l'Adige ISTRUZIONE LA POLEMICA Ieri vertice degli istituti paritari. Giacometti (Arcivescovile): «I nostri prof non sono di serie B» Cronaca di «Siamo pronti a sgombrare il campo permettendo alla giunta di discutere le altre delibere, basta che Pacher ritiri la delibera su Polis». Sintetizzata nelle parole di Marco Sembenotti è questa l’ultima offerta di Forza Italia per togliere l’ostruzionismo d’aula che rischia di impantanare il consiglio comunale di Trento non permettendo alla giunta di centrosinistra di portare a casa altri provvedimenti urgenti, quali la seconda adozione del piano commerciale, le delibere su Tagesmütter e via Cappuccini. Una delibera delicata per la giunta quest’ultima - sostiene il gruppo azzurro - visto che da tempo ha promesso alla proprietà la possibilità di realizzare TRENTO REDAZIONE: FAX: E-MAIL: 0461 - 886111 0461 - 886263 [email protected] Zampiccoli: con noi più spazio a decentramento e comitati Forza Italia a Pacher: «Ritira Polis, poi approviamo le altre delibere» i propri progetti sull’area delle scuole d’arte. «La nostra - ha voluto chiarire per l’ennesima volta in conferenza stampa il coordinatore Zampiccoli - non è la battaglia contro gli artigiani, ma sostentiamo che per approntare quelle aree ci siano delle strade diverse». Spiegare quali è toccato, ieri in conferenza stampa, al consigliere Nicola Giuliano: un’azione diretta del Comune su quelle aree, oppure la stipu- la di una convenzione con Tecnofin o Agenzia per lo sviluppo che hanno le capacità per realizzare tali operazioni. «Lo stesso presidente Fedrizzi in un intervista a l’Adige - osserva Giuliano - dice che non è vero che quelle aree sono troppo piccole affinché l’Agenzia possa intervenire». Il consigliere azzurro rileva poi come Fedrizzi abbia specificato i criteri di assegnazione dei lotti agli artigiani, compito che - secondo Forza Ita- Ettore Zampiccoli domenica 20 marzo 2005 15 lia - dovrebbe spettare esclusivamente al consiglio comunale. «Vuol dire che Pacher e Grasselli hanno già deciso tutto. Io credo dice - che sia vergognoso che ci vengano a dire quali sono i criteri prima della discussione». In vista della campagna elettorale Zampiccoli ha poi svelato le direttrici sulle quali Forza Italia si muoverebbe nel caso i cittadini la chiamassero a governare la città. Oltre a pretendere maggiore autonomia di Palazzo Thun rispetto a Piazza Dante («Sulla riforma dei Comuni questa giunta non ha osato dire nulla») Zampiccoli promette il potenziamento del decentramento e «facilitazioni ai comitati spontanei di cittadini». Le scuole private: faremo ricorso al Tar Meno punti ai supplenti Quante critiche a Salvaterra di PAOLO BARI Pronti al ricorso al Tar per tutelare i docenti delle scuole paritarie. Non si è fatta attendere la risposta alla (contrastata) scelta della giunta di ridurre da 12 a 9 il punteggio attribuito agli insegnanti che hanno svolto un anno di servizio nelle scuole paritarie. Ieri l’argomento è stato discusso a lungo nel corso di una riunione della Fidae regionale, la federazione che riunisce le 17 scuole paritarie del Trentino Alto Adige. «Una sorpresa, non lo nego - afferma il presidente, monsignor Umberto Giacometti - perché ritenevo che la cultura della parità fosse ormai consolidata e diffusa, in particolare fra i massimi responsabili della politica scolastica provinciale. Le scuole paritarie sono una ricchezza per l’intero sistema dell’istruzione perché assicurano la diversità dei progetti educativi. La legge stabilisce la pari dignità di tutte le scuole, sia quelle statali sia quelle paritarie che garantiscono un servizio aperto a tutti. Questa decisione è un segnale preoccupante. Siamo già una realtà minoritaria e debole; così ci si indebolisce ancora di