamente di farne parte”.
Chiedimi chi
erano
i Beatles
È stato pubblicato da Mondadori
Chiedimi chi erano i Beatles, una
lettera del giornalista e scrittore
Roberto Cotroneo indirizzata al figlio di sette anni, cui l’autore vuole
“trasmettere la passione per quel
paesaggio dell’anima che è la musica”. Maria Mataluno intervista lo scrittore per il mensile
Madre di novembre. La domanda di partenza è questa: cosa intende l’autore definendo la musica una forma di verità? “Non pretendo di sapere quale sia la verità della musica. Voglio semplicemente dire che la musica, in quanto arte che parla un linguaggio
prerazionale, non può mentire, perché agisce in una dimensione in cui non esiste ancora la distinzione tra verità e menzogna (…)
non può essere giudicata per il suo contenuto letterale, ma solo per le emozioni che suscita”. Cotroneo poi dichiara di credere
nelle capacità ricettive dei bambini, perché “l’orecchio dei bambini è ancora vergine, e pronto a cogliere l’armonia che si nasconde dietro l’apparente dissonanza”. Spinto a scrivere il libro dalla scoperta che la barriera generazionale tra padri e figli nell’ascolto della musica oggi è stata abbattuta, l’autore riconosce l’esistenza di “un patrimonio comune che unisce le generazioni” e in
virtù di questo afferma di non credere “nello snobismo di chi si dichiara appassionato di musica e poi si dimostra in grado di apprezzare un solo genere”. È per questo che la musica (distinta dal “rumore” dell’omologazione del gusto, di fenomeni musicali
effimeri, privi di valore artistico) è importante e bella in tutte le sue forme. E forse anche divina. “A farmi definire la musica divina”, continua lo scrittore, “è anche la sua capacità di dare voce all’assoluto: la musica non cerca di rappresentare il mondo, è
essa stessa un mondo, che ha leggi e regole tutte sue, e che soprattutto è in grado di influenzare la nostra vita, di indirizzarla, a
volte di renderla più importante, più grande, più bella”.
Napoletani, salvate il mandolino!
L’appello viene da Bartolo Ruggiero, 80 anni e sei mesi, “l’ultimo suonatore di mandolino”, lo strumento che per decenni è stato uno dei simboli dell’Italia.
Bartolo, detto Bartoluzzo, è nato a Lipari e ha imparato a suonare lo strumento da autodidatta all’età di 14 anni. A Napoli, durante il servizio militare,
ascoltava per ore i posteggiatori che cantavano canzoni napoletane con i loro
mandolini e la musica gli è entrata nel cuore.
Intervistando Bartoluzzo, Claudio Coluzzi, ancora su Famiglia Cristiana (14
novembre), gli fa raccontare vari aneddoti, come quello di un signore che
una volta gli chiese di salvarlo facendo una serenata per conto suo a sua
moglie, con la quale da un po’ di tempo era in cattivi rapporti. Se il giorno
dopo quello stesso signore pagò profumatamente Bartoluzzo, vuol dire che
il mandolino aveva saputo raggiungere lo scopo! Vuol dire che è uno strumento che sa coltivare i sentimenti. Per questo Bartoluzzo lancia un appello: “(…) a Napoli, e figuriamoci nel resto del mondo, i giovani non vogliono
più imparare a suonare il mandolino, e gli anziani, che potrebbero tramandare la tradizione, scompaiono giorno dopo giorno. Perciò questo stupendo strumento
musicale è destinato tra breve a divenire un soprammobile, nessuno saprà più ricavarne melodie. No, i napoletani questo non
lo devono consentire. Non possono macchiarsi di questo delitto, non possono lasciar morire uno dei loro figli più illustri”.
Eroi dell’anno
Nella sua edizione speciale dell’11 ottobre, l’autorevole settimanale di lingua inglese TIME ha dedicato ben 32 pagine a coloro
che il suo team ha scelto come “Eroi europei” dell’anno per i loro
meriti e per la loro umanità: 29 uomini e donne del Vecchio Continente che hanno dimostrato di sapersi impegnare per rendere
migliore il mondo.
Ben tre di questi 29 personaggi sono legati al mondo della musica. Uno è lo svizzero Claude Nobs, il fondatore del leggendario Festival Jazz di Montreux. Dal 1967 Nobs ha fatto convergere sul suo festival grandi musicisti di tutto il mondo, e non solo
artisti del jazz come Miles Davis o B.B. King, ma anche grandi
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
nomi del R&B e artisti pop come Ray Charles o Joni Mitchell. E
non è tutto. Perché attraverso l’ormai leggendario evento musicale l’oggi sessantottenne operatore culturale elvetico offre anche ad artisti sconosciuti la possibilità di emergere. A lui viene
riconosciuto il merito di avere saputo plasmare la propria vita
sulla sua passione per la musica e di aver saputo trasmettere
questa sua stessa passione a milioni di persone, cambiando
così il volto della musica in Europa.
Un altro “eroe della musica” è l’antropologo turco Hasan Saltik,
produttore discografico. Per lui la musica è anche impegno politico. Ha pubblicato più di 300 album sulla tradizione musicale
etnica: da canzoni popolari curde a canti armeni, da ballate turche a motivi ebraico-spagnoli. Oggi in Turchia la sua produzione è
ampiamente apprezzata, ma non è stato così in passato. Dopo il
colpo di stato militare del 1980, le espressioni musicali delle minoranze etniche erano vietate come incitamento al separatismo
e l’attività di Saltik era praticamente illegale. E anche oggi, comunque, l’antropologo è pronto
a nuove sfide: quando in giugno
la Turchia ha autorizzato le trasmissioni curde, lui ha prodotto un video musicale sulla minoranza firmando una petizione
perché andasse in onda sulle
reticenti emittenti nazionali.
Gli viene dunque riconosciuto
il merito di un impegno sempre
coraggioso nella tutela del patrimonio musicale.
Terzo “eroe della musica” è un personaggio noto in tutto il mondo: il grande violoncellista e direttore d’orchestra russo Mstislav Rostropovich. Al settantasettenne musicista, che tutti noi
ricordiamo suonare commosso il suo strumento sotto la porta di
Brandeburgo, a Berlino, nei giorni della caduta del muro, viene riconosciuto il merito di sapere essere ambasciatore della musica
classica nel mondo come ultimo esponente di una straordinaria
generazione di artisti capaci di comunicare lo stupore e i valori
alimentati dalla musica: la ricchezza culturale, l’impegno nella
società per migliorarla, l’attenzione alla sofferenza dei più deboli. A Rostropovich viene attribuita la capacità di saper ispirare il
bene sia sul palco che fuori
dal palco, ad esempio anche
attraverso i programmi di
assistenza ai bambini russi attuati dalla fondazione
che porta il suo nome.
11
Dall’Italia
identità
Che cosa si intende oggi per musicista?
Quali sbocchi professionali si aprono sul mercato della musica?
Quali esigenze si pongono a livello di formazione musicale?
Su questi interrogativi, e su altri ancora, si sono confrontati esponenti
delle istituzioni e delle aziende di settore, nonché professionisti, durante
un’intera giornata di lavori svoltasi al Conservatorio Verdi di Milano in pieno
clima di riforma dei Conservatori e delle scuole di musica. Proponiamo qui
alcuni flash sugli interventi più significativi.
Verso un nuovo
modello formativo?
Cercando di spiegare lo stato di fatto, il Maestro Giorgio Tangucci, Direttore Artistico della Fondazione del Teatro del Maggio Musicale
Fiorentino, ha calcato la mano sulla difficile fase che stiamo attraversando: “C’è una crisi e le
istituzioni culturali sono le prime a risentirne. In
questi ultimi anni non sono state create strutture nuove. Partiamo dalle orchestre: c’è stato un
turnover sette o otto anni fa per motivi fisiologici
e oggi la maggior parte delle orchestre italiane
sono quasi al completo. Per il prossimo anno io
ho solo quattro posti a disposizione (…). In un
momento di crisi, noi stiamo preparando dei disoccupati specialisti”.
