PROVIDER IMAGINE SRL Principali progetti FAD 2010-2011-2012-2013 1. Nuove prospettive terapeutiche per il trattamento del Tabagismo (6-89) 2. Il farmacista e la farmacovigilanza: aspetti sanitari, deontologici e sociali dell’attività di sorveglianza (6-99) 3. Dispositivi medici, diagnostici in vitro e biocidi (6-136) 4. Alimentazione e nutrizione a 360°: in gravidanza e durante l’allattamento, nello sportivo e nell’anziano (6-104) 5. La legislazione farmaceutica nella attività della farmacia territoriale (6-138) 6. Alimentazione nei primi 2 anni di vita (6-105) 7. Metabolismo e ormoni: aspetti di farmacologia e nutrizione per il farmacista (6-111) 8. Nutraceutici e integratori ergogenici: la valutazione e il consiglio del farmacista (6-109) 9. Le droghe: abuso e implicazioni sociali (6-91) 10. Farmaci e doping: normativa ed effetti collaterali legati all’abuso (6-133) 11. Le ispezioni in Farmacia: aspetti normativi e punti critici (6-134) 12. Nuovi farmaci: farmacologia, interazioni, effetti indesiderati (6-116) 13. Ruolo della Farmacia dei servizi nella prevenzione del rischio cardiometabolico nel soggetto con diabete mellito di tipo 1: approfondimento scientifico e competenze pratiche per la gestione dei servizi erogabili (6-322) 14. Salute e benessere del cane (6-33) 15. Interazione tra farmaci e alimenti (6-636) 16. Il ruolo del farmacista nelle intolleranze alimentari, compresa la celiachia, e nelle allergie (6637) 17. Le responsabilità professionali degli operatori della sanità (6-638) 18. Cosa è mutato nella comunicazione tra medico e paziente? (6-640) 19. Infezioni acute delle vie respiratorie del bambino (6-691) 20. Metodologia di approccio diagnostico e strategia terapeutica del dolore cronico non oncologico. Cenni a terapia del dolore oncologico. (6-780) 21. Diarrea in età pediatrica: come riconoscere la disidratazione, l’uso delle soluzioni reidratanti (6-782) 22. Gestione dell'autoanalisi in farmacia: aggiornamento normativo e teorico-pratico per il farmacista (6-22009) 23. Prevenzione e gestione del sovrappeso e dell’obesità infantile: importanza di una corretta educazione nutrizionale e di uno stile di vita attivo (6-22555) 24. La farmacia dei servizi nel trattamento delle patologie socialmente rilevanti (6-22388) 25. Barriera intestinale: nuovi orizzonti per il consiglio in farmacia (6-22424) 26. Il farmacista e la cute: approccio clinico e consigli pratici sulla gestione di patologie cutanee di comune riscontro (6-49754) 27. Dislipidemie e prevenzione cardiovascolare primaria: appunti pratici per i professionisti della salute (6-50012) 28. L’insuccesso scolastico e i disturbi dell’apprendimento (6-50020) 29. “Piede piatto”: malattia o sintomo? (6-50060) 30. Dermatite seborroica: aggiornamento per il farmacista e il medico di medicina generale (650073) 31. Counseling nella gestione delle affezioni gengivali con approccio meccanico, chimico e biologico (6-50077) 32. Principali patologie e principi di farmacotossicita' nel cane e nel gatto (6-51223) 33. Il metabolismo del sistema osteoarticolare: appunti su prevenzione, patologia e terapia (651252) 34. Il tutor e il tirocinio professionale in farmacia (6-51796) 35. Le micosi: un gruppo di patologie emergenti. come riconoscerle e come consigliarne il trattamento in farmacia. (6-54518) 36. Appropriatezza terapeutica nelle patologie del cavo orofaringeo (6-54836) 37. Gas medicinali: responsabilita' della struttura sanitaria, soluzioni per la gestione operativa, regole di sicurezza generali (6-55198) 38. Le onicomicosi: dall’etiologia al trattamento (6-55397) 39. La comunicazione al banco in farmacia: come riuscire ad essere persuasivi e fidelizzanti con il paziente (6-55671) 40. I farmaci biotecnologici: cosa è necessario sapere per dispensarli correttamente (6-56047) 41. La dermocosmesi in farmacia: dalla normativa alla gestione del reparto (6-59532) 42. L’approccio alle fasi e alle problematiche della “sostituzione” con il farmaco equivalente: speed training per il farmacista (6-60124) 43. La gestione moderna della farmacia (6-63605) 44. Consigli per la riorganizzazione dei reparti in farmacia (6-63662) 45. La gestione pratica dei disturbi gastroesofagei acido-correlati: focus sulla malattia da reflusso gastroesofageo (6-65634) 46. Le emergenze in eta' pediatrica: la rianimazione cardiorespiratoria (6-66565) 47. Ruolo del farmacista nella gestione della terapia sintomatica della malattia da reflusso gastro-esofageo (mrge) (6-66766) 1. Nuove prospettive terapeutiche per il trattamento del Tabagismo (6-89) Abstract: Il corso nasce con l’obiettivo di fornire al Farmacista una panoramica completa sul fenomeno del tabagismo. Considerando le dimensioni del problema e i danni alla salute che esso provoca, diventa importante che questo professionista della salute conosca le modalità con cui contrastarlo. Il corso è suddiviso in due sessioni. Nella prima, vengono riportati i dati relativi al consumo di tabacco e quelli epidemiologici sull’abitudine al fumo in Italia, nella seconda sessione vengono, invece, affrontati i benefici associati alla cessazione del fumo ed illustrata la terapia farmacologica e non farmacologica (counselling) per promuoverne la disassuefazione. Programma: Incidenza del tabagismo: dati epidemiologici in Italia e nel mondo Effetti del tabagismo sulla salute: fumo attivo, fumo passivo, fumo in gravidanza Strategie di prevenzione, terapia (farmacologica e psicologica) e controllo del tabagismo Il consiglio del farmacista Resp. Scientifico: Prof.ssa Roberta Pacifici Osservatorio Fumo Alcol e Droga – OSSFAD - Istituto Superiore Di Sanità - Roma Docenti: Prof.ssa Roberta Pacifici Osservatorio Fumo Alcol e Droga – OSSFAD - Istituto Superiore Di Sanità - Roma Dott. Piergiorgio Zuccaro Osservatorio Fumo Alcol e Droga – OSSFAD - Istituto Superiore Di Sanità - Roma Crediti assegnati: 8 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute 2. Il farmacista e la farmacovigilanza: aspetti sanitari, deontologici e sociali dell’attività di sorveglianza (6-99) Abstract: Questo corso nasce per rispondere ad un’esigenza professionale che vede, negli ultimi anni, i Farmacisti italiani sempre più consapevoli ed attenti agli aspetti legati alla sicurezza del farmaco. L’obiettivo principale che il corso si propone, è quello di inquadrare correttamente la Farmacovigilanza, cercando di cancellarne l’etichetta di “impedimento burocratico professionale”. Presentarla cioè, quale reale opportunità che il Farmacista deve essere pronto a cogliere, per effettuare quel salto di qualità essenziale al miglioramento di ogni suo singolo atto professionale. Peculiarità non secondaria di questo corso di aggiornamento, è quella di essere stato, sotto autorevole Direzione Scientifica, perfezionato da Farmacisti territoriali ad uso professionale prevalente dei colleghi territoriali; uno strumento cioè, preparato da farmacisti, per colleghi farmacisti. Il corso è stato suddiviso in 4 moduli per poter fornire un’immagine chiara e possibilmente esaustiva degli argomenti che rappresentano l’oggetto della parte didattica. In questo corso, dopo ogni modulo, è prevista una verifica di apprendimento. Programma: Modulo I - I FARMACI: REAZIONI AVVERSE E PATOLOGIE INDOTTE Le reazioni avverse da farmaci (ADR) come problema sanitario ed economico. L’importanza di un sistema di farmacovigilanza efficiente per la segnalazione di eventi avversi in ambito territoriale ed ospedaliero e a carico di popolazioni sensibili (prima infanzia, allattamento e nell’età avanzata). Modulo II - LA FARMACOVIGILANZA: NORMATIVA E TERMINOLOGIA Definizioni/terminologia appropriate riferite alla Farmacovigilanza, passando attraverso l’analisi delle differenze tra eventi avversi e reazioni avverse con la loro classificazione. Aspetti normativi, legislativi e deontologici relativi all’attività di farmacosorveglianza. Il sistema italiano di Farmacovigilanza e il percorso seguito dalle segnalazioni spontanee di ADR all’interno dello stesso: inserimento delle segnalazioni nella banca dati della rete nazionale italiana ed europea. Modulo III - SEGNALAZIONI DI SOSPETTE ADR: I DATI I dati statistici di segnalazione del nostro paese negli ultimi anni suddivisi per regione ed in funzione delle diverse categorie degli operatori sanitari (medici - territoriali ed ospedalieri -, farmacisti, infermieri). Modulo IV - LA FARMACOVIGILANZA: MODULISTICA Le modalità di compilazione della scheda unica di segnalazione di sospetta reazione avversa da farmaci e di quella telematica (scheda elettronica di segnalazione) via internet, strumento all’avanguardia per ora a disposizione esclusiva dei Farmacisti territoriali. Resp. Scientifico: Prof. Mauro Venegoni Direttore Ufficio Farmacovigilanza AIFA Docenti: Dott. Mauro Venegoni Direttore Ufficio Farmacovigilanza AIFA Dott. Giuseppe Evoli, Dott. Francesco Carlo Gamaleri, Dott. Stefano De Giuli, Dott. Matteo Cattaneo Farmacisti territoriali, Perfezionamento in Farmacovigilanza – Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 25. Farmacoepidemiologia, farmacoeconomia, farmacovigilanza 3. Dispositivi medici, diagnostici in vitro e biocidi (6-136) Abstract: La distribuzione e la vendita dei prodotti appartenenti a questa categoria è riconosciuta istituzionalmente alla farmacia in quanto la loro valenza sanitaria li ricollega alla tutela della salute posta alla base di tutta la disciplina dettata per le farmacie. Rappresentano un’ampia gamma di dispositivi, strumenti, oggetti o simili destinati all’impiego diretto nella diagnosi, nella cura, nella prevenzione, nella riabilitazione di malattie o in particolari condizioni fisiologiche. Questo tema è ancora raramente affrontato e i farmacisti trovano difficoltà all’interno di una così vasta gamma di prodotti dei quali, molto spesso, la nomenclatura e la classificazione non sono unificate. Questo corso si propone di illustrare le numerose tipologie di prodotti presenti in commercio e di offrire quelle indicazioni pratiche sul loro uso che permettano al farmacista di guidare con competenza il paziente nella scelta e nell’impiego dei prodotti. Programma: MODULO I - INTRODUZIONE AI PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI - definizioni normativa classificazione vigilanza sperimentazione clinica MODULO II - I DISPOSITIVI MEDICI 1° sessione - Dispositivi medici impiantabili attivi 2° sessione - Diagnostici in vitro e biocidi - classificazione normativa MODULO III - PUBBLICITÀ E SANZIONI Resp. Scientifico e docente: Prof.ssa Paola Minghetti Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali ( conoscenze e competenze ) specifici di ciascuna professione , di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica 4. Alimentazione e nutrizione a 360°: in gravidanza e durante l’allattamento, nello sportivo e nell’anziano (6-104) Abstract: La nutrizione riveste un ruolo critico durante la gravidanza, l’allattamento e nell’età evolutiva. Come operatore sanitario territoriale, il farmacista può svolgere un importante ruolo anche in questo ambito. La prima parte del corso fornirà conoscenze sia sugli aspetti fisiologici della nutrizione in queste condizioni, sia sui diversi prodotti (integratori, latti artificiali) che possono risultare utili in questo ambito (Modulo I). Il corso si propone inoltre di fornire attuali e aggiornate conoscenze del campo nutrizionale e degli integratori alimentari, con specifico riferimento alla nutrizione del soggetto che pratica attività sportiva amatoriale e agonistica, che presenta al riguardo particolari criticità. Il consiglio del farmacista sull’orientamento della scelta degli integratori alimentari è fra l’altro importante anche in considerazione dei fattori di rischio che l’uso errato di tali prodotti può comportare per gli individui (Modulo II). Durante il corso verranno infine affrontati argomenti inerenti alla dieta nel paziente anziano, il tipo di alimenti da prediligere e come mantenere nel tempo le corrette abitudini alimentari al fine di promuovere la salute. Saranno trattati anche temi di specifica rilevanza nel soggetto anziano, quali l’interazione alimenti-farmaci, l’utilizzo di integratori alimentari e le peculiarità che il Farmacista deve porre nell’ascolto empatico e nel consiglio professionale all’utente anziano. Programma: MODULO I- L'ALIMENTAZIONE DURANTE LA GRAVIDANZA, L'ALLATTAMENTO E L'ETÀ EVOLUTIVA Parte introduttiva: principi generali di nutrizione L'alimentazione durante la gravidanza, l'allattamento e nell' età evolutiva Nutrizione in corso di allattamento I macronutrienti Necessità nutrizionali dell’età evolutiva MODULO II- NUTRIZIONE ED ATTIVITÀ FISICA: ALIMENTI ED INTEGRATORI ALIMENTARI Necessità nutrizionali dello sportivo: alimentazione e integrazione Integratori alimentari per lo sportivo: aspetti normativi Integratori alimentari per lo sportivo: tipologie dei prodotti disponibili MODULO III- NUTRIZIONE E INVECCHIAMENTO: ASPETTI CRITICI E STRATEGIE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Necessità nutrizionali e invecchiamento: energia e macronutrienti Necessità nutrizionali e invecchiamento: vitamine, minerali e altri micronutrienti. Utilità e criticità della integrazione alimentare nell’anziano Nutrizione, farmaci e integratori nutrizionali nell’anziano Nutrizione come strumento di promozione di un invecchiamento in salute Resp. Scientifico e docente: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 10 Data fine: 31/12/2010 Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute 5. La legislazione farmaceutica nella attività della farmacia territoriale (6-138) Abstract: Questo corso affronta due argomenti : la normativa degli stupefacenti e quella relativa ai prodotti omeopatici e alle piante ad attività medicinale e salutare. Il tema degli stupefacenti è di particolare rilevanza per il Farmacista territoriale ed ha, inoltre, subito negli ultimi anni notevoli modifiche normative. La normativa relativa ai prodotti omeopatici e ai prodotti di origine vegetale ad attività medicinale e salutare, è stata scelto come argomento perché riguarda prodotti che ormai vengono largamente venduti nelle farmacie ma che molto spesso vengono trascurati nella formazione sia universitaria che postuniversitaria. Programma: MODULO 1- NORME INTERESSANTI IL SETTORE DEGLI STUPEFACENTI I Sessione: il D.P.R 309/90 e successive disposizioni legislative II Sessione: la responsabilità del farmacista nell’acquisto e nella conservazione delle sostanze stupefacenti III sessione: la responsabilità del farmacista nella dispensazione delle sostanze stupefacenti IV sessione: Nuove ordinanze sugli stupefacenti MODULO 2- NORME CONCERNENTI GLI OMEOPATICI, LE PIANTE AD ATTIVITÀ MEDICINALE O SALUTARE I Sessione: gli aspetti normativi riguardanti l'omeopatia in Italia II Sessione: I prodotti di origine vegetale Resp. Scientifico e docente: Prof.ssa Paola Minghetti Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 10 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 17. Argomenti di carattere generale: informatica e lingua inglese scientifica di livello avanzato , normativa in materia sanitaria : i principi etici e civili del SSN 6. Alimentazione nei primi 2 anni di vita (6-105) Abstract: Come noto i LARN (livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti) presentano i livelli di energia e nutrienti che sono ritenuti adeguati a coprire i bisogni nutrizionali di tutte le persone in buono stato di salute. Le raccomandazioni in esso contenute hanno lo scopo di proteggere la popolazione dal rischio di carenze nutrizionali e di permettere di pianificare l’alimentazione