più. Vogliono forse farci scomparire?». Monsignor Giacometti si dichiara grato a Dellai, attento alle esigenze delle scuole paritarie. Non mancano invece le polemiche («Serene e pacate») nei confronti di Salvaterra. «Ci dispiace - prosegue il presidente della Fidae - che l’assessore ci tratti in questo modo. La prima volta che lo vedrò, gli chiederò ragione di una scelta che penalizza i docenti delle scuole paritarie. I nostri insegnanti non possono essere considerati di serie B, anche loro si impegnano a favore dell’utenza come tutti gli al- tri e spesso fanno sacrifici per raggiungere la loro sede di lavoro. In provincia di Bolzano questa discriminazione non esiste». Ieri mattina numerosi docenti si sono rivolti a monsignor Giacometti per esternargli tutte le loro preoccupazioni. «Per tutelare il loro lavoro - spiega il direttore dell’Arcivescovile - siamo pronti a presentare ricorso al Tar in modo da ottenere la cancellazione del regolamento provinciale». Simile la posizione di madre Angelina, superiora delle Canossiane, una vita da insegnante e da direttrice. «Non sono d’accordo - precisa perché i docenti delle scuole paritarie non vanno penalizzati, non devono essere trattati da insegnanti di serie B. È una grande ingiustizia in quanto il servizio è il medesimo. Spero che i docenti si facciano sentire per protestare contro una decisione discriminante». Più diversificato appare invece il punto di vista dei sindacati. Se è scontato l’appoggio a Salvaterra da parte di Cgil e Uil, organizzazioni da sempre in difesa della scuola pubblica, contrario è Bruno Paganini, segretario della Cisl. «Senza entrare nel merito delle questioni ideologiche o religiose, ma guardando solo gli interessi dei lavoratori - dichiara - sono perplesso per la scelta della giunta di attribuire punteggi diversi. Il servizio è lo stesso sia nelle pubbliche sia nelle private; spesso la scelta dei docenti per uno o per l’altro settore è casuale e dettata solo dalla necessità di trovare un impiego. Se la differenza sta nel sistema di accesso, cambiamolo per garantire una maggiore trasparenza. Se si chiamano scuole paritarie, un motivo vi sarà. Altrimenti usiamo l’espressione quasi-paritarie». IN TRINCEA. L’inaugurazione di una classe all’Arcivescovile e, più a sinistra, monsignor Umberto Giacometti G in Breve Sandro Paoli patteggia Ha patteggiato 8 mesi di reclusione ed è stato liberato Sandro Paoli, 29 anni di Levico, arrestato a Trento per rapina impropria. L’uomo era stato pizzicato a frugare nella borsetta di un insegnante al Centro formazione professionale di viale Verona. Scoperto, era fuggito strattonando le persone che tentavano di fermarlo. La scuola di Valtopina Cogo: pareggiati i conti. Morandini (Udc) annuncia una mozione contraria «Non è una discriminazione» La delibera della giunta provinciale, che ha introdotto il riconoscimento di un punteggio inferiore per i supplenti nelle scuole paritarie rispetto a chi insegna nelle scuole pubbliche fa insorgere Pino Morandini, consigliere provinciale dell’Udc, che annuncia che presenterà al più presto una mozione per chiedere la modifica del regolamento per la definizione delle graduatorie degli insegnanti approvato venerdì dalla giunta Dellai. «Non condivido affatto - spiega Morandini - le motivazioni addotte dall’assessore all’istruzione Salvaterra, perché si introduce una discriminazione nei confronti degli insegnanti delle scuole private paritarie che, in base alla legge, fanno parte a tutti gli effetti del servizio di istruzione statale. Non è vero inoltre che questi sono avvantaggiati rispetto ai colleghi. Innanzitutto, ricevono uno stipendio inferiore mediamente del 5%, poi non sempre le supplenze sono annuali, Margherita Cogo come si sostiene, ma