Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 AMPLIFICATORI OPERAZIONALI: applicazioni non lineari con uso di diodi e transistor www.uscndlab.dinfo.unifi.it Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Chi contattare: Ing. Simona Granchi email: simona.granchiatunifi.it FONTI: 1. J.Millman, C.C. Halkias, “Integrated Electronics” 2. J. Millman, A. Grabel, “Microelectronics” 3. C. J. Jager, “Microelettronica” www.uscndlab.dinfo.unifi.it Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE +Vcc TRANSCARATTERISTICHE Ic1 Rc Rc (‐) V2 V1 (+) Vcc ‐4VT Zona a funzionamento lineare 4VT ‐ VEE Rc Zona a funzionamento NON lineare ‐VEE Vd=V1-V2 Vd Ic2 I0 I C 1 V d 1 e VT I0 I C 2 V d 1 e VT Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Differenziando la grandezza di uscita IC1, rispetto a Vd si ha: TRANSCARATTERISTICA Retta con pendenza I0 4VT Ic dI C1 I g md 0 dVd 4VT I0 Transconduttanza I0/2 ‐4VT ‐2VT 2VT V BE1 V BE 2V 0 d 4VT Vd 8 VT 200mV Considerazioni sulla Transcaratteristica 1. 2. 3. per Vd 4V T C1 ha incrementi trascurabili Amp. Diff è un buon Limitatore di tensione I I0 gmd varia da zero fino ad un massimo di per poi ritornare a zero. 4VT 2VT La transcaratteristica è lineare per valori di Vd molto piccoli: Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE I0 I0/2 ‐4VT ‐2VT 2VT 8 VT 200mV 4VT Vd I concetti per l’analisi dei circuiti visti finora (massa/corto circuito virtuale) valgono nella zona di funzionamento lineare ad ALTO GUADAGNO di AO. Nella zona della transcaratteristica NON LINEARE (|Vd| >4VT) , zona di saturazione, in cui idealmente l’uscita di tensione al massimo è pari a quella di alimentazione (CHE NON è OVVIAMENTE SUPERABILE!!!), tale principii non sono applicabili Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 1. FUNZIONAMENTO a COMPARATORE TRANSCARATTERISTICA Vcc + + VR VR t Vout Vd Vi Vout Vi Vout ‐ VS ‐VEE ‐VS Vd = Vi ‐ VR Vcc= +VEE = VS Vs se V0 Vs se Elettronica applicata t Transcaratteristica non lineare Vi VR Vi VR Un A.O ( ad anello aperto) , costituito da Ampl.Diff con in cascata stadi ad elevato guadagno può essere impiegato per la realizzazione di questa configurazione. Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 2. DIODO di PRECISIONE ( Diodo ideale) Raddrizzatore a singola semionda con semplice diodo I Rappresentazione lineare a tratti ideale TRANSCARATTERISTICA di un DIODO I V I0 1A V V Caratteristica comparabile con un “interruttore” o raddrizzatore a semplice semionda I I 0 (e V VT 1 Germanio 1) con 2 Silicio VT = 26 mV a 300 °K Elettronica applicata Raddrizzatore a singola semionda Vi Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali RL V0 Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 2. DIODO di PRECISIONE ( Diodo ideale) Raddrizzatore a singola semionda con semplice diodo Vi RL Se Vi < V V0 V0 0 V t Vi Vi Vmax V t t V0 V0 Vmax - V t Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali t Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 2. DIODO di PRECISIONE ( Diodo ideale) A*=Ad>105 ( A741 200000) * guadagno a catena aperta ‐VEE ‐ RL V0 D + Quindi: Vd A (Vi V0 ) A V0 V 1 V’ Vi VCC V V 1 V V0 V0 1 Vi 0 A A A A Vi V A V0 V0 V' Si tenga conto del doppio regime di funzionamento di AO. Quando D conduce ,si ha un funzionamento di AO a catena chiusa e il suo guadagno è circa unitario. Quando invece D non conduce AO lavora a catena aperta (come un comparatore), con elevato guadagno A. Grazie proprio a questo fatto la tensione di soglia del diodo è fortemente Applicazioni non lineari degli Amplificatori ridotta. Operazionali Essendo dunque A molto elevata si avrà un V’ molto piccolo consentendo di: 