di comunità. Soggetti affetti da patologie croniche o acute o che assumono terapie o diete speciali possono avere fabbisogni differenti. Nell’ambito del corso verranno affrontati i fabbisogni di energia, macro e micronutrienti nei primi 2 anni di vita e le raccomandazioni riguardo ad allattamento e divezzamento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l'allattamento al seno esclusivo l'alimentazione ideale nei primi sei mesi di vita; fino all'anno di vita è consigliato il proseguimento dell'allattamento al seno, opportunamente complementato dagli alimenti introdotti con il divezzamento. Verranno illustrati i vantaggi dell’allattamento materno ed i risultati del “Progetto Puer” che è la prima indagine a livello nazionale sull’allattamento al seno. Quando il latte materno è insufficiente è necessario alimentare il lattante nel primo anno di vita con latte adattato. Temi trattati saranno le caratteristiche nutrizionali delle formule ed il loro confronto con latte materno e vaccino. Intorno al sesto mese nel bambino allattato al seno si possono verificare carenze di ferro, zinco e la quota calorica potrebbe essere assicurata solamente da un elevato volume di latte. L'introduzione di cibi solidi tra il 5° ed il 6° mese consente di integrare il latte materno prevenendo la comparsa di carenze nutrizionali ed il rallentamento della velocità di crescita. L'assunzione di latte materno in corso di divezzamento comunque è ideale: tra l'altro riduce il rischio di eccesso proteico che è l'errore nutrizionale documentato da numerose indagini nutrizionali. La valutazione delle abitudini nutrizionali in lattanti tra i 9 e i 36 mesi in vari Paesi Europei dimostra che l' intake proteico è estremamente elevato. Tale eccesso di proteine determinerebbe elevati livelli di IGF-1 responsabili di elevata velocità di crescita e precoce adiposity rebound e sarebbe in grado di favorire lo sviluppo di obesità negli anni successivi. Per contro, solamente una limitata percentuale di popolazione raggiungerebbe un intake di lipidi sovrapponibile alle raccomandazioni nutrizionali specie per quanto riguarda gli acidi grassi polinsaturi per i quali d'altra parte è dubbio se debbano essere indicati dei range ottimali di assunzione. Comune accordo vi è, invece, riguardo alla promozione di un adeguato intake di ferro e zinco raggiungibile mediante l'uso di alimenti (cereali) fortificati, e di vitamina A e D. Possiamo quindi riassumere che, nel primo anno di vita, la base dell'alimentazione deve essere costituito dal latte preferibilmente materno. L'introduzione di alimenti solidi ha la funzione di integrare le carenze, non di sostituire il latte che deve essere assunto fino ai 12 mesi in quantità non inferiore a 500 ml/die. I fabbisogni nutrizionali nel primo anno di vita andranno assicurati da una scelta limitata di alimenti introdotti possibilmente singolarmente, allo scopo di prevenire l'allergia alimentare, avvertendo i genitori che a partire dal secondo anno di vita la varietà di sapori dovrà essere allargata per evitare l'instaurarsi di una dieta monotona e della neofobia. Il latte vaccino nel primo anno di vita deve essere sconsigliato perchè è una mediocre fonte di ferro, a bassa biodisponibilità, inoltre l’elevato contenuto di proteine può determinare la comparsa di microemorragie a livello della mucosa intestinale con conseguente elevato rischio di anemizzazione. Al contrario, latticini sottoposti a processi fermentativi come lo yogurt possono avere un effetto positivo sull'assorbimento del ferro. La prevenzione degli stati di anemia si avvarrà anche di formule arricchite con ferro, apporto ai pasti di vitamina C attraverso frutta fresca e/o succhi di frutta e l'utilizzo di alimenti per il divezzamento specificatamente arricchiti. Per quanto riguarda il secondo anno di vita verranno presentate le caratteristiche del latte di crescita e fornite indicazioni sulla frequenza di assunzione delle principali fonti alimentari Programma: Fabbisogni di energia e macronutrienti in relazione all’età MODULO I: O-12 mesi Latte materno: specificità, valore nutrizionale Latti adattati caratteristiche del latte tipo 1 e di proseguimento. confronto tra le caratteristiche nutrizionali del latte materno e delle formule Vantaggi del latte materno, promozione del latte materno Divezzamento: indicazioni per timing dell’introduzione di alimenti solidi MODULO II: 12-24 mesi Latti di crescita: caratteristiche e vantaggi Confronto tra le caratteristiche nutrizionali del latte vaccino e del latte di crescita Consigli alimentari Principali errori nutrizionali nei primi 2 anni di vita. Conseguenze di un’errata alimentazione nei primi anni di vita sulla salute del bambino e dell’adolescente. Resp. Scientifico e docente: Prof.ssa Silvia Scaglioni Clinica Pediatrica Ospedale S. Paolo, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacisti, medici Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute 7. Metabolismo e ormoni: aspetti di farmacologia e nutrizione per il farmacista (6-111) Abstract: Il Corso ha lo scopo di aggregare un “corpus” di conoscenze soprattutto applicative nel settore endocrinometabolico, enfatizzando quelle conoscenze farmacologiche e nutrizionali che possono risultare utili nell’attività del Farmacista. Le principali tematiche trattate comprendono l’obesità, la sindrome metabolica, gli ormoni della fertilità e l’osso come organo sensibile a ormoni e nutrizione. Per ciascuna tematica, si discuteranno gli aspetti relativi alla prevenzione dei quadri patologici cronico-degenerativi e, una volta presenti, alla loro (co)gestione nutrizionale e farmacologica (secondo un modello integrato con le strutture sanitarie di vario livello e i relativi operatori medici). L’obiettivo finale è di mettere il Farmacista in grado di interagire efficacemente sia con il paziente/utente e sia con il medico di Medicina Generale o lo Specialista, in una logica di gestione integrata della salute. Programma: SESSIONE 1. INTRODUZIONE Nella prima sessione si discuterà il ruolo del Farmacista nell’ambito della prevenzione e della corretta e precoce identificazione delle malattie metaboliche e ormonali, con particolare riguardo all’uso appropriato di farmaci e agli aspetti nutrizionali correlati. Si evidenzierà inoltre l’evoluzione verso la Farmacia dei Servizi, dotata di attività “point of care testing”, accanto alle attività di farmacovigilanza e consiglio professionale SESSIONE 2. OBESITA’ E SINDROME METABOLICA In questa sessione si daranno cenni di fisiopatologia dell’obesità e della sindrome metabolica, discutendo poi degli aspetti di prevenzione, identificazione e diagnosi precoce e di corretta gestione della terapia nutrizionale e farmacologica in questo ambito. SESSIONE 3. FERTILITA’ E SALUTE In questa sessione si discuteranno le principali condizioni connesse con fertilità e salute di interesse del Farmacista, comprendendo aspetti come la contraccezione, l’infertilità e le loro connessioni farmacologiche e nutrizionali. SESSIONE 4. LA SALUTE DELL’OSSO: PREVENZIONE E TERAPIA L’ultima sessione sarà dedicata al ruolo del Farmacista nella promozione della salute dell’osso, con riferimento agli aspetti di educazione alimentare e di stile di vita in tutte le età della vita, sino alla collaborazione nella gestione nutrizionale e farmacologica dell’osteoporosi dell’età matura. Resp. Scientifico e docente: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute 8. Nutraceutici e integratori ergogenici: la valutazione e il consiglio del farmacista (6-109) Abstract: Questo corso prevede che il discente abbia già nozioni di base di nutrizione. Nel corso si tratteranno gli alimenti funzionali e i prodotti nutraceutici con valenza salutistica, come pure gli integratori ergogenici, nelle loro caratteristiche di classificazione e composizione e di azione biologica. Saranno discusse l’utilità in casi specifici e le cautele d’uso, come pure gli eventuali effetti avversi di un uso non corretto di tali prodotti. Lo scopo finale è in particolare di valorizzare il ruolo il ruolo del Farmacista e il consiglio professionale come strumento per la diffusione di una corretta cultura della salute, anche attraverso principi nutraceutici. Programma: SESSIONE 1. INTRODUZIONE E DEFINIZIONI Introduzione sulle necessità nutrizionali dell’adulto (si prevede che il discente abbia già nozioni di base di nutrizione). L’utilizzo di nutraceutici e di integratori ergogenici come occasione per riconsiderare il proprio schema nutrizionale da parte dell’utente e per migliorarlo anche con il supporto del Farmacista. Definizione di nutraceutici e integratori alimentari. La nutraceutica studia gli estratti di piante, animali, minerali e microrganismi, impiegati come nutrienti isolati, supplementi o diete specifiche. I nutraceutici determinano effetti benefici per la salute, in particolare per la prevenzione e il trattamento delle malattie croniche. SESSIONE 2. NORMATIVA, RUOLO DEL FARMACISTA Normativa italiana ed europea. Criticità e prospettive future. Gli effetti benefici di nutraceutici e integratori devono essere rigorosamente dimostrati con appropriati studi, sperimentali e clinici. Claim nutraceutici, EFSA. Normativa specifica per estratti di piante e per gli integratori per lo sport. Definizione del ruolo del Farmacista in questo campo nutrizionale, nutraceutico e di integrazione alimentare: fase di selezione dei prodotti in base a criteri di qualità, consiglio d’uso per l’utente, con valutazione dei rischi e delle cautele d’uso. Monitoraggio della compliance dell’utente rispetto agli integratori. SESSIONE 3. NUTRACEUTICI E INTEGRATORI ERGOGENICI: COMPOSIZIONE E ATTIVITA’ Valutazione dei nutraceutici e integratori ergogenici disponibili, esaminando quali componenti contengono, quali azioni biologiche esercitano, quali cautele d’uso vanno seguite. SESSIONE 4. UTILIZZO DI NUTRACEUTICI E INTEGRATORI IN CASI SPECIFICI Integratori ergogenici e nutraceutici: utilizzo in casi specifici, nell’arco delle varie età della vita (infanzia e adolescenza, adulto maschio e femmina, anziano, sportivo, soggetto con patologie specifiche). Valutazione del dialogo tra Farmacista e utente, esaminando possibili strategie per la promozione di corretti stili di vita ed alimentazione mediante ascolto empatico e identificazione delle problematiche individuali. Resp. Scientifico e docente: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute 9. Le droghe: abuso e implicazioni sociali (6-91) Abstract: Il corso è rivolto al Farmacista e si pone l’obiettivo di dare una panoramica completa del mondo della droga. La prima sessione del corso tratta gli aspetti chimico-tossicologici delle principali droghe utilizzate negli ultimi anni, i kit utilizzati per il loro riconoscimento e la loro affidabilità; la seconda sessione descrive invece il radicale cambiamento che ha subito il mondo della droga dagli anni settanta ad oggi, non tanto per ciò che riguarda i tipi di sostanze utilizzate, che rimangono sostanzialmente le stesse, ma per ciò che riguarda l’ingresso attorno agli anni ’90 di nuovi format di consumo, difficilmente controllabili, che hanno creato un vero e proprio marketing della droga. Il mercato della droga ha cioè trovato il modo di usare Internet per costruire consenso attorno ai suoi prodotti, amplificando notizie di poca importanza ma utili al proprio scopo. In un simile contesto diventa importante che anche il Farmacista acquisisca una conoscenza a 360° del problema delle droghe, per poter assumere un ruolo attivo nel contrastarlo. Programma: SESSIONE 1: ASPETTI CHIMICO-TOSSICOLOGICI, IMPIEGO ED AFFIDABILITÀ DEI KIT PER IL RICONOSCIMENTO DELL’USO DI DROGHE (Prof. Veniero Gambaro) 1. Il laboratorio di analisi chimico-tossicologica 3. Tipologia di materiale sequestrato: 2. - Analisi chimico-tossicologiche anno 2008 cocaina hashish marijuana eroina - ice o shaboo - metilamfetamina - ecstasy Catha Edulis Funghi allucinogeni LSD - Smart drugs 4. Analisi chimico tossicologica: - analisi degli adulteranti analisi dei composti volatili - caratteristiche chimico-tossicologiche dei materiali 5. Test immunotossicologici: - urina - saliva capelli/peli SESSIONE 2: LA DROGA E IL TEMPO …..CHE PASSA (DR. RICCARDO GATTI) 1. La droga di una volta 3. L’imprinting dei format di consumo 5. Il marketing della droga 2. 4. La rivoluzione degli anni ‘90 Il nuovo mercato della droga 6. I media cambiano il mondo Resp. Scientifico: Prof. Veniero Gambaro Dipartimento di Scienze Farmaceutiche “Pietro Pratesi”, Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Docenti: Prof. Veniero Gambaro Dipartimento di Scienze Farmaceutiche “Pietro Pratesi”, Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Dott. Riccardo C. Gatti Direttore Dipartimento Dipendenze A.S.L. Milano e Professore c/o Facoltà di Sociologia, Università Statale Milano – Bicocca Crediti assegnati: 8 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute 10. Farmaci e doping: normativa ed effetti collaterali legati all’abuso (6-133) Abstract: Il corso affronta il tema del doping approfondendo gli aspetti di maggior interesse per il farmacista, quali la normativa in materia di doping e la farmacotossicologia delle principali classi di sostanze vietate. La prima sessione del corso è dedicata alla normativa vigente in Italia in materia, in particolare per ciò che riguarda gli aspetti che coinvolgono direttamente il farmacista quali: sanzioni previste per chi procura o favorisce l’assunzione di sostanze dopanti (Legge 376/2000), obbligo di trasmissione al Ministero della Salute da parte del farmacista delle quantità di principi attivi vietati per doping nelle preparazioni galeniche vendute, tipologia di ricetta richiesta per le preparazioni galeniche a base di tali sostanze. La seconda sessione descrive invece le problematiche generali legate al doping nello sport e analizza le varie categorie di sostanze dopanti dal punto di vista farmaco-tossicologico. Programma: SESSIONE 1-ASPETTI NORMATIVI La normativa nazionale in materia di doping: la legge 376/2000 Lista di sostanze vietate per il doping: la WADA Situazione in Italia: elaborazione della lista WADA e classi di sostanze dopanti Aspetti specifici: medicinali ad uso topico il doping nei bambini e negli adolescenti Sostanze e metodi dopanti: suddivisione in classi Informazione agli atleti: i requisiti del labeling Trasmissione al Ministero della Salute dei dati sul doping Tipi di ricette per le preparazioni galeniche a base di sostanze dopanti SESSIONE 2-ASPETTI FARMACOTOSSICOLOGICI DELLE PRINCIPALI CLASSI DI SOSTANZE VIETATE PER DOPING Il doping nello sport: problematiche generali e ampiezza del problema Categorie di sostanze vietate e metodi vietati: Resp. Scientifico: Prof.ssa Paola Minghetti Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Docenti: Prof.ssa Paola Minghetti Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Prof.ssa Roberta Pacifici Osservatorio Fumo Alcol e Droga – OSSFAD - Istituto Superiore Di Sanità - Roma Crediti assegnati: 8 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia – prevenzione e promozione della salute 11. Le ispezioni in Farmacia: aspetti normativi e punti critici (6-134) Abstract: Nel Corso viene trattata la tematica delle Ispezioni in farmacia; il modulo 1 illustra il significato e gli obiettivi della “attività di vigilanza”, descrive le varie tipologie di ispezioni possibili (preventive ordinarie e straordinarie), il verbale di ispezione e gli aspetti normativi più rilevanti. A partire dal Modulo 2, il corso introduce una parte di maggior interesse tecnico-pratico