Diapositiva 1 - e-Learning

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Lo stato iniziale
• Come possono essere descritti primi
enunciati di più parole detti dai bambini?
• A quali regole obbediscono ?
• Come possono essere definiti i loro
componenti?
Braine (1963)
• Osserva 3 bambini per 4 mesi
• Propone un modello: la grammatica Pivot
• Si basa su meccanismi di tipo
distribuzionale (osservazione da parte del
bambino di regolarità nell’input)
• Comprende due classi di parole:
– La classe pivot
– La classe aperta
5
Definizione della grammatica pivot
• Classe pivot
–
–
–
–
–
Pochi elementi
Alta frequenza
Posizione fissa
Non c’è co-presenza
Non si presentano mai
da soli
• Classe aperta
–
–
–
–
–
Molti elementi
Bassa frequenza
Posizione libera
C’è copresenza
Si possono presentare
da soli
6
Combinazioni possibili secondo
la grammatica pivot
• P1+X
– È cane, è bello, è aperto
• X +P2
– cane qui, metto qui
• X +X
– Mangia pappa, bimbo bello
7
Critiche alla grammatica Pivot
• Non spiega le effettive combinazioni che
vengono osservate
• Non è adeguata per spiegare gli sviluppi
successivi
• Non tiene conto degli aspetti semantici
che permettono di disambiguare frasi
strutturalmente simili (mommy sock)
8
Mc Neill (1966)
- Ci sono delle relazioni universali di tipo
grammaticali sottostanti a tutte le lingue
- Il bambino ha fin dall’inizio a
disposizione queste relazioni
- Il compito del bambino è quello di
scoprire come sono realizzate nella
lingua madre
9
Relazioni grammaticali
universali
•
•
•
•
•
Predicato (mangia la mela)
Soggetto (il cane)
Verbo principale (mangia)
Oggetto (la mela)
Modificatore (il……la)
10
Problemi
• Non spiega le prime combinazioni
• E’ troppo potente
– Predice la comparsa di espressioni che in
realtà non si presentano
– Assume una conoscenza di categorie
grammaticali non dimostrabile
11
Teorie basate sulle relazioni
semantiche
•
Brown (1973) 18 bambini di lingua
inglese
– operazioni di referenza, (proprietà che
possono essere attribuite ad un determinato
referente):
1. Nominazione (“ecco cane”)
2. Ricorrenza (“ancora pappa”)
3. Non-esistenza (“più cane”)
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– RELAZIONI SEMANTICHE
4. Agente+azione (“bimbo mangia”)
5. Azione+oggetto (“mangia pappa”)
6. Agente+oggetto (“bimbo pappa”)
7. Azione+luogo (“metto qui”)
8. Entità+luogo (“bimbo casa”)
9. Entità+attributo (“bimbo bello”)
10. Possessore+cosa posseduta (“mamma scarpa”)
11. Dimostrativo+entità (“questo libro”)
13
critica
• Molte delle espressioni infantili non
possono essere fatte rientrare nelle
categorie proposte
14
Problemi irrisolti dai modelli
precedenti
• Come spiegare il passaggio dalle regole
presenti nelle grammatiche primitive alle
regole presenti nel linguaggio adulto?
• Come spiegare le variazioni crosslinguistiche?
I primi enunciati infantili all’interno
della usage-based Theory
• I primi enunciati dei bambini non sono
prodotti sulla base di “regole” o “categorie
astratte”, ma sono:
– Simili alle costruzioni presenti nell’input
– Concrete
• Le generalizzazioni compaiono solo dopo
che il bambino ha immagazzinato un certo
quantitativo di materiale linguistico
Le prime combinazioni
• Combinazioni di parole
– Esprimono linguisticamente alcuni elementi di
una scenario esperienziale
– Sono completamente CONCRETE
• Schemi pivot
– Rappresentano un primo livello di astrazione
– Sono formati da una parola che esprime l’atto
comunicativo e da uno slot libero che può
essere riempito con elementi vari
– Non seguono regole sintattiche ( ordine delle
parole, casi) per marcare i differenti ruoli
svolti dai differenti partecipanti alla scena
– “Voglio”+elemento variabile
– “ancora”+ ELEMENTO VARIABILE
– “no+ ELEMENTO VARIABILE”
•
•
•
•
•
•
“ancora latte”
“ancora libro”
“no latte”
“cane no”
Voglio pappa
Voglio latte
• Costruzioni item-based
– Hanno un livello di astrazione superiore agli
schemi pivot perché sono presenti elementi
sintattici
– L’ambito di applicazione di queste nozioni
sintattiche è però limitato e specifico
– Ciò può essere dimostrato sia con dati relativi
alla produzione spontanea, sia con dati
sperimentali
• i primi enunciati a più parole sono costruiti
sulla base di schemi (frames),
– Un elemento che rimane fisso, più uno o più
slots, che possono essere riempiti da
elementi variabili.