1. Raddrizzare segnali al di sotto della soglia di conduzione del diodo 2. Avere segnali raddrizzati in uscita più “precisi” Elettronica applicata D conduce se: V ' V0 V Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 3. Raddrizzatore a singola semionda Applicazione del Diodo di Precisione R’ Vi ‐VEE R D1 ‐ V0 IR + D2 Vi V’ Vmax VCC t V0 1. Se Vi 0 V’max D1 interdetto e D2 conduce t Per il principio di massa virtuale si ha: V ' 0 V0 0 Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 3. Raddrizzatore a singola semionda Applicazione del Diodo di Precisione 2. Se Vi 0 D1 conduce e D2 interdetto R’ ‐VEE R Amplificatore Invertente : V0 ‐ V0 + R' Vi R V’ TRANSCARATTERISTICA Vi VCC V0 Vi Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Raddrizzatore a Doppia semionda Applicazione del Diodo di Precisione R R R ‐VEE R1 ‐VEE D1 ‐ Ii V’ + Vi ‐ V0 + D2 VCC Vi VCC Vmax R V* TRANSCARATTERISTICA t V0 V0 Vi Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali t Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Raddrizzatore a Doppia semionda Applicazione del Diodo di Precisione 1. Se Vi 0 D1 conduce e D2 interdetto I 0 V VA 0 V * Essendo: V0 R1 A ‐ R VA R VP V ' VP Vi R1 VP + ‐ + V0 VCC VCC R V* R R VP Vi R R1 Elettronica applicata ‐VEE ‐VEE * (massa virtuale) R R Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Raddrizzatore a Doppia semionda Applicazione del Diodo di Precisione 2. Se Vi 0 D1interdetto e D2 conduce Vi V ' V ' 0 R1 2 R R Elettronica applicata R V2 ‐VEE ‐VEE R1 Vi 2 R Vi 3 R1 Si tenga conto che : V2V ' (massa virtuale) V V' i I 2R 3R1 V 2 R V0 V2 RI V ' RI Vi R ( i ) 3 R1 3R1 R V0 Vi R V ' R R I* Al nodo P: Ii I I * 0 R I Ii P ‐ ‐ A2 A1 V’=V* + VCC Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali + V0 VCC Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Ricordiamo: Amplificatore lineare: V0= A Vi Vf Vf I f I 0 e VT 1 I 0 e VT V f V f ln I f ln I 0 Amplificatore logaritmico: V0=a ln (bVi+c) Vf If D1 ‐ VEE R Vi IS + VS ‐ I f IS V0 + ‐ VCC Elettronica applicata Alta impedenza di ingresso VS R (massa virtuale) V 0 V f V T ln I f ln I 0 V V0 VT (ln S ln I 0 ) R Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Dipendenza da T Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Schema Compensato a Diodi Vf1 RT ‐VEE R + VS ‐ ‐VEE VCC ‐ Vf2 V0 ‐ R’ D1 D + R1 V D2 I + V’0 VCC Generatore di corrente stabilizzato in temperatura Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Schema Compensato a Diodi V V0 V f 2 V V T ln S ln I 0 V T ln I ln I 0 R Compensazione di I0 V V V T ln I ln S V T ln S R RI Vf1 RT V 0' R' V 1 R T R1 V T VT T K se 11600 ma se T anche Elettronica applicata R' 1 R T R1 VS ln RI ‐VEE R + T VT RT VS + ‐VEE VCC ‐ Vf2 V0 ‐ V D2 I (RT è un PTC) Compensazione locale di VT al variare della temperatura Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali R’ D1 D ‐ R1 + V’0 VCC Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Compensazione termica con Termistori Termistori : semiconduttori in silicio. Questi componenti hanno caratteristica esponenziale, tuttavia si può supporre di considerare il termistore in un intervallo di temperature il cui andamento sia approssimabile a quello lineare. Andamento della resistenza di NTC Due tipi di termistore: gli NTC e i PTC, che si differenziano proprio per il loro andamento in base alla temperatura. NTC: caratteristica esponenziale decrescente PTC: aumenta la loro resistenza all’aumentare della temperatura sono utilizzati come circuiti di protezione e diodi in grado di autoripristinarsi. Per linearizzare il termistore (cioè approssimare la curva con una retta) possiamo restringere il range di temperature in cui il circuito dovrà operare. La scelta dell’intervallo di temperature non interesserà quelle estreme, ma si aggirerà su una decina di gradi intorno a quella ambiente. Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Schema a Transistors Maggiore dinamica e indipendenza da iC lavora in zona attiva T iC I CS e ‐ VEE R1 ‐ Se i B 0 iC i E (funzionamento a Diodo) VCC V BE V BE VS VS VT iC I CS e e VT R1 R1 I CS Elettronica applicata Dipendente da : larghezza di base, concentrazione dei portatori minoritari all’equilibrio, ecc.. V0 + VBE VT V0 VBE VT ln Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali VS R1I CS Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Schema Compensato a Transistors R2 VR Vf1 T1 ‐VEE R1 VS T2 + ‐ + VCC VBE2 VBE1 V’ V ‐ R3 ‐VEE VCC R4 Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Schema Compensato a Transistors Hp1: i B1 i B2 0 Hp2: I CS1 I CS 2 I C I CS e V BE T1 e T2 uguali VT I C1 V BE 1 VT VBE1 VT ln I C1 I CS e I CS V BE 2 I C2 VT V I I e BE 2 VT ln CS C2 I CS V VBE2 VBE1 VBE1 VT (ln Elettronica applicata I C2 I CS ln I C1 I CS ) VT ln I C2 I C1 Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Eliminata la dipendenza da ICS Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Schema Compensato a Transistors Dato che T1 e T2 sono entrambi in zona attiva R2 VR Vf1 T1 ‐VEE R1 VS + VCC VBE2 VBE1 V VR I C2 + D ‐ VBE2 VBE1 V VBE2 VBE1 0 T2 V’ V ‐ R3 ‐VEE Inoltre I C1 VCC Vs R1 VR R2 R4 V VT ln V0 V (1 R3 R R V ) VT (1 3 ) ln( 2 S ) R4 R4 R1 VR Elettronica applicata VR R1 R V VT ln( 2 S ) R2 V S R1 VR Posso compensare le variazioni di VT ponendo al posto di R3 un NTC (negative temperature coefficient) Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Amplificatore logaritmico Schema Compensato a Transistors Dinamica:[2mV, 20V] ‐Se Vs <2mV, correnti comparabili con ibias e non si ha più dipendenza logaritmica tra ingresso e uscita ‐ Se Vs >20 V , le elevate correnti determinano cadute di tensioni sulla resistenza base collettore tale da allontanare il circuito da una regione di funzionamento di tipo logaritmico P1 : Bilanciamento Quando Vs=0 ; si impone V 0 P2 : azzeramento dell’uscita Varia il guadagno del 2° stadio non invertente ed imposta: V0=0 quando Vs= 5V Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 1 Amplificatore esponenziale 1. A lifi t i l Utilizzabile per espandere una dinamica compressa I R f Vf I 0 e V T V f VS V 0 RI Vf D1 ‐ VS RI 0 e Vs VT ‐ VEE NOTA1 : RIN molto bassa : RIN molto bassa If + f V0 + NOTA2: Io, , VT dipendono da T ‐ VCC Per gli stessi motivi visti per l’amplificatore logaritmico si utilizza un transistor al posto del DIODO e si implementano soluzioni simili per la compensazione in temperatura Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 1 Amplificatore esponenziale 1. A lifi t i l Utilizzabile per espandere una dinamica compressa ic R ‐ VEE T V BE V S iC I CS e Se i B 0 iC i E ‐ (f i (funzionamento a Diodo) t Di d ) VBE + VS V0 + ‐ VCC V 0 Ri C RI CS e Elettronica applicata V BE VT RI CS e Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Vs VT VBE VT Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 1. Amplificatore esponenziale 1 A lifi t i l Compensato a Transistor +VR IC 2 IC 1 R2 T2 T1 VBE1 VS ‐ R1 VBE2 ‐ ‐VEE ‐VEE + R4 -V +15 V + +VCC V0 VCC R3 -15 15 V Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 1. Amplificatore esponenziale 1 A lifi t i l Compensato a Transistor +VR IC2 IC1 R2 ‐ Sappiamo: T2 T1 VBE1 VS R1 VBE2 ‐ ‐V VEE VBE VT ln ‐VEE + R4 -V +15 V + +VCC V0 VCC R3 V VBE1 VBE 2 IC I CS VR I C1 R 2 0 V I C 2 0 R1 -15 V essendo: V VS R3 R3 R4 Vs R3 V R R2 VT R3 R4 e