Per trovare sbocchi occupazionali, occorre dun-
14
“
“
biare nella sua configurazione. (…) La tradizione dei nostri Conservatori è talmente valida che
bisogna rispettarla, portando però avanti innovazioni che reggano la logica di un mercato che
chiede nuove professionalità. Stiamo attivando
sperimentazioni che dovremo valutare con molta attenzione”.
“Il fatto che nascano nuove professionalità dipende dalla capacità di dare spazio alla personalità del musicista con apertura alla realtà a
360 gradi”, ha ribadito il Maestro Angelo Nicastro, Direttore Artistico di Ravenna Festival,
lanciando anche una sfida: “Bisogna che si investa in cultura. Nelle nostre province abbiamo
una rete di teatri che non sono gestiti o sono gestiti male. E tanti giovani artisti potrebbero mettere in moto attività utili per le comunità locali”.
Nuova linfa
per le professioni musicali…
anche al cinema, alla
radio, alla televisione”?
Se è vero, come è stato detto, che i privati sono il “vero humus della crescita di un business
Carlo Degli Esposti, Produttore
legato alla musica”, forse proprio la grinta imTelevisivo e Cinematografico
prenditoriale spiega la maggiore positività con
ha insistito sulla necessità
cui il tema è stato affrontato nella seconda pardi dare più valore alla mute dei lavori.
sica come forma di linguag“In Italia il consumo di musica classica incisa è
gio dei media: “Io ho prodotto Il Commissario
estremamente basso. Le statistiche dicono che Montalbano e devo dire che la musica ha un buon
ogni italiano compra meno di un disco all’anno. 30-35% del merito della fruizione dell’opera. (…)
Esistono difficoltà distributive enormi; intere re- È un mestiere che non si improvvisa, che ha bisogioni non hanno un negozio specializzato in mu- gno di una scuola. (…) Nei documentari televisivi
sica classica. La pirateria è sviluppatissima”, ha oggi il commento musicale è affidato a materiale
puntualizzato Mirko Gretton, Direttore della Divi- di repertorio, ma è materiale ‘accroccato’. (…) È
sione Classica e Jazz della Universal Music Ita- una grande opportunità che si apre”.
lia, aggiungendo però che quella del lavoro in una Anche il Maestro Peppe Vessicchio, volto noto ai
casa discografica di musica classica è un’espe- fruitori del mezzo televisivo, ha proposto di creare
rienza da incoraggiare: un lavoro per il quale oc- ponti tra Accademia e musica di consumo attracorre conoscere anche le lingue e le nuove verso l’aggiustamento dei percorsi formativi.
tecnologie: “Molti artisti sono diventati case di- Sempre a proposito di formazione, si è parlascografiche per se stessi, agenti, sfruttando il to molto anche della necessità di coltivare nei
proprio know-how con vantaggio competitivo”.
musicisti la capacità di comunicare. Il giovaOccorre in effetti una buona dose di autosti- ne Maestro Filippo Del Corno, Compositore e
ma e di grinta per trovare spazio su un merca- Conduttore Radiofonico, ha stigmatizzato l’inclito della musica dove operano attualmente un nazione al vittimismo dei tanti musicisti che si
centinaio di agenzie che non sembrano avere, lamentano di non avere fatto la carriera che meahimè neppure esse, vita facile: “I direttori ar- ritavano. Il suo intervento è stato una sferzata :
tistici non hanno tempo di ascoltarci. Fanno an- “Il musicista non può più essere un animale adche altro. Non sono professionisti, non hanno le destrato a percorrere la tastiera il più veloceconoscenze”, ha dichiarato sconsolata Patrizia mente possibile (…) Formare un musicista che
Garrasi, dell’agenzia RESIA, lasciando capire il sia anche uomo di cultura è una sfida fondabisogno che ad ocmentale. La comuScuole, aziende, scuole della terza età
cuparsi di programnità dei musicisti
mazione musicale
deve saper elabodevono tornare a far suonare la gente
siano dei musicisti.
rare una strategia
per far aumentare la passione,
Nell’alternarsi
di
di allargamento del
l’attenzione per la musica.
ombre e di luci che
pubblico (…) OccorDove si fa musica, tutto cambia.
ha caratterizzato la
re formare i musicigiornata, l’intervensti non solo come
to di Giorgio Vitali, presente per la Casa Musi- virtuosi del proprio strumento, ma anche come
cale Sonzogno, ha aperto uno squarcio di sole: comunicatori, capaci di trasmettere al pubblico
“Bisogna far rientrare la musica fra le possibili passione, entusiasmo, interesse e curiosità per
opzioni del quotidiano delle famiglie. (…) Scuo- la musica”.
le, aziende, scuole della terza età devono tor- Non risposte preconfezionate, insomma, dal
nare a far suonare la gente per far aumentare convegno al “G. Verdi”, ma tanti stimoli e sugla passione, l’attenzione per la musica. Dove si gerimenti interessanti, nella prospettiva di una
fa musica, tutto cambia. Basta pensare ai cori, ridefinizione del ruolo del musicista all’insegna
alle bande, che offrono infinite possibilità di ri- della poliedricità e della flessibilità. Con l’obietproporre la musica come divertimento e intratte- tivo implicito di un allargamento e di un miglionimento quotidiano. Questo darebbe nuova linfa ramento qualitativo della fruizione musicale nel
a tutte le professioni legate alla musica. E per- nostro Paese. Speriamo che questi sogni posché non vedere anche le attività di formazione sano avverarsi.
dei musicisti non solo finalizzate al solismo ma
Silvana Antonioli
“
“
S
i è aperto su toni foschi il convegno Pro- que una svolta di tendenza radicale, anche nelfessione Musicista (?) svoltosi sabato 23 la fase formativa. Quasi a scuotere dal torpore
ottobre alla Sala Puccini del Conservato- l’istituzione che rappresenta a Milano, il Maerio Verdi di Milano.
stro Leonardo Taschera, Direttore del ConserLa presentazione dei risultati di una recentissi- vatorio “G. Verdi”, ha commentato: “Le risposte
ma ricerca curata dal Maestro Pier Paolo Bel- che il Maestro Bellini ha presentato derivano da
lini, Docente di Sociologia della Musica, della un modello culturale formativo di maestro di botLetteratura e dell’Arte presso l’Università del tega. È questo il modello del quale dobbiamo
Molise, ha tarpato brutalmente le ali ai sogni di parlare, se vogliamo creare una professionalità
ogni studente di musica presente in sala. Anche spendibile in campo musicale. (…) Quanti dose questa ricerca (Le professioni musicali in Ita- centi sanno di avere l’obbligo di formare nei loro
lia) altro non è che la foallievi un quadro mentatografia di una situazione dieci anni dopo il diploma, il 3,4% le che li faccia uscire da
che si conosce da tem- degli intervistati ha dichiarato di un modello formativo sbapo e alla quale si doveva
gliato”?
essere ancora disoccupato
inevitabilmente arrivare
Anche Giorgio Bruno Ciconsiderando che fino agli anni ’70 uscivano vello, Direttore Generale dell’Alta Formazione
mediamente dai nostri conservatori 500 diplo- Artistica e Musicale presso il Ministero delmati all’anno e che dagli anni ’80 ad oggi si so- l’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha
no invece immessi su di un mercato sempre insistito sullo stesso tasto: “I Conserpiù saturo circa 3.000 diplomati all’anno. Non vatori vivevano in una specie di
c’è da meravigliarsi più di tanto che non riesca- limbo. (…) Il sistema deve camno a trovare un’occupazione rispondente alle
aspettative alimentate da un’educazione quasi
esclusivamente indirizzata alla professione solistico-virtualistica.