– Gli schemi non presuppongono alcuna
conoscenza grammaticale ed astratta; sono
“formule ad ambito limitato” (Braine 1976)
20
I primi enunciati prodotti dai bambini di
lingua italiana
Cipriani, P., et al. (1993) L’acquisizione della morfosintassi in italiano.
Fasi e processi, Padova, Unipress
ENUNCIATI senza VERBO
Enunciati composti dalla combinazione di un dimostrativo o un
modificatore con un nome (ad esempio «questo scimmione»;
in italiano.
Fasi
e processi” ed.
Enunciati composti
dalla
combinazione
di due nomi o di un
pronome con un nome aventi tra loro una relazione semantica
(ad esempio «scarpe babbo», «pattini io»);
Enunciati composti dalla combinazione di un elemento “sì/ no”
con una parola.
sintagmi preposizionali isolati o in combinazione (ad esempio
«a casa»).
Enunciati con verbo
F.S.I., ovvero frasi semplici Incomplete morfologicamente .Queste
sono frasi nucleari semplici contenenti un verbo, ma che risultano
incomplete degli elementi morfologici in quanto questi ultimi o
vengono omessi (ad esempio gli articoli), o vengono sostituiti con dei
Segmenti Fonetici Indifferenziati (ad esempio «lì c’è scimmione».
F.S.C., frasi semplici complete dal punto di vista morfologico
F.C. Frasi complesse, contenenti più di un verbo
Lo sviluppo delle prime combinazioni
(D’Odorico e Carubbi, 2000)
• simbolo illocutivo+elemento lessicale ( simili agli schemi
Pivot di Tomasello)
• La prima parola esprime la forza illocutiva dell’enunciato
(negazione, deissi, ricorrenza), mentre l’elemento variabile specifica
l’ambito a cui essa va applicata
– Ecco ______
• ecco tata
– Ancora _____
• ancora triciclo
– Là _____
• Là cappello
– No _____
• no rotto
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• copula+ elemento lessicale
– È ____________
•
•
•
•
é cucchiaio
è rotto
è grande
è su
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• C2-combinazione di due elementi
semanticamente pieni
• NN
– Occhietti bimbo
– Sedia mamma
– Latte bimbo
• NA
– Sedia gialla
– Due pentolini
– Sedia tua
– Palloncino blu
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• XV
– Mamma porta
– Bere pappa
– Federico legge
– I giochi faccio
– Seduto lì
– chiude mamma
– Vieni via
– Metti qua
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Gli schemi di enunciati basati
sul verbo
• ________ metto _______
– dove METTO?
– METTO casa
– METTO qui
– METTO giù
– _______ tolto ________
– l’ho TOLTO
– TOLTO l’omino
– TOLTO il terrazzo io
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• mancanza di generalizzazione
- le proprietà morfologiche e sintattiche
acquisite per un verbo non sono
generalizzabili a tutti i verbi, ma
l’acquisizione procede su basi isolate, e le
generalizzazioni relative alla struttura della
frase emergono solo dopo che il bambino
ha elaborato un certo numero di questi
schemi notandone somiglianze e
differenze
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Dalle espressioni di due parole alle espressioni di
più parole
• Processi di allungamento dell'enunciato
• Processi di riorganizzazione sintattica e di
completamento della struttura
argomentale
• Anche in questro passaggio ci sono dei
fenomeni transizionali
• Le prime espressioni di più di due parole
assumono la forma di catene :
– Annalisa// vado pipì
– Chi c’è?// tato
• I bambini costruiscono i loro enunciati più
lunghi sulla base di quelli prodotti in
precedenza.
– I bambini si basano sullo SCHEMA usato per
la costruzione delle espressioni di due parole
e lo espandono
– Ci sono pochi esempi di una reale
riorganizazione sulla base di regole
grammaticali
FEDERICA
– È tato
– È quello
– È niente
– Questo è rotto
– Questa è mia
– Dov’è quel gioco?
– Cos’è questo rumore?
– * Dov’è questa mia la
seggiolina
Federico
•
•
•
•
È rosso
Buttato lì
Questo apro
Federico legge
• Questo è rosso
• Borsa ho buttato lì
• Questo piccolo
schiacciare
• Federico siede qui
vicino
Veronica
• Quello qua
• Quello giallo
• Chiudi quello qua
• Blu quello qua
• Cos’è quello qua
grande?