anche per periodi più brevi. Infine, il fatto che le scuole private possano scegliere gli insegnanti senza pescare dalle graduatorie facilita la scuola ma non il supplente. Infine, a livello nazionale - osserva Morandini - il ministro Moratti ha deciso di riconoscere lo stesso punteggio e non è per ragioni ideologiche». Di tutt’altro avviso è la vicepresidente della Provincia, la diessina Margherita Cogo, secondo la quale: «Questa delibera è un bel segnale, perché la giunta ha riconosciuto, con questa differenziazione di punteggio, che c’è una bella diversità tra la gavetta che un insegnante della scuola pubblica deve fare per mettere insieme un anno di supplenze, con il disagio spesso di doversi recare in tutto il Trentino, rispetto ai colleghi che hanno lavorato nelle scuole paritarie, quasi tutte concentrate in città. Con questi tre punti in meno si sono solo pareggiati i conti senza nessun intento disciminatorio». In giunta, sulla proposta (si era parlato anche di dimezzare il punteggio) c’è stata un’iniziale resistenza del presidente Dellai e soprattutto dall’assessore Marta Dalmaso, che è stata insegnante all’Arcivescovile. Poi però entrambi hanno avallato la soluzione intermedia. L.P. È stata inaugurata ieri a Valtopina, piccolo centro umbro colpito dal terremoto del ’97, la nuova scuola elementare, realizzata grazie all’aiuto del Trentino. Alla cerimonia c’erano il presidente Dellai e gli assessori Grisenti e Gilmozzi, oltre ai dirigenti Bortolotti, Berlanda e Decol. Inquilini Itea contro Ferrante A Ferrante, il segretario Cisl che aveva attaccato il comitato degli inquilini Itea, risponde Salvatore Peri (Comitato inquilini democratici): «Nessuno deve essere escluso dalla possibilità di avere una casa. Non è vero che difendiamo solo chi vive già in un alloggio». Piergiorgio Giuliani (Siapat) annuncia intanto un incontro con il candidato sindaco di Forza Italia Ettore Zampiccoli e che con i rappresentanti del centrodestra si terrà una «mega assemblea» degli inquilini Itea. L’appuntamento è previsto per metà aprile. La polemica sul viaggio degli studenti solandri a Tenerife. La replica di Pinter (Sdr) L’emozione di un viaggio... Via Suffragio, 33 - Primo piano - 38100 Trento Tel. 0461.984015 - email: [email protected] Lunedì - venerdì 09.00 / 13.00 - 15.00 / 19.00 ma nessuno di loro è rimasto sul merito. Mi dispiace che non capiscano il senso dell’iniziativa: mi chiedo perché si debba scomodare la Provincia per mandare i ragazzi a Tenerife. Queste sono iniziative che dovrebbero essere di competenza degli enti locali, non della Provincia, che invece controlla i finanziamenti anche a questo livello». Quanto a Panizza e alle critiche per la recente missione in Tibet, Pinter replica: «È stata la prima volta che sono uscito dall’Italia in tanti anni di attività. E all’inizio della legislatura ho ottenuto di togliere la possibilità ai segretari questori di assumere un collaboratore, che invece Panizza aveva. Una scelta di risparmio». D5031901 Non si placa la polemica sul viaggio studi che (anche con i soldi della Provincia) un gruppo di studenti solandri farà a Tenerife, a poche centinaia di metri da dove il presidente del Consiglio Giacomo Bezzi sta realizzando un grande villaggio turistico. Il consigliere provinciale della Sdr Roberto Pinter ha presentato un’interrogazione, incassando poi le critiche non solo dello stesso Bezzi, ma anche dell’assessore Panizza e dei sindaci dei comuni interessati al progetto (Luciano Dell’Eva di Ossana e Pierantonio Cristoforetti di Malè), offesi dai dubbi sollevati dall’ex vicepresidente della Provincia. Il quale risponde: «Capisco che i sindaci vogliano difendere il loro nume titolare (Bezzi, ndr), 50320057 «Io contro le assunzioni, Panizza no»