Dalle risposte alle domande che il Maestro Bellini e i suoi collaboratori hanno sottoposto a diplomati di conservatorio degli ultimi 10-25 anni
e a professionisti ormai avviati, è emerso in ogni
caso un quadro davvero poco lusinghiero: dieci
anni dopo il diploma il 3,4% degli intervistati ha
dichiarato di essere ancora disoccupato e una
quantità straordinaria di persone che si sentivano chiamate a fare una cosa ne stanno facendo un’altra.
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Dall’Italia
una formula
vincente
È
davvero bello commentare iniziative di
successo, soprattutto se queste iniziative hanno attinenza con lo strumento musicale. Il successo di “Second Hand Guitar 24”
di Milano era però praticamente scontato fin
dalla vigilia, grazie al grande lavoro promozionale portato avanti dagli organizzatori e grazie alla
fama di credibilità che questa manifestazione si
è costruita negli anni.
L’Alcatraz era già gremito di strumenti al mattino presto, e, nonostante l’ingresso fosse stato
pianificato per le 11.00, la folla dei chitarristi
appassionati ha “preteso” l’apertura con quasi
quindici minuti di anticipo. Nessun problema.
Era quasi tutto pronto, e agli espositori ha fatto
solo piacere potersi rapportare con gli appassionati fin da subito.
Gli espositori professionali...
Volti nuovi e stand più organizzati, tra gli espositori. Era di spicco ad esempio la presenza Master Music, con le Aria, le Paulino Bernabé e le
amplificazione Randall. Non si poteva non vedePanoramica con Master Music
Rash Guitars... in mostra
ta con “pareti” di chitarre di pregio, provenienti
soprattutto da ex-demo, usato di qualità e collzioni vintage.
Importante e frequentatissima anche l’area dell’acustico (Armadillo Club, Unplugged Chitarre,
Liuteria Canova...), che aveva una sua “nicchia
protetta” al riparo dai molti watt delle esibizioni
“elettriche”.
... e i privati
Lucky Music:
Mauro De Nadai in postazione
re il consueto stand Wilder, affollato di appassionati e autocostruttori (ma ricco anche di molte chitarre gettonatissime) o l’angolo dedicato
alle D’Angelico (Teac Italiana), con strumenti
di grande eleganza, o ancora l’imponente
presenza di Lucky Music (con un indaffaratissimo Mauro De Nadai) a cui faceva da
contraltare Music Gallery, che esibiva moltissimi accessori e uno striscione giallo e
blu “da fare invidia”.
Come sempre importante la presenza della liuteria artigianale (Manne Guitars, Jacaranda, Rash Guitars, Makassar, ecc.), che
ha catalizzato l’attenzione del pubblico con
strumenti dalle forme e dalle finiture davvero strepitose, mentre altri rivenditori (come Luciano, Music Center, Guitar & Co.,
Messori Music, Negozio della Musica, e
via discorrendo) hanno vivacizzato l’offer-
Come è tradizione di SHG, anche moltissimi privati avevano portato i propri gioielli “in mostra”:
per vendere, scambiare, comprare, confrontare. Moltissime le Stratocaster e le Telecaster
(anche per il celebrato cinquantenario) e molte anche tutte le altre, con una carrellata “random” (ma molto completa) dei maggiori marchi
Ignazio Vagnone con una luccicante D’Angelico
Si terrà a Torino nel 2006
la 14a Suzuki Method World Convention
La 14a Suzuki Method World Convention, che viene dopo la Convention di Tokyo del 1999, si terrà a Torino dal 12 al 17 aprile 2006 per fare il punto sull’insegnamento del famoso metodo musicale
a nove anni dalla scomparsa del suo fondatore: Shinichi Suzuki.
Il movimento Suzuki ha un ruolo importante nel mondo musicale internazionale, conta attualmente 1.000 insegnanti e più di 100.000 allievi e si arricchisce continuamente di nuovi allievi e insegnanti in tutto il mondo.
Questa prima convention internazionale all’inizio del terzo millennio vuole essere un’importante occasione per far conoscere il metodo Suzuki, ma, soprattutto, come dichiarano gli
organizzatori, per fare musica insieme.
Perché si terrà a Torino? “Torino sarà, nel 2006, al centro dell’attenzione mondiale per i Giochi Olimpici invernali. Questa coincidenza non è casuale. Noi siamo convinti che esistono
significative e qualificanti analogie tra lo spirito olimpico e la musica”, dichiara Maria Pia
Valetto, Presidente del Comitato Organizzatore della Convention, “Musicisti e atleti, pur
non parlando la stessa lingua, sono in grado di dialogare attraverso un legame comune,
un linguaggio che supera le barriere tra i popoli”.
Alla Convention è previsto l’arrivo di 3.425 partecipanti: 1.900 studenti, 950 genitori,
360 insegnanti e accompagnatori attivi negli stages e 115 docenti: un uragano musicale proveniente da tutto il mondo.
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Music Gallery:
Daniela Terragni colta di sorpresa
e degli esempi di raffinata liuteria. Le proposte
dell’usato andavano naturalmente vagliate, e ci
voleva l’occhio esperto dell’amatore per riconoscere le vere occasioni dalle proposte appena
accettabili. Ma è il rischio (anche eccitante) che
si corre volentieri in queste occasioni.
Il resto dell’offerta
Non mancavano poi i banchi dedicati all’amplificazione, agli effetti, agli accessori e ai pedalini.
Né mancavano le maggiori riviste di settore (tra
tutte SM e Chitarre) che da sempre seguono
da vicino la manifestazione. E c’era anche una
presenza nuova e importante: il CPM (Centro
Professione Musica) con l’anteprima dell’Enciclopedia Multimediale della Chitarra (di cui parliamo in altra parte della rivista) e con la visita
(a sorpresa: aveva inizialmente annunciato la
propria impossibilità) di Franco Mussida, ovviamente preso subito d’assalto dai suoi moltissimi estimatori.
Alla sera del 17 ottobre 2004 è calato il sipario
su SHG 24. E gli ultimi visitatori si sono avviati
con passo lento e stanco verso le proprie abitazioni. Ma c’è una novità ancora al varco:
il prossimo Second Hand Guitars, 25a
edizione, si terrà ancora a Milano. E non
si dovrà attendere un altro anno per visitarlo: l’evento avrà luogo il 6 marzo
2005, sempre presso la sede ormai
“storica” dell’Alcatraz.
Per visionare una documentazione fotografica online di
SHG 24 basta collegarsi al
seguente indirizzo: http://
www.accordo.it/shg24.
Due Makassar di
pregio (qui sopra)
e (a lato) un
Alberto Biraghi soddisfattissimo
patron di SHGnelle vesti di
“cacciatore di
immagini”.
15
Dall’Italia
per crescere
L’Associazione Musica! ha organizzato
a Piacenza il Primo Convegno
Nazionale per Rivenditori di Strumenti
Musicali
N
ei giorni 21 e 22 novembre si
è svolto, presso la sede Convegni di Piacenza Expo, il Primo Convegno Nazionale per Rivenditori di Strumenti Musicali. Sviluppato su
due sessioni, ha avuto un fitto ordine
del giorno: un lungo intervento dell’Avvocato Alberto Ungarelli sullo spinoso
tema della nuova Garanzia Comunitaria e una vivace presentazione di Scuola Musicafestival (di cui Associazione
Musica! è uno degli sponsor storici) da
parte di Gianluigi Pezzera (nella giornata di domenica 21) e una esauriente e complessa discussione sul Garanzie e Servizi dei Trasportatori Nazionali
(nella mattina del 22).