V0 R1 Elettronica applicata Si ha: V VS R3 V R V R VT ln( R 1 ) VT ln( 0 2 ) R3 R4 R2 V0 VR R1 Vs R3 R1 VT R3 R4 V0 VR e R2 Indipendenza da Ics e compensazione della variazione di VT con termistori Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Esempi di di moltiplicatore e divisore analogici con Amplificatori logaritmici ed esponenziali p g p VS1 AL1 V01 Sommatore non invertente a guadagno invertente a guadagno unitario R ‐VEE + V0=V’’S ‐ VS2 AL2 V02 R +VCC R R AL1, AL2 : Amplificatori logaritmici AE: Amplificatore esponenziale Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali AE V’0 Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 M lti li t Moltiplicatore Logaritmico L it i Esempio di applicazione degli amplificatori logaritmici ed esponenziali VS1 AL1 V01 In uscita a AL1 e AL2: R V01 K1 ln K 2VS 1 ‐VEE + V0=V’S AE ‐ VS2 AL2 V02 R V’0 +VCC R R con V0 K1 ln K 2VS 1 K1 ln K 2VS 2 K1 ln K 22VS 1VS 2 Elettronica applicata R3 R4 R3 R K2 2 R1VR K1 VT I In uscita al sommatore: it l t In uscita a AE: V0 V02 K1 ln K 2VS 2 1 (ln K 22VS 1VS 2 ) e K 2VS 1VS 2 K2 Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Moltiplicatore Analogico con Amplificatore logaritmico ed esponenziali Esempio di applicazione degli amplificatori logaritmici ed Esempio di applicazione degli amplificatori logaritmici ed esponenziali Divisore Moltiplicatore Elettronica applicata Amplificatore logaritmico Amplificatore logaritmico Amplificatore esponenziale Amplificatore esponenziale Amplificatore sommatore Amplificatore di differenze Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 2 Active Peak Detector 2. Active Applicazione del Diodo di Precisione ROUT C (senza carico) Se Vi V A V0 V0 V' Se Vi V0 V' V Pn V' Elettronica applicata l’AO satura positivamente, mandando D in conduzione C si carica fino a VPn e la differenza ai capi di AO si riduce in quanto Vi=V0, AO entra in regione lineare e V’ ( dalla saturazione positiva) inizia diminuire e D ad un certo punto si interdice. C non si carica più. l’AO satura negativamente e D interdetto , impedendo al C di scaricarsi, attraverso l’uscita attraverso l uscita dell dell’AO AO e C mantiene la sua carica e e C mantiene la sua carica e V0=V VPi Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 2 Active Peak Detector 2. Active Applicazione del Diodo di Precisione + ‐V VEE C RL D ‐ + V0 Effetti di carico: dipende anche da RL ( ROUT PROBLEMA 1: Il carico assorbe PROBLEMA 1: Il carico assorbe corrente dal condensatore V’ Vi VCC ROUT PROBLEMA 2: Per V ' VC SOLUZIONE 1 VC + ‐VEE + V’ Vi VCC ROUT Elettronica applicata + saturazione C ‐ D D è interdetto V V V ' V EE VCC ‐ RL ) C V0 RL ‐VEE Inseguitore di tensione che disaccoppia il condensatore dal carico impedendo che il carico assorba da esso corrente e lo scarichi carico assorba da esso corrente e lo scarichi variando il livello di picco “memorizzato” Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 2 Active Peak Detector 2. Active Applicazione del Diodo di Precisione SOLUZIONE 2 SOLUZIONE 2 Per Vi VC V ' VEE D1 conduce V ' V 0 Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 2 Active Peak Detector 2. Active Applicazione del Diodo di Precisione Esempio di applicazione: Rivelatore di inviluppo di segnale AM Esempio di applicazione: Rivelatore di inviluppo di segnale AM U1 AM D1 + OUT - U2 AOP + D1N914 OUT out RL R C 100n 0 2.2k 0 0 10V 0V -10V 0s V(AM) 1.0ms V(out) 2.0ms 3.0ms Time Elettronica applicata 4.0ms 5.0ms f Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Se vogliamo rivelare l’inviluppo di un segnale AM, basta inserire, nel circuito i i del d l rivelatore i l di picco, i una resistenza