per il farmacista , in quanto vengono descritti i vari tipi di controlli che, durante le ispezioni, vengono condotti sulla organizzazione della farmacia (Modulo 2), sullo svolgimento del servizio farmaceutico (Modulo 3) e sulla attività commerciale non farmaceutica (Modulo 4). Nella parte conclusiva vengono infine illustrati i tipi di sanzioni in cui incorre la farmacia qualora, durante le ispezioni, vengano riscontrate delle irregolarità. Programma: MODULO 1: ATTIVITA’ DI VIGILANZA a. Le ispezioni in farmacia c. Il verbale d’ispezione b. Le ispezioni preventive, ordinarie e straordinarie MODULO 2: ORGANIZZAZIONE DELLA FARMACIA a. I locali c. Medicinali obbligatori b. Apparecchi e utensili d. Gli armadi e. Le sostanze pericolose f. I veleni g. La Farmacopea Ufficiale MODULO 3: SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO FARMACEUTICO a. Corretta conservazione dei farmaci c. Gli stupefacenti: Buono Acquisto, i Registri (Entrata-Uscita, Carico-Scarico, di Lavorazione), varie b. Requisiti delle materie prime tipologie di ricette (RMR, RMS, RNR, RR, R limitativa) MODULO 4. VIGILANZA SULL’ATTIVITA’ COMMERCIALE NON FARMACEUTICA a. dispositivi medici e presidi medico-chirurgici c. prodotti cosmetici b. prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare Resp. Scientifico e docente: Prof.ssa Paola Minghetti Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 8 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali ( conoscenze e competenze ) specifici di ciascuna professione , di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica 12. Nuovi farmaci: farmacologia, interazioni, effetti indesiderati (6-116) Abstract: Verranno esaminati i più recenti farmaci introdotti in commercio, considerando con particolare attenzione, quelli dispensabili nelle farmacie aperte al pubblico. Verranno analizzate, tra le altre situazioni innovative, quelle relative alla terapia del dolore, argomento estremamente attuale ed in continua evoluzione. Scopo della relazione è quello di fornire al farmacista una visione obiettiva di quanto proposto dall’industria non solo in base all’efficacia dei nuovi medicamenti ma, soprattutto, valutando quest’ultima in relazione ai farmaci simili attualmente già in commercio, ai costi e agli effetti collaterali. Particolare attenzione sarà dedicata ai dosaggi, alle modalità di somministrazione dei medicamenti, agli eventi indesiderati, alle interazioni con altri farmaci ed alimenti somministrati contemporaneamente, che costituiscono le domande più frequenti poste dagli utenti in farmacia. Programma: Gli anticorpi monoclonali I nuovi oppiacei l’idromorfone nel dolore cronico modalità di somministrazione effetti collaterali Resp. Scientifico e docente: Dott. Antonino Annetta Farmacista titolare - Roma Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 25. Farmacoepidemiologia, farmacoeconomia, farmacovigilanza 13. Ruolo della Farmacia dei servizi nella prevenzione del rischio cardiometabolico nel soggetto con diabete mellito di tipo 1: approfondimento scientifico e competenze pratiche per la gestione dei servizi erogabili (6-322) Abstract: Nel Modulo 1 saranno esaminati il ruolo del farmacista nella prevenzione e identificazione precoce dei fattori di rischio per malattie cronico-degenerative. In particolare, sarà trattato il concetto di rischio cardiometabolico, in relazione alla sua elevata presenza nel paziente con diabete mellito di tipo 1, e saranno discusse la definizione, la presentazione clinica e la diagnosi di diabete mellito di tipo 1. Saranno poi trattati la gestione della terapia del diabete mellito di tipo 1 con farmaci, stile di vita ottimale e ruolo educazionale del farmacista e discusso il monitoraggio della glicemia, con le criticità della sua determinazione su sangue capillare e in chimica secca. Verrà infine descritto il contributo del farmacista nel pre-screening analitico e strumentale per la identificazione del rischio cardiometabolico, considerando aspetti antropometrici (peso, composizione corporea, circonferenza vita), aspetti strumentali (pressione arteriosa, ECG in telemedicina, Holter cardiaco e pressorio) e aspetti biochimici (analisi sul sangue capillare e urine). Nel Modulo 2 del corso verrà descritto il processo di cambiamento che, in base alla normativa recentemente entrata in vigore, vede il passaggio della farmacia da luogo di dispensazione di farmaci a centro funzionale di servizi. Saranno affrontate le tematiche relative alla comunicazione da tenersi in farmacia e l’analisi dei processi di acquisto sotto l’aspetto dell’interrelazione fra Farmacista e cittadino; il modulo terminerà con l’analisi dei servizi che la moderna Farmacia può erogare per una gestione a 360° della malattia diabetica. Programma: MODULO 1 - IL RUOLO DEL FARMACISTA: PREVENZIONE E IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI FATTORI DI RISCHIO PER MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE: Il diabete mellito di tipo 1 e rischio cardiometabolico correlato Glicemia e stile di vita ottimale Il ruolo educazionale del farmacista, il suo contributo nell’identificazione del rischio cardiometabolico e nella gestione integrata del paziente con diabete mellito di tipo 1 MODULO 2 - GLI STRUMENTI E LE COMPETENZE PER LA GESTIONE IN FARMACIA DEGLI UTENTI E DEI SERVIZI IN UN’OTTICA DI CRESCITA: Aspetti operativi nella moderna farmacia del servizi Strumenti per una comunicazione ottimale e una gestione dei processi intrarelazionali fra Farmacista e cittadino La ottimizzazione della gestione dei servizi erogabili dalla Farmacia quale ausilio per il controllo della malattia diabetica. Resp. Scientifico: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Docenti: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Prof. Giorgio Grassi Diabetologo Azienda Sanitaria Ospedaliera Le Molinette – Torino Dott. Massimo Stragliati Consulente ed esperto nel settore Farmacia Crediti assegnati: 10 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali ( conoscenze e competenze ) specifici di ciascuna professione , di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica 14. Salute e benessere del cane (6-33) Abstract: Il corso si prefigge lo scopo di fornire al Farmacista una panoramica sulle più importanti caratteristiche biologiche e patogenetiche dei principali parassiti esterni (ectoparassiti) ed interni (endoparassiti) del cane e del gatto, con particolare riferimento alle infestazioni trasmissibili anche all’uomo. Inoltre, sono trattate anche le caratteristiche epidemiologiche, biologiche e patogenetiche delle più importanti malattie trasmesse da ectoparassiti vettori, con riferimento alle patologie trasmissibili all’uomo. Particolare spazio è riservato alle metodologie di controllo e prevenzione. Programma: I principali ectoparassiti del cane e del gatto: pulci, zecche, pidocchi,flebotomi, zanzare e acari delle rogne. Le principali malattie trasmesse da ectoparassiti nel cane e del gatto: leishmaniosi, malattie trasmesse da zecche e da pulci. I principali endoparassiti nel cane e del gatto: ascaridi, ancilostomi, trichuridi, nematodi polmonari filariosi. Mezzi di controllo e prevenzione delle infestazioni da ectoparassiti ed endoparassiti. Resp. Scientifico e Docente: Dr. Donato Traversa Università degli Studi di Teramo Diplomato EVPC (European College of Veterinary Parasitology) Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia - prevenzione e promozione della salute 15. Interazione tra farmaci e alimenti (6-636) Abstract: Il Corso è rivolto ai Farmacisti territoriali e ha l’obiettivo generale di fornire gli elementi scientifici utili nella gestione delle problematiche dell’utente relative alle interazioni tra farmaci e alimenti. Il Corso si sviluppa in tre sessioni. Nella prima sessione, si discuteranno le diverse tipologie di interazione. Nella seconda sessione saranno discusse situazioni specifiche di interazione alimento/farmaco. Nella terza sessione, sarà fatta una analisi delle classi di farmaci per le quali le conseguenze di interazioni con specifici alimenti siano particolarmente rilevanti sulla attività terapeutica. Infine, saranno presentati gli aspetti operativi del ruolo del Farmacista nella gestione pratica delle interazioni alimenti-farmaco, nella logica della prevenzione e individuazione di situazioni critiche dell’utente. Il ruolo del Farmacista verrà discusso anche nel contesto della appropriata gestione sanitaria del problema, in sinergia e continuità con il Medico di Medicina Generale e con il Medico Specialista. Programma: Sessione 1 • Introduzione sulle possibili interazioni fra alimenti e farmaci • Tipologie di interazione: A. alimento-farmaco: l’alimento modula l’azione del farmaco interferendo con la sua farmacocinetica B. farmaco-nutriente: il farmaco modifica l’assorbimento corretto del nutriente con conseguente alterazione dello stato nutrizionale del paziente C. stati metabolici-nutrizionali-farmaco: stati nutrizionali alterati alterano la farmacocinetica del farmaco. Sessione 2 • Discussione di specifiche situazioni di interazione interazione di tipo A: alimento farmaco interazione del tipo B: farmaco-nutriente interazione del tipo C: stati metabolici/nutrizionali-farmaco Sessione 3 Classi di farmaci la cui attività terapeutica è influenzata in modo rilevante dalla interazione con specifici alimenti Modalità di assunzione del farmaco e interazione con gli alimenti Ruolo del Farmacista nella gestione pratica delle interazioni alimenti-farmaco. Resp. Scientifico e Docente: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 10. Epidemiologia - prevenzione e promozione della salute 16. Il ruolo del farmacista nelle intolleranze alimentari, compresa la celiachia, e nelle allergie (6-637) Abstract: Il Corso è rivolto ai Farmacisti territoriali e ha l’obiettivo generale di fornire gli elementi scientifici utili nella gestione delle problematiche relative alle intolleranze alimentari, inclusa la celiachia, e alle allergie alimentari. Il Corso si sviluppa in tre sessioni. Nella prima sessione si discuteranno le definizioni di allergie e intolleranze alimentari. Nella seconda sessione, il Corso affronterà le diverse opzioni diagnostiche disponibili: test cutanei, le diete ad esclusione, i test provocativi, il test in doppio cieco con controlloplacebo e i test di laboratorio classici (PRIST, RAST). La terza sessione concluderà il corso discutendo i criteri di prevenzione delle intolleranze alimentari, fornendo le principali conoscenze sulla nutrizione specializzata nelle intolleranze alimentari e valorizzando il ruolo del Farmacista in questo ambito. Programma: Sessione 1 • Definizione delle differenze tra allergie e intolleranze alimentari • Aspetti di fisiopatologia e quadro sintomatologico • Le categorie di soggetti a rischio, epidemiologia e alimenti che sono causa di allergie e intolleranze • Le allergie alimentari più comuni (alle proteine del latte vaccino e alle noci) • Le intolleranze alimentari più frequenti (intolleranza al lattosio e al glutine o celiachia) Sessione 2 • Percorso diagnostico delle allergie e intolleranze alimentari • I test cutanei, le diete ad esclusione, i test provocativi, il test in doppio cieco con controlloplacebo • I test di laboratorio classici (PRIST, RAST) • I test di kinesiologia applicata, i test elettrodermici, di biorisonanza e citotossici • I test immuno-enzimatici (determinazione di IgG specifiche per gli alimenti) Sessione 3 • Criteri di prevenzione delle intolleranze alimentari • Nutrizione specializzata e intolleranze alimentari • Ruolo del Farmacista nel settore delle intolleranze alimentari Resp. Scientifico e Docente: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacisti Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali specifici 17. Le responsabilità professionali degli operatori della sanità (6-638) Abstract: Si è assistito negli ultimi anni ad una costante crescita di interesse da parte degli esercenti le professioni sanitarie di corsi in tema di responsabilità professionale (con tale termine si fa riferimento alle possibili conseguenze civili, penali e amministrative connesse a comportamenti “scorretti” ed “errati” nell’esercizio della loro professione.) Ciò è dovuto a più ragioni tra le quali: • una sensibile crescita di contenziosi civili e penali a loro carico, • un aumento dei costi delle polizze assicurative specifiche • possibili danni all’ immagine con la diffusione di eventuali casi sugli organi di stampa Obiettivo del Corso di formazione è quello di fornire al medico e, più in generale, ad altre categorie professionali che operano in ambito sanitario, non solo un mero e astratto arricchimento professionale ma un efficace strumento in grado di fornire idonee linee guida per la riduzione e la gestione dei possibili rischi. Programma: • Introduzione al corso e parte fenomenologica (quanti casi, quali categorie maggiormente interessate etc) • La responsabilità penale per colpa professionale (spiegazione del concetto di colpa medica) • Le altre ipotesi di responsabilità penale in ambito sanitario • Il ruolo del consulente medico nei procedimenti per responsabilità professionale • Presentazione di un Case Study • Quadro di sintesi Resp. Scientifico: Dott. Guido Travaini Criminologo clinico, Università degli studi di Milano Docenti: Dott. Guido Travaini Specialista e dottore di ricerca in criminologia clinica. Svolge la propria attività di ricerca e didattica presso la Cattedra di Criminologia e Psicopatologia Forense della Sezione di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano E’ Professore a contratto presso la Scuola di Specialità di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano. E’ Docente presso il Master di Psicopatologia forense e criminologia dell’Università Vita e salute del San Raffaele di Milano. Prof. Andrea Gentilomo Professore Associato di Medicina Legale e delle Assicurazioni – Facoltà di Giurisprudenza – Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: medico chirurgo (tutte le discipline), infermiere, infermiere pediatrico, odontoiatra,ostetrico, tecnico audiometrista, tecnico audioprotesista, tecnico della fisiopatologia, cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, tecnico della riabilitazione psichiatrica, tecnico di neurofisiopatologia, tecnico ortopedico, tecnico sanitario di radiologia medica, tecnico sanitario, laboratorio biomedico Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali specifici 18. Cosa è mutato nella comunicazione tra medico e paziente? (6-640) Abstract: Nell’ottica di ottimizzare la relazione fra medico e paziente, viene sempre più richiesta a al medico la capacità di integrare competenze tecnico-scientifiche e competenze comunicativerelazionali. Obiettivo del corso è quello di favorire il perfezionamento delle capacità comunicative degli operatori della salute attraverso l’acquisizione di specifiche competenze di “counselling”. Il corso illustra nella parte iniziale, le regole della comunicazione ampiamente riconosciute. Vengono poi descritti anche alcuni modelli della comunicazione medico-paziente, particolarmente efficaci in alcune specifiche circostanze della professione medica. Definita poi in generale la relazione di aiuto e di caregiving, il corso illustra, sulla base della letteratura scientifica più recente, gli esempi più significativi di come viene attualmente suggerito di affrontare situazioni particolarmente “difficili” come la comunicazione della prognosi sfavorevole, il colloquio col paziente straniero, il coinvolgimento dei pazienti in uno studio clinico ed i