La Garanzia
Comunitaria
Molto esauriente nella sua esposizio-
ne, l’Avvocato Ungarelli ha voluto sottolineare da una parte la complessità della materia, suggerendo esplicitamente di approfondirne i temi e le
possibili ripercussioni sulla quotidiana attività dei rivenditori, mettendo
peraltro in luce alcuni aspetti decisamente fondamentali.
Quello che è emerso con grande chiarezza, ad esempio, è che il consumatore ha la tutela di due o più tipi di garanzia: la garanzia legale (in vigore da
sempre), la Garanzia Comunitaria (il
nuovo aspetto che porta a 26 mesi i
termini reali della copertura sui beni)
e l’eventuale Garanzia Convenzionale, aggiuntiva e migliorativa rispetto
alle precedenti, e offerta dai produttori o dai distributori.
Un aspetto molto evidente relativo alla Garanzia Comunitaria, aspetto che
molti rivenditori ignorano, è ad esempio il fatto che in caso di contenzioso
l’onere della prova spetta al rivenditore solo nel caso in cui il malfunzionamento o il guasto si sia manifestato
entro sei mesi dall’acquisto. È entro
questo termine che chi vende è chiamato a dimostrare che il guasto non
era preesistente all’acquisto stesso.
Dopo i primi sei mesi, invece, le parti
si invertono: è il consumatore che de-
Dove si fa musica,
le cose vanno meglio
ve dimostrare che il difetto era preesistente all’acquisto, e che si è manifestato solo in un secondo tempo.
E questo è solo uno degli aspetti della complessa normativa, relativamente alla quale l’Associazione Musica!
renderà disponibile un “manuale di
istruzioni” per i rivenditori (compilato
con l’aiuto dello stesso Avvocato Ungarelli) e una tabella il più possibile
chiara ed esplicativa da esporre all’interno del punto vendita.
“La chiarezza nell’informazione del
consumatore”, ha precisato su questo punto Augusto Cherubini, Vicepresidente di Associazione Musica!,
“è uno dei punti qualificanti nel rapporto cliente-rivenditore. E noi come
associazione vogliamo offrire chiarezza anche su questo aspetto”.
Scuola
Musicafestival
Gianluigi Pezzera, dopo aver mostrato all’attenta platea un breve filmato sull’edizione 2004 della manifestazione che coinvolge centinaia di
scuole in tutta Italia (e circa 12.000
famiglie), ha annunciato l’iniziativa
Premio Musica!, che si affiancherà
il prossimo anno a Scuola Musicafestival, e che sarà rivolta alle scuole
Giovani suonatrici di Kantele,
la tradizionale arpa finlandese
La stampa economica ha dedicato ultimamente ampio
spazio al modello di sviluppo finlandese, sottolineando
le ottime performance del Paese nordico in un momento
congiunturale nel complesso così sfavorevole.
Da più parti si è sottolineato che in Finlandia c’è un
contesto economico molto competitivo, che si investe
molto in ricerca e sviluppo, che un avanzato stato sociale e un ben articolato sistema di istruzione riescono
a produrre lavoratori qualificati e flessibili, che praticamente non esiste corruzione e che la qualità della vita è molto alta.
Bene, a noi piace sottolineare anche che i finlandesi hanno una vita culturale molto attiva e che amano e praticano molto la musica: una passione, la loro, che affonda le sue radici in una ricca tradizione folcloristica. Il Paese
che ha dato i natali a Sibelius sovvenziona con generosi sussidi statali le arti, peraltro protette da un efficace sistema di tutela dei diritti d’autore.
La politica finlandese degli anni ‘90 ha puntato molto sulle dimensioni culturali della società dell’informazione,
sulla valorizzazione delle risorse locali, sulla multiculturalità, sulla tolleranza e sulla cooperazione internazionale
e oggi valorizza molto la creatività e l’industria culturale.
L’insegnamento della Musica rientra nel programma della scuola dell’obbligo, che i ragazzi frequentano dai 7 ai
16 anni e dove si può ricevere un’istruzione musicale intensiva dalla terza fino alla nona classe.
Una vastissima rete di scuole di musica e di conservatori assicura
poi una formazione di qualità ai musicisti finlandesi. Secondo i dati forniti dal Ministero della Cultura finlandese, si contano oggi in
Finlandia 88 scuole di musica e 9 conservatori. Alle scuole di musica sono iscritti 60.000 allievi, seguiti da 3.500 insegnanti. Sempre secondo i dati del Ministero, il
pubblico dei concerti proposti ogni
anno dalle numerose orchestre si
aggira sul milione di spettatori: un
vero record su una popolazione
totale di 5 milioni di persone.
Ci sarà un nesso tra musica e modello di sviluppo?
16
Mauro De Nadai durante il convegno di Piacenza. In alto, nel titolo, il tavolo dei
relatori: da sinistra si riconoscono Gianpaolo Tomassone, Augusto Cherubini,
Mauro De Nadai, Alberto Ungarelli e Gianluigi Pezzera.
secondarie di primo grado (le ex medie superiori) per aprire le porte della
competizione musicale anche ai giovani musicisti di età compresa tra i
14 e i 19 anni.
Mauro De Nadai, presidente dell’Associazione Musica!, ha sottolineato
l’importanza di questa iniziativa: “È
un modo fondamentale di investire
anche per il nostro futuro, aiutando
chi fa musica già in età molto precoce
a non abbandonare questa passione,
ma al contrario a trovare nuovi stimoli
per continuare, emozionandosi con la
pratica musicale diretta. E spero che
si possa ritornare, in una delle prossime edizioni, a coinvolgere i nostri associati anche nelle rassegne Regionali, come è accaduto, con grande ritorno di immagine, già due anni fa”.
Il trasporto
e le sue regole
Tema trattato nella giornata conclusiva, il trasporto e la consegna ai punti vendita della merce (aspetto fondamentale per la gestione della logistica e lato strategico del momento
distributivo) ha suscitato un dibattito
molto acceso, proprio per i molti piccoli problemi di carattere normativo,
amministrativo e assicurativo che nasconde all’interno delle sue moltissime pieghe.
A fronte di una sorprendente latitanza
dei vettori (difficili da coinvolgere in
querelles così dettagliate), è emersa
ad esempio l’esigenza di una modulistica univoca per vettori e distributori,
di chiara interpretazione e aperta ad
accogliere (senza remore o limitazioni) riserve e tutele sia per chi spedisce che per chi riceve.
E insieme a questo aspetto sono stati proposti molti altri quesiti, che richiedono una attenta valutazione da
parte di esperti perché possano essere formulate percorribili proposte
risolutive.
Concludendo
La conclusione, alla quale si è anche
associato Gianpaolo Tomassone, vivacissimo vicepresidente particolarmente attivo nella seconda giornata,
indica nella maggiore rappresentatività di Associazione Musica! un prerequisito importante per la sempre più
incisiva attività del sodalizio, che deve quindi fare opera di proselitismo
convinto, in modo che gli interessi dei
rivenditori siano sempre più e sempre
meglio tutelati.
Volentieri, in questo senso, raccogliamo l’invito a segnalare ai nostri lettori
i dati della segreteria dell’Associazione: per avere informazioni, per richiedere i moduli di adesione o semplicemente per prendere contatto. Il telefono è 02 866680, il sito internet è
www.assmusica.it e l’indirizzo e-mail
è [email protected].
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
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Dalle Aziende
Nuendo:
versione 3
Casio propone
una tastiera...
per TV
Il cuore dello studio
Roland Italy annuncia la disponibilità della nuova workstation FantomXA, uno strumento a 61 tasti che espande le caratteristiche del suo
predecessore Fantom-S per proporsi come strumento centrale dello
studio del tastierista.