Davide
• Versando il tè
• Gelato verde
• Questo serve
• Orsetto sta
giocando con la
palla
• Tappo verde
dov’è
• Questo ha i capelli
neri
La struttura argomentale del verbo
• Lo studio della struttura argomentale del verbo
si occupa di come il bambino impara a produrre
gli argomenti corretti per i vari tipi di verbo
– Soggetto
– Oggetto
– Oggetto indiretto
• Lo studio delle variazioni cross-linguistiche di
questa capacità è importante per la verifica della
teoria dei principi e dei parametri
PREDITTIVITÁ
In base ai diversi approcci teorici è possibile ricavare
differenti predizioni sullo sviluppo della morfologia verbale:
Ad esempio:
•
Approccio innatista
•
Conoscenza dei diversi tipi di verbi
produzione intransitivi > produzione transitivi
perchè più semplice fare frasi corrette grammaticalmente
produzione dei verbi misti solo in forma intransitiva
•
no identificazione precoce dei diversi tipi di verbi –
nelle prime fasi, produzione dei verbi più frequenti nell’input
no generalizzazione delle proprietà morfologiche ad altri verbi
• Ipotesi del possesso di un modello completo della
grammatica adulta fin dalle prime fasi di acquisizione
del linguaggio (Valian, 1991)
– Il bambino evita di produrre enunciati grammaticalmente
scorretti
– Ha delle limitazioni nella produzione di enunciati lunghi e
complessi
– L’uso di verbi transitivi richiede obbligatoriamente il
complemento oggetto
• Il bambino preferisce usare i verbi intransitivi
• presenza del complemento oggetto in accompagnamento dei
verbi transitivi
• I dati raccolti mostrano che:
– I bambini con una MLU più bassa producevano meno verbi
transitivi
– Nel 93% dei casi i VT erano accompagnati dal complemento
oggetto
– NON CONFERMATI DA RICERCHE SUCCESSIVE ?
41
La struttura argomentale del verbo nella
lingua italiana
• Nella lingua italiana (come in altre lingue
romanze) il soggetto può essere omesso
– la sua identificazione è infatti facilitata dalla
forma flessa del verbo
• Alcuni dati empirici a disposizione sui
bambini che acquisiscono una lingua con
queste caratteristiche mostrano che nelle
prime fasi di acquisizione il soggetto è
assente
42
Fasi di acquisizione del soggetto
nella lingua italiana
• (Caprin, 2002)
• l’espressione del soggetto risulta piuttosto
bassa nelle prime fasi di sviluppo del
linguaggio (MLU 1.0-1.5)
– intorno all’11% degli enunciati contenenti un
verbo
– aumenta (tra il 24 e il 28%) nelle fasi
successive di sviluppo
43
– Il soggetto è espresso in forma lessicale,
piuttosto che pronominale
• il pronome usato è il pronome di prima persona
singolare (io) seguito dalla terza e dalla seconda
persona singolare (lui/lei, tu)
– Il tipo di verbo nel quale il soggetto si
presenta con maggiore frequenza è la copula
(essere/errerci), e i verbi intransitivi
• il soggetto è maggiormente omesso con i verbi
transitivi perché questi richiedono
obbligatoriamente il complemento oggetto
– un eccessivo carico alla memoria di lavoro dei bambini
più piccoli.
44
• Serratrice (2005)
• Ruolo della pragmatica nella realizzazione
del soggetto
– Gli argomenti che possono essere identificati
correttamente attraverso il contesto linguistico
o extralinguistico non vengono espressi
– ES. Prima e seconda persona del verbo
identificano il soggetto, la terza no
• Vincolo pragmatico NON morfologico
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Dati:
• 6 bambini
– 3667 frasi contenenti un verbo
– 4 stadi di MLUw da 1.5 a 4.0
• Codifica del soggetto
– Espressione: Sintagma nominale, nome
proprio, pronome personale, pronome
dimostrativo pronome indefinito, quantificatori
– Informatività: persona, attivazione,
disambiguazione
46
Risultati
• Fin dall’inizio (MLU sotto 2.0) il soggetto è
espresso in una percentuale tra il 16% e il
23% dei contesti possibili
• La sensibilità all’informatività della persona
del verbo è presente fin dall’inizio (23% vs
12%) ed aumenta nel corso dello sviluppo
• Risultati simili per l’attivazione e la
disambiguazione
47
conclusione
• I dati ottenuti sono in contrasto sia con
una spiegazione puramente sintattica sia
con una basata sulle “performance
limitations”
– Le previsioni sono opposte perché esprimere
un soggetto non identificabile in altro modo
impone l’utilizzo di più risorse
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Lo sviluppo della struttura argomentale del
verbo nei bambini di lingua italiana
• Fonti:
– Dati longitudinali: Anna Medola, Prime fasi
dll’acquisizione della morfosintassi del verbo.
