Le scuole private: faremo ricorso al Tar

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l'Adige
ISTRUZIONE
LA POLEMICA
Ieri vertice degli
istituti paritari.
Giacometti
(Arcivescovile):
«I nostri prof non
sono di serie B»
Cronaca di
«Siamo pronti a sgombrare il
campo permettendo alla giunta di
discutere le altre delibere, basta
che Pacher ritiri la delibera su Polis». Sintetizzata nelle parole di
Marco Sembenotti è questa l’ultima offerta di Forza Italia per togliere l’ostruzionismo d’aula che
rischia di impantanare il consiglio
comunale di Trento non permettendo alla giunta di centrosinistra
di portare a casa altri provvedimenti urgenti, quali la seconda
adozione del piano commerciale,
le delibere su Tagesmütter e via
Cappuccini. Una delibera delicata per la giunta quest’ultima - sostiene il gruppo azzurro - visto che
da tempo ha promesso alla proprietà la possibilità di realizzare
TRENTO
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Zampiccoli: con noi più spazio a decentramento e comitati
Forza Italia a Pacher: «Ritira Polis,
poi approviamo le altre delibere»
i propri progetti sull’area delle
scuole d’arte.
«La nostra - ha voluto chiarire
per l’ennesima volta in conferenza stampa il coordinatore Zampiccoli - non è la battaglia contro gli
artigiani, ma sostentiamo che per
approntare quelle aree ci siano
delle strade diverse». Spiegare
quali è toccato, ieri in conferenza
stampa, al consigliere Nicola Giuliano: un’azione diretta del Comune su quelle aree, oppure la stipu-
la di una convenzione con Tecnofin o Agenzia per lo sviluppo che
hanno le capacità per realizzare
tali operazioni. «Lo stesso presidente Fedrizzi in un intervista a
l’Adige - osserva Giuliano - dice
che non è vero che quelle aree sono troppo piccole affinché l’Agenzia possa intervenire». Il consigliere azzurro rileva poi come Fedrizzi abbia specificato i criteri di assegnazione dei lotti agli artigiani,
compito che - secondo Forza Ita-
Ettore Zampiccoli
domenica
20 marzo 2005
15
lia - dovrebbe spettare esclusivamente al consiglio comunale.
«Vuol dire che Pacher e Grasselli
hanno già deciso tutto. Io credo dice - che sia vergognoso che ci
vengano a dire quali sono i criteri prima della discussione».
In vista della campagna elettorale Zampiccoli ha poi svelato le
direttrici sulle quali Forza Italia si
muoverebbe nel caso i cittadini
la chiamassero a governare la città. Oltre a pretendere maggiore
autonomia di Palazzo Thun rispetto a Piazza Dante («Sulla riforma
dei Comuni questa giunta non ha
osato dire nulla») Zampiccoli promette il potenziamento del decentramento e «facilitazioni ai comitati spontanei di cittadini».
Le scuole private: faremo ricorso al Tar
Meno punti ai supplenti
Quante critiche a Salvaterra
di PAOLO BARI
Pronti al ricorso al Tar per tutelare i docenti delle scuole paritarie. Non si è fatta attendere
la risposta alla (contrastata) scelta della giunta di ridurre da 12 a
9 il punteggio attribuito agli insegnanti che hanno svolto un anno di servizio nelle scuole paritarie. Ieri l’argomento è stato discusso a lungo nel corso di una
riunione della Fidae regionale, la
federazione che riunisce le 17
scuole paritarie del Trentino Alto Adige.
«Una sorpresa,
non lo nego - afferma il presidente,
monsignor Umberto
Giacometti - perché
ritenevo che la cultura della parità fosse ormai consolidata e diffusa, in particolare fra i massimi
responsabili della
politica scolastica
provinciale. Le scuole paritarie sono una
ricchezza per l’intero sistema dell’istruzione perché
assicurano la diversità dei progetti educativi. La legge stabilisce la pari dignità di tutte le scuole, sia quelle statali sia quelle paritarie che garantiscono un servizio aperto a tutti. Questa decisione è un segnale preoccupante. Siamo già una realtà minoritaria e debole; così ci si indebolisce ancora di più. Vogliono forse farci scomparire?».