problemi della privacy, la comunicazione via internet e la comunicazione. Programma: I temi della comunicazione • La comunicazione medico-paziente: aspetti generali , relazione di aiuto e caregiving • Illustrazione e valutazione dei metodi usati per coinvolgere il paziente • Situazioni speciali: • Il paziente non conosciuto in precedenza • La comunicazione di una prognosi sfavorevole • Il paziente straniero • Coinvolgere i pazienti in uno studio clinico • Le comunicazione via internet e la comunicazione telefonica • La comunicazione laica dei dati scientifici Resp. Scientifico e Docente: Dr. Marco Cambielli Medico di Medicina Generale a Tradate (VA) dal 1973 ad oggi - Specialista in Malattie dell’apparato digerente, nutrizione e ricambio. Formatore, tutor e docente del Corso post laurea di formazione in Medicina Generale dal 1994 ad oggi (prevalente polo di Busto Arsizio, ma anche poli di Varese, Milano San Carlo, Monza) Docente a contratto di Medicina Interna/Clinica Medica presso l’Università di Milano, polo San Paolo, aa 2003-2006 ed aa 2007-2008. Docente a numerosi corsi di formazione in MG per il programma ECM sulle tematiche “counselling” e “Comunicazione medico-paziente”. Crediti assegnati: 5 Rivolto a: medico chirurgo (tutte le discipline) Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali specifici 19. Infezioni acute delle vie respiratorie del bambino (6-691) Abstract: Il corso è dedicato alla presentazione delle patologie respiratorie acute dell’infanzia. La prima parte è dedicata all’epidemiologia, alla presentazione dei germi patogeni e non responsabili di malattie respiratorie nel bambino. Poiché lo stesso agente eziologico può dare diversi quadri clinici a seconda dell’età e patogeni diversi sono riscontrabili in età diverse, nella formulazione della diagnosi è molto importante tener conto dell’età del bambino, per mirare la terapia ed evitare l’impiego di antibiotici nelle patologie di origine virale, frequenti nei primi anni di vita. Nei primi anni di vita la presenza di febbre e tosse rappresenta una condizione di rischio e necessita una attenta valutazione specialistica. Verrà affrontata la descrizione di sintomi, quadro clinico e approccio terapeutico di patologie delle alte vie respiratorie (rinite, faringo-tonsillite, otite, sinusite, laringite, epiglottide e pertosse) ma anche delle basse vie (broncopolmonite, bronchiolite e polmonite). E’ importante sapere che nei primi anni di vita le infezioni sono soprattutto sostenute da virus e quindi non necessitano la somministrazione di terapia antibiotica il cui abuso è responsabile di sprechi per la sanità e di antibiotico-resistenze così pericolose per l’intera popolazione. Programma: Patologie acute delle alte e basse vie respiratorie nel bambino: epidemiologia, eziologia, sintomatologia clinica e terapia. Patologie delle vie respiratorie superiori (IVAS) : Rinite, Faringo-tonsillite, Otite, Sinusite, Laringite, Epiglottite, Pertosse Patologie delle vie respiratorie inferiori (IVAI): Bronchite acuta o cronica, bronchiolite, polmonite e broncopolmonite. Resp. Scientifico e Docente: Prof.ssa Silvia Scaglioni Clinica Pediatrica Ospedale S. Paolo, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: Farmacisti, Pediatri, Medici di medicina generale Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali specifici 20. Metodologia di approccio diagnostico e strategia terapeutica del dolore cronico non oncologico. Cenni a terapia del dolore oncologico. (6-780) Abstract: Il corso fornirà gli elementi utili nella pratica clinica per la gestione dei pazienti con dolore cronico e le conoscenze e competenze necessarie per individuare le criticità del paziente con dolore ed i fattori di successo/insuccesso. Ulteriori obiettivi del corso saranno quelli di definire gli out-come della terapia del dolore e descrivere le modalità di impostazione delle variazioni terapeutiche nel tempo in funzione degli obiettivi raggiungibili. Programma: - Il nuovo contesto normativo: • legge sul dolore • il Progetto Ministeriale - L’approccio del MMG al paziente con dolore: strategia decisionale - La valutazione del paziente con dolore: strumenti per identificare un dolore neuropatico, dolore meccanico-strutturale, dolore cronico - Il glossario della terapia del dolore: nozioni per interpretare il “glossario” del dolore - Il metodo clinico: • la visita del paziente con dolore • l’identificazione delle cause patogenetiche del dolore - La gestione del paziente con dolore: steps decisionali - Il follow-up e la verifica periodica degli obiettivi Resp. Scientifico e Docente: Dr. Paolo Spriano Medico di Medicina Generale, Specialista in Ematologia ed Oncologia. Componente della Commissione Ministeriale per l’implementazione delle Cure Palliative e la terapia del dolore. Docente di numerosi corsi di formazione ECM per Medici di Medicina Generale previsti dal “Progetto Sperimentale coordinato dal Ministero della Salute per l’implementazione di reti assistenziali per le cure palliative e la terapia del dolore”. Crediti assegnati: 5 Rivolto a: medico chirurgo (tutte le discipline) Obiettivi formativi: 21. Trattamento del dolore acuto e cronico 21. Diarrea in eta’ pediatrica: come riconoscere la disidratazione, l’uso delle soluzioni reidratanti (6-782) Abstract: La diarrea rappresenta una patologia estremamente frequente nella prima infanzia. La diarrea acuta nei primi anni di vita, nei paesi in via di sviluppo, è la prima causa di morte. Per tale motivo le organizzazioni internazionali a tutela della salute dell’infanzia hanno promosso la realizzazione di soluzioni reidratanti per via orale che, per la loro composizione, sono state adottate come intervento di prima scelta per il trattamento della diarrea acuta non solo in paesi svantaggiati, ma anche in paesi industrializzati. E’ di estrema importanza conoscere le procedure per la prevenzione della disidratazione ed il riconoscimento dei primi segni di disidratazione perché l’intervento possa essere tempestivo e mirato. Accanto a tale patologia verrà affrontata la diarrea cronica ed illustrate le diverse possibili cause, infettive e non. Tra queste va sottolineata la malattia celiaca che è la principale causa di malassorbimento Verranno dibattute la diagnosi differenziale della diarrea cronica ed il percorso diagnostico, proponendo un test rapido per tale patologia che può essere effettuato a domicilio. Programma: Diarrea acuta: • definizione • epidemiologia • eziopatogenesi • complicanze • trattamento Soluzioni reidratanti per via orale Diarrea cronica: • definizione • epidemiologia • eziopatogenesi • complicanze • trattamento Malnutrizione: malattia celiaca: manifestazioni cliniche e percorso diagnostico, principi di trattamento Resp. Scientifico e Docente: Prof.ssa Silvia Scaglioni Clinica Pediatrica Ospedale S. Paolo, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 5 Rivolto a: Farmacisti, Pediatri, Medici di medicina generale Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali specifici 22. Gestione dell'autoanalisi in farmacia: aggiornamento normativo e teorico-pratico per il farmacista (622009) Abstract: Il Corso è rivolto ai Farmacisti territoriali e ha l’obiettivo generale di fornire gli elementi normativi e tecnico-scientifici utili nella gestione dell’attività di autoanalisi, nel contesto della “Farmacia dei servizi”. Nella prima parte verranno affrontati gli aspetti normativi attuali, delineando obblighi e prescrizioni per il Farmacista circa l’attività di autoanalisi in Farmacia. Nella seconda sessione saranno descritte le prestazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell’ambito dell’autocontrollo. La terza sessione sarà dedicata alle indicazioni tecniche relative all’utilizzo dei dispositivi strumentali per i servizi erogabili in Farmacia. Programma: o Sessione 1- Aspetti normativi La normativa attuale: obblighi e prescrizioni per il Farmacista per l’attività di autoanalisi in Farmacia o Sessione 2 - Descrizione delle prestazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell’ambito dell’autocontrollo Il prelievo di sangue capillare - Valutazioni analitiche sul sangue capillare - La raccolta delle urine - Valutazioni analitiche sulle urine - Valutazioni analitiche su altre matrici biologiche - Caso specifico: screening della sindrome metabolica o Sessione 3 - Indicazioni tecniche relative all’utilizzo dei dispositivi strumentali per i servizi erogabili in farmacia Attendibilità dei risultati di laboratorio: linee guida - Tecnologie in uso nel point of care testing in Farmacia - Il controllo di qualità - Aspetti economici e gestionali Resp. Scientifico: Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Docenti: Prof.ssa Paola Minghetti Ist. di Chimica Farmaceutica e Tossicologica, Facoltà di Farmacia Università degli Studi di Milano Presidente S.I.FA.P Prof. Paolo Magni Istituto di Endocrinologia, Università degli Studi di Milano Prof. Paolo Paparella Responsabile U.O. Biochimica Clinica Clinica San Carlo- Paderno Dugnano (Milano) Crediti assegnati: 15 Rivolto a: Farmacisti Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali specifici 23. Prevenzione e gestione del sovrappeso e dell’obesità infantile: importanza di una corretta educazione nutrizionale e di uno stile di vita attivo (6-22555) Abstract: L’obesità è una malattia multifattoriale, su di una predisposizione genetica vanno ad agire fattori ambientali alimentazione e stile di vita) e comportamentali che favoriscono l’aumento del tessuto adiposo. Sono state individuate età critiche (fase prenatale, primi 2 anni di vita, età prescolare o adiposity rebound e adolescenza) durante le quali un’alimentazione scorretta rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo di obesità. Nella fase fetale e nei primi 2 anni di vita la malnutrizione (sia la carenza che l’eccesso) è in grado di determinare modificazioni strutturali che pongono le basi per la perdita di regolazione di fame e sazietà e la iperplasia del tessuto adiposo. Il riconoscimento del ruolo dell’alimentazione precoce sullo sviluppo di obesità è di fondamentale importanza per la formulazione di programmi individuali e di popolazione che possano permettere di invertire il trend della prevalenza dell’obesità. Programma: Modulo 1: Epidemiologia dell'obesità in età pediatrica Modulo 2: Prevenzione del sovrappeso e dell'obesità infantile Modulo 3: Sessione 1 - Prima parte Le basi nutrizionali Modulo 3: Sessione 1 - Seconda parte Abitudini nutrizionali in Italia dall'età prescolare all'adolescenza Modulo 3: Sessione 2 Le basi nutrizionali Modulo 4: Approccio al bambino affetto da sovrappeso ed obesità Resp. Scientifico e Docente: Prof.ssa Silvia Scaglioni Specialista in Pediatria Crediti assegnati: 15 Rivolto a: Farmacisti, Medico chirurgo (medicina generale; pediatria; pediatria (pediatri di libera scelta); scienza dell'alimentazione e dietetica), Dietista Obiettivi formativi: 18. Contenuti tecnico-professionali specifici 24. La farmacia dei servizi nel trattamento delle patologie socialmente rilevanti (6-22388) Abstract: Oggi essere farmacia dei servizi e dei trattamenti, anche alla luce della recentissima manovra finanziaria, appare come l’unica soluzione/risposta ai nuovi scenari. In particolare assume sempre maggiore rilevanza la capacità di integrare il trattamento farmacologico delle patologie più rilevanti (ipertensione, diabete, dislipidemie, patologie osteo-articolari, cataratta, ecc.) con il consiglio al banco di prodotti nutraceutici ed integratori, sulla falsa riga di quanto posto in essere con sempre maggiore frequenza da varie tipologie di medici specialisti. Occorre pertanto implementare una serie di linee di consiglio che tengano conto delle nuove informazioni scientifiche sull’impiego dei trattamenti integrati. Il corso ha l’obiettivo di sviluppare sia il razionale scientifico che quello comunicativogestionale di relazione al banco. Programma: o Dalla Farmacia dei Servizi alla Farmacia dei trattamenti : opportunità, modalità e fattori influenti o Le patologie socialmente rilevanti nell’età matura e nei soggetti anziani: descrizione, fisiopatogenesi e razionale terapeutico o o Il nuovo concetto di trattamento integrato : il ruolo degli integratori Le linee di Consiglio al Banco : elementi comunicativi e gestionali per la motivazione e la compliance o o o o Protocolli di Consiglio / Aspetti Scientifici e Relazionali : Ipertensione e Malattie CV Osteo-Artrosi e Patologie Osteo-Muscolo-Articolari Diabete o Dislipidemie o Patologie dell’occhio o o o o Astenia, convalescenza e recupero energetico Aging ed anti-ossidanti SNC ed alterazioni del tono dell’umore Menopausa e Post-Menopausa Resp. Scientifico e Docente: Prof. Alberto Martina Facoltà di Farmacia e di SFA (Scienze Farmaceutiche Applicate), Università di Bologna (materie: Gestione e Comunicazione in Farmacia, Documentazione e Comunicazione sui farmaci) Crediti assegnati: 15 Rivolto a: Farmacisti Obiettivi formativi: linee guida - protocolli - procedure - documentazione clinica 25. Barriera intestinale: nuovi orizzonti per il consiglio in farmacia (6-22424) Abstract: Il concetto di barriera-intestinale si è andato progressivamente chiarendo in questi ultimi anni, svelando aspetti assolutamente innovativi in termini anatomo-fisiopatoligici e funzionali. Dalla definizione di barriera-intestinale come elemento dinamico si è ulteriormente focalizzata l’attenzione sul ruolo dei cosiddetti probiotici e degli alimenti funzionali. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulla prevenzione ed il trattamento di una serie di disturbi e/o patologie locali del tratto intestinale e del ruolo del consiglio sulla prevenzione ed il supporto al trattamento di patologie legate all’immunità sistemica. Programma: Introduzione alla medicina funzionale Il nuovo concetto di “intestino debole” La barriera intestinale I moderni concetti di probiosi I probiotici Linee Guida MINSAL Probiotici e Prebiotici 2005 Revisione Linee Guida MINSAL Probiosi 2011 Gli effetti sistemici del malfunzionamento di barriera La strategia delle “4R” Gli alimenti funzionali Protocolli di Consiglio in Farmacia correlati al ripristino della barriera intestinale ed al mantenimento del benessere locale e generale Modalità di consiglio specifiche per i probiotici Resp. Scientifico e Docente: Prof. Alberto Martina Facoltà di Farmacia e di SFA (Scienze Farmaceutiche Applicate), Università di Bologna (materie: Gestione e Comunicazione in Farmacia, Documentazione e Comunicazione sui farmaci) Crediti assegnati: 15 Rivolto a: Farmacisti Obiettivi formativi: linee guida - protocolli - procedure - documentazione clinica 26. Il farmacista e la cute: approccio clinico e consigli pratici sulla gestione di patologie cutanee di comune riscontro (6-49754) Abstract: Il farmacista è il primo interlocutore a cui i pazienti fanno riferimento per gestire con l’automedicazione patologie di comune riscontro nella pratica dermatologica quotidiana. Trattasi in genere di pazienti di sesso femminile, spesso mamme, che ricorrono all’aiuto del farmacista per trattare dermatosi di facile diagnosi e di semplice approccio terapeutico. Nel corso, allo scopo di permettere al farmacista un approccio clinico e terapeutico pratico per guidare il paziente ad un’ automedicazione sicura ed efficace senza compromettere un’eventuale successiva visita specialistica, verranno fornite elementi base di clinica e terapia dermatologica. Il corso fornirà nozioni cliniche, fisiopatologiche, anatomiche e terapeutiche di base che permetteranno al Farmacista di inquadrare la patologia micotica cutanea e ungueale e l’impiego corretto di topici antimicotici. Attraverso Illustrazioni di casi clinici e di esempi pratici di possibile riscontro nella pratica quotidiana svolta dal farmacista, verrà sottolineata l’importanza della diagnosi differenziale tra le varie dermatosi dell’area genitale femminile e del bambino. Verrà evidenziata l’importanza di una corretta igiene dell’area genitale del bambino e della donna al fine di prevenire l’insorgenza di infezioni batteriche e micotiche con l’eliminazione della flora batterica residente. Il percorso formativo tratterà inoltre argomenti dermatologici di grande interesse per il Farmacista, quali il ruolo delle vitamine nelle patologie della cute, l’impiego di formulazioni trans dermiche, il danno da trauma (ematomi) e gli inestetismi del derma (smagliature). Programma: MODULO INTRODUTTIVO Nel modulo introduttivo verranno presentate le affezioni dermatologiche di più comune riscontro nell’attività quotidiana del Farmacista. Le patologie cutanee verranno brevemente definite ed esposte attraverso una succinta casistica clinica. Gli aspetti clinici, terapeutici e di diagnosi differenziale verranno poi ripresi più dettagliatamente nei capitoli successivi. Verrà evidenziata l’importanza della professionalità del Farmacista attraverso la competenza, la conoscenza delle dermatosi e la capacità relazionale nel guidare il paziente ad un’automedicazione controllata e sicura. MODULO 1: Micosi cutanee e onicomicosi, micosi vaginali e igiene intima Nozioni cliniche, fisiopatologiche, anatomiche e terapeutiche di base che permettano al Farmacista di inquadrare la patologia micotica cutanea e ungueale attraverso la presentazione di casi clinici che mettano in evidenza la difficoltà della diagnosi differenziale e l’impiego corretto di topici antimicotici. Micosi vaginali con particolare attenzione alla detergenza dell’area genitale femminile anche attraverso la presentazione di casi clinici. MODULO 2: Arrossamenti e dermatite da pannolino – smagliature Nozioni cliniche, fisiopatologiche, anatomiche e terapeutiche di base che permettano al Farmacista di gestire autonomamente la patologia dermatologica lieve o di affidarla alle cure specialistiche. Con l’ausilio di casi clinici verranno discussi gli arrossamenti e la dermatite da pannolino. Nozioni cliniche, fisiopatologiche, anatomiche e terapeutiche di base che permettano al Farmacista di gestire in autonomia gli inestetismi del derma (smagliature), anche attraverso la presentazione di casi clinici. MODULO 3: • La pelle come veicolo di assorbimento di diverse sostanze attive: ruolo delle vitamine nelle patologie dermatologiche e preparazioni transdermiche • Ematomi Nozioni cliniche, fisiopatologiche, anatomiche cutanee e biochimiche di base per definire il ruolo delle vitamine nelle patologie dermatologiche e delle preparazione transdermiche. Nozioni cliniche, fisiopatologiche, anatomiche e terapeutiche di base che permettano al Farmacista di gestire in autonomia il danno traumatico (ematoma) attraverso l’ausilio di casi clinici. Resp. Scientifico e Docente: Dr. Luigi Gnecchi Specialista in Dermatologia e Venereologia Crediti assegnati: 27 Rivolto a: Farmacisti Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. Malattie rare 27. Dislipidemie e prevenzione cardiovascolare primaria: appunti pratici per i professionisti della salute (650012) Abstract: Il Corso è rivolto ai professionisti della salute e ha l’obiettivo generale di accrescerne le competenze relativamente al ruolo fisiopatologico delle dislipidemie nel rischio cardiovascolare, allo scopo di poter implementare le appropriate procedure di screening, diagnostiche e terapeutiche atte alla prevenzione primaria. Il Corso si sviluppa in tre sessioni. Nella prima sessione, dopo una breve Introduzione sulle dislipidemie, se ne discuteranno gli aspetti fisiopatologici, commentando la classificazione delle dislipidemie stesse e le basi genetiche e i fattori ambientali che le determinano. Saranno descritte arteriosclerosi e aterosclerosi, con particolare riguardo alla fisiopatologia della placca aterosclerotica. Nella seconda sessione saranno discusse le dislipidemie nella prevenzione cardiovascolare primaria, le strategie di screening delle dislipidemie, considerando i biomarcatori di 1° livello e i relativi metodi di prelievo e di analisi, nonchè il concetto di rischio cardiovascolare residuo e il calcolo del rischio cardiovascolare. La valutazione integrata del rischio cardiometabolico (sindrome metabolica) sarà poi brevemente delineata. Seguiranno cenni sulle dislipidemie nella prevenzione cardiovascolare secondaria e sui relativi esami diagnostici di livello specialistico. La terza sessione sarà infine dedicata alla terapia e follow‐up del paziente dislipidemico, con riferimenti a nutrizione e attività fisica, approccio nutraceutico e approccio farmacologico. Programma SESSIONE 1 Introduzione sulle dislipidemie Le dislipidemie: aspetti fisiopatologici: • • classificazione delle dislipidemie basi genetiche e fattori ambientali • arteriosclerosi e aterosclerosi • fisiopatologia della placca aterosclerotica SESSIONE 2 Le dislipidemie nella prevenzione cardiovascolare primaria Screening delle dislipidemie Dislipidemie e rischio cardiometabolico: la sindrome metabolica Le dislipidemie nella prevenzione cardiovascolare secondaria (cenni) Le dislipidemie: gli esami diagnostici di livello specialistico (cenni) SESSIONE 3 Terapia e follow‐up del paziente • nutrizione e attività fisica • approccio nutraceutico • approccio farmacologico in prevenzione primaria e secondaria Resp. Scientifico e Docente: Prof. Paolo Magni Dip. di Endocrinologia, Fisiopatologia e Biologia Applic ata, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale); medico chirurgo (cardiologia; geriatria; malattie metaboliche e diabetologia; medicina generale (medici di famiglia); medicina interna;); infermiere Obiettivi formativi: 18 - contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. Malattie rare 28. L’insuccesso scolastico e i disturbi dell’apprendimento (6-50020) Abstract L’ apprendimento è un fenomeno evolutivo notevolmente complesso in quanto consiste in una forma molto particolare di selezione graduale e progressiva, di gruppi di cellule cerebrali che si connettono tra loro a formare delle reti di neuroni che, a loro volta unendosi con altre reti, finiscono per creare vere e proprie mappe o se vogliamo “categorie” mentali di cose o di eventi. E’ del tutto intuitivo che il cervello è l’organo base dove tutto ciò si svolge; esso è cioè il centro funzionale in cui si elaborano le sensazioni ed i vari tipi di rappresentazione, creando così una vasta gamma di abilità e competenze. Ma il passaggio ad un sempre più ampio repertorio di abilità funzionali, è legato all’interazione tra geni ed ambiente, alle modifiche che, nel tempo, tali interazioni assumono ed al substrato affettivo emozionale in cui tale processo si svolge. Si ritiene oggi che ogni stato emotivo emozionale particolare possa marcare in modo diverso, anche dal punto di vista cognitivo, le differenti esperienze di un soggetto in via di sviluppo. Risulta evidente che, in quanto evolutivo, l’apprendimento è un fenomeno che interessa appieno l’età pediatrica durante la quale ci si può trovare a dover affrontare un difetto dello sviluppo cognitivo o dell’apprendimento di un bambino, difetto che può evidenziarsi talora precocemente, ma che più frequentemente si rivela più tardivamente con uno scarso rendimento scolastico. L’insuccesso scolastico può essere la prima spia di un difetto di apprendimento; se tale situazione permane non diagnosticata, pone il rischio molto concreto dell’instaurarsi di un pericoloso circolo vizioso che, dall’insuccesso scolastico può portare a perdita di autostima, demotivazione, fino alla depressione, con grave danno individuale ma pure sociale con implicite tutte le possibili, talora anche più tragiche, conseguenze. E’ ovvio pertanto che, davanti al dubbio di un difetto di apprendimento oppure di fronte alla segnalazione di un insuccesso scolastico, si deve iniziare un iter diagnostico che permetta di orientarsi; ed il primo punto da cui partire consiste appunto nel verificare le diverse cause che possono portare ad un insuccesso scolastico. Dopo un’introduzione dedicata a come si realizza il processo dell’apprendimento, nel corso verranno affrontate le più frequenti cause di insuccesso scolastico: ‐ difetto di apprendimento in senso lato causato da: ‐ ritardo mentale di grado vario ‐ disturbi pervasivi dello sviluppo : autismo ‐ difetti specifici dell’apprendimento (DSA): ‐ dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia Queste diverse situazioni possono interferire con l’apprendimento in quanto tutte sempre provocano una difficoltà di attenzione o di codificazione o di memoria, così che in sintesi possiamo definire come: “difficoltà di apprendimento “aspecifica” quella di un soggetto che presenti una difficoltà di attenzione, codificazione o memorizzazione per cause varie, le più disparate, ma che in ultima analisi abbiano alterato e/o alterino tuttora le normali funzioni cognitive”. Sono, invece, definiti difetti specifici dell’apprendimento tutte quelle situazioni in cui un bambino, d’intelligenza per normale, abbia però prestazioni scarse, non adeguate alla sua età ed alla sua istruzione; che abbia cioè un evidente divario tra attualità e potenzialità. E’ sempre molto difficile stabilire l’esatta entità di tale divario, di questo gap; si è pensato di esprimerlo facendo riferimento, come termine di confronto, ad una capacità standard, e così si considera diagnostico un divario > 2 DS tra risultati ottenuti a test standardizzati (su lettura, espressione scritta, calcolo) e QI del soggetto. Per tali forme oggi si ritiene che l’eziopatogenesi più probabile sia multifattoriale: una base genetica, di tipo poligenico, che agisce su un alterato substrato anatomico‐funzionale. Verranno illustrati i primi sintomi (inerenti alla comunicazione verbale, o una certa goffaggine o monotonia di comportamento, o difficoltà di relazione con l’ambiente) che debbono mettere sull’avviso medici, genitori ed insegnanti, pur sapendo che il confine tra normalità e patologia è sempre un confine labile, in ogni epoca della vita, e nel periodo dello sviluppo lo ancor di più. Programma: Il processo di apprendimento I disturbi dell’apprendimento aspecifici: ‐ Ritardo mentale ‐ Iperattività – difetto di attenzione (ADHD) ‐ Disturbi pervasivi dello sviluppo (autismo) I disturbi dell’apprendimento specifici: ‐ Dislessia ‐ Discalculia ‐ Disortografia e disgrafia ‐ Prognosi Resp. Scientifico e Docente: Prof. Paolo Magni Dip. di Endocrinologia, Fisiopatologia e Biologia Applic ata, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 10 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale), logopedista, medico chirurgo (pediatria; pediatria (pediatri di libera scelta); psicoterapia; medicina generale (medici di famiglia) Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. Malattie rare 29. “Piede piatto”: malattia o sintomo? (6-50060) Abstract Partendo dalla definizione di “piede piatto”, vengono indicati gli aspetti diagnostici clinici e radiografici e quindi illustrate le i possibili interventi terapeutici ovvero la terapia conservativa di tipo ortopedico, con cenni al trattamento ortesico, e l’intervento chirurgico. Tenuto conto che il “piede piatto” non è una malattia vera e propria ma un paramorfismo, vengono forniti dal docente dei criteri per una corretta indicazione chirurgica. Programma: • DEFINIZIONE DI “PIEDE PIATTO” • ASPETTI DIAGNOSTICI CLINICI E RADIOGRAFICI • TERAPIA: TERAPIA CONSERVATIVA DI TIPO ORTOPEDICO ED INTERVENTO CHIRURGICO • CRITERI PER UNA CORRETTA INDICAZIONE AL TRATTAMENTO CHIRURGICO • KEY POINT Resp. Scientifico e Docente: Prof. Emilio Regondi Dirigente medico I livello Crediti assegnati: 5 Rivolto a: medico chirurgo (medicina generale (medici di famiglia); ortopedia e traumatologia; pediatria; pediatria (pediatri di libera scelta); tecnico ortopedico, fisioterapista Obiettivi formativi: documentazione clinica. percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura 30. Dermatite seborroica: aggiornamento per il farmacista e il medico di medicina generale (6-50073) Abstract La dermatite seborroica è un’affezione della cute ad andamento cronico‐recidivante che si manifesta con chiazze eritemato desquamative localizzate al capo, ai solchi naso genieni, alla gabella, alle pieghe retroauricolari e in regione mediotoracica antero‐posteriore. L’incidenza nella popolazione e’ superiore al 2 %. L’eziopatogenesi è multifattoriale e nel determinismo di questa affezione giocano un ruolo congiunto fattori genetici, ambientali, batterici, micotici e psicologici. Si manifesta con quadri clinici differenti nel lattante e nell’adulto. Nel lattante l’esordio è in genere alla fine del primo mese di vita con chiazze arrossate ricoperte da squamo croste untuose di colorito giallastro che possono estendersi e confluire formando un casco che ricopre tutto il capo. Nell’adulto compare alla pubertà con lesioni eritematose e desquamanti al capillizio, a livello delle sopracciglia, alla radice del naso, ai solchi naso‐genieni e in sede retroauricolare. Frequente è il coinvolgimento della regione presternale e interscapolare. La diagnosi differenziale va posta nei confronti della dermatite atopica e della psoriasi. Il trattamento si effettua con cosmeceutici antinfiammatori, seboregolatori e antimicotici. I cortisonici per uso topico vanno riservati a casi gravi, resistenti alle terapie topiche convenzionali e solo per brevi periodi. Buoni risultati si ottengono con l’impiego della fototerapia e con l’assunzione di integratori specifici Programma: Definizione Epidemiologia Eziopatogenesi Clinica Diagnosi differenziale da altre dermatosi Percorso della patologia Terapia (trattamento farmacologico, dermocosmetologico e nutraceutico) Resp. Scientifico e Docente: Dott. Luigi Gnecchi Specialista in Dermatologia e Venereologia Responsabile Ambulatorio Dermatologia Pediatrica UOC Dermosifilopatia Ospedale S. Gerardo Monza Crediti assegnati: 10 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale); medico chirurgo (medicina generale) Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. malattie rare 31. Counseling nella gestione delle affezioni gengivali con approccio meccanico, chimico e biologico (650077) Abstract Le affezioni gengivali sono una delle patologie della bocca più comuni e spesso i pazienti si rivolgono al Medico di Medicina Generale o al farmacista per un consiglio sull’utilizzo dei presidi meccanici (spazzolini, scovolini, filo, etc…) e chimici (dentifrici, collutori, gel, etc…). In questo corso saranno affrontate le problematiche gengivali in primis dal punto di vista eziopatogenetico al fine di capire quali sono i punti cruciali su cui è possibile agire da un punto di vista terapeutico. Particolare attenzione sarà dedicata al concetto di equilibrio biologico, al fine di mettere in luce le motivazioni e le indicazioni all’utilizzo dei vari presidi domiciliari. Dopo aver descritto in breve l’evoluzione clinica dell’infezione parodontale dallo stato di salute orale a quello di parodontite avanzata, passando anche per i segni e sintomi che caratterizzano questi quadri clinici, verrà brevemente descritto il percorso diagnostico‐terapeutico attuato dai dentisti specializzati in parodontologia. Successivamente, con un taglio molto pratico e semplice, si analizzeranno i vari presidi meccanici