I punti di forza della nuova workstation sono le 128 voci di polifonia, la
memoria wave espandibile a 644 MB e la lunga serie di porte di connessione, fra cui si contano le prese USB, una PC Card, quattro uscite
linea e gli ingressi per il campionamento.
AZIENDA:
Arese (MI)
ROLAND ITALY SpA
www.roland.it
Quando Mussida insegna...
Come passare
le fredde serate invernali? Meglio
esercitare la propria passione da soli suonando la
propria musica o cantare a
squarciagola con gli amici e con
il karaoke?
Questo è il dilemma che Casio propone ai suoi potenziali clienti. Suggerendo però una risposta intrigante: la tastiera LK-TV 90 che consente di suonare e cantare, leggendo sul televisore di casa i testi delle
canzoni preferite.
La proposta commerciale interessante (soprattutto nell’imminenza del
Natale) è completata da un prodotto dalla linea elegante e moderna,
e con le prestazioni riassunte dalle caratteristiche tecniche: 61 tasti
standard con risposta al tocco, 32 note di polifonia, 264 timbri, 120
ritmi, 100 songs, connessioni USB e smart media e uscita video.
La novità è però rappresentata dalla possibilità di collegare la tastiera al televisore e di leggere sullo schermo i testi delle canzoni selezionate, dando il via – grazie al microfono incluso – ad una vera e propria
Karaoke-session.
AZIENDA:
Milano
ICAL
www.ical.it
ORLA:
per il palco,
e non solo...
Franco Mussida ha presentato alla stampa e agli operatori la sua nuova grande fatica editoriale: una monumentale Enciclopedia Didattica della
Chitarra... leggera come 12 CD.
La cornice era la Sala della Balla del Castello Sforzesco di Milano, salone
delle feste di sapore medievale che ospita una parte del vasto Museo degli strumenti musicali.
E la presentazione dell’opera, che si temeva ricalcasse altri tentativi di
portare in video l’insegnamento dello strumento musicale, ha davvero sorpreso. Con l’intelligente utilizzo dei sistemi informatici (file midi, audio-video regolabili, lettura musicale sincronizzata, e via discorrendo) l’immensa ricchezza riversata dagli insegnanti del CPM in questi sorprendenti CD
diventa patrimonio didattico per un percorso che punta a offrire risultati
esaltanti per chi, attraverso di essi, si avvicina o riavvicina alla chitarra
come strumento.
L’Enciclopedia Didattica della Chitarra è infatti la prima opera che insegna
a suonare la Chitarra Elettrica, Acustica e Classica in una molteplicità di
livelli e di gradi di difficoltà che possono soddisfare sia il neofita sia chi
già suona, che può acquisire una grande quantità di nuovi linguaggi, nuove tecniche, accordi, scale ed arpeggi nel grado di difficoltà e approfondimento che desidera.
“La musica lascia un segno indelebile in tutti quelli che vengono catturati
dal suo fascino, anche se a molti è capitato di lasciare la chitarra per anni
nell’armadio o in un angolo a prendere polvere”, ha detto tra l’altro Franco Mussida alla presentazione dell’iniziativa. “Con quest’opera si riprende
lo strumento e si arriva là dove si vuole arrivare, riaccendendo la voglia di
suonare, magari in compagnia di vecchi e nuovi amici.”
Distribuita inizialmente solo attraverso una catena di punti vendita di elettronica di consumo, l’Enciclopedia Didattica della Chitarra sarà a breve disponibile anche per il canale del trade musicale, e potrà trovare una sua
giusta collocazione accanto agli strumenti e all’editoria musicale.
Dati sull’opera:
12 CD-ROM realizzati da 11 insegnanti e paragonabili a 15 volumi di 500
pagine l’uno. Un patrimonio di 1.000 filmati e 430 lezioni consequenziali
(con video doppi, e lezioni di armonia e teoria), completo di 3.500 esercizi,
20 percorsi di studio, un glossario dei termini e dei simboli musicali, tre
manuali di scale, arpeggi e accordi e una gamma completa di utility per il
musicista (dall’accordatore al metronomo). Il tutto ampliabile con un link
al sito di riferimento con aree di approfondimento anche per la verifica via
Internet delle esecuzioni.
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Orla presenta nuovi strumenti musicali per il palco... e non solo. La
serie delle novità si apre con il nuovo Stage Partner. Design moderno, suoni di altissima qualità e tastiera hammer action fanno di questo strumento un ottimo compagno di avventure per chi è abituato ad
affrontare il pubblico. Al di là dell’utenza professionale, tuttavia, il favorevole rapporto qualità-prezzo candida lo Stage Partner anche alla
posizione di strumento musicale per la scuola e per la casa.
A questo dato contribuiscono sicuramente i campioni di alta qualità
di suoni orchestrali, pensati per offrire agli studenti una tavolozza timbrica sufficientemente vasta da coprire con soddisfazione diversi stili musicali.
Allo Stage Partner si affianca poi il modello Stage Performer, che aggiunge alle caratteristiche salienti della serie la possibilità di inserire
e processare con il multieffetto interno un segnale di livello linea e un
microfono. L’amplificazione stereo da 15W per canale con tecnologia
di modellazione virtuale degli speaker è disponibile nella combinazione con il sistema STS.
AZIENDA:
Recanati (MC)
ORLA
www.orla.it
Midiware annuncia la disponibilità della release numero 3
di Nuendo, il celebre software
di produzione musicale firmato
Steinberg. La nuova versione porta con sè un potenziamento notevole di tutte le funzioni specifiche
per la postproduzione per cinema, DVD e video, così come l’allargamento dei formati da e verso
i quali è possibile trasferire interi
progetti.
La gestione delle librerie audio/
video è stata migliorata sotto
molti punti di vista: è ora possibile organizzare i file in categorie, assegnare loro nomi diversi
in modo automatico ed effettuare
ricerche con funzionalità estese.
A questo si aggiunge il nuovo modulo Surround, che gode dell’introduzione di plugin specifici per
la conversione dei missaggi e per
il direct monitoring.
A proposito del nuovo nato della
famiglia Steinberg, Andreas Stelling, General manager dell’azienda tedesca, ha dichiarato fra l’altro: “Volevamo fornire il sistema
di produzione più flessibile, aperto e tecnologicamente avanzato
disponibile attualmente sul mercato, e crediamo in tutta sincerità
di esserci riusciti.”
AZIENDA:
MIDIWARE
www.midiware.com
Roma
La musica del riciclo
Come si riciclano carta, cartone e cartoncino? Dove vanno a finire le migliaia e migliaia di giornali, sacchetti e scatole che ogni giorno vengono raccolte dai
cittadini italiani in modo differenziato?
L’iniziativa RicicloAperto, organizzata su scala nazionale, vuole dare una risposta a queste domande,
mostrando a grandi e piccini, al mondo dell’informazione e alle istituzioni la realtà del riciclo di questi
materiali. In prima fila nelle Marche a partecipare
all’iniziativa c’è l’azienda cartotecnica di Corinaldo
“Box Marche”, che lo scorso 13 novembre, un sabato, ha aperto i cancelli del suo stabilimento di San
Vincenzo, accogliendo quanti volevano vedere da vicino le fasi di lavorazione ed i procedimenti per il rici-
claggio dei rifiuti. Tra gli ospiti più giovani presenti alla giornata aperta a tutti, le scuole elementari di Cesanella, di Vallone di Senigallia, l’Istituto Comprensivo di Polverigi e la Scuola Media di Pesaro.
In particolare per gli alunni delle scuole, Box Marche
ha pensato ad un percorso di sensibilizzazione usando il linguaggio della musica. Guidati dagli insegnanti
di Musikè, i ragazzi hanno infatti costruito strumenti
musicali di diverso genere usando tutti i materiali di
riciclo che produce l’azienda. In un’altra area questi
strumenti sono poi stati suonati in una sorta di jam
session per il pubblico presente, realizzata dai bambini delle scuole guidati dai musicisti di Musikè: così
si è ascoltata “la musica del riciclo”.