in parallelo al condensatore per fare in modo che esso possa anche scaricarsi ; in queste condizioni il circuito è in grado di seguire il picco del segnale di ingresso anche in discesa La costante di R C va scelta in modo che essa sia: che essa sia: ‐ decisamente più grande del periodo del segnale portante Tc, affinché il condensatore non si scarichi eccessivamente tra un picco e l’altro del segnale portante ‐ sensibilmente più piccola del periodo del segnale modulante Tm, affinché il condensatore possa seguire le evoluzioni del segnale modulante. Deve essere: Tcc C CR Tm m Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 3 Limitatore 3. Limitatore di Precisione di Precisione Applicazione del Diodo di Precisione ‐VEE R ‐ RL V0 Vd D Vi VR IR Vi + + t V’ V0 VR VCC Per il principio di massa virtuale si ha: V VR VR 1. Se Vi VR V VR e I R 0 2. Se Vi VR V VR e I R 0 Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali t Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 3 Limitatore 3. Limitatore di Precisione di Precisione Applicazione del Diodo di Precisione ‐VEE R Vd D ‐ 2. V VR RL V0 V ' VCC VD V 'V 0 D conduce IR Vi + + V ' (V V ) A V’ V VR VCC VR V0 V' A Ma come già visto parlando del diodo di precisione: 1. V V R V ' VEE V D V 'V 0 D interdetto V Vo Vi (Inseguitore di tensione) RL R RL Elettronica applicata V0 V 'V V R V0 V0 V A V V V 1 V R 0 V0 V0 1 V R A A A A V0 V R Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Tosatori asimmetrici R2 Vi D V ‐VEE R1 ‐ Vi Se R1=R2 IR + V0 Vi V VCC Se D è interdetto Se D è interdetto V0 D conduce se : V0 V Elettronica applicata R2 Vi R1 D è interdetto se : è interdetto se : Vi 0 perché V0 0 R 2 Vi V R1 D conduce se : Vi Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali R1 V R2 Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Tosatori asimmetrici ( con Diodo Zener) Se il ramo A‐B è un circuito è aperto R2 DZ Configurazione invertente Configurazione invertente D A B ‐VEE R1 V0 ‐ IR + V0 Vi VCC R2 Vi R1 Se V0 VZ V A‐B è un circuito è aperto R2 R Vi VZ V Vi 1 (VZ V ) R1 R2 U it i Uscita invertita tit Se Vi R1 (VZ V ) R2 Elettronica applicata Uscita tosata a V0 (VZ V ) Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Tosatori asimmetrici ( con Diodo Zener) TRANSCARATTERISTICA Vi V0 VT (VZ V ) R V S 1 (V z V ) R2 VS Vi Vi V R2 DZ D A B ‐VEE R1 ‐ IR + V0 Vi VCC Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Tosatori simmetrici ( con Diodi Zener Simmetrico) Se il ramo A‐B è un circuito è aperto R2 A VZ1 R1 DZ2 DZ1 ‐VEE B Se VZ 2 V 1 V0 VZ 1 V 2 ‐ Se V0 + Vi R1 R (VZ 1 V 2 ) Vi 1 (VZ 2 V 1 ) R2 R2 V0 VCC R1 (VZ 1 V 2 ) V0 VZ 1 V 2 R2 R Se Vi 1 (VZ 2 V 1 ) V0 (VZ 2 V 1 ) R2 Elettronica applicata R2 Vi R1 A‐B è un circuito è aperto VZ2 IR Se Vi V0 Uscita tosata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali R2 Vi R1 Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 4. Tosatori ( con Diodi Zener Simmetrico) Vi TRANSCARATTERISTICA V0 VT VZ+V -VT VT Vo -VT Vi -VZ-V VT VZ+V R2 (VZ V ) R1 -V VZ-V R2 DZ2 DZ1 A Se V 1 V 2 V e VZ 1 VZ 2 VZ VZ1 R1 ‐VEE B VZ2 ‐ IR V0 + Vi VCC Elettronica applicata Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 5. Clamper di precisione V0 ‐VEE C ‐ + Vi D Vi Vp ‐ + V’ Vo VCC Per Vi 0 V ' 0 e D ON V0 0 C inizia a caricarsi fino a quando Vi V p 2Vp Vp V 0 V ' VEE D OFF Da qui in poi AO resta aperto V0 Vi V p C non può scaricarsi C non può scaricarsi Elettronica applicata D OFF C scarico Applicazioni non lineari degli Amplificatori Operazionali D ON C si carica D OFF C carico Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 FINE www.uscndlab.dinfo.unifi.it Elettronica applicata