2 | Le origini della cartografia scientifica

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PERCORSI tra le MAPPE
v e r s o l a C A RT O G R A F I A 2 . 0
mostra
[storia della cartografia]
2 | Le origini della cartografia scientifica
Scythia
OCEAN
Si attribuisce al filosofo ionico Anassimandro di Mileto (610 – 546 a.c.)
il primo disegno della terra.
In tale rappresentazione, così come in quella di poco successiva di
Ecateo di Mileto (550 – 480 a.c.), l'ecumene era raffigurato come un
disco circondato dall'Oceano, diviso trasversalmente dal
Mediterraneo in due continenti: l'Europa e l'Asia. Nel IV sec. a.c.
Dicearco da Messina indicò per primo la necessità di disegnare sulla
carta delle linee rette tra loro ortogonali a cui riferire la posizione dei
singoli punti della superficie terrestre. Tracciò cosi il diafragma, una
linea che partendo dalle Colonne d'Ercole attraversava lo stretto di
Messina e Atene fino a spingersi alle estremità orientali del mondo
allora conosciuto.
A questa retta era forse abbinato anche un meridiano fondamentale
passante per Rodi. Un ulteriore progresso in tal senso fu portato
avanti da Eratostene (276 –195 a.c.) che, per aver concepito un
reticolato geografico con paralleli e meridiani posti a distanze
diseguali, è considerato dagli studiosi moderni il padre della
geografia scientifica.
EUROPE
Issedones
Celts
Adria
Thraca
Athens
Tartessus
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Miletus
Syracuse
India
Carthage
Assyria
Menphis
Babylon
Egypt
Thebes
Arabia
Ricostruzione della mappa di Ecateo di Mileto
Liber Geographia - Claudius Ptolemaeus – 1511
Biblioteca civica Berio - Genova
+
tavoletta
d'argilla
babilonese
Geographia
universalis
- Claudius Ptolemaeus – 1542
Biblioteca civica Berio – Genova
Rappresentazione del mappamondo
[storia della cartografia]
ASIA
Susa
LIBYA
Nel II a.c. il matematico Ipparco da Nicea impose il concetto, tuttora
valido, secondo cui per calcolare latitudine e longitudine di un punto
ci si deve basare esclusivamente su metodi astronomici.
Egli teorizzò inoltre il principio che nelle carte geografiche le linee di
riferimento devono essere poste a distanze uguali.
Tale raccomandazione fu applicata nel I sec. d.c. da Marino di Tiro che
realizzò, su una carta andata perduta, una proiezione cilindrica
orizzontale della terra con delle linee parallele verticali ed orizzontali
misurate in gradi.
Partendo dall'opera di Marino, Claudio
Tolomeo (100 - 178 d.c.), il più grande
astronomo, cartografo e geografo della
Grecia antica, ideò la proiezione conica
equidistante ed omeotera.
Il suo mappamondo è il solo che ci è
pervenuto dall'antichità.
A Tolomeo dobbiamo anche un'opera in
otto libri, la Geografia, dove raccolse le
conoscenze geografiche e cartografiche
del suo tempo.
Media
Persia
OCEAN
I Greci furono abili navigatori, ebbero perciò necessità di imparare a
tracciare rotte precise e di rappresentare i territori ove approdavano
con i loro commerci. Furono i primi a tentare di individuare la
posizione assoluta di un punto e la forma e le dimensioni della
superficie terrestre.