necessari per una corretta igiene domiciliare tra i quali spazzolino manuale ed elettrico, scovolino e filo interdentale, utilizzando vari video dimostrativi per meglio chiarire le tecniche d’utilizzo al fine di poterle descrivere meglio ai pazienti. In seguito saranno illustrati gli ausili chimici che la letteratura riconosce come attivi nell’ambito della prevenzione e trattamento delle affezioni gengivali, prendendo i veicoli di rilascio più utilizzati, ossia dentifrici e collutori e le sostanze chimiche più indicate. La parte finale verterà sulla nuova frontiera della terapia parodontale alla luce delle nuove scoperte sul ruolo chiave della risposta infiammatoria nell’evoluzione della patologia. Si analizzerà infatti la terapia biologica e l’utilizzo di farmaci, tra cui spiccano i probiotici, volti alla modulazione della risposta immunitaria, alla gestione dell’infiammazione e al management della flora batterica. Programma: 1. Malattie parodontali: - Epidemiologia Eziopatogenesi Quadri clinici parodontali 2. Cenni di terapia parodontale: - Diagnosi - Percorso terapeutico professionale 3. Terapia parodontale domiciliare: - Approccio meccanico Approccio chimico Approccio biologico 4. Conclusioni Resp. Scientifico e Docente: Dott. Simone Stori Odontoiatra Crediti assegnati: 10 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale), medico chirurgo (medicina generale), igienista dentale Obiettivi formativi: integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistituzionale 32. Principali patologie e principi di farmacotossicita' nel cane e nel gatto (6-51223) Abstract La velocità di accrescimento di cane e gatto è maggiore rispetto a quella dell’uomo, con notevoli differenze tra le razze canine e feline. Le principali patologie di cucciolo e gattino sono rappresentate da malattie parassitarie e infettive e da disfunzioni d’organo legate a malformazioni congenite. Nell’età adulta si assiste alla comparsa di malattie endocrine, infiammatorie, infettive e di alcune patologie di natura neoplastica, mentre nell’età anziana la maggior prevalenza riguarda malattie legate alla disfunzione, per invecchiamento, di organi quali rene, fegato e cuore e alla comparsa di malattie neoplastiche ed endocrine. La maggior parte dei farmaci prescritti per il trattamento e la prevenzione di queste malattie è registrata per l’impiego nella specie felina e canina. In rari casi il medico veterinario ricorrere all’impiego di farmaci a uso umano perché non sono disponibili farmaci con determinati principi attivi registrati per l’uso veterinario. Per una differente farmacodinamica e per determinate caratteristiche di specie, alcuni farmaci a uso umano hanno una differente tossicità nel cane e nel gatto rispetto che nell’uomo, e alcuni di questi sono particolarmente tossici nella specie felina. Infine anche alcuni farmaci registrati per l’impiego nel cane hanno un differente profilo di tossicità nel gatto. Le principali vie di somministrazione dei farmaci in queste due specie sono la via orale, transcutanea, sottocutanea e intramuscolare. Programma: principali patologie di cane e gatto nel soggetto giovane, adulto e anziano farmacotossicità nel cane farmacotossicità nel gatto modalità di somministrazione dei farmaci a cane e gatto Resp. Scientifico e Docente: Dott.ssa Eva Spada DMV, PhD, Ricercatore in Scienze Cliniche Veterinarie Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: acquisizione di conoscenze relative alle principali patologie di cane e gatto e ai principi di farmacodinamica e farmacotossicita' di comuni principi attivi impiegati in queste due specie 33. Il metabolismo del sistema osteoarticolare: appunti su prevenzione, patologia e terapia (6-51252) Abstract Il Corso è rivolto ai professionisti della salute e ha l’obiettivo generale di accrescerne le competenze relativamente al metabolismo del sistema osteoarticolare, allo scopo di poter implementare le appropriate procedure di screening, diagnostiche e terapeutiche in tale ambito. Il Corso si sviluppa in tre sessioni. Nella prima sessione, dopo una breve introduzione sul metabolismo osteoarticolare, ne saranno delineati i principali quadri patologici ed i relativi aspetti epidemiologici e fisiopatologici. Saranno poi discusse le basi genetiche e i fattori ambientali che sono alla base della loro fisiopatogenesi. Nella seconda sessione sarà discussa l'osteoporosi, con particolare riguardo alla prevenzione e agli stili di vita e agli esami diagnostici di primo livello e specialistici. Saranno infine delineati i principi attuali in tema di terapia nutrizionale, nutraceutica, farmacologica e fisica della stessa. La terza sessione sarà infine dedicata alle principali patologie articolari degenerative, con riferimento alla loro prevenzione anche mediante stili di vita corretti e agli esami diagnostici più appropriati. Il corso si concluderà con alcuni cenni relativi alla terapia nutrizionale, nutraceutica, farmacologica e fisica di queste condizioni patologiche. Programma: SESSIONE 1 - Introduzione sul metabolismo osteoarticolare: • • • principali quadri patologici aspetti epidemiologici e fisiopatologici basi genetiche e fattori ambientali SESSIONE 2 - Osteoporosi: • prevenzione e stili di vita • esami diagnostici di primo livello e specialistici • terapia nutrizionale, nutraceutica, farmacologica e fisica SESSIONE 3 - Le principali patologie articolari degenerative: • • • prevenzione e stili di vita esami diagnostici di primo livello e specialistici terapia nutrizionale, nutraceutica, farmacologica e fisica Resp. Scientifico e Docente: Prof. Paolo Magni Dip. di Endocrinologia, Fisiopatologia e Biologia Applic ata, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 10 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale), medico chirurgo (mmg), tecnico ortopedico, fisioterapista Obiettivi formativi: il corso si propone di accrescere le competenze dei professionisti della salute destinatari del corso sul metabolismo del sistema osteoarticolare, allo scopo di poter implementare le appropriate procedure di prevenzione, diagnosi e terapia in questo ambito. 34. Il tutor e il tirocinio professionale in farmacia (6-51796) Abstract La Federazione degli Ordini della Lombardia attribuisce grande importanza al corretto svolgimento del tirocinio professionale da parte di studenti dei corsi di laurea in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (classi 14/S e LM‐13), cosa che non può avvenire senza un coinvolgimento completo di farmacisti ospitanti adeguatamente formati. Si è fermamente convinti dell’utilità del tirocinio pratico per il valore formativo che rappresenta. Per questo motivo si rende necessario preparare i farmacisti ad esercitare con assoluta professionalità, conoscenza e competenza la funzione di tutor. Questo corso sul tirocinio professionale in farmacia è pertanto obbligatorio per i farmacisti titolari, direttori e collaboratori che intendono proporsi come tutor professionali. Deve essere frequentato per ottenere dall’Ordine professionale l’autorizzazione ad ospitare, nella farmacia dove si esercita, studenti per lo svolgimento del tirocinio obbligatorio prima della laurea, o per avere la riconferma dell’autorizzazione già ottenuta. Programma: • Presentazione del Corso • Principali aspetti del tirocinio pratico • Le regole per un corretto svolgimento del tirocinio professionale • Direttive e procedure per l’autorizzazione ad ospitare tirocinanti in farmacia • Il libretto di tirocinio • Il Codice Deontologico: applicazione nell’esercizio del tirocinio professionale Resp. Scientifico e Docente: Dott. Andrea Mandelli Presidente Federazione Ordini dei farmacisti della Lombardia Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistituzionale 35. Le micosi: un gruppo di patologie emergenti. come riconoscerle e come consigliarne il trattamento in farmacia. (6-54518) Abstract Il farmacista è il primo interlocutore a cui i pazienti fanno riferimento per gestire con l’automedicazione micosi cutanee superficiali di comune riscontro nella pratica dermatologica quotidiana. Le micosi cutanee colpiscono entrambi i sessi; sono frequenti nei bambini con dermatite atopica e immunodepressi, atleti e sportivi frequentatori di piscine e palestre o categorie professionali specifiche (agricoltori e veterinari) che possono venire a contatto con funghi di natura antropofila , zoofila o geofila. Nel corso, allo scopo di permettere al farmacista un approccio clinico e terapeutico pratico per guidare il paziente ad un’ automedicazione sicura ed efficace senza compromettere un’eventuale successiva visita specialistica, verranno fornite elementi base di clinica e terapia dermatologica. Attraverso Illustrazioni di casi clinici e di esempi pratici di possibile riscontro nella pratica quotidiana svolta dal farmacista, verrà sottolineata l’importanza della diagnosi differenziale tra le micosi e altre dermatosi cutanee. Il corso fornirà nozioni cliniche, fisiopatologiche, anatomiche e terapeutiche di base che permetteranno al farmacista di inquadrare la patologia micotica cutanea e ungueale e l’impiego corretto di topici antimicotici. Programma: Il corso si svilupperà attraverso l’approfondimento dei seguenti argomenti: Le micosi: a. definizione b. classificazione c. epidemiologia d. eziopatogenesi Clinica delle micosi cutanee, mucose e degli annessi: a. diagnosi differenziale b. terapia topica e sistemica Resp. Scientifico e Docente: Dott. Luigi Gnecchi Specialista in Dermatologia e Venereologia Crediti assegnati: 7 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistituzionale 36. Appropriatezza terapeutica nelle patologie del cavo orofaringeo (6-54836) Abstract Le infezioni respiratorie includono un ampio spettro di patologie che possono interessare le alte vie respiratorie (es. sinusiti, otiti, faringiti, laringiti) e le basse vie respiratorie (bronchiti acute e croniche riacutizzate, polmoniti). Le infezioni respiratorie hanno un notevole impatto economico e sociale, in quanto sono responsabili di un grande impiego di risorse sanitarie per costi diretti di consumo di farmaci e visite mediche e per costi indiretti per assenze dal lavoro e scolastiche. Nell’ambito delle infezioni respiratorie, il mal di gola o faringite è una patologia di tipo infiammatorio a decorso acuto o cronico che colpisce l'orofaringe. La sensazione dolorosa è accompagnata dalla difficoltà nella deglutizione e, in alcuni casi, si associa a tosse e secrezioni catarrali. Alcuni fattori di rischio che rendono più sensibili al mal di gola sono: la giovane età, il fumo, le allergie, l’esposizione a sostanze irritanti, le sinusiti croniche o frequenti, gli spazi chiusi, le scarse condizioni igieniche e le basse difese immunitarie. Il mal di gola può essere di natura virale o batterica. Più del 75% delle infezioni sono di tipo virale (le più comuni, che causano mal di gola, sono raffreddore, influenza, mononucleosi, morbillo, varicella, pertosse), mentre meno del 25% sono causate da batteri. Solo meno dell’1% può essere provocato da parassiti o funghi. Le infezioni batteriche sono causate soprattutto da batteri Gram‐positivi. Tra gli streptococchi beta emolitici di gruppo A, lo Streptococco pyogenes è il più comune con una frequenza media del 15‐30% in tutte le fasce di età. Altre cause batteriche interessano lo streptococco beta‐emolitico (gruppo C e G), Neisseria gonorrhoeae e Arcanobacterium haemolyticum. Il mal di gola è spesso legato a improvvisi cambiamenti climatici; infatti, si riscontra più frequentemente nella stagione invernale e all’inizio della primavera. La trasmissione del patogeno, sia virus che batterio, avviene attraverso il cavo orale o nasale, mediante inalazione di microgoccioline di saliva infette, prodotte da starnuti, colpi di tosse o semplicemente parlando, o perché si è a contatto con una persona infetta o si utilizzano oggetti condivisi. Le infezioni virali hanno prognosi benigna senza complicanze o sequele e richiedono un trattamento che aiuta ad alleviare i sintomi, mentre le infezioni batteriche possono progredire con complicanze suppurative (es. ascessi peritonsillari) o non suppurative (es. febbre reumatica) e che possono essere prevenute mediante un appropriato trattamento antimicrobico in fase iniziale. La diagnosi differenziale è basata su una valutazione clinica: il coinvolgimento di altre mucose, come la congiuntiva o quella nasale, e la raucedine sono frequenti nelle infezioni virali, ma non in quelle batteriche. Altro elemento di differenza tra le due tipologie di infezioni riguarda l’età dei soggetti colpiti: le infezioni batteriche sono predominanti nei pazienti di età tra 5 e 15 anni, e più raramente nei bambini al di sotto dei 2 anni di età, mentre le infezioni virali possono manifestarsi a qualsiasi età con maggiore frequenza in età pediatrica. Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, nel caso di infezioni oro‐faringee virali, si può intervenire con farmaci antivirali, se disponibili. L’infiammazione alla gola (mal di gola) viene principalmente trattata con farmaci antinfiammatori non steroidei (es. flurbiprofene, ibuprofene, diclofenac), dotati di elevata tollerabilità; il dolore può essere alleviato con analgesici come il paracetamolo; la tosse con farmaci antitosse. In questo caso, l’uso degli antibiotici è inappropriato. Tuttavia, tali farmaci sono spesso prescritti erroneamente (dato che la maggior parte delle infezioni sono virali). Se si utilizzano antibiotici quando non sono necessari o non si segue correttamente la terapia antibiotica, si aumenta la possibilità di sviluppare specie batteriche antibiotico‐resistenti. Il fenomeno della resistenza batterica è diventato, infatti, un grave problema globale a causa dell’abuso degli antibiotici e l’Italia è tra i paesi a maggior consumo in Europa. Dal punto di vista genetico, avviene una vera e propria modifica del DNA dei batteri resistenti; pertanto, oggi è fondamentale preservare gli antibiotici, attualmente disponibili ed efficaci, poiché sono sempre meno quelli in grado di contrastare le infezioni a causa della crescente antibiotico‐resistenza. Le conseguenze di tale fenomeno sono, oltre al fallimento terapeutico e alle possibili ricadute, l’aumento dei costi sanitari, l’emergenza di nuovi patogeni intrattabili e il rischio concreto di un ritorno all’era pre‐antibiotica. I farmaci antinfiammatori usati precocemente consentono di evidenziare la possibilità di infezioni virali, con scomparsa rapida dei sintomi e, quindi, di limitare l’abuso degli antibiotici. Programma: PRIMA SESSIONE - INQUADRAMENTO PATOLOGIE DELLE ALTE VIE RESPIRATORIE Aspetti epidemiologici Forme batteriche Forme virali Diagnosi e Terapia Utilizzo Antibiotici nelle Infezioni dell'Apparato Respiratorio Problematiche relative alla terapia antibiotica: la resistenza batterica SECONDA SESSIONE - FARMACI NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLE ALTE VIE RESPIRATORIE I FANS Gli Antibiotici Differenze tra terapica antibiotica vs FANS Problematiche relative alla terapia antibiotica: la resistenza batterica TERZA SESSIONE - PRATICA CLINICA Una patologia diffusa: il mal di gola L’approccio alla patologia da parte del MMG L’approccio alla patologia da parte del Farmacista Guida pratica: dalla gestione del sintomo alla terapia RESPONSABILE SCIENTIFICO: Prof. Francesco Rossi Professore Ordinario di Farmacologia, Seconda Università di Napoli DOCENTI: Dr. Claudio Cricelli Presidente Societa’ Italiana Medicina Generale Prof. Silvano Esposito UOD Medicina Infettivologica‐ Facolta' di Medicina e Chirurgia Universita' degli