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Dalle Aziende
Carisch
lancia il
Music Lab
AZIENDA:
Vercelli
COOPERFISA
www.cooperfisa.com
AZIENDA:
S. Giuliano (MI)
CARISCH
www.carisch.it
Schott e Boosey & Hawkes
partner strategici
Dallo scorso luglio i due importanti editori internazionali di musica classica Schott
Musik International e Boosey & Hawkes
sono legati da un esclusivo rapporto di
partnership strategica finalizzato ad ampliare e rafforzare le posizioni di mercato di entrambi sfruttando le sinergie rese
possibili dalla partnership stessa.
I settori di collaborazione operativa riguardano la musica stampata, la gestione delle royalty e una alleanza nel
Nord America. Entrambe le aziende manterranno comunque la
piena autonomia dei loro programmi editoriali e dello sviluppo dei loro prodotti.
Per quanto riguarda la musica stampata, l’accordo prevede che Schott sarà responsabile delle vendite, del marketing e
della distribuzione internazionale (fatta
esclusione per il Nord America, l’America Latina, l’Australia e la Nuova Zelanda)
del catalogo della musica stampata Boosey & Hawkes. Boosey & Hawkes continuerà a sviluppare nuovi titoli e a gestire
il proprio programma editoriale.
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Per quanto riguarda invece la raccolta delle royalty, Boosey & Hawkes assicurerà
la contabilità centralizzata delle royalty
e i servizi di controllo dei copyright per le
aziende Schott utilizzando il suo software
dedicato, realizzato su misura per la complessa gestione dei diritti sulla musica
classica. Per il futuro Boosey & Hawkes
e Schott hanno in programma di offrire questi stessi servizi a editori musicali terzi.
John Minch (Managing
Director di Boosey &
Hawkes, a sinistra nel fotomontaggio)
e Peter Hanser-Strecker (Presidente di
Schott Musik International, a destra) hanno dichiarato congiuntamente, in merito
al nuovo accordo di partnership: “Siamo
davvero lieti che il pluriennale rapporto di
collaborazione tra le nostre due aziende
sia destinato a svilupparsi ulteriormente
attraverso queste iniziative. E siamo ansiosi di esplorare anche nuove aree nelle
quali questa cooperazione potrà avvantaggiare sia le nostre aziende che l’editoria musicale nel suo insieme”.
Assemblea
AIARP
2004
Nei giorni 14 e 15 novembre 2004, nella splendida
cornice dell’Hotel Punta Nord di Torre Pedrera
di Rimini, si è svolta l’assemblea annuale dei soci
AIARP La centralità geografica di Rimini ha favorito
l’afflusso dei soci da ogni parte d’Italia.
Il Presidente Luciano Del Rio, supportato dal Segretario
Sig. Tarantino, dal Tesoriere Papes e dal Consigliere
Terravazzi, ha relazionato i partecipanti su vari
argomenti, e non ha perso l’occasione di sottolineare
una grave lacuna nel panorama formativo della
professione: la totale mancanza in Italia di scuole
di formazione per tecnici del pianoforte, gestite e
finanziate dalla pubblica amministrazione, capaci
di aprire alla professione nuove leve di accordatori
e riparatori. Di fatto il “costo formativo” rimane sulle spalle degli stessi operatori,
chiamati a far crescere (a loro spese) apprendisti e appassionati.
La relazione ha messo in evidenza che le associazioni di altri stati (Svizzera, Norvegia,
Inghilterra, Germania e Francia), consorelle della AIARP, usufruiscono di consistenti
aiuti statali. Nel caso della Gran Bretagna esistono addirittura tre scuole operative a
tempo pieno gestite con fondi pubblici.
L’assemblea dei soci ha poi approvato la realizzazione di un pieghevole che il tecnico
AIARP consegnerà al cliente in sede di accordatura. Su questo libretto, oltre a utili
istruzioni e consigli per una buona manutenzione del pianoforte, saranno segnati
tutti i dati identificativi dello strumento e potranno agevolmente essere registrati gli
interventi eseguiti nel tempo.
L’associazione ha anche pianificato l’attività per il 2005, che si presenta ricca di
incontri, visite e corsi di perfezionamento tecnico. Il calendario prevede infatti un
viaggio a Vienna per visitare la prestigiosa fabbrica Bösendorfer, e all’Accademia
“Incontri col Maestro” di Imola diretta dal Maestro Franco Scala, oltre a diversi corsi
tecnici articolati su due livelli: il primo livello per aspiranti tecnici e il secondo livello
per accordatori professionisti già soci AIARP.
Nella serata conclusiva Luciano Del Rio ha invitato Atanasio Cecchini, socio sostenitore
AIARP, Presidente della Pianosound e autore del libro Piano Dream, a rivolgere
uno speciale saluto agli intervenuti.
Atanasio Cecchini ha evidenziato il ruolo
fondamentale che l’associazione svolge
nel settore del pianoforte acustico e ha
invitato gli organizzatori dei corsi AIARP
ad incentivare, oltre alla formazione
tecnica dei partecipanti, anche la loro
formazione commerciale con alcune
giornate di studi dedicate a questo
argomento.
Una splendida serata di gala con delizioso
pesce servito alla romagnola ha concluso la riunione annuale dell’Associazione.
Luciano Del Rio
Lo scorso 3 Ottobre Cooperfisa ha inaugurato la nuova, prestigiosa sede di Vercelli, in Via
Francesco Donato al 15, a poche centinaia di
metri dalla precedente sede di Corso Torino. Si
tratta di uno stabile funzionale e capace di accogliere sia la storica azienda vercellese (che
mantiene il suo carattere artigianale), sia la
nuova realtà che si occupa della realizzazione
delle parti elettroniche per tutte le funzioni midi
degli strumenti che alla tradizione affiancano la
tecnologia più evoluta.
Molto simpatica la giornata inaugurale, animata
da una kermesse di fisarmoniche (in alto, l’arrivo del “corteo” alla nuova sede), da una degustazione di piatti tipici (prima fra tutti la “panissa” vercellese: ricco risotto con fagioli e carni
di maiale) e da molta, molta musica. I recapiti
telefonici e fax di Cooperfisa sono invariati.
Di norma, un editore si limita a stampare libri e a proporli sul mercato. Ma
nel caso di Carisch le cose sono un
po’ diverse: la casa editrice milanese
ha infatti da poco lanciato un ambizioso progetto didattico che vuole coinvolgere le scuole di musica di ogni ordine
e grado per dare vita ad una “scuola
virtuale”, senza aule né... muri.
Attraverso il Carisch Music Lab (questo il nome del progetto) sarà possibile avere accesso alle più recenti e autorevoli proposte didattiche sviluppate
in Italia e all’estero per lo studio o il
perfezionamento di uno strumento musicale. Manuali, spartiti, CD e DVD saranno il mezzo attraverso il quale l’immenso patrimonio musicale garantito
dalla squadra degli autori Carisch potrà essere trasferito in tutti gli istituti
musicali d’Italia, che avranno così la
possibilità di aggiornare la proposta
didattica e di sperimentare in prima
persona i nuovi percorsi dell’insegnamento della musica. Con la possibilità
–e anche questa è una importante novità– di contattare direttamente l’editore per riportare commenti, dubbi e,
perché no, suggerimenti...
Atanasio Cecchini
COOPERFISA:
nuova sede,
grandi obiettivi
Per maggiori informazioni:
SEGRETERIA AIARP
Piazza Costa 5/A
42100 Reggio Emilia
Tel: 0522 43 25 34
www.aiarp.it - e-mail: [email protected]
19
Dalle Aziende
Tutto... da soli
Sarà sicuramente un protagonista delle
vendite nel settore dell’editoria il nuovissimo metodo per chitarristi rock autodidatti
firmato da Umberto Rossi per i titpi della
Carisch.