Monsignor Giacometti si dichiara grato a Dellai, attento alle esigenze delle scuole paritarie. Non mancano invece le polemiche («Serene e pacate») nei
confronti di Salvaterra. «Ci dispiace - prosegue il presidente
della Fidae - che l’assessore ci
tratti in questo modo. La prima
volta che lo vedrò, gli chiederò
ragione di una scelta che penalizza i docenti delle scuole paritarie. I nostri insegnanti non possono essere considerati di serie
B, anche loro si impegnano a favore dell’utenza come tutti gli al-
tri e spesso fanno sacrifici per
raggiungere la loro sede di lavoro. In provincia di Bolzano questa discriminazione non esiste».
Ieri mattina numerosi docenti si sono rivolti a monsignor Giacometti per esternargli tutte le
loro preoccupazioni. «Per tutelare il loro lavoro - spiega il direttore dell’Arcivescovile - siamo
pronti a presentare ricorso al Tar
in modo da ottenere la cancellazione del regolamento provinciale».
Simile la posizione di madre
Angelina, superiora delle Canossiane, una vita da insegnante e da direttrice. «Non sono
d’accordo - precisa perché i docenti delle scuole paritarie
non vanno penalizzati, non devono essere trattati da insegnanti di serie B. È
una grande ingiustizia in quanto il servizio è il medesimo.
Spero che i docenti
si facciano sentire
per protestare contro una decisione discriminante».
Più diversificato appare invece il punto di vista dei sindacati. Se è scontato l’appoggio a Salvaterra da parte di Cgil e Uil, organizzazioni da sempre in difesa della scuola pubblica, contrario è Bruno Paganini, segretario
della Cisl. «Senza entrare nel merito delle questioni ideologiche
o religiose, ma guardando solo
gli interessi dei lavoratori - dichiara - sono perplesso per la
scelta della giunta di attribuire
punteggi diversi. Il servizio è lo
stesso sia nelle pubbliche sia nelle private; spesso la scelta dei
docenti per uno o per l’altro settore è casuale e dettata solo dalla necessità di trovare un impiego. Se la differenza sta nel sistema di accesso, cambiamolo per
garantire una maggiore trasparenza. Se si chiamano scuole paritarie, un motivo vi sarà. Altrimenti usiamo l’espressione quasi-paritarie».
IN TRINCEA. L’inaugurazione
di una classe all’Arcivescovile
e, più a sinistra, monsignor
Umberto Giacometti
G in Breve
Sandro Paoli
patteggia
Ha patteggiato 8 mesi di
reclusione ed è stato liberato Sandro Paoli, 29 anni
di Levico, arrestato a
Trento per rapina impropria. L’uomo era stato pizzicato a frugare nella borsetta di un insegnante al
Centro formazione professionale di viale Verona.
Scoperto, era fuggito
strattonando le persone
che tentavano di fermarlo.
La scuola
di Valtopina
Cogo: pareggiati i conti. Morandini (Udc) annuncia una mozione contraria
«Non è una discriminazione»
La delibera della giunta provinciale, che ha introdotto il riconoscimento di un punteggio inferiore per i supplenti nelle scuole paritarie rispetto a chi insegna
nelle scuole pubbliche fa insorgere Pino Morandini, consigliere provinciale dell’Udc, che annuncia che presenterà al più presto una mozione per chiedere la
modifica del regolamento per la
definizione delle graduatorie degli insegnanti approvato venerdì dalla giunta Dellai.
«Non condivido affatto - spiega Morandini - le motivazioni addotte dall’assessore all’istruzione Salvaterra, perché si introduce una discriminazione nei confronti degli insegnanti delle scuole private paritarie che, in base
alla legge, fanno parte a tutti gli
effetti del servizio di istruzione
statale. Non è vero inoltre che
questi sono avvantaggiati rispetto ai colleghi. Innanzitutto, ricevono uno stipendio inferiore mediamente del 5%, poi non sempre le supplenze sono annuali,
Margherita Cogo
come si sostiene, ma anche per
periodi più brevi. Infine, il fatto
che le scuole private possano scegliere gli insegnanti senza pescare dalle graduatorie facilita la
scuola ma non il supplente. Infine, a livello nazionale - osserva
Morandini - il ministro Moratti ha
deciso di riconoscere lo stesso
punteggio e non è per ragioni
ideologiche».