Uno studio longitudinale, Tesi di laurea.
– Dati trasversali: D’Odorico, L., Fasolo, M.
Lexical, morphological and syntactic
characteristics of verbs in the spontaneous
production of Italian children, submitted.
Schema di codifica
per la struttura degli enunciati
Enunciato con verbo
MONOREMATICO
(costituito
dal solo verbo)
PLURIREMATICO
Con Soggetto
(specifica l’agente dell’azione)
Con Compl. Oggetto
(specifica l’oggetto diretto
dell’azione)
Con Soggetto e
Compl. Oggetto
(specifica agente e oggetto diretto)
Con Altri Complementi
soggetti
• Dati longitudinali:
– 12 bambini osservati IN DUE FASI:
• FASE 1: ampiezza del vocabolario produttivo di ca 200 parole
• FASE 2: ampiezza del vocabolario produttivo di ca 500 parole
• Dati trasversali:
–
–
–
–
24 bambini
MLUw da 1.00 to 3.00 (mean: 1.65. range: 1.08-2.64)
Età media 24;23 (19;05-31;00)
Ampiezza media del vocabolario 410 words (185619).
• Previsioni basate sull’ipotesi della competenza
completa/ limitazioni nella performance:
– I verbi intransitivi dovrebbero essere usati di
più dei verbi transitivi nelle fasi più primitive
dello sviluppo linguistico
100
Nei dati trasversali:
Transitivi = 58.61%
Misti=14.79%
P erc en tu a le
Intransitivi = 26.60%
75
Fase 1
Fase 2
50
25
0
Transitivi
Intransitivi
Misti
52
• Produzione dei verbi in forma
isolata:
–Dati longitudinali:
- Fase 1: 41% v. transitivi Monorematici
- Fase 2: 22% v. transitivi Monorematici
– Dati Trasversali:
• Transitivi =49.53
• Intransitivi =52.60
• I verbi transitivi dovrebbero avere fin
dall’inizio il complemento oggetto in una
misura piuttosto alta
• Dal momento che in italiano il soggetto è
opzionale e il complemento oggetto è
obbligatorio:
– il soggetto dovrebbe essere espresso
maggiormente con i verbi intransitivi
– Non ci dovrebbero essere enunciati con il
verbo transitivo in cui è espresso il soggetto
ma non il complemento oggetto
Produzione del complemento
oggetto
Dati longitudinali:
Fase 1
Produzione
complemento
oggetto con verbi
transitivi
Fase 2
N
Media
d.s.
N
Media
d.s.
6
21,99
30,88
12
43,61
23,54
Strttura argomentale
Dati trasversali
Media
s.d.
Transitivi
13.48
13.21
Intransitivi
33.51
27.61
32.29
22.94
Transitivi
17.68
19.26
Intransitivi
22.36
23.69
Expressione del soggetto
Expressionedell’Oggetto diretto
Transitivi
Expressione dell’oggetto indiretto
– Circa nel 26% dei casi in cui iI verbo
transitivo è accompagnato da un argomento
questo è il soggetto (opzionale) invece del
complemento oggetto ( obbligatorio)
– All’aumentare dell’MLU aumenta sia la
produzione del soggetto, che quella
dell’oggetto diretto e indiretto
La generalizzazione della struttura
argomentale
• I bambini usano in media 5 diversi schemi
sintattici, ma l’80% dei verbi sono usati sempre
nello stesso schema, mentre un altro 15% di
verbi sono usati al massimo in 2 diversi schemi.
• La tendenza a usare sempre un verbo nello
stesso schema è inversamente collegata al
numero di verbi che il bambino sa usare (r=0.70, p=0.001).
»
conferma della verb island hypothesis
Il problema dei verbi misti
• Difficile scoprire se il bambino ha
consapevolezza del fatto che i verbi sono
misti
– L’utilizzo in una sola forma che cosa prova?
• SCELTA CONSAPEVOLE DELLA STRUTTURA
ARGOMENTALE Più SEMPLICE
• NON CONOSCENZA DELLA DUPLICE
STRUTTURA
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