Il libro guida per mano l’autodidatta lungo
il percorso dello studio iniziale della chitarra, trasformando strade altrimenti tortuose in un sentiero lineare. Alla fine, gli
aspiranti chitarristi rock avranno acquisito
le capacità necessarie ad affrontare un repertorio fatto di classici intramontabili come Stairway to Heaven, Hotel California,
Hey Joe...
Al di là delle canzoni contenute (che sono
disponibili anche come base minus one
sul CD allegato), la grande forza di questo
metodo risiede nell’entusiasmo che riesce
a far nascere in chi lo utilizza. Al punto che
questo libro potrebbe essere proposto come prassi a tutti coloro che acquistano una chitarra (nuova o usata), un po’ come accade con i programmi che vengono offerti in “bundle”
quando si acquista un prodotto hardware. Se l’entusiasmo per lo strumento cresce, non potrà che emergere nelle vendite successive...
AZIENDA:
San Giuliano Milanese (MI)
CARISCH
www.carisch.it
Flamenco... multimediale
Schott multimedia annuncia la disponibilità del nuovissimo metodo audio-video per lo studio della chitarra Flamenca.
Strutturato in due volumi ospitati su altrettanti DVD
(acquistabili separatamente), il metodo porta la firma
di Gerhard Graf-Martinez. Il grande chitarrista -–una vera autorità nel mondo della chitarra flamenca-– ha riversato in questi due DVD gran parte dell’esperienza
che ha accumulato in anni e anni di concerti, seminari
e workshop tenuti a livello nazionale ed internazionale. Sui due DVD, pensati espressamente per studenti
autodidatti ma decisamente interessanti anche per
chi ha già acquisito una buona tecnica chitarristica
di base, sono disponibili innumerevoli esempi che
possono essere ascoltati
alla velocità originale e a velocità ridotta.
Grazie poi alla flessibilità offerta dal DVD, le stesse sequenze possono essere viste da angolature diverse, che mettono in evidenza ora i movimenti della mano sinistra ora la tecnica
della mano destra e che, all’occorrenza,
possono essere riviste in abbinamento allo
spartito originale.
Grazie a tutti questi punti di forza, il metodo Schott è decisamente interessante sia
come metodo tout-court che come strumento per stimolare
l’interesse dei clienti e propiziare le vendite di ulteriori spartiti e... strumenti.
AZIENDA:
Ripalta Cremasca
Schott Musik International
www.schott-music.com
Performance Gear:
tutto più facile!
L’acquisto di un sistema di radiomicrofoni è
spesso motivo di ansia per molti musicisti, indipendentemente dalla loro preparazione tecnica. Da oggi, però, le cose sono più facili grazie
ai nuovi radiomicrofoni Shure della serie Performance Gear (PGX).
Costruiti con la proverbiale qualità tipica dei prodotti Shure, i sistemi PGX sono stati progettati
per offrire prestazioni di riferimento e una facilità d’uso senza precedenti.
Grazie alle potenti funzioni di cui è capace il ricevitore, infatti, il setup dell’intero sistema può
avvenire nel giro di pochi secondi. All’accensione, il ricevitore va alla ricerca di una banda di
frequenza libera da interferenze e, grazie ad un
sistema a raggi infrarossi, è in grado di impostare il canale prescelto anche sul trasmettitore a
cui è affidata la capsula del microfono.
La portata del segnale è, in condizioni normali,
di circa 100 metri, mentre l’autonomia operativa
(ogni trasmettitore richiede l’uso di due batterie
stilo AA) è di circa 8 ore.
Con questi valori, la nuova serie Shure PGX ha
sicuramente dalla sua una serie importante di
argomenti di vendita sia nei confronti di chi si
accosta per la prima volta ad un sistema radio,
sia di chi cerca un impianto più efficiente e veloce da impostare...
AZIENDA:
Osimo Stazione (AN)
SISME
www.sisme.com
Sulla carta…
e sul web
BMG Ricordi annuncia la disponibilità dell’edizione definitiva dello storico metodo
Bona per lo studio del solfeggio. Grazie
alla revisione di Renato Soglia e Pier Giacomo Zauli, il
metodo è ora
profondamente rinnovato
nella forma,
in modo da
costituire un
punto di riferimento anche
per le nuove
generazioni
di musicisti.
L’intero percorso di studio è
stato suddiviso in unità didattiche, sono
stati inseriti nuovi solfeggi ritmici accanto ai consolidati solfeggi tradizionali, è
stata scritta una appendice di teoria musicale. Ma l’aspetto più innovativo va al di
là della… carta, e riguarda i solfeggi cantati, per ciascuno dei quali è stata realizzata
una base musicale di accompagnamento.
I 56 brani audio che ne derivano non sono stati salvati su di un CD allegato che
avrebbe certamente fatto salire il prezzo di
copertina, ma sono stati resi disponibili su
Internet all’indirizzo www.ricordi.it. Costituiscono quindi un importante valore aggiunto del libro, anche perché si possono
scaricare... gratuitamente (e senza commettere alcun reato...)
AZIENDA:
Milano
BMG Ricordi
www.bmgricordi.it
Hymne à… Edith Piaf
Trentacinque canzoni portate al successo da Edith
Piaf sono raccolte nel volume dedicato alla grande
cantante francese e pubblicato da Carisch nella collezione Grands Interprètes grazie all’accordo con la
francese Musicom Publications.
Il volume propone le canzoni nel consueto formato pianoforte-voce-accordi per chitarra, ed è realizzato con grande precisione. Si tratta sicuramente
di una raccolta che può impreziosire il repertorio di
molte cantanti… e l’offerta commerciale di molti
punti vendita.
AZIENDA:
San Giuliano Milanese (MI)
CARISCH
www.carisch.it
Per il pianoforte
Le novità proposte da Carisch per il mondo del pianoforte spaziano lungo un arco che copre la didattica infantile, il repertorio cinematografico e gli standard internazionali jazz e pop. Il filo conduttore dei 13 pezzi infantili per pianoforte a quattro mani presentati da Carisch
all’interno della celebre collana del “Musigatto” sono le
fiabe. Al di là dell’ispirazione che ha guidato gli autori
nella stesura di ciascun pezzo, i 13 brani fanno riferimento ad altrettanti stili musicali: un modo simpatico
per chiamare in causa gli stili di grandi autori, allargando contemporaneamente il target dell’intera opera, in
modo da soddisfare il maggior numero possibile di gusti musicali. La stessa idea guida la sesta antologia di
sucessi per pianoforte curata da Franco Concina, che
20
propone grandi brani appartenenti al repertorio jazz,
pop, cinematografico e classico.
La notevole varietà dei contenuti fa di questo volume
una proposta interessante per pianisti e tastieristi, e
può servire agli insegnanti come mezzo per suggerire
ai propri allievi repertori nuovi. La serie delle novità si
completa con il secondo volume dei Classici del Cinema rielaborati per pianoforte da Gianni Desidery.
I brani proposti coprono tre decenni di musica da film, contribuendo
in questo modo ad allargare i confini dell’offerta musicale dell’editoria per pianoforte e a raggiungere
un pubblico ancora più vasto.
AZIENDA:
S. Giuliano Milanese (MI)
CARISCH
www.carisch.it
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Dalle Aziende
Un manuale snello
e amichevole
Nasce sotto l’egida del Carisch Music
Lab La chitarra solista. Si tratta di un
manuale snello, scritto con un gradevolissimo approccio amichevole, che si
propone di guidare i chitarristi lungo il
difficile cammino che porta dalla conoscenza dei fondamenti della teoria musicale alla costruzione di un “solo” di
grande impatto. L’autore del volume è
Massimo Varini, chitarrista di chiara fama che ha al suo attivo fra l’altro importanti collaborazioni con Laura Pausini,
Gianni Morandi, Adriano Celentano e Andrea Bocelli e che possiamo sentire
alle chitarre nei rispettivi album usciti in questo periodo.