Di tutt’altro avviso è la vicepresidente della Provincia, la diessina Margherita Cogo, secondo
la quale: «Questa delibera è un
bel segnale, perché la giunta ha
riconosciuto, con questa differenziazione di punteggio, che c’è una
bella diversità tra la gavetta che
un insegnante della scuola pubblica deve fare per mettere insieme un anno di supplenze, con il
disagio spesso di doversi recare
in tutto il Trentino, rispetto ai colleghi che hanno lavorato nelle
scuole paritarie, quasi tutte concentrate in città. Con questi tre
punti in meno si sono solo pareggiati i conti senza nessun intento
disciminatorio». In giunta, sulla
proposta (si era parlato anche di
dimezzare il punteggio) c’è stata
un’iniziale resistenza del presidente Dellai e soprattutto dall’assessore Marta Dalmaso, che è stata insegnante all’Arcivescovile.
Poi però entrambi hanno avallato la soluzione intermedia.
L.P.
È stata inaugurata ieri a
Valtopina, piccolo centro
umbro colpito dal terremoto del ’97, la nuova
scuola elementare, realizzata grazie all’aiuto del
Trentino. Alla cerimonia
c’erano il presidente Dellai e gli assessori Grisenti
e Gilmozzi, oltre ai dirigenti Bortolotti, Berlanda e
Decol.
Inquilini Itea
contro Ferrante
A Ferrante, il segretario
Cisl che aveva attaccato il
comitato degli inquilini
Itea, risponde Salvatore
Peri (Comitato inquilini
democratici): «Nessuno
deve essere escluso dalla
possibilità di avere una casa. Non è vero che difendiamo solo chi vive già in
un alloggio». Piergiorgio
Giuliani (Siapat) annuncia
intanto un incontro con il
candidato sindaco di Forza Italia Ettore Zampiccoli e che con i rappresentanti del centrodestra si
terrà una «mega assemblea» degli inquilini Itea.
L’appuntamento è previsto per metà aprile.
La polemica sul viaggio degli studenti solandri a Tenerife. La replica di Pinter (Sdr)
L’emozione di un viaggio...
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ma nessuno di loro è rimasto sul
merito. Mi dispiace che non capiscano il senso dell’iniziativa:
mi chiedo perché si debba scomodare la Provincia per mandare i ragazzi a Tenerife. Queste sono iniziative che dovrebbero essere di competenza degli enti locali, non della Provincia, che invece controlla i finanziamenti anche a questo livello».
Quanto a Panizza e alle critiche per la recente missione in
Tibet, Pinter replica: «È stata la
prima volta che sono uscito dall’Italia in tanti anni di attività. E
all’inizio della legislatura ho ottenuto di togliere la possibilità
ai segretari questori di assumere un collaboratore, che invece
Panizza aveva. Una scelta di risparmio».
D5031901
Non si placa la polemica sul
viaggio studi che (anche con i
soldi della Provincia) un gruppo
di studenti solandri farà a Tenerife, a poche centinaia di metri
da dove il presidente del Consiglio Giacomo Bezzi sta realizzando un grande villaggio turistico.
Il consigliere provinciale della
Sdr Roberto Pinter ha presentato un’interrogazione, incassando poi le critiche non solo dello
stesso Bezzi, ma anche dell’assessore Panizza e dei sindaci dei
comuni interessati al progetto
(Luciano Dell’Eva di Ossana e
Pierantonio Cristoforetti di Malè), offesi dai dubbi sollevati dall’ex vicepresidente della Provincia. Il quale risponde: «Capisco
che i sindaci vogliano difendere
il loro nume titolare (Bezzi, ndr),
50320057
«Io contro le assunzioni, Panizza no»
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