Studi di Salerno Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: sensibilizzare i farmacisti sul corretto utilizzo dei farmaci disponibili per il mal di gola, focalizzando l’attenzione in particolare sulla componente infiammatoria e dolorosa della patologia mediante l’uso dei fans 37. Gas medicinali: responsabilita' della struttura sanitaria, soluzioni per la gestione operativa, regole di sicurezza generali (6-55198) Abstract L'entrata in vigore del Decreto Legislativo 219/06 che attua la Direttiva Comunitaria numero 83 del 2001 concernente i medicinali per uso umano, ha generato importanti cambiamenti nel mondo dei gas medicinali per cui oggi è necessaria non solo l'autorizzazione alla produzione ma anche l'autorizzazione all'immissione in commercio (AIC), come ogni altro farmaco. Il Decreto Legislativo 219/06 e la norma tecnica UNI EN ISO 7396‐1 ALLEGATO G costituiscono i riferimenti per definire ruoli e responsabilità nell'ambito della gestione degli impianti di distribuzione dei gas medicinali (IDGM) e dei gas medicinali stessi. In particolare, una delle figure chiave è il controllore della qualità (CQ), identificabile con il farmacista ospedaliero, responsabile del controllo della qualità di tutti i prodotti medicinali nonché della loro produzione se avviene in loco, come nel caso dell'aria medicinale prodotta da sistemi di compressione o miscelazione. Sistemi informatici di ultima generazione per il controllo delle confezioni di gas medicinali e delle manutenzioni sugli impianti sono ad oggi tra i migliori strumenti a disposizione della struttura sanitaria per attuare la funzione di controllo e supervisione, nonché sviluppare analisi statistiche avanzate per aumentare l'efficienza dei servizi. L'identificazione dei requisiti del sistema di gestione operativa per il personale sanitario e per tutti gli appaltatori interessati, in un'ottica di collaborazione e condivisione continua, ha come scopo finale la garanzia della sicurezza del paziente e degli operatori. In particolare, la formazione continua degli operatori in materia di sicurezza sull'uso dei gas medicinali è il primo importante passo per minimizzare i rischi connessi al loro uso Programma: - la classificazione dei gas e le caratteristiche specifiche - la normativa di riferimento - competenze e responsabilità nella gestione dei gas medicinali soluzioni per la gestione dei gas medicinali - stoccaggio e movimentazione in sicurezza delle bombole RESPONSABILE SCIENTIFICO: Prof. Francesco Rossi Professore Ordinario di Farmacologia, Seconda Università di Napoli DOCENTI: Dr. Claudio Cricelli Presidente Societa’ Italiana Medicina Generale Prof. Silvano Esposito UOD Medicina Infettivologica‐ Facolta' di Medicina e Chirurgia Universita' degli Studi di Salerno Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista, biologo, tecnico sanitario laboratorio biomedico, medico chirurgo, assistente sanitario, Infermiere pediatrico, tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, odontoiatra, chimico, infermiere, tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, ostetrica/o. Obiettivi formativi: gestione dei gas medicinali in ambito ospedaliero e attuazione di misure preventive per minimizzare i rischi connessi al loro uso. 38. Le onicomicosi: dall’etiologia al trattamento (6-55397) Abstract Nel quadro complessivo della patologia ungueale, le Onicomicosi costituiscono senza dubbio la malattia più rappresentativa ma al tempo stesso sottostimata. Infatti la loro incidenza è spesso legata da un una parte alla sintomaticità delle lesioni e dall’altra alle difficoltà diagnostiche, sia sul piano clinico che laboratoristico. Il presupposto per l’insorgenza di una micosi è il contatto con il fungo, la sua penetrazione nell’organismo e la presenza di condizioni favorevoli e predisponenti per la sua diffusione. Programma: 1)L’apparato ungueale: embriologia, anatomia, fisiologia, micologia 2)Le onicomicosi: - eziologia e patogenesi - epidemiologia - profilassi generale e personale - caratteristiche cliniche diagnosi: a)biopsia lamina ungueale b)raccolta campione c) procedure di laboratorio d) interpretazione dei risultati - trattamento: a)sistemico b)topico. Responsabile Scientifico e Docente: Dr. ssa Silvia Montesi Crediti assegnati: 10 Rivolto a: podologo Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. malattie rare 39. La comunicazione al banco in farmacia: come riuscire ad essere persuasivi e fidelizzanti con il paziente (6-55671) Abstract Corso di Comunicazione Efficace e Persuasiva per rendere performanti e funzionali i comportamenti del farmacista durante la relazione con il cliente. Programma: 1. La comunicazione efficace e persuasiva 2. I segnali di tensione, rifiuto e gradimento emessi dal proprio interlocutore 3. La voce come strumento per generare emozione e fiducia nel cliente 4. Aspettative e bisogni del paziente 5. Le fasi del consiglio per essere incisivi e chiari nell’interazione con il cliente RESPONSABILE SCIENTIFICO E DOCENTE: Dr.ssa Rosaria Falcone Business Coach ‐ titolare del metodo Pharma Coaching Crediti assegnati: 5 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: far acquisire consapevolezza sulle dinamiche di relazione farmacista/paziente. fornire ai discenti tecniche di uso efficace del paraverbale (uso della voce) per generare stimolo e coinvolgimento nell’interazione con il cliente. trasferire una chiave di lettura dei segnali non verbali emessi dal paziente e identificare le domande efficaci per favorire il consenso del proprio cliente 40. I farmaci biotecnologici: cosa è necessario sapere per dispensarli correttamente (6-56047) Abstract I farmaci biotecnologici rappresentano oggi una realtà importante del mercato farmaceutico e nel caso di molte patologie costituiscono la terapia migliore. La loro introduzione sul mercato ha segnato un'importante svolta e siamo solo all’inizio del percorso verso il quale le industrie farmaceutiche stanno concentrando gran parte della ricerca. Conoscerli è diventato indispensabile anche per il farmacista di comunità. Durante il corso verranno descritte le caratteristiche principali delle diverse classi di farmaci biotecnologici, evidenziati gli aspetti di farmacodinamica di questi prodotti nonchè l'iter registrativo e la normativa relativa alla dispensazione in farmacia. Programma: Modulo 1: Definizioni e concetti di base Modulo 2: Aspetti farmacologici Modulo 3: La registrazione e la dispensazione RESP. SCIENTIFICO: Prof.ssa Paola Minghetti Docente di tecnologia, socio economia e legislazione farmaceutica. DOCENTI: Prof.ssa Paola Minghetti Docente di tecnologia, socio economia e legislazione farmaceutica. Prof. Alberto Corsini Professore ordinario di farmacologia Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. malattie rare 41. La dermocosmesi in farmacia: dalla normativa alla gestione del reparto (6-59532) Abstract Le liberalizzazioni, iniziate nel 2005 con il Decreto Bersani e culminate con il recente decreto Monti “Spending Review”, impongono una riflessione molto concreta sulle strade da intraprendere per sviluppare il ruolo della Farmacia e la professionalità del Farmacista. In questo contesto, il settore dermocosmetico offre innumerevoli opportunità di sviluppare in Farmacia uno spazio nuovo dedicato ai servizi specializzati, al consiglio attivo e al counselling. Gli utenti già oggi si rivolgono in prevalenza alla Farmacia per problematiche dermo‐estetiche ricercando prodotti di qualità ma soprattutto il consiglio di un consulente esperto che si prenda cura di tutti gli aspetti inerenti la salute e la bellezza della pelle. Nel 2013 entra in vigore anche in Italia il Regolamento sui prodotti cosmetici e, quindi, occorre conoscere le innumerevoli norme per sfruttarne appieno il valore di tutela dei cittadini. Inoltre, il nuovo regolamento permetterà una ottimale selezione dei prodotti, l’uso appropriato di claims promozionali e la lettura dell’etichetta. Alle conoscenze scientifiche e tecniche di base occorre però affiancare anche competenze socio‐economiche, normative, psicologiche e di comunicazione per poter offrire un nuovo “valore aggiunto” e continuare a soddisfare le aspettative di una clientela sempre più esigente ed evoluta. Programma: Il percorso formativo si articola in 4 Moduli che saranno sviluppati dai due relatori nel modo seguente. Primo Modulo (P. Minghetti) - Il Regolamento CE n°1223/2009 - Cosa cambia per le Aziende, la Farmacia e i consumatori? Secondo Modulo (P. Minghetti) - La presentazione del cosmetico - L’etichettatura: cosa ci dice la norma - La pubblicità sui cosmetici in farmacia e fuori Terzo Modulo (R. Giampietri) Il reparto dermocosmetico in Farmacia: aspetti organizzativi e gestionali • Le aspettative del cliente verso il canale e il Farmacista • Che cosa va bene in Farmacia e cosa non va bene • La cabina dermo‐estetica e i servizi specialistici • I test di autodiagnosi in dermocosmesi Quarto modulo (R. Giampietri) Come migliorare il Servizio all’utenza • Come costruire l’albero dei bisogni in dermocosmesi • Come conoscere il proprio bacino d’utenza • Counselling dermatologico e complementarietà merceologica • Dal consiglio alla consulenza personalizzata: il farmacista prescrittore di “bell’essere” RESP. SCIENTIFICO: Dott. Roberto Giampietri Libero Professionista, Professore a contratto di Aspetti di Economia e Marketing dei Medicinali presso Facoltà di Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Milano DOCENTI: Prof.ssa Paola Minghetti Professore associato, Facoltà di Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Milano Dott. Roberto Giampietri Libero Professionista, Professore a contratto di Aspetti di Economia e Marketing dei Medicinali presso Facoltà di Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Milano Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. malattie rare 42. L’approccio alle fasi e alle problematiche della “sostituzione” con il farmaco equivalente: speed training per il farmacista (6-60124) Abstract Il Corso è rivolto ai Farmacisti e ha l’obiettivo generale di accrescerne le competenze sulla gestione efficace del farmaco generico, approfondendone le conoscenze farmacologiche e farmaceutiche e implementando utili modelli pratici di comportamento con l'utente in Farmacia. Il Corso si sviluppa in quattro sessioni. Nella prima sessione, saranno discussi alcuni aspetti introduttivi e i principi generali relativi al farmaco generico, insieme ad una sintesi degli attuali aspetti normativi e brevettuali. Nella seconda sessione, saranno trattati aspetti di organizzazione e gli obiettivi degli studi di bioequivalenza. Si valuteranno inoltre vari aspetti relativi alla biodisponibilità del farmaco generico, quali: caratteristiche e parametri di valutazione, variabilità biologica e confronto col farmaco di riferimento e sua interpretazione statistica. La terza sessione sarà dedicata alla valutazione dei preconcetti relativi al farmaco generico e agli aspetti di farmacoeconomia del farmaco generico. Nella quarta sessione, infine, verranno discussi gli aspetti relativi alla comunicazione al banco sul farmaco equivalente, quali atteggiamento corretto, tematica del costo e risposte alle aspettative dichiarate su qualita’, efficacia e sicurezza/tollerabilita’, in modo da proporre nuovo modello gestionale del rapporto col paziente. Programma: SESSIONE 1 Il farmaco generico: aspetti introduttivi e principi generali Aspetti normativi e brevettuali SESSIONE 2 Gli studi di bioequivalenza: organizzazione e obiettivi La biodisponibilità del farmaco generico: • caratteristiche e parametri di valutazione • variabilità biologica • confronto col farmaco di riferimento e sua interpretazione statistica SESSIONE 3 Valutazione dei preconcetti relativi al farmaco generico Aspetti di farmacoeconomia del farmaco generico SESSIONE 4 Comunicazione al banco sul farmaco equivalente: • atteggiamento corretto • tematica del costo • risposte alle aspettative dichiarate su qualità, efficacia e sicurezza/tollerabilità RESP. SCIENTIFICO: Prof. Paolo Magni Dip. di Endocrinologia, Fisiopatologia e Biologia Applicata, Università degli Studi di Milano DOCENTI: Prof. Paolo Magni Dip. di Endocrinologia, Fisiopatologia e Biologia Applicata, Università degli Studi di Milano Prof. Alberto Martina Facoltà di Farmacia e di SFA (Scienze Farmaceutiche Applicate), Università di Bologna (materie: Gestione e Comunicazione in Farmacia, Documentazione e Comunicazione sui farmaci) Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: il corso si propone di accrescere le competenze del farmacista in tema di gestione efficace del farmaco generico, approfondendone le conoscenze farmacologiche e farmaceutiche e implementando utili modelli pratici di comportamento con l'utente in farmacia. 43. La gestione moderna della farmacia (6-63605) Abstract Gran parte degli operatori attivi nei canali della farmacia è costituita da professionisti preparati, che hanno superato innumerevoli esami su tematiche squisitamente chimiche/mediche ma, eccezione fatta per pochissimi che hanno frequentato dei corsi post laurea, sono invece dei semplici autodidatti sulle tematiche gestionali dell’attività. Tale lacuna diventa sempre più evidente, in ragione della diminuzione dei ricavi derivanti dal farmaco etico in favore dei fatturati generati dalla libera vendita. Tale tendenza ha innescato a cascata tutta una serie di problemi, di cui i più eclatanti sono una sostanziale stasi dei ricavi, una consistente evoluzione del mix delle vendite, ma anche una vera corsa alla ricerca dell’efficienza ed al miglioramento della gestione dell’attività. In un tale quadro, diventa pertanto fondamentale per il titolare di farmacia acquisire gli elementi basi per una gestione ottimale della farmacia alla luce di questi cambiamenti. Il corso FAD si propone di fornire tutte le nozioni di base per consentire al farmacista di gestire in maniera efficiente la propria professione. In particolare il percorso si articola in sei fasi, affrontando tutte le principali problematiche legate alla gestione della farmacia moderna. Nel primo modulo il discente potrà prendere conoscenza delle diverse problematiche legate al tema della promozione dell’immagine e la fidelizzazione della clientela. Nel secondo verrà coinvolto nelle tematiche legate alla individuazione e gestione della gamma. Mentre nel terzo il discente verrà introdotto alle problematiche legate al tema del counseling e all’importanza di erogare consigli al paziente. Con il quarto modulo, il discente avrà modo di confrontarsi con gli aspetti legati alla gestione e motivazione del gruppo dei collaboratori, risorsa sempre più determinante per il successo. Il quinto modulo sarà dedicato al tema della gestione degli acquisti e del magazzino. Infine il percorso di studio, terminerà con il sesto modulo dedicato alle importanti tematiche relative alla gestione della moderna farmacia. Programma: Prima sessione: La clientela come conoscerla e fidelizzarla • L’importanza della localizzazione • I clienti: il vero patrimonio della farmacia • L’importanza della fidelizzazione • Fedeltà al servizio o alla localizzazione? • La carta fedeltà Seconda sessione: La gamma d’offerta • La gamma d’offerta: una scelta strategica • Il posizionamento: cosa vogliamo essere ? • Meglio un prodotto noto od uno sconosciuto? • L’esposizione efficiente: le regole dello scaffale • I servizi nuova frontiera dell’offerta della farmacia Terza sessione: L’arte del consiglio • L’importanza dell’empatia nel counseling al paziente • Il cross‐counseling • La politica di prezzo in