L’impostazione didattica è basata su quattro aree “strategiche”: l’armonia,
il ritmo, il timbro e l’esecuzione; a ciascuno di questi ambiti La Chitarra Solista dedica spiegazioni, esempi su carta ed esempi audio, per poi suggerire
al lettore che solo l’incastro perfetto di tutte queste competenze porterà alla
realizzazione della take perfetta.
Al di là dell’aspetto didattico, sicuramente ricco sotto ogni punto di vista, La
Chitarra Solista è un progetto di grande impatto, innovativo nella forma e di
piacevole lettura; come lo stesso autore dichiara nell’introduzione, il volume
vuole essere un contributo che non si sotituisce ad un insegnante in carne
ed ossa ma che, grazie alla possibilità di essere affrontato su più piani, può
essere congeniale sia allo studente principiante che all’appassionato con
alle spalle molti anni di studio.
Ad aggiungere valore e fascino al libro c’è poi il tono colloquiale che Varini
utilizza nelle sue spiegazioni, e che contribuisce in maniera significativa ad
instaurare un piacevole clima di complicità attraverso il quale anche gli ostacoli tecnici e teorici più imponenti si trasformano in appassionanti viaggi alla
ricerca del... suono.
AZIENDA:
S. Giuliano (MI)
Monitor
per basso
Si chiama CM-30 ed è un amplificatore per basso progettato in nome della versatilità.
Con uno speaker da 6,5” a 2
vie di alta qualità, uno chassis robusto arricchito da protezioni antiurto e una potente
sezione di equalizzazione,
il CM-30 ha già tutte le carte in regola per essere proposto come piccolo monitor
tuttofare. E se a queste caratteristiche si aggiungono
la generosa sezione ingressi e la possibilità di collegare
in serie due monitor, si comprende davvero come questo
“piccolo” Cube possa essere
proposto sia ai musicisti che
lavorano in studio che a chi
sta sempre sul palco...
AZIENDA:
Arese (MI)
ROLAND
www.roland.it
CARISCH
www.carisch.it
100 per Suonare
Non è una grande orchestra, non è
una banda, non è un musicista con un
secolo di vita.
Sono 100, invece, i numeri usciti della rivista Suonare News, uno dei punti
di riferimento certi nel panorama editoriale italiano, uno “strumento” (e
scusate il possibile qui-pro-quo) che
avvicina la musica alle persone, che
spiega, che offre motivi di approfondimento, scoperta, riflessione ed ascolto. E allegato al numero “100” i lettori
hanno trovato un CD un po’ originale:
la rivisitazione dei temi delle Quattro
Stagioni di Vivaldi riletti, riscritti, rivisti e reinterpretati (magistralmente) dalla “Crescendo Big Band” di Alessandro
Cerino. Ma non è tutto. Filippo Michelangeli, per celebrare l’avvenimento, ha invitato (complice anche la Edizioni Curci, alla cui scuderia appartiene l’eclettico
Cerino) amici, sostenitori e simpatizzanti alla Sala Verdi del Conservatorio di
Milano, per ascoltare dal vivo la straordinaria Big Band.
Dieci strumentisti (o, meglio, polistrumentisti) hanno suonato una enormità di
strumenti: pianoforte, contrabbasso (a pizzico e ad arco), batteria, corno, trombone, basso tuba, flicorno, cornetta, tromba (in tre varianti), flauto traverso, flauto
basso, clarinetto, clarinetto basso, clarinetto baritono, sax tenore, sax contralto,
sax soprano, sax baritono (i clarini-flauti-sax erano proposti da quattro strumentisti, Cerino compreso) e, per finire (o meglio, per cominciare, visto che è stata
suonata all’incipit della performance) la minuscola ma affascinante ocarina. E,
per sottolineare il virtuosismo, Cerino
ha voluto deliziare la platea con l’esibizione (necessaria al pezzo) di una
sorprendente capacità di “respirazione
circolare”, in modo da poter proporre il
basso continuo con uno strumento a
fiato (clarinetto contrabbasso).
Ebbene, tutto questo per festeggiare
un Filippo Michelangeli in gran forma, al quale anche la nostra redazione estende
saluti e complimenti. Un grazie particolare anche alle Edizioni Curci.
AZIENDA:
Milano
22
Michelangeli Editore
www.suonare.it
Madama
Butterfly:
l’edizione
del centenario
Nuovi pianoforti
digitali ORLA
Orla
presenta
una nuova linea
di pianoforti digitali destinati all’
utenza domestica. I nuovi modelli, CDP19 e CDP21, sono dotati di
una meccanica ad azione di martelletto e di un nuovo set di campioni (12 timbri per il CDP19, 16
per il CDP21) che copre tutte le
esigenze del musicista amatore e
dello studente.
Il generatore sonoro è capace di
una polifonia di 64 voci e offre
anche una sezione effetti con riverbero e chorus, più un eco aggiuntivo (solo sul modello CDP21)
attraverso il quale è possibile processare il segnale proveniente
dall’ingresso microfonico.
La prima rappresentazione della Madama Butterfly si teneva proprio cento
anni orsono, e per questo motivo BMG Ricordi ha deciso di festeggiare lo
storico anniversario dando alle stampe una versione di riferimento dell’opera di Giacomo Puccini, che inaugura un nuovo modo di intendere le edizioni
musicali e che verrà presto esteso anche ad altri capolavori del melodramma italiano.
All’interno di un cofanetto cartonato, impreziosito dalla riproduzione di un
bozzetto di scena, si trovano infatti la riduzione per canto e pianoforte della
Madama Butterfly e quattro compact disc con la versione integrale e la versione minus-one dell’intera opera. Disponibile in tre versioni (senza la voce
di Madama Butterfly, senza la voce di Pinkerton e senza la voce dello Zio
Bonzo e dei comprimari), questa edizione è quindi uno strumento di studio
preziosissimo per cantanti professionisti, perché mette a disposizione di chi
desidera confrontarsi con il testo di Puccini i mezzi ideali per preparare al
meglio la propria performance.
Ma c’è di più: la base minus-one fornita nel cofanetto può anche essere utilizzata come base per produrre, attraverso una semplice sovraincisione, un
demo da inviare a teatri, enti lirici e orchestre. Naturalmente, per far questo è necessario acquistare i diritti della base dal produttore, ma si tratta di
un’operazione il cui costo non è assolutamente paragonabile al noleggio di
un’orchestra e di un cast privato…
AZIENDA:
S. Giuliano Milanese (MI)
BMG Publications
www.ricordi.it
Non solo pianoforte
Il catalogo delle edizioni musicali distribuite in Italia da Schott
Musik International si arricchisce di due testi dedicati al pianoforte... e non solo.
Nell’ambito della musica classica è infatti disponibile il concerto per pianoforte e violoncello di Antonin Dvorak (Universal Edition), mentre il volume 20 Piano Studies, firmato da Mike Cornick, è una innovativa raccolta di brani musicali in stile moderno
pensata espressamente per offrire agli studenti di pianoforte
un repertorio moderno perfettamente “leggibile” anche all’interno di un percorso di studi di tipo classico.
AZIENDA:
Recanati (MC)
ORLA
www.orla.it
AZIENDA:
Ripalta Cremasca
Schott Musik International
www.schott-music.com
DISMAMUSICA MAGAZINE DICEMBRE 2004
Roland Italy spa - Viale delle industrie, 8 - 20020 Arese MI
tel. 02 937781 fax 02 93581312
www.roland.it - [email protected]
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