farmacia • La creazione di eventi Quarta sessione: come creare una squadra vincente • L’importanza delle variabili soft • Il coaching: come tirare fuori tutto il potenziale dalla squadra • L’importanza della motivazione della squadra dei collaboratori • L’assegnazione degli obiettivi: ad ognuno il proprio target • La formazione: leva strategica in un business in evoluzione Quinta sessione: La gestione delle scorte in farmacia: nuovi modelli organizzativi • Le problematiche degli acquisti dei prodotti non etici • L’indice di rotazione e la provvista mesi: due indicatori importanti • La cross analisys • Il magazzino automatico: alla ricerca della massima efficienza Sesta sessione: La gestione della farmacia moderna • Gestione del back office • Miglioramento dell’efficacia della gestione • La definizione degli obiettivi RESPONSABILE SCIENTIFICO: Dr. Giulio Cesare Pacenti Laureato in Farmacia, Master in Business Administration DOCENTI: Dr. Giulio Cesare Pacenti Laureato in Farmacia, Master in Business Administration Prof. Giuseppe Turchetti Docente ordinario di economia‐Scuola Superiore Sant’Anna Pisa Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: management sanitario. innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali 44. Consigli per la riorganizzazione dei reparti in farmacia (6-63662) Abstract Il corso FAD si propone di fornire tutte le nozioni necessarie per consentire al farmacista di avviare una riorganizzazione della propria struttura sulla logica di reparti distinti e di ottimizzare l’organizzazione dello spazio espositivo attraverso una ragionata collocazione dei prodotti sugli scaffali. Grazie all’applicazione di tali norme, il farmacista migliorerà l’area espositiva e renderà il proprio negozio più connotato, facilitando al tempo stesso l’individuazione dei prodotti da parte della clientela. Il percorso formativo è articolato in tre sessioni. Al fine di contestualizzare al discente gli aspetti organizzativi/gestionali che sono alla base della nuova organizzazione degli spazi espositivi, nella prima sessione verranno affrontate le tematiche legate all’individuazione di un assortimento ottimale e alla corretta gestione delle varie categorie merceologiche per un’offerta adeguata ai bisogni della propria clientela. Nella seconda sessione saranno trattate in dettaglio le logiche e le problematiche relative all’organizzazione degli spazi espositivi ed alla collocazione della merce sugli scaffali della farmacia. Infine, nella terza sessione, al fine di aumentare il valore del corso ed aiutare il discente ad implementare le nuove tecniche apprese nei due moduli precedenti, verrà eseguita una dettagliata panoramica dei diversi reparti in cui può essere articolata una moderna farmacia. Per ogni reparto il discente riceverà indicazioni pratiche per organizzare gli scaffali e collocare la merce, inoltre troverà spunti e consigli su come migliorarne la gestione, vedi ad esempio la frequenza con cui la farmacia deve provvedere a riorganizzare l’esposizione della merce. Programma: Prima sessione: Le politiche dell’assortimento e la gestione delle varie categorie merceologiche • Il bacino d’utenza: dove siamo? • I clienti/pazienti che frequentano la farmacia • Il posizionamento: cosa vogliamo essere? • L’assortimento esclusivo o completo? • L’importanza della facilità della ricerca dei prodotti • Gli strumenti per adeguare l’offerta della farmacia ai bisogni della clientela Seconda sessione: L’organizzazione dello spazio espositivo in farmacia • La filosofia ispiratrice • La farmacia e i diversi reparti che la compongono • I requisiti a cui devono rispondere le diverse categorie • Le categorie non sono tutte uguali: con quali logiche collocarle sugli scaffali? • L’attribuzione dei prodotti alle diverse categorie • Il piano di riorganizzazione dello spazio espositivo in sintesi Terza sessione: La farmacia e i suoi reparti • Alimenti speciali • Articoli sanitari • Automedicazione • Prodotti per l’infanzia • Igiene bellezza • Integratori alimentari RESPONSABILE SCIENTIFICO: Dr. Giulio Cesare Pacenti Laureato in Farmacia, Master in Business Administration DOCENTI: Dr. Giulio Cesare Pacenti Laureato in Farmacia, Master in Business Administration Prof. Giuseppe Turchetti Docente ordinario di economia‐Scuola Superiore Sant’Anna Pisa Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: management sanitario. innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali 45. La gestione pratica dei disturbi gastroesofagei acido-correlati: focus sulla malattia da reflusso gastroesofageo (6-65634) Abstract La Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE o GERD – Gastroesophageal reflux disease) è una condizione che si sviluppa quando il reflusso gastrico in esofago causa sintomi fastidiosi o complicanze in assenza dei quali non è quindi corretto parlare di MRGE. L'epidemiologia della MRGE è stata paragonata ad un iceberg in cui lo strato affiorante, rappresentato dai pazienti che consultano il medico, costituisce soltanto una piccola parte del totale delle persone affette da questa patologia, mentre la porzione sommersa è costituita da coloro i quali non ritengono opportuno o necessario ricorrere al medico perché hanno imparato a convivere con disturbi di lieve entità o perché si affidano a farmaci autoprescritti. Si stima che la pirosi retrosternale, sintomo cardine della MRGE, si presenti almeno 1 volta al giorno nel 4‐7% della popolazione generale e, nel 34‐44% almeno 1 volta al mese. L’incidenza della MRGE è stimata in 4.5/100.000, con un marcato incremento sopra i 40 anni. Il 40% dei sofferenti di MRGE non consulta il proprio medico ma si rivolge al farmacista o assume spontaneamente anti‐acidi. Il farmacista rappresenta, spesso, il primo professionista a cui si rivolge il paziente con disturbi riconducibili a Malattia di Reflusso Gastroesofageo (MRGE). Il suo ruolo è, quindi centrale in quanto è chiamato a fornire consigli che possono poi condizionare l’evoluzione del quadro clinico. Il farmacista può fornire al paziente informazioni sullo stile di vita, sull’uso di farmaci OTC, sull’aderenza alle prescrizioni terapeutiche. Il corso FAD si propone di fornire tutte le nozioni per consentire al farmacista di assumere gli atteggiamenti decisionali più appropriati nei riguardi di chi vi si rivolga per la presenza di disturbi riconducibili alla presenza di reflusso gastroesofageo. Il percorso formativo è articolato in una prima sessione nella quale vengono descritte le caratteristiche anatomiche e funzionali del tratto digestivo superiore al fine di consentire al discente di contestualizzare gli aspetti fisiopatologici, clinici e terapeutici di questa condizione clinica. Nella seconda sessione vengono trattati nel dettaglio gli aspetti fisiopatologici e clinici della malattia da reflusso gastroesofageo con particolare riguardo alla sintomatologia tipica di questa condizione clinica, agli aspetti essenziali della diagnosi differenziale e alle manifestazioni meno frequenti. Nella terza sessione vengono affrontati gli aspetti terapeutici con riferimento alle diverse opzioni disponibili sul mercato in termini di preparati medici. Nella quarta sessione vengono discusse nel dettaglio le caratteristiche degli alginati e delle diverse combinazioni terapeutiche che ne prevedono la presenza in ragione del loro ruolo di prodotti di riferimento nella gestione della malattia da reflusso gastroesofageo nell’ambito dei prodotti OTC. La quinta ed ultima sessione ripercorre, attraverso un algoritmo decisionale, il ruolo specifico del farmacista nella gestione della malattia da reflusso gastroesofageo. Programma: Prima sessione • Anatomia e fisiologia gastroesofagea • Regolazione della motilità gastroesofagea • Regolazione della secrezione gastrica • Gastrite acuta • Gastrite cronica • Malattia da reflusso gastroesofageo • Esofagite erosiva e forma non‐erosiva (NERD=non‐erosive reflux disease) • Esofago di Barrett Seconda sessione • La malattia da reflusso gastroesofageo • Epidemiologia • Fisiopatologia • Manifestazioni cliniche • Sintomi tipici • Sintomi atipici • Complicanze • Diagnosi endoscopica • Diagnosi pH‐metrica • pH‐impedenziometria • Classificazione dei sottogruppi NERD Terza sessione • Terapia della malattia da reflusso gastroesofageo • Modifiche dello stile di vita • Antiacidi • Alginati • H2 antagonsti • Inibitori della pompa protonica • Procinetici • Sucralfato • Misoprostolo Quarta sessione • Gli Alginati • Indicazioni e limitazioni d’uso • Associazione alginati + antiacidi • Associazione alginati + antiacidi ed inibitori della pompa protonica Quinta sessione • Algoritmo decisionale per la corretta gestione da parte del farmacista dei disturbi riconducibili a malattia da reflusso gastroesofageo RESPONSABILE SCIENTIFICO e DOCENTE: Prof. Vincenzo Savarino Direttore della Scuola di Dottorato di Ricerca in Medicina Interna Clinico‐Sperimentale Università di Genova Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. malattie rare 46. Le emergenze in eta' pediatrica: la rianimazione cardiorespiratoria (6-66565) Abstract: Affrontare un’emergenza pediatrica è una sfida impegnativa per qualsiasi persona anche se esperta di primo soccorso. Il bambino si differenzia dall’adulto per varie caratteristiche peculiari: fisiopatologia, patologia specifica e segni clinici talora sfumati, ma spesso a rapida evoluzione e pronta risposta al trattamento precoce. A queste si aggiungono, per fortuna, la scarsa frequenza con cui si presentano gli episodi più gravi, che non consente l’acquisizione di familiarità con le procedure ed in particolare l’impatto emotivo che accompagna la gestione di un bambino con un problema critico. Proprio per le ragioni dette, è importante che chi si trova a dover affrontare un’emergenza pediatrica abbia un protocollo dettagliato e preciso e soprattutto evidence based, sul quale basare il proprio intervento. Nella prima parte del corso verranno descritte le condizioni che possono richiedere rianimazione cardiocircolatoria in età pediatrica quali: arresto cardiaco, insufficienza respiratoria, ipovolemia e shock, alterazioni dello stato di coscienza. Nella seconda parte verrà illustrato il Basic Life Support pediatrico ovvero l’appropriata sequenza di interventi da compiere per la valutazione ed il trattamento immediato del paziente pediatrico con arresto cardio‐respiratorio, volta al sostegno delle funzioni vitali. Tali procedure presentano specificità per quanto riguarda compressioni e ventilazione rispetto all’età adulta e prevedono diverse tecniche differenti in relazione all’età del bambino. La conoscenza di tali procedure, effettuabili da chiunque senza l’uso di presidi o farmaci, è di primaria importanza per diverse figure professionali che operano a contatto con la popolazione pediatrica, in virtù del fatto che la rianimazione cardio‐polmonare di base se tempestiva, efficace, correttamente eseguita ed iniziata il più precocemente possibile aumenta la probabilità di ripresa delle funzioni vitali e riduce la possibilità e la gravità degli esiti a distanza. Programma: L’attività formativa verrà sviluppata in due parti. La prima parte sarà dedicata alla descrizione delle condizioni che possono richiedere rianimazione cardiocircolatoria quali arresto cardiaco, insufficienza respiratoria, ipovolemia e shock e alterazioni dello stato di coscienza. La seconda parte illustrerà la sequenza di interventi da compiere per la valutazione ed il trattamento immediato del paziente pediatrico con arresto cardio‐respiratorio, chiamata catena della sopravvivenza e suddivisa in cinque step: • Immediato riconoscimento dell’arresto cardiaco e attivazione del sistema di risposta alle emergenze • RCP precoce con particolare attenzione alle compressioni toraciche • Defibrillazione rapida • Supporto vitale avanzato efficace • Assistenza post‐arresto cardiaco integrata RESP. SCIENTIFICO E DOCENTE: Prof.ssa Silvia Scaglioni Specialista in Pediatria Crediti assegnati: 15 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: acquisizione di competenze che consentano di conoscere le condizioni che possono richiedere rianimazione cardiocircolatoria in eta' pediatrica e l'appropriata sequenza di interventi da compiere per la valutazione ed il trattamento immediato del piccolo paziente 47. Ruolo del farmacista nella gestione della terapia sintomatica della malattia da reflusso gastroesofageo (mrge) (6-66766) Abstract: La malattia da Reflusso Gastro‐Esofageo (MRGE) è una patologia estremamente diffusa nella popolazione. Si stima che la sua prevalenza nei Paesi occidentali si attesti fra 10 e il 20% della popolazione generale e che manifestazioni cliniche di reflusso si manifestino almeno una volta al mese in oltre un terzo della popolazione. Sebbene molti di coloro che soffrono di questo disturbo facciano riferimento al proprio medico o allo specialista gastroenterologo, circa il 40 % dei pazienti si rivolge direttamente al farmacista o ricorre in modo autonomo all’assunzione di antiacidi. Il farmacista occupa dunque un ruolo di primo piano nell’indirizzare il paziente verso il percorso terapeutico e diagnostico più corretti ed è importante che sia nelle condizioni di distinguere il paziente con un disturbo occasionale o comunque gestibile con preparati OTC dal paziente in cui è necessario fare riferimento al medico. Obiettivo è mettere il farmacista nelle condizioni di operare questa distinzione, di suggerire il presidio terapeutico più indicato per il singolo paziente, di fornire suggerimenti sullo stile di vita e sull’aderenza alle prescrizioni terapeutiche. Il corso si propone quindi di fornire al farmacista le nozioni indispensabili per consentirgli un corretto inquadramento del disturbo e per gestire, nei limiti delle sue competenze, le manifestazioni della MRGE. Il corso si articola in una parte introduttiva in cui, dopo brevi cenni di anatomia e di fisiologia del tratto digestivo superiore e della secrezione acida, verrà effettuato un inquadramento della MRGE nei suoi aspetti epidemiologici e fisiopatologici. Una seconda parte sarà centrata sugli aspetto clinici, con particolare riferimento alla diagnosi differenziale e alle manifestazioni cliniche atipiche. Nel terzo capitolo verranno illustrati i farmaci disponibili per il trattamento della MRGE. Verranno trattate tutte le principali classi di farmaci con particolare riferimento all’alginato e ai PPI, prestando attenzione a possibili interazioni farmacologiche. Si passerà quindi all’approccio terapeutico con particolare attenzione al ruolo del farmacista nel counselling (a iniziare dalle indicazioni comportamentali e ai consigli sull’alimentazione), nella valutazione dello stato di salute del paziente, nella diagnosi differenziale (con la indicazione dei segnali d’allarme che devono indurre a indirizzare il paziente dal medico) per individuare i pazienti cui può suggerire una terapia, nella scelta del farmaco ricorrendo a un algoritmo terapeutico. Programma: 1. Cenni di anatomia e di fisiologia del tratto digestivo superiore 2. Aspetti epidemiologici, fisiopatologici e clinici della MRGE 3. Terapia della MRGE: antiacidi, alginato, anti‐H2, Inibitori di pompa protonica (focus su pantoprazolo), ruolo del Farmacista nella gestione della terapia sintomatica della MRGE Responsabile Scientifico e docente: Prof. Franco Marchetti Medico di Medicina Generale e Giornalista Scientifico Crediti assegnati: 10 Rivolto a: farmacista (farmacia ospedaliera; farmacia territoriale) Obiettivi formativi: contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. malattie rare